101° SIMPOSIO FAPPTO Diagnosi e trattamento delle malattie respiratorie croniche: un approccio pratico - Torino Sabato 28 Marzo 2015 ASMA BRONCHIALE E BPCO: Un mondo che cambia Giulia Pellegrino Clinica Malattia Apparato Respiratorio Ospedale S. Paolo - Università di Milano E&BC Bonet 1679 DC Morgagni 1769 DC Baille 1789 DC Laennec 1821 DC Christie 1944 DC Bishop 1959 DC A Codice di Hammurabi 1792 AC Omero 850 AC Ippocrate 400 AC Plinio il Vecchio 50 AC Talmud ebraico 200-500 AC Celso 30 DC Galeno 130 DC Avicenna 980 DC Paracelso 1494 William Cullen 1710 DC Morgagni 1769 Kern 1921 CIBA Guest Symposium 1959 e ATS 1962 Enfisema Asma bronchiale Bronchite cronica Bronchite asmatica Terapia della BPCO: 1960-1970 1.Antibiotici in caso di riacutizzazione infettiva o polmonite 2.Ioduro di potassio per fluidificazione del muco 3.Epinefrina, isoproterenolo e teofillina come broncodilatatori 4.Blandi sedativi della tosse 5.NO ossigeno 6.NO attività fisica 7.NO cortisonici se non in caso di riacutizzazione Int J COPD 2006; 1: 3-14 VIE AEREE CHIUSE DA TAPPI DI MUCO ENFISEMA POLMONARE CENTROLOBULARE FROM HEALTH TO DISEASE G lobal Initiative for Chronic bstructive O ung L isease D ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Diagnosi di BPCO SINTOMI Dispnea Tosse cronica Espettorato cronico FATTORI DI RISCHIO Fumo di tabacco Esposizione lavorativa Inquinamento domestico o ambientale SPIROMETRIA: indispensabile per porre diagnosi di BPCO ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Valutazione di gravità della BPCO Valutare i sintomi Valutare il grado di ostruzione bronchiale con la spirometria Valutare il rischio di riacutizzazioni Valutare la presenza di comorbidità ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease SINTOMI di BPCO I sintomi tipici della BPCO sono la dispnea ingravescente, la tosse e l’espettorato e possono variare di giorno in giorno Dispnea: evolutiva, persistente, e di solito peggiora sotto sforzo Tosse cronica: può essere intermittente e può essere non produttiva Espettorato cronico: in genere i pazienti con BPCO espettorano catarro insieme con la tosse ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Valutazione di gravità dei sintomi COPD Assessment Test (CAT): Questionario di 8 domande per la valutazione dello stato di salute nella BPCO (http://catesonline.org) COPD Clinical Questionnaire (CCQ) Questionario di autovalutazione per misurare il controllo clinico nei pazienti affetti da BPCO (http://www.ccq.nl). ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease MRC Grado 0. Ho dispnea solo per sforzi intensi. Grado 1. Mi manca il fiato se cammino veloce (o corsa) in piano o in lieve salita. Grado 2. Su percorsi piani cammino più lentamente dei coetanei, oppure ho necessità di fermarmi per respirare quando cammino a passo normale. Grado 3. Ho necessità di fermarmi per respirare dopo aver camminato in piano per circa 100 metri o per pochi minuti. Grado 4. Mi manca il fiato a riposo per uscire di casa o per vestirmi/spogliarmi. ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Classificazione di gravità spirometrica della BPCO* In pazienti con VEMS/CVF < 0.70: GOLD 1: Lieve GOLD 2: Moderata teorico GOLD 3: Grave GOLD 4: Molto Grave VEMS > 80% del teorico 50% < VEMS < 80% del 30% < VEMS < 50% del teorico VEMS < 30% del teorico ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Valutazione di gravità della BPCO Valuta i sintomi Misura il grado di ostruzione bronchiale Valuta il rischio di riacutizzazioni Usa l’anamnesi di riacutizzazioni e la spirometria per valutarie il rischio di riacutizzazioni future: 2 o più riacutizzazioni nel corso dell’ultimo anno o un VEMS < 50% del teorico costituiscono un fattore di rischio elevato. Una ospedalizzazione per riacutizzazione di BPCO è associata con un elevato rischio di morte ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO: Valutazione combinata di gravità della BPCO (D) 3 2 (B) (A) 1 CAT < 10 CAT > 10 Sintomi mMRC 0-1 mMRC > 2 Dispnea ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease > 2 riacutizzazioni o > 1 con ospedalizzazione 1 riacutizzazione senza ospedalizzazione 0 (Anamnesi di riacutizzazioni) (C) Rischio (Classificazione GOLD di gravità della ostruzione bronchiale) Rischio 4 Trattamento della BPCO stabile: trattamento farmacologico Pazien te Seconda scelta Scelte alternative A SAMA prn o SABA prn LAMA o LABA o SABA e SAMA Teofillina B LAMA o LABA LAMA e LABA C D Prima scelta ICS + LABA o LAMA ICS + LABA e/o LAMA SABA e/o SAMA Teofillina LAMA e LABA o LAMA e inibitori PDE4 o LABA e inibitori PDE4 SABA e/o SAMA Teofillina ICS + LABA e LAMA o ICS+LABA e inibitori PDE4 o LAMA + LABA o LAMA + inibitori PDE4 Carbocisteina SABA e/o SAMA Teofillina Trattamento della BPCO stabile: trattamento non farmacologico Gruppo Essenziale A Cessazione del fumo di sigaretta (può includere il trattamento farmacologico) B, C, D Cessazione del fumo di sigaretta (può includere il trattamento farmacologico) Rabilitazione respiratoria Raccomandato Attività fisica Attività fisica Secondo le linee guida locali Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antipneumococcica Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antipneumococcica ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Riabilitazione I programmi di esercizio fisico sono efficaci in tutti i pazienti con BPCO in quanto migliorano la tolleranza allo sforzo, i sintomi e l’astenia La durata minima efficace di un programma riabilitativo è di 6 settimane; tuttavia i risultati migliorano con l’aumentare della durata del programma La continuazione a domicilio del programma consente il mantenimento dello stato di salute a livelli più alti rispetto al pre-reabilitazione ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Altri trattamenti Ossigenoterapia: la somministrazione prolungata di ossigeno (più di 15 ore al giorno) migliora la sopravvivenza di pazienti con BPCO associata a insufficienza respiratoria grave caratterizzata da grave ipossiemia a riposo Supporto ventilatorio: in pazienti selezionati, in particolare in pazienti con grave ipercapnia diurna, può risultare utile la somministrazione della ventilazione meccanica non invasiva (NIV) insieme con l’ossigenoterapia a lungo termine ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Terapie chirurgiche La riduzione chirurgica dei volumi polmonari (LVRS) è più efficace della sola terapia medica in pazienti con enfisema prevalente ai lobi superiori e bassa tolleranza allo sforzo La LVRS è molto più costosa dei programmi di trattamento medici e non chirurgici Il trapianto polmonare migliora la qualità di vita e la capacità funzionale in pazienti con BPCO molto grave accuratamente selezionati ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Conseguenze delle riacutizzazioni della BPCO Impatto negativo sulla qualità della vita Impatto sui sintomi e sulla funzionalità respiratoria RIACUTIZZAZIONI Accelerato declino della funzionalità respiratoria Aumento dei costi Aumento della mortalità ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Valutazione di gravità Misurazione dei gas ematici nel sangue arterioso (in ospedale): PaO2 < 8.0 kPa (< 60 mmHg), associata o meno a PaCO 2 > 6.7 kPa (50 mmHg) in aria ambiente indicano insufficienza respiratoria Radiografia del torace: utile per escludere diagnosi alternative ECG: può aiutare nella diagnosi di una patologia cardiaca coesistente Emocromo: identifica policitemia, anemia o sanguinamento Espettorato purulento nel corso di una riacutizzazione costituisce indicazione ad intraprendere un trattamento antibiotico empirico Esami ematochimici: consentono di identificare eventuali alterazioni elettrolitiche, iperglicemia, malnutrizione Esame spirometrico: non raccomandato nel corso di una ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Trattamento delle riacutizzazioni: opzioni terapeutiche Ossigeno: per migliorare l’ipossiemia raggiungendo una saturazione dell’ 88-92% Broncodilatori: I beta2-agonisti a breve durata d’azione per via inalatoria associati o meno agli anticolinergici a breve durata d’azione sono i farmaci di prima scelta Glucocorticoidi sistemici: riducono la durata della convalescenza, migliorano la funzionalità respiratoria ( VEMS) e l’ipossiemia (PaO 2), riducono il rischio di riacutizzazioni a breve termine, di fallimento della terapia e la durata della degenza in ospedale. La dose consigliata è di 40 mg di prednisolone al giorno per 5 giorni. Il magnesio nebulizzato usato come adiuvante alla terapia con salbutamolo nelle riacutizzazioni di BPCO non ha effetto sul FEV1 ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Trattamento farmacologico delle riacutizzazioni: gli antibiotici Gli antibiotici dovrebbero essere dati a pazienti con: 3 sintomi cardinali: aumento della dispnea, del volume dell’espettorato e della sua purulenza. Necessità di ventilazione meccanica ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease Ventilazione non invasiva (NIV) in pazienti ospedalizzati per riacutizzazione di BPCO Migliora l’acidosi respiratoria, riduce la frequenza degli atti respiratori, riduce la severità della dispnea, le complicanze e la durata della degenza Riduce la mortalità ed il ricorso all’intubazione GOLD Revision 2011 ©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease ASMA BRONCHIALE 1960-70: diagnosi esclusivamente clinica; terapia con SA al bisogno, cicli di cortisone sistemico e teofillina Dopo il 2000: diagnosi clinica e funzionale; terapia modiulata in base alla gravità con LABA, steroidi, ATL, steroidi sistemici solo per riacutizzazioni e farmaci biologici. Meccanismi dell’iperreattività bronchiale Dinamici: modificano rapidamente il tono bronchiale (riflessi nervosi, mediatori) e sono reversibili Strutturali: modificano i componenti fisiologici della parete bronchiale e sono scarsamente reversibili ASTHMA HEALTH AJRCCM 2004; 170: 857 DIAGNOSIS History and symptoms + Lung function Airflow obstruction → bronchodilator test Normal pattern → Bronchial challenge CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ Caratteristiche cliniche in assenza di terapia Sintomi STEP 4 Grave Persistente STEP 3 Moderato Persistente STEP 2 Lieve Persistente STEP 1 Intermittente Continui Attività fisica limitata Sintomi notturni Frequenti Quotidiani Attacchi che limitano l’attività > 1 volta Alla settimana > 1 volta/settimana ma < 1 volta / giorno > 2 volte al mese < 1 volta/settimana <2 volte al mese FEV1 o PEF FEV1 < 60% predetto Variabilità PEF> 30% FEV1 60 - 80% predetto Variabilità PEF > 30% FEV1 ³ 80% predetto Variabilità PEF 20-30% FEV1 ³ 80% predetto Variabilita PEF < 20% APPROCCIO PROGRESSIVO ALLA TERAPIA DELL’ASMA NELL’ADULTO STEP 1 Opzione principale Altre opzioni (in ordine decrescente di efficacia) β2-agonisti a breve azione al bisogno STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5 Scegliere uno: CSI a bassa dose Scegliere uno: CSI a bassa dose + LABA Aggiungere 1 o più: CSI a media dose + LABA Aggiungere in progressione: CSI a alta dose + LABA Anti-leucotrieni * Cromoni CSI a bassa dose + anti-leucotrieni * CSI a dose medio-alta Antileucotrieni Teofilline-LR Anti-leucotrieni Anti-IgE (omalizumab) ** Teofilline-LR CS orali β2-agonisti a rapida azione al bisogno *** Programma personalizzato di educazione Controllo ambientale, Immunoterapia specifica, Trattamento delle comorbilità CSI = corticosteroidi inalatori; LABA = long-acting β2-agonisti; LR = a lento rilascio * i pazienti con asma e rinite rispondono bene agli anti-leucotrieni nei pazienti allergici ad allergeni perenni e con livelli ©**2010 PROGETTO 35 di IgE totali sieriche compresi tra 30 e 1300 U/ml *** la combinazione Budesonide/Formoterolo al bisogno può essere usata nell’ambito della strategia LIBRA SMART• Tempo necessario per ottenere il controllo dell’asma Miglioramento (%) Assenza di sintomi notturni 100 VEMS PEF del mattino Assenza di uso di farmaco al bisogno Iperreattività Giorni Settimane Mesi Anni Controllo dell’asma Questionari Alcuni esempi di questionari validati per valutare il controllo clinico sono disponibili in vari siti Web: • Test di controllo dell'asma (ACT): http//www.asthmacontrol.com • Questionario di controllo dell'asma (ACQ): http//www.qoltech.co.uk/Asthma 1.htm • Questionario di valutazione della terapia dell'asma (ATAQ): http://www.ataqinstrument. L’ACT è il più semplice dei questionari testati, con buona correlazione con il giudizio clinico ed i singoli indici che compongono la valutazione del controllo nel breve termine Le prove di funzione respiratoria sono utili per completare la valutazione del controllo, specialmente nei pazienti più gravi, o con scarsa percezione dei sintomi • E’ stato dimostrato che la combinazione fissa budesonide + formoterolo è efficace come terapia di fondo e può essere aggiunta come uso al bisogno (strategia SMART) • Questo approccio ha determinato una riduzione delle riacutizzazioni di asma, con un miglioramento del controllo sia negli adulti che negli adolescenti, con dosi medie di trattamento relativamente basse. • La strategia SMART si è dimostrata efficace in soggetti con asma di diversa gravità (da moderato a grave) (Rabe, Lancet 2006; Bousquet, Resp Med 2007) e non ha dimostrato una perdita di controllo nel tempo dell’infiammazione bronchiale (Selroos, ERJ 2008) Controllo dell’asma e rischio futuro LIVELLI DI CONTROLLO DELL’ASMA CARATTERISTICHE CONTROLLATO PARZIALMENTE CONTROLLATO Sintomi giornalieri Nessuno (<2/settimana) >2/settimana Limitazione delle attività Nessuna Qualche Sintomi notturni / risvegli Nessuno Qualche Necessità di farmaco al bisogno Nessuna (<2/settimana) >2/settimana Funzione polmonare (PEF o FEV1) § Normale <80% del predetto o del personal best (se noto) Riacutizzazioni Nessuna 1 o più per anno * NON CONTROLLATO 3 o più aspetti presenti nell’asma parzialmente controllato 1 in qualsiasi settimana $ * Qualsiasi riacutizzazione dovrebbe essere prontamente seguita da una revisione del trattamento di mantenimento per assicurarsi che esso sia adeguato $ Per definizione, 1 riacutizzazione in una qualsiasi delle settimane di monitoraggio rende l’intera settimana non controllata § La funzione polmonare è valutabile solo in individui con età superiore a 5 anni Valutazione del Rischio Futuro (rischio di riacutizzazioni,instabilità, rapido declino funzionalità polmonare, effetti collaterali) GINA Pazienti con una qualsiasi delle seguenti caratteristiche sono a rischio di eventi avversi in futuro: ‘06 Scarso Controllo clinico, frequenti riacutizzazioni nell’anno passato**, frequenti ricoveri presso l’unità di terapia intensiva a causa dell’asma, basso FEV1, esposizione al fumo di sigaretta, alte dosi di farmaci. © 2010 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it