RITARDO MENTALE NELLE SINDROMI GENETICHE Un viaggio attraverso le sindromi Down, Williams, X-fragile e Prader-Willi COSA SONO? Le sindromi genetiche si riferiscono ad una mutazione relativa a porzioni piccolissime di un gene, trasformazione che interessa il DNA. Nel DNA sono contenuti i dati relativi alle nostre origini e le informazioni specifiche che determinano come dovrà crescere e trasformarsi il nostro corpo. CAUSE Le cause possono essere tantissime e non sempre è possibile determinarle con certezza: - Cause biologiche non genetiche - Cause biologiche genetiche - Cause ambientali COS’E’ IL RITARDO MENTALE Il ritardo mentale non è una malattia: è una condizione umana complessa conseguente ad una menomazione o ad una disabilità che determina l’handicap. Ci sono diversi gradi di ritardo mentale: - Lieve - Medio - Severo - Profondo DISABILITA’ INTELLETTIVA (Aamr) QI < 70 Difficoltà di Età < 18 anni adattamento 10 domini Per effettuare una diagnosi di ritardo mentale QI < 70 Limitazioni in almeno due domini di abilità adattive SINDROME DI DOWN SINDROME DI WILLIAMS SINDROME DI X-FRAGILE SINDROME DI PRADERWILLI Anomalia del Cromosoma 21 Anomalia del cromosoma 7 Anomalia del cromosoma X Anomalia del cromosoma 15 Incidenza: 1:1.000 nati Incidenza: 1:20.000 nati Incidenza: -Maschi 1:4.000 -Femmine 1:8.000 Incidenza: 1:8.000 nati Caratteristiche somatiche SINDROME DI DOWN SINDROME DI WILLIAMS SINDROME DI X-FRAGILE SINDROME DI PRADERWILLI -Bassa statura -Naso piccolo e schiacciato -Mani e piedi tozzi -Denti piccoli -Epicanto -Lingua grossa e tonda -Capelli radi e sottili -Obesità -Sopracciglia rade -Rime palpebrali corte -Guance cadenti -Labbra grosse -Bassa statura -Anomalie dentarie - Radice del naso infossata -Viso stretto e allungato -Fronte e mandibola prominenti -Orecchie più basse rispetto alla media -Padiglioni auricolari grandi -Basso tono muscolare -Fronte stretta e prominente -Occhi a mandorla con palpebre tendenti verso l’alto -Obesità -Labbro superiore sottile LA SINDROME DI DOWN Descritta da: John Langdon Down (1866) Jerome Lejeune (1959) In termini di QI non è facile dare indicazioni generali: varia da moderato a grave. QI medio = 50 AREA COMUNICATIVOLINGUISTICA AREA MOTORIA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA - Lettura e scrittura nel loro aspetto esecutivo - Repertorio linguistico limitato - Memoria di lavoro fonologica - Ritardo nella comparsa delle prime parole // - Deambulazione tardiva - Prensione lenta - Motricità fine AREA VISUOSPAZIALE - Elaborazione visuo-spaziale quasi nella norma - Ricordo di configurazioni spaziali - Visione settoriale - Visione d’insieme AREA MNEMONICA - Conservazione dell’oggetto - Memoria implicita - Memoria a breve termine compromessa - Memoria esplicita AREA EMOTIVORELAZIONALE - Socievolezza - Forte istinto materno/paterno - Disordini ossessivo-compulsivi - Aggressività - Cocciutaggine DIAGNOSI PRE-NATALE: amniocentesi o biopsia dei villi coriali (in casi che lo richiedano) POST-NATALE: esami del sangue e controlli specifici Fisioterapia INTERVENTO Logopedia Associazioni di supporto: - AFPD - Vivi Down Onlus - Telethon STRATEGIE DEGLI INSEGNANTI Training rivolti al potenziamento della memoria di lavoro Valorizzazione del ruolo dell'impegno Proposte di sfide ottimali motivanti Promozione dello sviluppo linguistico - comunicativo Promozione dell’interazione tra il gruppo dei pari Interventi personalizzati Attività ludiche LA SINDROME DI WILLIAMS John Cyprian Phipps Williams Alois Josef CONTRIBUTI Beuren QI 50 - 60 AREA COMUNICATIVOLINGUISTICA AREA MOTORIA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA - Memoria fonologica - Repertorio linguistico aulico - Racconto di lunghe storie - Linguaggio mnemonico - Regole morfosintattiche rigide // - Ritardo nella deambulazione - Articolazioni ipersensibili - Difficoltà di coordinazione AREA VISUOSPAZIALE - Riconoscimento dei volti - Elaborazione di prove visuospaziali - Calcolo della distanza AREA MNEMONICA - Memoria a breve termine - Memoria musicale - Memoria a lungo termine - Memoria implicita AREA EMOTIVORELAZIONALE - Empatia - Ricerca di aiuto in situazione di difficoltà -Frequente iperattività - Ansia - Irrequietezza DIAGNOSI POST-NATALE: esame clinico Training volti all’incremento dell’autonomia personale INTERVENTO Programmi di contenimento dell’ansia Associazioni di supporto: - AISW - Istituto Nous STRATEGIE DEGLI INSEGNANTI Flessibilità nella organizzazione dei tempi di lavoro Frequenti pause durante il lavoro Motivazione e gratificazione Coinvolgimento attivo del soggetto Promozione di attività di gruppo Riduzione delle fonti di distrazione Attività ludiche LA SINDROME DI X-FRAGILE Martin Bell Quoziente intellettivo: < 50 AREA COMUNICATIVOLINGUISTICA AREA MOTORIA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA - Ortografia e lettura - Comprensione adeguata delle parole - Imitazione verbale - Linguaggio povero e ridondante - Disritmia - Non immediatezza nelle risposte // - Instabilità - Comportamenti ripetitivi - Motricità fine AREA VISUOSPAZIALE - Memoria visiva - Visione d’insieme - Contatto visivo con l’interlocutore - Diagnosi - Visione settoriale AREA MNEMONICA - Memoria a lungo termine - Loop articolatorio e taccuino visuo-spaziale - Memoria a breve termine - Esecutivo centrale AREA EMOTIVORELAZIONALE // - Impulsività - Iperattività - Deficit d’attenzione - Intolleranza tattile PRE-NATALE: amniocentesi o analisi molecolare del DNA DIAGNOSI POST-NATALE: esame clinico Trattamenti ormonali Logopedia INTERVENTO Educazione comportamentale Musicoterapia Associazioni di supporto: - Ass. It. Sindrome X-fragile Onlus -La patologia STRATEGIE DEGLI INSEGNANTI Svolgimento di attività individualizzate e personalizzate Organizzazione di un calendario delle attività giornaliere Inserimento di “time out” durante l’attività didattica Costruzione di un ambiente familiare e confortevole Esercizi sulla motricità fine e Attività ludiche LA SINDROME DI PRADER-WILLI Andrea Prader Heinrich Willi Guido Fanconi QI Andrew Ziegler 40-70 AREA COMUNICATIVOLINGUISTICA AREA MOTORIA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA - Lettura - Vocabolario - Pronuncia di una o più consonanti - Pronuncia acuta e nasale // - Deambulazione tardiva - Ipotonia - Coordinazione - Equilibrio AREA VISUOSPAZIALE - Organizzazione e percezione visiva - Elaborazione sequenziale AREA MNEMONICA - Memoria a lungo termine - Memoria a breve termine - Memoria uditiva AREA EMOTIVORELAZIONALE -Affettuosità - Collaborazione - Ossessività - Autonomia - Cocciutaggine - Instabilità emotiva DIAGNOSI POST-NATALE: esami genetici Terapie ormonali Terapie psicologiche INTERVENTO Associazioni di supporto: - FNSPW - PSOER -Gasvita Acli (Foggia) STRATEGIE DEGLI INSEGNANTI Strategie volte all’autocontrollo Strategie di problem solving Instaurazione di un clima comunitario - familiare Responsabilizzazione nella gestione del quotidiano Attività ludiche REALIZZATO DA: Alcamo Antonella Camilleri Sofia Giordano Isabella Migliore Gloria Nigliaccio Giovanna Patorno Chiara Passaro Fabiola Primavera Alessandra Zanca Sabrina