AZIENDA ULSS 20 DI VERONA
Dipartimento di Prevenzione
RADIAZIONI
ELETTROMAGNETICHE E
RISCHI PER LA SALUTE
Lo spettro elettromagnetico: diverse classi di onde
elettromagnetiche ordinate per la loro frequenza
(tratto da Agenzia Provinciale per l’Ambiente Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige)
Valutazione del rischio conseguente
all’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM)
Fonti di informazione:
•studi di popolazione
(epidemiologici)
•su animali
•in vitro su cellule
Valutazione del rischio conseguente
all’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM)
Valutazioni espresse da commissioni e gruppi
di lavoro interdisciplinari
OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità)
ICNIRP (Commissione Internazionale
per la Protezione dalle Radiazioni Non
Ionizzanti)
ISS (Istituto Superiore della Sanità)
ELF (extremely low frequency)
onde elettromagnetiche a
frequenze estremamente
basse (50-60 Hz)
prodotte dagli impianti
per la produzione,
trasmissione,
distribuzione ed utilizzo
dell’energia elettrica
(elettrodotti,
elettrodomestici)
RF (radiofrequenze)
onde elettromagnetiche
ad alta frequenza (tra
300 Hz e 300 GHz)
generate, ad esempio, dai
ripetitori radio-Tv e dai
sistemi di telefonia
cellulare
ELF
Passano attraverso il corpo
Inducono la circolazione di
correnti elettriche nel corpo.
A livelli pari a quelli che si riscontrano
normalmente nel nostro ambiente l’intensità
è minore di quella delle correnti prodotte
naturalmente all’interno del corpo
RF
Penetrano solo entro un
piccolo spessore di
tessuto
Aumentano il movimento
delle molecole: aumento
della temperatura
EFFETTI DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE
EFFETTO BIOLOGICO: l’esposizione alle O.E.
può provocare variazioni fisiologiche in un
sistema biologico
EFFETTO DI DANNO ALLA SALUTE: si
verifica quando l’organismo non è in grado di
compensare l’effetto biologico
PERICOLI E RISCHI PER LA SALUTE
PERICOLO
oggetto/circostanza che può
danneggiare la salute
RISCHIO
possibilità che la salute sia
danneggiata da un pericolo
ELF (onde a bassa frequenza)
La IARC (Agenzia Internazionale per la
Ricerca sul Cancro) nel giugno 2001 ha
classificato i campi ELF come possibilmente
cancerogeni per l’uomo sulla base degli studi
epidemiologici relativi alla leucemia infantile
Esposizione continuativa (residenziale) a
livelli > 0,4 μT
Rimane comunque la possibilità che esistano altre spiegazioni
per l’associazione osservata tra l’esposizione a campi ELF e
leucemia infantile (OMS promemoria n.263 2001)
IARC esempi di comuni agenti classificati
Promemoria OMS n. 263 Ottobre 2001
Classificazione
Cancerogeno per l’uomo
(normalmente in base ad una forte evidenza di
cancerogenicità nell’uomo)
Probabilmente cancerogeno per
l’uomo
(normalmente in base ad una forte evidenza di
cancerogenicità negli animali)
Possibilmente cancerogeno per
l’uomo
(normalmente sulla base di una evidenza
nell’uomo che è considerata credibile, ma per
la quale non si possono escludere altre cause)
Agente
Asbesto
Iprite
Tabacco
Radiazione gamma
Gas di scarico dei motori diesel
Lampade solari
Radiazione UV
Formaldeide
Caffé
Gas di scarico dei
benzina
Fumi di saldatura
Campi magnetici ELF
motori
a
RF (radio frequenze) Effetti termici
•Il riscaldamento è il principale effetto biologico
dei campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF).
•Si verifica solo al di sopra di certi valori
d’intensità detti “valori soglia” che sono stati posti
alla base dell’individuazione dei “valori limite”
Danni alla salute da riscaldamento (es. cataratta
oculare, ustioni della pelle) si manifestano solo per
livelli di RF elevate che non si riscontrano nella vita
quotidiana (es. nelle vicinanze di radar)
Campi elettromagnetici ad alta frequenza (RF):
effetti a lungo termine sulla salute OMS
(promemoria n.183/1998)
Una revisione dei dati scientifici svolta dall'OMS
nell'ambito del Progetto internazionale CEM
(Monaco, Novembre 1996) ha concluso che, sulla
base della letteratura attuale, non c'è nessuna
evidenza convincente che l'esposizione a RF abbrevi
la durata della vita umana, né che induca o favorisca
il cancro.
Comunque, la stessa revisione ha anche evidenziato
che sono necessari ulteriori studi, per delineare un
quadro più completo dei rischi sanitari,
specialmente per quanto concerne un possibile
rischio di cancro connesso all'esposizione a bassi
livelli di campi RF.
Campi elettromagnetici ad alta frequenza (RF):
effetti a lungo termine sulla salute OMS
Promemoria OMS n.193 revisione giugno 2000
Nessuna delle recenti revisioni della letteratura
ha concluso che l'esposizione ai campi a
radiofrequenza prodotti dai telefoni cellulari o
dalle stazioni radio base provochi alcun effetto
negativo sulla salute.
Sono comunque state identificate alcune lacune
nelle conoscenze, che richiedono ulteriori
ricerche per giungere a una migliore valutazione
dei rischi.
Campi elettromagnetici ad alta frequenza (RF):
effetti a lungo termine sulla salute OMS 2002
“Per quanto riguarda i campi ad alta frequenza, il
complesso dei dati disponibili fino ad oggi
suggerisce che l’esposizione a campi di bassa
intensità (come quelli emessi dai telefoni mobili e
dalle loro stazioni radio base) non provochi effetti
dannosi per la salute”.
“Di recente, diversi studi epidemiologici
su utenti di telefoni mobili non hanno trovato
evidenze convincenti di aumenti del rischio di
tumori cerebrali.Tuttavia, la tecnologia è troppo
recente per escludere la possibilità di effetti a
lungo termine” .
“Dato il largo uso della tecnologia, il grado
d’incertezza scientifica ed il livello di apprensione
del pubblico, si rendono necessari studi rigorosi
ed una comunicazione chiara con il pubblico”
Diffusione dei telefoni cellulari
(dati Eurostat 2004)
N° abbonamenti
1995
2003
Europa
22 milioni
364 milioni
Italia
4 milioni
55,9 milioni
In Italia
96,4 telefoni cellulari/100
abitanti
(15,4%)
Studi epidemiologici su telefoni
cellulari e tumori
• numerosi studi avviati nella seconda
metà degli anni ’90
• dal 1999 pubblicati i risultati di 19
diversi studi
Campi elettromagnetici ad alta frequenza (RF):
effetti a lungo termine sulla salute OMS
E’ in corso il Progetto Internazionale
Campi elettromagnetici (CEM), avviato
dall’OMS nel 1996, la cui conclusione è
prevista per l’anno 2006
RFMobile phones and health – The Stewart
Report – maggio 2000, IEGMP – Indipendent
Expert Group on Mobile Phones)
<< L’evidenza suggerisce che l’esposizione alle RF al di sotto dei
valori limite non causa effetti avversi nella popolazione generale.
Ci sono tuttavia evidenze scientifiche che suggeriscono possibili
effetti biologici per esposizioni sotto i valori limite. Sebbene
questi effetti non necessariamente portino a malattia o danni,
l’informazione non può essere trascurata.
Con le conoscenze attuali non si può stabilire che l’esposizione a
RF, anche al di sotto dei valori limite, sia completamente priva di
effetti avversi per la salute e la lacuna nelle conoscenze
giustifica un approccio precauzionale.
Si raccomanda che tale approccio venga adottato finché non siano
disponibili informazioni scientifiche dettagliate sugli effetti
sanitari >>.
LO STUDIO EPIDEMIOLOGICO “INTERPHONE”
E’ in corso uno studio epidemiologico
internazionale:
• sull’associazione tra l’uso di telefoni
cellulari e tumori della testa e del collo
• lo studio è coordinato dalla IARC e
coinvolge unità di ricerca di 14 paesi
• si prevede la raccolta di circa 10.000 casi
di tumori
Mobile phone use and the risk of acoustic neuroma. Lonn S,
Ahlbom A, Hall P, Feychting M- Karolinska Institut Stockholm
Epidemiology 2004 Nov; 15:653-659
Lo studio non evidenzia un incremento del
rischio di di neurinoma dell’acustico
correlato all’uso del cellulare dopo un breve
periodo di esposizione.
Tuttavia i dati suggeriscono un raddoppio del
rischio associato all’uso del cellulare per un
periodo di più di 10 anni
Cellular Telephone Use and Risk of Acoustic Neuroma
Helle Collatz Christensen, Joachim Schüz, Michael Kosteljanetz, Hans
Skovgaard Poulsen, Jens Thomsen, and Christoffer Johansen
American Journal of Epidemiology 2004; 159:277-283
Lo studio riguarda 106 casi di neurinoma acustico
confrontati con 212 casi di controllo, appaiati
ai malati per sesso ed età. Il periodo di
osservazione spazia tra il 2000 e il 2002.
Non è stata trovata alcuna associazione tra
l’utilizzo costante del telefono cellulare e
l’incidenza di neurinoma acustico.
L’uso del cellulare per 10 anni o più non
incrementa il rischio di neurinoma rispetto a
periodi più brevi di utilizzo.
Mobile phone use and risk of glioma in adults: case-control study
Sarah J Hepworth, Minouk J Schoemaker, Kenneth R Muir, AnthonyJ
Swerdlow, Martie J A van Tongeren, Patricia AMcKinney- BMJ 20
gennaio 2006
Studio condotto in cinque diverse aree del Regno Unito:
966 casi di glioma diagnosticati nel periodo 2000-2004
confrontati con 1716 controlli
Conclusioni: non vi è associazione tra insorgenza di glioma
e uso regolare di telefono cellulare nei dieci anni
precedenti la data di rilevazione
Cellular Phones, Cordless Phones, and the Risks of Glioma and Meningioma
(Interphone Study Group, Germany).
Joachim Schüz, Eva Böhler, Gabriele Berg, Brigitte Schlehofer, Iris
Hettinger, Klaus Schlaefer, Jürgen Wahrendorf, Katharina Kunna-Grass,
and Maria Blettner. American Journal of Epidemiology, 27 January 2006
•
•
•
366 casi di glioma e 381 di meningioma diagnosticati nel periodo 2000-2003
confrontati con 1494 soggetti controlli
Conclusioni: nel complesso, l’uso del telefono cellulare non è associato
all’insorgenza di tumori cerebrali. Non emergono infatti differenze tra
utenti e non utenti del telefonino nello sviluppo dei due tumori, sia in
generale sia in particolare nel lobo temporale del cervello, quello che riceve
la più alta esposizione.
L’unica eccezione a questo complesso di dati negativi è un’indicazione di
aumento (di un fattore 2,2) del rischio di glioma nei soggetti che
utilizzavano il telefono mobile da almeno 10 anni. Tuttavia, gli stessi autori
raccomandano molta cautela nell’interpretazione del dato che si basa su 12
casi soltanto e per ciò stesso – oltre ad essere statisticamente non
significativo -dipende fortemente dal criterio usato. Se solo si sposta, ad
esempio, la soglia di osservazione da 10 a 9 anni, l’incremento di rischio si
dimezza.
Role of mobile phones in motor vehicle crashes resulting in
hospital attendance: a case-crossover study.
Suzanne P McEvoy, Mark R Stevenson, Anne T McCartt, Mark Woodward,
Claire Haworth, Peter Palamara, and Rina Cercarelli BMJ 2005; 331-428
•Australia 2002 –2004
•456 automobilisti coinvolti in un incidente stradale
•l’uso del telefono cellulare fino a 10 minuti prima e durante
l’incidente è stato associato con una probabilità quattro volte
superiore di essere coinvolto in un incidente rispetto a chi non ne
fa uso
•il rischio è altrettanto elevato nel caso di telefoni cellulari dotati
di auricolari.
Campi elettromagnetici ad alta frequenza (RF):
effetti a lungo termine sulla salute ICNIRP
“Le ricerche di tipo epidemiologico non forniscono una
evidenza causale tra esposizione né convincente di una
relazione causale tra esposizione a campi a RF e alcun
effetto avverso alla salute. Tuttavia tali studi hanno
limitazioni e non portano ad escludere tale relazione.
Sono quindi necessari ulteriori studi epidemiologici
per valutare gli effetti dell’esposizione a lungo termine,
anche sui bambini, e per esaminare altri effetti sulle
funzioni cognitive e sulle malattie neurodegenerative”
OMS Promemoria Marzo 2000
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE:
“politica di gestione del rischio che
viene applicata in una situazione di
incertezza scientifica, e riflette la
necessità di intervenire nei confronti di
un rischio potenzialmente grave senza
attendere i risultati della ricerca
scientifica.”
Linee guida internazionali per i campi
elettromagnetici
Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non
Ionizzanti (ICNIRP)
•si basano su un’accurata analisi di tutta la letteratura
scientifica pertinente
•offrono, con ampi margini di sicurezza, protezione contro
tutti i rischi accertati dell'energia a radiofrequenza
•sia le misure, sia i calcoli mostrano che i livelli dei segnali
emessi dalle stazioni radio base nelle aree accessibili al
pubblico sono molto al di sotto delle linee guida
internazionali; in genere, essi sono inferiori di un fattore 100
o più ai limiti raccomandati
•i livelli di esposizione dell'utente dovuti al telefono cellulare
sono considerevolmente superiori, ma rimangono pur sempre
al di sotto dei limiti fissati dalle linee guida internazionali.
Limiti di esposizione per la protezione
della popolazione
I limiti di esposizione per la protezione
della popolazione da possibili effetti a
lungo termine in Italia sono
regolamentati da legge, si basano su
linee guida internazionali e risultano
essere fra i più bassi in Europa
(L.36/01 e DPCM dell'8/7/03, G.U.
n°199 del 28/8/03), prevedendo valori
di attenzione di 6 V/m per gli edifici, le
loro pertinenze ed in genere per tutte
le aree intensamente frequentate
INDICATORE DI ESPOSIZIONE
STAZIONI RADIO BASE – Comune di Verona
•la metà della popolazione -circa 115.000 abitanti- è esposta a valori pari o inferiori
a 0.6 V/m (la mediana dei valori di campo corrisponde a 0.6 V/m)
•la maggioranza della popolazione -il 95%- è esposto a valori inferiori a 1.7 V/m ).
L’indicatore è stato calcolato considerando gli impianti attivi nel Comune di Verona, a ottobre
2004, pari a 330. (dati ARPAV Verona)
RF Conclusioni e raccomandazioni OMS
Promemoria OMS n.193 revisione giugno 2000
Fino al completamento e alla valutazione delle
necessarie ricerche e alla pubblicazione dei risultati
finali per tutti i rischi sanitari, l'OMS raccomanda:
Rigoroso rispetto delle linee guida
sanitarie: Le linee guida internazionali
sono state sviluppate per proteggere
l'intera popolazione: utenti dei telefoni
cellulari, persone che lavorano o vivono
presso stazioni radio base ed anche
persone che non fanno uso di telefoni
cellulari.
RF Conclusioni e raccomandazioni OMS
Promemoria OMS n.193 revisione giugno 2000
Misure precauzionali
Singoli individui: Le attuali informazioni scientifiche
non indicano la necessità di particolari precauzioni
per l'impiego dei telefoni cellulari. Se i singoli sono
preoccupati, possono scegliere di limitare la propria
esposizione o quella dei loro figli, limitando la
lunghezza delle telefonate o utilizzando dispositivi a
viva voce o auricolari per tenere il cellulare lontano
dal corpo e dalla testa.
.
Semplici misure protettive: Recinzioni o barriere
attorno ai siti delle antenne (soprattutto quelle
montate sui tetti degli edifici) per precludere
l'accesso non autorizzato ad aree dove potrebbero
essere superati i limiti di esposizione.
RF Conclusioni e raccomandazioni OMS
Promemoria OMS n.193 revisione giugno 2000
.
Consultazioni con il pubblico nella
localizzazione di stazioni radio base: La
comunicazione e il dialogo aperto tra i gestori
della telefonia mobile, le autorità locali e la
popolazione nelle varie fasi del progetto di
installazione di una nuova antenna può aiutare la
comprensione del pubblico e contribuire ad una
maggiore accettabilità di un nuovo impianto.
Informazione: Un efficace sistema di
informazione e comunicazione sui temi sanitari
tra scienziati, governi, industria e pubblico è
necessario al fine di aumentare il livello di
conoscenza generale della tecnologia dei telefoni
mobili e di ridurre sfiducia e paure, siano queste
ultime reali o percepite.
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