ELETTROSTATICA + Carica Elettrica + Campi Elettrici + Legge di Gauss + Potenziale Elettrico + Capacita’ Elettrica ELETTRODINAMICA + Correnti + Campi Magnetici + Induzione e Induttanza + Equazioni di Maxwell + Onde Elettromagnetiche Potenziale Elettrico In presenza di una forza elettrostatica tra 2 o piu’ particelle cariche possiamo associare un potenziale U al sistema (come abbiamo fatto per la forza gravitazionale o elastica) Se il sistema cambia configurazione Ui Uf sappiamo che la forza ha compiuto un lavoro L sul sistema pari a: ΔU = - L come per gli altri campi conservativi il lavoro e’ indipendente dal percorso e puo’ essere espresso come la differenza del potenziale tra le 2 configurazioni, indipendentemente da come vengono raggiunte definiamo il potenziale di riferimento: quando le particelle cariche si trovano a distanza infinita tra loro la forza esercitata e’ nulla (1/r2), definiamo quindi: U(∞) = 0 Consideriamo ora il caso in cui avvicino 2 particelle cariche da distanza infinita: cioe’ Ui(∞) = 0 ΔU = Uf - Ui = - L∞ cioe’ U = - L∞ Il potenziale di una data configurazione di cariche e’ il lavoro svolto dalle forze elettrostatiche esistenti per portare le cariche da distanza infinita a quella particolare configurazione spesso i raggi cosmici (elettroni, protoni o altre particelle con energia molto elevata) interagiscono con gli atomi delle molecole d’aria e possono “strappare” un elettrone da queste Una volta libero l’elettrone e’ soggetto ad una forza elettrostatica F ad opera del campo E terrestre pari a 150 N/C ed orientato verso la superficie terrestre. Qual e‘ la variazione di potenziale per per l’elettrone se percorre verso l’alto una distanza d = 520 m ? spesso i raggi cosmici (elettroni, protoni o altre particelle con energia molto elevata) interagiscono con gli atomi delle molecole d’aria e possono “strappare” un elettorne da queste Una volta libero l’elettrone e’ soggetto ad una forza elettrostatica F ad opera del campo E terrestre pari a 150 N/C ed orientato verso la superficie terrestre. Qual e‘ la variazione di potenziale per per l’elettrone se percorre verso l’alto una distanza d = 520 m ? ∆U = −L L = F� · d� � F� = q E L = qEdcosθ (−1.6 · 10−19 C)(150N/C)(520m)cos180o = 1.2 · 10−14 J ∆U = −L = −1.2 · 10−14 J Potenziale Elettrico L = F� · d� � F� = q E ∆U = −L il lavoro dipende da q, cosi’ come il potenziale Se consideriamo il rapporto tra il potenziale e la carica, questo ha un valore univoco per ogni punto del campo elettrico E definisco il potenziale elettrico come: U V = q ∆U L ∆V = Vf − Vi = =− q q Cioe’ l’opposto del lavoro svolto da una forza per spostare una carica unitaria U(∞) = 0 implica V(∞) = 0 quindi in un punto qualunque: L∞ [J] V =− = = [V ] = V olt q [C] L∞ [J] V =− = = [V ] = V olt q [C] si puo’ esprimere E in [V]/[m] elettronVolt [eV] si puo’ definire una nuova unita’ di misura per l’energia (particolarmente utile in fisica atomica): l’elettronvolt. 1 eV e’ il lavoro necessario per spostare una carica unitaria (l’elettrone) attraverso una differenza di potenziale di 1 V segue: 1 eV = qV = 1,6021.10-19 [C].[J]/[C] = 1,6021.10-19 [J] lavoro svolto da una forza applicata sposto una carica in un campo elettrico applicando una forza Fapp ∆K = Kf − Ki = Lapp + L se vi = vf = 0 allora Ki = Kf Lapp = −L cioe’ per spostare la carica svolgo lavoro contro il campo elettrico ∆U = Uf − Ui = Lapp Lapp = q∆V il lavoro che bisogna svolgere per muovere una carica q tra una differenza di potenziale ΔV superfici equipotenziali def: e’ il luogo dei punti nello spazio a cui compete il medesimo potenziale l’esempio qui a fianco mostra una famiglia di superfici equipotenziali data la natura conservativa della forza elettrostatica possiamo notare che: L = 0 per i percorsi I e II L ≠ 0 per III e IV inoltre LIII = LIV Come calcolare U conoscendo E Calcolare il lavoro L svolto da E su una carica di prova positiva tra una configurazione iniziale e una finale. ΔV sara’ infine pari a -L/q � F� = q E dL = F� · d�s � · d�s dL = q E � f � · d�s L=q E i � f � · d�s Vf − V i = − E i se Vi = V (∞) = 0 V =− � f i � · d�s E (a) trovare la d.d.p. Vf - Vi muovendo una carica di prova positiva da i a f (a) trovare la d.d.p. Vf - Vi muovendo una carica di prova positiva da i a f � · d�s = Edscosθ = Eds E � f � � · d�s = − Vf − Vi = − E i Vf − Vi = −E � f i ds = −Ed f Eds i (b) trovare la d.d.p. Vf - Vi muovendo una carica di prova positiva da i a f − � � = cf f c � · d�s = − E � Vf − V i = − f c � c i � · d�s − E � f c � · d�s = E E(cos 45o )ds = −E(cos 45o )ds d sin 45o Ed o V f − Vi = − cos 45 = −Ed o sin 45 � f ds c casi specifici potenziale di una carica puntiforme spostiamo una carica q0 da un punto P a distanza infinita � · d�s = Ecosθ ds = Eds E Vf − V i = − � (ds → dr) ∞ Edr R 1 q E= 4π�0 r2 q 0−V =− 4π�0 � ∞ R 1 q V (r) = 4π�0 r � �∞ 1 q 1 1 q dr = =− 2 r 4π�0 r R 4π�0 R potenziale per un sistema di cariche puntiformi n � 1 V = Vi = 4π� 0 i=1 n � qi i=1 ri il potenziale e’ definito tramite il lavoro, una grandezza scalare. segue: 1) la relazione sopra e’ semplicemente algebrica, non vettoriale 2) il principio di sovrapposizione vale per definizione potenziale di un dipolo � � q −q + = r+ r− � � q r− − r+ 4π�0 r + r− 1 V = V+ + V− = 4π�0 r- - r+ ~ dcosθ r-r+ ~ r2 � � q dcosθ 1q pcosθ q −q V V = = V+ + V + = − = 2 2 4π�0 r 4π�00 r + r− � � q r− − r+ 4π�0 r + r− dipoli indotti Abbiamo visto il caso di dipoli permanenti come le molecole d’acqua: la distribuzione della nuvola elettronica e’ tale da sbilanciare spazialmente la carica nella molecole: risulta un momento di dipolo non nullo. In generale: se mettiamo pero’ un atomo o una molecola non polare in un campo elettrico intenso, questo puo’ modificare la distribuzione spaziali degli elettroni, parliamo di momento di dipolo indotto potenziale di una distribuzione continua di carica ponendo sempre V(∞) =0, generalizziamo il concetto di potenziale di una carica puntiforme ad un elemento di carica dq 1 dq dV = 4π�0 r � � 1 dq V = dV = 4π�0 r vediamo ora per 2 casi particolari: distribuzione lineare di carica e un disco carico distribuzione lineare di carica dq = λdx 1 λdx dV = 4π�0 (x2 + d2 )1/2 � L λ dx V = = 2 2 1/2 4π�0 0 (x + d ) �L λ � ln(x + (x2 + d2 )1/2 ) = 4π�0 0 � � 2 2 1/2 λ L + (L + d ) ln 4π�0 d disco carico � dq = σ(2πR )dR � � 1 σ(2πR )dR √ dV = 4π�0 z 2 + R2 V = � R � � dV = � σ 2 2 −1/2 � (z + R ) R dR = 2�0 � 0 σ ( z 2 + R2 − z) 2�0 derivare il campo E dal potenziale sembra semplice dal punto di vista grafico. cerchiamo ora una soluzione analitica... il lavoro del campo elettrico puo’ essere espresso come dL = -q0dV ma anche dL = q0Ecosθds ovvero: dV Ecosθ = − ds Ecosθ e’ la componente di E lungo la direzione ds ∂V Es = − ∂s In una terna cartesiana: ∂V Ex = − ∂x ∂V Ey = − ∂y ∂V Ez = − ∂z il potenziale sull’asse di un disco carico e’: � σ �� 2 V = (z + R2 − z 2�0 qual e’ l’espressione del campo elettrico in ogni punto dell’asse del disco ? il potenziale sull’asse di un disco carico e’: � σ �� 2 V = (z + R2 − z 2�0 qual e’ l’espressione del campo elettrico in ogni punto dell’asse del disco ? � � � � ∂V σ d � 2 σ z 2 Ez = =− (z + R − z = 1− √ ∂z 2�0 dz 2�0 z 2 + R2 campo elettrico generato da un disco carico - calcolo diretto dq = σdA = σ(2πr)dr dE = zσ2πrdr 4π�0 (z 2 + 3 2 r )2 considero il disco come una serie di tanti anelli concentrici di raggio r, sfrutto il risultato precedente (q->dq) σz 2rdr dE = 4�0 (z 2 + r2 ) 32 � � R σz 2 2 − 23 E = dE = (z + r ) 2rdr 4�0 0 σ E= 2�0 � z 1− √ z 2 + R2 � cambio di variabile: x = z2 + r2 dx = 2rdr Energia potenziale elettrica per un sistema di cariche avviciniamo 2 cariche uguali: il lavoro che svolgiamo viene immagazzinato come potenziale elettrico una volta libere le cariche si respingono (si muovono) e recuperano l’energia immagazzinata sotto forma di energia cinetica l’energia potenziale di un sistema di cariche fisse e’ pari al lavoro svolto da un agente esterno per portare il sistema nella configurazione considerata spostando ogni carica da una distanza infinita alla propria posizione vediamo per 2 cariche: 1) q1 da ∞ alla sua posizione: non si compie lavoro (non c’e’ alcuna forza elettrostatica) 2) portando q2 da infinito si compie invece lavoro: c’e’ una forza elettrostatica a causa di q1 L∞ V =− q L = q2 V 1 q1 q2 U = L = q2 V = 4π�0 r U > 0 per cariche dello stesso segno U < 0 per cariche di segno opposto il lavoro che svolgiamo “noi”, non il campo elettrico 3 cariche poste come in figura, ferme. q1 = +q q2 = -4q q3 = +2q d = 12 cm determinare l’energia potenziale elettrica 3 cariche poste come in figura, ferme. q1 = +q q2 = -4q q3 = +2q d = 12 cm determinare l’energia potenziale elettrica devo calcolare il lavoro svolto per costruire il sistema 3 cariche poste come in figura, ferme. q1 = +q q2 = -4q q3 = +2q d = 12 cm determinare l’energia potenziale elettrica devo calcolare il lavoro svolto per costruire il sistema U12 1 q1 q2 = 4π�0 d 3 cariche poste come in figura, ferme. q1 = +q q2 = -4q q3 = +2q d = 12 cm determinare l’energia potenziale elettrica devo calcolare il lavoro svolto per costruire il sistema U12 1 q1 q2 = 4π�0 d U13 + U23 1 q1 q3 1 q2 q3 = + 4π�0 d 4π�0 d 3 cariche poste come in figura, ferme. q1 = +q q2 = -4q q3 = +2q d = 12 cm determinare l’energia potenziale elettrica devo calcolare il lavoro svolto per costruire il sistema U� = U12 + U13 + U23 = � 1 (+q)(−4q) (+q)(+2q) (−4q)(+2q) + + = 4π�0 d d d = −1.7 · 10−2 J = −17mJ una particella α (2 protoni e 2 neutroni) in moto verso un atomo d’oro (nucleo e’ composto da 79 protoni e 118 neutroni) trascuriamo l’interazione della particella α con la nuvola elettronica osserviamo che la particella α rallenta progressivamente fino ad una distanza r=9,23 fm dal nucleo dove poi inverte il suo moto e rimbalza indietro trascuriamo il rinculo del nucleo Qual era Ki della particella ? una particella α (2 protoni e 2 neutroni) in moto verso un atomo d’oro (nucleo e’ composto da 79 protoni e 118 neutroni) trascuriamo l’interazione della particella α con la nuvola elettronica osserviamo che la particella α rallenta progressivamente fino ad una distanza r=9,23 fm dal nucleo dove poi inverte il suo moto e rimbalza indietro trascuriamo il rinculo del nucleo Qual era Ki della particella ? 1) durante tutto il moto l’energia del sistema si conserva 2) quando la particella e’ lontana U = 0 (l’atomo e’ complessivamente neutro) 3) quando la particella penetra la nuvola elettronica il campo generato dagli elettroni e’ nullo (la situazione e’ analoga ad un conduttore) rimane solo il campo del nucleo una particella α (2 protoni e 2 neutroni) in moto verso un atomo d’oro (nucleo e’ composto da 79 protoni e 118 neutroni) trascuriamo l’interazione della particella α con la nuvola elettronica osserviamo che la particella α rallenta progressivamente fino ad una distanza r=9,23 fm dal nucleo dove poi inverte il suo moto e rimbalza indietro trascuriamo il rinculo del nucleo Qual era Ki della particella ? Ki + Ui = Kf + Uf Ui = 0 Kf = 0 quindi Ki = Uf con: una particella α (2 protoni e 2 neutroni) in moto verso un atomo d’oro (nucleo e’ composto da 79 protoni e 118 neutroni) trascuriamo l’interazione della particella α con la nuvola elettronica osserviamo che la particella α rallenta progressivamente fino ad una distanza r=9,23 fm dal nucleo dove poi inverte il suo moto e rimbalza indietro trascuriamo il rinculo del nucleo Qual era Ki della particella ? quindi Ki = Uf 1 (2e)(79e) U= = 3, 9410−12 J = 24, 6M eV 4π�0 9, 23 f m potenziale per un conduttore carico isolato in un conduttore con carica in eccesso, questa si distribuisce sulla superficie tutti i punti sono equipotenziali sia internamente che esternamente la proprieta’ vale anche per conduttori cavi Vf − Vi = − � f i � · d�s = 0 E (E = 0) Vf = Vi