AL SINDACO CITTA’ DI MONSELICE dr. Francesco Lunghi ASSESSORI giunta comunale di MONSELICE Consiglieri Comunali – Consiglio Comunale di Monselice AL SINDACO CITTA’ DI PERNUMIA dr. Luciano Simonetto ASSESSORI giunta comunale di PERNUMIA Consiglieri Comunali – Consiglio Comunale di Pernumia AL SINDACO CITTA’ DI ARQUA’ PETRARCA dr. Luca Callegaro ASSESSORI giunta comunale di ARQUÀ PETRARCA Consiglieri Comunali – Consiglio Comunale di Arquà Petrarca OGGETTO: invio relazione criticità inerente al Piano di Dimensionamento degli Istituti Comprensivi Statali G. Zanellato e G. Guinizelli Con la presente, si invia una relazione sulle criticità future legate al dimensionamento degli Istituti Comprensivi Statali G. Zanellato e G. Guinizelli, elaborata da alcuni genitori appartenenti ai due Istituti. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e porgo distinti saluti. I firmatari __________________________________ Monselice, 07 marzo 2012 Per riferimenti: Luigi Pastò, genitore con figli in entrambi gli istituti - [email protected] Monica Mazzucco, genitore con figli in entrambi gli istituti - [email protected] Filippo Buson, genitore con figli presso l’I.C. Guinizelli - [email protected] Pierluigi Gallo, genitore con figli presso l’I.C. Zanellato - [email protected] Monica Buson, genitore con figli in entrambi gli Istituti - [email protected] Elisa Fiasco, genitore con figli presso l’I.C. Guinizelli - [email protected] Piano Dimensionamento Scolastico Analisi Criticità ______________________________________________________________________________ PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO messo in atto dalle Amministrazioni Comunali di Monselice, Pernumia e Arquà Petrarca (DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 120 del 31/01/2012) ANALISI CRITICITÀ Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ Premessa Il presente documento è stato realizzato dai noi sottoscritti genitori i cui figli frequentano scuole sia dell’I. C. Guinizelli che dell’I. C. Zanellato. E’ stato proprio in occasione del dimensionamento messo in atto dalle Amministrazioni Comunali di Monselice, Pernumia e Arquà Petrarca, che ci siamo ritrovati a condividere un pensiero che si potrebbe riassumere in: Accorpamento: tra Imposizione e Superficialità Imposizione, perché non c’è stata la minima condivisione con le parti sociali coinvolte, nonostante le molte richieste a farlo. Superficialità, perché si è pensato esclusivamente al lato economico senza tenere conto dei rischi che un’operazione di questa portata potrà avere sulla qualità dell’istituzione scolastica e dell’offerta formativa delle scuole dei tre Comuni. Sottolineiamo, a questo proposito, che alcuni anni fa si erano sottoscritte ben altre intenzioni nella Costituzione del Tavolo Istituzionale Permanente della scuola: “Oggi 1° ottobre 2009 il Comune di Monselice e gli Istituti scolastici del territorio comunale hanno firmato il Protocollo di intesa che istituisce un Tavolo permanente Istituzionale sulla scuola. Il Tavolo costituisce una collaborazione organica e fattiva tra il Comune e le scuole su edilizia scolastica, servizi comunali alle scuole, offerta formativa locale e applicazione della Riforma Gelmini. Del Tavolo faranno parte il Sindaco, come già si è detto, l'Assessore all'Istruzione Gianni Mamprin, il dirigente comunale dell'area istruzione, i dirigenti scolastici delle scuole per l'infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Monselice, i presidenti dei Consigli d'Istituto e rappresentanti dei Comitati dei Genitori”. Molti passi avanti si sono compiuti dagli anni Settanta: “Decentramento” e “Partecipazione” erano le parole d’ordine del tempo, “Cooperazione” e “Corresponsabilità” dovrebbero essere quelle del nostro tempo. Dovrebbero, ma spesso non lo sono. Pag. 2 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ La mancanza di informazioni e di trasparenza ci ha spinto a cercare delle risposte, ad informarci, presso gli uffici competenti: Ufficio Scolastico Territoriale, Ufficio Scolastico Regionale e Direzione Regionale Istruzione Veneto. Questo documento, che non ha la pretesa di essere esaustivo perché fatto da “genitori” non da persone “del mestiere”, vuole cercare semplicemente di descrivere alcune delle importanti criticità che ci troveremo ad affrontare il prossimo anno scolastico e di condividerle con tutti gli altri genitori. A nessuno sfugge che oggi è difficile coinvolgere: è fuori di dubbio che qualunque organismo, senza la ripresa di una cultura della partecipazione, può essere concretamente svuotato e reso sterilmente formale. La domanda che ci sorge spontanea è: “quale valore aggiunto apportano le associazioni di genitori, insegnanti e studenti?”, e, più in profondità, “perché devono esserci anche i genitori, nella scuola?”. Quest’ultima domanda trova risposta nel diritto naturale e nell’articolo 30 della Costituzione Italiana. I genitori, nella scuola, devono portare la vita, devono portare il territorio, i mondi vitali delle famiglie e dei ragazzi stessi soprattutto di quelli più fragili. Devono poter partecipare in modo attivo, senza sorpassare quello che è l’ambito esclusivo del docente: la programmazione didattica, l’autonomia nel fare scuola. Alcuni strumenti che il legislatore ha messo a disposizione – patto di corresponsabilità, commissione mista POF – sono già meccanismi di partecipazione dei genitori alla gestione della scuola, anche se a volte esistono delle “barriere” che rendono difficile il rapporto tra la famiglia e la scuola. La partecipazione si crea chiedendo che l’Istituzione Scolastica e le Amministrazioni Locali rendano protagonisti i genitori degli ambiti che il legislatore ha pensato di rendere comuni: uno di questi è la Gestione Partecipata della Scuola attraverso il Consiglio di Istituto, nel quale il genitore è messo alla stregua del Dirigente, e insieme ad esso e alle altre componenti prende parte delle decisioni fondamentali per la vita della scuola. Pag. 3 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ C’è bisogno di “svecchiare” il vecchio concetto che vedeva i genitori lontani dal mondo della scuola. Solamente in tal modo potremmo essere protagonisti attivi della vita scolastica dei nostri figli. E insieme monitorare tutti i processi che ci vedono soggetti del cambiamento. Luigi Pastò, genitore con figli in entrambi gli istituti indirizzo mail: [email protected] Monica Mazzucco, genitore con figli in entrambi gli istituti indirizzo mail: [email protected] Filippo Buson, genitore con figli presso l’I.C. Guinizelli indirizzo mail: [email protected] Pierluigi Gallo, genitore con figli presso l’I.C. Zanellato indirizzo mail: [email protected] Monica Buson, genitore con figli in entrambi gli Istituti indirizzo mail: [email protected] Elisa Fiasco, genitore con figli presso l’I.C. Guinizelli indirizzo mail: [email protected] Pag. 4 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ Sommario 1 PRESENTAZIONE NUOVO I.C. MONSELICE .......................................... 6 1.1 NASCITA E CARATTERISTICHE GENERALI ....................................................................... 6 1.2 CONSISTENZA ALUNNI .................................................................................................. 7 1.3 DESCRIZIONE PLESSI ..................................................................................................... 8 1.3.1 Scuole dell’Infanzia .....................................................................................................9 1.3.2 Scuole Primarie...........................................................................................................9 1.3.3 Scuole Secondarie di 1° Grado .................................................................................. 10 2 ANALISI CRITICITÀ ............................................................................ 11 2.1 DISPERSIONE TERRITORIALE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE .................................... 12 2.2 RISCHIO DI UNA OMOLOGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA.................................... 14 2.2.1 Scuola dell’Infanzia: da classi Eterogenee a Classi Omogenee................................... 14 2.2.2 Scuola Primaria: possibile dispersione di risorse strumentali ..................................... 14 2.2.3 Scuola Secondaria 1° Grado: un unico progetto formativo ........................................ 15 2.2.4 Scuola Secondaria 1° Grado: un’unica opzione del tempo scuola .............................. 15 2.3 DIFFICOLTÀ NEL GARANTIRE CONTINUITÀ DIDATTICA ................................................. 16 2.4 UNICO CONSIGLIO D’ISTITUTO .................................................................................... 16 2.5 RISCHIO DI INADEGUATA ATTRIBUZIONE DI COLLABORATORI SCOLASTICI .................. 17 3 CONSIDERAZIONI FINALI .................................................................. 20 Pag. 5 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 1 PRESENTAZIONE NUOVO I.C. MONSELICE 1.1 NASCITA E CARATTERISTICHE GENERALI Il 31 gennaio 2012 la Giunta Regionale ha approvata le proposte di delibera dei Comuni di Monselice, Pernumia e Arquà Petrarca di accorpare i due Istituti Comprensivi Guinizelli e Zanellato in un'unica Istituzione Scolastica. La richiesta, delle parti sociali coinvolte, di aprire un dibattito e confronto, non è stata presa in considerazione, nonostante in tutte e tre le Delibere di Giunta sia stato inserito, come punto di partenza per il dimensionamento, il riferimento al DPR 233/98, il quale, all’art. 4 comma 2, dice che “agli Enti Locali è attribuita ogni competenza in materia di soppressione, istituzione[…].Tale competenza è esercitata, su proposta e, comunque, previa intesa, con le Istituzioni scolastiche interessate con particolare riguardo alle disponibilità di organico.” Dal prossimo anno scolastico, quindi, esisterà un unico Istituto Comprensivo, l’"Istituto Comprensivo Zanellato”, con un Dirigente Scolastico unico. Un “gigante” da quasi 2000 alunni, che comprenderà in totale ben 16 plessi scolastici. Nella bilancia delle valutazioni da parte della Regione Veneto non ha pesato la soglia dei quasi 2000 alunni, di contro ai 954,5 che saranno la quota media di studenti per Istituto Comprensivo, nella provincia di Padova, dopo il dimensionamento. Pag. 6 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 1.2 CONSISTENZA ALUNNI Come si vede dalla tabella, nell’anno scolastico in corso, l’Istituto Guinizelli ha circa 900 alunni, mentre l’istituto Zanellato ne ha circa 1100. Inoltre, sono già Istituti Comprensivi. Le Amministrazioni Comunali, non solo non hanno interpellato le parti sociali coinvolte, ma hanno proposto la fusione di due istituti che già singolarmente possedevano i requisiti richiesti dalla normativa. A sostegno di quanto poc’anzi affermato, ovvero che l’accorpamento non era necessario, viene riportato, nella proposta di delibera dei Comuni interessati dall’accorpamento, il seguente paragrafo: “l'attuale organizzazione della rete scolastica, che funziona già da oltre un decennio, non solo non presenta criticità, ma anzi rappresenta un sicuro punto di riferimento per le famiglie dei tre comuni interessati, che conoscono ed apprezzano i plessi che ne fanno parte per l'impegno del personale scolastico, la qualità della proposta educativa arricchita dal costante e consistente impegno delle tre Amministrazioni Comunali che riservano da sempre particolare attenzione ai bisogni del mondo della scuola”. Quindi funzionava già tutto nel migliore dei modi e non esistevano problematiche di rilievo. Si osservi poi il grafico riportato di seguito: il numero totale di alunni appartenente al nuovo Istituto Comprensivo sarà di 1992 (i dati si riferiscono all’anno scolastico in corso e non tengono conto di quelli relativi al CTP): il numero più alto di tutti i nuovi I.C. della provincia di Padova, seguito dall’I.C. di Cittadella (con 1915). Per motivi organizzativi, il Comune aveva richiesto la deroga di un anno ma non è stata accettata poi dalla Regione, in fase di approvazione. Pag. 7 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 1.3 DESCRIZIONE PLESSI Il numero dei plessi presenti nell’I.C. di Monselice è il più alto di tutti i nuovi I.C. del Veneto, approvati dalla Delibera della Giunta Regionale n. 120 del 31/01/2012. Il Nuovo Istituto sarà costituito da: 5 Scuole dell’Infanzia, 8 Scuole Primarie, 3 Scuole Secondarie di 1° Grado. Pag. 8 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 1.3.1 Scuole dell’Infanzia Il numero degli alunni iscritti alle scuola dell’infanzia è 409 (il 20,5% del numero totale). Osservando il grafico, si nota che la scuola più popolata è il Tortorini di Monselice, seguita da Don Lorenzo Milani di Pernumia. 1.3.2 Scuole Primarie Il numero, invece, degli iscritti alle scuole primarie è 928 (46,6% del numero totale). La scuola con il più alto gradimento è il G. Cini di Monselice, probabilmente dovuto al fatto che offre il tempo pieno. Mentre le scuole con le percentuali più basse di iscrizioni sono quelle dislocate nei piccoli centri di San Cosma, San Bortolo e Arquà Petrarca. Pag. 9 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ Nonostante siano collocate in piccoli paesi, queste scuole hanno delle proprie caratteristiche e una progettualità legata alla situazione specifica di quella sede. Pertanto, la chiusura porterebbe alla perdita di queste peculiarità, con il rischio notevole di un’uniformità dell’offerta formativa, senza contare i numerosi disagi per le famiglie coinvolte: i figli sarebbero costretti a spostarsi in altri plessi e a cambiare insegnanti e compagni avendo ormai già iniziato un percorso scolastico. Su tutto, il rischio di uno spopolamento di questi piccoli centri, a seguito della soppressione dei servizi fondamentali. La presenza della scuola, infatti, in piccoli paesi come questi, è di fondamentale importanza per la crescita della comunità. 1.3.3 Scuole Secondarie di 1° Grado Il numero degli iscritti alle scuole secondarie di 1° grado è 655 (32,9% del numero totale). A causa del dimensionamento, la scuola secondaria “G. Guinizelli” diventerà una succursale della scuola “Zanellato”, con possibile – e già verificatasi – uniformità degli orari del tempo scuola e dei progetti (in seguito verranno riportate queste informazioni nel dettaglio). Pag. 10 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 2 ANALISI CRITICITÀ Le Amministrazioni Comunali artefici di questo accorpamento sono state tra le poche a non contattare gli Uffici Provinciali e Regionali Scolastici per un confronto (altri comuni, invece, hanno instaurato un dialogo continuo ed efficace con essi). E’ emerso proprio questo, durante l’incontro tra i Rappresentanti dei Genitori dei due istituti e i Responsabili dell’Ufficio Regionale. Inoltre, sono state confermate tutte le criticità sollevate dai Rappresentanti dei Genitori in merito a questo accorpamento “anomalo”, che di seguito verranno illustrate in modo dettagliato. o DISPERSIONE TERRITORIALE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE; o RISCHIO DI UNA OMOLOGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA; o DIFFICOLTÀ NEL GARANTIRE CONTINUITÀ DIDATTICA; o UNICO CONSIGLIO D’ISTITUTO; o RISCHIO DI INADEGUATA ATTRIBUZIONE COLLABORATORI SCOLASTICI. Pag. 11 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 2.1 DISPERSIONE TERRITORIALE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE La criticità in un accorpamento di più Istituti è data innanzitutto dalla distribuzione dei plessi. Come si può vedere chiaramente dalla cartina di sopra riportata, i plessi appartenenti al nuovo I.C. si trovano in comuni diversi: Monselice (e le sue località: San Cosma, San Bortolo, Marendole), Arquà Petrarca e Pernumia. Logica conseguenza di un numero di plessi così alto è poi un numero altissimo anche di sezioni: ben 98 ! Risulta evidente dai grafici riportati di seguito l’esistenza di un maggiore equilibrio nella situazione di quest’anno, con i due istituti separati. Pag. 12 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ Con un numero così alto di plessi e sezioni, diffusi su un territorio vasto, si può verificare una difficoltà di gestione da parte del Dirigente Scolastico, poiché viene meno la sua figura e il suo ruolo; può diventare difficoltoso per lo stesso visitare i plessi scolastici, seguire la vita delle classi, occuparsi degli alunni in difficoltà, poter interagire efficacemente con le famiglie, contribuire a superare situazioni di crisi nel rapporto educativo nonché stimolare la progettazione didattico-educativa nei gruppi di lavoro dei docenti. Sarà, quindi, probabile, non potendo interagire regolarmente con famiglie, alunni e docenti, che il suo ruolo si possa ridurre ad una funzione meramente burocratica e amministrativa che non prevede interventi nella progettazione pedagogica e didattica per la quale non serve il rapporto con il personale. A titolo d’esempio viene riportato il grafico della consistenza degli alunni in alcuni nuovi I.C. della provincia di Treviso: come si può vedere, l’ I.C. di Villorba è molto simile a quello di Monselice per numero di alunni, ma questi, sono distribuiti in 11 plessi, ovvero 5 in meno rispetto a Monselice. Pag. 13 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 2.2 RISCHIO DI UNA OMOLOGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA E’ importante ricordare che la pluralità di scuole dello stesso ordine nello stesso territorio genera una benefica "concorrenza" fra esse, che sono stimolate a proporre offerte formative più articolate e incisive. Purtroppo alcuni cambiamenti avvenuti durante questo anno scolastico all’interno di alcune scuole hanno già fatto presupporre, invece, che l’omologazione dell’offerta formativa sia già in atto. Di seguito vengono riportate le descrizioni dei suddetti cambiamenti. 2.2.1 Scuola dell’Infanzia: da classi Eterogenee a Classi Omogenee A causa della Dirigenza Unica, quest’anno presso le scuole dell’infanzia dell’I.C. Guinizelli, le sezioni da eterogenee sono diventate prettamente omogenee dal punto di vista dell’età anagrafica (laddove i numeri degli alunni lo hanno reso possibile, altrimenti si è ripiegato per classi con due età). Di fatto, quindi, per i genitori di Monselice, non esiste più una scelta: tutte le scuole dell’infanzia pubbliche (di Monselice) hanno la medesima offerta formativa. 2.2.2 Scuola Primaria: possibile dispersione di risorse strumentali Inoltre, a partire dal prossimo anno scolastico, in cui le otto scuole primarie faranno parte del medesimo istituto comprensivo, e ipotizzando un'unica offerta formativa, potrebbe verificarsi la situazione di plessi svantaggiati perché in alcuni di essi mancano degli spazi specifici o laboratori che aiutano e supportano gli alunni nel percorso formativo di apprendimento. Pag. 14 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 2.2.3 Scuola Secondaria 1° Grado: un unico progetto formativo Già da quest’anno i progetti formativi approvati con Delibera di Giunta n. 281 del 27/12/2011 per le scuole secondarie di 1° grado sono: o PEERS@NET: giovani in rete contro il bullismo o Consiglio Comunale dei Ragazzi e saranno uguali sia per la scuola Guinizelli che per la scuola Zanellato. Avendo di fatto un unico Dirigente Scolastico, si sono uniformati i progetti formativi. Gli anni scorsi, invece, si delegava ai due Dirigenti Scolastici la programmazione e realizzazione di progetti culturali diversi per le due scuole e questo creava lo stimolo e una giusta competizione per conseguire la migliore e più ricca offerta formativa possibile da destinare agli alunni delle rispettive scuole. 2.2.4 Scuola Secondaria 1° Grado: un’unica opzione del tempo scuola Oltre a questo, a partire dal prossimo anno scolastico, non esisterà più l’opzione oraria alla scuola secondaria di primo grado “Guinizelli” del tempo prolungato con il sabato mattina a casa. Di fatto, la Dirigenza Unica ha portato ad uniformare tra le due scuole “medie” anche l’opzione oraria, con il risultato che i tempi scuola saranno i medesimi per tutte le scuole medie di Monselice. Questa opzione, invece, era stata scelta da un numero sufficiente di famiglie per formare una classe di 24/25 alunni. Pag. 15 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 2.3 DIFFICOLTÀ NEL GARANTIRE CONTINUITÀ DIDATTICA E’ da non sottovalutare, poi, la difficoltà nel garantire continuità didattica, vista la concreta possibilità che alcuni insegnanti possano cambiare sede, a seguito della graduatoria unica che si verrà a determinare l’anno prossimo per tutte le scuole, quindi anche per quelle secondarie di 1° grado. Si verificheranno pertanto situazioni difficili legate alla perdita di insegnanti con i quali l’alunno aveva iniziato il suo percorso formativo. Ma sarà ancora più complicato per coloro che l’anno prossimo dovranno sostenere gli esami di licenza media, poiché esiste la possibilità che arrivi un insegnante che non conosce la loro storia e che avrà il difficile compito di doverli accompagnare verso questo traguardo importante. 2.4 UNICO CONSIGLIO D’ISTITUTO Dall’anno prossimo otto genitori non potranno di certo rappresentare, quasi duemila famiglie frammentate in sedici plessi ! Inoltre fondere insieme due Consigli d’Istituto che hanno alle loro spalle una storia fatta di riunioni, discussioni, articolazioni in commissioni o gruppi di lavoro, realizzazione di progetti educativi e tante altre attività, può rappresentare una criticità. E si vuole far passare tutto questo come se fosse un semplice provvedimento amministrativo. Ma ogni scuola ha le sue abitudini, diversità di stili e regole di lavoro, di modi di programmare e progettare l’azione educativa, di organizzarsi e realizzare le norme generali. Pag. 16 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 2.5 RISCHIO DI INADEGUATA ATTRIBUZIONE DI COLLABORATORI SCOLASTICI Esiste inoltre il rischio di una inadeguata attribuzione di collaboratori scolastici per gli istituti con un numero così elevato di alunni, come quello di Monselice. La maggiore difficoltà sarà quella di garantire i servizi già fortemente compromessi dalle ultime finanziarie e dalla riforma Gelmini, oltre al problema della qualità del governo di un numero così alto di scuole. Infatti il numero dei collaboratori scolastici del nuovo Istituto accorpato non sarà dato dalla somma dei Collaboratori Scolastici presenti oggi nei due Istituti, bensì viene ricavato dalle tabelle ministeriali contenute nelle “Disposizioni per la determinazione degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (ATA) delle istituzioni scolastiche e educative statali, ai sensi dell'articolo 64, commi 2, 3 e 4 lettera e) del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” Note: a) .. b) … c) Per ogni gruppo di 250 alunni, a partire dal centesimo, frequentanti sezioni di scuola dell’infanzia a tempo normale (8 ore giornaliere) o classi di scuola primaria a tempo pieno o classi a tempo prolungato di scuola secondaria di I grado è assegnato un posto di collaboratore scolastico; analogo incremento è attribuito per le stesse sezioni e/o classi a tempo pieno funzionanti negli istituti comprensivi. d) Nei circoli didattici, scuole secondarie di I grado ed istituti comprensivi funzionanti in più sedi, il numero dei collaboratori scolastici aumenta di un’unità per le istituzioni con un plesso e/o succursale o una sezione staccata; di 2 unità per le istituzioni con numero di sedi compreso tra 2 e 4; di 3 unità con numero di sedi compreso tra 5 e 7; di 4 unità con numero di sedi compreso tra 8 e 11; di 5 unità con numero di sedi superiore a 11. e) .. f) … g) … Pag. 17 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ La seguente tabella riporta nel dettaglio il numero di collaboratori scolastici presenti quest’anno: In questa seconda tabella, invece, viene riportato il calcolo dettagliato di come ricavare il numero dell’organico di collaboratori scolastici (organico di diritto) presente nelle scuole l’anno prossimo: Pag. 18 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ Le tabelle si commentano da sole: quest’anno l’organico di diritto dei collaboratori scolastici consta di 33 unità in totale, l’anno prossimo di sole 21 unità: ben 12 in meno ! Sempre che rimanga confermato lo stesso numero di iscrizioni per le scuole coinvolte nel calcolo, perché se dovesse diminuire, il numero dei collaboratori si abbasserebbe ulteriormente. Ci sarà l’organico di fatto che potrà aumentare di un po’ questo numero, ma se analizziamo quello dell’I.C. Zanellato e quello dell’I.C. Guinizelli (che ha aumentato l’organico di diritto di 0,5 unità e di 1 unità rispettivamente), non si può certamente sperare che si arrivi a coprire una differenza del genere. I Dirigenti Regionali e Provinciali dovranno intervenire al di sopra delle disposizioni ministeriali per integrare gli attuali parametri, altrimenti si potrebbe rischiare di non garantire il servizio alle famiglie e al territorio. Pag. 19 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ 3 CONSIDERAZIONI FINALI E’ davvero sconcertante come decisioni sugli assetti fondamentali del nostro sistema scolastico vengano assunte in assenza di qualsiasi processo valutativo. Le operazioni di dimensionamento dovrebbero essere predisposte da Comuni e Province tramite un ampio, trasparente ed efficace sistema di concertazione con le Istituzioni Scolastiche, la Direzione Scolastica Regionale, gli Uffici Scolastici Provinciali e ogni altro soggetto interessato. Si riportano a tal proposito alcuni importanti articoli del DPR 233/98: o Art. 1 comma 1: “il raggiungimento delle dimensioni stabilite a norma del comma 1 ha l’ulteriore finalità di assicurare alle istituzioni scolastiche la necessaria capacità di confronto, interazione e negoziazione con gli Enti Locali, le Istituzioni, le Organizzazioni sociali e le Organizzazioni operanti nell’ambito territoriale di pertinenza” o Art. 1 comma 2: “Il raggiungimento delle dimensioni ottimali delle istituzioni scolastiche ha la finalità di garantire l'efficace esercizio dell'autonomia prevista dall'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n.59, di dare stabilità nel tempo alle stesse istituzioni e di offrire alle comunità locali una pluralità di scelte, articolate sul territorio, che agevolino l'esercizio del diritto all'istruzione”; in realtà il dimensionamento sta portando (come ampiamente descritto) ad una uniformità di scelte, non certo ad una pluralità. Non si è avuto un dialogo efficace ed efficiente tra EE. LL., Istituzione Scolastica, Direzioni Provinciali e Regionali dell’Istruzione, e alla luce di quanto illustrato in queste pagine si può concludere che è stata fatta un’operazione meramente contabile che porterà inevitabilmente a risultati allarmanti sulla qualità del servizio scolastico e dell’offerta formativa nelle scuole di Monselice, Pernumia e Arquà Petrarca. Pag. 20 di 21 Analisi Criticità Piano Dimensionamento Scolastico ______________________________________________________________________________ Un’ultima considerazione: si dice comunemente che gli Organi Collegiali siano organismi di partecipazione dei genitori; la normativa non li definisce in questo modo, ma li costituisce come “Organi Di Gestione Partecipata della Scuola”. Non sono quindi dei semplici tavoli di rappresentanza delle componenti, per raccogliere le loro proposte o le loro opinioni. Sono “Organi Istituzionali dello Stato”, il rappresentante dei genitori ne fa parte, alla stregua del Dirigente, per gestire gli interessi generali dell’intera comunità scolastica e civile, con precise competenze e funzioni. Il Dirigente Scolastico e i rappresentanti dei docenti, degli studenti, del personale ATA e dei genitori sono eletti in questi organismi per prendere decisioni organizzative, didattiche e finanziarie, perseguendo l’interesse generale dell’istituzione pubblica, come a dire la qualità del servizio, che promuove al meglio l’istruzione e l’educazione degli allievi. Mai come in questa decisione così importante per il nostro Istituto, il Consiglio di Istituto, Organo Collegiale per eccellenza della Scuola, è stato svuotato del suo valore istituzionale, con il risultato che i genitori all’interno di esso sono stati emarginati nell’ambito della protesta o nel caso migliore della proposta, senza essere mai valorizzati nei ruoli gestionali, che le norme assegnavano loro come componenti dei Consigli. Di conseguenza, anche l’Ente Locale, diretto interlocutore dell’Istituzione Scolastica, ha svilito l’importanza di questo Organo Collegiale, relegandolo ad essere solamente un organismo da “informare” delle decisioni assunte dalla Amministrazione Locale, e non da “coinvolgere” nella gestione. Infine un auspicio: il ministro Profumo, che già a poche ore dal suo insediamento aveva incontrato le Associazioni dei Genitori, in occasione della “Giornata dei Genitori e della Scuola (18 febbraio scorso) ha annunciato che “verrà emanata una direttiva sulla partecipazione dei genitori, che è allo studio l'istituzione di una "cabina di regia" per affrontare con tempestività situazioni problematiche segnalate tramite le associazioni[…] Confidiamo che le sue parole diventino realtà consolidata nelle nostre scuole. Pag. 21 di 21