Progetto “Star bene mangiando” ASL n°6 Palermo – Distretto 8 Note, riflessioni, presupposti teorici a margine del progetto CAPACI - 23 Febbraio 2007 Dott. Salvatore Siciliano U.O. Ed. alla Salute Az. Osp. “V. Cervello” - Palermo Premesse epistemologiche. La SALUTE Il concetto di salute, come quelli di bontà, progresso, giustizia, equità, felicità, amore, amicizia, non si fonda su definizioni filosoficamente e scientificamente stabili e comunque configura un equilibrio instabile, storicamente accettabile e mutevole, tra fattori fisici e psichici della persona e fattori sociali ed ambientali della Comunità e del territorio in cui la persona stessa vive, pensa, agisce. La Promozione della Salute E’ il processo che rende capaci gli individui e la popolazione di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per l’O.M.S. è un’indicazione strategica per le pratiche di salute di ogni Paese. La Promozione della Salute tiene conto: - - - dell’Unità del concetto di salute, della centralità dei soggetti e della comunità, della inter- settorialità dei fattori che influenzano le condizioni di salute (determinanti), delle azioni globali necessarie al cambiamento. Empowerment for health Il processo generale di rinforzo, crescita e responsabilizzazione delle persone e delle comunità, perché diventino sempre più capaci di svolgere la loro funzione sociale.. … e attraverso il quale gli individui ed i gruppi sociali diventano capaci di: - Riconoscere i propri bisogni di salute; - Partecipare ai processi decisionali; - Realizzare specifiche azioni per soddisfare bisogni; - Assumere maggior controllo sui fattori personali, socioeconomici e ambientali che li influenzano. Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo(1948) Art. 25: Diritto alla Salute “Ognuno ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ha diritto alla sicurezza in caso disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà…” 21 Obiettivi per il 21°secolo Obiettivo 1. Solidarietà nel settore della salute nella Regione Europea Obiettivo 2. Equità economica nel settore della salute Obiettivo 3. La salute inizia con la vita Obiettivo 4. La salute nei giovani Obiettivo 5. Invecchiare in modo sano Obiettivo 6. Miglioramento della salute mentale Obiettivo 7. Riduzione delle malattie trasmissibili Obiettivo 14. Responsabilità multi settoriale per la salute Obiettivo 15. Un settore sanitario integrato Obiettivo 16. Gestione della qualità delle cure Obiettivo 17. Finanziamenti ai servizi sanitari e distribuzione delle risorse Obiettivo 18. Sviluppo delle risorse umane Obiettivo 19. Ricerca e conoscenza nel campo della salute Obiettivo 20. Coinvolgimento nel campo della salute Obiettivo 21. Politiche e strategie per la popolazione Generale LA RETE EUROPEA DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO LA SALUTE La rete Europea delle Scuole per la Promozione della Salute (The European Network of Health Promoting Schools-ENHPS) fu avviata per creare in Europa un gruppo di scuole che dimostrasse l’impatto della promozione della salute nell’ambito scolastico. • Le scuole coinvolte in questo progetto avrebbero diffuso la loro esperienza in tutti i settori e gli organi preposti all’Educazione e alla Sanità influenzando così nelle scelte politiche e nella pratica la promozione della salute nelle scuole sia a livello nazionale che internazionale. L’idea venne sperimentata nel 1991 in Ungheria, nella Repubblica Ceca, in Slovacchia e in Polonia. In seguito nel 1992 il progetto fu lanciato come progetto tripartito dalla Commissione Europea, dal Consiglio d’Europa e dall’Ufficio Regionale Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il network europeo delle scuole promotrici di salute (E.N.H.P.S.), nasce come progetto pilota riguardante 4 paesi europei e oggi comprende circa 43 nazioni. Da allora il progetto ha avuto una rapida espansione arrivando a coinvolgere a tutt’oggi più di 500 scuole e 400.000 studenti in 37 Paesi europei, tra i quali sono inclusi quindici Stati facenti parte dell’Unione Europea. Oltre 2.000 scuole sono unite alla Rete europea attraverso accordi regionali o nazionali, spinte dal medesimo intento di scambiarsi informazioni, idee e punti di vista per favorire lo sviluppo della promozione della salute nei giovani. Nel 1995 l’Italia è entrata ufficialmente nella Rete L’adesione al Network ha visto la compartecipazione e la condivisione degli obiettivi, delle azioni e delle responsabilità in uguale misura sia da parte del Ministero della Pubblica Istruzione che da parte del Ministero della Sanità. La Rete è promossa contemporaneamente da tre delle maggiori agenzie europee: Commissione Europea (EC), Consiglio d’Europa (CE) e Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della sanità (WHO/EURO). La Rete europea delle scuole promotrici di salute propone, ai vari paesi interessati al progetto, un modello di riferimento dove salute e educazione sono due aspetti inscindibili di una sola dinamica per sostenere ed incrementare il benessere psichico e fisico dei giovani. Il modello di scuola-promotrice-di-salute tiene conto dell’educazione alla salute, dell’insegnamento e dell’apprendimento, dell’ambiente fisico e sociale della scuola, del legame tra servizi scolastici/ sanitari famiglia/comunità. Pone una particolare attenzione sull’ambiente scolastico, sia fisico che sociale, quale fattore cruciale per le politiche di promozione e sostegno della salute ; offre ai giovani l’opportunità di acquisire conoscenze e capacità essenziali nella vita, stimolando la loro creatività e considerando i loro bisogni. Il contributo a livello nazionale A livello nazionale, i paesi partecipanti alla rete forniscono un congruo contributo al progetto, inclusa la cooperazione sia tra i settori educativi e sanitari, sia tra questi e le scuole aderenti. In particolare, nel prendere parte all’ENHPS, ciascun Paese fornisce: l’impegno dei ministeri per l’istruzione e della salute; un coordinatore nazionale designato da ambedue i ministeri; una lista di 10-20 scuole pilota, rappresentative di ciascun livello di istruzione e delle diverse zone del paese; un piano progetto per un periodo di almeno tre anni; un centro nazionale di sostegno per il progetto; piani di valutazione; una strategia per l’incremento dei fondi. QUALITA’ DEGLI ALIMENTI Qualità nutrizionali Qualità organolettiche Qualità tecnologiche Assenza di sostanze chimiche indesiderabili Qualità igienica Qualità sanitaria QUALITA’ TOTALE Tendenze, orientamenti e stili dei consumatori Astra - Demoskopea / 2002 •Una società attenta ai problemi ambientali e con una elevata attenzione agli aspetti collegati alla alimentazione naturale. E’ quanto emerge da una recente indagine; •ben 9 italiani su 10 si dichiarano disposti a fare qualcosa per l’ambiente e di preferire l’acquisto, l’uso ed il consumo anche alimentare di prodotti con forti caratteristiche di naturalità. I comportamenti di acquisto : •alimenti e cibi (21,3%) • detersivi per bucato e stoviglie (17,1%) • prodotti per la casa in carta riciclata (13,2%) • prodotti per l’igiene e la pulizia del corpo e della casa (7,0%) • prodotti in carta per la scrittura (2,6%) Il fattore prezzo: • Gli italiani si mostrano poco propensi al sacrificio sul prezzo a favore della qualità dei prodotti. • I consumatori e cittadini sono disponibili a modificare comportamenti d’acquisto e di consumo a favore di prodotti più garantiti, ma non a fronte di prezzi più elevati. Coscienza ecologica e tipologie consumatore: • I menefreghisti: (12%) basso interesse ai problemi dell’ambiente ; • Gli inattivi: (47%) hanno una maggiore coscienza e consapevolezza dell’importanza del tema ma si danno poco da fare; • Gli attivi: (23%) sono orientati ad un ambientalismo e salutismo moderato ; • Gli ambientalisti: (18%) il loro comportamento d’acquisto, di consumo e di stile di vita risentono di scelte etiche Le biotecnologie - gli O.G.M. Secondo l’indagine Ispo-AcNielsen il 58% degli italiani non sa cosa siano gli OGM nel 2000 contro il 69% nel 1999 ; il 50% degli italiani da quando ha sentito parlare delle biotecnologie dichiara di sentirsi meno sicuro relativamente ai cibi che consuma. Questi fatti determinano nei consumatori orientamenti sempre più decisi ad acquistare prodotti naturali, tipici, garantiti, in altre parole prodotti considerati sicuri. Il SUPERMARKET e IL PRODOTTO TIPICO L’evoluzione degli stili di consumo nel settore alimentare ha avuto un andamento all’apparenza schizofrenico: da un lato, sulla spinta della diffusione della grande distribuzione, una forte accentuazione verso una tipologia di consumo abbastanza standardizzata e omologata; dall’altro una ricerca e valorizzazione di tutto quello che riporta alla mente i valori del territorio e della genuinità perduta, della lavorazione artigianale e della tipicità del territorio. Questo ha determinato una spinta fortissima che ha portato allo sviluppo di settori produttivi fortemente orientati al biologico, alla nascita di disciplinari di produzione e organismi di tutela delle tipicità, alla creazione di tipologie distributive per mercati di nicchia. Questo fenomeno è ben testimoniato, del resto, dal vero e proprio boom che sta vivendo il turismo enogastronomico.