Le infezioni in ambiente sanitario La rilevanza del problema Vicenza 27 maggio 2006 Principi di gestione del rischio infettivo nelle strutture sanitarie Giampietro Pellizzer, U.O. di Malattie Infettive e Tropicali, ULSS 6 Vicenza Prerequisiti per risolvere problemi (sanitari) Prof. John Last, University of Ottawa, Canada • Riconoscimento che il problema esiste • Comprensione delle cause • Capacità di controllo – tecniche – finanziarie • Senso del valore del problema • Volontà politica Le infezioni in ambiente sanitario Contenuto della relazione • • • • Di quali infezioni parliamo In quale setting assistenziale Chi si occupa di infezioni assistenziali Quale impatto – Costi – Morbosità – Mortalità • Quali e quante sono le infezioni • La sorveglianza • Cosa fare per prevenire le infezioni assistenziali Le infezioni in ambiente sanitario Contenuto della relazione • • • • Di quali infezioni parliamo In quale setting assistenziale Chi si occupa di infezioni assistenziali Quale impatto – Costi – Morbosità – Mortalità • Quali e quante sono le infezioni • La sorveglianza • Cosa fare per prevenire le infezioni assistenziali Infezione associata alla assistenza sanitaria (Healthcare Associated Infections) DEFINIZIONE • Una infezione che si verifica in un paziente in un ospedale o altri servizi sanitari, in cui la infezione non era presente nè in incubazione al momento del ricovero. • include le infezioni acquisite in ospedale ma che si manifestano dopo la dimissione, e le infezioni occupazionali del personale dei servizi sanitari Elementi per la definizione e classificazione delle Infezioni Ospedaliere (IO) • Criteri basati su – Evidenza clinica – Dati microbiologici – Dati strumentali di supporto • Diagnosi del medico – Accettabile – Non devono esserci forti evidenze contrarie – Una coerente terapia antibiotica viene prescritta Esempio definizioni (CDC) CODICE MAGGIORE UTI PNEU LRI CODICE DESCRIZIONE SEDE INFEZIONE VIE URINARIE SPECIFICO DESCRIZIONE SUTI infezione sintomatica ASB batteriuria asintomatica OUTI altre infezioni INFEZIONI POMONARI PNEU INFEZIONI RESPIRATORIE BRON (ESCLUSA POLMONITE) LUNG polmonite bronchite, tracheobronchite, tracheite, senza e di polmonite altre infezioni del tratto R inferiore Le infezioni in ambiente sanitario Contenuto della relazione • • • • Di quali infezioni parliamo In quale setting assistenziale Chi si occupa di infezioni assistenziali Quale impatto – Costi – Morbosità – Mortalità • Quali e quante sono le infezioni • La sorveglianza • Cosa fare per prevenire le infezioni assistenziali Il contesto assistenziale ..dunque … benvenuto in ospedale! (…meglio….contesto assistenziale..) Le infezioni in ambiente sanitario Contenuto della relazione • • • • Di quali infezioni parliamo In quale setting assistenziale Chi si occupa di infezioni assistenziali Quale impatto – Costi – Morbosità – Mortalità • Quali e quante sono le infezioni • La sorveglianza • Cosa fare per prevenire le infezioni assistenziali igienista Il controllo delle infezioni associate alla assistenza sanitaria • È un attività multidisciplinare per eccellenza consolidata progressivamente negli anni • Igienista, microbiologo, farmacista, infettivologo, epidemiologo, infermiere addetto al controllo delle infezioni • chi si occupa di IO interagisce con gli altri specialisti e figure professionali del team “infezioni ospedaliere” • Tali interazioni stanno diventando sempre più complesse Le infezioni in ambiente sanitario Contenuto della relazione • • • • Di quali infezioni parliamo In quale setting assistenziale Chi si occupa di infezioni assistenziali Quale impatto – Costi – Morbosità – Mortalità • Quali e quante sono le infezioni • La sorveglianza • Cosa fare per prevenire le infezioni assistenziali Leading Infectious Killers millions of deaths, worldwide, all ages, 2001 est. 4,5 4 ..e …. le infezioni nosocomiali? 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 ARI WHO World Health Report, 2002 AIDS Diarrhoeal diseases TB Malaria (USA) Hospital-acquired infections ``We estimate that today 2 million patients develop a hospital-acquired infection in the United States each year. Of that number, 90,000 die as a result of those infections'' • Dr. Jarvis, acting director of the CDC's hospital infections program (1995). (Svizzera) Conseguenze delle infezioni nosocomiali • • • • Ricoveri in Svizzera per anno (OFS) 1’000’000 Infettati per 100 ricoveri (snip99) 6.7% Costi supplementari per l'infezione (CHF) 3500 Mortalità fra i pazienti infettati (snip99) 12.5% • • • • Pazienti infettati all'anno Mortalità Costi supplementari (CHF) Costi evitabili (-32%; CHF) 67’000 8400 234’500’000 75’000’000 ITALIA Le infezioni ospedaliere • Si stima che dal 5 all’8% dei pazienti ricoverati (450 - 700.000 persone) sia colpito da un’infezione ospedaliera durante il ricovero • e che per 4500 -7000 soggetti l’infezione sia la causa principale o accessoria di morte. • L’impatto economico sul sistema sanitario è superiore a 1.000 milioni di Euro all’anno • l’onere maggiore è rappresentato dal prolungamento della degenza; il 7,5 % - 10 % delle giornate di ricovero è, infatti, imputabile all’insorgenza di una complicanza infettiva. • L’applicazione di un programma efficace di interventi di sorveglianza e controllo può prevenire fino al 30% delle infezioni ospedaliere M.L. Moro, 2001 http://www.simpios.org/problema.html Costi stimati per anno in Italia • Infezioni nosocomiali • Infezioni da S.aureus $ 0.9 billion 2.000 b Lire it. $ 24. 4 million 54 b Lire it. In U.K. Un caso di infezione da Clostridium difficile ha, ad esempio, un costo addizionale di 5834 EU. Frequenza, mortalità, costi (Burke, NEJM, 2003) frequenza Mortalità associata (attribuibile) Costi UTI (Vie urinarie) 35% (in diminuzione) * bassa Bassi SSI (Ferita chirurgica) 20% (in diminuzione) * BSI (sangue) 15% (in netto aumento rispetto a dieci anni fa) Elevata (30%) Elevati (stafilo MR) PNEU (Polmonite) 15% Elevata (10%) Elevati 3° posto bassa I costi delle infezioni ospedaliere Dati di fatto (Department of Health) Costi per il settore ospedaliero Il Paziente ospedalizzato con I.O. – Ha una degenza di 2.5 volte più lunga • pari a 11 gg in più per ogni caso – Genera costi 2.8 volte maggiori • pari ad una addizionale media di 4254 EU per caso Le infezioni in ambiente sanitario Contenuto della relazione • • • • Di quali infezioni parliamo In quale setting assistenziale Chi si occupa di infezioni assistenziali Quale impatto – Costi – Morbosità – Mortalità • Quali e quante sono le infezioni • La sorveglianza • Cosa fare per prevenire le infezioni assistenziali Quali sono le infezioni nosocomiali >80% a carico dei 4 siti 1. Vie urinarie (>catetere associate) 2. Infezioni della ferita chirurgica 3. Infezioni del sangue-sepsi (per lo più da dispositivi intravascolari), 4. Polmoniti 70% dei batteri in causa sono resistenti a 1 o più antibiotici (resistenza = uso indiscriminato di antibiotici) STUDI DI PREVALENZA DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI IN OSPEDALI UNIVERSITARI (Pittet D et al, ICHE 1999) • PAESE • ANNO • Belgio • Australia • 1984 • 1984 • • • • • • • • • • • • • • • • Giappone Spagna Francia Norvegia Inghilterra Lituania Germania Svizzera 1986 1990 1990 1991 1993 1994 1994 1996 • PREVALENZA (%) • 14.8 • 8.6 • • • • • • • • 10.5 8.6 9.0 6.5 11.2 9.2 4.4 11.6 Le infezioni assistenziali nelle RSA • Suscettibilità dell’anziano alle infezioni? • Frequenza – Prevalenza media 1/100 ospiti (range 3-33%) – Incidenza media 5/1000 giornate di ricovero (range 3-9) – Le più frequenti sono: urinarie, vie respiratorie, gastrointestinali, cute e sottocute Tutte le infezioni Vie urinarie Vie respiratorie Cute e sottocute Prevalenza % media (range) 12,2 (2,4-32,7) 4,8 (0,6-21,8) 1,8 (0,3-3,7) 4,3 (1-8,8) Incidenza/1000g, media (range) 4,8 (2,6-9,5) 1,5 (0,1-2,4) 1,8 (0,5-4,4) 0,7 (0,09-2,1) Le infezioni endemiche nelle RSA (media di diversi studi, GIIO, vol 12 (1): 2005) 14 12 10 prevalenza media incidenza/1000 g 8 6 4 sottocute cutee respiratorie vie vieurinarie infezioni tuttele 2 0 Le infezioni in ambiente sanitario Contenuto della relazione • • • • Di quali infezioni parliamo In quale setting assistenziale Chi si occupa di infezioni assistenziali Quale impatto – Costi – Morbosità – Mortalità • Quali e quante sono le infezioni • La sorveglianza • Cosa fare per prevenire le infezioni assistenziali A cosa servono le definizioni di infezione nosocomiale? Le attività di sorveglianza come elemento essenziale dei programmi di prevenzione delle IO ..le infezioni assistenziali hanno una caratteristica: LA PREVENIBILITA’ Il controllo delle infezioni ospedaliere è una componente critica della sicurezza del paziente Dati di fatto (Department of Health) • Esiste evidenza scientifica che: – una efficace sorveglianza sulle I.O., – il ritorno di informazione ai clinici e – la cooperazione tra clinici e CIO possono ridurre significativamente le I.O. Prevenzione delle infezioni nosocomiali • Il 30% circa delle I.O. risulta prevenibile • L’adozione di adeguati programmi di sorveglianza ha dimostrato di ridurre l’incidenza delle I.O. • Sorveglianza? – Attività essenziale per la prevenzione delle infezioni nosocomiali – Raccolta, analisi e interpretazione continua e sistematica dei dati essenziali per la pianificazione la realizzazione e la valutazione degli interventi di salute pubblica Principali elementi della sorveglianza 1. definizione delle infezioni 2. raccolta delle informazioni 3. organizzazione dei dati 4. sintesi e interpretazione 5. restituzione dei risultati per poter intraprendere delle azioni preventive SPIN2003 Studio di prevalenza delle infezioni ospedaliere nel Veneto PREVALENZA GLOBALE Pazienti 441 6,9% (n=6352) infezione 483 7,6% (n=6352) Prevalenza infezione nei pazienti operati (239/1931) Vs non operati (244/4421) Prevalenza (%) di infezioni nosocomiali nelle tre aree assistenziali 25,8 30 20 6,5 5,1 a ca i ca v i i g r ns ed u e t m ir n h i c 10 0 12% Vs 5,5% Prevalenza secondo il settore ospedaliero 30% 25,4% 25% 20% 15% 10% 7,6% 7,6% 5,9% 5% 2,3% 0% MED CHIR Swiss prevalence, 1999 MIX ICU GYN Distribuzione proporzionale dei siti di infezione SPIN2003 Vie urinarie 30,0% 25,0% Sito chirurgico Sangue Polmone 28,4% 20,0% 20,3% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% 19,3% Altro 17,6% 14,5% tassi di prevalenza di infezione e di pazienti con infezione per ospedale SPIN2003 20,0% 18,0% 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% percentuale delle infezioni percentuale dei pazienti con IO Distribuzione relativa delle infezioni e dimensione dell’ospedale Swiss prevalence, 1999 piccoli ospedali UTI SSI 22% PNEU BSI OTH 18% 19% 7% 34% ospedali intermedi 19% 4% UTI SSI 27% PNEU BSI OTH 19% 31% ospedali grandi UTI SSI 18% PNEU BSI OTH 25% 25% 14% 18% SPIN2003 Ospedali < 300 PL Ospedali 300-600 PL 12% 9% 18% 26% 26% 21% 16% 7% 31% 34% Ospedali > 600 PL 15% 21% altro sito chir vie urinarie polmone 20% 18% sangue 26% Variabili associate in modo indipendente alla presenza di infezione nosocomiale (Analisi multivariata) VARIABILE OR (95% CI) P 1-2 1,37 (0.96-1,95) 0.07 3-5 1,65 (1,08-2,52) 0.02 >5 1,01 (0,55-1,86) 0.96 Esposizione ad antibiotici 1,68 (1,29-2,17) 0.000 Intervento chirurgico 2,17 (1,57-3,00) 0.000 Traumatismo al ricovero 1,82 (1,25-2,65) 0.001 CVC 2,26 (1,69-3,02) 0.000 C. Urinario 2,51 (1,94-3,25) 0.000 Intubazione 3,19 (2,04-5,00) 0.000 5-15 gg 1,10 (0.78-1,55) 0.5 >15 gg 12,98 (9,31-18,10) 0.000 intensiva 1,14 (0,61-2,14) 0.6 medica 2,66 (1,64-4,32) 0.000 Comorbidità (Charlson) Durata degenza Area di ricovero 12 70% 60% 10 50% 8 6 30% gg degenza % pazienti prev IO 40% degenza media (gg) % tumori % comorbidità % fatali McCabe % interventi chir 4 20% 2 10% 4,2% 5,9% 8,6% 0% 0 <300 PL 300-600 >600 PL Fattori estrinseci Fattori intrinseci …...........…………infezione? Soggiorno in ospedale Le infezioni in ambiente sanitario Contenuto della relazione • • • • Di quali infezioni parliamo In quale setting assistenziale Chi si occupa di infezioni assistenziali Quale impatto – Costi – Morbosità – Mortalità • Quali e quante sono le infezioni • La sorveglianza • Cosa fare per prevenire le infezioni assistenziali Il paradosso delle infezioni assistenziali: pesante il carico ma poche le azioni Perchè? • Problema complesso, senza una soluzione immediata, facile e a buon prezzo: non c’è il “magic bullet” • Problema del “mondo ricco”. I paesi ricchi possono prendersi cura dei propri problemi • Un problema individuale! Problema della singola istituzione sanitaria! Assenza di visione del problema nel contesto della sanità pubblica • Non percepito come importante dalla comunità internazionale, media, gruppi di interesse, etc. PRINCIPALI MISURE DI CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE • ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA: Studi di prevalenza su tutto l’ospedale Studi di incidenza nelle aree a rischio Sorveglianza microbiologica • FORMAZIONE DEL PERSONALE SANITARIO SU: Lavaggio e disinfezione delle mani Corretta inserzione e gestione dei cateteri venosi, arteriosi ed urinari Corretta gestione delle medicazioni Uso di guanti ed altri dispositivi di barriera PRINCIPALI MISURE DI CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE • UTILIZZO DI LINEE GUIDA SU: Tempi e modalità di sostituzione dei cateteri Terapia antibiotica empirica e mirata (sulla base dei patterns di resistenza locali) • RIDUZIONE AL MINIMO DELL’UTILIZZO DI DISPOSITIVI INVASIVI • RIDUZIONE AL MINIMO DELLA DURATA DELLA DEGENZA • ISOLAMENTO DI PAZIENTI INFETTI-(o colonizzati) DA MICRORGANISMI RESISTENTI Prevenzione e controllo delle infezioni nelle RSA (SHEA position paper) • • • • • • Struttura di coordinamento e riferimento (CIO) Sorveglianza e riconoscimento delle epidemie Disponibilità locali, strutture e attrezzature adeguate Applicazioni delle precauzioni universali Rispetto di asepsi e lavaggio delle mani Prevenzione del rischio infettivo nei residenti e programma vaccinali • Accertamenti sanitari sugli operatori • Formazione del personale • Prevenzione delle resistenze – Controllo dell’uso degli antibiotici – Controllo delle prescrizioni – Produzioni di LG Epidemiologia delle Infezioni Ospedaliere in ICU PRIMA E DOPO un Intervento Multifattoriale di Controllo Finalizzato alla Prevenzione delle Batteriemie CVC-Correlate (Pittet D. Lancet 2000) PRIMA DOPO 12.7% 8.1% TASSI DI INFEZIONI 52.4/1000 gg-pz 34.0/1000 gg-pz < .0001 POLMONITI 13.5/1000 gg-pz 12.7/1000 gg-pz 0.75 BATTERIEMIE 11.3/1000 gg-pz 3.8/1000 gg-pz < .0001 22.9/1000 gg-CVC 6.2/1000 gg-CVC < .0001 9.2/1000 gg-pz 3.3/1000 gg-pz < .0001 INF. URINARIE 5.3/1000 gg-pz 5.2/1000 gg-pz 1 INF. CUTE 11.4/1000 gg-pz 7/1000 gg-pz .02 INCIDENZA BATTERIEMIE CVC-CORR. INF. SITO DI INSERZIONE p ..le infezioni assistenziali hanno una caratteristica: LA PREVENIBILITA’ Il controllo delle infezioni ospedaliere è una componente critica della sicurezza del paziente Prerequisiti per risolvere problemi (sanitari) Prof. John Last, University of Ottawa, Canada • Riconoscimento che il problema esiste • Comprensione delle cause • Capacità di controllo – tecniche – finanziarie • Senso del valore del problema • Volontà politica Perché non riusciamo a fare quello che sappiamo di dover fare? Knowing is not enough; we must apply Willing is not enough; we must do Goethe Grazie della attenzione, e buon proseguimento Grazie della attenzione, e buon proseguimento Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000 * Obiettivo II: contrastare le principali patologieMalattie Infettive: (HIV, TBC, vaccini, IO) • L’incidenza di infezioni acquisite in ospedale (in Italia 5-10% dei ricoverati) è importante e sensibile indicatore della qualità dell’assistenza prestata * DPR 23 luglio 98 Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000: obiettivi* L’incidenza delle IO dovrà ridursi di almeno il 25%, con particolare riguardo a: • infezioni delle vie urinarie, • infezioni della ferita chirurgica, • polmoniti post operatorie o associate a ventilaz. assistita • infezioni associate a cateteri intravascolari * DPR 23 luglio 98 Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000: azioni * Attivazione di un programma per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle infezioni in ogni presidio ospedaliero, orientato sia ai pazienti sia agli operatori sanitari. Tale programma rappresenta un criterio di accreditamento della struttura e deve prevedere l’istituzione di un Comitato di controllo delle infezioni ospedaliere, l’assegnazione di specifiche responsabilità gestionali a personale qualificato e la definizione di politiche di intervento e di protocolli scritti * DPR 23 luglio 98 Joint Commission for Accreditation of Healthcare Organizations proposed standards 2005 LE SFIDE PER IL FUTURO • considerare l’aumento dei soggetti a rischio (es.: con malattie croniche, immunodepressi; invecchiamento della popolazione; presenza di rifugiati o altre forme di immigrazione) • prevedere l’impatto delle patologie infettive emergenti • rivalutare l’approccio basato sull’igiene piuttosto che sull’uso indiscriminato di antibiotici • coinvolgere tutti gli operatori nei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni • ricercare l’evidenza ma soprattutto costruire l’evidenza attraverso la ricerca Agenti patogeni coltivati (tutti gli agenti patogeni in tutte le infezioni) Staphylococcus aureus 18% Escherichia coli 15% Altri 31% Pseudomonas aeruginosa Candida albicans 8% 7% Staphyloccocus coagulase négative Enterococcus sp 12% Swiss prevalence, 1999