RASSEGNA STAMPA ATTIVITA’ U.C. PETRIGNANO
DOMENICA 11-SABATO 10 LUGLIO
DOMENICA 11 LUGLIO
Allievi: Sepioni tutto solo a Ripa nel 29° Trofeo Fausto Coppi
Il corridore diretto da Ciacci conquista il suo primo successo andandosene lungo la salita di San
Gregorio. Oltre 70 gli allievi al via nella gara dedicata all’Airone di Castellania e organizzata
dall’Uc Petrignano, dallo Csen Umbria, dall’Apd Ripa e dall’As Sant’Egidio. Starter d’eccezione
l’ex ct azzurro Alfredo Martini, il grande saggio del ciclismo italiano.
Arriva solitario al traguardo con le braccia al
cielo tra il tripudio dei suoi tanti tifosi. E’ così
che l’allievo Alessio Sepioni dell’Uc
Petrignano ha conquistato il 29° Trofeo
Fausto Coppi, gara di 77 chilometri
organizzata a Ripa dallo Csen Umbria,
dall’Apd Ripa, dall’Uc Petrignano e dall’As
Sant’Egidio. Tutto accade lungo la salita che
porta a San Gregorio, quando all’arrivo
mancano pochi chilometri. In testa viaggiano
Francesco Consigli e Filippo Renzetti,
entrambi del Team Cycling Città di Castello,
Alessio Sepioni dell’Uc Petrignano, Michael
Capati
del
Time
Bike
Altolazio
Civitavecchiese, Marco Tomi del Pedale
Toscano Ponticino, Alessandro Rugi e
Roberto Burbi, duo dell’Olimpia Valdarnese,
Cristian Marini della Polisportiva Fiumicinese
Fait Adriatica ed Emidio Onesti della
Silvestro La Cioppa. All’inizio della salita
alcuni corridori cadono.
Tra i fuggitivi rimasti iniziano gli attacchi:
Sepioni trova lo spunto buono e se ne va da
solo fino al traguardo, che taglia con una
manciata di secondi di vantaggio. Alle sue
spalle sarà volata a due, con Renzetti che
conquista l’argento e Tomi il bronzo.
Dopo il traguardo Sepioni, che l’anno scorso
era giunto terzo a Ripa, viene letteralmente
subissato di abbracci e complimenti da
compagni, tifosi, dirigenti e amici. Per lui è la
prima vittoria di stagione, la quarta per il team
allievi dell’Uc Petrignano, diretto da
Gianluigi Ciacci.
«Sono strafelice – dice il corridore di
Sant’Egidio –, ma questa vittoria non è solo
mia: la condivido con tutta la squadra, con il
ds e gli accompagnatori, con il presidente
Orlando Ranucci e il vicepresidente Edoardo
Pergolani, con tutta l’Uc Petrignano e l’As
Sant’Egidio del presidente Elio Censi. Lungo
la salita di Ripa pensavo di non farcela, ma la
forza mi è venuta dall’incitamento dei tifosi,
degli amici e dei miei compagni di squadra».
Prima del via si è tenuta la commemorazione
alla targa in memoria di Fausto Coppi, posta
cinquant’anni fa in paese dagli sportivi di
Ripa, dopo la scomparsa del Campionissimo,
morto di malaria il 2 gennaio 1960. Alla
cerimonia erano presenti l’assessore allo
Sport della Provincia di Perugia Roberto
Bertini, l’assessore allo Sport di Perugia Ilio
Liberati, il giornalista Giorgio Martino, l’ex ct
azzurro e presidente onorario della
Federciclismo Alfredo Martini, il presidente
del Comitato regionale umbro della
Federciclismo Carlo Roscini e Faustino Coppi,
figlio del Campionissimo di Castellania. A
Ripa prima e dopo la guerra c’era la
delegazione comunale, attorno a cui
ruotavano i paesi limitrofi. All’epoca il punto
di riferimento per tutti era Emanuele Ortica,
detto “il sindaco”, proprietario di un Sali e
Tabacchi, dove arrivavano i giornali.
Conosceva quindi ogni sport, in primis il
ciclismo, di cui era appassionato, come il suo
grande amico Alessandro Canini. Loro due
erano i grandi tifosi del ciclismo in paese già
prima della guerra. Dopo il Secondo Conflitto
Mondiale, con la maggior diffusione anche
nelle case di mezzi di comunicazione come la
radio e con l’arrivo del primo televisore, che
si trovava nella sede del dopolavoro, gli
abitanti si appassionarono sempre di più al
ciclismo, grazie proprio alle imprese del
Campionissimo di Castellania e dell’Uomo di
Ferro di Ponte a Ema. Quando si seppe della
morte dell’Airone la prima cosa che venne in
mente a tutti i soci del dopolavoro, superato lo
sconcerto iniziale, fu quella di porre una
lapide in ricordo del grande campione. La
lapide, posta proprio sulla facciata del palazzo
della delegazione comunale, che era anche
sede del dopolavoro, recita così: «Al
Campionissimo Fausto Coppi. Il più grande
corridore di tutti i tempi. Gli sportivi di Ripa».
Al via oltre 70 partecipanti, un vero successo,
dato che in tutte le regioni limitrofe c’erano
altre gare. Starter d’eccezione è stato proprio
Alfredo Martini.
Dopo alcuni brevi allunghi, al chilometro 11
evadono Enrico Anselmi del Pedale Toscano
Ponticino, Roberto Burbi dell’Olimpia
Valdarnese, Dario Minandri del Time Bike
Altolazio Civitavecchiese, Alessio Sepioni
dell’Uc Petrignano, Nicolas Bertozzi e
Cristian Marini, entrambi della Pol.
Fiumicinese Fait Adriatica. A Sant’Egidio
Minandri ha un problema meccanico e
Bertozzi cede. In testa, con 26’’ di vantaggio
restano quindi Anselmi, Burbi, Sepioni e
Marini. Poco dopo Francesco Consigli e
Filippo Renzetti, entrambi del Team Cycling
Città di Castello, escono a caccia dei
battistrada e in breve trovano l’aggancio. Sui
sei al comando rientra anche Michael Capati
del Time Bike Altolazio Civitavecchiese.
All’inseguimento
esce
ora
Francesco
Parascandolo dell’Olimpia Valdarnese. Al
chilometro 27,5 i battistrada viaggiano con
43’’ di vantaggio su Parascandolo e con 1’10’’
sul gruppo. Al chilometro 29,9 Anselmi fora e
si stacca, mentre il gruppo riprende
Parascandolo al chilometro 31,5. Poco dopo
dal gruppo evadono Iltjan Nika del Pedale
Mancianese, Marco Tomi del Pedale Toscano
Ponticino, Alessandro Rugi dell’Olimpia
Valdarnese ed Emidio Onesti della S. La
Cioppa. Dai quattro inseguitori perde contatto
Nika, mentre dal gruppo che viaggia a 1’20’’
esce all’inseguimento Marco Cardarelli
dell’Uc Foligno, che riprende Nika. I due
sono poi raggiunti e superati da Davide
Sciarra della No-Ce Euro 90. Pochi chilometri
dopo però tutti e tre vengono ripresi dal
gruppo. Al chilometro 48, a Petrignano, i
battistrada vengono ripresi dai tre inseguitori.
Alle loro spalle diversi corridori cercheranno
di portarsi al loro inseguimento, tra cui
Cardarelli dell’Uc Foligno, che non mollerà,
riuscendo a riprendere e superare Burbi,
staccatosi negli ultimi chilometro dagli altri
battistrada. La corsa esplode lungo l’ascesa
che porta a San Gregorio, Sepioni si porta in
testa e va via tutto solo. Il resto è storia già
raccontata.
Ordine d’arrivo: 1) Alessio Sepioni (Unione
ciclistica Petrignano) che percorre 77
chilometri in 2.02.49 alla media 37,617 km/h,
2) Filippo Renzetti (Team Cycling Città di
Castello), 3) Marco Tomi (Pedale Toscano
Ponticino), 4) Francesco Consigli (Team
Cycling Città di Castello), 5) Cristian Marini
(Pol. Fiumicinese Fait Adriatica), 6) Emidio
Onesti (S. La Cioppa), 7) Alessandro Rugi
(Olimpia Valdarnese) a 1’, 8) Michael Capati
(Time Bike Altolazio Civitavecchiese), 9)
Marco Cardarelli (Unione ciclistica Foligno) a
1’05’’, 10) Roberto Burbi (Olimpia
Valdarnese) a 1’27’’.
Esordienti: in gara in Toscana
Una domenica senza piazzamenti tra i primi
dieci per gli esordienti diretti da Gianluca
Brugnami, che hanno partecipato a Matassino
di Reggello (Firenze) al 2° Trofeo Carrozzeria
Cellai, organizzato dalla Ciclistica Figlinese.
Pur avendo terminato la gara, i ragazzi del
sodalizio petrignanese non sono però riusciti a
ottenere risultati di rilievo.
Mtb: Laloni e Tini ok alla Dolomiti Superbike
Fabrizio Laloni e Francesco Tini hanno preso parte alla mitica
Dolomiti Superbike, una delle più importanti manifestazioni del
panorama del mountainbike. Laloni ha chiuso sesto nella sua
categoria, l’Elite Sport, risultato di grande prestigio visto l’alto
numero di partecipanti. Tini è invece riuscito a terminare la
prova, con grande soddisfazione del team e della società.
SABATO 10 LUGLIO
A Ripa un incontro-dibattito su Fausto Coppi
Sono passati 50 anni dalla morte del grande
Fausto Coppi, ma il suo nome, insieme a
quello dell’eterno amico-rivale Gino Bartali,
resta impresso nella memoria di tutti gli
sportivi, non solo degli appassionati di
ciclismo, per le gesta immortali compiute da
questi due atleti in sella alle loro bici,
sfidando caldo e freddo, polvere e fango.
Gesta che, soprattutto dopo la guerra,
ridiedero orgoglio a un’Italia sconfitta,
distrutta e umiliata. Proprio in onore del
Campionissimo di Castellania, scomparso il 2
gennaio 1960, a Ripa, dove cinquant’anni fa
gli sportivi posero una lapide commemorativa
che esiste ancora oggi, si è tenuto un incontro
dibattito sulla figura di Coppi alla presenza di
Faustino Coppi e di Andrea Bartali, figlio del
Ginettaccio, di cui proprio quest’anno
ricorrono i 10 anni dalla morte. La
manifestazione, organizzata dall’Apd Ripa del
presidente Armando Martini con la preziosa
collaborazione del Comitato regionale umbro,
guidato da Carlo Roscini (presente all’evento),
originario proprio di Ripa, era inserita nel
contesto della Sagra del Tartufo ed è stata la
prima parte della commemorazione che ci
sarà domani pomeriggio alla lapide di Coppi,
alla presenza del grande Alfredo Martini, ex
ct azzurro e presidente onorario della
Federciclismo, e del giornalista Giorgio
Martino. Subito dopo, a partire dalle 15, si
terrà il 29° Trofeo Fausto Coppi, gara allievi
organizzata da Csen Umbria, Apd Ripa, Uc
Petrignano e As Sant’Egidio. Tanti gli ospiti
intervenuti all’incontro, tra cui l’assessore
allo sport del Comune di Assisi Daniele
Martellini e il consigliere comunale di
Perugia Leonardo Miccioni. E poi tanti
rappresentanti e atleti del ciclismo umbro e
numerosi appassionati, oltre a esponenti delle
Pro Loco di altri paesi. Una serata importante,
in cui sono stati proiettati filmati su Coppi e
Bartali e sul Giro dell’Umbria professionisti,
che 23 anni fa si concluse proprio a Ripa. Nel
corso dell’incontro sono stati ricordati anche
gli aspetti umani di questi due grandi
campioni: del Coppi riservato ma anche
loquace quando, rilassato, stava con gli amici
e del Bartali che, portando di nascosto
documenti nella sua bicicletta da Firenze ad
Assisi, salvò la vita a tanti ebrei. Un fatto,
questo, che Bartali cercò sempre di non
divulgare, perché non voleva farsi pubblicità.
Nel corso della serata è anche stata lanciata
l’idea di porre un’altra lapide, accanto a
quella di Coppi, dedicata a Bartali.
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