56 MARTEDÌ 29 NOVEMBRE / FRIEDRICH GAUWERKY - MANUELA KRISCAK -------------------------------------------------------------------------------- 57 FRIEDRICH GAUWERKY - MANUELA KRISCAK / MARTEDÌ 29 NOVEMBRE -------------------------------------------------------------------------------- In una recensione Gauwerky è stato definito “a free spirit who knows no national preferences and who feels equally at home in England, China, America and far-off Australia as he does in his home-town of Cologne.” Il suo repertorio è molto vasto e va dalla musica barocca a quella classica, con particolare predilezione per Beethoven, Mendelssohn-Bartholdy e Brahms, ma da molti anni si dedica più di altri violoncellisti solisti alla musica contemporanea. musica. Le filosofie orientali gli suggeriscono il “come” organizzare il caso. In Music of Changes per pianoforte, Imaginary Landscape No. 4 per 12 radio o nel Concerto For Piano And Orchestra, Cage utilizza l’I-Ching (il libro cinese dei cambiamenti) per determinare quali note suonare e la loro durata, secondo un sistema di combinazioni numeriche. Forma e interpretazione vengono lasciate alla casualità e alla libertà dell’interprete, tanto che in molte “composizioni” l’autore si limita solamente a prescrivere all’esecutore diversi comportamenti legati ad altrettanti stati d’animo, senza preoccuparsi del risultato sonoro. Descrivere perciò alcune “opere” di Cage significherebbe tradire il senso della sua poetica. Differenziandosi da altri compositori contemporanei quali Boulez e Stockhausen, Cage elabora un linguaggio personalissimo e rivoluzionario partendo da una dissacrazione totale di tutte le “regole” musicali classiche e tradizionali per lasciare spazio ad un’espressione per cui ogni suono casuale è ammesso, compreso il silenzio, concetto che poi mette in pratica nel celebre brano 4’33’’. I suoi interventi in Europa nel 1954, ‘57 e ‘58 suscitano l’immediato interesse delle avanguardie musicali che avvertono nel compositore americano una presenza inquietante e destabilizzante ma anche una fonte di ispirazione, di stimoli e riflessione. (G. Coral) John Cage (Los Angeles 1912 – 1992) Dal 1920 al 1928 prende lezioni di pianoforte, con scarsi risultati. Dopo un primo viaggio in Europa, tornato in America nel 1931, appena diciannovenne, inizia a studiare composizione con Henry Cowell. Nel 1933 si reca a New York, per seguire l’insegnamento di Adolf Weiss, il primo allievo americano di Schönberg, e contemporaneamente frequenta le lezioni di Cowell alla New York School for Social Research. Per mangiare e pagare l’affitto fa le pulizie alla Young Women’s Christian Association. Dal 1935 al 1937 studia con Schönberg che non lo considera un compositore ma „un inventore di genio“. In quel periodo sviluppa un metodo di composizione in cui la ripetizione di un suono in una serie di venticinque viene evitata. Nel 1938 incontra il coreografo Merce Cunningham e l’anno successivo si trasferisce a New York e inizia a lavorare con la Martha Graham Dance Company. Il balletto diventa linfa vitale per la sua musica. Si fa pioniere degli Happenings, forme di teatro estemporaneo che trasformavano completamente il rapporto tra spettatore e pubblico. Le idee messe in gioco sono inesauribili, come numerose sono le sue performance, definite in quegli anni “scandalose”. Compone Imaginary Landscape 1, per pianoforte con sordina, piatti e un grammofono a velocità variabile e richiede uno studio di eistrazione per l’esecuzione. E’ la prima opera elettroacustica „live“ nella storia della musica.Nel 1940 avviene l’esecuzione del suo primo pezzo per pianoforte preparato, Baccanale. I concetti di casualità e di silenzio, a partire dagli anni ’50, rappresentano i cardini della sua John Cage