ALCUNI ELEMENTI PROPEDEUTICI
DI RIFLESSIONE
PER FARE IL PUNTO SULL'AUTISMO
Il disturbo autistico
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E' un disturbo “pervasivo” (generalizzato) che interessa
lo sviluppo percettivo e discriminativo, dell’attenzione,
della motricità, dell’intelligenza, della memoria, del
linguaggio, dell’imitazione e, più in generale,
dell’adattamento all’ambiente.
Compare in età evolutiva ( primi tre anni di vita),
Riguarda i seguenti ambiti:
Interazione sociale
Comunicazione
Repertorio comportamentale.
Criteri diagnostici del DSM IV
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Compromissione qualitativa dell’interazione
sociale
Compromissione qualitativa della comunicazione
sociale
Modalità di comportamento, interessi e attività
ristretti, ripetitivi e stereotipati
1) Compromissione qualitativa
dell’interazione sociale
Per la diagnosi di autismo devono essere presenti almeno due elementi
fra quelli seguenti:
a) marcata compromissione nell’uso di svariati comportamenti non
verbali, come lo sguardo diretto, l’espressione mimica, le posture
corporee e i gesti che regolano l’interazione sociale;
b) incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello di
sviluppo;
c) mancanza di ricerca spontanea nella condivisione di gioie, interessi o
obiettivi con altre persone (ad esempio: non mostrare, portare, né
richiamare l’attenzione su oggetti di proprio interesse);
d) mancanza di reciprocità sociale ed emotiva.
2) Compromissione qualitativa
della comunicazione sociale
Per la diagnosi di autismo deve essere presente almeno un
elemento fra quelli seguenti:
a) ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato
(non accompagnato da un tentativo di compenso attraverso
modalità alternative di comunicazione come gesti o mimica);
b) in soggetti con linguaggio adeguato, marcata compromissione
della capacità di iniziare o sostenere una conversazione con
altri;
c) uso di linguaggio stereotipato e ripetitivo o linguaggio
eccentrico;
d) mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei o di giochi
di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo;
Modalità di comportamento, interessi e
attività ristretti, ripetitivi e stereotipati
Per la diagnosi di autismo deve essere presente
almeno un elemento fra quelli seguenti:
a) dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi
ristretti e stereotipati anomali o per intensità o
per focalizzazione;
b) sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o
rituali specifici;
c) manierismi motori stereotipati e ripetitivi (battere
o torcere le mani o il capo, o complessi movimenti
di tutto il corpo);
d) persistente ed eccessivo interesse per parti di
oggetti.
Sindrome di Asperger
Come nel caso dei disturbi dello spettro autistico gli
individui portatori di questa sindrome presentano
una persistente compromissione delle interazioni
sociali, schemi di comportamento ripetitivi e
stereotipati, attività e interessi molto ristretti.
Diversamente dall'autismo classico, non si verificano
significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio
o nello sviluppo cognitivo.
Sindrome di Rett
La Sindrome di Rett è una patologia progressiva dello sviluppo
neurologico che colpisce quasi esclusivamente le bambine, durante i
primi anni di vita e dopo un periodo di apparente normalità.
Sintomatologia:
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Arresto dello sviluppo seguito da una regressione.
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Perdita dell’uso finalistico delle mani e il linguaggio verbale
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Riduzione delle capacità comunicative
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Comparsa di tratti autistici.
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Movimenti stereotipati delle mani tipo lavaggio
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Digrignamento dei denti e sospensione del respiro
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Rallentamento della crescita della circonferenza cranica
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Deambulazione non autonoma,

Incapacità di controllo dei movimenti.
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Iposviluppo somatico e scoliosi
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Crisi convulsive.
Disturbo DPS-NAS
Il Disturbo generalizzato (pervasivo) dello sviluppo non
altrimenti specificato è una delle condizioni che fanno
parte dello Spettro Autistico ed è usato per descrivere gli
individui che non superano appieno i criteri specifici per
l´Autismo o la Sindrome di Asperger
Può essere pensato come un "autismo sotto-soglia" o una
diagnosi da dare ad una persona con "sintomatologia
atipica". In altre parole, si ha quando qualcuno ha
caratteristiche autistiche ma alcuni sintomi sono lievi, o
forti in un´area (ad esempio l´interazione sociale), ma non
in altre (come ad esempio i comportamenti ristretti e
ripetitivi).
Iter di certificazione e di riconoscimento secondo la
nuova normativa Prot. n. MIUR AOOUSPMI R.U. 1413
del 04.02.2015
Attività d’indagine e definizione della diagnosi e della relazione clinica a cura delle UONPIA
territoriali e degli IRCCS (Istituto Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) riconosciuti.
Presentazione della documentazione relativa alla diagnosi, a cura della famiglia agli uffici
territoriali delle ASL
Richiesta di visita presso i Collegi d’accertamento.
Consegna alla scuola del verbale di accertamento e riconoscimento benefici legge 104/92
Acquisizione della Diagnosi Funzionale da parte del Dirigente Scolastico
La stessa procedura vale per
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
aggravamento della disabilità
passaggio da un ciclo di istruzione all’altro
Per gli alunni che non devono rinnovare la certificazione, nel passaggio da un ordine di scuola
a quello successivo, le scuole dovranno comunque acquisire agli atti le sole diagnosi
funzionali aggiornate, la cui stesura compete alle UONPIA e ai medici specialistici.
I dettami della Legge 104/92
Il soggetto con disturbo dello spettro autistico autistico
rientra nella categoria di individuo diversamente abile
definito dalla Legge 104/92 come “…colui che presenta
una minorazione fisica,
psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa
di difficoltà di apprendimento, di relazione o di
integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di
svantaggio sociale o di emarginazione. La
persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in
suo favore in relazione alla natura e alla
consistenza della minorazione, alla capacità complessiva
individuale residua e alla efficacia delle terapie
riabilitative”
Attuazione della Legge 104/92 in
ambito scolastico
Stesura del Profilo Dinamico Funzionale
Redazione del Piano Educativo Individualizzato
Assegnazione delle risorse di sostegno e integrazione
del sostegno con un assistente per
l’autonomia o per la comunicazione.
“Linee
guida a cura dell’Istituto superiore di
sanità, per il trattamento dei disturbi dello spettro
autistico nei bambini e negli adolescenti” (ottobre
2011)
Affrontano gli aspetti clinici del trattamento dei
Disturbi dello spettro autistico e sono la necessaria
premessa per il documento di indirizzo della
Conferenza Unificata
Protocollo di intesa MIUR-Ministero
della salute del 12 luglio 2012
In particolare, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si
impegna a:

promuovere la costituzione di reti di scuole per migliorare la qualità
dell’inclusione scolastica

realizzare un sistema di rilevazione dei dati relativi agli alunni ed agli
studenti con disabilità e con disturbi evolutivi specifici, nonché al
personale della scuola impegnato nel processo di inclusione scolastica,
condivisibile con gli operatori ed i responsabili sanitari

potenziare e mettere in rete i CTS - Centri Territoriali di Supporto,
promuovendo il coordinamento con le Aziende Sanitarie;

favorire iniziative di formazione congiunta tra personale scolastico e
sanitario.
La Conferenza unificata del 22
novembre 2012
Accordo tra
il Governo, le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano, le Province, i Comuni e le
Comunità montane sulle “Linee di indirizzo per la
promozione ed il miglioramento della qualità e
dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel
settore dei Disturbi pervasivi dello sviluppo
(DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello
spettro autistico".
Il Piano di azioni della Conferenza
Unificata
Impegno urgente e concreto da parte delle Istituzioni,
centrali e regionali, in stretto raccordo con le
Associazioni dei familiari, per la promozione di:



Diagnosi tempestiva e presa in carico globale dei
soggetti autistici, con continuità durante l’intero
arco di vita
Rete integrata dei servizi sanitari, sociosanitari ed
educativi
Approccio multi professionale e multidisciplinare

Intervento abilitativo tempestivo, intensivo,
strutturato ed individualizzato
Aree di intervento della Conferenza
unificata
Il documento di indirizzo affronta nel dettaglio le seguenti principali aree:
L’approccio globale alla persona, intesa come titolare di diritti e portatrice di
bisogni e insieme potenzialità

L’esigenza di diffondere capillarmente i processi diagnostici precoci, proprio
perché l’autismo è una patologia precoce del sistema nervoso centrale e può
generare disabilità complessa

L’accessibilità e completezza della rete di servizi sanitari

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

L' integrazione delle dimensioni sanitaria, sociale, scolastica ed educativa
L’affermazione della indispensabile garanzia di continuità della presa in carico
per l’intero arco di vita della persona, con il progressivo adeguamento degli
interventi e dell’organizzazione degli spazi vitali
L’importanza, infine, della promozione e del potenziamento della ricerca mirate.
Alcuni metodi per il trattamento
dell'autismo
ABA
TEACCH
COMUNICAZIONE AUMENTATIVA
ALTERNATIVA
METODO FEURSTEIN
METODO ABA
ABA è l’acronimo di Applied Behavior Analysis
(tradotto in italiano con Analisi Comportamentale
Applicata) ed è la scienza applicata che deriva dalla
scienza di base conosciuta come Analisi del
Comportamento (Skinner, 1953).
COMPONENTI METODOLOGICHE
DEL METODO ABA
Discrete Trial Teaching (insegnamento per prove
discrete)
Natural Environmental Teaching
Verbal Behavior Teaching
(fonte www.abautismo.it)
Discrete Trial Teaching
Le DTT permettono di insegnare all'alunno diverse abilità
(cognitive, sociali, comunicative, di gioco, di autonomia) ma al
tempo stesso potenziano aspetti quali attenzione, motivazione,
discriminazione tra stimoli rilevanti, generalizzazione, rapporto
causa- effetto, comunicazione.
L’insegnamento per prove discrete è costituito
dall’apprendimento senza errori, ovvero, l’operatore dà un
aiuto all'alunno per impedirgli di sbagliare: questo gli consente
di apprendere nuove abilità senza sbagliare. Questo aiuto viene
via via ridotto fino ad arrivare a portare il bambino a svolgere
l’abilità autonomamente.
Natural Environmental Teaching
Consiste nello sfruttare e/o ricreare situazioni di vita quotidiana
per fornire opportunità di apprendimento all'allievo, partendo
dagli interessi e motivazioni dell'allievo stesso.
La caratteristica distintiva di questo tipo di insegnamento consiste
nel fatto che l’operatore segue la motivazione dell'allievo e
propone attività oggetto di insegnamento durante attività
altamente gradite all'allievo.
Avviene sostanzialmente durante attività di gioco e/o di vita
quotidiana durante le quali l’operatore, avendo chiari gli
obiettivi su cui sta lavorando, insegna le abilità target partendo
dalla motivazione dell'allievo.
Verbal Behavior Teaching
Il VBT Verbal Behavior Teaching è una procedura di insegnamento del comportamento
verbale che basa le proprie procedure sui principi proposti da Skinner nel libro “Verbal
Behavior” (1957). L’analisi de linguaggio proposta da Skinner in questo libro è un’analisi
funzionale del linguaggio, ovvero Skinner considera il linguaggio al pari di qualsiasi altro
comportamento che può pertanto essere analizzato sulla base della contingenza a tre
termini, cioè della relazione tra antecedente, comportamento e conseguenza.
Ciò che interessa a Skinner non è quindi tanto ciò che il bambino pronuncia e come lo
pronuncia quanto la funzione che quello specifico comportamento verbale ha: (ottenere
qualcosa di gradito, ricevere un rinforzatore sociale ecc..) e in risposta a quale antecedente
viene emesso.
Su questa base Skinner identifica diversi operanti verbali, tra cui: Il mand (il bambino ha fame
chiede il biscotto e ottiene come conseguenza la consegna del rinforzatore); l’ecoico (il
bambino ripete ciò che l’adulto dice e riceve come conseguenza il rinforzatore sociale
l’adulto dice “biscotto” il bambino ripete “biscotto”) tact (il bambino vede un oggetto, lo
denomina e riceve come conseguenza il rinforzatore sociale per esempio vede un biscotto e
dice “biscotto” ma non lo vuole) e l’intraverbale (il bambino risponde a una domanda
posta da un’altra persona per esempio che cosa mangi a colazione? E dice “biscotto).
Il metodo TEACCH
E' l'acronimo di Treatment and Education of Autistic and
Communication Handicapped Children e nasce nella
Carolina del Nord come programma per la presa in carico
globale di un individuo disabile per tutta la durata della
vita.

Utilizza tecniche comportamentali come il rinforzo, ma è
soprattutto basato sul principio di modificare l’ambiente
in modo da facilitare l'apprendimento.

Sua finalità è lo sviluppo dell'autonomia nella vita
personale, sociale e lavorativa, attraverso lo sviluppo delle
potenzialità
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Principi fondanti del metodo teacch
Collaborazione della famiglia
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Sfruttamento dei punti di forza dell'allievo
Successi conseguiti grazie alle “abilità emergenti”
Sfruttamento del canale visuo-spaziale o del canale
percettivo prevalente nel soggetto autistico

Elaborazione strettamente individuale del
programma educativo
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
Strategie del metodo TEACCH
Strutturazione dello spazio
Strutturazione del tempo
Strutturazione del materiale di lavoro
Rinforzo/gratificazione concreta
Aiuto (di tipo fisico, visuale, verbale)
Prevenzione del comportamento-problema
Generalizzazione dell'apprendimento
COMUNICAZIONE AUMENTATIVA
ALTERNATIVA
E' il metodo di insegnamento volto a semplificare ed incrementare la
comunicazione attraverso il ricorso a canali comunicativi differenti
dal linguaggio orale e dalla scrittura.
Aumentativa allude al fatto che la comunicazione parte dall'analisi
delle competenze del soggetto e le incrementa (vocalizzazioni,
linguaggio verbale esistente, linguaggio del corpo e prossemico).
Alternativa allude al fatto che ricorre ad ausili tecnologici attraverso
strategie flessibili pensate su misura della persona autistica.
I dieci step del programma della
CAA
Primo step: contesto di vita
Secondo step: focalizzazione delle abilità esistenti
Terzo step: strutturazione di un ambiente facilitante specifico
Quarto step: creazione di routines
Quinto step: utilizzare la CAA sia in entrata che in uscita
Sesto step offrire opportunità di effettuare delle scelte
Settimo step sviluppare il “si” ed il “no”
Ottavo step: affinare un sistema di indicazione/puntamento
Nono step costruire, condividere e aggiornare un vocabolario di immagini
Decimo step: sviluppare un sistema di comunicazione multimodale “su
misura”
Gli In Book
Gli IN-Book sono libri pensati per incrementare
l’attenzione da parte dell'allievo autistico. In essi
le parole vengono associate a simboli e possono
essere costruiti “su misura” degli allievi con
disabilità della comunicazione in modo che essi
possano trovare dei validi agganci ed
appassionarsi alla voce narrante. L'adulto deve
essere in grado di coinvolgere l'allievo nell'ascolto
del libro attraverso la lettura espressiva e l'uso delle
emozioni.
Il Metodo Feurstein
Si basa sul concetto di “Modificabilità Cognitiva
Strutturale”, secondo il quale gli esseri umani sono
passibili di modifiche in virtù di un intervento
affettivo-educativo. Tale intervento assume la
funzione di mediazione nei confronti degli stimoli
esterni, in modo tale che l'esposizione ad essi da
parte dell'essere umano generi in lui dei
cambiamenti positivi: si parla allora di Esperienza
di Apprendimento Mediato (E.A.M.)
Il Programma di Arricchimento
Strumentale
Il Metodo Feuerstein si basa sui concetti di riflessione non impulsiva, di
organizzazione e selezione dei dati e di flessibilità mentale, e mira a
rendere la persona "generatrice" di informazioni. L'assunto di fondo è
quello della modificabilità della struttura cognitiva di ogni essere umano.
Le modifiche dell'assetto cognitivo vengono ottenute tramite il Programma di
Arricchimento Strumentale (P.A.S.). Il P.A.S. Non è utilizzato solo per gli
allievi autistici ma trova applicazione nelle aziende, nelle scuole, nelle
famiglie, nei centri di riabilitazione, con gli anziani e nelle carceri.
Dalle teorie alla (buona) pratica
Uno di Studio di caso
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