BANCA TERCAS S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE 2009 banca tercas ADERENTE ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane ABI - Associazione Bancaria Italiana Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi AZIONISTI PRIVATI Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo - 65% Azionisti privati - 35% PARTECIPAZIONI Agena Srl - Alfa Spa - Assicuratrice Milanese Spa - Finanziaria di Partecipazioni ed Investimenti Spa (Autostrada dei Parchi Spa) - Banca D’Italia - Banca Interregionale Spa - Centro Factoring Spa - Centro Iperbarico Polivalente e Ricerca Spa - Sviluppo Italia Abruzzo Spa - Consorzio per lo sviluppo industriale Teramo - CSE S.C. a rl - Eurocasse Sim Spa FIRA Spa - Fira Servizi Spa - Gran Sasso Laga Srl - Intesa San Paolo Spa - Isveimer Spa - MPS Merchant Spa - Saga Spa - SIA-SSB Spa - Siteba Spa - Swift - Sogiter Srl - Terbroker Srl - Terfinance Spa. SEDI Ascoli Piceno - Atri - Giulianova Lido - Nereto - Pescara, Via Conte di Ruvo - Roma - Roseto degli Abruzzi - S. Egidio alla Vibrata - Teramo. DIPENDENZE Alba Adriatica - Alba Adriatica, viale Marconi - Ancarano - Aprati - Arsita - Atri, Fontanelle - Atri, Ospedale Civile - Atri, Santa Margherita - Avezzano - Avezzano/Ag.1 - Bellante - Bellante Stazione - Bologna - Bologna Ag.1 - Campli Campomarino - Campomarino Nuova Cliternia - Canzano - Carsoli - Castelli - Colonnella - Castilenti - Cesena - Chieti Scalo - Chiaravalle - Controguerra - Corropoli Paese - Castellalto (Castelnuovo Vomano) - Corropoli Bivio - Cermignano Civitanova Marche - Corridonia - Cologna Spiaggia - Colonnella Rio Moro Ag. 1 - Fano - Forlì - Garrufo di Sant'Omero Giulianova Paese - Giulianova Ospedale Civile - Giulianova Annunziata - Grottammare - Jesi - Lanciano L’Aquila - Loreto - Martinsicuro - Modena - Monte Urano - Montepagano - Montesilvano - Montorio al Vomano - Morro D’Oro - Mosciano S. Angelo - Mosciano S. Angelo, Stazione - Notaresco - Notaresco, Guardia Vomano - Osimo - Ortona Pagliare di Morro D’Oro - Pescara via Nicola Fabrizi - Pescara Santa Filomena - Pescara, via Teramo - Porto d'Ascoli Pietracamela - Poggio Morello - Poggiofiorito - Pesaro - Pineto - Porto San Giorgio - Pagliare di Spinetoli - Porto Sant'Elpidio Roma /Ag.1 - Roma /Ag.2 - Roma /Ag.3 - Roma /Ag.4 - Recanati - Rimini - Roseto degli Abruzzi, Campo a Mare - Penna Sant'Andrea (Val Vomano) - San Benedetto del Tronto - S. Maria Imbaro - S. Nicolò a Tordino - S. Omero - S. Onofrio Scerne di Pineto - Silvi Marina - Silvi Marina Sud - Sulmona - Torricella Sicura - Tortoreto Lido - - Tortoreto Paese Tossicia - Termoli - Teramo Cona - Teramo Ospedale - Teramo Stazione - Teramo Madonna delle Grazie - Teramo Piano della Lenta - Tivoli - Villa Lempa. ORGANI STATUTARI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE LINO NISII VICE PRESIDENTE CLAUDIO DI GENNARO CONSIGLIERI GIUSEPPE ANTONIO ANTONIO GUGLIELMO LUIGI ALFREDO ENZO ROBERTO FABRIZIO CINGOLI DE DOMINICIS FORLINI MARCONI MARINI RABBI FORMISANI CARLEO SORBI SEGRETARIO TITO D'EMIDIO PRESIDENTE LINO NISII VICE PRESIDENTE CLAUDIO DI GENNARO MEMBRI ALFREDO GUGLIELMO LUIGI RABBI MARCONI MARINI PRESIDENTE LUIGI MONTIRONI SINDACI EFFETTIVI GIANFRANCO MASSIMO SCENNA DELL'ORLETTA SINDACI SUPPLENTI DOMIZIO GILDA GAVIGLIA RUGGIERI DIRETTORE GENERALE ANTONIO DI MATTEO VICE DIRETTORE GENERALE FRANCESCO CORNELI COMITATO ESECUTIVO COLLEGIO SINDACALE DIREZIONE GENERALE INDICE RELAZIONE SEMESTRALE 2009 Relazione del Consiglio di Amministrazione sull'andamento della gestione………………………… pag. 2 Stato Patrimoniale …………..……………………………...…………………………………………. pag. 40 Conto Economico…….…………………….………………………………………………………….. pag. 42 Prospetto della Redditività Complessiva…………..…………....……………………………………. pag. 43 Rendiconto Finanziario ………………..……………….………………………………………………. pag. 44 Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto……………....……………………………………. pag. 46 Nota Integrativa…………………………………………………………………………………………. pag. 48 Parte A - Politiche contabili…………….………………………………………………………………pag. 49 pag. Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale……………………..…………...…………………… 60 Attivo…………………………………………………….…………………………………………… pag. 60 Passivo………………………………………………….…………………………………………… pag. 85 Parte C - Informazioni sul Conto Economico ....................……………………………………. pag. 110 Parte D - Informativa di Settore………………...………………………………………………………pag. 135 Parte F - Informativa sul Patrimonio………………...…………………………………………………pag. 144 Parte H - Operazioni con parti correlate………………………...……………………………………pag. 147 Allegati al Bilancio Individuale.........……………………………………………………………….. pag. 152 Relazione Consolidata…………..……………………..……………………………………………………pag. 160 Stato Patrimoniale Consolidato……..……………………………………………………………………. pag. 165 Conto Economico Consolidato…….………………………………………………………………………pag. 167 Prospetto della Redditività Complessiva Consolidata …………..…………....…………………………pag. 168 Rendiconto Finanziario Consolidato ………………...……..…………………………………………… pag. 169 Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato……………..……………………………pag. 171 Nota Integrativa Gruppo Consolidato………………………………………………………………………pag. 173 Allegati al Bilancio Consolidato.........……………………………………………………………….. pag. 278 BANCA TERCAS S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE 2009 1 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE LO SCENARIO ECONOMICO Quadro internazionale Le prospettive congiunturali, che già alla fine dello scorso anno apparivano a tinte fosche, dall'inizio del 2009 sono ulteriormente peggiorate. Dallo scorso autunno, per la prima volta da decenni, tutti gli spazi economici, Nord America, Europa ed Asia, sono stati colpiti da un rallentamento congiunturale generalizzato, spesso sfociato in gravi recessioni, che ha provocato un crollo del commercio mondiale rafforzando ulteriormente la dinamica regressiva su scala globale. Inoltre al rallentamento economico si è aggiunta, la crisi finanziaria internazionale, di cui non si è ancora constatato un assestamento definitivo. A fronte di singoli sviluppi positivi, sui mercati interbancari sono state registrate altre perdite presso molti istituti finanziari ed un perdurante calo sul mercato azionario. Il Pil mondiale ha così registrato una forte contrazione, la prima dopo 60 anni di continua crescita, con una flessione dell'1,5%. Una modesta «graduale e lenta ripresa», stimata tra l'1,0 e l’1,5%, è prevista solo per fine 2010. Anche secondo il Fondo Monetario Internazionale le economie avanzate registreranno nel 2009 una «profonda recessione» con «la più forte contrazione dal dopoguerra ad oggi». Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti, confermando tale negativa previsione, ha, ad esempio, già segnato un calo del 2,6%, quello di Eurolandia del 3,2% e quello del Giappone un ben più preoccupante -4,8%, anche se c’è da dire che i dati del secondo trimestre 2009 del "Paese del Sol Levante" hanno mostrato un modesto segno positivo che lascia ben sperare. Una certa mitigazione dei pessimi dati finora emersi viene solo dalle previsioni per il 2010 quando le economie avanzate dovrebbero riprendere a crescere lievemente con un progresso atteso dello 0,3%: in particolare la stima vede gli Stati Uniti con un segno positivo dello 0,2%, Eurolandia ad un + 0,1%, ed il Giappone, dopo oltre un decennio di depressione, ad un + 0,8%. Dati più confortanti sono invece arrivati dalle economie emergenti nel loro complesso. Il loro Pil medio ha registrato un avanzamento del 2%, che dovrebbe peraltro essere confermato anche nel secondo semestre del 2009, mentre per il 2010 è attesa una crescita più robusta, stimata tra il 3,5% e il 4,5%, che secondo i più pessimisti forse non andrà oltre il +2,5% restando comunque sempre in terreno positivo. Per la maggior parte degli analisti «la migliore delle ipotesi» è che il declino dell'economia mondiale si fermi entro la metà del prossimo anno, poiché, non essendoci alcun precedente in epoca moderna di una recessione così severa, è molto difficile azzardare previsioni più precise. Le tensioni finanziarie e l'indebolimento economico hanno creato, infatti, un “circolo vizioso” che continua a minacciare lo scenario globale. La crescita mondiale non avrà in tempi rapidi una ripresa così forte come quella conosciuta nel quinquennio 2003-2007 e la crisi finanziaria dovrebbe riverberare effetti negativi duraturi sui flussi del credito e dei capitali. Appare ormai evidente che l’economia planetaria stia iniziando ad uscire da una recessione senza precedenti nell’era c.d. del dopo “Seconda Guerra Mondiale”, ma la stabilizzazione avviata non è uniforme e comunque si prevede una ripresa debole, semprechè la crisi che nel mese di agosto 2009 si è affacciata sui mercati finanziari dei paesi dell’Europa dell’Est non stravolga di nuovo le stime con un nuovo “effetto contagio”. Le condizioni finanziarie, nei maggiori paesi sviluppati, sono migliorate più del previsto negli ultimi mesi grazie ai consistenti interventi pubblici. Gli ultimi dati indicano che il tasso di declino dell’attività economica sta rallentando, anche se con marcate differenze fra le varie aree. Nonostante questi segnali positivi, però, la recessione globale non è del tutto finita, e la ripresa prevista sarà lenta e a forma di una lunga U. La priorità dei Governi Centrali adesso è quella di rafforzare il sistema finanziario: le politiche macroeconomiche devono essere di sostegno al fine di preparare il terreno ad un ordinato ritiro degli straordinari interventi pubblici. Inoltre, la grande quantità di liquidità immessa nel sistema finanziario statunitense preoccupa alcuni analisti i quali temono che nel 2010 possa innescarsi un fenomeno di iperinflazione mai registrato prima, che potrebbe azzerare i timidi segnali di ripresa finora registrati. La sfida per Ben Bernanke, appena riconfermato dal Presidente Barak Obama alla guida della Fed per i prossimi 4 anni, sarà proprio quella di non soffocare la ripresa degli Stati Uniti e di gestire l'enorme debito pubblico e l'enorme massa monetaria creata. Il livello del debito pubblico negli Stati Uniti arriverà a fine 2009 all'82% del Pil, a questo deve aggiungersi, però, l'enorme debito privato delle famiglie americane (14.000 miliardi di dollari). In Inghilterra, dopo le privatizzazioni della Royal Bank of Scotland e della Lloyds Bank, il rapporto debito / Pil arriverà al 150%, mentre in Giappone il debito pubblico ha ormai superato il 170% del Pil. Il livello Debito Pubblico / Pil dell'Italia, in passato indicato come uno dei livelli più alti e preoccupanti (115%) sembra ormai assolutamente in linea con quello di tutti i principali Paesi sviluppati. 2 Inoltre se negli ultimi mesi sono sembrati ridotti i rischi sistemici per il settore finanziario, questo resta però assai vulnerabile in tema di contagio di nuovi probabili malanni che potrebbero innescarsi nelle fragili economie dei paesi dell’Est Europa. Le aspettative di una ripresa economica si sono comunque rafforzate al punto tale da far dichiarare, nel mese di luglio 2009, alla Banca Centrale Europea che “il peggio è ormai alle spalle ”. In questo contesto occorre iniziare a lavorare su delle "exit strategy" dalle politiche monetarie e fiscali adottate per assicurarsi che le politiche di medio termine siano coerenti con la costruzione di un quadro normativo finanziario durevole, dotato di equilibri fiscali sostenibili e soprattutto tendente al mantenimento della stabilità dei prezzi. Comunque è innegabile che l'Europa stia viaggiando a due velocità: mentre alcuni Paesi hanno registrato un secondo trimestre 2009 già in terreno positivo, per altri la crisi sembra ancora abbastanza profonda. Le stime per l'Italia dell'OCSE indicano un 2009 in contrazione del 5,2% rispetto ad un -5,5% previsto in aprile dal Fondo Monetario Internazionale, con dati, attesi positivi nell’ultimo trimestre dell’anno, mentre nel 2010 si potrebbe addirittura registrare un timido segnale di ripresa a fronte del -0,4% stimato ad inizio anno. L'Istat, invece, ha confermato stime peggiori con un dato tendenziale che vede il Pil italiano nel 2009 contrarsi del 6,00%. Anche l'Eurostat vede un secondo semestre 2009 a tinte meno fosche di quelle ipotizzate a fine 2008, soprattutto rispetto a quello che si è visto nel primo semestre, e un 2010 con un tenue “rosa di fondo”. Nel dettaglio i dati peggiori nella zona Euro sono stati quelli di Gran Bretagna, Italia, Olanda (-2,8%) e Austria (2,6%). Ma in generale tutti gli Stati membri hanno avuto un segno negativo, tranne Polonia e Cipro. Analizzando separatamente l’andamento della domanda si sono registrate diminuzioni nei consumi delle famiglie dello 0,5% nella zona euro e dello 0,6% nell'Unione (dopo un -0,4% e un -0,7% del trimestre precedente). Gli investimenti, invece, hanno registrato flessioni decisamente più marcate con un crollo del 4,1% nella zona dell'euro e del 4,5% nell'Unione. Le esportazioni sono diminuite dell'8,8% nella zona dell'euro e dell'8,3% nell'Ue a 27 Paesi, mentre le importazioni hanno segnato un calo del 7,6% nella zona dell'euro e del 7,8% nell'Ue-27. I dati rilevati sul mercato del lavoro indicano l'esistenza di una situazione assai preoccupante, essendo stato il dato occupazionale quello maggiormente colpito in negativo nei primi sei mesi dell’anno e quello che risentirà più tardivamente della prima timida ripresa: il tasso di disoccupazione nella sola Unione Europea ha, infatti, già raggiunto il 9,5% e nel 2010 dovrebbe attestarsi ad un + 11%. Particolarmente allarmante è la situazione nel Regno Unito dove un ragazzo su sei, in età compresa tra i 18 ed i 35 anni, ha perso di recente il proprio posto di lavoro. Il tasso di disoccupazione in Eurolandia è atteso dunque in deciso rialzo anche nel secondo semestre 2009. Dati ancor più preoccupanti sono stati registrati negli Stati Uniti dove il tasso di disoccupazione è ormai al di sopra del 9%, il livello più alto degli ultimi 60 anni. Nei paesi emergenti e in via di sviluppo, invece, i tassi di crescita per il 2009 resteranno per la maggior parte, in una fascia positiva, anche se i primi dati pubblicati a giugno confermano che le percentuali che si registreranno a fine anno saranno notevolmente inferiori rispetto agli anni passati. Gli analisti e le banche centrali sono concordi nel ritenere che, per il 2010, si potrà contare su di un discreto miglioramento della congiuntura internazionale, sensibilmente sostenuta da una politica monetaria e finanziaria, anche se la convalescenza sarà lunga. L'esperienza dimostra che il superamento di una recessione, apparsa in seguito ad una crisi immobiliare e bancaria, procede più lentamente del solito, poiché i processi di adeguamento, riduzione del debito, c.d. "Deleveraging" del settore finanziario e delle economie domestiche, generalmente rallentano la dinamica della ripresa. Stati Uniti Il Pil 2009 degli USA, in base alle nuove stime governative, si contrarrà quest'anno più del previsto, scendendo del 2,8%, per poi segnare incrementi rispettivamente del 2,0% e del 3,8% nel 2010 e nel 2011. Tassi di crescita che non basteranno, però, a rilanciare il mercato del lavoro, che avrebbe bisogno di una spinta maggiore: nel prossimo anno e mezzo l'amministrazione americana ammette che il tasso di disoccupazione raggiungerà per qualche tempo il picco del 10%, per chiudere il 2009 al 9,3% e il 2010 al 9,8%. Il solo deficit federale 2009 si attesterà a 1.580 miliardi di dollari, contro i 1.840 miliardi stimati in febbraio, pari all'11,2% del Pil: una riduzione imputabile alle minori spese sostenute per stabilizzare il sistema finanziario. Nei prossimi 10 anni il disavanzo raggiungerà i 9.000 miliardi, 2.000 miliardi in più rispetto alle attese iniziali. Il tutto senza contare lo stato di salute delle finanze pubbliche dei singoli stati, che non viene consolidato nel bilancio centrale. Molti stati, come la California, sono addirittura sull'orlo del collasso. 3 Paesi emergenti Nel Giugno 2009 i leader delle quattro potenze emergenti, Brasile, Russia, India e Cina, hanno dato vita al primo summit ufficiale del Bric, che cessa così di essere un acronimo del gergo finanziario per indicare i c.d. "quattro giganti con i piedi d'argilla" , ma diviene la sigla di un nuovo soggetto politico internazionale con piedi che appaiono sempre più solidi e ben piantati a terra. La reale fine della crisi economica sembra, infatti, essere iniziata proprio dalla Cina dove il Prodotto interno lordo è cresciuto, nel primo semestre 2009, del 7,9%. Difatti l’economia cinese ha già sorpassato tutti iniziando a registrare variazioni più che positive. Tuttavia, bisogna anche considerare che in Cina un incremento del Pil del 7,9% rappresenta un buon risultato, ma comunque nulla di eccezionale: nel primo trimestre dell’anno la Cina, con un +6,1%, ha archiviato il peggior risultato degli ultimi dieci anni. La crescita del Pil finora realizzata, secondo il Governo cinese, è un dato che deve assolutamente essere migliorato essendo stato fissato per il 2009 il target dell’8%. Tira aria buona anche per l’economia indiana, cresciuta oltre le aspettative nei primi mesi del 2009. La crescita del secondo trimestre 2009 è stata del +5,8% rispetto lo stesso trimestre del 2008, ben al di sopra del 5,2% previsto degli analisti in base anche alla chiusura a +5,3% del periodo ottobre, novembre e dicembre dello scorso anno. Il primo ministro indiano ha direttamente attribuito parte del merito agli “sforzi fatti nei settori agricolo e dei servizi” ribadendo la loro importanza nello spingere tutta la locomotiva indiana. I risultati positivi sono stati recepiti immediatamente dagli investitori, e subito i media di Delhi, Mumbai, Bangalore e Chennai hanno dato risalto alla notizia, iniziando a parlare apertamente di “ripresa anticipata” dalla crisi. Inoltre l'India, sebbene sia cresciuta meno della Cina in valore assoluto, evidenzia una certa vivacità anche del mercato interno a differenza del colosso cinese che basa tutta la propria forza esclusivamente sulle esportazioni. Per quanto concerne quest'ultimo settore si segnala che anche nei primi mesi del 2009 l'India si è confermata leader mondiale nel comparto dell'informatica. Diverso lo scenario brasiliano che, da aprile a giugno, ha segnato una contrazione dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti quando aveva anche fatto registrare un calo: ciò significa che, anche il gigante brasiliano, é entrato in recessione. Dallo staff del presidente Lula si è, però, immediatamente chiarito trattarsi di una «recessione tecnica», più correttamente definibile come «contrazione tecnica». Se durante il semestre «sotto la crisi» le importazioni e le esportazioni brasiliane hanno fatto registrare un sensibile calo, in entrambi i casi nella misura del 16%, il mercato interno, soprattutto grazie agli incentivi economici decisi dal Governo, non ha perduto granché del proprio dinamismo. Così il settore dei servizi ed i consumi familiari, voci notoriamente poco influenzate dal mercato esterno, sono cresciuti rispettivamente dello 0,8% e dello 0,7%. Decisamente meno brillanti di Cina, India e Brasile sono i dati arrivati dalla Russia, fanalino di coda del Bric, dove si è assistito ad un calo su base annua del prodotto interno lordo del 10,2% nel primo semestre 2009, con una stima di un pesante -6,8% per il secondo. Una leggera ripresa è prevista solo per il secondo semestre 2010. Nei prossimi mesi la produzione industriale, tallone d'Achille dell'economia russa, dovrebbe addirittura arretrare del 9,8%, mentre gli investimenti accuseranno un colpo del 24%. La causa della forte crisi accusata dalla Russia è legata sia alla mancata diversificazione dell'economia, basata in prevalenza sull'industria pesante e sull'export di materie prime, sia sulla fragilità del sistema bancario, particolarmente vulnerabile nel settore degli affidamenti alle grandi imprese. Area Euro ed Unione Europea Nel secondo trimestre 2009 il Pil della zona euro è sceso dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti e del 3,8% su base annua (previsione OCSE). Nell'intera Unione europea si è registrato un -0,3% congiunturale e un -3,8% / -4,2% su base tendenziale. Nel primo trimestre dell'anno nella zona euro il calo era stato del 2,5% congiunturale e del 4,4% annuale. L'Europa è, però, pronta a voltare pagina e ad invertire la rotta per uscire dalla crisi. Nel secondo trimestre, infatti, Germania e Francia sono tornate sorprendentemente a crescere. Battendo tutte le stime degli analisti, nei due Paesi il Pil ha messo a segno un rialzo dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Ancora negativo, tuttavia, il confronto con il 2008, in Germania la flessione annuale sarà del 4,8% ed in Francia del 2,1%, ma come detto i dati prospettici lasciano ben sperare, soprattutto perchè le previsioni, pur se ancora negative, hanno subito rettifiche migliorative rispetto a quelle fatte nel primo trimestre dell'anno. In generale tutti gli Stati membri sono stati fortemente colpiti dalla recessione, sebbene in maniera differenziata anche in funzione dell'esposizione relativa alla crisi finanziaria, delle dinamiche del mercato immobiliare e del tenore degli interventi pubblici messi in campo dai singoli Governi nazionali a sostegno delle banche. 4 Nei primi mesi del 2009 si è registrata una certa stabilizzazione dei mercati finanziari, unita al ritorno di una leggera fiducia degli investitori, cui è seguita una lenta e graduale ripresa dell'attività reale favorita dal sostegno fiscale e dall'allentamento monetario. La Banca Centrale Europea, unitamente alla Federal Reserve statunitense, ha mantenuto costante, con un saggio molto vicino allo zero, il tasso ufficiale di riferimento al fine i stimolare l’economia di tutta Europa: gli effetti sono stati però differenti nei vari Paesi. L’inflazione per la prima volta dal dopoguerra ha fatto registrare una crescita pressoché nulla nel mese di giugno. Nello specifico la recessione ha interessato quasi tutte le componenti della domanda: il settore degli investimenti privati è risultato quello più colpito a seguito delle ridotte previsioni della domanda ed a causa della diminuzione netta dei finanziamenti da parte delle banche. Analogamente, anche le esportazioni europee hanno subito una forte contrazione a causa del calo considerevole di tutto il commercio mondiale. Soltanto i consumi privati hanno resistito bene, grazie al calo dei prezzi del petrolio e alla bassa inflazione. Le previsioni indicano inoltre una domanda interna di beni e servizi ancora debole per tutto il 2009, a causa di un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro: i consumi privati, infatti, hanno archiviato un -0,5% nel primo trimestre dell'anno e la spesa, nonostante un tasso di crescita meno negativo nel secondo trimestre, dovrebbe rimanere contenuta anche nella seconda metà del 2009. Un quadro che sconta sicuramente l'incertezza del peso degli incentivi pubblici alla rottamazione di vecchie autovetture in corso attualmente in molti paesi dell'area, che ha fornito sostegno alla spesa delle famiglie nel secondo trimestre, ma che potrebbe non essere rinnovato nei successivi mesi. La caduta del Pil nell'Eurozona sembra comunque essersi arrestata. Il dato sulla crescita del Pil nel primo semestre 2009 resta negativo, ma in netto miglioramento, rispetto al periodo gennaio-marzo quando si era accusato un calo medio del 2,4%. Su base tendenziale l'Eurozona ha registrato una caduta del 4,7% contro il 4,8% del primo trimestre, mentre il Pil UE è sceso del 4,9% contro il 4,8% precedente. Nel corso del secondo semestre 2009 è assai probabile, quindi, che il reddito reale diminuisca ancora visto il progressivo deterioramento del mercato del lavoro che, come detto, sta creando serie preoccupazioni soprattutto in Inghilterra. Solo i consumi statali e gli investimenti pubblici dovrebbero contribuire positivamente alla crescita, grazie in parte alle misure di stimolo finanziario adottate nell'ambito del c.d. "piano per la ripresa economica". Dolenti note anche per le finanze pubbliche che, in maniera generalizzata, sono state duramente colpite dalla recessione, con il disavanzo dell’intero bilancio UE più che raddoppiato, passato dal 2,3% del Pil del 2008 al +6,0% del primo semestre 2009, mentre nel 2010 lo stesso rapporto dovrebbe raggiungere addirittura il 7,25%. L'ampio ricorso agli stabilizzatori automatici ed il consistente stimolo finanziario discrezionale, effettuato un po’ da tutti i Governi centrali a sostegno delle attività economiche nazionali, non potevano che causare maggiore spesa pubblica. Segnali positivi arrivano, invece, dal fronte inflazione che, in ambito UE, ha registrato un netto calo nei mesi di maggio e giugno e dovrebbe continuare a scendere nel secondo e terzo trimestre 2009 a seguito di ulteriori effetti di base, di prospettive economiche poco favorevoli e della prevista diminuzione dei prezzi delle materie prime. Globalmente, l'inflazione IAPC dovrebbe essere leggermente inferiore all'1% nell'UE ed allo 0,5% nell'area dell'euro, raggiungendo un minimo in entrambe le zone, IAPC e UE, a fine settembre. Il dato registrato al 30 giugno 2009 è comunque il record storico in basso per Eurolandia. Eurostat ha infatti registrato a luglio il tasso più basso di inflazione in Irlanda (-2,6%), Belgio (-1,7%) e Lussemburgo (-1,5%) ed il più alto in Romania (+5,0%), Ungheria (+4,9%) e Polonia (+4,5%). In Germania, prima economia della zona Euro, il saggio d’inflazione si è attestato ad un 0,7%, mentre in Francia ad un –0,8%. Anche in Italia l’indice dei prezzi al consumo si è abbassato ad un -0,7%, stesso livello registrato dalla Germania, superando le stime del mese di maggio che lo davano ad un -0,6%. Un anno fa l’indice di tutta la zona euro, così come dell’Italia, era al +4,0%. Se il record negativo dell’inflazione rappresenta una buona notizia per le famiglie europee c’è da sottolineare che esso segnala anche il riflesso del brusco rallentamento dell’economia e del forte calo dei consumi, situazione questa non altrettanto positiva. Sebbene il livello di incertezza rimanga elevato, vi sono crescenti segnali che la recessione mondiale stia raggiungendo il punto di svolta. E' quanto si legge nel bollettino di agosto della Banca Centrale Europea: “quanto all'area dell'euro, i recenti risultati delle indagini suggeriscono che il ritmo di contrazione stia chiaramente diminuendo. Tuttavia ci si attende che l'attività economica rimanga debole nella restante parte dell'anno: ad una fase di stabilizzazione seguirà una graduale ripresa dei tassi di crescita trimestrali di segno positivo soprattutto grazie alle significative azioni di stimolo adottate in tutte le principali aree economiche che dovrebbero sostenere la crescita sia nell'area dell'euro che a livello mondiale”. Timori permangono per nuovi rincari del petrolio e di altre materie prime in generale, che potrebbero rallentare la ripresa innescata dalle vaste misure di stimolo macroeconomico messe in atto dai Governi e dagli altri interventi sul piano delle politiche sociali, e per le interazioni negative più intense o prolungate fra l'economia reale e le turbolenze finanziarie che potrebbero generarsi, nei prossimi mesi, nei paesi dell’Europa dell’Est, primi fra tutti Russia, Estonia e Lituania. 5 Per quanto riguarda le previsioni più a lungo termine, la Bce sottolinea che il Pil dell'area Euro tornerà a crescere gradualmente sia nel 2010 (+0,2%) che nel 2011, mentre per fine 2009 è attesa una contrazione del 3,9%. Parimenti l'inflazione stimata si dovrebbe attestare allo 0,4% a fine 2009, all'1,1% a fine 2010, mentre per il 2011 è previsto un contenuto aumento dell’indice dei prezzi al consumo che dovrebbe archiviare il primo anno di vera ripresa ad un + 1,6%. Ovviamente tali previsioni sono rivolte alla media dei paesi dell'Unione e non possono essere generalizzate: la ripresa sarà graduale e non omogenea. In Gran Bretagna, ad esempio, il vento della recessione sembrerebbe tutt'altro che passato essendo stati inanellati una serie di dati estremamente negativi: il Pil britannico è, infatti, calato del 2,4% nel primo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti anzichè dell'1,9% previsto. La flessione, peggiore delle attese (-2,2%) è la maggiore su base trimestrale registrata dal 1958, mentre su base annua la previsione è stata rivista al ribasso: 4,7% anzichè al 4,3% come indicato in precedenza. Inoltre i "sudditi di sua maestà" rimarranno in terreno negativo anche nel 2010 (-4,1% atteso), quando la maggior parte dei paesi europei dovrebbero, invece, iniziare ad intravedere segni di ripresa. L'allarme è stato diffuso da Oxford Economics, il centro di analisi economico-finanziarie in collaborazione con l'Oxford University's Business College, che ha ipotizzato un lungo periodo di deflazione per tutto il Regno Unito. La spiegazione di tale previsione è stata fornita nel rapporto sull'influenza suina e le sue conseguenze: attualmente la società inglese sta faticosamente venendo fuori dalla recente crisi economica e questo problema si unirà alla celebre parsimonia delle famiglie, destinata ad aumentare in periodi di crisi com'è appunto quello provocato dalla pandemia dell'influenza A, che toccherà probabilmente il suo massimo sotto Natale 2009. Quest'insieme di fattori porterà le famiglie inglesi ad abbattere drasticamente le somme solitamente destinate alle spese natalizie, con conseguente riduzione del Pil previsto in contrazione appunto anche nel 2010 del 7,5%. Facile immaginare che la riduzione si manifesterà particolarmente con la drastica riduzione del turismo in Inghilterra ed in Scozia, com'è del resto avvenuta in occasione della Sars in Asia che ridusse del 60% queste due importanti voci del bilancio nazionale. Preoccupanti anche i dati relativi alla disoccupazione britannica abbondantemente superiori al 12%. Decisamente più confortanti invece i dati che arrivano dalla "solida" Germania e che vedono confermate le previsioni dei più ottimisti. Nel secondo trimestre il Pil della Germania, principale economia dell'UE e principale partner economico dell'Italia, è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente contro attese di mercato pari a -0,2%. Crescita inattesa anche per il Pil francese e, sebbene con alcuni importanti distinguo, anche per quello italiano. Sebbene non siano ancora disponibili i dettagli del Pil tedesco, l’istituto nazionale di statistica tedesco ha dichiarato che la crescita è stata guidata da un aumento dei consumi privati e governativi e dalle costruzioni. Anche le esportazioni nette hanno contribuito positivamente. Su base tendenziale il Pil tedesco si è comunque contratto del 5,9% a/a. Pessimo, come quello britannico, anche il dato sul Pil spagnolo, che ha confermato una contrazione del 3% nel primo trimestre 2009, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e dell'1,1% nel secondo trimestre. Rispetto all'ultimo trimestre 2008 la flessione è stata dell'1,9%. Sono i dati peggiori registrati in Spagna dall'inizio della serie statistica Ine, nel 1970 e per trovarne di più bassi bisogna risalire al lontano 1959. La Spagna si conferma essere in una recessione più profonda rispetto a quella di Italia, Germania e Francia dopo oltre un decennio di assoluta ed ingiustificata euforia economica. Area Nippocentrica La crisi economica che ha colpito il Giappone è sicuramente fra le peggiori della sua storia. I dati inerenti il prodotto interno lordo del 2008 e dei primi mesi del 2009 sono molto pesanti e soprattutto seguono un decennio assai opaco anche se, tuttavia, la ripresa potrebbe essere più vicina del previsto. Infatti anche se i dati del primo trimestre 2009 non sono stati entusiasmanti: meno 5,8% rispetto all’anno precedente e meno 4,1% rispetto al quarto trimestre 2008, a sorpresa il secondo trimestre 2009 ha segnato un timido segnale positivo. Le previsione dell'OCSE per il Giappone indicano su base annua un Pil in flessione del 5,6% rispetto alla previsione del meno 6,8% effettuata nel mese di marzo. A pesare sul calo del primo trimestre sono stati i tracolli dell’export (-26%) e degli investimenti societari (-10,4%), senza dimenticare la lunga serie di licenziamenti che ha investito il paese. A fronte di queste notizie, gli operatori finanziari avevano immaginato una risposta sotto il profilo della politica monetaria da parte della banca centrale giapponese. Tuttavia, La Bank of Japan ha lasciato invariati i tassi allo 0,1% e, contrariamente alle attese, ha alzato la sua valutazione sull’economia nazionale, per la prima volta in 2 anni e 10 mesi decidendo anche di ampliare le garanzie che potranno essere accettate per fornire liquidità a banche e istituzioni finanziarie, ammettendo, per la prima volta, i titoli di Stato emessi da Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania. 6 L'economia giapponese è così tornata a crescere per la prima volta dopo 5 trimestri negativi: al ritmo annualizzato l'incremento trimestrale potrebbe tradursi in una crescita del 3,7%. La seconda economia al mondo è la terza, in ordine temporale dopo Germania e Francia, a mostrare segnali di recupero e ad annunciare la fine della recessione. Il dato è stato comunque leggermente al di sotto delle stime degli analisti, che si attendevano un +1% su base trimestrale e un +3,9% in termini annualizzati. A luglio si è inoltre registrato un balzo del surplus commerciale nipponico che rispetto al 2008 ha archiviato un bel +364% assestandosi a 380,23 miliardi di yen, circa 2,88 miliardi di euro. Le premesse sembrerebbero quindi favorevoli per tutta l'area nippocentrica, ma soltanto i successivi mesi daranno la certezza ai mercati che per il "Paese del sol levante" il peggio sia ormai passato. Crescita del PIL 2006 - 2007 - 2008 e previsione 2009 - Usa - Area Euro - Italia - Media mondiale - Paesi emergenti 15,00 10,00 5,00 2006 2007 2008 E 2009 0,00 World Usa UE Italia Giapp. Brasile Cina India Russia (5,00) (10,00) 7 L'economia italiana La situazione italiana, non dissimilmente da quella europea, ha archiviato un secondo trimestre 2009 con un Pil in flessione dello -0,5% rispetto al trimestre precedente, flessione che diventa un - 5,8% / -6,0% su base tendenziale annua. Questa la stima preliminare calcolata dall'Istat in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. Il dato acquisito per il calcolo puntuale è pari ad un -4,8%. Si tratta del quinto calo consecutivo su base trimestrale e tendenziale dove si registra il peggior dato dal 1980, anno di inizio della serie storica Istat di tale indice. La rilevazione colloca l'Italia in una delle peggiori posizioni in ambito europeo. Il Fondo Monetario Internazionale e l'Ocse, invece, a sorpresa nel mese di settembre 2009 hanno rivisto a rialzo le stime per l'Italia indicando una flessione attesa per fine anno del 5,1%. Rassicurazioni sono arrivate dai dati del c.d. “superindice", costruito proprio dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, del mese di giugno, che indicano che, tra le principali economie dell'area UE, l'Italia, seguendo Francia e Germania, ha mostrato qualche timido segnale di ripresa nel mese di maggio. Francia e Germania hanno archiviato anche un Pil con segno positivo, oltre che un superindice in leggera crescita, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Nella rilevazione del superindice, però, l’Italia ha addirittura risultati migliori anche della Francia con l'indicatore in crescita di 2,2 punti contro l’1,4 francese. Al superindice Ocse non può, tuttavia, essere attribuito la stessa importanza della rilevazione del Pil, essendo questo un semplice indicatore tendenziale di fiducia degli operatori economici sul prorpio futuro. L'indice sintetizza, infatti, i giudizi delle imprese che, con una percentuale del 53,80% contro il 32,40 del precedente sondaggio, iniziano ad intravedere un miglioramento dello scenario economico già nei prossimi mesi. Le attese sono meno negative tra le aziende che operano nel Nord Ovest e tra quelle con almeno mille addetti, annotano gli economisti della Banca d'Italia. Segnali di recupero si rintracciano anche quando alle aziende viene chiesto come saranno le proprie condizioni operative nei prossimi tre mesi: si è ridotta, infatti, anche la percentuale di chi prevede un peggioramento, essendo passata dal 60,2 al 26,3%, mentre la quota di chi vede un miglioramento a breve termine è salita dal 3,7 al 10,2%. Nell'insieme, però, il quadro rimane ancora segnato dall'incertezza, visto che gli indecisi, come in pratica possono essere catalogati coloro che in questo momento parlano di situazione invariata, sono risultati pari al 63,5% nella rilevazione di Giugno 2009. Tornando ad analizzare il dato puntuale del Pil italiano rilevato nei primi sei mesi dell'anno, si evince che la contrazione congiunturale è il risultato di una diminuzione del valore aggiunto dell'agricoltura, dell'industria e dei servizi. Certamente, i dati italiani non sono dissimili da quelli degli altri paesi sviluppati che vedono gli stessi Stati Uniti registrare una flessione tendenziale annua del 2,8% - 2,9%. Per quanto concerne gli scambi con l’estero le importazioni di beni e servizi sono diminuite del 3%, il totale delle risorse, Pil ed importazioni di beni e servizi, è diminuito dell'1%. Dal lato della domanda le esportazioni sono diminuite del 3,7%, gli investimenti fissi lordi del 2,9%, mentre i consumi finali nazionali sono aumentati dello 0,6%. La diminuzione degli investimenti è stata determinata da una contrazione del 5,9% degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti, dell'1,6% degli investimenti in costruzioni, mentre si è registrata una crescita dell'1,2% degli acquisti di mezzi di trasporto. In termini tendenziali, le esportazioni sono diminuite del 23,9% e le importazioni del 18,1%. La spesa delle famiglie residenti è diminuita dell'1,8% mentre quella della pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private è cresciuta dell'1,7%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale è diminuita, in termini tendenziali, del 2%. In maggiore sofferenza i consumi di beni durevoli (-5,6%). In calo comunque anche gli acquisti di beni non durevoli (-2,2%), mentre gli acquisti di servizi sono cresciuti dello 0,5%. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una contrazione del 15,4% (con diminuzioni del 28,7% per i mezzi di trasporto, del 21,8% per i macchinari e gli altri prodotti e dell'8,1% per le costruzioni). Il Pil italiano nel secondo trimestre dell'anno è calato di più rispetto al complesso dei paesi euro. Se in Italia la diminuzione è stata dello 0,5% congiunturale e del 6% tendenziale, per i Paesi Euro il calo è stato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% rispetto al secondo trimestre 2008. Nel secondo trimestre il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,9% in Giappone, e dello 0,3% in Francia e Germania, mentre è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito e dello 0,3% negli Stati Uniti. In termini tendenziali il Pil è diminuito del 6,5% in Giappone, del 5,9% in Germania, del 5,5% nel Regno Unito, del 3,9% negli Usa e del 2,6% in Francia. Su base territoriale tutte le regioni hanno fatto registrare una marcata flessione delle esportazioni, ad eccezione della Liguria (più 5,9%). Fra le regioni che più contribuiscono ai flussi commerciali con l’estero, le flessioni maggiori hanno riguardato Sicilia (meno 52,6%), Sardegna (meno 50,0%), Abruzzo (meno 34,5%), Friuli-Venezia Giulia (meno 29,0%), Puglia (meno 27,9%), Piemonte (meno 26,8%), Marche (meno 24,7%), Emilia-Romagna (meno 23%) e Lombardia (meno 21,1%). 8 Per quanto riguarda i dati relativi alla bilancia commerciale si segnala che il primo semestre del 2009 ha archiviato un netto recupero del passivo commerciale, sceso dagli oltre 12,7 miliardi di euro a 3,9 con un recupero di circa il 65%, questo dovrebbe portare, per la prima volta, dopo oltre un decennio, ad avere entro fine anno il pareggio della bilancia commerciale. Se poi il calcolo venisse depurato dal grande fardello dell’import energetico, al netto di petrolio e gas naturale, si registrerebbe un saldo positivo per oltre 15 miliardi di euro, segno che nonostante la crisi economica che ha colpito tutti i grandi paesi esportatori, dal Giappone alla Germania, il made in Italy continua tutto sommato a resistere. Quanto ai dati delle principali società quotate e quindi al 40% del fatturato complessivo del campione analizzato a fine giugno da Mediobanca, è emerso che i ricavi sono scesi del 17% nel settore energetico e del 14% nel manifatturiero, i margini operativi sono calati rispettivamente del 30% (settore energetico) e di oltre il 60% (settore manifatturiero), mentre per il risultato corrente la flessione é stata di quasi l'80% nel manifatturiero contro meno del 30% nell'energetico. Nonostante l'impatto vero della crisi, in arrivo nei bilanci 2009, Mediobanca rileva che la struttura finanziaria delle imprese italiane appare in grado di reggere l'urto, a patto naturalmente che le difficoltà non si prolunghino troppo nel tempo. Per il totale del campione, infatti, il patrimonio netto tangibile si attesta al 45,1% del capitale finanziario, mentre l'attivo netto circolante é il 28,6% del capitale investito. Dati che si confrontano con un livello dei debiti finanziari a breve pari al 17,9% del capitale finanziario, con un margine di liquidità (differenza tra attivi e passivi con scadenza a un anno) al 10,7%. La situazione é apparsa migliore per le imprese pubbliche (margine di liquidità al 14,1% e patrimonio netto tangibile al 56,7%), mentre quelle private hanno registrato un patrimonio netto tangibile medio al 35,4% del capitale finanziario ed un margine di liquidità all'8%. Lo spaccato per settori, d'altra parte, evidenzia una situazione di tranquillità per imprese manifatturiere (patrimonio tangibile al 53,3% e margine di liquidità al 16,8%) ed energetiche (46,4% e 21,2), mentre il terziario (31,9% e -11,3%) "soffre di uno sbilancio di liquidità con una quota di debiti a breve che di fatto andrebbe considerata immobilizzata". Per le famiglie italiane il dato positivo, registrato al 30 Giugno 2009, è che sono risultate le meno indebitate d'Europa con un debito medio di 21 mila euro: 37 mila euro il debito medio delle famiglie tedesche, 56 mila euro quello delle famiglie spagnole e addirittura 63 mila euro è risultato essere l'indebitamento medio delle famiglie inglesi. L’avvio della ripresa avverrà tuttavia con molta gradualità, evidenziandosi nelle cifre medie annue solo a partire dal 2010. L’inerzia che dovrebbe caratterizzare il recupero ciclico italiano riflette quella prevista per la domanda internazionale. In particolare, il secondo trimestre del 2009 sarà ancora negativo, a causa del trascinamento derivante dalla caduta di gennaio-marzo, ma un segno positivo nell’evoluzione del prodotto lordo dovrebbe tornare a evidenziarsi a partire dal terzo trimestre quando i provvedimenti decisi dal Governo nella manovra estiva dovrebbero contribuire a dare sostegno alla domanda interna. Nelle stime più recenti del FMI il Pil italiano nel 2010, dovrebbe aumentare, nei dati corretti per il numero di giorni lavorativi, dello 0,2%, e dello 0,3%, non effettuando l’aggiustamento del calendario. Il quadro economico abruzzese, marchigiano, emiliano, molisano e laziale Per quanto riguarda le aree di maggior insediamento territoriale della banca, i dati relativi alla regione Abruzzo del primo semestre 2009 evidenziano un deciso calo della produzione (meno 14%) e del fatturato (meno 9,5%) soprattutto quello verso l’estero, in flessione del 9,1%. Anche le aspettative per il prossimo semestre persistono nell'indicare dati in flessione sebbene le condizioni di accesso al credito non evidenziano particolari fenomeni di inasprimento. Nel quadro congiunturale l'impresa manifatturiera abruzzese ha proseguito purtroppo nel peggioramento. I principali indicatori economici hanno, infatti, continuato a manifestare consistenti diminuzioni rispetto all'ultimo trimestre 2008 e soprattutto rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le diminuzioni più marcate hanno riguardato i mezzi di trasporto (-35,8%), i minerali non metalliferi (-24,4%), la metal meccanica (-16,9%),il legno ed i mobili (-19,7%). Minori contrazioni produttive sono state rilevate nella chimico - farmaceutica (-4,9%) e nel tessile abbigliamento (-2,7%). Il territorio che ha registrato il maggiore calo produttivo è stato quello della provincia di Chieti (-16,9% su base annua). Le altre tre province hanno archiviato diminuzioni tendenziali della produzione, sebbene inferiori al calo rilevato a livello regionale (l'Aquila -11,9%; Teramo -13,5%, Pescara -10,9%). I dati sull’occupazione fotografano una situazione alquanto opaca con un totale forza lavoro di 548.000 unità al 30 Giugno 2009, in diminuzione di 12.000 unità rispetto al 1° semestre 2008, mentre su base percentuale annuale la contrazione abruzzese si attesta ad un - 5,0%. La flessione dei livelli produttivi è stata registrata in tutte le province anche in termini congiunturali, sebbene con intensità minori di quelle tendenziali. Dalle piccole e medie imprese (10-49 addetti) sono arrivati i segnali di maggiore sofferenza, mentre le medie (50-249 addetti) hanno mostrato maggiori capacità di tenuta con le grandi imprese abruzzesi che hanno manifestato un miglioramento diffuso rispetto al trimestre precedente. 9 L’analisi dei dati relativi alla regione Abruzzo del secondo trimestre deve necessariamente essere effettuata considerando il forte evento calamitoso che la notte del 6 aprile ha devastato l’Aquila e la sua provincia, interessando un'area significativa, circa il 24%, dell’intero territorio regionale. Il violento sisma, che ha causato oltre 300 vittime tra la popolazione civile, ha fortemente deteriorato le condizioni di vita di una popolazione in un'ampia zona appenninica, caratterizzata sia da un’importante presenza industriale che da una significativa presenza rurale, peraltro già interessata da intensi fenomeni di spopolamento. Il sisma si è inoltre verificato in un momento congiunturale già di per sé difficile per l'economia nazionale e regionale. Sono state danneggiate in diversa misura le infrastrutture, il patrimonio edilizio pubblico e privato e, sia direttamente che indirettamente, un po' tutta l'economia reale. Soprattutto, è stata interessata un'intera area urbana, in particolare il suo centro storico, in cui erano collocate le principali sedi delle autorità amministrative locali (regionali, provinciali, comunali), degli organi di giustizia, degli istituti di credito, delle scuole. Di particolare gravità è stato il danno subito dal patrimonio artistico ed architettonico, con negative ripercussioni non solo a livello locale, ma sull'immagine di una regione che vede nel turismo una componente significativa della propria economia. Le attività economiche presenti nel perimetro più tipicamente urbano del territorio colpito dal sisma che, in varia misura, alimentavano anche le caratteristiche identitarie del capoluogo di regione sono state praticamente azzerate, essendo stati costretti i titolari di queste attività (circa 700 con un volume d’affari annuo di circa 230 milioni di euro), a differenza di quelli operanti nel restante perimetro urbano, ad una interruzione totale delle proprie attività. A tutto ciò deve aggiungersi il blocco, pressoché totale, delle attività legate al sistema universitario che rappresentava un settore trainante per l'economia aquilana in grado di contribuire in modo non secondario alla determinazione della domanda interna e dell’intero Pil regionale. Dei 27 mila studenti iscritti all'Università dell'Aquila, circa 15 mila, erano stabilmente dimoranti nella città per la frequenza dei corsi, generando un flusso finanziario medio annuo compreso tra 135 e 150 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i circa 20 milioni di euro messi in movimento dagli studenti pendolari e gli oltre 60 milioni di quelli residenti in sede, per un totale di quasi 240 milioni di euro annui. Le misure di sostegno a favore dell’Università ed i fondi stanziati dal Governo centrale per la ricostruzione potrebbero riuscire in parte a mitigare l’effetto negativo del sisma rimettendo velocemente in movimento tutta l’economia abruzzese, ma la grande quantità di variabili che attualmente sono in gioco non consentono a nessun analista economico di effettuare valide previsioni economiche. Soltanto i dati a consuntivo 2009 daranno la possibilità di effettuare valutazioni più puntuali e veritiere della complessa situazione economica regionale ed aquilana. Profondo rosso anche per l'economia emiliana. Tutti i settori hanno fatto registrare segni negativi, fatta eccezione per i prezzi dei fornitori, che sono rimasti, più o meno stabili (+0,4%). La produzione e la domanda sono andate giù del 4,9% (-4,2% su base annuale), il fatturato è calato del 4%, gli ordini si sono ridotti del 2,5%. A picco le esportazioni, che hanno perso il 5,7%, mentre l'occupazione ha registrato una riduzione del 3,1% (-2,4% dal primo semestre 2008). Anche gli artigiani hanno ridotto gli investimenti del 4,1%. Grande la sofferenza per l'artigianato che nei primi sei mesi dell'anno ha visto la produzione contrarsi del 5,8%, il fatturato diminuire del 4,2% e il numero degli addetti flettere del 3,5%. A risentire di più dalla fase recessiva sono state le aziende dei settori alimentare, della meccanica, dell'elettronica, dei mobili e del legno, che hanno avuto andamenti negativi sia nei livelli produttivi che negli ordini. Leggermente migliori sono stati i risultati delle imprese del comparto moda, della chimica, plastica, vetro, carta e metallo. In affanno anche l'edilizia e il settore dei servizi alle imprese, che hanno incassato il peggiore risultato degli ultimi anni. Il minor clima di fiducia si è riflesso sul fatturato dei servizi alla persona (-4,3%). Tra le province, le maggiori difficoltà sono state registrate a Modena e Rimini, mentre nel secondo semestre si prevedono le performance migliori per Bologna, Ferrara, Forli'-Cesena, Parma e Reggio Emilia, mentre Ravenna e Piacenza sembrano essere maggiormente attrezzate per ripartire, dopo un primo semestre caratterizzato da forti ridimensionamenti. In generale, la crisi, poco o molto, ha colpito il 70% delle aziende, che indicano tra le eventuali mosse per reagire la diminuzione dei prezzi (così il 38,5%), la riduzione della forza lavoro (25%) e il contenimento dei costi di produzione e dei servizi accessori (17%). Rimane complicato il rapporto con le banche, mentre si allungano i tempi di pagamento (in media 2 mesi e mezzo) e cresce la quota dei crediti insoluti, cioè delle fatture non pagate dai clienti. Tuttavia, le attese per la seconda parte dell'anno sembrano improntate ad un maggiore ottimismo. La crisi si è fatta sentire ovviamente anche nella Regione Marche colpendo in particolar modo l’occupazione: sono infatti molti i posti di lavoro a rischio nei prossimi mesi. Il Governo regionale è intervenuto con contributi al reddito dei lavoratori attraverso assegni mensili, con sostegni integrativi agli enti locali per le politiche sociali a favore delle famiglie in difficoltà e con ammortizzatori sociali in deroga per le micro e piccole imprese: 47 milioni erogati e 50 a disposizione e di collaborazione con le banche per l’anticipazione ai lavoratori degli assegni di cassa integrazione in attesa delle istruttorie dell’Inps. 10 Dal primo gennaio al 30 giugno 2009 le imprese marchigiane in attività sono scese da 161.667 a 160.553, con un calo di 1.114 unità. In forte aumento anche l’apertura di nuove procedure fallimentari: sono state 263 rispetto alle 117 dello stesso periodo dell’anno precedente. Le imprese che hanno deciso di “abbassare la saracinesca” nel primo semestre del 2009 sono nella media dei periodi precedenti, ma quest’anno, a differenza dei periodi precedenti, non sono state rimpiazzate da nuove attività. Nel dettaglio il calo delle imprese attive, secondo i dati di Unioncamere Marche, ha colpito soprattutto l’agricoltura (533) ma anche il manifatturiero (-290), il commercio (-219) e le costruzioni (-171) che, per la prima volta da oltre un decennio devono fare i conti con una diminuzione del numero delle imprese. In controtendenza le aziende immobiliari e informatiche (+170) ed i servizi (+41). A preoccupare sono soprattutto i dati che arrivano dai settori tradizionali dei distretti marchigiani che vedono la meccanica perdere 67 aziende ed il calzaturiero 60. Problemi anche per il mobile (-58) e il tessile abbigliamento (33). Per quanto riguarda le imprese sul territorio, sono Ascoli Piceno e Fermo a pagare il conto più salato (-408), ma anche la provincia di Pesaro e Urbino registra una perdita pesante (-331 aziende attive). Più contenuto il calo delle imprese in attività ad Ancona (-200) ed a Macerata (-175). Anche l’artigianato locale registra un semestre negativo, con una diminuzione di 692 imprese da gennaio a luglio. Infine i fallimenti: sono passati da 117 a 263 con un’impennata di 146 procedure in più nei primi sei mesi dell’anno, distribuite in modo omogeneo nelle province marchigiane. Migliore la situazione del Lazio per il quale un'indagine elaborata dal Centro Studi di Unioncamere, in collaborazione con Prometeia, ha stimato che il calo del Pil su base regionale del Lazio sarà inferiore alla media nazionale, stimata ad un -0,3%. Non a caso la regione risulta comunque una di quelle in minor difficoltà: nelle stime di Unioncamere è, infatti, preceduta solo dal Veneto e dalla Valle D'Aosta (0%). Più rosee le previsioni per il 2010 e il 2011 che attribuiscono al Lazio una crescita del Pil pari rispettivamente allo 0,7% e all'1,3%. La regione si colloca, infatti, in Italia al secondo posto (dopo la Lombardia) in termini di valore aggiunto (10,6% del totale Italia), grazie a una struttura produttiva caratterizzata dalla rilevanza dei servizi, dall’apertura al commercio estero, che controbilanciano un basso tasso di industrializzazione. In questo quadro la differenziazione della struttura produttiva, resa possibile anche dalla presenza di filiere eccellenti (settore aerospaziale, comparto chimico e biotecnologie, new economy), di un’elevata spesa pubblica in ricerca e sviluppo (pari a circa il doppio della media nazionale) e di una bassa apertura al commercio estero, hanno reso la regione meno esposta alle fluttuazioni del ciclo economico. Queste tre peculiarità, che caratterizzano in maniera marcata l’economia laziale, consentiranno, secondo gli analisti, un recupero in tempi più brevi rispetto alla media nazionale. Fanalino di coda dei territori dove Banca Tercas Spa svolge la propria attività è la Regione Molise da sempre territorio meno ricco e prosperoso tra le regioni del Sud Italia. Dall’ultimo rapporto "Congiuntura del Mezzogiorno per il 2008" , si evidenzia come il Molise sia una regione in continua difficoltà economica avendo raggiunto il clima di fiducia degli operatori il minimo storico degli ultimi dieci anni. Tale diminuzione è imputabile al combinato andamento sia della fiducia delle imprese che di quella dei consumatori: nell'industria manifatturiera è stata rilevata una marcata flessione del livello corrente degli ordini. L'entità della diminuzione del Pil regionale è comunque in linea con quanto rilevato nella media del Mezzogiorno d'Italia. In particolare nel primo semestre dell'anno sono risultate in diminuzione anche le acquisizioni di macchine agricole in una regione che vede l'agricoltura essere il proprio settore trainante con una flessione nelle vendite di macchine per l'agricoltura del 12,7%. La contrazione del Pil molisano attesa per fine 2009 è del 6,8%, ben al di sopra del dato nazionale ed anche sul fronte occupazionale non c'e' stata quella inversione di tendenza che ci si aspettava essendo stato registrato un aumento complessivo della cassa integrazione del 13,2% rispetto al mese di maggio, incremento dovuto essenzialmente al consistente ricorso alla cassa integrazione straordinaria che ha visto un aumento del 70,3% a/a. Lo rileva la Uil in uno studio sull'andamento della cassa integrazione nelle aziende medio - grandi nelle regioni italiane, dal quale emerge che la crescita della cig ha investito 13 regioni con il picco più alto nella Provincia Autonoma di Trento (+119,1%), seguita poi proprio dal Molise (+97,7%), dal Friuli Venezia Giulia (+87,5), dalla Liguria (+80,7%) e dalla Basilicata (+60,7%). 11 L'Intermediazione creditizia Il peggioramento della redditività bancaria in Italia, iniziato nel 2008, è proseguito nei primi mesi del 2009. Nel primo trimestre gli utili dei cinque maggiori gruppi si sono ridotti del 40% rispetto allo stesso periodo del 2008: il rendimento del capitale e delle riserve (Roe) delle attività ricorrenti si è dimezzato, attestandosi al 4,5%. La crescita del margine di interesse, rimasta positiva per tutto il 2008, si è arrestata. Anche per Banca d’Italia la recessione mondiale «si sta attenuando, ma restano incerti i tempi e la forza della ripresa». La caduta del Pil e del commercio mondiale si era approfondita nel primo trimestre del 2009, ma la produzione industriale e altri indicatori coincidenti segnalano un rallentamento del ritmo di flessione nel secondo trimestre. Inoltre, l’esigenza di ricostituire le scorte dà un primo impulso alla produzione e nei sondaggi d’opinione emergono segnali di minore pessimismo. Questi segnali sono incoraggianti, aggiunge Palazzo Koch, ma restano incerte la cadenza temporale e la forza della ripresa. Soprattutto, non è venuto meno il rischio che le ricadute della recessione sul mercato del lavoro possano ancora ripercuotersi in misura significativa sulla domanda finale. Anche se per quanto riguarda il mercato del lavoro ci si deve attendere, anche per il 2010, un ulteriore peggioramento. Sono diminuite leggermente le imprese residenti in Italia che si sono dimostrate in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel trimestre. L'indicatore congiunturale ha fatto segnare, infatti, un +17,3 contro un +21,8 del trimestre precedente. In termini percentuali le imprese che hanno affermato di essere state in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state il 58,7%, le imprese che nello stesso periodo hanno dichiarato di esservi riuscite, ma con qualche difficoltà, sono state il 32,2%, mentre le imprese che hanno dichiarato esplicitamente di non essere state in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state il 9,1%. La previsione circa la capacità delle aziende di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel terzo trimestre del 2009, fa segnare una sostanziale stabilità con un -0,2, contro il precedente -1,0. Al 30 Giugno 2009 i dati diffusi dall'Abi indicano che, a livello di sistema italiano, su base annua gli impieghi sono cresciuti dell'1,90%, contro il 4,90% del 2008 ed il 10,20% del 2007, mentre la raccolta ha fatto registrare un progresso del 10,3% contro l'11,70% del 2008 ed il 6,7% del 2007. Il confronto con i dati di raccolta ed impieghi del sistema, relativi agli anni 2007, 2008 e al primo semestre 2009, è riportato nel grafico che segue. Raccolta - Impieghi 14% 11,7% 12% 10,3% 10,2% % 10% 8% 6,7% 4,9% 6% 4% 1,9% 2% 0% 31.12.2007 31.12.2008 raccolta 30.06.2009 Impieghi 12 LA SITUAZIONE DELLA BANCA (Nota: i dati riportati sono espressi in milioni di euro) Le masse intermediate Masse Intermediate Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Variazioni Assoluta % Raccolta diretta 2.877 2.994 (117) (3,91%) Raccolta indiretta 1.451 1.611 (160) (9,93%) Raccolta totale 4.328 4.605 (277) (6,02%) Al 30 Giugno 2009 la raccolta complessiva si attesta a 4.328 milioni di euro con un decremento del 6,02% rispetto al 31 Dicembre 2008. Tale risultato vede una flessione sia della raccolta diretta (-3,91%) che dell'indiretta (-9,93%). La raccolta diretta Raccolta diretta Depositi, C/C, CD e Obbligazioni Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Variazioni Assoluta % 2.752 2.765 (13) (0,47%) 1.707 1.710 (3) (0,18%) Certificati di deposito 170 118 52 44,07% Obbligazioni 875 937 (62) (6,62%) 125 229 (104) (45,41%) 2.877 2.994 (117) (3,91%) Raccolta a vista Pronti contro termine Totale Raccolta diretta Raccolta diretta 30.06.09 PCT Obbligaz. Raccolta a vista Certificati di deposito La raccolta diretta registra una diminuzione in valore assoluto di euro 117 milioni. Il decremento è dovuto principalmente al comparto dei pronti contro termine, in flessione del 45,41% ed al comparto obbligazionario in flessione del 6,62%, mentre sostanzialmente stabile si presenta il comparto dei libretti di deposito (+0,38%). Obbligazioni Pronti contro termine C.D. Raccolta a Vista 13 La raccolta indiretta Raccolta indiretta Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Raccolta Gestita Variazioni Assoluta % 456 526 (70) (13,31%) GPF, GPM e C/gestito 22 86 (64) (74,42%) Fondi comuni e SICAV 297 314 (17) (5,41%) Assicurazioni 137 126 11 8,73% 995 1.085 (90) (8,29%) 1.451 1.611 (160) (9,93%) Raccolta amministrata Totale Raccolta indiretta La raccolta indiretta è in flessione del 9,93% a fronte di una diminuzione sia della componente gestita, che registra una variazione di 70 milioni di euro (-13,31%), che della componente amministrata, in riduzione dell'8,29%. La componente assicurativa, invece, presenta un leggero incremento di 11 milioni di euro (+8,73%). Raccolta indiretta 30.06.09 GPF e GPM Fondi e SICAV GPF, GPM e C/gestito Fondi comuni e SICAV Assicuraz. Assicurazioni Raccolta amm.ta Raccolta amministrata Gli impieghi a clientela Tipologia Conti correnti e finanziamenti Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Variazioni Assoluta % 738 829 (91) (10,98%) 1.569 1.481 88 5,94% 9 9 0 0,00% Titoli di debito 119 121 (2) (1,65%) Attività deteriorate 101 60 41 68,08% Altri impieghi 184 171 13 7,60% Att. cedute non cancellate: cartolar 285 309 (24) (7,77%) 3.005 2.980 25 0,84% Mutui Prestiti personali Totale Impieghi 14 Gli impieghi presentano un incremento dello 0,84%%, attestandosi a 3.005 milioni di euro al netto dei fondi rettificativi. I mutui, tenendo conto anche dei crediti cartolarizzati, che a tutti gli effetti continuano ad essere esposti nel Bilancio di Banca Tercas Spa, presentano un incremento complessivo del 3,58%. Le attività cedute e non cancellate si riferiscono, infatti, alle due operazioni di cartolarizzazione concluse nel 2007 e nel primo semestre 2008. Tali operazioni hanno riguardato mutui commerciali e mutui residenziali in bonis. Impieghi 30.06.09 Conti correnti e finanziamenti Mutui Prestiti personali Titoli di debito Attività deteriorate Altri impieghi Att. cedute non cancellate: cartolarizzazione Att. Ced. Att. ced. non canc. C/C Altri Att. det. Titoli di debito Mutui Con riguardo ai c.d. mutui “sub prime”, ossia a quei mutui concessi a clienti che offrono scarse garanzie, si segnala che Banca Tercas non ha in essere alcun tipo di finanziamento sub prime, né diretto né indiretto (possesso di obbligazioni del tipo A.B.S. con collaterale costituito da crediti della specie). In relazione ai danni prodotti dal recente evento tellurico a L'Aquila si precisa che è stata effettuata una attenta analisi dello stato degli immobili posti a garanzia di affidamenti. La disamina ha evidenziato effetti non significativi sull'ammontare delle garanzie. Attività deteriorate Tipologia Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Variazioni Assoluta % Sofferenze 15,12 12,78 2,34 18,31% Incagli 46,23 36,11 10,12 28,03% Crediti sconfinati 39,65 11,20 28,45 254,02% Crediti ristrutturati 0,00 0,00 0,00 n.d. 101,00 60,09 40,91 68,08% Totale Attività deteriorate Le attività deteriorate presentano un incremento del 68,08% determinato in particolar modo dall'incremento dei crediti incagliati e in sconfino, rispettivamente +28,03% e +254,02%. I crediti deteriorati vengono opportunamente presidiati con accantonamenti pari al 20,81% sugli incagli, al 6,30% sugli sconfinati e al 68,41% sulle sofferenze. Le operazioni di cartolarizzazione Nell'aprile 2008 è stata avviata una seconda operazione di cartolarizzazione, che ha fatto seguito a quella avviata nel 2007, avente ad oggetto mutui performing derivanti da operazioni fondiarie concesse a persone fisiche per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili residenziali. La Società Veicolo utilizzata è la società, costituita ad hoc ai sensi della legge 130/99, Adriatico Finance RMBS Srl con sede a Milano. In data 4 giugno 2008 la società veicolo ha proceduto all'emissione dei titoli ABS per un importo complessivo pari a 192,5 milioni di euro, suddivisi in due tranches: una "senior", con rating "AAA" assegnato da Standard & Poor's, ed una "junior", priva di rating. I titoli emessi sono stati acquistati interamente da Banca Tercas. 15 In data 8 luglio 2008 si è anche perfezionata la prima operazione di cartolarizzazione, avviata nel 2007 ed avente ad oggetto la cessione di crediti in bonis derivanti dalla concessione di mutui di origine commerciale. La società veicolo Adriatico Finance SME Srl ha emesso titoli, per un importo complessivo di euro 162,9 milioni, suddivisi in due tranches: una "senior" con rating "AAA", assegnato da Standard & Poor's, ed una "junior" priva di rating. Anche i titoli emessi dalla società veicolo Adriatico Finance SME Srl sono stati acquistati interamente da Banca Tercas. Per entrambe le operazioni ci si è avvalsi della collaborazione di HSBC, primaria istituzione finanziaria mondiale, in qualità di "sole arranger" e "lead manager". Si precisa, inoltre, che in qualità di servicer, la Banca continuerà a gestire le riscossioni sui crediti ceduti e, quindi, a mantenere direttamente i rapporti con i clienti ceduti. Dal momento che entrambe le operazioni di cartolarizzazione non presentano i requisiti previsti dallo IAS 39 per poter effettuare la derecognition (cancellazione), i crediti ceduti continuano ad essere rappresentati in bilancio, in base al metodo della c.d. “rappresentazione netta”. Pertanto, nell’attivo dello Stato Patrimoniale le attività cedute continuano ad essere esposte tra i crediti verso la clientela, mentre nel passivo dello Stato Patrimoniale viene esposto il debito per l'importo ricevuto dalle società veicolo, conseguentemente le obbligazioni acquistate non vengono rappresentate nell'attivo, ma riducono tali debiti. Di seguito si forniscono alcune informazioni relative a quei crediti che, dopo la cessione alle due società veicolo, Adriatico Finance Sme Srl ed Adriatico Finance RMBS Srl, sono divenuti c.d. "crediti problematici". Si segnala, inoltre, che in data 20 marzo 2008 è stata avviata un’operazione di cartolarizzazione relativa a finanziamenti leasing originati dalla Terfinance Spa (ex Terleasing Spa), utilizzando, come Società Veicolo, Adriatico Finance SME Srl. L’operazione si è perfezionata in data 25 settembre 2008 con l’emissione di titoli, tutti acquistati da Banca Tercas Spa, per un importo complessivo di euro 118,88 milioni, suddivisi in tre tranches prive di rating. Anche per questa operazione di cartolarizzazione ci si è avvalsi della collaborazione di HSBC, primaria istituzione finanziaria mondiale, in qualità di "sole arranger" e "lead manager". Attività deteriorate tra le attività cedute non cancellate Tipologia Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Variazioni Assoluta % Sofferenze 0,04 0,00 0,04 n.d. Incagli 1,06 0,20 0,86 430,00% Crediti scaduti 2,87 0,13 2,74 n.d. Crediti ristrutturati 0,00 0,00 0,00 n.d. Totale Attività deteriorate 3,97 0,33 3,64 n.d. Le attività deteriorate, presenti tra le attività cedute e non cancellate oggetto di cartolarizzazione, ammontano complessivamente ad euro 4.053 migliaia, svalutate per euro 78 mila: il valore netto in bilancio è di euro 3.975 migliaia. L'attività sui mercati finanziari Tipologia Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Variazioni Assoluta % Att. fin. det. per la neg. HFT 174,34 206,51 (32,17) (15,58%) Att. fin. disp. per la vendita AFS 104,74 78,22 26,52 33,90% Totale Attività finanziarie 279,08 284,73 (5,65) (1,98%) 16 Al 30 Giugno 2009 il portafoglio di proprietà HFT risulta costituito per il 79,33% da titoli di Stato, per il 16,68% da obbligazioni corporate e finanziarie “investment grade”, per l'1,46% da obbligazioni strutturate, per lo 0,26 da titoli lehman in default, per lo 0,02% da titoli di capitale, per lo 0,72% da quote di OICR e da derivati per l'1,53%. La consistenza del portafoglio HFT nel suo complesso è comunque diminuita del 15,58%, pari a circa 32,17 milioni di euro, come diretta conseguenza di specifiche politiche tese ad aumentare la liquidità della Banca. Alla data del 30 Giugno 2009 il portafoglio AFS mostra un incremento del 33,90% sul dato del 2008. Si precisa che esso si compone per il 7,82% di Titoli di Stato, per il 49,93% di obbligazioni corporate, per il 6,35% di quote di OICR e per il 35,90% di titoli azionari. Le attività finanziarie, contenute nei portafogli AFS e HFT, mostrano nel loro complesso una lieve diminuzione dell'1,98% per euro 5,65 milioni. Informativa su accertamenti ispettivi dell'Organo di Vigilanza Per quanto concerne quanto contestato in tema di “governance” nella verifica della Banca d'Italia conclusasi in data 6 giugno 2008, sostanziatasi nel rilievo di alcuni profili gestionali e di conformità, investendo direttamente tutti gli Esponenti Aziendali ed anche la Direzione Generale, si fa presente che, in data 18 giugno 2009, l'assemblea dei soci, riunita in seduta straordinaria, ha approvato le modifiche statutarie necessarie per recepire le osservazioni mosse dall'Autorità di Vigilanza. LA GESTIONE DEI RISCHI Il controllo del rischio di mercato Il termine "rischio di mercato" si riferisce al rischio di variazione del valore di uno strumento o di un portafoglio di strumenti finanziari in rapporto a mutamenti inattesi delle condizioni di mercato (prezzi azionari, tassi di interesse, tassi di cambio o volatilità di tali variabili). Tale rischio deriva dalla componente “rischio di tasso” (originato dall’inevitabile mismatching esistente tra le poste dell’attivo e del passivo) e dalla componente “rischio di liquidità” (eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi della Banca). Il rischio di tasso può essere gestito soltanto attraverso un'ampia conoscenza di alcuni elementi essenziali, quali durata, vita residua, scadenza e metodologie di riprezzamento delle poste di bilancio (c.d. rischio di tasso), senza tuttavia trascurare le ripercussioni che le loro variazioni esercitano sugli impegni di pagamento, assunti e potenziali, c.d. "rischio di liquidità". Il rischio di mercato viene misurato, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III delle Istruzioni di Vigilanza, mediante il Value at Risk (VAR). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è preso a riferimento per la verifica del rispetto dei limiti operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli di proprietà. Il VAR di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in grado di sintetizzare la stima del rischio dell'intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza. Nel corso del primo semestre 2009, il VAR giornaliero medio, riferito al portafoglio titoli HFT della Banca, è risultato pari a 191.050 euro. Tale valore, unitamente alla duration media, pari a 0,294 e considerate le ipotesi prudenziali di calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte temporale di 10 giorni), testimonia il contenuto profilo di rischio delle attività in titoli. Le elaborazioni sono effettuate mediante l’utilizzo dello specifico applicativo fornito da Bloomberg. Il controllo del rischio di credito L’attento monitoraggio dell’esposizione creditizia della Banca è un’attività continua alla quale viene data massima importanza. Lo strumento utilizzato, denominato Credit Position Control, consente la valutazione dell’andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi differenziati per tipo di cliente, forma tecnica e gravità. Il Credit Position Control rappresenta un valido strumento di early-warning che consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, filiale, area ed uno complessivo di Istituto. Il CPC costituisce altresì la componente andamentale del modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici. 17 Nel corso dell'esercizio, il profilo di rischio della Cassa è rimasto contenuto, con un Giudizio Complessivo del portafoglio crediti, al 30 Giugno 2009, pari a 24 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta l’assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo). Il leggero incremento del punteggio, rispetto alla gestione precedente, può essere considerato una variazione fisiologica dovuta al peggioramento della congiuntura economica. Utilizzo Totale Portafoglio 30 06 2009 1.800.000 1.600.000 1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 - Consumatori 1 privati Artigiani e Altre famiglie Altro Portafoglio 30.06.2009 Giudizi medi Imprese private Unità o società art. altre Utilizzo totale Numero clienti Consumatori privati 11 364.915 170.551 Imprese private 27 1.627.144 7.065 Artigiani e Altre famiglie 23 213.863 13.627 Unità o società art. altre 25 239.070 4.880 168.463 5.332 2.613.455 201.455 Altro Totale 24 Nel corso dei primi sei mesi del 2009 gli uffici interni hanno monitorato con estrema attenzione tutte le posizioni maggiormente a rischio attraverso l'ausilio di un valido strumento adottato per la gestione ed il monitoraggio dei crediti scaduti ed incagliati in grado di consentire una verifica giornaliera delle posizioni sulla base di informazioni dinamiche ritenute produttive di un possibile deterioramento della relazione. Lo strumento consente infatti al singolo operatore di filiale di effettuare un'analisi per la conferma, il rigetto o la momentanea sospensione del giudizio di criticità. In tale modo si incrementa anche il set di strumenti a disposizione per il presidio del rischio di credito sia a livello di istituto che di filiale. Indicazioni in materia di informativa concernente l'esposizione verso prodotti finanziari rischiosi A seguito della grave crisi finanziaria innescata dai mutui c.d. "sub prime" e che ha toccato il suo culmine con il fallimento della banca d'affari americana Lehman Brothers Ltd, l’Organo di Vigilanza ha richiesto alle banche di fornire un’efficace informativa, sotto il profilo quali - quantitativo, in merito all’esposizione verso quei prodotti finanziari percepiti attualmente dal mercato come ad alto rischio, inclusi, a titolo di esempio, le collateralised debt obligations (Cdo), i titoli garantiti da ipoteca su immobili (Rmbs), i titoli garantiti da ipoteca commerciale (Cmbs), altri veicoli special purpose entities (Spe) e finanza a leva (leveraged finance). Per completezza si segnala che le esposizioni di Banca Tercas verso Special Purpose Entities (Spe), società costituite ad hoc per il raggiungimento di uno specifico obiettivo, sono quasi interamente riferibili alle operazioni di cartolarizzazione di propri crediti e di quelli relativi alla ex controllata Terleasing, ora Terfinance. Mediante due operazioni realizzate nel 2007 e nel 2008, i crediti della Banca sono stati ceduti a società veicolo, costituite ai sensi della legge n. 130 del 30 aprile 1999 che, per finanziarne l’acquisto, hanno emesso strumenti finanziari riacquistati tutti da Banca Tercas Spa. 18 Gli impegni assunti dai veicoli nei confronti dei sottoscrittori dei titoli vengono assolti, in via esclusiva, mediante i flussi di cassa generati dai crediti ceduti. Gli obiettivi prevalenti dell’attuale operatività sono quelli di reperire raccolta a medio lungo termine a costi competitivi e per ammontari significativi, nonché di liberare patrimonio, utilizzabile per nuove operazioni di impiego. Peraltro, l’assunzione di tali esposizioni, non modifica sostanzialmente il profilo di rischio originario. Il trattenimento dei rischi e dei benefici connessi alla cessione comporta, ai fini di bilancio, la mancata cancellazione di tali crediti, ancorché ceduti pro soluto, i quali vengono, pertanto, evidenziati tra le attività cedute e non cancellate. Nel corso del 2008 sono stati emessi gli strumenti finanziari oggetto della cartolarizzazione Adriatico Finance Rmbs Srl, composti da titoli Senior per un valore nominale di euro 172,30 milioni e titoli Junior per euro 20,25 milioni nonchè sono stati emessi gli strumenti finanziari oggetto della cartolarizzazione Adriatico Finance Sme Srl, composti da titoli Senior, per un valore nominale di euro 129,50 milioni e titoli Junior per euro 33,45 milioni. Il valore degli strumenti iscritto nell’attivo è stato nettato con il corrispondente debito verso le due SPV iscritto nel passivo. Sono inoltre stati acquistati titoli obbligazionari del tipo ABS rivenienti dalla cartolarizzazione dei crediti della ex controllata Terleasing Spa, ora Terfinance Spa per un importo complessivo di euro 118,66 milioni. La Banca possiede all'interno del portafoglio titoli HFT titoli Abs, Cdo, Ppi e titoli in Default emessi da Lehman Brothers TSY per un controvalore di bilancio complessivo pari ad euro 2.996 migliaia. Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati rilevanti riferiti ai predetti strumenti: Codice Isin Tip. Sottostante Rating Quotazione MUTINA 03/09 FRN ABS ABS Crediti in sofferenza S&P A+ Quotato 2.000.000,00 304.252,67 XS0226765807 BROOKLANDS TV 05-75 CDO Ttitoli FITCH B Non Quotato 1.000.000,00 150.370,00 XS0226770559 BROOKLANDS TV 05-75 CDO Ttitoli FITCH CCC Non Quotato 1.000.000,00 70.418,90 XS0284268447 MEDIOBANCA TV 2011 Non quotato 2.000.000,00 296.924,80 XS0214347360 LEHMAN BROTHERS TS Default Non quotato 3.000.000,00 450.000,00 XS0260199236 SAPHIR FINANCE PLC 0 CDO 2.000.000,00 1.724.162,00 11.000.000,00 2.996.128,37 INDEX LINKTitoli Tassi Interesse Titoli S&P AADeafult S&P AAA* Non Quotato Totale Valore Nominale Valore di Bilancio Descrizione IT0003444327 Gli strumenti finanziari evidenziati nella tabella, prevalentemente non quotati, sono stati valutati tenendo conto delle quotazioni sull'applicativo Bloomberg, di tecniche di valutazione che utilizzano come dati di input parametri di mercato osservabili o di indicazioni di prezzo fornite da controparti qualificate. Per maggiori dettagli sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti finanziari si rimanda al paragrafo "Modalità di determinazione del fair value di strumenti finanziari" della Nota Integrativa. Principali rischi ed incertezze Le informazioni sui rischi e sulle incertezze cui Banca Tercas è esposta sono dettagliatamente illustrate nella presente Relazione sulla gestione e nella Nota integrativa. Più in particolare, i rischi connessi con l’andamento dell’economia mondiale, di quella italiana e dei territori di riferimento oltre che dei mercati finanziari ed alle scelte che gli Organismi sovranazionali ed i Governi vorranno fare per combattere la crisi, sono esposti nella parte introduttiva della Relazione sulla gestione: nel capitolo sullo scenario economico e nel successivo capitolo sulla prevedibile evoluzione della gestione e dello sviluppo dell’operatività sono indicate le assunzioni sulle quali sono basate le valutazioni e le previsioni effettuate. Sui rischi connessi alla gestione aziendale e alla stabilità patrimoniale ci si è soffermati nel capitolo della gestione dei rischi della presente Relazione sulla gestione, mentre una più ampia illustrazione è contenuta nella Parte E ed F della Nota integrativa. La Banca d’Italia, Consob ed Isvap, con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009, hanno richiesto inoltre agli Amministratori di svolgere valutazioni accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1. Infatti le attuali condizioni dei mercati finanziari, dell’economia reale e le negative previsioni che vengono formulate con riferimento al breve/medio periodo hanno richiesto, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. 19 Esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico, valutata la concretezza delle previsioni del piano strategico 2009-2011 e i risultati conseguiti negli ultimi esercizi, si ritiene più che ragionevole l’aspettativa che la Banca Tercas continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, la relazione semestrale 2009 è stata predisposta nel presupposto della continuità aziendale. Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità inerenti all’evoluzione negativa dei mercati economici e finanziari, sono ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione del costante miglioramento della redditività della banca, della buona qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie. Il patrimonio netto Voce Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Variazioni Assoluta % Capitale sociale 26,00 26,00 0,00 0,00% Sovrapprezzi di emissione 46,09 46,09 0,00 0,00% 261,34 235,15 26,19 11,14% 5,31 5,50 (0,19) (3,45%) (18,66) (9,88) (8,78) 88,87% 18,80 40,01 (21,21) (53,01%) 338,88 342,87 (3,99) (1,16%) Riserve Riserve da valutazione Azioni proprie Utile d'esercizio Patrimonio Netto Il Patrimonio Netto della Banca, comprensivo dell'utile di periodo, registra un decremento di 3,99 milioni di euro (1,16%), determinato sia dall'incremento delle azioni proprie detenute che, in applicazione degli IAS-IFRS, vengono portate direttamente a decremento del Patrimonio Netto, sia del minore utile realizzato poichè riferito a soli sei mesi di attività. Voce Esercizio Esercizio 30/06/09 30/06/08 Variazioni Assoluta % Utile d'esercizio 18,80 22,60 (3,80) (16,81%) Utile d'esercizio normalizzato 18,80 14,55 4,25 29,21% L'utile netto, pari a 18,80 milioni di euro, raffrontato con l'utile dell'esercizio precedente evidenzia un decremento del 16,81%. Si precisa tuttavia che l'utile del primo semestre 2008 inglobava la componente positiva straordinaria generata dalla vendita delle azioni della Terleasing Spa per euro 8,05 milioni. Il confronto con l'utile del primo semestre 2008 normalizzato, depurato di tale posta straordinaria, evidenzia, invece, un incremento del 29,21%. 20 Il patrimonio e i requisiti di vigilanza Esercizio Esercizio 30/06/09 31/12/08 Variazioni Adeguatezza Patrimoniale Assoluta % Patrim. di base al lordo elem. - 324,13 321,54 2,59 0,81% Patrimonio di base netto (Tier 1) 320,90 318,32 2,58 0,81% Patrim. Suppl. al lordo elem. - 99,43 103,07 (3,64) (3,53%) Totale Patrimonio Supp. (Tier 2) 96,21 99,85 (3,64) (3,65%) Patrimonio di Vigilanza 417,12 418,16 (1,04) (0,25%) Patrimonio di Vig. + Tier 3 417,12 418,16 (1,04) (0,25%) Rischio di credito e controparte 149,94 144,01 5,93 4,12% Requisiti patrimoniali di vigilanza 176,83 165,67 11,16 6,74% Rischi di mercato 4,53 4,89 (0,36) (7,36%) Rischio operativo 22,35 16,76 5,59 33,35% 0,00 0,00 0,00 n.d. 176,82 165,66 11,16 6,74% 2.947,00 2.761,08 185,92 6,73% P. di Base / Att. di rischio pond. 10,89% 11,53% (0,0064) (5,55%) P. di Vigilanza / Att. di rischio pond 14,15% 15,14% (0,0099) (6,54%) Ecc. patrim. rispetto al minimo ri 240,30 252,50 (12,20) (4,83%) Attività di rischio Altri requisiti prudenziali Totale requisiti prudenziali Attività di rischio e coeff. di vigilanz Al fine di sostenere la crescita degli investimenti, conservando un elevato coefficiente di solvibilità ed aumentare la remunerazione del capitale proprio, sono stati emessi, nel 2006, 2007 e 2008 prestiti subordinati. La quota sottoscritta alla data del 30 Giugno 2009 è pari a 94,00 milioni di euro in diminuzione di euro 4,2 milioni sul dato al 31 Dicembre 2008. In base alla natura dei rischi coperti, l’attività creditizia genera il maggiore assorbimento, pari a 149,94 milioni di euro. Il rischio di mercato riduce leggermente il proprio assorbimento (4,53 milioni di euro). I coefficienti di vigilanza si mantengono su valori elevati confermando la solida posizione patrimoniale della Banca in grado di farle affrontare con tranquillità ambiziose politiche di crescita. Il Patrimonio di base netto registra un incremento dello 0,81% rispetto al 31 Dicembre 2008 per effetto dell'accantonamento dell'utile dell'esercizio 2008, mentre il Patrimonio di Vigilanza si presenta pressochè invariato (0,25%) sul dato del 31 Dicembre 2008 poichè le variazioni incrementative rappresentate dalle riserve sulle plusvalenze da valutazione dei titoli AFS e dall'utile 2008 non distribuito e accantonato a Riserva sono state parzialmente compensate sia dalla riduzione dei prestiti subordinati (4,2 milioni di euro), che dell'aumento delle azioni proprie detenute (8,7 milioni di euro). Alla data del 30 Giugno 2009 l'eccedenza del patrimonio rispetto al minimo richiesto dalle disposizioni di vigilanza si attesta ad euro 240,30 milioni. 21 Rapporti con le società del Gruppo Le società controllate, incluse nel perimetro di consolidamento, sono la Sogiter Srl, la Terbroker Srl e le due società veicolo, Adriatico Finance Sme Srl ed Adriatico Finance Rmbs Srl attraverso cui sono state realizzate le operazioni di cartolarizzazione dei crediti. La società Terfinance Spa (ex Terleasing Spa), al 30 Giugno 2009, è ancora posseduta al 19,10% dopo aver ceduto alla società Vega Management, nel corso del mese di marzo 2008, il 76,10%. Non ricorrendo nessuna delle condizioni previste dai principi contabili internazionali IAS-IFRS, quest'ultima non viene più ricompresa nel perimetro di consolidamento. La Sogiter Srl (ex Altobelli House Srl) è stata acquistata da Banca Tercas nel 1996. Svolge attività immobiliare ed è partecipata al 100,00%. Nel corso del 2007 ha modificato significativamente la propria struttura acquistando tre immobili, uno nella città di Teramo e due nella città di Pescara. Parte degli immobili sono stati successivamente locati alla Capogruppo. Al 30 Giugno risultano conseguentemente locati alla Banca tutti gli immobili di proprietà ad esclusione di un appartamento sito in Teramo ed un locale, uso ufficio, sito a Pescara. I crediti concessi dalla Controllante sono pari a 2,163 milioni di euro e sono stati utilizzati per l'acquisto degli immobili suddetti. Sempre alla data del 30 Giugno 2009 la Sogiter Srl espone crediti verso Banca Tercas, nella forma tecnica di conto corrente di corrispondenza, per euro 110,82 migliaia. Si fa presente che in data 27 Giugno il CDA di Banca Tercas Spa, al fine di razionalizzare l’assetto organizzativo del Gruppo in ottica di semplificazione e riduzione dei numerosi adempimenti amministrativi, fiscali e segnaletici che gravano sull’Area Amministrazione e Bilancio, ha deliberato la "fusione per incorporazione" della Sogiter Srl che dovrebbe essere resa operativa entro fine 2009. E' già stata inviata richiesta di autorizzazione alla Banca d'Italia. Altra società del gruppo è la Terbroker Srl che svolge attività di brokeraggio assicurativo. La percentuale di partecipazione in Terbroker Srl, alla data della presente Relazione, è salita all’87,70% dal precedente 84,70% avendo, in data 23 Aprile 2009, Banca Tercas acquisito a, titolo oneroso, il 3% delle azioni della Terbroker Srl dalla società Finabruzzo Spa. Nel perimetro di consolidamento rientrano, infine, anche le due società veicolo, Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl, per le sole poste di bilancio costituenti il patrimonio separato. Le stesse vengono consolidate anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. In particolare il SIC 12 (Standard Interpretations Committee) prevede espressamente l'obbligo di consolidare una società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell'interesse della Capogruppo e quando le sue attività siano gestite in relazione alle sue esigenze aziendali. 22 L’ANALISI DEI RISULTATI Andamento reddituale complessivo Voce Esercizio Esercizio 30/06/09 30/06/08 Variazioni Assoluta % Margine d'interesse 60,22 61,07 (0,85) (1,39%) Commissioni nette 18,83 17,58 1,25 7,11% Margine di intermediazione 86,20 76,56 9,64 12,59% Margine gestione finanziaria 74,08 66,28 7,80 11,77% Ris. dell'operatività al lordo imposte 31,21 24,87 6,34 25,49% Utile operatività corrente netto 18,80 14,55 4,25 29,21% 0,00 8,05 (8,05) (100,00%) 18,80 22,60 (3,80) (16,81%) Utile dei gruppi in via di dismission Utile dell'esercizio Utile d'esercizio Utile in mln di euro 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 22,60 18,80 Il Conto Economico del primo semestre 2009 evidenzia un utile netto pari a 18,80 milioni di euro, in flessione del 16,81% sul dato del primo semestre 2008 quando, però, l'utile aveva beneficiato della plusvalenza straordinaria riveniente dalla vendita della partecipazione di maggioranza nella Terleasing Spa di euro 8.050 migliaia. Il confronto con l'utile del primo semestre 2008 normalizzato evidenzia, invece, un incremento del 29,21%. Il margine di interesse, pari a 60,22 milioni di euro, si presenta in flessione dell'1,39%. Il risultato netto dell'attività di negoziazione (voce 80 di Conto Economico) registra un incremento di 10,89 milioni di euro rispetto al risultato del primo semestre 2008, determinando un effetto positivo sul margine d'intermediazione del 12,59%. 23 Il margine di interesse Voce Esercizio Esercizio 30/06/09 30/06/08 Variazioni Assoluta % Interessi attivi clientela 71,16 93,98 (22,82) (24,28%) Interessi passivi clientela (8,95) (23,12) 14,17 (61,29%) Interessi netti clientela 62,21 70,86 (8,65) (12,21%) Interessi attivi su titoli 16,65 7,61 9,04 118,79% Interessi passivi su titoli (18,68) (17,12) (1,56) 9,11% Interessi netti su titoli (2,03) (9,51) 7,48 (78,65%) 0,76 3,19 (2,43) (76,18%) (0,72) (3,47) 2,75 (79,25%) Interessi netti banche 0,04 (0,28) 0,32 (114,29%) Altri interessi attivi 0,00 0,00 0,00 n.d. Altri interessi passivi 0,00 0,00 0,00 n.d. Saldi positivi dei diff. di copert. 0,00 0,00 0,00 n.d. Interessi netti altri 0,00 0,00 0,00 n.d. 60,22 61,07 (0,85) (1,39%) Interessi attivi banche Interessi passivi banche Margine di interesse Il margine di interesse si presenta in diminuzione dell'1,39% principalmente a causa della riduzione della forbice degli interessi. In diminuzione si presentano infatti sia gli interessi attivi che i passivi. In forte decremento sono risultati gli interessi netti passivi su titoli (-78,65%). Il margine di intermediazione Voce Margine di interesse Esercizio Esercizio 30/06/09 30/06/08 Variazioni Assoluta % 60,22 61,07 (0,85) (1,39%) 0,58 0,84 (0,26) (30,95%) a) Commissioni Attive 19,46 18,27 1,19 6,51% b) Commissioni Passive (0,63) (0,69) 0,06 (8,70%) 18,83 17,58 1,25 7,11% Risultato netto dell’att. di negoziazi 6,23 (4,66) 10,89 (233,69%) Utile/perdita da cessione di: 0,25 1,83 (1,58) (86,34%) a) Crediti 0,00 0,00 0,00 b) Att. Fin. Disp. per la vendita 0,06 1,55 (1,49) c) Att. Fin. Det. sino alla scad. 0,00 0,00 0,00 d) Passività Finanziarie 0,19 0,28 (0,09) Risultato attività e pass. a FV 0,09 (0,10) 0,19 (190,00%) Margine di intermediazione 86,20 76,56 9,64 12,59% Dividendi su azioni e partecipaz. Commissioni Nette n.d. (96,13%) n.d. (32,14%) Complessivamente il margine di intermediazione presenta un incremento del 12,59%. Il risultato deriva in modo particolare dall'andamento positivo della voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione" che registra un risultato in utile di euro 6,23 milioni, determinata dalla ripresa dei mercati finanziari che hanno registrato un discreto recupero dopo le pesanti correzioni al ribasso del 2008. 24 Il risultato di gestione Voce Margine di intermediazione Esercizio Esercizio 30/06/09 30/06/08 Variazioni Assoluta % 86,20 76,56 9,64 12,59% (12,12) (10,28) (1,84) 17,90% (12,07) (10,12) (1,95) 19,27% b) Att. Fin. Disp. per la vendita 0,00 0,00 0,00 n.d. c) Att. Fin. Det. sino alla scadenza 0,00 0,00 0,00 n.d. d) Attività Finanziarie (0,05) (0,16) 0,11 (68,75%) Spese amministrative (45,69) (45,89) 0,20 (0,44%) a) Spese per il personale (26,97) (27,91) 0,94 (3,37%) b) Altre spese amministrative (18,72) (17,98) (0,74) 4,12% Acc.ti netti ai fondi per rischi e one (1,28) 0,14 Rett. di valore su Imm. mat. e imma (1,06) (1,08) 0,02 (1,67%) Altri oneri/proventi di gestione 5,17 5,43 (0,26) (4,79%) Utili (Perdite) delle partecipazioni 0,00 0,00 0,00 n.d. Utili (Perdite) da cess. di investime 0,00 0,00 0,00 n.d. 31,22 24,88 6,34 25,47% Rettifiche di valore nette per deterio a) Crediti Ris. dell'op. al lordo imposte (1,42) (1.014,29%) La voce "Rettifiche di valore nette su crediti" presenta un incremento del 19,27%, dovuto principalmente ad un aumento delle posizioni deteriorate, sofferenze ed incagli. Gli stessi risultano presidiati, dopo gli accantonamenti effettuati, rispettivamente per il 68,41% e per il 20,81% del loro ammontare. Le spese per il personale presentano un decremento del 3,37% determinato principalmente dall'effetto della politica perseguita negli anni precedenti degli esodi incentivati che registra i primi effetti positivi di contenimento della spesa per i dipendenti. La voce "altre spese amministrative", riepilogate nella voce 150 b) del Conto Economico, presenta invece un incremento del 4,12% a causa del contributo a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 6 aprile 2009 (euro 250 mila), di maggiori fitti passivi corrisposti alla controllata Sogiter Srl per il trasferimento nella nuova sede di alcuni Servizi ed Uffici della Direzione Generale e della sponsorizzazione del Teramo Basket, attività che nel semestre 2008 non era ancora stata avviata. 25 L’utile netto Voce Esercizio Esercizio 30/06/09 30/06/08 Risultato di gestione Imposte sul reddito tax rate Utile dei gruppi di attività in via di d Utile dell'esercizio Variazioni Assoluta % 31,22 24,88 6,34 25,47% (12,42) (10,32) (2,10) 20,35% 39,78% 41,48% (1,69%) (4,08%) 0,00 8,04 (8,04) (100,00%) 18,80 22,60 (3,80) (16,82%) L’utile netto del primo semestre 2009 si determina in euro 18,80 milioni, con una flessione percentuale del 16,82% sull'utile netto del primo semestre 2008, ma con un incremento del 29,21% sull'utile del primo semestre 2008 sterilizzando la plusvalenza derivante dalla cessione straordinaria delle partecipazioni nella Terleasing Spa. Il "tax rate" registra una flessione passando dal 41,48% al 39,78%. Nella voce "Imposte" sono inoltre inclusi gli effetti delle variazioni delle imposte anticipate e differite che hanno determinato un effetto netto positivo di euro 396 migliaia. Il Roe e i Ratios Utile del periodo 25,00 22,60 18,80 20,00 15,00 Utile 30/06/09 30/06/08 10,00 5,00 0,00 2008 2009 Semestri Ad una diminuzione del 16,82% dell’utile di esercizio rispetto all''utile del primo semestre 2008, che si ricorda incorporava la plusvalenza derivante dalla vendita della partecipazione della Terleasing Spa, ha fatto seguito un incremento anche del Patrimonio Netto che ha beneficiato dell'accantonamento a riserva dell'utile 2008. Conseguentemente il ROE registra una flessione del 3,01% attestandosi all'11,34%. L’indice è calcolato come utile di bilancio sul patrimonio medio contabile normalizzato (media del patrimonio del 2008 compreso l'utile 2008 e patrimonio al 30 Giugno 2009 senza utile del semestre) e rappresenta il rendimento netto ottenuto dagli azionisti che hanno investito nell’azienda. ROE 16,000% Cost / Income 14,359% 58,000% 14,000% 11,344% 56,000% Cost Income 12,000% 10,000% Utile 57,290% 57,000% 8,000% 6,000% 4,000% 55,000% 54,000% 53,000% 52,000% 51,168% 51,000% 50,000% 2,000% 49,000% 0,000% 48,000% 30/06/09 30/06/08 Semestri 30-giu-09 30-giu-08 Semestri 26 Margine d'intermediazione 88,00 86,20 86,00 84,00 Utile 82,00 80,00 78,00 76,56 76,00 74,00 72,00 70,00 30-giu-09 30-giu-08 Esercizi Il Cost/Income è un indice di efficienza gestionale costruito come rapporto tra "spese amministrative + ammortamenti" e "margine d'intermediazione + altri oneri e proventi". Esso indica quanta parte del margine di intermediazione e degli altri proventi di gestione viene assorbita dalle spese amministrative. L'indice presenta un incremento dell'efficienza gestionale, passando dal 57,29% al 51,17%. Infatti le spese amministrative presentano una flessione di euro 195 mila, mentre il margine di intermediazione, risentendo positivamente del risultato della voce 80 "Risultato dell'attività di negoziazione delle attività finanziarie", presenta un incremento del 12,60%. Il ROA (rapporto tra il risultato di gestione e il totale dell’attivo) è una misura della redditività relativa al capitale investito e rappresenta l’efficienza degli investimenti effettuati sulla base delle attività esistenti. Tale indice, nel primo semestre 2009, aumenta, soprattutto a causa della diminuzione del totale attivo, passando dall'1,42% all'1,79%. ROA 2,00% 1,79% 1,80% 1,60% 1,42% % 1,40% 1,20% 1,00% 0,80% 0,60% 0,40% 0,20% 0,00% 30-giu-09 30-giu-08 Periodi 27 LO SVILUPPO DELL’OPERATIVITA’ Il progetto Basilea2 Si ricorda che il Nuovo Accordo sul Capitale è entrato in vigore il 1° gennaio 2007. Banca Tercas, nel corso dell'anno, ha ulteriormente sviluppato il progetto intrapreso per adeguare la propria gestione alle nuove regole. In particolare, sono state poste in essere attività volte alla realizzazione di modelli interni di rating, utilizzo di tecniche di mitigazione del rischio, misurazione dell'esposizione complessiva ai rischi di mercato e di credito in termini di CAR (Capitale a rischio), monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio, quantificazione dell’esposizione al rischio di interesse e liquidità attraverso la metodologia ALM (Asset and Liability Management). Dal 2006 è stato sviluppato un modello di rating interno, i cui presupposti si basano su variabili quantitative e qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura del debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in relazione al tipo di società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o ordinaria). Tale modello, ormai nella fase finale di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico - quantitativi e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizione, e/o accordato verso l’Istituto, maggiore di zero. Il progetto di rating interno, realizzato con l'applicativo fornito dall'outsourcer informatico CSE, ha visto nel corso del 2008 ulteriori aggiornamenti. La nuova segmentazione delle controparti rating è stata effettuata in due categorie: la "Retail" e la "Sme Retail". La prima è composta da privati e famiglie o piccoli operatori economici, come gli artigiani e i professionisti, mentre nella seconda ("Sme Retail") vengono considerate le piccole e medie imprese che rientrano in determinati limiti di esposizione e fatturato in base alle disposizioni previste dalla normativa Basilea 2. L'elaborazione dei rating per queste due categorie di controparti si basa principalmente sui parametri andamentali e, in presenza del documento di bilancio per le piccole e medie imprese dello "Sme Retail", viene anche calcolata la componente statistica degli indici di bilancio significativi. Per i segmenti Retail e Sme Retail, il sistema provvede a calcolare il rating per forma tecnica di esposizione: affidamenti in conto corrente, mutui, prestiti personali, ecc. E' in fase di ultimazione la predisposizione della reportistica e dei manuali informativi del sistema, si procederà al rilascio del sistema di rating interno per l'uso gestionale. Successivamente si procederà ad alimentare la componente di calcolo delle variabili qualitative per il calcolo dei rating che si basa sulle informazioni raccolte dalle filiali attraverso specifici questionari. Ulteriori aggiornamenti sono previsti con l'allargamento del sistema di calcolo degli score di bilancio ad altre applicazioni legacy da fornire come strumenti per l'analisi di nuovi clienti non affidati. Per quanto riguarda i Requisiti Patrimoniali calcolati con la metodologia standard, le segnalazioni di Vigilanza evidenziano un minore assorbimento relativo al rischio di credito e una maggiore quota di patrimonio da detenere a fronte dell'introduzione dei rischi operativi. 28 La “compliance” La Funzione di Compliance ha il compito di assicurare la conformità operativa alle diverse regolamentazioni (leggi, normative, regolamenti, procedure interne) che impattano sulla Banca e, più in generale, di contribuire a preservarne l’immagine. La predetta conformità deve essere considerata come un fattore aziendale distintivo e come un supporto operativo orientato alla correttezza dei comportamenti e all’etica del business. L’attività non deve limitarsi alla verifica a posteriori, bensì prevenire e mitigare i rischi legali e reputazionali tutelando in questo modo i diritti di tutti gli stakeholders. Si ricorda che già nel corso dell’anno 2007 la Banca ha rafforzato i presidi per la gestione del rischio di non conformità prevedendo, con l’istituzione dell’Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance, l’evoluzione della struttura preposta nel Servizio Compliance di cui è parte integrante anche il nuovo Ufficio Conformità sull’Intermediazione Finanziaria. Con l'assetto realizzato nel 2008 sono state rafforzate le misure di controllo interno al fine di presidiare adeguatamente le nuove complessità connesse alle recenti evoluzioni normative che hanno interessato soprattutto il comparto dell’intermediazione finanziaria. ALM (Asset and Liability Management) Per Asset & Liability Management (ALM) si intende l'insieme delle metodologie, delle tecniche e dei processi volti a "misurare, controllare e gestire in modo integrato i flussi finanziari della Banca". Le tecniche di ALM consentono di gestire e controllare le seguenti tipologie di rischio: 1) rischio di interesse: rischio causato dalla differenza nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività della Banca. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi determinano sia una variazione del margine di interesse, e quindi del profitto atteso di breve periodo, sia una variazione del valore di mercato delle attività e delle passività, e quindi del valore economico del patrimonio netto; 2) rischio di liquidità: si manifesta con l’incapacità di far fronte agli impegni di pagamento a causa della difficoltà nel reperire fondi (funding liquidity risk) o nello smobilizzare le attività possedute (market liquidity risk). Per quel che riguarda il rischio di interesse, le metodologie applicate consentono il monitoraggio delle: * variazioni del margine di interesse, determinate dalla sfasatura temporale nelle scadenze e nei tempi di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività dell’Istituto. Tali disallineamenti (mismatching), in presenza di brusche variazioni (shock) dei tassi di mercato, determinano una modifica del margine di interesse atteso che può essere quantificata attraverso particolari tecniche di maturity gap aventi un’ottica di riferimento di breve periodo; * variazioni del valore economico della Banca, dovute a brusche variazioni (shock) dei tassi di mercato. Per valutare tale impatto, con un’ottica quindi di lungo periodo, si utilizzano le tecniche di duration gap. L’analisi di Present Value viene integrata con quanto richiesto dal documento emanato dal comitato di Basilea “Principles for the Management and Supervision of Interest Rate Risk”: ipotizzando uno shock standardizzato di tasso pari a 200 b.p. e verificando che l’impatto sul valore economico sia contenuto entro il 20% della somma tra patrimonio di base e quello supplementare. Per quel che riguarda il rischio di liquidità, le metodologie applicate consentono il monitoraggio della Posizione Finanziaria Netta, del Cash Capital Position e della Maturity Ladder con time bucket fino a 180 giorni. Banca Tercas effettua il monitoraggio di tali rischi utilizzando il software denominato "ALMPro", sviluppato dall’outsourcer informatico CSE insieme a Prometeia. L’esposizione al rischio di tasso di interesse viene monitorata e sottoposta trimestralmente all’attenzione degli Organi di amministrazione e di controllo dell'Istituto. Il Sistema dei Controlli a Distanza (S.C.D.) L’attività di monitoraggio continuo, tramite il sistema dei controlli a distanza, ha permesso, fin’ora, di verificare con sollecitudine le anomalie emergenti nelle varie aree ed ha consentito di intervenire in via preventiva all’insorgere di fenomeni che avrebbero potuto generare rischi e potenziali perdite per l’Istituto. I controlli a distanza sono, inoltre, un valido supporto per effettuare quelle attività di consulenza ed assistenza alla rete periferica, sempre al fine di prevenire situazioni di criticità. Per un’adeguata attività di verifica, che consenta di realizzare una maggiore efficienza da parte del Servizio Auditing, già a partire dal 2008, è stato ulteriormente sviluppato e strutturato l’applicativo inerente il sistema dei controlli a distanza. Lo strumento, che affianca i tradizionali metodi di verifica, consente il monitoraggio delle Unità Operative sulla base delle informazioni estratte dal sistema informativo aziendale, sia con ricorso all’innovativo strumento del 29 “datawarehouse”, sia con i tradizionali strumenti di indagine telematica. Le caratteristiche del SCD sono: la continuità, che consente di eseguire verifiche senza soluzione di continuità; la tempestività, che permette, nell’ambito delle attività sottoposte a controllo, di evidenziare eventuali anomalie operative e/o comportamentali in tempo reale; la tracciabilità, che garantisce la conservazione storica dei dati analizzati. Tecnicamente, è stato definito un elenco di indicatori utili a rilevare, per singolo segmento operativo, situazioni di anomalia, in base allo scostamento da prescelte soglie di rischio e al peso del fenomeno osservato. Il sistema delle informazioni in tal modo acquisite consente di avere a disposizione un efficace supporto, oltre che in fase di preparazione delle verifiche in loco, anche per il costante monitoraggio, con cadenze temporali definite, di taluni segmenti sono assoggettabili, per caratteristiche operative, a specifico controllo remoto. L’attività di controllo a distanza comporta l’analisi dei dati di filiale su base aggregata, per totali e/o per singoli nominativi. Le cadenze dell'attività di controllo sono generalmente giornaliere e soltanto per alcuni indicatori e vengono svolte in base a scadenze periodiche programmate. La “Business Continuity” Banca Tercas Spa prevede, in osservanza della normativa di vigilanza emanata dalla Banca d’Italia in materia di gestione della continuità operativa, un piano di “Business Continuity” che individua le attività da porre in essere per il ripristino, ad un livello accettabile, dell’operatività aziendale in situazioni critiche conseguenti sia ad eventi non competitivi, quali ad esempio disastri naturali, che colpiscano l’azienda, sia ad incidenti di portata limitata che colpiscano un singolo settore aziendale. Il piano definisce, in funzione dei rischi connessi ad un perimetro predefinito dell’operatività aziendale, i processi che si caratterizzano per la presenza di “fattori critici”, permettendo alla Banca di gestire diversi scenari di crisi prevedendo la possibilità di riattivare i processi essenziali, alternativamente, nei siti di Disaster Recovery individuati. I siti di Disaster Recovery si caratterizzano per la rispondenza ai requisiti normativi quali, tra gli altri, l’ubicazione geografica, (devono essere adeguatamente distanti dai siti primari) e la possibilità di replicare, presso di essi, le caratteristiche presenti nelle sedi in cui ha luogo l’operatività ordinaria in termini di strutture, infrastrutture di rete e presidi di sicurezza. Infine, nel piano si evidenzia che, in caso di indisponibilità del sistema informativo, la continuità operativa viene garantita dall’attivazione dal Piano di Business Continuity dell’outsourcer (CSE). La Banca, inoltre, ha previsto una struttura organizzativa che permette la corretta gestione delle singole fasi dell’emergenza ed attribuisce al Direttore Generale l’autorità di dichiarare lo stato di crisi individuando una dettagliata catena di comando in grado di gestire la continuità operativa in circostanze eccezionali che possono compromettere il regolare funzionamento dell’azienda anche attraverso accordi con altre banche presenti sullo stesso territorio dove opera Banca Tercas Spa. Tutela della privacy In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 34 del D.Lgs. 196/2003, anche per l’anno 2008, Banca Tercas ha adottato, tra le altre misure di sicurezza previste dalla normativa, la versione aggiornata del “Documento Programmatico sulla Sicurezza dei dati” (DPS 2008), licenziato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 Marzo 2008. Il predetto documento può essere definito come quel manuale che, partendo dall’analisi dei rischi del proprio sistema informativo, contenente dati personali, sensibili e giudiziari, focalizza le misure per contrastare i pericoli di perdita o alterazione delle informazioni. Il DPS 2008, pertanto, sulla base dell’analisi di una serie di rischi, fornisce, la descrizione dei dati che Banca Tercas si trova a dover trattare, la descrizione dei compiti e delle responsabilità nell’ambito delle strutture aziendali preposte al trattamento dei dati personali, la pianificazione di attività formative, i presidi di sicurezza attivati, nonché le linee guida per un mantenimento e miglioramento dello standard di sicurezza raggiunto, anche in funzione della continua evoluzione tecnologica. Inoltre, si evidenzia che il documento, nel rappresentare i compiti e presidi di sicurezza predisposti all’interno della struttura aziendale, fa esplicito rinvio al documento programmatico del centro consortile (CSE Srl) per quanto concerne assetti di sicurezza adottati sulle procedure fornite. Il documento è tenuto aggiornato e portato all’attenzione degli organi decisionali della Banca entro il 31 marzo di ogni anno, ai sensi del punto 19 dell’Allegato B, "Disciplinare tecnico in materia di misure di sicurezza", ed al D. Lgs. 196/2003, “Codice in materia di protezione dei dati personali”. 30 Il Rating di Banca Tercas In data 25 Giugno 2009, Standard and Poor’s, ha confermato il rating, attribuito a Banca Tercas Spa nel 2008, BBB+ per il lungo termine e A2 per il breve termine, con outlook stabile. Fattori chiave per Banca Tercas rimangono la visibilità del proprio marchio nel mercato locale di riferimento, l’alto profilo di liquidità, la buona e stabile capacità di produrre ricavi, le condivisibili e rinnovate strategie di crescita nonché l’adeguata politica di risk management, ottenuti in un territorio, l’Abruzzo, che invece si connota per una maggiore debolezza del tessuto economico rispetto alla media nazionale. L'agenzia Moody’s ha invece effettuato una ricalibrazione dei modelli adottati, secondo i quali le attuali condizioni economiche sui mercati della raccolta fanno si che il rating sui depositi a breve, pari a P-1, non sia più compatibile con il profilo di rischio insito nel rating sui depositi a lungo pari a A3. La ricalibrazione è ovviamente un elemento tecnico che corrisponde ad una precisa scelta di Moody's. Utilizzando lo stesso criterio nel 2008 il rating attribuito a Banca Tercas non avrebbe subito variazioni. L’organizzazione territoriale Nel corso del primo semestre 2009 non sono state inaugurate nuove filiali. Si segnala che, a seguito del sisma del 6 aprile u.s., è stata allestita una filiale su camper mobile nella città dell'Aquila risultata operativa dopo appena due giorni dal grave evento. Successivamente il camper mobile è stato sostituito con una struttura prefabbricata posta in via Beato Cesidio. L'apertura di una seconda filiale nella città dell'Aquila è stata rinviata per inagibilità dell'immobile preso in locazione. Gli arredi ed le attrezzature installate presso tale sede saranno smontate ed riutilizzate presso altre filiali di prossima apertura. 31 Numero di sportelli per provincia 30.06.2009 31.12.2008 Teramo Chieti Ascoli Piceno Roma Pescara L’Aquila Ancona Campobasso Macerata Pesaro Bologna Cesena/Forli' Rimini Modena 63 5 8 6 5 5 4 3 3 2 2 2 1 1 63 5 8 6 5 5 4 3 3 2 2 2 1 1 Totale 110 110 0 5 - di cui nuove aperture Di seguito si riporta un grafico che mostra le province dove la Banca è presente con i propri sportelli. Il personale L'organico della Banca, a fine Giugno 2009, è costituito da 838 dipendenti. Nel corso del primo semestre si sono registrate 21 assunzioni e 30 cessazioni. Il numero di dipendenti è conseguentemente diminuito di 9 unità. Degli 838 dipendenti, 798 sono impiegati a tempo pieno e 40 sono impiegati in part-time. I dipendenti di Banca Tercas, alla data del 30 Giugno 2009, sono risultati essere n. 469 di sesso maschile e n. 369 di sesso femminile. Il 71,72% del personale (601 unità) opera nella rete e il 28,28% (237 unità) presso i servizi centrali. Il 4,65% dell’organico, pari a 39 dipendenti, è assunto con contratto a tempo determinato. Il dato medio relativo al personale dipendente nel primo semestre 2009 si è attestato a 842 unità, di cui una distaccata presso la controllata Terbroker Srl. 32 Le risorse umane rappresentano l’elemento più rilevante dell’organizzazione e costituiscono il capitale più importante su cui la Banca deve investire. La gestione delle risorse umane poggia sul miglioramento continuo delle competenze e della motivazione dei collaboratori al fine di indirizzare l’attenzione verso la qualità del servizio alla clientela e verso la sinergia nei rapporti interni. Si è consapevoli che la competitività di un’organizzazione poggia, altresì, sull’eccellenza del capitale umano che rappresenta un elemento indispensabile per far acquisire all’azienda un valore aggiunto stabile nel tempo. Gli azionisti La composizione dell'azionariato della Banca alla data del 30 Giugno 2009 è la seguente: COMPOSIZIONE AZIONARIATO BANCA TERCAS AL 30.06.2009 Tipologia di azionisti Enti Numero soggetti Azioni Possedute Tercas Spa Artigiani Privati consumatori Professionisti Società di capitale Società di persone 7 0 1 1 118 3.437 253 163 48 0,17% 0,00% 0,02% 0,02% 2,93% 85,33% 6,28% 4,05% 1,19% 34.072.332 0 1.828.000 1.950.609 148.398 4.748.444 410.346 6.785.769 56.102 68,14% 0,00% 3,66% 3,90% 0,30% 9,50% 0,82% 13,57% 0,11% Totale complessivo 4.028 100,00% 50.000.000 100,00% Società fiduciarie Banche 0,82% Enti 0,11% 9,50% 0,30% Società fiduciarie Banche 13,57% Tercas Spa Artigiani 3,90% Privati consumatori 3,66% 0,00% 68,14% Professionisti Società di capitale Società di 33 Il piano strategico Ad inizio 2009 sono state definite le linee guida che rappresentano la struttura del nuovo piano operativo. Difatti il repentino deteriorarsi del quadro macroeconomico ha aperto una fase in cui le politiche monetarie e creditizie sono diventate rapidamente incerte. In tale situazione è apparso necessario rivedere le linee di sviluppo, sebbene disegnate all’interno di quanto previsto dal piano strategico 2008-2010. A fronte di una sostanziale prudenza operativa, che non può non essere un elemento caratterizzante della previsione, sono state descritte crescite più contenute delle masse rispetto agli anni precedenti. Le priorità che sono state identificate dalla Banca sono quelle di incrementare i mezzi propri ed il patrimonio di vigilanza, mantenendo un ottimo profilo di liquidità, migliorare i ratios patrimoniali e far crescere moderatamente l’attivo attraverso una rigorosa politica di credito. In questa ottica sono state identificate le strategie commerciali che vedranno l’apertura, nel secondo semestre dell'anno, di 4 nuovi sportelli sostanzialmente mirati al completamento di aree territoriali già raggiunte con altre unità. Sempre in questa ottica sono state definite delle comuni strategie attraverso accordi industriali con reti distributive di società del ramo assicurativo e del parabancario anche per arricchire l’offerta di prodotti e servizi alla clientela. Fatti di rilievo accaduti dopo la data del 30 Giugno 2009 Non si segnalano fatti di rilievo accaduti dopo la data del 30 Giugno 2009. Andamento prevedibile della gestione Lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da diversi fattori di turbolenza quali l'attuale recessione in atto, il timore di un rallentamento della crescita economica in Europa ed un insieme complessivo di segnali negativi che inducono a previsioni di stagnazione per il biennio 2009/2010. In questo contesto, Banca Tercas continuerà a porre in essere tutte le strategie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi fissati ponendo maggiore attenzione alla qualità del credito ed agli investimenti sui mercati finanziari, senza tuttavia far mancare il sostegno finanziario alle imprese ed alle famiglie meritevoli al fine di attenuare la crisi presente sul territorio ed accelerare la ripresa economica. Le azioni proprie detenute Alla data del 30 Giugno 2009 la Banca possiede n. 1.950.609 azioni proprie, del valore nominale di euro 0,52, per un controvalore complessivo di euro 18.661.088,16. Le stesse azioni presentano un prezzo medio unitario di euro 9,56680. A fronte delle azioni proprie detenute sono state iscritte riserve nel passivo dello Stato Patrimoniale per identico controvalore. Nel corso del primo semestre 2009 sono stati effettuati acquisti di azioni proprie per un totale di euro 8.781.756,67 e nessuna cessione, pertanto non vi è stato alcun utile da negoziazione. Con riguardo al numero di azioni acquistate si precisa che sono state acquistate n. 942.953 azioni al fine di soddisfare contingenti esigenze di tesoreria manifestate da clienti e da soci non completamente riassorbite. L’andamento della quotazione delle azioni Banca Tercas Alla data del 30 Giugno 2009 il prezzo delle azioni Banca Tercas si è attestato ad euro 8,80, registrando una flessione rispetto alla quotazione del 31 Dicembre 2008 del 6,38%. 34 FONDAZIONE TERCAS - CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI TERAMO I dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato dell’Ente controllante, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, con sede in Teramo, Corso San Giorgio n. 36, iscritta al Registro Imprese di Teramo con codice fiscale n. 92011020671, sono di seguito riportati. Tali dati sono relativi all'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2008: Dati in migliaia di euro Fondazione Tercas - Stato Patrimoniale Attività Passività Patrimonio Netto Avanzo dell’esercizio Fondazione Tercas - Conto Economico Risultato delle gestioni patrimoniali individuali Dividendi e proventi assimilati Interessi e proventi assimilati Risultato d'esercizio delle impr. strum. dirett. Oneri Proventi straordinari Oneri straordinari Imposte sul reddito dell’esercizio op. corrente Avanzo di esercizio al netto delle imposte 31-dic-08 177.809 22.255 155.554 9.607 31-dic-08 (1.495) 10.468 1.798 (2.942) (1.026) 420 (392) (163) 9.607 35 ATTRIBUZIONE DELL'UTILE AI SENSI DELL'ART. 32 DELLO STATUTO La Relazione al 30 Giugno 2009 mostra un utile di periodo che viene proposto per il riparto ai sensi dell'art. 32 del vigente Statuto come di seguito riportato: Utile Netto al 30 Giugno 2009 18.801.116,88 Riserva Legale (5% dell'utile netto) 0,00 Riserva Statutaria (20% dell'utile netto) 3.760.223,38 Riserva Straordinaria 7.890.893,50 Fondo Erogazioni Speciali 150.000,00 Dividendo ai soci (0,14 per 50 mln di az. 0,52 cad.) Totale Utile al 30 Giugno 2009 7.000.000,00 18.801.116,88 Dividendo: euro 0,14 per azione. Sulla base della riportata attribuzione, il patrimonio della società, al 30 Giugno 2009, dopo l'assegnazione del dividendo ai soci e l'attribuzione al Fondo Erogazioni Speciali, avrebbe la seguente configurazione: Patrimonio Capitale Sociale Assetto precedente 31.12.08 Incr./decr. dell'esercizio Destinazione Utile 30.06.09 Ass.ni/Ricl.ni Nuovo assetto al 30.06.09 26.000.000,00 0,00 0,00 0,00 26.000.000,00 5.200.000,00 0,00 0,00 0,00 5.200.000,00 52.933.546,33 0,00 3.760.223,38 0,00 56.693.769,71 125.377.689,21 (8.781.756,67) 7.890.893,50 0,00 124.486.826,04 110.828,76 476.538,72 0,00 0,00 587.367,48 67.361.205,20 0,00 0,00 0,00 67.361.205,20 Riserva da valutazione 5.497.502,56 (184.634,68) 0,00 0,00 5.312.867,88 Riserva azioni proprie 9.879.331,49 8.781.756,67 0,00 0,00 18.661.088,16 Azioni proprie detenute (9.879.331,49) (8.781.756,67) 0,00 0,00 (18.661.088,16) Sovrapprezzi di emissione 46.091.764,15 0,00 0,00 0,00 46.091.764,15 328.572.536,21 (8.489.852,63) 11.651.116,88 0,00 331.733.800,46 Riserva legale Riserva statutaria Riserva straordinaria Riserva per dividendi su azioni proprie Riserva da FTA Totali 36 Il Patrimonio Netto di Banca Tercas Spa, alla data del 30 Giugno 2009, comprensivo dell'utile di periodo si attesta a complessivi euro 338.883.800,46 così come di seguito analiticamente riportato: Patrimonio Netto Contabile al 30 Giugno 2009 Voce 130. Riserve da valutazione 5.312.867,88 Voce 140. Azioni rimborsabili 0,00 Voce 150. Strumenti di capitale 0,00 Voce 160. Riserve 261.339.139,71 Voce 170. Sovrapprezzi di emissione 46.091.764,15 Voce 180. Capitale 26.000.000,00 Voce 190. Azioni proprie Voce 200. Utile (Perdita) d'esercizio Totale Patrimonio Netto (18.661.088,16) 18.801.116,88 338.883.800,46 37 Banca Tercas Spa Relazione Semestrale 2009 BANCA TERCAS S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE 2009 SCHEMI DI BILANCIO 39 Note per la lettura dei dati di bilancio Negli schemi che seguono, in applicazione di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali, vengono confrontati lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico dell'esercizio 2009 con i dati relativi all'esercizio precedente. BILANCIO D'ESERCIZIO BANCA TERCAS S.P.A. AL 30 GIUGNO 2009 STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2009 Voci dell'Attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 80. 30-giu-09 Variazione assoluta 31-dic-08 Var. in % 21.087.878 39.359.160 (18.271.282) (46,42%) 174.337.725 206.508.103 (32.170.378) (15,58%) 0 0 0 0,00% 104.741.410 78.217.783 26.523.627 33,91% 0 0 0 0,00% 79.851.405 103.005.516 (23.154.111) (22,48%) 3.004.625.834 2.979.749.876 24.875.958 0,83% Derivati di copertura 0 0 0 0,00% 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura gene 0 0 0 0,00% 100. Partecipazioni 3.154.287 3.139.491 14.796 0,47% 110. Attività materiali 29.732.055 29.778.826 (46.771) (0,16%) 120. Attività immateriali 201.592 224.666 (23.074) (10,27%) 0 0 0 0,00% Attività fiscali 16.694.093 23.608.913 (6.914.820) (29,29%) a) b) 5.145.752 11.548.341 12.402.056 11.206.857 (7.256.304) 341.484 (58,51%) 3,05% 0 0 0 0,00% 58.615.796 54.043.736 4.572.060 8,46% 3.493.042.075 3.517.636.070 (24.593.995) (0,70%) di cui: - avviamento 130. correnti anticipate 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismiss. 150. Altre attività Totale dell'attivo 40 STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2009 Voci del Passivo e del Patrimonio Netto 10. Debiti verso banche 20. 30-giu-09 Variazione assoluta 31-dic-08 Var. in % 153.656.561 50.518.875 103.137.686 204,16% Debiti verso clientela 1.832.529.393 1.939.129.962 (106.600.569) (5,50%) 30. Titoli in circolazione 1.008.431.636 1.019.759.338 (11.327.702) (1,11%) 40. Passività finanziarie di negoziazione 1.853.414 2.458.624 (605.210) (24,62%) 50. Passività finanziarie valutate al "fair value" 35.947.502 35.584.132 363.370 1,02% 60. Derivati di copertura 0 0 0 0,00% 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura ge 0 0 0 0,00% 80. Passività fiscali 7.614.824 2.210.393 5.404.431 244,50% a) correnti b) differite 5.178.397 2.436.427 140.938 2.069.455 5.037.459 366.972 3574,24% 17,73% 0 0 0 0,00% 90. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione 100. Altre passività 79.534.896 87.603.450 (8.068.554) (9,21%) 110. Trattamento di fine rapporto del personale 14.517.624 14.875.839 (358.215) (2,41%) 120. Fondi per rischi e oneri: 20.072.424 22.622.920 (2.550.496) (11,27%) 2.133.154 17.939.270 2.176.903 20.446.017 (43.749) (2.506.747) (2,01%) (12,26%) 5.312.868 5.497.503 (184.635) (3,36%) a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 140. Azioni rimborsabili 0 0 0 0,00% 150. Strumenti di capitale 0 0 0 0,00% 160. Riserve 261.339.140 235.148.668 26.190.472 11,14% 170. Sovrapprezzi di emissione 46.091.764 46.091.764 0 0,00% 180. Capitale 26.000.000 26.000.000 0 0,00% 190. Azioni proprie (18.661.088) (9.879.331) (8.781.757) 88,89% 200. Utile (Perdita) d'esercizio 18.801.117 40.013.933 (21.212.816) (53,01%) 3.493.042.075 3.517.636.070 (24.593.995) (0,70%) Totale del passivo 41 CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2009 - CONFRONTO CON IL 30 GIUGNO 2008 Voci del conto economico 30-giu-09 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati 30. Margine di interesse 60.222.539 40. Commissioni attive 19.460.698 50. Commissioni passive (628.698) 60. Commissioni nette 18.832.000 70. Dividendi e proventi simili 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 90. Risultato netto dell’attività di copertura 100. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Variazione assoluta 30-giu-08 % 88.585.618 104.781.627 (16.196.009) (15,46%) (28.363.079) (43.712.113) 15.349.034 (35,11%) 61.069.514 (846.975) (1,39%) 18.266.775 1.193.923 6,54% (685.966) 57.268 (8,35%) 17.580.809 1.251.191 7,12% 579.912 841.763 (261.851) (31,11%) 6.228.381 (4.660.167) 10.888.548 (233,65%) 0 0 0 0,00% 242.409 1.830.399 (1.587.990) (86,76%) 0 0 0 0,00% 58.838 1.554.494 (1.495.656) (96,21%) 0 0 0 0,00% 183.571 275.905 (92.334) (33,47%) 94.724 (104.938) 199.662 (190,27%) 86.199.965 76.557.380 9.642.585 12,60% Rettifiche di valore nette per deterioramento di: (12.123.762) (10.281.125) (1.842.637) 17,92% a) crediti (12.073.306) (10.123.292) (1.950.014) 19,26% b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0,00% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie 0 0 0 0,00% (50.456) (157.832) 107.376 (68,03%) 140. Risultato netto della gestione finanziaria 74.076.203 66.276.255 7.799.948 11,77% 150. Spese amministrative: (45.693.663) (45.889.134) 195.471 (0,43%) a) spese per il personale (26.975.074) (27.909.725) 934.651 (3,35%) b) altre spese amministrative (739.180) 4,11% (18.718.589) (17.979.409) 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.277.317) 136.571 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.017.721) (1.044.255) 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 190. Altri oneri/proventi di gestione (1.413.888) (1035,28%) 26.534 (2,54%) (40.902) (38.621) (2.281) 5,91% 5.170.331 5.432.581 (262.250) (4,83%) (42.859.272) (41.402.858) (1.456.414) 3,52% 0 0 0 0,00% 200. Costi operativi 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni 220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateria 0 0 0 0,00% 230. Rettifiche di valore dell'avviamento 0 0 0 0,00% 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 0 664 (664) (100,00%) 250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 31.216.931 24.874.061 6.342.870 25,50% 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (12.415.814) (10.320.266) (2.095.548) 20,31% 270. Utile (Perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 18.801.117 14.553.795 4.247.322 29,18% 280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 290. Utile (Perdita) d'esercizio 0 8.049.740 (8.049.740) (100,00%) 18.801.117 22.603.535 (3.802.418) (16,82%) 42 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA 30-giu-09 10. Utile d'esercizio Variazione assoluta 30-giu-08 Var. in % 18.801.117 22.603.535 (3.802.418) (16,82%) a) variazioni di fair value 495.576 (3.996.361) 4.491.937 (112,40%) b) rigiro a conto economico 104.021 12.001 92.020 766,77% 104.021 0 104.021 0,00% 0 12.001 (12.001) (100,00%) Altre componenti reddituali al lordo delle imposte 20. Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita: - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo 0 0,00% 30. Attività materiali c) altre variazioni 0 0 0 0,00% 40. Attività immateriali 0 0 0 0,00% 50. Copertura investimenti esteri: a) variazioni di fair value 0 0 0 0,00% b) rigiro a conto economico 0 0 0 0,00% c) altre variazioni 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% a) variazioni di fair value 0 0 0 0,00% b) rigiro a conto economico 0 0 0 0,00% c) altre variazioni 0 0 0 0,00% a) variazioni di fair value 0 0 0 0,00% b) rigiro a conto economico 0 0 0 0,00% c) altre variazioni 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% - rettifiche da deterioramento 0 0 0 0,00% - utili/perdite da realizzo 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% 60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 70. 80. Differenze di cambio: Attività non correnti in via di dismissione 90. Utile (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserve da valutaz. partecipazioni valutate a P.Net a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 110 Imposte sulle altre componenti reddituali (784.232) 615.213 (1.399.445) (227,47%) 120 Altre componenti reddituali al netto delle imposte (184.635) (3.369.147) 3.184.512 (94,52%) 130 Redditività complessiva (voce 10 + voce 120) 18.616.482 19.234.388 (617.906) (3,21%) A seguito della revisione dello IAS 1, recepita anche nel Principio Contabile Internazionale n. 34, è stato compilato il prospetto della redditività complessiva che presenta, oltre all’utile d’esercizio, tutte le componenti che contribuiscono alla performance aziendale ed in particolare le variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. Banca Tercas Spa, alla data del 30 Giugno 2009, presenta una Riserva da Valutazione, rilevante ai fini del prospetto della redditività complessiva, in relazione ai titoli classificati nel "Portafoglio Disponibili per la Vendita" (AFS) per un valore netto di euro 442 mila. La Redditività Complessiva alla data del 30 Giugno 2009 presenta una variazione negativa di euro 618 mila (-3,21%) rispetto alla Redditività Complessiva al 30 Giugno 2008. 43 RENDICONTO FINANZIARIO INDIVIDUALE BANCA TERCAS Metodo Diretto A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione (+/-) 30-06-09 30-giu-08 Variazioni in % 34.080.229 16.733.438 103,67% 86.088.751 (14.069.967) 579.912 17.462.651 (20.930.212) 0 3.535.711 (16.344.400) 481.298 (22.723.516) 0 99.707.060 (37.879.471) 841.763 14.978.446 (25.999.390) 0 3.921.455 (19.080.540) 103.659 (27.909.284) 8.049.740 (13,66%) (62,86%) (31,11%) 16,59% (19,50%) 0,00% (9,84%) (14,34%) 364,31% (18,58%) (100,00%) 7.880.214 (127.687.880) (106,17%) - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso clientela - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti - altre attività / passività finanziarie 32.170.378 0 (14.020.908) (24.875.958) 23.154.111 0 (8.547.409) 10.245.541 0 29.442.281 (34.819.774) (97.625.204) (34.645.419) (285.305) 213,99% 0,00% (147,62%) (28,56%) (123,72%) (100,00%) 2895,88% 3. Liquidità generata / assorbita dalle passività finanziarie (+/-) (35.441.643) 107.514.240 (132,96%) 103.137.686 0 (106.600.569) (23.668.366) (605.210) 363.370 (8.068.554) (82.078.663) 12.994.034 16.109.140 161.098.064 0 5.500.000 (6.108.335) (225,66%) (100,00%) (761,74%) (114,69%) 0,00% (93,39%) 32,09% 6.518.800 (3.440.202) (289,49%) 1. Liquidità generata da (+) 0 10.341.202 (100,00%) - vendite partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite attività materiali - vendite attività immateriali - vendite di società controllate e di rami d'azienda 0 0 0 0 0 0 10.341.202 0 0 0 0 0 (100,00%) 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 2. Liquidità assorbita da (-) (1.750.271) (2.686.000) (34,84%) - acquisti di partecipazioni - acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisto di attività materiali - acquisto di attività immateriali - acquisto di società controllate e di rami d'azienda (14.796) 0 (1.732.347) (3.128) 0 (2.084.000) 0 (458.000) (144.000) 0 (99,29%) 0,00% 278,24% (97,83%) 0,00% Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (+/- (1.750.271) 7.655.202 (122,86%) - emissione/acquisti di azioni proprie - distribuzione dividendi e altre finalità (8.781.757) (14.300.000) 4.073.649 (14.025.812) (315,57%) 1,95% Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (+/-) (23.081.757) (9.952.163) 131,93% LIQUIDITA' NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO ( (18.313.228) (5.737.163) 219,20% - interessi attivi incassati - interessi passivi pagati (-) - dividendi e proventi simili (+) - commissioni nette (+/-) - spese per il personale (-) - premi netti incassati - altri proventi/oneri - altri costi (-) - altri ricavi (riprese di valore da incassi +) - imposte e tasse pagate (-) - costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione al netto d 2. Liquidità generata / assorbita dalle attività finanziarie (+/-) - debiti verso banche: a vista - debiti verso banche: altri debiti - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata / assorbita dall'attività operativa (+/-) B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO C. ATTIVITA' DI PROVVISTA Legenda (+) generata (-) assorbita 44 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio Cassa e Disponibilità liquide inizio periodo Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo Cassa e Disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e Disponibilità liquide alla fine del periodo 30-06-09 30-giu-08 Differenze 39.359.160 27.317.440 12.041.720 (18.313.228) (5.737.163) (12.576.065) 41.946 13.364 28.582 21.087.878 21.593.641 (505.763) 45 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 01.01.2008 - 30.06.2008 Variazioni dell'esercizio Patrimonio netto al 30.06.2008 Redditività complessiva del periodo 2008 Stock options Derivati su proprie azioni Variazione strumenti di capitale Distribuzione straordinaria dividendi Acquisto azioni proprie Emissione di nuove azioni Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve dividendi e altre distribuzioni Riserve Esistenze all'1.01.2008 Esistenze al 31.12.2007 Modifica saldi di apertura (+/-) Allocazione risultato esercizio precedente Capitale a) azioni ordinarie b) altre azioni 26.000.000 26.000.000 0 0 0 0 26.000.000 26.000.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 26.000.000 26.000.000 0 Sovrapprezzi di emissione 45.869.887 0 45.869.887 0 0 0 0 0 0 23.025 0 0 0 45.892.912 210.201.236 133.435.695 76.765.541 0 0 0 210.201.236 133.435.695 76.765.541 24.836.604 24.836.604 0 110.829 110.829 0 0 4.039.656 (4.039.656) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 235.148.669 162.422.784 72.725.885 9.786.970 0 9.786.970 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (3.369.147) 6.417.823 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Azioni proprie (9.404.336) 0 (9.404.336) 0 0 0 0 4.039.656 0 0 0 0 0 (5.364.680) Utile (Perdita) d'esercizio 39.136.604 0 39.136.604 (24.836.604) (14.300.000) 0 0 0 0 0 0 0 22.603.535 22.603.535 321.590.362 0 321.590.362 0 (14.189.171) 0 0 4.039.656 0 23.025 0 0 19.234.388 330.698.259 Riserve (voce 160 Sp): a) di utili (compreso utili es. prec.) b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Patrimonio netto 45 46 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 01.01.2009 - 30.06.2009 Variazioni dell'esercizio Patrimonio netto al 30.06.2009 Redditività complessiva del periodo Stock options Derivati su proprie azioni Variazione strumenti di capitale Distribuzione straordinaria dividendi Acquisto azioni proprie Emissione di nuove azioni Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Dividendi e altre distribuzioni Riserve Esistenze all'1.01.2009 Esistenze al 31.12.2008 Modifica saldi di apertura (+/-) Allocazione risultato esercizio precedente Capitale a) azioni ordinarie b) altre azioni 26.000.000 26.000.000 0 0 0 0 26.000.000 26.000.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 26.000.000 26.000.000 0 Sovrapprezzi di emissione 46.091.764 0 46.091.764 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46.091.764 235.148.669 157.908.133 77.240.536 0 0 0 235.148.669 157.908.133 77.240.536 25.713.932 25.713.932 0 0 0 0 476.539 (8.305.218) 8.781.757 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 261.339.140 175.316.847 86.022.293 5.497.503 0 5.497.503 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (184.635) 5.312.868 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Azioni proprie (9.879.331) 0 (9.879.331) 0 0 0 0 (8.781.757) 0 0 0 0 0 (18.661.088) Utile (Perdita) d'esercizio 40.013.932 0 40.013.932 (25.713.932) (14.300.000) 0 0 0 0 0 0 0 18.801.117 18.801.117 342.872.537 0 342.872.537 0 (14.300.000) 476.539 0 (8.781.757) 0 0 0 0 18.616.482 338.883.801 Riserve (voce 160 Sp): a) di utili (compreso utili es. prec.) b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Patrimonio netto 46 47 NOTA INTEGRATIVA Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C - Informazioni sul conto economico Parte D - Informativa di settore Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F - Informazioni sul patrimonio Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda Parte H - Operazioni con parti correlate Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 48 PARTE A - POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili Internazionali - IAS/IFRS La presente Relazione Semestrale è redatta in conformità al Principio Internazionale IAS 34 che disciplina la redazione dei Bilanci Intermedi nel testo vigente al 30 Giugno 2009. La Relazione Semestrale di Banca Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo S.p.a. recepisce i Principi Contabili emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Nella predisposizione di detto documento sono stati applicati i principi in vigore alla data di riferimento (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC) omologati con i Regolamenti dell'Unione Europea n. 1725 del 29 settembre 2003 (pubblicato sulla GUUE n. L 261 del 13 ottobre 2003), n. 707 del 6 aprile 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L. 111 del 17 aprile 2004), n. 2236 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 392 del 31 Dicembre 2004), n. 2237 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 393 del 31 Dicembre 2004), n. 2238 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n.L 394 del 31 Dicembre 2004), n. 211 del 4 febbraio 2005 (pubblicato sulla GUUE n. L. 41 dell'11 febbraio 2005), n. 1751/05 del 25 ottobre 2005, n.1864/2005 del 15 novembre 2005 e n.1004/2008 del 15 ottobre 2008. Come detto in precedenza è stato applicato quanto disposto dal principio contabile internazionale IAS 34 sui bilanci intermedi definiti come prospetti contenenti una informativa di bilancio completa o sintetica per un periodo inferiore all’intero esercizio finanziario dell’impresa. Nel rispetto di quanto previsto si precisa che sono stati applicati gli stessi principi contabili applicati per il bilancio annuale, salvo che per i cambiamenti dei principi contabili stessi adottati successivamente alla data di riferimento del bilancio annuale. Si evidenzia, inoltre, che a far data dal 1° gennaio 2009, sono in vigore: a) le modifiche allo IAS 1 che hanno comportato modifiche ed integrazioni ai prospetti di bilancio; Sezione 2 - Principi generali di redazione La Relazione è costituita dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle Redditività Complessiva e dalla Nota Integrativa corredata dalla Relazione degli Amministratori. Tutti i suddetti schemi sono stati redatti facendo riferimento alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 Dicembre 2005 e successivi aggiornamenti e tenendo conto delle modifiche necessarie per recepire le novità dello IAS 1. Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi al 30 Giugno 2009 anche i corrispondenti dati al 31 Dicembre 2008, per i confronti delle poste patrimoniali, ed i dati al 30 Giugno 2008 per i confronti con le poste economiche, così come espressamente previsto dalla normativa. Nei suddetti schemi l'esposizione dei dati del periodo precedente è stata effettuata rispecchiando le modalità di rilevazione e valutazione previste dai Principi Contabili Internazionali (IAS - IFRS). La situazione patrimoniale ed economica semestrale, in particolare, è stata predisposta esclusivamente per la determinazione dell'utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n.155 del 18 dicembre 1991 - 12° aggiornamento - 5 febbraio 2008. La redazione della Relazione Semestrale ha richiesto anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: – la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; – l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; – la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali; – la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; – le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva; – le ipotesi demografiche (legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata) e finanziarie (derivanti dalla possibile evoluzione dei mercati finanziari) utilizzate nello strutturare i prodotti assicurativi e nel definire le basi di calcolo delle riserve integrative. Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio Non si segnalano eventi significativi successivi alla data di riferimento della presente Relazione Semestrale. Sezione 4 - Altri aspetti La Relazione Semestrale Individuale è stata sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche SpA. La Banca ha deciso di non avvalersi dell’opzione prevista dal nuovo IAS 39, emendato nell’ottobre 2008 (cfr. regolamento 1004/08) in tema di riclassificazioni degli strumenti finanziari. A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Classificazione strumenti finanziari 49 La classificazione degli strumenti finanziari, operata in base alle caratteristiche degli stessi, avviene con un insieme di atti formali che privilegiano l'intenzione ed il comportamento aziendale. Un flusso organizzativo individua le responsabilità ed i limiti operativi di ogni singola funzione in materia di classificazione. Sono classificati a breve termine gli strumenti finanziari aventi una durata contrattuale non superiore a diciotto mesi. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Classificazione. Sono classificati in questa categoria esclusivamente i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, (questi ultimi secondo quando previsto nello IAS 39) ed il valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati sono inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto: · le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati alle caratteristiche del contratto sottostante; · gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato; · gli strumenti ibridi cui appartengono non sono contabilizzati al "fair value" (valore equo) con le relative variazioni rilevate al conto economico. Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come "fair value" dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al "fair value", mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al "fair value". In presenza di un mercato attivo, per la determinazione del "fair value" degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di titoli non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento a tali corsi assumendo i migliori prezzi "bid". In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse e valori rilevati in transazioni comparabili avvenute in date prossime a quella dell'operazione oggetto di valutazione. Uno strumento finanziario è considerato quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, Mediatori, Intermediari, Società del settore, Servizi di quotazione o enti autorizzati, e tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Attività finanziarie disponibili per la vendita Classificazione. Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate e non classificabili tra i crediti, tra le attività detenute per la negoziazione o tra le attività detenute sino a scadenza. In particolare vengono incluse in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity. Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino alla scadenza o dalle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal "fair value" al momento del trasferimento, che rappresenta il nuovo costo ammortizzato per i titoli di debito. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al "fair value", con la rilevazione a Conto Economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di "fair value" vengono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio Netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita duratura di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita duratura di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati a Conto Economico. I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il "fair value" in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale. 50 Criteri per l’identificazione di un perdita di valore (Impairment). Le attività finanziarie del portafoglio disponibile per la vendita sono sottoposte ad Impairment test (valutazione delle perdite di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità degli emittenti) ogni qualvolta si manifestino eventi tali da far ritenere che l’investimento abbia subito una perdita di valore. Il procedimento per la valutazione è articolato in due fasi: - individuazione delle situazioni di deterioramento della solvibilità degli emittenti e identificazione delle attività deteriorate; - quantificazione delle perdite associabili alle situazioni di Impairment. Queste perdite si ragguagliano alla differenza negativa tra il valore corrente di mercato (oppure, per gli strumenti non quotati, il valore attuale - ai tassi correnti di rendimento “risk-free” di investimenti simili - dei flussi di cassa attesi) delle attività deteriorate e il loro valore di libro. I criteri applicati dal Gruppo per identificare una perdita di valore, distinguono tra titoli di debito e titoli di capitale. Impairment dei titoli di debito. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è rintracciabile nella lista degli eventi di perdita riportati nello IAS 39.59. Nel caso di titoli obbligazionari con un “rating” si valuta il deterioramento del merito creditizio dell’emittente. Al riguardo si ritiene che un deterioramento tale da far ricadere i titoli di debito in classi di rating inferiori alla soglia ”Investment grade” sia indicativo della necessità di procedere nel verificare l’esistenza di un Impairment, mentre, negli altri casi, il deterioramento del merito creditizio è invece da valutare congiuntamente con gli altri fattori disponibili. Nel caso di titoli obbligazionari si considera la disponibilità di fonti specializzate (ad esempio indicazioni di investimento fornite da istituzioni finanziarie, rating reports, etc.) o di informazioni disponibili su “info-provider” (ad es. Bloomberg), attraverso cui si determina più puntualmente la rilevanza della situazione di deterioramento dell’emittente. In assenza di tali elementi, ove possibile, si fa riferimento alla quotazione di obbligazioni similari a quella presa in esame in termini sia di caratteristiche finanziarie che di standing dell’emittente. Impairment dei titoli di capitale. Con riferimento ai titoli di capitale classificati come AFS, è ragionevole ipotizzare che le azioni in portafoglio siano da svalutare prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente; pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società, ovvero la svalutazione di tali titoli di debito, sono di per sé forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale della stessa società. Più in generale, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare soprattutto i due seguenti eventi (IAS 39 §61): - cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo dell’investimento non può più essere recuperato; - un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo. I seguenti parametri si ritengono indicativi della necessità di procedere nel verificare l’esistenza di un Impairment: - Fair Value del titolo inferiore del 20% rispetto al valore di carico di prima iscrizione; - Fair Value inferiore al valore di carico per un arco temporale superiore a 6 mesi. Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera inoltre, singolarmente o congiuntamente, le seguenti situazioni: - il Fair Value dell’investimento risulta significativamente inferiore al costo di acquisto o comunque è significativamente inferiore a quello di società similari dello stesso settore; - il management della società non è considerato di adeguato standing ed in ogni caso capace di assicurare una ripresa delle quotazioni; - si rivela la riduzione del “credit rating” dalla data dell’acquisto; - significativo declino dei profitti, dei cash flow o nella posizione finanziaria netta dell’emittente dalla data di acquisto; - si rileva una riduzione o interruzione della distribuzione dei dividendi; - scompare un mercato attivo per i titoli emessi; - si verificano cambiamenti del contesto normativo, economico e tecnologico dell’emittente che hanno un impatto negativo sulla situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria dello stesso; - esistono prospettive negative del mercato, settore o area geografica nel quale opera l’emittente. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Con riferimento all'imputazione delle variazioni di "fair value" degli utili o delle perdite cumulati e degli effetti derivanti da perdite di valore si rimanda al precedente punto relativo alla valutazione. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti Classificazione. I crediti includono gli impieghi con banche e clientela, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. Iscrizione. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del "fair value" dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. 51 Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il "fair value" è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a Conto Economico. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o di impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita o delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo ammortizzato. Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito o aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo (o tasso interno di rendimento T.I.R.), della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. I crediti a breve termine sono quelli con durata inferiore ai 18 mesi. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i proventi riferibili agli stessi sono attribuiti al Conto Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, scaduto oltre 180 giorni o ristrutturato secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS. I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di Bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario (TIR). I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati. Il tasso effettivo originario (o tasso interno di rendimento TIR) di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a Conto Economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a Conto Economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti residenti in "Paesi a rischio", sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva, salvo quelli che, in considerazione del loro importo, vengono valutati analiticamente. Se la valutazione analitica dei crediti significativi non evidenzia rettifiche di valore i crediti significativi sono comunque sottoposti a valutazione collettiva (IAS 39 par. 64). La valutazione collettiva avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a Conto Economico. Ad ogni data di chiusura del Bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis esistente alla stessa data. Cancellazione. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio (derecognition) solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal Bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, ad altri soggetti terzi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. Vengono altresì imputate a Conto Economico le rettifiche e le riprese di valore dei crediti determinate secondo le sopra esposte modalità. 52 Partecipazioni Classificazione. La voce include le partecipazioni detenute in: - società controllate: si considerano controllate le società nelle quali si ha la maggioranza dei diritti di voto e quelle nelle quali si è in grado di influenzare le politiche operative e finanziarie; - società collegate: si considerano collegate le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società che per particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole; - società soggette a controllo congiunto: si considerano soggette a controllo congiunto le società controllate congiuntamente ad altri soggetti per le quali si è optato per l’iscrizione in base al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo proporzionale; sussiste controllo congiunto quando vi sono accordi contrattuali, parasociali o di altra natura, per la gestione paritetica dell'attività e la nomina degli amministratori. Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal "fair value" al momento del trasferimento. Valutazione. Le partecipazioni in società controllate direttamente, indirettamente o congiuntamente o collegate sono valutate al costo al netto di riduzioni di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a Conto Economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La verifica su eventuali perdite di valore avviene ad ogni chiusura di bilancio o delle situazioni infrannuali. Cancellazione. Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. I dividendi percepiti a fronte delle partecipazioni detenute sono contabilizzati nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Attività materiali Classificazione. Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice. Iscrizione. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico. Valutazione. Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione: · dei terreni, che non vengono ammortizzati, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato è stata effettuata, però, sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra"; · del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere ragionevolmente stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo o a rimanere costante, ma non a diminuire. I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. Essi sono esposti tra le "altre attività". Le spese di ristrutturazione di immobili in affitto sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il "fair value", al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto Economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato il modello del costo. Cancellazione. Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. 53 Rilevazione delle componenti reddituali. Le quote di ammortamento dei beni materiali, determinate secondo la loro residua vita utile, sono contabilizzate nell'esercizio di competenza. Le eventuali perdite di valore sono contabilizzate nell'esercizio in cui sono rilevate. I redditi delle attività materiali che non sono utilizzate come beni strumentali dell'azienda sono contabilizzati secondo il principio di competenza economica determinato sulla base dei corrispettivi contrattualmente dovuti dai soggetti che utilizzano le suddette attività materiali. Attività immateriali Classificazione. Le attività immateriali includono l'avviamento ed il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. L’avviamento rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il "fair value" delle attività e delle passività acquisite. Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali. Iscrizione. Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il "fair value" degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto Economico. Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al minore tra il "fair value" dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a Conto Economico. Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a Conto Economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Valutazione. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Ad ogni chiusura di Bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L’ammontare della perdita, rilevato a Conto Economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile. Cancellazione. Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali sono rilevate al Conto Economico in ragione della quota di competenza di ciascun esercizio, determinata secondo la vita utile del bene o diritto cui si fa riferimento. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Classificazione. Sono classificate in tale voce le attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un processo per la dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Iscrizione. L'iscrizione avviene ai valori di bilancio riportati dalle società in via di dismissione. Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Cancellazione. Le attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e tutti i benefici ad esse connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di conto economico vengono contabilizzati, al netto dell'effetto fiscale, i relativi oneri e proventi. 54 Debiti, titoli in circolazione Classificazione. I debiti verso banche, i debiti verso clientela, i titoli in circolazione e le passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, degli eventuali ammontari riacquistati. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. Iscrizione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o di regolamento dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del "fair value" delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi e/o proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a Conto Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività. Cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a Conto Economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. Passività finanziarie di negoziazione Classificazione. La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi, ma strettamente correlati agli stessi. Inoltre, sono incluse le passività che originano da scoperti tecnici generati dall'attività di negoziazione di titoli. Tutte le passività di negoziazione sono valutate al "fair value". Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al "fair value", mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al "fair value". Per la determinazione del "fair value" degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicati a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi assumendo i migliori prezzi disponibili. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. Cancellazione. Le passività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o quando la passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. 55 Passività finanziarie valutate al "fair value" Classificazione. Sono classificati in questa voce le emissioni obbligazionarie della Banca strutturate e non, per le quali la valutazione al "fair value" permette di eliminare asimmetrie contabili sia in fase di rilevazione che in fase di valutazione periodiche. A fronte di tali strumenti finanziari, infatti, sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati. Iscrizione. Il loro valore di prima iscrizione è il "fair value" al netto dei proventi o costi di transazione che vengono rilevati direttamente a Conto Economico. Valutazione. Le passività finanziarie sono valutate al "fair value". La determinazione del "fair value" si basa sull'utilizzo di modelli standard che tengono in considerazione tutti i parametri di mercato e i fattori di rischio inerenti. Cancellazione. Le passività finanziarie valutate al "fair value" sono cancellate contabilmente dal Bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti negative di reddito rappresentati dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di Conto Economico relativo agli interessi. I risultati della valutazione sono ricondotti nel "risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value", così come gli utili o le perdite derivanti dall'estinzione determinati secondo lo stesso criterio indicato per i titoli in circolazione. Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto del personale Classificazione. Il trattamento di fine rapporto del personale costituisce un fondo determinato sulla base del suo valore attuariale attraverso la stima della quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A far data 1° gennaio 2007 le quote dei benefici che maturano tempo per tempo sono versate alla Sezione di Tesoreria istituita presso l'INPS o a favore di altri fondi pensione appositamente scelti dal dipendente. Rimane in seno alla Banca il debito per benefici futuri da corrispondere a favore del personale dipendente maturato fino al 31 dicembre 2006 per tutti i dipendenti che, pur potendo, non hanno esternalizzato il TFR maturato presso un fondo esterno. Tale importo viene periodicamente stimato su base demografico/attuariale. Iscrizione. Il valore attuariale del TFR viene iscritto in relazione agli obblighi stimati nei confronti dell'insieme dei dipendenti in servizio alla data di chiusura di ciascun bilancio. Tale valore viene rivisto al termine di ogni data di chiusura del bilancio e gli incrementi e i decrementi del valore attuariale dell'obbligazione e della sua rivalutazione vengono iscritti al Conto Economico. Valutazione. La valutazione attuariale degli obblighi connessi al fondo trattamento di fine rapporto avviene sulla base di parametri statistici, demografici e finanziari sviluppati sulla base di una relazione preparata da un attuario. Le modalità di determinazione dei suddetti parametri sono riportate nella Nota Integrativa al bilancio. Cancellazione. La cancellazione del Fondo avviene all'atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l'ammontare del solo effetto di rivalutazione e dell'effetto attuariale (interest costs e utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell'esercizio in cui le stesse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale. Fondo per rischi ed oneri - Benefici ai dipendenti - Fondi di quiescenza e per obblighi simili Classificazione. I fondi di quiescenza includono tutti i fondi a benefici definiti o a prestazioni definite classificati come "fondi interni" ai sensi della vigente legislazione previdenziale, sempre che vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Iscrizione. Il fondo di quiescenza interno è costituito in attuazione di accordi aziendali e si qualifica come piano a benefici definiti. Esso è costituito a favore di personale in quiescenza. La passività relativa a tale piano ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni erogate sono determinate sulla base di ipotesi attuariali. Gli utili e le perdite attuariali sono riconosciuti a Conto Economico. Valutazione. La valutazione dell'obbligo a carico della Banca del fondo interno di previdenza a prestazione definita viene effettuato sulla base della riserva matematica calcolata da un attuario. I parametri demografici, economici e finanziari su cui viene basato il calcolo sono illustrati nella Nota Integrativa. Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all'atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti al fondo stesso. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l'ammontare dell'accantonamento o dello storno dal fondo (service costs, interest costs, utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell'esercizio in cui esse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale. Fondo per rischi ed oneri - Altri fondi Classificazione. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a Conto Economico. Iscrizione. L'iscrizione dell'accantonamento avviene ogni qualvolta, in base ad evidenze interne o esterne, ad accordi con soggetti terzi, a delibere degli Organi Aziendali o ad altri fatti o elementi sia possibile determinare l'esistenza di una obbligazione attuale legata ad un evento passato della quale non sia tuttavia possibile determinare con precisione l'ammontare. 56 Valutazione. La stima dell'obbligazione a carico dell'azienda avviene mediante il calcolo dell'onere dovuto determinato sulla base di obblighi contrattuali, di comportamenti già tenuti in passato, della più probabile evoluzione di eventuali contenziosi e, laddove necessario, sulla base di stime anche di carattere attuariale. Laddove il tempo prevedibile di adempimento dell'obbligazione rivesta rilevanza, la stessa obbligazione viene attualizzata mediante tassi di mercato. Cancellazione. La cancellazione di posizione iscritte ai fondi per rischi ed oneri avviene sia nel caso di adempimento, totale o parziale, dell'obbligazione assunta, sia nel caso di successiva insussistenza della medesima obbligazione. Rilevazione delle componenti reddituali. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri e le eventuali insussistenze dei medesimi fondi vengono portate a carico o a beneficio delle singole voci di Conto Economico alle quali, per natura, si riferiscono all'esercizio in cui si verificano gli eventi che, ne determinano l'accantonamento o lo storno. Operazioni in valuta Rilevazione iniziale. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Valutazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue: • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al "fair value" sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura. Cancellazione. Le attività e passività in valuta estera sono cancellate alla scadenza dei diritti o degli obblighi alle quali si riferiscono o nel caso in cui le medesime siano trasferite a soggetti terzi e con esse siano trasferiti i benefici e gli oneri alle stesse connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del Bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita sono rilevati a Conto Economico, è rilevata a Conto Economico anche la relativa differenza di cambio. Altre passività In questa voce sono compresi, tra l'altro, gli accantonamenti, su base analitica e collettiva, relativi alla stima di possibili esborsi connessi al rischio di credito su impegni e garanzie. Fiscalità corrente e differita Rilevazione iniziale. Le attività e le passività fiscali relative ad imposte dirette ed indirette, sono rilevate nel Bilancio nel quale sono imputate, al Conto Economico o al Patrimonio, le componenti attive e passive di Reddito o di Patrimonio che danno loro origine, indipendentemente dall'esercizio in cui le attività e le passività fiscali troveranno la loro manifestazione finanziaria. Vengono iscritte tra le attività e passività fiscali correnti quelle attività e passività fiscali che, secondo la legge, trovano una manifestazione di carattere finanziario in relazione ad eventi verificatisi nell'esercizio cui il bilancio fa riferimento. Qualora le attività e passività fiscali sono rilevate in relazione a fatti o elementi che genereranno una manifestazione di carattere finanziario in esercizi successivi a quello cui il Bilancio fa riferimento, esse vengono iscritte tra le attività e passività fiscali differite. Le attività e le passività fiscali correnti sono compensate, nello Stato Patrimoniale, qualora ciò sia legalmente consentito e per tipologia di imposta. Valutazione. Le attività e le passività fiscali correnti sono determinate mediante una prudente stima dell'onere fiscale determinato sulla base della legislazione e della prassi amministrativa vigente alla data di chiusura del Bilancio applicando le variazioni in aumento ed in diminuzione previste dalla normativa fiscale. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate seguendo la metodologia del "Balance Sheet Liability Method". La loro valutazione avviene moltiplicando l'elemento attivo o passivo la cui deduzione/imponibilità sia differita nel tempo per l'aliquota fiscale che si suppone legalmente vigente nell'esercizio in cui avverrà la deduzione/tassazione del suddetto elemento. Le attività e passività fiscali differite non sono oggetto di attualizzazione. Cancellazione. Le attività e passività fiscali correnti sono cancellate al momento del soddisfacimento dell'obbligazione tributaria cui le stesse si riferiscono. Le attività e passività fiscali differite vengono cancellate nell'esercizio in cui gli elementi attivi e passivi cui esse si riferiscono concorrono alla formazione della base imponibile dell'imposta. Rilevazione delle componenti reddituali. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto Economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio Netto. Il Conto Economico accoglie gli accantonamenti per imposte correnti di competenza dell'esercizio, l'iscrizione di imposte anticipate e differite i cui elementi concorreranno alla formazione del reddito imponibile di esercizi successivi, e lo storno di imposte anticipate e differite iscritte in esercizi precedenti ed i cui elementi concorrono alla formazione della base imponibile corrente di competenza dell'esercizio. Nel Conto Economico trovano altresì collocazione le eventuali sopravvenienze passive o insussistenze di accantonamenti per imposte correnti definitivamente liquidate rispetto alle somme accantonate oltre alle variazioni, positive o negative, di imposte anticipate e differite legate a variazioni di aliquote o a modifiche legislative sopravvenute rispetto alla situazione esistente al momento della loro iscrizione. Azioni Proprie Rilevazione iniziale. Le azioni proprie acquistate, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo Bilancio approvato, sono portate in decremento del Patrimonio Netto. In nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a tal fine anche delle azioni possedute da società controllate. 57 Cancellazione. Le azioni proprie detenute sono cancellate dal Bilancio al momento della loro alienazione. Però le azioni proprie acquistate in violazione dell'art. 2357 del c.c. debbono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall'assemblea entro un anno dal loro acquisto. In mancanza deve procedersi senza indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale. Rilevazione delle componenti reddituali. Il valore collocato, gli utili e/o le perdite derivanti dalla loro negoziazione sono rilevati come variazioni di Patrimonio Netto. Altre informazioni Garanzie e impegni Le garanzie rilasciate e gli impegni ad erogare fondi che comportino rischi di credito sono iscritti per il valore nominale dell’impegno assunto, al netto degli utilizzi per cassa e delle eventuali rettifiche di valore rilevate, su base sia analitica che collettiva, in relazione alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito, nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, che trovano contropartita nello Stato Patrimoniale alla voce “Altre passività”. La rilevazione dei costi Il principio della competenza impone di iscrivere le operazioni realmente effettuate nell’esercizio, al fine della formazione del reddito di periodo. Conseguenza di tale assunto è la correlazione tra costi e ricavi dell’esercizio, che si realizza, a prescindere dal momento dell’esborso e/o dell’emissione della fattura, per: - ripartizione dell’utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento); - imputazione diretta di costi al conto economico dell’esercizio o perché associati al tempo o perché sia venuta meno l’utilità o la funzionalità del costo; - associazione causa-effetto tra tali costi ed i ricavi che sono generati con l’utilizzo del bene o servizio acquistati. In particolare, ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza, - i corrispettivi delle cessioni dei beni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute: - alla data della consegna o spedizione, per i beni di consumo - alla data di stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende - i corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute, alla data in cui le stesse sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicurazione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi. - le spese di acquisizione di immobilizzazione materiali/immateriali si considerano sostenute alla data di messa in uso del bene. Cartolarizzazioni In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ci si è avvalsi della facoltà di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti ad operazioni di cartolarizzazione effettuate prima del 1° gennaio 2004, che risultavano cancellati in base ai precedenti principi contabili. Nell’attivo patrimoniale della banca cedente figurano così i titoli sottoscritti. Per le operazioni perfezionatesi successivamente a tale data, i crediti ceduti non sono cancellati dal bilancio qualora vi sia un sostanziale trattenimento di rischi e di benefici, anche se formalmente oggetto di cessione pro-soluto ad una società veicolo. Ciò si verifica, ad esempio, qualora la banca sottoscriva la tranche dei titoli Junior o di esposizioni analoghe, in quanto sopporta il rischio delle prime perdite e, parimenti, beneficia del rendimento dell’operazione. Conseguentemente, i crediti figurano in bilancio come “Attività cedute e non cancellate” a fronte del finanziamento ricevuto dalla società veicolo, al netto dei titoli emessi dalla stessa e sottoscritti dalla banca cedente. Analoghi criteri di rappresentazione, basati sulla prevalenza della sostanza sulla forma, sono applicati per la rilevazione delle competenze economiche. Dividendi e riconoscimento dei ricavi I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: - gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso; - i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione; - gli utili e le perdite derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione sono riconosciuti a conto economico al regolamento contrattuale dell’operazione sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il fair value al quale lo strumento è iscritto, ottenuto mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri di input osservabili sul mercato. Il fair value così determinato viene poi corretto per tenere conto del rischio di recuperabilità degli eventuali margini positivi, in funzione della specifica controparte con la quale lo strumento finanziario risulta stipulato (credit risk adjustment); - gli utili derivanti dalla stipula di strumenti finanziari per i quali si ritiene che il fair value non possa essere determinato secondo parametri di mercato osservabili, sono distribuiti nel tempo tenendo conto della natura e della durata dello strumento (es. prodotti a capitale garantito o protetto); - i ricavi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti a conto economico alla data di emissione se il fair value è determinato sulla base di parametri osservabili o a transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato. Qualora tali parametri non siano riscontrabili in modo diretto sul mercato, come per tutte le emissioni rivolte al mercato retail, la tecnica valutativa utilizzata per la determinazione del fair value considera, quale fattore correttivo nell’attualizzazione dei flussi di cassa, lo spread commerciale. Il fair value così determinato corrisponde al corrispettivo incassato: nessun profitto risulta pertanto contabilizzato alla data di emissione. Al fine di garantire una rappresentazione sostanziale del costo dell’operazione di provvista basata sulla correlazione tra costi e ricavi, in presenza di commissioni di collocamento, imputate a conto economico alla data di emissione, viene rilevato, in pari data, un ricavo rappresentato dallo spread commerciale, fino a concorrenza del costo delle commissioni passive di collocamento. 58 Modalità di determinazione del fair value di strumenti finanziari Il fair value rappresenta il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli ed indipendenti, ad una certa data di misurazione. Il fair value è il prezzo che sarebbe corrisposto in una transazione ordinaria, ovvero in una transazione che coinvolge i partecipanti al mercato che hanno la volontà di trattare, escludendo quindi transazioni di tipo forzato. La determinazione del fair value degli strumenti finanziari è basata sul presupposto della continuità aziendale della banca, ovvero nel presupposto che la banca sarà pienamente operativa e non liquiderà o ridurrà sensibilmente la propria operatività né concluderà operazioni a condizioni sfavorevoli. Nella determinazione del fair value “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione”, “Passività finanziarie valutate al fair value”, “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, viene attribuita la massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi (mark to market) e priorità inferiore all’utilizzo di input non osservabili, in quanto questa modalità è soggetta a maggiore discrezionalità (mark to model). Mark to Market Nel determinare il fair value, la Banca utilizza, ogni volta che sono disponibili, informazioni basate su dati di mercato ottenute da fonti indipendenti, in quanto considerate come la migliore evidenza di fair value. In tal caso il fair value è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ossia senza modifiche o ricomposizioni dello strumento stesso, desumibile dalle quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato è considerato attivo qualora i prezzo di quotazione riflettono le normali operazioni di mercato, sono regolarmente e prontamente disponibili tramite Borse, servizi di quotazioni, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Sono di norma considerati mercati attivi: - i mercati regolamentati dei titoli e dei derivati, ad eccezione del mercato della piazza di “Lussemburgo”; - i sistemi di scambi organizzati; - alcuni circuiti elettronici di negoziazione OTC (es. Bloomberg), qualora sussistano determinate condizioni basate sulla presenza di un certo numero di contributori con proposte eseguibili e caratterizzate da spread bid-ask, ovvero dalla differenza tra il prezzo al quale la controparte si impegna a vendere i titoli (ask price) e il prezzo al quale si impegna ad acquistarli (bid price) contenuti entro una determinata soglia di tolleranza; - il mercato secondario delle quote OICR, espresso dai NAV (Net Asset Value) ufficiali, in base ai quali la SGR emittente deve procedere alla liquidazione delle quote. Tale NAV può essere opportunamente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità del fondo, ovvero dell’intervallo di tempo intercorrente tra la data di richiesta di rimborso e quella del rimborso effettivo, nonché per tenere conto di eventuali commissioni di uscita. Mark to Model Qualora non sia determinabile il Mark to Market, per l’assenza di prezzi di mercato direttamente osservabili su mercati considerati attivi, è necessario fare ricorso a tecniche di valutazione che massimizzino il ricorso alle informazioni disponibili sul mercato, in base ai seguenti approcci valutativi: 1. Comparable approach: in tal caso il fair value dello strumento è desunto dai prezzi osservati su transazioni recenti avvenuti su strumenti similari in mercati attivi, opportunamente aggiustati per tenere conto delle differenze negli strumenti e nelle condizioni di mercato; 2. Model Valuation: in mancanza di prezzi di transazioni osservabili per lo strumento oggetto di valutazione o per strumenti simili, è necessario adottare un modello di valutazione; tale modello deve essere di provata affidabilità nella stima di ipotetici prezzi “operativi” e pertanto deve trovare ampio riscontro negli operatori di mercato. In particolare: - i titoli di debito vengono valutati in base alla metodologia dell’attualizzazione dei previsti flussi di cassa, opportunamente corretti per tenere conto del rischio emittente; - i contratti derivati sono valutati sulla base di differenti modelli, in funzione dei fattori di input (rischio tasso, volatilità, rischio cambio, rischio prezzo, ecc.) che ne influenzano la relativa valutazione; - i titoli di capitale non quotati sono valutati con riferimento a transazioni dirette sullo stesso titolo o su titoli similari osservate in un congruo arco temporale rispetto alla data di valutazione, al metodo dei multipli di mercato di società comparabili e in via subordinata a metodi di valutazione finanziari, reddituali e patrimoniali. Nel caso di strumenti per cui la Banca non ritenga affidabile la stima del fair value attraverso modelli di valutazione interni in quanto i parametri da utilizzare non sono osservabili sul mercato e richiederebbero delle ipotesi ed assunzioni interne con ampio ricorso alla discrezionalità, vengono richieste valutazioni a controparti esterne al fine di meglio rappresentare il valore equo dello strumento. 59 PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE Le informazioni incluse nella Nota Integrativa riguardanti i dati del 2009, confrontati con i dati dell'esercizio 2008, vengono riportate tenendo conto di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS.. Si precisa che i dati riportati nelle tabelle che seguono sono espressi arrotondati alle migliaia di euro. Attivo al 30 Giugno 2009 Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Cassa e disponibilità liquide Variazioni a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale Var. in % 21.088 24.359 (3.271) (13,43%) 0 15.000 (15.000) (100,00%) 21.088 39.359 (18.271) (46,42%) La voce Cassa presenta un decremento del 46,42%, pari a 18.271 migliaia rispetto alla consistenza di fine 2008. 60 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci/Valori Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Quotati Non Quotati Quotati Var. in % Non Quotati A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 98.192 4.647 104.948 8.438 (9,30%) 1.586 96.606 3.223 1.424 5.436 99.512 5.651 2.787 (56,62%) (4,17%) 2. Titoli di capitale 0 0 0 0 0,00% 3. Quote di O.I.C.R. 0 1.258 0 1.260 (0,16%) 4. Finanziamenti 4.1 Pronti contro termine 4.2 Altri 5. Attività deteriorate 6. Attività cedute non cancellate Totale A 0 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0 462 0 312 0,00% 67.094 0 88.720 0 (24,38%) 165.286 6.367 193.668 10.010 (15,72%) B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari: 1.1 di negoziazione 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati su crediti 2.1 di negoziazione 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri Totale B Totale (A+B) Totale voce 0 2.685 0 2.830 (5,12%) 0 0 0 1.262 1.423 0 0 0 0 1.688 1.142 0 (25,24%) 0,00% 0,00% 0 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0 2.685 0 2.830 (5,12%) 165.286 9.052 193.668 12.840 (15,58%) 174.338 206.508 (32.170) All'interno del comparto delle attività finanziarie detenute per la negoziazione sono presenti titoli obbligazionari del tipo ABS, CDO, Credit Linked Notes e strumenti finanziari in default per un controvalore pari a 2.996 migliaia di euro, di cui viene data informativa nella Sezione 1 della Parte E (informazione sui rischi) della presente nota integrativa. 61 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Variazione Var. in % A. ATTIVITA' PER CASSA 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 5. Attività deteriorate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 6. Attività cedute non cancellate a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti Totale A 102.839 113.386 (10.547) (9,30%) 74.443 0 18.599 9.797 80.302 0 19.464 13.620 (5.859) 0 (865) (3.823) (7,30%) 0,00% (4,44%) (28,07%) 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1.258 1.260 (2) (0,16%) 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 462 312 150 48,08% 0 0 12 450 0 0 12 300 0 0 0 150 0,00% 0,00% 0,00% 50,00% 67.094 88.720 (21.626) (24,38%) 63.865 0 0 3.229 85.192 0 0 3.528 (21.327) 0 0 (299) (25,03%) 0,00% 0,00% (8,48%) 171.653 203.678 (32.025) (15,72%) B. STRUMENTI DERIVATI 0,00% 0,00% a) Banche b) Clientela Totale B Totale (A+B) 1.707 978 1.946 884 (239) 94 (12,28%) 10,63% 2.685 2.830 (145) (5,12%) 174.338 206.508 (32.170) (15,58%) Al 30 giugno 2009 il portafoglio di proprietà HFT è costituito per il 79,33% da titoli di Stato, per il 18,41% da obbligazioni corporate e finanziarie, per lo 0,72% da quote di OICR e da derivati per l'1,54%. La consistenza del portafoglio nel suo complesso è comunque diminuita del 15,58% pari a circa 32,17 milioni di euro, come diretta conseguenza di specifiche politiche tese ad aumentare la liquidità della Banca. 62 2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti derivati Tipologie derivati/attività sottostanti Tassi di interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altro Var. in % A) Derivati quotati 1. Derivati finanziari: * * Con scambio di capitale - Opzioni acquistate - Altri derivati Senza scambio di capitale - Opzioni acquistate - Altri derivati 2. Derivati creditizi: * * Con scambio di capitale Senza scambio di capitale Totale A 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0,00% B) Derivati non quotati 1. Derivati finanziari: 0,00% 1.323 683 38 0 641 2.685 2.830 0 0 0 683 0 0 0 0 0 0 0 683 0 1.337 116 1.207 0 0 38 0 0 0 641 0 795 1.207 418 1.075 0,00% 0,00% (48,92%) 0,00% 90,19% 12,28% 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% Totale B 1.323 683 38 0 641 2.685 2.830 (5,12%) Totale A+B 1.323 683 38 0 641 2.685 2.830 (5,12%) * * Con scambio di capitale - Opzioni acquistate - Altri derivati Senza scambio di capitale - Opzioni acquistate - Altri derivati 2. Derivati creditizi: * * Con scambio di capitale Senza scambio di capitale (5,12%) Al 30 Giugno 2009 Banca Tercas possiede, all'interno delle attività detenute per la negoziazione, strumenti derivati su tassi di interesse e opzioni Call su indici. 63 2.4 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni Titoli di debito Titoli di capitale A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti Quote di O.I.C.R. Finanziam. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 113.386 0 1.260 0 114.646 110.797 89.675 0 0 0 89.675 359.468 283.867 60.417 0 0 0 60.417 5.853 0 0 0 5.853 284 23.405 0 0 0 23.405 75.317 100.222 0 2 0 100.224 355.619 C1. Vendite 90.585 0 0 0 90.585 316.003 C2. Rimborsi 6.472 0 0 0 6.472 19.047 600 0 2 0 602 15.907 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.565 0 0 0 2.565 4.662 102.839 0 1.258 0 104.097 114.646 B2. Variazioni positive di fair value B3. Altre variazioni C. Diminuzioni C3. Variazioni negative di fair value C4. Trasferimenti ad altri portafogli - Attività fin. disp. per la vendita - Attività fin. det. sino alla scedenza - Crediti verso banche - Crediti verso clientela C5. Altre variazioni D. Rimanenze finali Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al "fair value" - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica La Banca non possiede attività finanziarie valutate al "fair value". 64 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Totale Totale TOTALE Quotati 1. Titoli di debito TOTALE 30-giu-09 Voci/Valori 31-dic-08 Non Quotati 30-giu-09 Quotati Non Quotati 31-dic-08 5.936 426 6.362 5.201 223 5.424 0 5.936 0 426 0 6.362 0 5.201 0 223 0 5.424 7.556 30.049 37.605 8.248 30.049 38.297 7.556 0 4.680 25.369 12.236 25.369 8.248 0 4.680 25.369 12.928 25.369 3. Quote di O.I.C.R. 0 6.651 6.651 0 1.076 1.076 4. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 5. Attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 24.891 29.232 54.123 4.663 28.758 33.421 38.383 66.358 104.741 18.112 60.106 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.1 Valutati al costo 6. Attività cedute non cancellate Totale 78.218 Alla data del 30 Giungo 2009 il portafoglio AFS aumenta del 33,91% pari a 26,52 migliaia di euro, a seguito dell'impiego di liquidità per l'acquisto di strumenti aventi elevato standing creditizio e buon rendimento nel comparto obbligazionario; esso si compone per il 7,82% da titoli di Stato, per il 49,93% di obbligazioni corporate, per il 6,35% di quote di OICR e per il 35,90% di titoli azionari. Le variazioni di valore dei suddetti titoli sono state imputate in contropartita del Patrimonio Netto, al netto del relativo onere fiscale. 65 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci/Valori 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 5. Attività deteriorate Variazione Var. in % 6.362 5.424 938 17,29% 3.013 29 1.242 2.078 883 19 2.267 2.255 2.130 10 (1.025) (177) n.d. n.d. n.d. (7,85%) 37.605 38.297 (692) (1,81%) 5.958 31.647 6.339 31.958 (381) (311) (6,01%) (0,97%) 19.672 5.698 6.276 1 19.672 5.689 6.597 0 0 9 (321) 1 n.d. 0,16% (4,87%) 0,00% 6.651 1.076 5.575 518,12% 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0 0 0 0,00% a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 6. Attività cedute non cancellate 54.123 33.421 20.702 61,94% a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 5.173 0 41.047 7.903 4.186 0 28.967 268 987 0 12.080 7.635 n.d. 0,00% n.d. 2848,88% 104.741 78.218 26.523 33,91% Totale 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica Non ci sono, alla data del 30 Giugno 2009, attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica. 66 4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni Titoli di debito Titoli di capitale A. Esistenze iniziali B. B1. B2. Variazioni positive di "fair value" B3. Riprese di valore - Imputate al conto economico - Imputate al patrimonio netto B4. 30-giu-09 31-dic-08 38.297 1.076 0 44.797 25.520 Aumenti 25.222 203 5.575 0 31.000 151.366 Acquisti 23.023 202 5.365 0 28.590 37.892 1.002 1 210 0 1.213 2.395 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti da altri portafogli 0 0 0 0 0 0 - Att. fin. detenute per la negoziaz. - Att. fin. detenute sino a scadenza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.197 0 0 0 1.197 111.079 Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di FV C5. Finanziam. 5.424 B5. C4. Quote di O.I.C.R. 24.285 895 0 0 25.180 132.089 3.554 101 0 0 3.655 90.246 0 0 0 0 0 0 28 794 0 0 822 7.407 Svalutazioni da deterioramento 0 0 0 0 0 0 - Imputate al conto economico - Imputate al patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti ad altri portafogli 0 0 0 0 0 0 - Att. fin. detenute sino a scadenza - Crediti verso banche - Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 20.703 0 0 0 20.703 34.436 6.361 37.605 6.651 0 50.617 44.797 C6. Altre variazioni D. Rimanenze finali Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica La Banca non possiede attività finanziarie collocate in tale tipologia di portafoglio. Nessuna delle tabelle previste dalla Sezione 5 dedicata alle attività finanziarie detenute fino a scadenza viene avvalorata. 67 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Tipologia operazioni/valori A. Crediti verso Banche Centrali Variazioni 50.437 37.432 13.005 34,74% 0 0 0 0,00% 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria Var. in % 50.437 37.432 13.005 34,74% 3. Pronti contro termine 0 0 0 0,00% 4. Altri 0 0 0 0,00% B. Crediti verso Banche 29.414 65.573 (36.159) (55,14%) 1. Conti correnti e depositi liberi 26.565 44.218 (17.653) (39,92%) 2.849 21.355 (18.506) (86,66%) 0 0 0 n.d. 0 0 2. Depositi vincolati 3. Altri finanziamenti: 3.1 Pronti contro termine attivi 0 n.d. 3.2 Locazione finanziaria 0 0,00% 3.3 Altri 0 0,00% 4. Titoli di debito 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 5. Attività deteriorate 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 6. Attività cedute non cancellate 0 0 0 0,00% Totale (valore di bilancio) 79.851 103.005 (23.154) (22,48%) Totale Fair Value 79.851 103.005 (17.653) (22,48%) 4.1 Strutturati 4.2 Altri La voce riflette la consistenza della liquidità allocata sul mercato interbancario e presenta un saldo di 79.851 migliaia di euro in diminuzione di 23.154 migliaia di euro (-22,48%) rispetto al 31 Dicembre 2008. Il "fair value" dei crediti verso banche non si discosta in maniera significativa dai valori di bilancio per la presenza, all'interno del comparto, di rapporti a breve termine per cui il fair value è assimilabile al valore di bilancio. 6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica La Banca non pone in essere politiche di copertura del rischio legato a variazioni di "fair value" o di copertura dei flussi finanziari. Peraltro la liquidità è allocata pressoché per intero su strumenti finanziari a pronti, o a brevissima scadenza, a tassi di interesse variabili. 68 Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Tipologia operazioni / valori 1. Variazioni Var. in % Conti correnti 737.989 828.416 (90.427) (10,92%) 1.1 Conti correnti ordinari 126.486 688.471 (561.985) (81,63%) 1.2 Conti anticipi e sovvenzioni 611.503 139.945 471.558 336,96% 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 0 0 0 0,00% 1.569.240 1.481.110 88.130 5,95% 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Locazione finanziaria 8.428 8.991 (563) (6,26%) 0 0 0 6. Factoring 0,00% 0 0 0 7. 0,00% Altre operazioni 183.840 171.084 12.756 7,46% 8. Titoli di debito 119.329 121.038 (1.709) (1,41%) 0 0 0 0,00% 119.329 121.038 (1.709) (1,41%) 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito 9. Attività deteriorate 100.995 60.090 40.905 68,07% 10. Attività cedute non cancellate 284.805 309.021 (24.216) (7,84%) Totale (valore di bilancio) 3.004.626 2.979.750 24.876 0,83% Totale (fair value) 3.193.458 3.328.048 (134.590) (4,04%) La voce presenta, al 30 Giugno 2009, un saldo pari a 3.004.626 migliaia di euro, con un incremento dello 0,83% rispetto al periodo precedente. Tuttavia si registrano delle flessioni sia nella categoria dei Conti Correnti (-10,92%), sia in quella del Credito al consumo (-6,26%); per quanto riguarda quest'ultima tipologia, la diminuzione è stata compensata dal collocamento, nel corso dell'esercizio 2008, di prodotti di terze società finanziarie quali Agos e Terfinance. Si sottolinea che per calcolare la variazione del comparto dei Mutui, occorre considerare anche la sottovoce "Attività cedute non cancellate" che comprende i mutui cartolarizzati. Conseguentemente, tenendo conto anche di essi si rileva un incremento del 3,58% rispetto a Dicembre 2008. La sottovoce Titoli di debito comprende, oltre alle polizze di capitalizzazione per euro 334 mila, le obbligazioni ABS derivanti dalla cartolarizzazione del portafoglio dei crediti in leasing della Terfinance, interamente sottoscritte da Banca Tercas per euro 118.995 mila. Le attività deteriorate rappresentano l'insieme dei crediti in sofferenza, incaglio e sconfinati oltre 180gg, come definiti dalla vigente normativa di vigilanza. Il comparto presenta un incremento del 68,07% determinato in particolar modo dall'incremento dei crediti incagliati e in sconfino, rispettivamente +28,03% e +254,02%. Tali crediti vengono opportunamente presidiati con accantonamenti pari al 20,81% sugli incagli, al 6,30% sugli sconfinati e al 68,41% sulle sofferenze. Per maggiori approfondimenti sulle politiche del rischio di credito si rimanda alla parte E, sez. 1 della Nota Integrativa. Le attività cedute e non cancellate sono rappresentate dai mutui ipotecari cartolarizzati nel corso del biennio 2007/08, espressi a costo ammortizzato non oggetto di derecognition (cancellazione). Le informazioni relative a tali operazioni sono riportate nella sez.1/C, parte E della Nota Integrativa. Il "fair value" dei crediti è stato calcolato con l'ausilio di uno specifico software CSE che ha attualizzato i flussi futuri degli stessi ad un tasso che ha considerato sia il rischio di mercato che il rischio di credito dei singoli debitori. La curva dei tassi "adjusted", infatti, è stata ottenuta applicando una maggiorazione di punti percentuali alla curva dei tassi c.d. "risk free", rappresentativa della rischiosità dei singoli debitori e corrispondente alla perdita attesa desunta dai parametri di PD ed LGD stimati dalla Banca. 69 7.2 Crediti verso clientela: composizione merceologica Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Tipologia operazioni/valori Var. in % 1. Titoli di debito 119.329 121.038 (1,41%) a) b) c) Governi Altri Enti pubblici Altri emittenti 0 0 119.329 0 0 121.038 0,00% 0,00% (1,41%) - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 0 118.995 334 0 0 120.428 610 0 0,00% (1,19%) (45,25%) 0,00% 2. Finanziamenti verso 2.499.497 2.489.601 0,40% a) b) c) Governi Altri Enti pubblici Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 8.711 6.978 2.483.808 1.935.252 201.318 1.007 346.231 8.055 14.844 2.466.702 2.009.434 148.451 1.009 307.808 8,14% (52,99%) 0,69% (3,69%) 35,61% (0,20%) 12,48% 3. Attività deteriorate 100.995 60.090 68,07% a) b) c) Governi Altri Enti pubblici Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 0 0 100.995 81.118 431 0 19.446 0 0 60.090 42.598 170 0 17.322 0,00% 0,00% 68,07% 90,43% 153,53% 0,00% 12,26% 4. Attività cedute non cancellate 284.805 309.021 n.d. a) b) c) Governi Altri Enti pubblici Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 0 0 284.805 120.688 1.959 0 162.158 0 0 309.021 130.472 2.156 0 176.393 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 3.004.626 2.979.750 0,83% Totale 7.3 Crediti verso clientela: attività coperte oggetto di copertura specifica La Banca non presenta crediti verso la clientela che possono essere classificati fra le attività coperte ai sensi della normativa IAS IFRS. Non ci sono crediti verso clientela costituiti in garanzie di proprie passività ed impegni. 70 Sezione 8 - Derivati di copertura – Voce 80 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti La Banca non presenta derivati di copertura. 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura La Banca detiene strumenti finanziari derivati classificati tutti, ai sensi della normativa IAS - IFRS, come derivati di negoziazione. Di conseguenza le tabelle della sezione 8 non vengono avvalorate. Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 90 Non ci sono nell'attivo del Bilancio attività che rappresentano adeguamento di valore di attività finanziarie oggetto di copertura generica. 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazioni A. Disponibilità voti % Terbroker S.r.l. Sogiter s.r.l. Teramo Teramo controllo controllo 87,70% 100,00% 87,70% 100,00% Imprese controllate in modo congiunto 1 2 C. Quota di Tipo di rapporto partecipazione % Imprese controllate in via esclusiva 1 2 B. Sede ----------------------------------------------- Imprese sottoposte ad influenza notevole 1 2 ----------------------------------------------- 71 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili Denominazioni A. Utile (Perdita) P. Netto Valore di Bilancio Fair Value Imprese controllate in via esclusiva 1 2 B. Totale Attivo Ricavi totali Terbroker S.r.l. Sogiter S.r.l. 2.889 5.023 525 198 81 6 629 2.851 7.912 723 87 3.480 124 3.031 n.d. n.d. Imprese controllate in modo congiunto 1 2 C. Imprese sottoposte ad influenza notevole 1 2 Totale 3.155 n.d. I dati delle società controllate, sopra riportati, vengono espressi al lordo, e quindi comprensivi, dei rapporti infragruppo in essere al 30 Giugno 2009. Tutte le imprese controllate mostrano un Patrimonio Netto contabile di competenza di Banca Tercas diverso dal valore di carico della relativa partecipazione. In particolare: - per la Sogiter Srl il valore di iscrizione della partecipazione è maggiore di 180 migliaia di euro rispetto al valore che emerge dall'applicazione del metodo del Patrimonio Netto. Esso scaturisce dall'apprezzamento della società al momento della rilevazione della quota ed è riferibile al valore dell'immobile di proprietà sito in Lanciano e locato a Banca Tercas come asseverato nella perizia giurata di stima dell'immobile stesso; - per la Terbroker Srl il valore di iscrizione, minore di 428 migliaia di euro rispetto al valore che emerge dall'applicazione del metodo del Patrimonio Netto, è determinato dalla presenza di utili di esercizi precedenti accantonati. La suddetta società non fa parte del Gruppo Bancario in termini di normativa di vigilanza e viene consolidata esclusivamente in applicazione dei Principi Contabili IAS - IFRS. 72 10.3 Partecipazioni: variazioni Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 PARTECIPAZIONI Var. in % A. Esistenze iniziali 3.139 1.176 166,92% B. Aumenti 15 1.963 (99,24%) B.1 Acquisti 15 0 0,00% B.2 Riprese di valore 0 0 0,00% B.3 Rivalutazioni 0 0 0,00% B.4 Altre variazioni 0 1.963 n.d. C. Diminuzioni 0 0 n.d. C.1 Vendite 0 0 n.d. C.2 Rettifiche di valore 0 0 0,00% C.4 Altre variazioni 0 0 n.d. D. Rimanenze finali 3.154 3.139 0,48% E. Rivalutazioni totali 0 0 0,00% F. Rettifiche totali 0 0 0,00% L'incremento, pari ad euro 15 migliaia (+0,48%), si riferisce all'acquisto del 3% delle azioni Terbroker avvenuta nel primo semestre 2009. La partecipazione complessiva di Banca Tercas nel capitale Terbroker passa dall'84,70% all'87,7%. 10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate La Banca non ha in essere impegni riferiti a società controllate. 10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Non ci sono, alla data del 30 Giugno 2009, impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto. 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Non ci sono impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole. 73 Sezione 11 - Attività materiali – Voce 110 In applicazione di quanto disposto dallo IAS 40, si è proceduto all'ammortamento degli immobili non strumentali. 11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo Totale 30-giu-09 Attività / Valori A. Totale 31-dic-08 Var. in % Delta Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 8.775 8.775 0,00% 0 12.973 13.064 (0,70%) (91) c) mobili 793 922 (13,99%) (129) d) impianti elettronici 676 951 (28,92%) (275) 1.504 966 55,69% 538 e) altre 1.2 acquisite in locazione finanziaria a) terreni 0 0 0,00% 0 b) fabbricati 0 0 0,00% 0 c) mobili 0 0 0,00% 0 d) impianti elettronici 0 0 0,00% 0 e) altre 0 0 0,00% 0 24.721 24.678 0,17% 43 Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni 1.391 1.391 0,00% 0 b) fabbricati 3.620 3.710 (2,43%) (90) 0 0 0,00% 0 c) mobili 2.2 acquisite in locazione finanziaria a) terreni 0 0 0,00% 0 b) fabbricati 0 0 0,00% 0 c) mobili 0 0 0,00% 0 Totale B 5.011 5.101 (1,76%) (90) Totale (A+B) 29.732 29.779 (0,16%) (47) 11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al "fair value" o rivalutate Al 30 Giugno 2009 non sono presenti in bilancio attività materiali valutate al "fair value" o rivalutate. 74 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni Attività Materiali ad uso funzionale A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Terreni Fabbricati Impianti elettronici Mobili Altre Totale 8.775 29.851 6.429 7.947 7.690 60.692 0 16.787 5.507 6.996 6.724 36.014 8.775 13.064 922 951 966 24.678 Aumenti: 0 167 22 107 753 1.049 B.1 Acquisti 0 0 22 107 753 882 B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 167 0 0 0 167 B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 B.4 Variazioni positive di "fair value" imputate a: 0 0 0 0 0 0 a) patrimonio netto b) conto economico 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0 B.6 Trasferimenti di immobili detenuti a scopo di invest 0 0 0 0 0 0 B.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni: 0 258 151 382 215 1.006 C.1 Vendite 0 0 0 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 258 72 382 215 927 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.3 Rettifiche di valore da deter. imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 0 Variazioni negative di fair value imputate a: 0 a) patrimonio netto b) conto economico 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0 C.6 Trasferimenti: 0 0 0 0 0 0 a) attività materiali detenute per investim. b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Altre variazioni 0 0 79 0 0 79 D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo 8.775 12.973 793 676 1.504 24.721 0 17.045 5.579 7.378 6.939 36.941 8.775 30.018 6.372 8.054 8.443 61.662 0 0 0 0 0 0 Le attività materiali sono detenute per esclusive esigenze di carattere funzionale. Esistono, tuttavia, nel patrimonio di Banca Tercas degli immobili detenuti a scopo di investimento. Essi, in parte, costituiscono beni vincolati al soddisfacimento degli obblighi nei confronti del fondo pensionistico interno a prestazione definita. Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro stimata vita utile residua. Per quanto riguarda gli immobili strumentali e non strumentali, tale vita utile residua è stata valutata da periti professionali interni ed esterni. Si precisa inoltre che nel corso del 2008 presso la Sede della Direzione Generale, sita in Teramo, Corso San Giogio n. 36, è stato installato un impianto fotovoltaico per il risparmio energetico ed ecocompatibile. Il costo sostenuto per la realizzazione e l'installazione di tale impianto è stato capitalizzato per l'importo di euro 78 mila e verrà conseguentemente ammortizzato lungo la sua vita utile (20 anni), così come determinata dal Servizio Tecnico. 75 I beni mobili sono ammortizzati in base alla c.d. "vita utile residua" espressa in anni così come riportato in dettaglio nella seguente tabella: Descrizione Categoria Vita Utile Residua Cat. (anni) ARREDAMENTI D'ARTE ARREDAMENTI MOBILI ORDINARI MACCHINE ORD. D'UFFICIO MACC. ELLETR., COMPUTER MACCHINE ELETTRONICHE. AUTOVETTURE, MOTO E SIMILI ATTREZZATURE VARIE IMP. ALLARME, FOTO CINE TV IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO AUTOVEICOLI DA TRASPORTO APP. DI TELEFONIA MOBILE IMP. SPECIALI COMUNICAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI °° 5 7 7 3 3 3 7 3 11 3 3 3 20 CG. 1 CG. 2 CG. 3 CG. 4 CG. 5 CG. 6 CG. 7 CG. 8 CG. 9 CG. 10 CG. 11 CG. 12 CG. 13 CG. 14 In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della Legge 19 marzo 1983, n.72, vengono fornite, in allegato, le indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Queste sono esposte separatamente per gli immobili vincolati al fondo di previdenza interno a prestazione definita e per quelli legati al fondo liquidazione del personale. Nel primo semestre 2009 non si sono verificati mutamenti nella composizione del patrimonio immobiliare. 76 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni Totale Attività Materiali Attività materiali detenute a scopo di investimento Terreni A. A.1 Esistenze iniziali lorde Riduzioni di valore totali nette A. 2 Esistenze iniziali nette Fabbricati Totale 1.391 4.593 0 883 5.984 883 1.391 3.710 5.101 B. Aumenti 0 0 0 B.1 Acquisti 0 0 0 B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0 B.3 Variazioni positive nette di fair value 0 0 0 B.4 Riprese di valore 0 0 0 B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0 B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale 0 0 0 B.7 Altre variazioni 0 0 0 C. Diminuzioni 0 90 90 C.1 Vendite 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 90 90 C.3 Variazioni negative nette di fair value 0 0 0 C.4 Rettifiche di valore da deterioramento 0 0 0 C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0 C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività 0 0 0 a) immobili ad uso funzionale 0 0 0 b) attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 Altre variazioni 0 0 0 5.011 C.7 D. E. Rimanenze finali 1.391 3.620 Rimanenze finali lorde 1.391 4.593 5.984 Valutazione al "fair value" 2.934 9.321 12.255 Non si registrano significativi scostamenti di "fair value" rispetto ai valori dell'esercizio precedente, stimati ad euro 12.255 migliaia. 11.5 Impegni per acquisto di attività materiali Alla data di riferimento della presente Relazione non sussistono impegni per l'acquisto di attività materiali. 77 Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività Attività / Valori Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Durata limitata A.1 Avviamento A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività imm. generate internamente b) Altre Attività A.2.2 Durata illimitata Durata limitata Durata illimitata 0 0 0 0 202 0 225 0 0 202 0 0 0 225 0 0 Attività valutate al fair value 0 0 0 0 a) Attività imm. generate internamente b) Altre Attività 0 0 0 0 0 0 0 0 202 0 225 0 Totale Le immobilizzazioni immateriali sono costituite esclusivamente da applicativi software e sono ammortizzate in relazione alla stimata vita utile residua. 78 12.2 Attività immateriali: variazioni A. Avviamento Descrizione / Voce Altre attività immateriali: generate internamente Lim Altre attività immateriali: altre Illim Lim Totale Illim 30-giu-09 Esistenze iniziali 0 0 0 641 0 641 A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 0 0 416 0 416 A.2 Esistenze iniziali nette 0 0 0 225 0 225 B. Aumenti: 0 0 0 18 0 18 B.1 B.2 B.3 B.4 Acquisti Incrementi di attività immateriali interne Riprese di valore Variazioni positive di "fair value" 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18 0 0 0 0 0 0 0 18 0 0 0 - a patrimonio netto - a conto economico 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.5 B.6 Differenze di cambio positive Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni: 0 0 0 41 0 41 C.1 C.2 C.4 C.5 C.6 Vendite Rettifiche di valore - Ammortamenti - Svalutazioni + patrimonio netto + conto economico Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico Trasf. alle attività non corr. in via di dismiss. Differenze di cambio negative Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 41 41 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 41 41 0 0 0 0 0 0 0 0 0 D. Rimanenze finali 0 0 0 202 0 202 D.1 Rettifiche di valore totali nette 0 0 0 457 0 457 E. Rimanenze finali lorde 0 0 0 659 0 659 F. Valutazione al costo 0 0 0 0 0 0 C.3 Legenda Lim: a durata limitata Illim: a durata illimitata Si precisa che alla data del 30 Giugno 2009 non sussistono impegni all'acquisto di attività immateriali. 79 Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell'attivo e voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione Attività per imposte anticipate Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Var. in % 1 Svalutazioni eccedenti lo 0,30% dei crediti 5.610 3.859 45,37% 2 Accantonamenti per controversie legali 3.769 3.760 0,24% 3 Svalutazione crediti di firma 125 125 0,00% 4 Oneri per il personale 1.345 2.145 (37,30%) 5 Altri accantonamenti - FIP 321 571 (43,78%) 6 Spese di rappresentanza 11 14 (21,43%) 7 Minusvalenze su partecipazioni 0 0 0,00% 8 Altri costi ed oneri non ancora dedotti 100 112 (10,71%) 9 Minus su titoli AFS 267 621 (57,00%) 11.548 11.207 3,04% Totale Attività per imposte anticipate Le attività per imposte anticipate sono state calcolate seguendo le disposizioni dello IAS 12, moltiplicando le differenze temporanee imponibili per l'aliquota che prevedibilmente verrà applicata al momento del loro reversal. La riforma IRES, introdotta dalla Legge Finanziaria 2008, ha previsto la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP rispettivamente al 27,5% e al 4,82% (aliquota base 3,90% oltre a maggiorazione regionale nelle Regioni in dissesto amministrativo). Conseguentemente le imposte anticipate sono state calcolate alla luce di tali variazioni di aliquote. Tutte dette imposte sono considerate integralmente recuperabili in quanto è ragionevole presumere che la Banca sarà in grado in futuro di produrre sufficienti redditi imponibili. In applicazione dello IAS 12, par. B16 (i), si precisa che le imposte differite calcolate non subiscono alcuna attualizzazione. Le voci di maggiore importo sono costituite dagli accantonamenti per oneri futuri del personale, la cui deducibilità è collegata al realizzarsi degli elementi di "oggettiva determinabilità" e della "certezza" espressamente richiesti dall'art. 109 del Tuir e dalle svalutazioni eccedenti il plafond dello 0,30% di cui all'art. 106 del Tuir. La manovra d'estate, che consente alle banche di dedurre le svalutazioni relative all'eccedenza dei crediti erogati rispetto agli ultimi due esercizi, nel limite dello 0,50% del valore dei crediti e di portare l'eventuale eccedenza in nove quote costanti negli esercizi futuri non ha impatto sostanziale nella realtà della banca, essendo l'ammontare dei nuovi crediti erogati alla clientela inferiori alla media degli ultimi due esercizi. Imposte anticipate rilevanti sono anche generate dagli accantonamenti per controversie legali che sono deducibili fiscalmente al realizzarsi degli stessi elementi della certezza e dell'oggettiva determinabilità. 13.2 Passività per imposte differite: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Passività per imposte differite Var. in % 1 Plusvalenze su cessione di partecipazioni e immobili 0 0 0,00% 2 Riserve in sospensione di imposta 0 0 0,00% 3 Rettifiche di valore degli immobili 1.348 1.348 0,00% 4 Rettifiche di valore dei fondi del personale 262 321 (18,38%) 5 Plusvalenze da valutazione su strumenti finanziari 600 274 118,98% 6 Altri proventi non ancora tassati 226 126 79,37% 2.436 2.069 17,74% Totale Passività per imposte differite La riforma dell'IRES introdotto con la Legge Finanziaria 2008 ha comportato la drastica riduzione delle imposte differite affermando il principio di derivazione su quello di neutralità. Nell'intento del legislatore fiscale c'era infatti l'obiettivo, non raggiunto, di semplificare ed avvicinare il binario civilistico a quello fiscale. Le principali variazioni sono relative alle plusvalenze sui titoli classificati nel portafoglio AFS che, in applicazione dello IAS 39, vengono iscritte a riserva di patrimonio al netto dell'effetto fiscale. 80 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) Imposte Anticipate 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Var. in % 10.586 10.501 0,81% 2.123 2.187 (2,93%) 2.123 2.187 (2,93%) relative a precedenti esercizi dovute al mutamento di criteri contabili riprese di valore altre 0 0 0 2.123 250 0 0 1.937 (100,00%) 0,00% 0,00% 9,60% 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 0 0 0 0 0,00% 0,00% a) b) c) d) 3. Diminuzioni 1.428 2.102 (32,06%) 1.428 2.102 (32,06%) 1.428 0 0 2.102 0 0 (32,06%) 0,00% 0,00% 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 n.d 3.3 Altre diminuzioni 0 0 0,00% 11.281 10.586 6,57% 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) b) c) 4. rigiri svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità dovute al mutamento di criteri contabili Importo finale 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) Imposte Differite 1. Importo iniziale Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 1.795 Var. in % 2.158 (16,82%) 2. Aumenti 100 21 376,19% 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 100 21 376,19% relative a precedenti esercizi dovute al mutamento di criteri contabili altre 0 0 100 0 0 21 0,00% 0,00% 376,19% 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 0,00% 2.3 Altri aumenti 0 0 0,00% 3. Diminuzioni 59 384 (84,64%) 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 59 384 (84,64%) 59 0 0 384 0 0 (84,64%) 0,00% n.d. a) b) c) a) b) c) rigiri dovute al mutamento di criteri contabili altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 n.d. 3.3 Altre diminuzioni 0 0 0,00% 4. Importo finale 1.836 1.795 2,28% 81 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio Netto) Imposte anticipate 1. Importo iniziale Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 621 Var. in % 363 71,07% 2. Aumenti 36 615 (94,15%) 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 36 615 (94,15%) 0,00% a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0 0,00% c) altre 36 615 (94,15%) 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 0,00% 2.3 Altri aumenti 0 0 0,00% 3. Diminuzioni 390 357 9,24% 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 0 357 (100,00%) rigiri 0 357 (100,00%) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 c) dovute al mutamento dei criteri contabili a) 0 0,00% 0 0,00% 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 0,00% 3.3 Altre diminuzioni 390 0 0,00% 4. Importo finale 267 621 (57,00%) 82 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio Netto) Imposte differite Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Var. in % 1. Importo iniziali 274 387 (29,20%) 2. Aumenti 353 256 37,89% 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 0 0 0,00% a) relative a precedenti esercizi 0 0 0,00% b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0 0,00% c) altre 0 0 0,00% 0 0 0,00% Altri aumenti 353 256 n.d. 3. Diminuzioni 27 369 (92,68%) 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 0 0 0,00% a) rigiri 0 0 0,00% b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 0,00% c) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0 0,00% 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 0 0 0,00% 27 369 n.d. 600 274 118,98% Le imposte differite iscritte e movimentate in contropartita di voci del Patrimonio Netto si riferiscono esclusivamente a plusvalenze generate da titoli disponibili per la vendita imputate a riserva di valutazione. La movimentazione è determinata dalle imposte su tali plusvalenze, dalla cessione degli stessi titoli o dalla loro variazione di valore. Si precisa che non sono state calcolate imposte differite sui saldi di rivalutazione monetaria iscritti a Riserva di Patrimonio Netto in applicazione di leggi di rivalutazione monetaria, quali la Legge 2 Dicembre 1975, n.576, la Legge 19 marzo 1983, n.72, la Legge 29 Dicembre 1990, n.408, e la Legge 30 Dicembre 1991, n.413, in quanto si ritiene estremamente improbabile che le imposte relative a tali riserve patrimoniali dovranno essere in futuro corrisposte. La Banca non presenta imposte anticipate e differite relative a componenti straordinari rilevati nel corso dell'esercizio. 13.7 Altre informazioni Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Attività fiscali correnti Var. in % 1 Acconti per imposte indirette e dirette 0 11.329 2 Acconto IVA 0 0 0,00% 3 Crediti d'imposta 5.015 810 519,14% 4 Imposte in attesa di rimborso 32 42 (23,81%) 5 Crediti per ritenute d'acconto 99 221 (55,20%) 6 Altre partite 0 0 0,00% 5.146 12.402 (58,51%) Totale Attività fiscali correnti (100,00%) Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES ed IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando, di conseguenza, l'effettivo debito al 30 Giugno 2009 verso l'erario. 83 Sezione 15 - Altre attività - Voce 150 15.1 Altre attività: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre attività - voce 150 a) Crediti tributari di altra natura verso enti impositori b) Assegni in giacenza e in lavorazione presso la Cassa c) Depositi cauzionali d) Margini variaz. pagati a organismi di compensaz. per operaz. derivati e) Attività rappresentate da oro, argento e metalli preziosi Variazione Var. in % 2.890 3.680 (790) n.d 22.502 15.040 7.462 49,61% 1.180 1.187 (7) (0,59%) 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% f) Partite in contenzioso non derivanti da erogazione del credito 993 1.394 (401) n.d. g) Ammanchi, malversazioni, rapine e altre insussistenze 179 275 (96) (34,91%) h) Magazzino immobili 0 0 0 0,00% i) Magazzino altri beni 0 0 0 0,00% 64 47 17 36,17% 0 0 0 0,00% 18.164 22.027 (3.863) (17,54%) l) Attività per contratto di servicing m) Partite viaggianti tra filiali n) Partite in corso di lavorazione o) Attività per gestione extra bancaria 0 0 0 0,00% p) Ratei attivi non riconducibile a voce propria 8 0 8 0,00% q) Risconti attivi non riconducibili a voce propria 3.497 1.330 2.167 162,93% r) Migliorie su beni di terzi 3.214 2.797 417 14,91% s) Altre 5.925 6.267 (342) (5,46%) 58.616 54.044 4.572 8,46% Totale Voce 150 - Altre attività La Voce "Altre attività" presenta un incremento dell'8,46% dovuto principalmente all'aumento del saldo dei conti transitori relativi agli assegni in corso di lavorazione. 84 Passivo al 30 Giugno 2009 Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Tipologia operazioni/valori 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati Variazioni Var. in % 20.000 0 20.000 0,00% 133.657 50.519 83.138 164,57% 7.404 5.109 2.295 44,92% 126.253 45.410 80.843 178,03% 2.3 Finanziamenti 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strum 0 0 0 0,00% 2.5 Passività a fronte di attività cedute non cance 0 0 0 0,00% 2.3.1 Locazione finanziaria 2.3.2 Altri 2.5.1Pronti contro termine passivi 0 0 0 0,00% 2.5.2 Altre 0 0 0 0,00% 2.6 Altri debiti 0 0 0 0,00% Totale 153.657 50.519 103.138 204,16% Fair Value 153.661 50.535 - La voce presenta una variazione positiva di 130.138 migliaia di euro (+204,16%), generata principalmente dal finanziamento sottoscritto con la BCE tramite l'operazione di "pronti contro termine" pari a 20.000 migliaia di euro e dall'incremento dei depositi vincolati che crescono di 80.843 migliaia di euro (178,03%). Il "fair value" non si discosta in maniera significativa dal valore di bilancio dei debiti. 1.2 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti subordinati L'Istituto non effettua raccolta subordinata da banche. 1.3 Dettaglio della voce 10 "debiti verso banche": debiti strutturati La Banca non detiene debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata sul mercato interbancario. 1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica Alla data del 30 Giugno 2009 non ci sono debiti verso banche oggetto di copertura specifica. 1.5 Debiti per locazione finanziaria Banca Tercas Spa non ha in essere debiti per operazioni di locazione finanziaria. 85 Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/valori 1. Conti correnti e depositi liberi Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Var. in % 1.702.849 1.704.193 (1.344) 0 0 0 n.d. 4.744 4.837 (93) (1,92%) 2. Depositi vincolati 3. Fondi di terzi in amministrazione Variazioni 4. Finanziamenti (0,08%) 0 0 0 0,00% 4.1 Locazione Finanziaria 0 0 0 0,00% 4.2 Altri 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% 5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal Bilancio 124.547 229.473 (104.926) (45,72%) 124.547 229.473 (104.926) (45,72%) Altre 0 0 0 n.d. 7. Altri debiti 389 627 (238) (37,96%) Totale 1.832.529 1.939.130 (106.601) (5,50%) Fair Value 1.832.529 1.939.130 - - 6.1 Pronti contro termine passivi 6.2 La voce presenta un decremento del 5,50% principalmente determinato dal comparto dei Pronti contro termine (-45,72%) pari ad euro 104.926 migliaia di euro. Al fine di ottimizzare il costo della raccolta diretta la diminuzione dei Pct è controbilanciata dall'aumento della provvista sul mercato interbancario a migliori condizioni economiche. Con riferimento all'indicazione del "fair value", tenuto conto che la voce in oggetto è relativa a rapporti, per la quasi totalità a breve termine e regolati, sia per i tassi fissi che per quelli variabili, a condizioni di mercato, da un'analisi effettuata internamente si ritiene che il "fair value" possa non discostarsi in maniera significativa dai valori di bilancio. 2.2 Dettaglio della voce 20 "debiti verso clientela": debiti subordinati La Banca non effettua raccolta subordinata da clientela. 2.3 Dettaglio della voce 20 "debiti verso clientela": debiti strutturati La Banca non detiene debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata da clientela. 86 Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica Totale Tipologia titoli/valori Totale 30-giu-09 Valore di Bilancio A. Titoli quotati 31-dic-08 Fair Value Valore di Bilancio Variazione Var. in % Fair Value 0 0 99.771 99.593 (99.771) (100,00%) 1. obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 0 0 0 0 0 0 99.771 0 99.771 99.593 0 99.593 (99.771) 0 (99.771) (100,00%) 0,00% (100,00%) 2. 0 0 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 1.008.432 989.957 919.988 890.529 0 0 0 88.444 838.880 820.405 801.553 771.958 37.327 4,66% 1.1 strutturate 1.2 altre 32.791 806.089 31.688 788.717 36.289 765.264 34.880 737.078 (3.498) 40.825 (9,64%) 2. 169.552 169.552 118.435 118.571 51.117 43,16% 0 169.552 0 169.552 0 118.435 0 118.571 0 51.117 0,00% 43,16% 1.008.432 989.957 1.019.759 990.122 (11.327) (1,11%) altri titoli 2.1 strutturate 2.2 altre B. Titoli non quotati 1. obbligazioni altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri titoli (certificati di deposito) Totale 9,61% 5,33% La voce presenta una diminuzione complessiva dell'1,11%. Si registra, nel primo semestre 2009 un incremento dei certificati di deposito ed un decremento del comparto dei titoli obbligazionari in quanto sono stati rimborsati bond emessi sull'euromercato per 150.000 migliaia di euro. La voce obbligazioni strutturate accoglie i contratti ospite per cui la Banca ha proceduto a scorporare il relativo derivato embedded (classificato tra le passività finanziarie di negoziazione). 3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati Sono presenti obbligazioni subordinate per 94.049 migliaia di euro. 3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica La voce non è avvalorata non avendo la Banca passività finanziarie oggetto di copertura specifica. 87 Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Tipologia operazioni/Valori FV VN VN FV* Q VN FV* NQ Q NQ A. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 1. 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Debiti verso banche Totale A B. Derivati X 0 1.853 X X 0 2.458 X 1. Derivati finanziari X 0 1.853 X X 0 2.458 X X X X 0 0 0 1.662 191 0 X X X X X X 0 0 0 2.080 369 9 X X X X 0 0 X X 0 0 X X X 0 0 0 0 X X X X 0 0 0 0 X X X 0 1.853 X X 0 2.458 X 0 1.853 0 2.458 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Creditizi 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option Totale B Totale (A+B) 0 0 0 0 Legenda: FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variaz. di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data emissione VN = valore nominale o nozionale Q = quotati NQ = non quotati La Banca detiene derivati di negoziazione non quotati valutati al "fair value" per euro 1.853 migliaia. Nella sottovoce "altri" figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari strutturati; i contratti "ospite" sono iscritti nella voce "Titoli in circolazione". 4.2 Dettaglio della voce 40 "passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate Non ci sono tra le passività finanziarie di negoziazione, passività subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 "passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati L'Istituto non detiene, tra le proprie passività finanziarie di negoziazione, debiti strutturati. 88 4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati Tipologia derivati/Attività sottostanti A. Derivati quotati 1) Derivati finanziari: * * Con scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati Senza scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati Tassi di interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Altro Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Variazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2) Derivati creditizi: * * Con scambio di capitale Senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.042 705 35 0 71 1.853 2.458 (605) 0 0 0 705 0 705 0 0 0 0 0 0 0 0 0 705 0 705 1.351 0 1.351 (646) 0 (646) 1.042 534 508 0 0 0 35 35 0 0 0 0 71 71 0 1.148 640 508 1.107 474 633 41 166 (125) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale B 1.042 705 35 0 71 1.853 2.458 (605) Totale (A+B) 1.042 705 35 0 71 1.853 2.458 (605) Totale A B. Derivati non quotati 1) Derivati finanziari: * Con scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati * Senza scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati 2) Derivati creditizi: * * Con scambio di capitale Senza scambio di capitale 89 Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al "fair value" - Voce 50 La Banca espone nel proprio Bilancio passività finanziarie valutate al "fair value" rappresentate da obbligazioni emesse per 35.584 migliaia di euro. 5.1 Passività finanziarie valutate al "fair value": composizione merceologica Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Tipologia operazioni/Valori FV VN Q FV* FV VN NQ Q FV* NQ 1. Debiti verso banche 1.1 Strutturati 0 0 0 X 0 0 0 X 1.2 Altri 0 0 0 X 0 0 0 X 2. Debiti verso clientela 2.1 Strutturati 0 0 0 X 0 0 0 X 2.2 Altri 0 0 0 X 0 0 0 X 3. Titoli di debito 35.500 0 35.948 0 35.500 0 35.584 0 3.1 Strutturati 5.500 0 5.312 X 5.500 0 5.370 X 30.000 0 30.636 X 30.000 0 30.214 X 35.500 0 35.948 0 35.500 0 35.584 0 3.2 Altri Totale FV = fair value FV* = calcolato escludendo le variaz. di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale o nozionale Si precisa che tali passività sono costituite per la loro totalità da obbligazioni Banca Tercas. 90 5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni Tipologia operazioni / Valori Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Totale 30-giu-09 A. Esistenze iniziali 0 0 35.584 35.584 B. Aumenti 0 0 382 382 B.1 Emissioni 0 0 0 0 B.2 Vendite 0 0 0 0 B.3 Variazioni positive di "fair value" 0 0 382 382 B.4 Altre variazioni 0 0 0 0 C. Diminuzioni 0 0 18 18 C1. Acquisti 0 0 0 0 C2. Rimborsi 0 0 0 0 C3. Varizioni negative di "fair value" 0 0 18 18 C4. Altre variazioni 0 0 0 0 D. Rimanenze finali 0 0 35.948 35.948 91 Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80 Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Tipologia Passività Fiscali Correnti Variazioni Var. in % 1. Fondo IRES saldo 4.155 141 4.014 2846,81% 2. Fondo IRAP saldo 1.023 0 1.023 n.d. 5.178 141 5.037 3572,34% Totale Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES ed IRAP versati sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando l'effettivo debito al 30 Giugno 2009 verso l'erario. Le informazioni relative alle passività fiscali differite sono esposte nella Sezione 13 dell'Attivo. Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90 Si precisa che la Banca non detiene passività associate a gruppi di attività in via di dismissione. 93 Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre passività - voce 100 a) Debiti Tributari verso Erario Variazioni Var. in % 5.711 5.125 586 11,43% b) Debiti verso enti previdenziali 2.235 1.852 383 20,68% c) Somme a disposizione della clientela 2.168 1.524 644 42,26% d) Somme di terzi per depositi cauzionali 1.203 1.131 72 6,37% e) Passività per accordi di pagamento su azioni proprie f) Altri debiti verso il personale g) Passività per contratti di servicing h) Partite viaggianti tra filiali i) Partite in corso di lavorazione l) Passività per gestione extra bancarie m) Ratei passivi non riconducibili a voce propria 0 0 0 0,00% 64 68 (4) (5,88%) 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% 28.635 30.293 (1.658) (5,47%) 0 0 0 0,00% 0,00% 3 0 3 n) Risconti passivi non riconducibili a voce propria 58 57 1 1,75% o) Debiti a fronte deterioramento di crediti di firma 504 454 50 11,01% p) Debiti a fronte deterioramento derivati su crediti 0 0 0 0,00% q) Debiti a fronte deterioramento impegni irrevocab. a erogare fondi 0 0 0 0,00% 38.954 47.100 (8.146) (17,30%) 79.535 87.604 (8.069) (9,21%) r) Altre Totale Voce 100 - Altre passività La voce presenta un decremento del 9,21% a causa della diminuzione delle partite in corso di lavorazione presenti sui conti transitori. Esse si riferiscono principalmente a bonifici e partite illiquide in attesa di maturazione della valuta, da accreditare alle controparti alla data di maturazione della stessa. 94 Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci / Valori A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione D. Rimanenze finali Variazione Var. in% 14.876 15.654 (778) (4,97%) 350 1.225 (875) (71,43%) 349 1.118 (769) (68,78%) 1 107 (106) (99,07%) 708 2.003 (1.295) (64,65%) 708 1.930 (1.222) (63,32%) 0 73 (73) n.d. 14.518 14.876 (358) (2,41%) Il trattamento di fine rapporto è stato determinato mediante un'apposita operazione di stima effettuata dall'attuario incaricato della valutazione dei benefici futuri in relazione alla specifica passività a favore del personale. Si segnala che nel primo semestre del 2009 sono stati assunte n. 2 risorse dalla ex-controllata Terleasing Spa rimanendo in attesa del trasferimento del TFR accantonato da detta società. La valutazione del trattamento di fine rapporto è stata condotta calcolando, attraverso una simulazione attuariale, la quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A tal proposito si è tenuto conto dei criteri legali di rivalutazione degli accantonamenti al fondo, del periodo residuo di permanenza in servizio dei singoli dipendenti, degli utilizzi, diversi da quello istituzionale, con particolare riferimento all'istituto dell'anticipazione e della destinazione dei fondi pensione a forme pensionistiche di previdenza complementari. Le valutazioni attuariali, volte alla verifica delle condizioni di equilibrio del regime previdenziale aziendale, vengono svolte sulla base di una proiezione negli esercizi successivi delle posizioni dei singoli dipendenti che sono basate su parametri di carattere demografico, economico e finanziario. Per quanto attiene ai parametri di carattere demografico sono state utilizzate tabelle fornite da diversi enti ed istituti pubblici, quali ad esempio la Tabella RG 48 della Ragioneria Generale dello Stato per la probabilità di morte, e la tabella dell'Inps per il commercio per le probabilità di invalidità. Il parametro di carattere finanziario utilizzato per il calcolo attuariale è stato del 4,80%, ottenuto prendendo a riferimento il tasso di rendimento medio delle obbligazioni corporate, mentre per il calcolo del rendimento, al quale rivalutare il TFR, è stato preso a riferimento il 75% del tasso medio di inflazione (2,70%) cui è stato aggiunto l'1,5%, determinando così un tasso complessivo di rivalutazione del 3,53%. 95 Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri - Voce 120 12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci/Valori 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi rischi ed oneri 2.1 Controversie legali 2.2. Oneri per il personale 2.3 Altri Totale Variazione Var. in% 2.133 2.177 (44) (2,02%) 17.939 20.446 (2.507) (12,26%) 11.732 10.887 845 7,76% 5.801 9.359 (3.558) (38,02%) 406 200 206 103,00% 20.072 22.623 (2.551) (11,28%) I fondi di quiescenza aziendali sono rappresentati dal Fondo Interno a Prestazione definita dei pensionati, i cui dettagli vengono illustrati nella successiva voce 12.3. Il Fondo Controversie Legali esprime la stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni attuali (legali ed implicite) e rappresenta, quindi, l'importo che la Banca ragionevolmente sosterrebbe per estinguere l'obbligazione alla data di riferimento. Esso presenta un incremento del 7,76% rispetto al 31 Dicembre 2008. I Fondi del Personale sono legati ad accantonamenti per erogazione premio di rendimento per euro 975 migliaia, per maggiorazione premio di rendimento quadri direttivi per euro 250 migliaia, per premio di rendimento ex VAP per euro 1.890 migliaia, per premi incentivanti pari ad euro 400 mila e per euro 530 mila per esodo incentivato. Sono inoltre stati accantonati euro 62 migliaia per "premio fedeltà 25° anno di servizio" portando il relativo Fondo a complessive euro 987 migliaia. Infine si precisa che il Fondo ferie è pari a 652 migliaia. Tra i contenziosi passivi si evidenzia la presenza di alcuni atti di citazione pervenuti alla Banca a fine 2008 con richieste di danni, presuntivamente lamentati, di complessivi di euro 45,5 milioni. Sulla base degli elementi di remoto fondamento esposti in tali atti, la Banca, confortata dal parere dei propri consulenti legali, ritiene il rischio di soccombenza relativamente contenuto, ancorchè non nullo. Sulla base delle disposizioni del principio contabile IAS 37, è stata accantonata la somma di euro 100 mila per coprire eventuali spese legali. 96 12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni Voci / Valori A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio F.di di quiesc. Altri Fondi Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Var. Var. in % 2.177 20.446 22.623 31.840 (9.217) (28,95%) 51 5.940 5.991 10.847 (4.856) (44,77%) (42,80%) 51 5.667 5.718 9.997 (4.279) B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 273 273 546 (273) 0,00% B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 0 0 0 0 0,00% B.4 Altre variazioni in aumento 0 0 0 304 (304) 0,00% 95 8.447 8.542 19.556 (11.014) (56,32%) C. Diminuzioni C.1 Utilizzi dell'esercizio 95 7.674 7.769 6.258 1.511 24,15% C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 0 0 0 0 0,00% C.3 Variazioni dovute al passare del tempo 0 19 19 38 (19) 0,00% C.4 Altre variazioni in diminuzione 0 754 754 13.260 (12.506) 0,00% 2.133 17.939 20.072 23.131 (3.059) (13,22%) D. Rimanenze finali 97 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita La Banca mantiene nel proprio Bilancio un Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, a favore del personale in quiescenza, che ha il compito di integrare le prestazioni pensionistiche pubbliche. Il Fondo viene gestito secondo i dettami del Regolamento del 15 Dicembre 1989, sottoscritto dalla Banca con le OO. SS. di categoria. Esso viene gestito mediante un conto unico di riserva matematica il cui ammontare viene determinato mediante valutazione effettuata da un attuario. 2. Variazioni nell'esercizio dei Fondi di Previdenza Nel corso del primo semestre 2009 il fondo ha avuto le seguenti variazioni: Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci / Valori A. Variazioni Saldo al 1° gennaio 2.177 7.177 (69,67%) B.1 Erogazioni dell'anno 95 5.315 (98,21%) C.2 Accantonamenti dell'anno 51 315 (83,81%) 0 51 0 0 198 117 0 0 (100,00%) (56,41%) n.d. n.d. 2.133 2.177 (2,02%) - Perdita attuariale - Interest cost - Service cost - Rimborsi al fondo D. Rimanenze finali Si precisa che nel mese di febbraio 2008 la Banca ha stipulato un accordo con le OO.SS. per procedere ad una liquidazione dello stesso. Dopo aver ricevuto il parere favorevole dell'organo di vigilanza, COVIP, nel mese di marzo 2008 sono state liquidate n. 76 posizioni individuali per un controvalore di euro 5.088 migliaia. Dopo aver effettuato tali liquidazioni residuano nel fondo n. 28 iscritti. Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici parametri normativi, demografici, economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall'insieme delle norme e del regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come desunta dalla tavola ISTAT SIM 2004. Per le probabilità di lasciare famiglia sono state utilizzate le tabelle pubblicate nei rendiconti degli Istituti di Previdenza. I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stimato nella percentuale del 2,50%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello per scaglioni relativo all'A.G.O. ll parametro finanziario, è stato commisurato al 4,70% 98 12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi Il Fondo per Controversie Legali copre il rischio di esborso per controversie di varia natura legate all'attività bancaria, a cause passive, ad azioni revocatorie intentate da soggetti terzi, a controversie con il personale e ad altre situazioni di minore entità. Gli accantonamenti sono calcolati considerando l'obbligazione attuale determinata sulla base dello stato dei procedimenti legali o di trattative stragiudiziali in corso, comprensiva di interessi e spese legali, qualora dovuti, fino alla data dell'effettivo esborso. Il valore lordo di tale obbligazione viene attualizzato mediante l'utilizzo della curva di tassi swap rilevata al termine dell'esercizio. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voce di rischio Variazioni Contenzioso bancario 1.518 1.471 47 Revocatorie 1.187 691 496 Personale dipendente 461 545 (84) Mancati vers.ti di terzi 755 724 31 Collocamento titoli 3.328 3.206 122 Anatocismo 4.416 4.186 230 67 64 3 11.732 10.887 845 Ex gestione esattoriale TOTALE I rischi potenzialmente derivanti dai contenziosi pendenti nei confronti della Banca vengono attentamente monitorati e presidiati dai seguenti accantonamenti relativi a: - contenzioso bancario per euro 1.518 migliaia: l'accantonamento presidia n.15 posizioni in contenzioso per operazioni di natura bancaria; - contenzioso legato a cause revocatorie per euro 1.187 migliaia: l'accantonamento presidia n.12 posizioni in contenzioso per giudizi pendenti; - contenziosi con il personale dipendente per euro 461 migliaia: l'accantonamento presidia n.3 posizioni per il rischio relativo ad una controversia con un ex-corrispondente non bancario e ad un processo verbale di constatazione redatto dall'INPS per contributi previdenziali non versati; - mancati versamenti di terzi, obbligati in solido, per euro 755 migliaia: l'accantonamento si riferisce alla posizione della ex società che curava il servizio trasporto valori, che vede la Banca obbligata in solido in relazione al mancato versamento di contributi previdenziali; - collocamento di titoli per euro 3.328 migliaia relativi a 168 posizioni: l'accantonamento presidia il rischio per il collocamento di titoli obbligazionari della Repubblica Argentina in default; si ritiene che gli stanziamenti effettuati riflettano la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione, quali l’importo nominale sottoscritto, le caratteristiche peculiari di ciascun cliente e gli esiti delle citazioni già concluse; - controversie legate ad anatocismo su interessi per euro 4.416 migliaia: l’accantonamento presidia il rischio su n. 89 richieste di rimborso pervenute per anatocismo su interessi passivi. L'accantonamento effettuato riflette la migliore stima analitica possibile sulla base degli elementi a disposizione del Servizio Legale in quanto il paetitum complessivo in alcuni casi deriva da perizie tecniche dei tribunali interessati non ancora completate per tutti i procedimenti in corso; - ex gestione esattoriale per euro 67 migliaia: l'accantonamento presidia due cause in corso verso l'INPS e verso la So.Ge.T Spa, società di gestione per la riscossione dei tributi, per partite relative alla gestione della ex controllata Esater Spa, che aveva gestito il servizio di esattoria nei primi due mesi del 1995. Sezione 13 - Azioni rimborsabili - Voce 140 Non ci sono, alla data del 30 Giugno 2009, azioni rimborsabili. 99 13.1 Azioni rimborsabili: composizione Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 14.1 Patrimonio dell'impresa: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci/Valori 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione Variazioni 26.000 26.000 Var. in % 0 0,00% 46.092 46.092 0 0,00% 3. Riserve 261.339 235.149 26.190 11,14% 4. Azioni proprie (18.661) (9.879) (8.782) n.d. 5.313 5.497 (184) (3,35%) 0 0 0 n.d. 18.801 40.014 (21.213) (53,01%) 338.884 342.873 (3.989) (1,16%) 5. Riserve da valutazione 6. Strumenti di capitale 7. Utile (perdita) d'esercizio Totale Il Patrimonio Netto decresce di euro 3.989 migliaia (-1,16%), attestandosi ad euro 338.884 migliaia, per effetto dell'incremento delle azioni proprie detenute in portafoglio pari ad euro 18.661 migliaia. Tale valore riduce il valore del Patrimonio così come previsto dai principi contabili internazionali IAS-IFRS (IAS 32, par. 33-34). La variazione della Riserva da valutazione si riferisce all'iscrizione di minori plusvalenze e maggiori minusvalenze da valutazione del portafoglio titoli disponibili per la vendita (AFS), al netto dell'effetto fiscale. 100 14.2 "Capitale" e "azioni proprie": composizione La Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie. Non esistono azioni sottoscritte e non ancora liberate alla data di riferimento del bilancio. 14.3 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/Tipologie A. Ordinarie Altre Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 50.000.000 0 - 50.000.000 0 0 0 A.1 Azioni proprie (-) (1.007.656) 0 A. Azioni in circolazione: esistenze iniziali 48.992.344 0 B. Aumenti 0 0 0 0 interamente liberate non interamente liberate B.1 Nuove emissioni - - a pagamento: 0 0 - operazioni di aggregazioni di imprese 0 0 - conversione di obbligazioni 0 0 - esercizio di warrant 0 0 - altre 0 0 a titolo gratuito: 0 0 - a favore dei dipendenti 0 0 - a favore degli amministratori 0 0 - altre 0 0 B.2 Vendita di azioni proprie 0 0 B.3 Altre variazioni 0 0 942.953 0 C. Diminuzioni C.1 Annullamento 0 0 942.953 0 C.3 Operazioni di cessione di imprese 0 0 C.4 Altre variazioni 0 0 48.049.391 0 C.2 Acquisto di azioni proprie D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie detenute (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 1.950.609 0 50.000.000 0 - interamente liberate 0 0 - non interamente liberate 0 0 Nel corso del primo semestre 2009 sono state affettuate operazioni di acquisto di azioni proprie per un controvalore pari ad euro 8.781.756,67. 101 14.5 Riserve di utili: altre informazioni Voci A. Esistenze iniziali B. C. Legale Altre Totale 5.200 44.931 9.879 0 175.139 235.149 Aumenti 0 8.003 8.782 0 17.710 34.495 - accantonamento 0 8.003 8.782 0 17.710 34.495 Diminuzioni 0 0 0 0 (8.305) (8.305) C.1 Utilizzi 0 0 0 0 0 0 - copertura perdite 0 0 0 0 0 0 - distribuzione 0 0 0 0 0 0 - trasferimento a capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (8.305) (8.305) 5.200 52.934 18.661 0 184.544 261.339 C.2 Altre variazioni D. Riserva Utili portati a azioni proprie nuovo Statutaria Rimanenze finali Nella voce "Altre" sono comprese le riserve da F.T.A., generatesi al 1° gennaio 2005 in sede di prima applicazione dei nuovi principi contabili internazionali IAS-IFRS. Esse comprendono gli effetti cumulativi delle rettifiche patrimoniali, positive per euro 73.755 migliaia e negative per euro 6.393 migliaia, previste dall'IFRS 1. La riserva per azioni proprie presenta una movimentazione relativa all'acquisto di azioni proprie effettuate nel corso del primo semestre 2009. Alla data del 30 Giugno 2009 essa presenta un saldo pari all'ammontare delle azioni proprie detenute. 14.6 Strumenti di capitale: composizione e variazioni Banca Tercas non ha emesso strumenti di capitale diversi dalle azioni ordinarie. 102 14.7 Riserve da valutazione: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci / Componenti 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita Var. in % 442 626 (29,39%) 2. Attività materiali 0 0 0,00% 3. Attività immateriali 0 0 0,00% 4. Copertura di investimenti esteri 0 0 0,00% 5. Copertura dei flussi finanziari 0 0 0,00% 6. Differenze di cambio 0 0 0,00% 7. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 0,00% 4.871 4.871 0,00% 5.313 5.497 (3,35%) 8. Leggi speciali di rivalutazione Totale 103 14.8 Riserve da valutazione: variazioni annue Voci / Descrizione Att. Fin. disp. per la vendita Attività materiali Cop. di investim. esteri Attività imm.li Cop. dei flussi finanziari Attività non corr. in via di dism. Diff. di cambio Leggi speciali di rivalut.ne Totale A. Esistenze iniziali 626 0 0 0 0 0 0 4.871 5.497 B. Aumenti 923 0 0 0 0 0 0 0 923 852 0 0 0 0 0 0 0 852 71 0 0 0 0 0 0 0 71 1.107 0 0 0 0 0 0 0 1.107 B1. Var. pos. "fair value" B2. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Var. neg. "fair value" 1.107 C2. Altre variazioni D. Rimanenze finali 442 0 0 0 0 0 0 0 1.107 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.871 5.313 La voce "Leggi speciali di rivalutazione" comprende le riserve costituite a fronte di rivalutazione dei cespiti immobiliari sulla base delle L.576/75, Leggi n. 72/83, n. 408/90 e n. 413/91. Le diminuzioni sono relative alle minusvalenze da valutazione su titoli classificati disponibili per la vendita che, ai sensi dello IAS 39, riflettono le valutazioni al "fair value" direttamente a Patrimonio Netto. L'effetto complessivo sul dato dell'esercizio precedente è stato negativo per euro 184 migliaia. 104 14.9 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Attività / Valori Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Riserva positiva 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale Totale Riserva Netta Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 720 123 141 275 2.815 3.151 3.080 2.359 181 0 39 0 0 0 0 0 3.716 3.274 3.260 2.634 442 626 La riserva positiva di valutazione legata ai titoli di capitale è costituita prevalentemente da plusvalenze su investimenti nel capitale di Intesa San Paolo S.p.a., riveniente dall’operazione di fusione tra Banca Intesa Spa e San Paolo Imi Spa e dalla plusvalenza rilevata sulle azioni Terfinance Spa detenute; la riserva positiva riguardante quote di Oicr, pari a euro 181 migliaia, si riferisce a quote investite in Quadrivio New Hold Economy Fund, in azioni Tercas Sicav Lux World Conservative e nel fondo immobiliare chiuso Diaphora 1. 105 14.10 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni Voci / Componenti 1. Esistenze iniziali 2. Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanz.ti Totale (134) 721 39 0 626 Variazioni positive 750 31 142 0 923 2.1 Incrementi di "fair value" 679 31 142 0 852 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.3 Altre variazioni 71 0 0 0 71 3. 19 1.088 0 0 1.107 1.107 2.2 Rigiro a conto econ. di riserve negative - da deterioramento - da realizzo Variazioni negative 3.1 Riduzioni di "fair value" 19 1.088 0 0 3.2 Rigiro a CE da riserve posit.: da realizzo 0 0 0 0 0 3.3 Altre variazioni 0 0 0 0 0 597 (336) 181 0 442 D. Rimanenze finali Nel corso del 2009 è stato incrementato il comparto dei titoli disponibili per la vendita (AFS), con l'acquisto prevalentemente di obbligazioni e quote del fondo immobliliare chiuso Diaphora1. Le variazioni registrate a seguito della valutazione al "fair value" dei predetti strumenti finanziari hanno avuto un effetto negativo, al netto delle imposte anticipate e differite, pari a 184 migliaia di euro. Le maggiori svalutazioni, pari a 1.057 migliaia di euro, sono state effettuate nel comparto azionario, mentre nel comparto obbligazionario e oicr ci sono stati incrementi di fair value pari complessivamente ad euro 802 migliaia. 106 107 Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci / Componenti Var. in % 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi 3.339 0 3.339 3.092 0 3.092 7,99% 0,00% 7,99% 64.853 0 64.853 74.499 0 74.499 (12,95%) 0,00% (12,95%) 273.077 286.394 (4,65%) a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4.934 0 4.934 5.401 467 4.934 (8,65%) (100,00%) 0,00% b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 268.143 205 267.938 280.993 8.561 272.432 (4,57%) (97,61%) (1,65%) 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 0 0 0,00% 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 0 0 0,00% 6) Altri impegni 0 0 0,00% 341.269 363.985 (6,24%) Totale 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Portafogli 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita Var. in % 73.075 88.970 0 0 (17,87%) 0,00% 54.123 33.421 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0,00% 5. Crediti verso banche 0 0 0,00% 6. Crediti verso clientela 0 0 0,00% 7. Attività materiali 0 0 0,00% 127.198 122.391 3,93% Totale n.d. Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono ai titoli sottostanti le operazioni di pronti contro termine passivi e titoli a garanzia di altre operazioni 3. Informazioni sul leasing operativo Banca Tercas Spa non opera in proprio nel settore del leasing operativo. 107 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi 30-giu-09 0 a) Acquisti 1. Regolati 0 2. Non Regolati 0 b) Vendite 1. Regolate 0 2. Non Regolate 0 2. Gestioni patrimoniali 22.032 a) Individuali 1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. Altri titoli b) Collettive b.1) Fondi esterni di previdenza complementare 22.032 249 21.783 0 0 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 0 2. altri titoli 0 3. Custodia e amministrazione di titoli a) connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) a.1) OICR 3.979.839 0 0 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. altri titoli a.2) Fondi esterni di previdenza complementare 0 0 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 0 2. altri titoli 0 b) titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni patrimoniali) 1.596.266 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 864.028 2. altri titoli 732.238 c) titoli di terzi depositati presso terzi d) titoli di proprietà depositati presso terzi 4. Altre operazioni 1.594.045 789.528 0 108 Parte C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Le informazioni incluse nella nota integrativa riguardanti i dati al 30 Giugno 2009 vengono riportate tenendo conto di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS. I dati sono confrontati con quelli relativi al 30 Giugno 2008. Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione La composizione degli interessi attivi e proventi assimilati è la seguente: Attività finanz. in bonis Attività finanziarie deteriorate Interessi attivi maturati su Voci/Forme tecniche Titoli di debito 1. Att. Fin. detenute per la negoziazione HFT 2. Att. Fin. disponibili per la vendita AFS Finanz.ti Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre attività Var. in % 1.540 0 0 5.838 7.378 2.285 222,89% 237 0 0 0 237 388 n.d. 3. Att. Fin. detenute sino alla scadenza HTM 0 0 0 0 0 0 n.d. 4. Crediti verso banche 0 766 0 0 766 3.152 (75,70%) 1.838 66.151 3.177 0 71.166 85.283 (16,55%) 0 0 0 0 0 0 0,00% 5. Crediti verso clientela 6. Att. Fin. valutate al fair value 7. Derivati di copertura 8. Att. Fin. cedute non cancellate 9. Altre attività Totale 0 0 0 0 0 0 0,00% 2.047 6.985 0 0 9.032 13.657 (33,87%) 0 0 0 7 7 17 (58,82%) 5.662 73.902 3.177 5.845 88.586 104.782 (15,46%) Gli interessi attivi mostrano un decremento del 15,46% pari a 16.196 migliaia di euro, dovuto principalmente alla diminuzione delle masse, soprattutto nel comparto dei conti correnti. Sull'interbancario, dove è generalmente allocata la liquidità in eccesso della Banca nel primo semestre 2009, si registra una diminuzione del 75,70%. La diminuzione delle masse in tale comparto deriva dai bassi saggi di interesse a breve, con il tasso Bce che si è attestato all'1%,con spostamento delle masse su investimenti di più lunga durata. Tra gli interessi relativi a crediti verso banche sono compresi quelli maturati sulla riserva obbligatoria detenuta presso la Banca d'Italia per 300 migliaia di euro. In relazione ai crediti in sofferenza si precisa che gli interessi attivi comprendono esclusivamente quelli maturati ed incassati nel corso dell'esercizio. Gli interessi attivi maturati sui titoli di debito sottostanti i pronti contro termine, pari ad euro 2.047, sono riclassificati nella sottovoce "Attività finanz. cedute e non cancellate". Nella stessa sottovoce sono compresi interessi attivi per 6.985 migliaia di euro maturati sui mutui cartolarizzati e ceduti alle società veicolo Adriatico Finance Sme e Adriatico Finance Rmbs. 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi. 110 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Interessi attivi e proventi assimilati su attività in valuta Var. in % Su attività in valuta - banche 74 206 (64,08%) Su attività in valuta - clientela 205 310 (33,87%) Su attività in valuta - titoli 58 159 (63,52%) Su attività in valuta - altre 0 0 0,00% Saldo positivo dei differenziali di operazioni di cop. in valuta 0 0 0,00% 337 675 (50,07%) Totale 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi. 1.3.3 Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione La Banca non presenta tale tipologia di interessi attivi. 111 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione La composizione degli interessi passivi e oneri assimilati è la seguente: Voci/Forme tecniche Altre passività Titoli Debiti 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. 4. 5. Passività finanziarie valutate al "fair value" 6. Passività fin. associate ad att. cedute non cancellate 7. Altre passività 0 8. Derivati di copertura 0 Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Variazioni Var. in % 632 0 91 723 2.652 (1.929) (72,74%) 6.641 0 0 6.641 13.508 (6.867) (50,84%) Titoli in circolazione 0 14.097 0 14.097 17.124 (3.027) (17,68%) Passività finanziarie di negoziazione 0 0 3.855 3.855 107 0 0 734 734 0 734 2.311 0 0 2.311 10.321 (8.010) 0 2 2 0 2 0,00% 0 0 0 0 0 0,00% 43.712 (15.349) 3.748 3.502,80% 0,00% (77,61%) 0 Totale 9.584 14.097 4.682 28.363 (35,11%) Gli interessi passivi mostrano un decremento rispetto al 1° semestre 2008 del 35,11% dovuto sia diminuzione della raccolta diretta ( in particolare nei comparti dei pronti contro termine e dei prestiti obbligazionari) e sia in relazione alla progressiva significativa riduzione dei tassi di interesse soprattutto nel tratto breve della curva. Gli interessi maturati su Passività associate ad attività cedute e non cancellate si riferiscono, per 1.932 migliaia di euro, alle operazioni di raccolta Pronti contro termine, e per 378 migliaia di euro al costo del finanziamento ottenuto attraverso le operazioni di cartolarizzazione. 112 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura L'Istituto non presenta tale tipologia di interessi passivi 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Interessi passivi su passività in valuta Var. in % Su passività in valuta - banche 62 184 (196,77%) Su passività in valuta - clientela 21 168 (700,00%) Su passività in valuta - titoli 0 0 n.d. Su passività in valuta - altre 0 0 n.d. Saldo negativo dei differenziali di operazioni di copertura in valuta 0 0 n.d. 83 352 (324,10%) Totale 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria L'Istituto non presenta tale tipologia di interessi passivi in quanto nel corso dell'esercizio non ha effettuato operazioni passive di locazione finanziaria. 1.6.3 Interessi passivi su fondi di terzi in amministrazione La Banca non presenta tale tipologia di interessi passivi. 114 Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Tipologia Servizi / Valori a) Garanzie rilasciate b) Derivati su crediti c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza Var. in % Variazioni 261 344 (83) 0 0 0 (24,13%) 0,00% 4.112 4.537 (425) (9,37%) 1. Negoziazione di strumenti finanziari 118 95 23 24,21% 2. Negoziazione di valute 144 166 (22) (13,25%) 3. Gestioni patrimoniali 128 458 (330) (72,05%) 128 458 (330) (72,05%) 0 0 0 0,00% 117 143 (26) (18,18%) 0 0 0 0,00% 6. Collocamento di titoli 893 1.275 (382) (29,96%) 7. Raccolta ordini 348 293 55 18,77% 0 0 0 0,00% 2.364 2.107 257 12,20% 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 3.1. Individuali 3.2. Collettive 4. Custodia e amministrazione di titoli 5. Banca depositaria 8. Attività di consulenza 9. Distribuzione di servizi di terzi 9.1. Gestioni patrimoniali 9.1.1. Individuali 9.1.2. Collettive 9.2. Prodotti assicurativi 9.3. Altri Prodotti d) Servizi di incasso e pagamento 710 687 23 3,35% 1.654 1.420 234 16,48% 4.009 3.884 125 3,22% e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 78 412 (334) (81,07%) f) Servizi per operazioni di factoring 27 1 26 2600,00% g) Esercizio di esattorie e ricevitorie 0 0 0 0,00% 10.974 9.089 1.885 20,74% 19.461 18.267 1.194 6,54% h) Altri servizi Totale Commissioni Attive Le commissioni percepite mostrano un incremento del 6,54%. Tuttavia si registra un decremento delle commissioni sulle gestioni patrimoniali individuali pari a 330 migliaia di euro ed in generale su tutto il comparto relativo alla gestione e intermediazione dei titoli. Positivo è stato il risultato del servizio di distribuzione di prodotti di terzi, in particolare del credito al consumo Agos e Terfinance, che ha generato un incremento del 16,48% pari ad euro 234 mila. In crescita anche le commissioni relative ai servizi di incasso e pagamento e a quelli collegati alla categoria dei conti correnti, riclassificate nella sottovoce "Altri servizi". 115 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Canali / Valori a) presso propri sportelli: 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli c) 3.385 3.840 (11,85%) 128 458 (72,05%) 893 1.275 (29,96%) 2.364 2.107 12,20% offerta fuori sede: 0 0 0,00% 1. gestioni patrimoniali 0 0 0,00% 2. collocamento di titoli 0 0 0,00% 3. servizi e prodotti di terzi 0 0 0,00% altri canali distributivi: 0 0 0,00% 1. gestioni patrimoniali 0 0 0,00% 2. collocamento di titoli 0 0 0,00% 3. servizi e prodotti di terzi 0 0 0,00% 3. servizi e prodotti di terzi b) Var. in % La voce segna una diminuzione, pari all'11,85%, dovuta, in particolare, al decremento delle commissioni attive percepite sulle gestioni patrimoniali (-72,05%). 116 2.3 Commissioni passive: composizione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Servizi/Valori Variazioni Var. in % a) garanzie ricevute 0 0 0 0,00% b) derivati su crediti 0 0 0 0,00% 12,23% c) servizi di gestione e intermediazione 156 139 17 1. negoziazione di strumenti finanziari 68 62 6 9,68% 2. negoziazione di valute 20 16 4 25,00% 3. gestioni patrimoniali 13 2 11 550,00% 3.1 portafoglio proprio 0 2 (2) (100,00%) 3.2 portafoglio di terzi 13 0 13 0,00% 55 59 (4) (6,78%) 5. collocamento di strumenti finanziari 4. custodia e amministrazione titoli 0 0 0 0,00% 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti 0 0 0 0,00% 426 520 (94) (18,08%) 47 27 20 74,07% 629 686 (57) (8,31%) d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale Il decremento delle commissioni passive è pari complessivamente a 57 migliaia di euro (-8,31%). Le variazioni maggiormente significative si riscontrano nell'ambito dei servizi di incasso e pagamento (-18,08%) riferite alle commissioni e agli oneri interbancari. 117 Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione Voci/Proventi Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Proventi da quote di OICR Dividendi A) Attività finanziarie detenute per la negoziazione HFT B) Attività finanziarie disponibili per la vendita AFS C) D) Var. in % Proventi da quote di OICR Dividendi 0 0 0 0 n.d. 580 0 842 0 (31,12%) Attività finanziarie valutate al fair value FV 0 0 0 0 n.d. Partecipazioni 0 0 0 0 n.d. 580 0 842 0 (31,12%) Totale I dividendi diminuiscono (-31,12%) in quanto molte società hanno deliberato di non distribuire dividendi nel 2009. 118 Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80 4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione Plusvalenze Operazioni/Componenti reddituali 1. (A) Utili da negoz. (B) Perdite da negoz. (D) Minusv. (C) 30-giu-09 30-giu-08 (A+B)(C+D) (A+B)(C+D) Var. in % Attività finanziarie di negoziazione 5.853 673 (601) (9) 5.916 (4.091) (244,61%) 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 5.836 17 0 0 0 639 5 0 0 29 (599) 0 (2) 0 0 (9) 0 0 0 0 5.867 22 (2) 0 29 (3.905) 0 (199) 0 13 (250,24%) 0,00% (98,99%) 0,00% 123,08% Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 0 2.1 Titoli di debito 2.2 Altre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 3. Attività e passività fin.: diff. di cambio 0 0 0 0 243 (415) (158,55%) 4. Strumenti Derivati 324 0 (255) 0 69 (154) (144,81%) 4.1 Derivati finanziari - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 324 253 0 0 71 0 0 0 0 0 (255) (255) 0 0 0 0 0 0 0 0 69 (2) 0 0 71 (154) (154) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (144,81%) (98,70%) 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 6.177 673 (856) (9) 6.228 (4.660) (233,65%) 2. 4.2 Derivati su crediti Totale La voce presenta un incremento di 10.888 migliaia di euro rispetto al dato del 30 Giugno 2008. Tale risultato deriva dalla politica adottata dalla Banca tesa a scaricare sull'esercizio 2008 tutte le svalutazioni derivanti dalla crisi finanziaria, che ha provocato un significativo deprezzamento di tutti gli strumenti finanziari ed anche dei titoli di Stato. Difatti Banca Tercas non si è avvalsa delle possibilità offerte dalla modifica dei principi IAS 39 e IFRS7, che avrebbero consentito di rinviare agli anni futuri parte delle minusvalenze rilevate al 31/12/2008. Una più efficace e razionale gestione del portafoglio ha portato alla realizzazione di utili e di significative plusvalenze, soprattutto come riprese di valore su strumenti svalutati in precedenza (prevalentemente CCT). Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90 Alla data del 30 Giugno 2009 la Banca non pone in essere operazioni di copertura. 119 Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione / riacquisto: composizione Voci / Componenti reddituali Utili Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Risultato netto Perdite Utili Risultato netto Perdite Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 0 0 0 0 0 2. Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0 3. Att. Fin. disp. per la vendita 59 0 59 1.887 (333) 1.554 3.1 Titoli di debito 4. 0 59 0 59 1.352 (280) 1.072 3.2 Titoli di capitale 0 0 0 535 (53) 482 3.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0 3.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 Att. Fin. det. sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 59 0 59 1.887 (333) 1.554 0 Totale Attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 3. Titoli in circolazione 225 (42) 183 276 0 276 Totale Passività 225 (42) 183 276 0 276 Totale netto Voce 100 di C.E. 284 (42) 242 2.163 (333) 1.830 La tabella mostra un risultato positivo di complessivi 242 migliaia di euro derivante dalla compravendita di titoli detenuti nel portafoglio AFS per 59 migliaia di euro e dalla negoziazione delle obbligazioni Tercas per 183 migliaia di euro. 120 Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voci 110 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Rivalut. Utili da realizzo Svalutaz. (A) (B) (C) Operazioni/Componenti reddituali Perdite da Risultato realizzo netto 2009 (D) (A+B)(C+D) 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 1.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 1.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale attività 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 19 0 (382) 0 (363) 2.2 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 2.3 Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 19 0 (382) 0 (363) 0 0 0 0 0 458 0 0 0 458 Totale passività 3. Attività e passività fin. in valuta: diff. di cambio: 4. Strumenti Derivati 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse 458 0 0 0 458 - Su titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0 0 - Su valute e oro 0 0 0 0 0 - Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale derivati 458 0 0 0 458 Totale 477 0 (382) 0 95 4.2 Derivati su crediti La tabella mostra il risultato della valutazione delle obbligazioni Tercas allocate nel portafoglio delle "Passività finanziarie di negoziazione valutate al fair value" e del derivato ad esso incorporato. Complessivamente tali passività registrano al 30 giugno 2009 una rivalutazione pari ad euro 95 mila. 121 Sezione 8 - Le rettifiche di valore nette per deterioramento - Voce 130 La Banca espone in questa voce le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, di attività finanziarie disponibili per la vendita e di altre attività finanziarie. 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) Totale A. Crediti verso Banche Specifiche A+B Di Portafoglio A A Di Portafoglio Altre Operazioni / Componenti redituali Cancellazioni Specifiche B B 30-giu-09 0 0 0 0 0 0 0 0 B. Crediti verso Clientela (18) (14.814) (675) 179 621 0 2.634 (12.073) C. Totale 30.06.2009 (18) (14.814) (675) 179 621 0 2.634 (12.073) D. Totale 30.06.2008 (33) (13.692) (967) 2.169 1.265 0 1.135 (10.123) Legenda: A = da interessi B = altre riprese Le rettifiche di valore specifiche su sofferenze ammontano ad euro 12.412 migliaia, quelle su incagli a 1.471 migliaia, mentre le rettifiche su sconfinati sono state di euro 931 migliaia. Le rettifiche di valore di portafoglio su crediti vivi ammontano ad euro 675 migliaia. Le riprese di valore specifiche su posizioni a sofferenza sono pari a 481 migliaia di euro mentre sulle posizioni in incaglio sono pari ad euro 319 migliaia. Le altre riprese sono relative a crediti in bonis per 2.634 migliaia di euro. Il modello di valutazione dell’impairment collettivo deve essere applicato a classi di crediti omogenee per caratteristiche di rischio per le quali vi sono state oggettive evidenze di impairment (cosiddetti crediti performing). La ripartizione dei crediti in categorie omogenee deriva da un sistema di valutazione interno. Il principio IAS 39 raccomanda di considerare le variabili indicative della capacità del debitore di pagare tutti gli importi dovuti in base ai termini contrattuali. 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione La presente sezione non risulta avvalorata. 122 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione La Banca non possiede tale tipologia di attività finanziarie. 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Rettifiche di valore Riprese di valore Specifiche Di Portafoglio Specifiche Altre Cancellazioni Operazioni/Componenti redituali A Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Di Portafoglio B A B A. Garanzie rilasciate 0 0 (124) 0 0 74 0 (50) (158) B. Derivati su crediti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C. Impegni ad erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (158) D. Altre operazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 E. Totale 30.06.2009 0 0 (124) 0 0 74 0 (50) Legenda A = Da interessi B = Altre riprese La tabella evidenzia che al 30 giugno 2009 la Banca registra rettifiche di valore su crediti di firma per complessivi 50 mila euro. 123 Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Tipologia di spese/Valori Variazioni Var. in % 1) Personale dipendente 26.716 27.598 (882) (3,20%) a) salari e stipendi 18.130 18.556 (426) (2,30%) 5.026 4.967 59 1,19% 608 256 352 137,50% b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - a contribuzione definita - a prestazione definita g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a prestazione definita h) costi derivati da accordi di pagamenti su propri strumenti Patrimonio i) altri benefici a favore dei dipendenti l) spese per personale collocato a riposo 35 60 (25) (41,67%) 349 1.045 (696) (66,60%) 51 98 (47) (47,96%) 0 12 (12) (100,00%) 51 86 (35) (40,70%) 1.776 1.771 5 0,28% 1.776 1.771 5 0,28% 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% 741 845 (104) (12,31%) 0 0 0 0,00% 2) Altro personale 30 108 (78) (72,22%) 3) Amministratori 229 204 25 12,25% 182 147 35 23,81% 47 57 (10) (17,54%) 26.975 27.910 (935) (3,35%) - amministratori - sindaci Totale Le spese per il personale risultano in diminuzione del 3,35% rispetto a quelle sostenute nello stesso periodo dell'anno precedente. La diminuzione è dovuta principalmente al costo del trattamento di fine rapporto, in quanto la riforma previdenziale 2008 aveva richiesto un maggior accantonamento. Il decremento della sottovoce "Salari e stipendi" è diretta conseguenza della politica di esodo incentivato. Le altre variazioni della voce sono in linea con le attese. Si precisa che, a seguito di disposizione di Banca d'Italia, i compensi pagati ai sindaci sono stati riclassificati nella voce 150 a), sottovoce 3) Amministratori. Conseguentemente la stessa riclassificazione è stata effettuata per il primo semestre 2008 al fine di confrontare voci omogenee. L'accantonamento alla riserva matematica del fondo di previdenza interno a prestazione definita (FIP) è stato pari a 51 migliaia di euro. Si segnala che la diminuzione del 49,92% della sottovoce "accantonamento al fondo trattamento di quiescienza" è stata determinata dalla chiusura del Fondo Pensione Interno a contribuzione definita avendo tutti i dipendenti attivi aderito a Fondi di Previdenza Esterni ed essendo fuoriuscito dal Fondo Interno Pensione a prestazione definita circa l'80% dei pensionati Tercas. 124 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Organico medio del personale 30-giu-09 30-giu-08 Variazioni 841 822 19 Personale dipendente a) dirigenti b) quadri direttivi di cui di 3° e 4° livello c) restante personale Altro personale Totale 8 8 0 185 174 11 86 76 10 648 640 8 1 1 0 842 823 19 L'organico medio della Banca, nel corso del primo semestre 2009, ha registrato un incremento di 19 unità lavorative. Le assunzioni effettuate per l'apertura di nuove filiali sono state in parte neutralizzate da dimissioni di personale dipendente per esodo incentivato e per pensionamento. Al 30 giugno Banca Tercas presenta un organico puntuale attivo di 838 dipendenti. 9.3 Fondi di quiescienza aziendali a prestazione definita: totale costi. L'accantonamento alla riserva matematica del Fondo pensione a prestazione definita è pari a 51 migliaia di euro, come da relazione attuariale, i cui parametri di base sono stata ampiamente descritti nel paragrafo 12.3 del Passivo. 9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti Le componenti di tale voce sono rappresentate principalmente da tickets restaurant per 396 migliaia di euro e assicurazioni del personale per 266 migliaia di euro. Si precisa che tali componenti sono ricomprese nella tabella 9.1, nella voce altri benefici a favore dei dipendenti. 125 9.5 Altre spese amministrative: composizione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Composizione della voce "altre spese amministrative" Imposte indirette e tasse: Variazioni Var. in % 3.964 3.716 248 6,67% 2.608 2.542 66 2,60% 0 0 0 0,00% 189 183 6 3,28% 1.167 991 176 17,76% 14.755 14.263 492 3,45% - servizi telefonia e telecomunicazione rete/dati 640 551 89 16,15% - legali e notarili 321 305 16 5,25% 80 135 (55) (40,74%) - manutenzione beni mobili, immobili e sistemi informativi 870 975 (105) (10,77%) - premi di assicurazione: danni 174 451 (277) (61,42%) - premi di assicurazione: clientela 1.325 1.503 (178) (11,84%) - beneficenza ed elargizioni varie 250 0 250 0,00% 97 110 (13) (11,82%) - imposta di bollo - tassa sui contratti di borsa - imposta comunale sugli immobili I.C.I. - altre imposte indirette e tasse Altre spese: - fitti e canoni passivi: sistemi informativi - addestramento e rimborsi al personale - fitti e canoni passivi: beni mobili 174 133 41 30,83% - fitti e canoni passivi: beni immobili 1.765 1.578 187 11,85% - servizi in outsourcing: sistema informativo 2.294 2.231 63 2,82% 120 128 (8) (6,25%) - servizi in outsourcing: gestione archivi e documenti - servizi in outsourcing: altri servizi da terzi 0 8 (8) (100,00%) - servizi di pulizia e simili 305 290 15 5,17% - servizi postali e telegrafici 773 749 24 3,20% - servizi idrici, di illuminazione, riscaldam. e cond. 735 592 143 24,16% - stampati e materiali di consumo 300 367 (67) (18,26%) - trasporti e servizi collegati 647 652 (5) (0,77%) - vigilanza e allarme 131 98 33 33,67% 1.268 1.395 (127) (9,10%) - altri servizi professionali - altri servizi non professionali 664 880 (216) (24,55%) - informazioni e visure 99 100 (1) (1,00%) - contributi associativi 166 140 26 18,57% - pubblicità, promozione e rappresentanza 945 698 247 35,39% - altre spese 612 194 418 215,46% 740 4,12% Totale 18.719 17.979 L'incremento delle imposte indirette e delle tasse a carico della Banca (+6,67%) è legato, in particolare, all' aumento delle spese di registro dei decreti ingiuntivi in conseguenza delle maggiori azioni legali effettuate per il recupero dei crediti in sofferenza. Parte di tali spese sono oggetto di rivalsa nei confronti della clientela. Le Altre spese amministrative presentano un incremento (+3,45%) determinato principalmente dall'aumento dei fitti passivi per all'apertura delle nuove filiali e delle spese di sponsorizzazione. In aggiunta incide su tale voce il contributo di solidarietà pro terremotati L'Aquila per 250 migliaia di euro. Infine si segnala la diminuzione delle spese per servizi telematici Cerved e Crif e dei premi di assicurazione dovuta alla minore erogazione del credito. 126 Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 160 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: composizione La voce ammonta complessivamente a 1.277 migliaia di euro che deriva dalla differenza tra gli accantonamenti effettuati per 2.387 migliaia di euro, l'incremento degli stessi per attualizzazione per euro 255 migliaia e riprese di valore, relative a fondi ritenuti esuberanti, pari a 1.365 migliaia di euro. 127 Sezione 11 - Rettifiche / Riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione Rett. di valore per deterior. (b) Amm.to Attività/Componente reddituale (a) Riprese di valore (c) risultato netto risultato netto (a+b-c) 30-giu-09 (a+b-c) 30-giu-08 A. Attività materiali A.1 di proprietà 1.018 0 0 1.018 1.044 - Ad uso funzionale 928 0 0 928 954 - Per investimento 90 0 0 90 90 A.2 Acquisiti in leasing finanziario 0 0 0 0 0 - Ad uso funzionale 0 0 0 0 0 - Per investimento 0 0 0 0 0 1.018 0 0 1.018 1.044 Totale Le rettifiche di valore su attività materiali sono da ascriversi, per il 91,16%, ad attività materiali detenute per uso funzionale, e per l'8,84% ad attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta in decremento del 2,49% (-26 migliaia di euro), rispetto al saldo del primo semestre 2008. Sezione 12 - Rettifiche / Riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Attività / Componente reddituale Amm.to Rettifiche di valore per det.to (b) (a) Risultato netto Risultato netto (a+b-c) al (a+b-c) al Riprese di valore (c) 30-giu-09 30-giu-08 A. Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall'azienda - Altre A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale 41 0 0 41 39 0 41 0 0 0 0 0 41 0 39 0 0 0 0 0 41 0 0 41 39 Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano esclusivamente licenze software acquisite all'esterno. La voce si presenta sostanzialmente invariata rispetto al saldo del periodo precedente. 128 Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 13.1 Altri oneri di gestione: composizione Altri oneri di gestione 30-giu-09 Spese manutenzione immobili non strumentali 30-giu-08 Variazioni Var. in % 0 19 (19) (100,00%) Sopravvenienze passive varie 311 139 172 123,74% Ammortamento dei costi di allestimento di immobili di terzi 338 343 (5) (1,46%) 11 8 3 0,00% 660 509 151 29,67% Altri oneri finanziari procedura Dettaglio Totale Gli Altri oneri di gestione presentano un incremento di 151 mila euro (+29,67%) rispetto al 30 Giugno 2008. La principale variazione è imputabile alla sottovoce Sopravvenienze passive, che nel primo semestre 2009 sono aumentate di 172 migliaia di euro. 13.2 Altri proventi di gestione: composizione Altri proventi di gestione Fitti attivi su immobili non strumentali 30-giu-09 30-giu-08 Variazioni Var. in % 75 77 (2) (2,60%) Recuperi di imposte 3.244 2.970 274 9,23% Recuperi di spese assicurative (7,85%) 1.209 1.312 (103) Recuperi di spese ripetibili su crediti 546 394 152 38,58% Recuperi di spese varie 619 748 (129) (17,25%) Sopravvenienze attive 137 441 (304) (68,93%) 5.830 5.942 (112) (1,88%) Totale Gli Altri proventi di gestione presentano un decremento dell'1,88%. La variazione è da imputarsi principalmente alla riduzione delle Sopravvenienze attive (-68,93%). Il recupero di imposte è pressoché coincidente con l'aumento delle stesse segnalato tra le Altre spese amministrative. 129 Sezione 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Componente reddituale/Valori A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altre variazioni positive B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altre variazioni negative Risultato netto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220 La voce non è valorizzata. Sezione 16 - Rettifiche di valore dell'avviamento - Voce 230 Alla data del 30 Giugno 2009 la voce non è valorizzata. 130 Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Componente reddituale/Valori A. Immobili Var. in % 0 0 n.d. - Utili da cessione 0 0 n.d. - Perdite da cessione 0 0 n.d. 0 1 (100,00%) - Utili da cessione 0 1 (100,00%) - Perdite da cessione 0 0 n.d. 0 1 (100,00%) B. Altre attività Risultato netto Le plusvalenze realizzate nel corso dell'anno 2008 sono relative alla vendita di alcuni beni mobili, quali computers obsoleti per lo svolgimento dell'attività bancaria ad associazioni culturali e circoli ricreativi. 131 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio Il seguente schema mostra la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo di bilancio per quanto attiene IRES ed IRAP. Calcolo delle imposte correnti, anticipate e differite effettivamente dovute IRES 27,5% (A) Utile di esercizio 40.014 IRAP 4,82% Totali 40.014 (B) Accantonamento a Fondo Imposte (IRES ed IRAP) 15.193 4.800 (C) Riallineamento base imponibile teorica IRAP 42.171 96.486 (D) Base imponibile teorica 57.364 101.286 (E) Imposta Teorica di competenza 15.775 4.882 (582) (82) (664) 15.193 4.800 19.993 Differenziale di imposta Imposta accantonata nell'esercizio Si precisa che è stata restituita l'eccedenza del fondo imposte IRES ed IRAP risultante dopo aver versato i saldi 2008 per complessivi euro 664 mila. La tabella espone le imposte correnti di competenza del primo Semestre 2009 calcolate per complessivi euro 15.775 migliaia. A fronte di tale stima è stato effettuato un accantonamento di euro 15.193 migliaia. Per quanto riguarda l'IRAP il calcolo puntuale ha determinato un'imposta di competenza di euro 4.882 migliaia a fronte del quale è stato effetuato un accantonamento di euro 4.800 inferiore di euro 82 mila. 132 Sezione 19 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dimissione al netto delle imposte - Voce 280 La sezione viene avvalorata mostrando l'utile netto realizzato sulla vendita delle azioni Terleasing Spa, ora Terfinance Spa, effettuata nel mese di marzo 2008 a favore della società Vega Management Srl. 19.1 Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Componenti reddituali/Valori 1. Proventi 0 0 2. Oneri 0 0 3. Risultato delle valutazioni del gruppo di attività e delle passività associate 0 0 4. Utili (perdite) da realizzo 0 8187 5. Imposte e tasse 0 -137 0 8.050 Utile (perdita) La voce nel 2008 accoglieva la plusvalenza realizzata dalla cessione alla società Vega Management Srl del 76,90% delle azioni della Terleasing Spa. La plusvalenza viene esposta al netto dell'imposta IRES per euro 137 mila. Nella tabella successiva viene fornito il dettaglio del conteggio dell'imposta IRES calcolato su tale plusvalenza. 19.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività/passività in via di dismissione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Componente/Valori 1. Fiscalità corrente 0 (137) 2. Variazioni delle imposte anticipate (+/-) 0 0 3. Variazione delle imposte differite 0 0 4. Imposte sul reddito di esercizio (-1+/-2+/-3) 0 (137) 133 Sezione 21 - Utile per azione 21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito La banca non ha elementi diluitivi del capitale. 21.2 Altre informazioni Il numero medio di azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio è pari a 50 milioni di azioni. Per ogni azione viene distribuito il dividendo teorico unitario di euro 0,14. Data Valore Utile netto per azione Descrizione 30-giu-09 0,376 Utile netto per azione 30-giu-08 0,452 134 PARTE D - INFORMATIVA DI SETTORE Sulla base della facoltà concessa dal paragrafo 4 dell'IFRS 8, l'informativa di settore viene fornita esclusivamente a livello consolidato. Parte E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali L’approvazione definitiva del Nuovo Accordo sul Capitale e la successiva entrata in vigore della nuova regolamentazione, hanno dato nuovo impulso alle attività finalizzate per cogliere le significative opportunità gestionali ed operative che derivano dall’adozione di metodologie di controllo e gestione dei rischi favorite dall’Accordo, al fine di un'amministrazione ottimale del capitale regolamentare. La crescente importanza che sta assumendo l’attività di controllo dei rischi e le esigenze, anche competitive, di una gestione aziendale fondata sulla valutazione della rischiosità della Clientela, nonché la considerazione dei nuovi obblighi normativi relativi alla conformità regolamentare, ha portato alla creazione di un'Area denominata "Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance" che comprendesse al suo interno i tre Servizi citati al fine di realizzare una più efficiente ed efficace operatività. A tale Area è affidato il compito di sviluppare le metodologie e gli strumenti connessi all'identificazione, valutazione e controllo dei rischi aziendali allo scopo di minimizzare l’esposizione alla rischiosità che caratterizza l’attività bancaria e al fine di salvaguardare il Patrimonio dell’Istituto. In particolare è stato creato il Servizio Compliance, con incarichi specifici inerenti il controllo del rispetto della normativa interna ed esterna di interesse della Banca e sono stati consolidati gli obiettivi dell’Ufficio Controllo Rischi di Credito, creato nel 2006, che, nello specifico, assolve al compito di assicurare il controllo dei rischi di credito mediante l’individuazione ed il monitoraggio delle relazioni che presentano irregolarità andamentali ed ha cura, inoltre, di ridurre o prevenire l’innalzamento del livello di rischio delle posizioni che presentano sintomi di difficoltà. Banca Tercas continua infatti ad essere attenta ai bisogni del territorio in cui opera. Le politiche creditizie e commerciali hanno confermato l'intenzione di rivolgersi alle famiglie e alle piccole imprese come target di clientela privilegiata puntando sull’aspetto relazionale quale elemento di distinzione della propria attività di banca locale. In particolare, l’offerta di prodotti a favore delle famiglie si è ampliata con l’introduzione di nuovi “mutui residenziali”, conti a pacchetto specifici ed il lancio delle Gestioni Patrimoniali a marchio proprio. 2. Politiche di gestione del rischio di credito Il primo pilastro del Nuovo Accordo sul Capitale definisce le regole per la determinazione del capitale minimo richiesto in funzione dei rischi assunti nell’attività creditizia della Banca. In particolare, il focus riguarda il rischio di credito, rappresentato dalla possibilità che un debitore non adempia, in tutto o in parte, alle proprie obbligazioni (c.d. "default"). Dal punto di vista logico, misurare tale rischio significa misurare la perdita che la Banca potrebbe subire al verificarsi dell’inadempimento. Tale perdita potrebbe essere generata non solo da un mancato recupero delle somme dovute (in conto capitale e/o interesse) ovvero dall’insolvenza in senso stretto, ma anche dalla riduzione del valore di mercato di un portafoglio crediti conseguente ad un deterioramento del merito creditizio della controparte. La Banca attribuisce grande importanza al presidio del rischio di credito: al fine di garantire la stabilità finanziaria e patrimoniale necessaria per l’operatività aziendale, si è investito, in questi anni, in progetti e strumenti volti a migliorare i sistemi di gestione, misurazione, valutazione e monitoraggio del rischio di credito sia per allinearsi ai nuovi standard regolamentari sia, in ambito strategico, per migliorare l’allocazione del Patrimonio. Sono in fase avanzata le attività pianificate a livello consortile con il fornitore di servizi informatici. In particolare, i progetti in corso mirano: · alla realizzazione di modelli interni di rating; · all'utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio; · al monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio; Con riferimento all'aspetto regolamentare, le attività attualmente in corso sono coerenti con l'obiettivo di adottare, nel medio termine, un approccio di tipo "IRB foundation". Nel corso del 2006 è stato sviluppato un modello di rating interno i cui presupposti si basano su variabili quantitative e qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura del debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in relazione al tipo di società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o ordinaria). Tale modello, ancora in fase di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico-quantitativi e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizione maggiore di zero. Per quanto riguarda il calcolo dei Requisiti Minimi Patrimoniali, le stime effettuate evidenziano un impatto limitato da parte del Nuovo Accordo sul Capitale: in particolare, l'assorbimento patrimoniale complessivo rimane invariato, compensato, a parità di credito erogato, dalla migliore ponderazione del portafoglio crediti ben frazionato e garantito. 2.1 Aspetti organizzativi I principi elementari che caratterizzano il processo di gestione del rischio di credito all'interno della Banca si fondano sulla chiara separazione delle funzioni deputate all'erogazione del credito da quelle deputate ai controlli di primo e secondo livello del rischio di credito. 135 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo La Banca utilizza sia strumenti tradizionali che innovativi per la misurazione ed il controllo del rischio di credito con riferimento ai portafogli performing e non performing. Per quanto riguarda i sistemi più recenti, è in corso di avanzata sperimentazione per il segmento Corporate, un sistema di valutazione interno della clientela che assegna un rating alla controparte sulla base di informazioni quantitative e qualitative. Il progetto è definito a livello consortile con il fornitori dei servizi informatici. Per quanto riguarda i segmenti dei Privati Consumatori e delle Small Business è in fase di rilascio un "modulo di accettazione" da utilizzare in fase di erogazione dei finanziamenti nell'ambito del sistema elettronico di valutazione della pratica Retail che si sta realizzando. Per un continuo ed attento monitoraggio dell'esposizione creditizia della Banca è utilizzato il Credit Position Control (CPC), uno strumento che consente la valutazione dell'andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi, differenziati per tipo cliente, forma tecnica e gravità. Tale strumento consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, rilevabile anche per filiale, area e per l'intero Istituto. L'indice CPC costituisce altresì la componente andamentale del complesso modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici. Il profilo di rischio contenuto è confermato dalla stazionarietà del giudizio medio andamentale sul valore 10 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta l'assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo). I principali settori hanno mantenuto una qualità creditizia positiva. In particolare, il segmento Corporate, che pur rappresentando appena il 3,51% della clientela, pesa per il 62,26% sul totale utilizzi, ha dato evidenza di un giudizio positivo pari a 27; il Retail, che pesa ben l’84,66% sul totale della clientela, ma genera appena il 13,96% degli impieghi della Banca, ha visto modificata la sua posizione con un giudizio di 11. Si riporta si seguito uno schema riepilogativo sulla composizione del portafoglio al 30 Giugno 2009 per giudizi medi, per utilizzo di cassa e di firma e per tipologia di clienti. Portafoglio 30.06.2009 Giudizi medi Composiz. In Utilizzo cassa Numero clienti % e firma Numero in % Famiglie 11 364.915 170.551 13,96% 84,66% Imprese private (corporate) 27 1.627.144 7.065 62,26% 3,51% Artigiani e Altre famiglie 23 213.863 13.627 8,18% 6,76% Unità o società art. altre 25 239.070 4.880 9,15% 2,42% 168.463 5.332 6,45% 2,65% 2.613.455 201.455 100,00% 100,00% Altro Totale 24 Al fine di attuare un controllo efficace sulle posizioni più problematiche è stato completata la messa a regime del sistema gestionale automatizzato per la gestione delle relazioni aventi un giudizio individuale maggiore di 70 e un'esposizione superiore a 75.000 euro. Esso consente altresì di monitorare l'avanzamento e l'efficacia delle azioni eventualmente poste in essere per la migliore tutela delle ragioni della Banca. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Il Nuovo Accordo di Basilea riconosce che il rischio connesso ad una esposizione creditizia può essere controllato e ridotto con soluzioni ulteriori rispetto alle garanzie reali e personali e cioè ricorrendo ad una gamma di strumenti più vasta e sofisticata, ricompresi in genere sotto il nome di “derivati creditizi”, nonché attraverso il ricorso alla garanzia di idonei Consorzi Fidi. Perché una garanzia possa essere riconosciuta nel calcolo del patrimonio di vigilanza e possa così concorrere a minimizzarne l’assorbimento, devono esserle, infatti, riconosciuti determinati requisiti economici e legali. La tipologia di garanzia che maggiormente interessa la Banca è rappresentata dall’ipoteca di primo grado e/o successivo su beni immobili residenziali e non, acquisita principalmente nell'ambito del comparto Retail e dei finanziamenti ad imprese di costruzione; nell’ambito delle garanzie reali inoltre, sono frequenti i pegni su titoli e contanti. Per ciò che concerne le garanzie reali immobiliari, è stata sviluppata una procedura interna con l'obiettivo di raccogliere, in forma più strutturata di quanto fatto in passato, le informazioni relative sia al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, sia agli immobili in garanzia. Tale procedura potrà essere utile, in futuro, anche ai fini della rivalutazione periodica delle garanzie stesse, così come previsto dal nuovo schema normativo. Le tipologie di garanzie personali maggiormente richieste sono rappresentate dalle "fideiussioni specifiche" e dalle "fideiussioni omnibus limitate", rilasciate prevalentemente dall'imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate. Assume un certo rilievo anche il fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici Consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende associate. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni interne delle posizioni in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come previsto dalla normativa emanata dall'Organo di Vigilanza. L'attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni di anomalia viene effettuata sulla base di un regolamento interno che disciplina puntualmente il trasferimento ad un certo stato amministrativo di controllo al verificarsi di determinate anomalie: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri, invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito dell'attività di monitoraggio andamentale delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare tempestivamente lo stato di anomalia del rapporto, potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia. La coerenza dell'inserimento di una posizione in uno degli stati di anomalia rispetto a quanto previsto dal regolamento interno viene assicurata da una verifica periodica effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare interno all'intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l'effettivo stato amministrativo di controllo utilizzato. Allo stesso modo viene effettuata la valutazione dell'adeguatezza delle rettifiche di valore poste in essere rispetto a quanto previsto dallo stesso regolamento interno. Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il passaggio verso stati interni meno gravi attraverso una valutazione soggettiva ed analitica ed, in ultima ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale. Pubblicità delle informazioni Le informazioni relative ai dati contabili di Banca Tercas Spa vengono pubblicate sul sito internet della banca (www.tercas.it) ed attraverso un comunicato stampa emanato immediatamente dopo il Consiglio di Ammnistrazione che ha approvato i documenti. Le informazioni sono pubblicate almeno una volta l'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio. 136 A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE Totale (Esposizione Netta) Altre attività Rischio Paese Esposizioni scadute Esposizioni ristrutturate Incagli Portafogli / Qualità Sofferenze A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia 1. Attività Fin. det. per la negoziazione 462 0 0 0 3.057 170.819 174.338 2. Attività Fin. disponibili per la vendita 0 0 0 0 29 104.712 104.741 3. Attività Fin. det. fino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso la clientela 0 0 0 0 5 79.846 79.851 15.160 47.291 0 42.516 31 2.899.628 3.004.626 6. Attività Fin. valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 0 7. Attività Fin. in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 Totale 30.06.2009 15.622 47.291 0 42.516 3.122 3.255.005 3.363.556 Totale 31.12.2008 13.089 36.321 0 11.328 3.390 3.303.353 3.367.481 Si precisa che all'interno della categoria "sofferenze" è presente un mutuo cartolarizzato per 44 migliaia di euro, nella categoria "incagli" i mutui cartolarizzati sono pari ad euro 1.061 mila e all'interno delle "esposizioni scadute" mutui cartolarizzati per complessivi euro 2.867 migliaia. Garanzie Reali (1) 137 A.1.2 Distribuzione delle Attività Finanziarie per Portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) 1. Att. Fin. det. per la neg. HFT 462 0 Totale (esposizione netta) Esposizione netta Esposizione lorda Rettifiche di portafoglio Altre attività Esposizione netta Esposizione lorda Portafogli / Qualità Rettifiche specifiche Attività deteriorate 462 X X 173.876 174.338 2. Att. Fin. dis. per la vend. AFS 0 0 0 104.741 0 104.741 104.741 3 Att. Fin. det. fino alla scad. HTM 0 0 0 0 0 0 0 4. Crediti verso banche 0 0 0 79.851 0 79.851 79.851 5. Crediti vs la Clientela 152.597 47.629 104.968 2.910.177 10.519 2.899.658 3.004.626 6. Att. Fin. val. al "fair value" 0 0 0 X X 0 0 7. Att. Fin. in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 X X 0 0 Totale 30.06.2009 153.059 47.629 105.430 3.094.769 10.519 3.258.126 3.363.556 Totale 31.12.2008 93.271 32.533 60.738 3.113.211 12.664 3.306.743 3.367.481 138 A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Tipologie Esposizione / Valori Rettifiche di Valore Specifiche Esposizione Lorda Rettifiche di valore di Portafoglio Esposizione Netta A. ESPOSIZ. PER CASSA a) Sofferenze 12 0 0 12 b) Incagli 0 0 0 0 c) Esp. ristrutturate 0 0 0 0 d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese f) Altre attività TOTALE A 0 0 0 0 2.841 0 0 2.841 143.856 0 0 143.856 146.709 0 0 146.709 0 0 0 0 6.806 0 0 6.806 6.806 0 0 6.806 B. ESPOSIZ. FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre TOTALE B Si precisa che le esposizioni verso banche includono anche i dati delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "per la vendita") rappresentate da titoli. 139 A.1.4 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali / Categorie Sofferenze A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento Esposiz. Ristrutt. Incagli Esposiz. scadute Rischio Paese 12 0 0 0 2 0 0 0 0 5 B.1 ingressi da esposizioni in bonis 0 0 0 0 0 B.2 trasf.ti da altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 0 B.3 altre variazioni in aumento 0 0 0 0 5 C. Variazioni in diminuzione 0 0 0 0 2 C.1 uscite verso esposizioni in bonis 0 0 0 0 0 C.2 cancellazioni 0 0 0 0 0 C.3 incassi 0 0 0 0 2 C.4 realizzi per cessioni 0 0 0 0 0 C.5 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 0 C.6 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0 12 0 0 0 5 D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 140 A.1.5 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali / Categorie Sofferenze A. Esposiz. Ristrutt. Incagli Esposiz. Scadute Rettifiche complessive iniziali 0 0 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0 B. Variazioni in aumento 0 0 0 0 B.1 rettifiche di valore 0 0 0 0 B.2 trasf.ti da altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 B.3 altre variazioni in aumento 0 0 0 0 C. Variazioni in diminuzione 0 0 0 0 C.1 riprese di valore da valutazione 0 0 0 0 C.2 riprese di valore da incasso 0 0 0 0 C.3 cancellazioni 0 0 0 0 C.4 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 C.5 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 D. Rettifiche complessive finali 0 0 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0 141 A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizione / Valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta A. ESPOSIZ. PER CASSA a) Sofferenze 48.354 32.744 0 15.610 b) Incagli 59.497 12.205 0 47.292 c) Esposizione ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese f) Altre attività TOTALE A B. ESPOSIZ. FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre TOTALE B 0 0 0 0 45.198 2.681 0 42.517 281 0 25 256 3.121.666 0 10.494 3.111.172 3.274.996 47.630 10.519 3.216.847 5.680 244 0 5.436 332.087 0 230 331.857 337.767 244 230 337.293 Si precisa che le esposizioni verso clientela includono i dati delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "per la vendita") e la voce 70 di Stato Patrimoniale Attivo ("crediti verso clientela") a meno delle esposizioni vs banche rappresentate da titoli incluse nella tabella B.4. 142 A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali / Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento Sofferenze B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione Rischio Paese Totale 47.369 0 13.092 501 93.760 0 230 0 157 0 0 17.380 64.115 0 81.891 1 163.387 0 29.309 0 66.316 0 95.625 16.184 25.130 0 10.299 0 51.613 1.196 9.676 0 5.276 1 16.148 1.824 51.987 0 49.785 221 103.817 0 7.473 0 18.237 0 25.710 C.1 uscite verso esposizioni in bonis C.2 cancellazioni Esposiz. scadute 32.798 B.1 ingressi da esposizioni in bonis B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate Esposiz. Ristrutt. Incagli 57 0 0 0 0 57 1.767 14.057 0 6.418 22 22.242 0 0 0 0 0 0 C.5 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 26.483 0 25.130 0 51.613 C.6 altre variazioni in diminuzione 0 3.974 0 0 199 3.974 48.354 54 59.497 1.118 0 0 45.198 2.881 281 0 153.330 0 C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute nonGaranzie Reali (1) A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali / Categorie Sofferenze Esposiz. Ristrutt. Incagli Esposiz. Scadute Rischio Paese Totale Rettifiche A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 19.721 0 11.048 24 0 0 1.764 27 26 0 32.559 0 B. Variazioni in aumento 13.542 6.447 0 1.702 0 21.691 B.1 rettifiche di valore 8.506 5.520 0 1.293 0 15.319 B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate 5.036 778 0 261 0 6.075 0 149 0 148 0 297 519 5.290 0 785 0 6.594 B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione 0 0 0 0 0 0 481 0 0 0 0 481 38 0 0 0 0 38 C.4 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 5.290 0 785 0 6.075 C.5 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0 0 32.744 10 12.205 56 0 0 2.681 13 26 47.656 0 C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI Le presenti tavole non sono compilate in quanto non vengono utilizzati rating interni e esterni nella gestione del rischio di credito. 143 Parte F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA A. Informazioni di natura qualitativa La comprensione della consistenza e delle dinamiche del Patrimonio della Banca al 30 Giugno 2009, non può prescindere dalla considerazione degli interventi, su di esso effettuati, per la transizione ai nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS. Si riassumono quindi, brevemente, le principali variazioni del patrimonio aziendale a seguito dell'adozione degli IAS-IFRS: - con l'adeguamento alla data del 1° gennaio 2004, che ha interessato, principalmente, il comparto immobiliare e i fondi del personale, il patrimonio si è incrementato di circa 8.354 migliaia di euro; - le modifiche alle movimentazioni di natura civilistica degli elementi patrimoniali effettuate nell'anno 2004 rispetto a quanto previsto da principi IAS/IFRS vigenti, in particolare quella relativa alle movimentazioni del fondo rischi su crediti, del fondo rischi bancari generali e della riserva straordinaria per oneri relativi alla prima di cartolarizzazione, relativa ai crediti non performing (realizzata con la società veicolo Kreos Srl), hanno comportato una variazione negativa delle riserve patrimoniali pari a 8.879 migliaia di euro, controbilanciata da un incremento dell'utile d'esercizio IAS, di 4.978 migliaia di euro; - l'adeguamento al 1° gennaio 2005 degli strumenti finanziari di cui ai principi IAS 32 e 39, ha comportato, in termini di impatti patrimoniali, una ulteriore variazione di 1.574 migliaia di euro. Il patrimonio della Banca, che nel bilancio approvato al 31 dicembre 2004 era pari a 254.735 migliaia di euro, è stato così rideterminato, al 1° gennaio 2005, in 260.761 migliaia di euro. Lo stesso nel bilancio 2005 era pari a 277.632 migliaia di euro. Alla data del 30 Giugno 2009 il Patrimonio Individuale di Banca Tercas Spa si determina in euro 338.884 migliaia. B. Informazioni di natura quantitativa PROSPETTO DI ANALISI DELLE DISPONIBILITA' E DEGLI UTILIZZI DELLE RISERVE DI PATRIMONIO NETTO AI SENSI DELL'ART. 2427 N.4 CODICE CIVILE Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei periodi precedenti Natura/Descrizione Capitale sociale Possibilità di utilizzazione Importo Quota disponibile copertura perdite altre ragioni = = 46.092 = = = = 26.000 = = 18.661 46.092 = A-B-C = 5.200 B 5.200 = = 52.934 A-B 52.934 = = 116.597 A-B-C 116.597 = = 587 A-B-C 587 = = 67.361 A-B-C 67.361 = = 4.871 441 A-B-C = 4.871 = = = = = = = = = = = Riserve di capitale - Riserva azioni proprie - Riserva sovrapprezzo di emissione Riserva Legale Riserva Statutaria Riserva Straordinaria Riserva per dividendi su azioni proprie Riserva F.T.A. Riserva di valutazione - riserva da valutazione in applicaz di Leggi di rivalutazione mo - riserva da valut. Titoli AFS Azioni proprie detenute (18.661) Utile 30 Giugno 2009 18.801 Totale Quota non distribuibile Residua quota distribuibile A-B-C 18.801 338.884 65.914 272.970 Legenda: A - per aumento di capitale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai Soci 144 Rapporto fra utile civilistico e utile di vigilanza dati espressi in unità di euro Utile civilistico - a dedurre: dividendi - a dedurre: contributi a f. erog. speciali Utile ai fini del Patrimonio di Vigilanza 18.801 7.000 150 25.951 SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 Patrimonio di vigilanza A. Informazioni di natura qualitativa B. Informazioni di natura quantitativa Patrimonio di vigilanza individuale A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 30 Giu. 2009 326.220 B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: B.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) 0 B.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) (2.090) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre 324.130 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (3.223) E. Totale patrimonio di base (TIER 1) 320.907 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 99.434 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi 0 G.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi 0 H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre 99.434 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (3.223) L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) 96.211 M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 0 417.117 0 417.117 145 2.2 Adeguatezza patrimoniale B. Informazioni di natura quantitativa ADEGUATEZZA PATRIMONIALE - INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Importi non ponderati 30 Giu. 2009 A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE Importi pond./requisiti 30 Giu. 2008 30 Giu. 2009 30 Giu. 2008 4.813.616 5.067.398 2.611.065 2.415.586 4.813.616 5.067.398 2.611.065 2.415.586 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Cartolarizzazioni 0 0 0 0 149.943 144.935 4.534 2.940 4.534 0 0 2.940 0 0 B.3 RISCHIO OPERATIVO 22.351 15.261 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato 22.351 0 0 15.261 0 0 1. Metodologia standardizzata B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE B.2 RISCHI DI MERCATO 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI B.5 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI (B1+B2+B3+B4) 0 0 176.828 163.136 2.947.123 10,89% 14,15% 2.718.933 11,80% 15,34% C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Patr. di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio pond. (Total capital ratio) Parte G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA Alla data di bilancio non ci sono operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda. 146 Parte H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Ai sensi del Principio contabile IAS 24, per operazione con parte correlata si intende un trasferimento di risorse, servizi e obbligazioni fra entità indipendentemente dal fatto che sia pattuito un corrispettivo. Una parte è correlata se: a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto o detiene una partecipazione nell' entità tale da poter esercitare un'influenza notevole (potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto, solitamente segnalato dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione o nell'organo equivalente e dalla partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili) su quest'ultima o controlla congiuntamente l'entità; b) è una società collegata; c) è una joint venture in cui l'entità è una partecipante; d) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o la sua controllante; e) è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d); (f) se è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui ai punti (d) e (e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti di voto; (g) se è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità o di una qualsiasi altra entità o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata. Banca Tercas Spa è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e fa parte del Gruppo Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. La Fondazione possiede, alla data di bilancio, n. 32,5 milioni di azioni della Cassa, del valore nominale unitario di 0,52 euro cadauna, pari al 65% dell'intero Capitale Sociale. 1.1 Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti Voci / Valori Compensi agli Amministratori Compensi ai Dirigenti Totale 1.2 177 690 867 Informazioni sui compensi dei Sindaci Voci / Valori Compensi ai Sindaci: Totale 2. 30.06.2009 30.06.2009 48 48 Informazioni sulle transazioni con parti correlate Come riportato nella relazione degli Amministratori, al 30 Giugno 2009 sono in essere una serie di rapporti patrimoniali con le seguenti società controllate: - Terbroker Srl: registra conti correnti attivi con la Capogruppo per 2.516 migliaia di euro, crediti commerciali per euro 105 migliaia relativi a consulenze di intermediazione assicurativa, un debito per il costo del personale in distacco pari ad euro 23 migliaia. - So.gi.ter Srl: registra un conto corrente attivo con la Capogruppo per 111 migliaia di euro, obbligazioni in portafoglio per 165 migliaia di euro e un mutuo passivo per 2.163 migliaia di euro; - Adriatico Finance Sme Srl:evidenzia crediti verso Banca Tercas derivanti dai ratei attivi per incassi delle rate dei mutui (4.206 migliaia di euro) e dei ratei su swap (euro 32 migliaia di euro); nel passivo rileva debiti generati dall'elisione tra i titoli Abs e il debito residuo per euro 37.706 migliaia, un mutuo passivo pari ad euro 3.132 e debiti per ratei swap pari 60 euro mila; la stessa società veicolo, relativamente al secondo patrimonio separato gestito, riveniente dalla cartolarizzazione dei crediti della Terfinance Spa, alla data del 30 Giugno 2009, ha un conto corrente passivo con Banca Tercas pari a 7.984 migliaia di euro, e risulta aver emesso obbligazioni ABS per un ammontare di 118.995 migliaia di euro interamente sottoscritte da Banca Tercas Spa; - Adriatico Finance Rmbs Srl: evidenzia crediti verso Banca Tercas per migliaia di euro, derivanti dalla somma dei ratei attivi per incassi delle rate dei mutui (2.552 migliaia di euro) e dei ratei su swap (euro 321 migliaia); nel passivo rileva debiti generati dall'elisione tra i titoli Abs e il debito residuo per euro 40.533 migliaia, un mutuo passivo pari a 3.986 migliaia di euro e debiti per ratei swap pari ad euro 433 migliaia; Le due società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance RMBS Srl, costituite per porre in essere l'operazione di cartolarizzazione dei mutui in bonis di Banca Tercas, sono entrambe considerate "parti correlate" anche se su di esse non si esercita controllo giuridico. Rientrano nel perimetro di consolidamento per le sole poste di bilancio costituenti il patrimonio separato delle società. Vengono, infatti, consolidate anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione in esse, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. Si ricorda che il SIC 12 (standing interpretations committee) prevede espressamente l'obbligo di consolidare una società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell'interesse dell'entità finanziaria e quando le sue attività siano gestite in relazione alle esigenze aziendali di quest'ultima. Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo si precisa che, alla data di redazione della presente Relazione, risultano in essere conti correnti attivi per euro 346 migliaia, operazioni di pronti contro termine attivi per 10.196 migliaia di euro, obbligazioni Banca Tercas per euro 9.173 migliaia oltre a garanzie ricevute dalla Banca per euro 113 migliaia. Tutte le operazioni con le parti correlate sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e, comunque, a valori di mercato. In caso di operazioni poste in essere a tassi fuori mercato o in caso di operazioni infruttifere, sono state rilevate a Conto Economico perdite per operazioni sottosoglia, così come espressamente previsto dallo IAS 39. 147 2.1 Attività verso parti correlate Voci / Valori Crediti vs banche: depositi e conti correnti Crediti vs la clientiela: titoli di debito, fin.ti, altre Altre Attività finanziarie Totali Società del Gruppo Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Soggetti Controllanti Totali 0 214.500 141 0 0 0 0 13.671 0 0 228.171 141 214.641 0 13.671 228.312 2.2 Passività con parti correlate Voci / Valori Debiti vs banche: depositi e conti correnti Debiti vs la clientela: conti correnti, depositi, P/T Altre Passività finanziarie (obbligazioni) Totali Società del Gruppo Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali 0 2.633 6.923 0 10.542 9.173 0 9.543 338 0 22.718 16.434 9.556 19.715 9.881 39.152 2.3 Garanzie rilasciate a favore di parti correlate Voci / Valori Società del Gruppo Garanzie rilasciate Totali Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali 0 113 708 821 0 113 708 821 2.4 Aspetti reddituali Di seguito si riporta una sintesi delle componenti economiche che sono state generate nel corso del primo semestre 2009 da rapporti intrattenuti con società del Gruppo Tercas e con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. Voci / Valori Interessi attivi Interessi passivi Commissioni attive Commissioni passive Altri proventi ed oneri Spese amministrative Totali Società del Gruppo Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali 3.230 (1.833) 59 0 (336) 0 0 (139) 1 0 0 0 354 (214) 29 (3) 0 (23) 3.584 (2.186) 89 (3) (336) (23) 1.120 (138) 143 1.125 148 2.5 Incidenza delle operazioni con parti correlate In aggiunta a quanto previsto dallo IAS 24 si riportano le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con le parti correlate hanno sulla situazione economica, patrim Parti correlate Voci / Valori Totale al 30.06.09 Valore assoluto % a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al "fair value" Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino a scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Altre attività Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Altre passività 174.338 0 104.741 0 79.851 3.004.626 58.616 153.657 1.832.529 1.008.432 1.853 79.535 0 0 0 0 0 228.171 141 0 22.718 16.434 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 7,59% 0,24% 0,00% 1,24% 1,63% 0,00% 0,00% 88.586 (28.363) 19.461 (629) (45.694) 5.170 3.584 (2.186) 89 (3) (23) (336) 4,05% 7,71% 0,46% 0,48% 0,05% (6,50%) b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del conto economico Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Commissioni attive Commissioni passive Spese amministrative Altri oneri e proventi di gestione 149 ALLEGATI RELAZIONE SEMESTRALE 2009 Informativa relativa ai compensi spettanti, per le attività svolte nel corso del primo semestre 2009, alla società di revisione contabile Deloitte & Touche Spa e società appartenenti al suo network ai sensi dell'art. 149 duo decies del D.Lgs 58/98. Servizi di revisione contabile e attestazione Revisione contabile Altri servizi Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali Consulenza operazioni di cartolarizzazione Soggetto che ha erogato il servizio Deloitte & Touche S.p.A. Soggetto che ha erogato il servizio Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Destinatario Banca Tercas Spa 34.300 Destinatario Banca Tercas Spa Banca Tercas Spa Totale attività di revisione contabile e attestazione Totale altri servizi Importi 5.520 34.300 5.520 153 ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 30/06/2009 SOCIETA' AG.EN.A ALFA SPA AUTOSTRADE DEI PARCHI BANCA D'ITALIA BANCA INTERREGIONALE CENTRO FACTORING CENTRO IPERBARICO SVILUPPO ITALIA ABRUZZO SPA CONS. SVIL. IND/LE TE. C.S.E. S.c.a r.l. EUROCASSE SIM SPA FI.R.A. SPA FI.R.A. SERVIZI SPA GRAN SASSO LAGA SRL INTESA SAN PAOLO SPA ISVEIMER SPA MPS MERCHANT SPA SAGA SPA SIA-SSB SPA SITEBA SPA SWIFT ( Estero) TERCAS SICAV LUX (estero) TERFINANCE SPA ASSICURATRICE MILANESE SPA TOTALE SO.GI.TER. SRL TERBROKER SRL TOTALE VOCE 100 ATTIVO CAPITALE SOCIALE 20.000,00 706.350,00 36.750.000,00 156.000,00 17.137.500,00 25.200.000,00 284.051,29 4.126.886,00 20.400,06 10.000.000,00 2.220.000,00 5.100.000,00 1.000.000,00 28.305,00 6.161.652.830,84 62.373.801,21 118.857.143,00 6.130.600,00 22.091.286,62 2.600.000,00 10.845.000,00 46.878.024,15 11.164.973,90 8.840.000,00 2.000.000,00 104.000,00 N. AZIONI/QUOTE V.N.UNITARIO NS. AZIONI 20.000 13.850 73.500.000 300.000 34.275 6.300.000 550 79.901 12 10.000.000 1.000.000 10.000.000 54.855 11.849.332.367 122.301.571 457.142.857 1.188.101 169.932.974 5.000.000 86.341 9.551.193 216.166 17.000.000 1,00 51,00 0,50 0,52 500,00 4,00 516,46 51,65 1.700,01 1,00 2,22 0,51 0,52 0,52 0,51 0,26 5,16 0,13 0,52 125,61 4,91 51,65 0,52 1.400,00 2.200,00 113.001,00 115,00 5.141,00 2.140,00 40,00 2.345,00 1,00 1,00 1.600,00 980.000,00 1,00 3.000,00 1.269.803,00 75.173,00 2.700,00 9.381,00 91.501,00 7.251,00 6,00 3.000,00 41.556,00 1.698.300 1 200.000 2.000.000,00 0,52 1,00 175.400,00 V.N. PARTECIPATA 1.400,00 112.200,00 56.500,50 59,80 2.570.500,00 8.560,00 20.658,28 121.119,23 1.700,01 480.000,00 3.552,00 499.800,00 150.000,00 1.547,99 660.297,56 38.338,23 702,00 48.405,95 11.895,13 3.770,52 753,64 35.250,00 2.146.367,40 883.116,00 7.856.494,23 2.000.000,00 91.208,00 2.091.208,00 VALORE BILANCIO % INT 1.400,00 85.118,55 1,13 59,39 2.570.500,00 12.046,92 0,40 121.109,12 2.225.323,20 469.518,00 150.000,00 1.287,30 2.915.594,67 0,75 1.020,60 50.966,97 4.082,77 3.795,83 625,00 35.940,00 4.680.452,28 19.671.910,40 33.000.753,28 7,00 15,88 0,15 0,04 15,00 0,03 7,27 2,93 8,33 4,80 0,16 9,80 15,00 5,47 0,01 0,06 0,00 0,79 0,05 0,15 0,01 0,08 19,22 9,99 3.030.556,00 123.730,97 3.154.286,97 100,00 87,70 DISLOCAZ. EMITTENTE EMITTENTE CAVEAU CAVEAU EMITTENTE EMITTENTE EMITTENTE CAVEAU EMITTENTE EMITTENTE EUROSISTEM CAVEAU EMITTENTE EMITTENTE EMITTENTE CAVEAU EUROSISTEM EMITTENTE INTESA EMITTENTE EMITTENTE EMITTENTE CAVEAU CAVEAU EMITTENTE EMITTENTE 154 PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA TERCAS S.P.A. AL 30.06.2009 Immobili 2009 - Tercas spa Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 Costi Legge n. 413 del capitalizzati nel 30.12.91 2009 Totale Teramo: - Sede Centrale - C.so S. Giorgio 36 - ex Banco Roma - C.so S. Giorgio - Via Gammarana - Via Cona 65 - Via Cona 65 - Località Acquaviva - Via Carducci (ex Papiri) - Via per Montorio - Viale Crispi - Via Mezzanotte area ed. - Via Badia - Via Pepe - Piano della Lenta - Via Paolucci Alba Adriatica - Via Roma 49 Alba Adriatica - Lungomare Marconi Ancarano - Via della Misericordia 10 Ancarano - Via della Misericordia 10 Arsita - P.za Umberto I n. 1 Arsita - P.za Umberto I n. 1 Ascoli Piceno - Via Napoli Atri - Piazza Duomo 1 Bellante Stazione - area edificabile Bellante Paese - area edificabile Bellante Paese – Piazza Roma Campli - Corso Umberto 27 Campli - Corso Umberto 27 Castelli - Piazza Roma Castelnuovo Vomano Castilenti - Piazza Marconi 5 Castilenti - Piazza Marconi 5 Colonnella - Via Roma Controguerra - P.za del Commercio 7 Controguerra - P.za del Commercio 7 Corropoli - Piazza Piedicorte 22 Corropoli - Piazza Piedicorte 22 Corropoli Bivio Garrufo di S.Omero Giulianova Lido - Via Matteotti 1 Giulianova Lido - Via Matteotti 1 Giulianova - Quartiere Annunziata Giulianova Paese - ex Ciafardoni Martinsicuro - Via C.Colombo 235 Martinsicuro - Via C.Colombo 235 Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 Montorio al Vomano - area edificabile Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti Nereto - Piazza Marconi Notaresco - P.za del Mercato 8 Notaresco - P.za del Mercato 8 Pagliaroli di Cortino Pescara - Via Conte di Ruvo 41 Pietracamela - Via XXIV Maggio 1 Pietracamela - Via XXIV Maggio 1 Pineto - P.za della Libertà Pineto - P.za della Libertà Rocca S. Maria - Strada Prov.le Rocca S. Maria - Strada Prov.le Roseto degli Abruzzi - V. Nazionale Scerne di Pineto S. Egidio alla Vibrata - C.so Adriatico S. Nicolò - P.za Progresso S.Omero - Via V. Emanuele II 9 S.Onofrio - Campli Terreno agricolo S. Onofrio Silvi Marina - Via A. Rossi 37 Torricella Sicura: - Via A. De Gasperi 28 - Via A. De Gasperi 28 Tortoreto Lido - Via Carducci 123 Tortoreto Lido - Via Carducci 123 Tossicia Val Vomano Villa Lempa - P.za Comunale 38 Villa Lempa - P.za Comunale 38 Tortoreto Paese TOTALE 4.255.574,86 1.473.241,03 3.280.251,85 25.297,78 25.297,78 2.700,74 8.328,76 5.681,03 1.696,05 597.639,37 227.060,81 28.874,06 31.984,50 315.627,98 16.920,80 11.280,53 6.393,97 4.262,65 1.191.939,34 319.158,07 7.075,46 8.824,50 33.599,72 14.399,88 39.333,93 213.938,96 61.297,57 54.358,22 334.533,11 85.955,53 83.281,58 19.115,23 28.672,84 267.053,48 381.210,97 177.027,59 20.699,60 272.208,13 1.242.376,68 439.923,97 44.400,18 36.974,52 9.243,63 109.752,68 97.378,98 2.160.738,31 18.451,23 18.451,22 91.655,31 2.547.386,66 44.684,60 21.443,51 24.431,45 209.358,15 8.641,45 12.962,17 532.611,03 133.269,64 46.260,23 451.793,41 55.143,19 2.162,00 68.467,83 312.108,16 413.165,52 206.582,76 56.627,35 1.911.861,61 265.199,13 3.047.952,14 93.851,39 94.913,20 22.261,67 20.451,69 194.078,15 22.678,38 15.198,16 150.000,58 56.862,34 205.364,39 238.812,34 24.402,56 50.126,98 37.844,84 26.656,20 25.264,22 161.601,26 608.165,43 71.458,28 412,05 19.316,03 286.491,91 8.018.985,88 2.080.743,55 6.328.203,99 175.776,52 120.210,98 2.700,74 53.268,81 41.330,88 345.774,78 56.862,34 597.639,37 227.060,81 28.874,06 476.161,23 315.627,98 91.450,34 49.125,37 52.366,20 29.526,87 1.353.540,60 1.213.815,41 78.533,74 9.236,55 58.566,21 286.237,60 91.103,82 80.887,18 213.938,96 227.003,57 167.107,38 564.097,96 254.802,57 188.178,98 70.620,98 136.166,57 267.053,48 791.774,24 1.400.351,47 383.601,87 272.208,13 1.362.882,88 845.540,06 196.460,99 447.724,42 112.334,36 109.752,68 129.254,70 97.378,98 2.160.738,31 219.924,31 203.142,90 194.940,97 2.547.386,66 106.746,85 47.656,48 322.734,80 209.358,15 40.757,43 45.497,95 1.290.937,98 133.269,64 599.159,85 451.793,41 218.465,13 2.162,00 188.139,05 555.430,90 105.971,57 37.514,39 358.572,68 286.167,69 510.584,23 141.594,16 225.198,71 55.756,03 26.245,00 58.566,21 107.518,46 145.119,42 76.703,94 41.553,25 36.925,79 128.780,21 112.749,16 229.564,85 147.766,02 104.897,40 51.505,75 75.832,31 21.081,02 31.661,42 43.018,26 367.545,01 697.023,30 362.902,27 48.821,30 71.684,90 314.091,30 152.060,81 211.843,25 103.090,73 526.300,58 91.524,79 198.906,65 129.254,70 86.829,21 114.643,87 184.691,68 103.285,66 21.124,52 40.937,73 26.212,97 161.664,65 136.638,70 9.453,45 232.770,40 77.468,53 22.662,53 32.535,78 680.858,42 129.114,22 191.015,00 55.381,74 107.940,20 188.139,05 16.313,74 6.991,60 42.252,32 42.252,32 365.348,97 68.424,30 68.822,23 25.454,80 26.245,00 23.021.865,57 1.126.275,73 135.720,63 244.790,97 242.172,10 53.386,96 36.270,87 30.522,79 189.889,80 243.915,37 145.235,26 73.169,86 126.228,70 30.301,23 126.430,56 30.147,78 312.108,16 4.101.863,11 1.294.130,55 13.057.726,88 - 41.787.694,27 155 IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL PERSONALE Immobili 2009 - Tercas spa Teramo: - Via Cona - Collatterrato Basso Atri - C.so Elio Adriano Montorio al Vomano - L.go Rosciano 4 Montorio al Vomano - ex Giustignani Pineto - Piazza Gramsci Colonnella – Rio Moro TOTALE Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 332.179,72 955.173,45 5.303,86 37.691,02 8.005,06 2.788,85 425.114,58 1.766.256,54 Costi Legge n. 413 del capitalizzati nel 30.12.91 2009 629.732,94 955.173,45 152.087,31 394.760,55 51.887,96 43.850,82 425.114,58 297.553,22 146.783,45 357.069,53 43.882,90 41.061,97 - - - 886.351,07 Totale - 2.652.607,61 IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI LIQUIDAZIONE DEL PERSONALE 41.944,83 127.145,61 Pagliaroli di Cortino Tossicia - P.zza Umberto 21.691,19 97.557,54 TOTALE 119.248,73 - - - 49.841,71 - 169.090,44 24.907.370,84 312.108,16 4.101.863,11 1.294.130,55 13.993.919,66 - 44.609.392,32 TOTALE GENERALE 20.253,64 29.588,07 156 GRUPPO BANCA TERCAS S.P.A. BOZZA RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA 2009 Gruppo Banca Tercas Spa Relazione Semestrale consolidata 2009 Gruppo Banca Tercas Relazione sulla gestione 159 Relazione sulla gestione Nel corso del primo semestre 2009 il Gruppo Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo Spa ha realizzato un utile netto in crescita rispetto al dato dello stesso periodo normalizzato. Infatti il Gruppo ha visto modificare la propria composizione per effetto della cessione della controllata Terleasing Spa avvenuta nel mese di marzo 2008. Il confronto tra i dati del conto economico consolidato deve essere consenguentemente effettuato considerando la presenza della componente straordinaria derivante proprio da tale cessione. Nel corso dei primi sei mesi dell'anno il Gruppo ha registrato un incremento dell'utile netto rispetto al dato del primo semestre 2008 normalizzato del 7,03%. Il confronto con l'utile netto senza effettuare tale normalizzazione registra, invece, una flessione del 18,10%. Anche il Patrimonio Netto Consolidato registra un decremento sul dato del 31 Dicembre 2008 dell'1,45%, principalmente dovuto all'effetto distorsivo di operare un confronto tra utile 2008 riferito ai 12 mesi dell'anno e utile del primo semestre 2009 riferito a soli 6 mesi. Sempre con riferimento al Patrimonio del Gruppo, al 30 Giugno 2009, si registra, inoltre, un aumento delle azioni proprie detenute dalla Capogruppo di euro 8,781 milioni che, in base agli IAS-IFRS, non sono più esposte nell'attivo patrimoniale, ma sono portate a deconto direttamente del Patrimonio Netto. Ai sensi e per effetto del SIC 12, come già effettuato per il 2008, sono state incluse nel perimetro di consolidamento del Gruppo Banca Tercas, le due società veicolo Adriatico Finance Rmbs Srl e Adriatico Finance Sme Srl, quest'ultima per entrambi i patrimoni separati derivanti dalla cartolarizzazione dei mutui commerciali di Banca Tercas e dai crediti in leasing della Terfinance Spa. Prospetto di riepilogo dei volumi intermediati Esercizio Esercizio 30.06.09 31.12.08 Var. 30 Giu 09 - 31 Dic 08 Raccolta diretta Depositi, C/C, CD e Obbligazioni Raccolta a vista Certificati di deposito Obbligazioni Pronti contro termine Totale Raccolta diretta Assoluta % 2.749 2.763 (14) (0,51%) 1.704 1.709 (5) (0,29%) 170 118 52 44,07% 875 936 (61) (6,52%) 125 229 (104) (45,41%) 2.874 2.992 (118) (3,94%) Esercizio Esercizio 30.06.09 31.12.08 Var. 30 Giu 09 - 31 Dic 08 Raccolta indiretta Raccolta Gestita GPF, GPM e Conto gestito 456 Assoluta 526 % (70) (13,31%) 22 86 (64) (74,42%) Fondi comuni e SICAV 297 314 (17) (5,41%) Assicurazioni 137 126 11 8,73% 995 1.085 (90) (8,29%) Totale Raccolta indiretta 1.451 1.611 (160) (9,93%) Impieghi netti a clientela 2.888 2.901 (13) (0,45%) Totale attività finanziarie 279,08 284,83 (5,75) (2,02%) Raccolta amministrata La disamina dei principali aggregati patrimoniali evidenzia, che, per quanto riguarda le masse amministrate, la raccolta diretta ha registrato una flessione del 3,94% attestandosi a 2.874 milioni di euro. Il comparto dei pronti contro termine ha registrato una significativa flessione (-45,41%) indicando un minor gradimento da parte della clientela soprattutto a causa dei tassi di remunerazione particolarmente bassi nei primi mesi dell'anno e che, come confermato dalle recenti decisioni della Banca Centrale Europea, continueranno a scendere anche nella seconda parte del 2009. Medesima flessione è stata registrata anche dalla raccolta indiretta, dove la componente del risparmio gestito archivia un primo semestre con una significativa riduzione. Solo la componente assicurativa presenta un leggero incremento di 11 milioni di euro (+8,73%). Nel comparto degli impieghi a clientela l’ammontare totale del sostegno creditizio ammonta, al netto delle rettifiche di valore di fine periodo, a 2.888 milioni di euro, che si traduce in una flessione, rispetto al dato del 2008, dello 0,45%. Le attività finanziarie scendono a 279,08 milioni di euro con una contrazione rispetto a fine 2008 del 2,02% come diretta conseguenza di specifiche politiche di gestione della liquidità della Capogruppo. Il rating medio complessivo del portafoglio supera la singola A con assenza di obbligazioni prive di merito creditizio. Il livello di rischio rimane contenuto. 160 Andamento reddituale complessivo Esercizio Esercizio 30.06.09 30.06.08 Variazioni Voce Assoluta % Margine d'interesse 59,90 63,62 (3,72) (5,85%) Commissioni nette 18,67 16,92 1,75 10,34% Margine di intermediazione 85,70 78,45 7,25 9,24% Ris. dell'operatività al lordo imposte 30,62 27,29 3,33 12,20% Utile dell'esercizio 18,13 22,13 (4,00) (18,08%) Utile normalizz. delle comp. Straord. 18,13 16,94 1,19 7,02% Il margine d'interesse presenta un decremento pari al 5,85% a causa della diminuzione dei tassi di interesse, mentre le commissioni nette sono in aumento del 10,34% per euro 1,75 milioni. Il margine d'intermediazione si presenta in crescita di euro 7,25 milioni avendo beneficiato del positivo risultato dell'attività di negoziazione su titoli della Capogruppo di euro 6,23 milioni. Conseguentemente il Risultato Operativo Corrente al lordo delle imposte presenta un incremento del 12,20%. L'utile netto, invece, come detto presenta una flessione rispetto al dato del 30 Giugno 2008 poichè nel marzo 2008 la Capogruppo ha venduto le azioni della ex controllata Terleasing Spa realizzando una plusvalenza netta di euro 8,049 milioni. Il confronto degli utili netti, normalizzati dalle componenti straordinarie, evidenzia una crescita dell'utile del primo semestre 2009 sull'utile normalizzato dello stesso periodo dell'anno precedente di euro 1,19 milioni, pari al 7,02%. I costi operativi sono aumentati del 5,09% attestandosi a 42,95 milioni di euro sostanzialmente per effetto di maggiori accantonamenti al Fondo Cause Passive e Revocatorie effettuati dalla Capogruppo. La componente del costo del personale (-3,10%) risente del positivo effetto di contenimento dei costi realizzato con i numerosi esodi incentivati effettuati dalla Capogruppo nel 2007 e nel 2008. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali non presentano variazioni di rilievo attestandosi complessivamente ad euro 1,127 milioni. L'acuirsi della crisi, manifestatosi, prevalentemente nel secondo semestre dell'anno ha determinato un deciso incremento delle rettifiche operate sui crediti. La voce 130 del Conto Economico "rettifiche di valore per deterioramento dei crediti" presenta un incremento del 17,93% attestandosi ad euro 12,124 milioni a conferma della volontà della Capogruppo di presidiare, più che adeguatamente, i rischi sui crediti concessi alla clientela. Le sofferenze risultano presidiate per il 68,41%, i crediti incagliati per il 20,81% mentre i crediti sconfinati oltre 180 giorni risultano coperti per il 6,30% del loro valore espresso, in applicazione dello IAS 39, al costo ammortizzato. Dopo accantonamenti per euro 12,48 milioni ai fondi imposte e tasse l’utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo si determina in 18,13 milioni di euro. Il Roe e i Ratios ROE Gruppo Banca Tercas Semestri 2009 e 2008 16,000% 14,000% 12,000% 10,000% 8,000% 6,000% 4,000% 2,000% 0,000% 13,886% 11,138% 2008 2009 30-giu-09 Ad una riduzione del 18,08% dell’utile consolidato, relativo al primo semestre 2009, ha fatto seguito un incremento del Patrimonio Netto Medio Consolidato del 2,13% poichè quest'ultimo ha beneficiato dell'accantonamento a riserva dell'utile 2008. Conseguentemente il ROE, calcolato su base consolidata, registra una flessione del 2,75%, attestandosi all'11,13%. Si precisa che l’indice è calcolato come utile di bilancio consolidato su patrimonio medio contabile consolidato normalizzato (media degli ultimi due esercizi includendo l'utile nel patrimonio dell'esercizio precedente e non considerando l'utile del semestre di riferimento) e rappresenta il rendimento netto ottenuto dal Gruppo. 30-giu-08 Cost Income Gruppo Banca Tercas 57,000% 55,930% 56,000% 55,000% 54,000% 53,000% 51,595% 52,000% 51,000% 50,000% 49,000% 2008 2009 Il Cost/Income è un indice di efficienza gestionale costruito come rapporto tra "spese amministrative + ammortamenti" e "margine d'intermediazione + altri oneri e proventi". Esso indica quanta parte del margine di intermediazione e degli altri proventi di gestione viene assorbita dalle spese amministrative, quindi è tanto migliore quanto più basso. Un indice pari al 100% indicherebbe infatti che tutto il margine è assorbito dai costi. L'indice al 30 Giugno 2009, rispetto allo stesso dato calcolato al 30 Giugno 2008, presenta un aumento dell'efficienza gestionale, essendo passato dal 55,930% al 51,59%. Semestri 30-giu-09 30-giu-08 161 Il ROA (rapporto tra il risultato di gestione e il totale dell’attivo) è una misura della redditività relativa al capitale investito e rappresenta l’efficienza degli investimenti effettuati sulla base delle attività esistenti. Tale indice su base consolidata, nel primo semestre 2009 è aumentato passando dall'1,56% all'1,76%. ROA Gruppo Banca Tercas 1,80% 1,76% 1,75% 1,70% 1,65% 1,60% 30-giu-09 30-giu-08 1,56% 1,55% 1,50% 1,45% 2008 2009 Semestri Gestione dei Rischi I principali rischi e incertezze affrontati dal Gruppo Le attività svolte espongono il Gruppo alle seguenti principali categorie di rischio: rischio di credito, rischio di mercato, rischio di liquidità, rischio operativo, rischio commerciale, rischio strategico e rischio reputazionale. Si evidenzia che le attività di misurazione e di monitoraggio dei rischi sono in capo alla Capogruppo sulla quale risulta ascrivibile la maggiore esposizione alle diverse categorie di rischio in considerazione del peso dei volumi gestiti dalla stessa sul bilancio consolidato del Gruppo. Il rischio di credito è il rischio che un debitore del Gruppo (rientrano in tale definizione anche le controparti di operazioni in strumenti derivati) non riesca ad adempiere alle proprie obbligazioni o che il merito creditizio subisca un deterioramento. La valutazione dell’ammontare delle possibili perdite in cui si potrebbe incorrere relativamente alla singola esposizione creditizia e al complessivo portafoglio degli impieghi è un’attività intrinsecamente incerta e dipende da molti fattori, tra cui l’andamento delle condizioni economiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singole controparti, i cambiamenti strutturali e tecnologici all’interno delle imprese debitrici, il peggioramento della posizione competitiva delle controparti, l’eventuale cattiva gestione delle imprese o delle controparti affidate, il crescente indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterni quali i requisiti legali e regolatori. La politica creditizia adottata dal Gruppo pone particolare attenzione al contenimento del rischio attraverso un’attenta analisi del credito in fase di erogazione, l’acquisizione di garanzie, ove necessario, a fronte del credito concesso e l'accurato controllo dell'evoluzione del rapporto creditizio. In generale l'attività creditizia del Gruppo è prevalentemente effettuata in territori caratterizzati da una struttura imprenditoriale diversificata, pertanto il rischio del portafoglio creditizio risulta frazionato su molteplici settori merceologici. Il Gruppo attua poi un costante monitoraggio del proprio portafoglio crediti, analizzando l’andamento del profilo di rischio, dei fidi e degli utilizzi per settore economico, regione, segmento di clientela e forma tecnica. Il rischio di mercato consiste nella possibilità che il Gruppo subisca minori ricavi rispetto a quelli previsti, perdite di valore delle poste patrimoniali o minusvalenze economiche relativamente alle posizioni finanziarie detenute, a causa di sensibili e avverse variazioni delle condizioni di mercato e in particolare dei tassi di interesse, dei corsi azionari, dei cambi e delle relative volatilità (rischio generico), o per il verificarsi di fattori che compromettano la capacità di rimborso dell’emittente (rischio specifico). Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione, comprendente gli strumenti finanziari di negoziazione e di tesoreria e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio bancario, che comprende le attività e passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book. Relativamente ai portafogli di negoziazione, va precisato che i rischi di mercato derivanti dalle attività commerciali sono in capo alla Capogruppo Banca Tercas. In particolare il maggiore fattore di rischio è quello di tasso di interesse, relativo a portafogli obbligazionari, prevalentemente a tasso variabile, con una duration complessiva estremamente contenuta. Molto prudente è anche la gestione del rischio legata a singoli emittenti di azioni o obbligazioni. I principali rischi di mercato sostenuti dal Gruppo sono riconducibili alle esposizioni al rischio di tasso e azionario assunte nell’ambito dell’operatività svolta sui mercati dei capitali. Contenuta è l’esposizione al rischio di cambio. Il rischio di mercato viene misurato dalla Capogruppo, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III delle Istruzioni di Vigilanza, mediante il Value at Risk (VAR). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è preso a riferimento per la verifica del rispetto dei limiti operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli di proprietà. Il VAR di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in grado di sintetizzare la stima del rischio dell'intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza. Nel corso del 2008, il VAR giornaliero medio della Capogruppo, riferito al portafoglio titoli HFT del Gruppo, è risultato pari a 166.509 euro. Tale valore, unitamente alla duration media, pari a 0,319 e considerate le ipotesi prudenziali di calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte temporale di 10 giorni), è indice del contenuto profilo di rischio delle attività in titoli. 162 Il rischio di liquidità consiste in una possibile condizione di instabilità del Gruppo, derivante dallo sbilancio negativo tra flussi di cassa in entrata e in uscita che si può verificare nel breve termine, non coperto dalle riserve di liquidità rappresentate dai titoli disponibili ed anticipabili in Banca Centrale Europea. Tale rischio, che può manifestarsi per lo più in presenza di eventi eccezionali quali la riduzione di liquidità dei mercati, può tradursi nella difficoltà o incapacità da parte del Gruppo di far fronte tempestivamente ed economicamente ai suoi obblighi di pagamento alle date di scadenza previste per le varie forme tecniche di raccolta. Questo rischio viene gestito e mitigato attraverso interventi di diversificazione delle fonti di finanziamento e di rafforzamento delle riserve di titoli anticipabili, utilizzabili per far fronte ad uscite di cassa inattese. Il rischio di liquidità è monitorato periodicamente attraverso un sistema di limiti volto a garantire una condizione di surplus finanziario per un congruo lasso di tempo. Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, oppure da eventi esogeni. È incluso anche il rischio legale, ma non quello strategico e reputazionale. Tra le fonti principali del rischio operativo vi possono essere: l’instabilità dei processi operativi, la scarsa sicurezza informatica, il crescente ricorso all’automazione, l’ ”outsourcing” di funzioni aziendali, l’utilizzo di un numero ridotto di fornitori, i cambiamenti di strategia, le frodi, gli errori, il reclutamento, l’addestramento e la fidelizzazione del personale e infine gli impatti sociali ed ambientali. Non è possibile identificare una fonte di rischio operativo stabilmente prevalente all’interno del Gruppo, essendo tale rischio insito in tutti i processi e le attività aziendali. Questa condizione induce a implementare azioni diffuse di mitigazione e governo dei rischi, in particolare tramite il trasferimento dei rischi attraverso strumenti assicurativi e/o outsourcing, il continuo miglioramento dell’efficienza dei processi (re-engineering ed interventi migliorativ Il rischio commerciale è il rischio di subire perdite, in termini di diminuzione del margine da servizi, a causa di mutamenti del contesto macroeconomico o microeconomico che, riducendo i volumi e/o comprimendo i margini, attenuino la capacità reddituale del Gruppo. In particolare, il Gruppo risulta esposto al rischio di variabilità dei ricavi commissionali legati ai servizi di investimento. Questo rischio viene gestito e mitigato attraverso politiche ed azioni commerciali finalizzate alla fidelizzazione della clientela, allo scopo di rendere stabile e costantemente profittevole l'attività di erogazione di servizi, e al mantenimento di un’offerta commerciale ad elevato valore aggiunto, innovativa e in linea con le esigenze attuali e prospettiche della clientela. Il rischio strategico è definito come il rischio, attuale o prospettico, di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto competitivo o da decisioni aziendali strategiche errate, da attuazione inadeguata di decisioni strategiche, da scarsa o mancata reattività a variazioni del contesto competitivo. A titolo esemplificativo il rischio può derivare da un’evoluzione ipotizzata delle grandezze di riferimento utilizzate alla base del piano strategico (ad esempio il livello del Prodotto Interno Lordo, dell’inflazione, del risparmio delle famiglie, degli investimenti previsti per le imprese nei diversi settori di attività economica e nelle diverse aree geografiche, etc.) diversa rispetto alle attese di mercato, con la previsione di un effetto positivo sui risultati del Gruppo che, a consuntivo, potrebbe non trovare piena realizzazione. Il costante monitoraggio dell’andamento della gestione, delle più significative grandezze aziendali e di tutte le altre variabili rilevanti, siano esse interne od esterne al Gruppo, permette agli organi aziendali con responsabilità strategiche di ridurre al minimo tale rischio, consentendo tempestive azioni di aggiustamento e/o di correzione anche al modificarsi dei contesti competitivi e di mercato. Il rischio reputazionale è definito come il rischio, attuale o prospettico, di flessione degli utili o del capitale derivante da percezione negativa dell’immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigilanza, a causa di eventi critici specifici afferenti, ad esempio, determinate aree di operatività, prodotti, processi. Obiettivi e politiche in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi. Il Gruppo informa le proprie attività a criteri di prudenza e ridotta esposizione al rischio, in relazione: · all’esigenza di stabilità connessa all’esercizio dell’attività bancaria; · al profilo dei propri investitori. Coerentemente alla sua propensione al rischio, il Gruppo e le società controllate perseguono obiettivi di: · crescita stabile, cioè caratterizzata da una contenuta variabilità dei risultati e del valore aziendale; · creazione di valore per gli azionisti nel confronto con investimenti finanziari paragonabili in termini di rischio/rendimento; · forte frazionamento dei rischi di credito, coerentemente con l’obiettivo di finanziare prevalentemente piccole e medie imprese e famiglie; · esposizione al rischio di tasso di interesse strutturale a un livello tendenzialmente pari alla best practice di settore, da perseguire anche mediante la progressiva copertura dei rischi relativi alle poste a vista; · assunzione di rischi di mercato in stretta relazione a esigenze commerciali; · esclusione di rischi estranei alle attività caratteristiche e accurata valutazione delle iniziative che comportano nuove tipologie di rischio; · sviluppo di metodologie di monitoraggio dei rischi sempre più complete e accurate, anche in una prospettiva di riconoscimento dei modelli interni ai fini della vigilanza; · gestione attiva dei rischi aziendali, mediante l’utilizzo delle tecniche più avanzate. Fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell'esercizio Non si segnalano fatti di rilievo intervenuti dopo la data del 30 Giugno 2009. 163 Andamento prevedibile della gestione Lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da diversi fattori di turbolenza quali l'attuale recessione in atto, il timore di un rallentamento della crescita economica in Europa ed un insieme complessivo di segnali negativi che inducono a previsioni di stagnazione per il biennio 2009/2010. In questo contesto, il Gruppo Banca Tercas continuerà a porre in essere tutte le strategie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi fissati ponendo maggiore attenzione alla qualità del credito ed agli investimenti sui mercati finanziari, senza tuttavia far mancare il sostegno finanziario alle imprese ed alle famiglie meritevoli al fine di attenuare la crisi presente sul territorio ed accelerare la ripresa economica. Patrimonio della Capogruppo e patrimonio delle controllate Nello schema che segue viene esposto il patrimonio della Controllante Banca Tercas e delle singole società controllate confrontati con il patrimonio del gruppo consolidato. Patrimonio della Capogruppo e delle controllate Bilancio della Capogruppo Saldi delle società consolidate integralmente Rettifiche di consolidamento: - valore di carico delle partecip. consolidate - valutazione delle partecipazioni valutate a PN - storno dividendi di società consol. integralmente - storno rettifiche di valore nette su partecip. cons. - altre rettifiche Bilancio consolidato (a lordo delle % di terzi) Pertinenze di terzi Bilancio consolidato (quota di pertinenza del Gruppo) Utile d'esercizio Capitale e riserve Patrimonio Netto 18.801 320.083 338.884 (742) (2.765) (3.507) 0 0 0 0 78 0 0 0 0 (3.232) 0 0 0 0 (3.154) 18.137 314.086 332.223 (10) (67) (77) 18.127 314.019 332.146 164 Note per la lettura dei dati Negli schemi che seguono, in applicazione di quanto disposto dai Principi Contabili Internazionali, vengono confrontati lo Stato Patrimoniale con i dati al 31 Dicembre 2008 mentre i dati relativi al Conto Economico sono confrontati con i dati al 30 Giugno 2008. Il presente Bilancio consolidato è redatto in base ai Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS. Si precisa che i valori sono espressi in migliaia di euro sia negli schemi di S.P. e di C.E. che nelle tabelle seguenti. STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Voci dell'attivo 30 giugno 2009 10. Cassa e disponibilità liquide 31 dicembre 2008 Differenze Diff. In % 21.088 39.359 (18.271) (46,42%) 174.338 206.607 (32.269) (15,62%) 0 0 0 104.741 78.218 26.523 0 0 0 179.543 164.676 14.867 9,03% 2.888.164 2.900.578 (12.414) (0,43%) 80. Derivati di copertura 0 0 0 90. Adeg. di val. delle att. fin.ogg. di cop. generica 0 0 0 100. Partecipazioni 0 0 0 110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 0 0 0 34.460 34.571 (111) (0,32%) 209 232 (23) (9,91%) 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 120. Attività materiali 130. Attività immateriali di cui: - avviamento 0 140. Attività fiscali 0 16.737 a) correnti b) anticipate 23.637 (6.900) 0 0 0 59.497 54.188 5.309 9,80% 3.478.777 3.502.066 (23.289) (0,67%) 5.163 11.574 150. Att. non correnti e gruppi di att. in via di dismissione 160. Altre attività Totale dell'attivo 33,91% (29,19%) 12.408 11.229 165 I valori sono espressi in migliaia di euro sia negli schemi di S.P. e di C.E. che nelle tabelle seguenti. STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Voci del passivo e del patrimonio netto 30 giugno 2009 10. Debiti verso banche 31 dicembre 2008 Differenze Diff. In % 153.657 50.519 103.138 204,16% 20. Debiti verso clientela 1.829.898 1.938.434 (108.536) (5,60%) 30. Titoli in circolazione 1.008.266 1.018.364 (10.098) (0,99%) 1.853 2.458 (605) (24,61%) 35.948 35.584 364 1,02% 60. Derivati di copertura 0 0 0 70. Adeg. di val. delle pass.fin. oggetto di cop. generica 0 0 0 7.680 2.229 5.451 40. Passività finanziarie di negoziazione 50. Passività finanziarie valutate al fair value 80. Passività fiscali a) correnti b) differite 5.243 2.437 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 160 2.069 244,55% 0 0 0 0 0 100. Altre passività 74.634 79.888 (5.254) (6,58%) 110. Trattamento di fine rapporto del personale 14.546 14.899 (353) (2,37%) 120. Fondi per rischi ed oneri: 20.072 22.623 (2.551) (11,28%) 0 0 0 5.313 5.497 (184) 150. Azioni rimborsabili 0 0 0 160. Strumenti di capitale 0 0 0 255.275 238.083 17.192 7,22% 180. Sovrapprezzi di emissione 46.092 46.092 0 0,00% 190. Capitale 26.000 26.000 0 0,00% (18.661) (9.879) (8.782) 88,90% 77 93 (16) (17,20%) 18.127 31.182 (13.055) (41,87%) 3.478.777 3.502.066 (23.289) (0,67%) a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve tecniche 140. Riserve da valutazione 170. Riserve 200. Azioni proprie (-) 210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimomio netto 2.133 17.939 2.177 20.446 (3,35%) 166 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Voci 30 giugno 2009 10. Interessi attivi e proventi assimilati 30 giugno 2008 Variazioni var. in % 86.432 105.122 (18.690) (17,78%) (26.530) (41.501) 14.971 (36,07%) 30. Margine di interesse 59.902 63.621 (3.719) (5,85%) 40. Commissioni attive 19.799 18.083 1.716 9,49% 50. Commissioni passive (1.133) (1.161) 28 (2,41%) 60. Commissioni nette 18.666 16.922 1.744 10,31% 580 842 (262) (31,12%) 6.228 (4.660) 10.888 (233,65%) 0 0 0 227 1.830 (1.603) 20. Interessi passivi e oneri assimilati 70. Dividendi e proventi simili 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 90. Risultato netto dell'attività di copertura 100. Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie (16) 0 0 59 1.554 0 0 0 0 184 276 0 110. Risultato netto delle att. fin. valutate al Fair Value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per det. di: a) crediti 95 (105) 200 (190,48%) 85.698 78.450 7.248 9,24% (10.281) (1.843) 17,93% (12.124) (12.073) (10.123) 0 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 (51) (158) 0 d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria (87,60%) 73.574 68.169 5.405 150. Premi netti 0 0 0 160. Saldo altri proventi/oneri della gest.assicurativa 0 0 0 73.574 68.169 5.405 7,93% (45.792) (46.363) 571 (1,23%) 170. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 180. Spese amministrative: a) spese per il personale (27.191) (28.060) 0 b) altre spese amministrative (18.601) (18.303) 0 7,93% 190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (1.277) 136 (1.413) (1.038,97%) 200. Rettifiche/Riprese di valore su attività materiali (1.086) (1.108) 22 (1,99%) 210. Rettifiche/Riprese di val. su attività immateriali (41) (40) (1) 2,50% 5.239 6.497 (1.258) (19,36%) (42.957) (40.878) (2.079) 5,09% 240. Utili (Perdite) delle partecipazioni 0 0 0 250. Risultato netto della valut. al fair value delle attività imm. e mat. 0 0 0 260. Rettifiche di valore dell'avviamento 0 0 0 270. Utili (Perdite) da cessioni di investimenti 0 1 (1) (100,00%) 30.617 27.292 3.325 12,18% (12.480) (10.347) (2.133) 20,61% 18.137 16.945 1.192 7,03% 0 5.198 (5.198) (100,00%) 18.137 22.143 (4.006) (18,09%) 220. Altri oneri/proventi di gestione 230. Costi operativi 280. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 290. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'op.corrente 300. Utile (Perdita) dell'op. corrente al netto delle imposte 310. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via dismissione al netto delle 320. Utile (Perdita) d'esercizio 330. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 340. Utile d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 10 9 1 11,11% 18.127 22.134 (4.007) (18,10%) 167 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA Descrizione Voci 10. Utile d'esercizio 30-giu-09 Variazione assoluta 30-giu-08 Var. in % 18.127 22.134 (4.007) (18,10%) a) variazioni di fair value 497 (3.996) 4.493 (112,44%) b) rigiro a conto economico 104 13 91 700,00% 104 0 104 0,00% 0 13 (13) (100,00%) Altre componenti reddituali al lordo delle imposte 20. Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita: - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo 0 0,00% 30. Attività materiali c) altre variazioni 0 0 0 0,00% 40. Attività immateriali 0 0 0 0,00% 50. Copertura investimenti esteri: a) variazioni di fair value 0 0 0 0,00% b) rigiro a conto economico 0 0 0 0,00% c) altre variazioni 0 0 0 0,00% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00% 0,00% 0,00% a) variazioni di fair value 0 0 0 0,00% b) rigiro a conto economico 0 0 0 0,00% c) altre variazioni 0 0 0 0,00% a) variazioni di fair value 0 0 0 0,00% b) rigiro a conto economico 0 0 0 0,00% c) altre variazioni 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% - rettifiche da deterioramento 0 0 0 0,00% - utili/perdite da realizzo 0 0 0 0,00% 0 0 0 0,00% 60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 70. 80. Differenze di cambio: Attività non correnti in via di dismissione 90. Utile (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserve da valutaz. partecipazioni valutate a P.Net a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 110 Imposte sulle altre componenti reddituali (785) 614 (1.399) (227,85%) 120 Altre componenti reddituali al netto delle imposte (184) (3.369) 3.185 (94,54%) 130 Redditività complessiva (voce 10 + voce 120) 17.943 18.765 (822) (4,38%) A seguito della revisione dello IAS 1, recepita anche nel Principio Contabile Internazionale n. 34, è stato compilato il prospetto della redditività complessiva che presenta, oltre all’utile d’esercizio, tutte le componenti che contribuiscono alla performance aziendale ed in particolare le variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. Banca Tercas Spa, alla data del 30 Giugno 2009, presenta una Riserva da Valutazione esclusivamente in relazione ai titoli classificati nel "Portafoglio Disponibili per la Vendita" (AFS) per un valore netto di euro 442 mila. La Redditività Complessiva del Gruppo alla data del 30 Giugno 2009 presenta una variazione negativa di euro 822 mila (-4,38%) rispetto alla Redditività Complessiva al 30 Giugno 2008. 188 168 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO GRUPPO BANCA TERCAS Metodo Diretto Importo A. ATTIVITA' OPERATIVA 30-giu-09 1. Gestione (+/-) - interessi attivi incassati - interessi passivi pagati (-) - dividendi e proventi simili (+) - commissioni nette (+/-) - spese per il personale (-) - premi netti incassati - altri proventi/oneri assicurativi - altri costi (-) - altri ricavi (riprese di valore da incassi +) 30-giu-08 31.219 16.734 81.015 99.707 (12.237) (37.879) 580 842 17.463 14.978 (20.551) (26.000) 0 0 3.536 3.921 (16.344) (19.080) 481 104 (22.724) (27.909) 0 8.050 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (+/-) 13.486 (127.675) - attività finanziarie detenute per la negoziazione 32.269 10.245 - imposte e tasse pagate (-) - costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso clientela - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti 0 0 (14.021) 29.442 12.414 (34.820) (11.867) (97.625) 0 (34.645) (5.309) (272) 3. Liquidità generata / assorbita dalle passività finanziarie (+/-) (38.186) 107.514 - debiti verso banche: a vista 103.138 (82.079) 0 12.994 - altre attività / passività finanziarie - debiti verso banche: altri debiti - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione (125.731) 16.109 (10.098) 161.098 (605) 0 364 5.500 (5.254) (6.108) 6.519 (3.427) 0 10.341 - dividendi incassati su partecipazioni 0 10.341 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 - vendite attività materiali 0 0 - vendite attività immateriali 0 0 - vendite di società controllate e di rami d'azienda 0 0 (1.750) (2.686) (15) (2.084) - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata / assorbita dall'attività operativa (+/-) B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da (+) - vendite partecipazioni 2. Liquidità assorbita da (-) - acquisti di partecipazioni - acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisto di attività materiali - acquisto di attività immateriali - acquisto di società controllate e di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (+/-) 0 0 (1.732) (458) (3) (144) 0 0 (1.750) 7.655 (8.782) 4.074 C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisti di strumenti di capitale 0 0 - distribuzione dividendi e altre finalità (14.300) (14.026) Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (+/-) (23.082) (9.952) LIQUIDITA' NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (+/-) (18.313) (5.724) 169 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 30-giu-09 30-giu-08 39.359 27.318 (18.313) (5.724) 42 0 21.088 21.594 170 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 01.01.2008 - 30.06.2008 Patrimonio netto al 30.06.2008 Stock options Derivati su proprie azioni Variazione strumenti di capital Distribuzione straordinaria divi Acquisto azioni proprie Variazioni di riserve Emissione di nuove azioni Operazioni sul patrimonio netto Dividendi e altre distribuzioni Riserve Esistenze all'1.01.2008 Modifica saldi di apertura (+/-) Esistenze al 31.12.2007 Redditività complessiva del period Variazioni dell'esercizio Allocazione risultato esercizio precedente Capitale a) azioni ordinarie b) altre azioni 26.000 26.000 0 0 0 0 26.000 26.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 26.000 26.000 0 Sovrapprezzi di emissione 45.870 0 45.870 0 0 0 0 0 0 23 0 0 0 45.893 212.746 133.392 9.404 593 44 (2.672) 4.918 64.228 2.958 (2.880) 455 2.299 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 212.746 133.392 9.404 593 44 (2.672) 4.918 64.228 2.958 (2.880) 455 2.299 7 27.261 27.261 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (1.853) 2.186 (4.039) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 238.154 162.839 5.365 593 44 (2.672) 4.918 64.228 2.958 (2.880) 455 2.299 7 9.787 4.916 0 0 0 0 0 0 4.871 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.787 4.916 0 0 0 0 0 0 4.871 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (3.369) (3.369) 0 0 0 0 0 0 0 6.418 1.547 0 0 0 0 0 0 4.871 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Azioni proprie (9.404) 0 (9.404) 0 0 0 0 4.039 0 0 0 0 0 (5.365) Utile d'esercizio (compresa la quota di pert. di Terzi) 41.561 0 41.561 (27.261) (14.300) 0 0 0 0 0 0 0 22.143 22.143 326.560 0 326.560 0 (14.300) (1.853) 0 4.039 0 23 0 0 18.774 333.243 Riserve: a) di utili ( di cui riserva negativa di consolidamento) b) per acquisto azioni proprie c) FTA fondi rischi ed oneri d) FTA fondi del personale e) FTA valutazione crediti f) FTA riallocazione fondi rischi su crediti g) FTA riallocazione fondo rischi bancari generali h) FTA riallocazione fondi ammortamento i) FTA riallocazione quota cartol. l) FTA valutazione titoli e derivati m) FTA differenze di consolidamento n) FTA strumenti finanziari passivi Riserve da valutazione a) disponibili per la vendita b) attività materiali c) attività immateriali d) copertura di investimenti esteri e) copertura di flussi finanziari f) differenze di cambio g) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismission h) leggi speciali di rivalutazione Strumenti di capitale Patrimonio netto Si precisa che nei prospetti di movimentazione del Patrimonio Consolidato non sono stati riportati i dati relativi al Patrimonio e all'Utile di pertinenza di terzi, pari rispettivamente a 79,571 migliaia di euro e a 8,979 migliaia di euro alla data del 30 171 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 01.01.2009 - 30.06.2009 Variazioni dell'esercizio Patrimonio netto al 30.06.2009 Redditività complessiva del periodo Stock options Derivati su proprie azioni Variaz. strumenti di capitale Distribuz. straord. dividendi Acquisto azioni proprie Emissione di nuove azioni Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Dividendi e altre distribuzioni Riserve Esistenze all'1.01.2009 Esistenze al 31.12.2008 Modifica saldi di apertura (+/-) Allocazione risultato esercizio precedente Capitale a) azioni ordinarie b) altre azioni 26.000 26.000 0 0 0 0 26.000 26.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 26.000 26.000 0 Sovrapprezzi di emissione 46.092 0 46.092 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46.092 Riserve: a) di utili b) per acquisto azioni proprie detenute c) FTA fondi rischi ed oneri d) FTA fondi del personale e) FTA valutazione crediti f) FTA riallocazione fondi rischi su crediti g) FTA riallocazione fondo rischi bancari gen h) FTA riallocazione fondi ammortamento i) FTA riallocazione quota cartol. l) FTA valutazione titoli e derivati m) FTA differenze di consolidamento n) FTA strumenti finanziari passivi 238.084 158.255 9.879 593 44 (2.672) 4.918 64.228 2.958 (2.880) 455 2.299 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 238.084 158.255 9.879 593 44 (2.672) 4.918 64.228 2.958 (2.880) 455 2.299 7 16.882 16.882 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 309 (8.473) 8.782 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 255.275 166.664 18.661 593 44 (2.672) 4.918 64.228 2.958 (2.880) 455 2.299 7 Riserve da valutazione a) disponibili per la vendita b) attività materiali c) attività immateriali d) copertura di investimenti esteri e) copertura di flussi finanziari f) differenze di cambio g) attività non correnti e gruppi di attività in vi h) leggi speciali di rivalutazione 5.497 626 0 0 0 0 0 0 4.871 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5.497 626 0 0 0 0 0 0 4.871 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (184) (184) 0 0 0 0 0 0 0 5.313 442 0 0 0 0 0 0 4.871 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Azioni proprie (9.879) 0 (9.879) 0 0 0 0 (8.782) 0 0 0 0 0 (18.661) Utile d'esercizio 31.182 0 31.182 (16.882) (14.300) 0 0 0 0 0 0 0 18.127 18.127 336.976 0 336.976 0 (14.300) 309 0 (8.782) 0 0 0 0 17.943 332.146 Strumenti di capitale Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Si precisa che nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Consolidato non viene riportato nè il Patrimonio di Pertinenza di Terzi, pari ad euro 67 migliaia, nè l'Utile di Pertinenza di Terzi pari ad euro 10 migliaia, per un totale complessivo di euro 77 migliaia. 172 NOTA INTEGRATIVA Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato Parte D - Informativa di settore Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato Parte H - Operazioni con parti correlate PARTE A - POLITICHE CONTABILI A.1 - PARTE GENERALE Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai Principi Contabili Internazionali - IAS/IFRS La presente Relazione Semestrale Consolidata è redatta in conformità al Principio Internazionale IAS 34 che disciplina la redazione dei Bilanci Intermedi nel testo vigente al 30 Giugno 2009. La Relazione Semestrale del Gruppo Banca Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo S.p.a. recepisce i Principi Contabili emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Nella predisposizione di detto documento sono stati applicati i principi in vigore alla data di riferimento (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC) omologati con i Regolamenti dell'Unione Europea n. 1725 del 29 settembre 2003 (pubblicato sulla GUUE n. L 261 del 13 ottobre 2003), n. 707 del 6 aprile 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L. 111 del 17 aprile 2004), n. 2236 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 392 del 31 Dicembre 2004), n. 2237 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 393 del 31 Dicembre 2004), n. 2238 del 29 Dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n.L 394 del 31 Dicembre 2004), n. 211 del 4 febbraio 2005 (pubblicato sulla GUUE n. L. 41 dell'11 febbraio 2005), n. 1751/05 del 25 ottobre 2005, n.1864/2005 del 15 novembre 2005 e n.1004/2008 del 15 ottobre 2008. In particolare è stato applicato quanto disposto dal principio contabile internazionale IAS 34 sui bilanci intermedi definiti come prospetti informativi contenenti una informativa di bilancio completa o sintetica per un periodo inferiore all’intero esercizio finanziario dell’impresa. Nel rispetto di quanto previsto si precisa che sono stati applicati gli stessi principi contabili applicati per il bilancio annuale, salvo che per i cambiamenti dei principi contabili stessi adottati successivamente alla data di riferimento del bilancio più recente. Come detto in precedenza è stato applicato quanto disposto dal principio contabile internazionale IAS 34 sui bilanci intermedi definiti come prospetti contenenti una informativa di bilancio completa o sintetica per un periodo inferiore all’intero esercizio finanziario dell’impresa. Nel rispetto di quanto previsto si precisa che sono stati applicati gli stessi principi contabili applicati per il bilancio annuale, salvo che per i cambiamenti dei principi contabili stessi adottati successivamente alla data di riferimento del bilancio annuale. Si evidenzia, inoltre, che a far data dal 1° gennaio 2009, sono in vigore: a) le modifiche allo IAS 1 che hanno comportato modifiche ed integrazioni ai prospetti di bilancio; b) le nuove disposizioni sull’informativa di settore introdotte dall’IFRS 8 in sostituzione dello IAS 14. Sezione 2 - Principi generali di redazione La Relazione Consolidata è costituita dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle Redditività Complessiva e dalla Nota Integrativa corredata dalla Relazione degli Amministratori. Tutti i suddetti schemi sono stati redatti facendo riferimento alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 Dicembre 2005 e successivi aggiornamenti e tenendo conto delle modifiche necessarie per recepire le novità dello IAS 1. Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi al 30 Giugno 2009 anche i corrispondenti dati al 31 Dicembre 2008, per i confronti delle poste patrimoniali, ed i dati al 30 Giugno 2008 per i confronti con le poste economiche, così come espressamente previsto dalla normativa. Nei suddetti schemi l'esposizione dei dati del periodo precedente è stata effettuata rispecchiando le modalità di rilevazione e valutazione previste dai Principi Contabili Internazionali (IAS - IFRS). La situazione patrimoniale ed economica semestrale consolidata, in particolare, è stata predisposta esclusivamente per la determinazione dell'utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza su base consolidata, sulla base delle indicazioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n.155 del 18 dicembre 1991 - 12° aggiornamento - 5 febbraio 2008. La redazione del Relazione ha richiesto anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in Relazione. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in Relazione potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: - la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; - l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; - la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali; - la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; - le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva; - le ipotesi demografiche (legate alla mortalità prospettica della popolazione assicurata) e finanziarie (derivanti dalla possibile evoluzione dei mercati finanziari) utilizzate nello strutturare i prodotti assicurativi e nel definire le basi di calcolo delle riserve integrative. 173 Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento 1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto Sono oggetto di consolidamento integrale le relazioni separate al 30 Giugno 2009 redatte in base ai Principi Contabili Internazionali, o riclassificati in base ad essi, delle seguenti società facenti parte del Gruppo Banca Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo Spa. Rapporto di partecipazione Denominazione imprese Sede Tipo di rapporto (1) Impresa partecipante Quota % Disponibilità voti % (2) A. Imprese A.1 Consolidate integralmente 1. Terbroker S.r.l. 2. So.G.I.Ter S.r.l. Teramo Teramo 1 1 Banca Tercas Spa Banca Tercas Spa 87,70% 100,00% 87,70% 100,00% 3. Adriatico Finance Sme Srl 4. Adriatico Finance Rmbs Srl Milano Milano 4 4 Banca Tercas Spa Banca Tercas Spa 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% A.2 Consolidate proporzionalmente Tipo di rapporto (1): 1 = maggioranza di diritti di voto nell'assemblea ordinaria 2 = influenza dominante 3 = accordi con altri soci 4 = altre forme di controllo 5 = direzione unitaria ex art.26, comma 1, del "D.Lgs 87/92" 6 = direzione unitaria ex art.26, comma 2, del "D.Lgs 87/92" 7 = controllo congiunto La partecipazione nella società Terleasing Spa non viene più consolidata poichè nel corso del mese di marzo 2008 Banca Tercas Spa ha dismesso il 76,1% delle azioni in precedenza possedute a favore della società Vega Management Srl con sede a Torino: al 31 dicembre la quota di partecipazione di Banca Tercas in Terfinance Spa (già Terleasing) è pari al 19,1%. Non essendo verificate le condizioni previste dai principi contabili internazionali, già dal 31 Dicembre 2008 la società non rientra più nel perimetro di consolidamento. Si segnala che nel mese di marzo 2009 la Capogruppo ha aumentato la propria quota di possesso nella controllata Terbroker Srl passando dall'84,70% all'87,70%. Il consolidamento delle componenti economiche di pertinenza delle società partecipate avviene, dopo l'elisione dei rapporti infragruppo. Si precisa che nel perimetro di consolidamento rientrano anche le due società veicolo Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl attraverso le quali sono state realizzate due operazioni di cartolarizzazione e anche se Banca Tercas non possiede nessuna quota di partecipazione nelle stesse, in applicazione dello IAS 27 e del SIC 12. Infatti il SIC 12 (standard interpretations committee) prevede espressamente l'obbligo di consolidare una società veicolo quando questa sia stata costituita esclusivamente nell'interesse della Capogruppo e quando le sue attività siano gestite in relazione alle esigenze aziendali della Capogruppo. In entrambe le operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo la Banca svolge funzione di servicer continuando a gestire tutte le attività cedute. Area di Consolidamento Il perimetro di consolidamento è stato esteso, a partire dal bilancio 2005, a tutte le società controllate o collegate, così come previsto dallo IAS 27, anche se non rientranti nel concetto di Gruppo Consolidato ai sensi della normativa di vigilanza. Ciò ha comportato dal 2005 l'estensione dell'area di consolidamento alla Terbroker Srl, società di brokeraggio assicurativo. Rispetto ai dati esposti nel Bilancio al 31 Dicembre 2008 si segnala la modifica del perimetro di consolidamento che non presenta più la Terleasing Spa, le cui azioni di maggioranza sono state cedute nel corso del mese di marzo 2008. Inoltre in applicazione del SIC n. 12, dall'esercizio 2008, sono state inserite le società veicolo Adriatico Finance Rmbs Srl ed Adriatico Finance Sme Srl costituite nell'esclusivo interesse di Banca Tercas Spa al fine di realizzare le due operazioni di cartolarizzazione. 174 Alla data del 30 Giugno 2009 il perimetro di consolidamento, oltre che dalla Capogruppo Banca Tercas Spa, è quindi costituito dalle società: 1) Terbroker Srl; 2) Sogiter Srl; 3) Adriatico Finance Sme Srl; 3) Adriatico Finance Rmbs Srl; Si precisa che con riferimento alla società Adriatico Finance Sme Srl, rientrano nel perimetro di consolidamento sia il patrimonio separato derivante dalla cartolarizzazione originata dalla Capogruppo nel 2007 e perfezionata nel corso del 2008, sia il patrimonio separato derivante dall'operazione di cartolarizzazione posta in essere da Terfinance S.p.A. (già Terleasing S.p.A.) in considerazione del fatto che Banca Tercas ha sottoscritto la totalità delle notes emesse dalla società a fronte di tale operazione, essendo state verificate le condizioni previste dal paragrafo 10 del SIC 12. Metodi di consolidamento Il consolidamento è operato con il metodo dell'integrazione globale, conosciuto anche come integrazione lineare per le quattro società: Sogiter Srl, Terbroker Srl Adriatico Finance Sme Srl e Adriatico Finance Rmbs Srl. Per la società Terleasing Spa nel consolidamento relativo al primo semestre 2008 si sottoline che è stato considerato, in applicazione dello IAS 27, il solo risultato economico del primo trimestre 2008. Nel consolidamento al 30 Giugno 2009 le partecipazioni nella Terfinance Srl, pari al 19,22% del capitale della stessa, sono state riclassificate nei titoli disponibili per la vendita. Per le partecipazioni con percentuali di controllo inferiori al 100% è stata attribuita alle minoranze la quota loro spettante di Patrimonio Netto e di Risultato d'Esercizio. Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento della relazione Dopo la chiusura del primo semestre 2009, in ottemperanza alle disposizioni di Vigilanza emanate dalla Banca d'Italia, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha provveduto al varo di un articolato progetto che, nel recepimento della nuova disciplina, è teso ad assicurare efficaci assetti organizzativi e di governo societario. Tra i passaggi attuativi di tale adempimento è stata prevista e licenziata la correlata modifica dello Statuto Sociale che sarà sottoposta all'approvazione di una prossima Assemblea straordinaria nel rispetto dei termini temporali assegnati dall'Autorità di Vigilanza. Successivamente alla data del 30 Giugno sono proseguite le attività finalizzate alla realizzazione del progetto di fusione per incorporazione della Sogiter Srl nella iTercas Spa, progetto deliberato dai consigli di amministrazione delle due società in data 29 Giugno 2009. Sezione 5 - Altri aspetti La presente Relazione consolidata è stata sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche SpA. Inoltre si segnala che il Gruppo ha deciso di non avvalersi dell’opzione prevista dal nuovo IAS 39, emendato nell’ottobre 2008 (cfr. regolamento 1004/08) in tema di riclassificazioni degli strumenti finanziari. Le valutazioni degli stessi sono state effettuate al "mark to model" alla data del 30 Giugno 2009. 175 A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI Classificazione degli strumenti finanziari La classificazione degli strumenti finanziari, operata in base alle caratteristiche degli stessi, avviene con un insieme di atti formali che privilegiano le intenzioni ed il comportamento aziendale. Un flusso organizzativo individua le responsabilità ed i limiti operativi relativi ad ogni singola funzione in materia di classificazione. Sono classificati a breve termine gli strumenti finanziari aventi una durata contrattuale non superiore ai diciotto mesi. Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale, incluse le quote di fondi comuni e gli investimenti azionari, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al fair value, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al "fair value". In presenza di un mercato attivo, per la determinazione del "fair value" degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicate a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di titoli non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi assumendo i migliori prezzi "bid". In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse e valori rilevati in transazioni comparabili avvenute in date prossime a quella dell'operazione oggetto di valutazione. Uno strumento finanziario è considerato come quotato su un mercato attivo se le quotazioni, che riflettono normali operazioni di mercato, sono prontamente e regolarmente disponibili tramite Borse, Mediatori, Intermediari, Società del settore, Servizi di quotazione o enti autorizzati, e tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato verificatesi sulla base di un normale periodo di riferimento. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate, ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Attività finanziarie disponibili per la vendita Classificazione. Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate e non classificabili tra crediti, attività detenute per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza. In particolare, vengono incluse in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity. Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino alla scadenza o dalle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione è rappresentato dal "fair value" al momento del trasferimento, che rappresenta il nuovo costo ammortizzato per i titoli di debito. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al "fair value", con la rilevazione a Conto Economico del valore corrispondente al costo ammortizzato, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di "fair value" vengono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio Netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita duratura di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita duratura di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati al Conto Economico. I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale. Criteri per l’identificazione di un perdita di valore (Impairment). Le attività finanziarie del portafoglio disponibile per la vendita sono sottoposte ad Impairment test (valutazione delle perdite di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità degli emittenti) ogni qualvolta si manifestino eventi tali da far ritenere che l’investimento abbia subito una perdita di valore. Il procedimento per la valutazione è articolato in due fasi: - individuazione delle situazioni di deterioramento della solvibilità degli emittenti e identificazione delle attività deteriorate; - quantificazione delle perdite associabili alle situazioni di Impairment. Queste perdite si ragguagliano alla differenza negativa tra il valore corrente di mercato (oppure, per gli strumenti non quotati, il valore attuale - ai tassi correnti di rendimento “risk-free” di investimenti simili - dei flussi di cassa attesi) delle attività deteriorate e il loro valore di libro. I criteri applicati dal Gruppo per identificare una perdita di valore, distinguono tra titoli di debito e titoli di capitale. Impairment dei titoli di debito. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è rintracciabile nella lista degli eventi di perdita riportati nello IAS 39.59. Nel caso di titoli obbligazionari con un “rating” si valuta il deterioramento del merito creditizio dell’emittente. Al riguardo si ritiene che un deterioramento tale da far ricadere i titoli di debito in classi di rating inferiori alla soglia ”Investment grade” sia indicativo della necessità di procedere nel verificare l’esistenza di un Impairment, mentre, negli altri casi, il deterioramento del merito creditizio è invece da valutare congiuntamente con gli altri fattori disponibili. Nel caso di titoli obbligazionari si considera la disponibilità di fonti specializzate (ad esempio indicazioni di investimento fornite da istituzioni finanziarie, rating reports, etc.) o di informazioni disponibili su “info-provider” (ad es. Bloomberg), attraverso cui si determina più puntualmente la rilevanza della situazione di deterioramento dell’emittente. In assenza di tali elementi, ove possibile, si fa riferimento alla quotazione di obbligazioni similari a quella presa in esame in termini sia di caratteristiche finanziarie che di standing dell’emittente. 176 Impairment dei titoli di capitale. Con riferimento ai titoli di capitale classificati come AFS, è ragionevole ipotizzare che le azioni in portafoglio siano da svalutare prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente; pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società, ovvero la svalutazione di tali titoli di debito, sono di per sé forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale della stessa società. Più in generale, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare soprattutto i due seguenti eventi (IAS 39 §61): - cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo dell’investimento non può più essere recuperato; - un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo. I seguenti parametri si ritengono indicativi della necessità di procedere nel verificare l’esistenza di un Impairment: - Fair Value del titolo inferiore del 20% rispetto al valore di carico di prima iscrizione; - Fair Value inferiore al valore di carico per un arco temporale superiore a 6 mesi. Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera inoltre, singolarmente o congiuntamente, le seguenti situazioni: - il Fair Value dell’investimento risulta significativamente inferiore al costo di acquisto o comunque è significativamente inferiore a quello di società similari dello stesso settore; - il management della società non è considerato di adeguato standing ed in ogni caso capace di assicurare una ripresa delle quotazioni; - si rivela la riduzione del “credit rating” dalla data dell’acquisto; - significativo declino dei profitti, dei cash flow o nella posizione finanziaria netta dell’emittente dalla data di acquisto; - si rileva una riduzione o interruzione della distribuzione dei dividendi; - scompare un mercato attivo per i titoli emessi; - si verificano cambiamenti del contesto normativo, economico e tecnologico dell’emittente che hanno un impatto negativo sulla situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria dello stesso; - esistono prospettive negative del mercato, settore o area geografica nel quale opera l’emittente. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Con riferimento all'imputazione delle variazioni di fair value degli utili o delle perdite cumulati e degli effetti derivanti da perdite di valore, si rimanda al precedente punto relativo alla valutazione. Crediti Classificazione. I crediti includono gli impieghi con banche e clientela, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. Iscrizione. La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del "fair value" dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni diverse da quelle di mercato il "fair value" è determinato utilizzando apposite tecniche di valutazione; la differenza rispetto all’importo erogato o al prezzo di sottoscrizione è imputata direttamente a Conto Economico. I contratti di riporto e le operazion di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in Bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita o delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo ammortizzato. Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i costi/proventi agli stessi riferibili sono attribuiti a Conto Economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di Bilancio o di Situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, scaduto/sconfinato oltre 180 giorni o ristrutturato secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS. I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di Bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario (TIR). I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati. 177 Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a Conto Economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel Conto Economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, ivi inclusi quelli verso controparti residenti in "Paesi a rischio", sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva, salvo quelli che, in considerazione del loro importo, vengono valutati analiticamente. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel Conto Economico. Ad ogni data di chiusura del Bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data. Cancellazione. I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio (derecognition) solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, ad altri soggetti terzi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. Vengono altresì imputate a conto economico le rettifiche e le riprese di valore dei crediti determinate secondo le sopra esposte modalità. Partecipazioni Classificazione. La voce include le partecipazioni detenute in: - società controllate non consolidate: si considerano controllate le società nelle quali si ha la maggioranza dei diritti di voto e quelle nelle quali si è in grado di influenzare le politiche operative e finanziarie; - società collegate: si considerano collegate le società in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società che per particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbono considerarsi sottoposte ad influenza notevole. - società soggette a controllo congiunto, per le quali si è optato per l’iscrizione in base al metodo del patrimonio netto in alternativa al metodo proporzionale; sussiste controllo congiunto quando vi sono accordi contrattuali, parasociali o di altra natura, per la gestione paritetica dell'attività e la nomina degli amministratori; Iscrizione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo, inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Valutazione. Le partecipazioni in società controllate direttamente, indirettamente o congiuntamente o collegate sono valutate al costo al netto di riduzioni di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a Conto Economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La verifica su eventuale perdite di valore avviene ad ogni chiusura di Bilancio o delle situazioni infrannuali. Cancellazione. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. I dividendi percepiti a fronte delle partecipazioni detenute sono contabilizzati nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. Attività materiali Classificazione. Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice. Iscrizione. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico. 178 Valutazione. Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione: · dei terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra"; · del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo o a rimanere costante, ma non a diminuire. I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. Essi sono esposti tra le "altre attività". Le spese di ristrutturazione di immobili in affitto sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto. Ad ogni chiusura di Bilancio o di Situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto Economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si da' luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato il modello del costo. Cancellazione. Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Rilevazione delle componenti reddituali. Le quote di ammortamento dei beni materiali, determinate secondo la loro residua vita utile, sono contabilizzate nell'esercizio di competenza. Le eventuali perdite di valore sono contabilizzate nell'esercizio in cui sono rilevate. I redditi delle attività materiali che non sono utilizzate come beni strumentali dell'azienda sono contabilizzati secondo il principio di competenza economica determinato sulla base dei corrispettivi contrattualmente dovuti dai soggetti che utilizzano le suddette attività materiali. Per gli immobili detenuti per investimento, sottoposti al regime dello IAS 40, si è adottato il modello del costo. Attività immateriali Classificazione. Le attività immateriali includono l’avviamento ed il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. L’avviamento rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e delle passività acquisite. Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali. Iscrizione. Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto Economico. Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al minore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a Conto Economico. Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a Conto Economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Valutazione. Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Ad ogni chiusura di Bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L’ammontare della perdita, rilevato a Conto Economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile. Cancellazione. Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali sono rilevate al Conto Economico in ragione della quota di competenza di ciascun esercizio, determinata secondo la vita utile del bene o diritto cui si fa riferimento. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Classificazione. Sono classificate in tale voce le attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un processo per la dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Iscrizione. L'iscrizione avviene ai valori di bilancio riportati dalle società in via di dismissione. Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il "fair value" delle loro singole attività. Cancellazione. Le attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e tutti i benefici ad esse connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di Conto Economico vengono contabilizzati, al netto dell'effetto fiscale, i relativi oneri e proventi. 179 Debiti, titoli in circolazione e passività subordinate Classificazione. I debiti verso banche, i debiti verso clientela, i titoli in circolazione e le passività subordinate ricomprendono le varie forme di provvista, interbancaria e con clientela, e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, degli eventuali ammontari riacquistati. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. Iscrizione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o di regolamento dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività. Cancellazione. Le passività finanziarie sono cancellate dal Bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a Conto Economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. Passività finanziarie di negoziazione Classificazione. La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi ma strettamente correlati agli stessi. Inoltre sono incluse le passività che originano da scoperti tecnici generati dall'attività di negoziazione di titoli. Tutte le passività di negoziazione sono valutate al "fair value". Iscrizione. L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come il "fair value" dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al "fair value", mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento. Valutazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al "fair value". Per la determinazione del "fair value" degli strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, vengono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi ufficiali, di riferimento, ecc.) pubblicate a cura delle borse nelle quali avvengono gli scambi. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati, ma per i quali comunque esistono degli scambi effettuati anche tra controparti istituzionali e dette quotazioni vengono pubblicate dalle agenzie di informazione finanziaria (es. Reuters, Bloomberg), si fa riferimento anche a tali corsi assumendo i migliori prezzi disponibili. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, funzioni per il calcolo del valore di strumenti derivati su tassi di interesse, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. Cancellazione. Le passività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o quando la passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti reddituali vengono determinate secondo il principio temporale di competenza economica, con iscrizione delle componenti di costo e di ricavo totalmente o parzialmente maturate ma non ancora liquidate. Passività finanziarie valutate al "fair value" Classificazione. Sono classificati in questa voce le emissioni obbligazionarie della Banca strutturate e non, per le quali la valutazione al "fair value" permette di eliminare asimmetrie contabili sia in fase di rilevazione che in fase di valutazione periodiche. A fronte di tali strumenti finanziari, infatti, sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati. Iscrizione. Il loro valore di prima iscrizione è il "fair value" al netto dei proventi o costi di transazione che vengono rilevati direttamente a Conto Economico. Valutazione. Le passività finanziarie sono valutate al "fair value". La determinazione del "fair value" si basa sull'utilizzo di modelli standard che tengono in considerazione tutti i parametri di mercato e dei fattori di rischio inerenti. Cancellazione. Le passività finanziarie valutate al "fair value" sono cancellate contabilmente dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto Economico. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di Conto Economico relativo agli interessi. I risultati della valutazione sono ricondotti nel "risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value", così come gli utili o le perdite derivanti dall'estinzione determinati secondo lo stesso criterio indicato per i titoli in circolazione. Benefici ai dipendenti - Trattamento di fine rapporto del personale Classificazione. Il trattamento di fine rapporto del personale costituisce un fondo determinato sulla base del suo valore attuariale attraverso la stima della quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A far data 1° gennaio 2007 le quote dei benefici che maturano tempo per tempo sono versate alla Sezione di Tesoreria istituita presso l'INPS o a favore di altri fondi pensione appositamente scelti dal dipendente. Rimane in seno al Gruppo il debito per benefici futuri da corrispondere a favore del personale dipendente maturato fino al 31 dicembre 2006. Tale importo viene periodicamente stimato su base demografico/attuariale. 180 Iscrizione. Il valore attuariale del TFR viene iscritto in relazione agli obblighi stimati nei confronti dell'insieme dei dipendenti in servizio alla data di chiusura di ciascun bilancio. Tale valore viene rivisto al termine di ogni data di chiusura del bilancio e gli incrementi e i decrementi del valore attuariale dell'obbligazione e della sua rivalutazione vengono iscritti al Conto Economico. Valutazione. La valutazione attuariale degli obblighi connessi al fondo trattamento di fine rapporto avviene sulla base di parametri statistici, demografici e finanziari sviluppati sulla base di una relazione preparata da un attuario. Le modalità di determinazione dei suddetti parametri sono riportate nella Nota Integrativa al Bilancio. Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all'atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti al fondo stesso. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l'ammontare del solo effetto di rivalutazione e dell'effetto attuariale (interest costs e utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell'esercizio in cui le stesse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale. Fondo per rischi ed oneri - Benefici ai dipendenti - Fondi di quiescenza e per obblighi simili Classificazione. Sono classificati tra i fondi di quiescenza tutti i fondi a benefici definiti o a prestazioni definite classificati come "fondi interni" ai sensi della vigente legislazione previdenziale, sempre che vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Iscrizione. Il fondo di quiescenza interno è costituito in attuazione di accordi aziendali e si qualifica come piano a benefici definiti. Esso è costituito a favore di personale in quiescenza. La passività relativa a tale piano ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni erogate sono determinate sulla base di ipotesi attuariali. Gli utili e le perdite attuariali sono riconosciute a Conto Economico. Valutazione. La valutazione dell'obbligo a carico della Banca del fondo interno di previdenza a prestazione definita viene effettuato sulla base della riserva matematica calcolata da un attuario. I parametri demografici, economici e finanziari su cui viene basato il calcolo sono illustrati nella Nota Integrativa. Cancellazione. La cancellazione del fondo avviene all'atto del soddisfacimento di tutti gli obblighi nei confronti degli iscritti al fondo stesso. Rilevazione delle componenti reddituali. Le componenti che determinano l'ammontare dell'accantonamento o dello storno dal fondo (service cost, interest cost, utile/perdita attuariale) sono imputate al Conto Economico dell'esercizio in cui esse maturano. Esse sono rilevate sulla base del contenuto della relazione attuariale. Fondo per rischi ed oneri - Altri fondi Classificazione. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a Conto Economico. Iscrizione. L'iscrizione dell'accantonamento avviene ogni qualvolta in base ad evidenze interne o esterne, ad accordi con soggetti terzi, a delibere degli Organi Aziendali o a altri fatti o elementi sia possibile determinare l'esistenza di una obbligazione attuale legata ad un evento passato della quale non sia tuttavia possibile determinare con precisione l'ammontare. Valutazione. La stima dell'obbligazione a carico dell'azienda avviene mediante il calcolo dell'onere dovuto determinato sulla base di obblighi contrattuali di comportamenti già tenuti in passato, della più probabile evoluzione di eventuali contenziosi e, laddove necessario, sulla base di stime anche di carattere attuariale. Laddove il tempo prevedibile di adempimento dell'obbligazione rivesta rilevanza, la stessa obbligazione viene attualizzata mediante tassi di mercato. Cancellazione. La cancellazione di posizioni iscritte ai fondi per rischi ed oneri avviene sia nel caso di adempimento, totale o parziale, dell'obbligazione assunta, sia nel caso di successiva insussistenza della medesima obbligazione. Rilevazione delle componenti reddituali. Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri e le eventuali insussistenze dei medesimi fondi vengono portate a carico o a beneficio delle singole voci di Conto Economico alle quali per natura si riferiscono nell'esercizio in cui si verificano gli eventi che ne determinano l'accantonamento o lo storno. 181 Attività e passività in valuta Rilevazione iniziale. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Valutazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue: • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura. Cancellazione. Le attività e passività in valuta estera sono cancellate alla scadenza dei diritti o obblighi alle quali si riferiscono o nel caso in cui le medesime siano trasferite a soggetti terzi e con esse siano trasferiti i benefici e gli oneri alle stesse connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita sono rilevati a Conto Economico, è rilevata a Conto Economico anche la relativa differenza cambio. Altre passività In questa voce sono compresi, tra l'altro, gli accantonamenti - su base analitica e collettiva - relativi alla stima di possibili esborsi connessi al rischio di credito relativo ad impegni e garanzie. Fiscalità corrente e differita Rilevazione iniziale. Le attività e le passività fiscali relative ad imposte dirette ed indirette sono rilevate nel bilancio nel quale sono imputate a Conto Economico o a patrimonio le componenti attive e passive di Reddito o di Patrimonio che danno loro origine, indipendentemente dall'esercizio in cui le attività e le passività fiscali troveranno la loro manifestazione finanziaria. Vengono iscritte tra le attività e passività fiscali correnti quelle attività e passività fiscali che, secondo la legge, trovano una manifestazione di carattere finanziario in relazione ad eventi verificatisi nell'esercizio cui il bilancio fa riferimento. Qualora le attività e passività fiscali siano rilevate in relazione a fatti o elementi che genereranno una manifestazione di carattere finanziario in esercizi successivi a quello cui il bilancio fa riferimento, esse verranno iscritte tra le attività e passività fiscali differite. Le attività e le passività fiscali correnti sono compensate, nello Stato Patrimoniale, qualora sia legalmente possibile effettuare una riconciliazione fra di esse. Valutazione. Le attività e le passività fiscali correnti sono determinate mediante una prudente stima dell'onere fiscale corrente determinato sulla base della legislazione e della prassi amministrativa vigente alla data di chiusura del Bilancio applicando le variazioni in aumento ed in diminuzione previsti dalla normativa fiscale. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate seguendo la metodologia del "Balance Sheet Liability Method". La loro valutazione avviene moltiplicand l'elemento attivo o passivo la cui deduzione/imponibilità sia differita nel tempo per l'aliquota fiscale che si suppone legalmente vigente nell'esercizio in cui avverrà la deduzione/tassazione del suddetto elemento. Qualora si ritenga che in tale esercizio l'aliquota media d'imposta effettivamente sostenuta dalla Banca diverga sensibilmente da quella legale, l'imposta anticipata o differita verrà determinata moltiplicando il suddetto elemento per l'aliquota media. Le attività e passività fiscali differite non sono oggetto di attualizzazione. Cancellazione. Le attività e passività fiscali correnti sono cancellate al momento del soddisfacimento dell'obbligazione tributaria cui le stesse si riferiscono. Le attività e passività fiscali differite vengono cancellate nell'esercizio in cui gli elementi attivi e passivi cui esse si riferiscono concorrono alla formazione della base imponibile dell'imposta. Rilevazione delle componenti reddituali. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto Economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a Patrimonio Netto. Il Conto Economico accoglie gli accantonamenti per imposte correnti di competenza dell'esercizio, l'iscrizione di imposte anticipate e differite i cui elementi concorreranno alla formazione del reddito imponibile di esercizi successivi, e lo storno di imposte anticipate e differite iscritte in esercizi precedenti ed i cui elementi concorrono alla formazione della base imponibile corrente di competenza dell'esercizio. Nel Conto Economico trovano altresì collocazione le eventuali sopravvenienze passive o insussistenze di accantonamenti per imposte correnti definitivamente liquidate rispetto alle somme accantonate a Conto Economico. Trovano altresì collocazione a Conto Economico le variazioni, positive o negative, di imposte anticipate e differite legate a variazioni di aliquote o a modifiche legislative sopravvenute rispetto alla situazione esistente al momento della loro iscrizione. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Classificazione. Sono classificate in tale voce le passività associate a gruppi di attività non correnti o i gruppi di attività per i quali è stato avviato un processo per la dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Iscrizione. L'iscrizione avviene ai valori di bilancio riportati dalle società in via di dismissione. Valutazione. Successivamente alla prima iscrizione esse sono valutate al minore tra il valore di carico ed il "fair value" delle singole passività. Cancellazione. Le passività associate a gruppi di attività in via di dismissione vengono cancellate quando vengono cedute le attività trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e tutti i benefici ad esse connessi. Rilevazione delle componenti reddituali. Nella specifica voce di Conto Economico vengono contabilizzati, al netto dell'effetto fiscale, i relativi oneri e proventi. 182 Azioni Proprie Rilevazione iniziale. Le azioni proprie acquistate, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo Bilancio approvato, sono portate in decremento del Patrimonio Netto. In nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a tal fine anche delle azioni possedute da società controllate. Cancellazione. Le azioni proprie detenute sono cancellate dal Bilancio al momento della loro alienazione. Però le azioni proprie acquistate in violazione dell'art. 2357 del c.c. debbono essere alienate secondo modalità da determinarsi dall'assemblea entro un anno dal loro acquisto. In mancanza deve procedersi senza indugio al loro annullamento e alla corrispondente riduzione del capitale. Rilevazione delle componenti reddituali. Il valore collocato, gli utili e/o le perdite derivanti dalla loro negoziazione sono rilevati come variazioni di Patrimonio Netto. Altre informazioni Garanzie e impegni Le garanzie rilasciate e gli impegni ad erogare fondi che comportino rischi di credito sono iscritti per il valore nominale dell’impegno assunto, al netto degli utilizzi per cassa e delle eventuali rettifiche di valore rilevate, su base sia analitica che collettiva, in relazione alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito, nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie, che trovano contropartita nello Stato Patrimoniale alla voce “Altre passività”. La rilevazione dei costi Il principio della competenza impone di iscrivere le operazioni realmente effettuate nell’esercizio, al fine della formazione del reddito di periodo. Conseguenza di tale assunto è la correlazione tra costi e ricavi dell’esercizio, che si realizza, a prescindere dal momento dell’esborso e/o dell’emissione della fattura, per: - ripartizione dell’utilità o funzionalità pluriennale (ammortamento); - imputazione diretta di costi al conto economico dell’esercizio o perché associati al tempo o perché sia venuta meno l’utilità o la funzionalità del costo; - associazione causa-effetto tra tali costi ed i ricavi che sono generati con l’utilizzo del bene o servizio acquistati. In particolare, ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza: - i corrispettivi delle cessioni dei beni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute: - alla data della consegna o spedizione, per i beni di consumo; - alla data di stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende; - i corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione si considerano sostenute, alla data in cui le prestazioni sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicurazione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi; - le spese di acquisizione di immobilizzazione materiali/immateriali si considerano sostenute alla data di messa in uso del bene. Cartolarizzazioni In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali, ci si è avvalsi della facoltà di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti ad operazioni di cartolarizzazione effettuate prima del 1° gennaio 2004, che risultavano cancellati in base ai precedenti principi contabili. Nell’attivo patrimoniale della banca cedente figurano così i titoli sottoscritti. Per le operazioni perfezionatesi successivamente a tale data, i crediti ceduti non sono cancellati dal bilancio qualora vi sia un sostanziale trattenimento di rischi e di benefici, anche se formalmente oggetto di cessione pro-soluto ad una società veicolo. Ciò si verifica, ad esempio, qualora la banca sottoscriva la tranche dei titoli Junior o di esposizioni analoghe, in quanto sopporta il rischio delle prime perdite e, parimenti, beneficia del rendimento dell’operazione. Conseguentemente, i crediti figurano in bilancio come “Attività cedute e non cancellate” a fronte del finanziamento ricevuto dalla società veicolo, al netto dei titoli emessi dalla stessa e sottoscritti dalla banca cedente. Analoghi criteri di rappresentazione, basati sulla prevalenza della sostanza sulla forma, sono applicati per la rilevazione delle competenze economiche. Dividendi e riconoscimento dei ricavi I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: - gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso; - i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione; - gli utili e le perdite derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione sono riconosciuti a conto economico al regolamento contrattuale dell’operazione sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il fair value al quale lo strumento è iscritto, ottenuto mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri di input osservabili sul mercato. Il fair value così determinato viene poi corretto per tenere conto del rischio di recuperabilità degli eventuali margini positivi, in funzione della specifica controparte con la quale lo strumento finanziario risulta stipulato c( redit risk adjustment ); - gli utili derivanti dalla stipula di strumenti finanziari per i quali si ritiene che il fair value non possa essere determinato secondo parametri di mercato osservabili, sono distribuiti nel tempo tenendo conto della natura e della durata dello strumento (es. prodotti a capitale garantito o protetto); - i ricavi derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti a conto economico alla data di emissione se il fair value è determinato sulla base di parametri osservabili o a transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato. Qualora tali parametri non siano riscontrabili in modo diretto sul mercato, come per tutte le emissioni rivolte al mercato retail, la tecnica valutativa utilizzata per la determinazione del fair value considera, quale fattore correttivo nell’attualizzazione dei flussi di cassa, lo spread commerciale. Il fair value così determinato corrisponde al corrispettivo incassato: nessun profitto risulta pertanto contabilizzato alla data di emissione. Al fine di garantire una rappresentazione sostanziale del costo dell’operazione di provvista basata sulla correlazione tra costi e ricavi, in presenza di commissioni di collocamento, imputate a conto economico alla data di emissione, viene rilevato, in pari data, un ricavo rappresentato dallo spread commerciale, fino a concorrenza del costo delle commissioni passive di collocamento. Informativa di settore Per quanto riguarda i criteri applicati si rimanda alla specifica sezione delle nota e integrativa. 183 Modalità di determinazione del fair value di strumenti finanziari Il fair value rappresenta il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli ed indipendenti, ad una certa data di misurazione. Il fair value è il prezzo che sarebbe corrisposto in una transazione ordinaria, ovvero in una transazione che coinvolge i partecipanti al mercato che hanno la volontà di trattare, escludendo quindi transazioni di tipo forzato. La determinazione del fair value degli strumenti finanziari è basata sul presupposto della continuità aziendale della banca, ovvero nel presupposto che la banca sarà pienamente operativa e non liquiderà o ridurrà sensibilmente la propria operatività né concluderà operazioni a condizioni sfavorevoli. Nella determinazione del fair value “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione”, “Passività finanziarie valutate al fair value”, “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, viene attribuita la massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi (mark to market) e priorità inferiore all’utilizzo di input non osservabili, in quanto questa modalità è soggetta a maggiore discrezionalità (mark to model). Mark to Market Nel determinare il fair value, la Banca utilizza, ogni volta che sono disponibili, informazioni basate su dati di mercato ottenute da fonti indipendenti, in quanto considerate come la migliore evidenza di fair value. In tal caso il fair value è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ossia senza modifiche o ricomposizioni dello strumento stesso, desumibile dalle quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato è considerato attivo qualora i prezzi di quotazione riflettono le normali operazioni di mercato, sono regolarmente e prontamente disponibili tramite Borse, servizi di quotazioni, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Sono di norma considerati mercati attivi: - i mercati regolamentati dei titoli e dei derivati, ad eccezione del mercato della piazza di “Lussemburgo”; - i sistemi di scambi organizzati; - alcuni circuiti elettronici di negoziazione OTC (es. Bloomberg), qualora sussistano determinate condizioni basate sulla presenza di un certo numero di contributori con proposte eseguibili e caratterizzate da spread bid-ask ovvero dalla differenza tra il prezzo al quale la controparte si impegna a vendere i titoli (ask price) e il prezzo al quale si impegna ad acquistarli (bid price) contenuti entro una determinata soglia di tolleranza; - il mercato secondario delle quote OICR, espresso dai NAV (Net Asset Value) ufficiali, in base ai quali la SGR emittente deve procedere alla liquidazione delle quote. Tale NAV può essere opportunamente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità del fondo, ovvero dell’intervallo di tempo intercorrente tra la data di richiesta di rimborso e quella del rimborso effettivo, nonché per tenere conto di eventuali commissioni di uscita. Mark to Model Qualora non sia determinabile il Mark to Market, per l’assenza di prezzi di mercato direttamente osservabili su mercati considerati attivi, è necessario fare ricorso a tecniche di valutazione che massimizzino il ricorso alle informazioni disponibili sul mercato, in base ai seguenti approcci valutativi: 1. Comparable approach: in tal caso il fair value dello strumento è desunto dai prezzi osservati su transazioni recenti avvenuti su strumenti similari in mercati attivi, opportunamente aggiustati per tenere conto delle differenze negli strumenti e nelle condizioni di mercato; 2. Model Valuation: in mancanza di prezzi di transazioni osservabili per lo strumento oggetto di valutazione o per strumenti simili, è necessario adottare un modello di valutazione; tale modello deve essere di provata affidabilità nella stima di ipotetici prezzi “operativi” e pertanto deve trovare ampio riscontro negli operatori di mercato. In particolare: - i titoli di debito vengono valutati in base alla metodologia dell’attualizzazione dei previsti flussi di cassa, opportunamente corretti per tenere conto del rischio emittente; - i contratti derivati sono valutati sulla base di differenti modelli, in funzione dei fattori di input (rischio tasso, volatilità, rischio cambio, rischio prezzo, ecc.) che ne influenzano la relativa valutazione; - i titoli di capitale non quotati sono valutati con riferimento a transazioni dirette sullo stesso titolo o su titoli similari osservate in un congruo arco temporale rispetto alla data di valutazione, al metodo dei multipli di mercato di società comparabili e in via subordinata a metodi di valutazione finanziari, reddituali e patrimoniali. Nel caso di strumenti per cui la Banca non ritenga affidabile la stima del fair value attraverso modelli di valutazione interni in quanto i parametri da utilizzare non sono osservabili sul mercato e richiederebbero delle ipotesi ed assunzioni interne con ampio ricorso alla discrezionalità, vengono richieste valutazioni a controparti esterne al fine di meglio rappresentare il valore equo dello strumento. 184 Gruppo Banca Tercas Spa 185 Parte B - Nota Integrativa 186 NOTA INTEGRATIVA Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato Parte D - Informativa di settore Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato Parte H - Operazioni con parti correlate 187 188 PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Le informazioni incluse nella Nota Integrativa riguardanti i dati del primo semestre 2009, raffrontati con i dati dell'esercizio 2008, vengono riportate tenendo conto di quanto disposto dai Nuovi Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS. Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione Descrizione a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Altre imprese Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 21.088 0 0 21.088 24.359 0 0 0 0 15.000 21.088 0 0 21.088 39.359 La cassa, relativa alla sola Capogruppo, presenta un decremento del 46,42%, rispetto alla consistenza di fine 2008. 189 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Gruppo bancario Imprese di assicurazione Altre Imprese Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci / Valori Quotati Non Quotati Quotati Non Quotati Quotati Non Quotati A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri tit. debito 98.192 1.586 96.606 4.647 3.223 1.424 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 102.839 4.809 98.030 113.386 11.087 102.299 2. Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Quote di O.I.C.R. 0 1.258 0 0 0 0 1.258 1.260 4. Finanziamenti 4.1 Pronti c.termine 4.2 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5. Att.deteriorate 0 462 0 0 0 0 462 312 6. Att. cedute non cancellate 67.094 0 0 0 0 0 67.094 88.720 165.286 6.367 0 0 0 0 171.653 203.678 1. Derivati finanziari: 1.1 di negoziazione 1.2 fair value option 1.3 altri 0 0 0 0 2.685 1.262 1.423 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.685 1.262 1.423 0 2.929 1.787 1.142 0 2. Derivati creditizi: 2.1 di negoziazione 2.2 fair value option 2.3 altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale B 0 2.685 0 0 0 0 2.685 2.929 165.286 9.052 0 0 0 0 174.338 206.607 Totale A B. Strumenti derivati Totale (A+B) Si precisa che all'interno del comparto delle attività finanziarie detenute per la negoziazione, relative alla sola Capogruppo, sono presenti titoli obbligazionari del tipo ABS, CDO, Credit Linked Notes e strumenti finanziari in default per un controvalore pari a 2.996 migliaia di euro, di cui viene data informativa nella Sezione 1 della Parte E (informazione sui rischi) della presente nota integrativa. 190 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori Gruppo Bancario Imprese di assicurazione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre Imprese A. Attività per Cassa 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti Pubblici c) Banche d) Altri soggetti 5. Attività deteriorate 102.839 0 0 102.839 113.386 74.443 0 18.599 9.797 0 0 0 0 0 0 0 0 74.443 0 18.599 9.797 80.302 0 19.464 13.620 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.258 0 0 1.258 1.260 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 462 0 0 462 312 a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti Pubblici c) Banche d) Altri soggetti 0 0 12 450 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 12 450 0 0 12 300 6. Attività cedute non cancellate 67.094 0 0 67.094 88.720 a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti Pubblici c) Banche d) Altri emittenti 63.865 0 0 3.229 0 0 0 0 0 0 0 0 63.865 0 0 3.229 85.192 0 0 3.528 171.653 0 0 171.653 203.678 1.707 978 0 0 0 0 1.707 978 2.045 884 2.685 0 0 2.685 2.929 174.338 0 0 174.338 206.607 Totale A B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche b) Clientela Totale B Totale (A+B) Al 30 giugno 2009 il portafoglio di proprietà HFT del Gruppo è costituito per il 79,33% da titoli di Stato, per il 18,41% da obbligazioni corporate e finanziarie, per lo 0,72% da quote di OICR e da derivati per l'1,54%. La consistenza del portafoglio nel suo complesso è comunque diminuita del 15,58% pari a circa 32,17 milioni di euro, come diretta conseguenza di specifiche politiche tese ad aumentare la liquidità del Gruppo. Tutte le attività costituenti il portafoglio sono detenute dalla Capogruppo. 191 2.3 Attività finanziarie per la negoziazione: strumenti derivati di negoziazione 2.3.1 di pertinenza del Gruppo Bancario Tipologie derivati/Attività sottostanti Tassi di interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altro A) Derivati quotati 1) Derivati Finanziari 0 0 0 0 0 0 0 * con scambio di capitale - opzioni acquistate - altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 * senza scambio di capitale - opzioni acquistate - altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.323 683 38 0 641 2.685 2.929 0 0 0 0 0 683 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 683 0 0 1.337 116 1.207 0 0 38 0 0 0 641 0 795 1.207 517 1.075 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale B 1.323 683 38 0 641 2.685 2.929 Totale (A+B) 1.323 683 38 0 641 2.685 2.929 2) Derivati Creditizi con scambio di capitale senza scambio di capitale Totale A B) Derivati non quotati 1) Derivati Finanziari * con scambio di capitale -opzioni acquistate -altri derivati * senza scambio di capitale -opzioni acquistate -altri derivati 2) Derivati Creditizi * con scambio di capitale * senza scambio di capiatle Alla data del 30 Giugno 2009 il Gruppo Banca Tercas possiede, all'interno delle attività detenute per la negoziazione, strumenti derivati su tassi di interesse e opzioni Call su indici. 2.3.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione La tabella 2.3.1 è avvalorata con le risultanze della Capogruppo e delle due società vecolo. Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza di imprese di assicurazione. 2.3.3 Di pertinenza delle altre imprese Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza delle altre imprese del Gruppo consolidato. 192 2.4 Attività finanziarie detenute per la negoziazione diverse da quelle cedute e non cancellate: variazioni delle attività per cassa 2.4.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Totale Variazioni/Attività sottostanti Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 30-giu-09 A. Esistenze iniziali 113.386 0 1.260 0 114.646 B. Aumenti 89.675 0 0 0 89.675 B1. B2. B3. Acquisti Variazioni positive di fair value Altre variazioni 60.417 5.853 23.405 0 0 0 0 0 0 0 0 0 60.417 5.853 23.405 C. Diminuzioni 100.222 0 2 0 100.224 C1. C2. C3. C4. Vendite Rimborsi Variazioni negative di fair value Altre variazioni 90.585 6.472 600 2.565 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 90.585 6.472 602 2.565 D. Rimanenze finali 102.839 0 1.258 0 104.097 2.4.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione La tabella 2.4.1 è avvalorata con le risultanze della sola Capogruppo. Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza di imprese di assicurazione. 2.4.3 Di pertinenza delle altre imprese Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al "fair value" - Voce 30 Il Gruppo non possiede attività finanziarie valutate al "fair value" per effetto di opzioni esercitate. 193 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Gruppo Bancario Imprese di assicurazione Voci / Valori Quotati 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale Non Quotati Quot Non Quotati Quotati Totale 31-dic-08 Totale 30-giu-09 Altre Imprese Non Quotati Quot. Non Quotati Quot. Non Quotati 5.936 426 0 0 0 0 5.936 426 5.201 223 0 5.936 0 426 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5.936 0 426 0 5.201 0 223 7.556 30.049 0 0 0 0 7.556 30.049 8.248 30.049 7.556 0 4.680 25.369 0 0 0 0 0 0 0 0 7.556 0 4.680 25.369 8.248 0 4.680 25.369 3. Quote di O.I.C.R. 0 6.651 0 0 0 0 0 6.651 0 1.076 4. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5. Attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6. Attività cedute non cancell. 24.891 29.232 0 0 0 0 24.891 29.232 4.663 28.758 Totale Quotati / Non Quotati 38.383 66.358 0 0 0 0 38.383 66.358 18.112 60.106 2.1 Valutati al fair value 2.1 Valutati al costo Totale 104.741 0 0 104.741 78.218 Alla data del 30 Giungo 2009 il portafoglio AFS è aumentato del 33,91% pari a 26,52 migliaia di euro, a seguito dell'impiego di liquidità per l'acquisto di strumenti aventi elevato standing creditizio e buon rendimento nel comparto obbligazionario; esso si compone per il 7,82% da titoli di Stato, per il 49,93% di obbligazioni corporate, per il 6,35% di quote di OICR e per il 35,90% di titoli azionari. Si precisa che le variazioni di valore dei suddetti titoli sono state imputate in contropartita del Patrimonio Netto, al netto del relativo onere fiscale. 194 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori Gruppo Bancario 1. Titoli di debito Imprese Ass.ne Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre Imprese 6.362 0 0 6.362 5.424 3.013 29 1.242 2.078 0 0 0 0 0 0 0 0 3.013 29 1.242 2.078 883 19 2.267 2.255 37.605 0 0 37.605 38.297 5.958 31.647 19.672 5.698 6.276 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5.958 31.647 19.672 5.698 6.276 1 6.339 31.958 19.572 5.689 6.597 0 6.651 0 0 6.651 1.076 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6. Attività cedute non cancellate 54.123 0 0 54.123 33.421 a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti Pubblici c) Banche d) Altri soggetti 5.173 0 41.047 7.903 0 0 0 0 0 0 0 0 5.173 0 41.047 7.903 4.186 0 28.967 268 104.741 0 0 104.741 78.218 a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti Pubblici c) Banche d) Altri soggetti 5. Attività deteriorate a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti Pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività coperte e non coperte 4.3.1 di pertinenza del Gruppo Bancario Il Gruppo non prevede politiche di copertura dei rischi di "fair value" o dei flussi finanziari di attività finanziarie disponibili per la vendita, per cui tale sezione non viene avvalorata. 4.3.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione Il Gruppo non prevede politiche di copertura dei rischi di "fair value" o dei flussi finanziari di attività finanziarie disponibili per la vendita, per cui tale sezione non viene avvalorata. 4.4.3 Di pertinenza delle altre imprese Il Gruppo non prevede politiche di copertura dei rischi di "fair value" o dei flussi finanziari di attività finanziarie disponibili per la vendita, per cui tale sezione non viene avvalorata. 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività oggetto di copertura specifica Il Gruppo non possiede, alla data del 30 Giugno 2009, attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica. 195 4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita (diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate): variazioni annue 4.5.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Totale Voci / Valori Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 30-giu-09 A. Esistenze iniziali B. Aumenti 5.424 38.297 1.076 0 44.797 25.222 203 5.575 0 31.000 B1. Acquisti B2. Variazioni positive di FV B3. Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimono netto B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni B6. Operazioni di aggregazione aziendale 23.023 1.002 202 1 0 0 0 0 0 0 5.365 210 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 28.590 1.213 0 0 0 0 1.197 0 C. 24.285 895 0 0 25.180 3.554 0 28 0 0 0 0 20.703 0 101 0 794 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.655 0 822 0 0 0 0 20.703 0 6.361 37.605 6.651 0 50.617 Diminuzioni C1. C2. C3. C4. Vendite Rimborsi Variazioni negative di FV Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico - imputate al patrimono netto C5. Trasferimenti ad altri portafogli C6. Altre variazioni C7. Operazioni di aggregazione aziendale D. Rimanenze finali 0 0 0 1.197 0 4.5.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione La tabella 4.5.1 è avvalorata con le risultanze della sola Capogruppo. Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza di imprese di assicurazione. 4.5.3 Di pertinenza delle altre imprese La tabella 4.5.1 è avvalorata con le risultanze della sola Capogruppo. Non vi sono strumenti derivati di negoziazione di pertinenza di altre imprese. Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 La voce 50 dell' Attivo non risulta avvalorata in quanto nessuna società del Gruppo possiede attività finanziarie collocate in tale tipologia di portafoglio. 196 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizioni merceologica Tipologia operazioni/valori Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Altre imprese Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Var. in % A. Crediti verso Banche Centrali 50.437 0 0 50.437 37.432 34,74% 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine attivi 4. Altri 0 50.437 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 50.437 0 0 0 37.432 0 0 n.d. 34,74% n.d. n.d. B. Crediti verso Banche 29.414 0 99.692 129.106 65.573 96,89% 1. Conti correnti e depositi liberi 26.565 0 99.692 126.257 44.218 185,53% 2.849 0 0 2.849 21.355 (86,66%) 3. Altri finanziamenti: 3.1 Pronti contro termine attivi 3.2 Leasing finanziario 3.3 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 n.d. n.d. n.d. 4. Titoli di debito 4.1 Titoli strutturati 4.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 n.d. n.d. n.d. 2. Depositi vincolati n.d. 5. Attività deteriorate 0 0 0 0 0 6. Attività cedute non cancellate 0 0 0 0 0 Totale (valore di bilancio) Totale Fair Value 79.851 - 99.692 - - - 179.543 - 103.005 - n.d. n.d. n.d. 74,31% n.d. La voce riflette la consistenza della liquidità allocata sul mercato interbancario e presenta un saldo di 179.543 migliaia di euro, in aumento di 76.538 migliaia di euro (+74,31%) rispetto al 31 Dicembre 2008. Tale crescita è dovuta alla presenza di depositi liberi e vincolati bancari della Capogruppo ed alla presenza di conti correnti attivi con HSBC delle due società veicolo. La Capogruppo presenta, infatti, crediti verso banche per euro 79.851 migliaia, mentre i crediti vantati verso HSBC delle due società veicolo ammontano complessivamente ad euro 99.692 migliaia. Il "fair value" dei crediti verso banche non si discosta in maniera significativa dai valori di bilancio per la presenza, all'interno del comparto, di rapporti a breve termine per cui il fair value è assimilabile al valore di bilancio. 6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica 6.2.1 di pertinenza del Gruppo Consolidato Banca Tercas Spa e le altre società del Gruppo non pongono in essere politiche di copertura del rischio legato a variazioni di "fair value" o di copertura dei flussi finanziari. Peraltro la liquidità dell'intero Gruppo è allocata, pressoché totalmente su strumenti finanziari a pronti o a brevissima scadenza con tassi di interesse variabili. 197 Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/valori 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, presititi personali e cessioni del V° 5. Locazione finanziaria 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito Imprese di ass.ne Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Var. in % Altre imprese 729.238 0 0 729.238 819.339 0 0 0 0 0 (11,00%) n.d. 1.559.777 0 0 1.559.777 1.477.719 5,55% 8.428 0 0 8.428 8.991 (6,26%) 0 0 99.028 99.028 107.884 (8,21%) 0 0 0 0 0 n.d. 105.423 0 224 105.647 116.566 (9,37%) 0 246 0 0 0 0 0 246 0 502 n.d. (51,00%) 100.995 0 0 100.995 60.556 66,78% 284.805 0 0 284.805 309.021 (7,84%) Totale (valore di bilancio) 2.788.912 0 99.252 2.888.164 2.900.578 (0,43%) Totale (fair value) 2.977.745 0 99.252 3.076.997 3.239.614 (5,02%) 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito 9. Gruppo Bancario Attività deteriorate 10. Attività cedute non cancellate La voce presenta, al 30 Giugno 2009, un saldo pari a 2.888.164 migliaia di euro, con un leggero decremento (-0,43%) rispetto al dato del 31 Dicembre 2008. Le attività deteriorate rappresentano l'insieme dei crediti in sofferenza, incaglio e sconfinati oltre 180gg, come definiti dalla vigente normativa di vigilanza. Il comparto, relativo alla sola Capogruppo, presenta un incremento del 68,07% determinato in particolar modo dall'incremento dei crediti incagliati e in sconfino, rispettivamente +28,03% e +254,02%. Le attività cedute e non cancellate sono rappresentate dai mutui ipotecari cartolarizzati nel corso dell'anno, espressi a costo ammortizzato e non oggetto di derecognition (cancellazione) avendo riacquistato la Capogruppo tutte le obbligazioni ABS emesse dalle società veicolo. Al loro interno sono presenti crediti in incaglio e sconfinati, al netto delle relative rettifiche di valore, per euro 3.975 migliaia (euro 4.053 migliaia lordi). Il "fair value" dei crediti è stato calcolato con l'ausilio di uno specifico software CSE che ha attualizzato i flussi futuri degli stessi ad un tasso che ha considerato sia il rischio di mercato che il rischio di credito dek singoli debitori. La curva dei tassi "adjusted", infatti, è stata ottenuta applicando una maggiorazione di punti percentuali alla curva dei tassi c.d. "risk free", rappresentativa della rischiosità dei singoli debitori e corrispondente alla perdita attesa desunta dai parametri di PD ed LGD stimati dalla Banca. 198 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti Tipologia operazioni / valori Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Altre imprese Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Var. in % 1. Titoli di debito emessi da: 246 0 0 246 610 0,00% a) Governi b) Altri Enti Pubblici c) Altri Emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 0 0 246 0 0 246 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 246 0 0 246 0 0 0 610 0 0 610 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 2. Finanziamenti verso 2.402.866 0 99.252 2.502.118 2.530.391 (1,12%) a) Governi b) Altri Enti Pubblici c) Altri Soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 8.711 6.978 2.387.177 1.838.621 201.318 1.007 346.231 0 0 0 0 0 0 0 0 0 99.252 0 0 0 99.252 8.711 6.978 2.486.429 1.838.621 201.318 1.007 445.483 8.055 14.844 2.507.492 2.113.927 84.734 1.009 307.822 8,14% (52,99%) (0,84%) (13,02%) 137,59% (0,20%) 44,72% Attività deteriorate: 100.995 0 0 100.995 60.556 66,78% a) Governi b) Altri Enti Pubblici c) Altri Soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 0 0 100.995 81.118 431 0 19.446 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 100.995 81.118 431 0 19.446 0 0 60.556 43.064 170 0 17.322 0,00% 0,00% 66,78% 88,37% 153,53% 0,00% 12,26% 284.805 0 0 284.805 309.021 (7,84%) 0 0 284.805 120.688 1.959 0 162.158 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 284.805 120.688 1.959 0 162.158 0 0 309.021 130.472 2.156 0 176.393 0,00% 0,00% (7,84%) (7,50%) (9,14%) 0,00% (8,07%) 2.788.912 0 99.252 2.888.164 2.900.578 (0,43%) 3. 4. Attività cedute non cancellate: a) Governi b) Altri Enti Pubblici c) Altri Soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale Tra i crediti verso clientela sono presenti polizze assicurative della Capogruppo per euro 334 mila emesse da primarie società e che, a tutti gli effetti, sono iscritte tra i crediti verso clientela in relazione alla sostanziale operazione di finanziamento che esse costituiscono nei confronti delle stesse. 7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica 7.3.1 crediti oggetto di copertura specifica: di pertinenza del Gruppo Consolidato Il Gruppo non presenta crediti verso la clientela oggetto di copertura specifica ai sensi della normativa IAS - IFRS. 7.3.2 di pertinenza delle imprese di assicurazione 7.3.3 di pertinenza delle altre imprese 199 7.4 Locazione finanziaria Il Gruppo non esercita attività di locazione finanziaria. Tuttavia rientra nell'area di consolidamento il patrimonio separato derivante dall'operazione di cartolarizzazione di contratti leasing effettuata dalla ex controllata Terleasing. Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti 8.1.1 di pertinenza del Gruppo Consolidato Il Gruppo detiene strumenti finanziari derivati classificati tutti, ai sensi della normativa IAS - IFRS, come derivati di negoziazione. Di conseguenza le tabelle della sezione 8 non vengono avvalorate. 8.1.2 di pertinenza delle imprese di assicurazione 8.1.3 di pertinenza delle altre imprese 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio) 8.2.1 Di pertinenza del Gruppo Consolidato Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti Il Gruppo non espone poste che rappresentino adeguamento di valore di attività finanziarie oggetto di copertura generica. 200 Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi La voce partecipazioni della Capogruppo, in quanto relativa a società consolidate integralmente, viene interamente elisa in contropartita del Patrimonio Netto delle società controllate. 10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili. 10.3 Partecipazioni: variazioni Voci / Valori A. Esistenze iniziali B. Aumenti Gruppo Bancario Imprese di Ass.ne 0 Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese 0 0 0 0 0 0 B.1 Acquisti 0 0 0 0 0 B.2 Riprese di valore 0 0 0 0 0 B.3 Rivalutazioni 0 0 0 0 0 B.4 Altre Variazioni 0 0 0 0 0 C.1 Vendite 0 0 0 0 0 C.2 Rettifiche di valore 0 0 0 0 0 C.4 Altre Variazioni 0 0 0 0 0 D. Rimanenze finali 0 0 0 0 0 E. Rivalutazioni totali 0 0 0 0 0 F. Rettifiche totali 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Il Gruppo non ha in essere impegni a favore di società controllate. 10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Il Gruppo non ha in essere impegni a favore di società sottoposte ad influenza notevole. Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - Voce 110 La voce non viene avvalorata non svolgendo alcuna società del Gruppo attività assicurativa. 201 Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120 In applicazione di quanto disposto dallo IAS 40 si è proceduto all'ammortamento degli immobili non strumentali. 12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori Gruppo Bancario Imprese di assicuraz. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese Var. in % A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni 8.775 0 0 8.775 8.775 0,00% 17.693 0 0 17.693 17.851 (0,89%) c) mobili 796 0 5 801 927 (13,59%) d) impianti elettronici 676 0 0 676 951 (28,92%) 1.504 0 0 1.504 966 55,69% b) fabbricati e) altre 1.2 acquisite in loc. finanziaria n.d. a) terreni 0 0 0 0 0 n.d. b) fabbricati 0 0 0 0 0 n.d. c) mobili 0 0 0 0 0 n.d. d) impianti elettronici 0 0 0 0 0 n.d. e) altre 0 0 0 0 0 n.d. 29.444 0 5 29.449 29.470 (0,07%) Totale A B. Att. det. a scopo di invest. 2.1 di proprietà a) terreni 1.391 0 1.391 1.391 0,00% b) fabbricati 3.620 0 3.620 3.710 (2,43%) 0 0 n.d. c) mobili 0 2.2 acquisite in loc. finanziaria a) terreni 0 0 0 0 n.d. b) fabbricati 0 0 0 0 n.d. 0 0 n.d. c) mobili Totale B Totale (A+B) 5.011 0 0 5.011 5.101 (1,76%) 34.455 0 5 34.460 34.571 (0,32%) Si precisa che la voce è composta da attività materiali nette detenute dalla Capogruppo per euro 29.732, per euro 4.720 da immobili posseduti dalla controllata Sogiter Srl, tutti locati alla Capogruppo, e da mobili ed arredi della controllata Terbroker Srl per euro 8 mila. 12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al "fair value" o rivalutate Al 30 Giugno 2009 il Gruppo non possiede attività materiali valutate al "fair value" o rivalutate. 202 12.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni 12.3.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Voci / Valori A. Esist. iniziali lorde Terreni Fabbricati Impianti elettronici Mobili Altre 30-giu-09 8.775 35.154 6.475 8.746 7.935 67.085 0 17.304 5.553 7.894 6.869 37.620 8.775 17.850 922 852 966 29.465 Aumenti 0 167 24 206 753 1.150 Acquisti 0 0 24 206 753 983 B.2 Spese per migliorie cap. 0 167 0 0 0 167 B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 B.4 Var. positive di "fair value" 0 0 0 0 0 0 a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 B.5 Diff. positive di cambio 0 0 0 0 0 0 B.6 Trasf. da imm. det. a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 B.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 0 324 150 215 1.071 C.1 Vendite 0 0 0 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 324 71 382 215 992 C.3 Rettifiche di valore da det. a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 A.1 Riduzione di valore tot.nette A.2 Esistenze iniziali nette B. B.1 imputate a: 382 imputate a: C.4 Variazioni negative di fv imputate a: a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze neg. di cambio 0 0 0 0 0 0 C.6 Trasferimenti a: 0 a) attività mat. det. a scopo di investimento 0 0 0 0 0 b) attività in via di dismiss. 0 0 0 0 0 0 C.7 Altre variazioni 0 0 79 0 0 79 D. Rimanenze finali nette 8.775 17.693 796 676 1.504 29.544 D.1 Riduz. di valore tot. nette 0 17.628 5.624 8.276 7.084 38.612 D.2 Rimanenze finali lorde 8.775 35.321 6.420 8.952 8.588 68.156 E. Valutazione al costo 0 0 0 0 0 0 Le attività materiali sono detenute per esclusive esigenze di carattere funzionale. Esistono tuttavia nel patrimonio di Banca Tercas degli immobili detenuti a scopo di investimento. Essi, in parte, costituiscono beni vincolati al soddisfacimento degli obblighi nei confronti del fondo pensionistico interno a prestazione definita. Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro stimata vita utile residua. Per quanto riguarda gli immobili strumentali e non strumentali, tale vita utile residua è stata valutata da periti professionali interni ed esterni. 203 I beni mobili sono invece ammortizzati in base alla c.d. "vita utile residua" espressa in anni così come riportato nella seguente tabella: DESCRIZIONE CATEGORIA ARREDAMENTI D'ARTE ARREDAMENTI MOBILI ORDINARI MACCHINE ORD. D'UFFICIO MACC. ELLETR., COMPUTERS MACCHINE ELETTRONICHE. AUTOVETTURE, MOTO E SIMILI ATTREZZATURE VARIE IMP. ALLARME, FOTO CINE TV IMP. E MEZZI DI SOSTEGNO AUTOVEICOLI DA TRASPORTO APP. DI TELEFONIA MOBILE IMP. SPECIALI COMUNICAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI CTG Vita Utile Residua (anni) CATEG. 1 CATEG. 2 CATEG. 3 CATEG. 4 CATEG. 5 CATEG. 6 CATEG. 7 CATEG. 8 CATEG. 9 CATEG. 10 CATEG. 11 CATEG. 12 CATEG. 13 CATEG. 14 °° 5 7 7 3 3 3 7 3 11 3 3 3 20 In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della Legge 19 marzo 1983, n.72, vengono fornite, in allegato, le indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Queste sono esposte separatamente per gli immobili vincolati al fondo di previdenza interno a prestazione definita e per quelli legati al fondo liquidazione del personale. Nel corso del primo semestre 2009 non si sono verificati mutamenti nella composizione del patrimonio immobiliare del Gruppo Bancario (Capogruppo + Sogiter Srl). 204 12.3.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione Non vi sono attività materiali di pertinenza di imprese di assicurazione. 12.3.3 Di pertinenza delle altre imprese Voci / Valori Terreni Totale Impianti elettronici Mobili Fabbricati Altre 30-giu-09 A. Esist. iniziali lorde 0 0 28 0 0 28 A.1 Riduzione di valore tot.nette 0 0 23 0 0 23 A.2 Esistenze iniziali nette 0 0 5 0 0 5 B. Aumenti 0 0 0 0 0 0 B.1 Acquisti 0 0 0 0 0 0 B.2 Spese per migliorie cap. 0 0 0 0 0 0 B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 B.4 Var. positive di "fair value" 0 0 0 0 0 0 a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 B.5 Diff. positive di cambio 0 0 0 0 0 0 B.6 Trasf. da imm. det. a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 B.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 0 0 0 0 0 0 C.1 Vendite 0 0 0 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 0 0 0 0 0 C.3 Rettifiche di valore da det. a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 imputate a: imputate a: C.4 Variazioni negative di "fair value" imputate a: a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze neg. di cambio 0 0 0 0 0 0 C.6 Trasferimenti a: a) attività mat. det. a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 b) attività in via di dismiss. 0 0 0 0 0 0 C.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 D. Rimanenze finali nette 0 0 5 0 0 5 D.1 Riduz. di valore tot. nette 0 0 23 0 0 23 D.2 Rimanenze finali lorde 0 0 28 0 0 28 E. Valutazione al costo 0 0 0 0 0 0 Nella tabella vengono esposte le movimentazioni delle attività materiali della controllata Terbroker Srl. 205 12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti Altre Imprese fabbricati terreni terreni fabbricati 30-giu-09 fabbricati terreni fabbricati terreni Voci / Valori Totale Imprese di assicurazione Gruppo Bancario 1.391 3.710 0 0 0 0 1.391 3.710 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0 0 0 0 0 0 B.3 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 0 0 0 0 B.4 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 0 0 B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0 0 0 0 0 0 B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale 0 0 0 0 0 0 0 0 B.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 C. 0 90 0 0 0 0 0 90 Diminuzioni C.1 Vendite 0 0 0 0 0 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 90 0 0 0 0 0 90 C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0 0 0 0 C.4 Rettifiche di valore da deterioramento 0 0 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0 0 0 0 0 0 C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività a) immobili ad uso funzionale 0 0 0 0 0 0 0 0 b) attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali 1.391 3.620 0 0 0 0 1.391 3.620 E. Valutazione al fair value 2.934 9.321 0 0 0 0 2.934 9.321 Le attività materiali sono detenute da tutte le società consolidate per esclusive esigenze di carattere funzionale. Soltanto la Capogruppo detiene immobili a scopo di investimento. Tutte le attività materiali, strumentali e non strumentali, vengono ammortizzate in funzione della loro vita utile residua così come stimata da periti esterni incaricati e dal Servizio Tecnico interno della Capogruppo. In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'art. 10 della L.19 marzo 1983, n.72, in allegato vengono fornite le indicazioni per gli immobili tuttora nel patrimonio aziendale per i quali sono state eseguite in passato rivalutazioni monetarie. Si precisa che tali immobili sono posseduti esclusivamente dalla Capogruppo, mentre quattro sono di proprietà della Sogiter Srl e sono locati alla Capogruppo per lo svolgimento dell'attività bancaria. 206 Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130 13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività A.1 Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Durata illimitata Durata limitata Durata illimitata Durata limitata Durata illimitata Altre imprese Durata limitata Durata illimitata Durata limitata Durata limitata Attività / Valori Imprese assicuraz. Durata illimitata Gruppo Bancario Avviamento A.1.1 di pertinenza del gruppo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 A.1.2 di pertinenza di terzi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 202 0 0 0 7 0 209 0 232 0 A.2 Altre attività immateriali 202 A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività imm. generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate intername 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 b) Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 202 0 0 0 7 0 209 0 232 0 Totale Le attività immateriali sono rappresentate principalmente da software acquistati, iscritti in quanto esplicheranno i loro benefici anche nei successivi esercizi. Essi vengono ammortizzati sistematicamente lungo la loro residua vita utile. 207 13.2.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Avviamento Voci / Valori Altre attività immateriali: generate interamente dur. limitata Altre attività immateriali: altre dur. illimitata dur. limitata dur. illimitata Totale 30-giu-09 A. Esistenze iniziali lorde 0 0 0 641 0 641 A.1 Riduzione di valore tot.nette 0 0 0 416 0 416 A.2 Esistenze iniziali nette 0 0 0 225 0 225 B. Aumenti 0 0 0 17 0 17 B.1 Acquisti 0 0 0 17 0 17 B.2 Incrementi di attività imm. int. 0 0 0 0 0 0 B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 B.4 Var. positive di fair value 0 0 0 0 0 0 a) a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) a conto economico 0 0 0 0 0 0 B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0 B.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 0 0 0 40 0 40 C.1 Vendite 0 0 0 0 0 0 C.2 Rettifiche di valore 0 0 0 40 0 40 - Ammortamenti 0 0 0 40 0 40 - Svalutazioni 0 0 0 0 0 0 + patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 + conto economico 0 C.3 0 0 0 0 0 Variazioni neg. di fair value 0 0 0 0 0 0 -a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 0 -a conto economico 0 0 0 0 0 C.4 Trasf. alle att. non correnti in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0 C.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 D. Rimanenze finali nette 0 0 0 202 0 202 D.1 Riduz. di valore tot. nette 0 0 0 456 0 456 E. Rimanenze finali lorde 0 0 0 658 0 658 Gli acquisti di attività immateriali, software applicativi, riguardano la sola Capogruppo. Inoltre si precisa che, alla data del 30 Giugno 2009, non sussistono impegni nella contabilità del Gruppo per l'acquisto di attività immateriali e non sono presenti attività materiali costituite in garanzia delle proprie passività ed impegni. 13.2.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione Non sono presenti nel Gruppo imprese di assicurazione: la tabella non viene compilata. 208 209 13.2.3 Di pertinenza delle altre imprese Avviamento Voci / Valori Altre attività immateriali: generate interamente dur. limitata Altre attività immateriali: altre dur. illimitata dur. limitata dur. illimitata Totale 30-giu-09 A. Esistenze iniziali 0 0 0 23 0 23 A.1 Riduzione di valore tot.nette 0 0 0 16 0 16 A.2 Esistenze iniziali nette 0 0 0 7 0 7 B. Aumenti 0 0 0 0 0 0 B.1 Acquisti 0 0 0 0 0 0 B.2 Incrementi di attività imm. int. 0 0 0 0 0 0 B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 B.4 Var. positive di fair value 0 0 0 0 0 0 a) a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) a conto economico 0 0 0 0 0 0 B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0 B.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 0 0 0 0 0 0 C.1 Vendite 0 0 0 0 0 0 C.2 Rettifiche di valore 0 0 0 0 0 0 - Ammortamenti 0 0 0 0 0 0 - Svalutazioni C.3 0 0 0 0 0 0 + patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 + conto economico 0 0 0 0 0 0 Variazioni neg. di fair value 0 0 0 0 0 0 -a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 0 -a conto economico 0 0 0 0 0 C.4 Trasf. alle attività non correnti in via di dismiss. 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0 C.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 D. Rimanenze finali nette 0 0 0 7 0 7 D.1 Riduz. di valore tot. nette 0 0 0 16 0 16 E. Rimanenze finali lorde 0 0 0 23 0 23 Le attività immateriali esposte in tabella sono riferite al software acquistato dalla controllata Terbroker Srl. 209 Sezione14 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 140 dell'attivo e Voce 80 del passivo 14.1 Attività per imposte anticipate: composizione Gruppo Imprese Altre Totale bancario assicurazione imprese 30-giu-09 Attività per Imposte Anticipate Svalutazione eccedenti lo 0,30% dei crediti 5.610 0 0 5.610 Accantonamenti per controversie legali 3.769 0 0 3.769 125 0 0 125 1.345 0 0 1.345 Svalutazione crediti di firma Oneri per il personale Ammortamento Immobili non Strumentali 0 0 0 0 321 0 0 321 11 0 0 11 0 0 0 0 Altri costi non ancora dedotti 126 0 0 126 Minus su titoli AFS 267 0 0 267 11.574 0 0 11.574 Altri Accantonamenti Spese di rappresentanza Minusvalenze su partecipazioni Totale Le attività per imposte anticipate sono state calcolate seguendo le disposizioni dello IAS 12, moltiplicando le differenze temporanee imponibili per l'aliquota che prevedibilmente verrà applicata al momento del loro reversal. La riforma IRES, introdotta dalla Legge Finanziaria 2008, ha previsto la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP rispettivamente al 27,5% e al 4,82% (aliquota base 3,90% oltre a maggiorazione regionale nelle Regioni in dissesto amministrativo). Conseguentemente le imposte anticipate sono state calcolate alla luce di tali variazioni di aliquote. Tutte dette imposte sono considerate integralmente recuperabili in quanto è ragionevole presumere che il Gruppo sarà in grado in futuro di produrre sufficienti redditi imponibili. In applicazione dello IAS 12, par. B16 (i), si precisa che le imposte differite calcolate non subiscono alcuna attualizzazione. Le voci di maggiore importo sono costituite dagli accantonamenti per oneri futuri del personale, la cui deducibilità è collegata al realizzarsi degli elementi di "oggettiva determinabilità" e della "certezza" espressamente richiesti dall'art. 109 del Tuir. Tali elementi normalmente si realizzano entro l'esercizio successivo. Imposte anticipate sono generate anche dagli accantonamenti per controversie legali che sono deducibili fiscalmente al realizzarsi degli stessi elementi della certezza e dell'oggettiva determinabilità. 14.2 Passività per imposte differite: composizione Gruppo Imprese Altre Totale bancario assicurazione imprese 30-giu-09 Passività per Imposte differite Plus su cessione di Partecipazioni ed Immobili 0 0 0 Riserve in sospensione d'imposta 0 0 0 0 1.348 0 0 1.348 Rettifiche di valore dei Fondi del Personale 262 0 0 262 Plusvalenza da valutazione strumenti finanziari 600 0 0 600 Altri proventi non ancora tassati 227 0 0 227 2.437 0 0 2.437 Rettifiche di valore Immobili Totale 0 210 14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto Economico) Imposte anticipate Importo iniziale Gruppo Bancario Imprese assicuraz. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese 10.608 0 0 10.608 10.520 Aumenti 2.127 0 0 2.127 2.190 2.1 Imposte anticip. rilevate nell'esercizio 2.127 0 0 2.127 2.190 0 0 0 2.127 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.127 250 0 0 1.940 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 0 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0 0 0 0 1.428 0 0 1.428 2.102 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 1.428 0 0 1.428 2.102 a) rigiri b) svalutazioni per sopravv. irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili 1.428 0 0 0 0 0 0 0 0 1.428 0 0 2.102 0 0 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 0 0 0 3.3 Altre diminuzioni 0 0 0 0 0 11.307 0 0 11.307 10.608 Importo finale Le variazioni per imposte anticipate sono riferite tutte alla Capogruppo con esclusione di euro 4 mila di aumenti riferibili alla controllata Sogiter Srl. 14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto Economico) Imposte differite Importo iniziale Gruppo Bancario Imprese assicuraz. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese 1.795 0 0 1.795 2.158 Aumenti 100 0 0 100 21 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 100 0 0 100 21 0 0 0 100 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 100 0 0 0 21 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 0 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0 0 0 0 Diminuzioni 59 0 0 59 384 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 59 0 59 384 59 0 0 0 0 0 0 0 0 59 0 0 384 0 0 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 0 0 0 3.3 Altre diminuzioni 0 0 0 0 0 1.836 0 0 1.836 1.795 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre a) rigiri b) mutamento di criteri contabili c) altre Importo finale 211 14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio Netto) Imposte anticipate Importo iniziale Gruppo Bancario Imprese assicuraz. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese 621 0 0 621 363 Aumenti 36 0 0 36 615 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 36 0 0 36 615 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 0 0 0 36 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 36 0 0 0 615 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 0 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0 0 0 0 390 0 0 390 357 0 0 0 0 357 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 357 0 0 0 0 0 0 0 390 0 0 390 0 267 0 0 267 621 Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni Importo finale Le variazioni delle imposte anticipate in contropartita del Patrimonio Netto sono dovute all'iscrizione di imposte anticipate rilevate principalmente dalla Capogruppo a fronte di minusvalenze da valutazione, non deducibili, su titoli riclassificati in Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita (AFS). 212 14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio Netto) Imposte differite Gruppo Bancario Imprese assicuraz. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese Importo iniziale 274 0 0 274 Aumenti 353 0 0 353 0 0 0 0 256 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 256 2.1 Imp. diff. rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mut. di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imp./increm. di aliq. fiscali 387 256 0 0 0 0 0 353 0 0 353 0 27 0 0 27 369 3.1 Imp. diff. annullate nell'esercizio 0 0 0 0 a) rigiri b) svalutazioni per sopravv. irrec. c) mutamento di criteri contabili 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.3 Altri aumenti Diminuzioni 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni Importo finale 0 0 0 0 0 27 0 0 27 369 600 0 0 600 274 Le imposte differite iscritte e movimentate in contropartita di voci del Patrimonio Netto si riferiscono esclusivamente a plusvalenze generate da titoli disponibili per la vendita imputate a riserva di valutazione. La movimentazione è determinata dalle imposte su tali plusvalenze, dalla cessione degli stessi titoli o dalla loro variazione di valore. Si precisa che non sono state calcolate imposte differite sui saldi di rivalutazione monetaria iscritti a Riserva di Patrimonio Netto in applicazione di leggi di rivalutazione monetaria, quali la Legge 2 Dicembre 1975, n.576, la Legge 19 marzo 1983, n.72, la Legge 29 Dicembre 1990, n.408, e la Legge 30 Dicembre 1991, n.413, in quanto si ritiene estremamente improbabile che le imposte relative a tali riserve patrimoniali dovranno essere in futuro corrisposte. Il Gruppo non presenta imposte anticipate e differite relative a componenti straordinari rilevati nel corso dell'esercizio. 213 14.7 Altre informazioni Attività fiscali correnti Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Variaz. 1 Acconti per imposte dirette ed indirette 0 11.335 (11.335) 2 Acconto IVA 0 0 0 3 Acconto per ritenute 0 0 0 4 Crediti d'imposta 5.032 810 4.222 5 Imposte in attesa di rimborso 32 42 (10) 6 Crediti per Ritenute d'acconto 99 221 (122) 7 Altre partite 0 0 0 ità fiscali correnti 5.163 12.408 (7.245) Le attività fiscali correnti sono state nettate con le passività fiscali correnti per tipologia di imposte: gli acconti IRES ed IRAP, versati nel corso dell'esercizio sono stati nettati con gli accantonamenti IRES ed IRAP evidenziando, di conseguenza, l'effettivo debito verso l'erario. 214 Sezione 16 - Altre attività - Voce 160 Di seguito vengono elencate le principali tipologie di crediti che compongono la voce Altre attività. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre attività - voce 150 a) Crediti tributari di altra natura Var. in % 2.890 3.680 22.502 15.040 49,61% 1.180 1.187 (0,59%) d) Margini variaz. pagati a organismi di compensaz. per operaz. derivati 0 0 n.d. e) Attività rappresentate da oro, argento e metalli preziosi 0 0 n.d. f) Partite in contenzioso non derivanti da erogazione del credito 993 1.394 (28,77%) g) Ammanchi, malversazioni, rapine e altre insussistenze 179 275 (34,91%) h) Magazzino immobili 0 0 i) Magazzino altri beni 0 0 n.d. 64 47 36,17% b) Assegni in giacenza presso la Cassa c) Depositi cauzionali l) Attività per contratto di servicing m) Partite viaggianti tra filiali n) Partite in corso di lavorazione o) Attività per gestione extra bancaria 0 0 18.164 22.027 (21,47%) n.d. n.d. (17,54%) 0 0 n.d. p) Ratei attivi non riconducibili a voce propria 1.371 0 n.d. q) Risconti attivi non riconducibili a voce propria 3.497 1.330 r) Migliorie su beni di terzi 3.214 2.797 14,91% s) Altre 5.443 6.411 (15,10%) 59.497 54.188 9,80% Totale Voce 150 - Altre attività 162,93% La Voce "Altre attività" presenta un incremento del 9,80% dovuto principalmente alla diminuzione delle partite in corso di lavorazione della Capogruppo, ossia Rid commerciali, utenze, messaggi su rete relativi ad assegni, prelievi bancomat da addebitare a breve alle controparti, secondo i tempi tecnici delle procedure informatiche relative. 215 Stato Patrimoniale Passivo Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni / Componenti del Gruppo 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese 20.000 0 0 20.000 0 133.657 0 0 133.657 50.519 2.1 Conti correnti e depositi liberi 7.404 0 0 7.404 5.109 126.253 0 0 126.253 45.410 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.4 Debiti per impegni di riacq. di propri strum. patrim. 0 0 0 0 0 2.5 Passività a fronte di att. ced. non cancellate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 153.657 0 0 153.657 50.519 Fair Value 153.657 0 0 153.657 50.519 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti 2.3.1 Locazione finanziaria 2.3.2 Altri 2.5.1 Pronti contro termini passivi 2.5.2 Altre 2.6 Altri debiti La voce presenta una variazione positiva di 103.138 migliaia di euro (+86,98%), generata principalmente dall'incremento dei pronti contro termine passivi della Capogruppo con BCE e dall'incremento dei depositi vincolati (+82,17%). Il "fair value" dei debiti verso banche non si discosta in maniera significativa dal valore di bilancio. 1.2 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti subordinati Il Gruppo non effettua raccolta subordinata da banche. 1.3 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti strutturati Alla data del 30 Giugno 2009 non risultano debiti strutturati relativamente alla raccolta effettuata sul mercato interbancario. 1.4 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti oggetto di copertura specifica Il Gruppo non detiene debiti verso banche oggetto di copertura specifica. 1.5 Debiti per locazione finanziaria Il Gruppo non presenta, alla data di bilancio, debiti per locazione finanziaria. 216 Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Componenti del gruppo 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Fondi di terzi in amministrazione 4. Gruppo Bancario Imprese di Ass.ne Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese 1.700.117 0 0 1.700.117 0 0 0 0 0 4.744 0 0 4.744 4.837 Finanziamenti 0 0 0 0 0 4.1 Locazione finanziaria 4.2 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 0 0 0 0 0 6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal Bilancio 124.547 0 0 124.547 229.473 6.1 Pronti contro termine passivi 6.2 Altre 124.547 0 0 0 0 0 124.547 0 229.473 0 389 0 101 490 578 Totale 1.829.797 0 101 1.829.898 1.938.434 Fair Value 1.829.797 101 1.829.898 1.938.434 7. Altri debiti 1.703.546 La voce presenta un decremento del 5,60% dovuto alla diminuzione dei pronti contro termine della Capogruppo. Sono stati elisi i conti correnti esistenti con le controllate Terbroker Srl e Sogiter Srl rispettivamente per euro 2.516 migliaia ed euro 111 migliaia oltre a crediti commerciali di Terbroker per euro 105 migliaia. Con riferimento all'indicazione del "fair value", tenuto conto che la voce in oggetto è relativa a rapporti, per la quasi totalità a breve termine e regolati, sia per i tassi fissi che per quelli variabili, a condizioni di mercato, da un'analisi effettuata internamente si ritiene che il "fair value" possa non discostarsi in maniera significativa dai valori di bilancio. 2.2 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti subordinati Il Gruppo non effettua raccolta subordinata con clientela. 2.3 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti strutturati Il Gruppo non presenta debiti strutturati verso clientela. 2.4 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti oggetto di copertura specifica Il Gruppo non presenta debiti verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 Debiti per locazione finanziaria Il Gruppo, alla data del 30 Giugno 2009, non presenta debiti per locazione finanziaria. 217 Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Tipologia Titoli/Componenti del Gruppo VB A. Titoli quotati FV VB Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese FV VB FV VB FV VB FV 0 0 0 0 0 0 0 0 99.771 99.593 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 99.771 0 99.771 99.593 0 99.593 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.008.266 824.957 0 0 0 0 1.008.266 824.957 918.592 889.133 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 838.714 32.791 805.923 655.405 31.688 623.717 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 838.714 32.791 805.923 655.405 31.688 623.717 800.157 36.289 763.868 770.562 34.880 735.682 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri 169.552 0 169.552 169.552 0 169.552 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 169.552 0 169.552 169.552 0 169.552 118.435 0 118.435 118.571 0 118.571 Totale 1.008.266 824.957 0 0 0 0 1.008.266 824.957 1.018.363 988.726 B. Titoli non quotati La voce presenta un decremento complessivo dello 0,99% legato, in particolare al rimborso dei dei titoli obbligazionari quotati effettuato dalla Capogruppo. Nel corso dei primi sei mesi dell'anno si evidenzia un incremento dell'emissione di certificati di deposito ed un leggero decremento della voce relativa ai titoli obbligazionari a seguito della scadenza di bond emessi sull'euromercato e non riemessi. Si precisa che la voce accoglie le obbligazioni strutturate ed i contratti ospite per cui la Capogruppo ha proceduto a scorporare il relativo derivato embedded (classificato tra le passività finanziarie di negoziazione). Sono stati elisi titoli obbligazionari detenuti, alla data del 30 Giugno 2009, dalla controllata Sogiter Srl per euro 165 migliaia. 3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati Il Gruppo, alla data del 30 Giugno 2009, presenta fra le proprie passività titoli subordinati in circolazione per euro 94.049 migliaia. 218 Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Altre Imprese Tipologia Titoli / Componenti del Gruppo VN FV/Q FV/NQ VN FV/Q FV/NQ VN FV Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 VN FV/NQ VN FV A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre Obbligaz. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 Altri titoli 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati Finanziari 1.1 Di negoziazione 1.2 Conn. con la fv option 1.3 Altri X X X X 0 0 0 0 1.853 1.662 191 0 X X X X 0 0 0 0 0 0 X X X X 0 0 0 0 X X X X 1.853 1.662 191 0 X X X X 2.458 2.090 359 9 2. Derivati Creditizi 2.1 Di negoziazione 2.2 Conn. con la fv option 2.3 Altri X X X X 0 0 0 0 0 0 X X X X 0 0 0 0 0 0 X X X X 0 0 0 0 X X X X 0 0 0 0 X X X X 0 0 0 0 Totale B X 0 1.853 X 0 0 X 0 X 1.853 X 2.458 Totale (A+B) X 0 1.853 X 0 0 X 0 X 1.853 X 2.458 Legenda: FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le var. di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente. VN = valore nominale o nozionale Q = quotati NQ = non quotati Alla data del 30 Giugno 2009 il Gruppo detiene derivati di negoziazione non quotati valutati al "fair value" per euro 1.853 migliaia. Nella sottovoce "altri" figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari strutturati; i contratti "ospite" sono iscritti nella voce "Titoli in circolazione". 4.2 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate Alla data del 30 Giugno 2009 non ci sono, tra le passività finanziarie di negoziazione, passività subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati Non sono presenti, tra le passività finanziarie di negoziazione, debiti strutturati. 219 4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati 4.4.1 di pertinenza del Gruppo Bancario Tipologie derivati/Attività sottostanti Tassi di interesse Valute e oro Titoli di capitale Crediti Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altro A) Derivati quotati 1) Derivati finanziari: *con scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati *senza scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.042 705 35 0 71 1.853 2.458 0 0 0 705 0 705 0 0 0 0 0 0 0 0 0 705 0 705 1.351 0 1.351 1.042 534 508 0 0 0 35 35 0 0 0 0 71 71 0 1.148 640 508 1.107 474 633 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale B 1.042 705 35 0 71 1.853 2.458 Totale (A+B) 1.042 705 35 0 71 1.853 2.458 2) Derivati creditizi: *con scambio di capitale *senza scambio di capitale Totale A B) Derivati non quotati 1) Derivati finanziari: *con scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati *senza scambio di capitale - opzioni emesse - altri derivati 2) Derivati creditizi: *con scambio di capitale *senza scambio di capitale 4.4.2 di pertinenza delle imprese di assicurazione Alla data del 30 Giugno 2009 non sono in essere passività finanziarie di negoziazione di pertinenza di imprese di assicurazione. 4.4.3 di pertinenza delle altre imprese Alla data del 30 Giugno 2009 non sono in essere passività finanziarie di negoziazione di pertinenza di altre imprese. 220 Sezione 5 - Passività finanziarie al fair value - Voce 50 Si precisa che le passività finanziarie valutate al "fair value" sono rappresentate esclusivamente da obbligazioni emesse dalla Capogruppo. 5.1 Passività finanziarie valutate al "fair value": composizione merceologica Tipologia operazione / Valori Gruppo Bancario VN Imprese di ass.ne FV / NQ VN Altre Imprese FV VN FV Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 VN FV VN FV 1. Debiti vs banche 1.1 Strutturati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Debiti vs clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 Strutturati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.2 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Titoli di debito 3.1 Strutturati 3.2 Altri Totale 5.500 5.312 0 0 0 0 5.500 5.312 5.500 5.370 30.000 30.636 0 0 0 0 30.000 30.636 30.000 30.214 35.500 35.948 0 0 0 0 35.500 35.948 35.500 35.584 Legenda: FV = fair value FV*= fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale o nozionale Q = quotati NQ= non quotati Si precisa che tali passività sono costituite per la totalità da obbligazioni emesse dalla Capogruppo. Si evidenzia che il fair value, calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione, corrisponde al valore di bilancio in considerazione dell'invarianza del merito creditizio della Capogruppo dalla data di emissione. 221 5.3 Passività finanziarie valutate al "fair value": variazioni Debiti verso Banche Debiti verso Clientela Totale Titoli in circolazione 30-giu-09 A. Esistenze iniziali 0 0 35.584 35.584 B. Aumenti 0 0 382 382 B1. B2. B3. B4. Emissioni Vendite Variazioni positive di fair value Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 382 0 0 0 382 0 C. Diminuzioni 0 0 18 18 C1. C2. C3. C4. Acquisti Rimborsi Variazioni negative di fair value Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18 0 0 0 18 0 D. Rimanenze finali 0 0 35.948 35.948 La voce si riferisce a passività finanziarie, in particolare obbligazioni, valutate al "fair value" emesse dalla Capogruppo. 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti 6.1.1 Di pertinenza del Gruppo Consolidato Nessuna società consolidata espone nel passivo del proprio bilancio derivati di copertura. 222 Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80 Tipologia Passività Fiscali Correnti Gruppo Bancario Imprese di Ass.ne Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese 1. Fondo IRES saldo 4.159 0 48 4.207 160 2. Fondo IRAP saldo 1.023 0 13 1.036 0 5.182 0 61 5.243 160 Totale Nella tabella sopra esposta vengono evidenziate le passività fiscali suddivise per tipologia di tributo. Per il dettaglio delle passività differite si rinvia alla sezione 14 dell'attivo dove sono trattate le variazioni e le consistenze delle imposte anticipate e differite. 223 Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre passività - voce 100 Var. in % a) Debiti tributari verso Erario 5.711 5.145 11,00% b) Debiti verso enti previdenziali 2.235 1.860 20,16% c) Somme a disposizione della clientela 2.168 1.524 42,26% d) Somme di terzi per depositi cauzionali 1.203 1.131 6,37% 0 0 n.d. 64 68 (5,88%) e) Passività per accordi di pagamento su azioni proprie f) Altri debiti verso il personale g) Passività per contratti di servicing 0 0 h) Partite viaggianti tra filiali 0 122 i) Partite in corso di lavorazione n.d. (100,00%) 28.635 26.469 l) Passività per gestione extra bancarie 0 0 m) Ratei passivi non riconducibili a voce propria 3 0 n.d. n) Risconti passivi non riconducibili a voce propria 58 57 1,75% o) Debiti a fronte deterioramento di crediti di firma 504 454 11,01% p) Debiti a fronte deterioramento derivati su crediti 0 0 q) Debiti a fronte deterioramento impegni irrevoc. ad erogare fondi 0 0 34.053 43.058 (20,91%) 74.634 79.888 (6,58%) r) Altre Totale Voce 100 - Altre passività 8,18% n.d. n.d. n.d. La voce presenta un decremento del 6,58% a causa della diminuzione delle partite presenti sui conti transitori. Esse si riferiscono principalmente a bonifici e partite illiquide in attesa di maturazione della valuta, da accreditare alle controparti alla data di maturazione della stessa. Sono stati elisi rapporti infragruppo per complessivi euro 7.110 migliaia principalmente rappresentati da rate incassate da retrocedere alle società veicolo. 224 Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni Totale Fondo T.F.R.L. Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Altre imprese 30-giu-09 A. Esistenze iniziali 14.876 0 23 14.899 B. Aumenti 350 0 5 355 B.1 Accantonamento dell'esercizio 349 0 5 354 1 0 0 1 C. Diminuzioni 708 0 0 708 C.1 Liquidazioni effettuate 708 0 0 708 0 0 0 0 14.518 0 28 14.546 B.2 Altre variazioni in aumento C.2 Altre variazioni in diminuzione D. Rimanenze finali l trattamento di fine rapporto è stato determinato mediante un'apposita operazione di stima effettuata dall'attuario incaricato della valutazione dei benefici futuri in relazione alla specifica passività a favore del personale. Si segnala che nel corso del primo semestre 2009 la Capogruppo ha assunto n. 2 risorse dalla ex-controllata Terleasing Spa rimanendo in attesa del trasferimento del TFR accantonato da detta società. Si precisa che nel corso del primo semestre 2009 sono state registrate dalla Capogruppo n. 21 assunzioni e 30 cessazioni di personale. Le altre società del gruppo non hanno registrato variazioni di personale dipendente. La valutazione del trattamento di fine rapporto è stata condotta calcolando, attraverso una simulazione attuariale, la quota di obbligazioni maturate alla data di valutazione. A tal proposito si è tenuto conto dei criteri legali di rivalutazione degli accantonamenti al fondo, del periodo residuo di permanenza in servizio dei singoli dipendenti, degli utilizzi, diversi da quello istituzionale, con particolare riferimento all'istituto dell'anticipazione e della destinazione dei fondi pensione a forme pensionistiche di previdenza complementari. Le valutazioni attuariali, volte alla verifica delle condizioni di equilibrio del regime previdenziale aziendale, vengono svolte sulla base di una proiezione negli esercizi successivi delle posizioni dei singoli dipendenti che sono basate su parametri di carattere demografico, economico e finanziario. Per quanto attiene ai parametri di carattere demografico sono state utilizzate tabelle fornite da diversi enti ed istituti pubblici, quali ad esempio la Tabella RG 48 della Ragioneria Generale dello Stato per la probabilità di morte, e la tabella dell'Inps per il commercio per le probabilità di invalidità. Il parametro di carattere finanziario utilizzato per il calcolo attuariale è stato del 4,80%, ottenuto prendendo a riferimento il tasso di rendimento medio delle obbligazioni corporate, mentre per il calcolo del rendimento, al quale rivalutare il TFR, è stato preso a riferimento il 75% del tasso medio di inflazione (2,70%) cui è stato aggiunto l'1,5%, determinando così un tasso complessivo di rivalutazione del 3,53%. 225 Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri - Voce 120 I Fondi per rischi ed oneri presentano determinazioni esclusivamente nel bilancio della Capogruppo. 12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione Voci /Componenti 1. Fondi di quiescenza aziendali Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre Imprese 2.133 0 0 2.133 2.177 2. Altri fondi per rischi ed oneri 17.939 0 0 17.939 20.446 2.1 controversie legali 2.2 oneri per il personale 2.3 altri 11.732 5.801 406 0 0 0 0 0 0 11.732 5.801 406 10.887 9.359 200 20.072 0 0 20.072 22.623 Totale I fondi di quiescenza aziendali sono rappresentati dal fondo interno a prestazione definita dei pensionati della Capogruppo, i cui dettagli vengono illustrati nella successiva voce 12.3 Tra i contenziosi passivi si evidenzia la presenza di alcuni atti di citazione pervenuti alla Capogruppo a fine 2008 con richieste di danni, presuntivamente lamentati, di complessivi di euro 45,5 milioni. Sulla base degli elementi di remoto fondamento esposti in tali atti, la Capogruppo, confortata dal parere dei propri consulenti legali, ritiene il rischio di soccombenza relativamente contenuto, ancorchè non nullo. Sulla base delle disposizioni del principio contabile IAS 37, è stata accantonata la somma di euro 100 mila per coprire eventuali spese legali. 226 12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni Imprese di assicurazione Gruppo Bancario Altre Imprese Totale Totale Fondi Fondi di Altri fondi quiesc. 30-giu-09 Voci / Componenti F.di di quiesc. A.Esistenze iniziali B.Aumenti B.1 Acc.to dell'esercizio Altri Fondi Fondi di quiesc. Altri fondi Fondi di quiesc. Altri fondi 2.177 20.446 0 0 0 0 2.177 20.446 22.623 51 5.940 0 0 0 0 51 5.940 5.991 51 5.667 0 0 0 0 51 5.667 5.718 B.2 Var. per il passare del tempo 0 273 0 0 0 0 0 273 273 B.3 Var. per modifiche del tasso di sconto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B.4 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 95 8.447 0 0 0 0 95 8.447 8.542 7.769 C.Diminuzioni C.1 Utilizzo nell'esercizio 95 7.674 0 0 0 0 95 7.674 C.2 Var. per modifiche del tasso di sconto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.3 Var. dovute al passare del tempo 0 19 0 0 0 0 0 19 19 C.3 Altre variazioni 0 754 0 0 0 0 0 754 754 2.133 17.939 0 0 0 0 2.133 17.939 20.072 D.Rimanenze finali 227 12.3 Fondi di quiescenza aziendale a prestazione definita 1. Illustrazione dei fondi La Capogruppo mantiene nel proprio Bilancio un Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, a favore del persona il compito di integrare le prestazioni pensionistiche pubbliche. Il Fondo viene gestito secondo i dettami del Regolament sottoscritto dalla Banca con le OO. SS. di categoria. Esso viene gestito mediante un conto unico di riserva matematica determinato mediante valutazione effettuata da un attuario. 2. Variazioni dei fondi di previdenza Nel corso del primo semestre 2009 il fondo, relativo alla sola Capogruppo, ha avuto le seguenti variazioni: Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Descrizione Var. in % A. Saldo al 1° gennaio 2.177 7.177 (69,67%) B.1 Erogazioni dell'anno 95 5.315 (98,21%) C.2 Accantonamenti dell'anno 51 315 (83,81%) 0 198 (100,00%) - Interest cost 51 117 (56,41%) - Service cost 0 0 n.d. - Rimborsi al fondo 0 0 n.d. 2.133 2.177 (2,02%) - Perdita attuariale D. Rimanenze finali 3. Variazioni nell'esercizio delle attività a servizio del piano e altre informazioni 4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passivit Si precisa che nel mese di Febbraio 2008 la Capogruppo ha stipulato un accordo con le OO.SS. per procedere ad una Dopo aver ricevuto il parere favorevole dell'organo di vigilanza, COVIP, nel mese di Marzo 2008 sono state liquidate n. 7 un controvalore di euro 5.088 migliaia. A fronte di tali liquidazioni residuano nel fondo, alla data del 30 Giugno 2009, n. 28 Le ipotesi attuariali utilizzate, relative al Fondo di Previdenza Interno a prestazione definita, si basano su specifici paramet economici e finanziari relativi alla specifica collettività beneficiaria del fondo. I parametri normativi sono composti dall'in regolamento interno. Per quanto attiene ai parametri demografici si è tenuto conto della probabilità di morte come des relative all'anno 2001. Sono state mantenute le valutazioni effettuate relativamente allo scenario vigente al 31 Dicemb evoluzione dell'aspettativa statistica di sopravvivenza della popolazione italiana, che per quanto riguarda i carichi di famigl I parametri economici hanno essenzialmente riguardato la definizione di un tasso di inflazione di lungo periodo, stima 2,70%. Il meccanismo adottato per la rivalutazione delle rendite è analogo a quello per scaglioni relativo all'A.G.O. analogamente a quanto previsto per il Fondo Trattamento di Fine Rapporto e per il Fondo Premio di Fedeltà, è stato comm 228 12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi Il Fondo per Controversie Legali, relativo alla sola Capogruppo, copre il rischio di esborso per controversie di varia natura leg cause passive, ad azioni revocatorie intentate da soggetti terzi, a controversie con il personale e ad altre situazioni di minore e sono calcolati considerando l'obbligazione attuale determinata sulla base dello stato dei procedimenti legali o di trattativ comprensiva di interessi e spese legali, qualora dovuti, fino alla data dell'effettivo esborso. Il valore lordo di tale obbligazione vie l'utilizzo della curva di tassi swap rilevata al termine dell'esercizio. Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voce di rischio Variazioni Var. in % Contenzioso bancario 1.518 1.471 47 3,20% Revocatorie 1.187 691 496 71,78% Personale dipendente 461 545 (84) (15,41%) Mancati vers.ti di terzi 755 724 31 4,28% Collocamento titoli 3.328 3.206 122 3,81% Anatocismo 4.416 4.186 230 5,49% 67 64 3 4,69% 11.732 10.887 846 7,76% Ex gestione esattoriale TOTALE I rischi potenzialmente derivanti dai contenziosi pendenti nei confronti della sola Capogruppo vengono attentamente monitorat accantonamenti relativi a: - contenzioso bancario per euro 1.518 migliaia: l'accantonamento presidia n.15 posizioni in contenzioso per operazioni di natura - contenzioso legato a cause revocatorie per euro 1.187 migliaia: l'accantonamento presidia n.12 posizioni in contenzioso per giu - contenziosi con il personale dipendente per euro 461 migliaia: l'accantonamento presidia n.3 posizioni per il rischio relativo a ex-corrispondente non bancario e ad un processo verbale di constatazione redatto dall'INPS per contributi previdenziali non vers - mancati versamenti di terzi, obbligati in solido, per euro 755 migliaia: l'accantonamento si riferisce alla posizione della ex soci trasporto valori, che vede la Banca obbligata in solido in relazione al mancato versamento di contributi previdenziali; - collocamento di titoli per euro 3.328 migliaia relativi a 168 posizioni: l'accantonamento presidia il rischio per il collocamento d Repubblica Argentina in default; si ritiene che gli stanziamenti effettuati riflettano la migliore stima possibile sulla base degli elem l’importo nominale sottoscritto, le caratteristiche peculiari di ciascun cliente e gli esiti delle citazioni già concluse; - controversie legate ad anatocismo su interessi per euro 4.416 migliaia: l’accantonamento presidia il rischio su n. 89 richieste d anatocismo su interessi passivi. L'accantonamento effettuato riflette la migliore stima analitica possibile sulla base degli ele Servizio Legale in quanto il paetitum complessivo in alcuni casi deriva da perizie tecniche dei tribunali interessati non anco procedimenti in corso; - ex gestione esattoriale per euro 67 migliaia: l'accantonamento presidia due cause in corso verso l'INPS e verso la So.Ge.T Sp la riscossione dei tributi, per partite relative alla gestione della ex controllata Esater Spa, che aveva gestito il servizio di esattor 1995. 229 Sezione 13 - Riserve tecniche - Voce 130 13.1 Riserve tecniche: composizione Questa voce corrisponde alla Voce C del passivo dello Stato Patrimoniale di un'impresa di assicurazione. Nessuna società consolidata svolge attività assicurativa. Le tabelle della Sezione 13 non vengono, quindi, riportate. 13.2 Riserve tecniche: variazioni Sezione 14 - Azioni rimborsabili - Voce 150 14.1 Azioni rimborsabili: composizione Non ci sono, alla data del 30 Giugno 2009, azioni rimborsabili. 230 Sezione 15 - Patrimonio del gruppo - Voci 140, 160, 170, 180, 190, 200 e 220 15.1 Patrimonio del Gruppo: composizione Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Voci/Valori Variazioni Var. in % 1. Capitale 26.000 26.000 0 0,00% 2. Sovrapprezzi di emissione 46.092 46.092 0 0,00% 3. Riserve 255.275 238.083 17.192 7,22% 4. Azioni proprie (18.661) (9.879) (8.782) 88,90% 5. Riserve da valutazione 5.313 5.497 (184) (3,35%) 6. Strumenti di capitale 0 0 0 n.d. 7. Utile (perdita) d'esercizio 18.127 31.182 (13.055) (41,87%) 332.146 336.975 (4.829) (1,43%) Totale Il Patrimonio Netto, relativo al Gruppo, diminuisce di euro 4.829 migliaia (-1,43%) principalmente per effetto dell'incremento delle azioni proprie detenute dalla Capogruppo che, in applicazione dello IAS 32 (par. 33-34) vengono portate direttamente a diminuzione delle riserve. La variazione della Riserva da valutazione si riferisce all'iscrizione di maggiori minusvalenze da valutazione del portafoglio titoli disponibili per la vendita (AFS) della Capogruppo, al netto dell'effetto fiscale per 184 migliaia di euro. 15.2 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione Il capitale è composto esclusivamente da azioni ordinarie. 231 15.3 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni Voci / Tipologie A. Ordinarie Altre Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 50.000.000 0 - interamente liberate 50.000.000 0 0 0 A.1 Azioni proprie (-) (1.007.656) 0 A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 48.992.344 0 0 0 0 0 - non interamente liberate B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: 0 0 - operazioni di aggregazioni di imprese 0 0 - conversione di obbligazioni 0 0 - esercizio di warrant 0 0 - altre 0 0 - a titolo gratuito: 0 0 - a favore dei dipendenti 0 0 - a favore degli amministratori 0 0 - altre 0 0 B.2 Vendita di zioni proprie 0 0 B.3 Altre variazioni 0 0 942.953 0 C. Diminuzioni C.1 Annullamento 0 0 942.953 0 C.3 Operazioni di cessione di imprese 0 0 C.4 Altre variazioni 0 0 48.049.391 0 C.2 Acquisto di azioni proprie D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate 1.950.609 0 50.000.000 0 50.000.000 0 0 0 15.4 Capitale: altre informazioni Nel corso del primo semestre 2009 non è stata effettuata alcuna operazione sul capitale da parte della Capogruppo. 232 15.5 Riserve di utili: composizione e variazioni Voci / Descrizione A. Esistenze iniziali B. Legale Riserva azioni Utili portati a proprie nuovo Statutaria Altre Totale 5.200 44.931 9.879 0 178.073 238.083 Aumenti 0 8.003 8.782 0 17.710 34.495 accantonamento 0 8.003 8.782 0 17.710 34.495 C. Diminuzioni 0 0 0 0 (17.303) (17.303) C.1 Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.2 Altre variazioni 0 0 0 0 (17.303) (17.303) D. Rimanenze finali 5.200 52.934 18.661 0 213.086 255.275 233 15.6 Riserve da valutazione: composizione Voci / Componenti 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita Gruppo Bancario Imprese di ass.ne Altre imprese Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Variaz. Var. in % 442 0 0 442 626 2. Attività materiali 0 0 0 0 0 0 n.d. 3. Attività immateriali 0 0 0 0 0 0 n.d. 4. Copertura di investimenti esteri 0 0 0 0 0 0 n.d. 5. Copertura dei flussi finanziari 0 0 0 0 0 0 n.d. 6. Differenze di cambio 0 0 0 0 0 0 n.d. 7. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 n.d. 4.871 0 0 4.871 4.871 0 0,00% 5.313 0 0 5.313 5.497 (184) 8. Leggi speciali di rivalutazione Totale (184) (29,39%) (3,35%) La valorizzazione al 30 Giugno 2009 risente della valutazione dei titoli AFS della Capogruppo secondo i criteri previsti negli IAS/IFRS. Si precisa che le riserve da valutazione sono relative esclusivamente a titoli ed immobilizzazioni detenute dalla Capogruppo. 234 15.7 Riserve da valutazione: variazioni 15.7.1 Riserve da valutazione di pertinenza del Gruppo Bancario Voci / Descizione A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Variazioni positive di "fair value" B2. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Variazioni negative di "fair value" C2. Altre variazioni D. Rimanenze finali Att. Fin. disp. per la vendita Attività materiali Cop. di investim. esteri Attività imm. Cop. dei flussi finanz. Att. non Leggi corr. in via speciali di di dism.ne rivalutaz. Diff. di cambio Totale 30-giu-09 626 0 0 0 0 0 0 4.871 5.497 923 0 0 0 0 0 0 0 923 852 71 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 852 71 1.107 0 0 0 0 0 0 0 1.107 1.107 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.107 0 442 0 0 0 0 0 0 4.871 5.313 La voce "Leggi speciali di rivalutazione" comprende le riserve costituite a fronte di rivalutazione dei cespiti immobiliari sulla base delle L.576/75, Leggi n. 72/83, n. 408/90 e n. 413/91. Le diminuzioni sono relative alle minusvalenze da valutazione su titoli classificati disponibili per la vendita che, ai sensi dello IAS 39, riflettono le valutazioni al "fair value" direttamente a Patrimonio Netto. L'effetto complessivo sul dato dell'esercizio precedente è stato negativo per euro 184 migliaia. 15.7.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione All'interno del Gruppo non vi sono imprese di assicurazione. 15.7.3 Di pertinenza delle altre imprese Si precisa che le riserve da valutazione sono relative alla sola Capogruppo. 235 15.8 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Imprese di assicurazione Gruppo Bancario Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre Imprese Tipologia Operazione/ Valori Riserva positiva 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Parziale Riserva Positiva e Negativa Totale Riserva Riserva Ris. posit. negativa negativa Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riser. negat. 720 123 0 0 0 0 720 123 141 275 2.815 3.151 0 0 0 0 2.815 3.151 3.080 2.359 181 0 0 0 0 0 181 0 39 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.716 3.274 0 0 0 0 3.716 3.274 3.260 2.634 442 0 0 442 626 La voce "Leggi speciali di rivalutazione" comprende le riserve, rlative alla sola Capogruppo, costituite a fronte di rivalutazione dei cespiti immobiliari sulla base delle L.576/75, Leggi n. 72/83, n. 408/90 e n. 413/91. Le diminuzioni sono relative alle minusvalenze da valutazione su titoli classificati disponibili per la vendita che, ai sensi dello IAS 39, riflettono le valutazioni al "fair value" direttamente a Patrimonio Netto. L'effetto complessivo sul dato dell'esercizio precedente è stato negativo per euro 184 migliaia. 236 15.9 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni 15.9.1 di pertinenza del Gruppo Bancario Totale Riserve da valutazione Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 30-giu-09 1. Esistenze iniziali (134) 721 39 0 626 2. Variazioni positive 750 31 142 0 923 2.1 Incrementi di fair value 679 31 142 0 852 2.2. Rigiro a CE di riserve negative 0 0 0 0 0 - da deterioramento 0 0 0 0 0 - da realizzo 0 0 0 0 0 2.3 Altre variazioni 71 0 0 0 71 3. Variazioni negative 19 1.088 0 0 1.107 3.1 Riduzione di fair value 19 1.088 0 0 1.107 3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 0 0 0 3.3 Rigiro a CE di riserve positive: - da realizzo 0 0 0 0 0 3.4 Altre variazioni 0 0 0 0 0 4. Rimanenze finali 597 (336) 181 0 442 La voce riserve di valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita risulta avvalorata dalla sola Capogruppo. Nel corso del 2009 è stato incrementato il comparto dei titoli disponibili per la vendita (AFS), con l'acquisto prevalentemente di obbligazioni e quote del fondo immobiliare chiuso Diaphora1. Le variazioni registrate a seguito della valutazione al "fair value" dei predetti strumenti finanziari hanno avuto un effetto negativo, al netto delle imposte anticipate e differite, pari a 184 migliaia di euro. Le maggiori svalutazioni, pari a 1.057 migliaia di euro, sono state effettuate nel comparto azionario, mentre nel comparto azionario e oicr ci sono stati incrementi di fair value pari complessivamente ad euro 802 migliaia. 15.9.2 di pertinenza delle imprese di assicurazione All'interno del Gruppo non vi sono imprese di assicurazione. 15.9.3 di pertinenza delle altre imprese Si precisa che le riserve da valutazione sono relative tutte alla Capogruppo. 237 Sezione 16 - Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210 16.1 Patrimonio di pertinenza di terzi: composizione Voci / Valori Gruppo Bancario Imprese di Ass.ne Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Altre imprese 1. Capitale 0 0 13 13 0 2. Sovrapprezzi di emissione 0 0 0 0 0 3. Riserve 0 0 54 54 71 4. (Azioni proprie) 0 0 0 0 0 5. Riserve da valutazione 0 0 0 0 0 6. Strumenti di capitale 0 0 0 0 0 7. Utile dell'esercizio di pertinenza di terzi 0 0 10 10 22 0 0 77 77 93 Totale Il Patrimonio di pertinenza di terzi si presenta in incremento per effetto dell'acquisto del 3% del capitale della controllata Terbroker Srl dalla Finabruzzo Spa. La quota di partecipazione al capitale della Terbroker Srl si attesta così, alla data del 30 Giugno 2009, all'87,70%. 238 ALTRE INFORMAZIONI 1. Garanzie rilasciate e impegni Voci / Componenti 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria b) Clientela 3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi 30-giu-09 31-dic-08 Var. Var. in % 0 0 3.339 3.092 247 0 0 0 0 0 7,99% n.d. 3.339 0 0 3.339 3.092 247 7,99% (12,95%) 64.853 0 0 64.853 74.499 (9.646) 0 0 0 0 0 0 n.d. 64.853 0 0 64.853 74.499 (9.646) (12,95%) 273.077 0 0 273.077 286.394 (13.317) (4,65%) 4.934 0 0 4.934 5.401 (467) (8,65%) a) Banche i) Totale 0 a) Banche b) Clientela Totale Altre imprese 3.339 a) Banche 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale Imprese di Ass.ne Gruppo Bancario a utilizzo certo 0 0 0 0 467 (467) (100,00%) 4.934 0 0 4.934 4.934 0 0,00% 268.143 0 0 268.143 280.993 (12.850) (4,57%) 205 0 0 205 8.561 (8.356) (97,61%) 267.938 0 0 267.938 272.432 (4.494) (1,65%) 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di 0 0 0 0 0 0 n.d. 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 0 0 0 0 0 0 n.d. 6) Altri impegni 0 0 0 0 0 0 n.d. 341.269 0 0 341.269 363.985 (22.716) (6,24%) ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto Totale L'incremento della voce, relativa alla sola Capogruppo, è generato in gran parte dall'aumento delle garanzie rilasciate a clientela. 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Totale Totale 30-giu-09 31-dic-08 Portafogli Var. Var. in '% 73.075 88.970 (15.895) (17,87%) 0 0 0 0,00% 54.123 33.421 20.702 0,00% 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0,00% 5. Crediti verso banche 0 0 0 0,00% 6. Crediti verso clientela 0 0 0 0,00% 7. Attività materiali 0 0 0 0,00% 127.198 122.391 4.807 3,93% 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita Totale Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono ai titoli sottostanti le operazioni di pronti contro termine passivi effettuate dalla sola Capogruppo. 3. Informazioni sul leasing operativo Il Gruppo non opera nel settore del leasing operativo. 239 5. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi 30-giu-09 0 a) Acquisti 1. Regolati 0 2. Non Regolati 0 b) Vendite 1. Regolate 0 2. Non Regolate 0 2. Gestioni patrimoniali a) Individuali b) Collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli 22.032 22.032 0 3.979.839 a) Titoli di terzi in deposito connessi con lo svolgimento di banca deposit. (escluse le gestioni patrimoniali) 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 0 2. altri titoli 0 b) Altri titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni patrimoniali): altri 1.596.266 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 864.028 2. altri titoli 732.238 c) Titoli di terzi depositati presso terzi d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 5. Altre operazioni 1.594.045 789.528 0 240 PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2009 Le informazioni incluse nella nota integrativa riguardanti i dati del 30 Giugno 2009 vengono riportate tenendo conto di quanto disposto dai Nuovi Principi Contabili Internazionali IAS-IFRS ed esposte confrontate con i dati al 30 Giugno 2008. Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione 1.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Attività finanziarie in bonis Attività Finanziarie Deteriorate Voci / Forme tecniche Titoli di debito 1. Att. Fin. detenute per la negoziazione 2. Att. Fin. disp. per la vendita 3. Att. Fin. detenute sino a scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela Finanz.ti Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre Attività Var. in % 1.540 0 0 5.838 7.378 2.285 237 0 0 0 237 388 (38,92%) 0 0 0 0 0 3.152 (100,00%) (99,10%) 0 766 0 0 766 85.200 1.838 68.061 3.177 0 73.076 0 222,89% 6. Attività Finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 7. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 2.047 0 0 0 2.047 13.657 (85,01%) 0 0 0 8 8 17 (52,94%) 5.662 68.827 3.177 5.846 83.512 104.699 (20,24%) 8. Attività Fin. cedute non cancellate 9. Altre attività Totale La voce, in flessione del 20,24%, è composta da interessi attivi della Capogruppo, nettati dagli interessi infragruppo per 5.074 migliaia di euro. In relazione ai crediti in sofferenza, gli interessi attivi comprendono esclusivamente gli interessi maturati ed incassati nel corso dell'esercizio. Gli interessi attivi relativi a crediti verso banche comprendono gli interessi collegati all'investimento delle eccedenze di tesoreria, nonché gli interessi derivanti dall'investimento nella riserva obbligatoria detenuta presso la Banca d'Italia della Capogruppo per 300 migliaia di euro. Gli interessi attivi maturati sui titoli di debito sottostanti i pronti contro termine, pari ad euro 2.047, sono riclassificati nella sottovoce "Attività finanz. cedute e non cancellate". 1.1.2 Di pertinenza delle imprese di assicurazione All'interno del Gruppo non vi sono imprese di assicurazione. 1.1.3 Di pertinenza delle altre imprese Attività finanziarie in bonis Attività Finanziarie Deteriorate Voci / Forme tecniche Titoli di debito Finanz.ti Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre Attività Var. in % 1. Att. Fin. detenute. per la negoziazione 0 0 0 0 0 0 2. Att. Fin. Valutate al "fair value" 0 0 0 0 0 0 3. Att. Fin. disp. per la vendita 0 0 0 0 0 0 4. Att. Fin. detenute sino a scadenza 0 0 0 0 0 0 5. Crediti verso banche 0 2.920 0 0 2.920 423 6. Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0 7. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 8. Attività Fin. cedute non cancellate 0 0 0 0 0 0 9. Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 2.920 0 0 2.920 423 Totale 590,31% 590,31% La voce è composta da interessi attivi delle società veicolo per euro 2.920 migliaia. La Terbroker Srl e la Sogiter Srl vedono elisi tutti gli interessi attivi 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Nessuna società consolidata presenta, all'interno dei propri bilanci, tale tipologia di interessi attivi. 241 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Interessi attivi e proventi assimilati su attività in valuta Var. in % Su attività in valuta - banche 74 206 (64,08%) Su attività in valuta - clientela 205 310 (33,87%) Su attività in valuta - titoli 58 159 (63,52%) Su attività in valuta - altre 0 0 Saldo positivo dei differenz. di op. di copertura in valuta 0 0 337 675 Totale (50,07%) Gli interessi attivi su attività in valuta si presentano in decremento del 50,07%% e sono tutti relativi alla Capogruppo. 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria Nel primo semestre del 2009 il Gruppo ha beneficiato di interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria relativi al portafoglio di crediti leasing ceduto alla società veicolo Adriatico Finance SME per complessivi euro 1.836 migliaia. 1.3.3 Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione Il Gruppo non presenta tale tipologia di interessi attivi. 242 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione 1.4.1 Di pertinenza del Gruppo Voci / Forme tecniche 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Debiti Titoli Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre Passività Var. in % 632 0 91 723 2.652 (72,74%) 6.259 0 0 6.259 8.021 (21,97%) Titoli in circolazione 0 14.084 0 14.084 17.124 (17,75%) 2.158,88% 4. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 2.417 2.417 107 5. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 734 734 0 6. Pass. fin. a fronte di attività non cancellate 2.311 0 0 2.311 10.321 7. Altre passività 0 0 2 2 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 9.202 14.084 3.244 26.530 38.225 Totale (77,61%) (30,60%) Gli interessi maturati su Passività associate ad attività cedute e non cancellate si riferiscono, per 1.932 migliaia di euro, alle operazioni di raccolta Pronti contro termine, e per 378 migliaia di euro al costo del finanziamento ottenuto attraverso le operazioni di cartolarizzazione. La Capogruppo vede elisi interessi passivi infragruppo per complessivi euro 1.833 migliaia, mentre le società veicolo registrano esclusivamente interessi passivi per finanziamenti ricevuti dalla Capogruppo (complessivi euro 4.999 migliaia) completamente elisi in quanto interessi infragruppo. 1.4.2 Di pertinenza delle altre imprese Voci / Forme tecniche Debiti Titoli Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre Passività Var. in % 1. Debiti verso banche 0 0 0 0 3.276 2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 3. Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 4. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 5. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 6. Pass. fin. a fronte di attività non cancellate 0 0 0 0 0 7. Altre passività 0 0 0 0 0 8. Deriìvati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.276 Totale (100,00%) (100,00%) 243 1.5 Interessi passivi ed oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Il Gruppo non presenta tale tipologia di interessi passivi. 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Interessi passivi su passività in valuta Var. in % Su passività in valuta - banche 62 184 (66,30%) Su passività in valuta - clientela 21 168 (87,50%) Su passività in valuta - titoli 0 0 Su passività in valuta - altre 0 0 Saldo dei diff. di op. di copertura in valuta 0 0 83 352 Totale (76,42%) Gli interessi passivi su attività in valuta sono tutti a carico della Capogruppo Banca Tercas Spa. 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria Nessuna società consolidata presenta tale tipologia di interessi passivi. Nel corso del primo semestre 2009 non sono state effettuate operazioni passive di locazione finanziaria. 244 Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia servizi / Valori a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza Gruppo Bancario Imprese Altre Imprese assicurative Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Variazione Var. in % 261 0 0 261 344 (83) (24,13%) 0 0 0 0 0 0 n.d. 4.112 0 324 4.436 4.721 (285) (6,04%) 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni patrimoniali 3.1 individuali 3.2 collettive 118 144 0 0 0 0 118 144 95 166 23 (22) 24,21% (13,25%) 128 0 0 0 0 0 128 0 458 0 (330) 0 (72,05%) n.d. 4. custodia e amministrazione di titoli 117 0 0 117 143 (26) (18,18%) 0 0 0 0 0 0 n.d. 6. collocamento di titoli 5. banca depositaria 893 0 0 893 1.275 (382) (29,96%) 7. raccolta ordini 348 0 0 348 293 55 18,77% 0 0 324 324 0 324 n.d. 2.364 0 0 2.364 2.291 73 3,19% 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 710 1.654 0 0 871 1.420 0 0 (161) 234 n.d. n.d. (18,48%) 16,48% 4.009 0 88 4.097 3.884 213 5,48% 4 0 0 4 7 (3) (42,86%) 2.600,00% 8. attività di consulenza 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1 9.2 9.3 gestioni patrimoniali 9.1.1 individuali 9.1.2 collettive prodotti assicurativi altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 0 0 710 1.654 f) servizi per operazioni di factoring 27 0 0 27 1 26 g) esercizio di esattorie e ricevitorie 0 0 0 0 0 0 n.d. h) altri servizi 10.974 0 0 10.974 9.126 1.848 20,25% 19.387 0 412 19.799 18.083 1.716 9,49% Totale Le commissioni percepite mostrano un incremento del 9,49%. Tuttavia si registra un decremento delle commissioni sulle gestioni patrimoniali individuali pari a 330 migliaia di euro ed in generale su tutto il comparto relativo alla gestione e intermediazione dei titoli. Positivo è stato il risultato del servizio di distribuzione di prodotti di terzi, in particolare del credito al consumo Agos e Terfinance, che ha generato un incremento del 16,48% pari ad euro 234 mila. In crescita anche le commissioni relative ai servizi di incasso e pagamento e a quelli collegati alla categoria dei conti correnti, riclassificate nella sottovoce "altri servizi". Si precisa che sono state elise commissioni attive relative ad attività di servicing svolte per le due società veicolo per complessivi euro 74 migliaia. 245 2.2 Commissioni attive canali distributivi dei prodotti e servizi: Gruppo Bancario Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Canali / Valori a) presso propri sportelli c) 3.385 Var. in % 4.024 (639) (15,88%) 1. gestioni patrimoniali 128 458 (330) (72,05%) 2. collocamento di titoli 893 1.275 (382) (29,96%) 2.364 2.291 73 3,19% 3. servizi e prodotti di terzi b) Variazioni offerta fuori sede 0 0 0 n.d. 1. gestioni patrimoniali 0 0 0 n.d. 2. collocamento di titoli 0 0 0 n.d. 3. servizi e prodotti di terzi 0 0 0 n.d. altri canali distributivi 0 0 0 n.d. 1. gestioni patrimoniali 0 0 0 n.d. 2. collocamento di titoli 0 0 0 n.d. 3. servizi e prodotti di terzi 0 0 0 n.d. La voce segna una diminuzione, pari al 15,88%, dovuta, in particolare, al decremento delle commissioni attive percepite sulle gestioni patrimoniali (-72,05%) e sul collocamento di titoli (-29,96%). In incremento si presentano invece le commissioni sui servizi e sui prodotti di terzi (+3,19%). 246 2.3 Commissioni passive: composizione Servizi / Valori a) garanzie ricevute b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione Imprese Altre Imprese assicurative 0 0 0 Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Variazione 0 0 Var. in % 0 n.d. 0 0 0 0 0 0 n.d. 156 0 0 156 139 17 12,23% 1. negoziazione di strumenti finanziari 68 0 0 68 62 6 9,68% 2. negoziazione di valute 20 0 0 20 16 4 25,00% 3. gestioni patrimoniali 13 0 0 13 2 11 550,00% 3.1 portafoglio proprio 0 0 0 0 2 (2) (100,00%) 3.2 portafoglio di terzi 13 0 0 13 0 13 n.d. 55 0 0 55 59 (4) (6,78%) 0 0 0 0 0 0 n.d. 4. custodia e amministrazione titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di Strum. Fin., prodotti e d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale Gruppo Bancario 0 0 0 0 0 0 n.d. 426 0 440 866 520 346 66,54% 47 0 64 111 502 (391) (77,89%) 629 0 504 1.133 1.161 (28) (2,41%) Il Gruppo registra un decremento delle commissioni passive del 2,41% per effetto della diminuzione delle commissioni di arrangement pagate dalle società veicolo Rmbs. Per quanto concerne l'attività della Capogruppo si precisa che le variazioni maggiormente significative si riscontrano nell'ambito dei servizi di incasso e pagamento. 246 Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione A. Att. Fin. det. per la negoziazione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Proventi da quote di OICR Dividendi Proventi da quote di OICR Dividendi Dividendi Proventi da quote di OICR Altre imprese Proventi da quote di OICR Dividendi Dividendi Voci / Proventi Imprese di ass.ne Proventi da quote di OICR Gruppo Bancario Var. in % 0 0 0 0 0 0 0 0 0 580 0 0 0 0 0 580 0 842 C. Att. Fin. valutate al "fair value" 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 n.d. D. Partecipazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 n.d. 580 0 0 0 0 0 580 0 842 B. Att. Fin. disp. per la vendita Totale 0 n.d. 0 (31,12%) 0 (31,12%) Il decremento dei dividendi (-31,12%) è da ricollegarsi in buona misura alla dismissione della Partecipazione della Terleasing e alla diminuzione delle attività finanziarie detenute nel portafoglio disponibili per la vendita (AFS) della Capogruppo. Sono stati percepiti dividendi dalla ex controllata Terfinance Spa per euro 166 mila. 247 Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80 4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione 4.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Operazioni / Componenti Reddituali 1. Utili da negoz. (B) Plusv. (A) Perdite da negoziaziaz. (D) Minusv. (C) Risultato netto (A+B)-(C+D) Attività Finanziarie di negoziazione 5.853 673 (601) (9) 5.916 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 5.836 17 0 0 0 639 5 0 0 29 (599) 0 (2) 0 0 (9) 0 0 0 0 5.867 22 (2) 0 29 Passività Finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Altre Attività e Pass. Fin: diff. di cambio 0 0 0 0 243 4. Strumenti derivati 324 0 (255) 0 69 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 324 253 0 0 71 0 0 0 0 0 (255) (255) 0 0 0 0 0 0 0 0 69 (2) 0 0 71 0 0 0 0 0 6.177 673 (856) (9) 6.228 2. 4.2 Derivati su crediti Totale La voce presenta un incremento di 10.888 migliaia di euro rispetto al dato del 30 Giugno 2008. Tale risultato deriva dalla politica adottata dalla Capogruppo tesa a scaricare sull'esercizio 2008 tutte le svalutazioni derivanti dalla crisi finanziaria, che ha provocato un significativo deprezzamento di tutti gli strumenti finanziari ed anche dei titoli di Stato. Banca Tercas non si è avvalsa delle possibilità offerte dalla modifica dei principi IAS 39 e IFRS7, che avrebbero consentito di rinviare agli anni futuri parte delle minusvalenze rilevate al 31/12/2008. Una più efficace e razionale gestione del portafoglio ha portato alla realizzazione di utili e di significative plusvalenze aventi natura di riprese di valore su strumenti svalutati in precedenza (prevalentemente CCT). 248 4.1.3 Di pertinenza delle altre imprese Operazioni / Componenti Reddituali 1. Attività Finanziarie di negoziazione Utili da negoz. (B) Plusv. (A) Perdite da Risultato netto negoziaziaz. (D) (A+B)-(C+D) Minusv. (C) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Altre Attività e Pass. Fin: diff. di cambio 0 0 0 0 0 4. Strumenti derivati 0 0 0 0 0 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.2 Derivati su crediti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività Finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre Totale 249 Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90 5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione Alla data del 30 Giugno 2009 nessuna società del Gruppo pone in essere operazioni di copertura ai sensi dello IAS 39. Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Risultato netto Perdite Utili Risultato netto Perdite Utili Perdite Risultato netto Altre imprese Utili Risultato netto Perdite Utili Utili Perdite Voci / Componenti reddituali Imprese di assicurazione Risultato netto Gruppo Bancario Attività finanziarie 1. Cred.vs banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Cred.vs clientela 0 0 0 0 0 0 0 (15) (15) 0 (15) (15) 0 0 0 3. Attività Fin. AFS 59 0 59 0 0 0 0 0 0 59 0 59 1.352 (280) 1.072 3.2 Tit.capitale 3.1 Tit.debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 535 (53) 482 3.3 O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.4 Finanz. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 59 0 59 0 0 0 0 (15) (15) 59 (15) 44 1.887 (333) 1.554 4. Attività Fin. HTM Totale Attività Passività finanziarie 1. Deb.vs banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Deb.vs client. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Titoli in circolazione 225 (42) 183 0 0 0 0 0 0 225 (42) 183 276 0 276 Totale Passività 225 (42) 183 0 0 0 0 0 0 225 (42) 183 276 0 276 Totale Netto 284 (42) 242 0 0 0 0 (15) (15) 284 (57) 227 2.163 (333) 1.830 La tabella mostra un risultato positivo di complessivi 242 migliaia di euro derivante dalla compravendita di titoli detenuti nel portafoglio AFS della Capogruppo per 59 migliaia di euro e dalla negoziazione delle obbligazioni Banca Tercas per 183 migliaia di euro. 250 Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al "fair value" - Voce 110 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione 7.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Operazioni / Componenti reddituali 1. Attività finanziarie di negoziazione Utili da realizzo (B) Plusvalenze (A) 0 Minusvalenze (C) 0 Perdite da realizzo Risultato netto (D) (A+B)- (C+D) 0 0 0 1.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 1.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 1.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 1.5 Altre 0 0 0 0 0 19 0 (382) 0 (363) 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli in circolazione 19 0 (382) 0 (363) 2.2 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 2.3 Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 458 0 0 0 458 458 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 458 0 0 0 0 0 0 0 0 477 0 (382) 0 95 3. Altre attività e passività fin. diff. di cambio 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti Totale La tabella mostra il risultato della valutazione delle obbligazioni della Capogruppo allocate nel portafoglio delle "Passività finanziarie di negoziazione valutate al fair value" e dei relativi derivati connessi di copertura gestionale. Complessivamente tali strumenti fanno registrare al 30 Giugno 2009 un effetto positivo di euro 95 mila. 7.1.3 Di pertinenza delle altre imprese incluse nel consolidamento Si precisa che non vi sono poste di conto economico relative ad attività e passività finanziarie valutate al fair value relative alle altre imprese incluse nel consolidamento. 251 Sezione 8 - Le rettifiche / Riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 Il Gruppo espone in questa voce le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, di attività finanziarie disponibili per la vendita e di altre attività finanziarie. 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione 8.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Rettifiche di valore (1) Specifiche A. Crediti vs banche B. Crediti vs clientela C. Totale Di Portafoglio Specifiche Totale Di portafoglio Totale Var. Altre Cancellazioni Operazioni / Componenti reddituali Riprese di valore (2) A B A B A 30-giu-08 30-giu-09 B Var. in % 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (1) 1 n.d. (18) (14.814) 0 (675) 179 621 0 2.634 (12.073) (10.122) (1.951) 19,27% (18) (14.814) 0 (675) 179 621 0 2.634 (12.073) (10.123) (1.950) 19,26% Legenda: A = da interessi B = altre riprese Si precisa che i valori esposti in tabella sono relativi alla sola Capogruppo. Le rettifiche di valore specifiche su sofferenze ammontano ad euro 12.412 migliaia, quelle su incagli a 1.471 migliaia, mentre le rettifiche su sconfinati sono state di euro 931 migliaia. Le rettifiche di valore di portafoglio su crediti vivi ammontano ad euro 675 migliaia. Le riprese di valore specifiche su posizioni a sofferenza sono pari a 481 migliaia di euro mentre sulle posizioni in incaglio sono pari ad euro 319 migliaia. Le altre riprese sono relative a crediti in bonis per 2.634 migliaia di euro. Il modello di valutazione dell’impairment collettivo deve essere applicato a classi di crediti omogenee per caratteristiche di rischio per le quali vi sono state oggettive evidenze di impairment (cosiddetti crediti performing). La ripartizione dei crediti in categorie omogenee deriva da un sistema di valutazione interno. Il principio IAS 39 raccomanda di considerare le variabili indicative della capacità del debitore di pagare tutti gli importi dovuti in base ai termini contrattuali. Il modello di determinazione dell’impairment collettivo è basato sulla stima dei flussi di cassa futuri al netto delle perdite attese e sulla loro attualizzazione in base al tasso interno di rendimento originario dell’operazione. La metodologia di calcolo dell’impairment collettivo della Banca prevede che le perdite attese vengano stimate utilizzando i tassi di Probability of Default e Loss Given Default. In attesa delle PD e delle LGD “convalidate” da Banca d’Italia e basate su serie storiche rappresentative, la Banca ha scelto di adottare una soluzione temporanea nella quale: - la PD è sostituita dalla media mobile dei tassi di decadimento di Banca d’Italia rilevati negli ultimi 10 anni; - la LGD è sostituita dai tassi di recupero determinati sulle posizioni a sofferenze aperte e chiuse negli ultimi dieci anni. 8.1.3 Di pertinenza delle altre imprese incluse nel consolidamento Si precisa che non vi sono rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento relative alle altre imprese incluse nel consolidamento. 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione 8.3.1 Di pertinenza del Gruppo Consolidato Nel corso del primo semestre 2009 non sono state registrate rettifiche di strumenti finanziari appartenenti alla categoria delle attività finanziarie detenute fino a scadenza. 252 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione 8.4.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Rettifiche di valore (1) Specifiche Di Portafoglio Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Di portafoglio Var. Altre Cancellazioni Altre Operazioni / Componenti reddituali Cancellazioni Specifiche Riprese di valore (2) A B A Var. in % B A. Garanzie Rilasciate 0 0 0 (124) 0 0 74 0 (50) (159) 109 (68,55%) B. Derivati su Crediti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 n.d. C. Impegni ad erogare Fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 n.d. D. Altre Operazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 (1) (100,00%) E. 0 0 0 (124) 0 0 74 0 (50) (158) 108 (68,4%) Totale Legenda A = da interessi B = altre riprese La tabella evidenzia che il Gruppo, al 30 Giugno 2009, registra rettifiche di valore su crediti di firma per complessivi 50 mila euro. Si precisa, altresì, che le voci sopra riportate sono relative tutte alla Capogruppo. 8.4.3 Di pertinenza delle altre imprese incluse nel consolidamento Si precisa che non vi sono rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie relative alle altre imprese incluse nel consolidamento. Sezione 9 - Premi netti - Voce 150 9.1 Premi netti: composizione Il Gruppo non presenta valori relativi alla voce 150 del Conto Economico non essendo presente alcuna società assicurativa tra quelle appartenenti al perimetro di consolidamento. Sezione 10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160 Il Gruppo non presenta valori relativi a tutta la Sezione 10 riservata alle imprese di assicurazione, poichè non sono presenti nel Gruppo Banca Tercas società di tale natura. 253 Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180 11.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/Valori Gruppo Bancario Imprese ass.ve Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre imprese Var. in % 1) Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) acc.to al trattamento di fine rapporto 18.130 0 118 18.248 18.613 5.026 0 13 5.039 4.975 1,29% 608 0 0 608 256 137,50% 35 0 1 36 60 (40,00%) 349 0 5 354 1.045 (66,12%) 0 0 0 0 12 (100,00%) 51 0 0 51 86 (40,70%) 1.776 0 0 1.776 1.771 0,28% 0 0 0 0 0 n.d. f) acc.to al f.do trattamento di quiescenza e simili - a contribuzione definita - a prestazione definita n.d. g) versamenti ai f.di di previdenza compl. esterni - a contribuzione definita - a prestazione definita h) costi da accordi di pag. basati su propri strum. patrim. i) altri benefici a favore dei dipendenti l) spese per personale collocato a riposo 2) Altro personale 3) Amministratori e Sindaci Amministratori Sindaci Totale (1,96%) n.d. 0 0 0 0 0 n.d. 741 0 7 748 850 (12,00%) 0 0 0 0 0 n.d. 30 0 0 30 0 n.d. 183 48 0 0 66 4 249 52 108 227 130,56% (77,09%) 26.977 0 214 27.191 28.003 (2,90%) Le spese per il personale risultano in diminuzione del 2,90% rispetto a quelle sostenute nello stesso periodo dell'anno precedente. La diminuzione è dovuta principalmente dal costo del trattamento di fine rapporto, in quanto la riforma previdenziale 2008 aveva richiesto un maggior accantonamento. Il decremento della sottovoce "Salari e stipendi" è diretta conseguenza della politica di esodo incentivato. Le variazioni delle altre della voce sono in linea con le attese. Si precisa che, a seguito di disposizione di Banca d'Italia, i compensi pagati ai sindaci sono stati riclassificati nella voce 150 a), sottovoce 3) Amministratori. Conseguentemente la stessa riclassificazione è stata effettuata per il primo semestre 2008. L'accantonamento alla riserva matematica del fondo di previdenza interno a prestazione definita (FIP), della sola Capogruppo, è stato pari a 51 migliaia di euro. Si segnala che la diminuzione del 49,92% della sottovoce "accantonamento al fondo trattamento di quiescienza" è stata determinata dalla chiusura del Fondo Pensione Interno a contribuzione definita in quanto tutti i dipendenti attivi della Capogruppo hanno aderito a Fondi di Previdenza Esterni. Inoltre nel 2008 si è registrata la fuoriuscita dal Fondo Interno Pensione a prestazione definita di circa l'80% dei pensionati di Banca Tercas. 254 11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria: gruppo consolidato Nella tabella vengono riepilogati i dati relativi al personale dipendente medio del gruppo consolidato. Organico Medio del Gruppo Gruppo Bancario Imprese assicurative Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre Imprese Diff. Personale dipendente 841 0 8 849 827 22 a) dirigenti b) totale quadri direttivi 8 185 0 0 0 0 8 185 13 174 - di 3° e 4° livello c) restante personale dipendente Altro personale Totale 86 0 0 86 76 648 0 8 656 640 (5) 11 10 16 0 0 1 1 4 (3) 841 0 9 850 831 19 Il numero medio dei dipendenti del Gruppo Tercas Spa registra un incremento di 19 unità lavorative, imputabili alla Capogruppo che sta realizzando un piano strategico di espansione unitamente ad un elevato "turn over" del proprio personale dipendente. Si precisa, inoltre, che il personale dell'ex controllata Terleasing Spa, dopo la cessione del pacchetto di maggioranza, è stato riassorbito dalla Capogruppo: 7 unità nel corso del 2008 e due unità nel corso del primo semestre 2009. 255 11.5 Altre spese amministrative: composizione Gruppo Bancario Composizione "altre spese amministrative" Imprese Assicurative Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre Imprese Var. in % Imposte indirette e tasse: - imposta di bollo - tassa sui contratti di borsa - imposta comunale sugli immobili 2.608 0 1 2.609 2.542 2,64% 0 0 0 0 0 n.d. 189 0 0 189 192 (1,56%) 1.169 0 18 1.187 991 19,78% - servizi telefonia e telecomunicazione rete/dati 641 0 5 646 552 17,03% - legali e notarili 321 0 5 326 308 5,84% 80 0 0 80 135 (40,74%) - manut. beni mobili, immobili e sistemi informativi 870 0 2 872 975 (10,56%) - premi di assicurazione: danni 174 0 5 179 451 (60,31%) - premi di assicurazione: clientela 1.325 0 0 1.325 1.503 (11,84%) - beneficenza ed elargizioni varie 250 0 0 250 0 n.d. 97 0 0 97 110 (11,82%) - altre imposte indirette e tasse Altre spese: - fitti e canoni passivi: sistemi informativi - addestramento e rimborsi al personale - personale distaccato da altre società del Gruppo 0 0 0 0 0 n.d. 174 0 0 174 133 30,83% - fitti e canoni passivi: beni immobili 1.580 0 0 1.580 1.408 12,22% - servizi in outsourcing: sistema informativo 2.294 0 2 2.296 2.231 2,91% 120 0 0 120 128 (6,25%) 0 0 0 0 8 (100,00%) - servizi di pulizia e simili 305 0 3 308 290 6,21% - servizi postali e telegrafici 773 0 0 773 749 3,20% - servizi idrici, di illuminazione, riscaldam. e condominio 749 0 1 750 593 26,48% - stampati e materiali di consumo 300 0 0 300 367 (18,26%) - trasporti e servizi collegati 647 0 0 647 652 (0,77%) - vigilanza e allarme 131 0 0 131 98 33,67% 1.268 0 13 1.281 1.452 (11,78%) 664 0 3 667 761 (12,35%) - fitti e canoni passivi: beni mobili - servizi in outsourcing: gestione archivi e documenti - servizi in outsourcing: altri servizi da terzi - altri servizi professionali - altri servizi non professionali - informazioni e visure 99 0 0 99 100 (1,00%) - contributi associativi 166 0 1 167 140 19,29% - pubblicità, promozione e rappresentanza 945 0 1 946 698 35,53% - altre spese 432 0 170 602 199 202,51% 18.371 0 230 18.601 17.766 4,70% Totale La voce presenta un incremento legato agli incrementi delle spese amministrative per l'apertura di nuove filiali della Capogruppo, alle maggiori spese per la sponsorizzazione del Teramo Basket, per il contributo di solidarietà "pro terremotati L'Aquila" per 250 migliaia di euro. Le società veicolo presentano spese amministrative per complessivi euro 121 mila. L'incremento delle imposte indirette e delle tasse a carico della Capogruppo (+6,67%) è legato, in particolare, all' aumento delle spese di registro dei decreti ingiuntivi in conseguenza delle maggiori azioni legali effettuate per il recupero dei crediti in sofferenza. Parte di tali spese sono oggetto di rivalsa nei confronti della clientela. Infine si segnala la diminuzione delle spese per servizi telematici Cerved e Crif e dei premi di assicurazione dovuta alla minore erogazione del credito. 256 Sezione 12 - Accantonamenti netti ai Fondi per Rischi ed Oneri - Voce 190 12.1 Accantonamento netti ai Fondi per Rischi ed Oneri - Voce 190 Voce Gruppo Bancario Imprese assicurative Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre imprese Accantonamenti dell'esercizio 1.277 0 0 1.277 (1.132) Totale Acc.ti al Fondo Rischi ed Oneri 1.277 0 0 1.277 (1.132) La voce ammonta complessivamente a 1.277 migliaia di euro, relativi ad accantonamento della sola Capogruppo. Nel dettaglio sono stati effettuati accantonamenti per 2.387 migliaia di euro, accantonamenti per effetto attualizzazione per euro 255 migliaia e riprese di valore, relative a fondi ritenuti esuberanti, per euro 1.365 migliaia. 257 Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 200 13.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione 13.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Attività / Componente reddituale Rett. di valore per Riprese di valore deterior. Amm.to Risultato Netto (a+b-c) Composizione in % A. Attività materiali A.1 Di proprietà: - Ad uso funzionale - Per investimento 995 90 0 0 0 0 995 90 91,71% 8,29% 0 0 0 0 0 0 0 0 n.d. n.d. 1.085 0 0 1.085 100,00% A.2 Acquisite in leasing finanziario: - Ad uso funzionale - Per investimento Totale Le rettifiche di valore su attività materiali sono da attribuirsi, per il 91,71%, ad attività materiali detenute per uso funzionale, e per l'8,29% ad attività materiali detenute a scopo di investimento. La voce si presenta sostanialmente stabile rispetto al saldo dell'esercizio precedente quando si era attestata ad euro 1.108 migliaia. La Sogiter Srl registra ammortamenti per euro 67 migliaia. 13.1.3 Di pertinenza delle altre imprese Attività / Componente reddituale Rett. di valore per Riprese di valore deterior. Amm.to Risultato Netto (a+b-c) Composizione in % A. Attività materiali A.1 Di proprietà: - Ad uso funzionale - Per investimento 1 0 0 0 0 0 1 0 100,00% 0,00% A.2 Acquisite in leasing finanziario: - Ad uso funzionale - Per investimento 0 0 0 0 0 0 0 0 n.d. n.d. 1 0 0 1 100,00% Totale Le rettifiche di valore esposte in tabella si riferiscono agli ammortamenti di attrezzature d'ufficio della società Terbroker Srl. Anche nel primo semestre 2008 l'importo degli ammortamenti delle altre società del Gruppo era stato pari ad euro 1 migliaia. 258 Sezione 14 - Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 210 14.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione 14.1.1 Di pertinenza del Gruppo Bancario Attività / Componente reddituale A. Rett. di valore per deterior. (b) Amm.to (a) Risultato Netto (a+b-c) Riprese di valore (c) Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall'azienda - Altre A.2 Acquisite in locazione finanziaria Totale 0 41 0 0 0 0 0 41 0 0 0 0 41 0 0 41 Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano esclusivamente licenze software acquisite all'esterno. La voce si presenta sostanzialmente invariata rispetto al saldo del periodo precedente quando si era attestata ad euro 40 migliaia. 14.1.3 Di pertinenza delle altre imprese Attività / Componente reddituale A. Rett. di valore per deterior. (b) Amm.to (a) Risultato Netto (a+b-c) Riprese di valore (c) Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall'azienda - Altre 0 0 0 0 0 0 0 0 A.2 Acquisite in locazione finanziaria 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale Le rettifiche di valore su attività immateriali riguardano licenze software acquisite all'esterno dalla società Terbroker Srl per euro 0,5 migliaia. La voce si presenta sostanzialmente invariata rispetto al saldo del periodo precedente. 259 Sezione 15 - Gli Altri Oneri e Proventi di Gestione - Voce 220 15.1 Altri Oneri di Gestione - 15.2 Altri Proventi di Gestione Composizione "Altri Oneri di Gestione" Gruppo Bancario Imprese assicurative Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre Imprese Var. in % Altri Oneri di gestione Spese manutenzione non contrattuale 0 0 0 0 Sopravvenienze passive varie 311 0 0 Amm.to Costi di allestimento immobili di terzi 338 0 0 11 0 65 0 Altri Oneri finanziari procedura Dettaglio 343 (100,00%) 311 19 1.536,84% 338 147 129,93% 0 11 8 37,50% 0 65 68 (4,41%) Altri Proventi di gestione Fitti attivi Recupero di Imposte 3.244 0 0 3.244 2.970 9,23% Recupero Premi Assicurazioni 1.209 0 0 1.209 1.312 (7,85%) Recupero Spese ripetibili su crediti 546 0 0 546 394 38,58% Recupero spese varie 619 0 0 619 748 (17,25%) Sopravvenienze attive e Differenza di consolidament 215 0 1 216 1.522 (85,81%) 5.238 0 1 5.239 6.497 (19,36%) Totale Da sottolineare l'incremento dei recuperi delle spese assicurative effettuato dalla Capogruppo, legato alla rinnovata politica commerciale nel settore. 260 Sezione 16 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 240 16.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: Componente Rreddituale/Settori Gruppo bancario Imprese assicurative Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre imprese 1) Imprese a controllo congiunto A. Proventi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Risultato netto 0 0 0 0 0 Totale 0 0 0 0 0 1.Rivalutazioni 2.Utili da cessione 3.Riprese di valore 4. Altre variazioni positive B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altre variazioni negative Risultato netto 2) Imprese sottoposte a influenza notevole A. Proventi 1.Rivalutazioni 2.Utili da cessione 3.Riprese di valore 4. Altre variazioni positive B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altre variazioni negative Nel corso dei primi sei mesi del 2009 non vi sono stati utili generati dalla cessione di partecipazioni. La plusvalenza derivante dalla vendita della controllata Terleasing Spa è stata riclassificata a voce 310 del Conto Economico Consolidato nel conto economico del primo semestre 2008. Spa. Sezione 17 - Risultato netto della valutazione al "fair value" delle attività materiali ed immateriali - Voce 250 17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali, immateriali: composizione La voce non è valorizzata nei bilanci delle società consolidate. 261 Sezione 19 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 270 19.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione Componente Reddituale/Settori Gruppo Bancario Imprese assicurative Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre imprese A. Immobili - Utili da cessione 0 0 0 0 0 - Perdite da cessione 0 0 0 0 0 - Utili da cessione 0 0 0 0 1 - Perdite da cessione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 B. Altre attività Risultato netto Le plusvalenze realizzate nel corso dell'anno 2008 sono relative alla vendita di alcuni beni mobili della Capogruppo, quali computers obsoleti per lo svolgimento dell'attività bancaria ad associazioni culturali e circoli ricreativi. Nel corso del primo semestre 2009 non si registrano vendite di attività materiali. 262 Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 290 20.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione Componente/Valori 1. Imposte correnti (-) Gruppo Bancario Imprese assicurative (13.092) 0 Altre imprese Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Variazione (47) (13.139) (9.704) (3.435) 2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 0 0 0 0 0 0 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 0 0 0 0 0 0 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 700 0 0 700 (898) 1.598 5. Variazione delle imposte differite (+/-) (41) 0 0 (41) 256 (297) (12.433) 0 (47) (12.480) (10.346) (2.134) Imposte di competenza dell'esercizio Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, tenendo conto anche delle disposizioni di cui al D.Lgs 28 febbraio 2005, n.38 e della riforma IRES ed IRAP introdotta con la Legge Finanziaria 2008 che ha sancito la prevalenza del c.d. "principio di derivazione accentuata". Gli oneri fiscali anticipati e differiti per Ires e per Irap sono calcolati, sui soli cespiti imponibili e deducibili, secondo le aliquote che si presume saranno in vigore al momento del rientro del differimento temporale. La variazione delle imposte anticipate mostrate nel prospetto, pari a 700 migliaia di euro, di cui 5 mila relative alla controllata Sogiter Srl, corrisponde al saldo tra aumenti e diminuzioni delle stesse in contropartita del Conto Economico come mostrato nella tabella di cui al punto 14.3 dell'Attivo. La variazione delle imposte differite mostrate nel prospetto, pari a 41 migliaia di euro, corrisponde al saldo tra aumenti e diminuzioni delle imposte differite in contropartita del Conto Economico mostrato nella tabella di cui al punto 14.4 dell'Attivo. 263 Sezione 21 - Utili (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 310 21.1 Utile (perdita) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione Componenti Reddituali/Settori Gruppo Bancario Imprese assicurative Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 Altre imprese Gruppo di attività/passività 1. Proventi 0 0 0 0 2.712 2. Oneri 0 0 0 0 (2.332) 3. Risultato delle valutazioni del gruppo di att. 0 0 0 0 0 4. Utili (perdite) da realizzo 0 0 0 0 5.145 5. Imposte e tasse 0 0 0 0 (327) 0 0 0 0 5.198 Utile (perdita) La voce relativa al primo semestre 2008 accoglie la plusvalenza realizzata dalla cessione alla società Vega Management Srl del 76,90% delle azioni della Terleasing Spa. 21.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative a Gruppi di Attività / Passività in via di dismissione Componente/Valori Totale Totale 30-giu-09 30-giu-08 (327) 1. Fiscalità corrente 0 2. Variazioni delle imposte anticipate (+/-) 0 0 3. Variazione delle imposte differite 0 0 4. Imposte sul reddito di esercizio (-1+/-2+/-3) 0 (327) 264 Sezione 22 - Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi - Voce 330 22.1 Dettaglio della voce 330 "utile d'esercizio di pertinenza di terzi" SOCIETA' DEL GRUPPO % Partecip. Inter. % di Poss. % di Altri 0,00% 0 TERCAS SPA 1 SO.G.I.TER SRL 100,00% 0,00% 100,00% Utile Utile di Terzi P. Netto 6 P. Netto di Terzi 2.845 0 0 10 67 10 67 2 TERBROKER SRL 87,70% 0,00% 87,70% 12,30% 81 548 3 ADRIATICO FINANCE SME 0,00% 0,00% 0,00% 100,00% (969) (655) 4 ADRIATICO FINANCE RMBS 0,00% 0,00% 0,00% 100,00% (186) 929 5 ADRIATICO FINANCE SME CART. TERFINANCE 0,00% 0,00% 0,00% 100,00% 326 0 (742) 3.667 265 PARTE D - INFORMATIVA DI SETTORE Il prospetto recante le risultanze per settori, così come previsto dal novellato IFRS 8, è stato redatto facendo riferimento ai dati del Servizio Risk Management - controllo di gestione. L'identificazione dei segmenti operativi è basata sul reporting esaminato dagli amministratori al fine di prendere le decisioni strategiche commerciali. Per apprezzare correttamente le risultanze reddituali dei singoli settori si è fatto utilizzo del Tasso Interno di Trasferimento (TIT), convenzionalmente fissato nella misura dell'Euribor ad 1 mese lettera, che consente di remunerare egualmente sia l'attività di raccolta che quella di impiego. Per la redazione del segment reporting sono stati estratti i dati per singolo cliente e rapporto, con evidenza dei prodotti finanziari, riepilogati nel margine finanziario, e dei prodotti di servizio che sono confluiti nelle commissioni nette e nei proventi diversi. L'attribuzione delle spese del personale è stato effettuato imputando l'onere dei dipendenti di rete e ribaltando il costo delle unità centrali. Sono stati esclusi gli oneri relativi alla Finanza Aziendale ed all'Area Direzionale. Egualmente si è proceduto per le Spese amministrative. Le voci di accantonamento al Fondo per Rischi ed Oneri e Rettifiche di valore nette sono state imputate in via analitica. Dall'analisi delle risultanze appare preponderante l'apporto dei settori Famiglie ed Altri Operatori che costituiscono il "core business" del Gruppo. Di minore entità, in valore assoluto, l'apporto degli altri due settori individuati: mentre per la Finanza Aziendale i valori esprimono la bassa propensione al rischio della Capogruppo, con conseguente investimento in titoli dotati di buono standing creditizio e rating, per quanto riguarda l'Area Direzionale i valori reddituali sono da ascriversi essenzialmente alle risultanze della gestione delle partecipazioni della Capogruppo. I risultati per settori di attività al 30 Giugno 2009 Voci Interessi netti (interessi attivi - passivi - effetto TIT) Small Business Corporate Seg. Residuale Family Finanza Aziendale Area Direz. Totale 30.06.09 20.483 6.025 10.862 18.436 2.257 1.838 59.901 Dividendi 0 0 0 0 580 0 580 Utili (perdite) da cessioni 0 0 0 0 0 227 227 2.084 1.704 7.033 7.854 (9) 0 18.666 Risultato dell'attività di negoziazione 0 0 113 0 6.017 99 6.229 Altri proventi (oneri) di gestione 0 0 0 0 0 5.239 5.239 Proventi operativi netti 22.567 7.729 18.008 26.290 8.845 7.403 90.842 Spese del personale (ribaltate secondo i proventi netti) (8.840) (2.228) (7.526) (7.645) (68) (885) (27.192) Spese amministrative (2.497) (509) (2.644) (6.346) (33) (6.572) (18.601) (104) (21) (110) (263) 0 (629) (1.127) (11.441) (2.758) (10.280) (14.254) (101) (8.086) (46.920) 11.126 4.971 7.728 12.036 8.744 (683) 43.922 Utile (perdite) da cessioni investimenti 0 0 0 0 0 0 0 Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 0 0 0 0 0 (1.277) (1.277) Commissioni nette Amm.to immobilizzazioni immateriali e materiali Oneri operativi Risultato della gestione operativa Rettifiche di valore nette su crediti (1.712) (326) (721) (1.834) 0 (7.480) (12.073) Rettifiche di valore nette su altre attività 0 0 0 0 0 (50) (50) Utili (perdite) su attività fin. HTM ed altri investimenti 0 0 0 0 0 95 95 9.414 4.645 7.007 10.202 8.744 (9.395) 30.617 Risultato corrente al lordo delle imposte A.2 Distribuzione per settori di attività: dati patrimoniali Voci Crediti verso la clientela Finanza Aziendale Altri operatori Famiglie Area Direz. Finanza Aziendale Area Direz. Consolid. 1.088.145 207.017 458.184 1.134.817 0 0 2.888.163 Debiti verso la clientela (voci 20-30 e 50 dello SP Passivo) 130.821 41.518 832.534 1.869.239 0 0 2.874.112 Altre attività finanziarie (al netto delle passività finanziarie) 0 0 0 0 277.226 0 277.226 Posizione interbancaria netta 0 0 0 0 25.887 0 25.887 1.218.966 248.535 1.290.718 3.004.056 303.113 0 6.065.388 TOTALE Si precisa che non viene riportata l'informativa comparativa con i dati al 30 Giugno 2008 non essendo disponibili le informazioni aggregate nello stesso modo ed essendo troppo oneroso effettuare la riclassificazione dei dai del primo semestre 2008. In relazione allo schema secondario, essendo prevalentemente concentrata l'attività del Gruppo nella Regione Abruzzo, l'informativa della distribuzione per aree geografiche non viene fornita in quanto scarsamente significativa. 266 Parte E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA SEZIONE 1 - RISCHI DEL GRUPPO BANCARIO 1.1 RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali L’approvazione definitiva del Nuovo Accordo sul Capitale e la successiva entrata in vigore della nuova regolamentazione, hanno dato nuovo impulso alle attività finalizzate per cogliere le significative opportunità gestionali ed operative che derivano dall’adozione di metodologie di controllo e gestione dei rischi favorite dall’Accordo, al fine di un'amministrazione ottimale del capitale regolamentare. La crescente importanza che sta assumendo l’attività di controllo dei rischi e le esigenze, anche competitive, di una gestione aziendale fondata sulla valutazione della rischiosità della Clientela, nonché la considerazione dei nuovi obblighi normativi relativi alla conformità regolamentare, ha portato la Capogruppo nel 2006 alla creazione al proprio interno di un'Area denominata "Area Pianificazione Strategica, Risk Management e Compliance" che comprende al suo interno i tre Servizi citati al fine di realizzare una più efficiente ed efficace operatività. A tale Area è affidato il compito di sviluppare le metodologie e gli strumenti connessi all'identificazione, valutazione e controllo dei rischi aziendali allo scopo di minimizzare l’esposizione alla rischiosità che caratterizza l’attività bancaria e al fine di salvaguardare il Patrimonio del Gruppo. In particolare è stato creato il Servizio Compliance, con incarichi specifici inerenti il controllo del rispetto della normativa interna ed esterna di interesse della Banca e sono stati consolidati gli obiettivi dell’Ufficio Controllo Rischi di Credito che, nello specifico, assolve al compito di assicurare il controllo dei rischi di credito mediante l’individuazione ed il monitoraggio delle relazioni che presentano irregolarità andamentali ed ha cura, inoltre, di ridurre o prevenire l’innalzamento del livello di rischio delle posizioni che presentano sintomi di difficoltà. Banca Tercas continua, infatti, ad essere attenta ai bisogni del territorio in cui opera. Le politiche creditizie e commerciali hanno confermato l'intenzione di rivolgersi alle famiglie e alle piccole imprese come target di clientela privilegiata puntando sull’aspetto relazionale quale elemento di distinzione della propria attività di banca locale. In particolare, l’offerta di prodotti a favore delle famiglie si è ampliata con l’introduzione di nuovi “mutui residenziali”, conti a pacchetto specifici ed il lancio delle Gestioni Patrimoniali a marchio proprio. Politiche di gestione del rischio di credito 2. Il primo pilastro del Nuovo Accordo sul Capitale definisce le regole per la determinazione del capitale minimo richiesto in funzione dei rischi assunti nell’attività creditizia del Gruppo. In particolare, il focus riguarda il rischio di credito, rappresentato dalla possibilità che un debitore non adempia, in tutto o in parte, alle proprie obbligazioni (c.d. "default"). Dal punto di vista logico, misurare tale rischio significa misurare la perdita che la Banca potrebbe subire al verificarsi dell’inadempimento. Tale perdita potrebbe essere generata non solo da un mancato recupero delle somme dovute (in conto capitale e/o interesse) ovvero dall’insolvenza in senso stretto, ma anche dalla riduzione del valore di mercato di un portafoglio crediti conseguente ad un deterioramento del merito creditizio della controparte. La Capogruppo attribuisce grande importanza al presidio del rischio di credito: al fine di garantire la stabilità finanziaria e patrimoniale necessaria per l’operatività aziendale, si è investito, in questi anni, in progetti e strumenti volti a migliorare i sistemi di gestione, misurazione, valutazione e monitoraggio del rischio di credito sia per allinearsi ai nuovi standard regolamentari sia, in ambito strategico, per migliorare l’allocazione del Patrimonio. Sono in fase avanzata le attività pianificate a livello consortile con il fornitore di servizi informatici. In particolare, i progetti in corso mirano: · · · alla realizzazione di modelli interni di rating; all'utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio; al monitoraggio della gestione mediante indicatori di performance corretta per il rischio; Con riferimento all'aspetto regolamentare, le attività attualmente in corso sono coerenti con l'obiettivo di adottare, nel medio termine, un approccio di tipo "IRB foundation". Nel corso del 2006 la Capogruppo ha sviluppato un modello di rating interno i cui presupposti si basano su variabili quantitative e qualitative. Per l’analisi quantitativa si considerano fondamentalmente i dati di bilancio delle imprese, elaborati in base ad indici specifici. In particolare, vengono calcolati i principali indicatori di capitalizzazione, di struttura del debito, di redditività ed efficienza/produttività e di liquidità, nonché vengono studiate le dinamiche dell’azienda e la sostenibilità degli oneri finanziari. Gli aspetti qualitativi vengono valutati in particolare in base a parametri andamentali, considerando anche i dati forniti dal Credit Position Control. I modelli ottenuti sono diversi in relazione al tipo di società (industriale, commerciale, di servizi, a produzione pluriennale) ed alla struttura contabile (semplificata o ordinaria). Tale modello, ancora in fase di collaudo, focalizza, per ora, l’attenzione sugli aspetti statistico-quantitativi e fa riferimento al segmento corporate relativo a società di capitale con esposizione maggiore di zero. Per quanto riguarda il calcolo dei Requisiti Minimi Patrimoniali nel corso del 2008 sono state adottate le nuove regole c.d. Nuovo Accordo sul Capitale che hanno evidenziato un minor assorbimento patrimoniale sottolineando la patrimonializzazione della Capogruppo e dell'intero Gruppo consoldiato. 2.1 Aspetti organizzativi I principi elementari che caratterizzano il processo di gestione del rischio di credito all'interno della Capogruppo si fondano sulla chiara separazione delle funzioni deputate all'erogazione del credito da quelle deputate ai controlli di primo e secondo livello del rischio di credito. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Banca Tercas Spa utilizza sia strumenti tradizionali che innovativi per la misurazione ed il controllo del rischio di credito con riferimento ai portafogli performing e non performing. Per quanto riguarda i sistemi più recenti, è in corso di avanzata sperimentazione per il segmento Corporate, un sistema di valutazione interno della clientela che assegna un rating alla controparte sulla base di informazioni quantitative e qualitative. Il progetto è definito a livello consortile con il fornitori dei servizi informatici. Per quanto riguarda i segmenti dei Privati Consumatori e delle Small Business è in fase di rilascio un "modulo di accettazione" da utilizzare in fase di erogazione dei finanziamenti nell'ambito del sistema elettronico di valutazione della pratica Retail che si sta realizzando. Per un continuo ed attento monitoraggio dell'esposizione creditizia la Capogruppo utilizza il Credit Position Control (CPC), uno strumento che consente la valutazione dell'andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi, differenziati per tipo cliente, forma tecnica e gravità. Tale strumento consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, rilevabile anche per filiale, area e per l'intero Istituto. L'indice CPC costituisce altresì la componente andamentale del complesso modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici. 267 Il profilo di rischio contenuto è confermato dalla stazionarietà del giudizio medio andamentale sul valore 10 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta l'assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo). I principali settori hanno mantenuto una qualità creditizia positiva. In particolare, il segmento Corporate, che pur rappresentando appena il 3,51% della clientela, pesa per il 62,26% sul totale utilizzi, ha dato evidenza di un giudizio positivo pari a 27; il Retail, che pesa ben l’84,66% sul totale della clientela, ma genera appena il 13,96% degli impieghi del Gruppo, ha visto modificata la sua posizione con un giudizio di 11. Si riporta si seguito uno schema riepilogativo sulla composizione del portafoglio del Gruppo al 30 Giugno 2009 per giudizi medi, per utilizzo di cassa e di firma e per tipologia di clienti. Portafoglio 30.06.2009 Giudizi medi Famiglie Imprese private (corporate) Artigiani e Altre famiglie Unità o società art. altre Altro Totale Utilizzo cassa e firma Numero clienti Composiz. Numero in % In % 11 27 23 25 364.915 1.627.144 213.863 239.070 168.463 170.551 7.065 13.627 4.880 5.332 13,96% 62,26% 8,18% 9,15% 6,45% 84,66% 3,51% 6,76% 2,42% 2,65% 24 2.613.455 201.455 100,00% 100,00% Al fine di attuare un controllo efficace sulle posizioni più problematiche è stato completata la messa a regime del sistema gestionale automatizzato per la gestione delle relazioni aventi un giudizio individuale maggiore di 70 e un'esposizione superiore a 75.000 euro. Esso consente altresì di monitorare l'avanzamento e l'efficacia delle azioni eventualmente poste in essere per la migliore tutela delle ragioni del Gruppo. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Il Nuovo Accordo di Basilea riconosce che il rischio connesso ad una esposizione creditizia può essere controllato e ridotto con soluzioni ulteriori rispetto alle garanzie reali e personali e cioè ricorrendo ad una gamma di strumenti più vasta e sofisticata, ricompresi in genere sotto il nome di “derivati creditizi”, nonché attraverso il ricorso alla garanzia di idonei Consorzi Fidi. Perché una garanzia possa essere riconosciuta nel calcolo del patrimonio di vigilanza e possa così concorrere a minimizzarne l’assorbimento, devono esserle, infatti, riconosciuti determinati requisiti economici e legali. La tipologia di garanzia che maggiormente interessa la Capogruppo per la sua attività di intermediazione creditizia è rappresentata dall’ipoteca di primo grado e/o successivo su beni immobili residenziali e non, acquisita principalmente nell'ambito del comparto Retail e dei finanziamenti ad imprese di costruzione; nell’ambito delle garanzie reali inoltre, sono frequenti i pegni su titoli e contanti. Per ciò che concerne le garanzie reali immobiliari, è stata sviluppata una procedura interna con l'obiettivo di raccogliere, in forma più strutturata di quanto fatto in passato, le informazioni relative sia al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, sia agli immobili in garanzia. Tale procedura potrà essere utile, in futuro, anche ai fini della rivalutazione periodica delle garanzie stesse, così come previsto dal nuovo schema normativo. Le tipologie di garanzie personali maggiormente richieste sono rappresentate dalle "fideiussioni specifiche" e dalle "fideiussioni omnibus limitate", rilasciate prevalentemente dall'imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate. Assume un certo rilievo anche il fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici Consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende associate. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l'utilizzo di una serie di classificazioni interne delle posizioni in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, così come previsto dalla normativa emanata dall'Organo di Vigilanza. L'attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni di anomalia viene effettuata sulla base di un regolamento interno che disciplina puntualmente il trasferimento ad un certo stato amministrativo di controllo al verificarsi di determinate anomalie: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri, invece vengono effettuati sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell'ambito dell'attività di monitoraggio andamentale delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare tempestivamente lo stato di anomalia del rapporto, potenzialmente produttivo del passaggio ad uno degli stati amministrativi di anomalia. La coerenza dell'inserimento di una posizione in uno degli stati di anomalia rispetto a quanto previsto dal regolamento interno viene assicurata da una verifica periodica effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare interno all'intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l'effettivo stato amministrativo di controllo utilizzato. Allo stesso modo viene effettuata la valutazione dell'adeguatezza delle rettifiche di valore poste in essere rispetto a quanto previsto dallo stesso regolamento interno. Il venir meno dell'anomalia sul rapporto produce il passaggio verso stati interni meno gravi attraverso una valutazione soggettiva ed analitica ed, in ultima ipotesi, il ritorno "in bonis" della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio vengono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale. 268 A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE Altre Imprese Altre Deteriorate Altre attività Rischio Paese Esposizioni scadute Esposizioni ristrutturate Incagli Portafogli / Qualità Sofferenze Gruppo Bancario Totale (Esposizione Netta) A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia 1. Attività Fin. det. per la negoziazione 462 0 0 0 3.057 170.819 0 0 174.338 2. Attività Fin. disponibili per la vendita 0 0 0 0 29 104.712 0 0 104.741 3. Attività Fin. det. fino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4. Crediti verso banche 0 0 0 0 5 79.846 0 0 79.851 5. Crediti verso la clientela 15.160 47.291 0 42.516 31 2.899.628 0 0 3.004.626 6. Attività Fin. valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7. Attività Fin. in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 30 Giugno 2009 15.622 47.291 0 42.516 3.122 3.255.005 0 0 3.363.556 Totale 31 Dicembre 2008 13.089 36.321 0 11.328 3.390 3.115.817 466 169.667 3.350.078 Si precisa che all'interno della categoria "sofferenze" è presente un mutuo cartolarizzato della Capogruppo per 44 migliaia di euro, nella categoria "incagli" i mutui cartolarizzati sono pari ad euro 1.061 mila e all'interno delle "esposizioni scadute" mutui cartolarizzati per complessivi euro 2.867 migliaia. 269 A.1.2 Distribuzione delle Attività Finanziarie per Portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Totale (esposizione netta) Esposizione netta Rettifiche di portafoglio Esposizione lorda Esposizione netta Rettifiche specifiche Esposizione lorda Portafogli / Qualità Altre attività Rettifiche di portafoglio Attività deteriorate A. Gruppo Bancario 1. Att. Fin. det. per la neg. HFT 462 2. Att. Fin. dis. per la vend. AFS 0 0 462 x x 173.876 174.338 104.741 0 0 0 0 104.741 0 104.741 0 0 0 0 0 0 0 0 4. Crediti verso Banche 0 0 0 0 79.851 0 79.851 79.851 5. Crediti vs la Clientela 2.788.912 3 Att. Fin. det. fino alla scad. HTM 152.597 47.629 0 104.968 2.694.463 10.519 2.683.944 6. Att. Fin. val. al "fair value" 0 0 0 0 x x 0 0 7. Att. Fin. in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 0 x x 0 0 153.059 47.629 0 105.430 2.879.055 10.519 3.042.412 3.147.842 Totale A B. Altre imprese incluse nel consolidamento 1. Att. Fin. det. per la neg. HFT 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Att. Fin. dis. per la vend. AFS 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 Att. Fin. det. fino alla scad. HTM 4. Crediti verso Banche 0 0 0 0 99.692 0 99.692 99.692 5. Crediti vs la Clientela 0 0 0 0 99.251 0 99.251 99.251 6. Att. Fin. val. al "fair value" 0 0 0 0 0 0 0 0 7. Att. Fin. in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0 8. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale B 0 0 0 0 198.943 0 198.943 198.943 Totale 30 Giugno 2009 153.059 47.629 0 105.430 3.077.998 10.519 3.241.355 3.346.785 Totale 31 Dicembre 2008 93.737 32.533 0 61.204 3.095.342 12.664 3.288.874 3.350.078 270 A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Tipologie Esposizione / Valori Rettifiche di Valore Specifiche Esposizione Lorda Rettifiche di valore di Portafoglio Esposizione Netta al 30.06.2009 A. ESPOSIZIONI PER CASSA A.1 Gruppo Bancario a) Sofferenze 12 0 0 12 b) Incagli 0 0 0 0 c) Esp. ristrutturate 0 0 0 0 d) Esposizioni scadute 0 0 0 0 2.841 0 0 2.841 143.856 0 0 143.856 146.709 0 0 146.709 e) Rischio Paese f) Altre attività TOTALE A.1 A.2 Altre Imprese a) Deteriorate b) Altre TOTALE A.2 TOTALE A 0 0 0 0 99.692 0 0 99.692 99.692 0 0 99.692 246.401 0 0 246.401 B. ESPOSIZ. FUORI BILANCIO B.1 Gruppo Bancario a) Deteriorate b) Altre TOTALE B.1 0 0 0 0 6.806 0 0 6.806 6.806 0 0 6.806 B.2 Altre Imprese a) Deteriorate 0 0 0 0 b) Altre 0 0 0 0 0 0 0 0 6.806 0 0 6.806 TOTALE B.2 TOTALE B Si precisa che le esposizioni verso banche includono anche i dati delle voci 20 e 40 di Stato Patrimoniale Attivo ("attività finanziarie detenute per la negoziazione" e "per la vendita") rappresentate da titoli. A.1.4 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al "rischio paese" lorde Causali / Categorie A. Esposizione lorda iniziale Esposiz. Ristrutt. Incagli Sofferenze Esposiz. scadute Rischio Paese 12 0 0 0 2 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis B.2 trasf.ti da altre cat. di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione 0 0 0 0 2 C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 C.6 uscite verso esposizioni in bonis cancellazioni incassi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 12 0 0 0 5 D. realizzi per cessioni trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate altre variazioni in diminuzione Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 271 Si precisa che le voci riportate nella presente tabella sono riferite alla sola Capogruppo. A.1.5 Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali / Categorie A. Esposiz. Ristrutt. Incagli Sofferenze Esposiz. Scadute Rischio Paese Totale Rettifiche Rettifiche complessive iniziali 0 0 0 0 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0 0 0 Variazioni in aumento 0 0 0 0 0 0 B.1 rettifiche di valore 0 0 0 0 0 0 B.2 trasf.ti da altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 0 0 B.3 altre variazioni in aumento 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C.1 riprese di valore da valutazione 0 0 0 0 0 0 C.2 riprese di valore da incasso 0 0 0 0 0 0 C.3 cancellazioni 0 0 0 0 0 0 C.4 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 0 0 0 0 0 C.5 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0 0 B. C. D. Variazioni in diminuzione Rettifiche complessive finali 0 0 0 0 0 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0 0 0 Si precisa che le voci riportate nella presente tabella sono riferite alla sola Capogruppo. A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizione / Valori Rettifiche di valore specifiche Esposizione lorda Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione Netta al 30.06.2009 A. ESPOSIZIONI PER CASSA A.1 Gruppo Bancario a) Sofferenze 48.354 32.744 0 15.610 b) Incagli 59.497 12.205 0 47.292 0 0 0 0 45.198 2.861 0 42.337 281 0 25 256 2.905.952 0 10.494 2.895.458 3.059.282 47.810 10.519 3.000.953 0 0 0 0 99.250 0 0 99.250 c) Esposizione ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese f) Altre attività TOTALE A.1 A.2 Altre Imprese a) Deteriorate b) Altre TOTALE A.2 TOTALE A 99.250 0 0 99.250 3.158.532 47.810 10.519 3.100.203 B. ESPOSIZIONI FUORI BILANC B.1 Gruppo Bancario a) Deteriorate b) Altre TOTALE B.1 5.680 244 0 5.436 332.087 0 230 331.857 337.767 244 230 337.293 B.2 Altre Imprese a) Deteriorate 0 0 0 0 b) Altre 0 0 0 0 0 0 0 0 337.767 244 230 337.293 TOTALE B.2 TOTALE B 272 A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al "rischio paese" lorde - Gruppo Bancario Causali / Categorie Esposiz. Ristrutt. Incagli Sofferenze Esposiz. scadute Rischio Paese Totale A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 32.798 0 47.369 230 0 0 13.092 157 501 0 93.760 0 B. Variazioni in aumento 17.380 64.115 0 81.891 1 163.387 B.1 ingressi da esposizioni in bonis B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione 0 29.309 0 66.316 0 95.625 16.184 25.130 0 10.299 0 51.613 1.196 9.676 0 5.276 1 16.149 1.824 51.987 0 49.785 221 103.817 25.710 C.1 uscite verso esposizioni in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi 0 7.473 0 18.237 0 57 0 0 0 0 57 1.767 14.057 0 6.418 22 22.264 C.4 realizzi per cessioni 0 0 0 0 0 0 C.5 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 26.483 0 25.130 0 51.613 C.6 altre variazioni in diminuzione 0 3.974 0 0 199 4.173 48.354 54 59.497 1.118 0 0 45.198 2.881 281 0 153.330 0 D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive - Gruppo Bancario Causali / Categorie Esposiz. Ristrutt. Incagli Sofferenze Esposiz. Scadute Rischio Paese Totale Rettifiche A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 19.721 0 11.048 3 0 0 1.764 0 26 0 32.559 0 B. Variazioni in aumento 13.542 6.447 0 1.702 0 21.691 B.1 rettifiche di valore 8.506 5.520 0 1.293 0 15.319 B.2 trasf.ti da altre categorie di esposizioni deteriorate 5.036 778 0 261 0 6.075 0 149 0 148 0 297 519 5.290 0 785 0 6.594 0 0 0 0 0 0 481 0 0 0 0 481 B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni 38 0 0 0 0 38 C.4 trasf. ad altre cat. di esposizioni deteriorate 0 5.290 0 785 0 6.075 C.5 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0 0 32.744 0 12.205 3 0 0 2.681 0 26 0 47.656 0 D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI Le presenti tavole non sono compilate in quanto non vengono utilizzati rating interni e esterni nella gestione del rischio di credito. 273 Parte F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA A. Informazioni di natura qualitativa Alla data del 30 Giugno 2009 il Patrimonio del Gruppo ammonta ad euro 332.146 migliaia. B. Informazioni di natura quantitativa PROSPETTO DI ANALISI DELLE DISPONIBILITA' E DEGLI UTILIZZI DELLE RISERVE DI PATRIMONIO NETTO AI SENSI DELL'ART. 2427 N.4 CODICE CIVILE Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei periodi precedenti Natura/Descrizione Possibilità di utilizzazione Importo Quota disponibile copertura perdite Capitale sociale 26.000 = 18.661 46.092 altre ragioni = = = = A-B-C = 46.092 = = = = 5.200 B 5.200 = = 52.933 A-B 52.933 = = 110.534 A-B-C 110.534 = = 587 A-B-C 587 = = 67.361 A-B-C 67.361 = = = = 4.871 441 A-B-C = 4.871 = = = = = = = = 18.127 = = Riserve di capitale - Riserva azioni proprie - Riserva sovrapprezzo di emissione Riserva Legale Riserva Statutaria Riserva Straordinaria Riserva per dividendi su azioni proprie Riserva F.T.A. Riserva di valutazione - riserva da valutazione in applicaz di Leggi di rivaluta - riserva da valut. Titoli AFS Azioni proprie detenute Utile 30 Giugno 2009 di pertinenza del Gruppo Totale al 30 Giugno 2009 Quota non distribuibile Residua quota distribuibile (18.661) 18.127 = A-B-C 332.146 65.913 266.233 Legenda: A - per aumento di capitale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai Soci Rapporto fra utile civilistico e utile di vigilanza dati espressi in unità di euro Utile del Gruppo Consolidato Utile di pertinenza di terzi Utile del Gruppo senza quota di terzi Utile delle società escluse dal Gruppo Bancario 18.814 0 18.814 0 Utile Civilistico del Gruppo Bancario 18.814 - a dedurre: dividendi (7.000) - a dedurre: contributi a f. erog. speciali Utile ai fini del Patrimonio di Vigilanza Gruppo Banc (150) 11.664 274 SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 Patrimonio di vigilanza A. Informazioni di natura qualitativa B. Informazioni di natura quantitativa Patrimonio di vigilanza consolidato 30 Giu. 2009 A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 326.039 B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: B.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) 0 B.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) (2.091) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre 323.948 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (3.223) E. Totale patrimonio di base (TIER 1) 320.725 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 99.468 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi 0 G.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi 0 H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre 99.434 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (3.223) L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) 96.211 M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 0 N. Patrimonio di vigilanza 416.936 O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) 0 P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 416.936 2.2 Adeguatezza patrimoniale B. Informazioni di natura quantitativa ADEGUATEZZA PATRIMONIALE - INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE Importi non ponderati Importi pond./requisiti 4.813 2.611 4.813 2.611 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 0 0 0 0 0 0 3. Cartolarizzazioni 0 0 1. Metodologia standardizzata B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE B.2 RISCHI DI MERCATO 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione 208.847 4.533 4.533 0 0 B.3 RISCHIO OPERATIVO 22.191 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato 22.191 0 0 B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI B.5 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI (B1+B2+B3+B4) 0 235.571 C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Patr. di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio pond. (Total capital 2.944.650 10,89% 14,16% 275 Parte H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Ai sensi del Principio contabile IAS 24, per operazione con parte correlata si intende un trasferimento di risorse, servizi e obbligazioni fra entità indipendentemente dal fatto che sia pattuito un corrispettivo. Una parte è correlata se: a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto o detiene una partecipazione nell' entità tale da poter esercitare un'influenza notevole (potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto, solitamente segnalato dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione o nell'organo equivalente e dalla partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili) su quest'ultima o controlla congiuntamente l'entità; b) è una società collegata; c) è una joint venture in cui l'entità è una partecipante; d) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o la sua controllante; e) è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d); (f) se è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui ai punti (d) e (e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa dei diritti di voto; (g) se è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità o di una qualsiasi altra entità o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata. A livello di Gruppo rilevano i rapporti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo che, alla data di bilancio, possiede n. 32,5 milioni di azioni della Capogruppo, del valore nominale unitario di 0,52 euro cadauna, pari al 65% dell'intero Capitale Sociale. 1 Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti 1.1 Informazioni sui compensi degli Amministratori e dei Dirigenti della Capogruppo e delle società controllate Voci / Valori Compensi agli Amministratori Compensi ai Dirigenti Totale 1.2 241 690 931 Informazioni sui compensi dei Sindaci della Capogruppo e delle società controllate Voci / Valori Compensi ai Sindaci: Totale 2. 30.06.2009 30.06.2009 53 53 Informazioni sulle transazioni con parti correlate della Capogruppo e delle società controllate Alla data del 30 Giugno 2009 sono in essere una serie di rapporti patrimoniali del Gruppo con la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo che controlla la Capogruppo, detenendo la stessa il 65% delle azioni di Banca Tercas Spa. Il 20% delle azioni è detenuto da soci di minoranza, mentre il 15% è stato collocato presso azionisti privati dalla Fondazione Tercas con un'O.P.V. lanciata nel mese di settembre 2006. Risultano in essere rapporti di conto corrente per euro 346 migliaia a favore della Fondazione, operazioni di pronti contro termine attivi per 10.196 migliaia di euro. La Fondazione risulta, inoltre, in possesso di obbligazioni Banca Tercas per euro 9.173 migliaia e in possesso di garanzie ricevute dalla Banca per euro 113 migliaia. Si precisa che tutte le operazioni con parti correlate sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e, comunque, a valori di mercato. In caso di operazioni poste in essere a tassi fuori mercato o in caso di operazioni infruttifere, sono state rilevate a Conto Economico perdite per operazioni sottosoglia, così come espressamente previsto dallo IAS 39. 276 2.1 Attività verso parti correlate Voci / Valori Parti correlate del Gruppo Crediti vs banche: depositi e conti correnti Crediti vs la clientiela: titoli di debito, fin.ti, altre Altre Attività finanziarie Totali Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Soggetti Controllanti Totali 0 0 0 0 0 0 0 13.671 0 0 13.671 0 0 0 13.671 13.671 2.2 Passività con parti correlate Voci / Valori Parti correlate del Gruppo Debiti vs banche: depositi e conti correnti Debiti vs la clientela: conti correnti, depositi, P/T Altre Passività finanziarie (obbligazioni) Totali Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali 0 0 0 0 10.542 9.173 0 9.543 338 0 20.085 9.511 0 19.715 9.881 29.596 2.3 Garanzie rilasciate a favore di parti correlate Voci / Valori Parti correlate del Gruppo Garanzie rilasciate Totali Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali 0 113 708 821 0 113 708 821 2.4 Aspetti reddituali Di seguito si riporta una sintesi delle componenti economiche che sono state generate nel corso del primo semestre 2009 da rapporti intrattenuti con la controllante Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. Voci / Valori Interessi attivi Interessi passivi Commissioni attive Commissioni passive Altre proventi ed oneri Spese amministrative Totali Parti correlate del Gruppo Soggetti Controllanti Amm.ri, Sindaci e Dirigenti e loro stretti familiari Totali 0 0 0 0 0 0 0 (139) 1 0 0 0 354 (214) 29 (3) 0 (23) 354 (353) 30 (3) 0 (23) 0 (138) 143 5 277 2.5 Incidenza delle operazioni con parti correlate In aggiunta a quanto previsto dallo IAS 24 si riportano le informazioni dell'incidenza che le operazioni o posizioni con le parti correlate hanno sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Totale Parti correlate Voci / Valori 30.06.2009 Valore assoluto % a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al "fair value" Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino a scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Altre attività Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Altre passività 174.338 0 104.741 0 179.543 2.888.163 59.497 153.657 1.829.898 1.008.266 1.853 74.634 0 0 0 0 0 13.671 0 0 20.085 9.511 0 0 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,47% 0,00% 0,00% 1,10% 0,94% 0,00% 0,00% 86.432 (26.530) 19.799 (1.133) (45.792) 5.239 354 (353) 30 (3) (23) 0 0,41% 1,33% 0,15% 0,26% 0,05% 0,00% b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del conto economico Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Commissioni attive Commissioni passive Spese amministrative Altri oneri e proventi di gestione 278 ALLEGATI RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA 2009 Informativa relativa ai compensi spettanti, per le attività svolte nel corso del primo semestre 2009, alla società di revisione contabile Deloitte & Touche Spa e società appartenenti al suo network ai sensi dell'art. 149 duo decies del D.Lgs 58/98. Servizi di revisione contabile e attestazione Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Banca Tercas Spa Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Adriatico Finance RMBS S.r.l. Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Adriatico Finance SME S.r.l. Altri servizi Soggetto che ha erogato il servizio 34.300 Destinatario Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali Consulenza operazioni di cartolarizzazione Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Banca Tercas Spa Banca Tercas Spa Limitate procedure di verifica sul rapporto trimestrale Deloitte & Touche S.p.A. Adriatico Finance RMBS S.r.l. Limitate procedure di verifica sul rapporto trimestrale Deloitte & Touche S.p.A. Adriatico Finance SME S.r.l. Limitate procedure di verifica sul rapporto trimestrale Deloitte & Touche S.p.A. Adriatico Finance SME S.r.l. Totale attività di revisione contabile e attestazione Totale altri servizi Importi 5.520 34.300 - 279 ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 30 GIUGNO 2009 SOCIETA' AG.EN.A ALFA SPA AUTOSTRADE DEI PARCHI BANCA D'ITALIA CAPITALE SOCIALE N. AZIONI V.UNIT. NS. AZIONI V.N. PARTECIP. VALORE BILANCIO % INT 20.000,00 20.000 1,00 1.400,00 1.400,00 1.400,00 7,00 706.350,00 13.850 51,00 2.200,00 112.200,00 85.118,55 15,88 36.750.000,00 73.500.000 0,50 113.001,00 56.500,50 1,13 0,15 156.000,00 300.000 0,52 115,00 59,80 59,39 0,04 BANCA INTERREGIONALE 17.137.500,00 34.275 500,00 5.141,00 2.570.500,00 2.570.500,00 15,00 CENTRO FACTORING 25.200.000,00 6.300.000 4,00 2.140,00 8.560,00 12.046,92 0,03 CENTRO IPERBARICO 284.051,29 550 516,46 40,00 20.658,28 0,40 7,27 4.126.886,00 79.901 51,65 2.345,00 121.119,23 121.109,12 2,93 20.400,06 12 1.700,01 1,00 1.700,01 10.000.000,00 10.000.000 1,00 1,00 480.000,00 SVILUPPO ITALIA ABRUZZO CONS. SVIL. IND/LE TE. C.S.E. S.c.a r.l. 2.225.323,20 EUROCASSE SIM SPA 2.220.000,00 1.000.000 2,22 1.600,00 3.552,00 FI.R.A. SPA 5.100.000,00 10.000.000 0,51 980.000,00 499.800,00 469.518,00 9,80 FI.R.A. SERVIZI SPA 1.000.000,00 15,00 1,00 150.000,00 150.000,00 28.305,00 54.855 0,52 3.000,00 1.547,99 1.287,30 INTESA SAN PAOLO SPA 6.161.652.830,84 11.849.332.367 0,52 1.269.803,00 660.297,56 62.373.801,21 122.301.571 0,51 75.173,00 38.338,23 0,75 0,06 118.857.143,00 457.142.857 0,26 2.700,00 702,00 1.020,60 0,00 MPS MERCHANT SPA SAGA SPA - 0,16 GRAN SASSO LAGA SRL ISVEIMER SPA - - 8,33 4,80 2.915.594,67 5,47 0,01 6.130.600,00 1.188.101 5,16 9.381,00 48.405,95 50.966,97 0,79 SIA-SSB SPA 22.091.286,62 169.932.974 0,13 91.501,00 11.895,13 4.082,77 0,05 SITEBA SPA 2.600.000,00 5.000.000 0,52 7.251,00 3.770,52 3.795,83 0,15 10.845.000,00 86.341 125,61 6,00 753,64 625,00 0,01 TERCAS SICAV LUX (estero) 46.878.024,15 9.551.193 4,91 3.000,00 35.250,00 35.940,00 0,08 TERFINANCE SPA 11.164.973,90 216.166 51,65 41.556,00 2.146.367,40 4.680.452,28 19,22 8.840.000,00 17.000.000 0,52 1.698.300 883.116,00 19.671.910,40 9,99 7.856.494,23 33.000.753,28 SWIFT ( Estero) ASSICURATRICE MILANESE SPA TOTALE 280 PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DELLA SO.G.I.TER SRL AL 30.06.2009 Immobili - Sogiter Srl Costo Legge n. 576 Legge n. 72 del Legge n. 408 del 2.12.75 19.03.83 del 29.12.90 Riv. a costo di acquisto Costi capitalizzati nel 2009 Totale Teramo: - via G. D'Annunzio n. 35 - via G. D'Annunzio n. 33 - via Scarselli n. 1 - via Scarselli n. 1 Pescara: - via Bovio 93/1 Lanciano: - via F. Filzi n. 14 TOTALE 83.054,74 3.260.040,00 355.510,00 255.112,94 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 83.054,74 3.260.040,00 355.510,00 255.112,94 323.091,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 323.091,00 94.386,04 0,00 0,00 0,00 943.882,72 0,00 1.038.268,76 4.371.194,72 0,00 0,00 0,00 943.882,72 0,00 5.315.077,44 281 PROSPETTO IMMOBILI DI PROPRIETA' DI BANCA TERCAS S.P.A. AL 30.06.2009 Immobili - Banca Tercas Spa Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 Legge n. 413 del 30.12.91 Costi capitalizzati nel 2009 Totale Teramo: - Sede Centrale - C.so S. Giorgio 3 - ex Banco Roma - C.so S. Giorgio - Via Gammarana - Via Cona 65 - Via Cona 65 - Località Acquaviva - Via Carducci (ex Papiri) - Via per Montorio - Viale Crispi - Via Mezzanotte area ed. - Via Badia - Via Pepe - Piano della Lenta - Via Paolucci 4.255.574,86 1.473.241,03 3.280.251,85 25.297,78 25.297,78 2.700,74 8.328,76 5.681,03 1.696,05 0 597.639,37 227.060,81 28.874,06 Alba Adriatica - Via Roma 49 Alba Adriatica - Lungomare Marcon Ancarano - Via della Misericordia 1 Ancarano - Via della Misericordia 1 Arsita - P.za Umberto I n. 1 Arsita - P.za Umberto I n. 1 Ascoli Piceno - Via Napoli Atri - Piazza Duomo 1 Bellante Stazione - area edificabile Bellante Paese - area edificabile Bellante Paese – Piazza Roma Campli - Corso Umberto 27 Campli - Corso Umberto 27 Castelli - Piazza Roma Castelnuovo Vomano Castilenti - Piazza Marconi 5 Castilenti - Piazza Marconi 5 Colonnella - Via Roma Controguerra - P.za del Commercio Controguerra - P.za del Commercio Corropoli - Piazza Piedicorte 22 Corropoli - Piazza Piedicorte 22 Corropoli Bivio Garrufo di S.Omero Giulianova Lido - Via Matteotti 1 Giulianova Lido - Via Matteotti 1 Giulianova - Quartiere Annunziata Giulianova Paese - ex Ciafardoni Martinsicuro - Via C.Colombo 235 Martinsicuro - Via C.Colombo 235 Montorio al Vomano - L.go Roscian Montorio al Vomano - L.go Roscian Montorio al Vomano - area edificab Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti Mosciano S.Angelo - P.za Saliceti Nereto - Piazza Marconi Notaresco - P.za del Mercato 8 Notaresco - P.za del Mercato 8 Pagliaroli di Cortino Pescara - Via Conte di Ruvo 41 Pietracamela - Via XXIV Maggio 1 Pietracamela - Via XXIV Maggio 1 Pineto - P.za della Libertà Pineto - P.za della Libertà Rocca S. Maria - Strada Prov.le Rocca S. Maria - Strada Prov.le Roseto degli Abruzzi - V. Nazionale Scerne di Pineto S. Egidio alla Vibrata - C.so Adriati S. Nicolò - P.za Progresso S.Omero - Via V. Emanuele II 9 S.Onofrio - Campli Terreno agricolo S. Onofrio Silvi Marina - Via A. Rossi 37 Torricella Sicura: - Via A. De Gasperi 28 - Via A. De Gasperi 28 Tortoreto Lido - Via Carducci 123 Tortoreto Lido - Via Carducci 123 Tossicia Val Vomano Villa Lempa - P.za Comunale 38 Villa Lempa - P.za Comunale 38 Tortoreto Paese TOTALE 23.021.865,57 312.108,16 1.126.275,73 135720,63 413.165,52 206.582,76 56.627,35 1.911.861,61 265.199,13 3.047.952,14 93.851,39 94.913,20 22.261,67 20.451,69 194.078,15 22.678,38 15.198,16 150.000,58 56.862,34 31.984,50 315.627,98 16.920,80 11.280,53 6.393,97 4.262,65 1.191.939,34 319.158,07 7.075,46 8.824,50 0 33.599,72 14.399,88 39.333,93 213.938,96 61.297,57 54.358,22 334.533,11 85.955,53 83.281,58 19.115,23 28.672,84 267.053,48 381.210,97 177.027,59 20.699,60 272.208,13 1.242.376,68 439.923,97 44.400,18 36.974,52 9.243,63 109.752,68 0 97.378,98 2.160.738,31 18.451,23 18.451,22 91.655,31 2.547.386,66 44.684,60 21.443,51 24.431,45 209.358,15 8.641,45 12.962,17 532.611,03 133.269,64 46.260,23 451.793,41 55.143,19 2.162,00 0 68.467,83 205.364,39 238.812,34 24.402,56 50.126,98 37.844,84 26.656,20 25.264,22 161.601,26 608.165,43 71.458,28 412,05 244.790,97 242.172,10 16.313,74 6.991,60 42.252,32 42.252,32 365.348,97 68.424,30 68.822,23 25.454,80 26.245,00 53.386,96 36.270,87 30.522,79 189.889,80 243.915,37 145.235,26 73.169,86 126.228,70 30.301,23 19.316,03 286.491,91 8.018.985,88 2.080.743,55 6.328.203,99 175.776,52 120.210,98 2.700,74 53.268,81 41.330,88 345.774,78 56.862,34 597.639,37 227.060,81 28.874,06 476.161,23 315.627,98 91.450,34 49.125,37 52.366,20 29.526,87 1.353.540,60 1.213.815,41 78.533,74 9.236,55 58.566,21 286.237,60 91.103,82 80.887,18 213.938,96 227.003,57 167.107,38 564.097,96 254.802,57 188.178,98 70.620,98 136.166,57 267.053,48 791.774,24 1.400.351,47 383.601,87 272.208,13 1.362.882,88 845.540,06 196.460,99 447.724,42 112.334,36 109.752,68 129.254,70 97.378,98 2.160.738,31 219.924,31 203.142,90 194.940,97 2.547.386,66 106.746,85 47.656,48 322.734,80 209.358,15 40.757,43 45.497,95 1.290.937,98 133.269,64 599.159,85 451.793,41 218.465,13 2.162,00 188.139,05 555.430,90 0,00 105.971,57 37.514,39 358.572,68 286.167,69 510.584,23 141.594,16 225.198,71 55.756,03 26.245,00 58.566,21 107.518,46 145.119,42 76.703,94 41.553,25 36.925,79 128.780,21 112.749,16 229.564,85 147.766,02 104.897,40 51.505,75 75.832,31 21.081,02 31.661,42 43.018,26 367.545,01 697.023,30 362.902,27 48.821,30 71.684,90 314.091,30 152.060,81 211.843,25 103.090,73 526.300,58 91.524,79 198.906,65 129.254,70 86.829,21 114.643,87 184.691,68 103.285,66 21.124,52 40.937,73 26.212,97 161.664,65 136.638,70 9.453,45 232.770,40 77.468,53 22.662,53 32.535,78 680.858,42 129.114,22 191.015,00 55.381,74 107.940,20 188.139,05 126.430,56 30.147,78 312.108,16 4.101.863,11 1.294.130,55 13.057.726,88 0,00 41.787.694,27 IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI PREVIDENZA DEL PERSONALE Immobili - Banca Tercas Spa Teramo: - Via Cona - Collatterrato Basso Atri - C.so Elio Adriano Montorio al Vomano - L.go Roscian Montorio al Vomano - ex Giustigna Pineto - Piazza Gramsci Colonnella – Rio Moro TOTALE Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 332.179,72 955.173,45 5.303,86 37.691,02 8.005,06 2.788,85 425.114,58 1.766.256,54 Legge n. 413 del 30.12.91 Costi capitalizzati nel 2009 297.553,22 0 146.783,45 357.069,53 43.882,90 41.061,97 0,00 0,00 0,00 886.351,07 Totale 629.732,94 955.173,45 152.087,31 394.760,55 51.887,96 43.850,82 425.114,58 0,00 2.652.607,61 IMMOBILI PER INVESTIMENTO DEL FONDO DI LIQUIDAZIONE DEL PERSONALE Immobili - Banca Tercas Spa Pagliaroli di Cortino Tossicia - P.zza Umberto TOTALE Immobili Banca Tercas Spa TOTALE GENERALE Costo Legge n. 576 del 2.12.75 Legge n. 72 del 19.03.83 Legge n. 408 del 29.12.90 21.691,19 97.557,54 119.248,73 Costo 24.907.370,84 Legge n. 413 del 30.12.91 Costi capitalizzati nel 2009 20.253,64 29.588,07 0,00 Legge n. 576 del 2.12.75 312.108,16 0,00 Legge n. 72 del 19.03.83 4.101.863,11 0,00 Legge n. 408 del 29.12.90 1.294.130,55 49.841,71 Legge n. 413 del 30.12.91 13.993.919,66 Totale 41.944,83 127.145,61 0,00 Costi capitalizzati nel 2009 0,00 169.090,44 Totale 44.609.392,32 283