IL DOCENTE DI FRONTE ALLA DISLESSIA di Caterina Scapin AUTONOMIA DISLESSIA: che fare a scuola? SCUOLA INFANZIA PRIMARIA ATTIVITA’ FONOLOGICA Progetto “ Tutti i bambini vanno bene a scuola” PRIMARIA SECONDARIA MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE Progetto “ Autonomia” 1 Lo SVILUPPO DELLINGUAGGIO avviene attraverso: -predisposizione biologica, - esposizione all’ambiente FONOLOGIA: Studia il sistema sonoro del linguaggio, come sono organizzati e rappresentati, nella nostra mente, i suoni ( FONEMI) delle parole Sviluppare gli aspetti fonologici nei bambini, vuol dire aiutarli a stabilizzare con maggiore facilità la corrispondenza grafema – fonema ( lettera – suono ); quindi renderli abili nella LINGUA SCRITTA CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA (CONSAPEVOLEZZA DELLA STRUTTURA FONOLOGICA DEL LINGUAGGIO) A partire dai 4 anni il bambino comincia a attenzione agli aspetti fonologici prestare del linguaggio. Sensibilità per rime Capacità di usare suffissi Capacità di storpiare le parole Capacità di segmentare le parole (sillaba) Capacità di esprimere giudizi sulla lunghezza delle parole. 2 CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE ( A partire dai 4 anni, si sviluppa prima e indipendentemente dall’apprendimento della lingua scritta) RICONOSCIMENTO E PRODUZIONE DI RIME SEGMENTAZIONE IN SILLABE DI PAROLE. FUSIONE SILLABICA RICONOSCIMENTO IN PAROLE DIVERSE DI SILLABA INIZIALE UGUALE ELISIONE DI SILLABA INIZIALE RICONOSCIMENTO SUONO INIZIALE DI PAROLA CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA ANALITICA (Si sviluppa come parte del processo di apprendimento della lingua scritta. Indice dell’avvenuta esposizione al codice alfabetico) RICONOSCIMENTO E PRODUZIONE DI RIME SEGMENTAZIONE IN SILLABE DI PAROLE. FUSIONE SILLABICA RICONOSCIMENTO IN PAROLE DIVERSE DI SILLABA INIZIALE UGUALE ELISIONE DI SILLABA INIZIALE RICONOSCIMENTO SUONO INIZIALE DI PAROLA 3 OBIETTIVI DEL PERCORSO FONOLOGICO LIVELLO PRECONVENZIONALE analisi e sintesi sillabica LIVELLO SILLABICO analisi e sintesi fonemica LIVELLO ALFABETICO analisi e sintesi fonemica di parole con gruppo consonantico ATTIVITA’ • • • • • • • • Utilizzare tutti i canali sensoriali Presentare prima parole ad alta frequenza, poi a bassa frequenza Partire dalle immagini come supporto all’attività orale Iniziare con parole piane bisillabe per poi aumentarne la lunghezza, bi-trisillabe non troppo lunghe, infine parole con gruppo consonantico Utilizzare la tecnica dello spelling per sillabe contando con un tamburello, poi contando con le dita per i fonemi Presentare le sillabe e i fonemi tramite il supporto grafico Giochi di composizione, scomposizione, trasformazione di parole con le sillabe e i grafemi Giochi: - rubamazzetto - tombola -cloze -cruciverba -gioco del robot 4 ATTIVITA’ PER IL LIVELLO SILLABICO o Identificazione del fonema iniziale o Raggruppamento di figure che iniziano con lo stesso fonema o Identificazione del fonema finale attraverso il riconoscimento e la ricerca di rime o Identificazione del fonema finale anche con parole tipo bustram o Identificazione fonema iniziale e finale o Spelling prima con un’immagine poi senza o Esercizi di fusione fonemica o Analisi numerica dei suoni che costituiscono una parola, accompagnando i singoli suoni con il conteggio delle dita o Individuazione dei suoni all’interno di una parola es. qual è il terzo suono o Esercizi di consapevolezza semantica sulle parole: es. SPALLA- PALLA TACCO-SACCO • Proporre giornalmente giochi linguistici per migliorare la competenza fonologica e metafonologica • Inizialmente presentare i caratteri scritti in stampato maiuscolo; passare allo stampato minuscolo dopo che tutti i suoni, compresi quelli complessi, sono stati presentati e padroneggiati; introdurre il corsivo con gradualità • Evitare assolutamente di presentare più caratteri contemporaneamente • Fermare il lavoro più tempo sui suoni difficili • Far manipolare le lettere in particolare ai bambini che faticano a memorizzarle • Pensare sempre che la scrittura è un mezzo per comunicare, quindi ci dovranno essere mille occasioni per scrivere • Lavorare molto sull’ortografia in modo vario e vivace • Organizzare spesso lavori di scrittura in gruppo così da favorire la crescita cognitiva 5 • Organizzare un lavoro sulla struttura del testo (ideazione-progettazione-stesura-revisione) • Motivare i ragazzi alla scrittura facendo scrivere testi che si ritrovano nella quotidianità (articoli giornalistici, pubblicità, inviti…) • Non introdurre la grammatica troppo presto; selezionare gli aspetti più significativi • Presentare le lezioni in modo da lavorare in gruppo, con materiali che attivino conflitti cognitivi e li portino a riflettere sull’uso delle parole • Lavorare ancora molto sull’ortografia, in modo vario e vivace • Se si vede che l’ortografia è un “campo minato” sollecitare ad usare mezzi compensativi (computer con correttore) e non valutarla • Predisporre un lavoro strutturato in base alle difficoltà da usare a scuola e a casa anziché assegnare compiti in serie I – II CLASSE SCUOLA PRIMARIA • In fase di apprendimento, lasciar leggere per anticipazione ( es. titolo,immagine…) accettando ciò che viene letto anche se inventato • Relativamente alla tecnica di lettura, organizzare un lavoro molto graduato e all’inizio, puntare molto sulle sillabe e non sulle lettere separate • Far fare brevi allenamenti in coppia assegnando un amico come tutor e predisponendo un percorso man mano più complesso ( sillabe – bisillabe – trisillabe – parole con lettere ponte – digrammi - trigrammi…) 6 E PER CONTINUARE • Non forzare a leggere a voce alta tutti i bambini: non avendo gli stessi tempi di lettura non è possibile, per es. far tenere il segno • Organizzare la lettura ad alta voce con “appuntamenti” • Non utilizzare la lettura dei ragazzi ad alta voce su testi specifici: meglio la lettura dell’adulto perché guida, spiega, chiarisce COME AIUTARE IL RAGAZZO DISLESSICO? MISURE COMPENSATIVE Strumenti che consentono di compensare le difficoltà di esecuzione di compiti automatici derivate da una disabilità specifica DISPENSATIVE Modificazioni nell’espletamento dell’attività didattica 7 MISURE DISPENSATIVE Dispensa da alcune prestazioni: lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso cartaceo del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline, lettura di consegne Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera scritta Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e lo studio Preferire le prove orali a quelle scritte Organizzazione di interrogazioni programmate Evitare prove a tempo Evitare lunghe copiature dalla lavagna Assegnazione di compiti a casa in quantità ridotte Evitare lo studio sui propri appunti MISURE COMPENSATIVE Tabella dell’alfabeto e dei caratteri Tabella dei mesi Tavola pitagorica Tabella delle misure e delle formule geometriche Carte geografiche, storiche Tabelle della memoria Calcolatrice Registratore Libro parlato Computer 8 Memoria Velocità Estetica Riproducibilità / Riutilizzo Reperibilità informazioni Scambio informazioni Capacità di applicare le regole Gli strumenti dell’autonomia Video scrittura con correttore ortografico Sintesi vocale 9 Come ripararsi Matematica e testo scritto…… 10 MAPPE MUSICA & CHITARRA AUSCHWITZ Musica e testo TECNICA L’INQUINAMENTO ALIMENTARE ITALIANO LA CASA SEGRETA LINQUINAMENTO DEL SUOLO, DEL ARIA E DEL ACQUA GEOGRAFIA ARTISTICA PICASSO & GUERNICA SCIENZE IL GIAPPONE Persecuzione degli Ebrei ☺ ANNA FRANK ☺ UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE STORIA ☺ II GUERRA MONDIALE, ☺ OLOCAUSTO, ☺ NAZISMO, ☺ LEGGI RAZZIALI, ☺ HITLER ☺ MUSSOLINI. EDUCAZIONE FISICA: LA STORIA DELLO SPORT … INGLESE: RISPOSTA A DOMANDE ORALI 11 COSA SIGNIFICA UNA “BUONA PRASSI”? TRADURRE LA SPERIMENTAZIONE E LA PECULIARITA’ DI UN PROGETTO IN QUOTIDIANITA’ DIDATTICA 12