salute
CIIRCOLARE n° 65 - ES
GIIUGNO 2014
RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE EMESSE
DAI TELEFONI MOBIILI
UNA APP PER MONITORARE I LIIVELLI DI CEM DURANTE LE TELEFONATE
ARPA ha ideato un’applicazione per cellulari per monitorare il livello di esposizione a onde
elettromagnetiche durante ogni telefonata.
Riportiamo quanto disponibile sul sito dell’ARPA Piemonte:
12 giugno 2014
L’esposizione umana alle radiazioni elettromagnetiche
emesse dai telefoni mobili
Si è tenuta oggi, presso il Consiglio Regionale del Piemonte, la conferenza stampa organizzata dal Comitato Regionale per le Comunicazioni (CoReCom) del Piemonte per presentare lo studio commissionato ad Arpa sull’esposizione ai
campi elettromagnetici emessi da telefoni cellulari.
Grazie a questa indagine, che Arpa ha realizzato mettendo a punto uno specifico sistema di misura della potenza
trasmessa dai telefoni mobili, è stato possibile quantificare le emissioni elettromagnetiche dei telefonini in
funzione del tipo di rete utilizzata (2G o 3G) e delle condizioni di ricezione del segnale.
“L’esposizione umana ai campi elettromagnetici a radiofrequenza è determinata da una molteplicità di sorgenti e il telefono cellulare ne rappresenta una tra le più significative - sottolinea il Direttore Generale dell’Agenzia Angelo Robotto
- Per valutare l’esposizione alle radiazioni emesse dai telefonini, Arpa Piemonte ha messo a punto un sistema di misura
ad hoc per rilevare la potenza in trasmissione. Tale approccio sperimentale risulta unico nel panorama scientifico internazionale, in quanto nelle altre poche indagini pubblicate la potenza trasmessa era determinata per mezzo di specifici
software”.
I risultati indicano che l’evoluzione tecnologica porta ad una riduzione dell’esposizione personale a telefoni cellulari
in quanto una chiamata effettuata in modalità 3G dà luogo ad esposizioni dalle dieci alle cento volte più basse di una
chiamata in modalità 2G.
E’ stato inoltre verificato che la potenza emessa dal telefonino si riduce fortemente all’aumentare del livello di segnale
ricevuto. Telefonare in aree dove è presente un buon livello di ricezione (pieno campo) può condurre ad esposizioni
dalle decine di volte alle diverse centinaia di volte più basse rispetto alle aree dove la ricezione del segnale è scarsa.
La rapida diminuzione del campo elettromagnetico misurata quando ci si allontana dal telefonino anche di pochi centimetri indica inoltre l’importanza di dispositivi, quali auricolari o viva voce, nel ridurre l’esposizione personale. I livelli di
campo elettromagnetico emessi da un telefonino si riducono rapidamente con la distanza dall’antenna. Ad una distanza
di 30 cm si ha una riduzione pari a circa l’80-90% dell’intensità dell’esposizione.
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Via G. B. Beccaria, 16 scala B - Mondovì (Cn) - Tel. 0174.40336-7 - Fax 0174.40337 - www.ambulatoriobios.it
La presunta nocività per la salute umana dell’esposizione a campi elettromagnetici (CEM) a radiofrequenza (RF) è da
diversi anni oggetto di dibattito sia nella comunità scientifica sia al di fuori di essa.
Nel 2011 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza tra gli agenti “possibilmente cancerogeni (gruppo 2B)” sulla base di una limitata evidenza di incrementi di
rischio di glioma e di neuroma del nervo acustico tra gli utilizzatori di telefoni cellulari.
La tecnologia utilizzata si è molto modificata nel tempo ed è piuttosto complesso definire una stima esatta dell’esposizione e quindi stabilire un nesso causale certo per l’impatto sulla salute.
Alla luce dei margini di incertezza ancora presenti su questi argomenti, con un dibattito molto acceso all’interno della
comunità scientifica, sono comunque da ritenersi utili e da attuare strategie per ridurre le esposizioni alle radiofrequenze
emesse da telefoni cellulari.
Uno dei risultati dell’indagine consiste nelle indicazioni per un corretto utilizzo del cellulare riportate nella relazione.
“Un ulteriore approfondimento ha consentito la realizzazione di una app per smart
phone con sistemi operativi Android. Questa app consente di monitorare l’utilizzo
del proprio telefono ed è disponibile anche in una versione che permette di
trasmettere i dati ad un server ftp per analisi su un campione di utilizzatori
finalizzabili anche a studi di tipo epidemiologico” ha concluso il Direttore Generale
Angelo Robotto.
Il progetto è rilasciato in Open Source con licenza GNU GPL V3 (Link alla licenza
http://www.gnu.org/licenses/gpl.html) e il codice sorgente è accessibile al seguente link
https://github.com/sarpaper/android.
La App scaricabile per il proprio cellulare.
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Via G. B. Beccaria, 16 scala B - Mondovì (Cn) - Tel. 0174.40336-7 - Fax 0174.40337 - www.ambulatoriobios.it
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radiazioni elettromagnetiche emesse dai telefoni