Io ho scelto di intervistare mio zio, il fratello di mia madre che si chiama Nicola. Ciao zio! Ti ringrazio per la tua disponibilità. Vorrei farti qualche domanda… Iniziamo con una domanda banale…utilizzando i numeri fammi capire quanto ami la matematica… Quando hai iniziato a renderti conto che amavi particolarmente questa scienza? • Diciamo che non me ne sono reso conto immediatamente, ma con il tempo mi sono accorto che mi piaceva davvero molto risolvere problemi, anche semplici come quelli della scuola elementare. Sì è stato proprio negli anni della scuola primaria che la matematica ha iniziato ad affascinarmi… Cosa ti ha colpito della matematica? • Luitzen Egbertus Jan Brouwer ha sempre detto “La matematica altro non è che il lato esatto del nostro pensiero”. Io mi trovo completamente d’accordo con lui. Questa è una scienza esatta che non lascia spazio a supposizioni ed ipotesi. Ed è quello che mi ha sempre affascinato. Hai mai dovuto affrontare delle difficoltà di comprensione di alcuni argomenti trattati in aula? • Certo! Anche io ero uno studente come gli altri miei compagni. Ma a differenza loro io provavo una curiosità smodata e una voglia di arrivare al risultato corretto che loro non avevano. Era questo che mi spingeva a provare e riprovare, finché non giungessi al risultato esatto. Ti sei mai scoraggiato? • Riflettendoci penso di non aver mai perso la mia voglia di conoscenza. Ogni volta che leggendo, incontro un nuovo matematico, ho ancora lo stimolo di approfondire il suo pensiero e cercare di comprendere le formule che ha inventato. Alcuni sono davvero delle menti straordinarie!! La matematica è in stretto rapporto con altre discipline come la geometria, la fisica. Ce n’è stata qualcuna che ti ha appassionato particolarmente? • Credo che la fisica abbia l’obiettivo fondamentale di favorire la formazione dei concetti scientifici partendo dalla realtà; è quindi una disciplina molto utile a comprendere alcuni fenomeni che accadono nella vita quotidiana Cosa provi quando hai a che fare con qualche formula difficile? Provo una grande curiosità. Affronto ogni formula matematica come se fosse una sfida. E come sai, io non amo perdere… Se riesco a risolverla mi sento davvero soddisfatto! Quale credi che sia la causa di questo “timore” dei giovani di oggi nei confronti della matematica? • Penso che oggi come oggi, questa scienza sia stata un po’ demonizzata. Viene vista come un qualcosa di incomprensibile. E i ragazzi, che sono molto furbi, si sentono giustificati se riportano un’insufficienza in questa materia. • Inoltre è una disciplina che richiede impegno e costanza. Trovi funzionali al tuo lavoro le tue abilità matematiche? • Lo studio della matematica abitua al ragionamento e alla riflessione, stimola le capacità di intuizione e lo spirito di ricerca, abitua alla chiarezza espositiva e precisione del linguaggio, sviluppa le capacità logiche e di astrazione, affina le capacità di sintesi, abitua a descrivere la realtà nei suoi vari aspetti e a considerare criticamente informazioni e ipotesi. Ritengo quindi che la matematica non sia utile solo per il lavoro che svolgo, ma proprio per la formazione del mio pensiero. Che ruolo hanno avuto gli insegnanti di matematica che hai incontrato nel corso dei tuoi studi? Beh devo dire che la curiosità per questa scienza mi è nata dentro a prescindere dai docenti con i quali ho avuto a che fare. Ricordo però con molto piacere il mio professore del liceo. C’era un rispetto reciproco profondo. Che ruolo ricopre la matematica nella nostra società? • La presenza dei numeri nella nostra vita quotidiana è tanto pregnante quanto ignorata. I numeri sono utilizzati in numerosissime situazioni, tanto da non rendercene nemmeno conto. • Se ci riflettessimo un attimo ci accorgeremmo che la matematica scandisce molte delle nostre azioni: gli acquisti, il calcolo del tempo, ecc… Credi che l’insegnamento si adeguato alle competenze richieste oggi? • Penso che dipenda dall’insegnate che si incontri nel percorso scolastico. • Un docente competente può influenzare positivamente l’apprendimento dei suoi studenti, al contrario un insegnate incompetente lo condiziona negativamente. Esegui molti calcoli a mente? • Non ne eseguo di particolari. • Svolgo quelli che sono comuni a tutti, come calcolare il resto o fare i conti delle spese mensili. Qual è il matematico a cui ti ispiri? • John Nash è il grande matematico diventato famoso grazie al film "A beautiful mind" ispirato alla sua tormentata vita, segnata dal genio ma anche dal dramma della schizofrenia. Dopo aver visto questo film mi sono ulteriormente appassionato alla vita di questo uomo geniale. << In parte, la salute mentale è una forma di conformismo>>. Zio hai qualche sogno nel cassetto? • Ti confesso che un piccolo sogno lo porto con me da molti anni… Mi piacerebbe potermi iscrivere all’università, per poter approfondire tutto ciò che amo e che riempie molti momenti della mia vita! • Zio, posso dichiarare conclusa l’intervista! • Ti ringrazio tantissimo per esserti reso disponibile! E’ stato davvero piacevole conoscere questa parte di te, che non immaginavo ti appartenesse.