COMUNICATO STAMPA Ripa, 17 luglio 2014 RIPA: UNA VIA RICORDERÀ GINO BARTALI Lunedì 21 luglio la cittadina di Ripa celebra il Ginettaccio nel centenario della sua nascita Il Comitato Regionale Umbria della Federazione Ciclistica Italiana, in collaborazione con l’APD Ripa, la Pro Loco Ripa, l’associazione Palmira Federici e le associazioni Culturali Arnati, celebrano il centenario della nascita di Gino Bartali con una cerimonia che si terrà lunedì 21 luglio alle ore 17,30 con ritrovo nella piazza Sociale di Ripa (PG). La manifestazione è inserita nel programma della 27ª Sagra del Tartufo di Ripa. Per onorare la memoria di Gino Bartali, l´uomo di ferro di Ponte a Ema, già nel 2011 gli sportivi di Ripa avevano inaugurato nella piazza del paese una targa in suo ricordo, posta vicino a quella di Fausto Coppi. Le due targhe a Coppi e Bartali rappresentano un tratto peculiare, un caso unico in tutta Italia, che testimonia proprio questa grande passione di Ripa per il mondo del ciclismo. La cerimonia di lunedì, in occasione della quale verrà intitolata una via a Bartali, vuole ricordare il ciclista, il campione, il leggendario avversario di Fausto Coppi, ma anche il grande uomo, che tanto ha dato alla sua gente negli anni drammatici della Seconda Guerra Mondiale. Oltre ai grandi risultati sportivi, tra cui tre Giri d’Italia e due Tour de France, Bartali ha infatti ricevuto nel 2005 una medaglia d’oro al valor civile (postuma) e nel 2013 è stato dichiarato “Giusto tra le Nazioni” per il suo impegno in favore della comunità ebraica. Tra i tanti che nella giornata di lunedì porteranno la propria testimonianza sul Gino Bartali campione e uomo ci saranno: -Angelina Magnotta, autrice del libro “Gino Bartali e la Shoah”; -Ivo Faltoni, storico meccanico di Gino Bartali; -Claudio Ricci, sindaco di Assisi; -Massimo Massetti, assessore allo Sport del Comune di Città di Castello (dove Bartali si rifugiò per cinque mesi per sfuggire alla polizia fascista); -Marina Rosati, curatrice del Museo della Memoria di Assisi; -Paolo Mirti, studioso della vita di Gino Bartali; -Ugo Sciamanna, accompagnato dal figlio Marco, discendente della famiglia Brizi, proprietaria della tipografia che stampò i documenti che garantirono la salvezza a centinaia di ebrei perseguitati; -Giampiero Tasso, giornalista; -Fabrizio Amadio, speaker. A tributargli onore, oltre ai numerosi appassionati attesi a Ripa per la cerimonia, ci saranno anche tanti altri sindaci umbri, soprattutto quelli dei territori nei quali il ciclismo ha una lunga tradizione, proprio a dimostrazione dell’affetto e del grande spessore che merita una figura come quella di Gino Bartali.