IL CIBO DEL FUTURO
ED IL FUTURO DEL
CIBO
SEMINARIO DITTATICO
Dr.ssa Borgini Elisabetta
Medico –Chirurgo - Dietologo
CIBO
DEL FUTURO ,
ED IL FUTURO
DEL CIBO……
Il titolo scelto vuole evidenziare e
sottolineare le grandi difficolta’ delle
societa’
occidentali
rispetto
ai
dilemmi di uno stile
alimentare
accettabile e consono alla tutela della
salute della popolazione .
GLI ALIMENTI BIOLOGICI
L'AGRICOLTURA BIOLOGICA
è una tecnica di produzione agricola che implica
importanti restrizioni per quanto riguarda
l'utilizzazione di fertilizzanti, antiparassitari, additivi
alimentari e farmaci veterinari nel tentativo di
abbinare ad un elevato valore igienico-nutrizionale
degli alimenti un minor impatto ambientale.
Il Regolamento 834/2007,
oltre a confermare sostanzialmente
i disciplinari pre-esistenti
per gli alimenti semplici, stabilisce
che potranno essere considerati “biologici” solo
quegli alimenti composti contenenti almeno il 95%
di materie prime di origine biologica. Al di sotto di
tale percentuale è però consentito riportare in
etichetta l'eventuale inclusione di ingredienti
biologici.
L'agricoltore biologico cerca di mantenere o
aumentare la fertilità del terreno adottando
tecniche agronomiche quale la rotazione o la
coltivazione di piante azoto-fissatrici e
l'incorporazione di materiale organico,
letame soprattutto, ma anche paglia, torba,
sottoprodotti
della
macellazione
e
dell'industria alimentare, alghe, segatura,
ecc...
Nell'allevamento biologico
esiste un divieto di accesso
per sostanze stimolatrici
della crescita o della
produzione (antibiotici,
aminoacidi) mentre sono
ammessi enzimi,
microrganismi probiotici e vitamine.
E' inoltre vietato l'uso di farine di estrazione di
semi oleaginosi ottenute con l'impiego di
solventi. Gli alimenti devono essere di origine
biologica ed il pascolo deve costituire la base
dell'alimentazione.
La questione più
dibattuta relativamente
agli alimenti biologici
riguarda però la
valutazione comparativa
della loro qualità
nei confronti
di quelli convenzionali,
argomento sul quale
si possono fare
alcune considerazioni
CONTENUTO IN NUTRIENTI
Relativamente ai macro-nutrienti (proteine,
lipidi, carboidrati) nessuna ricerca ha
evidenziato significativi vantaggi a favore
degli alimenti biologici. Vi è invece una
minor tendenza verso un minor contenuto
proteico nel frumento biologico, essendo la
sintesi proteica vegetale direttamente legata
alla concimazione azotata, fortemente
limitata nell'agricoltura biologica.
LA VITAMINA C
La vitamina C viene
sintetizzata dalla pianta
in risposta a stress di vario genere ed è verosimile
che il suo contenuto sia maggiore nelle
coltivazioni biologiche, dove si hanno bassi
apporti azotati.
Ne deriva che le elevate concimazioni azotate e
l'impiego di fitofarmaci, tipici dell'agricoltura
intensiva creano condizioni favorevoli alla
sintesi di Beta-carotene, piuttosto che di
vitamina C. L'opposto è vero per l'agricoltura
biologica.
GLI ANTIOSSIDANTI
E' una categoria di nutrienti che sta
assumendo una crescente importanza.
La loro concentrazione risulta spesso maggiore negli
alimenti biologici, in particolare i flavonoidi e
l'acido salicilico. Una spiegazione potrebbe essere
quella che ipotizza una minor presenza di
micotossine in questi alimenti. Queste sostanze
possono infatti esercitare un'azione ossidante in
molti distretti dell'organismo.
La presenza di micotossine negli alimenti biologici,
sia vegetali che animali, è influenzata dalla minor
concimazione azotata e dalla ridotta efficienza della
difesa fitosanitaria.
ALLEVAMENTO POLLI
E GALLINE
Il divieto all'allevamento in gabbia di polli e
galline “biologici” è verosimilmente alla base
di una presenza di Campylobacter jejuni nelle
feci molto più elevata negli allevamenti
biologici. Questa contaminazione non sembra
riflettersi in una elevata presenza del
patogeno nel guscio.
In Italia l’80% delle
galline ovaiole
vive in gabbie di batteria.
Milioni di animali reclusi in spazi più piccoli
di un foglio A4, gabbie impilate in file fino
a 6 piani con ventilazione e luce forzata
per aumentare la produzione.
Cosa vuol dire per le galline?
LE GABBIE DI BATTERIA IMPEDISCONO
ALLE GALLINE DI ESPRIMERE IL LORO
COMPORTAMENTO NATURALE
Le galline non possono:
• aprire le ali
• razzolare in cerca di cibo
• fare bagni di terra
• appollaiarsi
• deporre uova in un nido.
Non poco, vero?
E i danni alla loro salute ?
sono ancora più gravi:
osteoporosi e frattura delle ossa
sono solo due esempi.
Arti deformati, unghie cresciute a tal punto da girarsi intorno
alle gabbie.
E i danni psicologici?
In queste condizioni le galline
impazziscono,
diventano aggressive e
persino cannibali tanto
che è necessario
mozzare loro il becco.
E PER LA NOSTRA SALUTE?
Alcuni studi hanno dimostrato che le uova da
allevamento biologico o all'aperto
sono più ricche di :
• omega 3
• vitamina A, E, D, B12
• beta carotene
• acido folico
• e contengono meno colesterolo
di quelle allevate in gabbia.
Come riconoscere le uova
in base al metodo
di allevamento
Secondo la legge, ogni confezione
di uova deve indicare in modo chiaro come sono state
allevate le galline.
E OGNI UOVO DEVE RIPORTARE UN CODICE:
Il primo numero descrive il sistema di allevamento
Ogni uovo deve riportare impresso
un codice che specifichi il metodo di
allevamento.
GUARDA !
IL PRIMO NUMERO
DEL CODICE SULL'UOVO :
0 = BIOLOGICO
1 = ALL'APERTO
2 = A TERRA
3 = IN GABBIA
Uova biologiche
Accesso quotidiano all’esterno, spazio di almeno 2,5
metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, un
massimo di dodici galline per metro quadrato al
coperto,
mangime biologico.
Uova da allevamento all'aperto
Accesso quotidiano all’aperto,
spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi,
trespoli, lettiere, un massimo di dodici galline
per metro quadrato al coperto.
Uova da allevamento a terra
Allevamento a terra senza gabbie
ma in capannoni chiusi senza
accesso all’esterno, un massimo di
dodici galline per metro quadrato,
nidi, trespoli, lettiere.
Uova da allevamento in gabbia
Allevamento intensivo in batteria, quattro o cinque galline per
gabbia, spazio inferiore
ad un foglio di carta A4,
assenza di nidi, trespoli e lettiere,
impossibilità di esprimere
comportamenti naturali, luce
artificiale forzata e taglio del
becco per evitare il cannibalismo.
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