Emigrazione & Naufragio
di Guido Bruni
Andrea era una persona di trent’anni e doveva emigrare a Londra.
Appena arrivato scrisse una lettera a sua moglie Francesca.
Ciao,
Londra è una città bellissima.
Ho già trovato lavoro, ma guadagnerò
pochi soldi. Il viaggio è stato tranquillo
anche se avevo paura che la nave
affondasse.
Si fece subito un amico di nome Gary che gli diede dei consigli per il
lavoro.
Il suo primo mese di lavoro guadagnò molti soldi ma ne risparmiò
pochi per le numerose spese che doveva sostenere per il vitto e
l’alloggio.
Ma poi le cose migliorarono.
Erano passati quindici mesi ed aveva sempre più soldi: non mancava
molto che diventasse quasi ricco. Allora decise che due mesi dopo
sarebbe tornato a casa.
Appena avvisati i parenti iniziò a prepararsi le valige anche se
mancava un mese. A casa Francesca non stava più nella pelle per la
gioia di rivedere Andrea.
Il giorno prima di partire Andrea si era svegliato alle sei e alle sette
iniziò a lavorare e gli sembrava sempre più faticoso, ma lavorò fino
alle nove di sera.
Il giorno della partenza.
Era già in nave.
M
S
C
Barca MACKRY RUB
Verso metà viaggio sentì
e la nave cominciò ad imbarcare acqua, poi Andrea sbatté la testa
e…
Riprese i sensi ed era su di una nave, e non stava affondando anzi
era già a Trieste (vicino a casa), e aveva anche la valigia.
Appena arrivato la
moglie si mise a
piangere dalla gioia.
Andrea raccontò
tutto, anche la brutta
esperienza; ma non
capì mai chi l’avesse
salvato.
M
S
C
Barca MACKRY RUB
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