WeeklyNews A cura della Direzione Advisory di Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni 7 luglio 2015 Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, è leader tra le società italiane specializzate nelle attività di private banking. Quotata alla Borsa Italiana dal 1991, fa parte del Gruppo Bancario Veneto Banca. Banca Intermobiliare ha oltre 13 miliardi di euro di patrimoni amministrati e gestiti ed è presente nelle principali città italiane con 29 filiali e circa 200 Private Bankers con esperienza pluriennale nell'ambito della consulenza finanziaria. Banca Intermobiliare controlla, tra l’altro, Symphonia sgr - società leader in Italia nella gestione di portafoglio, Bim Fiduciaria e Bim Suisse, banca svizzera con sede a Lugano. WeeklyNews 7 luglio 2015 Il Punto Se sulla base delle ultime proposte la distanza fra i creditori ed il Governo greco non era così ampia, la scelta di optare per il referendum ha aumentato in misura significativa il rischio di un esito negativo della crisi greca. Tsipras, forte dell’esito del Referendum, ma sotto pressione per la situazione economico-finanziaria del paese, ha ovviamente fretta di riaprire le trattative e vanno probabilmente in questa direzione le dimissioni del Ministro delle Finanze, Varoufakis. L’esito del referendum ha aumentato in misura significativa il rischio di un epilogo negativo per la crisi greca… …per quanto lo scenario resti aperto a tutte le soluzioni e non siano chiari i potenziali effetti sull’economia europea L’Europa da canto suo ha tutto l’interesse a prendere tempo, anche perché la drammatica situazione del sistema bancario greco è destinata a mettere in seria difficoltà Tsipras nell’arco di pochi giorni facendogli perdere potere negoziale. Non è un caso che ieri la BCE abbia optato per la conferma del livello di liquidità di emergenza, ma abbia aumentato l’haircut sui bond in garanzia obbligando le banche greche a fornire maggiore collaterale. In questo contesto è poco probabile che ci possano essere novità in tempi brevi, così come ci sembra difficile che vengano fatti dei progressi nel vertice dei leader europei in programma questa sera: d’altronde, dopo l’esito referendario, Tsipras non potrà, anche volendo, muoversi dalle sue posizioni, mentre eventuali concessioni dall’Europa sarebbero una enorme perdita di credibilità, con il rischio di mettere in crisi i Governi che stanno cercando di portare avanti i difficili tentativi di riforme in paesi come Spagna, Italia e Francia (non va poi dimenticato che qualsiasi forma di accordo deve essere votata dal Parlamento tedesco, in parte già contrario alla proposta bocciata dai greci). Arrivati a questo punto riteniamo si possano individuare tre possibili scenari, a cui ci sentiamo di attribuire probabilità abbastanza simili: 1) messa alle strette la politica, come spesso capita, riesce a dare il trovando un compromesso spendibile per entrambe le controparti (che magari contempli da un lato una qualche forma di ristrutturazione del debito in cambio di alcuni interventi sinora rifiutati dal Governo greco). Questa soluzione avrebbe un impatto positivo di breve termine, ma probabilmente meno nel medio periodo, trattandosi probabilmente di un compromesso di bassa qualità che essendo raggiunto in tempi stretti dopo il referendum rischierebbe di alimentare fortemente le forze populiste anti-austerity (e soprattutto anti riformatrici) in Europa. 2) L’Europa non cede dalla sua posizione e l’avvitamento della situazione economico-finanziaria della Grecia (soprattutto del sistema bancario) porta ad un cambiamento del Governo, a cui seguirebbe una ripresa delle trattative con un approccio a quel punto decisamente più accondiscendente da parte europea. Questo scenario porterebbe una buon dose di volatilità nel breve termine, ma sarebbe probabilmente più costruttivo sul medio periodo. 3) L’avvitamento della situazione economico-finanziaria che porta direttamente alla Grexit. E’ ovviamente l’evoluzione più negativa, anche se gli effetti dell’uscita A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 2 WeeklyNews 7 luglio 2015 della Grecia dall’Euro non sono semplici da immaginare trattandosi di un territorio del tutto inesplorato. Non va dimenticato che: - l’Europa si conferma in una fase di miglioramento ciclico dell’economia e beneficia di una politica monetaria estremamente espansiva, che la BCE potrebbe ampliare ulteriormente nel caso di un’evoluzione negativa della crisi greca. - l’impatto della crisi greca è legato al potenziale effetto contagio, non sicuramente all’impatto diretto considerato che il PIL della Grecia rappresenta meno del 2% di quello dell’Eurozona e anche azzerando il valore del debito greco i ratio di debito dell’Eurozona peggiorerebbero di circa tre punti percentuali. Resta il fatto che in questa fase è difficile immaginare la misura in cui l’eventualità della Grexit possa andare ad intaccare lo scenario di ripresa e, pertanto, nell’incertezza si rende opportuno un atteggiamento di maggiore prudenza. A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 3 WeeklyNews 7 luglio 2015 Quadro macro Dati consuntivi Data Paese Evento Periodo Dato Consuntivo Atteso Precedente Mer. 01 Italia PMI manifatturiero Giugno Indice 54,1 54,3 54,8 " Francia PMI manifatturiero (finale) Giugno Indice 50,7 50,5 50,5 " Germania PMI manifatturiero (finale) Giugno Indice 51,9 51,9 51,9 " Area Euro PMI manifatturiero (finale) Giugno Indice 52,5 52,5 52,5 " Usa MBA richieste mutui 26-giu Settimanale -4,7% - 1,6% " " Variazione occupati stima ADP Giugno Migliaia 237 218 203 " " PMI manifatturiero (finale) Giugno Indice 53,6 53,4 53,4 " " Spesa per costruzioni Maggio M/M 0,8% 0,4% 2,1% " " ISM manifatturiero Giugno Indice 53,5 53,1 52,8 Gio. 02 Area Euro Indice prezzi alla produzione Maggio M/M 0,0% 0,1% -0,1% " " Indice prezzi alla produzione Maggio A/A -2,0% -2,0% -2,1% " Usa Nuove richieste sussidi di disoccupazione 27-giu Migliaia 281 270 271 " " Richieste continue sussidi di disoccupazione 20-giu Migliaia 2.264 2.237 2.249 " " Variazione occupati non agricoli Giugno Migliaia 223 233 254 " " Variazione occupati settore privato Giugno Migliaia 223 225 250 " " Variazione occupati settore manifatturiero Giugno Migliaia 4 6 7 " " Disoccupazione Giugno Tasso 5,3% 5,4% 5,5% " " Salari medi orari Giugno M/M 0,0% 0,2% 0,3% " " Salari medi orari Giugno A/A 2,0% 2,3% 2,3% " " Ordini industriali Maggio M/M -1,0% -0,5% -0,7% Ven. 03 Italia PMI servizi Giugno Indice 53,4 52,3 52,5 " " PMI composito Giugno Indice 54,0 53,3 53,7 " Francia PMI servizi (finale) Giugno Indice 54,1 54,1 54,1 " " PMI composito (finale) Giugno Indice 53,3 53,4 53,4 " Germania PMI servizi (finale) Giugno Indice 53,8 54,2 54,2 " " PMI composito (finale) Giugno Indice 53,7 54,0 54,0 " Area Euro PMI servizi (finale) Giugno Indice 54,4 54,4 54,4 " " PMI composito (finale) Giugno Indice 54,2 54,1 54,1 " " Vendite al dettaglio Maggio M/M 0,2% 0,1% 0,7% " " Vendite al dettaglio Maggio A/A 2,4% 2,3% 2,7% Lun. 06 Giappone Indice anticipatore Maggio Indice 106,2 106,2 106,4 " " Indice coincidente Maggio Indice 109,2 109,1 111,0 " Germania Ordini industriali Maggio M/M -0,2% -0,4% 2,2% " " Ordini industriali Maggio A/A 4,7% 3,8% 1,3% " Area Euro Sentix – fiducia investitori Luglio Indice 18,5 15,0 17,1 " Usa PMI servizi (Finale) Giugno Indice 54,8 54,9 54,8 " " PMI composito (Finale) Giugno Indice 54,6 - 54,6 " " ISM non manifatturiero Giugno Indice 56,0 56,4 55,7 Mar. 07 Germania Produzione industriale Maggio M/M 0,0% 0,1% 0,6% " " Produzione industriale Maggio A/A 2,1% 2,6% 1,1% " Regno Unito Produzione industriale Maggio M/M 0,4% -0,2% 0,3% " " Produzione industriale Maggio A/A 2,1% 1,6% 1,2% " Usa Bilancia commerciale Maggio Mld $ -41,9 -42,8 -40,7 " " Ottimismo economico Luglio Indice 48,1 48,8 48,1 A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 4 WeeklyNews 7 luglio 2015 Quadro macro Dati previsionali Data Paese Evento Periodo Dato Atteso Preced. Mer. 08 Francia Fiducia imprese Giugno Indice 99,0 99,0 " Usa MBA richieste mutui 03-lug Settimanale - -4,7% " " FOMC minutes - - - - Gio. 09 Germania Bilancia commerciale Maggio Mld 20,5 21,8 " Usa Nuove richieste sussidi di disoccupazione 04-lug Migliaia 277 281 " " Richieste continue sussidi di disoccupazione 27-giu Migliaia - 2.264 Ven. 10 Giappone Fiducia consumatori Giugno Indice 41,7 41,4 " Francia Produzione industriale Maggio M/M 0,4% -0,9% " " Produzione industriale Maggio A/A 2,4% -0,1% " Italia Produzione industriale Maggio M/M 0,3% -0,3% " " Produzione industriale Maggio A/A 1,2% 0,1% " Usa Scorte all'ingrosso Maggio M/M 0,3% 0,4% A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 5 WeeklyNews 7 luglio 2015 Europa Produzione industriale tedesca flat a maggio Consumi ancora positivi in area Euro La lettura finale degli indici PMI europei di giugno ha mostrato complessivamente una leggera revisione al rialzo, con l’indice composito relativo all’intera area Euro fissato a 54,2, un decimo in più della precedente lettura e 6 decimi in più di maggio. PMI manifatturiero e servizi confermati rispettivamente a 52,5 e 54,4. A livello di singoli paesi, la seconda lettura ha apportato modifiche negative a Germania (PMI composite meno 3 decimi a 53,7) e Francia (-1 decimo a 53,3), mentre nei paesi periferici i dati sono stati contrastati. In Italia il PMI composito è salito di 3 decimi a giugno, a quota 54, grazie interamente al contributo del settore servizi (PMI 53,4 da 52,5) che ha controbilanciato un ritracciamento del PMI manifatturiero (-7 decimi a 54,1). In Spagna i dati hanno ritracciato sensibilmente (PMI composite -2,5 punti), ma rimangono su livelli storicamente e relativamente elevati (55,8). Un maggio di pausa per il sistema industriale tedesco, che si mantiene comunque in espansione, seppur moderata. Gli ordini all’industria sono scesi di uno 0,2% mese su mese, soprattutto a causa di un calo degli ordini domestici dello 0,6% m/m, ritracciando comunque solo in minima parte il balzo di aprile (+2,2% m/m). La variazione annua rimane solidamente positiva (+4,7%) e anzi in netta accelerazione da aprile. Ferma mese su mese la produzione industriale, che anno su anno invece rimane saldamente in rialzo (+2,1%). A maggio l’output ha sofferto la performance negativa del settore energetico, mentre il manifatturiero ha fatto registrare un progresso dello 0,4% m/m. Come suggerito anche dagli indici PMI, il tasso di crescita dell’industria nel 2Q non dovrebbe discostarsi molto da quello visto nei primi 3 mesi dell’anno (+0,2% t/t). Le vendite al dettaglio area Euro sono cresciute dello 0,2% mese su mese a maggio, dopo il +0,7% di aprile, rimanendo su un solido +2,4% anno su anno. I dati dei primi 2 mesi del secondo trimestre lasciano i consumi sulla rotta per pareggiare il livello fatto registrare nel 1Q, ovvero +0,7% t/t, livello positivo e che sarebbe in linea con le indicazioni degli indici di sentiment. Prezzi alla produzione fermi a maggio mese su mese, -2% anno su anno, a causa del contributo flat dei prezzi energetici che ha fatto scendere anche il CPI. A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 6 WeeklyNews 7 luglio 2015 Stati Uniti Sono salite di 10 mila unità le nuove richieste di nuovi sussidi di disoccupazione, a 281 mila nell’ultima settimana di giugno. Le richieste di sussidio rimangono sotto le 300 mila unità per il quarto mese consecutivo, confermando il buon andamento del mercato del lavoro. Employment report deludente Settore costruzioni in accelerazione L’Employment report di giugno ha mostrato numeri leggermente inferiori al consensus (223 mila posti di lavoro creati, -10 mila vs consensus), con una revisione negativa dei dati di aprile-maggio di 60 mila unità. Il tasso di disoccupazione è sceso di un decimo al 5,3%, minimo dal 2008, ma più che altro grazie al nuovo calo del tasso di partecipazione al lavoro (al 62,6%, minimo dal 1977). I salari medi sono rimasti sullo stesso livello di maggio, rallentando quindi anno su anno a +2% dal precedente +2,3%. Il report ha complessivamente deluso le attese, non tanto per la creazione di posti di lavoro, quanto per il nuovo calo del tasso di partecipazione e la mancanza di crescita degli stipendi: inserito nel contesto degli altri dati, comunque, l’Employment report di giugno non cambia lo scenario costruttivo sul mercato del lavoro, e di conseguenza le aspettative sulla tempistica delle mosse della Fed. Positivi i dati sulla spesa per costruzioni. Dopo il forte aumento di aprile (+2,1% m/m), anche a maggio il settore ha dato segnali confortanti, crescendo dello 0,8% mese su mese grazie al +0,3% del comparto residenziale e al +1,1% del non residenziale. Nel 2Q il contributo degli investimenti fissi dovrebbe salire rispetto al 1Q. Si è allargato di circa 1 mld $ a maggio il deficit della bilancia commerciale, arrivando a 41,9 mld $. In calo dello 0,8% le esportazioni, soprattutto a causa della discesa della domanda di aerei commerciali e macchinari industriali, sostanzialmente stabili le importazioni. Colpisce l’ennesimo calo delle importazioni di petrolio, sui minimi dal 2002, grazie alla crescente produzione interna: escludendolo dal calcolo, il deficit si sarebbe allargato del 6,5%. A giugno aumento per entrambi gli indici ISM, sia manifatturiero che non. Il primo è salito di 7 decimi a 53,5, tornando sui livelli di inizio 2015, mentre il secondo ha fatto segnare un incremento di 3 decimi a 56. Si tratta di dati positivi, che mostrano una crescita almeno moderata in tutti i comparti, con punte di accelerazione in alcuni settori che dovrebbero contribuire positivamente sul Pil. A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 7 WeeklyNews 7 luglio 2015 Mercati azionari Commento Dopo la pesante seduta del 29 giugno, l’S&P 500 ha tentato una reazione positiva appoggiandosi sulla media mobile a 200 giorni. Il rimbalzo tecnico, tuttavia, è risultato privo di particolare forza con l’indice che è tornato sulla parte bassa del grafico nelle ultime sedute. L’aumento del rischio Grexit dopo l’esito del referendum sta fortemente penalizzando le Borse Settimana fortemente negativa per il comparto europeo dove l’EuroStoxx 50 ha fatto registrare nuovi minimi, rafforzando ulteriormente il trend decrescente iniziato ad aprile di quest’anno. Pesante il Ftse Mib che sembra aver perso la resilienza che lo aveva P/E 2015 P/E 2016 caratterizzato in questi mesi. In questa fase in cui le Borse sono dominate essenzialmente dagli aspetti di carattere geopolitico, sta per prendere il via la earning season relativa al 2Q (di fatto con i risultati di Alcoa in programma domani sera a mercati chiusi). Le aspettative sono piuttosto caute sugli Stati Uniti, anche se fortemente influenzate dalla debolezza che dovrebbe ancora interessare il settore energy, mentre il momentum sugli utili dovrebbe confermarsi più positivo in Europa. S&P 500 17.2 15.4 STOXX 600 15.8 14.1 DAX 13.4 12.1 CAC 40 15.1 13.4 FTSE MIB 15.9 13.2 FTSE 100 15.5 13.8 TOPIX 15.7 14.3 HANG SENG 11.9 10.9 TAIWAN TAIEX 13.1 12.2 KOSPI 11.6 10.4 SHANGHAI COMP 15.7 13.8 S&P SE SENSEX 15.0 12.8 Grafico del S&P500 A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 8 WeeklyNews 7 luglio 2015 Mercati obbligazionari Commento Vittoria del NO al referendum voluto da Tsipras La BCE mantiene la liquidità di emergenza per le banche greche ma aumenta collaterale La settimana successiva alla vittoria del NO al referendum indetto da Tsipras si apre con un sell-off dei mercati dei risky-asset interessando in particolar modo il settore finanziario. C’è molta confusione su come potranno ora proseguire i negoziati: lo stesso Presidente della Commissione Europea, Junker, ha giustamente osservato che l’esito del referendum riguarda la volontà del popolo su una proposta dell’Europa che non è più sul tavolo delle trattative. L’uscita di scena di Varoufakis è un messaggio dell’esecutivo greco nel voler cercare ancora un’ intesa, ma i tempi sono stretti in quanto entro il 20 luglio la Grecia deve restituire alla BCE titoli per 3,6 eur bln. La BCE al momento ha aumentato lo scarto sui titoli in garanzia, ma ha confermato la liquidità di emergenza agli istituti di credito ellenici (che rimarranno chiusi almeno fino a martedì) senza dare indicazioni su eventuali scadenze temporali. Grecia a parte, la discesa dei corsi dei governativi periferici ha accusato una flessione contenuta, prova che i mercati sono consapevoli del supporto della Banca Centrale. Il decennale italiano ha visto lo spread verso il bund tedesco allargarsi oltre i 160 punti base, contro un valore di 150 di venerdì scorso; il rendimento del ns BTP oggi è in lieve contrazione in area 2,30%. Grafico del Bund A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 9 WeeklyNews 7 luglio 2015 Commodities Commento Continua il calo del petrolio Forte calo per le quotazioni petrolifere che hanno risentito del generale clima di avversione al rischio generato dall’evoluzione della crisi greca e della forza del dollaro. A penalizzare il comparto petrolifero hanno contribuito anche i segnali di debolezza provenienti dai fondamentali: la produzione OPEC è in aumento, con l’Iraq che a giugno ha raggiunto il nuovo record di produzione (4.3 milioni di barili al giorno) e negli Stati Uniti, per la prima volta dallo scorso dicembre, le trivellazioni sono aumentate su base settimanale. L’aumento delle trivellazioni suggerisce come la riduzione dei costi di produzione avvenuta negli ultimi mesi renda profittevole per i produttori USA aumentare l’attività estrattiva anche con quotazioni del WTI intorno ai 60$ al barile. Discesa inferiore per le quotazioni del gas naturale, che hanno beneficiato di un aumento degli storage inferiori alle attese. In calo i metalli industriali, generalmente penalizzati dall’evoluzione della situazione in Grecia. La performance peggiore è stata fatta registrare dal rame che continua a risentire dell’incertezza sulla domanda cinese ed è stato penalizzato dall’aumento della scorte presso il LME. In leggero calo l’oro che non ha beneficiato dell’aumento della risk aversion; la dinamica dei prossimi mesi rimane legata all’andamento dei tassi Usa e alle tempistiche della exit strategy della Fed. Deboli le materie agricole, che sono state interessate da prese di profitto dopo il forte rally delle scorse settimane riconducibile ai timori legati alle condizioni meteo nella Corn Belt e all’ultimo report Wasde che ha evidenziando un livello di superfici coltivate inferiore alle attese di soia e mais. Grafico del Future sul Wti A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 10 WeeklyNews 7 luglio 2015 Mercati valutari valutari Commento Euro in calo, un accordo tra Grecia e i suoi creditori appare più limitato A seguito del risultato del referendum la possibilità per il governo greco e i suoi creditori di raggiungere un accordo nei prossimi giorni appare più limitato e ciò pesa sempre di più sull'euro. L’incertezza che regna all’interno dell’eurozona ha spinto la Banca centrale svedese a rivedere al ribasso il suo tasso di riferimento, portandolo a -0.35, con l’obiettivo di evitare un rafforzamento della divisa contro euro. Anche la Banca d'Inghilterra potrebbe essere costretta a ritardare il primo rialzo dei tassi nonostante l’economia inglese continui a mostrare segnali di forza mentre la Banca centrale giapponese ha segnalato la possibilità di aumentare lo stimolo monetario se lo yen dovesse rafforzarsi eccessivamente. Il dollaro australiano, invece, indebolito dal sell off del mercato azionario cinese e dai prezzi in calo dei minerali di ferro ha ulteriormente perso contro le principali divise a seguito della decisione della Banca centrale australiana di mantenere i tassi di interesse al minimo storico del 2%. In calo anche il dollaro neozelandese dopo il dato sulla fiducia delle aziende e il perdurare del calo di una commodity chiave per l’export come il latte. La crisi del mercato azionario cinese sta minando la fiducia degli investitori verso lo yuan nonostante la volontà della BPoC di limitare le oscillazioni della divisa e incoraggiare un suo uso maggiore a livello globale in vista della decisione da parte del FMI di accettare la candidatura dello yuan a valuta di riserva. Sul fronte emergenti, continua la debolezza della moneta brasiliana, di recente il ministro delle Finanze Joaquim Levy si è detto preoccupato per l’effetto che l’economia in stallo sta avendo sulle entrate fiscali del Paese rendendo ancora più difficile ridurre il deficit pubblico. Grafico del cross Euro/Dollaro A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 11 WeeklyNews 7 luglio 2015 Internal dealing Variazione soglie rilevanti DICHIARANTE % SOCIETÀ PARTECIPATA Harvard Management Company SITUAZIONE PRECEDENTE Inwit 2,667% Moleskine 1,585% Telecom Italia 6,997% People Bank's of China Banca Mps 2,010% People Bank's of China Unicredit 2,005% Inwit 5,182% Autogrill 2,493% 2,659% al 30/03/2015 Yoox 1,922% 2,111% al 21/04/2015 Invesco Ltd Jp Morgan Chase & Co. Corporation Threadneedle Asset Management Ubs Ag William Blair & Company 2,948% al 03/04/2013 Operazioni effettuate dal management SOCIETA’ PERIODO OPERAZIONE Alerion Giugno Acquisto Amplifon Giugno Acquisto Anima Giugno Vendita Astaldi Giugno Vendita Astaldi Giugno Vendita Astaldi Giugno Vendita B.P.Emilia Romagna Giugno Vendita Banca Sistema Luglio Acquisto Biesse Giugno Vendita Cti Biopharma Giugno Vendita Cti Biopharma Giugno Vendita Sogefi Giugno Vendita Ubi Banca Giugno Acquisto DICHIARANTE Giulio Antonello Christian Rutishauser Alessandro Melzi D'Eril QUALIFICA N.AZIONI PREZZO MEDIO IMPORTO Amministratore Delegato 10.000 2,699 26.990 Dirigente 3.000 6,850 20.550 Dirigente 16.650 7,970 132.700 Direttore Generale 7.000 8,548 59.837 Vicepresidente 15.000 8,400 126.000 Direttore Generale 10.000 8,600 86.000 Consigliere 10.000 8,250 82.500 Dirigente 15.000 3,750 56.250 Consigliere 11.977 15,507 185.726 Jack Singer Consigliere 15.000 2,068 31.023 Louis Bianco Dirigente 10.000 2,180 21.800 Consigliere 42.296 2,640 111.643 Consigliere 25.000 7,710 192.750 Paolo Citterio Giuseppe Cafiero Luciano De Crecchio Alberto Marri Egisto Franceschi Stefano Porcellini Emanuele Bosio Alfredo Gusmini A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 12 WeeklyNews 7 luglio 2015 Operazioni effettuate dagli azionisti principali SOCIETA’ PERIODO OPERAZIONE AZIONISTA N.AZIONI PREZZO MEDIO IMPORTO Cia Giugno Vendita Compagnie Fonciere du Vin S.A. 102.000 0,251 25.572 Cir Giugno Vendita Bestinver Gestion 200.000 1,043 208.573 Vianini Lavori Giugno Acquisto Francesco Gaetano Caltagirone 1.158.945 6,790 7.869.481 A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 13 WeeklyNews 7 luglio 2015 Agenda dell’Azionista Società Operazioni societarie in corso Tempistica - - Operazioni societarie annunciate Tempistica Fiera Milano il Cda ha approvato la proposta, da sottoporre all'assemblea straordinaria che si terrà il prossimo 31 luglio, di un aumento di capitale da 70 mln di euro seconda metà dell’anno Intek Group è stata proposta la conversione obbligatoria alla pari delle azioni di risparmio in azioni ordinarie con riconoscimento di un conguaglio in denaro pari a 0,20 euro per ciascuna azione di risparmio oggetto di conversione. Il diritto di recesso è stato fissato a 0,6025 euro per azione seconda metà dell’anno Yoox dopo la fusione con Net-A-Porter verrà effettuato un aumento di capitale da 200 mln di euro - OPA in corso Tempistica - - OPA annunciate Tempistica - Società Società - Società Ansaldo Sts Pirelli Finmeccanica ha venduto il 40% della controllata Ansaldo Sts, ai giapponesi di Hitachi al prezzo di 9,65 euro per azione. Verrà quindi lanciata un'Opa sul flottante di Ansaldo successivamente alla chiusura dell'operazione verrà lanciata un'Opa obbligatoria a 15 euro (post stacco dividendi) sulle azioni ordinarie e un’Opa volontaria sulle azioni risparmio, sempre a 15 euro (post stacco dividendi), quest’ultima condizionata al raggiungimento di una soglia di A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] entro fine anno entro l’estate 14 WeeklyNews 7 luglio 2015 adesione del 30% Seat Pagine Gialle nell’ambito della complessa operazione che porterà alla fusione con Italiaonline, il passaggio della quota di controllo di Seat Pagine Gialle determinerà il lancio di un'Opa obbligatoria al prezzo di 0,0039 euro per azione entro il terzo trimestre World Duty Free a seguito dell’acquisizione del 50,1% della società da parte di Dufry, verrà lanciata un’Opa sul flottante al prezzo di 10,25 euro per azione entro il terzo trimestre A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected] 15 WeeklyNews Legenda INDICE IFO Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso circa 7.000 aziende. INDICE ZEW Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso esperti economici. INDICI PMI Indice dei direttori degli acquisti. È un indice misurato tramite un’indagine presso i direttori degli acquisti delle aziende. Convenzionalmente, una misura sopra 50 indica espansione. FIDUCIA ECONOMICA Indice di fiducia elaborato dalla Commissione Europea, costruito tramite il contributo della fiducia delle imprese industriali (40%), imprese di servizi (30%), fiducia dei consumatori (20%), imprese di costruzione (5%) e imprese commerciali (5%). INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (CPI) Indice dei prezzi con riferimento a un paniere di beni rappresentativo del consumo di un consumatore medio. INDICE DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE (PPI) INDICE ISM Indice dei prezzi di un paniere di beni utilizzati dalle imprese produttive. Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende. CHICAGO PMI Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende della zona di Chicago. Un valore sopra 50 indica espansione. PHILADELPHIA FED INDEX Indice di fiducia delle imprese di New Jersey, Pennsylvania e Delaware. Una misura sopra 0 indica crescita del business. NEW YORK EMPIRE MANUFACTURING INDEX Indice di fiducia delle imprese dell'area di New York. Una misura sopra 0 indica espansione. PIL USA Variazione del Pil trimestre su trimestre annualizzata e corretta per la stagionalità. NON FARM PAYROLLS Numero di nuove buste paga dei settori non agricoli. Dato misurato dal Dipartimento del lavoro tramite indagine su 375.000 attività economiche. TASSO DI DISOCCUPAZIONE Viene misurata dal Dipartimento del lavoro tramite indagine presso le famiglie, motivo per cui il messaggio del dato può differire rispetto a quello dei Non Farm Payrolls. ADP EMPLOYMENT CHANGE Numero di nuove buste paga nei settori non agricoli privati. Dato misurato dall'ADP (Automatic Data Processing, una società Usa di outsourcing) tramite un'indagine su 400.000 attività economiche. DOVISH e HAWKISH BIAS Una Banca Centrale è indicata come dovish quando l’orientamento (bias) della sua linea di politica monetaria è tendenzialmente espansivo, come hawkish quando è restrittivo, come neutrale quando non ha un orientamento preciso. FOMC Federal Open Market Committee, comitato della Federal Reserve che prende decisioni in materia di politica monetaria WeeklyNews Informazioni importanti Le informazioni e i dati contenuti nel presente documento hanno finalità promozionale e non sono da intendersi come ricerca in materia di investimenti ai sensi degli artt. 27-28 del Regolamento della Banca d’Italia e della Consob (cd Regolamento Congiunto) né mira a fornire raccomandazioni di cui agli artt. 69 e seguenti del Regolamento 11971/99 e successive modifiche. 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