Il Paziente immigrato
nell’ambulatorio del Medico di
Medicina Generale
R.Paduano, M.Pavan MMG
''Il popolo italiano deve una
grandissima gratitudine alle
badanti.
Quindi
bisogna
essere equilibrati quando si
fanno
ragionamenti
sui
rapporti tra i popoli e
sull'integrazione''.
GENOVA, 30 GEN 2012 - Renato
Balduzzi, ministro della Salute.
1. Tutti gli stranieri non appartenenti all’Unione Europea presenti
in Italia con regolare permesso di soggiorno per i seguenti
motivi: lavoro, motivi familiari, asilo politico, asilo umanitario,
richiesta di asilo, attesa a dozione, affidamento, acquisto della
cittadinanza, hanno l’obbligo di iscriversi al SSN. Con
l’obbligarietà si è in effetti voluto facilitare la tutela della salute
degli stranieri, che è anche a garanzia della salute di tutti.
2. Con l’iscrizione si acquisiscono gli stessi diritti e doveri di
assistenza riconosciuti ai cittadini italiani. Ciò rende tutto più
facile: quello che è previsto per i cittadini italiani (medicina
preventiva, medicina generale, visite ed esami specialistici,
ricoveri, assistenza farmaceutica, esenzione ticket etc. ) vale
anche per gli stranieri immigrati iscritti al SSN
7. Anche gli stranieri irregolari (cioè privi di permesso di soggiorno in corso
di validità), sono comunque assicurate, nei presidi pubblici e privati
accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque
essenziali, ancorchè continuative, per malattia e infortunio e gli interventi
di medicina preventiva. In particolare sono garantiti:
• La tutela della gravidanza e della maternità
• La tutela della salute del minore
• Le vaccinazioni e gli interventi di profilassi internazionale
• La profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive.
• L’erogazione di queste prestazioni è legata ad una tessera/codice “STP”
(Straniero temporaneamente presente) rilasciabile dalle Aziende
Sanitarie.
• Queste disposizioni rispondono soprattutto ad esigenze di sanità
pubblica: la “clandestinità sanitaria” non conviene infatti a nessuno!
• Per cure essenziali si intendono “le prestazioni sanitarie, diagnostiche e
terapeutiche, relative a patologie non pericolose nell’immediato e nel
breve termine, ma che nel tempo potrebbero determinare maggior
danno alla salute o rischi per la vita (complicanze, cronicizzazioni o
aggravamenti)”.
9. La legge vieta alle strutture sanitarie di segnalare
alle autorità di polizia la presenza di irregolari
(tranne nei casi in cui sia obbligatorio il referto
anche per gli utenti italiani). Se ciò avvenisse, in
breve nessun clandestino si rivolgerebbe più alle
strutture sanitarie e questo è proprio ciò che
bisogna evitare: non vi sarebbe infatti altra
possibilità efficace di verificare le condizioni di
salute dei soggetti comunque presenti sul
territorio nazionale, a tutela della salute
dell’intera collettività. Inoltre compito precipuo
degli operatori e dell’organizzazione sanitaria è
aiutare chi sta male.
Assistenza sanitaria stranieri irregolari:
divieto di segnalazione alle autorità
(Circolare Ministero Interno)
Prot. n. 780/A7 Roma, 27 NOV 2009 Circlare n. 12/09
• Il divieto di segnalazione è previsto dal comma 5 dell’articolo 35
del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. Questa
disposizione non è stata abrogata, nè modificata dalla legge 15
luglio 2009, n. 94; conserva, quindi, piena vigenza.
• L’obbligo di referto, com’è noto, è disciplinato in base all’articolo
365 del c.p. e sussiste in presenza di delitti per i quali si deve
procedere d’ufficio. Tale obbligo, in particolare, non sussiste per
il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato,
introdotto dall’articolo 1, comma 16 della legge n. 94, cit.,
attesa la sua natura di contravvenzione e non di delitto. Inoltre,
il comma 2 dello stesso articolo 365 espressamente esclude
l’obbligo di referto nel caso in cui il referto stesso esporrebbe
l’assistito a procedimento penale.
Alcuni numeri
•Gli stranieri residenti iscritti in anagrafe in FVG al
1° gennaio 2009 ammontano a 94.976 unità.
•Gli stranieri residenti rappresentano il 7,7% del
totale dei residenti in FVG, mentre in Italia sono il
2,4% e nel Nord Est il 9,1%.
•Presenza di almeno uno straniero residente in tutti
i comuni del Friuli Venezia Giulia, eccezione fatta
per Ligosullo.
Alcuni numeri
Le prime nazionalità presenti in regione sono:
- Romania, con 16.919 residenti (17,8%)
- Albania, con 12.716 residenti (13,4%)
- Serbia con 9.330 residenti (9,8%)
- Ghana, 4.864 residenti (5,1%)
- Ucraina, 3.840 residenti (4%)
- Macedonia, 3.567 residenti (3,8%)
Le nazionalità con maggiore presenza femminile sono:
- Ucraina (76%)
- Federazione Russa (67%)
- Moldova con il (48%)
- Numero medio di figli per le donne italiane: 1,21
- Numero medio di figli per le donne straniere: 2,36
In Friuli Venezia Giulia il miglior indice di
integrazione
In cima alla classifica delle regioni che offrono agli
stranieri le migliori condizioni di inserimento sociooccupazionale e il piu' alto indice potenziale di
integrazione ci sono il Friuli Venezia Giulia (con un
valore dell'indice di 70,6 su scala 1 a 100), la
Toscana (66,0) e l'Umbria (65,7). Seguono Toscana,
Umbria, Veneto, Emilia-Romagna e Trentino Alto
Adige, le Regioni del Sud sono in fondo alla
classifica. “Imprenditoria in costante crescita, ma
spesso è una strada obbligata per rimanere regolari
o lavoro dipendente mascherato da autonomo”
VIII Rapporto del CNEL sugli Indici di integrazione degli immigrati in Italia
16 febbraio 2012 -
Analisi della qualità relazionale
MMG – paziente immigrato
Attraverso le seguenti domande al MMG:
• esistono difficoltà di comunicazionerelazione?
• hai un dialogo con il paziente immigrato?
• che cosa ti infastidisce di loro?
• quali sono le tue preoccupazioni/disagi?
• aderiscono alla terapia?
• hai mai fatto visite domiciliari?
Rapporto medico → paziente
difficoltoso:
• Difficoltà ad una raccolta anamnestica
mirata:
– Lingua, cultura, abitudini diverse
– Necessità/mancanza di interprete (linguistico
e culturale)
– concezione diversa di malattia e corpo
• Difficile decodifica della richiesta di aiuto
• Scarsa accettazione del ruolo del medico
(sesso diverso)
Rapporto paziente→ medico
difficoltoso:
• Scarsa conoscenza delle regole del SSR
– Richieste improprie
– Frequenti accessi al PS
– Atteggiamenti di pretesa ed arroganza
– Scarso rispetto delle regole ambulatoriali (orari,
priorità, appuntamenti….)
• Presenza di importanti difficoltà
economiche
Cosa preoccupa il MMG
• Difficoltà ad attuare la medicina
preventiva
• Approccio difficoltoso alla
contraccezione e conseguente alto
numero di IVG
• Importanza di problemi di solitudine
e lontananza
• Frequenza di infortuni del lavoro
• Scarsa adesione a terapie prolungate
e/o a pagamento
Trivignano Udinese
Ghana
Polonia
Ungheria
Marocco
Russia
Mauritius
Serbia
Brasile
Germania
Albania
Equador
Croazia
Romania
Cylon
Svizzera
Moldavia
Bangladesh
Canada
Ucraina
Repubblica Ceca Usa
Slovenia
Algeria
Alcuni esempi …..
1. Marko, di origine serba, 14 anni, andando a
scuola con il motorino cade, procurandosi
solo delle escoriazioni superficiali. Arriva
così a scuola e alla proposta dell’insegnante
di avvisare il padre risponde: “ No, se sa che
correvo con il motorino mi ammazza… “ Il
ragazzo viene affidato immediatamente ai
servizi sociali ……
Se il padre di Marko fosse stato un
professionista friulano……..
2. In occasione di una ricorrenza un gruppo di
ghanesi si riunisce nel cortile di casa e
uccidono una capretta per cucinarla allo
spiedo. Parte immediatamente la denuncia
del vicino di casa per maltrattamenti agli
animali
E se fosse stato un pollo, un tacchino, un
coniglio macellato come da tradizione da
una zelante casalinga friulana……
3. L’ assistente sociale, tutta preoccupata, mi
avvisa riservatamente che Elisabeth, 4 anni,
figlia di Fausto,operaio ghanese, è
scomparsa. La madre asserisce che il padre
l’ha portata in patria per farla conoscere ai
parenti. Ma è tentata di denunciare la
scomparsa ai carabinieri, non si sa mai……
Cosa sarebbe successo se il padre fosse stato
italiano…..
4. Una giovane donna ghanese, che si esprime
solo nel dialetto di Accra, viene in
ambulatorio accompagnata dal marito, che
conosce l’inglese. Lui mi dice che lei ha
deciso di abortire e mi chiede di iniziare
l’iter.
Fortunosamente trovo un mediatore
cuturale…..
5. La madre di un piccolino ghanese mi porta il
figlio in visita preoccupata perché, a suo
dire, “ è tutto rosso….”
Compiti del MMG
• Patrocinatore del paziente “debole”
• in collaborazione con (o al posto di)
– Assistente sociale
– Mediatore culturale
– Servizi sociali comunali
– Servizi sanitari distrettuali
– Scuola
– Ministri del culto
Di cosa abbiamo bisogno
• Formazione medica
–Malattie tropicali
–Malattie della “povertà”
–Uso specifico di farmaci
• Formazione antropologica
–Alimentazione
–Regole igienico-sanitarie
–Regole sociali/religiose.
Di cosa abbiamo bisogno
• Rete di sostegno
–Sociale
–Sanitaria
–Assistenziale
–Spirituale/religiosa
Di cosa abbiamo bisogno
• Di eliminare
–ogni pregiudizio,
–ostilità gratuita,
–diffidenza verso il “diverso”
TUTTI !!!
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Relazione Paduano - Ordine dei medici