Ruolo dell’infermiere
nell’educazione
all’autocontrollo
glicemico post prandiale
C.P.S.I. Gaetano Crescenzo
S.C. di Endocrinologia A.O. Ordine Mauriziano di
Torino
Perché l’infermiere
deve occuparsi di
educazione?
LA NORMATIVA
DECRETO 14 settembre 1994, n. 739
Regolamento concernente l’individuazione della figura e del
relativo profilo professionale dell’infermiere
ART. 2
L’assistenza infermieristica
PREVENTIVA,
curativa, palliativa e riabilitativa è di natura
tecnica, relazionale, EDUCATIVA.
Le principali funzioni sono la prevenzione
delle malattie, l’assistenza dei malati e dei
disabili di tutte le età e l’EDUCAZIONE
SANITARIA.
Codice deontologico 2009
ART. 2
L'assistenza infermieristica è servizio alla
persona, alla famiglia e alla collettività. Si
realizza attraverso interventi specifici,
autonomi e complementari di natura
intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale,
relazionale ed educativa.
ART. 11
L'infermiere fonda il proprio operato su
conoscenze validate …….
ART. 13
L'infermiere assume responsabilità in base al
proprio livello di competenza …..
ART. 19
L'infermiere promuove stili di vita sani, …….
anche
attraverso
l’informazione
e
l'educazione. ……
ART. 20
L'infermiere ascolta, informa, coinvolge
l’assistito e valuta con lui i bisogni
assistenziali, …… facilitarlo nell’esprimere le
proprie scelte
ART. 24
L'infermiere aiuta e sostiene l’assistito nelle
scelte, fornendo informazioni di natura
assistenziale
in
relazione
ai
progetti
diagnostico-terapeutici
e
adeguando
la
comunicazione
alla
sua
capacità
di
comprendere.
ART. 29
L'infermiere concorre a promuovere le migliori
condizioni di sicurezza dell'assistito e dei familiari e
lo sviluppo della cultura dell’imparare dall’errore.
Partecipa alle iniziative per la gestione del rischio
clinico
Lo studio ROSES
Ha dimostrato l’importanza dell’educazione
svolta principalmente dall’infermiere.
Questo studio ha evidenziato che la strategia
educazionale,
ad
opera
del
team
diabetologico, associata ad un incremento
della frequenza del monitoraggio, porta ad
un miglioramento del compenso metabolico
ed a modifiche dello stile di vita, in
particolare ad un migliore controllo del peso
corporeo.
L’ EDUCAZIONE TERAPEUTICA
L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA secondo
l’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS)
“…consiste nell’aiutare il paziente e la
sua famiglia a comprendere la
malattia ed il trattamento, a
collaborare alle cure, a farsi carico del
proprio stato di salute ed a conservare
e migliorare la propria qualità di vita".
L’educazione terapeutica ha come obiettivo
l’aiuto costante ed il supporto necessario
perché i pazienti possano curarsi.
E’ un processo continuo, integrato nel percorso
di cura che include il coivolgimento della
famiglia
L’infermiere che si occupa di educazione
terapeutica deve:
-
avere competenze di educatore;
-
avere creatività e capacità di adattamento;
-
conoscere gli strumenti;
-
sapere gestire le risorse di cui dispone.
PROGETTARE
L’INTERVENTO EDUCATIVO
La progettazione
dell’intervento
educativo è
costituita da alcune fasi
INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI
Mediante un’accurata anamnesi
DEFINIZIONE
DEGLI
OBIETTIVI
PERTINENTI AI BISOGNI E SCELTA DI
QUELLI PRIORITARI
PREPARAZIONE DEL PROGRAMMA
FATTIBILITA’ DELL’INTERVENTO
EDUCATIVO
ATTUAZIONE DELL’INTERVENTO
SVOLGIMENTO DELL’INTERVENTO CON
VERIFICA CONTINUA
EVENTUALI MODIFICHE
VERIFICA
BISOGNI
VALUTAZIONE
ATTUAZIONE
INTERVENTO
OBIETTIVI
PREPARAZIONE
INTERVENTO
CONCLUSIONI
L’educazione sanitaria rappresenta una delle
principali
funzioni
dell’assistenza
infermieristica.
Ogni intervento educativo deve essere
progettato:
- coinvolgendo l’assistito e la sua famiglia,
- tenendo conto delle sue esigenze,
- motivandolo al cambiamento dello stile di
vita al fine di migliorare il compenso
metabolico.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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presentazione n. 2