ICF_ADV_LATTE_EXE_22x30cm_TR.indd 1 22/09/11 17.2 Machinery & Development Tecnologie avanzate anche per la produzione del latte I.C.F. & Welko Special Plants fornisce linee complete chiavi in mano per la produzione di latte in polvere, dotate delle tecnologie più avanzate I l latte è l’alimento più completo esistente, in quanto contiene nelle giuste proporzioni tutti i nutrienti, le vitamine e i minerali necessari alla crescita. La trasformazione in polvere permette di superare alcuni limiti all’utilizzo e al trasporto, contribuendo alla diffusione di questo importantissimo alimento nei Paesi in via di sviluppo, dove l’attuale sistema logistico non è in grado di assicurare quantità e qualità del prodotto. Il latte in polvere trova impiego principalmente nella produzione del latte artificiale, nei prodotti di pasticceria e gelateria e nei prodotti da forno. La produzione del latte in polvere è comunque un processo complesso che deve essere eseguito sotto stretto controllo, al fine di raggiungere i principali obiettivi di igienicità e mantenimento delle proprietà organolettiche del prodotto. Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è il fatto che, per essere redditizi dal punto di vista industriale, questi impianti devono avere dimensioni minime comunque considerevoli, per potere trattare circa 100.000 litri al giorno di latte fresco: questa considerazione comporta che quasi sempre gli allevatori non operino singolarmente, ma che si riuniscano in cooperative in grado di raggiungere una produzione giornaliera di latte fresco significativa. Il processo di trasformazione del latte in polvere prevede diverse tappe, di cui le principali sono: ricezione e stoccaggio, scrematura e pastorizzazione, concentrazione ed essiccazione. 132 Novembre / November 2013 Nella prima fase il latte fresco arriva dalle varie fattorie all’interno di autocisterne che vengono scaricate in grandi serbatoi raffreddati. La bassa temperatura è fondamentale per tenere sotto controllo ed impedire la crescita dei batteri naturalmente presenti nel latte. La fase successiva prevede la separazione di buona parte della frazione grassa del latte mediante centrifugazione (in caso di produ- BEVERAGE INDUSTRY zione di latte magro) e la successiva pastorizzazione. La pastorizzazione è un trattamento termico ad alta temperatura e ha diversi scopi, e principalmente viene usata per controllare la conta batterica, per aumentare la conservabilità della polvere e per aumentare la stabilità della polvere in caso di ricostituzione del latte con acqua bollente per ottenere un prodotto sterilizzato. Il pastorizzatore è composto da un sistema di scambiatori di calore che permette di regolare la temperatura ed il tempo di sosta del latte nella zona di scambio di calore. La fase di concentrazione o evaporazione ha lo scopo di diminuire la quantità di acqua all’interno del latte nel modo più economico e delicato possibile. Il latte liquido ha un contenuto in solidi che normalmente si aggira attorno al 10% del peso, e dopo il processo di concentrazione questo contenuto sale fino a circa il 50%. La concentrazione è fatta mediante un impianto a multiplo effetto a film cadente, all’interno del quale le temperature di processo sono mantenute al livello più basso possibile in modo da non alterare le caratteristiche organolettiche del prodotto finale. Il latte concentrato in uscita viene mandato all’essiccatore a spruzzo per la fase finale del processo. La trasformazione da prodotto liquido a polvere avviene appunto durante l’essiccazione. In questa fase il latte concentrato è pompato all’interno della camera di essiccazione, dove viene nebulizzato con ugelli o disco rotante ed entra in contatto con l’aria calda. Lo scambio termico favorisce l’evaporazione dell’acqua formando le particelle di materiale solido che si raccolgono nella parte finale della camera. Normalmente, la polvere che esce dalla camera ha una umidità e temperatura che non sono compatibili con l’impacchettamento, quindi al fine di raffreddare e stabilizzare la polvere, il prodotto è convogliato all’interno di un letto fluido che utilizza aria fredda de-umidificata. All’uscita del letto fluido, il prodotto è pronto per essere impacchettato. Un sistema fondamentale di tutto il processo, che deve essere previsto durante ogni step al fine di mantenere gli adeguati standard sanitari, è quello del lavaggio. Normalmente si usa un sistema C.I.P., composto sia da stazioni di preparazione e distribuzione soluzioni e da elementi di spruzzatura dei liquidi di lavaggio. Il sistema C.I.P. deve essere progettato in modo da impedire la contaminazione crociata prodotto/soluzioni di lavaggio. La I.C.F. & Welko Special Plants, grazie alla sua esperienza pluriennale in impianti di processo nel settore alimentare, è in grado di fornire linee complete chiavi in mano per la produzione di latte in polvere. Tutti gli impianti sono dotati delle tecnologie più avanzate e sono disponibili tutti i livelli di automazione. Ogni impianto è progettato singolarmente su misura e in base alle richieste del cliente, ed è studiato per offrire la massima flessibilità di processo. La I.C.F. & Welko Special Plants è in grado di fornire qualsiasi tipo di supporto tecnico, tecnologico ed ingegneristico sia al partner già esperto negli impianti di processo, sia al cliente che desidera entrare nel mercato. www.tecnalimentaria.it Machinery & Development ICF & Welko Special Plants offers turnkey lines for milk powder production, equipped with state-of-the-art technologies M ilk is the most complete staple existing, since it contains in equal proportions all the nutrients, vitamins and minerals we need to grow. Processing milk into powder enables to overcome some limits to its use and transport, helping in spreading this very important staple in developing Countries, where the current logistic system cannot guarantee product quantity and quality. Milk powder is mainly used in baby foods, confectionery products, ice-creams and baked goods. Anyway, making milk powder is a complex process that requires strict controls if hygiene and the preservation of milk organoleptic characteristics have to be guaranteed. Another important aspect to hold in due consideration is the fact that these plants, in order to be profitable from the industrial point of view, need to have large overall dimensions to treat about 100,000 litres of raw milk a day: this implies that stock farmers almost always don’t work individually, but they gather in farmers’ cooperatives able to reach a significant daily production of raw milk. The process of milk transformation into powder requires several phases: reception and storage, skimming and pasteurizing, concentration and drying are the most important. Firstly, raw milk is delivered by tankers from the various farms and is poured into cooling tanks. Low temperature is essential to control and prevent the bacteria that are usually present in milk from growing. In the next stage, most part of milk fat is separated by centrifugation (in case of skimmed milk production); then, pasteurization will follow. Pasteurization is a thermal process performed at high temperature mainly made to control the number of bacteria, increase the shelf-life of milk powder, increase its stability in case of reconstitution of milk in boiling water to get a high-heat milk powder. Pasteurizer is composed of a heatexchangers system which allows to adjust temperature and downtime of milk in the heat-exchange aera. The concentration/evaporation phase decreases the water contents present in milk in the cheapest and most delicate way possible. Liquid milk usually has a solid contents of about 10% of its weight, and this percentage rises to about 50% after the concentration process. Concentration is performed by a multipleeffect falling-film evaporator, where process temperatures are kept as low as possible so as not to alter the organoleptic characteristics of the final product. Concentrated milk is moved to the spray dryer for the final process stage. www.tecnalimentaria.it Advanced technologies also in milk production The transformation of the liquid product into powder takes place during spray drying. In this phase, concentrated milk is pumped into the drying chamber where it is atomized by nozzles or rotary disk and comes into contact with hot air. The thermal exchange favours water evaporation, thus forming particles of solid material which are then collected in the final part of the chamber. Once left the drying chamber, the powder has such moisture and temperature incompatible with packing; therefore, the product is conveyed onto a fluidized bed with cold de-humidified air in order to cool and stabilize the powder. At the outlet of the fluid bed, the product is ready to be packed. The cleaning system is of fundamental importance to the whole process and has to be included in any step if we want to keep suitable sanitary standards. A C.I.P. system is usually used, composed of both C.I.P. kitchens and spraying nozzles. The C.I.P. system must be designed so as to avoid any crossed product/washing solutions contamination. Thanks to its extensive experience in processing plants for the food industry, ICF & Welko Special Plants can offer turnkey lines for milk powder production. All the plants are equipped with stateof-the-art technologies, and all the automation levels are available. Each plants is tailor-made according to the customer’s requirements, and is studied to offer the utmost process flexibility. ICF & Welko Special Plants can offer any kind of technical, technological and engineering support to both its partners a l re a d y e xpe ri e nc e d i n pro c e ssi ng plants, and to its customers who aim to enter the market. BEVERAGE INDUSTRY Novembre / November 2013 133