Bibbiena , 17-04-2010 Dr. Stefano Gambineri Contenuto del Sangue Proteine Plasmatiche Classificazione Le Proteine Plasmatiche Funzioni Proteine plasmatiche e quadro proteico elettroforetico V.N. 6-8 g/dl Albumine 3,6-4,9 g/dl Alfa1 globuline 0,2-0,4 g/dl Alfa2 globuline 0,4-0,8 g/dl Beta globuline 0,6-1 g/dl Gamma globuline 0,9-1,4 g/dl A/G 1,2-1,7 6,6-8,3g/dl 55-64% 55,1-65,7% 4,2-7,2% 3,1-5,6% 7-9% 8-12,7% 9-13% 8-13,30% 13-21% 10,3-18,8% Elettroforesi delle proteine e scansione Densitometrica Archi e linee di precipitazione nella Immunoelettroforesi Proteine totali . Aumento e Diminuzione. Aumento : emoconcentrazione, gammopatie mono e policlonali. Diminuzione : Insufficiente apporto Digiuno prolungato,dieta ipoproteica. Ridotto assorbimento Vomito, diarrea, s.da malassorbimento Perdita S.nefrosica, enteropatie, ustioni estese, emorragie Ridotta sintesi Epatopatie acute e croniche Ipercatabolismo Ipertiroidismo, febbre,infez. acute, traumi, interventi chirugici, neoplasie Emodiluizione Emorragie profuse, scompenso cardiaco congestizio, terapie idratanti Albumina E’ una proteina di PM 65.000 D che costituisce la frazione sieroproteica + abbondante. Le sue funzioni sono essenzialmente di mantenimento della P osmotica del sangue e di trasporto di acidi grassi, bilirubina, ormoni e farmaci. L’ ipoalbuminemia è responsabile di ipoproteinemia, costituendo da sola il 60% delle proteine plasmatiche. Regolazione della Pressione Oncotica Albumina .Aumento e diminuzione. Aumento : Emoconcentrazione ( Diarrea, vomito, sudorazione ); infusione di albumina. Diminuzione : vedi cause di diminuzione delle proteine totali Indicazioni al trattamento con Albumina Shock ipovolemico, ma in seconda scelta se vi sono controindicazioni e non responsività ai cristalloidi e plasma expanders vari Ustioni con grave proteinodispersione ad es. per ustioni > 50% del corpo ( Come sopra ) Cirrosi epatica : nelle asciti dopo paracentesi evacuativa ( per es. 4 l ); se il paziente non risponde a terapia diuretica per es. per iponatriemia Peritonite batterica spontanea insieme ad atb Plasmaferesi Emorragia subaracnoidea in caso di vasospasmo sintomatico Iperbilirubinemia del neonato Enteropatie proteinodisperdenti o malnutrizione : se il tasso è < 2 gr/dl, se c’ è diarrea grave. Albumina prescrizione a carico del SSN. La prescrizione di Albumina a carico del SSN, su diagnosi e PT di strutture specialistiche delle Aziende Sanitarie, è limitata alle seguenti condizioni: Dopo paracentesi evacuativa a largo volume nella Cirrosi Epatica Grave ritenzione idrosalina nella Cirrosi ascitica, nella sindrome nefrosica o nelle sindromi da malassorbimento ( Ad. Es. intestino corto post-chirurgico o da proteinodispersione ), non responsiva a un trattamento diuretico appropriato, specie se associata ad ipoalbuminemia ed in particolare a segni clinici di ipovolemia Alfa 1 Globuline. Aumento Diminuzione. Alfa 1 antitripsina ( Anti Proteasi come at III), alfa 1 glicoproteina acida ( Mucoproteine ), alfa 1 fetoproteina ( Gravid. Ed estroprog. ,Marker epatok. e tumori germinali ), alfa 1 lipoproteina Aumento : gravidanza, terapia contraccettiva, malattie infettive, malattie infiammatorie croniche, necrosi tissutale ( Infarto miocardico ,neoplasie ) Diminuzione : carenzacongenita di alfa 1 antitripsina, sclerodermia, sindrome nefrosica Alfa 2 globuline. Aumento e diminuzione. Alfa 2 macroglobulina (Antiproteasi, trasporto insulina e GH ), Aptoglobina ( Lega l’ Hgb in corso di emolisi ), Antitrombina III, Protrombina, Ceruloplasmina, Colinesterasi ( Indice di attività protidosintetica epatica > sensibil. ai narcotici mediante N° di dibucaina), pre-beta lipoproteine , alcune IgA Aumento : infezioni acute batteriche, traumi, interv.chirurgici, s. nefrosica, necrosi tissutale, epatopatie croniche, DM, collagenopatie, M.di Hodgkin, Sarcoidosi, S. di Down ( alfa 2 macroglobulina ) Diminuzione : alcune collagenopatie, epatite virale, pancreatite, DM Beta globuline. Aumento e diminuzione. Molti laboratori separano frazioni beta1 e beta2 ( Non differenze concettuali dal punto di vista interpretativo ) Transferrina, C3, emopessina ( Lega il gruppo EME liberato dalla Hgb dopo ossidazione ), pcr, beta 2 microglobulina ( Espressione di turn-over cellulare), beta-lipoproteine, alcune IgM Aumento: gravidanza, beta-disliproteinemie primitive e secondarie, cirrosi epatica ( Fusione beta-gamma ), s. nefrosica, macroglobulinemia Diminuzione : a-betalipoproteinemia congenita, atransferrinemia congenita, enteropatie essudative Quadro elettroforetico di Sindrome Nefrosica Quadro elettroforetico di Flogosi Acuta Quadro elettroforetico in Neoplasia Maligna Immunoglobuline Sono formate da 4 subunità polipeptidiche , 2 catene pesanti e 2 catene leggere legate tra loro con legame disolfuro; le catene pesanti sono di 5 tipi principali cui corrispondono altrettante classi di Ig ( G, M, D, A, E ). Le catene leggere sono di 2 tipi, kappa o lambda, però ciascuna Ig è formata da una sola classe di esse ( Ig di tipo kappa o di tipo lambda) Struttura delle Immunoglobuline 2 Gamma globuline. Aumento e diminuzione. Aumento . Policlonale : epatopatie croniche., infezioni batteriche, collagenopatie e m.autoimmuni, sarcoidosi, neoplasie, tossicodipendenza. Monoclonale : MGUS, gammopatie monoclonali Diminuzione : malnutrizione, ipogammaglobulinemie congenite, sindrome nefrosica, enteropatia protidodisperdente, ustioni, terapia immunosoppressiva, giardiasi ( Diminuzione di IgA, IgM e livelli variabili di IgG ) Quadro elettroforetico di Epatite Virale Quadro elettroforetico di Cirrosi Epatica Quadro elettroforetico di Ipogammaglobulinemia. Gammopatie Monoclonali ( Aumento di un solo tipo di Ig caratterizzata da un unico tipo di catena leggera - kappa o lambda- ) Forme clinicamente occulte . MGUS : gammopatie monocl. benigne ; associate a infiammazioni o infezioni croniche , leucosi , sarcoma di Kaposi e AIDS, tumori intestinali, del tratto biliare, della mammella, polineuropatie idiopatiche, a lipodistrofie tipo M. di Gaucher. Gammopatie monoclonali transitorie : associate a trattamento con farmaci ( Idantoina, sulfonamidi, immunodepressori ) ; assoc. a infezioni virali; assoc. a protesi valvolari cardiache . Gammopatie Monoclonali Forme clinicamente manifeste dovute alla proliferazione del clone neoplastico: MM; leucemia plasmacellulare; macroglobulinemia di Waldenstrom ; malattie delle catene pesanti. Forme clinicamente manifeste dovute agli effetti patologici delle componenti monoclonali. Malattia cronica da Crioagglutinine ;amiloidosi ; sindrome di Fanconi dell’ adulto ; polineuropatie ; Lichen myxedematosus. MGUS ( Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance ) Diagnosi Presenza di proteina serica monoclonale ( Proteina M, o IgG, o IgA, o IgM) ad una concentrazione < rispett. a 3gr/dL, 2gr/dL, 1gr/dL Numero di Plasmacellule <10% nel midollo osseo Assenza o piccola presenza di proteine M nelle urine ( Proteinuria di Bence Jones ) Assenza di lesioni ossee litiche, anemia, ipercalcemia ed insuff. Renale Proteina M stabile nel tempo Esclusione di disordini proliferativi di beta-cellule Circa il 25% delle MGUS evolve in MM entro 10 aa dalla diagnosi La parte più cospicua è espressione del fisiol. invecchiamento del sist.immunitario con indebolimento del controllo T sulla proliferazione B HP(?) Quadro elettroforetico di Gammopatia Monoclonale. Paziente di 79 anni, maschio ,con MGUS Incidenza delle MGUS 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Età 62-79 anni Età 80-89 anni Età > 90 anni MGUS : catene pesanti 80% 60% 40% 20% 0% CpesantiIgGCpesantiIgMCpesantiIgA Biclonali MGUS Catene leggere 80% 60% 40% 20% 0% Cat. Kappa Cat.Lambda Cat.u kappa Cat.ulambda Mieloma Multiplo incidenza Incidenza annua 4 per 100.000 Costituisce l’ 1% di tutte le neoplasie maligne nella razza bianca , il 2% nella razza nera Costituisce il 13% di tutte le neoplasie ematologiche Inizia sempre come MGUS (?) MM Nuovi Casi all’ Anno in Italia. Il Principale fattore di rischio è l’ età: oltre 2/3 >65aa; 1% <40aa 6 2.300 5 2.250 4 2.200 3 2.150 2 2.100 1 2.050 0 2.000 UominiDonne Rischio Uomini Rischio donne x1000 x1000 Mieloma Multiplo : tipologie Mieloma Multiplo “ Classico “ Mieloma Micromolecolare ( Le plasmacellule producono solo catene leggere ) 20% dei Mielomi Mieloma non secernente ( Le Plasmacellule non producono Ig ma sono presenti in numero eccessivo ) Plasmocitoma Solitario ( Unica localizzazione in un osso o a livello extramidollare ) Leucemia Plasmacellulare ( Le plasmacellule sono elevate anche nel sangue ) Mieloma Indolente ( Malattia asintomatica senza lesioni a carico di ossa o altri organi ) “ Smouldering “ Mieloma Multiplo : presentazione clinica Anemia ( Normocromica e normocitica ) Epistassi Minore resistenza alle infezioni Ipercalcemia Dolore a carico di vari distretti osteoarticolari Sintomi da Iperviscosità :confusione, annebbiamento della vista, vertigine Insufficienza renale Proteina M nel Mieloma Multiplo 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% IgG IgA IgD IgM e IgE Percentuali MM Paziente di 88 aa, Femmina con MM Criteri Diagnostici del MM DD tra MGUS e MM Il modo migliore per differenziare le due patologie è la determinazione seriata della proteina M nel siero e la periodica rivalutazione dei parametri clinici e di laboratorio pertinenti ( Anche beta2 microglobulina ) Il razionale della diagnosi e del Follow-up dei pazienti con MGUS è la possibile progressione neoplastica Frequenza di monitoraggio della proteina M : Ig monoclonale <20g/L 6 mesi dopo il I° riscontro e, se stabile, annualmente. Ig monoclonale >20gr/L da 3 a 6 mesi dopo il primo riscontro e , se stabile, ogni 6-12 mesi Le MGUS IgG o IgA tendono a progredire in MM o amiloidosi primaria o in discrasie plasmacellulari; le MGUS IgM tendono a progredire in disordini linfoproliferativi ( Linfoma di Hodgkin, LLc, Macroglobulinemia di Waldestrom) Storia Naturale del MM ( IgG e IgA ) MM : Prognosi Il 10% dei MM ha un decorso torpido, una progress. molto lenta , si trattano solo quando la proteina mielomatosa > 5gr/dl o si presentano lesioni ossee progressive La maggior parte dei MM richiede un intervento terapeutico sia Antitumorale che di Supporto; i pazienti spesso rispondono alla terapia ma la durata della risposta progressivamente diminuisce Il 15% dei paz. muore entro pochi mesi dalla diagnosi poi la mortalità si attesta attorno al 15% per anno MM Terapia Cicli intermittenti di agenti alchilanti ( Melphalan, Ciclofosfamide, Clorambucil ) + Prednisone Nuovi farmaci : Talidomide, Lenalinomide, Bortezomib Radioterapia Trapianto di cellule staminali autologhe o eterologhe Terapia di supporto : bifosfonati, eritropoietina, plasmaferesi etc. Indicazioni per la richiesta di Elettroforesi Sieroproteica (SIBioC 2008) Valutazione dell’ Albumina (?) Valutazione del deficit di alfa1-antitripsina (?) Evidenza-monitoraggio di una condizione di flogosi (?) Evidenza-monitoraggio di condizioni di ipoipergammaglobulinemia (?) Rilevazione delle componenti monoclonali ( > 50 aa ) Monitoraggio dei pazienti con trapianto d’ organo e con neuropatia periferica demielinizzante Monitoraggio delle componenti monoclonali , la determinazione della loro concentrazione e tipo soddisfano i criteri per la definizione di Marker Tumorale ideale.