Cura dell’impianto frenante
Cura dell’impianto frenante
Non appena vi accorgete di avere qual­che problema con l'impianto frenante, preoccupatevi
immediatamente di chia­rirne il motivo e di intervenire per ripor­tarlo alla massima efficienza.
Infatti, se il motore della vostra auto accusa delle noie e smette di funzionare, l'auto si fer­ma;
ma se sono i freni a non funzionare, l'incidente è inevitabile. Inoltre, circola­re con i freni in
condizioni non buone è contro la legge e, se provocate un inci­dente, la vostra assicurazione
potrebbe non risarcirvi. È importante, quindi, sa­per riconoscere fin dal primo momento gli
eventuali sintomi di un difetto all'im­pianto frenante, in modo da poter inter­venire
tempestivamente.
I controlli di routine
Controllate sul vostro manuale gli inter­venti di manutenzione ordinaria che in­teressano
l'impianto frenante e i dati re­lativi, in particolare il livello del liquido idraulico che deve essere
mantenuto nel serbatoio e i limiti di usura del materiale di attrito (le pastiglie per i dischi o le
guarnizioni dei ceppi dei tamburi).
1. liquido per freni non ha una durata eterna; assorbe umidità dall'aria, il che ne riduce la
resistenza al calore. Il peda­le del freno può dare la sensazione di es­sere 'spugnoso', e può
anche accadere che il liquido si perda per evaporazione, se i freni si riscaldano
eccessivamente.
È per questo motivo che la maggior par­te dei costruttori raccomanda di sostitui­re il liquido
idraulico ogni due-tre anni; inoltre è senz'altro consigliabile sostitui­re, ogni tre o quattro anni, i
tubi flessibili e tutti gli elementi di tenuta del circuito frenante.
I problemi nell'impianto frenante si ma­nifestano in tre.settori principali: il circui­to idraulico; le
parti sottoposte ad attrito e, infine, i sistemi che 'registrano' i freni e che ripartiscono tra i due
assali l'azio­ne frenante (v. a lato, in basso).
L'impianto idraulico
Di solito, il primo sintomo che qualcosa non va nell'impianto frenante è costitui­to
dall'accensione sul cruscotto della 'spia dei freni'.
Su molti modelli d'auto la spia che se­gnala un livello del liquido idraulico troppo basso è anche
la stessa che indi­ca che il freno a mano è tirato, cosicché quando la lampadina non si spegne
si tende a credere che qualcosa non fun­zioni con il freno a mano. Controllate, invece, sul
manuale d'officina se questa spia ha anche una doppia funzione, cioè quella di avvertirvi che il
livello del liqui­do per freni è troppo basso. Se, poi, questo fosse veramente troppo basso, è
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molto probabile che vi sia una perdita in qualche punto del circuito; in tal caso il rimedio di
aggiungere del liquido fresco sarà soltanto temporaneo. Tutte le auto moderne hanno un
impian­to frenante sdoppiato, cosicché, anche nel caso di una perdita seria, non reste­reste del
tutto senza freni di servizio; co­munque, non potreste far molto di più del dirigervi praticamente
a passo d'uo­mo verso l'officina più vicina. Sotto il piede, il pedale del freno deve sempre dare
una bella sensazione di si­curezza e di 'solidità'. Nel dubbio, pro­vate a premere con molta
forza, due o tre volte sul pedale, a motore acceso, ma con l'auto ferma. Se la prima volta il
pedale vi sembra 'molle', ma poi questa sensazione sparisce, e il pedale riacqui­sta la normale
resistenza, ciò significa che c'è dell'aria nel circuito; sarà neces­sario, pertanto, provvedere alla
sua di­aerazione.
Le guarnizioni di attrito
Se il pedale del freno dà dei 'contraccol­pi' durante la decelerazione dell'auto in frenata,
probabilmente almeno uno dei dischi è deformato o fortemente usurato. I dischi dei freni si
rigano spesso, anche profondamente, con la polvere della strada e possono assumere l'aspetto
di vecchi dischi di grammofono. Questo inconveniente vi costringerà a rivolgervi a un'officina,
dove il disco o i dischi do­vranno essere rettificati, se possibile, op­pure sostituiti, se il danno è
troppo rile­vante . Alcune auto sono provviste di sensori e di un indicatore che dà l'allarme
quando le guarnizioni del materiale di attrito si sono consumate fino allo spessore mini­mo
accettabile; sulla maggior parte delle auto, però, l'usura continua fino al sup­porto adesivo di
questo materiale, se non si procede a controlli regolari. Nei casi particolarmente gravi, quando
anche lo strato di adesivo viene consu­mato, rimane esposto il ceppo metallico sottostante o,
nelle pastiglie, la piastrina che costituisce il supporto del materia­le di attrito; una situazione del
genere comporta un danno rapido e una sosti­tuzione costosa. Le pastiglie dei freni e le
guarnizioni di attrito delle ganasce non devono più essere usate, una volta che raggiungono lo
spessore minimo indica­to dal costruttore o, peggio, se sono contaminate da olio o da grasso.
Altri problemi
Le auto dotate di servofreno di solito sfruttano per la depressione necessaria al funzionamento
dell'impianto quella esistente nel collettore di aspirazione del motore. Possono insorgere
problemi se c'è un'infiltrazione d'aria nella membra­na del servofreno, oppure nel tubetto di
depressione proveniente dal motore e diretto al servofreno. Se l'auto 'tira' da un lato, oppure se
le ruote tendono a bloccarsi o a slittare quando si frena, occorre controllare im­mediatamente
l'impianto. Può darsi che vi sia un difetto o un guasto nel ripartito­re di frenata.
La maggior parte delle auto moderne ha una valvola limitatrice della pressione sul condotto che
porta ai freni posteriori: se questa non funziona regolarmente, aumenta il rischio di bloccaggio
dei freni posteriori.
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