Revisione clinica
Straumann®
490.064_Clinical_Review_ProArch.indd 3
Pro Arch
11.06.15 15:05
490.064_Clinical_Review_ProArch.indd 1
11.06.15 15:05
Ridotta complessità di
trattamento
Funzionalità ed estetica
immediate
Successo clinico a lungo
termine
Comfort elevato per il
pazientelos pacientes
490.064_Clinical_Review_ProArch.indd 4
11.06.15 15:05
La presenza di denti irrimediabilmente compromessi o l’edentulia sono condizioni irreversibili che spesso sanciscono la fase finale di una vera e propria malattia per la salute orale. Esistono svariate disparità nella prevalenza
dell’edentulia nelle persone anziane nei vari Paesi (Fig. 1). Fattori sociodemografici (età avanzata, scarsa istruzione), malattie croniche (asma), fattori
di rischio come il fumo, una cattiva alimentazione e altre variabili collegate alle condizioni di salute sono stati associati all’edentulia (Peltzer et al.,
2014). Oggi disponiamo di una migliore prevenzione orale e di innumerevoli
possibilità di trattamento, ma la percentuale di anziani nella popolazione
aumenta grazie a una più elevata aspettativa di vita. Secondo l’OMS, nel
2050 gli ultrasessantenni saranno circa due miliardi (OMS, 2015). Si prevede
perciò che anche la richiesta di protesi totali aumenterà (Douglass et al.,
2002; Polzer et al., 2010). Il crescente accesso dei pazienti ai canali multimediali fa sì che siano sempre più a conoscenza delle terapie implantari.
Inoltre, un numero crescente di specialisti del settore dentale si affaccerà al
settore dell’odontoiatria implantare (iData Research Inc., 2015). Straumann®
Pro Arch, un concetto di trattamento introdotto da Paulo Malo (Malo et al.,
2003b), offre un trattamento sicuro, affidabile e meno complesso ai pazienti
che necessitano di trattamenti per arcata completa. Pazienti e clinici possono beneficiare della combinazione di protesi personalizzate e dei vantaggi
chirurgici della superficie Straumann® SLActive® nonché delle eccezionali
proprietà del materiale Roxolid®.
Canada
Svizzera
Russia
Cina
22 %
14 %
18 %
9 %
USA
Brasile
Bosnia
Herzegovina
India
23 %
55 %
78 %
16 %
Fig. 1: edentulia (%) nella popolazione anziana in paesi selezionati
(Dye et al., 2012; Emami et al., 2013; Peltzer et al., 2014; Polzer et al., 2010).
490.064_Clinical_Review_ProArch.indd 5
11.06.15 15:05
RIDOTTA COMPLESSITA’ DI TRATTAMENTO
Straumann® Pro Arch è una riabilitazione fissa che comprende l’intera procedura di avulsione dei denti irrimediabilmente compromessi, inserimento immediato di quattro impianti
e carico immediato degli stessi con un ponte provvisorio. Essa comprende inoltre le fasi di
pianificazione prima dell’intervento chirurgico e dopo, quando si tratta cioè di trasformare
il ponte provvisorio in una protesi definitiva di arcata completa. Una recente rassegna della
letteratura ha concluso che due impianti posteriori e due anteriori sono sufficienti se il loro
inserimento non richiede importanti procedure di innesto osseo (Mericske-Stern and Worni,
2014). Tuttavia, la mancanza di denti sfocia in breve tempo in un grave riassorbimento osseo,
una condizione particolarmente difficile nella regione posteriore dell’arcata mascellare. In
passato e con le modalità di trattamento implantare tradizionali, i pazienti con perdita ossea
dovevano sottoporsi alla lunga procedura di aumento osseo. Il restauro dell’arcata completa
con solo quattro impianti al posto di cinque/otto riduce il numero di interventi chirurgici
poiché non occorre innesto osseo; il trattamento risulta quindi meno complesso, consente
al paziente di risparmiare svariate migliaia di dollari per arcata (Babbush et al., 2014) e al
dentista di trascorrere meno tempo alla poltrona. Inclinando l’impianto distale è possibile
raggiungere una posizione più posteriore, così da ridurre l’estensione distale della protesi e
fare a meno delle procedure di innesto osseo (Malo et al., 2005). Un altro vantaggio è dato
dal fatto che si possono inserire impianti più lunghi senza interferire con il forame mentoniero nella mandibola e si evita di ricorrere all’aumento del pavimento del seno in mascelle
gravemente riassorbite. È stata indicata una lunghezza di impianto standard di almeno 10
mm (Malo et al., 2003a). In base alle attuali conoscenze, inclinare gli impianti permette di
avere una base protesica maggiore e di ridurre la forza che agisce sugli impianti (Krekmanov et al., 2000). Quindi, il trattamento con Straumann® Pro Arch è meno lungo in termini
di tempo e meno costoso rispetto alle altre modalità di trattamento tradizionali nei casi di
edentulia accertata o presunta.
SAPEVATE CHE...
Un recente sondaggio sulla salute orale che ha coinvolto oltre 30.200 partecipanti (Eurobarometer,
2010) ha rivelato che:
ѹѹ il 15% delle persone lamentavano problemi quando mangiavano a causa di problemi in bocca o ai denti
ѹѹ il 4% evitava di parlare o riduceva la partecipazione ad attività sociali a causa di problemi alla protesi
FUNZIONALITÀ ED ESTETICA IMMEDIATE
La stabilità primaria è un prerequisito per il carico immediato dell’impianto, e garantisce
la rigidità e il successo dell’osteointegrazione di un restauro fisso di arcata completa(Branemark et al., 1977; Meredith, 1998). Il concetto Straumann® Pro Arch utilizza gli impianti
Straumann® Bone Level Tapered Roxolid® SLActive®. Roxolid® è un’eccezionale lega di metallo la cui biocompatibilità e resistenza alla fatica sono superiori a quelle del titanio (Ikarashi
490.064_Clinical_Review_ProArch.indd 6
11.06.15 15:05
Y et al., 2005). Il disegno conico del corpo dell’impianto consente di preparare il
sito con strumenti di una taglia più piccoli rispetto al diametro dell’impianto,
aumentando la stabilità primaria. La coagulazione delle proteine e del sangue
è influenzata dalle proprietà di superficie dell’impianto quali bagnabilità e
nanostruttura. Straumann® SLActive® è una superficie idrofila chimicamente
modificata, che in base all’evidenza clinica accelererebbe la guarigione ossea
(Buser et al., 2004; Lang et al., 2011; Oates et al., 2007; Schwarz et al., 2007).
Gli impianti Straumann® Roxolid® Bone Level Tapered con superficie SLActive® accelerano il processo di neoformazione ossea sull’impianto, riducendo
così la fase di transizione critica tra stabilità primaria e secondaria. Ciò rende
possibile un inserimento immediato della protesi funzionale senza comprometterne la predicibilità. Maggior comfort per il paziente quindi, e risparmio
di tempo, nonché risultati estetici immediati per pazienti attivi dal punto di
vista professionale e sociale.
SAPEVATE CHE...
Uno studio condotto dall’American Association of Orthodontics ha rivelato che la
prima cosa che le persone notano quando incontrano un’altra persona è il sorriso.
A sorpresa, il secondo elemento che cattura l’attenzione sono gli occhi, seguiti dal
peso e dai capelli. La maggior parte delle persone che hanno risposto ha dichiarato
che avrebbe preso in considerazione un trattamento dentale fino a tarda età. hasta
una edad muy avanzada.
4 000 000
Numero di unità vendute
3 000 000
chirurgiche a una fase
■ Procedure
■ Procedure
con carico immediato
■ Crescita
chirurgiche a due fasi
7%
(%)
6%
2 500 000
5%
2 000 000
4%
1 500 000
3%
1 000 000
2%
500 000
1%
0
Crescita (%)
3 500 000
8%
■ Procedure
0%
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
Anno
Fig. 2: driver del mercato dell’implantologia dentale. Le procedure più brevi, a una fase o con carico immediato,
diventano sempre più comuni perché riducono il periodo di tempo che intercorre tra l’inserimento dell’impianto e
della protesi. Dati USA Fonte: iData Research Inc.
490.064_Clinical_Review_ProArch.indd 7
11.06.15 15:05
SUCCESSO CLINICO A LUNGO TERMINE
Uno studio clinico di coorte condotto su 245 pazienti e 980 impianti inseriti in mandibole
edentule ha evidenziato percentuali di successo relative al paziente e all’impianto rispettivamente del 93,8% e del 94,8% dopo 10 anni di follow-up (Malo et al., 2011). Ciò ha condotto a una percentuale di sopravvivenza della protesi del 99,2%. Uno studio retrospettivo
su 242 pazienti con 968 impianti in mascelle completamente edentule ha evidenziato
una stima della percentuale di sopravvivenza a 5 anni rispettivamente del 93% e del 98%
a livello di paziente e di impianto. La percentuale di sopravvivenza della protesi era del
100% (Malo et al., 2012). In un recente studio clinico la tecnica, eseguita anche in pazienti
diabetici, non ha evidenziato variazioni nella percentuale di successo rispetto a pazienti
non diabetici. Pertanto, le percentuali di sopravvivenza e di successo riportate reggono
favorevolmente il confronto con altri protocolli di carico immediato/precoce per la stessa
indicazione, e indicano che il concetto di carico immediato in pazienti completamente
edentuli o che lo diventeranno a breve usando quattro impianti è una soluzione fattibile
a lungo termine. Studi sullo stress potrebbero confutare lo scetticismo sul maggior stress
a livello di osso provocato da componenti secondarie o impianti angolati rispetto a controparti dritte. Uno studio che ha analizzato i modelli di stress intorno a impianti angolati
distali non ha riscontrato molta differenza nell’ampiezza della tensione in impianti inseriti
ad angolature comprese tra 0-45° (Begg et al., 2009). Ulteriori analisi hanno evidenziato
che due impianti dritti e due impianti inclinati con buona diffusione anteriore-posteriore
si comportano in modo pressoché simile ai concetti tradizionali (Baggi et al., 2013; Bellini
et al., 2009). Protesi fisse su quattro-sei impianti hanno una percentuale di fallimento
dell’impianto pari allo 0,75%. Si può così concludere che il carico immediato è pressoché
simile ai protocolli di carico convenzionali di un tempo nelle mandibole edentule (De et
al., 2014).
COMFORT ELEVATO PER IL PAZIENTE
Le persone con edentulia non curata o denti rotti sono spesso afflitte da problemi emotivi e psicologici e si comportano in modo tale da nascondere la perdita dei denti, con un
calo dell’autostima e isolamento sociale (Patil and Patil, 2009). Il grado di sofferenza diventa evidente quando si osservano i risultati di un ampio sondaggio tedesco. Le persone
con meno di nove denti riferivano un maggior impatto sulla qualità della vita legata alla
salute rispetto alle persone affette da cancro (Mack et al., 2005). Gli impianti dentali osteointegrati consentono di masticare e di parlare senza problemi, aumentano il comfort,
l’aspetto e l’autostima, riducono il riassorbimento osseo e generalmente migliorano lo
stato nutrizionale del paziente. Anche l’aspetto del viso migliora notevolmente rispetto
alle protesi complete tradizionali, poiché i muscoli facciali del paziente non devono stabilizzare le protesi. Quindi, la soluzione Straumann® Pro Arch ridà ai pazienti una vita di
qualità già dopo due ore dall’inizio del trattamento.
490.064_Clinical_Review_ProArch.indd 8
11.06.15 15:05
International Headquarters
Institut Straumann AG
Peter Merian-Weg 12
CH-4002 Basel, Switzerland
Phone +41 (0)61 965 11 11
Fax
+41 (0)61 965 11 01
www.straumann.com
© Institut Straumann AG, 2015. Reservados todos los derechos.
Straumann® y las demás marcas y logotipos de Straumann® mencionados en el presente
folleto son marcas comerciales o marcas registradas de Straumann Holding AG y/o de sus
filiales. Reservados todos los derechos.
490.064_Clinical_Review_ProArch.indd 2
490.064/es/A/00 02/15
Agliardi E, Panigatti S, Clerico M, Villa C, Malo P (2010). Clin Oral Implants Res 21(5):459-465.
Babbush CA, Kanawati A, Kotsakis GA, Hinrichs JE (2014). Implant Dent 23(2):218-224.
Baggi L, Pastore S, Di GM, Vairo G (2013). J Prosthet Dent 109(1):9-21.
Balshi TJ, Wolfinger GJ, Slauch RW, Balshi SF (2014). J Prosthodont 23(2):83-88.
Begg T, Geerts GA, Gryzagoridis J (2009). Int J Oral Maxillofac Implants 24(4):663-671.
Bellini CM, Romeo D, Galbusera F, Agliardi E, Pietrabissa R, Zampelis A et al. (2009). Int J Prosthodont 22(2):155-157.
Branemark PI, Hansson BO, Adell R, Breine U, Lindstrom J, Hallen O et al. (1977). Scand J Plast Reconstr Surg Suppl 16:1-132.
Buser D, Broggini N, Wieland M, Schenk RK, Denzer AJ, Cochran DL et al. (2004). J Dent Res 83(7):529-533.
De BH, Raes S, Ostman PO, Cosyn J (2014). Periodontol 2000 66(1):153-187.
Douglass CW, Shih A, Ostry L (2002). J Prosthet Dent 87(1):5-8.
Dye BA, Li X., Beltrán-Aguilar ED (2012). CDC: Selected Oral Health Indicators in the United States, 2005-2008 . NHCF Data Brief.
Emami E, de Souza RF, Kabawat M, Feine JS (2013). Int J Dent 2013:498305.
Eurobarometer (2010). Oral Health. Report 330.
Francetti L, Romeo D, Corbella S, Taschieri S, Del FM (2012). Clin Implant Dent Relat Res 14(5):646-654.
iData Research Inc. (2015). U.S. Market for Dental Implants, Final Abutments and Computer Guided Surgery. Idata_Usdi15_Rpt.
Ikarashi Y, Toyoda K., Kobayashi E, Doi H., Yoneyama T. (2005). Materials Transactions 46(10):2260-2267.
Krekmanov L, Kahn M, Rangert B, Lindstrom H (2000). Int J Oral Maxillofac Implants 15(3):405-414.
Lang NP, Salvi GE, Huynh-Ba G, Ivanovski S, Donos N, Bosshardt DD (2011). Clin Oral Implants Res 22(4):349-356.
Mack F, Schwahn C, Feine JS, Mundt T, Bernhardt O, John U et al. (2005). Int J Prosthodont 18(5):414-419.
Malo P, de Araujo NM, Lopes A, Francischone C, Rigolizzo M (2012). Clin Implant Dent Relat Res 14 Suppl 1:e139-e150.
Malo P, de Araujo NM, Lopes A, Moss SM, Molina GJ (2011). J Am Dent Assoc 142(3):310-320.
Malo P, Friberg B, Polizzi G, Gualini F, Vighagen T, Rangert B (2003a). Clin Implant Dent Relat Res 5 Suppl 1:37-46.
Malo P, Rangert B, Nobre M (2003b). Clin Implant Dent Relat Res 5 Suppl 1:2-9.
Malo P, Rangert B, Nobre M (2005). Clin Implant Dent Relat Res 7 Suppl 1:S88-S94.
Meredith N (1998). Int J Prosthodont 11(5):491-501.
Mericske-Stern R, Worni A (2014). Eur J Oral Implantol 7 Suppl 2:S133-S153.
Molly L (2006). Clin Oral Implants Res 17 Suppl 2:124-135.
Mozzati M, Arata V, Gallesio G, Mussano F, Carossa S (2013). Clin Implant Dent Relat Res 15(3):332-340.
Oates TW, Valderrama P, Bischof M, Nedir R, Jones A, Simpson J et al. (2007). Int J Oral Maxillofac Implants 22(5):755-760.
Patil MS, Patil SB (2009). Gerodontology 26(1):72-77.
Peltzer K, Hewlett S, Yawson AE, Moynihan P, Preet R, Wu F et al. (2014). Int J Environ Res Public Health 11(11):11308-11324.
Polzer I, Schimmel M, Muller F, Biffar R (2010). Int Dent J 60(3):143-155.
Schwarz F, Ferrari D, Herten M, Mihatovic I, Wieland M, Sager M et al. (2007). J Periodontol 78(11):2171-2184.
Singh AV, Singh S (2014). Int J Oral Implantol Clin Res 5(1):12-23.
Weinstein R, Agliardi E, Fabbro MD, Romeo D, Francetti L (2012). Clin Implant Dent Relat Res 14(3):434-441.
World Health Organization (2015). 10 facts on ageing and the life course.
11.06.15 15:05
Scarica

Straumann® Pro Arch IT