BANCA TERCAS S.P.A.
RELAZIONE SEMESTRALE 2009
banca tercas
ADERENTE
ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane
ABI - Associazione Bancaria Italiana
Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
AZIONISTI PRIVATI
Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo - 65%
Azionisti privati - 35%
PARTECIPAZIONI
Agena Srl - Alfa Spa - Assicuratrice Milanese Spa - Finanziaria di Partecipazioni ed Investimenti Spa (Autostrada dei
Parchi Spa) - Banca D’Italia - Banca Interregionale Spa - Centro Factoring Spa - Centro Iperbarico Polivalente e Ricerca
Spa - Sviluppo Italia Abruzzo Spa - Consorzio per lo sviluppo industriale Teramo - CSE S.C. a rl - Eurocasse Sim Spa FIRA Spa - Fira Servizi Spa - Gran Sasso Laga Srl - Intesa San Paolo Spa - Isveimer Spa - MPS Merchant Spa - Saga Spa
- SIA-SSB Spa - Siteba Spa - Swift - Sogiter Srl - Terbroker Srl - Terfinance Spa.
SEDI
Ascoli Piceno - Atri - Giulianova Lido - Nereto - Pescara, Via Conte di Ruvo - Roma - Roseto degli Abruzzi - S. Egidio alla
Vibrata - Teramo.
DIPENDENZE
Alba Adriatica - Alba Adriatica, viale Marconi - Ancarano - Aprati - Arsita - Atri, Fontanelle - Atri, Ospedale Civile - Atri,
Santa Margherita - Avezzano - Avezzano/Ag.1 - Bellante - Bellante Stazione - Bologna - Bologna Ag.1 - Campli Campomarino - Campomarino Nuova Cliternia - Canzano - Carsoli - Castelli - Colonnella - Castilenti - Cesena - Chieti
Scalo - Chiaravalle - Controguerra - Corropoli Paese - Castellalto (Castelnuovo Vomano) - Corropoli Bivio - Cermignano Civitanova Marche - Corridonia - Cologna Spiaggia - Colonnella Rio Moro Ag. 1 - Fano - Forlì - Garrufo di Sant'Omero Giulianova Paese - Giulianova Ospedale Civile - Giulianova Annunziata - Grottammare - Jesi - Lanciano
L’Aquila - Loreto - Martinsicuro - Modena - Monte Urano - Montepagano - Montesilvano - Montorio al Vomano - Morro
D’Oro - Mosciano S. Angelo - Mosciano S. Angelo, Stazione - Notaresco - Notaresco, Guardia Vomano - Osimo - Ortona Pagliare di Morro D’Oro - Pescara via Nicola Fabrizi - Pescara Santa Filomena - Pescara, via Teramo - Porto d'Ascoli Pietracamela - Poggio Morello - Poggiofiorito - Pesaro - Pineto - Porto San Giorgio - Pagliare di Spinetoli - Porto
Sant'Elpidio
Roma /Ag.1 - Roma /Ag.2 - Roma /Ag.3 - Roma /Ag.4 - Recanati - Rimini - Roseto degli Abruzzi, Campo a Mare - Penna
Sant'Andrea (Val Vomano) - San Benedetto del Tronto - S. Maria Imbaro - S. Nicolò a Tordino - S. Omero - S. Onofrio Scerne di Pineto - Silvi Marina - Silvi Marina Sud - Sulmona - Torricella Sicura - Tortoreto Lido - - Tortoreto Paese Tossicia - Termoli - Teramo Cona - Teramo Ospedale - Teramo Stazione - Teramo Madonna delle Grazie - Teramo Piano
della Lenta - Tivoli - Villa Lempa.
ORGANI STATUTARI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE
LINO
NISII
VICE PRESIDENTE
CLAUDIO
DI GENNARO
CONSIGLIERI
GIUSEPPE
ANTONIO
ANTONIO
GUGLIELMO
LUIGI
ALFREDO
ENZO
ROBERTO
FABRIZIO
CINGOLI
DE DOMINICIS
FORLINI
MARCONI
MARINI
RABBI
FORMISANI
CARLEO
SORBI
SEGRETARIO
TITO
D'EMIDIO
PRESIDENTE
LINO
NISII
VICE PRESIDENTE
CLAUDIO
DI GENNARO
MEMBRI
ALFREDO
GUGLIELMO
LUIGI
RABBI
MARCONI
MARINI
PRESIDENTE
LUIGI
MONTIRONI
SINDACI EFFETTIVI
GIANFRANCO
MASSIMO
SCENNA
DELL'ORLETTA
SINDACI SUPPLENTI
DOMIZIO
GILDA
GAVIGLIA
RUGGIERI
DIRETTORE GENERALE
ANTONIO
DI MATTEO
VICE DIRETTORE GENERALE
FRANCESCO
CORNELI
COMITATO ESECUTIVO
COLLEGIO SINDACALE
DIREZIONE GENERALE
INDICE RELAZIONE SEMESTRALE 2009
Relazione del Consiglio di Amministrazione sull'andamento della gestione………………………… pag.
2
Stato Patrimoniale …………..……………………………...………………………………………….
pag.
40
Conto Economico…….…………………….…………………………………………………………..
pag.
42
Prospetto della Redditività Complessiva…………..…………....…………………………………….
pag.
43
Rendiconto Finanziario ………………..……………….……………………………………………….
pag.
44
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto……………....…………………………………….
pag.
46
Nota Integrativa………………………………………………………………………………………….
pag.
48
Parte A - Politiche contabili…………….………………………………………………………………pag.
49
pag.
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale……………………..…………...……………………
60
Attivo…………………………………………………….…………………………………………… pag.
60
Passivo………………………………………………….…………………………………………… pag.
85
Parte C - Informazioni sul Conto Economico ....................…………………………………….
pag.
110
Parte D - Informativa di Settore………………...………………………………………………………pag.
135
Parte F - Informativa sul Patrimonio………………...…………………………………………………pag.
144
Parte H - Operazioni con parti correlate………………………...……………………………………pag.
147
Allegati al Bilancio Individuale.........………………………………………………………………..
pag.
152
Relazione Consolidata…………..……………………..……………………………………………………pag.
160
Stato Patrimoniale Consolidato……..……………………………………………………………………. pag.
165
Conto Economico Consolidato…….………………………………………………………………………pag.
167
Prospetto della Redditività Complessiva Consolidata …………..…………....…………………………pag.
168
Rendiconto Finanziario Consolidato ………………...……..…………………………………………… pag.
169
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato……………..……………………………pag.
171
Nota Integrativa Gruppo Consolidato………………………………………………………………………pag.
173
Allegati al Bilancio Consolidato.........……………………………………………………………….. pag.
278
BANCA TERCAS S.P.A.
RELAZIONE SEMESTRALE 2009
1
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE
LO SCENARIO ECONOMICO
Quadro internazionale
Le prospettive congiunturali, che già alla fine dello scorso anno apparivano a tinte fosche, dall'inizio del 2009 sono
ulteriormente peggiorate. Dallo scorso autunno, per la prima volta da decenni, tutti gli spazi economici, Nord
America, Europa ed Asia, sono stati colpiti da un rallentamento congiunturale generalizzato, spesso sfociato in gravi
recessioni, che ha provocato un crollo del commercio mondiale rafforzando ulteriormente la dinamica regressiva su
scala globale. Inoltre al rallentamento economico si è aggiunta, la crisi finanziaria internazionale, di cui non si è
ancora constatato un assestamento definitivo. A fronte di singoli sviluppi positivi, sui mercati interbancari sono state
registrate altre perdite presso molti istituti finanziari ed un perdurante calo sul mercato azionario.
Il Pil mondiale ha così registrato una forte contrazione, la prima dopo 60 anni di continua crescita, con una flessione
dell'1,5%. Una modesta «graduale e lenta ripresa», stimata tra l'1,0 e l’1,5%, è prevista solo per fine 2010. Anche
secondo il Fondo Monetario Internazionale le economie avanzate registreranno nel 2009 una «profonda recessione»
con «la più forte contrazione dal dopoguerra ad oggi». Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti, confermando tale
negativa previsione, ha, ad esempio, già segnato un calo del 2,6%, quello di Eurolandia del 3,2% e quello del
Giappone un ben più preoccupante -4,8%, anche se c’è da dire che i dati del secondo trimestre 2009 del "Paese del
Sol Levante" hanno mostrato un modesto segno positivo che lascia ben sperare.
Una certa mitigazione dei pessimi dati finora emersi viene solo dalle previsioni per il 2010 quando le economie
avanzate dovrebbero riprendere a crescere lievemente con un progresso atteso dello 0,3%: in particolare la stima
vede gli Stati Uniti con un segno positivo dello 0,2%, Eurolandia ad un + 0,1%, ed il Giappone, dopo oltre un
decennio di depressione, ad un + 0,8%. Dati più confortanti sono invece arrivati dalle economie emergenti nel loro
complesso. Il loro Pil medio ha registrato un avanzamento del 2%, che dovrebbe peraltro essere confermato anche
nel secondo semestre del 2009, mentre per il 2010 è attesa una crescita più robusta, stimata tra il 3,5% e il 4,5%,
che secondo i più pessimisti forse non andrà oltre il +2,5% restando comunque sempre in terreno positivo.
Per la maggior parte degli analisti «la migliore delle ipotesi» è che il declino dell'economia mondiale si fermi entro la
metà del prossimo anno, poiché, non essendoci alcun precedente in epoca moderna di una recessione così severa,
è molto difficile azzardare previsioni più precise. Le tensioni finanziarie e l'indebolimento economico hanno creato,
infatti, un “circolo vizioso” che continua a minacciare lo scenario globale. La crescita mondiale non avrà in tempi
rapidi una ripresa così forte come quella conosciuta nel quinquennio 2003-2007 e la crisi finanziaria dovrebbe
riverberare effetti negativi duraturi sui flussi del credito e dei capitali.
Appare ormai evidente che l’economia planetaria stia iniziando ad uscire da una recessione senza precedenti
nell’era c.d. del dopo “Seconda Guerra Mondiale”, ma la stabilizzazione avviata non è uniforme e comunque si
prevede una ripresa debole, semprechè la crisi che nel mese di agosto 2009 si è affacciata sui mercati finanziari dei
paesi dell’Europa dell’Est non stravolga di nuovo le stime con un nuovo “effetto contagio”.
Le condizioni finanziarie, nei maggiori paesi sviluppati, sono migliorate più del previsto negli ultimi mesi grazie ai
consistenti interventi pubblici. Gli ultimi dati indicano che il tasso di declino dell’attività economica sta rallentando,
anche se con marcate differenze fra le varie aree. Nonostante questi segnali positivi, però, la recessione globale non
è del tutto finita, e la ripresa prevista sarà lenta e a forma di una lunga U.
La priorità dei Governi Centrali adesso è quella di rafforzare il sistema finanziario: le politiche macroeconomiche
devono essere di sostegno al fine di preparare il terreno ad un ordinato ritiro degli straordinari interventi pubblici.
Inoltre, la grande quantità di liquidità immessa nel sistema finanziario statunitense preoccupa alcuni analisti i quali
temono che nel 2010 possa innescarsi un fenomeno di iperinflazione mai registrato prima, che potrebbe azzerare i
timidi segnali di ripresa finora registrati. La sfida per Ben Bernanke, appena riconfermato dal Presidente Barak
Obama alla guida della Fed per i prossimi 4 anni, sarà proprio quella di non soffocare la ripresa degli Stati Uniti e di
gestire l'enorme debito pubblico e l'enorme massa monetaria creata.
Il livello del debito pubblico negli Stati Uniti arriverà a fine 2009 all'82% del Pil, a questo deve aggiungersi, però,
l'enorme debito privato delle famiglie americane (14.000 miliardi di dollari). In Inghilterra, dopo le privatizzazioni della
Royal Bank of Scotland e della Lloyds Bank, il rapporto debito / Pil arriverà al 150%, mentre in Giappone il debito
pubblico ha ormai superato il 170% del Pil. Il livello Debito Pubblico / Pil dell'Italia, in passato indicato come uno dei
livelli più alti e preoccupanti (115%) sembra ormai assolutamente in linea con quello di tutti i principali Paesi
sviluppati.
2
Inoltre se negli ultimi mesi sono sembrati ridotti i rischi sistemici per il settore finanziario, questo resta però assai
vulnerabile in tema di contagio di nuovi probabili malanni che potrebbero innescarsi nelle fragili economie dei paesi
dell’Est Europa. Le aspettative di una ripresa economica si sono comunque rafforzate al punto tale da far dichiarare,
nel mese di luglio 2009, alla Banca Centrale Europea che “il peggio è ormai alle spalle ”.
In questo contesto occorre iniziare a lavorare su delle "exit strategy" dalle politiche monetarie e fiscali adottate per
assicurarsi che le politiche di medio termine siano coerenti con la costruzione di un quadro normativo finanziario
durevole, dotato di equilibri fiscali sostenibili e soprattutto tendente al mantenimento della stabilità dei prezzi.
Comunque è innegabile che l'Europa stia viaggiando a due velocità: mentre alcuni Paesi hanno registrato un
secondo trimestre 2009 già in terreno positivo, per altri la crisi sembra ancora abbastanza profonda.
Le stime per l'Italia dell'OCSE indicano un 2009 in contrazione del 5,2% rispetto ad un -5,5% previsto in aprile dal
Fondo Monetario Internazionale, con dati, attesi positivi nell’ultimo trimestre dell’anno, mentre nel 2010 si potrebbe
addirittura registrare un timido segnale di ripresa a fronte del -0,4% stimato ad inizio anno. L'Istat, invece, ha
confermato stime peggiori con un dato tendenziale che vede il Pil italiano nel 2009 contrarsi del 6,00%.
Anche l'Eurostat vede un secondo semestre 2009 a tinte meno fosche di quelle ipotizzate a fine 2008, soprattutto
rispetto a quello che si è visto nel primo semestre, e un 2010 con un tenue “rosa di fondo”.
Nel dettaglio i dati peggiori nella zona Euro sono stati quelli di Gran Bretagna, Italia, Olanda (-2,8%) e Austria (2,6%). Ma in generale tutti gli Stati membri hanno avuto un segno negativo, tranne Polonia e Cipro. Analizzando
separatamente l’andamento della domanda si sono registrate diminuzioni nei consumi delle famiglie dello 0,5% nella
zona euro e dello 0,6% nell'Unione (dopo un -0,4% e un -0,7% del trimestre precedente). Gli investimenti, invece,
hanno registrato flessioni decisamente più marcate con un crollo del 4,1% nella zona dell'euro e del 4,5%
nell'Unione. Le esportazioni sono diminuite dell'8,8% nella zona dell'euro e dell'8,3% nell'Ue a 27 Paesi, mentre le
importazioni hanno segnato un calo del 7,6% nella zona dell'euro e del 7,8% nell'Ue-27.
I dati rilevati sul mercato del lavoro indicano l'esistenza di una situazione assai preoccupante, essendo stato il dato
occupazionale quello maggiormente colpito in negativo nei primi sei mesi dell’anno e quello che risentirà più
tardivamente della prima timida ripresa: il tasso di disoccupazione nella sola Unione Europea ha, infatti, già
raggiunto il 9,5% e nel 2010 dovrebbe attestarsi ad un + 11%. Particolarmente allarmante è la situazione nel Regno
Unito dove un ragazzo su sei, in età compresa tra i 18 ed i 35 anni, ha perso di recente il proprio posto di lavoro. Il
tasso di disoccupazione in Eurolandia è atteso dunque in deciso rialzo anche nel secondo semestre 2009. Dati
ancor più preoccupanti sono stati registrati negli Stati Uniti dove il tasso di disoccupazione è ormai al di sopra del
9%, il livello più alto degli ultimi 60 anni.
Nei paesi emergenti e in via di sviluppo, invece, i tassi di crescita per il 2009 resteranno per la maggior parte, in una
fascia positiva, anche se i primi dati pubblicati a giugno confermano che le percentuali che si registreranno a fine
anno saranno notevolmente inferiori rispetto agli anni passati.
Gli analisti e le banche centrali sono concordi nel ritenere che, per il 2010, si potrà contare su di un discreto
miglioramento della congiuntura internazionale, sensibilmente sostenuta da una politica monetaria e finanziaria,
anche se la convalescenza sarà lunga. L'esperienza dimostra che il superamento di una recessione, apparsa in
seguito ad una crisi immobiliare e bancaria, procede più lentamente del solito, poiché i processi di adeguamento,
riduzione del debito, c.d. "Deleveraging" del settore finanziario e delle economie domestiche, generalmente
rallentano la dinamica della ripresa.
Stati Uniti
Il Pil 2009 degli USA, in base alle nuove stime governative, si contrarrà quest'anno più del previsto, scendendo del
2,8%, per poi segnare incrementi rispettivamente del 2,0% e del 3,8% nel 2010 e nel 2011. Tassi di crescita che non
basteranno, però, a rilanciare il mercato del lavoro, che avrebbe bisogno di una spinta maggiore: nel prossimo anno
e mezzo l'amministrazione americana ammette che il tasso di disoccupazione raggiungerà per qualche tempo il
picco del 10%, per chiudere il 2009 al 9,3% e il 2010 al 9,8%.
Il solo deficit federale 2009 si attesterà a 1.580 miliardi di dollari, contro i 1.840 miliardi stimati in febbraio, pari
all'11,2% del Pil: una riduzione imputabile alle minori spese sostenute per stabilizzare il sistema finanziario. Nei
prossimi 10 anni il disavanzo raggiungerà i 9.000 miliardi, 2.000 miliardi in più rispetto alle attese iniziali. Il tutto
senza contare lo stato di salute delle finanze pubbliche dei singoli stati, che non viene consolidato nel bilancio
centrale. Molti stati, come la California, sono addirittura sull'orlo del collasso.
3
Paesi emergenti
Nel Giugno 2009 i leader delle quattro potenze emergenti, Brasile, Russia, India e Cina, hanno dato vita al primo
summit ufficiale del Bric, che cessa così di essere un acronimo del gergo finanziario per indicare i c.d. "quattro
giganti con i piedi d'argilla" , ma diviene la sigla di un nuovo soggetto politico internazionale con piedi che appaiono
sempre più solidi e ben piantati a terra.
La reale fine della crisi economica sembra, infatti, essere iniziata proprio dalla Cina dove il Prodotto interno lordo è
cresciuto, nel primo semestre 2009, del 7,9%. Difatti l’economia cinese ha già sorpassato tutti iniziando a registrare
variazioni più che positive. Tuttavia, bisogna anche considerare che in Cina un incremento del Pil del 7,9%
rappresenta un buon risultato, ma comunque nulla di eccezionale: nel primo trimestre dell’anno la Cina, con un
+6,1%, ha archiviato il peggior risultato degli ultimi dieci anni. La crescita del Pil finora realizzata, secondo il Governo
cinese, è un dato che deve assolutamente essere migliorato essendo stato fissato per il 2009 il target dell’8%.
Tira aria buona anche per l’economia indiana, cresciuta oltre le aspettative nei primi mesi del 2009. La crescita del
secondo trimestre 2009 è stata del +5,8% rispetto lo stesso trimestre del 2008, ben al di sopra del 5,2% previsto
degli analisti in base anche alla chiusura a +5,3% del periodo ottobre, novembre e dicembre dello scorso anno. Il
primo ministro indiano ha direttamente attribuito parte del merito agli “sforzi fatti nei settori agricolo e dei servizi”
ribadendo la loro importanza nello spingere tutta la locomotiva indiana. I risultati positivi sono stati recepiti
immediatamente dagli investitori, e subito i media di Delhi, Mumbai, Bangalore e Chennai hanno dato risalto alla
notizia, iniziando a parlare apertamente di “ripresa anticipata” dalla crisi.
Inoltre l'India, sebbene sia cresciuta meno della Cina in valore assoluto, evidenzia una certa vivacità anche del
mercato interno a differenza del colosso cinese che basa tutta la propria forza esclusivamente sulle esportazioni.
Per quanto concerne quest'ultimo settore si segnala che anche nei primi mesi del 2009 l'India si è confermata leader
mondiale nel comparto dell'informatica.
Diverso lo scenario brasiliano che, da aprile a giugno, ha segnato una contrazione dello 0,8% rispetto ai tre mesi
precedenti quando aveva anche fatto registrare un calo: ciò significa che, anche il gigante brasiliano, é entrato in
recessione. Dallo staff del presidente Lula si è, però, immediatamente chiarito trattarsi di una «recessione tecnica»,
più correttamente definibile come «contrazione tecnica».
Se durante il semestre «sotto la crisi» le importazioni e le esportazioni brasiliane hanno fatto registrare un sensibile
calo, in entrambi i casi nella misura del 16%, il mercato interno, soprattutto grazie agli incentivi economici decisi dal
Governo, non ha perduto granché del proprio dinamismo. Così il settore dei servizi ed i consumi familiari, voci
notoriamente poco influenzate dal mercato esterno, sono cresciuti rispettivamente dello 0,8% e dello 0,7%.
Decisamente meno brillanti di Cina, India e Brasile sono i dati arrivati dalla Russia, fanalino di coda del Bric, dove si
è assistito ad un calo su base annua del prodotto interno lordo del 10,2% nel primo semestre 2009, con una stima di
un pesante -6,8% per il secondo. Una leggera ripresa è prevista solo per il secondo semestre 2010. Nei prossimi
mesi la produzione industriale, tallone d'Achille dell'economia russa, dovrebbe addirittura arretrare del 9,8%, mentre
gli investimenti accuseranno un colpo del 24%. La causa della forte crisi accusata dalla Russia è legata sia alla
mancata diversificazione dell'economia, basata in prevalenza sull'industria pesante e sull'export di materie prime, sia
sulla fragilità del sistema bancario, particolarmente vulnerabile nel settore degli affidamenti alle grandi imprese.
Area Euro ed Unione Europea
Nel secondo trimestre 2009 il Pil della zona euro è sceso dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti e del 3,8% su
base annua (previsione OCSE). Nell'intera Unione europea si è registrato un -0,3% congiunturale e un -3,8% / -4,2%
su base tendenziale. Nel primo trimestre dell'anno nella zona euro il calo era stato del 2,5% congiunturale e del
4,4% annuale. L'Europa è, però, pronta a voltare pagina e ad invertire la rotta per uscire dalla crisi. Nel secondo
trimestre, infatti, Germania e Francia sono tornate sorprendentemente a crescere. Battendo tutte le stime degli
analisti, nei due Paesi il Pil ha messo a segno un rialzo dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Ancora negativo,
tuttavia, il confronto con il 2008, in Germania la flessione annuale sarà del 4,8% ed in Francia del 2,1%, ma come
detto i dati prospettici lasciano ben sperare, soprattutto perchè le previsioni, pur se ancora negative, hanno subito
rettifiche migliorative rispetto a quelle fatte nel primo trimestre dell'anno.
In generale tutti gli Stati membri sono stati fortemente colpiti dalla recessione, sebbene in maniera differenziata
anche in funzione dell'esposizione relativa alla crisi finanziaria, delle dinamiche del mercato immobiliare e del tenore
degli interventi pubblici messi in campo dai singoli Governi nazionali a sostegno delle banche.
4
Nei primi mesi del 2009 si è registrata una certa stabilizzazione dei mercati finanziari, unita al ritorno di una leggera
fiducia degli investitori, cui è seguita una lenta e graduale ripresa dell'attività reale favorita dal sostegno fiscale e
dall'allentamento monetario. La Banca Centrale Europea, unitamente alla Federal Reserve statunitense, ha
mantenuto costante, con un saggio molto vicino allo zero, il tasso ufficiale di riferimento al fine i stimolare l’economia
di tutta Europa: gli effetti sono stati però differenti nei vari Paesi. L’inflazione per la prima volta dal dopoguerra ha
fatto registrare una crescita pressoché nulla nel mese di giugno.
Nello specifico la recessione ha interessato quasi tutte le componenti della domanda: il settore degli investimenti
privati è risultato quello più colpito a seguito delle ridotte previsioni della domanda ed a causa della diminuzione
netta dei finanziamenti da parte delle banche. Analogamente, anche le esportazioni europee hanno subito una forte
contrazione a causa del calo considerevole di tutto il commercio mondiale. Soltanto i consumi privati hanno resistito
bene, grazie al calo dei prezzi del petrolio e alla bassa inflazione.
Le previsioni indicano inoltre una domanda interna di beni e servizi ancora debole per tutto il 2009, a causa di un
ulteriore deterioramento del mercato del lavoro: i consumi privati, infatti, hanno archiviato un -0,5% nel primo
trimestre dell'anno e la spesa, nonostante un tasso di crescita meno negativo nel secondo trimestre, dovrebbe
rimanere contenuta anche nella seconda metà del 2009. Un quadro che sconta sicuramente l'incertezza del peso
degli incentivi pubblici alla rottamazione di vecchie autovetture in corso attualmente in molti paesi dell'area, che ha
fornito sostegno alla spesa delle famiglie nel secondo trimestre, ma che potrebbe non essere rinnovato nei
successivi mesi. La caduta del Pil nell'Eurozona sembra comunque essersi arrestata.
Il dato sulla crescita del Pil nel primo semestre 2009 resta negativo, ma in netto miglioramento, rispetto al periodo
gennaio-marzo quando si era accusato un calo medio del 2,4%. Su base tendenziale l'Eurozona ha registrato una
caduta del 4,7% contro il 4,8% del primo trimestre, mentre il Pil UE è sceso del 4,9% contro il 4,8% precedente.
Nel corso del secondo semestre 2009 è assai probabile, quindi, che il reddito reale diminuisca ancora visto il
progressivo deterioramento del mercato del lavoro che, come detto, sta creando serie preoccupazioni soprattutto in
Inghilterra. Solo i consumi statali e gli investimenti pubblici dovrebbero contribuire positivamente alla crescita, grazie
in parte alle misure di stimolo finanziario adottate nell'ambito del c.d. "piano per la ripresa economica".
Dolenti note anche per le finanze pubbliche che, in maniera generalizzata, sono state duramente colpite dalla
recessione, con il disavanzo dell’intero bilancio UE più che raddoppiato, passato dal 2,3% del Pil del 2008 al +6,0%
del primo semestre 2009, mentre nel 2010 lo stesso rapporto dovrebbe raggiungere addirittura il 7,25%. L'ampio
ricorso agli stabilizzatori automatici ed il consistente stimolo finanziario discrezionale, effettuato un po’ da tutti i
Governi centrali a sostegno delle attività economiche nazionali, non potevano che causare maggiore spesa pubblica.
Segnali positivi arrivano, invece, dal fronte inflazione che, in ambito UE, ha registrato un netto calo nei mesi di
maggio e giugno e dovrebbe continuare a scendere nel secondo e terzo trimestre 2009 a seguito di ulteriori effetti di
base, di prospettive economiche poco favorevoli e della prevista diminuzione dei prezzi delle materie prime.
Globalmente, l'inflazione IAPC dovrebbe essere leggermente inferiore all'1% nell'UE ed allo 0,5% nell'area dell'euro,
raggiungendo un minimo in entrambe le zone, IAPC e UE, a fine settembre. Il dato registrato al 30 giugno 2009 è
comunque il record storico in basso per Eurolandia. Eurostat ha infatti registrato a luglio il tasso più basso di
inflazione in Irlanda (-2,6%), Belgio (-1,7%) e Lussemburgo (-1,5%) ed il più alto in Romania (+5,0%), Ungheria
(+4,9%) e Polonia (+4,5%). In Germania, prima economia della zona Euro, il saggio d’inflazione si è attestato ad un 0,7%, mentre in Francia ad un –0,8%.
Anche in Italia l’indice dei prezzi al consumo si è abbassato ad un -0,7%, stesso livello registrato dalla Germania,
superando le stime del mese di maggio che lo davano ad un -0,6%. Un anno fa l’indice di tutta la zona euro, così
come dell’Italia, era al +4,0%. Se il record negativo dell’inflazione rappresenta una buona notizia per le famiglie
europee c’è da sottolineare che esso segnala anche il riflesso del brusco rallentamento dell’economia e del forte
calo dei consumi, situazione questa non altrettanto positiva.
Sebbene il livello di incertezza rimanga elevato, vi sono crescenti segnali che la recessione mondiale stia
raggiungendo il punto di svolta. E' quanto si legge nel bollettino di agosto della Banca Centrale Europea: “quanto
all'area dell'euro, i recenti risultati delle indagini suggeriscono che il ritmo di contrazione stia chiaramente
diminuendo. Tuttavia ci si attende che l'attività economica rimanga debole nella restante parte dell'anno: ad una fase
di stabilizzazione seguirà una graduale ripresa dei tassi di crescita trimestrali di segno positivo soprattutto grazie alle
significative azioni di stimolo adottate in tutte le principali aree economiche che dovrebbero sostenere la crescita sia
nell'area dell'euro che a livello mondiale”.
Timori permangono per nuovi rincari del petrolio e di altre materie prime in generale, che potrebbero rallentare la
ripresa innescata dalle vaste misure di stimolo macroeconomico messe in atto dai Governi e dagli altri interventi sul
piano delle politiche sociali, e per le interazioni negative più intense o prolungate fra l'economia reale e le turbolenze
finanziarie che potrebbero generarsi, nei prossimi mesi, nei paesi dell’Europa dell’Est, primi fra tutti Russia, Estonia
e Lituania.
5
Per quanto riguarda le previsioni più a lungo termine, la Bce sottolinea che il Pil dell'area Euro tornerà a crescere
gradualmente sia nel 2010 (+0,2%) che nel 2011, mentre per fine 2009 è attesa una contrazione del 3,9%. Parimenti
l'inflazione stimata si dovrebbe attestare allo 0,4% a fine 2009, all'1,1% a fine 2010, mentre per il 2011 è previsto un
contenuto aumento dell’indice dei prezzi al consumo che dovrebbe archiviare il primo anno di vera ripresa ad un +
1,6%.
Ovviamente tali previsioni sono rivolte alla media dei paesi dell'Unione e non possono essere generalizzate: la
ripresa sarà graduale e non omogenea. In Gran Bretagna, ad esempio, il vento della recessione sembrerebbe
tutt'altro che passato essendo stati inanellati una serie di dati estremamente negativi: il Pil britannico è, infatti, calato
del 2,4% nel primo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti anzichè dell'1,9% previsto. La flessione, peggiore delle
attese (-2,2%) è la maggiore su base trimestrale registrata dal 1958, mentre su base annua la previsione è stata
rivista al ribasso: 4,7% anzichè al 4,3% come indicato in precedenza.
Inoltre i "sudditi di sua maestà" rimarranno in terreno negativo anche nel 2010 (-4,1% atteso), quando la maggior
parte dei paesi europei dovrebbero, invece, iniziare ad intravedere segni di ripresa. L'allarme è stato diffuso da
Oxford Economics, il centro di analisi economico-finanziarie in collaborazione con l'Oxford University's Business
College, che ha ipotizzato un lungo periodo di deflazione per tutto il Regno Unito. La spiegazione di tale previsione è
stata fornita nel rapporto sull'influenza suina e le sue conseguenze: attualmente la società inglese sta faticosamente
venendo fuori dalla recente crisi economica e questo problema si unirà alla celebre parsimonia delle famiglie,
destinata ad aumentare in periodi di crisi com'è appunto quello provocato dalla pandemia dell'influenza A, che
toccherà probabilmente il suo massimo sotto Natale 2009.
Quest'insieme di fattori porterà le famiglie inglesi ad abbattere drasticamente le somme solitamente destinate alle
spese natalizie, con conseguente riduzione del Pil previsto in contrazione appunto anche nel 2010 del 7,5%. Facile
immaginare che la riduzione si manifesterà particolarmente con la drastica riduzione del turismo in Inghilterra ed in
Scozia, com'è del resto avvenuta in occasione della Sars in Asia che ridusse del 60% queste due importanti voci del
bilancio nazionale. Preoccupanti anche i dati relativi alla disoccupazione britannica abbondantemente superiori al
12%.
Decisamente più confortanti invece i dati che arrivano dalla "solida" Germania e che vedono confermate le previsioni
dei più ottimisti. Nel secondo trimestre il Pil della Germania, principale economia dell'UE e principale partner
economico dell'Italia, è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente contro attese di mercato pari a -0,2%.
Crescita inattesa anche per il Pil francese e, sebbene con alcuni importanti distinguo, anche per quello italiano.
Sebbene non siano ancora disponibili i dettagli del Pil tedesco, l’istituto nazionale di statistica tedesco ha dichiarato
che la crescita è stata guidata da un aumento dei consumi privati e governativi e dalle costruzioni. Anche le
esportazioni nette hanno contribuito positivamente. Su base tendenziale il Pil tedesco si è comunque contratto del
5,9% a/a.
Pessimo, come quello britannico, anche il dato sul Pil spagnolo, che ha confermato una contrazione del 3% nel
primo trimestre 2009, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e dell'1,1% nel secondo trimestre. Rispetto
all'ultimo trimestre 2008 la flessione è stata dell'1,9%. Sono i dati peggiori registrati in Spagna dall'inizio della serie
statistica Ine, nel 1970 e per trovarne di più bassi bisogna risalire al lontano 1959. La Spagna si conferma essere in
una recessione più profonda rispetto a quella di Italia, Germania e Francia dopo oltre un decennio di assoluta ed
ingiustificata euforia economica.
Area Nippocentrica
La crisi economica che ha colpito il Giappone è sicuramente fra le peggiori della sua storia. I dati inerenti il prodotto
interno lordo del 2008 e dei primi mesi del 2009 sono molto pesanti e soprattutto seguono un decennio assai opaco
anche se, tuttavia, la ripresa potrebbe essere più vicina del previsto.
Infatti anche se i dati del primo trimestre 2009 non sono stati entusiasmanti: meno 5,8% rispetto all’anno precedente
e meno 4,1% rispetto al quarto trimestre 2008, a sorpresa il secondo trimestre 2009 ha segnato un timido segnale
positivo. Le previsione dell'OCSE per il Giappone indicano su base annua un Pil in flessione del 5,6% rispetto alla
previsione del meno 6,8% effettuata nel mese di marzo.
A pesare sul calo del primo trimestre sono stati i tracolli dell’export (-26%) e degli investimenti societari (-10,4%),
senza dimenticare la lunga serie di licenziamenti che ha investito il paese. A fronte di queste notizie, gli operatori
finanziari avevano immaginato una risposta sotto il profilo della politica monetaria da parte della banca centrale
giapponese. Tuttavia, La Bank of Japan ha lasciato invariati i tassi allo 0,1% e, contrariamente alle attese, ha alzato
la sua valutazione sull’economia nazionale, per la prima volta in 2 anni e 10 mesi decidendo anche di ampliare le
garanzie che potranno essere accettate per fornire liquidità a banche e istituzioni finanziarie, ammettendo, per la
prima volta, i titoli di Stato emessi da Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania.
6
L'economia giapponese è così tornata a crescere per la prima volta dopo 5 trimestri negativi: al ritmo annualizzato
l'incremento trimestrale potrebbe tradursi in una crescita del 3,7%. La seconda economia al mondo è la terza, in
ordine temporale dopo Germania e Francia, a mostrare segnali di recupero e ad annunciare la fine della recessione.
Il dato è stato comunque leggermente al di sotto delle stime degli analisti, che si attendevano un +1% su base
trimestrale e un +3,9% in termini annualizzati.
A luglio si è inoltre registrato un balzo del surplus commerciale nipponico che rispetto al 2008 ha archiviato un bel
+364% assestandosi a 380,23 miliardi di yen, circa 2,88 miliardi di euro.
Le premesse sembrerebbero quindi favorevoli per tutta l'area nippocentrica, ma soltanto i successivi mesi daranno
la certezza ai mercati che per il "Paese del sol levante" il peggio sia ormai passato.
Crescita del PIL 2006 - 2007 - 2008 e previsione 2009 - Usa - Area Euro - Italia - Media mondiale - Paesi
emergenti
15,00
10,00
5,00
2006
2007
2008
E 2009
0,00
World
Usa
UE
Italia Giapp. Brasile Cina
India Russia
(5,00)
(10,00)
7
L'economia italiana
La situazione italiana, non dissimilmente da quella europea, ha archiviato un secondo trimestre 2009 con un Pil in
flessione dello -0,5% rispetto al trimestre precedente, flessione che diventa un - 5,8% / -6,0% su base tendenziale
annua. Questa la stima preliminare calcolata dall'Istat in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretti per
gli effetti di calendario e destagionalizzati. Il dato acquisito per il calcolo puntuale è pari ad un -4,8%. Si tratta del
quinto calo consecutivo su base trimestrale e tendenziale dove si registra il peggior dato dal 1980, anno di inizio
della serie storica Istat di tale indice. La rilevazione colloca l'Italia in una delle peggiori posizioni in ambito europeo. Il
Fondo Monetario Internazionale e l'Ocse, invece, a sorpresa nel mese di settembre 2009 hanno rivisto a rialzo le
stime per l'Italia indicando una flessione attesa per fine anno del 5,1%.
Rassicurazioni sono arrivate dai dati del c.d. “superindice", costruito proprio dall'Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico, del mese di giugno, che indicano che, tra le principali economie dell'area UE, l'Italia,
seguendo Francia e Germania, ha mostrato qualche timido segnale di ripresa nel mese di maggio. Francia e
Germania hanno archiviato anche un Pil con segno positivo, oltre che un superindice in leggera crescita, rispetto allo
stesso mese dell'anno precedente. Nella rilevazione del superindice, però, l’Italia ha addirittura risultati migliori
anche della Francia con l'indicatore in crescita di 2,2 punti contro l’1,4 francese.
Al superindice Ocse non può, tuttavia, essere attribuito la stessa importanza della rilevazione del Pil, essendo
questo un semplice indicatore tendenziale di fiducia degli operatori economici sul prorpio futuro. L'indice sintetizza,
infatti, i giudizi delle imprese che, con una percentuale del 53,80% contro il 32,40 del precedente sondaggio, iniziano
ad intravedere un miglioramento dello scenario economico già nei prossimi mesi.
Le attese sono meno negative tra le aziende che operano nel Nord Ovest e tra quelle con almeno mille addetti,
annotano gli economisti della Banca d'Italia. Segnali di recupero si rintracciano anche quando alle aziende viene
chiesto come saranno le proprie condizioni operative nei prossimi tre mesi: si è ridotta, infatti, anche la percentuale
di chi prevede un peggioramento, essendo passata dal 60,2 al 26,3%, mentre la quota di chi vede un miglioramento
a breve termine è salita dal 3,7 al 10,2%. Nell'insieme, però, il quadro rimane ancora segnato dall'incertezza, visto
che gli indecisi, come in pratica possono essere catalogati coloro che in questo momento parlano di situazione
invariata, sono risultati pari al 63,5% nella rilevazione di Giugno 2009.
Tornando ad analizzare il dato puntuale del Pil italiano rilevato nei primi sei mesi dell'anno, si evince che la
contrazione congiunturale è il risultato di una diminuzione del valore aggiunto dell'agricoltura, dell'industria e dei
servizi. Certamente, i dati italiani non sono dissimili da quelli degli altri paesi sviluppati che vedono gli stessi Stati
Uniti registrare una flessione tendenziale annua del 2,8% - 2,9%.
Per quanto concerne gli scambi con l’estero le importazioni di beni e servizi sono diminuite del 3%, il totale delle
risorse, Pil ed importazioni di beni e servizi, è diminuito dell'1%. Dal lato della domanda le esportazioni sono
diminuite del 3,7%, gli investimenti fissi lordi del 2,9%, mentre i consumi finali nazionali sono aumentati dello 0,6%.
La diminuzione degli investimenti è stata determinata da una contrazione del 5,9% degli investimenti in macchine,
attrezzature e altri prodotti, dell'1,6% degli investimenti in costruzioni, mentre si è registrata una crescita dell'1,2%
degli acquisti di mezzi di trasporto. In termini tendenziali, le esportazioni sono diminuite del 23,9% e le importazioni
del 18,1%. La spesa delle famiglie residenti è diminuita dell'1,8% mentre quella della pubblica amministrazione e
delle istituzioni sociali private è cresciuta dell'1,7%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale è diminuita, in
termini tendenziali, del 2%. In maggiore sofferenza i consumi di beni durevoli (-5,6%). In calo comunque anche gli
acquisti di beni non durevoli (-2,2%), mentre gli acquisti di servizi sono cresciuti dello 0,5%. Gli investimenti fissi lordi
hanno segnato nel complesso una contrazione del 15,4% (con diminuzioni del 28,7% per i mezzi di trasporto, del
21,8% per i macchinari e gli altri prodotti e dell'8,1% per le costruzioni).
Il Pil italiano nel secondo trimestre dell'anno è calato di più rispetto al complesso dei paesi euro. Se in Italia la
diminuzione è stata dello 0,5% congiunturale e del 6% tendenziale, per i Paesi Euro il calo è stato dello 0,1% rispetto
al trimestre precedente e del 4,7% rispetto al secondo trimestre 2008. Nel secondo trimestre il Pil è aumentato in
termini congiunturali dello 0,9% in Giappone, e dello 0,3% in Francia e Germania, mentre è diminuito dello 0,7% nel
Regno Unito e dello 0,3% negli Stati Uniti. In termini tendenziali il Pil è diminuito del 6,5% in Giappone, del 5,9% in
Germania, del 5,5% nel Regno Unito, del 3,9% negli Usa e del 2,6% in Francia.
Su base territoriale tutte le regioni hanno fatto registrare una marcata flessione delle esportazioni, ad eccezione
della Liguria (più 5,9%). Fra le regioni che più contribuiscono ai flussi commerciali con l’estero, le flessioni maggiori
hanno riguardato Sicilia (meno 52,6%), Sardegna (meno 50,0%), Abruzzo (meno 34,5%), Friuli-Venezia Giulia
(meno 29,0%), Puglia (meno 27,9%), Piemonte (meno 26,8%), Marche (meno 24,7%), Emilia-Romagna (meno
23%) e Lombardia (meno 21,1%).
8
Per quanto riguarda i dati relativi alla bilancia commerciale si segnala che il primo semestre del 2009 ha archiviato
un netto recupero del passivo commerciale, sceso dagli oltre 12,7 miliardi di euro a 3,9 con un recupero di circa il
65%, questo dovrebbe portare, per la prima volta, dopo oltre un decennio, ad avere entro fine anno il pareggio della
bilancia commerciale. Se poi il calcolo venisse depurato dal grande fardello dell’import energetico, al netto di petrolio
e gas naturale, si registrerebbe un saldo positivo per oltre 15 miliardi di euro, segno che nonostante la crisi
economica che ha colpito tutti i grandi paesi esportatori, dal Giappone alla Germania, il made in Italy continua tutto
sommato a resistere.
Quanto ai dati delle principali società quotate e quindi al 40% del fatturato complessivo del campione analizzato a
fine giugno da Mediobanca, è emerso che i ricavi sono scesi del 17% nel settore energetico e del 14% nel
manifatturiero, i margini operativi sono calati rispettivamente del 30% (settore energetico) e di oltre il 60% (settore
manifatturiero), mentre per il risultato corrente la flessione é stata di quasi l'80% nel manifatturiero contro meno del
30% nell'energetico. Nonostante l'impatto vero della crisi, in arrivo nei bilanci 2009, Mediobanca rileva che la
struttura finanziaria delle imprese italiane appare in grado di reggere l'urto, a patto naturalmente che le difficoltà non
si prolunghino troppo nel tempo. Per il totale del campione, infatti, il patrimonio netto tangibile si attesta al 45,1% del
capitale finanziario, mentre l'attivo netto circolante é il 28,6% del capitale investito. Dati che si confrontano con un
livello dei debiti finanziari a breve pari al 17,9% del capitale finanziario, con un margine di liquidità (differenza tra
attivi e passivi con scadenza a un anno) al 10,7%.
La situazione é apparsa migliore per le imprese pubbliche (margine di liquidità al 14,1% e patrimonio netto tangibile
al 56,7%), mentre quelle private hanno registrato un patrimonio netto tangibile medio al 35,4% del capitale
finanziario ed un margine di liquidità all'8%. Lo spaccato per settori, d'altra parte, evidenzia una situazione di
tranquillità per imprese manifatturiere (patrimonio tangibile al 53,3% e margine di liquidità al 16,8%) ed energetiche
(46,4% e 21,2), mentre il terziario (31,9% e -11,3%) "soffre di uno sbilancio di liquidità con una quota di debiti a
breve che di fatto andrebbe considerata immobilizzata".
Per le famiglie italiane il dato positivo, registrato al 30 Giugno 2009, è che sono risultate le meno indebitate d'Europa
con un debito medio di 21 mila euro: 37 mila euro il debito medio delle famiglie tedesche, 56 mila euro quello delle
famiglie spagnole e addirittura 63 mila euro è risultato essere l'indebitamento medio delle famiglie inglesi.
L’avvio della ripresa avverrà tuttavia con molta gradualità, evidenziandosi nelle cifre medie annue solo a partire dal
2010. L’inerzia che dovrebbe caratterizzare il recupero ciclico italiano riflette quella prevista per la domanda
internazionale. In particolare, il secondo trimestre del 2009 sarà ancora negativo, a causa del trascinamento
derivante dalla caduta di gennaio-marzo, ma un segno positivo nell’evoluzione del prodotto lordo dovrebbe tornare a
evidenziarsi a partire dal terzo trimestre quando i provvedimenti decisi dal Governo nella manovra estiva dovrebbero
contribuire a dare sostegno alla domanda interna. Nelle stime più recenti del FMI il Pil italiano nel 2010, dovrebbe
aumentare, nei dati corretti per il numero di giorni lavorativi, dello 0,2%, e dello 0,3%, non effettuando
l’aggiustamento del calendario.
Il quadro economico abruzzese, marchigiano, emiliano, molisano e laziale
Per quanto riguarda le aree di maggior insediamento territoriale della banca, i dati relativi alla regione Abruzzo del
primo semestre 2009 evidenziano un deciso calo della produzione (meno 14%) e del fatturato (meno 9,5%)
soprattutto quello verso l’estero, in flessione del 9,1%. Anche le aspettative per il prossimo semestre persistono
nell'indicare dati in flessione sebbene le condizioni di accesso al credito non evidenziano particolari fenomeni di
inasprimento. Nel quadro congiunturale l'impresa manifatturiera abruzzese ha proseguito purtroppo nel
peggioramento. I principali indicatori economici hanno, infatti, continuato a manifestare consistenti diminuzioni
rispetto all'ultimo trimestre 2008 e soprattutto rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Le diminuzioni più marcate hanno riguardato i mezzi di trasporto (-35,8%), i minerali non metalliferi (-24,4%), la
metal meccanica (-16,9%),il legno ed i mobili (-19,7%). Minori contrazioni produttive sono state rilevate nella chimico
- farmaceutica (-4,9%) e nel tessile abbigliamento (-2,7%). Il territorio che ha registrato il maggiore calo produttivo è
stato quello della provincia di Chieti (-16,9% su base annua). Le altre tre province hanno archiviato diminuzioni
tendenziali della produzione, sebbene inferiori al calo rilevato a livello regionale (l'Aquila -11,9%; Teramo -13,5%,
Pescara -10,9%). I dati sull’occupazione fotografano una situazione alquanto opaca con un totale forza lavoro di
548.000 unità al 30 Giugno 2009, in diminuzione di 12.000 unità rispetto al 1° semestre 2008, mentre su base
percentuale annuale la contrazione abruzzese si attesta ad un - 5,0%.
La flessione dei livelli produttivi è stata registrata in tutte le province anche in termini congiunturali, sebbene con
intensità minori di quelle tendenziali. Dalle piccole e medie imprese (10-49 addetti) sono arrivati i segnali di maggiore
sofferenza, mentre le medie (50-249 addetti) hanno mostrato maggiori capacità di tenuta con le grandi imprese
abruzzesi che hanno manifestato un miglioramento diffuso rispetto al trimestre precedente.
9
L’analisi dei dati relativi alla regione Abruzzo del secondo trimestre deve necessariamente essere effettuata
considerando il forte evento calamitoso che la notte del 6 aprile ha devastato l’Aquila e la sua provincia,
interessando un'area significativa, circa il 24%, dell’intero territorio regionale. Il violento sisma, che ha causato oltre
300 vittime tra la popolazione civile, ha fortemente deteriorato le condizioni di vita di una popolazione in un'ampia
zona appenninica, caratterizzata sia da un’importante presenza industriale che da una significativa presenza rurale,
peraltro già interessata da intensi fenomeni di spopolamento. Il sisma si è inoltre verificato in un momento
congiunturale già di per sé difficile per l'economia nazionale e regionale.
Sono state danneggiate in diversa misura le infrastrutture, il patrimonio edilizio pubblico e privato e, sia direttamente
che indirettamente, un po' tutta l'economia reale. Soprattutto, è stata interessata un'intera area urbana, in particolare
il suo centro storico, in cui erano collocate le principali sedi delle autorità amministrative locali (regionali, provinciali,
comunali), degli organi di giustizia, degli istituti di credito, delle scuole. Di particolare gravità è stato il danno subito
dal patrimonio artistico ed architettonico, con negative ripercussioni non solo a livello locale, ma sull'immagine di una
regione che vede nel turismo una componente significativa della propria economia.
Le attività economiche presenti nel perimetro più tipicamente urbano del territorio colpito dal sisma che, in varia
misura, alimentavano anche le caratteristiche identitarie del capoluogo di regione sono state praticamente azzerate,
essendo stati costretti i titolari di queste attività (circa 700 con un volume d’affari annuo di circa 230 milioni di euro),
a differenza di quelli operanti nel restante perimetro urbano, ad una interruzione totale delle proprie attività.
A tutto ciò deve aggiungersi il blocco, pressoché totale, delle attività legate al sistema universitario che
rappresentava un settore trainante per l'economia aquilana in grado di contribuire in modo non secondario alla
determinazione della domanda interna e dell’intero Pil regionale. Dei 27 mila studenti iscritti all'Università dell'Aquila,
circa 15 mila, erano stabilmente dimoranti nella città per la frequenza dei corsi, generando un flusso finanziario
medio annuo compreso tra 135 e 150 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i circa 20 milioni di euro messi in
movimento dagli studenti pendolari e gli oltre 60 milioni di quelli residenti in sede, per un totale di quasi 240 milioni di
euro annui.
Le misure di sostegno a favore dell’Università ed i fondi stanziati dal Governo centrale per la ricostruzione
potrebbero riuscire in parte a mitigare l’effetto negativo del sisma rimettendo velocemente in movimento tutta
l’economia abruzzese, ma la grande quantità di variabili che attualmente sono in gioco non consentono a nessun
analista economico di effettuare valide previsioni economiche. Soltanto i dati a consuntivo 2009 daranno la
possibilità di effettuare valutazioni più puntuali e veritiere della complessa situazione economica regionale ed
aquilana.
Profondo rosso anche per l'economia emiliana. Tutti i settori hanno fatto registrare segni negativi, fatta eccezione
per i prezzi dei fornitori, che sono rimasti, più o meno stabili (+0,4%). La produzione e la domanda sono andate giù
del 4,9% (-4,2% su base annuale), il fatturato è calato del 4%, gli ordini si sono ridotti del 2,5%. A picco le
esportazioni, che hanno perso il 5,7%, mentre l'occupazione ha registrato una riduzione del 3,1% (-2,4% dal primo
semestre 2008). Anche gli artigiani hanno ridotto gli investimenti del 4,1%.
Grande la sofferenza per l'artigianato che nei primi sei mesi dell'anno ha visto la produzione contrarsi del 5,8%, il
fatturato diminuire del 4,2% e il numero degli addetti flettere del 3,5%. A risentire di più dalla fase recessiva sono
state le aziende dei settori alimentare, della meccanica, dell'elettronica, dei mobili e del legno, che hanno avuto
andamenti negativi sia nei livelli produttivi che negli ordini. Leggermente migliori sono stati i risultati delle imprese del
comparto moda, della chimica, plastica, vetro, carta e metallo.
In affanno anche l'edilizia e il settore dei servizi alle imprese, che hanno incassato il peggiore risultato degli ultimi
anni. Il minor clima di fiducia si è riflesso sul fatturato dei servizi alla persona (-4,3%). Tra le province, le maggiori
difficoltà sono state registrate a Modena e Rimini, mentre nel secondo semestre si prevedono le performance
migliori per Bologna, Ferrara, Forli'-Cesena, Parma e Reggio Emilia, mentre Ravenna e Piacenza sembrano essere
maggiormente attrezzate per ripartire, dopo un primo semestre caratterizzato da forti ridimensionamenti. In
generale, la crisi, poco o molto, ha colpito il 70% delle aziende, che indicano tra le eventuali mosse per reagire la
diminuzione dei prezzi (così il 38,5%), la riduzione della forza lavoro (25%) e il contenimento dei costi di produzione
e dei servizi accessori (17%). Rimane complicato il rapporto con le banche, mentre si allungano i tempi di
pagamento (in media 2 mesi e mezzo) e cresce la quota dei crediti insoluti, cioè delle fatture non pagate dai clienti.
Tuttavia, le attese per la seconda parte dell'anno sembrano improntate ad un maggiore ottimismo.
La crisi si è fatta sentire ovviamente anche nella Regione Marche colpendo in particolar modo l’occupazione: sono
infatti molti i posti di lavoro a rischio nei prossimi mesi. Il Governo regionale è intervenuto con contributi al reddito dei
lavoratori attraverso assegni mensili, con sostegni integrativi agli enti locali per le politiche sociali a favore delle
famiglie in difficoltà e con ammortizzatori sociali in deroga per le micro e piccole imprese: 47 milioni erogati e 50 a
disposizione e di collaborazione con le banche per l’anticipazione ai lavoratori degli assegni di cassa integrazione in
attesa delle istruttorie dell’Inps.
10
Dal primo gennaio al 30 giugno 2009 le imprese marchigiane in attività sono scese da 161.667 a 160.553, con un
calo di 1.114 unità. In forte aumento anche l’apertura di nuove procedure fallimentari: sono state 263 rispetto alle
117 dello stesso periodo dell’anno precedente. Le imprese che hanno deciso di “abbassare la saracinesca” nel
primo semestre del 2009 sono nella media dei periodi precedenti, ma quest’anno, a differenza dei periodi
precedenti, non sono state rimpiazzate da nuove attività.
Nel dettaglio il calo delle imprese attive, secondo i dati di Unioncamere Marche, ha colpito soprattutto l’agricoltura (533) ma anche il manifatturiero (-290), il commercio (-219) e le costruzioni (-171) che, per la prima volta da oltre un
decennio devono fare i conti con una diminuzione del numero delle imprese. In controtendenza le aziende
immobiliari e informatiche (+170) ed i servizi (+41).
A preoccupare sono soprattutto i dati che arrivano dai settori tradizionali dei distretti marchigiani che vedono la
meccanica perdere 67 aziende ed il calzaturiero 60. Problemi anche per il mobile (-58) e il tessile abbigliamento (33). Per quanto riguarda le imprese sul territorio, sono Ascoli Piceno e Fermo a pagare il conto più salato (-408), ma
anche la provincia di Pesaro e Urbino registra una perdita pesante (-331 aziende attive). Più contenuto il calo delle
imprese in attività ad Ancona (-200) ed a Macerata (-175).
Anche l’artigianato locale registra un semestre negativo, con una diminuzione di 692 imprese da gennaio a luglio.
Infine i fallimenti: sono passati da 117 a 263 con un’impennata di 146 procedure in più nei primi sei mesi dell’anno,
distribuite in modo omogeneo nelle province marchigiane.
Migliore la situazione del Lazio per il quale un'indagine elaborata dal Centro Studi di Unioncamere, in collaborazione
con Prometeia, ha stimato che il calo del Pil su base regionale del Lazio sarà inferiore alla media nazionale, stimata
ad un -0,3%. Non a caso la regione risulta comunque una di quelle in minor difficoltà: nelle stime di Unioncamere è,
infatti, preceduta solo dal Veneto e dalla Valle D'Aosta (0%).
Più rosee le previsioni per il 2010 e il 2011 che attribuiscono al Lazio una crescita del Pil pari rispettivamente allo
0,7% e all'1,3%.
La regione si colloca, infatti, in Italia al secondo posto (dopo la Lombardia) in termini di valore aggiunto (10,6% del
totale Italia), grazie a una struttura produttiva caratterizzata dalla rilevanza dei servizi, dall’apertura al commercio
estero, che controbilanciano un basso tasso di industrializzazione.
In questo quadro la differenziazione della struttura produttiva, resa possibile anche dalla presenza di filiere eccellenti
(settore aerospaziale, comparto chimico e biotecnologie, new economy), di un’elevata spesa pubblica in ricerca e
sviluppo (pari a circa il doppio della media nazionale) e di una bassa apertura al commercio estero, hanno reso la
regione meno esposta alle fluttuazioni del ciclo economico. Queste tre peculiarità, che caratterizzano in maniera
marcata l’economia laziale, consentiranno, secondo gli analisti, un recupero in tempi più brevi rispetto alla media
nazionale.
Fanalino di coda dei territori dove Banca Tercas Spa svolge la propria attività è la Regione Molise da sempre
territorio meno ricco e prosperoso tra le regioni del Sud Italia. Dall’ultimo rapporto "Congiuntura del Mezzogiorno per
il 2008" , si evidenzia come il Molise sia una regione in continua difficoltà economica avendo raggiunto il clima di
fiducia degli operatori il minimo storico degli ultimi dieci anni. Tale diminuzione è imputabile al combinato andamento
sia della fiducia delle imprese che di quella dei consumatori: nell'industria manifatturiera è stata rilevata una marcata
flessione del livello corrente degli ordini. L'entità della diminuzione del Pil regionale è comunque in linea con quanto
rilevato nella media del Mezzogiorno d'Italia.
In particolare nel primo semestre dell'anno sono risultate in diminuzione anche le acquisizioni di macchine agricole
in una regione che vede l'agricoltura essere il proprio settore trainante con una flessione nelle vendite di macchine
per l'agricoltura del 12,7%.
La contrazione del Pil molisano attesa per fine 2009 è del 6,8%, ben al di sopra del dato nazionale ed anche sul
fronte occupazionale non c'e' stata quella inversione di tendenza che ci si aspettava essendo stato registrato un
aumento complessivo della cassa integrazione del 13,2% rispetto al mese di maggio, incremento dovuto
essenzialmente al consistente ricorso alla cassa integrazione straordinaria che ha visto un aumento del 70,3% a/a.
Lo rileva la Uil in uno studio sull'andamento della cassa integrazione nelle aziende medio - grandi nelle regioni
italiane, dal quale emerge che la crescita della cig ha investito 13 regioni con il picco più alto nella Provincia
Autonoma di Trento (+119,1%), seguita poi proprio dal Molise (+97,7%), dal Friuli Venezia Giulia (+87,5), dalla
Liguria (+80,7%) e dalla Basilicata (+60,7%).
11
L'Intermediazione creditizia
Il peggioramento della redditività bancaria in Italia, iniziato nel 2008, è proseguito nei primi mesi del 2009. Nel primo
trimestre gli utili dei cinque maggiori gruppi si sono ridotti del 40% rispetto allo stesso periodo del 2008: il rendimento
del capitale e delle riserve (Roe) delle attività ricorrenti si è dimezzato, attestandosi al 4,5%. La crescita del margine
di interesse, rimasta positiva per tutto il 2008, si è arrestata.
Anche per Banca d’Italia la recessione mondiale «si sta attenuando, ma restano incerti i tempi e la forza della
ripresa». La caduta del Pil e del commercio mondiale si era approfondita nel primo trimestre del 2009, ma la
produzione industriale e altri indicatori coincidenti segnalano un rallentamento del ritmo di flessione nel secondo
trimestre. Inoltre, l’esigenza di ricostituire le scorte dà un primo impulso alla produzione e nei sondaggi d’opinione
emergono segnali di minore pessimismo. Questi segnali sono incoraggianti, aggiunge Palazzo Koch, ma restano
incerte la cadenza temporale e la forza della ripresa. Soprattutto, non è venuto meno il rischio che le ricadute della
recessione sul mercato del lavoro possano ancora ripercuotersi in misura significativa sulla domanda finale. Anche
se per quanto riguarda il mercato del lavoro ci si deve attendere, anche per il 2010, un ulteriore peggioramento.
Sono diminuite leggermente le imprese residenti in Italia che si sono dimostrate in grado di fare fronte al proprio
fabbisogno finanziario nel trimestre. L'indicatore congiunturale ha fatto segnare, infatti, un +17,3 contro un +21,8 del
trimestre precedente. In termini percentuali le imprese che hanno affermato di essere state in grado di fare fronte al
proprio fabbisogno finanziario sono state il 58,7%, le imprese che nello stesso periodo hanno dichiarato di esservi
riuscite, ma con qualche difficoltà, sono state il 32,2%, mentre le imprese che hanno dichiarato esplicitamente di non
essere state in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state il 9,1%.
La previsione circa la capacità delle aziende di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel terzo trimestre del
2009, fa segnare una sostanziale stabilità con un -0,2, contro il precedente -1,0.
Al 30 Giugno 2009 i dati diffusi dall'Abi indicano che, a livello di sistema italiano, su base annua gli impieghi sono
cresciuti dell'1,90%, contro il 4,90% del 2008 ed il 10,20% del 2007, mentre la raccolta ha fatto registrare un
progresso del 10,3% contro l'11,70% del 2008 ed il 6,7% del 2007. Il confronto con i dati di raccolta ed impieghi del
sistema, relativi agli anni 2007, 2008 e al primo semestre 2009, è riportato nel grafico che segue.
Raccolta - Impieghi
14%
11,7%
12%
10,3%
10,2%
%
10%
8%
6,7%
4,9%
6%
4%
1,9%
2%
0%
31.12.2007
31.12.2008
raccolta
30.06.2009
Impieghi
12
LA SITUAZIONE DELLA BANCA
(Nota: i dati riportati sono espressi in milioni di euro)
Le masse intermediate
Masse Intermediate
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Variazioni
Assoluta
%
Raccolta diretta
2.877
2.994
(117)
(3,91%)
Raccolta indiretta
1.451
1.611
(160)
(9,93%)
Raccolta totale
4.328
4.605
(277)
(6,02%)
Al 30 Giugno 2009 la raccolta complessiva si attesta a 4.328 milioni di euro con un decremento del 6,02% rispetto al
31 Dicembre 2008. Tale risultato vede una flessione sia della raccolta diretta (-3,91%) che dell'indiretta (-9,93%).
La raccolta diretta
Raccolta diretta
Depositi, C/C, CD e Obbligazioni
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Variazioni
Assoluta
%
2.752
2.765
(13)
(0,47%)
1.707
1.710
(3)
(0,18%)
Certificati di deposito
170
118
52
44,07%
Obbligazioni
875
937
(62)
(6,62%)
125
229
(104)
(45,41%)
2.877
2.994
(117)
(3,91%)
Raccolta a vista
Pronti contro termine
Totale Raccolta diretta
Raccolta diretta 30.06.09
PCT
Obbligaz.
Raccolta a vista
Certificati di deposito
La raccolta diretta registra una diminuzione in
valore assoluto di euro 117 milioni. Il
decremento è dovuto principalmente al
comparto dei pronti contro termine, in
flessione del 45,41% ed al comparto
obbligazionario in flessione del 6,62%, mentre
sostanzialmente stabile si presenta il
comparto dei libretti di deposito (+0,38%).
Obbligazioni
Pronti contro termine
C.D.
Raccolta a
Vista
13
La raccolta indiretta
Raccolta indiretta
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Raccolta Gestita
Variazioni
Assoluta
%
456
526
(70)
(13,31%)
GPF, GPM e C/gestito
22
86
(64)
(74,42%)
Fondi comuni e SICAV
297
314
(17)
(5,41%)
Assicurazioni
137
126
11
8,73%
995
1.085
(90)
(8,29%)
1.451
1.611
(160)
(9,93%)
Raccolta amministrata
Totale Raccolta indiretta
La raccolta indiretta è in flessione del 9,93% a
fronte di una diminuzione sia della
componente gestita, che registra una
variazione di 70 milioni di euro (-13,31%), che
della componente amministrata, in riduzione
dell'8,29%. La componente assicurativa,
invece, presenta un leggero incremento di 11
milioni di euro (+8,73%).
Raccolta indiretta 30.06.09
GPF e
GPM
Fondi e
SICAV
GPF, GPM e C/gestito
Fondi comuni e SICAV
Assicuraz.
Assicurazioni
Raccolta
amm.ta
Raccolta amministrata
Gli impieghi a clientela
Tipologia
Conti correnti e finanziamenti
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Variazioni
Assoluta
%
738
829
(91)
(10,98%)
1.569
1.481
88
5,94%
9
9
0
0,00%
Titoli di debito
119
121
(2)
(1,65%)
Attività deteriorate
101
60
41
68,08%
Altri impieghi
184
171
13
7,60%
Att. cedute non cancellate: cartolar
285
309
(24)
(7,77%)
3.005
2.980
25
0,84%
Mutui
Prestiti personali
Totale Impieghi
14
Gli impieghi presentano un incremento dello
0,84%%, attestandosi a 3.005 milioni di euro
al netto dei fondi rettificativi. I mutui, tenendo
conto anche dei crediti cartolarizzati, che a
tutti gli effetti continuano ad essere esposti nel
Bilancio di Banca Tercas Spa, presentano un
incremento complessivo del 3,58%. Le attività
cedute e non cancellate si riferiscono, infatti,
alle due operazioni di cartolarizzazione
concluse nel 2007 e nel primo semestre 2008.
Tali operazioni hanno riguardato mutui
commerciali e mutui residenziali in bonis.
Impieghi 30.06.09
Conti correnti e finanziamenti
Mutui
Prestiti personali
Titoli di debito
Attività deteriorate
Altri impieghi
Att. cedute non cancellate: cartolarizzazione
Att. Ced.
Att. ced.
non canc.
C/C
Altri
Att. det.
Titoli di
debito
Mutui
Con riguardo ai c.d. mutui “sub prime”, ossia a quei mutui concessi a clienti che offrono scarse garanzie, si segnala
che Banca Tercas non ha in essere alcun tipo di finanziamento sub prime, né diretto né indiretto (possesso di
obbligazioni del tipo A.B.S. con collaterale costituito da crediti della specie).
In relazione ai danni prodotti dal recente evento tellurico a L'Aquila si precisa che è stata effettuata una attenta
analisi dello stato degli immobili posti a garanzia di affidamenti. La disamina ha evidenziato effetti non significativi
sull'ammontare delle garanzie.
Attività deteriorate
Tipologia
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Variazioni
Assoluta
%
Sofferenze
15,12
12,78
2,34
18,31%
Incagli
46,23
36,11
10,12
28,03%
Crediti sconfinati
39,65
11,20
28,45
254,02%
Crediti ristrutturati
0,00
0,00
0,00
n.d.
101,00
60,09
40,91
68,08%
Totale Attività deteriorate
Le attività deteriorate presentano un incremento del 68,08% determinato in particolar modo dall'incremento dei
crediti incagliati e in sconfino, rispettivamente +28,03% e +254,02%.
I crediti deteriorati vengono opportunamente presidiati con accantonamenti pari al 20,81% sugli incagli, al 6,30%
sugli sconfinati e al 68,41% sulle sofferenze.
Le operazioni di cartolarizzazione
Nell'aprile 2008 è stata avviata una seconda operazione di cartolarizzazione, che ha fatto seguito a quella avviata nel
2007, avente ad oggetto mutui performing derivanti da operazioni fondiarie concesse a persone fisiche per
l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili residenziali. La Società Veicolo utilizzata è la società,
costituita ad hoc ai sensi della legge 130/99, Adriatico Finance RMBS Srl con sede a Milano.
In data 4 giugno 2008 la società veicolo ha proceduto all'emissione dei titoli ABS per un importo complessivo pari a
192,5 milioni di euro, suddivisi in due tranches: una "senior", con rating "AAA" assegnato da Standard & Poor's, ed
una "junior", priva di rating. I titoli emessi sono stati acquistati interamente da Banca Tercas.
15
In data 8 luglio 2008 si è anche perfezionata la prima operazione di cartolarizzazione, avviata nel 2007 ed avente ad
oggetto la cessione di crediti in bonis derivanti dalla concessione di mutui di origine commerciale. La società veicolo
Adriatico Finance SME Srl ha emesso titoli, per un importo complessivo di euro 162,9 milioni, suddivisi in due
tranches: una "senior" con rating "AAA", assegnato da Standard & Poor's, ed una "junior" priva di rating. Anche i titoli
emessi dalla società veicolo Adriatico Finance SME Srl sono stati acquistati interamente da Banca Tercas.
Per entrambe le operazioni ci si è avvalsi della collaborazione di HSBC, primaria istituzione finanziaria mondiale, in
qualità di "sole arranger" e "lead manager". Si precisa, inoltre, che in qualità di servicer, la Banca continuerà a
gestire le riscossioni sui crediti ceduti e, quindi, a mantenere direttamente i rapporti con i clienti ceduti.
Dal momento che entrambe le operazioni di cartolarizzazione non presentano i requisiti previsti dallo IAS 39 per
poter effettuare la derecognition (cancellazione), i crediti ceduti continuano ad essere rappresentati in bilancio, in
base al metodo della c.d. “rappresentazione netta”. Pertanto, nell’attivo dello Stato Patrimoniale le attività cedute
continuano ad essere esposte tra i crediti verso la clientela, mentre nel passivo dello Stato Patrimoniale viene
esposto il debito per l'importo ricevuto dalle società veicolo, conseguentemente le obbligazioni acquistate non
vengono rappresentate nell'attivo, ma riducono tali debiti.
Di seguito si forniscono alcune informazioni relative a quei crediti che, dopo la cessione alle due società veicolo,
Adriatico Finance Sme Srl ed Adriatico Finance RMBS Srl, sono divenuti c.d. "crediti problematici".
Si segnala, inoltre, che in data 20 marzo 2008 è stata avviata un’operazione di cartolarizzazione relativa a
finanziamenti leasing originati dalla Terfinance Spa (ex Terleasing Spa), utilizzando, come Società Veicolo, Adriatico
Finance SME Srl.
L’operazione si è perfezionata in data 25 settembre 2008 con l’emissione di titoli, tutti acquistati da Banca Tercas
Spa, per un importo complessivo di euro 118,88 milioni, suddivisi in tre tranches prive di rating.
Anche per questa operazione di cartolarizzazione ci si è avvalsi della collaborazione di HSBC, primaria istituzione
finanziaria mondiale, in qualità di "sole arranger" e "lead manager".
Attività deteriorate tra le attività cedute non cancellate
Tipologia
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Variazioni
Assoluta
%
Sofferenze
0,04
0,00
0,04
n.d.
Incagli
1,06
0,20
0,86
430,00%
Crediti scaduti
2,87
0,13
2,74
n.d.
Crediti ristrutturati
0,00
0,00
0,00
n.d.
Totale Attività deteriorate
3,97
0,33
3,64
n.d.
Le attività deteriorate, presenti tra le attività cedute e non cancellate oggetto di cartolarizzazione, ammontano
complessivamente ad euro 4.053 migliaia, svalutate per euro 78 mila: il valore netto in bilancio è di euro 3.975
migliaia.
L'attività sui mercati finanziari
Tipologia
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Variazioni
Assoluta
%
Att. fin. det. per la neg. HFT
174,34
206,51
(32,17)
(15,58%)
Att. fin. disp. per la vendita AFS
104,74
78,22
26,52
33,90%
Totale Attività finanziarie
279,08
284,73
(5,65)
(1,98%)
16
Al 30 Giugno 2009 il portafoglio di proprietà HFT risulta costituito per il 79,33% da titoli di Stato, per il 16,68% da
obbligazioni corporate e finanziarie “investment grade”, per l'1,46% da obbligazioni strutturate, per lo 0,26 da titoli
lehman in default, per lo 0,02% da titoli di capitale, per lo 0,72% da quote di OICR e da derivati per l'1,53%.
La consistenza del portafoglio HFT nel suo complesso è comunque diminuita del 15,58%, pari a circa 32,17 milioni
di euro, come diretta conseguenza di specifiche politiche tese ad aumentare la liquidità della Banca.
Alla data del 30 Giugno 2009 il portafoglio AFS mostra un incremento del 33,90% sul dato del 2008. Si precisa che
esso si compone per il 7,82% di Titoli di Stato, per il 49,93% di obbligazioni corporate, per il 6,35% di quote di OICR
e per il 35,90% di titoli azionari.
Le attività finanziarie, contenute nei portafogli AFS e HFT, mostrano nel loro complesso una lieve diminuzione
dell'1,98% per euro 5,65 milioni.
Informativa su accertamenti ispettivi dell'Organo di Vigilanza
Per quanto concerne quanto contestato in tema di “governance” nella verifica della Banca d'Italia conclusasi in data
6 giugno 2008, sostanziatasi nel rilievo di alcuni profili gestionali e di conformità, investendo direttamente tutti gli
Esponenti Aziendali ed anche la Direzione Generale, si fa presente che, in data 18 giugno 2009, l'assemblea dei
soci, riunita in seduta straordinaria, ha approvato le modifiche statutarie necessarie per recepire le osservazioni
mosse dall'Autorità di Vigilanza.
LA GESTIONE DEI RISCHI
Il controllo del rischio di mercato
Il termine "rischio di mercato" si riferisce al rischio di variazione del valore di uno strumento o di un portafoglio di
strumenti finanziari in rapporto a mutamenti inattesi delle condizioni di mercato (prezzi azionari, tassi di interesse,
tassi di cambio o volatilità di tali variabili). Tale rischio deriva dalla componente “rischio di tasso” (originato
dall’inevitabile mismatching esistente tra le poste dell’attivo e del passivo) e dalla componente “rischio di liquidità”
(eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi della Banca). Il rischio di tasso può essere
gestito soltanto attraverso un'ampia conoscenza di alcuni elementi essenziali, quali durata, vita residua, scadenza e
metodologie di riprezzamento delle poste di bilancio (c.d. rischio di tasso), senza tuttavia trascurare le ripercussioni
che le loro variazioni esercitano sugli impegni di pagamento, assunti e potenziali, c.d. "rischio di liquidità".
Il rischio di mercato viene misurato, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III delle Istruzioni di
Vigilanza, mediante il Value at Risk (VAR). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è preso a
riferimento per la verifica del rispetto dei limiti operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli di
proprietà. Il VAR di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in grado di sintetizzare la stima del
rischio dell'intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte
temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza.
Nel corso del primo semestre 2009, il VAR giornaliero medio, riferito al portafoglio titoli HFT della Banca, è risultato
pari a 191.050 euro. Tale valore, unitamente alla duration media, pari a 0,294 e considerate le ipotesi prudenziali di
calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte temporale di 10 giorni), testimonia il contenuto profilo di rischio delle
attività in titoli. Le elaborazioni sono effettuate mediante l’utilizzo dello specifico applicativo fornito da Bloomberg.
Il controllo del rischio di credito
L’attento monitoraggio dell’esposizione creditizia della Banca è un’attività continua alla quale viene data massima
importanza. Lo strumento utilizzato, denominato Credit Position Control, consente la valutazione dell’andamento
delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi differenziati per tipo di
cliente, forma tecnica e gravità.
Il Credit Position Control rappresenta un valido strumento di early-warning che consente di calcolare un indice
sintetico di rischio per singola posizione, filiale, area ed uno complessivo di Istituto. Il CPC costituisce altresì la
componente andamentale del modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di
servizi informatici.
17
Nel corso dell'esercizio, il profilo di rischio della Cassa è rimasto contenuto, con un Giudizio Complessivo del
portafoglio crediti, al 30 Giugno 2009, pari a 24 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta
l’assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo). Il leggero incremento del punteggio, rispetto alla
gestione precedente, può essere considerato una variazione fisiologica dovuta al peggioramento della congiuntura
economica.
Utilizzo Totale
Portafoglio 30 06 2009
1.800.000
1.600.000
1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
-
Consumatori
1 privati
Artigiani e Altre famiglie
Altro
Portafoglio 30.06.2009
Giudizi medi
Imprese private
Unità o società art. altre
Utilizzo totale
Numero clienti
Consumatori privati
11
364.915
170.551
Imprese private
27
1.627.144
7.065
Artigiani e Altre famiglie
23
213.863
13.627
Unità o società art. altre
25
239.070
4.880
168.463
5.332
2.613.455
201.455
Altro
Totale
24
Nel corso dei primi sei mesi del 2009 gli uffici interni hanno monitorato con estrema attenzione tutte le posizioni
maggiormente a rischio attraverso l'ausilio di un valido strumento adottato per la gestione ed il monitoraggio dei
crediti scaduti ed incagliati in grado di consentire una verifica giornaliera delle posizioni sulla base di informazioni
dinamiche ritenute produttive di un possibile deterioramento della relazione. Lo strumento consente infatti al singolo
operatore di filiale di effettuare un'analisi per la conferma, il rigetto o la momentanea sospensione del giudizio di
criticità. In tale modo si incrementa anche il set di strumenti a disposizione per il presidio del rischio di credito sia a
livello di istituto che di filiale.
Indicazioni in materia di informativa concernente l'esposizione verso prodotti finanziari rischiosi
A seguito della grave crisi finanziaria innescata dai mutui c.d. "sub prime" e che ha toccato il suo culmine con il
fallimento della banca d'affari americana Lehman Brothers Ltd, l’Organo di Vigilanza ha richiesto alle banche di
fornire un’efficace informativa, sotto il profilo quali - quantitativo, in merito all’esposizione verso quei prodotti
finanziari percepiti attualmente dal mercato come ad alto rischio, inclusi, a titolo di esempio, le collateralised debt
obligations (Cdo), i titoli garantiti da ipoteca su immobili (Rmbs), i titoli garantiti da ipoteca commerciale (Cmbs), altri
veicoli special purpose entities (Spe) e finanza a leva (leveraged finance).
Per completezza si segnala che le esposizioni di Banca Tercas verso Special Purpose Entities (Spe), società
costituite ad hoc per il raggiungimento di uno specifico obiettivo, sono quasi interamente riferibili alle operazioni di
cartolarizzazione di propri crediti e di quelli relativi alla ex controllata Terleasing, ora Terfinance.
Mediante due operazioni realizzate nel 2007 e nel 2008, i crediti della Banca sono stati ceduti a società veicolo,
costituite ai sensi della legge n. 130 del 30 aprile 1999 che, per finanziarne l’acquisto, hanno emesso strumenti
finanziari riacquistati tutti da Banca Tercas Spa.
18
Gli impegni assunti dai veicoli nei confronti dei sottoscrittori dei titoli vengono assolti, in via esclusiva, mediante i
flussi di cassa generati dai crediti ceduti.
Gli obiettivi prevalenti dell’attuale operatività sono quelli di reperire raccolta a medio lungo termine a costi competitivi
e per ammontari significativi, nonché di liberare patrimonio, utilizzabile per nuove operazioni di impiego. Peraltro,
l’assunzione di tali esposizioni, non modifica sostanzialmente il profilo di rischio originario. Il trattenimento dei rischi e
dei benefici connessi alla cessione comporta, ai fini di bilancio, la mancata cancellazione di tali crediti, ancorché
ceduti pro soluto, i quali vengono, pertanto, evidenziati tra le attività cedute e non cancellate.
Nel corso del 2008 sono stati emessi gli strumenti finanziari oggetto della cartolarizzazione Adriatico Finance Rmbs
Srl, composti da titoli Senior per un valore nominale di euro 172,30 milioni e titoli Junior per euro 20,25 milioni
nonchè sono stati emessi gli strumenti finanziari oggetto della cartolarizzazione Adriatico Finance Sme Srl, composti
da titoli Senior, per un valore nominale di euro 129,50 milioni e titoli Junior per euro 33,45 milioni. Il valore degli
strumenti iscritto nell’attivo è stato nettato con il corrispondente debito verso le due SPV iscritto nel passivo.
Sono inoltre stati acquistati titoli obbligazionari del tipo ABS rivenienti dalla cartolarizzazione dei crediti della ex
controllata Terleasing Spa, ora Terfinance Spa per un importo complessivo di euro 118,66 milioni.
La Banca possiede all'interno del portafoglio titoli HFT titoli Abs, Cdo, Ppi e titoli in Default emessi da Lehman
Brothers TSY per un controvalore di bilancio complessivo pari ad euro 2.996 migliaia. Nella tabella sotto riportata
vengono evidenziati i dati rilevanti riferiti ai predetti strumenti:
Codice Isin
Tip.
Sottostante
Rating
Quotazione
MUTINA 03/09 FRN ABS
ABS
Crediti in sofferenza
S&P A+
Quotato
2.000.000,00
304.252,67
XS0226765807
BROOKLANDS TV 05-75
CDO
Ttitoli
FITCH B
Non Quotato
1.000.000,00
150.370,00
XS0226770559
BROOKLANDS TV 05-75
CDO
Ttitoli
FITCH CCC
Non Quotato
1.000.000,00
70.418,90
XS0284268447
MEDIOBANCA TV 2011
Non quotato
2.000.000,00
296.924,80
XS0214347360
LEHMAN BROTHERS TS
Default
Non quotato
3.000.000,00
450.000,00
XS0260199236
SAPHIR FINANCE PLC 0
CDO
2.000.000,00
1.724.162,00
11.000.000,00
2.996.128,37
INDEX LINKTitoli
Tassi Interesse
Titoli
S&P AADeafult
S&P AAA*
Non Quotato
Totale
Valore Nominale
Valore di Bilancio
Descrizione
IT0003444327
Gli strumenti finanziari evidenziati nella tabella, prevalentemente non quotati, sono stati valutati tenendo conto delle
quotazioni sull'applicativo Bloomberg, di tecniche di valutazione che utilizzano come dati di input parametri di
mercato osservabili o di indicazioni di prezzo fornite da controparti qualificate.
Per maggiori dettagli sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti finanziari si rimanda al paragrafo
"Modalità di determinazione del fair value di strumenti finanziari" della Nota Integrativa.
Principali rischi ed incertezze
Le informazioni sui rischi e sulle incertezze cui Banca Tercas è esposta sono dettagliatamente illustrate nella
presente Relazione sulla gestione e nella Nota integrativa.
Più in particolare, i rischi connessi con l’andamento dell’economia mondiale, di quella italiana e dei territori di
riferimento oltre che dei mercati finanziari ed alle scelte che gli Organismi sovranazionali ed i Governi vorranno fare
per combattere la crisi, sono esposti nella parte introduttiva della Relazione sulla gestione: nel capitolo sullo scenario
economico e nel successivo capitolo sulla prevedibile evoluzione della gestione e dello sviluppo dell’operatività sono
indicate le assunzioni sulle quali sono basate le valutazioni e le previsioni effettuate.
Sui rischi connessi alla gestione aziendale e alla stabilità patrimoniale ci si è soffermati nel capitolo della gestione dei
rischi della presente Relazione sulla gestione, mentre una più ampia illustrazione è contenuta nella Parte E ed F
della Nota integrativa.
La Banca d’Italia, Consob ed Isvap, con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009, hanno richiesto inoltre agli
Amministratori di svolgere valutazioni accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale,
così come previsto dallo IAS 1.
Infatti le attuali condizioni dei mercati finanziari, dell’economia reale e le negative previsioni che vengono formulate
con riferimento al breve/medio periodo hanno richiesto, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni
particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
19
Esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico, valutata la concretezza delle
previsioni del piano strategico 2009-2011 e i risultati conseguiti negli ultimi esercizi, si ritiene più che ragionevole
l’aspettativa che la Banca Tercas continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, la relazione
semestrale 2009 è stata predisposta nel presupposto della continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità inerenti all’evoluzione negativa dei
mercati economici e finanziari, sono ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità
aziendale, anche in considerazione del costante miglioramento della redditività della banca, della buona qualità
degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
Il patrimonio netto
Voce
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Variazioni
Assoluta
%
Capitale sociale
26,00
26,00
0,00
0,00%
Sovrapprezzi di emissione
46,09
46,09
0,00
0,00%
261,34
235,15
26,19
11,14%
5,31
5,50
(0,19)
(3,45%)
(18,66)
(9,88)
(8,78)
88,87%
18,80
40,01
(21,21)
(53,01%)
338,88
342,87
(3,99)
(1,16%)
Riserve
Riserve da valutazione
Azioni proprie
Utile d'esercizio
Patrimonio Netto
Il Patrimonio Netto della Banca, comprensivo dell'utile di periodo, registra un decremento di 3,99 milioni di euro (1,16%), determinato sia dall'incremento delle azioni proprie detenute che, in applicazione degli IAS-IFRS, vengono
portate direttamente a decremento del Patrimonio Netto, sia del minore utile realizzato poichè riferito a soli sei mesi
di attività.
Voce
Esercizio
Esercizio
30/06/09
30/06/08
Variazioni
Assoluta
%
Utile d'esercizio
18,80
22,60
(3,80)
(16,81%)
Utile d'esercizio normalizzato
18,80
14,55
4,25
29,21%
L'utile netto, pari a 18,80 milioni di euro, raffrontato con l'utile dell'esercizio precedente evidenzia un decremento del
16,81%. Si precisa tuttavia che l'utile del primo semestre 2008 inglobava la componente positiva straordinaria
generata dalla vendita delle azioni della Terleasing Spa per euro 8,05 milioni. Il confronto con l'utile del primo
semestre 2008 normalizzato, depurato di tale posta straordinaria, evidenzia, invece, un incremento del 29,21%.
20
Il patrimonio e i requisiti di vigilanza
Esercizio
Esercizio
30/06/09
31/12/08
Variazioni
Adeguatezza Patrimoniale
Assoluta
%
Patrim. di base al lordo elem. -
324,13
321,54
2,59
0,81%
Patrimonio di base netto (Tier 1)
320,90
318,32
2,58
0,81%
Patrim. Suppl. al lordo elem. -
99,43
103,07
(3,64)
(3,53%)
Totale Patrimonio Supp. (Tier 2)
96,21
99,85
(3,64)
(3,65%)
Patrimonio di Vigilanza
417,12
418,16
(1,04)
(0,25%)
Patrimonio di Vig. + Tier 3
417,12
418,16
(1,04)
(0,25%)
Rischio di credito e controparte
149,94
144,01
5,93
4,12%
Requisiti patrimoniali di vigilanza
176,83
165,67
11,16
6,74%
Rischi di mercato
4,53
4,89
(0,36)
(7,36%)
Rischio operativo
22,35
16,76
5,59
33,35%
0,00
0,00
0,00
n.d.
176,82
165,66
11,16
6,74%
2.947,00
2.761,08
185,92
6,73%
P. di Base / Att. di rischio pond.
10,89%
11,53%
(0,0064)
(5,55%)
P. di Vigilanza / Att. di rischio pond
14,15%
15,14%
(0,0099)
(6,54%)
Ecc. patrim. rispetto al minimo ri
240,30
252,50
(12,20)
(4,83%)
Attività di rischio
Altri requisiti prudenziali
Totale requisiti prudenziali
Attività di rischio e coeff. di vigilanz
Al fine di sostenere la crescita degli investimenti, conservando un elevato coefficiente di solvibilità ed aumentare la
remunerazione del capitale proprio, sono stati emessi, nel 2006, 2007 e 2008 prestiti subordinati. La quota
sottoscritta alla data del 30 Giugno 2009 è pari a 94,00 milioni di euro in diminuzione di euro 4,2 milioni sul dato al
31 Dicembre 2008.
In base alla natura dei rischi coperti, l’attività creditizia genera il maggiore assorbimento, pari a 149,94 milioni di
euro. Il rischio di mercato riduce leggermente il proprio assorbimento (4,53 milioni di euro).
I coefficienti di vigilanza si mantengono su valori elevati confermando la solida posizione patrimoniale della Banca in
grado di farle affrontare con tranquillità ambiziose politiche di crescita.
Il Patrimonio di base netto registra un incremento dello 0,81% rispetto al 31 Dicembre 2008 per effetto
dell'accantonamento dell'utile dell'esercizio 2008, mentre il Patrimonio di Vigilanza si presenta pressochè invariato (0,25%) sul dato del 31 Dicembre 2008 poichè le variazioni incrementative rappresentate dalle riserve sulle
plusvalenze da valutazione dei titoli AFS e dall'utile 2008 non distribuito e accantonato a Riserva sono state
parzialmente compensate sia dalla riduzione dei prestiti subordinati (4,2 milioni di euro), che dell'aumento delle
azioni proprie detenute (8,7 milioni di euro).
Alla data del 30 Giugno 2009 l'eccedenza del patrimonio rispetto al minimo richiesto dalle disposizioni di vigilanza si
attesta ad euro 240,30 milioni.
21
Rapporti con le società del Gruppo
Le società controllate, incluse nel perimetro di consolidamento, sono la Sogiter Srl, la Terbroker Srl e le due società
veicolo, Adriatico Finance Sme Srl ed Adriatico Finance Rmbs Srl attraverso cui sono state realizzate le operazioni
di cartolarizzazione dei crediti. La società Terfinance Spa (ex Terleasing Spa), al 30 Giugno 2009, è ancora
posseduta al 19,10% dopo aver ceduto alla società Vega Management, nel corso del mese di marzo 2008, il
76,10%. Non ricorrendo nessuna delle condizioni previste dai principi contabili internazionali IAS-IFRS, quest'ultima
non viene più ricompresa nel perimetro di consolidamento.
La Sogiter Srl (ex Altobelli House Srl) è stata acquistata da Banca Tercas nel 1996. Svolge attività immobiliare ed è
partecipata al 100,00%. Nel corso del 2007 ha modificato significativamente la propria struttura acquistando tre
immobili, uno nella città di Teramo e due nella città di Pescara. Parte degli immobili sono stati successivamente
locati alla Capogruppo. Al 30 Giugno risultano conseguentemente locati alla Banca tutti gli immobili di proprietà ad
esclusione di un appartamento sito in Teramo ed un locale, uso ufficio, sito a Pescara. I crediti concessi dalla
Controllante sono pari a 2,163 milioni di euro e sono stati utilizzati per l'acquisto degli immobili suddetti. Sempre alla
data del 30 Giugno 2009 la Sogiter Srl espone crediti verso Banca Tercas, nella forma tecnica di conto corrente di
corrispondenza, per euro 110,82 migliaia.
Si fa presente che in data 27 Giugno il CDA di Banca Tercas Spa, al fine di razionalizzare l’assetto organizzativo del
Gruppo in ottica di semplificazione e riduzione dei numerosi adempimenti amministrativi, fiscali e segnaletici che
gravano sull’Area Amministrazione e Bilancio, ha deliberato la "fusione per incorporazione" della Sogiter Srl che
dovrebbe essere resa operativa entro fine 2009. E' già stata inviata richiesta di autorizzazione alla Banca d'Italia.
Altra società del gruppo è la Terbroker Srl che svolge attività di brokeraggio assicurativo. La percentuale di
partecipazione in Terbroker Srl, alla data della presente Relazione, è salita all’87,70% dal precedente 84,70%
avendo, in data 23 Aprile 2009, Banca Tercas acquisito a, titolo oneroso, il 3% delle azioni della Terbroker Srl dalla
società Finabruzzo Spa.
Nel perimetro di consolidamento rientrano, infine, anche le due società veicolo, Adriatico Finance Sme Srl e
Adriatico Finance Rmbs Srl, per le sole poste di bilancio costituenti il patrimonio separato. Le stesse vengono
consolidate anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione, in applicazione dello IAS 27 e
del SIC 12. In particolare il SIC 12 (Standard Interpretations Committee) prevede espressamente l'obbligo di
consolidare una società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell'interesse della Capogruppo e
quando le sue attività siano gestite in relazione alle sue esigenze aziendali.
22
L’ANALISI DEI RISULTATI
Andamento reddituale complessivo
Voce
Esercizio
Esercizio
30/06/09
30/06/08
Variazioni
Assoluta
%
Margine d'interesse
60,22
61,07
(0,85)
(1,39%)
Commissioni nette
18,83
17,58
1,25
7,11%
Margine di intermediazione
86,20
76,56
9,64
12,59%
Margine gestione finanziaria
74,08
66,28
7,80
11,77%
Ris. dell'operatività al lordo imposte
31,21
24,87
6,34
25,49%
Utile operatività corrente netto
18,80
14,55
4,25
29,21%
0,00
8,05
(8,05)
(100,00%)
18,80
22,60
(3,80)
(16,81%)
Utile dei gruppi in via di dismission
Utile dell'esercizio
Utile d'esercizio
Utile in mln di euro
25,00
20,00
15,00
10,00
5,00
0,00
22,60
18,80
Il Conto Economico del primo semestre 2009
evidenzia un utile netto pari a 18,80 milioni di
euro, in flessione del 16,81% sul dato del
primo semestre 2008 quando, però, l'utile
aveva
beneficiato
della
plusvalenza
straordinaria riveniente dalla vendita della
partecipazione
di
maggioranza
nella
Terleasing Spa di euro 8.050 migliaia. Il
confronto con l'utile del primo semestre 2008
normalizzato evidenzia, invece, un incremento
del 29,21%. Il margine di interesse, pari a
60,22 milioni di euro, si presenta in flessione
dell'1,39%. Il risultato netto dell'attività di
negoziazione (voce 80 di Conto Economico)
registra un incremento di 10,89 milioni di euro
rispetto al risultato del primo semestre 2008,
determinando un effetto positivo sul margine
d'intermediazione del 12,59%.
23
Il margine di interesse
Voce
Esercizio
Esercizio
30/06/09
30/06/08
Variazioni
Assoluta
%
Interessi attivi clientela
71,16
93,98
(22,82)
(24,28%)
Interessi passivi clientela
(8,95)
(23,12)
14,17
(61,29%)
Interessi netti clientela
62,21
70,86
(8,65)
(12,21%)
Interessi attivi su titoli
16,65
7,61
9,04
118,79%
Interessi passivi su titoli
(18,68)
(17,12)
(1,56)
9,11%
Interessi netti su titoli
(2,03)
(9,51)
7,48
(78,65%)
0,76
3,19
(2,43)
(76,18%)
(0,72)
(3,47)
2,75
(79,25%)
Interessi netti banche
0,04
(0,28)
0,32
(114,29%)
Altri interessi attivi
0,00
0,00
0,00
n.d.
Altri interessi passivi
0,00
0,00
0,00
n.d.
Saldi positivi dei diff. di copert.
0,00
0,00
0,00
n.d.
Interessi netti altri
0,00
0,00
0,00
n.d.
60,22
61,07
(0,85)
(1,39%)
Interessi attivi banche
Interessi passivi banche
Margine di interesse
Il margine di interesse si presenta in diminuzione dell'1,39% principalmente a causa della riduzione della forbice
degli interessi. In diminuzione si presentano infatti sia gli interessi attivi che i passivi. In forte decremento sono
risultati gli interessi netti passivi su titoli (-78,65%).
Il margine di intermediazione
Voce
Margine di interesse
Esercizio
Esercizio
30/06/09
30/06/08
Variazioni
Assoluta
%
60,22
61,07
(0,85)
(1,39%)
0,58
0,84
(0,26)
(30,95%)
a) Commissioni Attive
19,46
18,27
1,19
6,51%
b) Commissioni Passive
(0,63)
(0,69)
0,06
(8,70%)
18,83
17,58
1,25
7,11%
Risultato netto dell’att. di negoziazi
6,23
(4,66)
10,89
(233,69%)
Utile/perdita da cessione di:
0,25
1,83
(1,58)
(86,34%)
a) Crediti
0,00
0,00
0,00
b) Att. Fin. Disp. per la vendita
0,06
1,55
(1,49)
c) Att. Fin. Det. sino alla scad.
0,00
0,00
0,00
d) Passività Finanziarie
0,19
0,28
(0,09)
Risultato attività e pass. a FV
0,09
(0,10)
0,19
(190,00%)
Margine di intermediazione
86,20
76,56
9,64
12,59%
Dividendi su azioni e partecipaz.
Commissioni Nette
n.d.
(96,13%)
n.d.
(32,14%)
Complessivamente il margine di intermediazione presenta un incremento del 12,59%. Il risultato deriva in modo
particolare dall'andamento positivo della voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione" che registra un risultato
in utile di euro 6,23 milioni, determinata dalla ripresa dei mercati finanziari che hanno registrato un discreto recupero
dopo le pesanti correzioni al ribasso del 2008.
24
Il risultato di gestione
Voce
Margine di intermediazione
Esercizio
Esercizio
30/06/09
30/06/08
Variazioni
Assoluta
%
86,20
76,56
9,64
12,59%
(12,12)
(10,28)
(1,84)
17,90%
(12,07)
(10,12)
(1,95)
19,27%
b) Att. Fin. Disp. per la vendita
0,00
0,00
0,00
n.d.
c) Att. Fin. Det. sino alla scadenza
0,00
0,00
0,00
n.d.
d) Attività Finanziarie
(0,05)
(0,16)
0,11
(68,75%)
Spese amministrative
(45,69)
(45,89)
0,20
(0,44%)
a) Spese per il personale
(26,97)
(27,91)
0,94
(3,37%)
b) Altre spese amministrative
(18,72)
(17,98)
(0,74)
4,12%
Acc.ti netti ai fondi per rischi e one
(1,28)
0,14
Rett. di valore su Imm. mat. e imma
(1,06)
(1,08)
0,02
(1,67%)
Altri oneri/proventi di gestione
5,17
5,43
(0,26)
(4,79%)
Utili (Perdite) delle partecipazioni
0,00
0,00
0,00
n.d.
Utili (Perdite) da cess. di investime
0,00
0,00
0,00
n.d.
31,22
24,88
6,34
25,47%
Rettifiche di valore nette per deterio
a) Crediti
Ris. dell'op. al lordo imposte
(1,42) (1.014,29%)
La voce "Rettifiche di valore nette su crediti" presenta un incremento del 19,27%, dovuto principalmente ad un
aumento delle posizioni deteriorate, sofferenze ed incagli. Gli stessi risultano presidiati, dopo gli accantonamenti
effettuati, rispettivamente per il 68,41% e per il 20,81% del loro ammontare.
Le spese per il personale presentano un decremento del 3,37% determinato principalmente dall'effetto della politica
perseguita negli anni precedenti degli esodi incentivati che registra i primi effetti positivi di contenimento della spesa
per i dipendenti. La voce "altre spese amministrative", riepilogate nella voce 150 b) del Conto Economico, presenta
invece un incremento del 4,12% a causa del contributo a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 6 aprile
2009 (euro 250 mila), di maggiori fitti passivi corrisposti alla controllata Sogiter Srl per il trasferimento nella nuova
sede di alcuni Servizi ed Uffici della Direzione Generale e della sponsorizzazione del Teramo Basket, attività che nel
semestre 2008 non era ancora stata avviata.
25
L’utile netto
Voce
Esercizio
Esercizio
30/06/09
30/06/08
Risultato di gestione
Imposte sul reddito
tax rate
Utile dei gruppi di attività in via di d
Utile dell'esercizio
Variazioni
Assoluta
%
31,22
24,88
6,34
25,47%
(12,42)
(10,32)
(2,10)
20,35%
39,78%
41,48%
(1,69%)
(4,08%)
0,00
8,04
(8,04)
(100,00%)
18,80
22,60
(3,80)
(16,82%)
L’utile netto del primo semestre 2009 si determina in euro 18,80 milioni, con una flessione percentuale del 16,82%
sull'utile netto del primo semestre 2008, ma con un incremento del 29,21% sull'utile del primo semestre 2008
sterilizzando la plusvalenza derivante dalla cessione straordinaria delle partecipazioni nella Terleasing Spa.
Il "tax rate" registra una flessione passando dal 41,48% al 39,78%. Nella voce "Imposte" sono inoltre inclusi gli effetti
delle variazioni delle imposte anticipate e differite che hanno determinato un effetto netto positivo di euro 396
migliaia.
Il Roe e i Ratios
Utile del periodo
25,00
22,60
18,80
20,00
15,00
Utile
30/06/09
30/06/08
10,00
5,00
0,00
2008
2009
Semestri
Ad una diminuzione del 16,82% dell’utile di
esercizio rispetto all''utile del primo semestre
2008, che si ricorda incorporava la
plusvalenza derivante dalla vendita della
partecipazione della Terleasing Spa, ha fatto
seguito un incremento anche del Patrimonio
Netto che ha beneficiato dell'accantonamento
a riserva dell'utile 2008. Conseguentemente il
ROE registra una flessione del 3,01%
attestandosi all'11,34%. L’indice è calcolato
come utile di bilancio sul patrimonio medio
contabile normalizzato (media del patrimonio
del 2008 compreso l'utile 2008 e patrimonio al
30 Giugno 2009 senza utile del semestre) e
rappresenta il rendimento netto ottenuto dagli
azionisti che hanno investito nell’azienda.
ROE
16,000%
Cost / Income
14,359%
58,000%
14,000%
11,344%
56,000%
Cost Income
12,000%
10,000%
Utile
57,290%
57,000%
8,000%
6,000%
4,000%
55,000%
54,000%
53,000%
52,000%
51,168%
51,000%
50,000%
2,000%
49,000%
0,000%
48,000%
30/06/09
30/06/08
Semestri
30-giu-09
30-giu-08
Semestri
26
Margine d'intermediazione
88,00
86,20
86,00
84,00
Utile
82,00
80,00
78,00
76,56
76,00
74,00
72,00
70,00
30-giu-09
30-giu-08
Esercizi
Il Cost/Income è un indice di efficienza
gestionale costruito come rapporto tra "spese
amministrative + ammortamenti" e "margine
d'intermediazione + altri oneri e proventi".
Esso indica quanta parte del margine di
intermediazione e degli altri proventi di
gestione viene assorbita dalle spese
amministrative.
L'indice
presenta
un
incremento
dell'efficienza
gestionale,
passando dal 57,29% al 51,17%. Infatti le
spese
amministrative
presentano
una
flessione di euro 195 mila, mentre il margine
di intermediazione, risentendo positivamente
del risultato della voce 80 "Risultato
dell'attività di negoziazione delle attività
finanziarie", presenta un incremento del
12,60%.
Il ROA (rapporto tra il risultato di gestione e il totale dell’attivo) è una misura della redditività relativa al capitale
investito e rappresenta l’efficienza degli investimenti effettuati sulla base delle attività esistenti. Tale indice, nel primo
semestre 2009, aumenta, soprattutto a causa della diminuzione del totale attivo, passando dall'1,42% all'1,79%.
ROA
2,00%
1,79%
1,80%
1,60%
1,42%
%
1,40%
1,20%
1,00%
0,80%
0,60%
0,40%
0,20%
0,00%
30-giu-09
30-giu-08
Periodi
27
LO SVILUPPO DELL’OPERATIVITA’
Il progetto Basilea2
Si ricorda che il Nuovo Accordo sul Capitale è entrato in vigore il 1° gennaio 2007. Banca Tercas, nel corso
dell'anno, ha ulteriormente sviluppato il progetto intrapreso per adeguare la propria gestione alle nuove regole. In
particolare, sono state poste in essere attività volte alla realizzazione di modelli interni di rating, utilizzo di tecniche di
mitigazione del rischio, misurazione dell'esposizione complessiva ai rischi di mercato e di credito in termini di CAR
(Capitale a rischio), monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio,
quantificazione dell’esposizione al rischio di interesse e liquidità attraverso la metodologia ALM (Asset and Liability
Management).
Dal 2006 è stato sviluppato un modello di rating interno, i cui presupposti si basano su variabili quantitative e
qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in
base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura del
debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la
sostenibilità degli oneri finanziari.
Gli aspetti qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti
dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in relazione al tipo di società (industriale, commerciale, di
servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o ordinaria). Tale modello, ormai nella fase
finale di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico - quantitativi e fa riferimento al segmento
corporate relativo a società di capitale con esposizione, e/o accordato verso l’Istituto, maggiore di zero.
Il progetto di rating interno, realizzato con l'applicativo fornito dall'outsourcer informatico CSE, ha visto nel corso del
2008 ulteriori aggiornamenti. La nuova segmentazione delle controparti rating è stata effettuata in due categorie: la
"Retail" e la "Sme Retail". La prima è composta da privati e famiglie o piccoli operatori economici, come gli artigiani e
i professionisti, mentre nella seconda ("Sme Retail") vengono considerate le piccole e medie imprese che rientrano
in determinati limiti di esposizione e fatturato in base alle disposizioni previste dalla normativa Basilea 2.
L'elaborazione dei rating per queste due categorie di controparti si basa principalmente sui parametri andamentali e,
in presenza del documento di bilancio per le piccole e medie imprese dello "Sme Retail", viene anche calcolata la
componente statistica degli indici di bilancio significativi. Per i segmenti Retail e Sme Retail, il sistema provvede a
calcolare il rating per forma tecnica di esposizione: affidamenti in conto corrente, mutui, prestiti personali, ecc.
E' in fase di ultimazione la predisposizione della reportistica e dei manuali informativi del sistema, si procederà al
rilascio del sistema di rating interno per l'uso gestionale. Successivamente si procederà ad alimentare la
componente di calcolo delle variabili qualitative per il calcolo dei rating che si basa sulle informazioni raccolte dalle
filiali attraverso specifici questionari. Ulteriori aggiornamenti sono previsti con l'allargamento del sistema di calcolo
degli score di bilancio ad altre applicazioni legacy da fornire come strumenti per l'analisi di nuovi clienti non affidati.
Per quanto riguarda i Requisiti Patrimoniali calcolati con la metodologia standard, le segnalazioni di Vigilanza
evidenziano un minore assorbimento relativo al rischio di credito e una maggiore quota di patrimonio da detenere a
fronte dell'introduzione dei rischi operativi.
28
La “compliance”
La Funzione di Compliance ha il compito di assicurare la conformità operativa alle diverse regolamentazioni (leggi,
normative, regolamenti, procedure interne) che impattano sulla Banca e, più in generale, di contribuire a preservarne
l’immagine. La predetta conformità deve essere considerata come un fattore aziendale distintivo e come un
supporto operativo orientato alla correttezza dei comportamenti e all’etica del business. L’attività non deve limitarsi
alla verifica a posteriori, bensì prevenire e mitigare i rischi legali e reputazionali tutelando in questo modo i diritti di
tutti gli stakeholders. Si ricorda che già nel corso dell’anno 2007 la Banca ha rafforzato i presidi per la gestione del
rischio di non conformità prevedendo, con l’istituzione dell’Area Pianificazione Strategica, Risk Management e
Compliance, l’evoluzione della struttura preposta nel Servizio Compliance di cui è parte integrante anche il nuovo
Ufficio Conformità sull’Intermediazione Finanziaria.
Con l'assetto realizzato nel 2008 sono state rafforzate le misure di controllo interno al fine di presidiare
adeguatamente le nuove complessità connesse alle recenti evoluzioni normative che hanno interessato soprattutto il
comparto dell’intermediazione finanziaria.
ALM (Asset and Liability Management)
Per Asset & Liability Management (ALM) si intende l'insieme delle metodologie, delle tecniche e dei processi volti a
"misurare, controllare e gestire in modo integrato i flussi finanziari della Banca".
Le tecniche di ALM consentono di gestire e controllare le seguenti tipologie di rischio:
1) rischio di interesse: rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di
interesse delle attività e delle passività della Banca. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi determinano
sia una variazione del margine di interesse, e quindi del profitto atteso di breve periodo, sia una variazione del valore
di mercato delle attività e delle passività, e quindi del valore economico del patrimonio netto;
2) rischio di liquidità: si manifesta con l’incapacità di far fronte agli impegni di pagamento a causa della difficoltà nel
reperire fondi (funding liquidity risk) o nello smobilizzare le attività possedute (market liquidity risk).
Per quel che riguarda il rischio di interesse, le metodologie applicate consentono il monitoraggio delle:
* variazioni del margine di interesse, determinate dalla sfasatura temporale nelle scadenze e nei tempi di
riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività dell’Istituto. Tali disallineamenti (mismatching), in
presenza di brusche variazioni (shock) dei tassi di mercato, determinano una modifica del margine di interesse
atteso che può essere quantificata attraverso particolari tecniche di maturity gap aventi un’ottica di riferimento di
breve periodo;
* variazioni del valore economico della Banca, dovute a brusche variazioni (shock) dei tassi di mercato. Per valutare
tale impatto, con un’ottica quindi di lungo periodo, si utilizzano le tecniche di duration gap. L’analisi di Present Value
viene integrata con quanto richiesto dal documento emanato dal comitato di Basilea “Principles for the Management
and Supervision of Interest Rate Risk”: ipotizzando uno shock standardizzato di tasso pari a 200 b.p. e verificando
che l’impatto sul valore economico sia contenuto entro il 20% della somma tra patrimonio di base e quello
supplementare.
Per quel che riguarda il rischio di liquidità, le metodologie applicate consentono il monitoraggio della Posizione
Finanziaria Netta, del Cash Capital Position e della Maturity Ladder con time bucket fino a 180 giorni.
Banca Tercas effettua il monitoraggio di tali rischi utilizzando il software denominato "ALMPro", sviluppato
dall’outsourcer informatico CSE insieme a Prometeia.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse viene monitorata e sottoposta trimestralmente all’attenzione degli
Organi di amministrazione e di controllo dell'Istituto.
Il Sistema dei Controlli a Distanza (S.C.D.)
L’attività di monitoraggio continuo, tramite il sistema dei controlli a distanza, ha permesso, fin’ora, di verificare con
sollecitudine le anomalie emergenti nelle varie aree ed ha consentito di intervenire in via preventiva all’insorgere di
fenomeni che avrebbero potuto generare rischi e potenziali perdite per l’Istituto. I controlli a distanza sono, inoltre, un
valido supporto per effettuare quelle attività di consulenza ed assistenza alla rete periferica, sempre al fine di
prevenire situazioni di criticità.
Per un’adeguata attività di verifica, che consenta di realizzare una maggiore efficienza da parte del Servizio Auditing,
già a partire dal 2008, è stato ulteriormente sviluppato e strutturato l’applicativo inerente il sistema dei controlli a
distanza.
Lo strumento, che affianca i tradizionali metodi di verifica, consente il monitoraggio delle Unità Operative sulla base
delle informazioni estratte dal sistema informativo aziendale, sia con ricorso all’innovativo strumento del
29
“datawarehouse”, sia con i tradizionali strumenti di indagine telematica.
Le caratteristiche del SCD sono: la continuità, che consente di eseguire verifiche senza soluzione di continuità; la
tempestività, che permette, nell’ambito delle attività sottoposte a controllo, di evidenziare eventuali anomalie
operative e/o comportamentali in tempo reale; la tracciabilità, che garantisce la conservazione storica dei dati
analizzati. Tecnicamente, è stato definito un elenco di indicatori utili a rilevare, per singolo segmento operativo,
situazioni di anomalia, in base allo scostamento da prescelte soglie di rischio e al peso del fenomeno osservato.
Il sistema delle informazioni in tal modo acquisite consente di avere a disposizione un efficace supporto, oltre che in
fase di preparazione delle verifiche in loco, anche per il costante monitoraggio, con cadenze temporali definite, di
taluni segmenti sono assoggettabili, per caratteristiche operative, a specifico controllo remoto. L’attività di controllo a
distanza comporta l’analisi dei dati di filiale su base aggregata, per totali e/o per singoli nominativi. Le cadenze
dell'attività di controllo sono generalmente giornaliere e soltanto per alcuni indicatori e vengono svolte in base a
scadenze periodiche programmate.
La “Business Continuity”
Banca Tercas Spa prevede, in osservanza della normativa di vigilanza emanata dalla Banca d’Italia in materia di
gestione della continuità operativa, un piano di “Business Continuity” che individua le attività da porre in essere per il
ripristino, ad un livello accettabile, dell’operatività aziendale in situazioni critiche conseguenti sia ad eventi non
competitivi, quali ad esempio disastri naturali, che colpiscano l’azienda, sia ad incidenti di portata limitata che
colpiscano un singolo settore aziendale.
Il piano definisce, in funzione dei rischi connessi ad un perimetro predefinito dell’operatività aziendale, i processi che
si caratterizzano per la presenza di “fattori critici”, permettendo alla Banca di gestire diversi scenari di crisi
prevedendo la possibilità di riattivare i processi essenziali, alternativamente, nei siti di Disaster Recovery individuati.
I siti di Disaster Recovery si caratterizzano per la rispondenza ai requisiti normativi quali, tra gli altri, l’ubicazione
geografica, (devono essere adeguatamente distanti dai siti primari) e la possibilità di replicare, presso di essi, le
caratteristiche presenti nelle sedi in cui ha luogo l’operatività ordinaria in termini di strutture, infrastrutture di rete e
presidi di sicurezza. Infine, nel piano si evidenzia che, in caso di indisponibilità del sistema informativo, la continuità
operativa viene garantita dall’attivazione dal Piano di Business Continuity dell’outsourcer (CSE).
La Banca, inoltre, ha previsto una struttura organizzativa che permette la corretta gestione delle singole fasi
dell’emergenza ed attribuisce al Direttore Generale l’autorità di dichiarare lo stato di crisi individuando una dettagliata
catena di comando in grado di gestire la continuità operativa in circostanze eccezionali che possono compromettere
il regolare funzionamento dell’azienda anche attraverso accordi con altre banche presenti sullo stesso territorio dove
opera Banca Tercas Spa.
Tutela della privacy
In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 34 del D.Lgs. 196/2003, anche per l’anno 2008, Banca Tercas ha
adottato, tra le altre misure di sicurezza previste dalla normativa, la versione aggiornata del “Documento
Programmatico sulla Sicurezza dei dati” (DPS 2008), licenziato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21
Marzo 2008.
Il predetto documento può essere definito come quel manuale che, partendo dall’analisi dei rischi del proprio
sistema informativo, contenente dati personali, sensibili e giudiziari, focalizza le misure per contrastare i pericoli di
perdita o alterazione delle informazioni.
Il DPS 2008, pertanto, sulla base dell’analisi di una serie di rischi, fornisce, la descrizione dei dati che Banca Tercas
si trova a dover trattare, la descrizione dei compiti e delle responsabilità nell’ambito delle strutture aziendali preposte
al trattamento dei dati personali, la pianificazione di attività formative, i presidi di sicurezza attivati, nonché le linee
guida per un mantenimento e miglioramento dello standard di sicurezza raggiunto, anche in funzione della continua
evoluzione tecnologica.
Inoltre, si evidenzia che il documento, nel rappresentare i compiti e presidi di sicurezza predisposti all’interno della
struttura aziendale, fa esplicito rinvio al documento programmatico del centro consortile (CSE Srl) per quanto
concerne assetti di sicurezza adottati sulle procedure fornite.
Il documento è tenuto aggiornato e portato all’attenzione degli organi decisionali della Banca entro il 31 marzo di
ogni anno, ai sensi del punto 19 dell’Allegato B, "Disciplinare tecnico in materia di misure di sicurezza", ed al D. Lgs.
196/2003, “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
30
Il Rating di Banca Tercas
In data 25 Giugno 2009, Standard and Poor’s, ha confermato il rating, attribuito a Banca Tercas Spa nel 2008, BBB+
per il lungo termine e A2 per il breve termine, con outlook stabile. Fattori chiave per Banca Tercas rimangono la
visibilità del proprio marchio nel mercato locale di riferimento, l’alto profilo di liquidità, la buona e stabile capacità di
produrre ricavi, le condivisibili e rinnovate strategie di crescita nonché l’adeguata politica di risk management,
ottenuti in un territorio, l’Abruzzo, che invece si connota per una maggiore debolezza del tessuto economico rispetto
alla media nazionale.
L'agenzia Moody’s ha invece effettuato una ricalibrazione dei modelli adottati, secondo i quali le attuali condizioni
economiche sui mercati della raccolta fanno si che il rating sui depositi a breve, pari a P-1, non sia più compatibile
con il profilo di rischio insito nel rating sui depositi a lungo pari a A3. La ricalibrazione è ovviamente un elemento
tecnico che corrisponde ad una precisa scelta di Moody's. Utilizzando lo stesso criterio nel 2008 il rating attribuito a
Banca Tercas non avrebbe subito variazioni.
L’organizzazione territoriale
Nel corso del primo semestre 2009 non sono state inaugurate nuove filiali. Si segnala che, a seguito del sisma del 6
aprile u.s., è stata allestita una filiale su camper mobile nella città dell'Aquila risultata operativa dopo appena due
giorni dal grave evento. Successivamente il camper mobile è stato sostituito con una struttura prefabbricata posta in
via Beato Cesidio.
L'apertura di una seconda filiale nella città dell'Aquila è stata rinviata per inagibilità dell'immobile preso in locazione.
Gli arredi ed le attrezzature installate presso tale sede saranno smontate ed riutilizzate presso altre filiali di prossima
apertura.
31
Numero di sportelli per provincia
30.06.2009
31.12.2008
Teramo
Chieti
Ascoli Piceno
Roma
Pescara
L’Aquila
Ancona
Campobasso
Macerata
Pesaro
Bologna
Cesena/Forli'
Rimini
Modena
63
5
8
6
5
5
4
3
3
2
2
2
1
1
63
5
8
6
5
5
4
3
3
2
2
2
1
1
Totale
110
110
0
5
- di cui nuove aperture
Di seguito si riporta un grafico che mostra le province dove la Banca è presente con i propri sportelli.
Il personale
L'organico della Banca, a fine Giugno 2009, è costituito da 838 dipendenti. Nel corso del primo semestre si sono
registrate 21 assunzioni e 30 cessazioni. Il numero di dipendenti è conseguentemente diminuito di 9 unità. Degli 838
dipendenti, 798 sono impiegati a tempo pieno e 40 sono impiegati in part-time. I dipendenti di Banca Tercas, alla
data del 30 Giugno 2009, sono risultati essere n. 469 di sesso maschile e n. 369 di sesso femminile. Il 71,72% del
personale (601 unità) opera nella rete e il 28,28% (237 unità) presso i servizi centrali. Il 4,65% dell’organico, pari a
39 dipendenti, è assunto con contratto a tempo determinato.
Il dato medio relativo al personale dipendente nel primo semestre 2009 si è attestato a 842 unità, di cui una
distaccata presso la controllata Terbroker Srl.
32
Le risorse umane rappresentano l’elemento più rilevante dell’organizzazione e costituiscono il capitale più importante
su cui la Banca deve investire. La gestione delle risorse umane poggia sul miglioramento continuo delle competenze
e della motivazione dei collaboratori al fine di indirizzare l’attenzione verso la qualità del servizio alla clientela e verso
la sinergia nei rapporti interni. Si è consapevoli che la competitività di un’organizzazione poggia, altresì,
sull’eccellenza del capitale umano che rappresenta un elemento indispensabile per far acquisire all’azienda un
valore aggiunto stabile nel tempo.
Gli azionisti
La composizione dell'azionariato della Banca alla data del 30 Giugno 2009 è la seguente:
COMPOSIZIONE AZIONARIATO BANCA TERCAS AL 30.06.2009
Tipologia di azionisti
Enti
Numero soggetti
Azioni Possedute
Tercas Spa
Artigiani
Privati consumatori
Professionisti
Società di capitale
Società di persone
7
0
1
1
118
3.437
253
163
48
0,17%
0,00%
0,02%
0,02%
2,93%
85,33%
6,28%
4,05%
1,19%
34.072.332
0
1.828.000
1.950.609
148.398
4.748.444
410.346
6.785.769
56.102
68,14%
0,00%
3,66%
3,90%
0,30%
9,50%
0,82%
13,57%
0,11%
Totale complessivo
4.028
100,00%
50.000.000
100,00%
Società fiduciarie
Banche
0,82%
Enti
0,11%
9,50%
0,30%
Società fiduciarie
Banche
13,57%
Tercas Spa
Artigiani
3,90%
Privati consumatori
3,66%
0,00%
68,14%
Professionisti
Società di capitale
Società di
33
Il piano strategico
Ad inizio 2009 sono state definite le linee guida che rappresentano la struttura del nuovo piano operativo. Difatti il
repentino deteriorarsi del quadro macroeconomico ha aperto una fase in cui le politiche monetarie e creditizie sono
diventate rapidamente incerte. In tale situazione è apparso necessario rivedere le linee di sviluppo, sebbene
disegnate all’interno di quanto previsto dal piano strategico 2008-2010.
A fronte di una sostanziale prudenza operativa, che non può non essere un elemento caratterizzante della
previsione, sono state descritte crescite più contenute delle masse rispetto agli anni precedenti.
Le priorità che sono state identificate dalla Banca sono quelle di incrementare i mezzi propri ed il patrimonio di
vigilanza, mantenendo un ottimo profilo di liquidità, migliorare i ratios patrimoniali e far crescere moderatamente
l’attivo attraverso una rigorosa politica di credito.
In questa ottica sono state identificate le strategie commerciali che vedranno l’apertura, nel secondo semestre
dell'anno, di 4 nuovi sportelli sostanzialmente mirati al completamento di aree territoriali già raggiunte con altre unità.
Sempre in questa ottica sono state definite delle comuni strategie attraverso accordi industriali con reti distributive di
società del ramo assicurativo e del parabancario anche per arricchire l’offerta di prodotti e servizi alla clientela.
Fatti di rilievo accaduti dopo la data del 30 Giugno 2009
Non si segnalano fatti di rilievo accaduti dopo la data del 30 Giugno 2009.
Andamento prevedibile della gestione
Lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da diversi fattori di turbolenza quali l'attuale recessione in atto, il
timore di un rallentamento della crescita economica in Europa ed un insieme complessivo di segnali negativi che
inducono a previsioni di stagnazione per il biennio 2009/2010.
In questo contesto, Banca Tercas continuerà a porre in essere tutte le strategie necessarie per il raggiungimento
degli obiettivi fissati ponendo maggiore attenzione alla qualità del credito ed agli investimenti sui mercati finanziari,
senza tuttavia far mancare il sostegno finanziario alle imprese ed alle famiglie meritevoli al fine di attenuare la crisi
presente sul territorio ed accelerare la ripresa economica.
Le azioni proprie detenute
Alla data del 30 Giugno 2009 la Banca possiede n. 1.950.609 azioni proprie, del valore nominale di euro 0,52, per
un controvalore complessivo di euro 18.661.088,16. Le stesse azioni presentano un prezzo medio unitario di euro
9,56680. A fronte delle azioni proprie detenute sono state iscritte riserve nel passivo dello Stato Patrimoniale per
identico controvalore.
Nel corso del primo semestre 2009 sono stati effettuati acquisti di azioni proprie per un totale di euro 8.781.756,67 e
nessuna cessione, pertanto non vi è stato alcun utile da negoziazione. Con riguardo al numero di azioni acquistate si
precisa che sono state acquistate n. 942.953 azioni al fine di soddisfare contingenti esigenze di tesoreria
manifestate da clienti e da soci non completamente riassorbite.
L’andamento della quotazione delle azioni Banca Tercas
Alla data del 30 Giugno 2009 il prezzo delle azioni Banca Tercas si è attestato ad euro 8,80, registrando una
flessione rispetto alla quotazione del 31 Dicembre 2008 del 6,38%.
34
FONDAZIONE TERCAS - CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI TERAMO
I dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato dell’Ente controllante, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia
di Teramo, con sede in Teramo, Corso San Giorgio n. 36, iscritta al Registro Imprese di Teramo con codice fiscale
n. 92011020671, sono di seguito riportati. Tali dati sono relativi all'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2008:
Dati in migliaia di euro
Fondazione Tercas - Stato Patrimoniale
Attività
Passività
Patrimonio Netto
Avanzo dell’esercizio
Fondazione Tercas - Conto Economico
Risultato delle gestioni patrimoniali individuali
Dividendi e proventi assimilati
Interessi e proventi assimilati
Risultato d'esercizio delle impr. strum. dirett.
Oneri
Proventi straordinari
Oneri straordinari
Imposte sul reddito dell’esercizio op. corrente
Avanzo di esercizio al netto delle imposte
31-dic-08
177.809
22.255
155.554
9.607
31-dic-08
(1.495)
10.468
1.798
(2.942)
(1.026)
420
(392)
(163)
9.607
35
ATTRIBUZIONE DELL'UTILE AI SENSI DELL'ART. 32 DELLO STATUTO
La Relazione al 30 Giugno 2009 mostra un utile di periodo che viene proposto per il riparto ai sensi dell'art. 32 del
vigente Statuto come di seguito riportato:
Utile Netto al 30 Giugno 2009
18.801.116,88
Riserva Legale (5% dell'utile netto)
0,00
Riserva Statutaria (20% dell'utile netto)
3.760.223,38
Riserva Straordinaria
7.890.893,50
Fondo Erogazioni Speciali
150.000,00
Dividendo ai soci (0,14 per 50 mln di az. 0,52 cad.)
Totale Utile al 30 Giugno 2009
7.000.000,00
18.801.116,88
Dividendo: euro 0,14 per azione.
Sulla base della riportata attribuzione, il patrimonio della società, al 30 Giugno 2009, dopo l'assegnazione del
dividendo ai soci e l'attribuzione al Fondo Erogazioni Speciali, avrebbe la seguente configurazione:
Patrimonio
Capitale Sociale
Assetto
precedente
31.12.08
Incr./decr.
dell'esercizio
Destinazione
Utile 30.06.09
Ass.ni/Ricl.ni
Nuovo assetto
al 30.06.09
26.000.000,00
0,00
0,00
0,00
26.000.000,00
5.200.000,00
0,00
0,00
0,00
5.200.000,00
52.933.546,33
0,00
3.760.223,38
0,00
56.693.769,71
125.377.689,21
(8.781.756,67)
7.890.893,50
0,00
124.486.826,04
110.828,76
476.538,72
0,00
0,00
587.367,48
67.361.205,20
0,00
0,00
0,00
67.361.205,20
Riserva da valutazione
5.497.502,56
(184.634,68)
0,00
0,00
5.312.867,88
Riserva azioni proprie
9.879.331,49
8.781.756,67
0,00
0,00
18.661.088,16
Azioni proprie detenute
(9.879.331,49)
(8.781.756,67)
0,00
0,00
(18.661.088,16)
Sovrapprezzi di emissione
46.091.764,15
0,00
0,00
0,00
46.091.764,15
328.572.536,21
(8.489.852,63)
11.651.116,88
0,00
331.733.800,46
Riserva legale
Riserva statutaria
Riserva straordinaria
Riserva per dividendi su azioni proprie
Riserva da FTA
Totali
36
Il Patrimonio Netto di Banca Tercas Spa, alla data del 30 Giugno 2009, comprensivo dell'utile di periodo si attesta a complessivi
euro 338.883.800,46 così come di seguito analiticamente riportato:
Patrimonio Netto Contabile al 30 Giugno 2009
Voce 130. Riserve da valutazione
5.312.867,88
Voce 140. Azioni rimborsabili
0,00
Voce 150. Strumenti di capitale
0,00
Voce 160. Riserve
261.339.139,71
Voce 170. Sovrapprezzi di emissione
46.091.764,15
Voce 180. Capitale
26.000.000,00
Voce 190. Azioni proprie
Voce 200. Utile (Perdita) d'esercizio
Totale Patrimonio Netto
(18.661.088,16)
18.801.116,88
338.883.800,46
37
Banca Tercas Spa
Relazione Semestrale 2009
BANCA TERCAS S.P.A.
RELAZIONE SEMESTRALE 2009
SCHEMI DI BILANCIO
39
Note per la lettura dei dati di bilancio
Negli schemi che seguono, in applicazione di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali, vengono confrontati lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico
dell'esercizio 2009 con i dati relativi all'esercizio precedente.
BILANCIO D'ESERCIZIO BANCA TERCAS S.P.A. AL 30 GIUGNO 2009
STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2009
Voci dell'Attivo
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60.
Crediti verso banche
70.
Crediti verso clientela
80.
30-giu-09
Variazione
assoluta
31-dic-08
Var. in %
21.087.878
39.359.160
(18.271.282)
(46,42%)
174.337.725
206.508.103
(32.170.378)
(15,58%)
0
0
0
0,00%
104.741.410
78.217.783
26.523.627
33,91%
0
0
0
0,00%
79.851.405
103.005.516
(23.154.111)
(22,48%)
3.004.625.834
2.979.749.876
24.875.958
0,83%
Derivati di copertura
0
0
0
0,00%
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura gene
0
0
0
0,00%
100.
Partecipazioni
3.154.287
3.139.491
14.796
0,47%
110.
Attività materiali
29.732.055
29.778.826
(46.771)
(0,16%)
120.
Attività immateriali
201.592
224.666
(23.074)
(10,27%)
0
0
0
0,00%
Attività fiscali
16.694.093
23.608.913
(6.914.820)
(29,29%)
a)
b)
5.145.752
11.548.341
12.402.056
11.206.857
(7.256.304)
341.484
(58,51%)
3,05%
0
0
0
0,00%
58.615.796
54.043.736
4.572.060
8,46%
3.493.042.075
3.517.636.070
(24.593.995)
(0,70%)
di cui:
- avviamento
130.
correnti
anticipate
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismiss.
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
40
STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2009
Voci del Passivo e del Patrimonio Netto
10.
Debiti verso banche
20.
30-giu-09
Variazione
assoluta
31-dic-08
Var. in %
153.656.561
50.518.875
103.137.686
204,16%
Debiti verso clientela
1.832.529.393
1.939.129.962
(106.600.569)
(5,50%)
30.
Titoli in circolazione
1.008.431.636
1.019.759.338
(11.327.702)
(1,11%)
40.
Passività finanziarie di negoziazione
1.853.414
2.458.624
(605.210)
(24,62%)
50.
Passività finanziarie valutate al "fair value"
35.947.502
35.584.132
363.370
1,02%
60.
Derivati di copertura
0
0
0
0,00%
70.
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura ge
0
0
0
0,00%
80.
Passività fiscali
7.614.824
2.210.393
5.404.431
244,50%
a) correnti
b) differite
5.178.397
2.436.427
140.938
2.069.455
5.037.459
366.972
3574,24%
17,73%
0
0
0
0,00%
90.
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
100.
Altre passività
79.534.896
87.603.450
(8.068.554)
(9,21%)
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
14.517.624
14.875.839
(358.215)
(2,41%)
120.
Fondi per rischi e oneri:
20.072.424
22.622.920
(2.550.496)
(11,27%)
2.133.154
17.939.270
2.176.903
20.446.017
(43.749)
(2.506.747)
(2,01%)
(12,26%)
5.312.868
5.497.503
(184.635)
(3,36%)
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130.
Riserve da valutazione
140.
Azioni rimborsabili
0
0
0
0,00%
150.
Strumenti di capitale
0
0
0
0,00%
160.
Riserve
261.339.140
235.148.668
26.190.472
11,14%
170.
Sovrapprezzi di emissione
46.091.764
46.091.764
0
0,00%
180.
Capitale
26.000.000
26.000.000
0
0,00%
190.
Azioni proprie
(18.661.088)
(9.879.331)
(8.781.757)
88,89%
200.
Utile (Perdita) d'esercizio
18.801.117
40.013.933
(21.212.816)
(53,01%)
3.493.042.075
3.517.636.070
(24.593.995)
(0,70%)
Totale del passivo
41
CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2009 - CONFRONTO CON IL 30 GIUGNO 2008
Voci del conto economico
30-giu-09
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
30.
Margine di interesse
60.222.539
40.
Commissioni attive
19.460.698
50.
Commissioni passive
(628.698)
60.
Commissioni nette
18.832.000
70.
Dividendi e proventi simili
80.
Risultato netto dell’attività di negoziazione
90.
Risultato netto dell’attività di copertura
100.
Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
a)
crediti
b)
attività finanziarie disponibili per la vendita
c)
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d)
passività finanziarie
110.
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
120.
Margine di intermediazione
130.
Variazione
assoluta
30-giu-08
%
88.585.618
104.781.627
(16.196.009)
(15,46%)
(28.363.079)
(43.712.113)
15.349.034
(35,11%)
61.069.514
(846.975)
(1,39%)
18.266.775
1.193.923
6,54%
(685.966)
57.268
(8,35%)
17.580.809
1.251.191
7,12%
579.912
841.763
(261.851)
(31,11%)
6.228.381
(4.660.167)
10.888.548
(233,65%)
0
0
0
0,00%
242.409
1.830.399
(1.587.990)
(86,76%)
0
0
0
0,00%
58.838
1.554.494
(1.495.656)
(96,21%)
0
0
0
0,00%
183.571
275.905
(92.334)
(33,47%)
94.724
(104.938)
199.662
(190,27%)
86.199.965
76.557.380
9.642.585
12,60%
Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
(12.123.762)
(10.281.125)
(1.842.637)
17,92%
a)
crediti
(12.073.306)
(10.123.292)
(1.950.014)
19,26%
b)
attività finanziarie disponibili per la vendita
0
0
0
0,00%
c)
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d)
altre operazioni finanziarie
0
0
0
0,00%
(50.456)
(157.832)
107.376
(68,03%)
140.
Risultato netto della gestione finanziaria
74.076.203
66.276.255
7.799.948
11,77%
150.
Spese amministrative:
(45.693.663)
(45.889.134)
195.471
(0,43%)
a)
spese per il personale
(26.975.074)
(27.909.725)
934.651
(3,35%)
b)
altre spese amministrative
(739.180)
4,11%
(18.718.589)
(17.979.409)
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(1.277.317)
136.571
170.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(1.017.721)
(1.044.255)
180.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
190.
Altri oneri/proventi di gestione
(1.413.888) (1035,28%)
26.534
(2,54%)
(40.902)
(38.621)
(2.281)
5,91%
5.170.331
5.432.581
(262.250)
(4,83%)
(42.859.272)
(41.402.858)
(1.456.414)
3,52%
0
0
0
0,00%
200.
Costi operativi
210.
Utili (Perdite) delle partecipazioni
220.
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateria
0
0
0
0,00%
230.
Rettifiche di valore dell'avviamento
0
0
0
0,00%
240.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
0
664
(664)
(100,00%)
250.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
31.216.931
24.874.061
6.342.870
25,50%
260.
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
(12.415.814)
(10.320.266)
(2.095.548)
20,31%
270.
Utile (Perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte
18.801.117
14.553.795
4.247.322
29,18%
280.
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
290.
Utile (Perdita) d'esercizio
0
8.049.740
(8.049.740)
(100,00%)
18.801.117
22.603.535
(3.802.418)
(16,82%)
42
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
30-giu-09
10.
Utile d'esercizio
Variazione
assoluta
30-giu-08
Var. in %
18.801.117
22.603.535
(3.802.418)
(16,82%)
a) variazioni di fair value
495.576
(3.996.361)
4.491.937
(112,40%)
b) rigiro a conto economico
104.021
12.001
92.020
766,77%
104.021
0
104.021
0,00%
0
12.001
(12.001)
(100,00%)
Altre componenti reddituali al lordo delle imposte
20.
Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita:
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
0
0,00%
30.
Attività materiali
c) altre variazioni
0
0
0
0,00%
40.
Attività immateriali
0
0
0
0,00%
50.
Copertura investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
0
0
0
0,00%
b) rigiro a conto economico
0
0
0
0,00%
c) altre variazioni
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
a) variazioni di fair value
0
0
0
0,00%
b) rigiro a conto economico
0
0
0
0,00%
c) altre variazioni
0
0
0
0,00%
a) variazioni di fair value
0
0
0
0,00%
b) rigiro a conto economico
0
0
0
0,00%
c) altre variazioni
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
0,00%
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
60.
Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70.
80.
Differenze di cambio:
Attività non correnti in via di dismissione
90.
Utile (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100.
Quota delle riserve da valutaz. partecipazioni valutate a P.Net
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
110
Imposte sulle altre componenti reddituali
(784.232)
615.213
(1.399.445)
(227,47%)
120
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
(184.635)
(3.369.147)
3.184.512
(94,52%)
130
Redditività complessiva (voce 10 + voce 120)
18.616.482
19.234.388
(617.906)
(3,21%)
A seguito della revisione dello IAS 1, recepita anche nel Principio Contabile Internazionale n. 34, è stato compilato il prospetto della redditività
complessiva che presenta, oltre all’utile d’esercizio, tutte le componenti che contribuiscono alla performance aziendale ed in particolare le
variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. Banca Tercas Spa, alla data del 30 Giugno 2009, presenta
una Riserva da Valutazione, rilevante ai fini del prospetto della redditività complessiva, in relazione ai titoli classificati nel "Portafoglio Disponibili
per la Vendita" (AFS) per un valore netto di euro 442 mila.
La Redditività Complessiva alla data del 30 Giugno 2009 presenta una variazione negativa di euro 618 mila (-3,21%) rispetto alla Redditività
Complessiva al 30 Giugno 2008.
43
RENDICONTO FINANZIARIO INDIVIDUALE BANCA TERCAS
Metodo Diretto
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione (+/-)
30-06-09
30-giu-08
Variazioni in %
34.080.229
16.733.438
103,67%
86.088.751
(14.069.967)
579.912
17.462.651
(20.930.212)
0
3.535.711
(16.344.400)
481.298
(22.723.516)
0
99.707.060
(37.879.471)
841.763
14.978.446
(25.999.390)
0
3.921.455
(19.080.540)
103.659
(27.909.284)
8.049.740
(13,66%)
(62,86%)
(31,11%)
16,59%
(19,50%)
0,00%
(9,84%)
(14,34%)
364,31%
(18,58%)
(100,00%)
7.880.214
(127.687.880)
(106,17%)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso clientela
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- altre attività / passività finanziarie
32.170.378
0
(14.020.908)
(24.875.958)
23.154.111
0
(8.547.409)
10.245.541
0
29.442.281
(34.819.774)
(97.625.204)
(34.645.419)
(285.305)
213,99%
0,00%
(147,62%)
(28,56%)
(123,72%)
(100,00%)
2895,88%
3. Liquidità generata / assorbita dalle passività finanziarie (+/-)
(35.441.643)
107.514.240
(132,96%)
103.137.686
0
(106.600.569)
(23.668.366)
(605.210)
363.370
(8.068.554)
(82.078.663)
12.994.034
16.109.140
161.098.064
0
5.500.000
(6.108.335)
(225,66%)
(100,00%)
(761,74%)
(114,69%)
0,00%
(93,39%)
32,09%
6.518.800
(3.440.202)
(289,49%)
1. Liquidità generata da (+)
0
10.341.202
(100,00%)
- vendite partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite attività materiali
- vendite attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
0
0
0
0
0
0
10.341.202
0
0
0
0
0
(100,00%)
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
2. Liquidità assorbita da (-)
(1.750.271)
(2.686.000)
(34,84%)
- acquisti di partecipazioni
- acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisto di attività materiali
- acquisto di attività immateriali
- acquisto di società controllate e di rami d'azienda
(14.796)
0
(1.732.347)
(3.128)
0
(2.084.000)
0
(458.000)
(144.000)
0
(99,29%)
0,00%
278,24%
(97,83%)
0,00%
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (+/-
(1.750.271)
7.655.202
(122,86%)
- emissione/acquisti di azioni proprie
- distribuzione dividendi e altre finalità
(8.781.757)
(14.300.000)
4.073.649
(14.025.812)
(315,57%)
1,95%
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (+/-)
(23.081.757)
(9.952.163)
131,93%
LIQUIDITA' NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (
(18.313.228)
(5.737.163)
219,20%
- interessi attivi incassati
- interessi passivi pagati (-)
- dividendi e proventi simili (+)
- commissioni nette (+/-)
- spese per il personale (-)
- premi netti incassati
- altri proventi/oneri
- altri costi (-)
- altri ricavi (riprese di valore da incassi +)
- imposte e tasse pagate (-)
- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione al netto d
2. Liquidità generata / assorbita dalle attività finanziarie (+/-)
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata / assorbita dall'attività operativa (+/-)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
Legenda
(+) generata
(-) assorbita
44
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
Cassa e Disponibilità liquide inizio periodo
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo
Cassa e Disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e Disponibilità liquide alla fine del periodo
30-06-09
30-giu-08
Differenze
39.359.160
27.317.440
12.041.720
(18.313.228)
(5.737.163)
(12.576.065)
41.946
13.364
28.582
21.087.878
21.593.641
(505.763)
45
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 01.01.2008 - 30.06.2008
Variazioni dell'esercizio
Patrimonio netto al 30.06.2008
Redditività complessiva del periodo 2008
Stock options
Derivati su proprie azioni
Variazione strumenti di capitale
Distribuzione straordinaria dividendi
Acquisto azioni proprie
Emissione di nuove azioni
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni di riserve
dividendi e altre distribuzioni
Riserve
Esistenze all'1.01.2008
Esistenze al 31.12.2007
Modifica saldi di apertura (+/-)
Allocazione risultato esercizio
precedente
Capitale
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
26.000.000
26.000.000
0
0
0
0
26.000.000
26.000.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
26.000.000
26.000.000
0
Sovrapprezzi di emissione
45.869.887
0
45.869.887
0
0
0
0
0
0
23.025
0
0
0
45.892.912
210.201.236
133.435.695
76.765.541
0
0
0
210.201.236
133.435.695
76.765.541
24.836.604
24.836.604
0
110.829
110.829
0
0
4.039.656
(4.039.656)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
235.148.669
162.422.784
72.725.885
9.786.970
0
9.786.970
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(3.369.147)
6.417.823
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Azioni proprie
(9.404.336)
0
(9.404.336)
0
0
0
0
4.039.656
0
0
0
0
0
(5.364.680)
Utile (Perdita) d'esercizio
39.136.604
0
39.136.604
(24.836.604)
(14.300.000)
0
0
0
0
0
0
0
22.603.535
22.603.535
321.590.362
0
321.590.362
0
(14.189.171)
0
0
4.039.656
0
23.025
0
0
19.234.388
330.698.259
Riserve (voce 160 Sp):
a) di utili (compreso utili es. prec.)
b) altre
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Patrimonio netto
45
46
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 01.01.2009 - 30.06.2009
Variazioni dell'esercizio
Patrimonio netto al 30.06.2009
Redditività complessiva del periodo
Stock options
Derivati su proprie azioni
Variazione strumenti di capitale
Distribuzione straordinaria dividendi
Acquisto azioni proprie
Emissione di nuove azioni
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni di riserve
Dividendi e altre distribuzioni
Riserve
Esistenze all'1.01.2009
Esistenze al 31.12.2008
Modifica saldi di apertura (+/-)
Allocazione risultato esercizio
precedente
Capitale
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
26.000.000
26.000.000
0
0
0
0
26.000.000
26.000.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
26.000.000
26.000.000
0
Sovrapprezzi di emissione
46.091.764
0
46.091.764
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
46.091.764
235.148.669
157.908.133
77.240.536
0
0
0
235.148.669
157.908.133
77.240.536
25.713.932
25.713.932
0
0
0
0
476.539
(8.305.218)
8.781.757
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
261.339.140
175.316.847
86.022.293
5.497.503
0
5.497.503
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(184.635)
5.312.868
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Azioni proprie
(9.879.331)
0
(9.879.331)
0
0
0
0
(8.781.757)
0
0
0
0
0
(18.661.088)
Utile (Perdita) d'esercizio
40.013.932
0
40.013.932
(25.713.932)
(14.300.000)
0
0
0
0
0
0
0
18.801.117
18.801.117
342.872.537
0
342.872.537
0
(14.300.000)
476.539
0
(8.781.757)
0
0
0
0
18.616.482
338.883.801
Riserve (voce 160 Sp):
a) di utili (compreso utili es. prec.)
b) altre
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Patrimonio netto
46
47
NOTA INTEGRATIVA
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C - Informazioni sul conto economico
Parte D - Informativa di settore
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F - Informazioni sul patrimonio
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda
Parte H - Operazioni con parti correlate
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
48
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
A.1 PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili Internazionali - IAS/IFRS
La presente Relazione Semestrale è redatta in conformità al Principio Internazionale IAS 34 che disciplina la redazione dei Bilanci Intermedi nel testo vigente al
30 Giugno 2009.
La Relazione Semestrale di Banca Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo S.p.a. recepisce i Principi Contabili emanati dall'International
Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla
Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Nella predisposizione di detto documento sono stati applicati i principi in vigore alla data di riferimento (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC)
omologati con i Regolamenti dell'Unione Europea n. 1725 del 29 settembre 2003 (pubblicato sulla GUUE n. L 261 del 13 ottobre 2003), n. 707 del 6 aprile 2004
(pubblicato sulla GUUE n. L. 111 del 17 aprile 2004), n. 2236 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 392 del 31 Dicembre 2004), n. 2237 del 29
Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 393 del 31 Dicembre 2004), n. 2238 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n.L 394 del 31 Dicembre 2004),
n. 211 del 4 febbraio 2005 (pubblicato sulla GUUE n. L. 41 dell'11 febbraio 2005), n. 1751/05 del 25 ottobre 2005, n.1864/2005 del 15 novembre 2005 e
n.1004/2008 del 15 ottobre 2008.
Come detto in precedenza è stato applicato quanto disposto dal principio contabile internazionale IAS 34 sui bilanci intermedi definiti come prospetti contenenti
una informativa di bilancio completa o sintetica per un periodo inferiore all’intero esercizio finanziario dell’impresa. Nel rispetto di quanto previsto si precisa che
sono stati applicati gli stessi principi contabili applicati per il bilancio annuale, salvo che per i cambiamenti dei principi contabili stessi adottati successivamente
alla data di riferimento del bilancio annuale. Si evidenzia, inoltre, che a far data dal 1° gennaio 2009, sono in vigore:
a)
le modifiche allo IAS 1 che hanno comportato modifiche ed integrazioni ai prospetti di bilancio;
Sezione 2 - Principi generali di redazione
La Relazione è costituita dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario, dal
Prospetto delle Redditività Complessiva e dalla Nota Integrativa corredata dalla Relazione degli Amministratori. Tutti i suddetti schemi sono stati redatti facendo
riferimento alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 Dicembre 2005 e successivi aggiornamenti e tenendo conto delle modifiche
necessarie per recepire le novità dello IAS 1.
Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi al 30 Giugno 2009 anche i corrispondenti dati al 31 Dicembre 2008, per i confronti delle poste patrimoniali, ed i
dati al 30 Giugno 2008 per i confronti con le poste economiche, così come espressamente previsto dalla normativa. Nei suddetti schemi l'esposizione dei dati
del periodo precedente è stata effettuata rispecchiando le modalità di rilevazione e valutazione previste dai Principi Contabili Internazionali (IAS - IFRS).
La situazione patrimoniale ed economica semestrale, in particolare, è stata predisposta esclusivamente per la determinazione dell'utile semestrale ai fini del
calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n.155 del 18 dicembre 1991 - 12° aggiornamento - 5
febbraio 2008.
La redazione della Relazione Semestrale ha richiesto anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello
stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime
implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di
assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e,
pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del
mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
– la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività
finanziarie;
– l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in
mercati attivi;
– la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
– la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
– le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva;
– le ipotesi demografiche (legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata) e finanziarie (derivanti dalla possibile evoluzione dei mercati finanziari)
utilizzate nello strutturare i prodotti assicurativi e nel definire le basi di calcolo delle riserve integrative.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio
Non si segnalano eventi significativi successivi alla data di riferimento della presente Relazione Semestrale.
Sezione 4 - Altri aspetti
La Relazione Semestrale Individuale è stata sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche SpA.
La Banca ha deciso di non avvalersi dell’opzione prevista dal nuovo IAS 39, emendato nell’ottobre 2008 (cfr. regolamento 1004/08) in tema di riclassificazioni
degli strumenti finanziari.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Classificazione strumenti finanziari
49
La classificazione degli strumenti finanziari, operata in base alle caratteristiche degli stessi, avviene con un insieme di atti formali che privilegiano l'intenzione ed
il comportamento aziendale. Un flusso organizzativo individua le responsabilità ed i limiti operativi di ogni singola funzione in materia di classificazione.
Sono classificati a breve termine gli strumenti finanziari aventi una durata contrattuale non superiore a diciotto mesi.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Classificazione. Sono classificati in questa categoria esclusivamente i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari,
(questi ultimi secondo quando previsto nello IAS 39) ed il valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati sono
inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto:
· le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati alle caratteristiche del contratto sottostante;
· gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato;
· gli strumenti ibridi cui appartengono non sono contabilizzati al "fair value" (valore equo) con le relative variazioni rilevate al conto economico.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli
investimenti azionari, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione
vengono rilevate al costo, inteso come "fair value" dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento
stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di
derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al "fair value", mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al "fair value". In presenza di un
mercato attivo, per la determinazione del "fair value" degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi
ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di titoli non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali
comunque esistono degli scambi effettuati tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es.
Reuters, Bloomberg), si fa riferimento a tali corsi assumendo i migliori prezzi "bid".
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che
sono basati su dati rilevabili sul mercato quali metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di
cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse e valori rilevati in
transazioni comparabili avvenute in date prossime a quella dell'operazione oggetto di valutazione.
Uno strumento finanziario è considerato quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e
regolarmente disponibili tramite Borse, Mediatori, Intermediari, Società del settore, Servizi di quotazione o enti autorizzati, e tali prezzi rappresentano effettive e
regolari operazioni di mercato verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività
finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui
ne viene deliberata la distribuzione.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Classificazione. Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate e non classificabili tra i crediti, tra le attività detenute per la
negoziazione o tra le attività detenute sino a scadenza. In particolare vengono incluse in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di
negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di
crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di
transazione direttamente attribuibili allo stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino alla scadenza o dalle attività
finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal "fair value" al momento del trasferimento, che rappresenta il nuovo costo
ammortizzato per i titoli di debito.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al "fair value", con la rilevazione a
Conto Economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di "fair value" vengono rilevati in una
specifica riserva di Patrimonio Netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita duratura di valore. Al momento della
dismissione o della rilevazione di una perdita duratura di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati a Conto Economico.
I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il "fair value" in maniera attendibile secondo le linee guida sopra
indicate, sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di Bilancio o di
situazione infrannuale.
50
Criteri per l’identificazione di un perdita di valore (Impairment). Le attività finanziarie del portafoglio disponibile per la vendita sono sottoposte ad
Impairment test (valutazione delle perdite di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità degli emittenti) ogni qualvolta si manifestino eventi tali da far
ritenere che l’investimento abbia subito una perdita di valore. Il procedimento per la valutazione è articolato in due fasi:
- individuazione delle situazioni di deterioramento della solvibilità degli emittenti e identificazione delle attività deteriorate;
- quantificazione delle perdite associabili alle situazioni di Impairment. Queste perdite si ragguagliano alla differenza negativa tra il valore corrente di mercato
(oppure, per gli strumenti non quotati, il valore attuale - ai tassi correnti di rendimento “risk-free” di investimenti simili - dei flussi di cassa attesi) delle attività
deteriorate e il loro valore di libro.
I criteri applicati dal Gruppo per identificare una perdita di valore, distinguono tra titoli di debito e titoli di capitale.
Impairment dei titoli di debito. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è rintracciabile nella lista degli eventi di perdita
riportati nello IAS 39.59. Nel caso di titoli obbligazionari con un “rating” si valuta il deterioramento del merito creditizio dell’emittente. Al riguardo si ritiene che un
deterioramento tale da far ricadere i titoli di debito in classi di rating inferiori alla soglia ”Investment grade” sia indicativo della necessità di procedere nel
verificare l’esistenza di un Impairment, mentre, negli altri casi, il deterioramento del merito creditizio è invece da valutare congiuntamente con gli altri fattori
disponibili.
Nel caso di titoli obbligazionari si considera la disponibilità di fonti specializzate (ad esempio indicazioni di investimento fornite da istituzioni finanziarie, rating
reports, etc.) o di informazioni disponibili su “info-provider” (ad es. Bloomberg), attraverso cui si determina più puntualmente la rilevanza della situazione di
deterioramento dell’emittente.
In assenza di tali elementi, ove possibile, si fa riferimento alla quotazione di obbligazioni similari a quella presa in esame in termini sia di caratteristiche
finanziarie che di standing dell’emittente.
Impairment dei titoli di capitale. Con riferimento ai titoli di capitale classificati come AFS, è ragionevole ipotizzare che le azioni in portafoglio siano da
svalutare prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente; pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società,
ovvero la svalutazione di tali titoli di debito, sono di per sé forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale della stessa società.
Più in generale, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle
considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare soprattutto i due seguenti eventi (IAS 39 §61):
- cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo
dell’investimento non può più essere recuperato;
- un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo.
I seguenti parametri si ritengono indicativi della necessità di procedere nel verificare l’esistenza di un Impairment:
- Fair Value del titolo inferiore del 20% rispetto al valore di carico di prima iscrizione;
- Fair Value inferiore al valore di carico per un arco temporale superiore a 6 mesi.
Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera inoltre, singolarmente o congiuntamente,
le seguenti situazioni:
- il Fair Value dell’investimento risulta significativamente inferiore al costo di acquisto o comunque è significativamente inferiore a quello di società similari dello
stesso settore;
- il management della società non è considerato di adeguato standing ed in ogni caso capace di assicurare una ripresa delle quotazioni;
- si rivela la riduzione del “credit rating” dalla data dell’acquisto;
- significativo declino dei profitti, dei cash flow o nella posizione finanziaria netta dell’emittente dalla data di acquisto;
- si rileva una riduzione o interruzione della distribuzione dei dividendi;
- scompare un mercato attivo per i titoli emessi;
- si verificano cambiamenti del contesto normativo, economico e tecnologico dell’emittente che hanno un impatto negativo sulla situazione reddituale,
patrimoniale e finanziaria dello stesso;
- esistono prospettive negative del mercato, settore o area geografica nel quale opera l’emittente.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività
finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui
ne viene deliberata la distribuzione.
Con riferimento all'imputazione delle variazioni di "fair value" degli utili o delle perdite cumulati e degli effetti derivanti da perdite di valore si rimanda al
precedente punto relativo alla valutazione.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti
Classificazione. I crediti includono gli impieghi con banche e clientela, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o
comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli
acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.
Iscrizione. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del "fair value"
dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e
determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono
oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
51
Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il "fair value" è determinato utilizzando apposite tecniche di
valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a Conto Economico. I contratti di riporto e le
operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o di impiego. In
particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di
acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti.
Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita o delle attività finanziarie detenute per la
negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo
ammortizzato.
Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito o aumentato dei rimborsi di
capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo (o tasso interno di rendimento T.I.R.), della
differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse
effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei
costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei
costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di
attualizzazione. I crediti a breve termine sono quelli con durata inferiore ai 18 mesi. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i proventi riferibili agli
stessi sono attribuiti al Conto Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti
senza una scadenza definita o a revoca.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di
eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo
status di sofferenza, incaglio, scaduto oltre 180 giorni o ristrutturato secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS.
I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore
di Bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di
interesse effettivo originario (TIR).
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene
verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono
attualizzati.
Il tasso effettivo originario (o tasso interno di rendimento TIR) di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del
rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La
rettifica di valore è iscritta a Conto Economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché
tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a Conto Economico
e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti
residenti in "Paesi a rischio", sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva, salvo quelli che, in considerazione del loro importo, vengono
valutati analiticamente. Se la valutazione analitica dei crediti significativi non evidenzia rettifiche di valore i crediti significativi sono comunque sottoposti a
valutazione collettiva (IAS 39 par. 64). La valutazione collettiva avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali
di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della
perdita latente in ciascuna categoria di crediti.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a Conto Economico. Ad ogni data di chiusura del Bilancio e delle situazioni infrannuali le
eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis esistente alla
stessa data.
Cancellazione. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio (derecognition) solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di
tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere
iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato
mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti
in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi.
Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal Bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la
contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, ad altri soggetti terzi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. Vengono altresì imputate a Conto Economico le
rettifiche e le riprese di valore dei crediti determinate secondo le sopra esposte modalità.
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Partecipazioni
Classificazione. La voce include le partecipazioni detenute in:
- società controllate: si considerano controllate le società nelle quali si ha la maggioranza dei diritti di voto e quelle nelle quali si è in grado di influenzare le
politiche operative e finanziarie;
- società collegate: si considerano collegate le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società che per particolari legami
giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole;
- società soggette a controllo congiunto: si considerano soggette a controllo congiunto le società controllate congiuntamente ad altri soggetti per le quali si è
optato per l’iscrizione in base al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo proporzionale; sussiste controllo congiunto quando vi sono accordi
contrattuali, parasociali o di altra natura, per la gestione paritetica dell'attività e la nomina degli amministratori.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo,
inteso come il "fair value" dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a
seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal "fair value" al momento del trasferimento.
Valutazione. Le partecipazioni in società controllate direttamente, indirettamente o congiuntamente o collegate sono valutate al costo al netto di riduzioni di
valore.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione
stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a Conto Economico.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono
effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La verifica su eventuali perdite di valore avviene ad ogni chiusura di bilancio o delle situazioni
infrannuali.
Cancellazione. Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la
partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. I dividendi percepiti a fronte delle partecipazioni detenute sono contabilizzati nell'esercizio in cui ne viene deliberata
la distribuzione.
Attività materiali
Classificazione. Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le
attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a
terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di
leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice.
Iscrizione. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori
direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti,
mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico.
Valutazione. Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad
eccezione:
· dei terreni, che non vengono ammortizzati, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita.
Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili
dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato è stata effettuata, però, sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili
detenuti "cielo-terra";
· del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere ragionevolmente stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad
aumentare nel tempo o a rimanere costante, ma non a diminuire.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società
utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. Essi sono esposti tra le "altre attività". Le spese di ristrutturazione di immobili in
affitto sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si
procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il "fair value", al netto degli eventuali costi di vendita, ed il
relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto Economico.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività
avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato il modello del costo.
Cancellazione. Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato
dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.
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Rilevazione delle componenti reddituali. Le quote di ammortamento dei beni materiali, determinate secondo la loro residua vita utile, sono contabilizzate
nell'esercizio di competenza. Le eventuali perdite di valore sono contabilizzate nell'esercizio in cui sono rilevate. I redditi delle attività materiali che non sono
utilizzate come beni strumentali dell'azienda sono contabilizzati secondo il principio di competenza economica determinato sulla base dei corrispettivi
contrattualmente dovuti dai soggetti che utilizzano le suddette attività materiali.
Attività immateriali
Classificazione. Le attività immateriali includono l'avviamento ed il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. L’avviamento rappresenta la differenza
positiva tra il costo di acquisto ed il "fair value" delle attività e delle passività acquisite.
Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali.
Iscrizione. Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il "fair value" degli elementi patrimoniali acquisiti e il
costo di acquisto della partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).
Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la
differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto Economico.
Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A
tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base
della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al minore tra il "fair value"
dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a
Conto Economico.
Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si
realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a Conto Economico
nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Valutazione. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non
si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni.
Ad ogni chiusura di Bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L’ammontare della perdita,
rilevato a Conto Economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile.
Cancellazione. Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici
economici futuri.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali sono rilevate al Conto Economico in ragione della quota di competenza di ciascun
esercizio, determinata secondo la vita utile del bene o diritto cui si fa riferimento.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Classificazione. Sono classificate in tale voce le attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un processo per la dismissione e la loro
vendita è ritenuta altamente probabile.
Iscrizione. L'iscrizione avviene ai valori di bilancio riportati dalle società in via di dismissione.
Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione.
Cancellazione. Le attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i
rischi e tutti i benefici ad esse connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di conto economico vengono contabilizzati, al netto dell'effetto fiscale, i relativi oneri e proventi.
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Debiti, titoli in circolazione
Classificazione. I debiti verso banche, i debiti verso clientela, i titoli in circolazione e le passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista
interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, degli eventuali
ammontari riacquistati.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.
Iscrizione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o di regolamento dei titoli di debito. La prima
iscrizione è effettuata sulla base del "fair value" delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali
costi e/o proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi
i costi interni di carattere amministrativo.
Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno
eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente
imputati sono attribuiti a Conto Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività.
Cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto
di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a Conto Economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di
collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate.
Passività finanziarie di negoziazione
Classificazione. La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi,
ma strettamente correlati agli stessi. Inoltre, sono incluse le passività che originano da scoperti tecnici generati dall'attività di negoziazione di titoli. Tutte le
passività di negoziazione sono valutate al "fair value".
Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le passività
finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le
caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al "fair value", mentre al contratto primario è applicato
il criterio contabile proprio di riferimento.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al "fair value". Per la
determinazione del "fair value" degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento,
ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati ma per i quali
comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es.
Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi assumendo i migliori prezzi disponibili.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati e che sono basati su
dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati,
modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse, valori rilevati in recenti transazioni
comparabili.
Cancellazione. Le passività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o quando la
passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate.
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Passività finanziarie valutate al "fair value"
Classificazione. Sono classificati in questa voce le emissioni obbligazionarie della Banca strutturate e non, per le quali la valutazione al "fair value" permette di
eliminare asimmetrie contabili sia in fase di rilevazione che in fase di valutazione periodiche. A fronte di tali strumenti finanziari, infatti, sono posti in essere
strumenti derivati gestionalmente correlati.
Iscrizione. Il loro valore di prima iscrizione è il "fair value" al netto dei proventi o costi di transazione che vengono rilevati direttamente a Conto Economico.
Valutazione. Le passività finanziarie sono valutate al "fair value". La determinazione del "fair value" si basa sull'utilizzo di modelli standard che tengono in
considerazione tutti i parametri di mercato e i fattori di rischio inerenti.
Cancellazione. Le passività finanziarie valutate al "fair value" sono cancellate contabilmente dal Bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione
avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è
considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti negative di reddito rappresentati dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di
Conto Economico relativo agli interessi. I risultati della valutazione sono ricondotti nel "risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value",
così come gli utili o le perdite derivanti dall'estinzione determinati secondo lo stesso criterio indicato per i titoli in circolazione.
Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto del personale
Classificazione. Il trattamento di fine rapporto del personale costituisce un fondo determinato sulla base del suo valore attuariale attraverso la stima della quota
di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A far data 1° gennaio 2007 le quote dei benefici che maturano tempo per tempo sono versate alla Sezione di
Tesoreria istituita presso l'INPS o a favore di altri fondi pensione appositamente scelti dal dipendente. Rimane in seno alla Banca il debito per benefici futuri da
corrispondere a favore del personale dipendente maturato fino al 31 dicembre 2006 per tutti i dipendenti che, pur potendo, non hanno esternalizzato il TFR
maturato presso un fondo esterno. Tale importo viene periodicamente stimato su base demografico/attuariale.
Iscrizione. Il valore attuariale del TFR viene iscritto in relazione agli obblighi stimati nei confronti dell'insieme dei dipendenti in servizio alla data di chiusura di
ciascun bilancio. Tale valore viene rivisto al termine di ogni data di chiusura del bilancio e gli incrementi e i decrementi del valore attuariale dell'obbligazione e
della sua rivalutazione vengono iscritti al Conto Economico.
Valutazione. La valutazione attuariale degli obblighi connessi al fondo trattamento di fine rapporto avviene sulla base di parametri statistici, demografici e
finanziari sviluppati sulla base di una relazione preparata da un attuario. Le modalità di determinazione dei suddetti parametri sono riportate nella Nota
Integrativa al bilancio.
Cancellazione. La cancellazione del Fondo avviene all'atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l'ammontare del solo effetto di rivalutazione e dell'effetto attuariale (interest costs e
utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell'esercizio in cui le stesse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione
attuariale.
Fondo per rischi ed oneri - Benefici ai dipendenti - Fondi di quiescenza e per obblighi simili
Classificazione. I fondi di quiescenza includono tutti i fondi a benefici definiti o a prestazioni definite classificati come "fondi interni" ai sensi della vigente
legislazione previdenziale, sempre che vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari.
Iscrizione. Il fondo di quiescenza interno è costituito in attuazione di accordi aziendali e si qualifica come piano a benefici definiti. Esso è costituito a favore di
personale in quiescenza. La passività relativa a tale piano ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni erogate sono determinate sulla base di ipotesi
attuariali. Gli utili e le perdite attuariali sono riconosciuti a Conto Economico.
Valutazione. La valutazione dell'obbligo a carico della Banca del fondo interno di previdenza a prestazione definita viene effettuato sulla base della riserva
matematica calcolata da un attuario. I parametri demografici, economici e finanziari su cui viene basato il calcolo sono illustrati nella Nota Integrativa.
Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all'atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti al fondo stesso.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l'ammontare dell'accantonamento o dello storno dal fondo (service costs, interest
costs, utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell'esercizio in cui esse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione
attuariale.
Fondo per rischi ed oneri - Altri fondi
Classificazione. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia
probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo
ammontare. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è
rilevato a Conto Economico.
Iscrizione. L'iscrizione dell'accantonamento avviene ogni qualvolta, in base ad evidenze interne o esterne, ad accordi con soggetti terzi, a delibere degli Organi
Aziendali o ad altri fatti o elementi sia possibile determinare l'esistenza di una obbligazione attuale legata ad un evento passato della quale non sia tuttavia
possibile determinare con precisione l'ammontare.
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Valutazione. La stima dell'obbligazione a carico dell'azienda avviene mediante il calcolo dell'onere dovuto determinato sulla base di obblighi contrattuali, di
comportamenti già tenuti in passato, della più probabile evoluzione di eventuali contenziosi e, laddove necessario, sulla base di stime anche di carattere
attuariale. Laddove il tempo prevedibile di adempimento dell'obbligazione rivesta rilevanza, la stessa obbligazione viene attualizzata mediante tassi di mercato.
Cancellazione. La cancellazione di posizione iscritte ai fondi per rischi ed oneri avviene sia nel caso di adempimento, totale o parziale, dell'obbligazione
assunta, sia nel caso di successiva insussistenza della medesima obbligazione.
Rilevazione delle componenti reddituali. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri e le eventuali insussistenze dei medesimi fondi vengono portate a
carico o a beneficio delle singole voci di Conto Economico alle quali, per natura, si riferiscono all'esercizio in cui si verificano gli eventi che, ne determinano
l'accantonamento o lo storno.
Operazioni in valuta
Rilevazione iniziale. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta
estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Valutazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:
• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione;
• le poste non monetarie valutate al "fair value" sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.
Cancellazione. Le attività e passività in valuta estera sono cancellate alla scadenza dei diritti o degli obblighi alle quali si riferiscono o nel caso in cui le
medesime siano trasferite a soggetti terzi e con esse siano trasferiti i benefici e gli oneri alle stesse connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari
a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del Bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono.
Quando un utile o una perdita sono rilevati a Conto Economico, è rilevata a Conto Economico anche la relativa differenza di cambio.
Altre passività
In questa voce sono compresi, tra l'altro, gli accantonamenti, su base analitica e collettiva, relativi alla stima di possibili esborsi connessi al rischio di credito su
impegni e garanzie.
Fiscalità corrente e differita
Rilevazione iniziale. Le attività e le passività fiscali relative ad imposte dirette ed indirette, sono rilevate nel Bilancio nel quale sono imputate, al Conto
Economico o al Patrimonio, le componenti attive e passive di Reddito o di Patrimonio che danno loro origine, indipendentemente dall'esercizio in cui le attività e
le passività fiscali troveranno la loro manifestazione finanziaria.
Vengono iscritte tra le attività e passività fiscali correnti quelle attività e passività fiscali che, secondo la legge, trovano una manifestazione di carattere
finanziario in relazione ad eventi verificatisi nell'esercizio cui il bilancio fa riferimento. Qualora le attività e passività fiscali sono rilevate in relazione a fatti o
elementi che genereranno una manifestazione di carattere finanziario in esercizi successivi a quello cui il Bilancio fa riferimento, esse vengono iscritte tra le
attività e passività fiscali differite. Le attività e le passività fiscali correnti sono compensate, nello Stato Patrimoniale, qualora ciò sia legalmente consentito e per
tipologia di imposta.
Valutazione. Le attività e le passività fiscali correnti sono determinate mediante una prudente stima dell'onere fiscale determinato sulla base della legislazione e
della prassi amministrativa vigente alla data di chiusura del Bilancio applicando le variazioni in aumento ed in diminuzione previste dalla normativa fiscale.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate seguendo la metodologia del "Balance Sheet Liability Method". La loro valutazione avviene
moltiplicando l'elemento attivo o passivo la cui deduzione/imponibilità sia differita nel tempo per l'aliquota fiscale che si suppone legalmente vigente nell'esercizio
in cui avverrà la deduzione/tassazione del suddetto elemento. Le attività e passività fiscali differite non sono oggetto di attualizzazione.
Cancellazione. Le attività e passività fiscali correnti sono cancellate al momento del soddisfacimento dell'obbligazione tributaria cui le stesse si riferiscono. Le
attività e passività fiscali differite vengono cancellate nell'esercizio in cui gli elementi attivi e passivi cui esse si riferiscono concorrono alla formazione della base
imponibile dell'imposta.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto Economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o
accreditate direttamente a Patrimonio Netto. Il Conto Economico accoglie gli accantonamenti per imposte correnti di competenza dell'esercizio, l'iscrizione di
imposte anticipate e differite i cui elementi concorreranno alla formazione del reddito imponibile di esercizi successivi, e lo storno di imposte anticipate e differite
iscritte in esercizi precedenti ed i cui elementi concorrono alla formazione della base imponibile corrente di competenza dell'esercizio.
Nel Conto Economico trovano altresì collocazione le eventuali sopravvenienze passive o insussistenze di accantonamenti per imposte correnti definitivamente
liquidate rispetto alle somme accantonate oltre alle variazioni, positive o negative, di imposte anticipate e differite legate a variazioni di aliquote o a modifiche
legislative sopravvenute rispetto alla situazione esistente al momento della loro iscrizione.
Azioni Proprie
Rilevazione iniziale. Le azioni proprie acquistate, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo Bilancio approvato, sono portate in
decremento del Patrimonio Netto. In nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a
tal fine anche delle azioni possedute da società controllate.
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Cancellazione. Le azioni proprie detenute sono cancellate dal Bilancio al momento della loro alienazione. Però le azioni proprie acquistate in violazione dell'art.
2357 del c.c. debbono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall'assemblea entro un anno dal loro acquisto. In mancanza deve procedersi senza
indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale.
Rilevazione delle componenti reddituali. Il valore collocato, gli utili e/o le perdite derivanti dalla loro negoziazione sono rilevati come variazioni di Patrimonio
Netto.
Altre informazioni
Garanzie e impegni
Le garanzie rilasciate e gli impegni ad erogare fondi che comportino rischi di credito sono iscritti per il valore nominale dell’impegno assunto, al netto degli utilizzi
per cassa e delle eventuali rettifiche di valore rilevate, su base sia analitica che collettiva, in relazione alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di
credito, nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, che trovano contropartita nello Stato Patrimoniale alla voce
“Altre passività”.
La rilevazione dei costi
Il principio della competenza impone di iscrivere le operazioni realmente effettuate nell’esercizio, al fine della formazione del reddito di periodo. Conseguenza di
tale assunto è la correlazione tra costi e ricavi dell’esercizio, che si realizza, a prescindere dal momento dell’esborso e/o dell’emissione della fattura, per:
- ripartizione dell’utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento);
- imputazione diretta di costi al conto economico dell’esercizio o perché associati al tempo o perché sia venuta meno l’utilità o la funzionalità del costo;
- associazione causa-effetto tra tali costi ed i ricavi che sono generati con l’utilizzo del bene o servizio acquistati.
In particolare, ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza,
- i corrispettivi delle cessioni dei beni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute:
- alla data della consegna o spedizione, per i beni di consumo
- alla data di stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende
- i corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute, alla data in cui le
stesse sono
ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicurazione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di
maturazione dei corrispettivi.
- le spese di acquisizione di immobilizzazione materiali/immateriali si considerano sostenute alla data di messa in uso del bene.
Cartolarizzazioni
In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ci si è avvalsi della facoltà di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti ad operazioni di
cartolarizzazione effettuate prima del 1° gennaio 2004, che risultavano cancellati in base ai precedenti principi contabili. Nell’attivo patrimoniale della banca
cedente figurano così i titoli sottoscritti.
Per le operazioni perfezionatesi successivamente a tale data, i crediti ceduti non sono cancellati dal bilancio qualora vi sia un sostanziale trattenimento di rischi
e di benefici, anche se formalmente oggetto di cessione pro-soluto ad una società veicolo. Ciò si verifica, ad esempio, qualora la banca sottoscriva la tranche
dei titoli Junior o di esposizioni analoghe, in quanto sopporta il rischio delle prime perdite e, parimenti, beneficia del rendimento dell’operazione.
Conseguentemente, i crediti figurano in bilancio come “Attività cedute e non cancellate” a fronte del finanziamento ricevuto dalla società veicolo, al netto dei titoli
emessi dalla stessa e sottoscritti dalla banca cedente. Analoghi criteri di rappresentazione, basati sulla prevalenza della sostanza sulla forma, sono applicati per
la rilevazione delle competenze economiche.
Dividendi e riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili
in modo attendibile. In particolare:
- gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso;
- i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel momento in cui ne viene deliberata la
distribuzione;
- gli utili e le perdite derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione sono riconosciuti a conto economico al regolamento contrattuale
dell’operazione sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il fair value al quale lo strumento è iscritto, ottenuto mediante tecniche di
valutazione che utilizzano parametri di input osservabili sul mercato. Il fair value così determinato viene poi corretto per tenere conto del rischio di recuperabilità
degli eventuali margini positivi, in funzione della specifica controparte con la quale lo strumento finanziario risulta stipulato (credit risk adjustment);
- gli utili derivanti dalla stipula di strumenti finanziari per i quali si ritiene che il fair value non possa essere determinato secondo parametri di mercato osservabili,
sono distribuiti nel tempo tenendo conto della natura e della durata dello strumento (es. prodotti a capitale garantito o protetto);
- i ricavi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato ed il fair value dello strumento, sono
riconosciuti a conto economico alla data di emissione se il fair value è determinato sulla base di parametri osservabili o a transazioni recenti osservabili sullo
stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato. Qualora tali parametri non siano riscontrabili in modo diretto sul mercato, come per tutte le emissioni rivolte
al mercato retail, la tecnica valutativa utilizzata per la determinazione del fair value considera, quale fattore correttivo nell’attualizzazione dei flussi di cassa, lo
spread commerciale. Il fair value così determinato corrisponde al corrispettivo incassato: nessun profitto risulta pertanto contabilizzato alla data di emissione.
Al fine di garantire una rappresentazione sostanziale del costo dell’operazione di provvista basata sulla correlazione tra costi e ricavi, in presenza di
commissioni di collocamento, imputate a conto economico alla data di emissione, viene rilevato, in pari data, un ricavo rappresentato dallo spread commerciale,
fino a concorrenza del costo delle commissioni passive di collocamento.
58
Modalità di determinazione del fair value di strumenti finanziari
Il fair value rappresenta il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli ed
indipendenti, ad una certa data di misurazione. Il fair value è il prezzo che sarebbe corrisposto in una transazione ordinaria, ovvero in una transazione che
coinvolge i partecipanti al mercato che hanno la volontà di trattare, escludendo quindi transazioni di tipo forzato.
La determinazione del fair value degli strumenti finanziari è basata sul presupposto della continuità aziendale della banca, ovvero nel presupposto che la banca
sarà pienamente operativa e non liquiderà o ridurrà sensibilmente la propria operatività né concluderà operazioni a condizioni sfavorevoli.
Nella determinazione del fair value “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione”, “Passività finanziarie valutate al fair value”, “Attività finanziarie
disponibili per la vendita”, viene attribuita la massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi (mark to market) e priorità inferiore all’utilizzo di input
non osservabili, in quanto questa modalità è soggetta a maggiore discrezionalità (mark to model).
Mark to Market
Nel determinare il fair value, la Banca utilizza, ogni volta che sono disponibili, informazioni basate su dati di mercato ottenute da fonti indipendenti, in quanto
considerate come la migliore evidenza di fair value.
In tal caso il fair value è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ossia senza modifiche o ricomposizioni dello strumento
stesso, desumibile dalle quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato è considerato attivo qualora i prezzo di quotazione riflettono le normali operazioni
di mercato, sono regolarmente e prontamente disponibili tramite Borse, servizi di quotazioni, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari
operazioni di mercato.
Sono di norma considerati mercati attivi:
- i mercati regolamentati dei titoli e dei derivati, ad eccezione del mercato della piazza di “Lussemburgo”;
- i sistemi di scambi organizzati;
- alcuni circuiti elettronici di negoziazione OTC (es. Bloomberg), qualora sussistano determinate condizioni basate sulla presenza di un certo numero di
contributori con proposte eseguibili e caratterizzate da spread bid-ask, ovvero dalla differenza tra il prezzo al quale la controparte si impegna a vendere i titoli
(ask price) e il prezzo al quale si impegna ad acquistarli (bid price) contenuti entro una determinata soglia di tolleranza;
- il mercato secondario delle quote OICR, espresso dai NAV (Net Asset Value) ufficiali, in base ai quali la SGR emittente deve procedere alla liquidazione delle
quote. Tale NAV può essere opportunamente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità del fondo, ovvero dell’intervallo di tempo intercorrente tra la data
di richiesta di rimborso e quella del rimborso effettivo, nonché per tenere conto di eventuali commissioni di uscita.
Mark to Model
Qualora non sia determinabile il Mark to Market, per l’assenza di prezzi di mercato direttamente osservabili su mercati considerati attivi, è necessario fare
ricorso a tecniche di valutazione che massimizzino il ricorso alle informazioni disponibili sul mercato, in base ai seguenti approcci valutativi:
1. Comparable approach: in tal caso il fair value dello strumento è desunto dai prezzi osservati su transazioni recenti avvenuti su strumenti similari in mercati
attivi, opportunamente aggiustati per tenere conto delle differenze negli strumenti e nelle condizioni di mercato;
2. Model Valuation: in mancanza di prezzi di transazioni osservabili per lo strumento oggetto di valutazione o per strumenti simili, è necessario adottare un
modello di valutazione; tale modello deve essere di provata affidabilità nella stima di ipotetici prezzi “operativi” e pertanto deve trovare ampio riscontro negli
operatori di mercato.
In particolare:
- i titoli di debito vengono valutati in base alla metodologia dell’attualizzazione dei previsti flussi di cassa, opportunamente corretti per tenere conto del rischio
emittente;
- i contratti derivati sono valutati sulla base di differenti modelli, in funzione dei fattori di input (rischio tasso, volatilità, rischio cambio, rischio prezzo, ecc.) che ne
influenzano la relativa valutazione;
- i titoli di capitale non quotati sono valutati con riferimento a transazioni dirette sullo stesso titolo o su titoli similari osservate in un congruo arco temporale
rispetto alla data di valutazione, al metodo dei multipli di mercato di società comparabili e in via subordinata a metodi di valutazione finanziari, reddituali e
patrimoniali.
Nel caso di strumenti per cui la Banca non ritenga affidabile la stima del fair value attraverso modelli di valutazione interni in quanto i parametri da utilizzare non
sono osservabili sul mercato e richiederebbero delle ipotesi ed assunzioni interne con ampio ricorso alla discrezionalità, vengono richieste valutazioni a
controparti esterne al fine di meglio rappresentare il valore equo dello strumento.
59
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
Le informazioni incluse nella Nota Integrativa riguardanti i dati del 2009, confrontati con i dati dell'esercizio 2008, vengono riportate
tenendo conto di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS..
Si precisa che i dati riportati nelle tabelle che seguono sono espressi arrotondati alle migliaia di euro.
Attivo al 30 Giugno 2009
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Cassa e disponibilità liquide
Variazioni
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
Var. in %
21.088
24.359
(3.271)
(13,43%)
0
15.000
(15.000)
(100,00%)
21.088
39.359
(18.271)
(46,42%)
La voce Cassa presenta un decremento del 46,42%, pari a 18.271 migliaia rispetto alla consistenza di fine
2008.
60
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci/Valori
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Quotati
Non Quotati
Quotati
Var. in %
Non Quotati
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
98.192
4.647
104.948
8.438
(9,30%)
1.586
96.606
3.223
1.424
5.436
99.512
5.651
2.787
(56,62%)
(4,17%)
2. Titoli di capitale
0
0
0
0
0,00%
3. Quote di O.I.C.R.
0
1.258
0
1.260
(0,16%)
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
5. Attività deteriorate
6. Attività cedute non cancellate
Totale A
0
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0
462
0
312
0,00%
67.094
0
88.720
0
(24,38%)
165.286
6.367
193.668
10.010
(15,72%)
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari:
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati su crediti
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale B
Totale (A+B)
Totale voce
0
2.685
0
2.830
(5,12%)
0
0
0
1.262
1.423
0
0
0
0
1.688
1.142
0
(25,24%)
0,00%
0,00%
0
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0
2.685
0
2.830
(5,12%)
165.286
9.052
193.668
12.840
(15,58%)
174.338
206.508
(32.170)
All'interno del comparto delle attività finanziarie detenute per la negoziazione sono presenti titoli obbligazionari del tipo ABS, CDO,
Credit Linked Notes e strumenti finanziari in default per un controvalore pari a 2.996 migliaia di euro, di cui viene data informativa
nella Sezione 1 della Parte E (informazione sui rischi) della presente nota integrativa.
61
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Variazione
Var. in %
A. ATTIVITA' PER CASSA
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
5. Attività deteriorate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
6. Attività cedute non cancellate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
Totale A
102.839
113.386
(10.547)
(9,30%)
74.443
0
18.599
9.797
80.302
0
19.464
13.620
(5.859)
0
(865)
(3.823)
(7,30%)
0,00%
(4,44%)
(28,07%)
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
1.258
1.260
(2)
(0,16%)
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
462
312
150
48,08%
0
0
12
450
0
0
12
300
0
0
0
150
0,00%
0,00%
0,00%
50,00%
67.094
88.720
(21.626)
(24,38%)
63.865
0
0
3.229
85.192
0
0
3.528
(21.327)
0
0
(299)
(25,03%)
0,00%
0,00%
(8,48%)
171.653
203.678
(32.025)
(15,72%)
B. STRUMENTI DERIVATI
0,00%
0,00%
a) Banche
b) Clientela
Totale B
Totale (A+B)
1.707
978
1.946
884
(239)
94
(12,28%)
10,63%
2.685
2.830
(145)
(5,12%)
174.338
206.508
(32.170)
(15,58%)
Al 30 giugno 2009 il portafoglio di proprietà HFT è costituito per il 79,33% da titoli di Stato, per il 18,41% da obbligazioni corporate e
finanziarie, per lo 0,72% da quote di OICR e da derivati per l'1,54%.
La consistenza del portafoglio nel suo complesso è comunque diminuita del 15,58% pari a circa 32,17 milioni di euro, come diretta
conseguenza di specifiche politiche tese ad aumentare la liquidità della Banca.
62
2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti derivati
Tipologie derivati/attività
sottostanti
Tassi di
interesse
Valute e oro
Titoli di capitale
Crediti
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altro
Var. in %
A) Derivati quotati
1. Derivati finanziari:
*
*
Con scambio di capitale
- Opzioni acquistate
- Altri derivati
Senza scambio di capitale
- Opzioni acquistate
- Altri derivati
2. Derivati creditizi:
*
*
Con scambio di capitale
Senza scambio di capitale
Totale A
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
B) Derivati non quotati
1. Derivati finanziari:
0,00%
1.323
683
38
0
641
2.685
2.830
0
0
0
683
0
0
0
0
0
0
0
683
0
1.337
116
1.207
0
0
38
0
0
0
641
0
795
1.207
418
1.075
0,00%
0,00%
(48,92%)
0,00%
90,19%
12,28%
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
Totale B
1.323
683
38
0
641
2.685
2.830
(5,12%)
Totale A+B
1.323
683
38
0
641
2.685
2.830
(5,12%)
*
*
Con scambio di capitale
- Opzioni acquistate
- Altri derivati
Senza scambio di capitale
- Opzioni acquistate
- Altri derivati
2. Derivati creditizi:
*
*
Con scambio di capitale
Senza scambio di capitale
(5,12%)
Al 30 Giugno 2009 Banca Tercas possiede, all'interno delle attività detenute per la negoziazione, strumenti derivati su tassi di interesse e opzioni Call su indici.
63
2.4 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni
Titoli di debito Titoli di capitale
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
B1. Acquisti
Quote di
O.I.C.R.
Finanziam.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
113.386
0
1.260
0
114.646
110.797
89.675
0
0
0
89.675
359.468
283.867
60.417
0
0
0
60.417
5.853
0
0
0
5.853
284
23.405
0
0
0
23.405
75.317
100.222
0
2
0
100.224
355.619
C1. Vendite
90.585
0
0
0
90.585
316.003
C2. Rimborsi
6.472
0
0
0
6.472
19.047
600
0
2
0
602
15.907
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.565
0
0
0
2.565
4.662
102.839
0
1.258
0
104.097
114.646
B2. Variazioni positive di fair value
B3. Altre variazioni
C.
Diminuzioni
C3. Variazioni negative di fair value
C4. Trasferimenti ad altri portafogli
- Attività fin. disp. per la vendita
- Attività fin. det. sino alla scedenza
- Crediti verso banche
- Crediti verso clientela
C5. Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al "fair value" - Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
La Banca non possiede attività finanziarie valutate al "fair value".
64
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Totale
Totale
TOTALE
Quotati
1. Titoli di debito
TOTALE
30-giu-09
Voci/Valori
31-dic-08
Non Quotati
30-giu-09
Quotati
Non Quotati
31-dic-08
5.936
426
6.362
5.201
223
5.424
0
5.936
0
426
0
6.362
0
5.201
0
223
0
5.424
7.556
30.049
37.605
8.248
30.049
38.297
7.556
0
4.680
25.369
12.236
25.369
8.248
0
4.680
25.369
12.928
25.369
3. Quote di O.I.C.R.
0
6.651
6.651
0
1.076
1.076
4. Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
5. Attività deteriorate
0
0
0
0
0
0
24.891
29.232
54.123
4.663
28.758
33.421
38.383
66.358
104.741
18.112
60.106
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.1 Valutati al costo
6. Attività cedute non cancellate
Totale
78.218
Alla data del 30 Giungo 2009 il portafoglio AFS aumenta del 33,91% pari a 26,52 migliaia di euro, a seguito dell'impiego di liquidità per l'acquisto di
strumenti aventi elevato standing creditizio e buon rendimento nel comparto obbligazionario; esso si compone per il 7,82% da titoli di Stato, per il 49,93%
di obbligazioni corporate, per il 6,35% di quote di OICR e per il 35,90% di titoli azionari.
Le variazioni di valore dei suddetti titoli sono state imputate in contropartita del Patrimonio Netto, al netto del relativo onere fiscale.
65
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
5. Attività deteriorate
Variazione
Var. in %
6.362
5.424
938
17,29%
3.013
29
1.242
2.078
883
19
2.267
2.255
2.130
10
(1.025)
(177)
n.d.
n.d.
n.d.
(7,85%)
37.605
38.297
(692)
(1,81%)
5.958
31.647
6.339
31.958
(381)
(311)
(6,01%)
(0,97%)
19.672
5.698
6.276
1
19.672
5.689
6.597
0
0
9
(321)
1
n.d.
0,16%
(4,87%)
0,00%
6.651
1.076
5.575
518,12%
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0
0
0
0,00%
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
6. Attività cedute non cancellate
54.123
33.421
20.702
61,94%
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
5.173
0
41.047
7.903
4.186
0
28.967
268
987
0
12.080
7.635
n.d.
0,00%
n.d.
2848,88%
104.741
78.218
26.523
33,91%
Totale
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica
Non ci sono, alla data del 30 Giugno 2009, attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica.
66
4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni
Titoli di debito Titoli di capitale
A.
Esistenze iniziali
B.
B1.
B2.
Variazioni positive di "fair value"
B3.
Riprese di valore
- Imputate al conto economico
- Imputate al patrimonio netto
B4.
30-giu-09
31-dic-08
38.297
1.076
0
44.797
25.520
Aumenti
25.222
203
5.575
0
31.000
151.366
Acquisti
23.023
202
5.365
0
28.590
37.892
1.002
1
210
0
1.213
2.395
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti da altri portafogli
0
0
0
0
0
0
- Att. fin. detenute per la negoziaz.
- Att. fin. detenute sino a scadenza
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.197
0
0
0
1.197
111.079
Altre variazioni
C.
Diminuzioni
C1.
Vendite
C2.
Rimborsi
C3.
Variazioni negative di FV
C5.
Finanziam.
5.424
B5.
C4.
Quote di
O.I.C.R.
24.285
895
0
0
25.180
132.089
3.554
101
0
0
3.655
90.246
0
0
0
0
0
0
28
794
0
0
822
7.407
Svalutazioni da deterioramento
0
0
0
0
0
0
- Imputate al conto economico
- Imputate al patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Trasferimenti ad altri portafogli
0
0
0
0
0
0
- Att. fin. detenute sino a scadenza
- Crediti verso banche
- Crediti verso clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
20.703
0
0
0
20.703
34.436
6.361
37.605
6.651
0
50.617
44.797
C6.
Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
La Banca non possiede attività finanziarie collocate in tale tipologia di portafoglio. Nessuna delle tabelle previste dalla Sezione 5 dedicata alle attività finanziarie
detenute fino a scadenza viene avvalorata.
67
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Tipologia operazioni/valori
A. Crediti verso Banche Centrali
Variazioni
50.437
37.432
13.005
34,74%
0
0
0
0,00%
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
Var. in %
50.437
37.432
13.005
34,74%
3. Pronti contro termine
0
0
0
0,00%
4. Altri
0
0
0
0,00%
B. Crediti verso Banche
29.414
65.573
(36.159)
(55,14%)
1. Conti correnti e depositi liberi
26.565
44.218
(17.653)
(39,92%)
2.849
21.355
(18.506)
(86,66%)
0
0
0
n.d.
0
0
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti:
3.1 Pronti contro termine attivi
0
n.d.
3.2 Locazione finanziaria
0
0,00%
3.3 Altri
0
0,00%
4. Titoli di debito
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
5. Attività deteriorate
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
6. Attività cedute non cancellate
0
0
0
0,00%
Totale (valore di bilancio)
79.851
103.005
(23.154)
(22,48%)
Totale Fair Value
79.851
103.005
(17.653)
(22,48%)
4.1 Strutturati
4.2 Altri
La voce riflette la consistenza della liquidità allocata sul mercato interbancario e presenta un saldo di 79.851 migliaia di euro in
diminuzione di 23.154 migliaia di euro (-22,48%) rispetto al 31 Dicembre 2008.
Il "fair value" dei crediti verso banche non si discosta in maniera significativa dai valori di bilancio per la presenza, all'interno del
comparto, di rapporti a breve termine per cui il fair value è assimilabile al valore di bilancio.
6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica
La Banca non pone in essere politiche di copertura del rischio legato a variazioni di "fair value" o di copertura dei flussi finanziari.
Peraltro la liquidità è allocata pressoché per intero su strumenti finanziari a pronti, o a brevissima scadenza, a tassi di interesse
variabili.
68
Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Tipologia operazioni / valori
1.
Variazioni
Var. in %
Conti correnti
737.989
828.416
(90.427)
(10,92%)
1.1 Conti correnti ordinari
126.486
688.471
(561.985)
(81,63%)
1.2 Conti anticipi e sovvenzioni
611.503
139.945
471.558
336,96%
2.
Pronti contro termine attivi
3.
Mutui
0
0
0
0,00%
1.569.240
1.481.110
88.130
5,95%
4.
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5.
Locazione finanziaria
8.428
8.991
(563)
(6,26%)
0
0
0
6.
Factoring
0,00%
0
0
0
7.
0,00%
Altre operazioni
183.840
171.084
12.756
7,46%
8.
Titoli di debito
119.329
121.038
(1.709)
(1,41%)
0
0
0
0,00%
119.329
121.038
(1.709)
(1,41%)
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
9.
Attività deteriorate
100.995
60.090
40.905
68,07%
10.
Attività cedute non cancellate
284.805
309.021
(24.216)
(7,84%)
Totale (valore di bilancio)
3.004.626
2.979.750
24.876
0,83%
Totale (fair value)
3.193.458
3.328.048
(134.590)
(4,04%)
La voce presenta, al 30 Giugno 2009, un saldo pari a 3.004.626 migliaia di euro, con un incremento dello 0,83% rispetto al periodo precedente.
Tuttavia si registrano delle flessioni sia nella categoria dei Conti Correnti (-10,92%), sia in quella del Credito al consumo (-6,26%); per quanto
riguarda quest'ultima tipologia, la diminuzione è stata compensata dal collocamento, nel corso dell'esercizio 2008, di prodotti di terze società
finanziarie quali Agos e Terfinance.
Si sottolinea che per calcolare la variazione del comparto dei Mutui, occorre considerare anche la sottovoce "Attività cedute non cancellate" che
comprende i mutui cartolarizzati. Conseguentemente, tenendo conto anche di essi si rileva un incremento del 3,58% rispetto a Dicembre 2008.
La sottovoce Titoli di debito comprende, oltre alle polizze di capitalizzazione per euro 334 mila, le obbligazioni ABS derivanti dalla cartolarizzazione
del portafoglio dei crediti in leasing della Terfinance, interamente sottoscritte da Banca Tercas per euro 118.995 mila.
Le attività deteriorate rappresentano l'insieme dei crediti in sofferenza, incaglio e sconfinati oltre 180gg, come definiti dalla vigente normativa di
vigilanza. Il comparto presenta un incremento del 68,07% determinato in particolar modo dall'incremento dei crediti incagliati e in sconfino,
rispettivamente +28,03% e +254,02%.
Tali crediti vengono opportunamente presidiati con accantonamenti pari al 20,81% sugli incagli, al 6,30% sugli sconfinati e al 68,41% sulle
sofferenze. Per maggiori approfondimenti sulle politiche del rischio di credito si rimanda alla parte E, sez. 1 della Nota Integrativa.
Le attività cedute e non cancellate sono rappresentate dai mutui ipotecari cartolarizzati nel corso del biennio 2007/08, espressi a costo
ammortizzato non oggetto di derecognition (cancellazione). Le informazioni relative a tali operazioni sono riportate nella sez.1/C, parte E della Nota
Integrativa.
Il "fair value" dei crediti è stato calcolato con l'ausilio di uno specifico software CSE che ha attualizzato i flussi futuri degli stessi ad un tasso che ha
considerato sia il rischio di mercato che il rischio di credito dei singoli debitori. La curva dei tassi "adjusted", infatti, è stata ottenuta applicando una
maggiorazione di punti percentuali alla curva dei tassi c.d. "risk free", rappresentativa della rischiosità dei singoli debitori e corrispondente alla
perdita attesa desunta dai parametri di PD ed LGD stimati dalla Banca.
69
7.2 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Tipologia operazioni/valori
Var. in %
1.
Titoli di debito
119.329
121.038
(1,41%)
a)
b)
c)
Governi
Altri Enti pubblici
Altri emittenti
0
0
119.329
0
0
121.038
0,00%
0,00%
(1,41%)
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
0
118.995
334
0
0
120.428
610
0
0,00%
(1,19%)
(45,25%)
0,00%
2.
Finanziamenti verso
2.499.497
2.489.601
0,40%
a)
b)
c)
Governi
Altri Enti pubblici
Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
8.711
6.978
2.483.808
1.935.252
201.318
1.007
346.231
8.055
14.844
2.466.702
2.009.434
148.451
1.009
307.808
8,14%
(52,99%)
0,69%
(3,69%)
35,61%
(0,20%)
12,48%
3.
Attività deteriorate
100.995
60.090
68,07%
a)
b)
c)
Governi
Altri Enti pubblici
Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
0
0
100.995
81.118
431
0
19.446
0
0
60.090
42.598
170
0
17.322
0,00%
0,00%
68,07%
90,43%
153,53%
0,00%
12,26%
4.
Attività cedute non cancellate
284.805
309.021
n.d.
a)
b)
c)
Governi
Altri Enti pubblici
Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
0
0
284.805
120.688
1.959
0
162.158
0
0
309.021
130.472
2.156
0
176.393
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
3.004.626
2.979.750
0,83%
Totale
7.3 Crediti verso clientela: attività coperte oggetto di copertura specifica
La Banca non presenta crediti verso la clientela che possono essere classificati fra le attività coperte ai sensi della normativa IAS IFRS.
Non ci sono crediti verso clientela costituiti in garanzie di proprie passività ed impegni.
70
Sezione 8 - Derivati di copertura – Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti
La Banca non presenta derivati di copertura.
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
La Banca detiene strumenti finanziari derivati classificati tutti, ai sensi della normativa IAS - IFRS, come derivati di negoziazione.
Di conseguenza le tabelle della sezione 8 non vengono avvalorate.
Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 90
Non ci sono nell'attivo del Bilancio attività che rappresentano adeguamento di valore di attività finanziarie oggetto di copertura
generica.
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione
Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni
sui rapporti partecipativi
Denominazioni
A.
Disponibilità
voti %
Terbroker S.r.l.
Sogiter s.r.l.
Teramo
Teramo
controllo
controllo
87,70%
100,00%
87,70%
100,00%
Imprese controllate in modo congiunto
1
2
C.
Quota di
Tipo di rapporto partecipazione
%
Imprese controllate in via esclusiva
1
2
B.
Sede
-----------------------------------------------
Imprese sottoposte ad influenza notevole
1
2
-----------------------------------------------
71
10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
Denominazioni
A.
Utile
(Perdita)
P. Netto
Valore di
Bilancio
Fair Value
Imprese controllate in via esclusiva
1
2
B.
Totale Attivo Ricavi totali
Terbroker S.r.l.
Sogiter S.r.l.
2.889
5.023
525
198
81
6
629
2.851
7.912
723
87
3.480
124
3.031
n.d.
n.d.
Imprese controllate in modo congiunto
1
2
C.
Imprese sottoposte ad influenza notevole
1
2
Totale
3.155
n.d.
I dati delle società controllate, sopra riportati, vengono espressi al lordo, e quindi comprensivi, dei rapporti infragruppo in essere al 30 Giugno 2009.
Tutte le imprese controllate mostrano un Patrimonio Netto contabile di competenza di Banca Tercas diverso dal valore di carico della relativa
partecipazione. In particolare:
- per la Sogiter Srl il valore di iscrizione della partecipazione è maggiore di 180 migliaia di euro rispetto al valore che emerge dall'applicazione del
metodo del Patrimonio Netto. Esso scaturisce dall'apprezzamento della società al momento della rilevazione della quota ed è riferibile al valore
dell'immobile di proprietà sito in Lanciano e locato a Banca Tercas come asseverato nella perizia giurata di stima dell'immobile stesso;
- per la Terbroker Srl il valore di iscrizione, minore di 428 migliaia di euro rispetto al valore che emerge dall'applicazione del metodo del Patrimonio
Netto, è determinato dalla presenza di utili di esercizi precedenti accantonati. La suddetta società non fa parte del Gruppo Bancario in termini di
normativa di vigilanza e viene consolidata esclusivamente in applicazione dei Principi Contabili IAS - IFRS.
72
10.3 Partecipazioni: variazioni
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
PARTECIPAZIONI
Var. in %
A.
Esistenze iniziali
3.139
1.176
166,92%
B.
Aumenti
15
1.963
(99,24%)
B.1
Acquisti
15
0
0,00%
B.2
Riprese di valore
0
0
0,00%
B.3
Rivalutazioni
0
0
0,00%
B.4
Altre variazioni
0
1.963
n.d.
C.
Diminuzioni
0
0
n.d.
C.1
Vendite
0
0
n.d.
C.2
Rettifiche di valore
0
0
0,00%
C.4
Altre variazioni
0
0
n.d.
D.
Rimanenze finali
3.154
3.139
0,48%
E.
Rivalutazioni totali
0
0
0,00%
F.
Rettifiche totali
0
0
0,00%
L'incremento, pari ad euro 15 migliaia (+0,48%), si riferisce all'acquisto del 3% delle azioni Terbroker avvenuta nel
primo semestre 2009. La partecipazione complessiva di Banca Tercas nel capitale Terbroker passa dall'84,70%
all'87,7%.
10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate
La Banca non ha in essere impegni riferiti a società controllate.
10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Non ci sono, alla data del 30 Giugno 2009, impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto.
10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Non ci sono impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole.
73
Sezione 11 - Attività materiali – Voce 110
In applicazione di quanto disposto dallo IAS 40, si è proceduto all'ammortamento degli immobili non strumentali.
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Totale
30-giu-09
Attività / Valori
A.
Totale
31-dic-08
Var. in %
Delta
Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
8.775
8.775
0,00%
0
12.973
13.064
(0,70%)
(91)
c) mobili
793
922
(13,99%)
(129)
d) impianti elettronici
676
951
(28,92%)
(275)
1.504
966
55,69%
538
e) altre
1.2 acquisite in locazione finanziaria
a) terreni
0
0
0,00%
0
b) fabbricati
0
0
0,00%
0
c) mobili
0
0
0,00%
0
d) impianti elettronici
0
0
0,00%
0
e) altre
0
0
0,00%
0
24.721
24.678
0,17%
43
Totale A
B.
Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
1.391
1.391
0,00%
0
b) fabbricati
3.620
3.710
(2,43%)
(90)
0
0
0,00%
0
c) mobili
2.2 acquisite in locazione finanziaria
a) terreni
0
0
0,00%
0
b) fabbricati
0
0
0,00%
0
c) mobili
0
0
0,00%
0
Totale B
5.011
5.101
(1,76%)
(90)
Totale (A+B)
29.732
29.779
(0,16%)
(47)
11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al "fair value" o rivalutate
Al 30 Giugno 2009 non sono presenti in bilancio attività materiali valutate al "fair value" o rivalutate.
74
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni
Attività Materiali ad uso funzionale
A.
Esistenze iniziali lorde
A.1
Riduzioni di valore totali nette
A.2
Esistenze iniziali nette
B.
Terreni
Fabbricati
Impianti
elettronici
Mobili
Altre
Totale
8.775
29.851
6.429
7.947
7.690
60.692
0
16.787
5.507
6.996
6.724
36.014
8.775
13.064
922
951
966
24.678
Aumenti:
0
167
22
107
753
1.049
B.1
Acquisti
0
0
22
107
753
882
B.2
Spese per migliorie capitalizzate
0
167
0
0
0
167
B.3
Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
B.4
Variazioni positive di "fair value" imputate a:
0
0
0
0
0
0
a) patrimonio netto
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.5
Differenze positive di cambio
0
0
0
0
0
0
B.6
Trasferimenti di immobili detenuti a scopo di invest
0
0
0
0
0
0
B.7
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni:
0
258
151
382
215
1.006
C.1
Vendite
0
0
0
0
0
0
C.2
Ammortamenti
0
258
72
382
215
927
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.3
Rettifiche di valore da deter. imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4
0
Variazioni negative di fair value imputate a:
0
a) patrimonio netto
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze negative di cambio
0
0
0
0
0
0
C.6
Trasferimenti:
0
0
0
0
0
0
a) attività materiali detenute per investim.
b) attività in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Altre variazioni
0
0
79
0
0
79
D.
Rimanenze finali nette
D.1
Riduzioni di valore totali nette
D.2
Rimanenze finali lorde
E.
Valutazione al costo
8.775
12.973
793
676
1.504
24.721
0
17.045
5.579
7.378
6.939
36.941
8.775
30.018
6.372
8.054
8.443
61.662
0
0
0
0
0
0
Le attività materiali sono detenute per esclusive esigenze di carattere funzionale. Esistono, tuttavia, nel patrimonio di Banca Tercas degli immobili
detenuti a scopo di investimento. Essi, in parte, costituiscono beni vincolati al soddisfacimento degli obblighi nei confronti del fondo pensionistico
interno a prestazione definita.
Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro stimata vita utile residua. Per quanto riguarda
gli immobili strumentali e non strumentali, tale vita utile residua è stata valutata da periti professionali interni ed esterni.
Si precisa inoltre che nel corso del 2008 presso la Sede della Direzione Generale, sita in Teramo, Corso San Giogio n. 36, è stato installato un
impianto fotovoltaico per il risparmio energetico ed ecocompatibile. Il costo sostenuto per la realizzazione e l'installazione di tale impianto è stato
capitalizzato per l'importo di euro 78 mila e verrà conseguentemente ammortizzato lungo la sua vita utile (20 anni), così come determinata dal
Servizio Tecnico.
75
I beni mobili sono ammortizzati in base alla c.d. "vita utile residua" espressa in anni così come riportato in dettaglio nella seguente tabella:
Descrizione Categoria
Vita Utile
Residua
Cat.
(anni)
ARREDAMENTI D'ARTE
ARREDAMENTI
MOBILI ORDINARI
MACCHINE ORD. D'UFFICIO
MACC. ELLETR., COMPUTER
MACCHINE ELETTRONICHE.
AUTOVETTURE, MOTO E SIMILI
ATTREZZATURE VARIE
IMP. ALLARME, FOTO CINE TV
IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO
AUTOVEICOLI DA TRASPORTO
APP. DI TELEFONIA MOBILE
IMP. SPECIALI COMUNICAZIONE
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
°°
5
7
7
3
3
3
7
3
11
3
3
3
20
CG. 1
CG. 2
CG. 3
CG. 4
CG. 5
CG. 6
CG. 7
CG. 8
CG. 9
CG. 10
CG. 11
CG. 12
CG. 13
CG. 14
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della Legge 19 marzo 1983, n.72, vengono fornite, in allegato, le indicazioni per gli immobili
tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Queste sono esposte separatamente per gli
immobili vincolati al fondo di previdenza interno a prestazione definita e per quelli legati al fondo liquidazione del personale.
Nel primo semestre 2009 non si sono verificati mutamenti nella composizione del patrimonio immobiliare.
76
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni
Totale Attività Materiali
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Terreni
A.
A.1
Esistenze iniziali lorde
Riduzioni di valore totali nette
A. 2 Esistenze iniziali nette
Fabbricati
Totale
1.391
4.593
0
883
5.984
883
1.391
3.710
5.101
B.
Aumenti
0
0
0
B.1
Acquisti
0
0
0
B.2
Spese per migliorie capitalizzate
0
0
0
B.3
Variazioni positive nette di fair value
0
0
0
B.4
Riprese di valore
0
0
0
B.5
Differenze di cambio positive
0
0
0
B.6
Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
0
0
0
B.7
Altre variazioni
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
90
90
C.1
Vendite
0
0
0
C.2
Ammortamenti
0
90
90
C.3
Variazioni negative nette di fair value
0
0
0
C.4
Rettifiche di valore da deterioramento
0
0
0
C.5
Differenze di cambio negative
0
0
0
C.6
Trasferimenti ad altri portafogli di attività
0
0
0
a) immobili ad uso funzionale
0
0
0
b) attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
Altre variazioni
0
0
0
5.011
C.7
D.
E.
Rimanenze finali
1.391
3.620
Rimanenze finali lorde
1.391
4.593
5.984
Valutazione al "fair value"
2.934
9.321
12.255
Non si registrano significativi scostamenti di "fair value" rispetto ai valori dell'esercizio precedente, stimati ad euro
12.255 migliaia.
11.5 Impegni per acquisto di attività materiali
Alla data di riferimento della presente Relazione non sussistono impegni per l'acquisto di attività materiali.
77
Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Attività / Valori
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Durata limitata
A.1
Avviamento
A.2
Altre attività immateriali
A.2.1
Attività valutate al costo:
a) Attività imm. generate internamente
b) Altre Attività
A.2.2
Durata illimitata
Durata limitata
Durata illimitata
0
0
0
0
202
0
225
0
0
202
0
0
0
225
0
0
Attività valutate al fair value
0
0
0
0
a) Attività imm. generate internamente
b) Altre Attività
0
0
0
0
0
0
0
0
202
0
225
0
Totale
Le immobilizzazioni immateriali sono costituite esclusivamente da applicativi software e sono ammortizzate in relazione alla
stimata vita utile residua.
78
12.2 Attività immateriali: variazioni
A.
Avviamento
Descrizione / Voce
Altre attività immateriali:
generate internamente
Lim
Altre attività immateriali: altre
Illim
Lim
Totale
Illim
30-giu-09
Esistenze iniziali
0
0
0
641
0
641
A.1
Riduzioni di valore totali nette
0
0
0
416
0
416
A.2
Esistenze iniziali nette
0
0
0
225
0
225
B.
Aumenti:
0
0
0
18
0
18
B.1
B.2
B.3
B.4
Acquisti
Incrementi di attività immateriali interne
Riprese di valore
Variazioni positive di "fair value"
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
18
0
0
0
0
0
0
0
18
0
0
0
- a patrimonio netto
- a conto economico
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.5
B.6
Differenze di cambio positive
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni:
0
0
0
41
0
41
C.1
C.2
C.4
C.5
C.6
Vendite
Rettifiche di valore
- Ammortamenti
- Svalutazioni
+ patrimonio netto
+ conto economico
Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
Trasf. alle attività non corr. in via di dismiss.
Differenze di cambio negative
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
41
41
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
41
41
0
0
0
0
0
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali
0
0
0
202
0
202
D.1
Rettifiche di valore totali nette
0
0
0
457
0
457
E.
Rimanenze finali lorde
0
0
0
659
0
659
F.
Valutazione al costo
0
0
0
0
0
0
C.3
Legenda
Lim: a durata limitata
Illim: a durata illimitata
Si precisa che alla data del 30 Giugno 2009 non sussistono impegni all'acquisto di attività immateriali.
79
Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell'attivo e voce 80 del passivo
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
Attività per imposte anticipate
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Var. in %
1
Svalutazioni eccedenti lo 0,30% dei crediti
5.610
3.859
45,37%
2
Accantonamenti per controversie legali
3.769
3.760
0,24%
3
Svalutazione crediti di firma
125
125
0,00%
4
Oneri per il personale
1.345
2.145
(37,30%)
5
Altri accantonamenti - FIP
321
571
(43,78%)
6
Spese di rappresentanza
11
14
(21,43%)
7
Minusvalenze su partecipazioni
0
0
0,00%
8
Altri costi ed oneri non ancora dedotti
100
112
(10,71%)
9
Minus su titoli AFS
267
621
(57,00%)
11.548
11.207
3,04%
Totale Attività per imposte anticipate
Le attività per imposte anticipate sono state calcolate seguendo le disposizioni dello IAS 12, moltiplicando le differenze
temporanee imponibili per l'aliquota che prevedibilmente verrà applicata al momento del loro reversal. La riforma IRES,
introdotta dalla Legge Finanziaria 2008, ha previsto la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP rispettivamente al 27,5%
e al 4,82% (aliquota base 3,90% oltre a maggiorazione regionale nelle Regioni in dissesto amministrativo).
Conseguentemente le imposte anticipate sono state calcolate alla luce di tali variazioni di aliquote. Tutte dette imposte
sono considerate integralmente recuperabili in quanto è ragionevole presumere che la Banca sarà in grado in futuro di
produrre sufficienti redditi imponibili.
In applicazione dello IAS 12, par. B16 (i), si precisa che le imposte differite calcolate non subiscono alcuna
attualizzazione.
Le voci di maggiore importo sono costituite dagli accantonamenti per oneri futuri del personale, la cui deducibilità è
collegata al realizzarsi degli elementi di "oggettiva determinabilità" e della "certezza" espressamente richiesti dall'art.
109 del Tuir e dalle svalutazioni eccedenti il plafond dello 0,30% di cui all'art. 106 del Tuir. La manovra d'estate, che
consente alle banche di dedurre le svalutazioni relative all'eccedenza dei crediti erogati rispetto agli ultimi due esercizi,
nel limite dello 0,50% del valore dei crediti e di portare l'eventuale eccedenza in nove quote costanti negli esercizi futuri
non ha impatto sostanziale nella realtà della banca, essendo l'ammontare dei nuovi crediti erogati alla clientela inferiori
alla media degli ultimi due esercizi. Imposte anticipate rilevanti sono anche generate dagli accantonamenti per
controversie legali che sono deducibili fiscalmente al realizzarsi degli stessi elementi della certezza e dell'oggettiva
determinabilità.
13.2 Passività per imposte differite: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Passività per imposte differite
Var. in %
1
Plusvalenze su cessione di partecipazioni e immobili
0
0
0,00%
2
Riserve in sospensione di imposta
0
0
0,00%
3
Rettifiche di valore degli immobili
1.348
1.348
0,00%
4
Rettifiche di valore dei fondi del personale
262
321
(18,38%)
5
Plusvalenze da valutazione su strumenti finanziari
600
274
118,98%
6
Altri proventi non ancora tassati
226
126
79,37%
2.436
2.069
17,74%
Totale Passività per imposte differite
La riforma dell'IRES introdotto con la Legge Finanziaria 2008 ha comportato la drastica riduzione delle imposte differite
affermando il principio di derivazione su quello di neutralità. Nell'intento del legislatore fiscale c'era infatti l'obiettivo, non
raggiunto, di semplificare ed avvicinare il binario civilistico a quello fiscale. Le principali variazioni sono relative alle
plusvalenze sui titoli classificati nel portafoglio AFS che, in applicazione dello IAS 39, vengono iscritte a riserva di
patrimonio al netto dell'effetto fiscale.
80
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
Imposte Anticipate
1.
Importo iniziale
2.
Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Var. in %
10.586
10.501
0,81%
2.123
2.187
(2,93%)
2.123
2.187
(2,93%)
relative a precedenti esercizi
dovute al mutamento di criteri contabili
riprese di valore
altre
0
0
0
2.123
250
0
0
1.937
(100,00%)
0,00%
0,00%
9,60%
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
0
0
0
0
0,00%
0,00%
a)
b)
c)
d)
3.
Diminuzioni
1.428
2.102
(32,06%)
1.428
2.102
(32,06%)
1.428
0
0
2.102
0
0
(32,06%)
0,00%
0,00%
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
n.d
3.3 Altre diminuzioni
0
0
0,00%
11.281
10.586
6,57%
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a)
b)
c)
4.
rigiri
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
dovute al mutamento di criteri contabili
Importo finale
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
Imposte Differite
1.
Importo iniziale
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
1.795
Var. in %
2.158
(16,82%)
2.
Aumenti
100
21
376,19%
2.1
Imposte differite rilevate nell'esercizio
100
21
376,19%
relative a precedenti esercizi
dovute al mutamento di criteri contabili
altre
0
0
100
0
0
21
0,00%
0,00%
376,19%
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
0,00%
2.3
Altri aumenti
0
0
0,00%
3.
Diminuzioni
59
384
(84,64%)
3.1
Imposte differite annullate nell'esercizio
59
384
(84,64%)
59
0
0
384
0
0
(84,64%)
0,00%
n.d.
a)
b)
c)
a)
b)
c)
rigiri
dovute al mutamento di criteri contabili
altre
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
n.d.
3.3
Altre diminuzioni
0
0
0,00%
4.
Importo finale
1.836
1.795
2,28%
81
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio Netto)
Imposte anticipate
1.
Importo iniziale
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
621
Var. in %
363
71,07%
2.
Aumenti
36
615
(94,15%)
2.1
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
36
615
(94,15%)
0,00%
a)
relative a precedenti esercizi
0
0
b)
dovute al mutamento dei criteri contabili
0
0
0,00%
c)
altre
36
615
(94,15%)
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
0,00%
2.3
Altri aumenti
0
0
0,00%
3.
Diminuzioni
390
357
9,24%
3.1
Imposte anticipate annullate nell'esercizio
0
357
(100,00%)
rigiri
0
357
(100,00%)
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
c)
dovute al mutamento dei criteri contabili
a)
0
0,00%
0
0,00%
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
0,00%
3.3
Altre diminuzioni
390
0
0,00%
4.
Importo finale
267
621
(57,00%)
82
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio Netto)
Imposte differite
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Var. in %
1.
Importo iniziali
274
387
(29,20%)
2.
Aumenti
353
256
37,89%
2.1
Imposte differite rilevate nell'esercizio
0
0
0,00%
a)
relative a precedenti esercizi
0
0
0,00%
b)
dovute al mutamento dei criteri contabili
0
0
0,00%
c)
altre
0
0
0,00%
0
0
0,00%
Altri aumenti
353
256
n.d.
3.
Diminuzioni
27
369
(92,68%)
3.1
Imposte differite annullate nell'esercizio
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
0
0
0,00%
a)
rigiri
0
0
0,00%
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
0,00%
c)
dovute al mutamento dei criteri contabili
0
0
0,00%
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
4.
Importo finale
0
0
0,00%
27
369
n.d.
600
274
118,98%
Le imposte differite iscritte e movimentate in contropartita di voci del Patrimonio Netto si riferiscono esclusivamente a
plusvalenze generate da titoli disponibili per la vendita imputate a riserva di valutazione. La movimentazione è
determinata dalle imposte su tali plusvalenze, dalla cessione degli stessi titoli o dalla loro variazione di valore.
Si precisa che non sono state calcolate imposte differite sui saldi di rivalutazione monetaria iscritti a Riserva di
Patrimonio Netto in applicazione di leggi di rivalutazione monetaria, quali la Legge 2 Dicembre 1975, n.576, la Legge
19 marzo 1983, n.72, la Legge 29 Dicembre 1990, n.408, e la Legge 30 Dicembre 1991, n.413, in quanto si ritiene
estremamente improbabile che le imposte relative a tali riserve patrimoniali dovranno essere in futuro corrisposte.
La Banca non presenta imposte anticipate e differite relative a componenti straordinari rilevati nel corso dell'esercizio.
13.7 Altre informazioni
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Attività fiscali correnti
Var. in %
1
Acconti per imposte indirette e dirette
0
11.329
2
Acconto IVA
0
0
0,00%
3
Crediti d'imposta
5.015
810
519,14%
4
Imposte in attesa di rimborso
32
42
(23,81%)
5
Crediti per ritenute d'acconto
99
221
(55,20%)
6
Altre partite
0
0
0,00%
5.146
12.402
(58,51%)
Totale Attività fiscali correnti
(100,00%)
Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES ed
IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando, di conseguenza, l'effettivo debito al
30 Giugno 2009 verso l'erario.
83
Sezione 15 - Altre attività - Voce 150
15.1 Altre attività: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre attività - voce 150
a) Crediti tributari di altra natura verso enti impositori
b) Assegni in giacenza e in lavorazione presso la Cassa
c) Depositi cauzionali
d) Margini variaz. pagati a organismi di compensaz. per operaz. derivati
e) Attività rappresentate da oro, argento e metalli preziosi
Variazione
Var. in %
2.890
3.680
(790)
n.d
22.502
15.040
7.462
49,61%
1.180
1.187
(7)
(0,59%)
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
f) Partite in contenzioso non derivanti da erogazione del credito
993
1.394
(401)
n.d.
g) Ammanchi, malversazioni, rapine e altre insussistenze
179
275
(96)
(34,91%)
h) Magazzino immobili
0
0
0
0,00%
i) Magazzino altri beni
0
0
0
0,00%
64
47
17
36,17%
0
0
0
0,00%
18.164
22.027
(3.863)
(17,54%)
l) Attività per contratto di servicing
m) Partite viaggianti tra filiali
n) Partite in corso di lavorazione
o) Attività per gestione extra bancaria
0
0
0
0,00%
p) Ratei attivi non riconducibile a voce propria
8
0
8
0,00%
q) Risconti attivi non riconducibili a voce propria
3.497
1.330
2.167
162,93%
r) Migliorie su beni di terzi
3.214
2.797
417
14,91%
s) Altre
5.925
6.267
(342)
(5,46%)
58.616
54.044
4.572
8,46%
Totale Voce 150 - Altre attività
La Voce "Altre attività" presenta un incremento dell'8,46% dovuto principalmente all'aumento del saldo dei conti transitori relativi agli assegni in corso di
lavorazione.
84
Passivo al 30 Giugno 2009
Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Tipologia operazioni/valori
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
Variazioni
Var. in %
20.000
0
20.000
0,00%
133.657
50.519
83.138
164,57%
7.404
5.109
2.295
44,92%
126.253
45.410
80.843
178,03%
2.3 Finanziamenti
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strum
0
0
0
0,00%
2.5 Passività a fronte di attività cedute non cance
0
0
0
0,00%
2.3.1 Locazione finanziaria
2.3.2 Altri
2.5.1Pronti contro termine passivi
0
0
0
0,00%
2.5.2 Altre
0
0
0
0,00%
2.6 Altri debiti
0
0
0
0,00%
Totale
153.657
50.519
103.138
204,16%
Fair Value
153.661
50.535
-
La voce presenta una variazione positiva di 130.138 migliaia di euro (+204,16%), generata principalmente dal
finanziamento sottoscritto con la BCE tramite l'operazione di "pronti contro termine" pari a 20.000 migliaia di
euro e dall'incremento dei depositi vincolati che crescono di 80.843 migliaia di euro (178,03%).
Il "fair value" non si discosta in maniera significativa dal valore di bilancio dei debiti.
1.2 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti subordinati
L'Istituto non effettua raccolta subordinata da banche.
1.3 Dettaglio della voce 10 "debiti verso banche": debiti strutturati
La Banca non detiene debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata sul mercato interbancario.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
Alla data del 30 Giugno 2009 non ci sono debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
1.5 Debiti per locazione finanziaria
Banca Tercas Spa non ha in essere debiti per operazioni di locazione finanziaria.
85
Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/valori
1. Conti correnti e depositi liberi
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Var. in %
1.702.849
1.704.193
(1.344)
0
0
0
n.d.
4.744
4.837
(93)
(1,92%)
2. Depositi vincolati
3. Fondi di terzi in amministrazione
Variazioni
4. Finanziamenti
(0,08%)
0
0
0
0,00%
4.1 Locazione Finanziaria
0
0
0
0,00%
4.2 Altri
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal Bilancio
124.547
229.473
(104.926)
(45,72%)
124.547
229.473
(104.926)
(45,72%)
Altre
0
0
0
n.d.
7. Altri debiti
389
627
(238)
(37,96%)
Totale
1.832.529
1.939.130
(106.601)
(5,50%)
Fair Value
1.832.529
1.939.130
-
-
6.1
Pronti contro termine passivi
6.2
La voce presenta un decremento del 5,50% principalmente determinato dal comparto dei Pronti contro termine (-45,72%) pari ad euro
104.926 migliaia di euro.
Al fine di ottimizzare il costo della raccolta diretta la diminuzione dei Pct è controbilanciata dall'aumento della provvista sul mercato
interbancario a migliori condizioni economiche.
Con riferimento all'indicazione del "fair value", tenuto conto che la voce in oggetto è relativa a rapporti, per la quasi totalità a breve
termine e regolati, sia per i tassi fissi che per quelli variabili, a condizioni di mercato, da un'analisi effettuata internamente si ritiene che
il "fair value" possa non discostarsi in maniera significativa dai valori di bilancio.
2.2 Dettaglio della voce 20 "debiti verso clientela": debiti subordinati
La Banca non effettua raccolta subordinata da clientela.
2.3 Dettaglio della voce 20 "debiti verso clientela": debiti strutturati
La Banca non detiene debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata da clientela.
86
Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Totale
Tipologia titoli/valori
Totale
30-giu-09
Valore di
Bilancio
A. Titoli quotati
31-dic-08
Fair Value
Valore di
Bilancio
Variazione
Var. in %
Fair Value
0
0
99.771
99.593
(99.771)
(100,00%)
1. obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
0
0
0
0
0
0
99.771
0
99.771
99.593
0
99.593
(99.771)
0
(99.771)
(100,00%)
0,00%
(100,00%)
2.
0
0
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
1.008.432
989.957
919.988
890.529
0
0
0
88.444
838.880
820.405
801.553
771.958
37.327
4,66%
1.1 strutturate
1.2 altre
32.791
806.089
31.688
788.717
36.289
765.264
34.880
737.078
(3.498)
40.825
(9,64%)
2.
169.552
169.552
118.435
118.571
51.117
43,16%
0
169.552
0
169.552
0
118.435
0
118.571
0
51.117
0,00%
43,16%
1.008.432
989.957
1.019.759
990.122
(11.327)
(1,11%)
altri titoli
2.1 strutturate
2.2 altre
B. Titoli non quotati
1.
obbligazioni
altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri titoli (certificati di deposito)
Totale
9,61%
5,33%
La voce presenta una diminuzione complessiva dell'1,11%. Si registra, nel primo semestre 2009 un incremento dei certificati di deposito ed
un decremento del comparto dei titoli obbligazionari in quanto sono stati rimborsati bond emessi sull'euromercato per 150.000 migliaia di
euro.
La voce obbligazioni strutturate accoglie i contratti ospite per cui la Banca ha proceduto a scorporare il relativo derivato embedded
(classificato tra le passività finanziarie di negoziazione).
3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati
Sono presenti obbligazioni subordinate per 94.049 migliaia di euro.
3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica
La voce non è avvalorata non avendo la Banca passività finanziarie oggetto di copertura specifica.
87
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Tipologia operazioni/Valori
FV
VN
VN
FV*
Q
VN
FV*
NQ
Q
NQ
A. Passività per cassa
0
0
0
0
0
0
0
0
1.
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Debiti verso banche
Totale A
B. Derivati
X
0
1.853
X
X
0
2.458
X
1. Derivati finanziari
X
0
1.853
X
X
0
2.458
X
X
X
X
0
0
0
1.662
191
0
X
X
X
X
X
X
0
0
0
2.080
369
9
X
X
X
X
0
0
X
X
0
0
X
X
X
0
0
0
0
X
X
X
X
0
0
0
0
X
X
X
0
1.853
X
X
0
2.458
X
0
1.853
0
2.458
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la fair value option
1.3 Altri
2. Creditizi
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la fair value option
Totale B
Totale (A+B)
0
0
0
0
Legenda:
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variaz. di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data emissione
VN = valore nominale o nozionale
Q
= quotati
NQ = non quotati
La Banca detiene derivati di negoziazione non quotati valutati al "fair value" per euro 1.853 migliaia. Nella sottovoce "altri" figurano i derivati enucleati
da strumenti finanziari strutturati; i contratti "ospite" sono iscritti nella voce "Titoli in circolazione".
4.2 Dettaglio della voce 40 "passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate
Non ci sono tra le passività finanziarie di negoziazione, passività subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 "passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati
L'Istituto non detiene, tra le proprie passività finanziarie di negoziazione, debiti strutturati.
88
4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati
Tipologia derivati/Attività sottostanti
A. Derivati quotati
1) Derivati finanziari:
*
*
Con scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
Senza scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
Tassi di
interesse
Valute e oro
Titoli di
capitale
Crediti
Altro
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Variazione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2) Derivati creditizi:
*
*
Con scambio di capitale
Senza scambio di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.042
705
35
0
71
1.853
2.458
(605)
0
0
0
705
0
705
0
0
0
0
0
0
0
0
0
705
0
705
1.351
0
1.351
(646)
0
(646)
1.042
534
508
0
0
0
35
35
0
0
0
0
71
71
0
1.148
640
508
1.107
474
633
41
166
(125)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale B
1.042
705
35
0
71
1.853
2.458
(605)
Totale (A+B)
1.042
705
35
0
71
1.853
2.458
(605)
Totale A
B. Derivati non quotati
1) Derivati finanziari:
*
Con scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
*
Senza scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
2) Derivati creditizi:
*
*
Con scambio di capitale
Senza scambio di capitale
89
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al "fair value" - Voce 50
La Banca espone nel proprio Bilancio passività finanziarie valutate al "fair value" rappresentate da obbligazioni emesse per
35.584 migliaia di euro.
5.1 Passività finanziarie valutate al "fair value": composizione merceologica
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Tipologia operazioni/Valori
FV
VN
Q
FV*
FV
VN
NQ
Q
FV*
NQ
1. Debiti verso banche
1.1 Strutturati
0
0
0
X
0
0
0
X
1.2 Altri
0
0
0
X
0
0
0
X
2. Debiti verso clientela
2.1 Strutturati
0
0
0
X
0
0
0
X
2.2 Altri
0
0
0
X
0
0
0
X
3. Titoli di debito
35.500
0
35.948
0
35.500
0
35.584
0
3.1 Strutturati
5.500
0
5.312
X
5.500
0
5.370
X
30.000
0
30.636
X
30.000
0
30.214
X
35.500
0
35.948
0
35.500
0
35.584
0
3.2 Altri
Totale
FV = fair value
FV* = calcolato escludendo le variaz. di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
Si precisa che tali passività sono costituite per la loro totalità da obbligazioni Banca Tercas.
90
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni
Tipologia operazioni / Valori
Debiti verso
banche
Debiti verso
clientela
Titoli in
circolazione
Totale
30-giu-09
A.
Esistenze iniziali
0
0
35.584
35.584
B.
Aumenti
0
0
382
382
B.1
Emissioni
0
0
0
0
B.2
Vendite
0
0
0
0
B.3
Variazioni positive di "fair value"
0
0
382
382
B.4
Altre variazioni
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
0
18
18
C1.
Acquisti
0
0
0
0
C2.
Rimborsi
0
0
0
0
C3.
Varizioni negative di "fair value"
0
0
18
18
C4.
Altre variazioni
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali
0
0
35.948
35.948
91
Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Tipologia Passività Fiscali Correnti
Variazioni
Var. in %
1. Fondo IRES saldo
4.155
141
4.014
2846,81%
2. Fondo IRAP saldo
1.023
0
1.023
n.d.
5.178
141
5.037
3572,34%
Totale
Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES ed IRAP versati
sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando l'effettivo debito al 30 Giugno 2009 verso l'erario.
Le informazioni relative alle passività fiscali differite sono esposte nella Sezione 13 dell'Attivo.
Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90
Si precisa che la Banca non detiene passività associate a gruppi di attività in via di dismissione.
93
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre passività - voce 100
a) Debiti Tributari verso Erario
Variazioni
Var. in %
5.711
5.125
586
11,43%
b) Debiti verso enti previdenziali
2.235
1.852
383
20,68%
c) Somme a disposizione della clientela
2.168
1.524
644
42,26%
d) Somme di terzi per depositi cauzionali
1.203
1.131
72
6,37%
e) Passività per accordi di pagamento su azioni proprie
f) Altri debiti verso il personale
g) Passività per contratti di servicing
h) Partite viaggianti tra filiali
i) Partite in corso di lavorazione
l) Passività per gestione extra bancarie
m) Ratei passivi non riconducibili a voce propria
0
0
0
0,00%
64
68
(4)
(5,88%)
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
28.635
30.293
(1.658)
(5,47%)
0
0
0
0,00%
0,00%
3
0
3
n) Risconti passivi non riconducibili a voce propria
58
57
1
1,75%
o) Debiti a fronte deterioramento di crediti di firma
504
454
50
11,01%
p) Debiti a fronte deterioramento derivati su crediti
0
0
0
0,00%
q) Debiti a fronte deterioramento impegni irrevocab. a erogare fondi
0
0
0
0,00%
38.954
47.100
(8.146)
(17,30%)
79.535
87.604
(8.069)
(9,21%)
r) Altre
Totale Voce 100 - Altre passività
La voce presenta un decremento del 9,21% a causa della diminuzione delle partite in corso di lavorazione presenti sui conti transitori. Esse si riferiscono
principalmente a bonifici e partite illiquide in attesa di maturazione della valuta, da accreditare alle controparti alla data di maturazione della stessa.
94
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci / Valori
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
C.
Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
D.
Rimanenze finali
Variazione
Var. in%
14.876
15.654
(778)
(4,97%)
350
1.225
(875)
(71,43%)
349
1.118
(769)
(68,78%)
1
107
(106)
(99,07%)
708
2.003
(1.295)
(64,65%)
708
1.930
(1.222)
(63,32%)
0
73
(73)
n.d.
14.518
14.876
(358)
(2,41%)
Il trattamento di fine rapporto è stato determinato mediante un'apposita operazione di stima effettuata dall'attuario incaricato della
valutazione dei benefici futuri in relazione alla specifica passività a favore del personale. Si segnala che nel primo semestre del 2009
sono stati assunte n. 2 risorse dalla ex-controllata Terleasing Spa rimanendo in attesa del trasferimento del TFR accantonato da
detta società.
La valutazione del trattamento di fine rapporto è stata condotta calcolando, attraverso una simulazione attuariale, la quota di
obbligazioni maturate alla data di valutazione. A tal proposito si è tenuto conto dei criteri legali di rivalutazione degli accantonamenti
al fondo, del periodo residuo di permanenza in servizio dei singoli dipendenti, degli utilizzi, diversi da quello istituzionale, con
particolare riferimento all'istituto dell'anticipazione e della destinazione dei fondi pensione a forme pensionistiche di previdenza
complementari.
Le valutazioni attuariali, volte alla verifica delle condizioni di equilibrio del regime previdenziale aziendale, vengono svolte sulla base
di una proiezione negli esercizi successivi delle posizioni dei singoli dipendenti che sono basate su parametri di carattere
demografico, economico e finanziario. Per quanto attiene ai parametri di carattere demografico sono state utilizzate tabelle fornite da
diversi enti ed istituti pubblici, quali ad esempio la Tabella RG 48 della Ragioneria Generale dello Stato per la probabilità di morte, e
la tabella dell'Inps per il commercio per le probabilità di invalidità.
Il parametro di carattere finanziario utilizzato per il calcolo attuariale è stato del 4,80%, ottenuto prendendo a riferimento il tasso di
rendimento medio delle obbligazioni corporate, mentre per il calcolo del rendimento, al quale rivalutare il TFR, è stato preso a
riferimento il 75% del tasso medio di inflazione (2,70%) cui è stato aggiunto l'1,5%, determinando così un tasso complessivo di
rivalutazione del 3,53%.
95
Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri - Voce 120
12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci/Valori
1. Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi rischi ed oneri
2.1 Controversie legali
2.2. Oneri per il personale
2.3 Altri
Totale
Variazione
Var. in%
2.133
2.177
(44)
(2,02%)
17.939
20.446
(2.507)
(12,26%)
11.732
10.887
845
7,76%
5.801
9.359
(3.558)
(38,02%)
406
200
206
103,00%
20.072
22.623
(2.551)
(11,28%)
I fondi di quiescenza aziendali sono rappresentati dal Fondo Interno a Prestazione definita dei pensionati, i cui dettagli vengono illustrati
nella successiva voce 12.3.
Il Fondo Controversie Legali esprime la stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni attuali (legali ed implicite) e rappresenta,
quindi, l'importo che la Banca ragionevolmente sosterrebbe per estinguere l'obbligazione alla data di riferimento. Esso presenta un
incremento del 7,76% rispetto al 31 Dicembre 2008.
I Fondi del Personale sono legati ad accantonamenti per erogazione premio di rendimento per euro 975 migliaia, per maggiorazione premio
di rendimento quadri direttivi per euro 250 migliaia, per premio di rendimento ex VAP per euro 1.890 migliaia, per premi incentivanti pari ad
euro 400 mila e per euro 530 mila per esodo incentivato. Sono inoltre stati accantonati euro 62 migliaia per "premio fedeltà 25° anno di
servizio" portando il relativo Fondo a complessive euro 987 migliaia. Infine si precisa che il Fondo ferie è pari a 652 migliaia.
Tra i contenziosi passivi si evidenzia la presenza di alcuni atti di citazione pervenuti alla Banca a fine 2008 con richieste di
danni, presuntivamente lamentati, di complessivi di euro 45,5 milioni.
Sulla base degli elementi di remoto fondamento esposti in tali atti, la Banca, confortata dal parere dei propri consulenti
legali, ritiene il rischio di soccombenza relativamente contenuto, ancorchè non nullo. Sulla base delle disposizioni del
principio contabile IAS 37, è stata accantonata la somma di euro 100 mila per coprire eventuali spese legali.
96
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni
Voci / Valori
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
F.di di quiesc.
Altri Fondi
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Var.
Var. in %
2.177
20.446
22.623
31.840
(9.217)
(28,95%)
51
5.940
5.991
10.847
(4.856)
(44,77%)
(42,80%)
51
5.667
5.718
9.997
(4.279)
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
0
273
273
546
(273)
0,00%
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
0
0
0
0
0
0,00%
B.4 Altre variazioni in aumento
0
0
0
304
(304)
0,00%
95
8.447
8.542
19.556
(11.014)
(56,32%)
C.
Diminuzioni
C.1 Utilizzi dell'esercizio
95
7.674
7.769
6.258
1.511
24,15%
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
0
0
0
0
0
0,00%
C.3 Variazioni dovute al passare del tempo
0
19
19
38
(19)
0,00%
C.4 Altre variazioni in diminuzione
0
754
754
13.260
(12.506)
0,00%
2.133
17.939
20.072
23.131
(3.059)
(13,22%)
D.
Rimanenze finali
97
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita
La Banca mantiene nel proprio Bilancio un Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, a favore del personale in quiescenza, che
ha il compito di integrare le prestazioni pensionistiche pubbliche. Il Fondo viene gestito secondo i dettami del Regolamento del 15
Dicembre 1989, sottoscritto dalla Banca con le OO. SS. di categoria. Esso viene gestito mediante un conto unico di riserva matematica il
cui ammontare viene determinato mediante valutazione effettuata da un attuario.
2. Variazioni nell'esercizio dei Fondi di Previdenza
Nel corso del primo semestre 2009 il fondo ha avuto le seguenti variazioni:
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci / Valori
A.
Variazioni
Saldo al 1° gennaio
2.177
7.177
(69,67%)
B.1 Erogazioni dell'anno
95
5.315
(98,21%)
C.2 Accantonamenti dell'anno
51
315
(83,81%)
0
51
0
0
198
117
0
0
(100,00%)
(56,41%)
n.d.
n.d.
2.133
2.177
(2,02%)
- Perdita attuariale
- Interest cost
- Service cost
- Rimborsi al fondo
D.
Rimanenze finali
Si precisa che nel mese di febbraio 2008 la Banca ha stipulato un accordo con le OO.SS. per procedere ad una liquidazione dello stesso.
Dopo aver ricevuto il parere favorevole dell'organo di vigilanza, COVIP, nel mese di marzo 2008 sono state liquidate n. 76 posizioni
individuali per un controvalore di euro 5.088 migliaia. Dopo aver effettuato tali liquidazioni residuano nel fondo n. 28 iscritti.
Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici parametri normativi,
demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti
dall'insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte
come desunta dalla tavola ISTAT SIM 2004. Per le probabilità di lasciare famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti
degli Istituti di Previdenza.
I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stimato nella percentuale
del 2,50%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello per scaglioni relativo all'A.G.O. ll parametro
finanziario, è stato commisurato al 4,70%
98
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
Il Fondo per Controversie Legali copre il rischio di esborso per controversie di varia natura legate all'attività bancaria, a
cause passive, ad azioni revocatorie intentate da soggetti terzi, a controversie con il personale e ad altre situazioni di
minore entità. Gli accantonamenti sono calcolati considerando l'obbligazione attuale determinata sulla base dello stato
dei procedimenti legali o di trattative stragiudiziali in corso, comprensiva di interessi e spese legali, qualora dovuti, fino
alla data dell'effettivo esborso. Il valore lordo di tale obbligazione viene attualizzato mediante l'utilizzo della curva di tassi
swap rilevata al termine dell'esercizio.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voce di rischio
Variazioni
Contenzioso bancario
1.518
1.471
47
Revocatorie
1.187
691
496
Personale dipendente
461
545
(84)
Mancati vers.ti di terzi
755
724
31
Collocamento titoli
3.328
3.206
122
Anatocismo
4.416
4.186
230
67
64
3
11.732
10.887
845
Ex gestione esattoriale
TOTALE
I rischi potenzialmente derivanti dai contenziosi pendenti nei confronti della Banca vengono attentamente monitorati e
presidiati dai seguenti accantonamenti relativi a:
- contenzioso bancario per euro 1.518 migliaia: l'accantonamento presidia n.15 posizioni in contenzioso per operazioni di
natura bancaria;
- contenzioso legato a cause revocatorie per euro 1.187 migliaia: l'accantonamento presidia n.12 posizioni in contenzioso
per giudizi pendenti;
- contenziosi con il personale dipendente per euro 461 migliaia: l'accantonamento presidia n.3 posizioni per il rischio
relativo ad una controversia con un ex-corrispondente non bancario e ad un processo verbale di constatazione redatto
dall'INPS per contributi previdenziali non versati;
- mancati versamenti di terzi, obbligati in solido, per euro 755 migliaia: l'accantonamento si riferisce alla posizione della
ex società che curava il servizio trasporto valori, che vede la Banca obbligata in solido in relazione al mancato
versamento di contributi previdenziali;
- collocamento di titoli per euro 3.328 migliaia relativi a 168 posizioni: l'accantonamento presidia il rischio per il
collocamento di titoli obbligazionari della Repubblica Argentina in default; si ritiene che gli stanziamenti effettuati riflettano
la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione, quali l’importo nominale sottoscritto, le caratteristiche
peculiari di ciascun cliente e gli esiti delle citazioni già concluse;
- controversie legate ad anatocismo su interessi per euro 4.416 migliaia: l’accantonamento presidia il rischio su n. 89
richieste di rimborso pervenute per anatocismo su interessi passivi. L'accantonamento effettuato riflette la migliore stima
analitica possibile sulla base degli elementi a disposizione del Servizio Legale in quanto il paetitum complessivo in alcuni
casi deriva da perizie tecniche dei tribunali interessati non ancora completate per tutti i procedimenti in corso;
- ex gestione esattoriale per euro 67 migliaia: l'accantonamento presidia due cause in corso verso l'INPS e verso la
So.Ge.T Spa, società di gestione per la riscossione dei tributi, per partite relative alla gestione della ex controllata Esater
Spa, che aveva gestito il servizio di esattoria nei primi due mesi del 1995.
Sezione 13 - Azioni rimborsabili - Voce 140
Non ci sono, alla data del 30 Giugno 2009, azioni rimborsabili.
99
13.1 Azioni rimborsabili: composizione
Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
14.1 Patrimonio dell'impresa: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci/Valori
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
Variazioni
26.000
26.000
Var. in %
0
0,00%
46.092
46.092
0
0,00%
3. Riserve
261.339
235.149
26.190
11,14%
4. Azioni proprie
(18.661)
(9.879)
(8.782)
n.d.
5.313
5.497
(184)
(3,35%)
0
0
0
n.d.
18.801
40.014
(21.213)
(53,01%)
338.884
342.873
(3.989)
(1,16%)
5. Riserve da valutazione
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d'esercizio
Totale
Il Patrimonio Netto decresce di euro 3.989 migliaia (-1,16%), attestandosi ad euro 338.884 migliaia, per effetto dell'incremento delle azioni
proprie detenute in portafoglio pari ad euro 18.661 migliaia. Tale valore riduce il valore del Patrimonio così come previsto dai principi contabili
internazionali IAS-IFRS (IAS 32, par. 33-34).
La variazione della Riserva da valutazione si riferisce all'iscrizione di minori plusvalenze e maggiori minusvalenze da valutazione del
portafoglio titoli disponibili per la vendita (AFS), al netto dell'effetto fiscale.
100
14.2 "Capitale" e "azioni proprie": composizione
La Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie. Non esistono azioni sottoscritte e non ancora liberate alla data di riferimento del
bilancio.
14.3 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Voci/Tipologie
A.
Ordinarie
Altre
Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
50.000.000
0
-
50.000.000
0
0
0
A.1 Azioni proprie (-)
(1.007.656)
0
A.
Azioni in circolazione: esistenze iniziali
48.992.344
0
B.
Aumenti
0
0
0
0
interamente liberate
non interamente liberate
B.1 Nuove emissioni
-
-
a pagamento:
0
0
-
operazioni di aggregazioni di imprese
0
0
-
conversione di obbligazioni
0
0
-
esercizio di warrant
0
0
-
altre
0
0
a titolo gratuito:
0
0
-
a favore dei dipendenti
0
0
-
a favore degli amministratori
0
0
-
altre
0
0
B.2 Vendita di azioni proprie
0
0
B.3 Altre variazioni
0
0
942.953
0
C.
Diminuzioni
C.1 Annullamento
0
0
942.953
0
C.3 Operazioni di cessione di imprese
0
0
C.4 Altre variazioni
0
0
48.049.391
0
C.2 Acquisto di azioni proprie
D.
Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie detenute (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
1.950.609
0
50.000.000
0
-
interamente liberate
0
0
-
non interamente liberate
0
0
Nel corso del primo semestre 2009 sono state affettuate operazioni di acquisto di azioni proprie per un controvalore pari ad euro
8.781.756,67.
101
14.5 Riserve di utili: altre informazioni
Voci
A.
Esistenze iniziali
B.
C.
Legale
Altre
Totale
5.200
44.931
9.879
0
175.139
235.149
Aumenti
0
8.003
8.782
0
17.710
34.495
- accantonamento
0
8.003
8.782
0
17.710
34.495
Diminuzioni
0
0
0
0
(8.305)
(8.305)
C.1 Utilizzi
0
0
0
0
0
0
- copertura perdite
0
0
0
0
0
0
- distribuzione
0
0
0
0
0
0
- trasferimento a capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(8.305)
(8.305)
5.200
52.934
18.661
0
184.544
261.339
C.2 Altre variazioni
D.
Riserva
Utili portati a
azioni proprie
nuovo
Statutaria
Rimanenze finali
Nella voce "Altre" sono comprese le riserve da F.T.A., generatesi al 1° gennaio 2005 in sede di prima applicazione dei nuovi principi
contabili internazionali IAS-IFRS. Esse comprendono gli effetti cumulativi delle rettifiche patrimoniali, positive per euro 73.755 migliaia e
negative per euro 6.393 migliaia, previste dall'IFRS 1.
La riserva per azioni proprie presenta una movimentazione relativa all'acquisto di azioni proprie effettuate nel corso del primo semestre
2009. Alla data del 30 Giugno 2009 essa presenta un saldo pari all'ammontare delle azioni proprie detenute.
14.6 Strumenti di capitale: composizione e variazioni
Banca Tercas non ha emesso strumenti di capitale diversi dalle azioni ordinarie.
102
14.7 Riserve da valutazione: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci / Componenti
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Var. in %
442
626
(29,39%)
2. Attività materiali
0
0
0,00%
3. Attività immateriali
0
0
0,00%
4. Copertura di investimenti esteri
0
0
0,00%
5. Copertura dei flussi finanziari
0
0
0,00%
6. Differenze di cambio
0
0
0,00%
7. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0,00%
4.871
4.871
0,00%
5.313
5.497
(3,35%)
8. Leggi speciali di rivalutazione
Totale
103
14.8 Riserve da valutazione: variazioni annue
Voci / Descrizione
Att. Fin.
disp. per la
vendita
Attività
materiali
Cop. di
investim.
esteri
Attività
imm.li
Cop. dei
flussi
finanziari
Attività
non corr.
in via di
dism.
Diff. di
cambio
Leggi
speciali di
rivalut.ne
Totale
A.
Esistenze iniziali
626
0
0
0
0
0
0
4.871
5.497
B.
Aumenti
923
0
0
0
0
0
0
0
923
852
0
0
0
0
0
0
0
852
71
0
0
0
0
0
0
0
71
1.107
0
0
0
0
0
0
0
1.107
B1. Var. pos. "fair value"
B2. Altre variazioni
C.
Diminuzioni
C1. Var. neg. "fair value"
1.107
C2. Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
442
0
0
0
0
0
0
0
1.107
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.871
5.313
La voce "Leggi speciali di rivalutazione" comprende le riserve costituite a fronte di rivalutazione dei cespiti immobiliari sulla base delle L.576/75, Leggi n.
72/83, n. 408/90 e n. 413/91.
Le diminuzioni sono relative alle minusvalenze da valutazione su titoli classificati disponibili per la vendita che, ai sensi dello IAS 39, riflettono le valutazioni
al "fair value" direttamente a Patrimonio Netto. L'effetto complessivo sul dato dell'esercizio precedente è stato negativo per euro 184 migliaia.
104
14.9 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività / Valori
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Riserva positiva
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Totale Riserva Netta
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
720
123
141
275
2.815
3.151
3.080
2.359
181
0
39
0
0
0
0
0
3.716
3.274
3.260
2.634
442
626
La riserva positiva di valutazione legata ai titoli di capitale è costituita prevalentemente da plusvalenze su investimenti nel
capitale di Intesa San Paolo S.p.a., riveniente dall’operazione di fusione tra Banca Intesa Spa e San Paolo Imi Spa e dalla
plusvalenza rilevata sulle azioni Terfinance Spa detenute; la riserva positiva riguardante quote di Oicr, pari a euro 181 migliaia,
si riferisce a quote investite in Quadrivio New Hold Economy Fund, in azioni Tercas Sicav Lux World Conservative e nel fondo
immobiliare chiuso Diaphora 1.
105
14.10 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni
Voci / Componenti
1.
Esistenze iniziali
2.
Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R.
Finanz.ti
Totale
(134)
721
39
0
626
Variazioni positive
750
31
142
0
923
2.1 Incrementi di "fair value"
679
31
142
0
852
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.3 Altre variazioni
71
0
0
0
71
3.
19
1.088
0
0
1.107
1.107
2.2 Rigiro a conto econ. di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
Variazioni negative
3.1 Riduzioni di "fair value"
19
1.088
0
0
3.2 Rigiro a CE da riserve posit.: da realizzo
0
0
0
0
0
3.3 Altre variazioni
0
0
0
0
0
597
(336)
181
0
442
D.
Rimanenze finali
Nel corso del 2009 è stato incrementato il comparto dei titoli disponibili per la vendita (AFS), con l'acquisto prevalentemente di
obbligazioni e quote del fondo immobliliare chiuso Diaphora1. Le variazioni registrate a seguito della valutazione al "fair value" dei
predetti strumenti finanziari hanno avuto un effetto negativo, al netto delle imposte anticipate e differite, pari a 184 migliaia di euro. Le
maggiori svalutazioni, pari a 1.057 migliaia di euro, sono state effettuate nel comparto azionario, mentre nel comparto obbligazionario e
oicr ci sono stati incrementi di fair value pari complessivamente ad euro 802 migliaia.
106
107
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci / Componenti
Var. in %
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi
3.339
0
3.339
3.092
0
3.092
7,99%
0,00%
7,99%
64.853
0
64.853
74.499
0
74.499
(12,95%)
0,00%
(12,95%)
273.077
286.394
(4,65%)
a)
Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4.934
0
4.934
5.401
467
4.934
(8,65%)
(100,00%)
0,00%
b)
Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
268.143
205
267.938
280.993
8.561
272.432
(4,57%)
(97,61%)
(1,65%)
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
0
0
0,00%
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
0
0
0,00%
6) Altri impegni
0
0
0,00%
341.269
363.985
(6,24%)
Totale
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Portafogli
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Var. in %
73.075
88.970
0
0
(17,87%)
0,00%
54.123
33.421
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
0
0
0,00%
5. Crediti verso banche
0
0
0,00%
6. Crediti verso clientela
0
0
0,00%
7. Attività materiali
0
0
0,00%
127.198
122.391
3,93%
Totale
n.d.
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono ai titoli sottostanti le operazioni di pronti contro termine passivi e titoli a garanzia di altre
operazioni
3. Informazioni sul leasing operativo
Banca Tercas Spa non opera in proprio nel settore del leasing operativo.
107
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi
30-giu-09
0
a) Acquisti
1. Regolati
0
2. Non Regolati
0
b) Vendite
1. Regolate
0
2. Non Regolate
0
2. Gestioni patrimoniali
22.032
a) Individuali
1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. Altri titoli
b) Collettive
b.1) Fondi esterni di previdenza complementare
22.032
249
21.783
0
0
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
0
2. altri titoli
0
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
a.1) OICR
3.979.839
0
0
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
a.2) Fondi esterni di previdenza complementare
0
0
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
0
2. altri titoli
0
b) titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni patrimoniali)
1.596.266
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
864.028
2. altri titoli
732.238
c) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
1.594.045
789.528
0
108
Parte C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Le informazioni incluse nella nota integrativa riguardanti i dati al 30 Giugno 2009 vengono riportate tenendo conto di quanto disposto dai Principi Contabili
Internazionali IAS-IFRS. I dati sono confrontati con quelli relativi al 30 Giugno 2008.
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
La composizione degli interessi attivi e proventi assimilati è la seguente:
Attività finanz. in bonis
Attività
finanziarie
deteriorate
Interessi attivi maturati su Voci/Forme tecniche
Titoli di
debito
1. Att. Fin. detenute per la negoziazione HFT
2. Att. Fin. disponibili per la vendita AFS
Finanz.ti
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre attività
Var. in %
1.540
0
0
5.838
7.378
2.285
222,89%
237
0
0
0
237
388
n.d.
3. Att. Fin. detenute sino alla scadenza HTM
0
0
0
0
0
0
n.d.
4. Crediti verso banche
0
766
0
0
766
3.152
(75,70%)
1.838
66.151
3.177
0
71.166
85.283
(16,55%)
0
0
0
0
0
0
0,00%
5. Crediti verso clientela
6. Att. Fin. valutate al fair value
7. Derivati di copertura
8. Att. Fin. cedute non cancellate
9. Altre attività
Totale
0
0
0
0
0
0
0,00%
2.047
6.985
0
0
9.032
13.657
(33,87%)
0
0
0
7
7
17
(58,82%)
5.662
73.902
3.177
5.845
88.586
104.782
(15,46%)
Gli interessi attivi mostrano un decremento del 15,46% pari a 16.196 migliaia di euro, dovuto principalmente alla diminuzione delle masse, soprattutto nel
comparto dei conti correnti. Sull'interbancario, dove è generalmente allocata la liquidità in eccesso della Banca nel primo semestre 2009, si registra una
diminuzione del 75,70%. La diminuzione delle masse in tale comparto deriva dai bassi saggi di interesse a breve, con il tasso Bce che si è attestato
all'1%,con spostamento delle masse su investimenti di più lunga durata.
Tra gli interessi relativi a crediti verso banche sono compresi quelli maturati sulla riserva obbligatoria detenuta presso la Banca d'Italia per 300 migliaia di
euro.
In relazione ai crediti in sofferenza si precisa che gli interessi attivi comprendono esclusivamente quelli maturati ed incassati nel corso dell'esercizio.
Gli interessi attivi maturati sui titoli di debito sottostanti i pronti contro termine, pari ad euro 2.047, sono riclassificati nella sottovoce "Attività finanz. cedute e
non cancellate".
Nella stessa sottovoce sono compresi interessi attivi per 6.985 migliaia di euro maturati sui mutui cartolarizzati e ceduti alle società veicolo Adriatico
Finance Sme e Adriatico Finance Rmbs.
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi.
110
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Interessi attivi e proventi assimilati su attività in valuta
Var. in %
Su attività in valuta - banche
74
206
(64,08%)
Su attività in valuta - clientela
205
310
(33,87%)
Su attività in valuta - titoli
58
159
(63,52%)
Su attività in valuta - altre
0
0
0,00%
Saldo positivo dei differenziali di operazioni di cop. in valuta
0
0
0,00%
337
675
(50,07%)
Totale
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria
La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi.
1.3.3 Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione
La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi.
111
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
La composizione degli interessi passivi e oneri assimilati è la seguente:
Voci/Forme tecniche
Altre
passività
Titoli
Debiti
1.
Debiti verso banche
2.
Debiti verso clientela
3.
4.
5.
Passività finanziarie valutate al "fair value"
6.
Passività fin. associate ad att. cedute non cancellate
7.
Altre passività
0
8.
Derivati di copertura
0
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Variazioni
Var. in %
632
0
91
723
2.652
(1.929)
(72,74%)
6.641
0
0
6.641
13.508
(6.867)
(50,84%)
Titoli in circolazione
0
14.097
0
14.097
17.124
(3.027)
(17,68%)
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
3.855
3.855
107
0
0
734
734
0
734
2.311
0
0
2.311
10.321
(8.010)
0
2
2
0
2
0,00%
0
0
0
0
0
0,00%
43.712
(15.349)
3.748 3.502,80%
0,00%
(77,61%)
0
Totale
9.584
14.097
4.682
28.363
(35,11%)
Gli interessi passivi mostrano un decremento rispetto al 1° semestre 2008 del 35,11% dovuto sia diminuzione della raccolta diretta ( in particolare nei
comparti dei pronti contro termine e dei prestiti obbligazionari) e sia in relazione alla progressiva significativa riduzione dei tassi di interesse soprattutto nel
tratto breve della curva.
Gli interessi maturati su Passività associate ad attività cedute e non cancellate si riferiscono, per 1.932 migliaia di euro, alle operazioni di raccolta Pronti
contro termine, e per 378 migliaia di euro al costo del finanziamento ottenuto attraverso le operazioni di cartolarizzazione.
112
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
L'Istituto non presenta tale tipologia di interessi passivi
1.6
Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Interessi passivi su passività in valuta
Var. in %
Su passività in valuta - banche
62
184
(196,77%)
Su passività in valuta - clientela
21
168
(700,00%)
Su passività in valuta - titoli
0
0
n.d.
Su passività in valuta - altre
0
0
n.d.
Saldo negativo dei differenziali di operazioni di copertura in valuta
0
0
n.d.
83
352
(324,10%)
Totale
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria
L'Istituto non presenta tale tipologia di interessi passivi in quanto nel corso dell'esercizio non ha effettuato operazioni
passive di locazione finanziaria.
1.6.3 Interessi passivi su fondi di terzi in amministrazione
La Banca non presenta tale tipologia di interessi passivi.
114
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Tipologia Servizi / Valori
a) Garanzie rilasciate
b) Derivati su crediti
c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza
Var. in %
Variazioni
261
344
(83)
0
0
0
(24,13%)
0,00%
4.112
4.537
(425)
(9,37%)
1. Negoziazione di strumenti finanziari
118
95
23
24,21%
2. Negoziazione di valute
144
166
(22)
(13,25%)
3. Gestioni patrimoniali
128
458
(330)
(72,05%)
128
458
(330)
(72,05%)
0
0
0
0,00%
117
143
(26)
(18,18%)
0
0
0
0,00%
6. Collocamento di titoli
893
1.275
(382)
(29,96%)
7. Raccolta ordini
348
293
55
18,77%
0
0
0
0,00%
2.364
2.107
257
12,20%
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
3.1. Individuali
3.2. Collettive
4. Custodia e amministrazione di titoli
5. Banca depositaria
8. Attività di consulenza
9. Distribuzione di servizi di terzi
9.1. Gestioni patrimoniali
9.1.1. Individuali
9.1.2. Collettive
9.2. Prodotti assicurativi
9.3. Altri Prodotti
d) Servizi di incasso e pagamento
710
687
23
3,35%
1.654
1.420
234
16,48%
4.009
3.884
125
3,22%
e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
78
412
(334)
(81,07%)
f) Servizi per operazioni di factoring
27
1
26
2600,00%
g) Esercizio di esattorie e ricevitorie
0
0
0
0,00%
10.974
9.089
1.885
20,74%
19.461
18.267
1.194
6,54%
h) Altri servizi
Totale Commissioni Attive
Le commissioni percepite mostrano un incremento del 6,54%. Tuttavia si registra un decremento delle commissioni sulle gestioni patrimoniali individuali
pari a 330 migliaia di euro ed in generale su tutto il comparto relativo alla gestione e intermediazione dei titoli.
Positivo è stato il risultato del servizio di distribuzione di prodotti di terzi, in particolare del credito al consumo Agos e Terfinance, che ha generato un
incremento del 16,48% pari ad euro 234 mila. In crescita anche le commissioni relative ai servizi di incasso e pagamento e a quelli collegati alla categoria
dei conti correnti, riclassificate nella sottovoce "Altri servizi".
115
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Canali / Valori
a)
presso propri sportelli:
1. gestioni patrimoniali
2. collocamento di titoli
c)
3.385
3.840
(11,85%)
128
458
(72,05%)
893
1.275
(29,96%)
2.364
2.107
12,20%
offerta fuori sede:
0
0
0,00%
1. gestioni patrimoniali
0
0
0,00%
2. collocamento di titoli
0
0
0,00%
3. servizi e prodotti di terzi
0
0
0,00%
altri canali distributivi:
0
0
0,00%
1. gestioni patrimoniali
0
0
0,00%
2. collocamento di titoli
0
0
0,00%
3. servizi e prodotti di terzi
0
0
0,00%
3. servizi e prodotti di terzi
b)
Var. in %
La voce segna una diminuzione, pari all'11,85%, dovuta, in particolare, al decremento delle commissioni attive percepite sulle
gestioni patrimoniali (-72,05%).
116
2.3 Commissioni passive: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Servizi/Valori
Variazioni
Var. in %
a)
garanzie ricevute
0
0
0
0,00%
b)
derivati su crediti
0
0
0
0,00%
12,23%
c)
servizi di gestione e intermediazione
156
139
17
1. negoziazione di strumenti finanziari
68
62
6
9,68%
2. negoziazione di valute
20
16
4
25,00%
3. gestioni patrimoniali
13
2
11
550,00%
3.1 portafoglio proprio
0
2
(2)
(100,00%)
3.2 portafoglio di terzi
13
0
13
0,00%
55
59
(4)
(6,78%)
5. collocamento di strumenti finanziari
4. custodia e amministrazione titoli
0
0
0
0,00%
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti
0
0
0
0,00%
426
520
(94)
(18,08%)
47
27
20
74,07%
629
686
(57)
(8,31%)
d)
servizi di incasso e pagamento
e)
altri servizi
Totale
Il decremento delle commissioni passive è pari complessivamente a 57 migliaia di euro (-8,31%). Le variazioni maggiormente significative si
riscontrano nell'ambito dei servizi di incasso e pagamento (-18,08%) riferite alle commissioni e agli oneri interbancari.
117
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Voci/Proventi
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Proventi da
quote di OICR
Dividendi
A)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione HFT
B)
Attività finanziarie disponibili per la vendita AFS
C)
D)
Var. in %
Proventi da
quote di OICR
Dividendi
0
0
0
0
n.d.
580
0
842
0
(31,12%)
Attività finanziarie valutate al fair value FV
0
0
0
0
n.d.
Partecipazioni
0
0
0
0
n.d.
580
0
842
0
(31,12%)
Totale
I dividendi diminuiscono (-31,12%) in quanto molte società hanno deliberato di non distribuire dividendi nel 2009.
118
Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80
4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
Plusvalenze
Operazioni/Componenti reddituali
1.
(A)
Utili da
negoz.
(B)
Perdite da
negoz.
(D)
Minusv.
(C)
30-giu-09
30-giu-08
(A+B)(C+D)
(A+B)(C+D)
Var. in %
Attività finanziarie di negoziazione
5.853
673
(601)
(9)
5.916
(4.091)
(244,61%)
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
5.836
17
0
0
0
639
5
0
0
29
(599)
0
(2)
0
0
(9)
0
0
0
0
5.867
22
(2)
0
29
(3.905)
0
(199)
0
13
(250,24%)
0,00%
(98,99%)
0,00%
123,08%
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
0
2.1 Titoli di debito
2.2 Altre
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
3.
Attività e passività fin.: diff. di cambio
0
0
0
0
243
(415)
(158,55%)
4.
Strumenti Derivati
324
0
(255)
0
69
(154)
(144,81%)
4.1 Derivati finanziari
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
324
253
0
0
71
0
0
0
0
0
(255)
(255)
0
0
0
0
0
0
0
0
69
(2)
0
0
71
(154)
(154)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(144,81%)
(98,70%)
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
6.177
673
(856)
(9)
6.228
(4.660)
(233,65%)
2.
4.2 Derivati su crediti
Totale
La voce presenta un incremento di 10.888 migliaia di euro rispetto al dato del 30 Giugno 2008. Tale risultato deriva dalla politica adottata dalla Banca tesa a
scaricare sull'esercizio 2008 tutte le svalutazioni derivanti dalla crisi finanziaria, che ha provocato un significativo deprezzamento di tutti gli strumenti
finanziari ed anche dei titoli di Stato. Difatti Banca Tercas non si è avvalsa delle possibilità offerte dalla modifica dei principi IAS 39 e IFRS7, che avrebbero
consentito di rinviare agli anni futuri parte delle minusvalenze rilevate al 31/12/2008. Una più efficace e razionale gestione del portafoglio ha portato alla
realizzazione di utili e di significative plusvalenze, soprattutto come riprese di valore su strumenti svalutati in precedenza (prevalentemente CCT).
Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90
Alla data del 30 Giugno 2009 la Banca non pone in essere operazioni di copertura.
119
Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione / riacquisto: composizione
Voci / Componenti reddituali
Utili
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Risultato
netto
Perdite
Utili
Risultato
netto
Perdite
Attività finanziarie
1.
Crediti verso banche
0
0
0
0
0
2.
Crediti verso clientela
0
0
0
0
0
0
3.
Att. Fin. disp. per la vendita
59
0
59
1.887
(333)
1.554
3.1 Titoli di debito
4.
0
59
0
59
1.352
(280)
1.072
3.2 Titoli di capitale
0
0
0
535
(53)
482
3.3 Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
0
3.4 Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
Att. Fin. det. sino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
59
0
59
1.887
(333)
1.554
0
Totale Attività
Passività finanziarie
1.
Debiti verso banche
0
0
0
0
0
2.
Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
0
3.
Titoli in circolazione
225
(42)
183
276
0
276
Totale Passività
225
(42)
183
276
0
276
Totale netto Voce 100 di C.E.
284
(42)
242
2.163
(333)
1.830
La tabella mostra un risultato positivo di complessivi 242 migliaia di euro derivante dalla compravendita di titoli detenuti nel portafoglio AFS per 59
migliaia di euro e dalla negoziazione delle obbligazioni Tercas per 183 migliaia di euro.
120
Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voci 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
Rivalut.
Utili da
realizzo
Svalutaz.
(A)
(B)
(C)
Operazioni/Componenti reddituali
Perdite da Risultato
realizzo netto 2009
(D)
(A+B)(C+D)
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
1.2 Titoli di capitale
0
0
0
0
0
1.3 Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
1.4 Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale attività
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
19
0
(382)
0
(363)
2.2 Debiti verso banche
0
0
0
0
0
2.3 Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
19
0
(382)
0
(363)
0
0
0
0
0
458
0
0
0
458
Totale passività
3. Attività e passività fin. in valuta: diff. di cambio:
4. Strumenti Derivati
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
458
0
0
0
458
- Su titoli di capitale e indici azionari
0
0
0
0
0
- Su valute e oro
0
0
0
0
0
- Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale derivati
458
0
0
0
458
Totale
477
0
(382)
0
95
4.2 Derivati su crediti
La tabella mostra il risultato della valutazione delle obbligazioni Tercas allocate nel portafoglio delle "Passività finanziarie di
negoziazione valutate al fair value" e del derivato ad esso incorporato. Complessivamente tali passività registrano al 30 giugno 2009
una rivalutazione pari ad euro 95 mila.
121
Sezione 8 - Le rettifiche di valore nette per deterioramento - Voce 130
La Banca espone in questa voce le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, di attività finanziarie disponibili per la vendita e di altre attività
finanziarie.
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Rettifiche di valore (1)
Riprese di valore (2)
Totale
A. Crediti verso Banche
Specifiche A+B
Di Portafoglio
A
A
Di
Portafoglio
Altre
Operazioni / Componenti redituali
Cancellazioni
Specifiche
B
B
30-giu-09
0
0
0
0
0
0
0
0
B. Crediti verso Clientela
(18)
(14.814)
(675)
179
621
0
2.634
(12.073)
C. Totale 30.06.2009
(18)
(14.814)
(675)
179
621
0
2.634
(12.073)
D. Totale 30.06.2008
(33)
(13.692)
(967)
2.169
1.265
0
1.135
(10.123)
Legenda:
A = da interessi
B = altre riprese
Le rettifiche di valore specifiche su sofferenze ammontano ad euro 12.412 migliaia, quelle su incagli a 1.471 migliaia, mentre le rettifiche su sconfinati
sono state di euro 931 migliaia. Le rettifiche di valore di portafoglio su crediti vivi ammontano ad euro 675 migliaia.
Le riprese di valore specifiche su posizioni a sofferenza sono pari a 481 migliaia di euro mentre sulle posizioni in incaglio sono pari ad euro 319 migliaia.
Le altre riprese sono relative a crediti in bonis per 2.634 migliaia di euro.
Il modello di valutazione dell’impairment collettivo deve essere applicato a classi di crediti omogenee per caratteristiche di rischio per le quali vi sono state
oggettive evidenze di impairment (cosiddetti crediti performing).
La ripartizione dei crediti in categorie omogenee deriva da un sistema di valutazione interno.
Il principio IAS 39 raccomanda di considerare le variabili indicative della capacità del debitore di pagare tutti gli importi dovuti in base ai termini
contrattuali.
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
La presente sezione non risulta avvalorata.
122
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
La Banca non possiede tale tipologia di attività finanziarie.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Rettifiche di valore
Riprese di valore
Specifiche
Di Portafoglio
Specifiche
Altre
Cancellazioni
Operazioni/Componenti redituali
A
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Di Portafoglio
B
A
B
A. Garanzie rilasciate
0
0
(124)
0
0
74
0
(50)
(158)
B. Derivati su crediti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C. Impegni ad erogare fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(158)
D. Altre operazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
E. Totale 30.06.2009
0
0
(124)
0
0
74
0
(50)
Legenda
A = Da interessi
B = Altre riprese
La tabella evidenzia che al 30 giugno 2009 la Banca registra rettifiche di valore su crediti di firma per complessivi 50 mila euro.
123
Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Tipologia di spese/Valori
Variazioni
Var. in %
1) Personale dipendente
26.716
27.598
(882)
(3,20%)
a) salari e stipendi
18.130
18.556
(426)
(2,30%)
5.026
4.967
59
1,19%
608
256
352
137,50%
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili:
- a contribuzione definita
- a prestazione definita
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a prestazione definita
h) costi derivati da accordi di pagamenti su propri strumenti Patrimonio
i) altri benefici a favore dei dipendenti
l) spese per personale collocato a riposo
35
60
(25)
(41,67%)
349
1.045
(696)
(66,60%)
51
98
(47)
(47,96%)
0
12
(12)
(100,00%)
51
86
(35)
(40,70%)
1.776
1.771
5
0,28%
1.776
1.771
5
0,28%
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
741
845
(104)
(12,31%)
0
0
0
0,00%
2) Altro personale
30
108
(78)
(72,22%)
3) Amministratori
229
204
25
12,25%
182
147
35
23,81%
47
57
(10)
(17,54%)
26.975
27.910
(935)
(3,35%)
- amministratori
- sindaci
Totale
Le spese per il personale risultano in diminuzione del 3,35% rispetto a quelle sostenute nello stesso periodo dell'anno precedente. La
diminuzione è dovuta principalmente al costo del trattamento di fine rapporto, in quanto la riforma previdenziale 2008 aveva richiesto un
maggior accantonamento. Il decremento della sottovoce "Salari e stipendi" è diretta conseguenza della politica di esodo incentivato. Le altre
variazioni della voce sono in linea con le attese.
Si precisa che, a seguito di disposizione di Banca d'Italia, i compensi pagati ai sindaci sono stati riclassificati nella voce 150 a), sottovoce 3)
Amministratori. Conseguentemente la stessa riclassificazione è stata effettuata per il primo semestre 2008 al fine di confrontare voci
omogenee.
L'accantonamento alla riserva matematica del fondo di previdenza interno a prestazione definita (FIP) è stato pari a 51 migliaia di euro. Si
segnala che la diminuzione del 49,92% della sottovoce "accantonamento al fondo trattamento di quiescienza" è stata determinata dalla
chiusura del Fondo Pensione Interno a contribuzione definita avendo tutti i dipendenti attivi aderito a Fondi di Previdenza Esterni ed essendo
fuoriuscito dal Fondo Interno Pensione a prestazione definita circa l'80% dei pensionati Tercas.
124
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Organico medio del personale
30-giu-09
30-giu-08
Variazioni
841
822
19
Personale dipendente
a) dirigenti
b) quadri direttivi
di cui di 3° e 4° livello
c) restante personale
Altro personale
Totale
8
8
0
185
174
11
86
76
10
648
640
8
1
1
0
842
823
19
L'organico medio della Banca, nel corso del primo semestre 2009, ha registrato un incremento di 19 unità lavorative. Le assunzioni
effettuate per l'apertura di nuove filiali sono state in parte neutralizzate da dimissioni di personale dipendente per esodo incentivato e
per pensionamento.
Al 30 giugno Banca Tercas presenta un organico puntuale attivo di 838 dipendenti.
9.3 Fondi di quiescienza aziendali a prestazione definita: totale costi.
L'accantonamento alla riserva matematica del Fondo pensione a prestazione definita è pari a 51 migliaia di euro, come da relazione
attuariale, i cui parametri di base sono stata ampiamente descritti nel paragrafo 12.3 del Passivo.
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
Le componenti di tale voce sono rappresentate principalmente da tickets restaurant per 396 migliaia di euro e assicurazioni del
personale per 266 migliaia di euro. Si precisa che tali componenti sono ricomprese nella tabella 9.1, nella voce altri benefici a favore
dei dipendenti.
125
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Composizione della voce "altre spese amministrative"
Imposte indirette e tasse:
Variazioni
Var. in %
3.964
3.716
248
6,67%
2.608
2.542
66
2,60%
0
0
0
0,00%
189
183
6
3,28%
1.167
991
176
17,76%
14.755
14.263
492
3,45%
- servizi telefonia e telecomunicazione rete/dati
640
551
89
16,15%
- legali e notarili
321
305
16
5,25%
80
135
(55)
(40,74%)
- manutenzione beni mobili, immobili e sistemi informativi
870
975
(105)
(10,77%)
- premi di assicurazione: danni
174
451
(277)
(61,42%)
- premi di assicurazione: clientela
1.325
1.503
(178)
(11,84%)
- beneficenza ed elargizioni varie
250
0
250
0,00%
97
110
(13)
(11,82%)
- imposta di bollo
- tassa sui contratti di borsa
- imposta comunale sugli immobili I.C.I.
- altre imposte indirette e tasse
Altre spese:
- fitti e canoni passivi: sistemi informativi
- addestramento e rimborsi al personale
- fitti e canoni passivi: beni mobili
174
133
41
30,83%
- fitti e canoni passivi: beni immobili
1.765
1.578
187
11,85%
- servizi in outsourcing: sistema informativo
2.294
2.231
63
2,82%
120
128
(8)
(6,25%)
- servizi in outsourcing: gestione archivi e documenti
- servizi in outsourcing: altri servizi da terzi
0
8
(8)
(100,00%)
- servizi di pulizia e simili
305
290
15
5,17%
- servizi postali e telegrafici
773
749
24
3,20%
- servizi idrici, di illuminazione, riscaldam. e cond.
735
592
143
24,16%
- stampati e materiali di consumo
300
367
(67)
(18,26%)
- trasporti e servizi collegati
647
652
(5)
(0,77%)
- vigilanza e allarme
131
98
33
33,67%
1.268
1.395
(127)
(9,10%)
- altri servizi professionali
- altri servizi non professionali
664
880
(216)
(24,55%)
- informazioni e visure
99
100
(1)
(1,00%)
- contributi associativi
166
140
26
18,57%
- pubblicità, promozione e rappresentanza
945
698
247
35,39%
- altre spese
612
194
418
215,46%
740
4,12%
Totale
18.719
17.979
L'incremento delle imposte indirette e delle tasse a carico della Banca (+6,67%) è legato, in particolare, all' aumento delle spese di registro dei
decreti ingiuntivi in conseguenza delle maggiori azioni legali effettuate per il recupero dei crediti in sofferenza. Parte di tali spese sono oggetto di
rivalsa nei confronti della clientela.
Le Altre spese amministrative presentano un incremento (+3,45%) determinato principalmente dall'aumento dei fitti passivi per all'apertura delle
nuove filiali e delle spese di sponsorizzazione. In aggiunta incide su tale voce il contributo di solidarietà pro terremotati L'Aquila per 250 migliaia di
euro.
Infine si segnala la diminuzione delle spese per servizi telematici Cerved e Crif e dei premi di assicurazione dovuta alla minore erogazione del
credito.
126
Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: composizione
La voce ammonta complessivamente a 1.277 migliaia di euro che deriva dalla differenza tra gli accantonamenti effettuati per
2.387 migliaia di euro, l'incremento degli stessi per attualizzazione per euro 255 migliaia e riprese di valore, relative a fondi
ritenuti esuberanti, pari a 1.365 migliaia di euro.
127
Sezione 11 - Rettifiche / Riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Rett. di valore
per deterior.
(b)
Amm.to
Attività/Componente reddituale
(a)
Riprese di
valore
(c)
risultato netto
risultato netto
(a+b-c)
30-giu-09
(a+b-c)
30-giu-08
A. Attività materiali
A.1 di proprietà
1.018
0
0
1.018
1.044
- Ad uso funzionale
928
0
0
928
954
- Per investimento
90
0
0
90
90
A.2 Acquisiti in leasing finanziario
0
0
0
0
0
- Ad uso funzionale
0
0
0
0
0
- Per investimento
0
0
0
0
0
1.018
0
0
1.018
1.044
Totale
Le rettifiche di valore su attività materiali sono da ascriversi, per il 91,16%, ad attività materiali detenute per uso funzionale, e per l'8,84% ad
attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta in decremento del 2,49% (-26 migliaia di euro), rispetto al saldo del
primo semestre 2008.
Sezione 12 - Rettifiche / Riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Attività / Componente reddituale
Amm.to
Rettifiche di
valore per
det.to (b)
(a)
Risultato netto Risultato netto
(a+b-c) al
(a+b-c) al
Riprese di
valore (c)
30-giu-09
30-giu-08
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall'azienda
- Altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
41
0
0
41
39
0
41
0
0
0
0
0
41
0
39
0
0
0
0
0
41
0
0
41
39
Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano esclusivamente licenze software acquisite all'esterno. La voce si presenta
sostanzialmente invariata rispetto al saldo del periodo precedente.
128
Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Altri oneri di gestione
30-giu-09
Spese manutenzione immobili non strumentali
30-giu-08
Variazioni
Var. in %
0
19
(19)
(100,00%)
Sopravvenienze passive varie
311
139
172
123,74%
Ammortamento dei costi di allestimento di immobili di terzi
338
343
(5)
(1,46%)
11
8
3
0,00%
660
509
151
29,67%
Altri oneri finanziari procedura Dettaglio
Totale
Gli Altri oneri di gestione presentano un incremento di 151 mila euro (+29,67%) rispetto al 30 Giugno 2008. La principale variazione è
imputabile alla sottovoce Sopravvenienze passive, che nel primo semestre 2009 sono aumentate di 172 migliaia di euro.
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Altri proventi di gestione
Fitti attivi su immobili non strumentali
30-giu-09
30-giu-08
Variazioni
Var. in %
75
77
(2)
(2,60%)
Recuperi di imposte
3.244
2.970
274
9,23%
Recuperi di spese assicurative
(7,85%)
1.209
1.312
(103)
Recuperi di spese ripetibili su crediti
546
394
152
38,58%
Recuperi di spese varie
619
748
(129)
(17,25%)
Sopravvenienze attive
137
441
(304)
(68,93%)
5.830
5.942
(112)
(1,88%)
Totale
Gli Altri proventi di gestione presentano un decremento dell'1,88%. La variazione è da imputarsi principalmente alla riduzione delle
Sopravvenienze attive (-68,93%). Il recupero di imposte è pressoché coincidente con l'aumento delle stesse segnalato tra le Altre spese
amministrative.
129
Sezione 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210
14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Componente reddituale/Valori
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altre variazioni positive
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altre variazioni negative
Risultato netto
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220
La voce non è valorizzata.
Sezione 16 - Rettifiche di valore dell'avviamento - Voce 230
Alla data del 30 Giugno 2009 la voce non è valorizzata.
130
Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Componente reddituale/Valori
A. Immobili
Var. in %
0
0
n.d.
- Utili da cessione
0
0
n.d.
- Perdite da cessione
0
0
n.d.
0
1
(100,00%)
- Utili da cessione
0
1
(100,00%)
- Perdite da cessione
0
0
n.d.
0
1
(100,00%)
B. Altre attività
Risultato netto
Le plusvalenze realizzate nel corso dell'anno 2008 sono relative alla vendita di alcuni beni mobili, quali computers obsoleti per lo
svolgimento dell'attività bancaria ad associazioni culturali e circoli ricreativi.
131
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Il seguente schema mostra la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo di bilancio per quanto attiene IRES ed IRAP.
Calcolo delle imposte correnti, anticipate e differite effettivamente dovute
IRES 27,5%
(A) Utile di esercizio
40.014
IRAP 4,82%
Totali
40.014
(B) Accantonamento a Fondo Imposte (IRES ed IRAP)
15.193
4.800
(C) Riallineamento base imponibile teorica IRAP
42.171
96.486
(D) Base imponibile teorica
57.364
101.286
(E) Imposta Teorica di competenza
15.775
4.882
(582)
(82)
(664)
15.193
4.800
19.993
Differenziale di imposta
Imposta accantonata nell'esercizio
Si precisa che è stata restituita l'eccedenza del fondo imposte IRES ed IRAP risultante dopo aver versato i saldi 2008 per complessivi euro 664
mila. La tabella espone le imposte correnti di competenza del primo Semestre 2009 calcolate per complessivi euro 15.775 migliaia. A fronte di
tale stima è stato effettuato un accantonamento di euro 15.193 migliaia.
Per quanto riguarda l'IRAP il calcolo puntuale ha determinato un'imposta di competenza di euro 4.882 migliaia a fronte del quale è stato effetuato
un accantonamento di euro 4.800 inferiore di euro 82 mila.
132
Sezione 19 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dimissione al netto delle imposte - Voce 280
La sezione viene avvalorata mostrando l'utile netto realizzato sulla vendita delle azioni Terleasing Spa, ora Terfinance Spa, effettuata nel mese di
marzo 2008 a favore della società Vega Management Srl.
19.1 Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Componenti reddituali/Valori
1.
Proventi
0
0
2.
Oneri
0
0
3.
Risultato delle valutazioni del gruppo di attività e delle passività associate
0
0
4.
Utili (perdite) da realizzo
0
8187
5.
Imposte e tasse
0
-137
0
8.050
Utile (perdita)
La voce nel 2008 accoglieva la plusvalenza realizzata dalla cessione alla società Vega Management Srl del 76,90% delle azioni della Terleasing Spa.
La plusvalenza viene esposta al netto dell'imposta IRES per euro 137 mila. Nella tabella successiva viene fornito il dettaglio del conteggio dell'imposta
IRES calcolato su tale plusvalenza.
19.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività/passività in via di dismissione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Componente/Valori
1.
Fiscalità corrente
0
(137)
2.
Variazioni delle imposte anticipate (+/-)
0
0
3.
Variazione delle imposte differite
0
0
4.
Imposte sul reddito di esercizio (-1+/-2+/-3)
0
(137)
133
Sezione 21 - Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
La banca non ha elementi diluitivi del capitale.
21.2 Altre informazioni
Il numero medio di azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio è pari a 50 milioni di azioni. Per ogni azione viene distribuito il dividendo teorico unitario
di euro 0,14.
Data
Valore
Utile netto per azione
Descrizione
30-giu-09
0,376
Utile netto per azione
30-giu-08
0,452
134
PARTE D - INFORMATIVA DI SETTORE
Sulla base della facoltà concessa dal paragrafo 4 dell'IFRS 8, l'informativa di settore viene fornita esclusivamente a livello consolidato.
Parte E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
L’approvazione definitiva del Nuovo Accordo sul Capitale e la successiva entrata in vigore della nuova regolamentazione, hanno dato nuovo impulso alle attività
finalizzate per cogliere le significative opportunità gestionali ed operative che derivano dall’adozione di metodologie di controllo e gestione dei rischi favorite dall’Accordo,
al fine di un'amministrazione ottimale del capitale regolamentare.
La crescente importanza che sta assumendo l’attività di controllo dei rischi e le esigenze, anche competitive, di una gestione aziendale fondata sulla valutazione della
rischiosità della Clientela, nonché la considerazione dei nuovi obblighi normativi relativi alla conformità regolamentare, ha portato alla creazione di un'Area denominata
"Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance" che comprendesse al suo interno i tre Servizi citati al fine di realizzare una più efficiente ed efficace
operatività. A tale Area è affidato il compito di sviluppare le metodologie e gli strumenti connessi all'identificazione, valutazione e controllo dei rischi aziendali allo scopo di
minimizzare l’esposizione alla rischiosità che caratterizza l’attività bancaria e al fine di salvaguardare il Patrimonio dell’Istituto.
In particolare è stato creato il Servizio Compliance, con incarichi specifici inerenti il controllo del rispetto della normativa interna ed esterna di interesse della Banca e
sono stati consolidati gli obiettivi dell’Ufficio Controllo Rischi di Credito, creato nel 2006, che, nello specifico, assolve al compito di assicurare il controllo dei rischi di
credito mediante l’individuazione ed il monitoraggio delle relazioni che presentano irregolarità andamentali ed ha cura, inoltre, di ridurre o prevenire l’innalzamento del
livello di rischio delle posizioni che presentano sintomi di difficoltà.
Banca Tercas continua infatti ad essere attenta ai bisogni del territorio in cui opera. Le politiche creditizie e commerciali hanno confermato l'intenzione di rivolgersi alle
famiglie e alle piccole imprese come target di clientela privilegiata puntando sull’aspetto relazionale quale elemento di distinzione della propria attività di banca locale.
In particolare, l’offerta di prodotti a favore delle famiglie si è ampliata con l’introduzione di nuovi “mutui residenziali”, conti a pacchetto specifici ed il lancio delle Gestioni
Patrimoniali a marchio proprio.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
Il primo pilastro del Nuovo Accordo sul Capitale definisce le regole per la determinazione del capitale minimo richiesto in funzione dei rischi assunti nell’attività creditizia
della Banca. In particolare, il focus riguarda il rischio di credito, rappresentato dalla possibilità che un debitore non adempia, in tutto o in parte, alle proprie obbligazioni
(c.d. "default"). Dal punto di vista logico, misurare tale rischio significa misurare la perdita che la Banca potrebbe subire al verificarsi dell’inadempimento. Tale perdita
potrebbe essere generata non solo da un mancato recupero delle somme dovute (in conto capitale e/o interesse) ovvero dall’insolvenza in senso stretto, ma anche dalla
riduzione del valore di mercato di un portafoglio crediti conseguente ad un deterioramento del merito creditizio della controparte.
La Banca attribuisce grande importanza al presidio del rischio di credito: al fine di garantire la stabilità finanziaria e patrimoniale necessaria per l’operatività aziendale, si è
investito, in questi anni, in progetti e strumenti volti a migliorare i sistemi di gestione, misurazione, valutazione e monitoraggio del rischio di credito sia per allinearsi ai
nuovi standard regolamentari sia, in ambito strategico, per migliorare l’allocazione del Patrimonio.
Sono in fase avanzata le attività pianificate a livello consortile con il fornitore di servizi informatici. In particolare, i progetti in corso mirano:
· alla realizzazione di modelli interni di rating;
· all'utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio;
· al monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio;
Con riferimento all'aspetto regolamentare, le attività attualmente in corso sono coerenti con l'obiettivo di adottare, nel medio termine, un approccio di tipo "IRB
foundation".
Nel corso del 2006 è stato sviluppato un modello di rating interno i cui presupposti si basano su variabili quantitative e qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano
fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura
del debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti
qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in
relazione al tipo di società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o ordinaria). Tale modello, ancora in fase
di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico-quantitativi e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizione maggiore
di zero.
Per quanto riguarda il calcolo dei Requisiti Minimi Patrimoniali, le stime effettuate evidenziano un impatto limitato da parte del Nuovo Accordo sul Capitale: in particolare,
l'assorbimento patrimoniale complessivo rimane invariato, compensato, a parità di credito erogato, dalla migliore ponderazione del portafoglio crediti ben frazionato e
garantito.
2.1 Aspetti organizzativi
I principi elementari che caratterizzano il processo di gestione del rischio di credito all'interno della Banca si fondano sulla chiara separazione delle funzioni deputate
all'erogazione del credito da quelle deputate ai controlli di primo e secondo livello del rischio di credito.
135
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
La Banca utilizza sia strumenti tradizionali che innovativi per la misurazione ed il controllo del rischio di credito con riferimento ai portafogli performing e non performing.
Per quanto riguarda i sistemi più recenti, è in corso di avanzata sperimentazione per il segmento Corporate, un sistema di valutazione interno della clientela che assegna
un rating alla controparte sulla base di informazioni quantitative e qualitative. Il progetto è definito a livello consortile con il fornitori dei servizi informatici.
Per quanto riguarda i segmenti dei Privati Consumatori e delle Small Business è in fase di rilascio un "modulo di accettazione" da utilizzare in fase di erogazione dei
finanziamenti nell'ambito del sistema elettronico di valutazione della pratica Retail che si sta realizzando.
Per un continuo ed attento monitoraggio dell'esposizione creditizia della Banca è utilizzato il Credit Position Control (CPC), uno strumento che consente la valutazione
dell'andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi, differenziati per tipo cliente, forma tecnica e gravità.
Tale strumento consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, rilevabile anche per filiale, area e per l'intero Istituto. L'indice CPC costituisce
altresì la componente andamentale del complesso modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici.
Il profilo di rischio contenuto è confermato dalla stazionarietà del giudizio medio andamentale sul valore 10 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero
rappresenta l'assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo).
I principali settori hanno mantenuto una qualità creditizia positiva. In particolare, il segmento Corporate, che pur rappresentando appena il 3,51% della clientela, pesa per
il 62,26% sul totale utilizzi, ha dato evidenza di un giudizio positivo pari a 27; il Retail, che pesa ben l’84,66% sul totale della clientela, ma genera appena il 13,96% degli
impieghi della Banca, ha visto modificata la sua posizione con un giudizio di 11.
Si riporta si seguito uno schema riepilogativo sulla composizione del portafoglio al 30 Giugno 2009 per giudizi medi, per utilizzo di cassa e di firma e per tipologia di
clienti.
Portafoglio 30.06.2009
Giudizi medi
Composiz. In
Utilizzo cassa
Numero clienti
%
e firma
Numero in %
Famiglie
11
364.915
170.551
13,96%
84,66%
Imprese private (corporate)
27
1.627.144
7.065
62,26%
3,51%
Artigiani e Altre famiglie
23
213.863
13.627
8,18%
6,76%
Unità o società art. altre
25
239.070
4.880
9,15%
2,42%
168.463
5.332
6,45%
2,65%
2.613.455
201.455
100,00%
100,00%
Altro
Totale
24
Al fine di attuare un controllo efficace sulle posizioni più problematiche è stato completata la messa a regime del sistema gestionale automatizzato per la gestione delle
relazioni aventi un giudizio individuale maggiore di 70 e un'esposizione superiore a 75.000 euro. Esso consente altresì di monitorare l'avanzamento e l'efficacia delle
azioni eventualmente poste in essere per la migliore tutela delle ragioni della Banca.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Il Nuovo Accordo di Basilea riconosce che il rischio connesso ad una esposizione creditizia può essere controllato e ridotto con soluzioni ulteriori rispetto alle garanzie
reali e personali e cioè ricorrendo ad una gamma di strumenti più vasta e sofisticata, ricompresi in genere sotto il nome di “derivati creditizi”, nonché attraverso il ricorso
alla garanzia di idonei Consorzi Fidi. Perché una garanzia possa essere riconosciuta nel calcolo del patrimonio di vigilanza e possa così concorrere a minimizzarne
l’assorbimento, devono esserle, infatti, riconosciuti determinati requisiti economici e legali.
La tipologia di garanzia che maggiormente interessa la Banca è rappresentata dall’ipoteca di primo grado e/o successivo su beni immobili residenziali e non, acquisita
principalmente nell'ambito del comparto Retail e dei finanziamenti ad imprese di costruzione; nell’ambito delle garanzie reali inoltre, sono frequenti i pegni su titoli e
contanti. Per ciò che concerne le garanzie reali immobiliari, è stata sviluppata una procedura interna con l'obiettivo di raccogliere, in forma più strutturata di quanto fatto in
passato, le informazioni relative sia al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, sia agli immobili in garanzia. Tale procedura potrà essere utile, in
futuro, anche ai fini della rivalutazione periodica delle garanzie stesse, così come previsto dal nuovo schema normativo.
Le tipologie di garanzie personali maggiormente richieste sono rappresentate dalle "fideiussioni specifiche" e dalle "fideiussioni omnibus limitate", rilasciate
prevalentemente dall'imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate. Assume un certo
rilievo anche il fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici Consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende associate.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni interne delle posizioni in funzione della qualità dei
debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come previsto dalla normativa emanata dall'Organo di Vigilanza. L'attribuzione di una posizione ad una di tali
classificazioni di anomalia viene effettuata sulla base di un regolamento interno che disciplina puntualmente il trasferimento ad un certo stato amministrativo di controllo al
verificarsi di determinate anomalie: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri, invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito
dell'attività di monitoraggio andamentale delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare tempestivamente lo stato di anomalia del rapporto,
potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia.
La coerenza dell'inserimento di una posizione in uno degli stati di anomalia rispetto a quanto previsto dal regolamento interno viene assicurata da una verifica periodica
effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare interno all'intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l'effettivo stato
amministrativo di controllo utilizzato. Allo stesso modo viene effettuata la valutazione dell'adeguatezza delle rettifiche di valore poste in essere rispetto a quanto previsto
dallo stesso regolamento interno. Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il passaggio verso stati interni meno gravi attraverso una valutazione soggettiva ed
analitica ed, in ultima ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre
una determinata soglia temporale.
Pubblicità delle informazioni
Le informazioni relative ai dati contabili di Banca Tercas Spa vengono pubblicate sul sito internet della banca (www.tercas.it) ed attraverso un
comunicato stampa emanato immediatamente dopo il Consiglio di Ammnistrazione che ha approvato i documenti.
Le informazioni sono pubblicate almeno una volta l'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio.
136
A.1
ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA
E TERRITORIALE
Totale
(Esposizione
Netta)
Altre attività
Rischio Paese
Esposizioni
scadute
Esposizioni
ristrutturate
Incagli
Portafogli / Qualità
Sofferenze
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia
1.
Attività Fin. det. per la negoziazione
462
0
0
0
3.057
170.819
174.338
2.
Attività Fin. disponibili per la vendita
0
0
0
0
29
104.712
104.741
3.
Attività Fin. det. fino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
0
4.
Crediti verso banche
5.
Crediti verso la clientela
0
0
0
0
5
79.846
79.851
15.160
47.291
0
42.516
31
2.899.628
3.004.626
6.
Attività Fin. valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
0
7.
Attività Fin. in corso di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
8.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
Totale 30.06.2009
15.622
47.291
0
42.516
3.122
3.255.005
3.363.556
Totale 31.12.2008
13.089
36.321
0
11.328
3.390
3.303.353
3.367.481
Si precisa che all'interno della categoria "sofferenze" è presente un mutuo cartolarizzato per 44 migliaia di euro, nella categoria "incagli" i
mutui cartolarizzati sono pari ad euro 1.061 mila e all'interno delle "esposizioni scadute" mutui cartolarizzati per complessivi euro 2.867
migliaia.
Garanzie Reali (1)
137
A.1.2 Distribuzione delle Attività Finanziarie per Portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
1.
Att. Fin. det. per la neg. HFT
462
0
Totale (esposizione netta)
Esposizione netta
Esposizione lorda
Rettifiche di portafoglio
Altre attività
Esposizione netta
Esposizione lorda
Portafogli / Qualità
Rettifiche specifiche
Attività deteriorate
462
X
X
173.876
174.338
2.
Att. Fin. dis. per la vend. AFS
0
0
0
104.741
0
104.741
104.741
3
Att. Fin. det. fino alla scad. HTM
0
0
0
0
0
0
0
4.
Crediti verso banche
0
0
0
79.851
0
79.851
79.851
5.
Crediti vs la Clientela
152.597
47.629
104.968
2.910.177
10.519
2.899.658
3.004.626
6.
Att. Fin. val. al "fair value"
0
0
0
X
X
0
0
7.
Att. Fin. in corso di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
8.
Derivati di copertura
0
0
0
X
X
0
0
Totale 30.06.2009
153.059
47.629
105.430
3.094.769
10.519
3.258.126
3.363.556
Totale 31.12.2008
93.271
32.533
60.738
3.113.211
12.664
3.306.743
3.367.481
138
A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologie Esposizione / Valori
Rettifiche di
Valore
Specifiche
Esposizione
Lorda
Rettifiche di
valore di
Portafoglio
Esposizione
Netta
A. ESPOSIZ. PER CASSA
a) Sofferenze
12
0
0
12
b) Incagli
0
0
0
0
c) Esp. ristrutturate
0
0
0
0
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
f)
Altre attività
TOTALE A
0
0
0
0
2.841
0
0
2.841
143.856
0
0
143.856
146.709
0
0
146.709
0
0
0
0
6.806
0
0
6.806
6.806
0
0
6.806
B. ESPOSIZ. FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE B
Si precisa che le esposizioni verso banche includono anche i dati delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie
detenute per la negoziazione" e "per la vendita") rappresentate da titoli.
139
A.1.4 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali / Categorie
Sofferenze
A.
Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B.
Variazioni in aumento
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
Esposiz.
scadute
Rischio
Paese
12
0
0
0
2
0
0
0
0
5
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
0
0
0
0
0
B.2 trasf.ti da altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
0
B.3 altre variazioni in aumento
0
0
0
0
5
C.
Variazioni in diminuzione
0
0
0
0
2
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
0
0
0
0
0
C.2 cancellazioni
0
0
0
0
0
C.3 incassi
0
0
0
0
2
C.4 realizzi per cessioni
0
0
0
0
0
C.5 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
0
C.6 altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
0
12
0
0
0
5
D.
Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
140
A.1.5 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali / Categorie
Sofferenze
A.
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
Esposiz.
Scadute
Rettifiche complessive iniziali
0
0
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
0
0
B.
Variazioni in aumento
0
0
0
0
B.1
rettifiche di valore
0
0
0
0
B.2
trasf.ti da altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
B.3
altre variazioni in aumento
0
0
0
0
C.
Variazioni in diminuzione
0
0
0
0
C.1
riprese di valore da valutazione
0
0
0
0
C.2
riprese di valore da incasso
0
0
0
0
C.3
cancellazioni
0
0
0
0
C.4
trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
C.5
altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
D.
Rettifiche complessive finali
0
0
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
0
0
141
A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Tipologie esposizione / Valori
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore specifiche
Rettifiche di
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A.
ESPOSIZ. PER CASSA
a)
Sofferenze
48.354
32.744
0
15.610
b)
Incagli
59.497
12.205
0
47.292
c)
Esposizione ristrutturate
d)
Esposizioni scadute
e)
Rischio Paese
f)
Altre attività
TOTALE A
B.
ESPOSIZ. FUORI BILANCIO
a)
Deteriorate
b)
Altre
TOTALE B
0
0
0
0
45.198
2.681
0
42.517
281
0
25
256
3.121.666
0
10.494
3.111.172
3.274.996
47.630
10.519
3.216.847
5.680
244
0
5.436
332.087
0
230
331.857
337.767
244
230
337.293
Si precisa che le esposizioni verso clientela includono i dati delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la
negoziazione" e "per la vendita") e la voce 70 di Stato Patrimoniale Attivo ("crediti verso clientela") a meno delle esposizioni vs banche
rappresentate da titoli incluse nella tabella B.4.
142
A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali / Categorie
A.
Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B.
Variazioni in aumento
Sofferenze
B.3 altre variazioni in aumento
C.
Variazioni in diminuzione
Rischio
Paese
Totale
47.369
0
13.092
501
93.760
0
230
0
157
0
0
17.380
64.115
0
81.891
1
163.387
0
29.309
0
66.316
0
95.625
16.184
25.130
0
10.299
0
51.613
1.196
9.676
0
5.276
1
16.148
1.824
51.987
0
49.785
221
103.817
0
7.473
0
18.237
0
25.710
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
Esposiz.
scadute
32.798
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
57
0
0
0
0
57
1.767
14.057
0
6.418
22
22.242
0
0
0
0
0
0
C.5 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
26.483
0
25.130
0
51.613
C.6 altre variazioni in diminuzione
0
3.974
0
0
199
3.974
48.354
54
59.497
1.118
0
0
45.198
2.881
281
0
153.330
0
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
D.
Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute nonGaranzie Reali (1)
A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali / Categorie
Sofferenze
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
Esposiz.
Scadute
Rischio
Paese
Totale
Rettifiche
A.
Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
19.721
0
11.048
24
0
0
1.764
27
26
0
32.559
0
B.
Variazioni in aumento
13.542
6.447
0
1.702
0
21.691
B.1 rettifiche di valore
8.506
5.520
0
1.293
0
15.319
B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate
5.036
778
0
261
0
6.075
0
149
0
148
0
297
519
5.290
0
785
0
6.594
B.3 altre variazioni in aumento
C.
Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
0
0
0
0
0
0
481
0
0
0
0
481
38
0
0
0
0
38
C.4 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
5.290
0
785
0
6.075
C.5 altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
0
0
32.744
10
12.205
56
0
0
2.681
13
26
47.656
0
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
D.
Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI
Le presenti tavole non sono compilate in quanto non vengono utilizzati rating interni e esterni nella gestione del rischio di credito.
143
Parte F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA
A.
Informazioni di natura qualitativa
La comprensione della consistenza e delle dinamiche del Patrimonio della Banca al 30 Giugno 2009, non può prescindere dalla considerazione degli interventi, su di esso
effettuati, per la transizione ai nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Si riassumono quindi, brevemente, le principali variazioni del patrimonio aziendale a seguito dell'adozione degli IAS-IFRS:
-
con l'adeguamento alla data del 1° gennaio 2004, che ha interessato, principalmente, il comparto immobiliare e i fondi del personale, il patrimonio si è incrementato di
circa 8.354 migliaia di euro;
-
le modifiche alle movimentazioni di natura civilistica degli elementi patrimoniali effettuate nell'anno 2004 rispetto a quanto previsto da principi IAS/IFRS vigenti, in
particolare quella relativa alle movimentazioni del fondo rischi su crediti, del fondo rischi bancari generali e della riserva straordinaria per oneri relativi alla prima di
cartolarizzazione, relativa ai crediti non performing (realizzata con la società veicolo Kreos Srl), hanno comportato una variazione negativa delle riserve patrimoniali pari
a 8.879 migliaia di euro, controbilanciata da un incremento dell'utile d'esercizio IAS, di 4.978 migliaia di euro;
-
l'adeguamento al 1° gennaio 2005 degli strumenti finanziari di cui ai principi IAS 32 e 39, ha comportato, in termini di impatti patrimoniali, una ulteriore variazione di
1.574 migliaia di euro.
Il patrimonio della Banca, che nel bilancio approvato al 31 dicembre 2004 era pari a 254.735 migliaia di euro, è stato così rideterminato, al 1° gennaio 2005, in 260.761
migliaia di euro. Lo stesso nel bilancio 2005 era pari a 277.632 migliaia di euro.
Alla data del 30 Giugno 2009 il Patrimonio Individuale di Banca Tercas Spa si determina in euro 338.884 migliaia.
B.
Informazioni di natura quantitativa
PROSPETTO DI ANALISI DELLE DISPONIBILITA' E DEGLI UTILIZZI DELLE RISERVE DI PATRIMONIO NETTO AI SENSI DELL'ART. 2427 N.4 CODICE CIVILE
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei periodi precedenti
Natura/Descrizione
Capitale sociale
Possibilità di
utilizzazione
Importo
Quota
disponibile
copertura perdite
altre ragioni
=
=
46.092
=
=
=
=
26.000
=
=
18.661
46.092
=
A-B-C
=
5.200
B
5.200
=
=
52.934
A-B
52.934
=
=
116.597
A-B-C
116.597
=
=
587
A-B-C
587
=
=
67.361
A-B-C
67.361
=
=
4.871
441
A-B-C
=
4.871
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
Riserve di capitale
- Riserva azioni proprie
- Riserva sovrapprezzo di emissione
Riserva Legale
Riserva Statutaria
Riserva Straordinaria
Riserva per dividendi su azioni proprie
Riserva F.T.A.
Riserva di valutazione
- riserva da valutazione in applicaz di Leggi di rivalutazione mo
- riserva da valut. Titoli AFS
Azioni proprie detenute
(18.661)
Utile 30 Giugno 2009
18.801
Totale
Quota non distribuibile
Residua quota distribuibile
A-B-C
18.801
338.884
65.914
272.970
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai Soci
144
Rapporto fra utile civilistico e utile di vigilanza
dati espressi in unità di euro
Utile civilistico
- a dedurre: dividendi
- a dedurre: contributi a f. erog. speciali
Utile ai fini del Patrimonio di Vigilanza
18.801
7.000
150
25.951
SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA
2.1
Patrimonio di vigilanza
A.
Informazioni di natura qualitativa
B.
Informazioni di natura quantitativa
Patrimonio di vigilanza individuale
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
30 Giu. 2009
326.220
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B.1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
0
B.2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
(2.090)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre
324.130
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
(3.223)
E. Totale patrimonio di base (TIER 1)
320.907
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
99.434
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G.1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi
0
G.2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi
0
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre
99.434
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
(3.223)
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2)
96.211
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3
0
417.117
0
417.117
145
2.2 Adeguatezza patrimoniale
B.
Informazioni di natura quantitativa
ADEGUATEZZA PATRIMONIALE - INFORMAZIONI DI NATURA
QUANTITATIVA
Importi non ponderati
30 Giu. 2009
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE
Importi pond./requisiti
30 Giu. 2008
30 Giu. 2009
30 Giu. 2008
4.813.616
5.067.398
2.611.065
2.415.586
4.813.616
5.067.398
2.611.065
2.415.586
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Cartolarizzazioni
0
0
0
0
149.943
144.935
4.534
2.940
4.534
0
0
2.940
0
0
B.3 RISCHIO OPERATIVO
22.351
15.261
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
22.351
0
0
15.261
0
0
1. Metodologia standardizzata
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
B.2 RISCHI DI MERCATO
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI
B.5 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI (B1+B2+B3+B4)
0
0
176.828
163.136
2.947.123
10,89%
14,15%
2.718.933
11,80%
15,34%
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Patr. di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio pond. (Total capital ratio)
Parte G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA
Alla data di bilancio non ci sono operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.
146
Parte H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Ai sensi del Principio contabile IAS 24, per operazione con parte correlata si intende un trasferimento di risorse, servizi e obbligazioni fra entità indipendentemente dal fatto
che sia pattuito un corrispettivo. Una parte è correlata se:
a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto o detiene una partecipazione
nell' entità tale da poter esercitare un'influenza notevole (potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il
controllo o il controllo congiunto, solitamente segnalato dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione o nell'organo equivalente e dalla partecipazione nel processo
decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili) su quest'ultima o controlla congiuntamente l'entità;
b) è una società collegata;
c) è una joint venture in cui l'entità è una partecipante;
d) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o la sua controllante;
e) è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d);
(f) se è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui ai punti (d) e (e), ovvero tali soggetti detengono,
direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti di voto;
(g) se è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità o di una qualsiasi altra entità o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata.
Banca Tercas Spa è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e fa parte del Gruppo Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. La
Fondazione possiede, alla data di bilancio, n. 32,5 milioni di azioni della Cassa, del valore nominale unitario di 0,52 euro cadauna, pari al 65% dell'intero Capitale Sociale.
1.1
Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti
Voci / Valori
Compensi agli Amministratori
Compensi ai Dirigenti
Totale
1.2
177
690
867
Informazioni sui compensi dei Sindaci
Voci / Valori
Compensi ai Sindaci:
Totale
2.
30.06.2009
30.06.2009
48
48
Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Come riportato nella relazione degli Amministratori, al 30 Giugno 2009 sono in essere una serie di rapporti patrimoniali con le seguenti società controllate:
-
Terbroker Srl: registra conti correnti attivi con la Capogruppo per 2.516 migliaia di euro, crediti commerciali per euro 105 migliaia relativi a consulenze di
intermediazione assicurativa, un debito per il costo del personale in distacco pari ad euro 23 migliaia.
-
So.gi.ter Srl: registra un conto corrente attivo con la Capogruppo per 111 migliaia di euro, obbligazioni in portafoglio per 165 migliaia di euro e un mutuo
passivo per 2.163 migliaia di euro;
-
Adriatico Finance Sme Srl:evidenzia crediti verso Banca Tercas derivanti dai ratei attivi per incassi delle rate dei mutui (4.206 migliaia di euro) e dei ratei
su swap (euro 32 migliaia di euro); nel passivo rileva debiti generati dall'elisione tra i titoli Abs e il debito residuo per euro 37.706 migliaia, un mutuo
passivo pari ad euro 3.132 e debiti per ratei swap pari 60 euro mila; la stessa società veicolo, relativamente al secondo patrimonio separato gestito,
riveniente dalla cartolarizzazione dei crediti della Terfinance Spa, alla data del 30 Giugno 2009, ha un conto corrente passivo con Banca Tercas pari a
7.984 migliaia di euro, e risulta aver emesso obbligazioni ABS per un ammontare di 118.995 migliaia di euro interamente sottoscritte da Banca Tercas
Spa;
-
Adriatico Finance Rmbs Srl: evidenzia crediti verso Banca Tercas per migliaia di euro, derivanti dalla somma dei ratei attivi per incassi delle rate dei
mutui (2.552 migliaia di euro) e dei ratei su swap (euro 321 migliaia); nel passivo rileva debiti generati dall'elisione tra i titoli Abs e il debito residuo per
euro 40.533 migliaia, un mutuo passivo pari a 3.986 migliaia di euro e debiti per ratei swap pari ad euro 433 migliaia;
Le due società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance RMBS Srl, costituite per porre in essere l'operazione di cartolarizzazione dei mutui in
bonis di Banca Tercas, sono entrambe considerate "parti correlate" anche se su di esse non si esercita controllo giuridico. Rientrano nel perimetro di
consolidamento per le sole poste di bilancio costituenti il patrimonio separato delle società. Vengono, infatti, consolidate anche se Banca Tercas non possiede
nessuna quota di partecipazione in esse, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. Si ricorda che il SIC 12 (standing interpretations committee) prevede
espressamente l'obbligo di consolidare una società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell'interesse dell'entità finanziaria e quando le
sue attività siano gestite in relazione alle esigenze aziendali di quest'ultima.
Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo si precisa che, alla data di redazione della presente
Relazione, risultano in essere conti correnti attivi per euro 346 migliaia, operazioni di pronti contro termine attivi per 10.196 migliaia di euro, obbligazioni Banca
Tercas per euro 9.173 migliaia oltre a garanzie ricevute dalla Banca per euro 113 migliaia.
Tutte le operazioni con le parti correlate sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e, comunque, a valori di
mercato. In caso di operazioni poste in essere a tassi fuori mercato o in caso di operazioni infruttifere, sono state rilevate a Conto Economico perdite per
operazioni sottosoglia, così come espressamente previsto dallo IAS 39.
147
2.1 Attività verso parti correlate
Voci / Valori
Crediti vs banche: depositi e conti correnti
Crediti vs la clientiela: titoli di debito, fin.ti, altre
Altre Attività finanziarie
Totali
Società del
Gruppo
Amm.ri, Sindaci e
Dirigenti e loro
stretti familiari
Soggetti
Controllanti
Totali
0
214.500
141
0
0
0
0
13.671
0
0
228.171
141
214.641
0
13.671
228.312
2.2 Passività con parti correlate
Voci / Valori
Debiti vs banche: depositi e conti correnti
Debiti vs la clientela: conti correnti, depositi, P/T
Altre Passività finanziarie (obbligazioni)
Totali
Società del
Gruppo
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci e
Dirigenti e loro
stretti familiari
Totali
0
2.633
6.923
0
10.542
9.173
0
9.543
338
0
22.718
16.434
9.556
19.715
9.881
39.152
2.3 Garanzie rilasciate a favore di parti correlate
Voci / Valori
Società del
Gruppo
Garanzie rilasciate
Totali
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci e
Dirigenti e loro
stretti familiari
Totali
0
113
708
821
0
113
708
821
2.4 Aspetti reddituali
Di seguito si riporta una sintesi delle componenti economiche che sono state generate nel corso del primo semestre 2009 da rapporti intrattenuti con società del Gruppo
Tercas e con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo.
Voci / Valori
Interessi attivi
Interessi passivi
Commissioni attive
Commissioni passive
Altri proventi ed oneri
Spese amministrative
Totali
Società del
Gruppo
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci e
Dirigenti e loro
stretti familiari
Totali
3.230
(1.833)
59
0
(336)
0
0
(139)
1
0
0
0
354
(214)
29
(3)
0
(23)
3.584
(2.186)
89
(3)
(336)
(23)
1.120
(138)
143
1.125
148
2.5 Incidenza delle operazioni con parti correlate
In aggiunta a quanto previsto dallo IAS 24 si riportano le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con le parti correlate hanno sulla situazione economica, patrim
Parti correlate
Voci / Valori
Totale al 30.06.09
Valore assoluto
%
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti
correlate sulle voci di stato patrimoniale
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al "fair value"
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Altre attività
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Altre passività
174.338
0
104.741
0
79.851
3.004.626
58.616
153.657
1.832.529
1.008.432
1.853
79.535
0
0
0
0
0
228.171
141
0
22.718
16.434
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
7,59%
0,24%
0,00%
1,24%
1,63%
0,00%
0,00%
88.586
(28.363)
19.461
(629)
(45.694)
5.170
3.584
(2.186)
89
(3)
(23)
(336)
4,05%
7,71%
0,46%
0,48%
0,05%
(6,50%)
b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti
correlate sulle voci del conto economico
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Commissioni attive
Commissioni passive
Spese amministrative
Altri oneri e proventi di gestione
149
ALLEGATI RELAZIONE SEMESTRALE 2009
Informativa relativa ai compensi spettanti, per le attività svolte nel corso del primo semestre 2009, alla società di revisione contabile Deloitte &
Touche Spa e società appartenenti al suo network ai sensi dell'art. 149 duo decies del D.Lgs 58/98.
Servizi di revisione contabile e attestazione
Revisione contabile
Altri servizi
Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali
Consulenza operazioni di cartolarizzazione
Soggetto che ha erogato il servizio
Deloitte & Touche S.p.A.
Soggetto che ha erogato il servizio
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Destinatario
Banca Tercas Spa
34.300
Destinatario
Banca Tercas Spa
Banca Tercas Spa
Totale attività di revisione contabile e attestazione
Totale altri servizi
Importi
5.520
34.300
5.520
153
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 30/06/2009
SOCIETA'
AG.EN.A
ALFA SPA
AUTOSTRADE DEI PARCHI
BANCA D'ITALIA
BANCA INTERREGIONALE
CENTRO FACTORING
CENTRO IPERBARICO
SVILUPPO ITALIA ABRUZZO SPA
CONS. SVIL. IND/LE TE.
C.S.E. S.c.a r.l.
EUROCASSE SIM SPA
FI.R.A. SPA
FI.R.A. SERVIZI SPA
GRAN SASSO LAGA SRL
INTESA SAN PAOLO SPA
ISVEIMER SPA
MPS MERCHANT SPA
SAGA SPA
SIA-SSB SPA
SITEBA SPA
SWIFT ( Estero)
TERCAS SICAV LUX (estero)
TERFINANCE SPA
ASSICURATRICE MILANESE SPA
TOTALE
SO.GI.TER. SRL
TERBROKER SRL
TOTALE VOCE 100 ATTIVO
CAPITALE
SOCIALE
20.000,00
706.350,00
36.750.000,00
156.000,00
17.137.500,00
25.200.000,00
284.051,29
4.126.886,00
20.400,06
10.000.000,00
2.220.000,00
5.100.000,00
1.000.000,00
28.305,00
6.161.652.830,84
62.373.801,21
118.857.143,00
6.130.600,00
22.091.286,62
2.600.000,00
10.845.000,00
46.878.024,15
11.164.973,90
8.840.000,00
2.000.000,00
104.000,00
N. AZIONI/QUOTE
V.N.UNITARIO
NS. AZIONI
20.000
13.850
73.500.000
300.000
34.275
6.300.000
550
79.901
12
10.000.000
1.000.000
10.000.000
54.855
11.849.332.367
122.301.571
457.142.857
1.188.101
169.932.974
5.000.000
86.341
9.551.193
216.166
17.000.000
1,00
51,00
0,50
0,52
500,00
4,00
516,46
51,65
1.700,01
1,00
2,22
0,51
0,52
0,52
0,51
0,26
5,16
0,13
0,52
125,61
4,91
51,65
0,52
1.400,00
2.200,00
113.001,00
115,00
5.141,00
2.140,00
40,00
2.345,00
1,00
1,00
1.600,00
980.000,00
1,00
3.000,00
1.269.803,00
75.173,00
2.700,00
9.381,00
91.501,00
7.251,00
6,00
3.000,00
41.556,00
1.698.300
1
200.000
2.000.000,00
0,52
1,00
175.400,00
V.N.
PARTECIPATA
1.400,00
112.200,00
56.500,50
59,80
2.570.500,00
8.560,00
20.658,28
121.119,23
1.700,01
480.000,00
3.552,00
499.800,00
150.000,00
1.547,99
660.297,56
38.338,23
702,00
48.405,95
11.895,13
3.770,52
753,64
35.250,00
2.146.367,40
883.116,00
7.856.494,23
2.000.000,00
91.208,00
2.091.208,00
VALORE BILANCIO
% INT
1.400,00
85.118,55
1,13
59,39
2.570.500,00
12.046,92
0,40
121.109,12
2.225.323,20
469.518,00
150.000,00
1.287,30
2.915.594,67
0,75
1.020,60
50.966,97
4.082,77
3.795,83
625,00
35.940,00
4.680.452,28
19.671.910,40
33.000.753,28
7,00
15,88
0,15
0,04
15,00
0,03
7,27
2,93
8,33
4,80
0,16
9,80
15,00
5,47
0,01
0,06
0,00
0,79
0,05
0,15
0,01
0,08
19,22
9,99
3.030.556,00
123.730,97
3.154.286,97
100,00
87,70
DISLOCAZ.
EMITTENTE
EMITTENTE
CAVEAU
CAVEAU
EMITTENTE
EMITTENTE
EMITTENTE
CAVEAU
EMITTENTE
EMITTENTE
EUROSISTEM
CAVEAU
EMITTENTE
EMITTENTE
EMITTENTE
CAVEAU
EUROSISTEM
EMITTENTE
INTESA
EMITTENTE
EMITTENTE
EMITTENTE
CAVEAU
CAVEAU
EMITTENTE
EMITTENTE
154
PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA TERCAS S.P.A. AL 30.06.2009
Immobili 2009 - Tercas spa
Costo
Legge n. 576 del
2.12.75
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408 del
29.12.90
Costi
Legge n. 413 del
capitalizzati nel
30.12.91
2009
Totale
Teramo:
- Sede Centrale - C.so S. Giorgio 36
- ex Banco Roma - C.so S. Giorgio
- Via Gammarana
- Via Cona 65
- Via Cona 65
- Località Acquaviva
- Via Carducci (ex Papiri)
- Via per Montorio
- Viale Crispi
- Via Mezzanotte area ed.
- Via Badia - Via Pepe
- Piano della Lenta
- Via Paolucci
Alba Adriatica - Via Roma 49
Alba Adriatica - Lungomare Marconi
Ancarano - Via della Misericordia 10
Ancarano - Via della Misericordia 10
Arsita - P.za Umberto I n. 1
Arsita - P.za Umberto I n. 1
Ascoli Piceno - Via Napoli
Atri - Piazza Duomo 1
Bellante Stazione - area edificabile
Bellante Paese - area edificabile
Bellante Paese – Piazza Roma
Campli - Corso Umberto 27
Campli - Corso Umberto 27
Castelli - Piazza Roma
Castelnuovo Vomano
Castilenti - Piazza Marconi 5
Castilenti - Piazza Marconi 5
Colonnella - Via Roma
Controguerra - P.za del Commercio 7
Controguerra - P.za del Commercio 7
Corropoli - Piazza Piedicorte 22
Corropoli - Piazza Piedicorte 22
Corropoli Bivio
Garrufo di S.Omero
Giulianova Lido - Via Matteotti 1
Giulianova Lido - Via Matteotti 1
Giulianova - Quartiere Annunziata
Giulianova Paese - ex Ciafardoni
Martinsicuro - Via C.Colombo 235
Martinsicuro - Via C.Colombo 235
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
Montorio al Vomano - area edificabile
Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti
Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti
Nereto - Piazza Marconi
Notaresco - P.za del Mercato 8
Notaresco - P.za del Mercato 8
Pagliaroli di Cortino
Pescara - Via Conte di Ruvo 41
Pietracamela - Via XXIV Maggio 1
Pietracamela - Via XXIV Maggio 1
Pineto - P.za della Libertà
Pineto - P.za della Libertà
Rocca S. Maria - Strada Prov.le
Rocca S. Maria - Strada Prov.le
Roseto degli Abruzzi - V. Nazionale
Scerne di Pineto
S. Egidio alla Vibrata - C.so Adriatico
S. Nicolò - P.za Progresso
S.Omero - Via V. Emanuele II 9
S.Onofrio - Campli Terreno agricolo
S. Onofrio
Silvi Marina - Via A. Rossi 37
Torricella Sicura:
- Via A. De Gasperi 28
- Via A. De Gasperi 28
Tortoreto Lido - Via Carducci 123
Tortoreto Lido - Via Carducci 123
Tossicia
Val Vomano
Villa Lempa - P.za Comunale 38
Villa Lempa - P.za Comunale 38
Tortoreto Paese
TOTALE
4.255.574,86
1.473.241,03
3.280.251,85
25.297,78
25.297,78
2.700,74
8.328,76
5.681,03
1.696,05
597.639,37
227.060,81
28.874,06
31.984,50
315.627,98
16.920,80
11.280,53
6.393,97
4.262,65
1.191.939,34
319.158,07
7.075,46
8.824,50
33.599,72
14.399,88
39.333,93
213.938,96
61.297,57
54.358,22
334.533,11
85.955,53
83.281,58
19.115,23
28.672,84
267.053,48
381.210,97
177.027,59
20.699,60
272.208,13
1.242.376,68
439.923,97
44.400,18
36.974,52
9.243,63
109.752,68
97.378,98
2.160.738,31
18.451,23
18.451,22
91.655,31
2.547.386,66
44.684,60
21.443,51
24.431,45
209.358,15
8.641,45
12.962,17
532.611,03
133.269,64
46.260,23
451.793,41
55.143,19
2.162,00
68.467,83
312.108,16
413.165,52
206.582,76
56.627,35
1.911.861,61
265.199,13
3.047.952,14
93.851,39
94.913,20
22.261,67
20.451,69
194.078,15
22.678,38
15.198,16
150.000,58
56.862,34
205.364,39
238.812,34
24.402,56
50.126,98
37.844,84
26.656,20
25.264,22
161.601,26
608.165,43
71.458,28
412,05
19.316,03
286.491,91
8.018.985,88
2.080.743,55
6.328.203,99
175.776,52
120.210,98
2.700,74
53.268,81
41.330,88
345.774,78
56.862,34
597.639,37
227.060,81
28.874,06
476.161,23
315.627,98
91.450,34
49.125,37
52.366,20
29.526,87
1.353.540,60
1.213.815,41
78.533,74
9.236,55
58.566,21
286.237,60
91.103,82
80.887,18
213.938,96
227.003,57
167.107,38
564.097,96
254.802,57
188.178,98
70.620,98
136.166,57
267.053,48
791.774,24
1.400.351,47
383.601,87
272.208,13
1.362.882,88
845.540,06
196.460,99
447.724,42
112.334,36
109.752,68
129.254,70
97.378,98
2.160.738,31
219.924,31
203.142,90
194.940,97
2.547.386,66
106.746,85
47.656,48
322.734,80
209.358,15
40.757,43
45.497,95
1.290.937,98
133.269,64
599.159,85
451.793,41
218.465,13
2.162,00
188.139,05
555.430,90
105.971,57
37.514,39
358.572,68
286.167,69
510.584,23
141.594,16
225.198,71
55.756,03
26.245,00
58.566,21
107.518,46
145.119,42
76.703,94
41.553,25
36.925,79
128.780,21
112.749,16
229.564,85
147.766,02
104.897,40
51.505,75
75.832,31
21.081,02
31.661,42
43.018,26
367.545,01
697.023,30
362.902,27
48.821,30
71.684,90
314.091,30
152.060,81
211.843,25
103.090,73
526.300,58
91.524,79
198.906,65
129.254,70
86.829,21
114.643,87
184.691,68
103.285,66
21.124,52
40.937,73
26.212,97
161.664,65
136.638,70
9.453,45
232.770,40
77.468,53
22.662,53
32.535,78
680.858,42
129.114,22
191.015,00
55.381,74
107.940,20
188.139,05
16.313,74
6.991,60
42.252,32
42.252,32
365.348,97
68.424,30
68.822,23
25.454,80
26.245,00
23.021.865,57
1.126.275,73
135.720,63
244.790,97
242.172,10
53.386,96
36.270,87
30.522,79
189.889,80
243.915,37
145.235,26
73.169,86
126.228,70
30.301,23
126.430,56
30.147,78
312.108,16
4.101.863,11
1.294.130,55
13.057.726,88
-
41.787.694,27
155
IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL PERSONALE
Immobili 2009 - Tercas spa
Teramo:
- Via Cona
- Collatterrato Basso
Atri - C.so Elio Adriano
Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4
Montorio al Vomano - ex Giustignani
Pineto - Piazza Gramsci
Colonnella – Rio Moro
TOTALE
Costo
Legge n. 576 del
2.12.75
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408 del
29.12.90
332.179,72
955.173,45
5.303,86
37.691,02
8.005,06
2.788,85
425.114,58
1.766.256,54
Costi
Legge n. 413 del
capitalizzati nel
30.12.91
2009
629.732,94
955.173,45
152.087,31
394.760,55
51.887,96
43.850,82
425.114,58
297.553,22
146.783,45
357.069,53
43.882,90
41.061,97
-
-
-
886.351,07
Totale
-
2.652.607,61
IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI LIQUIDAZIONE DEL PERSONALE
41.944,83
127.145,61
Pagliaroli di Cortino
Tossicia - P.zza Umberto
21.691,19
97.557,54
TOTALE
119.248,73
-
-
-
49.841,71
-
169.090,44
24.907.370,84
312.108,16
4.101.863,11
1.294.130,55
13.993.919,66
-
44.609.392,32
TOTALE
GENERALE
20.253,64
29.588,07
156
GRUPPO BANCA TERCAS S.P.A.
BOZZA
RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA 2009
Gruppo Banca Tercas Spa
Relazione Semestrale consolidata 2009
Gruppo Banca Tercas
Relazione sulla gestione
159
Relazione sulla gestione
Nel corso del primo semestre 2009 il Gruppo Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo Spa ha realizzato un utile netto in crescita rispetto al dato dello
stesso periodo normalizzato. Infatti il Gruppo ha visto modificare la propria composizione per effetto della cessione della controllata Terleasing Spa avvenuta nel
mese di marzo 2008. Il confronto tra i dati del conto economico consolidato deve essere consenguentemente effettuato considerando la presenza della
componente straordinaria derivante proprio da tale cessione. Nel corso dei primi sei mesi dell'anno il Gruppo ha registrato un incremento dell'utile netto rispetto al
dato del primo semestre 2008 normalizzato del 7,03%. Il confronto con l'utile netto senza effettuare tale normalizzazione registra, invece, una flessione del 18,10%.
Anche il Patrimonio Netto Consolidato registra un decremento sul dato del 31 Dicembre 2008 dell'1,45%, principalmente dovuto all'effetto distorsivo di operare un
confronto tra utile 2008 riferito ai 12 mesi dell'anno e utile del primo semestre 2009 riferito a soli 6 mesi.
Sempre con riferimento al Patrimonio del Gruppo, al 30 Giugno 2009, si registra, inoltre, un aumento delle azioni proprie detenute dalla Capogruppo di euro 8,781
milioni che, in base agli IAS-IFRS, non sono più esposte nell'attivo patrimoniale, ma sono portate a deconto direttamente del Patrimonio Netto.
Ai sensi e per effetto del SIC 12, come già effettuato per il 2008, sono state incluse nel perimetro di consolidamento del Gruppo Banca Tercas, le due società
veicolo Adriatico Finance Rmbs Srl e Adriatico Finance Sme Srl, quest'ultima per entrambi i patrimoni separati derivanti dalla cartolarizzazione dei mutui
commerciali di Banca Tercas e dai crediti in leasing della Terfinance Spa.
Prospetto di riepilogo dei volumi intermediati
Esercizio
Esercizio
30.06.09
31.12.08
Var. 30 Giu 09 - 31 Dic 08
Raccolta diretta
Depositi, C/C, CD e Obbligazioni
Raccolta a vista
Certificati di deposito
Obbligazioni
Pronti contro termine
Totale Raccolta diretta
Assoluta
%
2.749
2.763
(14)
(0,51%)
1.704
1.709
(5)
(0,29%)
170
118
52
44,07%
875
936
(61)
(6,52%)
125
229
(104)
(45,41%)
2.874
2.992
(118)
(3,94%)
Esercizio
Esercizio
30.06.09
31.12.08
Var. 30 Giu 09 - 31 Dic 08
Raccolta indiretta
Raccolta Gestita
GPF, GPM e Conto gestito
456
Assoluta
526
%
(70)
(13,31%)
22
86
(64)
(74,42%)
Fondi comuni e SICAV
297
314
(17)
(5,41%)
Assicurazioni
137
126
11
8,73%
995
1.085
(90)
(8,29%)
Totale Raccolta indiretta
1.451
1.611
(160)
(9,93%)
Impieghi netti a clientela
2.888
2.901
(13)
(0,45%)
Totale attività finanziarie
279,08
284,83
(5,75)
(2,02%)
Raccolta amministrata
La disamina dei principali aggregati patrimoniali evidenzia, che, per quanto riguarda le masse amministrate, la raccolta diretta ha registrato una flessione del 3,94%
attestandosi a 2.874 milioni di euro. Il comparto dei pronti contro termine ha registrato una significativa flessione (-45,41%) indicando un minor gradimento da
parte della clientela soprattutto a causa dei tassi di remunerazione particolarmente bassi nei primi mesi dell'anno e che, come confermato dalle recenti decisioni
della Banca Centrale Europea, continueranno a scendere anche nella seconda parte del 2009. Medesima flessione è stata registrata anche dalla raccolta indiretta,
dove la componente del risparmio gestito archivia un primo semestre con una significativa riduzione.
Solo la componente assicurativa presenta un leggero incremento di 11 milioni di euro (+8,73%).
Nel comparto degli impieghi a clientela l’ammontare totale del sostegno creditizio ammonta, al netto delle rettifiche di valore di fine periodo, a 2.888 milioni di euro,
che si traduce in una flessione, rispetto al dato del 2008, dello 0,45%.
Le attività finanziarie scendono a 279,08 milioni di euro con una contrazione rispetto a fine 2008 del 2,02% come diretta conseguenza di specifiche politiche di
gestione della liquidità della Capogruppo. Il rating medio complessivo del portafoglio supera la singola A con assenza di obbligazioni prive di merito creditizio. Il
livello di rischio rimane contenuto.
160
Andamento reddituale complessivo
Esercizio
Esercizio
30.06.09
30.06.08
Variazioni
Voce
Assoluta
%
Margine d'interesse
59,90
63,62
(3,72)
(5,85%)
Commissioni nette
18,67
16,92
1,75
10,34%
Margine di intermediazione
85,70
78,45
7,25
9,24%
Ris. dell'operatività al lordo imposte
30,62
27,29
3,33
12,20%
Utile dell'esercizio
18,13
22,13
(4,00)
(18,08%)
Utile normalizz. delle comp. Straord.
18,13
16,94
1,19
7,02%
Il margine d'interesse presenta un decremento pari al 5,85% a causa della diminuzione dei tassi di interesse, mentre le commissioni nette sono in aumento del
10,34% per euro 1,75 milioni. Il margine d'intermediazione si presenta in crescita di euro 7,25 milioni avendo beneficiato del positivo risultato dell'attività di
negoziazione su titoli della Capogruppo di euro 6,23 milioni.
Conseguentemente il Risultato Operativo Corrente al lordo delle imposte presenta un incremento del 12,20%. L'utile netto, invece, come detto presenta una
flessione rispetto al dato del 30 Giugno 2008 poichè nel marzo 2008 la Capogruppo ha venduto le azioni della ex controllata Terleasing Spa realizzando una
plusvalenza netta di euro 8,049 milioni.
Il confronto degli utili netti, normalizzati dalle componenti straordinarie, evidenzia una crescita dell'utile del primo semestre 2009 sull'utile normalizzato dello stesso
periodo dell'anno precedente di euro 1,19 milioni, pari al 7,02%.
I costi operativi sono aumentati del 5,09% attestandosi a 42,95 milioni di euro sostanzialmente per effetto di maggiori accantonamenti al Fondo Cause Passive e
Revocatorie effettuati dalla Capogruppo. La componente del costo del personale (-3,10%) risente del positivo effetto di contenimento dei costi realizzato con i
numerosi esodi incentivati effettuati dalla Capogruppo nel 2007 e nel 2008. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali non presentano
variazioni di rilievo attestandosi complessivamente ad euro 1,127 milioni.
L'acuirsi della crisi, manifestatosi, prevalentemente nel secondo semestre dell'anno ha determinato un deciso incremento delle rettifiche operate sui crediti. La voce
130 del Conto Economico "rettifiche di valore per deterioramento dei crediti" presenta un incremento del 17,93% attestandosi ad euro 12,124 milioni a conferma
della volontà della Capogruppo di presidiare, più che adeguatamente, i rischi sui crediti concessi alla clientela. Le sofferenze risultano presidiate per il 68,41%, i
crediti incagliati per il 20,81% mentre i crediti sconfinati oltre 180 giorni risultano coperti per il 6,30% del loro valore espresso, in applicazione dello IAS 39, al costo
ammortizzato.
Dopo accantonamenti per euro 12,48 milioni ai fondi imposte e tasse l’utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo si determina in 18,13 milioni di euro.
Il Roe e i Ratios
ROE Gruppo Banca Tercas
Semestri 2009 e 2008
16,000%
14,000%
12,000%
10,000%
8,000%
6,000%
4,000%
2,000%
0,000%
13,886%
11,138%
2008
2009
30-giu-09
Ad una riduzione del 18,08% dell’utile consolidato, relativo al primo
semestre 2009, ha fatto seguito un incremento del Patrimonio
Netto Medio Consolidato del 2,13% poichè quest'ultimo ha
beneficiato dell'accantonamento a riserva dell'utile 2008.
Conseguentemente il ROE, calcolato su base consolidata, registra
una flessione del 2,75%, attestandosi all'11,13%. Si precisa che
l’indice è calcolato come utile di bilancio consolidato su patrimonio
medio contabile consolidato normalizzato (media degli ultimi due
esercizi includendo l'utile nel patrimonio dell'esercizio precedente e
non considerando l'utile del semestre di riferimento) e rappresenta
il rendimento netto ottenuto dal Gruppo.
30-giu-08
Cost Income Gruppo Banca Tercas
57,000%
55,930%
56,000%
55,000%
54,000%
53,000%
51,595%
52,000%
51,000%
50,000%
49,000%
2008
2009
Il Cost/Income è un indice di efficienza gestionale costruito come
rapporto tra "spese amministrative + ammortamenti" e "margine
d'intermediazione + altri oneri e proventi". Esso indica quanta parte
del margine di intermediazione e degli altri proventi di gestione
viene assorbita dalle spese amministrative, quindi è tanto migliore
quanto più basso. Un indice pari al 100% indicherebbe infatti che
tutto il margine è assorbito dai costi. L'indice al 30 Giugno 2009,
rispetto allo stesso dato calcolato al 30 Giugno 2008, presenta un
aumento dell'efficienza gestionale, essendo passato dal 55,930%
al 51,59%.
Semestri
30-giu-09
30-giu-08
161
Il ROA (rapporto tra il risultato di gestione e il totale dell’attivo) è una misura della redditività relativa al capitale investito e rappresenta
l’efficienza degli investimenti effettuati sulla base delle attività esistenti. Tale indice su base consolidata, nel primo semestre 2009 è aumentato
passando dall'1,56% all'1,76%.
ROA Gruppo Banca Tercas
1,80%
1,76%
1,75%
1,70%
1,65%
1,60%
30-giu-09
30-giu-08
1,56%
1,55%
1,50%
1,45%
2008
2009
Semestri
Gestione dei Rischi
I principali rischi e incertezze affrontati dal Gruppo
Le attività svolte espongono il Gruppo alle seguenti principali categorie di rischio: rischio di credito, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio
operativo, rischio commerciale, rischio strategico e rischio reputazionale.
Si evidenzia che le attività di misurazione e di monitoraggio dei rischi sono in capo alla Capogruppo sulla quale risulta ascrivibile la maggiore
esposizione alle diverse categorie di rischio in considerazione del peso dei volumi gestiti dalla stessa sul bilancio consolidato del Gruppo.
Il rischio di credito è il rischio che un debitore del Gruppo (rientrano in tale definizione anche le controparti di operazioni in strumenti derivati) non
riesca ad adempiere alle proprie obbligazioni o che il merito creditizio subisca un deterioramento.
La valutazione dell’ammontare delle possibili perdite in cui si potrebbe incorrere relativamente alla singola esposizione creditizia e al
complessivo portafoglio degli impieghi è un’attività intrinsecamente incerta e dipende da molti fattori, tra cui l’andamento delle condizioni
economiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singole controparti, i cambiamenti strutturali e tecnologici
all’interno delle imprese debitrici, il peggioramento della posizione competitiva delle controparti, l’eventuale cattiva gestione delle imprese o delle
controparti affidate, il crescente indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterni quali i requisiti legali e regolatori.
La politica creditizia adottata dal Gruppo pone particolare attenzione al contenimento del rischio attraverso un’attenta analisi del credito in fase di
erogazione, l’acquisizione di garanzie, ove necessario, a fronte del credito concesso e l'accurato controllo dell'evoluzione del rapporto creditizio.
In generale l'attività creditizia del Gruppo è prevalentemente effettuata in territori caratterizzati da una struttura imprenditoriale diversificata,
pertanto il rischio del portafoglio creditizio risulta frazionato su molteplici settori merceologici.
Il Gruppo attua poi un costante monitoraggio del proprio portafoglio crediti, analizzando l’andamento del profilo di rischio, dei fidi e degli utilizzi
per settore economico, regione, segmento di clientela e forma tecnica.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che il Gruppo subisca minori ricavi rispetto a quelli previsti, perdite di valore delle poste patrimoniali
o minusvalenze economiche relativamente alle posizioni finanziarie detenute, a causa di sensibili e avverse variazioni delle condizioni di mercato
e in particolare dei tassi di interesse, dei corsi azionari, dei cambi e delle relative volatilità (rischio generico), o per il verificarsi di fattori che
compromettano la capacità di rimborso dell’emittente (rischio specifico). Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di
negoziazione, comprendente gli strumenti finanziari di negoziazione e di tesoreria e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio
bancario, che comprende le attività e passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book.
Relativamente ai portafogli di negoziazione, va precisato che i rischi di mercato derivanti dalle attività commerciali sono in capo alla Capogruppo
Banca Tercas.
In particolare il maggiore fattore di rischio è quello di tasso di interesse, relativo a portafogli obbligazionari, prevalentemente a tasso variabile,
con una duration complessiva estremamente contenuta. Molto prudente è anche la gestione del rischio legata a singoli emittenti di azioni o
obbligazioni. I principali rischi di mercato sostenuti dal Gruppo sono riconducibili alle esposizioni al rischio di tasso e azionario assunte
nell’ambito dell’operatività svolta sui mercati dei capitali. Contenuta è l’esposizione al rischio di cambio.
Il rischio di mercato viene misurato dalla Capogruppo, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III delle Istruzioni di Vigilanza,
mediante il Value at Risk (VAR). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è preso a riferimento per la verifica del rispetto dei limiti
operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli di proprietà. Il VAR di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in
grado di sintetizzare la stima del rischio dell'intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte
temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza.
Nel corso del 2008, il VAR giornaliero medio della Capogruppo, riferito al portafoglio titoli HFT del Gruppo, è risultato pari a 166.509 euro. Tale
valore, unitamente alla duration media, pari a 0,319 e considerate le ipotesi prudenziali di calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte
temporale di 10 giorni), è indice del contenuto profilo di rischio delle attività in titoli.
162
Il rischio di liquidità consiste in una possibile condizione di instabilità del Gruppo, derivante dallo sbilancio negativo tra flussi di cassa in entrata e
in uscita che si può verificare nel breve termine, non coperto dalle riserve di liquidità rappresentate dai titoli disponibili ed anticipabili in Banca
Centrale Europea. Tale rischio, che può manifestarsi per lo più in presenza di eventi eccezionali quali la riduzione di liquidità dei mercati, può
tradursi nella difficoltà o incapacità da parte del Gruppo di far fronte tempestivamente ed economicamente ai suoi obblighi di pagamento alle
date di scadenza previste per le varie forme tecniche di raccolta. Questo rischio viene gestito e mitigato attraverso interventi di diversificazione
delle fonti di finanziamento e di rafforzamento delle riserve di titoli anticipabili, utilizzabili per far fronte ad uscite di cassa inattese. Il rischio di
liquidità è monitorato periodicamente attraverso un sistema di limiti volto a garantire una condizione di surplus finanziario per un congruo lasso di
tempo.
Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle procedure aziendali, da errori
o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, oppure da eventi esogeni. È incluso anche il rischio legale, ma non quello strategico e
reputazionale. Tra le fonti principali del rischio operativo vi possono essere: l’instabilità dei processi operativi, la scarsa sicurezza informatica, il
crescente ricorso all’automazione, l’ ”outsourcing” di funzioni aziendali, l’utilizzo di un numero ridotto di fornitori, i cambiamenti di strategia, le
frodi, gli errori, il reclutamento, l’addestramento e la fidelizzazione del personale e infine gli impatti sociali ed ambientali. Non è possibile
identificare una fonte di rischio operativo stabilmente prevalente all’interno del Gruppo, essendo tale rischio insito in tutti i processi e le attività
aziendali. Questa condizione induce a implementare azioni diffuse di mitigazione e governo dei rischi, in particolare tramite il trasferimento dei
rischi attraverso strumenti assicurativi e/o outsourcing, il continuo miglioramento dell’efficienza dei processi (re-engineering ed interventi migliorativ
Il rischio commerciale è il rischio di subire perdite, in termini di diminuzione del margine da servizi, a causa di mutamenti del contesto
macroeconomico o microeconomico che, riducendo i volumi e/o comprimendo i margini, attenuino la capacità reddituale del Gruppo. In
particolare, il Gruppo risulta esposto al rischio di variabilità dei ricavi commissionali legati ai servizi di investimento.
Questo rischio viene gestito e mitigato attraverso politiche ed azioni commerciali finalizzate alla fidelizzazione della clientela, allo scopo di
rendere stabile e costantemente profittevole l'attività di erogazione di servizi, e al mantenimento di un’offerta commerciale ad elevato valore
aggiunto, innovativa e in linea con le esigenze attuali e prospettiche della clientela.
Il rischio strategico è definito come il rischio, attuale o prospettico, di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto
competitivo o da decisioni aziendali strategiche errate, da attuazione inadeguata di decisioni strategiche, da scarsa o mancata reattività a
variazioni del contesto competitivo. A titolo esemplificativo il rischio può derivare da un’evoluzione ipotizzata delle grandezze di riferimento
utilizzate alla base del piano strategico (ad esempio il livello del Prodotto Interno Lordo, dell’inflazione, del risparmio delle famiglie, degli
investimenti previsti per le imprese nei diversi settori di attività economica e nelle diverse aree geografiche, etc.) diversa rispetto alle attese di
mercato, con la previsione di un effetto positivo sui risultati del Gruppo che, a consuntivo, potrebbe non trovare piena realizzazione.
Il costante monitoraggio dell’andamento della gestione, delle più significative grandezze aziendali e di tutte le altre variabili rilevanti, siano esse
interne od esterne al Gruppo, permette agli organi aziendali con responsabilità strategiche di ridurre al minimo tale rischio, consentendo
tempestive azioni di aggiustamento e/o di correzione anche al modificarsi dei contesti competitivi e di mercato.
Il rischio reputazionale è definito come il rischio, attuale o prospettico, di flessione degli utili o del capitale derivante da percezione negativa
dell’immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigilanza, a causa di eventi critici specifici
afferenti, ad esempio, determinate aree di operatività, prodotti, processi.
Obiettivi e politiche in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi.
Il Gruppo informa le proprie attività a criteri di prudenza e ridotta esposizione al rischio, in relazione:
· all’esigenza di stabilità connessa all’esercizio dell’attività bancaria;
· al profilo dei propri investitori.
Coerentemente alla sua propensione al rischio, il Gruppo e le società controllate perseguono obiettivi di:
· crescita stabile, cioè caratterizzata da una contenuta variabilità dei risultati e del valore aziendale;
· creazione di valore per gli azionisti nel confronto con investimenti finanziari paragonabili in termini di rischio/rendimento;
· forte frazionamento dei rischi di credito, coerentemente con l’obiettivo di finanziare prevalentemente piccole e medie imprese e famiglie;
· esposizione al rischio di tasso di interesse strutturale a un livello tendenzialmente pari alla best practice di settore, da perseguire anche
mediante la progressiva copertura dei rischi relativi alle poste a vista;
· assunzione di rischi di mercato in stretta relazione a esigenze commerciali;
· esclusione di rischi estranei alle attività caratteristiche e accurata valutazione delle iniziative che comportano nuove tipologie di rischio;
· sviluppo di metodologie di monitoraggio dei rischi sempre più complete e accurate, anche in una prospettiva di riconoscimento dei modelli
interni ai fini della vigilanza;
· gestione attiva dei rischi aziendali, mediante l’utilizzo delle tecniche più avanzate.
Fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio
Non si segnalano fatti di rilievo intervenuti dopo la data del 30 Giugno 2009.
163
Andamento prevedibile della gestione
Lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da diversi fattori di turbolenza quali l'attuale recessione in atto, il timore di un rallentamento
della crescita economica in Europa ed un insieme complessivo di segnali negativi che inducono a previsioni di stagnazione per il biennio
2009/2010.
In questo contesto, il Gruppo Banca Tercas continuerà a porre in essere tutte le strategie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi fissati
ponendo maggiore attenzione alla qualità del credito ed agli investimenti sui mercati finanziari, senza tuttavia far mancare il sostegno finanziario
alle imprese ed alle famiglie meritevoli al fine di attenuare la crisi presente sul territorio ed accelerare la ripresa economica.
Patrimonio della Capogruppo e patrimonio delle controllate
Nello schema che segue viene esposto il patrimonio della Controllante Banca Tercas e delle singole società controllate confrontati con il
patrimonio del gruppo consolidato.
Patrimonio della Capogruppo e delle controllate
Bilancio della Capogruppo
Saldi delle società consolidate integralmente
Rettifiche di consolidamento:
- valore di carico delle partecip. consolidate
- valutazione delle partecipazioni valutate a PN
- storno dividendi di società consol. integralmente
- storno rettifiche di valore nette su partecip. cons.
- altre rettifiche
Bilancio consolidato (a lordo delle % di terzi)
Pertinenze di terzi
Bilancio consolidato (quota di pertinenza del Gruppo)
Utile
d'esercizio
Capitale e
riserve
Patrimonio
Netto
18.801
320.083
338.884
(742)
(2.765)
(3.507)
0
0
0
0
78
0
0
0
0
(3.232)
0
0
0
0
(3.154)
18.137
314.086
332.223
(10)
(67)
(77)
18.127
314.019
332.146
164
Note per la lettura dei dati
Negli schemi che seguono, in applicazione di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali, vengono confrontati lo Stato Patrimoniale con i dati al 31 Dicembre
2008 mentre i dati relativi al Conto Economico sono confrontati con i dati al 30 Giugno 2008.
Il presente Bilancio consolidato è redatto in base ai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS.
Si precisa che i valori sono espressi in migliaia di euro sia negli schemi di S.P. e di C.E. che nelle tabelle seguenti.
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Voci dell'attivo
30 giugno 2009
10. Cassa e disponibilità liquide
31 dicembre 2008
Differenze
Diff. In %
21.088
39.359
(18.271)
(46,42%)
174.338
206.607
(32.269)
(15,62%)
0
0
0
104.741
78.218
26.523
0
0
0
179.543
164.676
14.867
9,03%
2.888.164
2.900.578
(12.414)
(0,43%)
80. Derivati di copertura
0
0
0
90. Adeg. di val. delle att. fin.ogg. di cop. generica
0
0
0
100. Partecipazioni
0
0
0
110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
0
0
0
34.460
34.571
(111)
(0,32%)
209
232
(23)
(9,91%)
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
120. Attività materiali
130. Attività immateriali
di cui:
- avviamento
0
140. Attività fiscali
0
16.737
a) correnti
b) anticipate
23.637
(6.900)
0
0
0
59.497
54.188
5.309
9,80%
3.478.777
3.502.066
(23.289)
(0,67%)
5.163
11.574
150. Att. non correnti e gruppi di att. in via di dismissione
160. Altre attività
Totale dell'attivo
33,91%
(29,19%)
12.408
11.229
165
I valori sono espressi in migliaia di euro sia negli schemi di S.P. e di C.E. che nelle tabelle seguenti.
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Voci del passivo e del patrimonio netto
30 giugno 2009
10. Debiti verso banche
31 dicembre 2008
Differenze
Diff. In %
153.657
50.519
103.138
204,16%
20. Debiti verso clientela
1.829.898
1.938.434
(108.536)
(5,60%)
30. Titoli in circolazione
1.008.266
1.018.364
(10.098)
(0,99%)
1.853
2.458
(605)
(24,61%)
35.948
35.584
364
1,02%
60. Derivati di copertura
0
0
0
70. Adeg. di val. delle pass.fin. oggetto di cop. generica
0
0
0
7.680
2.229
5.451
40. Passività finanziarie di negoziazione
50. Passività finanziarie valutate al fair value
80. Passività fiscali
a) correnti
b) differite
5.243
2.437
90. Passività associate ad attività in via di dismissione
160
2.069
244,55%
0
0
0
0
0
100. Altre passività
74.634
79.888
(5.254)
(6,58%)
110. Trattamento di fine rapporto del personale
14.546
14.899
(353)
(2,37%)
120. Fondi per rischi ed oneri:
20.072
22.623
(2.551)
(11,28%)
0
0
0
5.313
5.497
(184)
150. Azioni rimborsabili
0
0
0
160. Strumenti di capitale
0
0
0
255.275
238.083
17.192
7,22%
180. Sovrapprezzi di emissione
46.092
46.092
0
0,00%
190. Capitale
26.000
26.000
0
0,00%
(18.661)
(9.879)
(8.782)
88,90%
77
93
(16)
(17,20%)
18.127
31.182
(13.055)
(41,87%)
3.478.777
3.502.066
(23.289)
(0,67%)
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130. Riserve tecniche
140. Riserve da valutazione
170. Riserve
200. Azioni proprie (-)
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimomio netto
2.133
17.939
2.177
20.446
(3,35%)
166
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Voci
30 giugno 2009
10. Interessi attivi e proventi assimilati
30 giugno 2008
Variazioni
var. in %
86.432
105.122
(18.690)
(17,78%)
(26.530)
(41.501)
14.971
(36,07%)
30. Margine di interesse
59.902
63.621
(3.719)
(5,85%)
40. Commissioni attive
19.799
18.083
1.716
9,49%
50. Commissioni passive
(1.133)
(1.161)
28
(2,41%)
60. Commissioni nette
18.666
16.922
1.744
10,31%
580
842
(262)
(31,12%)
6.228
(4.660)
10.888
(233,65%)
0
0
0
227
1.830
(1.603)
20. Interessi passivi e oneri assimilati
70. Dividendi e proventi simili
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
90. Risultato netto dell'attività di copertura
100. Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
(16)
0
0
59
1.554
0
0
0
0
184
276
0
110. Risultato netto delle att. fin. valutate al Fair Value
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per det. di:
a) crediti
95
(105)
200
(190,48%)
85.698
78.450
7.248
9,24%
(10.281)
(1.843)
17,93%
(12.124)
(12.073)
(10.123)
0
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
0
0
0
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
0
0
0
(51)
(158)
0
d) altre operazioni finanziarie
140. Risultato netto della gestione finanziaria
(87,60%)
73.574
68.169
5.405
150. Premi netti
0
0
0
160. Saldo altri proventi/oneri della gest.assicurativa
0
0
0
73.574
68.169
5.405
7,93%
(45.792)
(46.363)
571
(1,23%)
170. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
180. Spese amministrative:
a) spese per il personale
(27.191)
(28.060)
0
b) altre spese amministrative
(18.601)
(18.303)
0
7,93%
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
(1.277)
136
(1.413)
(1.038,97%)
200. Rettifiche/Riprese di valore su attività materiali
(1.086)
(1.108)
22
(1,99%)
210. Rettifiche/Riprese di val. su attività immateriali
(41)
(40)
(1)
2,50%
5.239
6.497
(1.258)
(19,36%)
(42.957)
(40.878)
(2.079)
5,09%
240. Utili (Perdite) delle partecipazioni
0
0
0
250. Risultato netto della valut. al fair value delle attività imm. e mat.
0
0
0
260. Rettifiche di valore dell'avviamento
0
0
0
270. Utili (Perdite) da cessioni di investimenti
0
1
(1)
(100,00%)
30.617
27.292
3.325
12,18%
(12.480)
(10.347)
(2.133)
20,61%
18.137
16.945
1.192
7,03%
0
5.198
(5.198)
(100,00%)
18.137
22.143
(4.006)
(18,09%)
220. Altri oneri/proventi di gestione
230. Costi operativi
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
290. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'op.corrente
300. Utile (Perdita) dell'op. corrente al netto delle imposte
310. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via dismissione al netto delle
320. Utile (Perdita) d'esercizio
330. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
340. Utile d'esercizio di pertinenza della Capogruppo
10
9
1
11,11%
18.127
22.134
(4.007)
(18,10%)
167
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
Descrizione Voci
10.
Utile d'esercizio
30-giu-09
Variazione
assoluta
30-giu-08
Var. in %
18.127
22.134
(4.007)
(18,10%)
a) variazioni di fair value
497
(3.996)
4.493
(112,44%)
b) rigiro a conto economico
104
13
91
700,00%
104
0
104
0,00%
0
13
(13)
(100,00%)
Altre componenti reddituali al lordo delle imposte
20.
Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita:
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
0
0,00%
30.
Attività materiali
c) altre variazioni
0
0
0
0,00%
40.
Attività immateriali
0
0
0
0,00%
50.
Copertura investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
0
0
0
0,00%
b) rigiro a conto economico
0
0
0
0,00%
c) altre variazioni
0
0
0
0,00%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
a) variazioni di fair value
0
0
0
0,00%
b) rigiro a conto economico
0
0
0
0,00%
c) altre variazioni
0
0
0
0,00%
a) variazioni di fair value
0
0
0
0,00%
b) rigiro a conto economico
0
0
0
0,00%
c) altre variazioni
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
0,00%
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
0,00%
0
0
0
0,00%
60.
Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70.
80.
Differenze di cambio:
Attività non correnti in via di dismissione
90.
Utile (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100.
Quota delle riserve da valutaz. partecipazioni valutate a P.Net
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
110
Imposte sulle altre componenti reddituali
(785)
614
(1.399)
(227,85%)
120
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
(184)
(3.369)
3.185
(94,54%)
130
Redditività complessiva (voce 10 + voce 120)
17.943
18.765
(822)
(4,38%)
A seguito della revisione dello IAS 1, recepita anche nel Principio Contabile Internazionale n. 34, è stato compilato il prospetto della redditività
complessiva che presenta, oltre all’utile d’esercizio, tutte le componenti che contribuiscono alla performance aziendale ed in particolare le
variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. Banca Tercas Spa, alla data del 30 Giugno 2009, presenta
una Riserva da Valutazione esclusivamente in relazione ai titoli classificati nel "Portafoglio Disponibili per la Vendita" (AFS) per un valore netto di
euro 442 mila.
La Redditività Complessiva del Gruppo alla data del 30 Giugno 2009 presenta una variazione negativa di euro 822 mila (-4,38%) rispetto alla
Redditività Complessiva al 30 Giugno 2008.
188
168
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO GRUPPO BANCA TERCAS
Metodo Diretto
Importo
A. ATTIVITA' OPERATIVA
30-giu-09
1. Gestione (+/-)
- interessi attivi incassati
- interessi passivi pagati (-)
- dividendi e proventi simili (+)
- commissioni nette (+/-)
- spese per il personale (-)
- premi netti incassati
- altri proventi/oneri assicurativi
- altri costi (-)
- altri ricavi (riprese di valore da incassi +)
30-giu-08
31.219
16.734
81.015
99.707
(12.237)
(37.879)
580
842
17.463
14.978
(20.551)
(26.000)
0
0
3.536
3.921
(16.344)
(19.080)
481
104
(22.724)
(27.909)
0
8.050
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (+/-)
13.486
(127.675)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
32.269
10.245
- imposte e tasse pagate (-)
- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso clientela
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
0
0
(14.021)
29.442
12.414
(34.820)
(11.867)
(97.625)
0
(34.645)
(5.309)
(272)
3. Liquidità generata / assorbita dalle passività finanziarie (+/-)
(38.186)
107.514
- debiti verso banche: a vista
103.138
(82.079)
0
12.994
- altre attività / passività finanziarie
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
(125.731)
16.109
(10.098)
161.098
(605)
0
364
5.500
(5.254)
(6.108)
6.519
(3.427)
0
10.341
- dividendi incassati su partecipazioni
0
10.341
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
0
0
- vendite attività materiali
0
0
- vendite attività immateriali
0
0
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
0
0
(1.750)
(2.686)
(15)
(2.084)
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata / assorbita dall'attività operativa (+/-)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da (+)
- vendite partecipazioni
2. Liquidità assorbita da (-)
- acquisti di partecipazioni
- acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisto di attività materiali
- acquisto di attività immateriali
- acquisto di società controllate e di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (+/-)
0
0
(1.732)
(458)
(3)
(144)
0
0
(1.750)
7.655
(8.782)
4.074
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
0
0
- distribuzione dividendi e altre finalità
(14.300)
(14.026)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (+/-)
(23.082)
(9.952)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (+/-)
(18.313)
(5.724)
169
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
30-giu-09
30-giu-08
39.359
27.318
(18.313)
(5.724)
42
0
21.088
21.594
170
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 01.01.2008 - 30.06.2008
Patrimonio netto al 30.06.2008
Stock options
Derivati su proprie azioni
Variazione strumenti di capital
Distribuzione straordinaria divi
Acquisto azioni proprie
Variazioni di riserve
Emissione di nuove azioni
Operazioni sul patrimonio netto
Dividendi e altre distribuzioni
Riserve
Esistenze all'1.01.2008
Modifica saldi di apertura (+/-)
Esistenze al 31.12.2007
Redditività complessiva del period
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente
Capitale
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
26.000
26.000
0
0
0
0
26.000
26.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
26.000
26.000
0
Sovrapprezzi di emissione
45.870
0
45.870
0
0
0
0
0
0
23
0
0
0
45.893
212.746
133.392
9.404
593
44
(2.672)
4.918
64.228
2.958
(2.880)
455
2.299
7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
212.746
133.392
9.404
593
44
(2.672)
4.918
64.228
2.958
(2.880)
455
2.299
7
27.261
27.261
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(1.853)
2.186
(4.039)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
238.154
162.839
5.365
593
44
(2.672)
4.918
64.228
2.958
(2.880)
455
2.299
7
9.787
4.916
0
0
0
0
0
0
4.871
0
0
0
0
0
0
0
0
0
9.787
4.916
0
0
0
0
0
0
4.871
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(3.369)
(3.369)
0
0
0
0
0
0
0
6.418
1.547
0
0
0
0
0
0
4.871
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Azioni proprie
(9.404)
0
(9.404)
0
0
0
0
4.039
0
0
0
0
0
(5.365)
Utile d'esercizio (compresa la quota di pert. di Terzi)
41.561
0
41.561
(27.261)
(14.300)
0
0
0
0
0
0
0
22.143
22.143
326.560
0
326.560
0
(14.300)
(1.853)
0
4.039
0
23
0
0
18.774
333.243
Riserve:
a) di utili ( di cui riserva negativa di consolidamento)
b) per acquisto azioni proprie
c) FTA fondi rischi ed oneri
d) FTA fondi del personale
e) FTA valutazione crediti
f) FTA riallocazione fondi rischi su crediti
g) FTA riallocazione fondo rischi bancari generali
h) FTA riallocazione fondi ammortamento
i) FTA riallocazione quota cartol.
l) FTA valutazione titoli e derivati
m) FTA differenze di consolidamento
n) FTA strumenti finanziari passivi
Riserve da valutazione
a) disponibili per la vendita
b) attività materiali
c) attività immateriali
d) copertura di investimenti esteri
e) copertura di flussi finanziari
f) differenze di cambio
g) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismission
h) leggi speciali di rivalutazione
Strumenti di capitale
Patrimonio netto
Si precisa che nei prospetti di movimentazione del Patrimonio Consolidato non sono stati riportati i dati relativi al Patrimonio e all'Utile di pertinenza di terzi, pari rispettivamente a 79,571 migliaia di euro e a 8,979 migliaia di euro alla data del 30
171
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 01.01.2009 - 30.06.2009
Variazioni dell'esercizio
Patrimonio netto al 30.06.2009
Redditività complessiva del periodo
Stock options
Derivati su proprie azioni
Variaz. strumenti di capitale
Distribuz. straord. dividendi
Acquisto azioni proprie
Emissione di nuove azioni
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni di riserve
Dividendi e altre distribuzioni
Riserve
Esistenze all'1.01.2009
Esistenze al 31.12.2008
Modifica saldi di apertura (+/-)
Allocazione risultato esercizio
precedente
Capitale
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
26.000
26.000
0
0
0
0
26.000
26.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
26.000
26.000
0
Sovrapprezzi di emissione
46.092
0
46.092
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
46.092
Riserve:
a) di utili
b) per acquisto azioni proprie detenute
c) FTA fondi rischi ed oneri
d) FTA fondi del personale
e) FTA valutazione crediti
f) FTA riallocazione fondi rischi su crediti
g) FTA riallocazione fondo rischi bancari gen
h) FTA riallocazione fondi ammortamento
i) FTA riallocazione quota cartol.
l) FTA valutazione titoli e derivati
m) FTA differenze di consolidamento
n) FTA strumenti finanziari passivi
238.084
158.255
9.879
593
44
(2.672)
4.918
64.228
2.958
(2.880)
455
2.299
7
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
238.084
158.255
9.879
593
44
(2.672)
4.918
64.228
2.958
(2.880)
455
2.299
7
16.882
16.882
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
309
(8.473)
8.782
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
255.275
166.664
18.661
593
44
(2.672)
4.918
64.228
2.958
(2.880)
455
2.299
7
Riserve da valutazione
a) disponibili per la vendita
b) attività materiali
c) attività immateriali
d) copertura di investimenti esteri
e) copertura di flussi finanziari
f) differenze di cambio
g) attività non correnti e gruppi di attività in vi
h) leggi speciali di rivalutazione
5.497
626
0
0
0
0
0
0
4.871
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5.497
626
0
0
0
0
0
0
4.871
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
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0
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0
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0
0
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(184)
(184)
0
0
0
0
0
0
0
5.313
442
0
0
0
0
0
0
4.871
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Azioni proprie
(9.879)
0
(9.879)
0
0
0
0
(8.782)
0
0
0
0
0
(18.661)
Utile d'esercizio
31.182
0
31.182
(16.882)
(14.300)
0
0
0
0
0
0
0
18.127
18.127
336.976
0
336.976
0
(14.300)
309
0
(8.782)
0
0
0
0
17.943
332.146
Strumenti di capitale
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Si precisa che nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Consolidato non viene riportato nè il Patrimonio di Pertinenza di Terzi, pari ad euro 67 migliaia, nè l'Utile di Pertinenza di Terzi pari ad euro 10 migliaia, per un totale complessivo di euro 77 migliaia.
172
NOTA INTEGRATIVA
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
Parte D - Informativa di settore
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato
Parte H - Operazioni con parti correlate
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
A.1 - PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili Internazionali - IAS/IFRS
La presente Relazione Semestrale Consolidata è redatta in conformità al Principio Internazionale IAS 34 che disciplina la redazione dei Bilanci Intermedi nel
testo vigente al 30 Giugno 2009.
La Relazione Semestrale del Gruppo Banca Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo S.p.a. recepisce i Principi Contabili emanati dall'International
Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla
Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Nella predisposizione di detto documento sono stati applicati i principi in vigore alla data di riferimento (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC)
omologati con i Regolamenti dell'Unione Europea n. 1725 del 29 settembre 2003 (pubblicato sulla GUUE n. L 261 del 13 ottobre 2003), n. 707 del 6 aprile
2004 (pubblicato sulla GUUE n. L. 111 del 17 aprile 2004), n. 2236 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 392 del 31 Dicembre 2004), n. 2237
del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 393 del 31 Dicembre 2004), n. 2238 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n.L 394 del 31
Dicembre 2004), n. 211 del 4 febbraio 2005 (pubblicato sulla GUUE n. L. 41 dell'11 febbraio 2005), n. 1751/05 del 25 ottobre 2005, n.1864/2005 del 15
novembre 2005 e n.1004/2008 del 15 ottobre 2008.
In particolare è stato applicato quanto disposto dal principio contabile internazionale IAS 34 sui bilanci intermedi definiti come prospetti informativi contenenti
una informativa di bilancio completa o sintetica per un periodo inferiore all’intero esercizio finanziario dell’impresa. Nel rispetto di quanto previsto si precisa che
sono stati applicati gli stessi principi contabili applicati per il bilancio annuale, salvo che per i cambiamenti dei principi contabili stessi adottati successivamente
alla data di riferimento del bilancio più recente.
Come detto in precedenza è stato applicato quanto disposto dal principio contabile internazionale IAS 34 sui bilanci intermedi definiti come prospetti contenenti
una informativa di bilancio completa o sintetica per un periodo inferiore all’intero esercizio finanziario dell’impresa. Nel rispetto di quanto previsto si precisa che
sono stati applicati gli stessi principi contabili applicati per il bilancio annuale, salvo che per i cambiamenti dei principi contabili stessi adottati successivamente
alla data di riferimento del bilancio annuale. Si evidenzia, inoltre, che a far data dal 1° gennaio 2009, sono in vigore:
a)
le modifiche allo IAS 1 che hanno comportato modifiche ed integrazioni ai prospetti di bilancio;
b)
le nuove disposizioni sull’informativa di settore introdotte dall’IFRS 8 in sostituzione dello IAS 14.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
La Relazione Consolidata è costituita dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto
Finanziario, dal Prospetto delle Redditività Complessiva e dalla Nota Integrativa corredata dalla Relazione degli Amministratori. Tutti i suddetti schemi sono stati
redatti facendo riferimento alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 Dicembre 2005 e successivi aggiornamenti e tenendo conto
delle modifiche necessarie per recepire le novità dello IAS 1.
Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi al 30 Giugno 2009 anche i corrispondenti dati al 31 Dicembre 2008, per i confronti delle poste patrimoniali, ed i
dati al 30 Giugno 2008 per i confronti con le poste economiche, così come espressamente previsto dalla normativa. Nei suddetti schemi l'esposizione dei dati
del periodo precedente è stata effettuata rispecchiando le modalità di rilevazione e valutazione previste dai Principi Contabili Internazionali (IAS - IFRS).
La situazione patrimoniale ed economica semestrale consolidata, in particolare, è stata predisposta esclusivamente per la determinazione dell'utile semestrale ai
fini del calcolo del patrimonio di vigilanza su base consolidata, sulla base delle indicazioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n.155 del 18 dicembre
1991 - 12° aggiornamento - 5 febbraio 2008.
La redazione del Relazione ha richiesto anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato
patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in Relazione. L’elaborazione di tali stime implica
l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di
assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e,
pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in Relazione potranno differire anche in maniera significativa a seguito del
mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
-
la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività
finanziarie;
-
l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
-
la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
-
la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
-
le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva;
-
le ipotesi demografiche (legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata) e finanziarie (derivanti dalla possibile evoluzione dei mercati
finanziari) utilizzate nello strutturare i prodotti assicurativi e nel definire le basi di calcolo delle riserve integrative.
173
Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento
1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto
Sono oggetto di consolidamento integrale le relazioni separate al 30 Giugno 2009 redatte in base ai Principi Contabili Internazionali, o riclassificati in base ad
essi, delle seguenti società facenti parte del Gruppo Banca Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo Spa.
Rapporto di partecipazione
Denominazione imprese
Sede
Tipo di rapporto
(1)
Impresa
partecipante
Quota %
Disponibilità voti %
(2)
A. Imprese
A.1 Consolidate integralmente
1. Terbroker S.r.l.
2. So.G.I.Ter S.r.l.
Teramo
Teramo
1
1
Banca Tercas Spa
Banca Tercas Spa
87,70%
100,00%
87,70%
100,00%
3. Adriatico Finance Sme Srl
4. Adriatico Finance Rmbs Srl
Milano
Milano
4
4
Banca Tercas Spa
Banca Tercas Spa
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
A.2 Consolidate proporzionalmente
Tipo di rapporto (1):
1 = maggioranza di diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art.26, comma 1, del "D.Lgs 87/92"
6 = direzione unitaria ex art.26, comma 2, del "D.Lgs 87/92"
7 = controllo congiunto
La partecipazione nella società Terleasing Spa non viene più consolidata poichè nel corso del mese di marzo 2008 Banca Tercas Spa ha dismesso il 76,1%
delle azioni in precedenza possedute a favore della società Vega Management Srl con sede a Torino: al 31 dicembre la quota di partecipazione di Banca Tercas
in Terfinance Spa (già Terleasing) è pari al 19,1%. Non essendo verificate le condizioni previste dai principi contabili internazionali, già dal 31 Dicembre 2008 la
società non rientra più nel perimetro di consolidamento.
Si segnala che nel mese di marzo 2009 la Capogruppo ha aumentato la propria quota di possesso nella controllata Terbroker Srl passando dall'84,70%
all'87,70%.
Il consolidamento delle componenti economiche di pertinenza delle società partecipate avviene, dopo l'elisione dei rapporti infragruppo.
Si precisa che nel perimetro di consolidamento rientrano anche le due società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl attraverso le
quali sono state realizzate due operazioni di cartolarizzazione e anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione nelle stesse, in
applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. Infatti il SIC 12 (standard interpretations committee) prevede espressamente l'obbligo di consolidare una società veicolo
quando questa sia stata costituita esclusivamente nell'interesse della Capogruppo e quando le sue attività siano gestite in relazione alle esigenze aziendali della
Capogruppo.
In entrambe le operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo la Banca svolge funzione di servicer continuando a gestire tutte le attività cedute.
Area di Consolidamento
Il perimetro di consolidamento è stato esteso, a partire dal bilancio 2005, a tutte le società controllate o collegate, così come previsto dallo IAS 27, anche se
non rientranti nel concetto di Gruppo Consolidato ai sensi della normativa di vigilanza. Ciò ha comportato dal 2005 l'estensione dell'area di consolidamento alla
Terbroker Srl, società di brokeraggio assicurativo. Rispetto ai dati esposti nel Bilancio al 31 Dicembre 2008 si segnala la modifica del perimetro di
consolidamento che non presenta più la Terleasing Spa, le cui azioni di maggioranza sono state cedute nel corso del mese di marzo 2008. Inoltre in
applicazione del SIC n. 12, dall'esercizio 2008, sono state inserite le società veicolo Adriatico Finance Rmbs Srl ed Adriatico Finance Sme Srl costituite
nell'esclusivo interesse di Banca Tercas Spa al fine di realizzare le due operazioni di cartolarizzazione.
174
Alla data del 30 Giugno 2009 il perimetro di consolidamento, oltre che dalla Capogruppo Banca Tercas Spa, è quindi costituito dalle società:
1) Terbroker Srl;
2) Sogiter Srl;
3) Adriatico Finance Sme Srl;
3) Adriatico Finance Rmbs Srl;
Si precisa che con riferimento alla società Adriatico Finance Sme Srl, rientrano nel perimetro di consolidamento sia il patrimonio separato derivante dalla
cartolarizzazione originata dalla Capogruppo nel 2007 e perfezionata nel corso del 2008, sia il patrimonio separato derivante dall'operazione di cartolarizzazione
posta in essere da Terfinance S.p.A. (già Terleasing S.p.A.) in considerazione del fatto che Banca Tercas ha sottoscritto la totalità delle notes emesse dalla
società a fronte di tale operazione, essendo state verificate le condizioni previste dal paragrafo 10 del SIC 12.
Metodi di consolidamento
Il consolidamento è operato con il metodo dell'integrazione globale, conosciuto anche come integrazione lineare per le quattro società: Sogiter Srl, Terbroker Srl
Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl. Per la società Terleasing Spa nel consolidamento relativo al primo semestre 2008 si sottoline che è
stato considerato, in applicazione dello IAS 27, il solo risultato economico del primo trimestre 2008. Nel consolidamento al 30 Giugno 2009 le partecipazioni
nella Terfinance Srl, pari al 19,22% del capitale della stessa, sono state riclassificate nei titoli disponibili per la vendita.
Per le partecipazioni con percentuali di controllo inferiori al 100% è stata attribuita alle minoranze la quota loro spettante di Patrimonio Netto e di Risultato
d'Esercizio.
Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento della relazione
Dopo la chiusura del primo semestre 2009, in ottemperanza alle disposizioni di Vigilanza emanate dalla Banca d'Italia, il Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo ha provveduto al varo di un articolato progetto che, nel recepimento della nuova disciplina, è teso ad assicurare efficaci assetti organizzativi e di
governo societario. Tra i passaggi attuativi di tale adempimento è stata prevista e licenziata la correlata modifica dello Statuto Sociale che sarà sottoposta
all'approvazione di una prossima Assemblea straordinaria nel rispetto dei termini temporali assegnati dall'Autorità di Vigilanza.
Successivamente alla data del 30 Giugno sono proseguite le attività finalizzate alla realizzazione del progetto di fusione per incorporazione della Sogiter Srl nella
iTercas Spa, progetto deliberato dai consigli di amministrazione delle due società in data 29 Giugno 2009.
Sezione 5 - Altri aspetti
La presente Relazione consolidata è stata sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche SpA.
Inoltre si segnala che il Gruppo ha deciso di non avvalersi dell’opzione prevista dal nuovo IAS 39, emendato nell’ottobre 2008 (cfr. regolamento 1004/08) in
tema di riclassificazioni degli strumenti finanziari. Le valutazioni degli stessi sono state effettuate al "mark to model" alla data del 30 Giugno 2009.
175
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI
Classificazione degli strumenti finanziari
La classificazione degli strumenti finanziari, operata in base alle caratteristiche degli stessi, avviene con un insieme di atti formali che privilegiano le intenzioni ed
il comportamento aziendale. Un flusso organizzativo individua le responsabilità ed i limiti operativi relativi ad ogni singola funzione in materia di classificazione.
Sono classificati a breve termine gli strumenti finanziari aventi una durata contrattuale non superiore ai diciotto mesi.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli
investimenti azionari, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione
vengono rilevate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento
stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di
derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al fair value, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al "fair value". In presenza di un
mercato attivo, per la determinazione del "fair value" degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi
ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicate a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di titoli non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali
comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es.
Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi assumendo i migliori prezzi "bid".
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che
sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di
cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse e valori rilevati in
transazioni comparabili avvenute in date prossime a quella dell'operazione oggetto di valutazione.
Uno strumento finanziario è considerato come quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e
regolarmente disponibili tramite Borse, Mediatori, Intermediari, Società del settore, Servizi di quotazione o enti autorizzati, e tali prezzi rappresentano effettive e
regolari operazioni di mercato verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività
finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui
ne viene deliberata la distribuzione.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Classificazione. Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate e non classificabili tra crediti, attività detenute per la negoziazione o
attività detenute sino a scadenza. In particolare, vengono incluse in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non
qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity.
Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di
crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di
transazione direttamente attribuibili allo stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino alla scadenza o dalle attività
finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal "fair value" al momento del trasferimento, che rappresenta il nuovo costo
ammortizzato per i titoli di debito.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al "fair value", con la rilevazione a
Conto Economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di "fair value" vengono rilevati in una
specifica riserva di Patrimonio Netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita duratura di valore. Al momento della
dismissione o della rilevazione di una perdita duratura di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati al Conto Economico.
I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate,
sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione
infrannuale.
Criteri per l’identificazione di un perdita di valore (Impairment). Le attività finanziarie del portafoglio disponibile per la vendita sono sottoposte ad
Impairment test (valutazione delle perdite di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità degli emittenti) ogni qualvolta si manifestino eventi tali da far
ritenere che l’investimento abbia subito una perdita di valore. Il procedimento per la valutazione è articolato in due fasi:
- individuazione delle situazioni di deterioramento della solvibilità degli emittenti e identificazione delle attività deteriorate;
- quantificazione delle perdite associabili alle situazioni di Impairment. Queste perdite si ragguagliano alla differenza negativa tra il valore corrente di mercato
(oppure, per gli strumenti non quotati, il valore attuale - ai tassi correnti di rendimento “risk-free” di investimenti simili - dei flussi di cassa attesi) delle attività
deteriorate e il loro valore di libro.
I criteri applicati dal Gruppo per identificare una perdita di valore, distinguono tra titoli di debito e titoli di capitale.
Impairment dei titoli di debito. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è rintracciabile nella lista degli eventi di perdita
riportati nello IAS 39.59.
Nel caso di titoli obbligazionari con un “rating” si valuta il deterioramento del merito creditizio dell’emittente. Al riguardo si ritiene che un deterioramento tale da
far ricadere i titoli di debito in classi di rating inferiori alla soglia ”Investment grade” sia indicativo della necessità di procedere nel verificare l’esistenza di un
Impairment, mentre, negli altri casi, il deterioramento del merito creditizio è invece da valutare congiuntamente con gli altri fattori disponibili.
Nel caso di titoli obbligazionari si considera la disponibilità di fonti specializzate (ad esempio indicazioni di investimento fornite da istituzioni finanziarie, rating
reports, etc.) o di informazioni disponibili su “info-provider” (ad es. Bloomberg), attraverso cui si determina più puntualmente la rilevanza della situazione di
deterioramento dell’emittente.
In assenza di tali elementi, ove possibile, si fa riferimento alla quotazione di obbligazioni similari a quella presa in esame in termini sia di caratteristiche
finanziarie che di standing dell’emittente.
176
Impairment dei titoli di capitale. Con riferimento ai titoli di capitale classificati come AFS, è ragionevole ipotizzare che le azioni in portafoglio siano da
svalutare prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente; pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società,
ovvero la svalutazione di tali titoli di debito, sono di per sé forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale della stessa società.
Più in generale, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle
considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare soprattutto i due seguenti eventi (IAS 39 §61):
- cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo
dell’investimento non può più essere recuperato;
- un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo.
I seguenti parametri si ritengono indicativi della necessità di procedere nel verificare l’esistenza di un Impairment:
- Fair Value del titolo inferiore del 20% rispetto al valore di carico di prima iscrizione;
- Fair Value inferiore al valore di carico per un arco temporale superiore a 6 mesi.
Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera inoltre, singolarmente o
congiuntamente, le seguenti situazioni:
- il Fair Value dell’investimento risulta significativamente inferiore al costo di acquisto o comunque è significativamente inferiore a quello di società similari dello
stesso settore;
- il management della società non è considerato di adeguato standing ed in ogni caso capace di assicurare una ripresa delle quotazioni;
- si rivela la riduzione del “credit rating” dalla data dell’acquisto;
- significativo declino dei profitti, dei cash flow o nella posizione finanziaria netta dell’emittente dalla data di acquisto;
- si rileva una riduzione o interruzione della distribuzione dei dividendi;
- scompare un mercato attivo per i titoli emessi;
- si verificano cambiamenti del contesto normativo, economico e tecnologico dell’emittente che hanno un impatto negativo sulla situazione reddituale,
patrimoniale e finanziaria dello stesso;
- esistono prospettive negative del mercato, settore o area geografica nel quale opera l’emittente.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività
finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui
ne viene deliberata la distribuzione.
Con riferimento all'imputazione delle variazioni di fair value degli utili o delle perdite cumulati e degli effetti derivanti da perdite di valore, si rimanda al precedente
punto relativo alla valutazione.
Crediti
Classificazione. I crediti includono gli impieghi con banche e clientela, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o
comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati
in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.
Iscrizione. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del "fair value"
dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e
determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono
oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il "fair value" è determinato utilizzando apposite tecniche di
valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a Conto Economico. I contratti di riporto e le operazion
di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in Bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le
operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a
pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti.
Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita o delle attività finanziarie detenute per la
negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo
ammortizzato.
Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di
capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e
quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il
tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito.
Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del
credito.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di
attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i costi/proventi agli stessi riferibili sono attribuiti a Conto Economico in modo lineare lungo la
durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca.
Ad ogni chiusura di Bilancio o di Situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di
eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo
status di sofferenza, incaglio, scaduto/sconfinato oltre 180 giorni o ristrutturato secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS.
I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di
Bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di
interesse effettivo originario (TIR).
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene
verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono
attualizzati.
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Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la
variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
La rettifica di valore è iscritta a Conto Economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché
tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel Conto Economico
e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti
residenti in "Paesi a rischio", sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva, salvo quelli che, in considerazione del loro importo, vengono
valutati analiticamente. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate
tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna
categoria di crediti.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel Conto Economico. Ad ogni data di chiusura del Bilancio e delle situazioni infrannuali le
eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data.
Cancellazione. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio (derecognition) solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di
tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere
iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato
mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti
in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi.
Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la
contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, ad altri soggetti terzi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. Vengono altresì imputate a conto economico le
rettifiche e le riprese di valore dei crediti determinate secondo le sopra esposte modalità.
Partecipazioni
Classificazione. La voce include le partecipazioni detenute in:
- società controllate non consolidate: si considerano controllate le società nelle quali si ha la maggioranza dei diritti di voto e quelle nelle quali si è in grado di
influenzare le politiche operative e finanziarie;
- società collegate: si considerano collegate le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società che per particolari legami
giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole.
- società soggette a controllo congiunto, per le quali si è optato per l’iscrizione in base al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo proporzionale;
sussiste controllo congiunto quando vi sono accordi contrattuali, parasociali o di altra natura, per la gestione paritetica dell'attività e la nomina degli
amministratori;
Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo,
inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a
seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento.
Valutazione. Le partecipazioni in società controllate direttamente, indirettamente o congiuntamente o collegate sono valutate al costo al netto di riduzioni di
valore.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione
stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a Conto Economico.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono
effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico.
La verifica su eventuale perdite di valore avviene ad ogni chiusura di Bilancio o delle situazioni infrannuali.
Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività
finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. I dividendi percepiti a fronte delle partecipazioni detenute sono contabilizzati nell'esercizio in cui ne viene deliberata
la distribuzione.
Attività materiali
Classificazione. Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le
attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a
terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di
leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice.
Iscrizione. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori
direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti,
mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico.
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Valutazione. Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad
eccezione:
· dei terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia
incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il
valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra";
· del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo o a
rimanere costante, ma non a diminuire.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società
utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. Essi sono esposti tra le "altre attività". Le spese di ristrutturazione di immobili in
affitto sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto.
Ad ogni chiusura di Bilancio o di Situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si
procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il
relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto Economico.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da' luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività
avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato il modello del costo.
Cancellazione. Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato
dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le quote di ammortamento dei beni materiali, determinate secondo la loro residua vita utile, sono contabilizzate
nell'esercizio di competenza. Le eventuali perdite di valore sono contabilizzate nell'esercizio in cui sono rilevate. I redditi delle attività materiali che non sono
utilizzate come beni strumentali dell'azienda sono contabilizzati secondo il principio di competenza economica determinato sulla base dei corrispettivi
contrattualmente dovuti dai soggetti che utilizzano le suddette attività materiali.
Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato il modello del costo.
Attività immateriali
Classificazione. Le attività immateriali includono l’avviamento ed il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. L’avviamento rappresenta la differenza
positiva tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e delle passività acquisite.
Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali.
Iscrizione. Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo
di acquisto della partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill).
Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la
differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto Economico.
Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tal
fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base
della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al minore tra il fair value dell’unità
generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a Conto
Economico.
Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si
realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a Conto Economico
nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Valutazione. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non
si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni.
Ad ogni chiusura di Bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L’ammontare della perdita,
rilevato a Conto Economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile.
Cancellazione. Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici
economici futuri.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali sono rilevate al Conto Economico in ragione della quota di competenza di ciascun
esercizio, determinata secondo la vita utile del bene o diritto cui si fa riferimento.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Classificazione. Sono classificate in tale voce le attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un processo per la dismissione e la loro
vendita è ritenuta altamente probabile.
Iscrizione. L'iscrizione avviene ai valori di bilancio riportati dalle società in via di dismissione.
Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il "fair value" delle loro singole attività.
Cancellazione. Le attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i
rischi e tutti i benefici ad esse connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di Conto Economico vengono contabilizzati, al netto dell'effetto fiscale, i relativi oneri e proventi.
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Debiti, titoli in circolazione e passività subordinate
Classificazione. I debiti verso banche, i debiti verso clientela, i titoli in circolazione e le passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista,
interbancaria e con clientela, e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, degli eventuali
ammontari riacquistati.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.
Iscrizione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o di regolamento dei titoli di debito. La prima
iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali
costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i
costi interni di carattere amministrativo.
Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno
eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente
imputati sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività.
Cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal Bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di
riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a Conto
Economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di
collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate.
Passività finanziarie di negoziazione
Classificazione. La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi
ma strettamente correlati agli stessi. Inoltre sono incluse le passività che originano da scoperti tecnici generati dall'attività di negoziazione di titoli. Tutte le
passività di negoziazione sono valutate al "fair value".
Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le passività
finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le
caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al "fair value", mentre al contratto primario è applicato il
criterio contabile proprio di riferimento.
Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al "fair value". Per la
determinazione del "fair value" degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento,
ecc.) pubblicate a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali
comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es.
Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi assumendo i migliori prezzi disponibili.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che
sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di
cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse, valori rilevati in recenti
transazioni comparabili.
Cancellazione. Le passività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o quando la
passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con
iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate.
Passività finanziarie valutate al "fair value"
Classificazione. Sono classificati in questa voce le emissioni obbligazionarie della Banca strutturate e non, per le quali la valutazione al "fair value" permette di
eliminare asimmetrie contabili sia in fase di rilevazione che in fase di valutazione periodiche. A fronte di tali strumenti finanziari, infatti, sono posti in essere
strumenti derivati gestionalmente correlati.
Iscrizione. Il loro valore di prima iscrizione è il "fair value" al netto dei proventi o costi di transazione che vengono rilevati direttamente a Conto Economico.
Valutazione. Le passività finanziarie sono valutate al "fair value". La determinazione del "fair value" si basa sull'utilizzo di modelli standard che tengono in
considerazione tutti i parametri di mercato e dei fattori di rischio inerenti.
Cancellazione. Le passività finanziarie valutate al "fair value" sono cancellate contabilmente dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione
avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è
considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di
Conto Economico relativo agli interessi. I risultati della valutazione sono ricondotti nel "risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value",
così come gli utili o le perdite derivanti dall'estinzione determinati secondo lo stesso criterio indicato per i titoli in circolazione.
Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto del personale
Classificazione. Il trattamento di fine rapporto del personale costituisce un fondo determinato sulla base del suo valore attuariale attraverso la stima della quota
di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A far data 1° gennaio 2007 le quote dei benefici che maturano tempo per tempo sono versate alla Sezione di
Tesoreria istituita presso l'INPS o a favore di altri fondi pensione appositamente scelti dal dipendente. Rimane in seno al Gruppo il debito per benefici futuri da
corrispondere a favore del personale dipendente maturato fino al 31 dicembre 2006. Tale importo viene periodicamente stimato su base demografico/attuariale.
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Iscrizione. Il valore attuariale del TFR viene iscritto in relazione agli obblighi stimati nei confronti dell'insieme dei dipendenti in servizio alla data di chiusura di
ciascun bilancio. Tale valore viene rivisto al termine di ogni data di chiusura del bilancio e gli incrementi e i decrementi del valore attuariale dell'obbligazione e
della sua rivalutazione vengono iscritti al Conto Economico.
Valutazione. La valutazione attuariale degli obblighi connessi al fondo trattamento di fine rapporto avviene sulla base di parametri statistici, demografici e
finanziari sviluppati sulla base di una relazione preparata da un attuario. Le modalità di determinazione dei suddetti parametri sono riportate nella Nota
Integrativa al Bilancio.
Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all'atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti al fondo stesso.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l'ammontare del solo effetto di rivalutazione e dell'effetto attuariale (interest costs e
utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell'esercizio in cui le stesse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione
attuariale.
Fondo per rischi ed oneri - Benefici ai dipendenti - Fondi di quiescenza e per obblighi simili
Classificazione. Sono classificati tra i fondi di quiescenza tutti i fondi a benefici definiti o a prestazioni definite classificati come "fondi interni" ai sensi della
vigente legislazione previdenziale, sempre che vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari.
Iscrizione. Il fondo di quiescenza interno è costituito in attuazione di accordi aziendali e si qualifica come piano a benefici definiti. Esso è costituito a favore di
personale in quiescenza. La passività relativa a tale piano ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni erogate sono determinate sulla base di ipotesi
attuariali. Gli utili e le perdite attuariali sono riconosciute a Conto Economico.
Valutazione. La valutazione dell'obbligo a carico della Banca del fondo interno di previdenza a prestazione definita viene effettuato sulla base della riserva
matematica calcolata da un attuario. I parametri demografici, economici e finanziari su cui viene basato il calcolo sono illustrati nella Nota Integrativa.
Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all'atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti al fondo stesso.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l'ammontare dell'accantonamento o dello storno dal fondo (service cost, interest
cost, utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell'esercizio in cui esse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione
attuariale.
Fondo per rischi ed oneri - Altri fondi
Classificazione. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia
probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo
ammontare. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è
rilevato a Conto Economico.
Iscrizione. L'iscrizione dell'accantonamento avviene ogni qualvolta in base ad evidenze interne o esterne, ad accordi con soggetti terzi, a delibere degli Organi
Aziendali o a altri fatti o elementi sia possibile determinare l'esistenza di una obbligazione attuale legata ad un evento passato della quale non sia tuttavia
possibile determinare con precisione l'ammontare.
Valutazione. La stima dell'obbligazione a carico dell'azienda avviene mediante il calcolo dell'onere dovuto determinato sulla base di obblighi contrattuali di
comportamenti già tenuti in passato, della più probabile evoluzione di eventuali contenziosi e, laddove necessario, sulla base di stime anche di carattere
attuariale. Laddove il tempo prevedibile di adempimento dell'obbligazione rivesta rilevanza, la stessa obbligazione viene attualizzata mediante tassi di mercato.
Cancellazione. La cancellazione di posizioni iscritte ai fondi per rischi ed oneri avviene sia nel caso di adempimento, totale o parziale, dell'obbligazione
assunta, sia nel caso di successiva insussistenza della medesima obbligazione.
Rilevazione delle componenti reddituali. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri e le eventuali insussistenze dei medesimi fondi vengono portate a
carico o a beneficio delle singole voci di Conto Economico alle quali per natura si riferiscono nell'esercizio in cui si verificano gli eventi che ne determinano
l'accantonamento o lo storno.
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Attività e passività in valuta
Rilevazione iniziale. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta
estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Valutazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:
• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione;
• le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.
Cancellazione. Le attività e passività in valuta estera sono cancellate alla scadenza dei diritti o obblighi alle quali si riferiscono o nel caso in cui le medesime
siano trasferite a soggetti terzi e con esse siano trasferiti i benefici e gli oneri alle stesse connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari
a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono.
Quando un utile o una perdita sono rilevati a Conto Economico, è rilevata a Conto Economico anche la relativa differenza cambio.
Altre passività
In questa voce sono compresi, tra l'altro, gli accantonamenti - su base analitica e collettiva - relativi alla stima di possibili esborsi connessi al rischio di credito
relativo ad impegni e garanzie.
Fiscalità corrente e differita
Rilevazione iniziale. Le attività e le passività fiscali relative ad imposte dirette ed indirette sono rilevate nel bilancio nel quale sono imputate a Conto Economico
o a patrimonio le componenti attive e passive di Reddito o di Patrimonio che danno loro origine, indipendentemente dall'esercizio in cui le attività e le passività
fiscali troveranno la loro manifestazione finanziaria.
Vengono iscritte tra le attività e passività fiscali correnti quelle attività e passività fiscali che, secondo la legge, trovano una manifestazione di carattere finanziario
in relazione ad eventi verificatisi nell'esercizio cui il bilancio fa riferimento. Qualora le attività e passività fiscali siano rilevate in relazione a fatti o elementi che
genereranno una manifestazione di carattere finanziario in esercizi successivi a quello cui il bilancio fa riferimento, esse verranno iscritte tra le attività e passività
fiscali differite. Le attività e le passività fiscali correnti sono compensate, nello Stato Patrimoniale, qualora sia legalmente possibile effettuare una riconciliazione
fra di esse.
Valutazione. Le attività e le passività fiscali correnti sono determinate mediante una prudente stima dell'onere fiscale corrente determinato sulla base della
legislazione e della prassi amministrativa vigente alla data di chiusura del Bilancio applicando le variazioni in aumento ed in diminuzione previsti dalla normativa
fiscale.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate seguendo la metodologia del "Balance Sheet Liability Method". La loro valutazione avviene moltiplicand
l'elemento attivo o passivo la cui deduzione/imponibilità sia differita nel tempo per l'aliquota fiscale che si suppone legalmente vigente nell'esercizio in cui avverrà
la deduzione/tassazione del suddetto elemento. Qualora si ritenga che in tale esercizio l'aliquota media d'imposta effettivamente sostenuta dalla Banca diverga
sensibilmente da quella legale, l'imposta anticipata o differita verrà determinata moltiplicando il suddetto elemento per l'aliquota media. Le attività e passività
fiscali differite non sono oggetto di attualizzazione.
Cancellazione. Le attività e passività fiscali correnti sono cancellate al momento del soddisfacimento dell'obbligazione tributaria cui le stesse si riferiscono. Le
attività e passività fiscali differite vengono cancellate nell'esercizio in cui gli elementi attivi e passivi cui esse si riferiscono concorrono alla formazione della base
imponibile dell'imposta.
Rilevazione delle componenti reddituali. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto Economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od
accreditate direttamente a Patrimonio Netto. Il Conto Economico accoglie gli accantonamenti per imposte correnti di competenza dell'esercizio, l'iscrizione di
imposte anticipate e differite i cui elementi concorreranno alla formazione del reddito imponibile di esercizi successivi, e lo storno di imposte anticipate e differite
iscritte in esercizi precedenti ed i cui elementi concorrono alla formazione della base imponibile corrente di competenza dell'esercizio.
Nel Conto Economico trovano altresì collocazione le eventuali sopravvenienze passive o insussistenze di accantonamenti per imposte correnti definitivamente
liquidate rispetto alle somme accantonate a Conto Economico. Trovano altresì collocazione a Conto Economico le variazioni, positive o negative, di imposte
anticipate e differite legate a variazioni di aliquote o a modifiche legislative sopravvenute rispetto alla situazione esistente al momento della loro iscrizione.
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
Classificazione. Sono classificate in tale voce le passività associate a gruppi di attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un processo
per la dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile.
Iscrizione. L'iscrizione avviene ai valori di bilancio riportati dalle società in via di dismissione.
Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il "fair value" delle singole passività.
Cancellazione. Le passività associate a gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono cedute le attività trasferendo
sostanzialmente tutti i rischi e tutti i benefici ad esse connessi.
Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di Conto Economico vengono contabilizzati, al netto dell'effetto fiscale, i relativi oneri e proventi.
182
Azioni Proprie
Rilevazione iniziale. Le azioni proprie acquistate, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo Bilancio approvato, sono portate in
decremento del Patrimonio Netto. In nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a
tal fine anche delle azioni possedute da società controllate.
Cancellazione. Le azioni proprie detenute sono cancellate dal Bilancio al momento della loro alienazione. Però le azioni proprie acquistate in violazione dell'art.
2357 del c.c. debbono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall'assemblea entro un anno dal loro acquisto. In mancanza deve procedersi senza
indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale.
Rilevazione delle componenti reddituali. Il valore collocato, gli utili e/o le perdite derivanti dalla loro negoziazione sono rilevati come variazioni di Patrimonio
Netto.
Altre informazioni
Garanzie e impegni
Le garanzie rilasciate e gli impegni ad erogare fondi che comportino rischi di credito sono iscritti per il valore nominale dell’impegno assunto, al netto degli utilizzi
per cassa e delle eventuali rettifiche di valore rilevate, su base sia analitica che collettiva, in relazione alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito,
nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, che trovano contropartita nello Stato Patrimoniale alla voce “Altre
passività”.
La rilevazione dei costi
Il principio della competenza impone di iscrivere le operazioni realmente effettuate nell’esercizio, al fine della formazione del reddito di periodo. Conseguenza di
tale assunto è la correlazione tra costi e ricavi dell’esercizio, che si realizza, a prescindere dal momento dell’esborso e/o dell’emissione della fattura, per:
- ripartizione dell’utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento);
- imputazione diretta di costi al conto economico dell’esercizio o perché associati al tempo o perché sia venuta meno l’utilità o la funzionalità del costo;
- associazione causa-effetto tra tali costi ed i ricavi che sono generati con l’utilizzo del bene o servizio acquistati.
In particolare, ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza:
- i corrispettivi delle cessioni dei beni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute:
- alla data della consegna o spedizione, per i beni di consumo;
- alla data di stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende;
- i corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute, alla data in cui le
prestazioni sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicurazione e altri contratti da cui derivano
corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi;
- le spese di acquisizione di immobilizzazione materiali/immateriali si considerano sostenute alla data di messa in uso del bene.
Cartolarizzazioni
In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ci si è avvalsi della facoltà di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti ad operazioni di
cartolarizzazione effettuate prima del 1° gennaio 2004, che risultavano cancellati in base ai precedenti principi contabili. Nell’attivo patrimoniale della banca
cedente figurano così i titoli sottoscritti.
Per le operazioni perfezionatesi successivamente a tale data, i crediti ceduti non sono cancellati dal bilancio qualora vi sia un sostanziale trattenimento di rischi
e di benefici, anche se formalmente oggetto di cessione pro-soluto ad una società veicolo. Ciò si verifica, ad esempio, qualora la banca sottoscriva la tranche dei
titoli Junior o di esposizioni analoghe, in quanto sopporta il rischio delle prime perdite e, parimenti, beneficia del rendimento dell’operazione.
Conseguentemente, i crediti figurano in bilancio come “Attività cedute e non cancellate” a fronte del finanziamento ricevuto dalla società veicolo, al netto dei titoli
emessi dalla stessa e sottoscritti dalla banca cedente. Analoghi criteri di rappresentazione, basati sulla prevalenza della sostanza sulla forma, sono applicati per
la rilevazione delle competenze economiche.
Dividendi e riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili
in modo attendibile. In particolare:
- gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso;
- i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel momento in cui ne viene deliberata la
distribuzione;
- gli utili e le perdite derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione sono riconosciuti a conto economico al regolamento contrattuale
dell’operazione sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il fair value al quale lo strumento è iscritto, ottenuto mediante tecniche di
valutazione che utilizzano parametri di input osservabili sul mercato. Il fair value così determinato viene poi corretto per tenere conto del rischio di recuperabilità
degli eventuali margini positivi, in funzione della specifica controparte con la quale lo strumento finanziario risulta stipulato c( redit risk adjustment );
- gli utili derivanti dalla stipula di strumenti finanziari per i quali si ritiene che il fair value non possa essere determinato secondo parametri di mercato osservabili,
sono distribuiti nel tempo tenendo conto della natura e della durata dello strumento (es. prodotti a capitale garantito o protetto);
- i ricavi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti
a conto economico alla data di emissione se il fair value è determinato sulla base di parametri osservabili o a transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato
nel quale lo strumento è negoziato. Qualora tali parametri non siano riscontrabili in modo diretto sul mercato, come per tutte le emissioni rivolte al mercato retail,
la tecnica valutativa utilizzata per la determinazione del fair value considera, quale fattore correttivo nell’attualizzazione dei flussi di cassa, lo spread
commerciale. Il fair value così determinato corrisponde al corrispettivo incassato: nessun profitto risulta pertanto contabilizzato alla data di emissione.
Al fine di garantire una rappresentazione sostanziale del costo dell’operazione di provvista basata sulla correlazione tra costi e ricavi, in presenza di
commissioni di collocamento, imputate a conto economico alla data di emissione, viene rilevato, in pari data, un ricavo rappresentato dallo spread commerciale,
fino a concorrenza del costo delle commissioni passive di collocamento.
Informativa di settore
Per quanto riguarda i criteri applicati si rimanda alla specifica sezione delle nota e integrativa.
183
Modalità di determinazione del fair value di strumenti finanziari
Il fair value rappresenta il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli ed
indipendenti, ad una certa data di misurazione. Il fair value è il prezzo che sarebbe corrisposto in una transazione ordinaria, ovvero in una transazione che
coinvolge i partecipanti al mercato che hanno la volontà di trattare, escludendo quindi transazioni di tipo forzato.
La determinazione del fair value degli strumenti finanziari è basata sul presupposto della continuità aziendale della banca, ovvero nel presupposto che la banca
sarà pienamente operativa e non liquiderà o ridurrà sensibilmente la propria operatività né concluderà operazioni a condizioni sfavorevoli.
Nella determinazione del fair value “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione”, “Passività finanziarie valutate al fair value”, “Attività finanziarie
disponibili per la vendita”, viene attribuita la massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi (mark to market) e priorità inferiore all’utilizzo di input
non osservabili, in quanto questa modalità è soggetta a maggiore discrezionalità (mark to model).
Mark to Market
Nel determinare il fair value, la Banca utilizza, ogni volta che sono disponibili, informazioni basate su dati di mercato ottenute da fonti indipendenti, in quanto
considerate come la migliore evidenza di fair value.
In tal caso il fair value è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ossia senza modifiche o ricomposizioni dello strumento
stesso, desumibile dalle quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato è considerato attivo qualora i prezzi di quotazione riflettono le normali operazioni
di mercato, sono regolarmente e prontamente disponibili tramite Borse, servizi di quotazioni, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari
operazioni di mercato.
Sono di norma considerati mercati attivi:
- i mercati regolamentati dei titoli e dei derivati, ad eccezione del mercato della piazza di “Lussemburgo”;
- i sistemi di scambi organizzati;
- alcuni circuiti elettronici di negoziazione OTC (es. Bloomberg), qualora sussistano determinate condizioni basate sulla presenza di un certo numero di
contributori con proposte eseguibili e caratterizzate da spread bid-ask ovvero dalla differenza tra il prezzo al quale la controparte si impegna a vendere i titoli
(ask price) e il prezzo al quale si impegna ad acquistarli (bid price) contenuti entro una determinata soglia di tolleranza;
- il mercato secondario delle quote OICR, espresso dai NAV (Net Asset Value) ufficiali, in base ai quali la SGR emittente deve procedere alla liquidazione delle
quote. Tale NAV può essere opportunamente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità del fondo, ovvero dell’intervallo di tempo intercorrente tra la data
di richiesta di rimborso e quella del rimborso effettivo, nonché per tenere conto di eventuali commissioni di uscita.
Mark to Model
Qualora non sia determinabile il Mark to Market, per l’assenza di prezzi di mercato direttamente osservabili su mercati considerati attivi, è necessario fare ricorso
a tecniche di valutazione che massimizzino il ricorso alle informazioni disponibili sul mercato, in base ai seguenti approcci valutativi:
1. Comparable approach: in tal caso il fair value dello strumento è desunto dai prezzi osservati su transazioni recenti avvenuti su strumenti similari in mercati
attivi, opportunamente aggiustati per tenere conto delle differenze negli strumenti e nelle condizioni di mercato;
2. Model Valuation: in mancanza di prezzi di transazioni osservabili per lo strumento oggetto di valutazione o per strumenti simili, è necessario adottare un
modello di valutazione; tale modello deve essere di provata affidabilità nella stima di ipotetici prezzi “operativi” e pertanto deve trovare ampio riscontro negli
operatori di mercato.
In particolare:
- i titoli di debito vengono valutati in base alla metodologia dell’attualizzazione dei previsti flussi di cassa, opportunamente corretti per tenere conto del rischio
emittente;
- i contratti derivati sono valutati sulla base di differenti modelli, in funzione dei fattori di input (rischio tasso, volatilità, rischio cambio, rischio prezzo, ecc.) che ne
influenzano la relativa valutazione;
- i titoli di capitale non quotati sono valutati con riferimento a transazioni dirette sullo stesso titolo o su titoli similari osservate in un congruo arco temporale
rispetto alla data di valutazione, al metodo dei multipli di mercato di società comparabili e in via subordinata a metodi di valutazione finanziari, reddituali e
patrimoniali.
Nel caso di strumenti per cui la Banca non ritenga affidabile la stima del fair value attraverso modelli di valutazione interni in quanto i parametri da utilizzare non
sono osservabili sul mercato e richiederebbero delle ipotesi ed assunzioni interne con ampio ricorso alla discrezionalità, vengono richieste valutazioni a
controparti esterne al fine di meglio rappresentare il valore equo dello strumento.
184
Gruppo Banca Tercas Spa
185
Parte B - Nota Integrativa
186
NOTA INTEGRATIVA
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
Parte D - Informativa di settore
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato
Parte H - Operazioni con parti correlate
187
188
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Le informazioni incluse nella Nota Integrativa riguardanti i dati del primo semestre 2009, raffrontati con i dati dell'esercizio 2008, vengono
riportate tenendo conto di quanto disposto dai Nuovi Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS.
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
Descrizione
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
Gruppo
Bancario
Imprese di
ass.ne
Altre imprese
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
21.088
0
0
21.088
24.359
0
0
0
0
15.000
21.088
0
0
21.088
39.359
La cassa, relativa alla sola Capogruppo, presenta un decremento del 46,42%, rispetto alla consistenza di fine 2008.
189
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Gruppo bancario
Imprese di assicurazione
Altre Imprese
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci / Valori
Quotati
Non Quotati
Quotati
Non Quotati
Quotati
Non Quotati
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri tit. debito
98.192
1.586
96.606
4.647
3.223
1.424
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
102.839
4.809
98.030
113.386
11.087
102.299
2.
Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
3.
Quote di O.I.C.R.
0
1.258
0
0
0
0
1.258
1.260
4.
Finanziamenti
4.1 Pronti c.termine
4.2 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5.
Att.deteriorate
0
462
0
0
0
0
462
312
6.
Att. cedute non cancellate
67.094
0
0
0
0
0
67.094
88.720
165.286
6.367
0
0
0
0
171.653
203.678
1. Derivati finanziari:
1.1 di negoziazione
1.2 fair value option
1.3 altri
0
0
0
0
2.685
1.262
1.423
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.685
1.262
1.423
0
2.929
1.787
1.142
0
2. Derivati creditizi:
2.1 di negoziazione
2.2 fair value option
2.3 altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale B
0
2.685
0
0
0
0
2.685
2.929
165.286
9.052
0
0
0
0
174.338
206.607
Totale A
B. Strumenti derivati
Totale (A+B)
Si precisa che all'interno del comparto delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, relative alla sola Capogruppo, sono presenti titoli
obbligazionari del tipo ABS, CDO, Credit Linked Notes e strumenti finanziari in default per un controvalore pari a 2.996 migliaia di euro, di cui viene data
informativa nella Sezione 1 della Parte E (informazione sui rischi) della presente nota integrativa.
190
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
Gruppo Bancario
Imprese di
assicurazione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre Imprese
A. Attività per Cassa
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti Pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
5. Attività deteriorate
102.839
0
0
102.839
113.386
74.443
0
18.599
9.797
0
0
0
0
0
0
0
0
74.443
0
18.599
9.797
80.302
0
19.464
13.620
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.258
0
0
1.258
1.260
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
462
0
0
462
312
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti Pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
0
0
12
450
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
450
0
0
12
300
6. Attività cedute non cancellate
67.094
0
0
67.094
88.720
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti Pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
63.865
0
0
3.229
0
0
0
0
0
0
0
0
63.865
0
0
3.229
85.192
0
0
3.528
171.653
0
0
171.653
203.678
1.707
978
0
0
0
0
1.707
978
2.045
884
2.685
0
0
2.685
2.929
174.338
0
0
174.338
206.607
Totale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
b) Clientela
Totale B
Totale (A+B)
Al 30 giugno 2009 il portafoglio di proprietà HFT del Gruppo è costituito per il 79,33% da titoli di Stato, per il 18,41% da obbligazioni corporate e
finanziarie, per lo 0,72% da quote di OICR e da derivati per l'1,54%.
La consistenza del portafoglio nel suo complesso è comunque diminuita del 15,58% pari a circa 32,17 milioni di euro, come diretta conseguenza di
specifiche politiche tese ad aumentare la liquidità del Gruppo. Tutte le attività costituenti il portafoglio sono detenute dalla Capogruppo.
191
2.3 Attività finanziarie per la negoziazione: strumenti derivati di negoziazione
2.3.1 di pertinenza del Gruppo Bancario
Tipologie derivati/Attività sottostanti
Tassi di
interesse
Valute e oro
Titoli di
capitale
Crediti
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altro
A) Derivati quotati
1) Derivati Finanziari
0
0
0
0
0
0
0
* con scambio di capitale
- opzioni acquistate
- altri derivati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
* senza scambio di capitale
- opzioni acquistate
- altri derivati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.323
683
38
0
641
2.685
2.929
0
0
0
0
0
683
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
683
0
0
1.337
116
1.207
0
0
38
0
0
0
641
0
795
1.207
517
1.075
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale B
1.323
683
38
0
641
2.685
2.929
Totale (A+B)
1.323
683
38
0
641
2.685
2.929
2) Derivati Creditizi
con scambio di capitale
senza scambio di capitale
Totale A
B) Derivati non quotati
1) Derivati Finanziari
* con scambio di capitale
-opzioni acquistate
-altri derivati
* senza scambio di capitale
-opzioni acquistate
-altri derivati
2) Derivati Creditizi
* con scambio di capitale
* senza scambio di capiatle
Alla data del 30 Giugno 2009 il Gruppo Banca Tercas possiede, all'interno delle attività detenute per la negoziazione, strumenti derivati su tassi di interesse
e opzioni Call su indici.
2.3.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione
La tabella 2.3.1 è avvalorata con le risultanze della Capogruppo e delle due società vecolo. Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza di
imprese di assicurazione.
2.3.3 Di pertinenza delle altre imprese
Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza delle altre imprese del Gruppo consolidato.
192
2.4
Attività finanziarie detenute per la negoziazione diverse da quelle cedute e non cancellate: variazioni delle attività per cassa
2.4.1
Di pertinenza del Gruppo Bancario
Totale
Variazioni/Attività sottostanti
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
30-giu-09
A.
Esistenze iniziali
113.386
0
1.260
0
114.646
B.
Aumenti
89.675
0
0
0
89.675
B1.
B2.
B3.
Acquisti
Variazioni positive di fair value
Altre variazioni
60.417
5.853
23.405
0
0
0
0
0
0
0
0
0
60.417
5.853
23.405
C.
Diminuzioni
100.222
0
2
0
100.224
C1.
C2.
C3.
C4.
Vendite
Rimborsi
Variazioni negative di fair value
Altre variazioni
90.585
6.472
600
2.565
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
90.585
6.472
602
2.565
D.
Rimanenze finali
102.839
0
1.258
0
104.097
2.4.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione
La tabella 2.4.1 è avvalorata con le risultanze della sola Capogruppo. Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza di imprese di
assicurazione.
2.4.3 Di pertinenza delle altre imprese
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al "fair value" - Voce 30
Il Gruppo non possiede attività finanziarie valutate al "fair value" per effetto di opzioni esercitate.
193
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Gruppo Bancario
Imprese di assicurazione
Voci / Valori
Quotati
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
Non Quotati
Quot
Non Quotati
Quotati
Totale
31-dic-08
Totale
30-giu-09
Altre Imprese
Non Quotati
Quot.
Non Quotati
Quot.
Non Quotati
5.936
426
0
0
0
0
5.936
426
5.201
223
0
5.936
0
426
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5.936
0
426
0
5.201
0
223
7.556
30.049
0
0
0
0
7.556
30.049
8.248
30.049
7.556
0
4.680
25.369
0
0
0
0
0
0
0
0
7.556
0
4.680
25.369
8.248
0
4.680
25.369
3. Quote di O.I.C.R.
0
6.651
0
0
0
0
0
6.651
0
1.076
4. Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5. Attività deteriorate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6. Attività cedute non cancell.
24.891
29.232
0
0
0
0
24.891
29.232
4.663
28.758
Totale Quotati / Non Quotati
38.383
66.358
0
0
0
0
38.383
66.358
18.112
60.106
2.1 Valutati al fair value
2.1 Valutati al costo
Totale
104.741
0
0
104.741
78.218
Alla data del 30 Giungo 2009 il portafoglio AFS è aumentato del 33,91% pari a 26,52 migliaia di euro, a seguito dell'impiego di liquidità per l'acquisto di
strumenti aventi elevato standing creditizio e buon rendimento nel comparto obbligazionario; esso si compone per il 7,82% da titoli di Stato, per il 49,93% di
obbligazioni corporate, per il 6,35% di quote di OICR e per il 35,90% di titoli azionari.
Si precisa che le variazioni di valore dei suddetti titoli sono state imputate in contropartita del Patrimonio Netto, al netto del relativo onere fiscale.
194
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
Gruppo Bancario
1. Titoli di debito
Imprese Ass.ne
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre Imprese
6.362
0
0
6.362
5.424
3.013
29
1.242
2.078
0
0
0
0
0
0
0
0
3.013
29
1.242
2.078
883
19
2.267
2.255
37.605
0
0
37.605
38.297
5.958
31.647
19.672
5.698
6.276
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5.958
31.647
19.672
5.698
6.276
1
6.339
31.958
19.572
5.689
6.597
0
6.651
0
0
6.651
1.076
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6. Attività cedute non cancellate
54.123
0
0
54.123
33.421
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti Pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
5.173
0
41.047
7.903
0
0
0
0
0
0
0
0
5.173
0
41.047
7.903
4.186
0
28.967
268
104.741
0
0
104.741
78.218
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti Pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
5. Attività deteriorate
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti Pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività coperte e non coperte
4.3.1 di pertinenza del Gruppo Bancario
Il Gruppo non prevede politiche di copertura dei rischi di "fair value" o dei flussi finanziari di attività finanziarie disponibili per la vendita, per cui tale sezione non
viene avvalorata.
4.3.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione
Il Gruppo non prevede politiche di copertura dei rischi di "fair value" o dei flussi finanziari di attività finanziarie disponibili per la vendita, per cui tale sezione non
viene avvalorata.
4.4.3 Di pertinenza delle altre imprese
Il Gruppo non prevede politiche di copertura dei rischi di "fair value" o dei flussi finanziari di attività finanziarie disponibili per la vendita, per cui tale sezione non
viene avvalorata.
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica
Il Gruppo non possiede, alla data del 30 Giugno 2009, attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica.
195
4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita (diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate): variazioni annue
4.5.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Totale
Voci / Valori
Titoli di debito
Titoli di capitale Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
30-giu-09
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
5.424
38.297
1.076
0
44.797
25.222
203
5.575
0
31.000
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di FV
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimono netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
B6. Operazioni di aggregazione aziendale
23.023
1.002
202
1
0
0
0
0
0
0
5.365
210
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
28.590
1.213
0
0
0
0
1.197
0
C.
24.285
895
0
0
25.180
3.554
0
28
0
0
0
0
20.703
0
101
0
794
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.655
0
822
0
0
0
0
20.703
0
6.361
37.605
6.651
0
50.617
Diminuzioni
C1.
C2.
C3.
C4.
Vendite
Rimborsi
Variazioni negative di FV
Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimono netto
C5. Trasferimenti ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
C7. Operazioni di aggregazione aziendale
D.
Rimanenze finali
0
0
0
1.197
0
4.5.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione
La tabella 4.5.1 è avvalorata con le risultanze della sola Capogruppo. Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza di imprese di
assicurazione.
4.5.3 Di pertinenza delle altre imprese
La tabella 4.5.1 è avvalorata con le risultanze della sola Capogruppo. Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza di altre imprese.
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
La voce 50 dell' Attivo non risulta avvalorata in quanto nessuna società del Gruppo possiede attività finanziarie collocate in tale tipologia di
portafoglio.
196
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizioni merceologica
Tipologia operazioni/valori
Gruppo
Bancario
Imprese di
ass.ne
Altre imprese
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Var. in %
A. Crediti verso Banche Centrali
50.437
0
0
50.437
37.432
34,74%
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
0
50.437
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
50.437
0
0
0
37.432
0
0
n.d.
34,74%
n.d.
n.d.
B. Crediti verso Banche
29.414
0
99.692
129.106
65.573
96,89%
1. Conti correnti e depositi liberi
26.565
0
99.692
126.257
44.218
185,53%
2.849
0
0
2.849
21.355
(86,66%)
3. Altri finanziamenti:
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
n.d.
n.d.
n.d.
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
n.d.
n.d.
n.d.
2. Depositi vincolati
n.d.
5. Attività deteriorate
0
0
0
0
0
6. Attività cedute non cancellate
0
0
0
0
0
Totale (valore di bilancio)
Totale Fair Value
79.851
-
99.692
-
-
-
179.543
-
103.005
-
n.d.
n.d.
n.d.
74,31%
n.d.
La voce riflette la consistenza della liquidità allocata sul mercato interbancario e presenta un saldo di 179.543 migliaia di euro, in aumento di 76.538
migliaia di euro (+74,31%) rispetto al 31 Dicembre 2008. Tale crescita è dovuta alla presenza di depositi liberi e vincolati bancari della Capogruppo
ed alla presenza di conti correnti attivi con HSBC delle due società veicolo.
La Capogruppo presenta, infatti, crediti verso banche per euro 79.851 migliaia, mentre i crediti vantati verso HSBC delle due società veicolo
ammontano complessivamente ad euro 99.692 migliaia.
Il "fair value" dei crediti verso banche non si discosta in maniera significativa dai valori di bilancio per la presenza, all'interno del comparto, di rapporti
a breve termine per cui il fair value è assimilabile al valore di bilancio.
6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica
6.2.1 di pertinenza del Gruppo Consolidato
Banca Tercas Spa e le altre società del Gruppo non pongono in essere politiche di copertura del rischio legato a variazioni di "fair value" o di
copertura dei flussi finanziari. Peraltro la liquidità dell'intero Gruppo è allocata, pressoché totalmente su strumenti finanziari a pronti o a brevissima
scadenza con tassi di interesse variabili.
197
Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/valori
1.
Conti correnti
2.
Pronti contro termine attivi
3.
Mutui
4.
Carte di credito, presititi personali e cessioni del V°
5.
Locazione finanziaria
6.
Factoring
7.
Altre operazioni
8.
Titoli di debito
Imprese di
ass.ne
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Var. in %
Altre imprese
729.238
0
0
729.238
819.339
0
0
0
0
0
(11,00%)
n.d.
1.559.777
0
0
1.559.777
1.477.719
5,55%
8.428
0
0
8.428
8.991
(6,26%)
0
0
99.028
99.028
107.884
(8,21%)
0
0
0
0
0
n.d.
105.423
0
224
105.647
116.566
(9,37%)
0
246
0
0
0
0
0
246
0
502
n.d.
(51,00%)
100.995
0
0
100.995
60.556
66,78%
284.805
0
0
284.805
309.021
(7,84%)
Totale (valore di bilancio)
2.788.912
0
99.252
2.888.164
2.900.578
(0,43%)
Totale (fair value)
2.977.745
0
99.252
3.076.997
3.239.614
(5,02%)
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
9.
Gruppo
Bancario
Attività deteriorate
10. Attività cedute non cancellate
La voce presenta, al 30 Giugno 2009, un saldo pari a 2.888.164 migliaia di euro, con un leggero decremento (-0,43%) rispetto al dato del 31 Dicembre 2008.
Le attività deteriorate rappresentano l'insieme dei crediti in sofferenza, incaglio e sconfinati oltre 180gg, come definiti dalla vigente normativa di vigilanza. Il
comparto, relativo alla sola Capogruppo, presenta un incremento del 68,07% determinato in particolar modo dall'incremento dei crediti incagliati e in
sconfino, rispettivamente +28,03% e +254,02%.
Le attività cedute e non cancellate sono rappresentate dai mutui ipotecari cartolarizzati nel corso dell'anno, espressi a costo ammortizzato e non oggetto di
derecognition (cancellazione) avendo riacquistato la Capogruppo tutte le obbligazioni ABS emesse dalle società veicolo. Al loro interno sono presenti crediti
in incaglio e sconfinati, al netto delle relative rettifiche di valore, per euro 3.975 migliaia (euro 4.053 migliaia lordi).
Il "fair value" dei crediti è stato calcolato con l'ausilio di uno specifico software CSE che ha attualizzato i flussi futuri degli stessi ad un tasso che ha
considerato sia il rischio di mercato che il rischio di credito dek singoli debitori. La curva dei tassi "adjusted", infatti, è stata ottenuta applicando una
maggiorazione di punti percentuali alla curva dei tassi c.d. "risk free", rappresentativa della rischiosità dei singoli debitori e corrispondente alla perdita attesa
desunta dai parametri di PD ed LGD stimati dalla Banca.
198
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni / valori
Gruppo
Bancario
Imprese di
ass.ne
Altre imprese
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Var. in %
1. Titoli di debito emessi da:
246
0
0
246
610
0,00%
a) Governi
b) Altri Enti Pubblici
c) Altri Emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
0
0
246
0
0
246
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
246
0
0
246
0
0
0
610
0
0
610
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
2. Finanziamenti verso
2.402.866
0
99.252
2.502.118
2.530.391
(1,12%)
a) Governi
b) Altri Enti Pubblici
c) Altri Soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
8.711
6.978
2.387.177
1.838.621
201.318
1.007
346.231
0
0
0
0
0
0
0
0
0
99.252
0
0
0
99.252
8.711
6.978
2.486.429
1.838.621
201.318
1.007
445.483
8.055
14.844
2.507.492
2.113.927
84.734
1.009
307.822
8,14%
(52,99%)
(0,84%)
(13,02%)
137,59%
(0,20%)
44,72%
Attività deteriorate:
100.995
0
0
100.995
60.556
66,78%
a) Governi
b) Altri Enti Pubblici
c) Altri Soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
0
0
100.995
81.118
431
0
19.446
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
100.995
81.118
431
0
19.446
0
0
60.556
43.064
170
0
17.322
0,00%
0,00%
66,78%
88,37%
153,53%
0,00%
12,26%
284.805
0
0
284.805
309.021
(7,84%)
0
0
284.805
120.688
1.959
0
162.158
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
284.805
120.688
1.959
0
162.158
0
0
309.021
130.472
2.156
0
176.393
0,00%
0,00%
(7,84%)
(7,50%)
(9,14%)
0,00%
(8,07%)
2.788.912
0
99.252
2.888.164
2.900.578
(0,43%)
3.
4.
Attività cedute non cancellate:
a) Governi
b) Altri Enti Pubblici
c) Altri Soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
Tra i crediti verso clientela sono presenti polizze assicurative della Capogruppo per euro 334 mila emesse da primarie società e che, a tutti gli effetti,
sono iscritte tra i crediti verso clientela in relazione alla sostanziale operazione di finanziamento che esse costituiscono nei confronti delle stesse.
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
7.3.1 crediti oggetto di copertura specifica: di pertinenza del Gruppo Consolidato
Il Gruppo non presenta crediti verso la clientela oggetto di copertura specifica ai sensi della normativa IAS - IFRS.
7.3.2 di pertinenza delle imprese di assicurazione
7.3.3 di pertinenza delle altre imprese
199
7.4 Locazione finanziaria
Il Gruppo non esercita attività di locazione finanziaria. Tuttavia rientra nell'area di consolidamento il patrimonio separato derivante dall'operazione di
cartolarizzazione di contratti leasing effettuata dalla ex controllata Terleasing.
Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti
8.1.1 di pertinenza del Gruppo Consolidato
Il Gruppo detiene strumenti finanziari derivati classificati tutti, ai sensi della normativa IAS - IFRS, come derivati di negoziazione. Di conseguenza le
tabelle della sezione 8 non vengono avvalorate.
8.1.2 di pertinenza delle imprese di assicurazione
8.1.3 di pertinenza delle altre imprese
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio)
8.2.1 Di pertinenza del Gruppo Consolidato
Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90
9.1 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
Il Gruppo non espone poste che rappresentino adeguamento di valore di attività finanziarie oggetto di copertura generica.
200
Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti
partecipativi
La voce partecipazioni della Capogruppo, in quanto relativa a società consolidate integralmente, viene interamente elisa in contropartita
del Patrimonio Netto delle società controllate.
10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili.
10.3 Partecipazioni: variazioni
Voci / Valori
A. Esistenze iniziali
B.
Aumenti
Gruppo
Bancario
Imprese di
Ass.ne
0
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
0
0
0
0
0
0
B.1 Acquisti
0
0
0
0
0
B.2 Riprese di valore
0
0
0
0
0
B.3 Rivalutazioni
0
0
0
0
0
B.4 Altre Variazioni
0
0
0
0
0
C.1 Vendite
0
0
0
0
0
C.2 Rettifiche di valore
0
0
0
0
0
C.4 Altre Variazioni
0
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali
0
0
0
0
0
E.
Rivalutazioni totali
0
0
0
0
0
F.
Rettifiche totali
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Il Gruppo non ha in essere impegni a favore di società controllate.
10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Il Gruppo non ha in essere impegni a favore di società sottoposte ad influenza notevole.
Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - Voce 110
La voce non viene avvalorata non svolgendo alcuna società del Gruppo attività assicurativa.
201
Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120
In applicazione di quanto disposto dallo IAS 40 si è proceduto all'ammortamento degli immobili non strumentali.
12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
Gruppo
Bancario
Imprese di
assicuraz.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
Var. in %
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
8.775
0
0
8.775
8.775
0,00%
17.693
0
0
17.693
17.851
(0,89%)
c) mobili
796
0
5
801
927
(13,59%)
d) impianti elettronici
676
0
0
676
951
(28,92%)
1.504
0
0
1.504
966
55,69%
b) fabbricati
e) altre
1.2 acquisite in loc. finanziaria
n.d.
a) terreni
0
0
0
0
0
n.d.
b) fabbricati
0
0
0
0
0
n.d.
c) mobili
0
0
0
0
0
n.d.
d) impianti elettronici
0
0
0
0
0
n.d.
e) altre
0
0
0
0
0
n.d.
29.444
0
5
29.449
29.470
(0,07%)
Totale A
B. Att. det. a scopo di invest.
2.1 di proprietà
a) terreni
1.391
0
1.391
1.391
0,00%
b) fabbricati
3.620
0
3.620
3.710
(2,43%)
0
0
n.d.
c) mobili
0
2.2 acquisite in loc. finanziaria
a) terreni
0
0
0
0
n.d.
b) fabbricati
0
0
0
0
n.d.
0
0
n.d.
c) mobili
Totale B
Totale (A+B)
5.011
0
0
5.011
5.101
(1,76%)
34.455
0
5
34.460
34.571
(0,32%)
Si precisa che la voce è composta da attività materiali nette detenute dalla Capogruppo per euro 29.732, per euro 4.720 da immobili posseduti
dalla controllata Sogiter Srl, tutti locati alla Capogruppo, e da mobili ed arredi della controllata Terbroker Srl per euro 8 mila.
12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al "fair value" o rivalutate
Al 30 Giugno 2009 il Gruppo non possiede attività materiali valutate al "fair value" o rivalutate.
202
12.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni
12.3.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Voci / Valori
A. Esist. iniziali lorde
Terreni
Fabbricati
Impianti
elettronici
Mobili
Altre
30-giu-09
8.775
35.154
6.475
8.746
7.935
67.085
0
17.304
5.553
7.894
6.869
37.620
8.775
17.850
922
852
966
29.465
Aumenti
0
167
24
206
753
1.150
Acquisti
0
0
24
206
753
983
B.2
Spese per migliorie cap.
0
167
0
0
0
167
B.3
Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
B.4
Var. positive di "fair value"
0
0
0
0
0
0
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
B.5
Diff. positive di cambio
0
0
0
0
0
0
B.6
Trasf. da imm. det. a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
B.7
Altre variazioni
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
324
150
215
1.071
C.1
Vendite
0
0
0
0
0
0
C.2
Ammortamenti
0
324
71
382
215
992
C.3
Rettifiche di valore da det.
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
A.1
Riduzione di valore tot.nette
A.2
Esistenze iniziali nette
B.
B.1
imputate a:
382
imputate a:
C.4
Variazioni negative di fv
imputate a:
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze neg. di cambio
0
0
0
0
0
0
C.6
Trasferimenti a:
0
a) attività mat. det. a scopo di investimento
0
0
0
0
0
b) attività in via di dismiss.
0
0
0
0
0
0
C.7
Altre variazioni
0
0
79
0
0
79
D.
Rimanenze finali nette
8.775
17.693
796
676
1.504
29.544
D.1
Riduz. di valore tot. nette
0
17.628
5.624
8.276
7.084
38.612
D.2
Rimanenze finali lorde
8.775
35.321
6.420
8.952
8.588
68.156
E.
Valutazione al costo
0
0
0
0
0
0
Le attività materiali sono detenute per esclusive esigenze di carattere funzionale. Esistono tuttavia nel patrimonio di Banca Tercas degli immobili
detenuti a scopo di investimento. Essi, in parte, costituiscono beni vincolati al soddisfacimento degli obblighi nei confronti del fondo pensionistico interno
a prestazione definita.
Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro stimata vita utile residua. Per quanto riguarda gli
immobili strumentali e non strumentali, tale vita utile residua è stata valutata da periti professionali interni ed esterni.
203
I beni mobili sono invece ammortizzati in base alla c.d. "vita utile residua" espressa in anni così come riportato nella seguente tabella:
DESCRIZIONE CATEGORIA
ARREDAMENTI D'ARTE
ARREDAMENTI
MOBILI ORDINARI
MACCHINE ORD. D'UFFICIO
MACC. ELLETR., COMPUTERS
MACCHINE ELETTRONICHE.
AUTOVETTURE, MOTO E SIMILI
ATTREZZATURE VARIE
IMP. ALLARME, FOTO CINE TV
IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO
AUTOVEICOLI DA TRASPORTO
APP. DI TELEFONIA MOBILE
IMP. SPECIALI COMUNICAZIONE
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
CTG
Vita Utile
Residua (anni)
CATEG. 1
CATEG. 2
CATEG. 3
CATEG. 4
CATEG. 5
CATEG. 6
CATEG. 7
CATEG. 8
CATEG. 9
CATEG. 10
CATEG. 11
CATEG. 12
CATEG. 13
CATEG. 14
°°
5
7
7
3
3
3
7
3
11
3
3
3
20
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della Legge 19 marzo 1983, n.72, vengono fornite, in allegato, le indicazioni per gli immobili
tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Queste sono esposte separatamente per gli immobili
vincolati al fondo di previdenza interno a prestazione definita e per quelli legati al fondo liquidazione del personale.
Nel corso del primo semestre 2009 non si sono verificati mutamenti nella composizione del patrimonio immobiliare del Gruppo Bancario (Capogruppo +
Sogiter Srl).
204
12.3.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione
Non vi sono attività materiali di pertinenza di imprese di assicurazione.
12.3.3 Di pertinenza delle altre imprese
Voci / Valori
Terreni
Totale
Impianti
elettronici
Mobili
Fabbricati
Altre
30-giu-09
A.
Esist. iniziali lorde
0
0
28
0
0
28
A.1
Riduzione di valore tot.nette
0
0
23
0
0
23
A.2
Esistenze iniziali nette
0
0
5
0
0
5
B.
Aumenti
0
0
0
0
0
0
B.1
Acquisti
0
0
0
0
0
0
B.2
Spese per migliorie cap.
0
0
0
0
0
0
B.3
Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
B.4
Var. positive di "fair value"
0
0
0
0
0
0
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
B.5
Diff. positive di cambio
0
0
0
0
0
0
B.6
Trasf. da imm. det. a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
B.7
Altre variazioni
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
0
0
0
0
0
C.1
Vendite
0
0
0
0
0
0
C.2
Ammortamenti
0
0
0
0
0
0
C.3
Rettifiche di valore da det.
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
imputate a:
imputate a:
C.4
Variazioni negative di "fair value"
imputate a:
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze neg. di cambio
0
0
0
0
0
0
C.6
Trasferimenti a:
a) attività mat. det. a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
b) attività in via di dismiss.
0
0
0
0
0
0
C.7
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali nette
0
0
5
0
0
5
D.1
Riduz. di valore tot. nette
0
0
23
0
0
23
D.2
Rimanenze finali lorde
0
0
28
0
0
28
E.
Valutazione al costo
0
0
0
0
0
0
Nella tabella vengono esposte le movimentazioni delle attività materiali della controllata Terbroker Srl.
205
12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
B.1 Acquisti
Altre Imprese
fabbricati
terreni
terreni
fabbricati
30-giu-09
fabbricati
terreni
fabbricati
terreni
Voci / Valori
Totale
Imprese di
assicurazione
Gruppo Bancario
1.391
3.710
0
0
0
0
1.391
3.710
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
0
0
0
0
0
0
0
0
B.3 Variazioni positive di fair value
0
0
0
0
0
0
0
0
B.4 Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
0
0
B.5 Differenze di cambio positive
0
0
0
0
0
0
0
0
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
0
0
0
0
0
0
0
0
B.7 Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
C.
0
90
0
0
0
0
0
90
Diminuzioni
C.1 Vendite
0
0
0
0
0
0
0
0
C.2 Ammortamenti
0
90
0
0
0
0
0
90
C.3 Variazioni negative di fair value
0
0
0
0
0
0
0
0
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
0
0
0
0
0
0
0
0
C.5 Differenze di cambio negative
0
0
0
0
0
0
0
0
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività
a) immobili ad uso funzionale
0
0
0
0
0
0
0
0
b) attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.7 Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
1.391
3.620
0
0
0
0
1.391
3.620
E.
Valutazione al fair value
2.934
9.321
0
0
0
0
2.934
9.321
Le attività materiali sono detenute da tutte le società consolidate per esclusive esigenze di carattere funzionale. Soltanto la Capogruppo detiene immobili a
scopo di investimento.
Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro vita utile residua così come stimata da periti esterni
incaricati e dal Servizio Tecnico interno della Capogruppo.
In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della L.19 marzo 1983, n.72, in allegato vengono fornite le indicazioni per gli immobili tuttora nel
patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Si precisa che tali immobili sono posseduti esclusivamente dalla
Capogruppo, mentre quattro sono di proprietà della Sogiter Srl e sono locati alla Capogruppo per lo svolgimento dell'attività bancaria.
206
Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130
13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
A.1
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Durata illimitata
Durata limitata
Durata illimitata
Durata limitata
Durata illimitata
Altre imprese
Durata limitata
Durata illimitata
Durata limitata
Durata limitata
Attività / Valori
Imprese assicuraz.
Durata illimitata
Gruppo Bancario
Avviamento
A.1.1 di pertinenza del gruppo
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
A.1.2 di pertinenza di terzi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
202
0
0
0
7
0
209
0
232
0
A.2 Altre attività immateriali
202
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività imm. generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate intername
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
b) Altre attività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
202
0
0
0
7
0
209
0
232
0
Totale
Le attività immateriali sono rappresentate principalmente da software acquistati, iscritti in quanto esplicheranno i loro benefici anche nei successivi esercizi.
Essi vengono ammortizzati sistematicamente lungo la loro residua vita utile.
207
13.2.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Avviamento
Voci / Valori
Altre attività immateriali:
generate interamente
dur. limitata
Altre attività immateriali: altre
dur. illimitata
dur. limitata
dur. illimitata
Totale
30-giu-09
A.
Esistenze iniziali lorde
0
0
0
641
0
641
A.1
Riduzione di valore tot.nette
0
0
0
416
0
416
A.2
Esistenze iniziali nette
0
0
0
225
0
225
B.
Aumenti
0
0
0
17
0
17
B.1
Acquisti
0
0
0
17
0
17
B.2
Incrementi di attività imm. int.
0
0
0
0
0
0
B.3
Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
B.4
Var. positive di fair value
0
0
0
0
0
0
a) a patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) a conto economico
0
0
0
0
0
0
B.5
Differenze positive di cambio
0
0
0
0
0
0
B.6
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
0
0
40
0
40
C.1
Vendite
0
0
0
0
0
0
C.2
Rettifiche di valore
0
0
0
40
0
40
- Ammortamenti
0
0
0
40
0
40
- Svalutazioni
0
0
0
0
0
0
+ patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
+ conto economico
0
C.3
0
0
0
0
0
Variazioni neg. di fair value
0
0
0
0
0
0
-a patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
0
-a conto economico
0
0
0
0
0
C.4
Trasf. alle att. non correnti in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze negative di cambio
0
0
0
0
0
0
C.6
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali nette
0
0
0
202
0
202
D.1
Riduz. di valore tot. nette
0
0
0
456
0
456
E.
Rimanenze finali lorde
0
0
0
658
0
658
Gli acquisti di attività immateriali, software applicativi, riguardano la sola Capogruppo. Inoltre si precisa che, alla data del 30 Giugno 2009, non sussistono
impegni nella contabilità del Gruppo per l'acquisto di attività immateriali e non sono presenti attività materiali costituite in garanzia delle proprie passività ed
impegni.
13.2.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione
Non sono presenti nel Gruppo imprese di assicurazione: la tabella non viene compilata.
208
209
13.2.3 Di pertinenza delle altre imprese
Avviamento
Voci / Valori
Altre attività immateriali:
generate interamente
dur. limitata
Altre attività immateriali: altre
dur. illimitata
dur. limitata
dur. illimitata
Totale
30-giu-09
A.
Esistenze iniziali
0
0
0
23
0
23
A.1
Riduzione di valore tot.nette
0
0
0
16
0
16
A.2
Esistenze iniziali nette
0
0
0
7
0
7
B.
Aumenti
0
0
0
0
0
0
B.1
Acquisti
0
0
0
0
0
0
B.2
Incrementi di attività imm. int.
0
0
0
0
0
0
B.3
Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
B.4
Var. positive di fair value
0
0
0
0
0
0
a) a patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) a conto economico
0
0
0
0
0
0
B.5
Differenze positive di cambio
0
0
0
0
0
0
B.6
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
0
0
0
0
0
C.1
Vendite
0
0
0
0
0
0
C.2
Rettifiche di valore
0
0
0
0
0
0
- Ammortamenti
0
0
0
0
0
0
- Svalutazioni
C.3
0
0
0
0
0
0
+ patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
+ conto economico
0
0
0
0
0
0
Variazioni neg. di fair value
0
0
0
0
0
0
-a patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
0
-a conto economico
0
0
0
0
0
C.4
Trasf. alle attività non correnti in via di dismiss.
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze negative di cambio
0
0
0
0
0
0
C.6
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
D.
Rimanenze finali nette
0
0
0
7
0
7
D.1
Riduz. di valore tot. nette
0
0
0
16
0
16
E.
Rimanenze finali lorde
0
0
0
23
0
23
Le attività immateriali esposte in tabella sono riferite al software acquistato dalla controllata Terbroker Srl.
209
Sezione14 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 140 dell'attivo e Voce 80 del passivo
14.1 Attività per imposte anticipate: composizione
Gruppo
Imprese
Altre
Totale
bancario
assicurazione
imprese
30-giu-09
Attività per Imposte Anticipate
Svalutazione eccedenti lo 0,30% dei crediti
5.610
0
0
5.610
Accantonamenti per controversie legali
3.769
0
0
3.769
125
0
0
125
1.345
0
0
1.345
Svalutazione crediti di firma
Oneri per il personale
Ammortamento Immobili non Strumentali
0
0
0
0
321
0
0
321
11
0
0
11
0
0
0
0
Altri costi non ancora dedotti
126
0
0
126
Minus su titoli AFS
267
0
0
267
11.574
0
0
11.574
Altri Accantonamenti
Spese di rappresentanza
Minusvalenze su partecipazioni
Totale
Le attività per imposte anticipate sono state calcolate seguendo le disposizioni dello IAS 12, moltiplicando le differenze temporanee
imponibili per l'aliquota che prevedibilmente verrà applicata al momento del loro reversal. La riforma IRES, introdotta dalla Legge
Finanziaria 2008, ha previsto la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP rispettivamente al 27,5% e al 4,82% (aliquota base 3,90% oltre a
maggiorazione regionale nelle Regioni in dissesto amministrativo). Conseguentemente le imposte anticipate sono state calcolate alla luce
di tali variazioni di aliquote. Tutte dette imposte sono considerate integralmente recuperabili in quanto è ragionevole presumere che il
Gruppo sarà in grado in futuro di produrre sufficienti redditi imponibili.
In applicazione dello IAS 12, par. B16 (i), si precisa che le imposte differite calcolate non subiscono alcuna attualizzazione.
Le voci di maggiore importo sono costituite dagli accantonamenti per oneri futuri del personale, la cui deducibilità è collegata al realizzarsi
degli elementi di "oggettiva determinabilità" e della "certezza" espressamente richiesti dall'art. 109 del Tuir. Tali elementi normalmente si
realizzano entro l'esercizio successivo. Imposte anticipate sono generate anche dagli accantonamenti per controversie legali che sono
deducibili fiscalmente al realizzarsi degli stessi elementi della certezza e dell'oggettiva determinabilità.
14.2 Passività per imposte differite: composizione
Gruppo
Imprese
Altre
Totale
bancario
assicurazione
imprese
30-giu-09
Passività per Imposte differite
Plus su cessione di Partecipazioni ed Immobili
0
0
0
Riserve in sospensione d'imposta
0
0
0
0
1.348
0
0
1.348
Rettifiche di valore dei Fondi del Personale
262
0
0
262
Plusvalenza da valutazione strumenti finanziari
600
0
0
600
Altri proventi non ancora tassati
227
0
0
227
2.437
0
0
2.437
Rettifiche di valore Immobili
Totale
0
210
14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto Economico)
Imposte anticipate
Importo iniziale
Gruppo
Bancario
Imprese
assicuraz.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
10.608
0
0
10.608
10.520
Aumenti
2.127
0
0
2.127
2.190
2.1 Imposte anticip. rilevate nell'esercizio
2.127
0
0
2.127
2.190
0
0
0
2.127
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.127
250
0
0
1.940
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
0
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
0
0
0
1.428
0
0
1.428
2.102
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
1.428
0
0
1.428
2.102
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravv. irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
1.428
0
0
0
0
0
0
0
0
1.428
0
0
2.102
0
0
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
0
0
0
3.3 Altre diminuzioni
0
0
0
0
0
11.307
0
0
11.307
10.608
Importo finale
Le variazioni per imposte anticipate sono riferite tutte alla Capogruppo con esclusione di euro 4 mila di aumenti riferibili alla controllata Sogiter Srl.
14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto Economico)
Imposte differite
Importo iniziale
Gruppo
Bancario
Imprese
assicuraz.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
1.795
0
0
1.795
2.158
Aumenti
100
0
0
100
21
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
100
0
0
100
21
0
0
0
100
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
100
0
0
0
21
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
0
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
0
0
0
Diminuzioni
59
0
0
59
384
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
59
0
59
384
59
0
0
0
0
0
0
0
0
59
0
0
384
0
0
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
0
0
0
3.3 Altre diminuzioni
0
0
0
0
0
1.836
0
0
1.836
1.795
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
a) rigiri
b) mutamento di criteri contabili
c) altre
Importo finale
211
14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio Netto)
Imposte anticipate
Importo iniziale
Gruppo
Bancario
Imprese
assicuraz.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
621
0
0
621
363
Aumenti
36
0
0
36
615
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
36
0
0
36
615
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
0
0
0
36
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
36
0
0
0
615
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
0
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
0
0
0
390
0
0
390
357
0
0
0
0
357
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
357
0
0
0
0
0
0
0
390
0
0
390
0
267
0
0
267
621
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
Importo finale
Le variazioni delle imposte anticipate in contropartita del Patrimonio Netto sono dovute all'iscrizione di imposte anticipate rilevate principalmente dalla
Capogruppo a fronte di minusvalenze da valutazione, non deducibili, su titoli riclassificati in Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita (AFS).
212
14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio Netto)
Imposte differite
Gruppo
Bancario
Imprese
assicuraz.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
Importo iniziale
274
0
0
274
Aumenti
353
0
0
353
0
0
0
0
256
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
256
2.1 Imp. diff. rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mut. di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imp./increm. di aliq. fiscali
387
256
0
0
0
0
0
353
0
0
353
0
27
0
0
27
369
3.1 Imp. diff. annullate nell'esercizio
0
0
0
0
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravv. irrec.
c) mutamento di criteri contabili
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.3 Altri aumenti
Diminuzioni
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
Importo finale
0
0
0
0
0
27
0
0
27
369
600
0
0
600
274
Le imposte differite iscritte e movimentate in contropartita di voci del Patrimonio Netto si riferiscono esclusivamente a plusvalenze generate da titoli
disponibili per la vendita imputate a riserva di valutazione. La movimentazione è determinata dalle imposte su tali plusvalenze, dalla cessione degli
stessi titoli o dalla loro variazione di valore.
Si precisa che non sono state calcolate imposte differite sui saldi di rivalutazione monetaria iscritti a Riserva di Patrimonio Netto in applicazione di
leggi di rivalutazione monetaria, quali la Legge 2 Dicembre 1975, n.576, la Legge 19 marzo 1983, n.72, la Legge 29 Dicembre 1990, n.408, e la Legge
30 Dicembre 1991, n.413, in quanto si ritiene estremamente improbabile che le imposte relative a tali riserve patrimoniali dovranno essere in futuro
corrisposte.
Il Gruppo non presenta imposte anticipate e differite relative a componenti straordinari rilevati nel corso dell'esercizio.
213
14.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Variaz.
1
Acconti per imposte dirette ed indirette
0
11.335
(11.335)
2
Acconto IVA
0
0
0
3
Acconto per ritenute
0
0
0
4
Crediti d'imposta
5.032
810
4.222
5
Imposte in attesa di rimborso
32
42
(10)
6
Crediti per Ritenute d'acconto
99
221
(122)
7
Altre partite
0
0
0
ità fiscali correnti
5.163
12.408
(7.245)
Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES
ed IRAP, versati nel corso dell'esercizio sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando, di
conseguenza, l'effettivo debito verso l'erario.
214
Sezione 16 - Altre attività - Voce 160
Di seguito vengono elencate le principali tipologie di crediti che compongono la voce Altre attività.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre attività - voce 150
a) Crediti tributari di altra natura
Var. in %
2.890
3.680
22.502
15.040
49,61%
1.180
1.187
(0,59%)
d) Margini variaz. pagati a organismi di compensaz. per operaz. derivati
0
0
n.d.
e) Attività rappresentate da oro, argento e metalli preziosi
0
0
n.d.
f) Partite in contenzioso non derivanti da erogazione del credito
993
1.394
(28,77%)
g) Ammanchi, malversazioni, rapine e altre insussistenze
179
275
(34,91%)
h) Magazzino immobili
0
0
i) Magazzino altri beni
0
0
n.d.
64
47
36,17%
b) Assegni in giacenza presso la Cassa
c) Depositi cauzionali
l) Attività per contratto di servicing
m) Partite viaggianti tra filiali
n) Partite in corso di lavorazione
o) Attività per gestione extra bancaria
0
0
18.164
22.027
(21,47%)
n.d.
n.d.
(17,54%)
0
0
n.d.
p) Ratei attivi non riconducibili a voce propria
1.371
0
n.d.
q) Risconti attivi non riconducibili a voce propria
3.497
1.330
r) Migliorie su beni di terzi
3.214
2.797
14,91%
s) Altre
5.443
6.411
(15,10%)
59.497
54.188
9,80%
Totale Voce 150 - Altre attività
162,93%
La Voce "Altre attività" presenta un incremento del 9,80% dovuto principalmente alla diminuzione delle partite in corso di lavorazione della
Capogruppo, ossia Rid commerciali, utenze, messaggi su rete relativi ad assegni, prelievi bancomat da addebitare a breve alle controparti,
secondo i tempi tecnici delle procedure informatiche relative.
215
Stato Patrimoniale Passivo
Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni / Componenti del Gruppo
1.
Debiti verso banche centrali
2.
Debiti verso banche
Gruppo Bancario Imprese di ass.ne
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
20.000
0
0
20.000
0
133.657
0
0
133.657
50.519
2.1 Conti correnti e depositi liberi
7.404
0
0
7.404
5.109
126.253
0
0
126.253
45.410
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.4 Debiti per impegni di riacq. di propri strum. patrim.
0
0
0
0
0
2.5 Passività a fronte di att. ced. non cancellate
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
153.657
0
0
153.657
50.519
Fair Value
153.657
0
0
153.657
50.519
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 Locazione finanziaria
2.3.2 Altri
2.5.1 Pronti contro termini passivi
2.5.2 Altre
2.6 Altri debiti
La voce presenta una variazione positiva di 103.138 migliaia di euro (+86,98%), generata principalmente dall'incremento dei pronti contro termine passivi
della Capogruppo con BCE e dall'incremento dei depositi vincolati (+82,17%).
Il "fair value" dei debiti verso banche non si discosta in maniera significativa dal valore di bilancio.
1.2 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti subordinati
Il Gruppo non effettua raccolta subordinata da banche.
1.3 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti strutturati
Alla data del 30 Giugno 2009 non risultano debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata sul mercato interbancario.
1.4 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti oggetto di copertura specifica
Il Gruppo non detiene debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
1.5 Debiti per locazione finanziaria
Il Gruppo non presenta, alla data di bilancio, debiti per locazione finanziaria.
216
Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Componenti del gruppo
1.
Conti correnti e depositi liberi
2.
Depositi vincolati
3.
Fondi di terzi in amministrazione
4.
Gruppo
Bancario
Imprese di
Ass.ne
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
1.700.117
0
0
1.700.117
0
0
0
0
0
4.744
0
0
4.744
4.837
Finanziamenti
0
0
0
0
0
4.1 Locazione finanziaria
4.2 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5.
Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
0
0
0
0
0
6.
Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal Bilancio
124.547
0
0
124.547
229.473
6.1 Pronti contro termine passivi
6.2 Altre
124.547
0
0
0
0
0
124.547
0
229.473
0
389
0
101
490
578
Totale
1.829.797
0
101
1.829.898
1.938.434
Fair Value
1.829.797
101
1.829.898
1.938.434
7.
Altri debiti
1.703.546
La voce presenta un decremento del 5,60% dovuto alla diminuzione dei pronti contro termine della Capogruppo. Sono stati elisi i conti correnti esistenti con
le controllate Terbroker Srl e Sogiter Srl rispettivamente per euro 2.516 migliaia ed euro 111 migliaia oltre a crediti commerciali di Terbroker per euro 105
migliaia.
Con riferimento all'indicazione del "fair value", tenuto conto che la voce in oggetto è relativa a rapporti, per la quasi totalità a breve termine e regolati, sia
per i tassi fissi che per quelli variabili, a condizioni di mercato, da un'analisi effettuata internamente si ritiene che il "fair value" possa non discostarsi in
maniera significativa dai valori di bilancio.
2.2 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti subordinati
Il Gruppo non effettua raccolta subordinata con clientela.
2.3 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti strutturati
Il Gruppo non presenta debiti strutturati verso clientela.
2.4 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti oggetto di copertura specifica
Il Gruppo non presenta debiti verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per locazione finanziaria
Il Gruppo, alla data del 30 Giugno 2009, non presenta debiti per locazione finanziaria.
217
Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Gruppo Bancario
Imprese di ass.ne
Tipologia Titoli/Componenti
del Gruppo
VB
A. Titoli quotati
FV
VB
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
FV
VB
FV
VB
FV
VB
FV
0
0
0
0
0
0
0
0
99.771
99.593
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
99.771
0
99.771
99.593
0
99.593
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.008.266
824.957
0
0
0
0
1.008.266
824.957
918.592
889.133
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
838.714
32.791
805.923
655.405
31.688
623.717
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
838.714
32.791
805.923
655.405
31.688
623.717
800.157
36.289
763.868
770.562
34.880
735.682
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
169.552
0
169.552
169.552
0
169.552
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
169.552
0
169.552
169.552
0
169.552
118.435
0
118.435
118.571
0
118.571
Totale
1.008.266
824.957
0
0
0
0
1.008.266
824.957
1.018.363
988.726
B. Titoli non quotati
La voce presenta un decremento complessivo dello 0,99% legato, in particolare al rimborso dei dei titoli obbligazionari quotati effettuato dalla Capogruppo. Nel
corso dei primi sei mesi dell'anno si evidenzia un incremento dell'emissione di certificati di deposito ed un leggero decremento della voce relativa ai titoli
obbligazionari a seguito della scadenza di bond emessi sull'euromercato e non riemessi.
Si precisa che la voce accoglie le obbligazioni strutturate ed i contratti ospite per cui la Capogruppo ha proceduto a scorporare il relativo derivato embedded
(classificato tra le passività finanziarie di negoziazione).
Sono stati elisi titoli obbligazionari detenuti, alla data del 30 Giugno 2009, dalla controllata Sogiter Srl per euro 165 migliaia.
3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati
Il Gruppo, alla data del 30 Giugno 2009, presenta fra le proprie passività titoli subordinati in circolazione per euro 94.049 migliaia.
218
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Gruppo Bancario
Imprese di ass.ne
Altre Imprese
Tipologia Titoli / Componenti
del Gruppo
VN
FV/Q
FV/NQ
VN
FV/Q
FV/NQ
VN
FV
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
VN
FV/NQ
VN
FV
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre Obbligaz.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 Altri titoli
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati Finanziari
1.1 Di negoziazione
1.2 Conn. con la fv option
1.3 Altri
X
X
X
X
0
0
0
0
1.853
1.662
191
0
X
X
X
X
0
0
0
0
0
0
X
X
X
X
0
0
0
0
X
X
X
X
1.853
1.662
191
0
X
X
X
X
2.458
2.090
359
9
2. Derivati Creditizi
2.1 Di negoziazione
2.2 Conn. con la fv option
2.3 Altri
X
X
X
X
0
0
0
0
0
0
X
X
X
X
0
0
0
0
0
0
X
X
X
X
0
0
0
0
X
X
X
X
0
0
0
0
X
X
X
X
0
0
0
0
Totale B
X
0
1.853
X
0
0
X
0
X
1.853
X
2.458
Totale (A+B)
X
0
1.853
X
0
0
X
0
X
1.853
X
2.458
Legenda:
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le var. di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente.
VN = valore nominale o nozionale
Q
= quotati
NQ = non quotati
Alla data del 30 Giugno 2009 il Gruppo detiene derivati di negoziazione non quotati valutati al "fair value" per euro 1.853 migliaia. Nella sottovoce "altri"
figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari strutturati; i contratti "ospite" sono iscritti nella voce "Titoli in circolazione".
4.2 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate
Alla data del 30 Giugno 2009 non ci sono, tra le passività finanziarie di negoziazione, passività subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati
Non sono presenti, tra le passività finanziarie di negoziazione, debiti strutturati.
219
4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati
4.4.1 di pertinenza del Gruppo Bancario
Tipologie derivati/Attività sottostanti
Tassi di
interesse
Valute e oro
Titoli di capitale
Crediti
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altro
A) Derivati quotati
1) Derivati finanziari:
*con scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
*senza scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.042
705
35
0
71
1.853
2.458
0
0
0
705
0
705
0
0
0
0
0
0
0
0
0
705
0
705
1.351
0
1.351
1.042
534
508
0
0
0
35
35
0
0
0
0
71
71
0
1.148
640
508
1.107
474
633
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale B
1.042
705
35
0
71
1.853
2.458
Totale (A+B)
1.042
705
35
0
71
1.853
2.458
2) Derivati creditizi:
*con scambio di capitale
*senza scambio di capitale
Totale A
B) Derivati non quotati
1) Derivati finanziari:
*con scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
*senza scambio di capitale
- opzioni emesse
- altri derivati
2) Derivati creditizi:
*con scambio di capitale
*senza scambio di capitale
4.4.2 di pertinenza delle imprese di assicurazione
Alla data del 30 Giugno 2009 non sono in essere passività finanziarie di negoziazione di pertinenza di imprese di assicurazione.
4.4.3 di pertinenza delle altre imprese
Alla data del 30 Giugno 2009 non sono in essere passività finanziarie di negoziazione di pertinenza di altre imprese.
220
Sezione 5 - Passività finanziarie al fair value - Voce 50
Si precisa che le passività finanziarie valutate al "fair value" sono rappresentate esclusivamente da obbligazioni emesse dalla Capogruppo.
5.1 Passività finanziarie valutate al "fair value": composizione merceologica
Tipologia operazione /
Valori
Gruppo Bancario
VN
Imprese di ass.ne
FV / NQ
VN
Altre Imprese
FV
VN
FV
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
VN
FV
VN
FV
1. Debiti vs banche
1.1 Strutturati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Debiti vs clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1 Strutturati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.2 Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Titoli di debito
3.1 Strutturati
3.2 Altri
Totale
5.500
5.312
0
0
0
0
5.500
5.312
5.500
5.370
30.000
30.636
0
0
0
0
30.000
30.636
30.000
30.214
35.500
35.948
0
0
0
0
35.500
35.948
35.500
35.584
Legenda:
FV = fair value
FV*= fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
Q = quotati
NQ= non quotati
Si precisa che tali passività sono costituite per la totalità da obbligazioni emesse dalla Capogruppo.
Si evidenzia che il fair value, calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di
emissione, corrisponde al valore di bilancio in considerazione dell'invarianza del merito creditizio della Capogruppo dalla data di emissione.
221
5.3 Passività finanziarie valutate al "fair value": variazioni
Debiti verso
Banche
Debiti verso
Clientela
Totale
Titoli in
circolazione
30-giu-09
A.
Esistenze iniziali
0
0
35.584
35.584
B.
Aumenti
0
0
382
382
B1.
B2.
B3.
B4.
Emissioni
Vendite
Variazioni positive di fair value
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
382
0
0
0
382
0
C.
Diminuzioni
0
0
18
18
C1.
C2.
C3.
C4.
Acquisti
Rimborsi
Variazioni negative di fair value
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
18
0
0
0
18
0
D.
Rimanenze finali
0
0
35.948
35.948
La voce si riferisce a passività finanziarie, in particolare obbligazioni, valutate al "fair value" emesse dalla Capogruppo.
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti
6.1.1 Di pertinenza del Gruppo Consolidato
Nessuna società consolidata espone nel passivo del proprio bilancio derivati di copertura.
222
Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80
Tipologia Passività Fiscali Correnti
Gruppo
Bancario
Imprese di
Ass.ne
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
1. Fondo IRES saldo
4.159
0
48
4.207
160
2. Fondo IRAP saldo
1.023
0
13
1.036
0
5.182
0
61
5.243
160
Totale
Nella tabella sopra esposta vengono evidenziate le passività fiscali suddivise per tipologia di tributo. Per il dettaglio delle
passività differite si rinvia alla sezione 14 dell'attivo dove sono trattate le variazioni e le consistenze delle imposte
anticipate e differite.
223
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre passività - voce 100
Var. in %
a) Debiti tributari verso Erario
5.711
5.145
11,00%
b) Debiti verso enti previdenziali
2.235
1.860
20,16%
c) Somme a disposizione della clientela
2.168
1.524
42,26%
d) Somme di terzi per depositi cauzionali
1.203
1.131
6,37%
0
0
n.d.
64
68
(5,88%)
e) Passività per accordi di pagamento su azioni proprie
f) Altri debiti verso il personale
g) Passività per contratti di servicing
0
0
h) Partite viaggianti tra filiali
0
122
i) Partite in corso di lavorazione
n.d.
(100,00%)
28.635
26.469
l) Passività per gestione extra bancarie
0
0
m) Ratei passivi non riconducibili a voce propria
3
0
n.d.
n) Risconti passivi non riconducibili a voce propria
58
57
1,75%
o) Debiti a fronte deterioramento di crediti di firma
504
454
11,01%
p) Debiti a fronte deterioramento derivati su crediti
0
0
q) Debiti a fronte deterioramento impegni irrevoc. ad erogare fondi
0
0
34.053
43.058
(20,91%)
74.634
79.888
(6,58%)
r) Altre
Totale Voce 100 - Altre passività
8,18%
n.d.
n.d.
n.d.
La voce presenta un decremento del 6,58% a causa della diminuzione delle partite presenti sui conti transitori. Esse si riferiscono
principalmente a bonifici e partite illiquide in attesa di maturazione della valuta, da accreditare alle controparti alla data di maturazione della
stessa. Sono stati elisi rapporti infragruppo per complessivi euro 7.110 migliaia principalmente rappresentati da rate incassate da retrocedere
alle società veicolo.
224
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni
Totale
Fondo T.F.R.L.
Gruppo Bancario Imprese di ass.ne
Altre imprese
30-giu-09
A. Esistenze iniziali
14.876
0
23
14.899
B. Aumenti
350
0
5
355
B.1 Accantonamento dell'esercizio
349
0
5
354
1
0
0
1
C. Diminuzioni
708
0
0
708
C.1 Liquidazioni effettuate
708
0
0
708
0
0
0
0
14.518
0
28
14.546
B.2 Altre variazioni in aumento
C.2 Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali
l trattamento di fine rapporto è stato determinato mediante un'apposita operazione di stima effettuata dall'attuario incaricato della
valutazione dei benefici futuri in relazione alla specifica passività a favore del personale. Si segnala che nel corso del primo semestre
2009 la Capogruppo ha assunto n. 2 risorse dalla ex-controllata Terleasing Spa rimanendo in attesa del trasferimento del TFR
accantonato da detta società.
Si precisa che nel corso del primo semestre 2009 sono state registrate dalla Capogruppo n. 21 assunzioni e 30 cessazioni di personale.
Le altre società del gruppo non hanno registrato variazioni di personale dipendente.
La valutazione del trattamento di fine rapporto è stata condotta calcolando, attraverso una simulazione attuariale, la quota di obbligazioni
maturate alla data di valutazione. A tal proposito si è tenuto conto dei criteri legali di rivalutazione degli accantonamenti al fondo, del
periodo residuo di permanenza in servizio dei singoli dipendenti, degli utilizzi, diversi da quello istituzionale, con particolare riferimento
all'istituto dell'anticipazione e della destinazione dei fondi pensione a forme pensionistiche di previdenza complementari.
Le valutazioni attuariali, volte alla verifica delle condizioni di equilibrio del regime previdenziale aziendale, vengono svolte sulla base di
una proiezione negli esercizi successivi delle posizioni dei singoli dipendenti che sono basate su parametri di carattere demografico,
economico e finanziario. Per quanto attiene ai parametri di carattere demografico sono state utilizzate tabelle fornite da diversi enti ed
istituti pubblici, quali ad esempio la Tabella RG 48 della Ragioneria Generale dello Stato per la probabilità di morte, e la tabella dell'Inps
per il commercio per le probabilità di invalidità.
Il parametro di carattere finanziario utilizzato per il calcolo attuariale è stato del 4,80%, ottenuto prendendo a riferimento il tasso di
rendimento medio delle obbligazioni corporate, mentre per il calcolo del rendimento, al quale rivalutare il TFR, è stato preso a riferimento
il 75% del tasso medio di inflazione (2,70%) cui è stato aggiunto l'1,5%, determinando così un tasso complessivo di rivalutazione del
3,53%.
225
Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri - Voce 120
I Fondi per rischi ed oneri presentano determinazioni esclusivamente nel bilancio della Capogruppo.
12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione
Voci /Componenti
1. Fondi di quiescenza aziendali
Gruppo
Bancario
Imprese di
ass.ne
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre Imprese
2.133
0
0
2.133
2.177
2. Altri fondi per rischi ed oneri
17.939
0
0
17.939
20.446
2.1 controversie legali
2.2 oneri per il personale
2.3 altri
11.732
5.801
406
0
0
0
0
0
0
11.732
5.801
406
10.887
9.359
200
20.072
0
0
20.072
22.623
Totale
I fondi di quiescenza aziendali sono rappresentati dal fondo interno a prestazione definita dei pensionati della Capogruppo, i cui
dettagli vengono illustrati nella successiva voce 12.3
Tra i contenziosi passivi si evidenzia la presenza di alcuni atti di citazione pervenuti alla Capogruppo a fine 2008 con richieste
di danni, presuntivamente lamentati, di complessivi di euro 45,5 milioni.
Sulla base degli elementi di remoto fondamento esposti in tali atti, la Capogruppo, confortata dal parere dei propri consulenti
legali, ritiene il rischio di soccombenza relativamente contenuto, ancorchè non nullo. Sulla base delle disposizioni del principio
contabile IAS 37, è stata accantonata la somma di euro 100 mila per coprire eventuali spese legali.
226
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni
Imprese di
assicurazione
Gruppo Bancario
Altre Imprese
Totale
Totale Fondi
Fondi di
Altri fondi
quiesc.
30-giu-09
Voci / Componenti
F.di di
quiesc.
A.Esistenze iniziali
B.Aumenti
B.1 Acc.to dell'esercizio
Altri Fondi
Fondi di
quiesc.
Altri fondi
Fondi di
quiesc.
Altri fondi
2.177
20.446
0
0
0
0
2.177
20.446
22.623
51
5.940
0
0
0
0
51
5.940
5.991
51
5.667
0
0
0
0
51
5.667
5.718
B.2 Var. per il passare del tempo
0
273
0
0
0
0
0
273
273
B.3 Var. per modifiche del tasso di sconto
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B.4 Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
95
8.447
0
0
0
0
95
8.447
8.542
7.769
C.Diminuzioni
C.1 Utilizzo nell'esercizio
95
7.674
0
0
0
0
95
7.674
C.2 Var. per modifiche del tasso di sconto
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.3 Var. dovute al passare del tempo
0
19
0
0
0
0
0
19
19
C.3 Altre variazioni
0
754
0
0
0
0
0
754
754
2.133
17.939
0
0
0
0
2.133
17.939
20.072
D.Rimanenze finali
227
12.3 Fondi di quiescenza aziendale a prestazione definita
1. Illustrazione dei fondi
La Capogruppo mantiene nel proprio Bilancio un Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, a favore del persona
il compito di integrare le prestazioni pensionistiche pubbliche. Il Fondo viene gestito secondo i dettami del Regolament
sottoscritto dalla Banca con le OO. SS. di categoria. Esso viene gestito mediante un conto unico di riserva matematica
determinato mediante valutazione effettuata da un attuario.
2. Variazioni dei fondi di previdenza
Nel corso del primo semestre 2009 il fondo, relativo alla sola Capogruppo, ha avuto le seguenti variazioni:
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Descrizione
Var. in %
A. Saldo al 1° gennaio
2.177
7.177
(69,67%)
B.1 Erogazioni dell'anno
95
5.315
(98,21%)
C.2 Accantonamenti dell'anno
51
315
(83,81%)
0
198
(100,00%)
- Interest cost
51
117
(56,41%)
- Service cost
0
0
n.d.
- Rimborsi al fondo
0
0
n.d.
2.133
2.177
(2,02%)
- Perdita attuariale
D. Rimanenze finali
3. Variazioni nell'esercizio delle attività a servizio del piano e altre informazioni
4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passivit
Si precisa che nel mese di Febbraio 2008 la Capogruppo ha stipulato un accordo con le OO.SS. per procedere ad una
Dopo aver ricevuto il parere favorevole dell'organo di vigilanza, COVIP, nel mese di Marzo 2008 sono state liquidate n. 7
un controvalore di euro 5.088 migliaia. A fronte di tali liquidazioni residuano nel fondo, alla data del 30 Giugno 2009, n. 28
Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici paramet
economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall'in
regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come des
relative all'anno 2001. Sono state mantenute le valutazioni effettuate relativamente allo scenario vigente al 31 Dicemb
evoluzione dell'aspettativa statistica di sopravvivenza della popolazione italiana, che per quanto riguarda i carichi di famigl
I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stima
2,70%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello per scaglioni relativo all'A.G.O.
analogamente a quanto previsto per il Fondo Trattamento di Fine Rapporto e per il Fondo Premio di Fedeltà, è stato comm
228
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
Il Fondo per Controversie Legali, relativo alla sola Capogruppo, copre il rischio di esborso per controversie di varia natura leg
cause passive, ad azioni revocatorie intentate da soggetti terzi, a controversie con il personale e ad altre situazioni di minore e
sono calcolati considerando l'obbligazione attuale determinata sulla base dello stato dei procedimenti legali o di trattativ
comprensiva di interessi e spese legali, qualora dovuti, fino alla data dell'effettivo esborso. Il valore lordo di tale obbligazione vie
l'utilizzo della curva di tassi swap rilevata al termine dell'esercizio.
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voce di rischio
Variazioni
Var. in %
Contenzioso bancario
1.518
1.471
47
3,20%
Revocatorie
1.187
691
496
71,78%
Personale dipendente
461
545
(84)
(15,41%)
Mancati vers.ti di terzi
755
724
31
4,28%
Collocamento titoli
3.328
3.206
122
3,81%
Anatocismo
4.416
4.186
230
5,49%
67
64
3
4,69%
11.732
10.887
846
7,76%
Ex gestione esattoriale
TOTALE
I rischi potenzialmente derivanti dai contenziosi pendenti nei confronti della sola Capogruppo vengono attentamente monitorat
accantonamenti relativi a:
- contenzioso bancario per euro 1.518 migliaia: l'accantonamento presidia n.15 posizioni in contenzioso per operazioni di natura
- contenzioso legato a cause revocatorie per euro 1.187 migliaia: l'accantonamento presidia n.12 posizioni in contenzioso per giu
- contenziosi con il personale dipendente per euro 461 migliaia: l'accantonamento presidia n.3 posizioni per il rischio relativo a
ex-corrispondente non bancario e ad un processo verbale di constatazione redatto dall'INPS per contributi previdenziali non vers
- mancati versamenti di terzi, obbligati in solido, per euro 755 migliaia: l'accantonamento si riferisce alla posizione della ex soci
trasporto valori, che vede la Banca obbligata in solido in relazione al mancato versamento di contributi previdenziali;
- collocamento di titoli per euro 3.328 migliaia relativi a 168 posizioni: l'accantonamento presidia il rischio per il collocamento d
Repubblica Argentina in default; si ritiene che gli stanziamenti effettuati riflettano la migliore stima possibile sulla base degli elem
l’importo nominale sottoscritto, le caratteristiche peculiari di ciascun cliente e gli esiti delle citazioni già concluse;
- controversie legate ad anatocismo su interessi per euro 4.416 migliaia: l’accantonamento presidia il rischio su n. 89 richieste d
anatocismo su interessi passivi. L'accantonamento effettuato riflette la migliore stima analitica possibile sulla base degli ele
Servizio Legale in quanto il paetitum complessivo in alcuni casi deriva da perizie tecniche dei tribunali interessati non anco
procedimenti in corso;
- ex gestione esattoriale per euro 67 migliaia: l'accantonamento presidia due cause in corso verso l'INPS e verso la So.Ge.T Sp
la riscossione dei tributi, per partite relative alla gestione della ex controllata Esater Spa, che aveva gestito il servizio di esattor
1995.
229
Sezione 13 - Riserve tecniche - Voce 130
13.1 Riserve tecniche: composizione
Questa voce corrisponde alla Voce C del passivo dello Stato Patrimoniale di un'impresa di assicurazione. Nessuna società consolidata svolge attività
assicurativa. Le tabelle della Sezione 13 non vengono, quindi, riportate.
13.2 Riserve tecniche: variazioni
Sezione 14 - Azioni rimborsabili - Voce 150
14.1 Azioni rimborsabili: composizione
Non ci sono, alla data del 30 Giugno 2009, azioni rimborsabili.
230
Sezione 15 - Patrimonio del gruppo - Voci 140, 160, 170, 180, 190, 200 e 220
15.1 Patrimonio del Gruppo: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Voci/Valori
Variazioni
Var. in %
1.
Capitale
26.000
26.000
0
0,00%
2.
Sovrapprezzi di emissione
46.092
46.092
0
0,00%
3.
Riserve
255.275
238.083
17.192
7,22%
4.
Azioni proprie
(18.661)
(9.879)
(8.782)
88,90%
5.
Riserve da valutazione
5.313
5.497
(184)
(3,35%)
6.
Strumenti di capitale
0
0
0
n.d.
7.
Utile (perdita) d'esercizio
18.127
31.182
(13.055)
(41,87%)
332.146
336.975
(4.829)
(1,43%)
Totale
Il Patrimonio Netto, relativo al Gruppo, diminuisce di euro 4.829 migliaia (-1,43%) principalmente per effetto dell'incremento delle azioni proprie
detenute dalla Capogruppo che, in applicazione dello IAS 32 (par. 33-34) vengono portate direttamente a diminuzione delle riserve.
La variazione della Riserva da valutazione si riferisce all'iscrizione di maggiori minusvalenze da valutazione del portafoglio titoli disponibili per la
vendita (AFS) della Capogruppo, al netto dell'effetto fiscale per 184 migliaia di euro.
15.2 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione
Il capitale è composto esclusivamente da azioni ordinarie.
231
15.3 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni
Voci / Tipologie
A.
Ordinarie
Altre
Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
50.000.000
0
- interamente liberate
50.000.000
0
0
0
A.1 Azioni proprie (-)
(1.007.656)
0
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
48.992.344
0
0
0
0
0
- non interamente liberate
B.
Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
0
0
- operazioni di aggregazioni di imprese
0
0
- conversione di obbligazioni
0
0
- esercizio di warrant
0
0
- altre
0
0
- a titolo gratuito:
0
0
- a favore dei dipendenti
0
0
- a favore degli amministratori
0
0
- altre
0
0
B.2 Vendita di zioni proprie
0
0
B.3 Altre variazioni
0
0
942.953
0
C.
Diminuzioni
C.1 Annullamento
0
0
942.953
0
C.3 Operazioni di cessione di imprese
0
0
C.4 Altre variazioni
0
0
48.049.391
0
C.2 Acquisto di azioni proprie
D.
Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
1.950.609
0
50.000.000
0
50.000.000
0
0
0
15.4 Capitale: altre informazioni
Nel corso del primo semestre 2009 non è stata effettuata alcuna operazione sul capitale da parte della Capogruppo.
232
15.5 Riserve di utili: composizione e variazioni
Voci / Descrizione
A.
Esistenze iniziali
B.
Legale
Riserva azioni Utili portati a
proprie
nuovo
Statutaria
Altre
Totale
5.200
44.931
9.879
0
178.073
238.083
Aumenti
0
8.003
8.782
0
17.710
34.495
accantonamento
0
8.003
8.782
0
17.710
34.495
C.
Diminuzioni
0
0
0
0
(17.303)
(17.303)
C.1
Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione
- trasferimento a capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.2
Altre variazioni
0
0
0
0
(17.303)
(17.303)
D.
Rimanenze finali
5.200
52.934
18.661
0
213.086
255.275
233
15.6 Riserve da valutazione: composizione
Voci / Componenti
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Gruppo
Bancario
Imprese di
ass.ne
Altre
imprese
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Variaz.
Var. in %
442
0
0
442
626
2. Attività materiali
0
0
0
0
0
0
n.d.
3. Attività immateriali
0
0
0
0
0
0
n.d.
4. Copertura di investimenti esteri
0
0
0
0
0
0
n.d.
5. Copertura dei flussi finanziari
0
0
0
0
0
0
n.d.
6. Differenze di cambio
0
0
0
0
0
0
n.d.
7. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
n.d.
4.871
0
0
4.871
4.871
0
0,00%
5.313
0
0
5.313
5.497
(184)
8. Leggi speciali di rivalutazione
Totale
(184) (29,39%)
(3,35%)
La valorizzazione al 30 Giugno 2009 risente della valutazione dei titoli AFS della Capogruppo secondo i criteri previsti negli IAS/IFRS. Si precisa
che le riserve da valutazione sono relative esclusivamente a titoli ed immobilizzazioni detenute dalla Capogruppo.
234
15.7 Riserve da valutazione: variazioni
15.7.1 Riserve da valutazione di pertinenza del Gruppo Bancario
Voci / Descizione
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
B1. Variazioni positive di "fair value"
B2. Altre variazioni
C.
Diminuzioni
C1. Variazioni negative di "fair value"
C2. Altre variazioni
D.
Rimanenze finali
Att. Fin.
disp. per la
vendita
Attività
materiali
Cop. di
investim.
esteri
Attività
imm.
Cop. dei
flussi
finanz.
Att. non
Leggi
corr. in via speciali di
di dism.ne rivalutaz.
Diff. di
cambio
Totale
30-giu-09
626
0
0
0
0
0
0
4.871
5.497
923
0
0
0
0
0
0
0
923
852
71
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
852
71
1.107
0
0
0
0
0
0
0
1.107
1.107
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.107
0
442
0
0
0
0
0
0
4.871
5.313
La voce "Leggi speciali di rivalutazione" comprende le riserve costituite a fronte di rivalutazione dei cespiti immobiliari sulla base delle L.576/75, Leggi n.
72/83, n. 408/90 e n. 413/91. Le diminuzioni sono relative alle minusvalenze da valutazione su titoli classificati disponibili per la vendita che, ai sensi dello IAS
39, riflettono le valutazioni al "fair value" direttamente a Patrimonio Netto. L'effetto complessivo sul dato dell'esercizio precedente è stato negativo per euro
184 migliaia.
15.7.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione
All'interno del Gruppo non vi sono imprese di assicurazione.
15.7.3 Di pertinenza delle altre imprese
Si precisa che le riserve da valutazione sono relative alla sola Capogruppo.
235
15.8 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Imprese di
assicurazione
Gruppo Bancario
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre Imprese
Tipologia Operazione/ Valori
Riserva
positiva
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Parziale Riserva Positiva e Negativa
Totale
Riserva
Riserva
Ris. posit.
negativa
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riser.
negat.
720
123
0
0
0
0
720
123
141
275
2.815
3.151
0
0
0
0
2.815
3.151
3.080
2.359
181
0
0
0
0
0
181
0
39
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.716
3.274
0
0
0
0
3.716
3.274
3.260
2.634
442
0
0
442
626
La voce "Leggi speciali di rivalutazione" comprende le riserve, rlative alla sola Capogruppo, costituite a fronte di rivalutazione dei cespiti immobiliari sulla base
delle L.576/75, Leggi n. 72/83, n. 408/90 e n. 413/91. Le diminuzioni sono relative alle minusvalenze da valutazione su titoli classificati disponibili per la vendita
che, ai sensi dello IAS 39, riflettono le valutazioni al "fair value" direttamente a Patrimonio Netto. L'effetto complessivo sul dato dell'esercizio precedente è stato
negativo per euro 184 migliaia.
236
15.9 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni
15.9.1 di pertinenza del Gruppo Bancario
Totale
Riserve da valutazione
Titoli di debito
Titoli di capitale Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
30-giu-09
1.
Esistenze iniziali
(134)
721
39
0
626
2.
Variazioni positive
750
31
142
0
923
2.1
Incrementi di fair value
679
31
142
0
852
2.2.
Rigiro a CE di riserve negative
0
0
0
0
0
- da deterioramento
0
0
0
0
0
- da realizzo
0
0
0
0
0
2.3
Altre variazioni
71
0
0
0
71
3.
Variazioni negative
19
1.088
0
0
1.107
3.1
Riduzione di fair value
19
1.088
0
0
1.107
3.2
Rettifiche da deterioramento
0
0
0
0
0
3.3
Rigiro a CE di riserve positive:
- da realizzo
0
0
0
0
0
3.4
Altre variazioni
0
0
0
0
0
4.
Rimanenze finali
597
(336)
181
0
442
La voce riserve di valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita risulta avvalorata dalla sola Capogruppo.
Nel corso del 2009 è stato incrementato il comparto dei titoli disponibili per la vendita (AFS), con l'acquisto prevalentemente di obbligazioni e
quote del fondo immobiliare chiuso Diaphora1. Le variazioni registrate a seguito della valutazione al "fair value" dei predetti strumenti finanziari
hanno avuto un effetto negativo, al netto delle imposte anticipate e differite, pari a 184 migliaia di euro. Le maggiori svalutazioni, pari a 1.057
migliaia di euro, sono state effettuate nel comparto azionario, mentre nel comparto azionario e oicr ci sono stati incrementi di fair value pari
complessivamente ad euro 802 migliaia.
15.9.2 di pertinenza delle imprese di assicurazione
All'interno del Gruppo non vi sono imprese di assicurazione.
15.9.3 di pertinenza delle altre imprese
Si precisa che le riserve da valutazione sono relative tutte alla Capogruppo.
237
Sezione 16 - Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210
16.1 Patrimonio di pertinenza di terzi: composizione
Voci / Valori
Gruppo
Bancario
Imprese di
Ass.ne
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Altre imprese
1.
Capitale
0
0
13
13
0
2.
Sovrapprezzi di emissione
0
0
0
0
0
3.
Riserve
0
0
54
54
71
4.
(Azioni proprie)
0
0
0
0
0
5.
Riserve da valutazione
0
0
0
0
0
6.
Strumenti di capitale
0
0
0
0
0
7.
Utile dell'esercizio di pertinenza di terzi
0
0
10
10
22
0
0
77
77
93
Totale
Il Patrimonio di pertinenza di terzi si presenta in incremento per effetto dell'acquisto del 3% del capitale della controllata Terbroker
Srl dalla Finabruzzo Spa. La quota di partecipazione al capitale della Terbroker Srl si attesta così, alla data del 30 Giugno 2009,
all'87,70%.
238
ALTRE INFORMAZIONI
1. Garanzie rilasciate e impegni
Voci / Componenti
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi
30-giu-09
31-dic-08
Var.
Var. in %
0
0
3.339
3.092
247
0
0
0
0
0
7,99%
n.d.
3.339
0
0
3.339
3.092
247
7,99%
(12,95%)
64.853
0
0
64.853
74.499
(9.646)
0
0
0
0
0
0
n.d.
64.853
0
0
64.853
74.499
(9.646)
(12,95%)
273.077
0
0
273.077
286.394
(13.317)
(4,65%)
4.934
0
0
4.934
5.401
(467)
(8,65%)
a) Banche
i)
Totale
0
a) Banche
b) Clientela
Totale
Altre imprese
3.339
a) Banche
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
Imprese di
Ass.ne
Gruppo
Bancario
a utilizzo certo
0
0
0
0
467
(467)
(100,00%)
4.934
0
0
4.934
4.934
0
0,00%
268.143
0
0
268.143
280.993
(12.850)
(4,57%)
205
0
0
205
8.561
(8.356)
(97,61%)
267.938
0
0
267.938
272.432
(4.494)
(1,65%)
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di
0
0
0
0
0
0
n.d.
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
0
0
0
0
0
0
n.d.
6) Altri impegni
0
0
0
0
0
0
n.d.
341.269
0
0
341.269
363.985
(22.716)
(6,24%)
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i)
a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
Totale
L'incremento della voce, relativa alla sola Capogruppo, è generato in gran parte dall'aumento delle garanzie rilasciate a clientela.
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Totale
Totale
30-giu-09
31-dic-08
Portafogli
Var.
Var. in '%
73.075
88.970
(15.895)
(17,87%)
0
0
0
0,00%
54.123
33.421
20.702
0,00%
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
0
0
0
0,00%
5. Crediti verso banche
0
0
0
0,00%
6. Crediti verso clientela
0
0
0
0,00%
7. Attività materiali
0
0
0
0,00%
127.198
122.391
4.807
3,93%
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Totale
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono ai titoli sottostanti le operazioni di pronti contro termine passivi effettuate dalla sola Capogruppo.
3. Informazioni sul leasing operativo
Il Gruppo non opera nel settore del leasing operativo.
239
5. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi
30-giu-09
0
a) Acquisti
1. Regolati
0
2. Non Regolati
0
b) Vendite
1. Regolate
0
2. Non Regolate
0
2. Gestioni patrimoniali
a) Individuali
b) Collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
22.032
22.032
0
3.979.839
a) Titoli di terzi in deposito connessi con lo svolgimento di banca deposit. (escluse le gestioni patrimoniali)
1.
titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
0
2.
altri titoli
0
b) Altri titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni patrimoniali): altri
1.596.266
1.
titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
864.028
2.
altri titoli
732.238
c) Titoli di terzi depositati presso terzi
d) Titoli di proprietà depositati presso terzi
5. Altre operazioni
1.594.045
789.528
0
240
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2009
Le informazioni incluse nella nota integrativa riguardanti i dati del 30 Giugno 2009 vengono riportate tenendo conto di quanto disposto dai Nuovi Principi
Contabili Internazionali IAS-IFRS ed esposte confrontate con i dati al 30 Giugno 2008.
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
1.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Attività finanziarie in bonis
Attività
Finanziarie
Deteriorate
Voci / Forme tecniche
Titoli di debito
1. Att. Fin. detenute per la negoziazione
2. Att. Fin. disp. per la vendita
3. Att. Fin. detenute sino a scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
Finanz.ti
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre Attività
Var. in %
1.540
0
0
5.838
7.378
2.285
237
0
0
0
237
388
(38,92%)
0
0
0
0
0
3.152
(100,00%)
(99,10%)
0
766
0
0
766
85.200
1.838
68.061
3.177
0
73.076
0
222,89%
6. Attività Finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
7. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
2.047
0
0
0
2.047
13.657
(85,01%)
0
0
0
8
8
17
(52,94%)
5.662
68.827
3.177
5.846
83.512
104.699
(20,24%)
8. Attività Fin. cedute non cancellate
9. Altre attività
Totale
La voce, in flessione del 20,24%, è composta da interessi attivi della Capogruppo, nettati dagli interessi infragruppo per 5.074 migliaia di euro. In relazione ai
crediti in sofferenza, gli interessi attivi comprendono esclusivamente gli interessi maturati ed incassati nel corso dell'esercizio.
Gli interessi attivi relativi a crediti verso banche comprendono gli interessi collegati all'investimento delle eccedenze di tesoreria, nonché gli interessi derivanti
dall'investimento nella riserva obbligatoria detenuta presso la Banca d'Italia della Capogruppo per 300 migliaia di euro. Gli interessi attivi maturati sui titoli di
debito sottostanti i pronti contro termine, pari ad euro 2.047, sono riclassificati nella sottovoce "Attività finanz. cedute e non cancellate".
1.1.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione
All'interno del Gruppo non vi sono imprese di assicurazione.
1.1.3 Di pertinenza delle altre imprese
Attività finanziarie in bonis
Attività
Finanziarie
Deteriorate
Voci / Forme tecniche
Titoli di debito
Finanz.ti
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre Attività
Var. in %
1. Att. Fin. detenute. per la negoziazione
0
0
0
0
0
0
2. Att. Fin. Valutate al "fair value"
0
0
0
0
0
0
3. Att. Fin. disp. per la vendita
0
0
0
0
0
0
4. Att. Fin. detenute sino a scadenza
0
0
0
0
0
0
5. Crediti verso banche
0
2.920
0
0
2.920
423
6. Crediti verso clientela
0
0
0
0
0
0
7. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
8. Attività Fin. cedute non cancellate
0
0
0
0
0
0
9. Altre attività
0
0
0
0
0
0
0
2.920
0
0
2.920
423
Totale
590,31%
590,31%
La voce è composta da interessi attivi delle società veicolo per euro 2.920 migliaia. La Terbroker Srl e la Sogiter Srl vedono elisi tutti gli interessi attivi
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Nessuna società consolidata presenta, all'interno dei propri bilanci, tale tipologia di interessi attivi.
241
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Interessi attivi e proventi assimilati su attività in valuta
Var. in %
Su attività in valuta - banche
74
206
(64,08%)
Su attività in valuta - clientela
205
310
(33,87%)
Su attività in valuta - titoli
58
159
(63,52%)
Su attività in valuta - altre
0
0
Saldo positivo dei differenz. di op. di copertura in valuta
0
0
337
675
Totale
(50,07%)
Gli interessi attivi su attività in valuta si presentano in decremento del 50,07%% e sono tutti relativi alla Capogruppo.
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria
Nel primo semestre del 2009 il Gruppo ha beneficiato di interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria relativi al portafoglio di
crediti leasing ceduto alla società veicolo Adriatico Finance SME per complessivi euro 1.836 migliaia.
1.3.3 Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione
Il Gruppo non presenta tale tipologia di interessi attivi.
242
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
1.4.1 Di pertinenza del Gruppo
Voci / Forme tecniche
1.
Debiti verso banche
2.
Debiti verso clientela
3.
Debiti
Titoli
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre Passività
Var. in %
632
0
91
723
2.652
(72,74%)
6.259
0
0
6.259
8.021
(21,97%)
Titoli in circolazione
0
14.084
0
14.084
17.124
(17,75%)
2.158,88%
4.
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
2.417
2.417
107
5.
Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
734
734
0
6.
Pass. fin. a fronte di attività non cancellate
2.311
0
0
2.311
10.321
7.
Altre passività
0
0
2
2
0
8.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
9.202
14.084
3.244
26.530
38.225
Totale
(77,61%)
(30,60%)
Gli interessi maturati su Passività associate ad attività cedute e non cancellate si riferiscono, per 1.932 migliaia di euro, alle operazioni di raccolta
Pronti contro termine, e per 378 migliaia di euro al costo del finanziamento ottenuto attraverso le operazioni di cartolarizzazione.
La Capogruppo vede elisi interessi passivi infragruppo per complessivi euro 1.833 migliaia, mentre le società veicolo registrano esclusivamente
interessi passivi per finanziamenti ricevuti dalla Capogruppo (complessivi euro 4.999 migliaia) completamente elisi in quanto interessi infragruppo.
1.4.2 Di pertinenza delle altre imprese
Voci / Forme tecniche
Debiti
Titoli
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre Passività
Var. in %
1.
Debiti verso banche
0
0
0
0
3.276
2.
Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
3.
Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
4.
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
5.
Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
6.
Pass. fin. a fronte di attività non cancellate
0
0
0
0
0
7.
Altre passività
0
0
0
0
0
8.
Deriìvati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.276
Totale
(100,00%)
(100,00%)
243
1.5 Interessi passivi ed oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Il Gruppo non presenta tale tipologia di interessi passivi.
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Interessi passivi su passività in valuta
Var. in %
Su passività in valuta - banche
62
184
(66,30%)
Su passività in valuta - clientela
21
168
(87,50%)
Su passività in valuta - titoli
0
0
Su passività in valuta - altre
0
0
Saldo dei diff. di op. di copertura in valuta
0
0
83
352
Totale
(76,42%)
Gli interessi passivi su attività in valuta sono tutti a carico della Capogruppo Banca Tercas Spa.
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria
Nessuna società consolidata presenta tale tipologia di interessi passivi. Nel corso del primo semestre 2009 non
sono state effettuate operazioni passive di locazione finanziaria.
244
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi / Valori
a)
garanzie rilasciate
b)
derivati su crediti
c)
servizi di gestione, intermediazione e consulenza
Gruppo
Bancario
Imprese
Altre Imprese
assicurative
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Variazione
Var. in %
261
0
0
261
344
(83)
(24,13%)
0
0
0
0
0
0
n.d.
4.112
0
324
4.436
4.721
(285)
(6,04%)
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni patrimoniali
3.1 individuali
3.2 collettive
118
144
0
0
0
0
118
144
95
166
23
(22)
24,21%
(13,25%)
128
0
0
0
0
0
128
0
458
0
(330)
0
(72,05%)
n.d.
4. custodia e amministrazione di titoli
117
0
0
117
143
(26)
(18,18%)
0
0
0
0
0
0
n.d.
6. collocamento di titoli
5. banca depositaria
893
0
0
893
1.275
(382)
(29,96%)
7. raccolta ordini
348
0
0
348
293
55
18,77%
0
0
324
324
0
324
n.d.
2.364
0
0
2.364
2.291
73
3,19%
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
710
1.654
0
0
871
1.420
0
0
(161)
234
n.d.
n.d.
(18,48%)
16,48%
4.009
0
88
4.097
3.884
213
5,48%
4
0
0
4
7
(3)
(42,86%)
2.600,00%
8. attività di consulenza
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1
9.2
9.3
gestioni patrimoniali
9.1.1 individuali
9.1.2 collettive
prodotti assicurativi
altri prodotti
d)
servizi di incasso e pagamento
e)
servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
0
0
710
1.654
f)
servizi per operazioni di factoring
27
0
0
27
1
26
g)
esercizio di esattorie e ricevitorie
0
0
0
0
0
0
n.d.
h)
altri servizi
10.974
0
0
10.974
9.126
1.848
20,25%
19.387
0
412
19.799
18.083
1.716
9,49%
Totale
Le commissioni percepite mostrano un incremento del 9,49%. Tuttavia si registra un decremento delle commissioni sulle gestioni patrimoniali individuali pari a 330
migliaia di euro ed in generale su tutto il comparto relativo alla gestione e intermediazione dei titoli.
Positivo è stato il risultato del servizio di distribuzione di prodotti di terzi, in particolare del credito al consumo Agos e Terfinance, che ha generato un incremento del
16,48% pari ad euro 234 mila. In crescita anche le commissioni relative ai servizi di incasso e pagamento e a quelli collegati alla categoria dei conti correnti,
riclassificate nella sottovoce "altri servizi".
Si precisa che sono state elise commissioni attive relative ad attività di servicing svolte per le due società veicolo per complessivi euro 74 migliaia.
245
2.2 Commissioni attive canali distributivi dei prodotti e servizi: Gruppo Bancario
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Canali / Valori
a)
presso propri sportelli
c)
3.385
Var. in %
4.024
(639)
(15,88%)
1. gestioni patrimoniali
128
458
(330)
(72,05%)
2. collocamento di titoli
893
1.275
(382)
(29,96%)
2.364
2.291
73
3,19%
3. servizi e prodotti di terzi
b)
Variazioni
offerta fuori sede
0
0
0
n.d.
1. gestioni patrimoniali
0
0
0
n.d.
2. collocamento di titoli
0
0
0
n.d.
3. servizi e prodotti di terzi
0
0
0
n.d.
altri canali distributivi
0
0
0
n.d.
1. gestioni patrimoniali
0
0
0
n.d.
2. collocamento di titoli
0
0
0
n.d.
3. servizi e prodotti di terzi
0
0
0
n.d.
La voce segna una diminuzione, pari al 15,88%, dovuta, in particolare, al decremento delle commissioni attive percepite sulle
gestioni patrimoniali (-72,05%) e sul collocamento di titoli (-29,96%). In incremento si presentano invece le commissioni sui servizi
e sui prodotti di terzi (+3,19%).
246
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi / Valori
a)
garanzie ricevute
b)
derivati su crediti
c)
servizi di gestione e intermediazione
Imprese
Altre Imprese
assicurative
0
0
0
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Variazione
0
0
Var. in %
0
n.d.
0
0
0
0
0
0
n.d.
156
0
0
156
139
17
12,23%
1. negoziazione di strumenti finanziari
68
0
0
68
62
6
9,68%
2. negoziazione di valute
20
0
0
20
16
4
25,00%
3. gestioni patrimoniali
13
0
0
13
2
11
550,00%
3.1 portafoglio proprio
0
0
0
0
2
(2)
(100,00%)
3.2 portafoglio di terzi
13
0
0
13
0
13
n.d.
55
0
0
55
59
(4)
(6,78%)
0
0
0
0
0
0
n.d.
4. custodia e amministrazione titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di Strum. Fin., prodotti e
d)
servizi di incasso e pagamento
e)
altri servizi
Totale
Gruppo
Bancario
0
0
0
0
0
0
n.d.
426
0
440
866
520
346
66,54%
47
0
64
111
502
(391)
(77,89%)
629
0
504
1.133
1.161
(28)
(2,41%)
Il Gruppo registra un decremento delle commissioni passive del 2,41% per effetto della diminuzione delle commissioni di arrangement pagate dalle società
veicolo Rmbs. Per quanto concerne l'attività della Capogruppo si precisa che le variazioni maggiormente significative si riscontrano nell'ambito dei servizi di
incasso e pagamento.
246
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
A. Att. Fin. det. per la negoziazione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Proventi da quote di
OICR
Dividendi
Proventi da quote di
OICR
Dividendi
Dividendi
Proventi da quote di
OICR
Altre imprese
Proventi da quote di
OICR
Dividendi
Dividendi
Voci / Proventi
Imprese di ass.ne
Proventi da quote di
OICR
Gruppo Bancario
Var. in %
0
0
0
0
0
0
0
0
0
580
0
0
0
0
0
580
0
842
C. Att. Fin. valutate al "fair value"
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
n.d.
D. Partecipazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
n.d.
580
0
0
0
0
0
580
0
842
B. Att. Fin. disp. per la vendita
Totale
0
n.d.
0 (31,12%)
0 (31,12%)
Il decremento dei dividendi (-31,12%) è da ricollegarsi in buona misura alla dismissione della Partecipazione della Terleasing e alla diminuzione delle attività
finanziarie detenute nel portafoglio disponibili per la vendita (AFS) della Capogruppo. Sono stati percepiti dividendi dalla ex controllata Terfinance Spa per euro
166 mila.
247
Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80
4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
4.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Operazioni / Componenti Reddituali
1.
Utili da negoz.
(B)
Plusv. (A)
Perdite da
negoziaziaz.
(D)
Minusv. (C)
Risultato
netto
(A+B)-(C+D)
Attività Finanziarie di negoziazione
5.853
673
(601)
(9)
5.916
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
5.836
17
0
0
0
639
5
0
0
29
(599)
0
(2)
0
0
(9)
0
0
0
0
5.867
22
(2)
0
29
Passività Finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.
Altre Attività e Pass. Fin: diff. di cambio
0
0
0
0
243
4.
Strumenti derivati
324
0
(255)
0
69
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
324
253
0
0
71
0
0
0
0
0
(255)
(255)
0
0
0
0
0
0
0
0
69
(2)
0
0
71
0
0
0
0
0
6.177
673
(856)
(9)
6.228
2.
4.2 Derivati su crediti
Totale
La voce presenta un incremento di 10.888 migliaia di euro rispetto al dato del 30 Giugno 2008. Tale risultato deriva dalla politica adottata dalla
Capogruppo tesa a scaricare sull'esercizio 2008 tutte le svalutazioni derivanti dalla crisi finanziaria, che ha provocato un significativo deprezzamento di
tutti gli strumenti finanziari ed anche dei titoli di Stato. Banca Tercas non si è avvalsa delle possibilità offerte dalla modifica dei principi IAS 39 e IFRS7,
che avrebbero consentito di rinviare agli anni futuri parte delle minusvalenze rilevate al 31/12/2008. Una più efficace e razionale gestione del portafoglio
ha portato alla realizzazione di utili e di significative plusvalenze aventi natura di riprese di valore su strumenti svalutati in precedenza (prevalentemente
CCT).
248
4.1.3 Di pertinenza delle altre imprese
Operazioni / Componenti Reddituali
1. Attività Finanziarie di negoziazione
Utili da negoz.
(B)
Plusv. (A)
Perdite da
Risultato netto
negoziaziaz. (D) (A+B)-(C+D)
Minusv. (C)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Altre Attività e Pass. Fin: diff. di cambio
0
0
0
0
0
4. Strumenti derivati
0
0
0
0
0
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.2 Derivati su crediti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività Finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
Totale
249
Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90
5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione
Alla data del 30 Giugno 2009 nessuna società del Gruppo pone in essere operazioni di copertura ai sensi dello IAS 39.
Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Risultato netto
Perdite
Utili
Risultato netto
Perdite
Utili
Perdite
Risultato netto
Altre imprese
Utili
Risultato netto
Perdite
Utili
Utili
Perdite
Voci / Componenti
reddituali
Imprese di assicurazione
Risultato netto
Gruppo Bancario
Attività finanziarie
1. Cred.vs banche
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Cred.vs clientela
0
0
0
0
0
0
0
(15)
(15)
0
(15)
(15)
0
0
0
3. Attività Fin. AFS
59
0
59
0
0
0
0
0
0
59
0
59
1.352
(280)
1.072
3.2 Tit.capitale
3.1 Tit.debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
535
(53)
482
3.3 O.I.C.R.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.4 Finanz.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
59
0
59
0
0
0
0
(15)
(15)
59
(15)
44
1.887
(333)
1.554
4. Attività Fin. HTM
Totale Attività
Passività finanziarie
1. Deb.vs banche
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Deb.vs client.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Titoli in circolazione
225
(42)
183
0
0
0
0
0
0
225
(42)
183
276
0
276
Totale Passività
225
(42)
183
0
0
0
0
0
0
225
(42)
183
276
0
276
Totale Netto
284
(42)
242
0
0
0
0
(15)
(15)
284
(57)
227
2.163
(333)
1.830
La tabella mostra un risultato positivo di complessivi 242 migliaia di euro derivante dalla compravendita di titoli detenuti nel portafoglio AFS della Capogruppo per
59 migliaia di euro e dalla negoziazione delle obbligazioni Banca Tercas per 183 migliaia di euro.
250
Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al "fair value" - Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
7.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Operazioni / Componenti reddituali
1. Attività finanziarie di negoziazione
Utili da realizzo
(B)
Plusvalenze (A)
0
Minusvalenze
(C)
0
Perdite da realizzo Risultato netto
(D)
(A+B)- (C+D)
0
0
0
1.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
1.2 Titoli di capitale
0
0
0
0
0
1.3 Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
1.4 Finanziamenti
0
0
0
0
0
1.5 Altre
0
0
0
0
0
19
0
(382)
0
(363)
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli in circolazione
19
0
(382)
0
(363)
2.2 Debiti verso banche
0
0
0
0
0
2.3 Debiti verso clientela
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
458
0
0
0
458
458
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
458
0
0
0
0
0
0
0
0
477
0
(382)
0
95
3. Altre attività e passività fin. diff. di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
La tabella mostra il risultato della valutazione delle obbligazioni della Capogruppo allocate nel portafoglio delle "Passività finanziarie di negoziazione
valutate al fair value" e dei relativi derivati connessi di copertura gestionale. Complessivamente tali strumenti fanno registrare al 30 Giugno 2009 un
effetto positivo di euro 95 mila.
7.1.3 Di pertinenza delle altre imprese incluse nel consolidamento
Si precisa che non vi sono poste di conto economico relative ad attività e passività finanziarie valutate al fair value relative alle altre imprese incluse
nel consolidamento.
251
Sezione 8 - Le rettifiche / Riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
Il Gruppo espone in questa voce le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, di attività finanziarie disponibili per la vendita e di altre attività finanziarie.
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
8.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Rettifiche di valore (1)
Specifiche
A. Crediti vs banche
B. Crediti vs clientela
C.
Totale
Di Portafoglio
Specifiche
Totale
Di portafoglio
Totale
Var.
Altre
Cancellazioni
Operazioni /
Componenti reddituali
Riprese di valore (2)
A
B
A
B
A
30-giu-08
30-giu-09
B
Var. in %
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(1)
1
n.d.
(18)
(14.814)
0
(675)
179
621
0
2.634
(12.073)
(10.122)
(1.951)
19,27%
(18)
(14.814)
0
(675)
179
621
0
2.634
(12.073)
(10.123)
(1.950)
19,26%
Legenda:
A = da interessi
B = altre riprese
Si precisa che i valori esposti in tabella sono relativi alla sola Capogruppo.
Le rettifiche di valore specifiche su sofferenze ammontano ad euro 12.412 migliaia, quelle su incagli a 1.471 migliaia, mentre le rettifiche su sconfinati sono state di
euro 931 migliaia. Le rettifiche di valore di portafoglio su crediti vivi ammontano ad euro 675 migliaia.
Le riprese di valore specifiche su posizioni a sofferenza sono pari a 481 migliaia di euro mentre sulle posizioni in incaglio sono pari ad euro 319 migliaia. Le altre
riprese sono relative a crediti in bonis per 2.634 migliaia di euro.
Il modello di valutazione dell’impairment collettivo deve essere applicato a classi di crediti omogenee per caratteristiche di rischio per le quali vi sono state oggettive
evidenze di impairment (cosiddetti crediti performing).
La ripartizione dei crediti in categorie omogenee deriva da un sistema di valutazione interno.
Il principio IAS 39 raccomanda di considerare le variabili indicative della capacità del debitore di pagare tutti gli importi dovuti in base ai termini contrattuali.
Il modello di determinazione dell’impairment collettivo è basato sulla stima dei flussi di cassa futuri al netto delle perdite attese e sulla loro attualizzazione in base al
tasso interno di rendimento originario dell’operazione.
La metodologia di calcolo dell’impairment collettivo della Banca prevede che le perdite attese vengano stimate utilizzando i tassi di Probability of Default e Loss Given
Default.
In attesa delle PD e delle LGD “convalidate” da Banca d’Italia e basate su serie storiche rappresentative, la Banca ha scelto di adottare una soluzione temporanea
nella quale:
- la PD è sostituita dalla media mobile dei tassi di decadimento di Banca d’Italia rilevati negli ultimi 10 anni;
- la LGD è sostituita dai tassi di recupero determinati sulle posizioni a sofferenze aperte e chiuse negli ultimi dieci anni.
8.1.3 Di pertinenza delle altre imprese incluse nel consolidamento
Si precisa che non vi sono rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento relative alle altre imprese incluse nel consolidamento.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
8.3.1 Di pertinenza del Gruppo Consolidato
Nel corso del primo semestre 2009 non sono state registrate rettifiche di strumenti finanziari appartenenti alla categoria delle attività finanziarie detenute fino a
scadenza.
252
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
8.4.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Rettifiche di valore (1)
Specifiche
Di Portafoglio
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Di portafoglio
Var.
Altre
Cancellazioni
Altre
Operazioni / Componenti
reddituali
Cancellazioni
Specifiche
Riprese di valore (2)
A
B
A
Var. in %
B
A.
Garanzie Rilasciate
0
0
0
(124)
0
0
74
0
(50)
(159)
109
(68,55%)
B.
Derivati su Crediti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
n.d.
C. Impegni ad erogare Fondi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
n.d.
D. Altre Operazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
(1)
(100,00%)
E.
0
0
0
(124)
0
0
74
0
(50)
(158)
108
(68,4%)
Totale
Legenda
A = da interessi
B = altre riprese
La tabella evidenzia che il Gruppo, al 30 Giugno 2009, registra rettifiche di valore su crediti di firma per complessivi 50 mila euro. Si precisa, altresì, che le voci sopra riportate
sono relative tutte alla Capogruppo.
8.4.3 Di pertinenza delle altre imprese incluse nel consolidamento
Si precisa che non vi sono rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie relative alle altre imprese incluse nel consolidamento.
Sezione 9 - Premi netti - Voce 150
9.1 Premi netti: composizione
Il Gruppo non presenta valori relativi alla voce 150 del Conto Economico non essendo presente alcuna società assicurativa tra quelle appartenenti al perimetro di
consolidamento.
Sezione 10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160
Il Gruppo non presenta valori relativi a tutta la Sezione 10 riservata alle imprese di assicurazione, poichè non sono presenti nel Gruppo Banca Tercas società di tale natura.
253
Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180
11.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori
Gruppo
Bancario
Imprese
ass.ve
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre imprese
Var. in %
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) acc.to al trattamento di fine rapporto
18.130
0
118
18.248
18.613
5.026
0
13
5.039
4.975
1,29%
608
0
0
608
256
137,50%
35
0
1
36
60
(40,00%)
349
0
5
354
1.045
(66,12%)
0
0
0
0
12
(100,00%)
51
0
0
51
86
(40,70%)
1.776
0
0
1.776
1.771
0,28%
0
0
0
0
0
n.d.
f) acc.to al f.do trattamento di quiescenza e simili
- a contribuzione definita
- a prestazione definita
n.d.
g) versamenti ai f.di di previdenza compl. esterni
- a contribuzione definita
- a prestazione definita
h) costi da accordi di pag. basati su propri strum. patrim.
i) altri benefici a favore dei dipendenti
l) spese per personale collocato a riposo
2) Altro personale
3) Amministratori e Sindaci
Amministratori
Sindaci
Totale
(1,96%)
n.d.
0
0
0
0
0
n.d.
741
0
7
748
850
(12,00%)
0
0
0
0
0
n.d.
30
0
0
30
0
n.d.
183
48
0
0
66
4
249
52
108
227
130,56%
(77,09%)
26.977
0
214
27.191
28.003
(2,90%)
Le spese per il personale risultano in diminuzione del 2,90% rispetto a quelle sostenute nello stesso periodo dell'anno precedente. La diminuzione è dovuta
principalmente dal costo del trattamento di fine rapporto, in quanto la riforma previdenziale 2008 aveva richiesto un maggior accantonamento. Il decremento
della sottovoce "Salari e stipendi" è diretta conseguenza della politica di esodo incentivato. Le variazioni delle altre della voce sono in linea con le attese.
Si precisa che, a seguito di disposizione di Banca d'Italia, i compensi pagati ai sindaci sono stati riclassificati nella voce 150 a), sottovoce 3) Amministratori.
Conseguentemente la stessa riclassificazione è stata effettuata per il primo semestre 2008.
L'accantonamento alla riserva matematica del fondo di previdenza interno a prestazione definita (FIP), della sola Capogruppo, è stato pari a 51 migliaia di
euro. Si segnala che la diminuzione del 49,92% della sottovoce "accantonamento al fondo trattamento di quiescienza" è stata determinata dalla chiusura del
Fondo Pensione Interno a contribuzione definita in quanto tutti i dipendenti attivi della Capogruppo hanno aderito a Fondi di Previdenza Esterni. Inoltre nel
2008 si è registrata la fuoriuscita dal Fondo Interno Pensione a prestazione definita di circa l'80% dei pensionati di Banca Tercas.
254
11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria: gruppo consolidato
Nella tabella vengono riepilogati i dati relativi al personale dipendente medio del gruppo consolidato.
Organico Medio del Gruppo
Gruppo Bancario
Imprese
assicurative
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre Imprese
Diff.
Personale dipendente
841
0
8
849
827
22
a) dirigenti
b) totale quadri direttivi
8
185
0
0
0
0
8
185
13
174
- di 3° e 4° livello
c) restante personale dipendente
Altro personale
Totale
86
0
0
86
76
648
0
8
656
640
(5)
11
10
16
0
0
1
1
4
(3)
841
0
9
850
831
19
Il numero medio dei dipendenti del Gruppo Tercas Spa registra un incremento di 19 unità lavorative, imputabili alla Capogruppo che sta
realizzando un piano strategico di espansione unitamente ad un elevato "turn over" del proprio personale dipendente. Si precisa, inoltre, che il
personale dell'ex controllata Terleasing Spa, dopo la cessione del pacchetto di maggioranza, è stato riassorbito dalla Capogruppo: 7 unità nel
corso del 2008 e due unità nel corso del primo semestre 2009.
255
11.5 Altre spese amministrative: composizione
Gruppo
Bancario
Composizione "altre spese amministrative"
Imprese
Assicurative
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre Imprese
Var. in %
Imposte indirette e tasse:
- imposta di bollo
- tassa sui contratti di borsa
- imposta comunale sugli immobili
2.608
0
1
2.609
2.542
2,64%
0
0
0
0
0
n.d.
189
0
0
189
192
(1,56%)
1.169
0
18
1.187
991
19,78%
- servizi telefonia e telecomunicazione rete/dati
641
0
5
646
552
17,03%
- legali e notarili
321
0
5
326
308
5,84%
80
0
0
80
135
(40,74%)
- manut. beni mobili, immobili e sistemi informativi
870
0
2
872
975
(10,56%)
- premi di assicurazione: danni
174
0
5
179
451
(60,31%)
- premi di assicurazione: clientela
1.325
0
0
1.325
1.503
(11,84%)
- beneficenza ed elargizioni varie
250
0
0
250
0
n.d.
97
0
0
97
110
(11,82%)
- altre imposte indirette e tasse
Altre spese:
- fitti e canoni passivi: sistemi informativi
- addestramento e rimborsi al personale
- personale distaccato da altre società del Gruppo
0
0
0
0
0
n.d.
174
0
0
174
133
30,83%
- fitti e canoni passivi: beni immobili
1.580
0
0
1.580
1.408
12,22%
- servizi in outsourcing: sistema informativo
2.294
0
2
2.296
2.231
2,91%
120
0
0
120
128
(6,25%)
0
0
0
0
8
(100,00%)
- servizi di pulizia e simili
305
0
3
308
290
6,21%
- servizi postali e telegrafici
773
0
0
773
749
3,20%
- servizi idrici, di illuminazione, riscaldam. e condominio
749
0
1
750
593
26,48%
- stampati e materiali di consumo
300
0
0
300
367
(18,26%)
- trasporti e servizi collegati
647
0
0
647
652
(0,77%)
- vigilanza e allarme
131
0
0
131
98
33,67%
1.268
0
13
1.281
1.452
(11,78%)
664
0
3
667
761
(12,35%)
- fitti e canoni passivi: beni mobili
- servizi in outsourcing: gestione archivi e documenti
- servizi in outsourcing: altri servizi da terzi
- altri servizi professionali
- altri servizi non professionali
- informazioni e visure
99
0
0
99
100
(1,00%)
- contributi associativi
166
0
1
167
140
19,29%
- pubblicità, promozione e rappresentanza
945
0
1
946
698
35,53%
- altre spese
432
0
170
602
199
202,51%
18.371
0
230
18.601
17.766
4,70%
Totale
La voce presenta un incremento legato agli incrementi delle spese amministrative per l'apertura di nuove filiali della Capogruppo, alle maggiori spese per la
sponsorizzazione del Teramo Basket, per il contributo di solidarietà "pro terremotati L'Aquila" per 250 migliaia di euro. Le società veicolo presentano spese
amministrative per complessivi euro 121 mila. L'incremento delle imposte indirette e delle tasse a carico della Capogruppo (+6,67%) è legato, in particolare,
all' aumento delle spese di registro dei decreti ingiuntivi in conseguenza delle maggiori azioni legali effettuate per il recupero dei crediti in sofferenza. Parte di
tali spese sono oggetto di rivalsa nei confronti della clientela.
Infine si segnala la diminuzione delle spese per servizi telematici Cerved e Crif e dei premi di assicurazione dovuta alla minore erogazione del credito.
256
Sezione 12 - Accantonamenti netti ai Fondi per Rischi ed Oneri - Voce 190
12.1 Accantonamento netti ai Fondi per Rischi ed Oneri - Voce 190
Voce
Gruppo
Bancario
Imprese
assicurative
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre imprese
Accantonamenti dell'esercizio
1.277
0
0
1.277
(1.132)
Totale Acc.ti al Fondo Rischi ed Oneri
1.277
0
0
1.277
(1.132)
La voce ammonta complessivamente a 1.277 migliaia di euro, relativi ad accantonamento della sola Capogruppo. Nel dettaglio sono stati
effettuati accantonamenti per 2.387 migliaia di euro, accantonamenti per effetto attualizzazione per euro 255 migliaia e riprese di valore,
relative a fondi ritenuti esuberanti, per euro 1.365 migliaia.
257
Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 200
13.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
13.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Attività / Componente reddituale
Rett. di valore per
Riprese di valore
deterior.
Amm.to
Risultato
Netto
(a+b-c)
Composizione in
%
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà:
- Ad uso funzionale
- Per investimento
995
90
0
0
0
0
995
90
91,71%
8,29%
0
0
0
0
0
0
0
0
n.d.
n.d.
1.085
0
0
1.085
100,00%
A.2 Acquisite in leasing finanziario:
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
Le rettifiche di valore su attività materiali sono da attribuirsi, per il 91,71%, ad attività materiali detenute per uso funzionale, e per l'8,29% ad attività
materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta sostanialmente stabile rispetto al saldo dell'esercizio precedente quando si era attestata
ad euro 1.108 migliaia. La Sogiter Srl registra ammortamenti per euro 67 migliaia.
13.1.3 Di pertinenza delle altre imprese
Attività / Componente reddituale
Rett. di valore per
Riprese di valore
deterior.
Amm.to
Risultato
Netto
(a+b-c)
Composizione in
%
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà:
- Ad uso funzionale
- Per investimento
1
0
0
0
0
0
1
0
100,00%
0,00%
A.2 Acquisite in leasing finanziario:
- Ad uso funzionale
- Per investimento
0
0
0
0
0
0
0
0
n.d.
n.d.
1
0
0
1
100,00%
Totale
Le rettifiche di valore esposte in tabella si riferiscono agli ammortamenti di attrezzature d'ufficio della società Terbroker Srl. Anche nel primo semestre
2008 l'importo degli ammortamenti delle altre società del Gruppo era stato pari ad euro 1 migliaia.
258
Sezione 14 - Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 210
14.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione
14.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario
Attività / Componente reddituale
A.
Rett. di valore
per deterior. (b)
Amm.to (a)
Risultato
Netto
(a+b-c)
Riprese di
valore (c)
Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall'azienda
- Altre
A.2 Acquisite in locazione finanziaria
Totale
0
41
0
0
0
0
0
41
0
0
0
0
41
0
0
41
Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano esclusivamente licenze software acquisite all'esterno. La voce si presenta
sostanzialmente invariata rispetto al saldo del periodo precedente quando si era attestata ad euro 40 migliaia.
14.1.3 Di pertinenza delle altre imprese
Attività / Componente reddituale
A.
Rett. di valore
per deterior. (b)
Amm.to (a)
Risultato
Netto
(a+b-c)
Riprese di
valore (c)
Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall'azienda
- Altre
0
0
0
0
0
0
0
0
A.2 Acquisite in locazione finanziaria
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano licenze software acquisite all'esterno dalla società Terbroker Srl per euro 0,5 migliaia.
La voce si presenta sostanzialmente invariata rispetto al saldo del periodo precedente.
259
Sezione 15 - Gli Altri Oneri e Proventi di Gestione - Voce 220
15.1 Altri Oneri di Gestione - 15.2 Altri Proventi di Gestione
Composizione "Altri Oneri di Gestione"
Gruppo
Bancario
Imprese
assicurative
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre Imprese
Var. in %
Altri Oneri di gestione
Spese manutenzione non contrattuale
0
0
0
0
Sopravvenienze passive varie
311
0
0
Amm.to Costi di allestimento immobili di terzi
338
0
0
11
0
65
0
Altri Oneri finanziari procedura Dettaglio
343
(100,00%)
311
19
1.536,84%
338
147
129,93%
0
11
8
37,50%
0
65
68
(4,41%)
Altri Proventi di gestione
Fitti attivi
Recupero di Imposte
3.244
0
0
3.244
2.970
9,23%
Recupero Premi Assicurazioni
1.209
0
0
1.209
1.312
(7,85%)
Recupero Spese ripetibili su crediti
546
0
0
546
394
38,58%
Recupero spese varie
619
0
0
619
748
(17,25%)
Sopravvenienze attive e Differenza di consolidament
215
0
1
216
1.522
(85,81%)
5.238
0
1
5.239
6.497
(19,36%)
Totale
Da sottolineare l'incremento dei recuperi delle spese assicurative effettuato dalla Capogruppo, legato alla rinnovata politica commerciale nel settore.
260
Sezione 16 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 240
16.1 Utili (perdite) delle partecipazioni:
Componente Rreddituale/Settori
Gruppo
bancario
Imprese
assicurative
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre imprese
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Risultato netto
0
0
0
0
0
Totale
0
0
0
0
0
1.Rivalutazioni
2.Utili da cessione
3.Riprese di valore
4. Altre variazioni positive
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altre variazioni negative
Risultato netto
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi
1.Rivalutazioni
2.Utili da cessione
3.Riprese di valore
4. Altre variazioni positive
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altre variazioni negative
Nel corso dei primi sei mesi del 2009 non vi sono stati utili generati dalla cessione di partecipazioni. La plusvalenza derivante dalla vendita della
controllata Terleasing Spa è stata riclassificata a voce 310 del Conto Economico Consolidato nel conto economico del primo semestre 2008. Spa.
Sezione 17 - Risultato netto della valutazione al "fair value" delle attività materiali ed immateriali - Voce 250
17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali, immateriali: composizione
La voce non è valorizzata nei bilanci delle società consolidate.
261
Sezione 19 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 270
19.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente Reddituale/Settori
Gruppo Bancario
Imprese
assicurative
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre imprese
A. Immobili
- Utili da cessione
0
0
0
0
0
- Perdite da cessione
0
0
0
0
0
- Utili da cessione
0
0
0
0
1
- Perdite da cessione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
B. Altre attività
Risultato netto
Le plusvalenze realizzate nel corso dell'anno 2008 sono relative alla vendita di alcuni beni mobili della Capogruppo, quali computers obsoleti per
lo svolgimento dell'attività bancaria ad associazioni culturali e circoli ricreativi. Nel corso del primo semestre 2009 non si registrano vendite di
attività materiali.
262
Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 290
20.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
Componente/Valori
1. Imposte correnti (-)
Gruppo
Bancario
Imprese
assicurative
(13.092)
0
Altre
imprese
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Variazione
(47)
(13.139)
(9.704)
(3.435)
2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
0
0
0
0
0
0
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
0
0
0
0
0
0
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
700
0
0
700
(898)
1.598
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
(41)
0
0
(41)
256
(297)
(12.433)
0
(47)
(12.480)
(10.346)
(2.134)
Imposte di competenza dell'esercizio
Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, tenendo conto anche delle disposizioni di cui al D.Lgs 28 febbraio 2005,
n.38 e della riforma IRES ed IRAP introdotta con la Legge Finanziaria 2008 che ha sancito la prevalenza del c.d. "principio di derivazione accentuata".
Gli oneri fiscali anticipati e differiti per Ires e per Irap sono calcolati, sui soli cespiti imponibili e deducibili, secondo le aliquote che si presume saranno in
vigore al momento del rientro del differimento temporale.
La variazione delle imposte anticipate mostrate nel prospetto, pari a 700 migliaia di euro, di cui 5 mila relative alla controllata Sogiter Srl, corrisponde al
saldo tra aumenti e diminuzioni delle stesse in contropartita del Conto Economico come mostrato nella tabella di cui al punto 14.3 dell'Attivo.
La variazione delle imposte differite mostrate nel prospetto, pari a 41 migliaia di euro, corrisponde al saldo tra aumenti e diminuzioni delle imposte differite
in contropartita del Conto Economico mostrato nella tabella di cui al punto 14.4 dell'Attivo.
263
Sezione 21 - Utili (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 310
21.1 Utile (perdita) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione
Componenti Reddituali/Settori
Gruppo
Bancario
Imprese
assicurative
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
Altre imprese
Gruppo di attività/passività
1. Proventi
0
0
0
0
2.712
2. Oneri
0
0
0
0
(2.332)
3. Risultato delle valutazioni del gruppo di att.
0
0
0
0
0
4. Utili (perdite) da realizzo
0
0
0
0
5.145
5. Imposte e tasse
0
0
0
0
(327)
0
0
0
0
5.198
Utile (perdita)
La voce relativa al primo semestre 2008 accoglie la plusvalenza realizzata dalla cessione alla società Vega Management Srl del
76,90% delle azioni della Terleasing Spa.
21.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative a Gruppi di Attività / Passività in via di dismissione
Componente/Valori
Totale
Totale
30-giu-09
30-giu-08
(327)
1. Fiscalità corrente
0
2. Variazioni delle imposte anticipate (+/-)
0
0
3. Variazione delle imposte differite
0
0
4. Imposte sul reddito di esercizio (-1+/-2+/-3)
0
(327)
264
Sezione 22 - Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi - Voce 330
22.1 Dettaglio della voce 330 "utile d'esercizio di pertinenza di terzi"
SOCIETA' DEL GRUPPO
% Partecip.
Inter.
% di Poss.
% di Altri
0,00%
0
TERCAS SPA
1
SO.G.I.TER SRL
100,00%
0,00%
100,00%
Utile
Utile di
Terzi
P. Netto
6
P. Netto di
Terzi
2.845
0
0
10
67
10
67
2
TERBROKER SRL
87,70%
0,00%
87,70%
12,30%
81
548
3
ADRIATICO FINANCE SME
0,00%
0,00%
0,00%
100,00%
(969)
(655)
4
ADRIATICO FINANCE RMBS
0,00%
0,00%
0,00%
100,00%
(186)
929
5
ADRIATICO FINANCE SME CART. TERFINANCE
0,00%
0,00%
0,00%
100,00%
326
0
(742)
3.667
265
PARTE D - INFORMATIVA DI SETTORE
Il prospetto recante le risultanze per settori, così come previsto dal novellato IFRS 8, è stato redatto facendo riferimento ai dati del Servizio Risk Management - controllo di
gestione. L'identificazione dei segmenti operativi è basata sul reporting esaminato dagli amministratori al fine di prendere le decisioni strategiche commerciali.
Per apprezzare correttamente le risultanze reddituali dei singoli settori si è fatto utilizzo del Tasso Interno di Trasferimento (TIT), convenzionalmente fissato nella misura
dell'Euribor ad 1 mese lettera, che consente di remunerare egualmente sia l'attività di raccolta che quella di impiego.
Per la redazione del segment reporting sono stati estratti i dati per singolo cliente e rapporto, con evidenza dei prodotti finanziari, riepilogati nel margine finanziario, e dei
prodotti di servizio che sono confluiti nelle commissioni nette e nei proventi diversi.
L'attribuzione delle spese del personale è stato effettuato imputando l'onere dei dipendenti di rete e ribaltando il costo delle unità centrali. Sono stati esclusi gli oneri relativi
alla Finanza Aziendale ed all'Area Direzionale. Egualmente si è proceduto per le Spese amministrative.
Le voci di accantonamento al Fondo per Rischi ed Oneri e Rettifiche di valore nette sono state imputate in via analitica.
Dall'analisi delle risultanze appare preponderante l'apporto dei settori Famiglie ed Altri Operatori che costituiscono il "core business" del Gruppo.
Di minore entità, in valore assoluto, l'apporto degli altri due settori individuati: mentre per la Finanza Aziendale i valori esprimono la bassa propensione al rischio della
Capogruppo, con conseguente investimento in titoli dotati di buono standing creditizio e rating, per quanto riguarda l'Area Direzionale i valori reddituali sono da ascriversi
essenzialmente alle risultanze della gestione delle partecipazioni della Capogruppo.
I risultati per settori di attività al 30 Giugno 2009
Voci
Interessi netti (interessi attivi - passivi - effetto TIT)
Small
Business
Corporate
Seg.
Residuale
Family
Finanza
Aziendale
Area Direz.
Totale
30.06.09
20.483
6.025
10.862
18.436
2.257
1.838
59.901
Dividendi
0
0
0
0
580
0
580
Utili (perdite) da cessioni
0
0
0
0
0
227
227
2.084
1.704
7.033
7.854
(9)
0
18.666
Risultato dell'attività di negoziazione
0
0
113
0
6.017
99
6.229
Altri proventi (oneri) di gestione
0
0
0
0
0
5.239
5.239
Proventi operativi netti
22.567
7.729
18.008
26.290
8.845
7.403
90.842
Spese del personale (ribaltate secondo i proventi netti)
(8.840)
(2.228)
(7.526)
(7.645)
(68)
(885)
(27.192)
Spese amministrative
(2.497)
(509)
(2.644)
(6.346)
(33)
(6.572)
(18.601)
(104)
(21)
(110)
(263)
0
(629)
(1.127)
(11.441)
(2.758)
(10.280)
(14.254)
(101)
(8.086)
(46.920)
11.126
4.971
7.728
12.036
8.744
(683)
43.922
Utile (perdite) da cessioni investimenti
0
0
0
0
0
0
0
Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri
0
0
0
0
0
(1.277)
(1.277)
Commissioni nette
Amm.to immobilizzazioni immateriali e materiali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Rettifiche di valore nette su crediti
(1.712)
(326)
(721)
(1.834)
0
(7.480)
(12.073)
Rettifiche di valore nette su altre attività
0
0
0
0
0
(50)
(50)
Utili (perdite) su attività fin. HTM ed altri investimenti
0
0
0
0
0
95
95
9.414
4.645
7.007
10.202
8.744
(9.395)
30.617
Risultato corrente al lordo delle imposte
A.2 Distribuzione per settori di attività: dati patrimoniali
Voci
Crediti verso la clientela
Finanza
Aziendale
Altri
operatori
Famiglie
Area Direz.
Finanza
Aziendale
Area Direz.
Consolid.
1.088.145
207.017
458.184
1.134.817
0
0
2.888.163
Debiti verso la clientela (voci 20-30 e 50 dello SP Passivo)
130.821
41.518
832.534
1.869.239
0
0
2.874.112
Altre attività finanziarie (al netto delle passività finanziarie)
0
0
0
0
277.226
0
277.226
Posizione interbancaria netta
0
0
0
0
25.887
0
25.887
1.218.966
248.535
1.290.718
3.004.056
303.113
0
6.065.388
TOTALE
Si precisa che non viene riportata l'informativa comparativa con i dati al 30 Giugno 2008 non essendo disponibili le informazioni aggregate nello stesso modo ed essendo
troppo oneroso effettuare la riclassificazione dei dai del primo semestre 2008.
In relazione allo schema secondario, essendo prevalentemente concentrata l'attività del Gruppo nella Regione Abruzzo, l'informativa della distribuzione per aree geografiche
non viene fornita in quanto scarsamente significativa.
266
Parte E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
SEZIONE 1 - RISCHI DEL GRUPPO BANCARIO
1.1 RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1.
Aspetti generali
L’approvazione definitiva del Nuovo Accordo sul Capitale e la successiva entrata in vigore della nuova regolamentazione, hanno dato nuovo impulso alle attività finalizzate
per cogliere le significative opportunità gestionali ed operative che derivano dall’adozione di metodologie di controllo e gestione dei rischi favorite dall’Accordo, al fine di
un'amministrazione ottimale del capitale regolamentare.
La crescente importanza che sta assumendo l’attività di controllo dei rischi e le esigenze, anche competitive, di una gestione aziendale fondata sulla valutazione della
rischiosità della Clientela, nonché la considerazione dei nuovi obblighi normativi relativi alla conformità regolamentare, ha portato la Capogruppo nel 2006 alla creazione al
proprio interno di un'Area denominata "Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance" che comprende al suo interno i tre Servizi citati al fine di realizzare
una più efficiente ed efficace operatività. A tale Area è affidato il compito di sviluppare le metodologie e gli strumenti connessi all'identificazione, valutazione e controllo dei
rischi aziendali allo scopo di minimizzare l’esposizione alla rischiosità che caratterizza l’attività bancaria e al fine di salvaguardare il Patrimonio del Gruppo.
In particolare è stato creato il Servizio Compliance, con incarichi specifici inerenti il controllo del rispetto della normativa interna ed esterna di interesse della Banca e sono
stati consolidati gli obiettivi dell’Ufficio Controllo Rischi di Credito che, nello specifico, assolve al compito di assicurare il controllo dei rischi di credito mediante
l’individuazione ed il monitoraggio delle relazioni che presentano irregolarità andamentali ed ha cura, inoltre, di ridurre o prevenire l’innalzamento del livello di rischio delle
posizioni che presentano sintomi di difficoltà.
Banca Tercas continua, infatti, ad essere attenta ai bisogni del territorio in cui opera. Le politiche creditizie e commerciali hanno confermato l'intenzione di rivolgersi alle
famiglie e alle piccole imprese come target di clientela privilegiata puntando sull’aspetto relazionale quale elemento di distinzione della propria attività di banca locale.
In particolare, l’offerta di prodotti a favore delle famiglie si è ampliata con l’introduzione di nuovi “mutui residenziali”, conti a pacchetto specifici ed il lancio delle Gestioni
Patrimoniali a marchio proprio.
Politiche di gestione del rischio di credito
2.
Il primo pilastro del Nuovo Accordo sul Capitale definisce le regole per la determinazione del capitale minimo richiesto in funzione dei rischi assunti nell’attività creditizia del
Gruppo. In particolare, il focus riguarda il rischio di credito, rappresentato dalla possibilità che un debitore non adempia, in tutto o in parte, alle proprie obbligazioni (c.d.
"default"). Dal punto di vista logico, misurare tale rischio significa misurare la perdita che la Banca potrebbe subire al verificarsi dell’inadempimento. Tale perdita potrebbe
essere generata non solo da un mancato recupero delle somme dovute (in conto capitale e/o interesse) ovvero dall’insolvenza in senso stretto, ma anche dalla riduzione del
valore di mercato di un portafoglio crediti conseguente ad un deterioramento del merito creditizio della controparte.
La Capogruppo attribuisce grande importanza al presidio del rischio di credito: al fine di garantire la stabilità finanziaria e patrimoniale necessaria per l’operatività aziendale,
si è investito, in questi anni, in progetti e strumenti volti a migliorare i sistemi di gestione, misurazione, valutazione e monitoraggio del rischio di credito sia per allinearsi ai
nuovi standard regolamentari sia, in ambito strategico, per migliorare l’allocazione del Patrimonio.
Sono in fase avanzata le attività pianificate a livello consortile con il fornitore di servizi informatici. In particolare, i progetti in corso mirano:
·
·
·
alla realizzazione di modelli interni di rating;
all'utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio;
al monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio;
Con riferimento all'aspetto regolamentare, le attività attualmente in corso sono coerenti con l'obiettivo di adottare, nel medio termine, un approccio di tipo "IRB foundation".
Nel corso del 2006 la Capogruppo ha sviluppato un modello di rating interno i cui presupposti si basano su variabili quantitative e qualitative. Per l’analisi quantitativa si
considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di
struttura del debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti
qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in
relazione al tipo di società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o ordinaria). Tale modello, ancora in fase di
collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico-quantitativi e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizione maggiore di
zero.
Per quanto riguarda il calcolo dei Requisiti Minimi Patrimoniali nel corso del 2008 sono state adottate le nuove regole c.d. Nuovo Accordo sul Capitale che hanno evidenziato
un minor assorbimento patrimoniale sottolineando la patrimonializzazione della Capogruppo e dell'intero Gruppo consoldiato.
2.1
Aspetti organizzativi
I principi elementari che caratterizzano il processo di gestione del rischio di credito all'interno della Capogruppo si fondano sulla chiara separazione delle funzioni deputate
all'erogazione del credito da quelle deputate ai controlli di primo e secondo livello del rischio di credito.
2.2
Sistemi di gestione, misurazione e controllo
Banca Tercas Spa utilizza sia strumenti tradizionali che innovativi per la misurazione ed il controllo del rischio di credito con riferimento ai portafogli performing e non
performing. Per quanto riguarda i sistemi più recenti, è in corso di avanzata sperimentazione per il segmento Corporate, un sistema di valutazione interno della clientela che
assegna un rating alla controparte sulla base di informazioni quantitative e qualitative. Il progetto è definito a livello consortile con il fornitori dei servizi informatici.
Per quanto riguarda i segmenti dei Privati Consumatori e delle Small Business è in fase di rilascio un "modulo di accettazione" da utilizzare in fase di erogazione dei
finanziamenti nell'ambito del sistema elettronico di valutazione della pratica Retail che si sta realizzando.
Per un continuo ed attento monitoraggio dell'esposizione creditizia la Capogruppo utilizza il Credit Position Control (CPC), uno strumento che consente la valutazione
dell'andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi, differenziati per tipo cliente, forma tecnica e gravità.
Tale strumento consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, rilevabile anche per filiale, area e per l'intero Istituto. L'indice CPC costituisce altresì
la componente andamentale del complesso modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici.
267
Il profilo di rischio contenuto è confermato dalla stazionarietà del giudizio medio andamentale sul valore 10 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero
rappresenta l'assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo).
I principali settori hanno mantenuto una qualità creditizia positiva. In particolare, il segmento Corporate, che pur rappresentando appena il 3,51% della clientela, pesa per il
62,26% sul totale utilizzi, ha dato evidenza di un giudizio positivo pari a 27; il Retail, che pesa ben l’84,66% sul totale della clientela, ma genera appena il 13,96% degli
impieghi del Gruppo, ha visto modificata la sua posizione con un giudizio di 11.
Si riporta si seguito uno schema riepilogativo sulla composizione del portafoglio del Gruppo al 30 Giugno 2009 per giudizi medi, per utilizzo di cassa e di firma e per tipologia
di clienti.
Portafoglio 30.06.2009
Giudizi
medi
Famiglie
Imprese private (corporate)
Artigiani e Altre famiglie
Unità o società art. altre
Altro
Totale
Utilizzo
cassa e
firma
Numero
clienti
Composiz.
Numero in %
In %
11
27
23
25
364.915
1.627.144
213.863
239.070
168.463
170.551
7.065
13.627
4.880
5.332
13,96%
62,26%
8,18%
9,15%
6,45%
84,66%
3,51%
6,76%
2,42%
2,65%
24
2.613.455
201.455
100,00%
100,00%
Al fine di attuare un controllo efficace sulle posizioni più problematiche è stato completata la messa a regime del sistema gestionale automatizzato per la gestione delle
relazioni aventi un giudizio individuale maggiore di 70 e un'esposizione superiore a 75.000 euro. Esso consente altresì di monitorare l'avanzamento e l'efficacia delle azioni
eventualmente poste in essere per la migliore tutela delle ragioni del Gruppo.
2.3
Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Il Nuovo Accordo di Basilea riconosce che il rischio connesso ad una esposizione creditizia può essere controllato e ridotto con soluzioni ulteriori rispetto alle garanzie reali e
personali e cioè ricorrendo ad una gamma di strumenti più vasta e sofisticata, ricompresi in genere sotto il nome di “derivati creditizi”, nonché attraverso il ricorso alla
garanzia di idonei Consorzi Fidi. Perché una garanzia possa essere riconosciuta nel calcolo del patrimonio di vigilanza e possa così concorrere a minimizzarne
l’assorbimento, devono esserle, infatti, riconosciuti determinati requisiti economici e legali.
La tipologia di garanzia che maggiormente interessa la Capogruppo per la sua attività di intermediazione creditizia è rappresentata dall’ipoteca di primo grado e/o
successivo su beni immobili residenziali e non, acquisita principalmente nell'ambito del comparto Retail e dei finanziamenti ad imprese di costruzione; nell’ambito delle
garanzie reali inoltre, sono frequenti i pegni su titoli e contanti. Per ciò che concerne le garanzie reali immobiliari, è stata sviluppata una procedura interna con l'obiettivo di
raccogliere, in forma più strutturata di quanto fatto in passato, le informazioni relative sia al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, sia agli immobili
in garanzia. Tale procedura potrà essere utile, in futuro, anche ai fini della rivalutazione periodica delle garanzie stesse, così come previsto dal nuovo schema normativo.
Le tipologie di garanzie personali maggiormente richieste sono rappresentate dalle "fideiussioni specifiche" e dalle "fideiussioni omnibus limitate", rilasciate prevalentemente
dall'imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate. Assume un certo rilievo anche il
fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici Consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende associate.
2.4
Attività finanziarie deteriorate
Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni interne delle posizioni in funzione della qualità dei
debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come previsto dalla normativa emanata dall'Organo di Vigilanza. L'attribuzione di una posizione ad una di tali
classificazioni di anomalia viene effettuata sulla base di un regolamento interno che disciplina puntualmente il trasferimento ad un certo stato amministrativo di controllo al
verificarsi di determinate anomalie: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri, invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito
dell'attività di monitoraggio andamentale delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare tempestivamente lo stato di anomalia del rapporto,
potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia.
La coerenza dell'inserimento di una posizione in uno degli stati di anomalia rispetto a quanto previsto dal regolamento interno viene assicurata da una verifica periodica
effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare interno all'intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l'effettivo stato amministrativo di
controllo utilizzato. Allo stesso modo viene effettuata la valutazione dell'adeguatezza delle rettifiche di valore poste in essere rispetto a quanto previsto dallo stesso
regolamento interno. Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il passaggio verso stati interni meno gravi attraverso una valutazione soggettiva ed analitica ed, in
ultima ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata
soglia temporale.
268
A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE
Altre Imprese
Altre
Deteriorate
Altre attività
Rischio Paese
Esposizioni scadute
Esposizioni
ristrutturate
Incagli
Portafogli / Qualità
Sofferenze
Gruppo Bancario
Totale (Esposizione Netta)
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia
1. Attività Fin. det. per la negoziazione
462
0
0
0
3.057
170.819
0
0
174.338
2. Attività Fin. disponibili per la vendita
0
0
0
0
29
104.712
0
0
104.741
3. Attività Fin. det. fino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4. Crediti verso banche
0
0
0
0
5
79.846
0
0
79.851
5. Crediti verso la clientela
15.160
47.291
0
42.516
31
2.899.628
0
0
3.004.626
6. Attività Fin. valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
0
0
0
7. Attività Fin. in corso di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
8. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale 30 Giugno 2009
15.622
47.291
0
42.516
3.122
3.255.005
0
0
3.363.556
Totale 31 Dicembre 2008
13.089
36.321
0
11.328
3.390
3.115.817
466
169.667
3.350.078
Si precisa che all'interno della categoria "sofferenze" è presente un mutuo cartolarizzato della Capogruppo per 44 migliaia di euro, nella categoria "incagli" i mutui
cartolarizzati sono pari ad euro 1.061 mila e all'interno delle "esposizioni scadute" mutui cartolarizzati per complessivi euro 2.867 migliaia.
269
A.1.2 Distribuzione delle Attività Finanziarie per Portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
Totale (esposizione netta)
Esposizione netta
Rettifiche di portafoglio
Esposizione lorda
Esposizione netta
Rettifiche specifiche
Esposizione lorda
Portafogli / Qualità
Altre attività
Rettifiche di portafoglio
Attività deteriorate
A. Gruppo Bancario
1. Att. Fin. det. per la neg. HFT
462
2. Att. Fin. dis. per la vend. AFS
0
0
462
x
x
173.876
174.338
104.741
0
0
0
0
104.741
0
104.741
0
0
0
0
0
0
0
0
4. Crediti verso Banche
0
0
0
0
79.851
0
79.851
79.851
5. Crediti vs la Clientela
2.788.912
3
Att. Fin. det. fino alla scad. HTM
152.597
47.629
0
104.968
2.694.463
10.519
2.683.944
6. Att. Fin. val. al "fair value"
0
0
0
0
x
x
0
0
7. Att. Fin. in corso di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
8. Derivati di copertura
0
0
0
0
x
x
0
0
153.059
47.629
0
105.430
2.879.055
10.519
3.042.412
3.147.842
Totale A
B. Altre imprese incluse nel consolidamento
1. Att. Fin. det. per la neg. HFT
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Att. Fin. dis. per la vend. AFS
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
Att. Fin. det. fino alla scad. HTM
4. Crediti verso Banche
0
0
0
0
99.692
0
99.692
99.692
5. Crediti vs la Clientela
0
0
0
0
99.251
0
99.251
99.251
6. Att. Fin. val. al "fair value"
0
0
0
0
0
0
0
0
7. Att. Fin. in corso di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
8. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale B
0
0
0
0
198.943
0
198.943
198.943
Totale 30 Giugno 2009
153.059
47.629
0
105.430
3.077.998
10.519
3.241.355
3.346.785
Totale 31 Dicembre 2008
93.737
32.533
0
61.204
3.095.342
12.664
3.288.874
3.350.078
270
A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologie Esposizione / Valori
Rettifiche di Valore
Specifiche
Esposizione Lorda
Rettifiche di valore di
Portafoglio
Esposizione Netta al
30.06.2009
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
A.1 Gruppo Bancario
a) Sofferenze
12
0
0
12
b) Incagli
0
0
0
0
c) Esp. ristrutturate
0
0
0
0
d) Esposizioni scadute
0
0
0
0
2.841
0
0
2.841
143.856
0
0
143.856
146.709
0
0
146.709
e) Rischio Paese
f)
Altre attività
TOTALE A.1
A.2 Altre Imprese
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE A.2
TOTALE A
0
0
0
0
99.692
0
0
99.692
99.692
0
0
99.692
246.401
0
0
246.401
B. ESPOSIZ. FUORI BILANCIO
B.1 Gruppo Bancario
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE B.1
0
0
0
0
6.806
0
0
6.806
6.806
0
0
6.806
B.2 Altre Imprese
a) Deteriorate
0
0
0
0
b) Altre
0
0
0
0
0
0
0
0
6.806
0
0
6.806
TOTALE B.2
TOTALE B
Si precisa che le esposizioni verso banche includono anche i dati delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "per la
vendita") rappresentate da titoli.
A.1.4 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al "rischio paese" lorde
Causali / Categorie
A.
Esposizione lorda iniziale
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
Sofferenze
Esposiz.
scadute
Rischio
Paese
12
0
0
0
2
0
0
0
0
5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B.
Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
B.2 trasf.ti da altre cat. di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C.
Variazioni in diminuzione
0
0
0
0
2
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
uscite verso esposizioni in bonis
cancellazioni
incassi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
12
0
0
0
5
D.
realizzi per cessioni
trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
271
Si precisa che le voci riportate nella presente tabella sono riferite alla sola Capogruppo.
A.1.5 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali / Categorie
A.
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
Sofferenze
Esposiz.
Scadute
Rischio
Paese
Totale
Rettifiche
Rettifiche complessive iniziali
0
0
0
0
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
0
0
0
0
Variazioni in aumento
0
0
0
0
0
0
B.1 rettifiche di valore
0
0
0
0
0
0
B.2 trasf.ti da altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
0
0
B.3 altre variazioni in aumento
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.1 riprese di valore da valutazione
0
0
0
0
0
0
C.2 riprese di valore da incasso
0
0
0
0
0
0
C.3 cancellazioni
0
0
0
0
0
0
C.4 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
0
0
0
0
0
C.5 altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
0
0
B.
C.
D.
Variazioni in diminuzione
Rettifiche complessive finali
0
0
0
0
0
0
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
0
0
0
0
0
0
Si precisa che le voci riportate nella presente tabella sono riferite alla sola Capogruppo.
A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Tipologie esposizione / Valori
Rettifiche di valore
specifiche
Esposizione lorda
Rettifiche di valore di
portafoglio
Esposizione Netta al
30.06.2009
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
A.1 Gruppo Bancario
a) Sofferenze
48.354
32.744
0
15.610
b) Incagli
59.497
12.205
0
47.292
0
0
0
0
45.198
2.861
0
42.337
281
0
25
256
2.905.952
0
10.494
2.895.458
3.059.282
47.810
10.519
3.000.953
0
0
0
0
99.250
0
0
99.250
c) Esposizione ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
f)
Altre attività
TOTALE A.1
A.2 Altre Imprese
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE A.2
TOTALE A
99.250
0
0
99.250
3.158.532
47.810
10.519
3.100.203
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANC
B.1 Gruppo Bancario
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE B.1
5.680
244
0
5.436
332.087
0
230
331.857
337.767
244
230
337.293
B.2 Altre Imprese
a) Deteriorate
0
0
0
0
b) Altre
0
0
0
0
0
0
0
0
337.767
244
230
337.293
TOTALE B.2
TOTALE B
272
A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al "rischio paese" lorde - Gruppo Bancario
Causali / Categorie
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
Sofferenze
Esposiz.
scadute
Rischio
Paese
Totale
A.
Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
32.798
0
47.369
230
0
0
13.092
157
501
0
93.760
0
B.
Variazioni in aumento
17.380
64.115
0
81.891
1
163.387
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C.
Variazioni in diminuzione
0
29.309
0
66.316
0
95.625
16.184
25.130
0
10.299
0
51.613
1.196
9.676
0
5.276
1
16.149
1.824
51.987
0
49.785
221
103.817
25.710
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
0
7.473
0
18.237
0
57
0
0
0
0
57
1.767
14.057
0
6.418
22
22.264
C.4 realizzi per cessioni
0
0
0
0
0
0
C.5 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
26.483
0
25.130
0
51.613
C.6 altre variazioni in diminuzione
0
3.974
0
0
199
4.173
48.354
54
59.497
1.118
0
0
45.198
2.881
281
0
153.330
0
D.
Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive - Gruppo Bancario
Causali / Categorie
Esposiz.
Ristrutt.
Incagli
Sofferenze
Esposiz.
Scadute
Rischio
Paese
Totale
Rettifiche
A.
Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
19.721
0
11.048
3
0
0
1.764
0
26
0
32.559
0
B.
Variazioni in aumento
13.542
6.447
0
1.702
0
21.691
B.1 rettifiche di valore
8.506
5.520
0
1.293
0
15.319
B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate
5.036
778
0
261
0
6.075
0
149
0
148
0
297
519
5.290
0
785
0
6.594
0
0
0
0
0
0
481
0
0
0
0
481
B.3 altre variazioni in aumento
C.
Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
38
0
0
0
0
38
C.4 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate
0
5.290
0
785
0
6.075
C.5 altre variazioni in diminuzione
0
0
0
0
0
0
32.744
0
12.205
3
0
0
2.681
0
26
0
47.656
0
D.
Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI
Le presenti tavole non sono compilate in quanto non vengono utilizzati rating interni e esterni nella gestione del rischio di credito.
273
Parte F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA
A.
Informazioni di natura qualitativa
Alla data del 30 Giugno 2009 il Patrimonio del Gruppo ammonta ad euro 332.146 migliaia.
B.
Informazioni di natura quantitativa
PROSPETTO DI ANALISI DELLE DISPONIBILITA' E DEGLI UTILIZZI DELLE RISERVE DI PATRIMONIO NETTO AI SENSI DELL'ART. 2427 N.4 CODICE CIVILE
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei periodi precedenti
Natura/Descrizione
Possibilità di
utilizzazione
Importo
Quota
disponibile
copertura perdite
Capitale sociale
26.000
=
18.661
46.092
altre ragioni
=
=
=
=
A-B-C
=
46.092
=
=
=
=
5.200
B
5.200
=
=
52.933
A-B
52.933
=
=
110.534
A-B-C
110.534
=
=
587
A-B-C
587
=
=
67.361
A-B-C
67.361
=
=
=
=
4.871
441
A-B-C
=
4.871
=
=
=
=
=
=
=
=
18.127
=
=
Riserve di capitale
- Riserva azioni proprie
- Riserva sovrapprezzo di emissione
Riserva Legale
Riserva Statutaria
Riserva Straordinaria
Riserva per dividendi su azioni proprie
Riserva F.T.A.
Riserva di valutazione
- riserva da valutazione in applicaz di Leggi di rivaluta
- riserva da valut. Titoli AFS
Azioni proprie detenute
Utile 30 Giugno 2009 di pertinenza del Gruppo
Totale al 30 Giugno 2009
Quota non distribuibile
Residua quota distribuibile
(18.661)
18.127
=
A-B-C
332.146
65.913
266.233
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai Soci
Rapporto fra utile civilistico e utile di vigilanza
dati espressi in unità di euro
Utile del Gruppo Consolidato
Utile di pertinenza di terzi
Utile del Gruppo senza quota di terzi
Utile delle società escluse dal Gruppo Bancario
18.814
0
18.814
0
Utile Civilistico del Gruppo Bancario
18.814
- a dedurre: dividendi
(7.000)
- a dedurre: contributi a f. erog. speciali
Utile ai fini del Patrimonio di Vigilanza Gruppo Banc
(150)
11.664
274
SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA
2.1
Patrimonio di vigilanza
A.
Informazioni di natura qualitativa
B.
Informazioni di natura quantitativa
Patrimonio di vigilanza consolidato
30 Giu. 2009
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
326.039
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B.1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
0
B.2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
(2.091)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre
323.948
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
(3.223)
E. Totale patrimonio di base (TIER 1)
320.725
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
99.468
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G.1
- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi
0
G.2
- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi
0
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre
99.434
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
(3.223)
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2)
96.211
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
0
N. Patrimonio di vigilanza
416.936
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
0
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3
416.936
2.2 Adeguatezza patrimoniale
B.
Informazioni di natura quantitativa
ADEGUATEZZA PATRIMONIALE - INFORMAZIONI DI NATURA
QUANTITATIVA
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE
Importi non
ponderati
Importi
pond./requisiti
4.813
2.611
4.813
2.611
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
0
0
0
0
0
0
3. Cartolarizzazioni
0
0
1. Metodologia standardizzata
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
B.2 RISCHI DI MERCATO
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
208.847
4.533
4.533
0
0
B.3 RISCHIO OPERATIVO
22.191
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
22.191
0
0
B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI
B.5 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI (B1+B2+B3+B4)
0
235.571
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Patr. di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio pond. (Total capital
2.944.650
10,89%
14,16%
275
Parte H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Ai sensi del Principio contabile IAS 24, per operazione con parte correlata si intende un trasferimento di risorse, servizi e obbligazioni fra entità indipendentemente dal fatto
che sia pattuito un corrispettivo. Una parte è correlata se:
a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto o detiene una partecipazione
nell' entità tale da poter esercitare un'influenza notevole (potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il
controllo o il controllo congiunto, solitamente segnalato dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione o nell'organo equivalente e dalla partecipazione nel processo
decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili) su quest'ultima o controlla congiuntamente l'entità;
b) è una società collegata;
c) è una joint venture in cui l'entità è una partecipante;
d) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o la sua controllante;
e) è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d);
(f) se è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui ai punti (d) e (e), ovvero tali soggetti detengono,
direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti di voto;
(g) se è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità o di una qualsiasi altra entità o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata.
A livello di Gruppo rilevano i rapporti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo che, alla data di bilancio, possiede n. 32,5 milioni di azioni
della Capogruppo, del valore nominale unitario di 0,52 euro cadauna, pari al 65% dell'intero Capitale Sociale.
1
Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti
1.1
Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti della Capogruppo e delle società controllate
Voci / Valori
Compensi agli Amministratori
Compensi ai Dirigenti
Totale
1.2
241
690
931
Informazioni sui compensi dei Sindaci della Capogruppo e delle società controllate
Voci / Valori
Compensi ai Sindaci:
Totale
2.
30.06.2009
30.06.2009
53
53
Informazioni sulle transazioni con parti correlate della Capogruppo e delle società controllate
Alla data del 30 Giugno 2009 sono in essere una serie di rapporti patrimoniali del Gruppo con la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo che controlla la
Capogruppo, detenendo la stessa il 65% delle azioni di Banca Tercas Spa. Il 20% delle azioni è detenuto da soci di minoranza, mentre il 15% è stato collocato presso
azionisti privati dalla Fondazione Tercas con un'O.P.V. lanciata nel mese di settembre 2006.
Risultano in essere rapporti di conto corrente per euro 346 migliaia a favore della Fondazione, operazioni di pronti contro termine attivi per 10.196 migliaia di euro. La
Fondazione risulta, inoltre, in possesso di obbligazioni Banca Tercas per euro 9.173 migliaia e in possesso di garanzie ricevute dalla Banca per euro 113 migliaia.
Si precisa che tutte le operazioni con parti correlate sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e, comunque, a valori di
mercato. In caso di operazioni poste in essere a tassi fuori mercato o in caso di operazioni infruttifere, sono state rilevate a Conto Economico perdite per operazioni
sottosoglia, così come espressamente previsto dallo IAS 39.
276
2.1 Attività verso parti correlate
Voci / Valori
Parti correlate
del Gruppo
Crediti vs banche: depositi e conti correnti
Crediti vs la clientiela: titoli di debito, fin.ti, altre
Altre Attività finanziarie
Totali
Amm.ri, Sindaci e
Dirigenti e loro
stretti familiari
Soggetti
Controllanti
Totali
0
0
0
0
0
0
0
13.671
0
0
13.671
0
0
0
13.671
13.671
2.2 Passività con parti correlate
Voci / Valori
Parti correlate
del Gruppo
Debiti vs banche: depositi e conti correnti
Debiti vs la clientela: conti correnti, depositi, P/T
Altre Passività finanziarie (obbligazioni)
Totali
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci e
Dirigenti e loro
stretti familiari
Totali
0
0
0
0
10.542
9.173
0
9.543
338
0
20.085
9.511
0
19.715
9.881
29.596
2.3 Garanzie rilasciate a favore di parti correlate
Voci / Valori
Parti correlate
del Gruppo
Garanzie rilasciate
Totali
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci e
Dirigenti e loro
stretti familiari
Totali
0
113
708
821
0
113
708
821
2.4 Aspetti reddituali
Di seguito si riporta una sintesi delle componenti economiche che sono state generate nel corso del primo semestre 2009 da rapporti intrattenuti con la controllante
Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo.
Voci / Valori
Interessi attivi
Interessi passivi
Commissioni attive
Commissioni passive
Altre proventi ed oneri
Spese amministrative
Totali
Parti correlate
del Gruppo
Soggetti
Controllanti
Amm.ri, Sindaci e
Dirigenti e loro
stretti familiari
Totali
0
0
0
0
0
0
0
(139)
1
0
0
0
354
(214)
29
(3)
0
(23)
354
(353)
30
(3)
0
(23)
0
(138)
143
5
277
2.5 Incidenza delle operazioni con parti correlate
In aggiunta a quanto previsto dallo IAS 24 si riportano le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con le parti correlate hanno sulla situazione economica,
patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Totale
Parti correlate
Voci / Valori
30.06.2009
Valore assoluto
%
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti
correlate sulle voci di stato patrimoniale
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al "fair value"
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Altre attività
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Altre passività
174.338
0
104.741
0
179.543
2.888.163
59.497
153.657
1.829.898
1.008.266
1.853
74.634
0
0
0
0
0
13.671
0
0
20.085
9.511
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,47%
0,00%
0,00%
1,10%
0,94%
0,00%
0,00%
86.432
(26.530)
19.799
(1.133)
(45.792)
5.239
354
(353)
30
(3)
(23)
0
0,41%
1,33%
0,15%
0,26%
0,05%
0,00%
b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti
correlate sulle voci del conto economico
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Commissioni attive
Commissioni passive
Spese amministrative
Altri oneri e proventi di gestione
278
ALLEGATI RELAZIONE SEMESTRALE
CONSOLIDATA 2009
Informativa relativa ai compensi spettanti, per le attività svolte nel corso del primo semestre 2009, alla società di revisione contabile Deloitte &
Touche Spa e società appartenenti al suo network ai sensi dell'art. 149 duo decies del D.Lgs 58/98.
Servizi di revisione contabile e attestazione
Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario
Revisione contabile
Deloitte & Touche S.p.A.
Banca Tercas Spa
Revisione contabile
Deloitte & Touche S.p.A.
Adriatico Finance RMBS S.r.l.
Revisione contabile
Deloitte & Touche S.p.A.
Adriatico Finance SME S.r.l.
Altri servizi
Soggetto che ha erogato il
servizio
34.300
Destinatario
Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali
Consulenza operazioni di cartolarizzazione
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Banca Tercas Spa
Banca Tercas Spa
Limitate procedure di verifica sul rapporto trimestrale
Deloitte & Touche S.p.A.
Adriatico Finance RMBS S.r.l.
Limitate procedure di verifica sul rapporto trimestrale
Deloitte & Touche S.p.A.
Adriatico Finance SME S.r.l.
Limitate procedure di verifica sul rapporto trimestrale
Deloitte & Touche S.p.A.
Adriatico Finance SME S.r.l.
Totale attività di revisione contabile e attestazione
Totale altri servizi
Importi
5.520
34.300
-
279
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 30 GIUGNO 2009
SOCIETA'
AG.EN.A
ALFA SPA
AUTOSTRADE DEI PARCHI
BANCA D'ITALIA
CAPITALE
SOCIALE
N. AZIONI
V.UNIT.
NS. AZIONI
V.N. PARTECIP.
VALORE
BILANCIO
% INT
20.000,00
20.000
1,00
1.400,00
1.400,00
1.400,00
7,00
706.350,00
13.850
51,00
2.200,00
112.200,00
85.118,55
15,88
36.750.000,00
73.500.000
0,50
113.001,00
56.500,50
1,13
0,15
156.000,00
300.000
0,52
115,00
59,80
59,39
0,04
BANCA INTERREGIONALE
17.137.500,00
34.275
500,00
5.141,00
2.570.500,00
2.570.500,00
15,00
CENTRO FACTORING
25.200.000,00
6.300.000
4,00
2.140,00
8.560,00
12.046,92
0,03
CENTRO IPERBARICO
284.051,29
550
516,46
40,00
20.658,28
0,40
7,27
4.126.886,00
79.901
51,65
2.345,00
121.119,23
121.109,12
2,93
20.400,06
12
1.700,01
1,00
1.700,01
10.000.000,00
10.000.000
1,00
1,00
480.000,00
SVILUPPO ITALIA ABRUZZO
CONS. SVIL. IND/LE TE.
C.S.E. S.c.a r.l.
2.225.323,20
EUROCASSE SIM SPA
2.220.000,00
1.000.000
2,22
1.600,00
3.552,00
FI.R.A. SPA
5.100.000,00
10.000.000
0,51
980.000,00
499.800,00
469.518,00
9,80
FI.R.A. SERVIZI SPA
1.000.000,00
15,00
1,00
150.000,00
150.000,00
28.305,00
54.855
0,52
3.000,00
1.547,99
1.287,30
INTESA SAN PAOLO SPA
6.161.652.830,84
11.849.332.367
0,52
1.269.803,00
660.297,56
62.373.801,21
122.301.571
0,51
75.173,00
38.338,23
0,75
0,06
118.857.143,00
457.142.857
0,26
2.700,00
702,00
1.020,60
0,00
MPS MERCHANT SPA
SAGA SPA
-
0,16
GRAN SASSO LAGA SRL
ISVEIMER SPA
-
-
8,33
4,80
2.915.594,67
5,47
0,01
6.130.600,00
1.188.101
5,16
9.381,00
48.405,95
50.966,97
0,79
SIA-SSB SPA
22.091.286,62
169.932.974
0,13
91.501,00
11.895,13
4.082,77
0,05
SITEBA SPA
2.600.000,00
5.000.000
0,52
7.251,00
3.770,52
3.795,83
0,15
10.845.000,00
86.341
125,61
6,00
753,64
625,00
0,01
TERCAS SICAV LUX (estero)
46.878.024,15
9.551.193
4,91
3.000,00
35.250,00
35.940,00
0,08
TERFINANCE SPA
11.164.973,90
216.166
51,65
41.556,00
2.146.367,40
4.680.452,28
19,22
8.840.000,00
17.000.000
0,52
1.698.300
883.116,00
19.671.910,40
9,99
7.856.494,23
33.000.753,28
SWIFT
( Estero)
ASSICURATRICE MILANESE SPA
TOTALE
280
PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA SO.G.I.TER SRL AL 30.06.2009
Immobili - Sogiter Srl
Costo
Legge n. 576 Legge n. 72 del Legge n. 408
del 2.12.75
19.03.83
del 29.12.90
Riv. a costo di
acquisto
Costi
capitalizzati
nel 2009
Totale
Teramo:
- via G. D'Annunzio n. 35
- via G. D'Annunzio n. 33
- via Scarselli n. 1
- via Scarselli n. 1
Pescara:
- via Bovio 93/1
Lanciano:
- via F. Filzi n. 14
TOTALE
83.054,74
3.260.040,00
355.510,00
255.112,94
0,00
0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
83.054,74
3.260.040,00
355.510,00
255.112,94
323.091,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
323.091,00
94.386,04
0,00
0,00
0,00
943.882,72
0,00
1.038.268,76
4.371.194,72
0,00
0,00
0,00
943.882,72
0,00
5.315.077,44
281
PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DI BANCA TERCAS S.P.A. AL 30.06.2009
Immobili - Banca Tercas Spa
Costo
Legge n. 576
del 2.12.75
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408
del 29.12.90
Legge n. 413
del 30.12.91
Costi
capitalizzati nel
2009
Totale
Teramo:
- Sede Centrale - C.so S. Giorgio 3
- ex Banco Roma - C.so S. Giorgio
- Via Gammarana
- Via Cona 65
- Via Cona 65
- Località Acquaviva
- Via Carducci (ex Papiri)
- Via per Montorio
- Viale Crispi
- Via Mezzanotte area ed.
- Via Badia - Via Pepe
- Piano della Lenta
- Via Paolucci
4.255.574,86
1.473.241,03
3.280.251,85
25.297,78
25.297,78
2.700,74
8.328,76
5.681,03
1.696,05
0
597.639,37
227.060,81
28.874,06
Alba Adriatica - Via Roma 49
Alba Adriatica - Lungomare Marcon
Ancarano - Via della Misericordia 1
Ancarano - Via della Misericordia 1
Arsita - P.za Umberto I n. 1
Arsita - P.za Umberto I n. 1
Ascoli Piceno - Via Napoli
Atri - Piazza Duomo 1
Bellante Stazione - area edificabile
Bellante Paese - area edificabile
Bellante Paese – Piazza Roma
Campli - Corso Umberto 27
Campli - Corso Umberto 27
Castelli - Piazza Roma
Castelnuovo Vomano
Castilenti - Piazza Marconi 5
Castilenti - Piazza Marconi 5
Colonnella - Via Roma
Controguerra - P.za del Commercio
Controguerra - P.za del Commercio
Corropoli - Piazza Piedicorte 22
Corropoli - Piazza Piedicorte 22
Corropoli Bivio
Garrufo di S.Omero
Giulianova Lido - Via Matteotti 1
Giulianova Lido - Via Matteotti 1
Giulianova - Quartiere Annunziata
Giulianova Paese - ex Ciafardoni
Martinsicuro - Via C.Colombo 235
Martinsicuro - Via C.Colombo 235
Montorio al Vomano - L.go Roscian
Montorio al Vomano - L.go Roscian
Montorio al Vomano - area edificab
Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti
Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti
Nereto - Piazza Marconi
Notaresco - P.za del Mercato 8
Notaresco - P.za del Mercato 8
Pagliaroli di Cortino
Pescara - Via Conte di Ruvo 41
Pietracamela - Via XXIV Maggio 1
Pietracamela - Via XXIV Maggio 1
Pineto - P.za della Libertà
Pineto - P.za della Libertà
Rocca S. Maria - Strada Prov.le
Rocca S. Maria - Strada Prov.le
Roseto degli Abruzzi - V. Nazionale
Scerne di Pineto
S. Egidio alla Vibrata - C.so Adriati
S. Nicolò - P.za Progresso
S.Omero - Via V. Emanuele II 9
S.Onofrio - Campli Terreno agricolo
S. Onofrio
Silvi Marina - Via A. Rossi 37
Torricella Sicura:
- Via A. De Gasperi 28
- Via A. De Gasperi 28
Tortoreto Lido - Via Carducci 123
Tortoreto Lido - Via Carducci 123
Tossicia
Val Vomano
Villa Lempa - P.za Comunale 38
Villa Lempa - P.za Comunale 38
Tortoreto Paese
TOTALE
23.021.865,57
312.108,16
1.126.275,73
135720,63
413.165,52
206.582,76
56.627,35
1.911.861,61
265.199,13
3.047.952,14
93.851,39
94.913,20
22.261,67
20.451,69
194.078,15
22.678,38
15.198,16
150.000,58
56.862,34
31.984,50
315.627,98
16.920,80
11.280,53
6.393,97
4.262,65
1.191.939,34
319.158,07
7.075,46
8.824,50
0
33.599,72
14.399,88
39.333,93
213.938,96
61.297,57
54.358,22
334.533,11
85.955,53
83.281,58
19.115,23
28.672,84
267.053,48
381.210,97
177.027,59
20.699,60
272.208,13
1.242.376,68
439.923,97
44.400,18
36.974,52
9.243,63
109.752,68
0
97.378,98
2.160.738,31
18.451,23
18.451,22
91.655,31
2.547.386,66
44.684,60
21.443,51
24.431,45
209.358,15
8.641,45
12.962,17
532.611,03
133.269,64
46.260,23
451.793,41
55.143,19
2.162,00
0
68.467,83
205.364,39
238.812,34
24.402,56
50.126,98
37.844,84
26.656,20
25.264,22
161.601,26
608.165,43
71.458,28
412,05
244.790,97
242.172,10
16.313,74
6.991,60
42.252,32
42.252,32
365.348,97
68.424,30
68.822,23
25.454,80
26.245,00
53.386,96
36.270,87
30.522,79
189.889,80
243.915,37
145.235,26
73.169,86
126.228,70
30.301,23
19.316,03
286.491,91
8.018.985,88
2.080.743,55
6.328.203,99
175.776,52
120.210,98
2.700,74
53.268,81
41.330,88
345.774,78
56.862,34
597.639,37
227.060,81
28.874,06
476.161,23
315.627,98
91.450,34
49.125,37
52.366,20
29.526,87
1.353.540,60
1.213.815,41
78.533,74
9.236,55
58.566,21
286.237,60
91.103,82
80.887,18
213.938,96
227.003,57
167.107,38
564.097,96
254.802,57
188.178,98
70.620,98
136.166,57
267.053,48
791.774,24
1.400.351,47
383.601,87
272.208,13
1.362.882,88
845.540,06
196.460,99
447.724,42
112.334,36
109.752,68
129.254,70
97.378,98
2.160.738,31
219.924,31
203.142,90
194.940,97
2.547.386,66
106.746,85
47.656,48
322.734,80
209.358,15
40.757,43
45.497,95
1.290.937,98
133.269,64
599.159,85
451.793,41
218.465,13
2.162,00
188.139,05
555.430,90
0,00
105.971,57
37.514,39
358.572,68
286.167,69
510.584,23
141.594,16
225.198,71
55.756,03
26.245,00
58.566,21
107.518,46
145.119,42
76.703,94
41.553,25
36.925,79
128.780,21
112.749,16
229.564,85
147.766,02
104.897,40
51.505,75
75.832,31
21.081,02
31.661,42
43.018,26
367.545,01
697.023,30
362.902,27
48.821,30
71.684,90
314.091,30
152.060,81
211.843,25
103.090,73
526.300,58
91.524,79
198.906,65
129.254,70
86.829,21
114.643,87
184.691,68
103.285,66
21.124,52
40.937,73
26.212,97
161.664,65
136.638,70
9.453,45
232.770,40
77.468,53
22.662,53
32.535,78
680.858,42
129.114,22
191.015,00
55.381,74
107.940,20
188.139,05
126.430,56
30.147,78
312.108,16
4.101.863,11
1.294.130,55
13.057.726,88
0,00
41.787.694,27
IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL PERSONALE
Immobili - Banca Tercas Spa
Teramo:
- Via Cona
- Collatterrato Basso
Atri - C.so Elio Adriano
Montorio al Vomano - L.go Roscian
Montorio al Vomano - ex Giustigna
Pineto - Piazza Gramsci
Colonnella – Rio Moro
TOTALE
Costo
Legge n. 576
del 2.12.75
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408
del 29.12.90
332.179,72
955.173,45
5.303,86
37.691,02
8.005,06
2.788,85
425.114,58
1.766.256,54
Legge n. 413
del 30.12.91
Costi
capitalizzati nel
2009
297.553,22
0
146.783,45
357.069,53
43.882,90
41.061,97
0,00
0,00
0,00
886.351,07
Totale
629.732,94
955.173,45
152.087,31
394.760,55
51.887,96
43.850,82
425.114,58
0,00
2.652.607,61
IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI LIQUIDAZIONE DEL PERSONALE
Immobili - Banca Tercas Spa
Pagliaroli di Cortino
Tossicia - P.zza Umberto
TOTALE
Immobili Banca Tercas Spa
TOTALE
GENERALE
Costo
Legge n. 576
del 2.12.75
Legge n. 72 del
19.03.83
Legge n. 408
del 29.12.90
21.691,19
97.557,54
119.248,73
Costo
24.907.370,84
Legge n. 413
del 30.12.91
Costi
capitalizzati nel
2009
20.253,64
29.588,07
0,00
Legge n. 576
del 2.12.75
312.108,16
0,00
Legge n. 72 del
19.03.83
4.101.863,11
0,00
Legge n. 408
del 29.12.90
1.294.130,55
49.841,71
Legge n. 413
del 30.12.91
13.993.919,66
Totale
41.944,83
127.145,61
0,00
Costi
capitalizzati nel
2009
0,00
169.090,44
Totale
44.609.392,32
283
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Relazione Semestrale 2009