Ippolito Nievo
IPPOLITO NIEVO
Cenni biografici
Ippolito Nievo nacque a Padova nel 1831, da Antonio, magistrato, e Adele Marin, figlia della
contessa
friulana Ippolita di Colloredo e
del patrizio veneziano Carlo Marin. I conti di
Colloredo erano titolari del feudo di Monte Albano, dove sorge il castello di Colloredo, tra Tricesimo e San Daniele, luoghi
frequentati nell'infanzia da Ippolito quando, nel 1837, il padre venne trasferito
alla Pretura di Udine. A Cremona, nell'agosto del
1850, Ippolito conseguì la licenza liceale; nell’autunno si iscrisse alla Facoltà
di Legge dell'Università di Pavia. Nel
1855, deluso dalla situazione politica italiana, lo scrittore si ritirò a Colloredo, dove si dedicò
attivamente alla produzione letteraria, preparando il suo capolavoro, Le confessioni d'un italiano
. Nel novembre dello stesso anno si laureò e cominciò a frequentare lo studio del notaio
Tamassia, intenzionato a intraprendere la professione notarile. Già nel
1859 combatté con i Cacciatori delle Alpi di Garibaldi e l'anno seguente partecipò
alla spedizione dei Mille. Unendosi alle truppe garibaldine il 5 maggio del 1860 salpò
da Quarto a bordo del vapore Lombardo
agli ordini di Nino Bixio. Distintosi a Calatafimi
e a Palermo, raggiunse il grado di colonnello e gli vennero affidati importanti incarichi
amministrativo-contabili con la nomina di "Intendente di prima classe" dell'impresa dei Mille. Il
giovane colonnello avendo ricevuto l'incarico di riportare dalla Sicilia i documenti amministrativi
e di tutte le fatture delle spese sostenute dalla spedizione, si imbarcò assieme ai capitani
Maggiolini e Salviati e ad altri componenti dell'amministrazione militare. Trovò la morte durante la navigazione da Palermo a Napoli, nella notte tra il 4 e il 5 marzo
1861, a seguito del
naufragio del vapore Ercole
avvenuto al largo della costa sorrentina, nel golfo di Napoli. Nel naufragio tutte le persone
imbarcate perirono e né relitti né cadaveri furono restituiti dal mare.
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Ippolito Nievo
Attività letteraria
Ippolito Nievo è autore di molte opere, ma è noto soprattutto per un libro. Tra la fine del 1857
all'agosto del 1858 Nievo scrisse infatti il romanzo oggi noto come Le confessioni d'un italiano,
non pubblicato mentre l’autore era in vita, sia perché non era stato trovato un editore
disponibile, sia perché Nievo stesso era troppo impegnato nelle vicende garibaldine. Il romanzo verrà pubblicato nel 1867, in due volumi, dopo la morte dell'autore, con il titolo
Le confessioni di un ottuagenario
:
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Vol.  I, pp. 498, Ed. Successori Le Monnier, Firenze 1867 Vol. II, pp. 596, Ed. Successori Le Monnier, Firenze 1867 Il romanzo verrà poi ripubblicato molte volte con il titolo attualmente corrente Le confessioni di
un italiano
:
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Volume unico, pp. 1060, Ed. Einaudi, Torino 1964 2/2
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