TEST PRETRASFUSIONALI
Donatella Lajolo
S.Luigi
15/1201/2006
TEST PRETRASFUSIONALI
SCOPO
• Selezionare emocomponenti che non
causino danni ai riceventi e che abbiano
una sopravvivenza accettabile quando
trasfusi
TEST PRETRASFUSIONALI
QUALI
 DETERMINAZIONE GRUPPO SANGUIGNO
AB0, Rh, Fenotipo Rh (CcEe), Kell
 RICERCA ANTICORPI IRREGOLARI diretti
verso altri sistemi antigenici indotti da
trasfusioni o gravidanze
 PROVA CROCIATA
 RICONTROLLO GRUPPO UNITA’ DI SANGUE
GRUPPI SANGUIGNI
(SISTEMI GRUPPOEMATICI)
• ANTIGENI PRESENTI SULLA MEMBRANA
ERITROCITARIA
GENETICAMENTE
TRASMESSI PRODOTTI
DA ALLELI
PRESENTI SU UN SINGOLO LOCUS O SU
LOCI STRETTAMENTE CORRELATI
• Introdotti in soggetti le cui emazie mancano
dell’antigene inducono la produzione di
anticorpi rilevati dai test di agglutinazione
comunemente utilizzati in immunoematologia
• Per alcuni sistemi gruppo-ematici esistono
anticorpi “naturali” (AB0)
DETERMINAZIONE DEL GRUPPO
SANGUIGNO
• EMAZIE DEL PAZIENTE + ANTISIERO NOTO
reattivo di cui conosciamo la composizione anticorpale
• SIERO O PLASMA DEL PAZIENTE + EMAZIE NOTE
Di cui conosciamo la composizione
antigenica
DETERMINAZIONE DEL GRUPPO SANGUIGNO
agglutinine
agglutinine
agglutinogeni
GRUPPI SANGUIGNI
(SISTEMI GRUPPOEMATICI)
• Attenzione!
La determinazione del guppo sanguigno è la
descrizione del risultato di un test
sierologico, mediante il quale possiamo
determinare solo il fenotipo, non il
genotipo
• PRIMO SISTEMA SCOPERTO: AB0
ANNO 1900
• Da allora sono state riconosciuti oltre 26
sistemi gruppoematici con più di 600
specificità antigeniche
GRUPPI SANGUIGNI
sistema AB0
• Carboidrati
• Specificità antigenica
geni loci separati H, ABO
glycosyltransferasi
precursore
Aggiunta di zuccheri specifici
Fucosio (H) – N-acetylglucosamina (A)-Galattosio (B)
AeH
A
H
B
Sostanza H
BeH
0
precursore
H
hh
Precursore
Precursore
AB0
Trasmissione genetica dei gruppi AB0
SISTEMA ABO
FENOTIPO (gruppo
sanguigno)
GENOTIPI
• A
AA A0
anti-B
• B
BB
B0
anti-A
• 0
00
antiA/B
• AB
AB
no agglutinine
agglutinine
“naturali”
Gruppo ABO
esempio di trasmissione genetica
A
B
AA
A0
BB
B0
A B
0 AB
Gruppo ABO
esempio di trasmissione genetica
0
0
00
00
0
GRUPPI SANGUIGNI
SISTEMA Rh
• ANTIGENI
tre coppie di geni che occupano loci
strettamente associati sulla stesso cromosoma
D=
Rh POSITIVO
carattere dominante
genotipo DD, Dd
d = assenza di D =
genotipo,
C
c
E
e
Rh negativo
carattere
recessivo
dd
caratteri codominanti
Fenotipi: CcEe, CCee, CCEe, ccEe, ccEE,CcEE
ccee
Esempi di fenotipi
Rh neg : ccdee, Ccdee, ccdEe, CCdee,ccdEE,
Rh posit: CcDee, CCDee ………
SISTEMA Rh
D
C
e
D ,d
C, c, Cw
E, e
D/d
D/d
d/D
D/d
Figli sia Rh+ che Rh-
D/D
D/d
d
c
e
d/d
genotipo
DCe/dce
Fenotipo
Rh positivo Ccee
D/d
Figli sempre Rh+
SISTEMA Rh
•
NO AGGLUTININE “NATURALI”
•
ANTICORPI FORMATI SOLO IN SEGUITO A
IMMUNIZZAZIONE PER TRASFUSIONE O
INCOMPATIBILITÀ MATERNO-FETALE
•
SONO MOLTO IMMUNOGENI
•
POSSONO CAUSARE MEN
•
POSSONO CAUSARE GRAVI REAZIONI TRASFUSIONALI
SISTEMA ABO
compatibilità donatore-ricevente
Unità di emazie
A
RICEVENTE
A
+
B
+
AB +
0
+
-
+


B




+
-






AB
+
-
0
+















Sistema AB0
compatibilità donatore ricevente
PLASMA
A
RICEVENTE
A
B



AB
O
0


B
AB




GRUPPI SANGUIGNI
ALTRI SISTEMI
•
•
•
•
•
•
•
LEWIS
I/i
MN
KELL
DUFFY
KIDD
LUTHERAN
Le(a-b+), Le(a+b-), Le(a-b-), Le(a+b+)
MN, MM, NN
kk, Kk, KK
Fy(a+b-), Fy(a+b+),Fy(a-b+), Fy(a-b-)
Jk(a+b-), Jk(a+b+),Jk(a-b+), Jk(a-b-)
Lu(a+b-), Lu(a+b+),Lu(a-b+), Lu(a-b-)
Altri…………………………………………………………….
TEST PRETRASFUSIONALI
QUALI
 DETERMINAZIONE GRUPPO SANGUIGNO
AB0, Rh, Fenotipo Rh (CcEe), Kell
 RICERCA ANTICORPI IRREGOLARI diretti
verso altri sistemi antigenici indotti da
trasfusioni o gravidanze
 PROVA CROCIATA
 RICONTROLLO GRUPPO UNITA’ DI SANGUE
ANTICORPI ANTI ERITROCITARI
• Ac naturali: agglutinine IgM anti A e anti B
• Alloanticorpi acquisiti: ac gruppo specifici (anti Rh e altri ag) acquisiti
con la gravidanza e le trasfusioni
• Autoanticorpi: ac specifici (anti Rh, -I, -i, -P ecc) prodotti
dall’organismo contro i suoi stessi eritrociti
• Emolisine: ac che determinano la lisi intravascolare e in vitro dei GR
fissandovi direttamente il complemento
• Agglutinine: ac che agglutinano le emazie senza lisarle
•
•
•
•
•
Ac
Ac
Ac
Ac
Ac
completi: agglutinano i GR sospesi in fisiologica
incompleti: agglutinano le emazie solo se sospese in mezzi potenzian
caldi: temperatura ottimale 37°
freddi: temperatura ottimale 4 – 34°
bifasici: si fissano a freddo e lisano a caldo
UO Ematologia-Pisa
RICERCA ANTICORPI
Ricerca alloanticorpi nel siero del paziente con
metodi di agglutinazione
“Test di Coombs indiretto”
o test dell’antiglobulina indiretto
Impiego di pannelli eritrocitari a composizione
antigenica nota
Ricerca anticorpi adesi alle emazie
“Test di Coombs diretto”
o test dell’antiglobulina diretto
TEST DI COOMBS DIRETTO
• DI NORMA INDICA LA PRESENZA SULLA
SUPERFICIE ERITROCITARIA DI
Ig
(ANTICORPI) O COMPLEMENTO ADESI IN
VIVO
• Consiste nell’incubare le emazie in esame
con un antisiero antiglobuline umane prodotto
immunizzando un animale e che contiene
anti-IgG e anti-complemento (di solito non
contiene
anti
IgM
o
antiIgA
monospecifici)
• Il test deve essere sempre eseguito in caso di
una anemia emolitica
Test di Coombs diretto
Anticorpi anti
IgG+C
Anticorpi adesi alle
emazie
GR
TEST DI COOMBS INDIRETTO
• Consiste nell’incubare il siero in esame
con emazie test e poi aggiungere
antisiero anti-globuline umane
• Rileva la presenza di anticorpi circolanti
diretti contro le emazie
AUTOANTICORPI
ALLOANTICORPI
.
PROVE CROCIATE
RICERCA NEL PAZIENTE DI ANTICORPI
CLINICAMENTE
SIGNIFICATIVI
DIRETTI
VERSO LE EMAZIE DELL’UNITA’ DI SANGUE
DA TRASFONDERE
Metodica di agglutinazione
Test all’antiglobulina
Da eseguire sempre quando al paziente sono
stati identificati precedentemente anticorpi
clinicamente significativi
RICHIESTA di sangue ed emocomponenti
(D.M.3/5/2005)
• DATI IDENTIFICATIVI DEL PAZIENTE
Cognome Nome
Data di nascita
• Idicazione alla trasfusione
• Pregresse trasfusioni o gravidanze
• Tipo di emocomponente richiesto
• Grado di urgenza
FIRMA DEL MEDICO
TEST PRETRASFUSIONALI
SICUREZZA TRASFUSIONALE
AI FINI DELLA PREVENZIONE DEGLI
ERRORI TRASFUSIONALI, NELLE FASI
DI PRELIEVODEI CAMPIONI PER LA
INDAGINI PRETRASFUSIONALI E AL
MOMENTO
DELLA
TRASFUSIONE
DEVONO
ESSER
ADOTTATE
PROCEDURE
DI
SICURA
IDENTIFICAZIONE
DEL
PAZIENTE,
DELLE UNITA’ TRASFUSIONALI E DEI
CAMPIONI DI SANGUE
RICHIESTA di sangue ed emocomponenti (2)
(D.M.3/5/2005)
• Campione di sangue raccolto in provetta sterile
entro 72h precedenti la trasfusione
• Contrassegnato in modo da consentire l’identità del
soggetto
• Firmato dal responsabile del prelievo
• Ove le condizioni cliniche lo consentano, la
determinazione del gruppo AB0 e Rh deve essere
effettuata su due campioni di sangue prelevati in
due momenti diversi
IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE!!!!!!!
Type and Screen
• PROCEDURA APPLICATA IN CASO DI INTERVENTI
CHIRURGICI PROGRAMMATI IN CUI LA PROBABILITA’
DI NECESSITA’ TRASFUSIONALE E’ INFERIORE AL 5%
• Si effettua gruppo sanguigno e ricerca anticorpi
• Il giorno precedentel’intervento viene inviato un campione
di sangue per controllo gruppo senza assegnare l paziente
unità di sangue
• I test sono validi per tre mesi se il paziente nel frattempo
non viene trasfuso
• In caso di necessità il sangue viene rilasciato rapidamente
senza ulteriori accertamenti
LA TRASFUSIONE NEL
PAZIENTE IMMUNIZZATO
MEA
AUTOIMMUNIZZAZIONE
AITP
ALLOIMMUNIZZAZIONE
ANTIGENI ERITROCITARI
ANTIGENI PIASTRINICI
HLA
Antigeni piastrinici specifici
A
N
T
I
G
E
N
I
E
R
I
T
R
O
C
I
T
A
R
I
SISTEMI ANTIGENICI ERITROCITARI
EMAZIE(1)
PAZIENTE IMMUNIZZATO
APPROCCIO TRASFUSIONALE
Test pretrasfusionali
identificazione anticorpo
Scelta di emazie
prive dell’antigene
EMAZIE(3)
PAZIENTE IMMUNIZZATO
APPROCCIO TRASFUSIONALE
ANTICORPI VERSO ANTIGENI AD ALTA
FREQUENZA
 PREDEPOSITO + CONGELAMENTO
 RICERCA FRA I CONSANGUINEI
 BANCA SANGUE CONGELATO
antigeni rari
ALLOIMMUNIZZAZIONE PIASTRINICA
• EZIOLOGIA
ANTICORPI ANTI HLA
più importante causa immunologica di
REFRATTARIETA’
politrasfusi, gravidanze pregresse
ANTICORPI CONTRO ANTIGENI SPECIFICI
PIASTRINICI ( HPA)
porpora post-trasfusionale
piastrinopenia neonatale
SISTEMI ANTIGENICI DELLE PIASTRINE
PIASTRINE
PAZIENTE “REFRATTARIO”
APPROCCIO TRASFUSIONALE
• PIASTRINE DA DONATORE HLA
COMPATIBILE
 difficile da reperire
 non garantisce incremento
 non utilizzabile per trattamenti cronici a lungo
termine (es. aplasie midollari)
• RICERCA PIASTRINE COMPATIBILI TRAMITE
PROVE CROCIATE CON DONATORI RANDOM
• Ig e.v.
• Terapia immunosoppressiva
PORPORA POST-TRASFUSIONALE
• SINTOMI
 piastrinopenia grave 8-15 gg dopo trasfusioni
spesso di emazie
 emorragie a volta gravi
 EZIOLOGIA
 meccanismo non chiaro
 anticorpi IgG diretti contro antigeni specifici
piastrinici
TERAPIA
NON INFONDERE PLTS!!
IVIG o PEX
• INCIDENZA: 200 casi ben documentati riportati in
letteratura
N. stimato /anno USA 1 : 8000-9000
TRASFUSIONE PIASTRINICA
PAZIENTE REFRATTARIO
Refrattarietà = mancata o ridotta risposta alla
trasfusione piastrinica
VALUTAZIONE DEL CORRETTO INCREMENTO
1h e 12-20h dall’infusione
(N°PLTS POST - N°PLTS PRE) x SUPERFICIE CORPOREA m2
CCI =
N° PLTS TRASFUSE X 1011
Risposta accettabile: >7000-10000 dopo 1h
TRASFUSIONE PIASTRINICA
MANCATO INCREMENTO: CAUSE
NON IMMUNOLOGICHE
•
•
•
•
•
•
FEBBRE
SEPSI
SPLENOMEGALIA
CID
ANTIBIOTICI
SANGUINAMENTO IN ATTO
IMMUNOLOGICHE
Ricerca anticorpi antipiastrine
BUON NATALE !
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