QUADERNO DIDATTICO
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
EDUCATIONAL NOTEBOOK
Programma di Apprendimento Permanente (2007-2013)
Azione “Progetti Multilaterali di Trasferimento dell’Innovazione Leonardo da Vinci”
Progetto n° 2012-1-IT1-LEO05-02797
G.O.L.I.A. Giovani Organizzano Lavoro Impresa Assieme
Life Long Learning Programme Leonardo da Vinci Programme(2007-2013)
Multilateral project Transfer of Innovation (TOI).
Project n° 2012-1-IT1-LEO05-02797
“G.O.L.I.A. Giovani Organizzano Lavoro Impresa Assieme”
Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la
Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.
This project has been funded with the European Commission financial support.
The author is responsible for this publication (communication) and the Commission is not responsible for any use that could be made of the information therein contained.
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
Questo quaderno è il risultato del lavoro svolto dal 2012 al 2014
dallo staff ISFOR API (IT) G Longu. E. Lai, M. Masala, M. Piga,
M.G. Piras, G. Pischedda, D. Sedda
dalla collega del CESPIM (IT) E. Boffo
dai docenti della scuola C. ELENA DOAMNA (RO) L. Nichita, S.Rusu,
V. Bujenita, M.Coman, F. Hagiu, D. Ion, C. Moscaliuc, F. Nafornita,
M. Oprea, A. Silivestru, V. Struta, N. Tudose
dai colleghi di ANUP (RO) I. Boeru, V. Amariucai, A. Barbulescu,
M. Soima
dai docenti della scuola superiore romena di Bucarest A. Colegiul
National Gheorghe Lazar I. Neagoe, M. Alexandrescu, A. Capraru,
C.Ittu, S. Popa
A cura di Gabriella Longu, ISFOR API (IT)
dai colleghi di EDUSER (TR) A. Akpinar, D. Yüceakin
Ha collaborato alla realizzazione dell’intero percorso:
Ileana Boeru, ANUP (RO)
Con la collaborazione di M.Giovanna Piras, ISFOR API (IT)
dai docenti della scuola superiore Çankaya İMKB Hotel
Management and Tourism Vocational High School di Ankara
A. Çetin, S. Çam, M.Ceylan, İ. Saturel, M. Türkoğlu
Pubblicazione Settembre 2014
dai colleghi della scuola superiore ERKUNT di Ankara A. Türkoğlu,
Ş.Arslan, F.Günindi, H. Gunyey, A. Korkmaz
This notebook is the result of the work done between 2012 and 2014
by the ISFOR API (IT) staff G Longu. E. Lai, M. Masala, M. Piga, M.G. Piras,
G. Pischedda, D. Sedda.
by the CESPIM colleague (IT) E. Boffo
by teachers of the school C. ELENA DOAMNA (RO) L. Nichita, S.Rusu,
V. Bujenita, M.Coman, F. Hagiu, D. Ion, C. Moscaliuc, F. Nafornita, M.
Oprea, A. Silivestru, V. Struta, N. Tudose.
by colleagues from ANUP (RO) I. Boeru, V. Amariucai, A. Barbulescu,
M. Soima,
by teachers of the romanian high school A. Colegiul National Gheorghe Lazar in Bucharest , I. Neagoe, M. Alexandrescu, A. Capraru, C.Ittu,
S. Popa.
By Gabriella Longu, ISFOR API (IT)
With the collaboration of M.Giovanna Piras, ISFOR API (IT)
by colleagues from EDUSER (TR) A. Akpinar, D. Yüceakin
People who collaborated to the realization of the entire project:
Ileana Boeru, ANUP (RO)
by teachers of the high school Çankaya İMKB Hotel Management and
Tourism Vocational High School in Ankara A. Çetin, S. Çam, M.Ceylan,
İ. Saturel, M. Türkoğlu,
by colleagues of the high school ERKUNT in Ankara A. Türkoğlu,
Ş.Arslan, F.Günindi, H. Gunyey, A. Korkmaz.
Editing September 2014
INFO
Email [email protected]
phone 0039-0702110378-384
www.isforapi.it
2
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
Indice
Index
1. Finalità del self-empowerment e dell’empowerment nel progetto pag.4
Self-Empowerment and Empowerment objectives
2. Definizioni dell’empowerment p a g . 6
Definition of Empowerment
3. I nostri anni con l’empowerment
pag.8
Our years with Empowermentation
4. I laboratori formativi sull’empowerment in G.O.L.I.A
Educational workshops on Empowerment in G.O.L.I.A.
3
pag.15
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
1. FINALITÀ DEL
SELF-EMPOWERMENT E
DELL’EMPOWERMENT
NEL PROGETTo
1. Self-Empowerment and
Empowerment objectives
Il presente quaderno nasce all’interno del progetto GOLIA
come frutto di una condivisione e confronto da parte dello
staff Isfor Api rispetto a quanto emerso e vissuto durante i
diversi laboratori tenuti dall’inizio del progetto a Roma nel
febbraio del 2013 a Roma nell’ottobre 20131.
I laboratori hanno coinvolto infatti operatori e operatrici
delle organizzazioni italiane, romene e turche partner del
progetto, docenti di alcune scuole romene e turche coinvolte nella sperimentazione2. Il laboratorio iniziale, una full
immersion di 40 ore è stato curato dalla società Risfor il cui
padre fondatore, Massimo Bruscaglioni è stato il conduttore principale nonché la mente ispiratrice dell’approccio
Empowerment acquisito da Isfor Api negli anni. Nel primo
laboratorio hanno avuto un ruolo rilevante anche Maurizio
Bernascone e Laura Brianza collaboratori stretti di Massimo
Bruscaglioni. I laboratori si sono susseguiti nei due anni ma il
fulcro centrale si è sviluppato nel 2013 dando l’opportunità a
tutti coloro che si approcciavano al modello da neofiti di capirlo, rielaborarlo e farlo proprio. Questo impegno, notevole sia sotto il profilo dell’apprendimento che sotto il profilo
organizzativo ed economico (poiché le esigenze di apprendimento hanno richiesto una aumento degli incontri sia tra
i colleghi stranieri e noi sia tra tutti e la Risfor) ha dato l’opportunità a tutti di elaborare e sperimentare un modello di
lavoro che, all’inizio, risultava impossibile e troppo complicato da acquisire/applicare. Bruscaglioni lo chiamerebbe il
miracolo dell’Empowerment noi abbiamo, volendolo fortemente, realizzato il passaggio “dall’impossibile al possibile”.
Gabriella Longu, direttore generale Isfor Api e direttore del
progetto GOLIA, dichiarò in fase di avvio del primo laboratorio che questo sarebbe stato finalizzato a “capire come è
meglio lavorare con i giovani. “Crediamo che il credere nella
forza e nel potere che ogni individuo possiede, aiuti ad affrontare meglio la propria vita. Conoscere il potere che ogni
individuo possiede aiuta la persona stessa ad affrontare meglio la vita. Questo accade attraverso l’Empowerment.”
Sono passati 2 anni e l’entusiasmo iniziale non ci ha mai abbandonato, anzi nel tempo è diventata certezza: l’empowerment è uno strumento potente, supera i confini culturali,
supera le barriere linguistiche osa dove altri non avrebbero
il coraggio3 e al termine di seminari di diffusione sentire i
docenti che ti ringraziano perché l’Empowerment ha migliorato il loro approccio alla vita e molti studenti si stupiscono
di se stessi per aver avuto il coraggio e la tenacia di mettere
4
The present work is the sum of what was
shared and debated under the coordination
of Isfor Staff as the leading partner with
the participation of partner organisations
from Italy, Romania and Turkey during the
developing of the G.O.L.I.A project and the
workshops held since the beginning of the
project in Rome, in February 2013 and in
October 20131.
The workshops involved both Italian, Romanian and Turkish operators belonging
to the organizations that are partners in the
project and teachers from Romanian and
Turkish schools involved in the experimentation2. The very first workshop, a 40 hours
full immersion has been edited by the Risfor
Company, whose founding father, Mr Massimo Bruscaglioni, is the main leader and
inspiring mind of the Empowerment approach acquired by Isfor API over the years.
Mr Maurizio Bernascone and Ms Laura Brianza, two close collaborators of Massimo
Bruscaglioni have also played an important
role in the first workshop.
The workshops have taken place over two
years but the most important cornerstone
was developed in 2013 giving the opportunity to the neophyte approaching the model for the first time to understand it, rework
it and make it their own. This commitment,
remarkable both in terms of learning and
in the organizational and economic field
(as all learning needs have requested an
increase of meetings between foreign colleagues and all the Risfor staff) gave everyone the opportunity to develop and test
a model of work that was impossible and
too complicated to acquire or apply, at a
first glance. Mr Bruscaglioni would call it an
Empowerment Miracle, and, with a strong
resolution, we have achieved the transition
“from the impossible to the possible.”
Ms Gabriella Longu, Isfor API General Manager and G.O.L.I.A Project Director, during
the launch of the first workshop has declared that this was intended to “understand how to work at best with young people. “We deem that believing in the strength
and the power of every individual, helps
them to cope better with their lives. If individuals are aware of their own power, this
helps to cope better with their own life. This
will happen thanks to the Empowerment.
Two years have passed since then and the
initial enthusiasm has never been abandoned; even more, it has become a certain-
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
per iscritto una loro idea di impresa, è, per noi, il successo.
Il presente quaderno racchiude la sintesi del “nostro” modello di Empowerment e tutto ciò che vi viene trascritto rappresenta il nostro vissuto che ha origine dal 2006 con le prime
sperimentazioni e che grazie all’importantissimo lavoro di
scambio, confronto e rielaborazione concettuale e laboratoriale con i nostri colleghi ormai amici turchi e romeni è stato
notevolmente arricchito e consolidato.
La vita è un divenire per cui anche il nostro modello di lavoro
continuerà a migliorare e trasformarsi ma/e la ricchezza, la
bellezza degli incontri umani vissuti in questi anni rimarranno sempre in noi come un dono prezioso che il nostro bellissimo lavoro ci ha regalato.
ty: Empowerment is a powerful tool, it goes
beyond cultural boundaries, it overcomes
language barriers, it dares where others
would not3, and it is a great achievement
for all of us when - at the end of the promoting seminars - teachers would like to thank
you for the way in which Empowerment
has improved their approach to life, while
many students are amazed at themselves
for showing courage and tenacity to write
down their business ideas.
This paper contains a summary of “our”
model of Empowerment and it describes
all our experience that began in 2006 with
the first experimentation; it has been greatly enriched and strengthened since then,
thanks to a very important work made during the workshops in conceptual sharing,
comparing and reworking together with
our Turkish and Romanians colleagues and
now friends.
Life is a process of growing and at the same
time our working model too will continue
in improving and transforming itself, and
the richness, the beauty of the human encounters we experienced in these years will
always remain with us as a precious gift we
received from our beautiful work
4- 8 febbraio 2013, Roma; 11-14 marzo 2013, Galaţi (RO); 18-21 marzo 2013,
Bucarest (RO); 10 e 11 aprile 2013 e 13 e 14 maggio 2013, Ankara (TR); 26 giugno 2013 Bucarest (RO); 11 settembre 2014, Galaţi (RO); 16 settembre 2013
Ankara, 10 e 11 ottobre 2013, Roma.
2
Çankaya İMKB Hotel Management and Tourism Vocational High School (Ankara-TR); ERKUNT Vocational Training Centre (Ankara-TR); Colegiul Elena Doamna (Galaţi –RO) (partner di progetto) e Colegiul National Gheorghe Lazar
(Bucarest-RO).
3
In un seminario dinnanzi ad una forte provocazione di M.Bruscaglioni che,
accorciava le ampie distanze, che la cultura turca tra la donna e l’uomo, tra
conoscenti e amici, si temette il peggio. Ma fu proprio quella provocazione
a far scattare nei colleghi turchi l’importanza dell’empowerment e del fatto
che la persona è tale in ogni parte del mondo. Noi parliamo di persone non di
italiani, non di turchi, non di romeni ma di persone.
1February 4-8 2013, Rome; March 11-14, 2013,
Galaţi (RO); March 18-21 2013, Bucarest (RO);
April 10-11, 2013 and May 13-14, 2013, Ankara
(TR); June 26, 2013 Bucarest (RO); September 11,
2014, Galaţi (RO); September 16, 2013 Ankara,
October 10-11 2013, Rome
2Cankaya İMKB Hotel Management and Tourism
Vocational High School (AnkaraTR); ERKUNT Vocational Training Centre (Ankara-TR); Colegiul Elena Doamna (Galaţi –RO) and
Colegiul National Gheorghe Lazar (Bucarest-RO).
3 During a workshop in which Mr Bruscaglioni
fueled a strong challenge daring to shorten the
large distance in the Turkish culture between
women and men, between friends and acquaintances, the worse was feared. But it was just that
challenge that triggered the importance of Empowerment among the Turkish colleagues and
the understanding that a person is a human being in every corner of the world. We do not make
references on Italian, Turkish and Romanian, but
on people.
1
5
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
2. Definizioni
dell’empowermenT
2. Definition of Empowerment
1)Empowerment is a methodology owning conceptual tools..
1. L’empowerment è una metodologia che ha strumenti
concettuali.
2. L’empowerment è un approccio che ha il suo centro nella Persona. La persona è considerata nella sua totalità,
nella ricchezza e complessità del proprio essere, nell’insieme di tutti quei ruoli che nella propria vita si rivestono (madre, lavoratrice, amica, figlia etc etc)
3. L’empowerment è la disciplina del passaggio dall’”Impossibile” al “Possibile” Attraverso il coraggio, il credere
realmente in ciò che si fa, attraverso l’attivazione di tutte
quelle risorse che fanno parte della propria persona, gli
obiettivi “quasi impossibili” diventano possibili.
4.L’Empowerment (strumenti, metodologia, cultura
dell’empowerment) aiuta a “vedere” la propria vita in
modo differente, andare oltre la prospettiva di poter o
dover solo e sempre continuare a fare ciò che si è fatto fino a quel momento. Pertanto l’empowerment è un
“andare oltre”. Aggiungere possibilità per noi stessi e
osare. Attraverso il nostro coraggio possiamo quindi superare le paure. Questo è più facile quando desideriamo
molto qualcosa. E allora possiamo attivare tutti quegli
strumenti che sono nostri strumenti personali, ovvero le
nostre risorse.
5. L’empowerment è una metodologia in cui contano i
successi. “Quale è la risorsa o le risorse che hai attivato quando hai avuto successo? Quali sono le energie ?
Come ti sei sentito in quel momento? Quelle energie,
quelle risorse sono quelle stesse risorse che nella propria vita ognuno potrà, magari, utilizzare altre volte per
raggiungere un proprio obiettivo.
2) Empowerment is an approach centered
in human beings. A person is considered
in its entirety, in the richness and complexity of its being, in the set of all those
roles played in life (as a mother, a worker,
a friend, a daughter, and so on)
3) Empowerment is the regulation of the
transition from “The Impossible” to “The
Possible”. Through the courage, the
belief in what one does, through the activation of all resources that are part of
a human being, the “almost impossible
“objectives become possible.
4) Empowerment (as tools, methodology,
culture of Empowerment) helps “watching” life in a different way, helps going
over the perspective of being able or
continue to do what has been done up
to a certain point of life. Therefore, Empowerment is “going beyond”. It is necessary to give oneself chance and to dare.
Through our courage we can overcome
fears. This is much easier when we want
something badly. And then we can turn
on all those instruments that are our personal tools, i.e. our resources
5) Empowerment is a methodology in
which successes count. “What kind of
resources did you have when you’ve
been successful? What were the energies? How did you feel at that moment?”
Those energies, those resources are the
very same that each one of us in our own
life will use every time in order to achieve
a targett
6)Empowerment is a methodology that
enhances the forcefulness of desire.
7) Empowerment is the process of opening
new personal opportunities. The person
involved in the process can choose which
one of them “must put in work [...] this
definition plays the “power” of Empowerment as a verb, that is, as “ a possibility
of doing [...]4“.
8)Poetic Definition of Empowerment: Being the Protagonists of one’s own life.
6
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
6. L’empowerment è una metodologia che valorizza quella
che è la forza desiderante.
7. L’ Empowerment è processo di apertura di nuove possibilità personali. Tra queste la persona potrà scegliere
quale “mettere in opera... questa definizione interpreta il
“potere” di empowerment soprattutto come verbo, cioè
come “possibilità di... ” 4
The self-Empowerment path was a succession of individual and group workshops in
order to acquire theoretical concepts, key
elements that characterize Empowerment.
8. Definizione poetica dell’Empowerment: Protagonismo
della propria vita.
Il percorso di self-empowerment è stato quindi una alternanza di laborarori individuali, di gruppo e di acquisizione
di concetti teorici, elementi chiave che caratterizzano l’empowerment.
Tratto da “Persona Empowerment” di Massimo Bruscaglioni, ed. Franco Angeli
4
7
4Massimo Bruscaglioni, “Persona Empowerment”, Franco Angeli Edition
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
3. I nostri anni con
l’empowerment
3. Our years with
Empowermentation
Come trasferire l’Empowerment
Uno dei più importanti assiomi dell’Empowerment è la fiducia nelle proprie possibilità attraverso il recupero della forza
che ognuno possiede e che spesso crede di non avere o si è
dimenticato di aver avuto. Chi lavora con questo approccio
da anni, dimentica le difficoltà iniziali e le perplessità che le
parole di chi parlava di empowerment suscitavano. Ma se
vuoi che anche gli altri usufruiscano della forza che questo
approccio dà alla vita, te ne devi ricordare e usare le stesse
diffidenze che avevi avuto tu all’inizio per combattere quelle
che troverai.
All’inizio quando viene presentato il progetto normalmente
le persone ti osservano con attenzione cercando di capire
quando presenterai il modello di lavoro, nello specifico,
quando fornirai tutti gli strumenti per trasferire il modello. Chiedono tabelle, chiedono scritti, chiedono prove e
pretendono risposte immediate. Tu spieghi e dici che vorresti semplicemente trasferire un approccio lavorativo che
è l’approccio Empowerment e che si organizzeranno delle
sessioni formative per capire in cosa consiste... ma i dubbi
rimangono e la paura di aver accettato di lavorare in un progetto che durerà 2 anni, un progetto che ti costerà molto più
di quanto riceverai e che probabilmente sarà la solita “aria
fritta” sono fasi che tutti passano e che inevitabilmente leggi
negli occhi!!!
Ma poi accade il miracolo!! E adesso vi spiego come è accaduto e come si può far accadere.
La prima sessione di lavoro
Fondamentale per capire l’approccio Empowerment è fare
full immersion con esperti e se è funzionale al progetto che
tutti si formino allo stesso livello e applichino il modello con
lo stesso approccio deve esserci una sessione formativa che
compatti il gruppo che lavori con tutti allo stesso modo, con
la stessa intensità.
Si spiegano le basi dell’Empowerment, si spiega che la persona è alla base, la persona è padrona di sé e solo se capisce
le sue potenzialità può diventare padrona della propria vita.
Tutti sono scettici dinnanzi a queste frasi, tutti sostengono
che “è facile parlare quando la vita scorre felice”, “è facile dire
che basta poco se poco hai sofferto”.
Ma il formatore deve insistere e deve provocare i suoi “allievi”
con forzature, con esempi dimostrando quanto si è persa la
8
How to Transmit Empowerment
One of the most important Empowerment
axiom is trusting in one’s own abilities to
recover the forces everyone possesses, even
when it is believed they do not exist or when
someone has forgot to have. Those who has
been working with this approach for years
have forgotten the initial difficulties and
perplexities aroused by whom was introducing the concept of Empowerment. But,
if one wants the others to enjoy the power
this approach gives to life, it is necessary to
remember them in order to use the same
distrust one had at the beginning and fight
those that will be met.
At the beginning, while the project is being
introduced, the participants listen to us
carefully while they are trying to figure out
when the working model will be shown, or
better said, when all the tools to transfer
the pattern will be provide. They will ask for
worksheets, for written papers, results, and
expect immediate answers. Our job is to explain that we would simply like to transfer
a working approach that is the Empowerment one and that training sessions will
be set to understand what Empowerment
is, but doubts remain and it will be possible
to see in their eyes the fear in having agreed
to work on a project that will last two years;
that will cost them much more than what
they get, and that will probably be the usual hot air
But then a miracle happens! And here below
we explain how it happened and how you
can make it happen.
The first working session
Paramount to understand the Empowerment approach is a full immersion with very
skilled personnel and it is very important to
set a training session that puts together the
groups, that works equally with everyone
and with the same intensity, being functional to the project that everybody is trained at
the same level.
The basis of Empowerment will be explained as well as the most important foundation i.e. the person who is self-controlled
and that he/she will become the master of
his/her own life can only if he/she understands his/her own potential.
Everybody are skeptical at the beginning,
they all claim that “it is easy to talk to when
life flows happily”, “is easy to say that it does
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
centralità dell’essere umano e quanta forza si può recuperare se solo si riuscisse a ricordarsi di averne avuta!!
Necessario chiarire che l’approccio Empowerment non va
confuso con un approccio psico terapeutico, l’approccio
Empowerment punta al recupero della propria forza, delle
proprie risorse.
not take much if you have suffered less.”
But the trainer should insist and provoke
its “students” with examples that demonstrates how we have lost the centrality of
the human being and how much strength
can be recovered if only it could be remembered to have had one!
It is necessary to understand that the Empowerment approach should not be confused with a psycho therapeutic approach;
the aim of Empowerment approach is to
recover our own strengths and resources.
FORMAZIONE
TRAINING
WHAT DOES
EMPORWERMENT
MEAN
COSA SIGNIFICA
EMPOWERMENT
LA CENTRALITÀ
DELLA PERSONA
LE RISORSE DELLE
PERSONE
RECUPERO
DELL’ENERGIA
DESIDERANTE
CENTRALITY OF A
PERSON
PEOPLE RESOURCES
RECOVERING THE
FORCEFULNESS OF
DESIRE
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RI-SCOPERTA DEL
PROPRIO VALORE E
DEI PROPRI SUCCESSI
REDISCOVERING
ONE’S OWN VALUE
AND SUCCESSES
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
Sembra banale e scontato ma quando le persone si trovano ad affrontare fasi negative nella propria vita si dimenticano di tutto ciò che di bello e positivo hanno realizzato
ed è veramente difficile trovare qualcuno che ti solleciti la
memoria o ti riporti ai successi. Tendenzialmente tutti si approcciano agli altri dando spazio e sfogo alla parte negativa,
l’Empowerment ti fa notare e ti insegna che devi trovare il
positivo negli altri e in te stesso.
It seems trivial and obvious, but when people are facing negative phases, they forget
all the beautiful and positive achievements
they got in their lives and it is really hard to
find someone who will call upon their memory or bring them back to their successes.
By nature, everybody will approach others
giving space to all negative sides; Empowerment teaches and makes them notice that
they have to find the positive in others and
in themselves.
I Giovani e l’Empowerment
L’esperienza in anni di attività ci ha insegnato che se vuoi
sostenere i giovani nei processi della vita, qualunque essi siano, devi trovare sostegno e sinergia con tutti gli altri adulti
che vivono la vita con loro, siano questi i familiari e/o i docenti. Ecco perché è importante trasferire l’approccio e la
filosofia di base dell’Empowerment ai docenti.
Noi non volevamo e non potevamo condividere un modello
di lavoro a tavolino o semplicemente suggerendo la lettura
del nostro progetto e/o di qualche libro sull’Empowerment,
dovevamo accertarci che tutti coloro che avrebbero partecipato al progetto avrebbero condiviso il nostro modo di
lavorare, avrebbero fatto loro l’approccio al punto da acquisirlo come metodo integrante del loro modo di insegnare, di
lavorare e di relazionarsi con se stessi e con i giovani.
Chiaramente i risultati si potenzierebbero se si riuscisse a lavorare anche con le famiglie ma questo passaggio è ancora
molto delicato in Italia anche se qualcosa sta cambiando,
direi invece attualmente utopistico in altre culture che già
fanno una grossa fatica a confrontarsi con noi sui nostri modelli di lavoro e di vita.
Young People and Empowerment
All of our years of experience has taught us
that if you want to support young people in
the process of their life, whatever they are,
you have to find support and synergy with
all the other adults who share their life with
them, whether they are family members
and/or teachers. That is why it is important
to transfer the approach and the philosophy of Empowerment to the teachers.
We did not want and could not share a
deskwork model or simply suggesting to
read our project and/or a good book about
Empowerment. We had to ensure that
everybody taking part in the project would
have shared the way we work; they would
have made the approach their own, in order
to acquire it as an essential teaching, working and relating method, for themselves
and for the young people, in other words
experienced Empowerment.
Of course the results would be strengthened, if we could also work together with
the families, but this step is still very delicate
in Italy - even if something is changing - ,
and rather utopian in other cultures that
are already making a big effort to confront
themselves with us about our work and life
models.
REGOLA n.1
CONDIVIDERE LE ESPERIENZE, FAR VIVERE SULLA PROPRIA
PERSONA GLI EFFETTI BENEFICI DELL’EMPOWERMENT.
REGOLA n.2
DEDICARSI ALLA PERSONA: NON SI PUO’ CHIEDERE AD UN
ESSERE UMANO DI DEDICARSI CON ATTENZIONE AGLI ALTRI SE TU PER PRIMO NON TI OCCUPI DI LUI/LEI
Queste regole sono la base con cui partire per approcciarsi
in maniera corretta all’Empowerment.
L’Empowerment ti lascia libero di decidere da che parte e in
che modo devi e/o puoi affrontare la tua vita non ti dice che
devi cambiare marito se sei infelice con lui o che devi cambiare lavoro se non sei più gratificata, ti aiuta a capire che
sei padrone della tua vita e che i cambiamenti dipendono
solo da te.
Ti accompagna in un processo di consapevolizzazione, ti fa
capire che hai altre opportunità, ti aiuta a ritrovare le energie
che hi dimenticato di possedere, ti mostra il “film” della tua
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RULE No 1
SHARING EXPERIENCES; LET THE EMPOWERMENT BENEFICIAL EFFECTS TO AFFECT
YOUR PERSON
RULE No 2
LOOK AFTER A PERSON: YOU CANNOT ASK
TO A HUMAN BEING TO LOOK AFTER CAREFULLY THE OTHERS IF HE DOES NOT LOOK
AFTER HER/HIM FIRST.
These are the fundamental basis to correctly approach Empowerment.
Empowerment leaves you free to decide
where, when and how you have and/or
you can deal with your life. It does not say
to leave your husband if you are not happy
with him or that you have to change your
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
vita e ti dice “se vuoi cambiare questa fase della tua vita lo
puoi fare... tu ribatti dicendo che non è vero che non saresti
in grado che non saresti capace... ”l’Empowerment ti aiuta a
ricordarti tutte le volte che sei riuscito a realizzare dei progetti a raggiungere delle tappe e ti far ri-emergere la forza
e la soddisfazione vissuta in quei momenti. A quel punto tu
puoi anche decidere di non cambiare ma hai acquisito un
nuovo approccio alla vita, non sei più vittima di te stesso ma
sei padrone di te stesso e dell’andamento della tua vita, non
sei più passivo, sei attivo e consapevole.
REGOLA n.3
CONDIVIDERE E NON AVER PAURA DI METTERSI IN GIOCO:
SIAMO TUTTI ESSERI UMANI, SIAMO TUTTI CAPACI DI AMARE E DI SOFFRIRE
È fondamentale l’incontro e il ribadire i concetti: non accontentarsi mai di trasferire i concetti base ed essere i primi a
mettersi in gioco. Raccontare di sé senza entrare in sfere intime si può fare poiché si deve trasferire agli altri la “vera” forza
dell’ empowerment ecco perché è giusto “mettersi in gioco”.
Un aspetto importante dell’empowerment è che tutti noi
abbiamo paure, tutti abbiamo sperimentato e/o sperimentiamo nella nostra pelle quella subdola sensazione capace
di bloccarci quando meno te lo aspetti, che conosci e con
cui hai imparato a convivere: dalla paura di non essere all’altezza delle situazioni alla poca consapevolezza di sé stessi o
dalla convinzione che noi non saremo mai in grado di essere
brillanti come tizio o disinvolti come caio. Queste sensazioni
l’Empowerment le chiama killer proprio perché sono capaci
di “eliminarci”, di sopprimerci e impedirci di fare quel qualcosa che avremmo fatto se la paura non ci avesse bloccato.
L’empowerment ti fa notare che tutti hanno queste paure e ti
chiede di prenderne atto e di fare qualcosa per combatterle,
qualcosa che ti faccia rendere conto che c’è la puoi fare.
Organizzare un laboratorio sui killer che ognuno ha, dando
l’opportunità a tutti di parlarne è già empowerment... ritrovarsi in 20 e anche se solo 5 parlando delle proprie paure5 è
empowerment. Altri 15 del gruppo che asseriscono o ascoltano... significa che siamo sulla fase del superamento e se a
questa fase aggiungi la sinergia di gruppo e l’oggettivizzazione del problema, anche questo è empowerment. Ma se
tutti diventiamo meno problematici e ancora più convinti di
essere persone e come tali suscettibili di fragilità e debolezze il processo di consapevolizzazione è passato ad una fase
superiore e noi stiamo acquisendo la “forza” per evitare o
“aggirare” i nostri atavici killer.
Paura di parlare in pubblico, paura di essere ridicoli nel parlare una lingua
straniera, paura di non essere particolarmente intelligente e quindi incapacità a fare domande di chiarimento, paura di non essere in grado di affrontare
un viaggio da soli etc
5
11
jobs if you are not satisfied by it; it helps to
understand that you are the master of your
life and that changes depend only on yourself .
Empowerment takes you on a process of
self-awareness, makes you realize that you
have other opportunities, helps you to recover the energy you thought to have lost,
shows you “your own life movie” and tells
you “if you want to change this stage of your
life, you can do it” while you retort it just saying that it is not true; that you are powerless;
that you would not be able to”
Empowerment helps you to remember all
the times that you were able to carry out
projects, to achieve a milestone and makes
your strength and the satisfaction experienced in those moments re-emerge. At this
point you can decide not to change, but you
have acquired a new approach to life, you
are no longer a victim of yourself, but you
are your own and the performance of your
life master, you are no longer passive, you
are active and aware.
RULE No 3
SHARING AND NOT BEING AFRAID TO GET
INVOLVED: WE ARE ALL HUMAN BEINGS,
ALL OF US CAN LOVE AND FEEL PAIN
Meeting and reaffirming the concepts is
fundamental: you should never be satisfied to transmit only the basic concepts,
you must be the first to get involved. Telling
about yourself (avoiding the most intimate
subjects) can be done, because you have to
transfer to the others the “true” strength of
Empowerment, because it is a good thing
“to get involved”.
An important feature explored by Empowerment is FEAR; we all have experienced
and/or still are experiencing that subtle
feeling that restrain ourselves all of a sudden, that you know it and you have learned
to live with: the fear of not being up to the
occasion; that self-awareness of not being
able to be as bright or casual as another
guy. In Empowerment these feelings are
called killers because they are able to “eliminate us,” to suppress us and to prevent us
from doing something that we would have
done, if he had not be restrained by fear.
Empowerment makes you noticed that we
all have fears and asks you to accept them
and to do something to fight against them,
something that makes you realize that you
can make it.
Empowerment is to organize a workshop
about the killers, giving everyone the
chance to talk about them. Empowerment
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
REGOLA n.4
INDIVIDUARE ANCHE SE SIMBOLICAMENTE AZIONI DA
SVOLGERE PER AFFRONTARE I NOSTRI KILLER, SEMBRANO
ESERCIZI BANALI MA NON LO SONO.
Noi, in tanti anni di lavoro abbiamo imparato a non aver
paura e a osare, ma ci sono voluti alcuni anni e diverse esperienze con partner e amici europei per capire che l’essere
umano, pur con tutte le sue sfumature ha le stesse fragilità in tutte le parti del mondo. Ecco perché è giusto osare,
approfondire, coinvolgere, fare molti laboratori e non aver
paura di “far giocare” gli adulti anche quelli che sembrano
più rigidi o più “lontani” da noi: tutti abbiamo voglia di vivere, tutti abbiamo il desiderio di essere amati ed accettati
ed apprezzati per quello che siamo. Non a caso la scala di
Maslow viene utilizzata da tutti coloro che lavorano sulle fragilità delle persone: dagli istituti di credito alle assicurazioni:
Bisogni e desideri.
Maslow sosteneva che man mano che nelle società si soddisfano i bisogni primari si va sempre più in alto alla ricerca di
bisogni più elevati, noi oggi diciamo che soddisfatti i bisogni primari e i bisogni che ti consentono una vita adeguata
(il concetto di adeguatezza è chiaramente soggettivo, ogni
cultura ha il suo riferimento) è fondamentale avere desideri
e percepire la vitalità che questi danno alla vita... vivere per
raggiungerli, raggiungerli e averne degli altri o non raggiungerli mai ma desiderare di raggiungerli... l’energia desiderante è un “motore della vita”.
REGOLA n.5
PERCEPIRE I NOSTRI DESIDERI E DOMANDARCI SE ANCORA NE ABBIAMO O SE ABBIAMO DIMENTICATO COSA SI
PROVA AD AVERNE..IMPEGNARCI A RI-TROVARE LA FORZA
DENTRO DI NOI E TRASFERIRE QUESTA CAPACITA’ AI NOSTRI COLLEGHI
È molto importante il laboratorio esperienzale cioè coinvolgere le persone in modo tale che possano recuperare ciò
che sicuramente avevano rimosso o che ritenevano di dover
rimuovere. Per lavorare con i giovani è molto importante capire che i desideri sono la forza vitale che ci fa raggiungere
risultati, che ci fa rialzare quando la vita ci bastona... ma purtroppo spesso i giovani risentono dell’intervento “cassante”
di noi adulti che, a volte sin dalla tenera età, li riportiamo a
schemi di vita pragmatici e realisti pensando di “fare il loro
bene”. Quante volte ad ognuno di noi sarà capitato di sentire
i ragazzi che espongono progettualità impossibili e/o professioni utopistiche e quante volte noi o altri li hanno o derisi
o riportati ai cosiddetti “piani di realtà” ... per aiutarli o perché
non siamo più in grado di sognare?
Il valore della creatività e delle idee dei giovani è grande e
noi dobbiamo imparare a rispettarlo e a incoraggiarlo per
12
is being among 20 people and if only 5 of
them shares their feelings about fears5 the
remaining 15 will listen and this means that
we are reaching the passing stage; and if
we add group synergies and objectification
of the problem, this is Empowerment, too.
But if we all become less problematic and
more convinced to be normal human beings susceptible to weakness and fragility
at this point we have reached to a higher
stage of awareness and we are acquiring
the “strength” to avoid or “move around”
our ancestral killers.
5 Fear of public speaking; fear of being ridiculous
while speaking a foreign language; fear of not
being very intelligent and therefore to not be
able to ask proper explanatory questions; fear
of not being able to travel by yourself and so on.
RULE No 4
IDENTIFY PERFORMING ACTIONS TO FACE
OUR KILLERS EVEN IF SYMBOLICALLY THEY
SEEM TO TRIVIAL EXERCISES, BUT THEY ARE
NOT
During all these years we have learned not
to be afraid and to dare, but it took several years and several experiences shared
with partners and friends in Europe to understand that the human being, with all
its nuances has the same weakness in all
parts of the world. That is why it is right to
dare, to explore, to engage, to take part
in many workshops and be not afraid “to
let the adults play”, even those that seem
more strict or more “far away” from us: we
all want to live, we all have the desire to be
loved and accepted and appreciated for
who we are. Not surprisingly, the Maslow
scale is used by all those who work on the
vulnerability of people, by lenders to insurance: Needs and Desires.
Maslow argued that as the society meets
with the basic needs you go further in
search of higher needs; now, we can say
that once the basic needs and the ones that
will allow a proper life are obtained (the
concept of adequacy is clearly subjective
from one culture to another), it is essential
to have desires and detect their vitality:
living to reach them; reaching them or not
never stop to want them; the desiring energy is an “engine of life”.
RULE No 5
PERCEIVE OUR DESIRES AND ASK OURSELVES IF WE STILL HAVE ONE OR IF WE
HAVE FORGOTTEN THE FEELING OF HAVING
A DESIRE. COMMITTING OURSELVES TO
FIND AGAIN IN OURSELVES THIS STRENGTH
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
riuscire ad avere un mondo migliore e una nuova categoria
di imprenditori che riesca realmente a migliorare il mondo.
AND TRANSMIT THIS SKILL TO OUR COLLEAGUES
REGOLA n.6
DIAMO AI RAGAZZI STRUMENTI DI LAVORO CHE LI AIUTINO A COMPRENDERE LA REALTA’ AUTONOMAMENTE: LA
MENTE SOSTENUTA DALLA FIDUCIA E L’INCORAGGIAMENTO DI CHI HAI INTORNO TROVA MOLTE STRATEGIE E MOLTE
PIU’ SOLUZIONI DI QUANTO NOI POSSIAMO IMMAGINARE.
Experiential workshops are very important; they allow to engage people, so that
they can recover what they had definitely
removed or think they had to remove. To
work with young people is very important
to understand that the desires are the life
force that makes us achieve our goals; that
lifts us up when life beats us; but, unfortunately, young people often are affected by
the adults negative responses, who from a
very early age, bring them back to pragmatic and realistic life patterns thinking of “doing their own good.” How many times each
of us have listen to our youngest impossible
planning proposals and/or their utopian
professions and how many times we have
either laughed at, or given to so-called “levels of reality”? to help them, or because we
are no longer able of dreaming?
The value of young people creativity and
ideas is great and we must learn to respect
and encourage them to be able to have a
better world and to succeed as a new class
of entrepreneurs who really will improve the
world.
Nel lavoro con i giovani è molto importante trasmettere loro
il rispetto e la curiosità per le loro idee e per la “forza” che
potrebbero tirar fuori per portare avanti progetti d’impresa.
Non dobbiamo smontare le loro proposte dando evidenza
delle negatività o dell’utopia delle loro proposte. Dobbiamo
incoraggiarli ad esprimere i loro desideri e i loro sogni (il vero
imprenditore è un sognatore, un innovatore) ma dando loro
strumenti che li aiutino a riflettere e a ragionare sulle loro
scelte. Dobbiamo insegnar loro ad affrontare la vita con la
passione e la forza con un mondo di adulti che crede in loro
e nelle loro idee e che gli sta intorno a disposizione per trasmettergli ciò che gli occorre per andare avanti.
Dobbiamo dare strumenti idonei per insegnar loro a ragionare, a comprendere l’entità di ostacoli che potrebbero impedire la costituzione di società o strutture a cui loro ambiscono ma diamogli la possibilità di trovare da soli soluzioni
alternative sfruttando la bellezza e le potenzialità della loro
intelligenza. Ecco perché è necessario fornire e trasmettere
loro strumenti come il business plan che ti impone di ragionare, che ti stimola l’individuazione di nuove possibilità
e ti insegna che i sogni si possono realizzare grazie anche
al know how che hai intorno ma anche e forse, soprattutto,
grazie alla fiducia in noi stessi e nei nostri possibili successi.
Un amico ingegnere da poco ha acquistato una casa per
un piccolo investimento ed essendo un piccolo immobile
cercava di abbattere tutte le possibili barriere per dotarla
di tutto ma garantire spazi e luminosità. Tra un discorso e
l’altro rifletteva su eventuali scelte per dare le informazioni
all’impresa, ecco che il figlio di 17 anni gli ha proposto una
soluzione alternativa a cui lui non aveva pensato e cioè di
sfruttare un certo angolo piuttosto che un muro a cui stava pensando lui... il ragazzo è sicuramente sveglio ma il mio
amico è senz’altro un padre in gamba che negli anni ha rispettato e sostenuto la “forza” del figlio.
Il progetto si è sviluppato in due anni e in questo lasso di
tempo si sono susseguiti una serie di laboratori che sono stati potenziati come numero e intensità modificando in parte
l’ipotesi progettuale iniziale.
I progetti vengono redatti sulla base di esperienze ma con il
mutare dei popoli e delle condizioni socio culturali mutano
13
RULE No 6
WE MUST PROVIDE THE YOUNGEST WITH
WORKING TOOLS THAT ALLOW THEM TO
UNDERSTAND THE REALITY: A MIND SUPPORTED BY OUR TRUST AND ENCOURAGEMENT WILL FIND MANY STRATEGIES AND
MANY MORE SOLUTIONS WE CAN BARELY
IMAGINE.
In working with young people it is very
important to provide them with the respect and curiosity for their ideas and the
“strength” they could bring out to carry on
business projects. We must not demolish
their proposals by pointing out their negativity or their utopian plans. We must encourage them to express their wishes and
dreams (the true entrepreneur is a dreamer,
an innovator) providing them with tools
that will help them to think about their
choices. We must teach them to face their
life with passion and strength together with
a world of adults who believe in them and
their ideas, and who is there to transmit
them what they need to move forward.
We need to provide suitable tools to teach
them to think, to understand the enormity
of obstacles that could prevent them to
build their own company or structure, but
we must give them a chance to find their
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
anche le esigenze e le contestualità. Il progetto è stato rispettato totalmente nella sua succedaneità e nel suo cronoprogramma, sono stati solo aumentati i momenti di lavoro
e di incontro per consolidare maggiormente la conoscenza
dell’empowerment.
own alternative solutions leveraging the
beauty and potential of their intelligence.
That is why it is necessary to provide and
transmit them instruments like a business
plan that forces them to think, that encourage them to identify new opportunities
and teach them that dreams can become
true thanks to the know-how that surround
them but also, or above all, thanks of their
confidence in themselves and in their possible achievements
A friend of us who works as an engineer
recently bought a house as a small investment and being it a small property he tried
to knock down all the possible barriers to
provide it with everything necessary to live
in it but also to ensure space and brightness. While reflecting on possible choices
in order to instruct the building company,
his 17-year-old son gave him an alternative
solution he had not thought about, that is
to take advantage of a certain angle rather
than the wall he was thinking about. The
teenager is definitely smart but my friend
is certainly a very good father who all over
these years has respected and supported
the “strength” of his son.
The project was developed in two years and
in this time a series of workshops have followed. They have been enhanced in number and intensity by slightly changing the
initial project proposal.
Projects are drawn up on the basis of experience but with the changes of people around
the world and socio-cultural conditions,
needs and contexts are changing too. The
project has been fully respected in his replacement and in his time schedule; only
the hours of work and meeting place were
increased for a further reinforcement of the
Empowerment knowledge.
14
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
4. I laboratori formativi
sull’empowerment in G.O.L.I.A.
PERCORSO EMPOWERED ORIENTED: METODOLOGIE E
STRUMENTI DEL MODELLO APPLICATIVO DI SELF-EMPOWERMENT
ROMA 4-8 febbraio 2013
“La prima full immertion con l’empowerment”
Una full immersion di 5 giorni in cui operatori italiani e operatori e docenti romeni e turchi hanno partecipato ad un
primo intenso momento di sperimentazione dell’empowerment.
Hanno partecipato al laboratorio operatori italiani dello staff
Isfor Api che da anni sperimentano e utilizzano l’empowerment, operatori dell’organizzazione romena ANUP che, con
la sua presidente Ileana Boeru, da alcuni anni, attraverso
altre esperienze Leonardo sta condividendo con Isfor Api
la sperimentazione dell’empowerment anche in Romania
e operatori e docenti delle organizzazioni partner e delle
scuole che sono state coinvolte in rete nel progetto e che
avrebbero successivamente trasferito l’approccio anche a
tutti gli altri colleghi che sarebbero stati attivati nel progetto
G.O.L.I.A. per lavorare con i giovani.
La presenza nel gruppo di operatori che già operavano con
l’empowerment aveva la funzione di attivare un processo di
scambio basato anche sulle esperienze precedenti vissute in
altri contesti nazionali che avrebbero rafforzato gli interventi
con il loro know how.
L’obiettivo del laboratorio è stato quello di
• Trasferire i principi dell’empowerment, la sua “definizione. Far vivere l’empowerment nella propria persona
“self-empowerment”. Solo sperimentandolo nella propria vita è possibile utilizzarlo nei differenti contesti e,
in questo caso, nel lavoro con i giovani. Per tale ragione questa prima “full immersion” con l’empowerment è
stata caratterizzata da numerosi laboratori esperenziali.
L’empowerment è generativo poiché apre nuove possibilità, è la persona stessa che “si apre” nuove possibilità
restando quella che è ecco perché si parla di self-empowerment.
• Attivare attraverso l’empowerment una prima “comunità”, un primo gruppo forte che ccapisca nel profondo
il progetto, condivida i suoi obiettivi, si lasci catturare
dall’empowerment e che possa fungere da “trasferitore”
con i propri colleghi e che senta l’empowerment nella
propria vita.
Il laboratorio è stato tenuto da:
Massimo Bruscaglioni, fondatore Risfor e da suoi strettissi-
15
4. Educational workshops on
Empowerment in G.O.L.I.A.
EMPOWERED ORIENTED PATH:
METHODS AND INSTRUMENTS OF
SELF-EMPOWERMENT APPLICATION
MODEL
ROME - February 4-8, 2013
“The first full immersion with the Empowerment”
A 5 days full immersion in which Italian,
Romanian and Turkish staff and teachers
participated in a first intense moment of
Empowerment experimentation
The workshop was attended by: Italian operating staff from Isfor API, who have been
researching and operating the Empowerment for years with the Romanian ANUP
operators, led by its president Ms Ileana Boeru, who in the last years is testing Empowerment in Romania thanks to other Leonardo
experiences sharing them with Isfor API; and
staff and teachers of the partner organizations and schools that have been involved
in the project network and that they would
eventually transmit the Empowerment approach to all other colleagues who would
be implemented in the G.O.L.I.A project of
working with young people.
The presence in the group of operators who
worked in the past with the Empowerment
meant to enable an exchange process based
on previous experiences lived in different
national contexts and to strengthen the interventions with their know-how.
The objective of the workshop was to:
• Transmit the principles of Empowerment, its “definition”.
Empowerment lived by one’s own person as “self-Empowerment”. It can be
used in different contexts and, in this
case, in working with young people
only, if it was lived as a personal experience This is the reason why this first
“full immersion” with Empowerment
has been characterized by a number of
experiential workshops. Empowerment
is generative because it opens up new
possibilities, better said, it is the same
person that “opens up” new possibilities remaining the same thanks to the
self-Empowerment.
• Activate Empowerment through a first
“community”, a first strong group that
deeply understand the project, sharing
its objectives, lets itself being capture by
Empowerment and serving as a “trans-
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
mi collaboratori Maurizio Bernascone e Laura Brianza. Nello
specifico questi ultimi hanno guidato i laboratori esperenziali e condotto colloqui personali empowered oriented*6
Attraverso il laboratorio il gruppo ha acquisito le principali
definizioni dell’empowerment
A. Laboratorio Carta di identità “Persona intera”
Il laboratorio7 ha lo scopo di far sentire ogni singolo partecipante “come una PERSONA, persona intera e speciale”. Una
persona nella totalità del suo essere, dei suoi ruoli, della sua
storia, del suo sentirsi.
Attraverso il laboratorio abbiamo avuto modo di riflettere
sulla nostra persona, sulla possibilità di completare a nostro
piacimento quei 4 quadranti, una persona “intera”
B. Laboratorio: La margherita delle possibilità
È un laboratorio individuale. Un laboratorio che abbiamo
affrontato a Roma, che, abbiamo riproposto nei laboratori
condotti ad Ankara, a Bucarest e a Galaţi8. E ogni volta ha
suscitato un primo momento di stupore. “Disegnare nel proprio foglio una margherita”9
La “margherita delle possibilità” è uno strumento che anche
coloro che da anni operano con l’empowerment e si mettono continuamente in gioco nei laboratori di self-empowerment affrontano come una “nuova possibilità” per se stessi.
Questo perché la margherita permette di far proprio e di
percepire uno “stato di pluripossibilità interna” che ognuno
può dare a se stesso10.
Vedi voce Colloqui empowered oriented
La descrizione del laboratorio riprende ciò che lo staff RISFOR ha proposto,
“rivisto” sulla base della nostra esperienza. Il laboratorio
8
La Margherita delle possibilità è uno strumento che lo staff Isfor Api propone spesso nei laboratori di empowerment (giovani, adulti) e nei colloqui empowered oriented poiché ne ha sperimentato l’importanza per la percezione
e acquisizione nella persona di tante altre possibilità che lei stessa, la persona,
può darsi autonomamente.
9
Soprattutto i colleghi turchi hanno dichiarato di sentirsi anche in un certi
qual modo imbarazzati e scettici nel pensare di affrontare un proprio percorso, partendo da una margherita.
10
La Margherita che ci è stata proposta dalla Risfor è riferita alle situazioni
lavorative ma può essere orientata anche, in generale, alle pluripossibilità che
ognuno può darsi nella vita personale e professionale insieme.
6
7
Perché è utile la margherita delle possibilità?
Perché:
• Ti da l’idea immediata che “ti puoi” dare altre possibilità.
E te le dai tu stesso, libero da limiti legati a burocrazie,
titoli, risorse economiche. In questa fase, ognuno, percependo questa sua “pluripossibilità interna”, di fatto si
apre a nuove possibilità per sé. Questo è il così definito
“processo di possibilitazione”.
• Sembra un esercizio banale ma è come se squarciasse il
velo dell’oblio: ti obbliga a ricordare che nella vita Tu e
16
mitter” among its peers and feeling the
Empowerment in its live.
The workshop was held by:
Mr Massimo Bruscaglioni, Risfor founder
and his close collaborators, Mr Maurizio
Bernascone and Ms Laura Brianza. More
specifically, the latter held the experiential
workshops and made empowered oriented
personal interviews6
Thanks to the workshop, the group acquired
the main definitions of Empowerment
6 See: Empowered oriented interviews
A. Workshop: Identity Card “a
Whole Person”
The workshop7 is designed to make every
single participant feel “as a PERSON, a whole
and special person.” A person in the whole of
his being, its roles, its history, its feelings.
Through the workshop we had the opportunity to reflect on our person and on the
ability to fulfill the 4 quadrants at will, as a
“whole” person
B. Workshop: A Daisy of possibilities
It is an individual workshop we first held in
Rome; it was rerun in several workshops held
in Ankara, Bucharest and Galati8 and every
time it caused a few moments of astonishment: the task being “drawing a daisy on a
sheet of paper”9
The “daisy of possibilities” is a tool that even
those who have been working with Empowerment and get involved in the self-Empowerment workshops deal as a “new opportunity” for themselves.
This is because the daisy allows to perceive
a “state of internal multi possibilities” that
anyone can achieve10.
7The description of the workshop is based on the
RISFOR staff proposal “revisited” on the basis of
our experience.
8The Daisy of possibilities is a tool that staff of
Isfor API often presents in Empowerment Workshop ( both for young people and adults) and in
empowered oriented interviews because it itself
has experienced its importance: with this tool a
person is able to perceive and acquire a range of
other possibilities by itself
9Especially the Turkish colleagues said they felt
too embarrassed and skeptical thinking to manage their own path, starting from a daisy
10 The Daisy proposed by Risfor regards a work
situation, but it can also be used, in general, as a
multi-possibility tasks everyone can give itself in
its personal and professional life.
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
•
solo Tu sei responsabile delle tue azioni e delle tue scelte. In quel momento tutto ciò che normalmente utilizzi
per giustificare tue frustrazioni e/o inadempienze crolla.
Sei solo tu davanti ai petali, da te scritti e da te scelti.
L’empowerment della persona “parte” in un certo qual
modo dalla consapevolezza delle proprie possibilità.
“La persona può scegliere, quindi “viene sottolineato il sentimento di responsabilità della persone
e di protagonismo sulla propria vita” .11
11
Tratto da “Persona Empowerment” di Massimo Bruscaglioni, ed. Franco An-
geli
C. Laboratorio: matrice bisogni e desideri
Il laboratorio è individuale, utile per percepire in maniera
chiara la differenza tra bisogni e desideri.
L’empowerment infatti non invita a” suscitare desideri” ma
ad “attivare l’energia dei desideri”.
È attraverso questa energia (energia desiderante), questa
forza che ognuno di noi è in grado di attivare quelle risorse
che magari riteneva nascoste e che addirittura “pensava” di
non possedere.
È stato interessante ed utile il successivo laboratorio in coppia in cui ognuno ha condiviso con un proprio collega “cosa
aveva scritto” e come stava andando il laboratorio.
Abbiamo lavorato in coppia. Ognuno di noi aveva 10 minuti
per parlare e condividere mentre l’altro dovevano, comunque, per 10 minuti ascoltare senza intervenire.
Un laboratorio finalizzato anche a potenziare l’ascolto.
Nel nostro caso il primo laboratorio in coppia è stata una
prima scommessa e sfida: italiani, romeni e turchi che in
realtà, per la maggior parte, non si erano mai visti e che affrontavano per la prima volta un percorso personale di forte
impatto, con difficoltà linguistiche (molti docenti romeni e
turchi non parlavano inglese), con differenze culturali e personali (molti dei docenti specialmente i turchi non si erano
mai messi in gioco e non avevano mai partecipato a percorsi
di questo tipo), differenze di genere (specialmente i turchi
non avevano considerato né pensato che avrebbero potuto
parlare di sé, di propri bisogni e desideri con delle donne e
di altri paesi).
Il successo è stato osservare questo gruppo “variegato” che
faceva disegni su fogli, mimiche facciali e che tentava di comunicare ciò che provava. Già da questo laboratorio è scattato il primo feeling.
Parallelamente ai laboratori sono stati presentati quelli che
sono definiti i “motori dell’empowerment”.
17
Why is the Daisy of Possibility useful?
Because:
• It offers the immediate idea that other
possibilities are given to everyone. And
that is up to everyone who feels free from
restrains related to bureaucracies, securities, economic resources. In this phase,
the one perceiving this “internal multi
possibilities” is in fact opened up to new
possibilities by itself. This is the so-called
“ possibilitization process” (developing
new possibilities) .
• It seems like a trivial exercise, but it is
as the lifting of a veil: it forces you to
remember that in life You and only You
are responsible for your actions and your
choices. In this moment everything you
normally use to justify your frustrations
collapses. You are placed alone just in
front of the petals, written by yourself
and chosen by yourself.
• The Empowerment of individuals “stars”
in a certain way by the awareness of their
possibilities.
“The person can choose” in this way
“it is emphasized the feeling of responsibility and leadership of the
individual in its own life“. 11
11Cfr: Massimo Bruscaglioni “Persona Empowerment” Franco Angeli Edition
C. Workshop: Needs and Desires
The workshop is individual and useful in
clearly perceiving the difference between
needs and desires.
Empowerment does not invite to “arise desires”, but to “activate the energy of desire.” It
is thanks to this energy (desiring energy), this
power, that each one of us will be able to activate the resources considered to be hidden
or even “thought” not to be possessed.
The next workshop held between two participants has been interesting and useful
because the couple had been able to share
“what he had written,” and how the workshop was going on
We worked in pairs. We had 10 minutes each
to talk and share, while the other was listening without interrupting
So, the workshop was also aimed at enhancing listening.
In our case, the first “couple workshop” was
a challenge: Italian, Romanian and Turkish
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
1° motore: MOBILITAZIONE ENERGIA DESIDERANTE
Chi utilizza l’empowerment come approccio di lavoro con
gli studenti e con target diversi è importante che solleciti
un’atmosfera di desiderio. Ovvero la voglia di realizzare ciò
in cui si crede. Soprattutto se pensiamo al nostro progetto
G.O.L.I.A. quando gli studenti diranno che vorranno diventare imprenditori, noi stessi dobbiamo essere i primi che
pensano che questo sogno potrebbe avvenire. E dobbiamo
stimolare il giovane a crederci. Questo perché un motore è la
responsabilità, la serietà professionale, ma il secondo motore è il desiderio. E attraverso questo che i nostri giovani potranno tirar fuori tutte quelle risorse che spesso non sanno
di possedere per affrontare i passaggi che lo sviluppo di un
progetto di vita (sia esso idea di impresa sia altro) prevede.
2° motore: COSTRUZIONE DI NUOVA PENSABILITà
POSITIVA
È strettamente legato al laboratorio della Margherita delle
possibilità. È proiettarsi nel tempo verso il momento in cui
la possibilità che ognuno ha scelto come “preferita” si è realizzata. E in questa fase non si fanno analisi economiche,
valutazioni finanziarie, logistiche, burocratiche. Ci si proietta
verso una situazione in cui ciò che si è dato come possibilità
è accaduto. Si lavora anche individualmente nel pensare a
tutti i dettagli, i particolari di “quella situazione” realizzata12.
In questa fase non fai una analisi di fabbisogno, fai un salto
in avanti nel tempo in un momento in cui l’apertura a nuove
possibilità si è realizzata. Non ti si chiede come hai realizzato
il business plan. Pensi alla nuova possibilità che ti dai con più
particolari possibili.
“Come se realizzassi un film non uno scatto fotografico!”
Per ulteriormente rafforzare il nostro approccio di costruzione di pensabilità positiva, siamo stati coinvolti in un laboratorio sul salto di qualità.
12
Lo staff Isfor ha proposto direttamente nei laboratori di Ankara, Bucarest e
Galati un laboratorio individuale di “pensabilità” per supportare la persona
nel “costruire questa pensabilità positiva”.
D. Laboratorio: Salto di qualità
È necessario pensare a qualcosa, nella nostra vita personal-professionale, in cui vorremmo essere ancora più bravi o
di cui vorremmo essere più soddisfatti non un difetto da correggere, ma qualcosa che secondo ognuno di noi potrebbe
aiutarci a vivere meglio.
Questo qualcosa viene definito “salto di qualità”. Ognuno ha
quindi scritto su un proprio foglio il suo prossimo salto di
qualità. In modo chiaro, comprensibile tanto da poter essere
chiaro a chiunque.
Si viene invitati a fare “un salto temporale”, la notte magari
quando si è già coricati, prima di addormentarsi e si deve
riportare in un foglio le conseguenze che quel salto di qua-
18
had never met before and they faced for
the first time a strong impacting personal
journey with language difficulties (many
Romanians and Turkish teachers could not
speak English at all), with personal and cultural differences (many of the teachers especially the Turkish ones were never involved
and had never participated in this kind of
courses), gender differences (especially the
Turkish participants had never considered
or thought that they could talk about themselves, about their own needs and desires
with women of other countries).
The real success was to observe this different group of people drawing on paper,
mimicking facial expressions and trying to
communicate their own feelings. From this
workshop a first feeling of participation took
place.
In parallel to the workshops the so called
“Engines of Empowerment “were introduced
1st driving force: THE MOBILIZATION OF DESIRING ENERGY
Who uses empowerment as a working approach with students and with different
target groups, it is important to stimulate an
atmosphere of desire. The desire to achieve
what you believe in. If we think about our
project G.O.L.I.A., when students will say
they wish to become entrepreneurs, we ourselves must be the first ones who think that
this dream could be realized. And we need
to encourage the youths to believe in it. This
is because one driving force is responsibility, professionalism, but the second one is
desire. And through this driving force our
youths will be able to bring out all those resources they often do not know they have to
face the steps that the development of a life
plan provides (whether it is a business idea
or another one ).
2nd driving force: BUILDING A NEW
POSITIVE THINK-ABILITY
It is closely related to the workshop of the
Daisy of possibilities. It is projecting oneself
towards the moment in which the possibility
that each one has chosen as “favorite” was
achieved. And at this stage you do not make
economic analyzes, financial, logistical, and
bureaucratic evaluations. We project ourselves towards a situation where what was
given as a possibility happened. We also
work individually in thinking about all the
details, the details of “the situation” realized.
At this stage you do not do a needs analysis,
you make a leap forward in time to a mo-
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
lità causerebbe alla nostra vita. Un lavoro sulla costruzione
di pensabilità positiva con il maggior numero possibile di
dettagli.
Questo esercizio “notturno” può aiutare anche a individuare
o le risorse che ognuno percepisce di avere “trovato” nella
situazione in cui si è proiettato.
3° Motore: RECUPERO DI “NUOVE” RISORSE INTERNE
L’empowerment parla di “nuove “ risorse interne perché sono
caratteristiche che ognuno ha usato in un certo periodo della tua vita ma che ora non sta più usando oppure “nuove”
perché magari vengono utilizzate in altri ambiti rispetto a
quello a cui si era pensato.
E. Laboratorio: Al buio
Il laboratorio è finalizzato a percepire e ricordare quelle risorse che sono state usate nel nostro passato e che potranno
esserci utili anche in altri momenti (per esempio per raggiungere il “salto di qualità”) e che ci dimostrano come siamo arrivati a quel traguardo con le nostre forze. Con questo
laboratorio si lavora sui punti di forza della persona.
4° motore: DE-KILLERING
L’empowerment definisce killers quei problemi di ciascuno
soggettivi, difficoltà, blocchi della persona e che la persona
“ha da sempre”.
Con l’empowerment non si cerca di combattere i killers, distruggerli, né si analizza da dove sono nati. Con l’empowerment i killer si aggirano.
È quindi importante far pensare, rispetto al salto di qualità
che ognuno aveva pensato, a quali difficoltà ognuno pensa
di avere. Non fare una lista dei punti deboli ma osservare e
pensare cosa in quel momento, può essere un blocco.
5° motore SPERIMENTAZIONE
La sperimentazione è una piccola azione che ti permette di
individuare azioni/re-azioni per arrivare al salto di qualità su
cui si sta lavorando.
Può essere simbolica o concreta
• Deve essere limitata nel tempo e nello spazio
• Non deve essere permanente
• Deve avere conseguenze reversibili
• Deve essere per la persona sfidante ma deve darle
modo di farla con successo
• La sperimentazione ti consente di capire che puoi farcela: è anche quella una tua scelta consapevole
È importante, in coppia o a gruppi provare a svolgere differenti ruoli quello chi ha bisogno di “aiuto” per individuare
la corretta sperimentazione e colui che ascolta e suggerisce,
sulla base di quanto percepisce, la “corretta” sperimentazione.
19
ment in which the opening to new possibilities has been realized12. You do not wonder
how you made your business plan. You think
the new possibilities you give yourself with
as more information as possible.
“As if you realize a movie not a photo shoot!”
In order to reinforce our approach in building the positive think-ability, we were involved in a workshop about qualitative leap.
12 Isfor Api staff introduced during the labs in
Ankara, Bucarest and Galati an individual studio
of “thinkability” to support the human being in
“building this positive way of thinking” .
D. Workshop: qualitative leap
You need to think about something, in your
personal and professional life, where you
want to be even better, or you would like
to be more satisfied, not to correct a defect,
but something that according to each of us
could help us to live better. This something
is called a “qualitative leap”. Everyone has
then written on a sheet his next qualitative
leap. Clearly and understandable so it can
be clear to anyone.
You will be asked to make a “time gap”,
the night even when you are already lying
down, before falling asleep and you have
to write down the consequences that qualitative leap could have in your life. Work on
building positive think-ability with the most
possible number of details.
This “Overnight” exercise can also help to
identify the resources that everyone feels “recovered” in a situation where he is projected.
3rd driving force: RECOVER NEW INTERNAL RESOURCES
The empowerment talks about “new” internal resources because they are features that
everyone has used in a certain period of his
life, but now he is no longer using them, or
“new” maybe because they are used in different areas from the one to which it was
thought.
E. Workshop: In the dark
The workshop is designed to perceive and
remember those resources that have been
used in our past and which may be useful
in other moments (eg example to reach the
“qualitative leap”). And which show us how
we got to the finish line with our efforts. This
workshop is essential when working on the
person’s strengths.
4th driving force: DE-KILLERING
The empowerment defines killers those subjective problems, difficulties, blockages of
the person and the person who “has them
got for a long time”.
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
LABORATORIO FORMATIVO:
METODOLOGIE E STRUMENTI DEL MODELLO
APPLICATIVO DI SELF-EMPOWERMENT
GALAŢI 11-14 marzo 2013
“Trasferimento del self-empowerment a tutti i
docenti della scuola Colegiul Elena Doamna”
Il laboratorio formativo ha avuto la durata di 4 giorni.
Il percorso è stato destinato a tutti i docenti della scuola che
opereranno con i giovani del progetto GOLIA (coloro che già
avevano partecipato alla formazione a Roma e coloro che
non si erano mai approcciati all’empowerment).
L’obiettivo del laboratorio è stato quello di
• condividere con i docenti l’approccio empowered oriented, i suoi strumenti operativi attraverso un vero e proprio laboratorio sul self-empowerment. Anche in questo caso, nella consapevolezza che per poter applicare
strumenti empowered oriented sia fondamentale vivere
su se stessi l’empowerment e far realmente proprio l’approccio.
• continuare a potenziare la sinergia tra colleghi di nazioni differenti che lavoreranno utilizzando un metodo e
un approccio condiviso. Il laboratorio è stato caratterizzato pertanto da numerosi momenti esperenziali, esercitazioni individuali e in gruppo
With empowerment, we do not try to fight
killers, destroy them, nor analyze where they
were born. With empowerment, you move
around the killer, you bypass it.
It is therefore important to consider with
respect to the qualitative leap that everyone had thought which difficulties everyone thinks he has. Do not make a list of the
weaknesses but to observe and think about
what at that time, can be a block.
5th driving force EXPERIMENTATION
Experimentation is a small action that allows you to identify actions / re-actions to
get to the qualitative leap on which you are
working.
• Can be symbolic or concrete
• It must be limited in time and space
• Must not be permanent
• Must have reversible consequences
• Must be challenging for the person, but
must give way to do it successfully
• The experimentation will let you understand that you can do it: it is also the one
of your choices you are aware of.
It is important to try to play different roles in
pairs, or in groups. The one who needs “help”
to identify the proper experimentation and
the one who listens and suggests, based on
what he perceives, the “proper” experimentation.
TRAINING WORKSHOP: METHODOLOGIES AND TOOLS SELF-EMPOWERMENT
APPLICATION MODEL
GALAŢI 11-14 March 2013
“Transfer of self-empowerment to
all the teachers of Colegiul Elena
Doamna”
The training workshop lasted 4 days.
The path has been addressed to all teachers
who would have operated with the youths
of the project GOLIA (those who had already
participated in the training in Rome and
those who had never approached to empowerment).
The aim of the workshop was :
• share with the teachers the empowered
oriented approach and its operational
tools through an out-and-out self-empowerment workshop. Even in this case,
being aware that in order to adopt empowered oriented tools is essential to experience on yourself empowerment and
really embrace the approach.
• continue strengthening the synergy between colleagues of different countries
working with a shared method and approach. The workshop was characterized
by numerous experiential situations and
by individual and group exercises.
20
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
Il laboratorio è stato strutturato come segue:
The workshop was organized as follows:
1° giornata
1st day
Oggetto
Osservazioni
Activities
Observations
Presentazione
partecipanti
Fase di particolare importanza coordinata dal direttore di progetto e
finalizzata ad una prima conoscenza
reciproca. Per lo staff Isfor Api presente al laboratorio è stato importante
anche conoscere i settori di intervento
dei singoli e il loro futuro ruolo nella
sperimentazione.
Introducing
participants
A really important stage
coordinated by the project
manager and aimed at mutual first mutual acquaintance. For Isfor Api’s Staff
participating in the workshop it was really important
to know the fields of intervention and their role in the
experimentation.
Breve presentazione
Isfor Api e dei partner
GOLIA
La presentazione delle organizzazioni
è elemento fondamentale per capire il
“chi siamo” e “perché abbiamo scelto di
collaborare tutti insieme per il progetto G.O.L.I.A.”.
Brief
introduction
by Isfor Api
and GOLIA’s
partners
The presentation of the organizations is fundamental
to understand “who we are”
and “why we chose to work
together for the project
G.O.L.I.A.”.
Presentazione progetto
GOLIA: Metodologie
Una introduzione per potenziare la
consapevolezza di tutti sull’importanza del proprio ruolo all’interno del
progetto. Sottolineare come attraverso
l’empowerment, l’Isfor Api, abbia avuto
la possibilità di mettersi in discussione.
Con l’empowerment di fatto si rivoluziona il modo di assistere le persone.
Non contano i problemi del passato
ma le risorse del presente e questo vale
nella scuola come nei servizi sociali.
Con G.O.L.I.A. si vuole trasferire l’approccio empowerment non solo ai
singoli docenti e operatori di progetto
ma a tutti coloro, che, a diverso titolo,
si troveranno coinvolti nel progetto.
Ogni persona coinvolta nel progetto
G.O.L.I.A è di fatto protagonista di un
importante processo poiché insieme
“si costruirà” un approccio condiviso.
Presentation
of the project
GOLIA:
Methodologies
An introduction to enhance
the awareness of all about
the importance of their role
within the project. Highlight
how through the empowerment Isfor Api, has had the
opportunity to put itself into
question. With the empowerment changes the way you
assist people. Past problems
do not count but only the
present resources and this is
true both in the school and
in social services.
With G.O.L.I.A. we want to
transfer the empowerment
approach not only to teachers and project operators,
but to all those who, for
various reasons, will be involved in the project. Each
person involved in the project G.O.L.I.A is actually the
protagonist of an important
process because together
a shared approach “will be
built”.
Definizione
del concetto di
Empowerment e di
Self- Empowerment
Il percorso viene aperto con un messaggio forte e cardine. “La persona ha
molte risorse”.
Vengono proposti sinteticamente
i principi dell’empowerment e del
self-empowement.
Viene ribadito che l’impegno di ognuno, di ogni docente, di ogni famiglia è
quello di aiutare le persone a trovare le
risorse dentro se stesse. Il nostro dovere è insegnare alle persone a smettere
di lamentarsi e credere invece nella
propria forza e nelle proprie risorse.
Definition of
Empowerment
and SelfEmpowerment
concept
The path is opened with a
strong message and pivotal
point. “The person has many
resources.”
A summary of empowerment and self-empowerment principles is proposed.
It is stressed that the commitment of everyone, of
every teacher, every family
is to help people find the resources within themselves.
Our task is to teach people
to stop complaining and instead of that to let them believe in their own strengths
and their own resources.
21
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
1° giornata
1st day
Oggetto
Osservazioni
Esercitazioni
individuali:
• la margherita delle
possibilità’
• pensabilità su il
petalo preferito
Il concetto di Multipossibilità interne: il
“processo di possibilitazione personale” viene vissuto direttamente attraverso la successione di due esercitazioni
individuali.
A seguito della margherita delle possibilità ogni partecipante è stato invitato
a scegliere il petalo preferito, scegliere la possibilità preferita. E quindi a
pensare, sviluppare con il maggior
numero possibile di dettagli l’immagine di quella possibilità realizzata. Immaginarsi in quella situazione (senza
domandarsi il come ci si è arrivati), “vedere” con gli occhi del proprio pensiero
dettagli (l’ambiente, le strutture, le sensazioni che si provano, persone con cui
lo si sta condividendo... )
Si è deciso di rafforzare il momento
della pensabilità positiva con una
esercitazione, proposta direttamente
in loco e non differita nel tempo, per
il forte impatto che questo lavoro ha
sulla singola persona.
Laboratorio
individuale: la matrice
bisogni/desideri
e Debriefing
Anche in questo caso il concetto di
“Motivazione e energia desiderante:
differenza bisogni e desideri” è stato affrontato direttamente con un laboratorio individuale.L’elemento importante
di questa fase è stato però il momento
di debriefing. Dalla condivisione delle
risposte e di quanto spiegato da ciascuna collega romena è emerso quanto spesso sia difficile distinguere ciò
che realmente è un bisogno e un desiderio. Inoltre la difficoltà per l’adulto
di “desiderare” e/o di credere di poter
“sognare”.
Individual
Workshop: the
matrix needs /
desires
and Debriefing
Laboratorio
individuale:
individuazione del
proprio salto di qualità
e Debriefing
Il laboratorio ha permesso a ciascuno
di lavorare su quel “qualcosa” che potrebbe aiutare a vivere meglio.
Anche in questo caso il momento di
debriefing ha permesso di continuare
a lavorare su se stessi, capire se ciò che
si era espresso era realmente un “salto
di qualità”.
Individual
Workshop: identification of the
qualitative leap
and Debriefing
The workshop allowed everyone to work on that “something” that could help you to
live better.
Even in this case the debriefing allowed to continue to
work on themselves, figure
out if what expressed was
actually a “ qualitative leap”.
Cenni sui motori
dell’approccio
dell’Empowerment
Sono stati condivisi e presentati in maniera sintetica i motori dell’emnpowerment che di fatto erano stati “direttamente vissuti” nell’arco della giornata.
Overview on
Empowerment
approach
driving force
The Empowerment approach
driving which in fact had
been "directly experienced"
throughout the day forces
have been shared and presented.
Activities
22
IIndividual
exercises:
• the daisy of
possibilities
• think-ability
on the favorite petal
Observations
The concept of internal Multi
Possibility: the “process of
personal possibilitization” is
experienced directly through
the sequence of two individual exercises.
After the daisy of possibilities
each participant was asked
to choose the preferred petal,
choose the preferred option.
And then to think and develop with the greatest possible
number of details the image
of that possibilities realized.
Imagine yourselves in that
situation (without wondering
how you arrived to it), “see”
through the eyes of our own
thoughts the details (the environment, the facilities, the
feeling you get, the people
with whom you are sharing
it…)
It was decided to reinforce the
time of positive “think-ability”
with an exercise, proposed
on the spot and not deferred
over time due to the impact
that this work has on the individual.
Also in this case the concept
of "Motivation and desiring
energy: difference between
needs and desires” has been
dealt directly with an individual workshop. The important
element of this phase, however, was the debriefing. From
the sharing of responses and
as explained by each Romanian colleague has emerged
how often it is difficult to distinguish what is really a need
and a desire. Furthermore,
the difficulty for the adult of
"desire" and / or believe they
can "dream".
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
2° giornata
2nd day
Oggetto
Osservazioni
Laboratorio in microgruppo 3 persone sul
lavoro di pensabilità
notturno sul proprio
salto di qualità
Tutti i partecipanti sono stati suddivisi
in piccoli gruppi, gruppi nei quali hanno lavorato anche gli operatori italiani.
Ogni gruppo ha condiviso l’esperienza
di lavoro sulla pensabilità positiva rispetto al proprio salto di qualità (avviata il giorno precedente).
Un laboratorio utile per continuare a
potenziare il proprio Self - Empowerment: costruzione di nuova pensabilità
positiva di sè
Laboratorio
individuale: recupero
proprie risorse
Debriefing sulle risorse
che ciascuno ha
ritrovato
È stato proposto un Laboratorio al buio
rivisitato. Sono stati infatti proposti
passaggi per accompagnare la persona a ricordare un proprio momento di
successo e di soddisfazione e ripensare
le risorse che, in quel momento, aveva
attivato.
Il laboratorio di reperimento delle
proprie risorse è sempre un momento
di particolare intensità emotiva e di
coinvolgimento personale. La fase di
debriefing con la condivisione delle
risorse che ciascuno ha “riscoperto” è
stata particolarmente importante per
“fermare” quelle riflessioni e quelle sensazioni.
Laboratorio
individuale:
identificazione dei
propri killer
Laboratorio in piccoli
gruppi: de-killering
Ciascuno è stato invitato a “pensare” ai
propri killer e poi, in piccoli gruppi, i
colleghi hanno proposto “piccole azioni”per superarlo.
Cenni sui motori
dell’approccio
dell’Empowerment
Sono stati condivisi e presentati in maniera sintetica i motori dell’emnpowerment che di fatto erano stati “direttamente vissuti” nell’arco della giornata.
23
Activities
Observations
Workshop in
micro-group.
3 people work
at night on
think-ability
about their
qualitative
leap
All the participants were
divided into small groups
in which the Italian operators were also working.
Each group has shared the
experience of working on
positive think-ability with
respect to the qualitative
leap (started the previous
day).
A useful workshop was
continuing to work in order
to strengthen self-empowerment: construction of a
new positive think-ability
of oneself.
Individual
Workshop:
recover our
resources
Debriefing
about the
recovered
resources
We have proposed a revised
Workshop in the dark. In
fact steps to accompany
the person were proposed
to remember his/her own
moment of success and satisfaction and rethink the resources which, at that time,
he had enabled.
The workshop to recover
your own resources is always a time of particularly
intense emotional and personal involvement.
The debriefing stage in
which, were shared the
resources everyone had
recovered, had been particularly important to “fix”
those observations and
sensations.
Individual
Workshop:
identification
of your killers
Workshop in
small groups:
de-killering
Each one was asked to
“think” to its killers and
then, in small groups, colleagues have proposed “small
actions” to overcome it.
Overview on
Empowerment
approach
driving force
The driving force which,
in fact, had been "directly
experienced" throughout
the day, has been shared
and synthetically presented
Empowered
oriented
interview
The "sample" of the empowered oriented interview
has been presented. It has
been then left everyone the
opportunity to experiment
in the interview and in experimentations (key element
of the interviews to start the
person to the action) in the
next two days.
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
2° giornata
2nd day
Oggetto
Osservazioni
Il colloquio empowered
oriented
È stato presentato lo “schema” tipo del
colloquio empowered oriented. Si è
lasciata poi la possibilità a tutti di sperimentarsi nel colloquio e nelle sperimentazioni (elemento cardine dei colloqui per avviare la persona all’azione)
nelle due giornate successive.
Una parola per indicare
come ci si sente “dopo
le due giornate”
Tutti i laboratori condotti sono stati
chiusi con “una parola” da parte di ciascuno. Ecco quanto è emerso:
Intenso, regalo per me, esperienza
nuova, utile, beneficio, incantata, sinergia, condivisione, emozionante,
sorprendente, ricchezza, sorprendente, piacere, gioia, ricchezza, rivelazione,
solidarietà.
3° e 4° giornata
Activities
Observations
One word to
describe how
you feel “after
two days”
All workshops were closed
with a “word” by each one.
Here’s what emerged:
Intense, gift for me, a new
experience, useful, benefit
enchanted, synergy, sharing, exciting, surprising,
wealth, surprising, pleasure,
joy, wealth, revelation, and
solidarity.
3rd and 4th day
Oggetto
Osservazioni
Laboratorio sui colloqui
e debriefing
Ognuno ha svolto il ruolo di “cliente” e
poi di “consulente”.
È stato soprattutto evidenziato che
le sperimentazioni che il “consulente”
avrebbe dovuto proporre al proprio
“cliente” sarebbero dovute essere piccole azioni da svolgere preferibilmente
nell’immediato. Questo al fine di permettere a tutti di sperimentare subito
la sensazione che si ha quando si effettua una sperimentazione in modo
positivo e si ha l’idea di “avercela fatta”.
La fase conclusiva di debriefing è momento utile per confrontarsi su eventuali dubbi.
24
Activities
Observations
Workshop on
interviews
and
debriefing
Everyone has played the
role of “client” and then of
an “advisor”.
It has been mainly highlighted that the experimentations the “advisor” would
have to propose to his “customer” should have been
small actions to be carried
out preferably immediately.
This in order to allow everyone to experience immediately the feeling you have
when you are making an
experimentation in a positive way and you have the
idea “you’ve made it”.
The final phase of the debriefing is a useful moment
to exchange views on any
doubts.
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
F. Laboratorio: Il colloquio empowered oriented
F. Workshop: Empowered oriented interview
Il colloquio empowered oriented è orientato allo sviluppo
della persona. È uno strumento che abbiamo acquisito dalla Risfor e che abbiamo riproposto, arricchito dalla nostra
esperienza e dal lavoro realizzato negli anni in diversi paesi
europei, nel corso dei successivi laboratori in Romania e in
Turchia. Il colloquio serve a far capire a sostenere il processo
di consapevolizzazione di cooro che hanno difficoltà a esplicitare autonomamente le proprie difficoltà. Tutti potremmo
avere la necessità di qualcuno che in particolari momenti
della nostra vita ci ponga le domande “giuste” che ci portano
a trovare risposte, “soluzioni” e/o stimoli al cambiamento. Il
colloquio EO può essere uno strumento potentiussimo nella
sua semplicità
Vivere l’esperienza del colloquio è importante per il proprio
percorso personale di sviluppo. Imparare le tecniche del
colloquio è fondamentale per poterlo utilizzare in differenti
contesti.13 Si chiede alla persona in quale aspetto, della sua
vita personale o professionale, vorrebbe migliorare.
Le fase del colloquio sono le seguenti:
The empowered oriented interview is oriented to the development of the person. It
is a tool that we have acquired from Risfor
and we proposed it again, enriched by our
experience and by the work done over the
years in several European countries during
the subsequent workshops in Romania and
Turkey.
The interview is used to support the process
of awareness of people who have difficulty
in explaining autonomously their difficulties. We can all may need someone that at
certain times of our lives puts the “right”
questions that allows us to find the right answers, “ solutions” and/or drivers of change.
The EO interview can be a powerful tool in
its simplicity.
Live the experience of the interview is important for our personal development path.
Learn the techniques of the interview is
essential in order to use it in different contexts.13 The person is asked what aspect of
his personal or professional life, would like
to improve.
The phase of the interview are as follows:
1)ASCOLTO
2)INTERAZIONE
1)LISTENING
3)SPERIMENTAZIONE
2)INTERACTION
3)EXPERIMENTATION
13
Isfor Api oramai da oltre 4 anni utilizza i colloqui empowered oriented con
target differenti: giovani, disoccupati, cassa integranti, con coloro che semplicemente desiderano farlo
25
13
Isfor Api has been using for over 4 years by now
empowered oriented interviews for different targets: young people, unemployed, workers on redundancy payment, and whoever simply wants
to meet this approach
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
LABORATORIO FORMATIVO:
METODOLOGIE E STRUMENTI DEL MODELLO
APPLICATIVO DI SELF-EMPOWERMENT
TRAINING WORKSHOP:
METHODOLOGIES AND INSTRUMENTS
OF SELF-EMPOWERMENT
APPLICATION MODEL
BUCAREST 18-21 marzo 2013
“TRASFERIMENTO DEL SELF-EMPOWERMENT A TUTTI I DOCENTI DELLA SCUOLA COLEGIUL G.LAZAR”
BUCHAREST 18-21 March 2013
“Transfer of self-empowerment to all the
teachers of Colegiul G.Lazar
Il laboratorio formativo ha avuto la durata di 4 giorni. Il percorso è stato destinato a tutti i docenti della scuola G. Lazar
che avrebbero operato con i giovani del progetto GOLIA (coloro che già avevano partecipato alla formazione a Roma e
coloro che non si erano mai approcciati all’empowerment).
L’obiettivo del laboratorio è stato, come nel caso del laboratorio di Galaţi, quello di
• condividere con i docenti l’approccio empowered oriented, i suoi strumenti operativi attraverso un vero e proprio laboratorio sul self-empowerment. Anche in questo caso, nella consapevolezza che per poter applicare
strumenti empowered oriented sia fondamentale vivere
su se stessi l’empowerment e far realmente proprio l’approccio.
• continuare a potenziare la sinergia tra colleghi di nazioni differenti che lavoreranno utilizzando un metodo e
un approccio condiviso. Il laboratorio è stato caratterizzato pertanto da numerosi momenti esperenziali, esercitazioni individuali e in gruppo
Nella fase di condivisione sulla “parola” per esprimere le due
giornate emerge: generativo, costruttivo, piacevole, energizzante, attivo, analitico, introspettivo, efficiente
LABORATORIO FORMATIVO:METODOLOGIE E
STRUMENTI DEL MODELLO APPLICATIVO DI
SELF-EMPOWERMENT
ANKARA il 10 e 11 aprile e 13 e 14 maggio 2013
“TRASFERIMENTO DEL SELF-EMPOWERMENT A TUTTI I DOCENTI DELLE SCUOLE ÇANKAYA İMKB HOTEL MANAGEMENT
AND TOURISM VOCATIONAL HIGH SCHOOL, E ERKUNT VOCATIONAL TRAINING CENTRE”
Il laboratorio formativo ha avuto la durata di 4 giorni non
consecutivi.
Il primo giorno è stato inoltre caratterizzato da alcuni interventi di alcuni docenti turchi che hanno parlato degli impatti
che l’approccio empowered oriented aveva avuto nella loro
vita personal-professionale. Nel 2° giorno sono stati puntualizzati i principi dell’empowerment ed è stato realizzato un
laboratorio nell’ottica di trasferire nei partecipanti l’importanza del vivere su se stessi l’empowerment per poter poi
trasferire e/o utilizzare strumenti empowered con altri ed in
26
The training workshop lasted 4 days. The
path has been addressed to all teachers of
Colegiul G.Lazar who would have operated
with the youths of the project GOLIA (those
who had already participated in the training in Rome and those who had never approached to empowerment).
The aim of the workshop as in the workshop
of Galaţi was:
• To share with the teachers the empowered oriented approach and its operational tools through an out-and-out
self-empowerment workshop. Even in
this case, being aware that in order to
adopt empowered oriented tools, it is
essential to experience on yourself empowerment and really embrace the approach.
• To continue strengthening the synergy
between colleagues of different countries working with a shared method and
approach. The workshop was characterized by numerous experiential situations
and by individual and group exercises
In sharing phase about the “word” to express the two days the following emerges:
generative, constructive, enjoyable, energizing, active, analytical, introspective,
efficient.
TRAINING WORKSHOP:
METHODOLOGIES AND INSTRUMENTS
OF SELF-EMPOWERMENT
APPLICATION MODEL
ANKARA 10-11 April and
13-14 May 2013
Transfer of self-empowerment to all the
teachers of Çankaya İMKB Hotel Management and Tourism Vocational High School,
and ERKUNT Vocational Training Centre”
The training workshop lasted 4 non-consecutive days.
The first day was also characterized by the
speeches of some Turkish teachers who
spoke of the impact that the empowered
oriented approach had in their personal
and professional life. In the 2nd day were
pointed out the principles of empowerment
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
particolare con gli studenti.
I differenti approcci culturali alla comunicazione, alla espressione del sè, allo spazio per una libera generatività di idee,
emersi nel corso delle prime due giornate, hanno portato
ad orientare le due successive giornate di formazione (13
e 14 maggio) al “potenziare la capacità di coinvolgimento,
l’approccio del “mettersi in gioco”, potenziare le capacità comunicative anche nel trasmettere emozioni.
Il percorso è stato destinato a tutti i docenti delle le scuole
di Ankara coinvolte nel progetto e ad alcuni degli operatori
turchi.
and was carried out a workshop in order to
transfer to the participants the importance
of living empowerment upon themselves to
be able to transfer to and / or use empowered tools with others and especially with
students.
The different cultural approaches to communication, expression of the own person
itself, space for a free generativity of ideas,
emerged during the first two days, led to
orient the next two training days (13 and
14 May) to “strengthen the ability of involvement, the approach of “giving oneself
a challenge”, strengthen communication
skills even in conveying emotions.
The path has been intended for all the
teachers of the schools of Ankara involved
in the project and some of the Turkish operators.
Il laboratorio è stato strutturato come segue:
The workshop was organized as follows:
1° giornata
1st day
Oggetto
Osservazioni
Presentazione
partecipanti
Fase di particolare importanza coordinata
dal direttore di progetto e finalizzata ad
una prima conoscenza reciproca. Per lo staff
presente al laboratorio è stato importante
anche conoscere i settori di intervento dei
singoli e il loro futuro ruolo nella sperimentazione.
Presentazione
Isfor Api, progetto
GOLIA e i principi
dell’empowerment
Presentazione dei punti chiave dell’empowermentCon l’empowerment, noi, diciamo che tutta l’energia che abbiamo, possiamo utilizzarla per vivere meglio la nostra
vita e farla vivere meglio a chi ci sta vicino.
L’empowerment
vissuto dai docenti
Testimonianza diretta di coloro che avevano partecipato al laboratorio di Roma.
Una occasione per i colleghi di condividere
l’impatto che, per il momento, l’empowerment aveva avuto. Un docente turco ha dichiarato” il self-empowerment deve partire
da noi e solo così possiamo trasferirlo; Io
“posso fare”, sono positivo. Questa consapevolezza mi da felicità”
27
Activities
Observations
Introducing
participants
A really important stage
coordinated by the project
manager and aimed at mutual first mutual acquaintance. For the Isfor Api’s
Staff participating in the
workshop it was really important to know the fields of
intervention and their role in
the experimentation.
Presentation
by Isfor
Api, project
GOLIA and
the empowerment
principles
Presentation of the key
points of empowerment.
With the empowerment we
say that all the energy we
have, we can use it to better
live our lives and make a
better life for those around
us.
The empowerment
experienced
by the
teachers
Direct testimony of those
who had participated in the
workshop in Rome.
An opportunity for the colleagues to share the impact
that, for the time being, empowerment had. A Turkish
teacher said “self-empowerment must start from us
and only so we can transfer
it; I “can do”, I am positive.
This awareness makes me
happy”
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
2° giornata
Oggetto
Definizione
del concetto di
Empowerment
e di SelfEmpowerment:
presentazione e
confronti
2nd day
Osservazioni
Vengono proposti sinteticamente i principi dell’empowerment e del self-empowement. Le parole utilizzate, gli esempi sono
stati orientati all’applicazione dell’empowerment nella propria vita e nel progetto G.O.L.I.A.
Empowerment significa che se non si è soddisfatti del proprio lavoro ci si deve guardare dentro e capire quali risorse ciascuno
ha. Empowerment significa che non si deve
pensare alle responsabilità come “esterne”
ma al fatto che le risorse sono dentro ciascuno di noi. Empowerment significa pensare a propri desideri e, se anche non li dovessi raggiungere, devi comunque credere
in te e continuare a sognare.
Da qui la differenza tra desiderio e bisogno:
“il bisogno è lavorare il desiderio è fare un
lavoro che diverte”. L’empowerment dice
che “dobbiamo£ mantenere attiva la forza
del desiderio.
“Potere e possibilità che hai”: il potere è
dentro di noi. Empowerment significa non
necessariamente cambiare ma aggiungere:
puoi darti altre possibilità nella vita.
A volte il processo di Empowerment viene bloccato dalle nostre paure. Parliamo
quindi di Killer. In realtà i veri killer nascono
quando siamo giovani o quando, nella vita,
viviamo dei fallimenti. Questi spesso ci impediscono di cambiare la nostra vita.
L’empowerment “dice”: a volte l’energia desiderante è talmente forte che fa superare
la paura; in altri casi invece tentiamo di aggirarla.
“Pensare di non essere in grado di..” è un killer perché “ti blocca”.
Per le caratteristiche stesse della cultura dei
colleghi turchi, per le difficoltà emerse nel
mettersi in gioco e nel condividere anche a
causa di differenze di genere, il direttore di
progetto ha impostato una prima parte di
presentazione dell’empowerment come un
confronto e scambio guidato.
28
Activities
Observations
Definition of
Empowerment and
Self-Empowerment
concepts:
presentation
and exchange
of views
The principles of empowerment and self-empowement
are proposed synthetically.
The words used and the samples have been oriented to the
application of empowerment
in their lives and in the project
G.O.L.I.A.
Empowerment means that
if you are not satisfied with
your work you must look
inside and understand what
resources each one has. Empowerment means that you
should not think about the responsibility as “external” but
that resources are inside each
one of us. Empowerment
means thinking about your
desires and even if you do not
reach them, you still have to
believe in yourself and keep
on dreaming.
Hence the difference between
desire and need: “the need is
to work, the desire is doing an
amusing job”. Empowerment
says that “we must keep active the force of desire”.
“Power and possibilities that
you have”: the power is inside
us. Empowerment means not
necessarily change but add:
you can give you other possibilities in life.
Sometimes the process of empowerment is blocked by our
fears. So we talk about Killer.
In fact the real killers arise
when we are young, or when,
in life, we are living failures.
These often prevent us from
changing our lives.
Empowerment “says”: sometimes the energy of desire is
so strong that it overcomes
the fear; in other cases, we try
to circumvent it.
“Thinking about not being
able to..” is a killer because “it
blocks you.”
To the characteristics of the
culture of Turkish colleagues,
for any problems arising in
giving oneself a challenge
and also in sharing due to
gender differences, the project manager has set up the
first part of the presentation
of empowerment as a guided
comparison and exchange.
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
2° giornata
2nd day
Oggetto
Osservazioni
Esercitazioni
individuali:
• la margherita
delle possibilità’
• pensabilità su il
petalo preferito
A seguito di un primo approccio e avvicinarsi dei colleghi turchi all’empowerment,
sono stati proposti alcuni laboratori.
Anche in questo caso, come nel caso del
Laboratorio di Bucarest e Galati, ognuno
ha lavorato con sul processo di possibilitazione personale” direttamente attraverso la
margherita delle possibilità e il laboratorio
sul petalo preferito.
Laboratorio
reperimento delle
risorse
È stato condotto un “laboratorio al buio” rivisitato. Utilizzato come strumento utile per
consentire a ciascuno di riscoprire le risorse
dentro di sé. Oggettivamente ciò che già
ognuno ha utilizzato.
Individuazione di
un proprio salto di
qualità e confronto
in piccoli gruppi
Una parola per
esprimere il
laboratorio
Activities
I laboratori condotti fino al quel momento
hanno permesso di attivare nei colleghi
un approccio più aperto. I colleghi turchi e
gli operatori italiani nei piccoli gruppi (da
4) hanno condiviso “ciò che per ciascuno
avrebbe reso la vita più felice”, una possibilità in più per la propria vita. I colleghi del
gruppo hanno ascoltato e provato a proporre piccole sperimentazioni.
Ecco quanto è emerso alla conclusione della “due giorni”:
felicità, Soddisfazione, sorpresa, incontri,
speranza, gioia, bellezza, potere, confronto, fiducia, successo, ambizione, confronto,
motivazione, sinergia.
3° giornata
IIndividual
exercises:
• the daisy
of possibilities
• think-ability on the
favorite
petal
Observations
Following a first approach
and the empowerment approach of the Turkish colleagues have been proposed
a number of workshops.
Also in this case, as in the case
of the workshop in Bucharest
and Galati, everyone has
worked on the process of personal possibilitization directly
through the daisy of possibilities
and the workshop on
the favorite petal
Workshop on
the recovery
of resources
We have carried out a revised
workshop in the dark. Used as
a useful tool to enable each
individual to discover the
resources he has inside. Objectively what everyone has
already used..
Identification
of a qualitative leap and
exchange of
views in small
groups
The workshops conducted
up to that time allowed to
activate colleagues in a more
open approach. The Turkish
colleagues and Italian operators in small groups (4) shared
“what for each would have
made life happier”, one more
chance for their lives. The
colleagues in the Group have
listened and tried to propose
small experimentations.
One word to
express the
workshop
Here is what emerged at the
end of the “two days”:
happiness, satisfaction, surprise, meetings, hope, joy,
beauty, power, comparison,
confidence, success, ambition, motivation, synergy.
3rd day
Oggetto
Osservazioni
Simulate sulla
comunicazione
I colleghi turchi sono stati coinvolti in diverse simulate in cui hanno potuto sperimentarsi in ruoli diversi, sperimentare formule
comunicative a cui non erano abituati.
Il confronto, il laboratorio esperienziale e le
simulate non fanno infatti parte delle metodologie comuni nella formazione turca.
Activities
29
Simulations
on communication
Observations
The Turkish colleagues have
been involved in various
simulations in which they
have been able to experiment
themselves with different
roles, experience communicative formulas they were
not accustomed to. The
comparison, the simulations,
and experiential workshops
are not part of the common
methodologies in Turkish
training.
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
4° giornata
Oggetto
Colloquio
empowered
oriented
4th day
Osservazioni
Tutti i colleghi turchi sono stati coinvolti
in colloqui individuali. Colloqui condotti
dalle operatori Isfor Api. Colloqui nei quali
hanno “da clienti” vissuto un colloquio empowered oriented. Si sono messi in gioco.
Hanno parlato dei propri “salti di qualità”
e dei propri “killer” e recuperato risorse,
consapevolezza del proprio “poter essere
in grado di..”.
La possibilità di fare colloqui empowered
oriented è stata percepita già dalle prime 2
giornate di formazione.
Activities
Observations
Empowered
oriented
interview
All Turkish colleagues were
involved in individual interviews conducted by Isfor
Api’s operators, in which
they have experienced “as
customers” an empowered
oriented interview. They
gave themselves a challenge. They talked about
their “qualitative leaps” and
their “killers” and recovered
resources, awareness of
their “to be able to.”. The possibility of making empowered oriented interviews was
perceived from the very first
2 days of training.
LABORATORIO FORMATIVO:
METODOLOGIE E STRUMENTI DEL MODELLO
APPLICATIVO DI SELF-EMPOWERMENT
TRAINING WORKSHOP:
METHODOLOGIES AND INSTRUMENTS
OF SELF-EMPOWERMENT
APPLICATION MODEL
BUCAREST 26 giugno 2013
GALATI 11 settembre 2013
ANKARA 16 settembre 2013
“Self-empowerment”
BUCHAREST 26th June 2013
GALATI 11th September 2013
ANKARA 16th September 2013
“Self-empowerment”
Da progetto, i laboratori realizzati tra giugno e settembre
non erano previsto. Ma è stato ritenuto fondamentale ritagliare degli spazi anche in occasione di altri incontri della
partenrship per continuare a lavorare sull’empowerment.
Acquisire realmente l’approccio empowerment e farlo proprio è un progetto che non può limitarsi ad “alcune giornate
laboratoriali”.
In ogni città, Bucarest, Galati e Ankara è stata pertanto organizzata 1 intera giornata di lavoro e confronto sull’empowerment.
Le giornate sono state finalizzate a:
• condividere con i docenti dubbi, curiosità che ciascuno
ancora aveva nei confronti dell’empowerment
• condividere in particolar modo i colloqui empowered
oriented.
A Bucarest e a Galati i docenti locali e gli operatori italiani
sono stati coinvolti in laboratori in coppia in cui ciascuno
svolgeva la funzione di consulente e poi di cliente.
Sperimentati entrambi i ruoli il gruppo aveva la possibilità di
30
The workshops carried out between June
and September were not foreseen by the
project,. But it was considered essential to
carve out spaces also during other meetings
of the Partnership to continue working on
empowerment. Actually acquiring and appropriating of the empowerment approach
is not a project that can be limited to “a few
days, workshop”.
In each city, Bucharest, Galati, Ankara has
therefore been organized the first full day of
work and exchange on empowerment.
The days were aimed :
• to share with teachers doubts, curiosities
that everyone still had towards empowerment
• to share in particular empowered oriented interviews.
In Bucharest and Galati teachers and Italian
operators have been involved in workshops
in which each pair have performed first as
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
analizzare errori e problematiche intercorse. La presenza, in
questa fase, degli operatori italiani (già conoscitori dell’approccio empowerment) è stata quindi, ancora una volta,
quella di accompagnare e sostenere nella sperimentazione i
propri colleghi romeni.
Ad Ankara è invece emersa la necessità di modificare la pianificazione proposta. È stato quindi attivato un confronto
in plenaria sul “cosa per ciascuno è il self-empowerment”.
Sono state inoltre organizzate alcune simulate di colloquio
in cui il consulente è stato l’operatrice italiana e il cliente uno
dei colleghi/e turchi. Sono stati quindi sottolineati alcuni
elementi fondamentali. Il colloquio empowered oriented è
infattoi caratterizzato da uno schema, ma dietro lo schema
“c’è una persona” che crede nel “potere” delle persone. Non
possiamo utilizzare l’empowerment se prima non lo usiamo
su noi stessi.
an advisor and then as customer.
Once experienced both roles, the group
had the possibility of analyzing problems
and mistakes that had occurred. The presence, in this phase of the Italian operators
(already experts of the empowerment approach) was then, once again, to accompany and support their Romanian colleagues
in the experimentation.
In Ankara emerged the need to modify
the proposed schedule. In fact a debate
in plenary began on “what for each one is
self-empowerment.” Some simulations of
interviews were also organized in which the
consultant was the Italian operator and the
customer the Turkish colleagues. Some key
elements were then highlighted. The empowered oriented interview is characterized
by a model, but behind the model “there is a
person” that believes in the power of people.
We cannot use empowerment if we don’t
use it on ourselves first.
LABORATORIO FORMATIVO:
METODOLOGIE E STRUMENTI DEL MODELLO
APPLICATIVO DI SELF-EMPOWERMENT
TRAINING WORKSHOP:
METHODOLOGIES AND INSTRUMENTS
OF SELF-EMPOWERMENT
APPLICATION MODEL
ROMA, 10 ottobre 2013
“ApproFOndimenti e confronti tra tutti gli italiani, i romeni e i turchi coinvolti nel progetto
G.O.L.I.A.”
Tutti i docenti delle scuole coinvolte nel progetto GOLIA ovvero Çankaya İMKB Hotel Management and Tourism Vocational High School (Ankara) ERKUNT Vocational Training Centre
(Ankara), Colegiul de Industrie Alimentara “Elena Doamna”
(Galati), A. Colegiul National Gheorghe Lazar (Bucarest), tutti
i referenti e gli operatori di progetto sono stati coinvolti in 2
giornate di formazione sull’empowerment e confronti sulle
modalità di lavoro e approcci che caratterizzeranno il lavoro
con gli allievi.
Una sessione di lavori fortemente voluta da Isfor Api in primis e da tutti i partner che hanno deciso di fare importanti
economie di scala pur di organizzare una occasione che potesse dare a tutti i docenti e operatori romeni, turchi e italiani
l’opportunità di lavorare tutti insieme sullo stesso approccio
empowerment, sentirsi in questo modo ancor di più parte
dello stesso progetto.
Un momento di condivisione tra culture e popoli differenti
che è in grado di attivare anche nuove energie e motivazioni
verso questa “sfida” che è rappresentata da GOLIA stesso.
Come disse M. Bruscaglioni “il progetto GOLIA è un progetto
cha ha “coraggio” e gli obiettivi che si pone, soprattutto nel
trasferire l’empowerement in altri contesti culturali e sociali,
31
ROME, 10 October 2013
“Deepening and exchange of views
between all Italians, Romanians
and Turkish involved in the project
G.O.L.I.A.”
All the teachers involved in the project GOLIA that is Çankaya İMKB Hotel Management and Tourism Vocational High School
(Ankara) ERKUNT Vocational Training Centre (Ankara), Colegiul de Industrie Alimentara “Elena Doamna” (Galati) , A. Colegiul
National Gheorghe Lazar (Bucarest) , all
representatives, and project operators were
involved in a 2-day training on empowerment and exchange of views on working
methodologies and approaches that characterized the work with students.
A work session strongly desired first of all by
Isfor Api and by all the partners who have
decided to make significant economies of
scale in order to organize an occasion that
would give to all Romanian, Turkish and
Italian teachers and operators the opportunity to work together on the same approach
empowerment, to feel this way even more
part of the same project.
A moment of sharing between different
peoples and cultures that can also activate
new energies and motivation towards this
QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
nell’applicarlo a giovani di altre nazioni, potrebbero essere
ritenuti “quasi impossibili”. Il lavoro insieme a Roma ha avuto
lo scopo di voler rinsaldare questa “alleanza” tra persone che
stanno credendo nell’empowerment. La seconda giornata di
lavori ha avuto inoltre lo scopo di condividere nuovi dettagli
sulla sperimentazione avviata nei territori.
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“challenge” represented by the same GOLIA.
In the words of M. Bruscaglioni “the project
GOLIA is a project that has “courage” and
goals that arises, especially in the transfer of
Empowerment in other cultural and social
contexts, in applying it to young people of
other nations, might be considered “almost
impossible”. Work together in Rome had the
aim of wanting to strengthen the “alliance”
between people who believe in empowerment. The second day of the meeting also
had the purpose of sharing new details
about the experimentation started in the
territories.
EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
Per approfondimenti sull’empowerment:
For the deepening on empowerment:
M.Bruscaglioni
5) “La società liberata”, Nuovi fenomeni, opportunità,
categorie di pensiero, Ed. F. Angeli, Milano 1994.
6) “La gestione dei processi nella formazione degli
adulti”, Ed. F. Angeli, Milano 1991.
7) “Professione Formazione”, a cura di Associazione
Italiana formatori; Ed. F. Angeli, Ottobre 1988; coordinatore del Gruppo curatore del volume; estensore del
capitolo introduttivo, della postfazione, del capitolo
sulla progettazione formativa.
8) “Il significato di autorità oggi in azienda”, Quaderni
di Formazione, Pirelli, n. 46, Settembre 1983.
9) “La psicologia organizzativa”, a cura di Massimo
Bruscaglioni e di Enzo Spaltro - autore unico della
parte sul Comportamento organizzativo (da pag. 439
a pag.796); Franco Angeli Editore, Milano, 1982
1) “Persona Empowerment: poter aprire nuove possibilità nel lavoro e nella vita“,Ed. F. Angeli, Milano
2007.
2) “Formazione vitalizzante, strumenti professionali”,
Ed. F. Angeli, Milano 2005.
3) “Il gusto del potere: empowerment di persone ed
azienda” di Massimo Bruscaglioni e Stefano Gheno,
Ed. F. Angeli, Milano 2000.
4) “Il modello della formazione during the job: un
approccio strutturato per la formazione e l’apprendimento durante il lavoro” Ricerca europea del Politecnico di Milano, MIP. Coordinato insieme a Cristina
Marenzi e Cinzia Sassi (1996)
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QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
NOTE / NOTES
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EMPOWERMENT AND SELF-EMPOWERMENT
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QUADERNO DIDATTICO
educational notebook
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