Prevenire lo scompenso e le sue recidive Aspetti clinici e diagnosi dello Scompenso Cardiaco Tipi di Insufficienza Cardiaca • Acuta / cronica • Anterograda / retrograda – Inadeguato flusso ematico / accumulo di liquido a monte • Destra / sinistra – Sezione cardiaca inizialmente interessata • Bassa portata / alta portata • Sistolica / diastolica – Disfunzione sistolica con inadeguata eiezione VS – Disfunzione diastolica con inadeguato riempimento VS Definition of Heart Failure. Criteria 1 and 2 should be fulfilled in all cases 1. Symptoms of heart failure (at rest or during exercise) 2. Objective evidence of cardiac dysfunction (at rest) 3. Response to treatment directed towards heart failure (in cases where the diagnosis is in doubt) Remme & Swedberg, EHJ 2001;22:1527 Inquadramento del paziente •Raccogliere dettagliata descrizione dei sintomi •Effettuare accurata anamnesi con valutazione dei fattori di rischio •Eseguire esame obiettivo specifico Fattori precipitanti • Modificazioni terapia – Bassa compliance – Aumentato apporto salino – Insufficiente dose / mancata prescrizione • Diuretici • Vasodilatatori – Associazione farmaci con effetto inotropo negativo • Beta bloccanti • Calcioantagonisti • Antiaritmici – Associazione di antiaggreganti piastrinici • Aritmie • Ischemia miocardica acuta • Infezioni • Episodi embolici (embolia polmonare) Diagnosi clinica di Scompenso cardiaco SINTOMI SUGGESTIVI SEGNI TIPICI Tachicardia, III tono, Tachipnea Rantoli, Edemi, Versamento pleurico, Distensione giugulari, Epatomegalia RISPOSTA AL TRATTAMENTO EVIDENZA DI CARDIOPATIA Cardiomegalia Alterazioni EcoCG BNP ESC Guidelines. Eur Heart J 2008;29:2388–2442. Dispnea • Spiacevole sensazione di difficoltà a respirare • Riduzione del grado di attività fisica che ne determina la comparsa / impossibilità ad affrontare sforzi precedentemente tollerati • Gravità in base all’entità dello sforzo che ne determina la comparsa (classificazione NYHA) • Cause – Aumento pressioni capillari polmonari • Disfunzione diastolica / forme acute – Ipoperfusione relativa dei muscoli respiratori – Aumento resistenza e reattività vie aeree Dispnea Parossistica Notturna ed Asma Cardiaca • Risveglio di notte per sensazione di soffocamento con fame d’aria ed ansietà • Regressione dei sintomi con la posizione seduta, spesso sul bordo del letto • Stessi meccanismi dell’ortopnea ma con insrgenza più tardiva durante la notte e regressione più lenta – Ridotta stimolazione simpatica – Depressione centri respiratori • Spesso presenti fischi per broncospasmo (asma cardiaco) – Congestione mucosa bronchiale – Compressione dei piccoli bronchi dall’edema interstiziale Edema Polmonare Acuto: Sintomi ed Esame Obiettivo • Intensa dispnea, ad insorgenza rapida • Tachipnea • Ansietà • Tosse con espettorato schiumoso e/o striato di sangue • Posizione seduta con gambe penzoloni dal letto ed aggrappato ai bordi – Impiego mm respiratori accessori • Retrazione inspiratoria fosse sopraclaveari e spazi intercostali – Valori molto negativi di pressione intrapleurica per migliorare l’espansione polmonare Edema Polmonare Acuto: Obiettività Cute fredda, sudata e cianotica • Iperattività simpatica • Ipoperfusione tessutale Respirazione rumorosa • Rantoli a medie-grosse bolle udibili anche a distanza Auscultazione polmonare • Inizialmente: rantoli a piccole bolle alle basi • Successivamente: rantoli più grossolani estesi verso l’alto fino agli apici polmonari • Distribuzione dell’edema polmonare Auscultazione cardiaca • Toni tachicardici • Ritmo di galoppo • Rinforrzo 2o tono polmonare Meccanismi della dispnea nello SCC Drive respiratorio Ipossia/ Acidosi Recettori di stiramento DISPNEA Recettori di irritazione Stiffness polmonare Congestione polmonare: Edema bronchiale Edema interstiziale Edema alveolare INSUFFICIENZA VS: Gittata cardiaca Pressioni riempimento VS Pressione atriale sx Dispnea cardiaca cronica Scompenso cardiaco congestizio Restrizione polmonare gabbia toracica congestione ematica cardiomegalia versamento pleurico STIFFNESS POLMONARE congestione polmonare fibrosi polmonare edema interstiziale post-capillare PCW alveoli Classificazione della New York Heart Association Classe I Nessun sintomo a riposo e con attività superiore a quella comune Classe II Dispnea e/o astenia con attività di intensità simile a quella comune. Nessun sintomo a riposo Classe III Dispnea e/o astenia durante attività inferiori alle quotidiane. Nessun sintomo a riposo Classe IV Dispnea e/o astenia a riposo. Impossibilità ad affrontare qualsiasi attività fisica Diagnosi differenziale tra dispnea di origine cardiaca e bronchiale • Anamnesi • Tosse – Precede la dispnea nell’asma bronchiale ma non in quello cardiaco – Soprattutto se catarrale, determina riduzione della dispnea bronchiale • Ortopnea solo nella dispnea cardiaca • Torace iperespanso ed iperfonetico nell’asma bronchiale, spesso ipofonetico nella dispnea cardiaca • Rumori umidi caratteristici della dispnea cardiaca • Rx torace Sintomi dell’Insufficienza Cardiaca • Astenia e facile affaticabilità – Ipoperfusione muscolare scheletrica – Possibilità d’unico sintomo • Nicturia – notturno flusso renale plasmatico • Oliguria • Sintomi gastroenterici e da epatomegalia – Anoressia, nausea, tensione / gonfiore addominale (ipocondrio dx) • Sintomi cerebrali – Ipoperfusione delle fasi più avanzate – Confusione, disorientamento, deficit di memoria, ansietà, insonnia, stati di delirio, allucinazioni... Segni Cardiaci nell’Insufficienza Cardiaca • Cardiomegalia – Assente nella disfunzione diastolica e spesso nella forma acuta • Galoppo protodiastolico – Pressione atriale e P atrio-ventricolare velocità di riempimento protodiastolico con successiva brusca decelerazione • Soffio olosistolico da rigurgito mitralico • Soffio olosistolico da rigurgito tricuspidale • Accentuazione componente polmonare 2o tono Polsi Periferici nell’Insufficienza Cardiaca • Tachicardia • Ridotta ampiezza – Rapporto Pressione differenziale / pressione sistolica < 25%: indice cardiaco < 2.2 Lt/min/m2 • Polso alternante – Variazioni ampiezza del polso e pressione sistolica > 20 mm Hg – Diagnosi differenziale dal bigeminismo – Dovuto a reali variazioni della gettata sistolica • Variazioni del pre-carico • Variazioni dell’inotropismo Segni Polmonari nell’Insufficienza Cardiaca • Stasi polmonare – Rantoli crepitanti alle basi • Bilaterali / base destra / estensi verso l’alto • Lieve ottusità plessica – Ronchi e fischi, se coesiste congestione mucosa bronchiale – Diagnosi differenziali • Rantoli bronchial: modificati dai colpi di tosse • Rumori da sfregamento pleurico – Più frequentemente unilaterali – Cause • Edema interstiziale ma bassa sensibilità • Versamento pleurico – Bilaterale / destro – Trasudato per aumento pressione venosa polmonare e sistemica (duplice drenaggio vv pleuriche) Polso Venoso Giugulare • Valutazione sul lato destro del collo – Decorso rettilineo vv. giugulare interna - anonima cava superiore • Inclinazione di 45o del tronco • Pulsazione trasmessa apprezzabile al di sotto del m sterno-cleido-mastoideo – Normale < 4 cm dall’angolo sternale • Reflusso epato-giugulare – Compressione di 1’ dell’ipocondrio destro – Espansione vv del collo persistente anche dopo compressione – Congestione epatica ed incapacità VDx ad accogliere l’aumentato volume ematico Segni Clinici nell’Insufficienza Cardiaca • Epatomegalia – Generalmente precede gli edemi – Congestione epatica • Ascite – Segno tardivo • Edemi – Declivi e simmetrici / anasarca – Segno di accumulo di almeno 5 Lt di volume extracellulare in eccesso • Cachessia – Anoressia / malassorbimento / ipercatabolismo / citochine • Respiro di Cheyne-Stokes Sintomi e segni clinici d’insufficienza cardiaca • Basso valore diagnostico – Scarsa sensibilità • Elevato valore prognostico Accertamenti di routine per la diagnosi di SC definirne la causa (ESC guidelines) Accertamenti Diagnosi di scompenso cardiaco Necessari Sintomi tipici Di supporto +++ A sfavore +++ se assenti Segni tipici +++ + se assenti Risposte alla terapia dei sintomi e dei segni +++ +++ se assenti ECG Disfunzione cardiaca alla diagnostica per immagini (solitamente ecocardiografia) Rx del torace Emocromo Analisi ematochimiche e delle urine Diagnosi alternative o additive +++ se normale +++ +++ se assente Se congestione polmonare o cardiomegalia + se normale Patologie polmonari Anemia/ Policitemia secondaria Nefropatie o epatopatie/ diabete L’inquadramento diagnostico Indagini strumentali: • Elettrocardiogramma: –Non alterazioni specifiche, ma altamente sensibile. Se normale, nel 90% dei casi lo SC è improbabile • Ischemia • Ipertrofia VS/VD • BBS • Aritmie (++FA) Inquadramento diagnostico Radiografia del torace: Ingrandita OMBRA CARDIACA Nei limiti Presente CONGESTIONE del PICCOLO CIRCOLO Assente Presente Assente (in fase avanzata) VERSAMENTO PLEURICO SCOMPENSO probabile SCOMPENSO improbabile Natriuretic Peptides • Plasma concentrations of certain natriuretic peptides or their precursors, especially BNP and NT-proBNP, are helpful in the diagnosis of heart failure. • A low-normal concentration in an untreated patient makes heart failure unlikely as the cause of symptoms. • BNP and NT-proBNP have considerable prognostic potential, although evaluation of their role in treatment monitoring remains to be determined. ESC Guidelines on the diagnosis and treatment of CHF EHJ 2005 L’INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO DELLA DISPNEA BNP Consensus Algorithm “THE GREY ZONE” Maisel et al, European Journal of Heart Failure 2008;10:824–839. Relationship Between NYHA Class and BNP and NT-ProBNP 2500 BNP pg/mL 2000 NT-ProBNP 1500 1000 500 0 I II III NYHA classification IV McCullogh, Omland, Maisel. Rev Cardiovasc Med 2003 Haematology and biochemistry • Routine evaluation – Complete blood count (Hb, leukocytes, platelets), – S-electrolytes – S-creatinine – S-glucose – S-hepatic enzymes – Urinalysis. • To be considered – Tests of thyroid • Consider to exclude acute myocardial infarction in acute exacerbations – Myocardial specific enzyme analysis ESC Guidelines on the diagnosis and treatment of CHF EHJ 2005 Esami di Laboratorio • VES – Elevata nel 50% dei pazienti • Iposodiemia da diluizione • Ipokaliemia ed ipomagnesemia – Terapia diuretica • Iperkaliemia, ipermagnesemia – Insufficienza renale coesistente • creatininemia ed azotemia • transaminasemia, iperbilirubinemia – Congestione epatica fino all’insufficienza epatica Algorithm for Diagnosis of Chronic HF or LV Dysfunction Suspected LV dysfunction because of signs Suspected Heart Failure because of symptoms and signs Assess presence of cardiac disease by ECG, X-Ray or Natriuretic peptides (where available) Normal Heart Failure or LV dysfunction unlikely Tests abnormal Imaging by Echocardiography (Nuclear angiography or MRI where available) Normal Heart Failure or LV dysfunction unlikely Tests abnormal Assess etiology, degree, prceipitating factors and type of cardiac dysfunction Choose therapy Additional diagnostic tests where appropriate (e.g. coronary angiography) ESC Guidelines on the diagnosis and treatment of CHF EHJ 2005 Approfondimento diagnostico nel sospetto di SC ECOCARDIOGRAMMA: Può e deve fornire indicazioni sulla possibile eziologia dello Scompenso cardiaco – Cardiopatia ischemica – Cardiopatia ipertensiva – Valvulopatie – Cardiomiopatie primitive o secondarie • Ecocardiogramma: fornisce informazioni su morfologia e dinamica delle varie strutture cardiache. – – – – – Spessore e cinesi delle pareti ventricolari Dimensioni delle camere cardiache Struttura e dinamica valvolare Flussi intracardiaci Funzione globale sistolica e funzione diastolica del VS Scompenso cardiaco sistolico Frazione di Eiezione del Ventricolo Sinistro Normale: 55% Lievemente ridotta Moderatamente ridotta Gravemente ridotta Una FE normale non esclude uno scompenso cardiaco >5040-50% 30-40% <30% Scompenso cardiaco diastolico • Spesso (circa il 35%) è causa di dispnea, pur in presenza di una normale FE. • Precede la disfunzione sistolica • Da valutare soprattutto in: – pz con ipertrofia VS – Anziani – Obesi – Diabetici… Systolic vs. Diastolic HF • Diastolic impairment at rest is common if not universal in HF • Diastolic and systolic HF should not be considered as separate pathophysiological entities • Diastolic HF is often diagnosed when signs & symptoms of HF occur with a normal LVEF (PLVEF) • This condition is more common in the females and the elderly Swedberg et al., Eur Heart J. 2005;26:1115-40 Repeated echocardiography • Repeated echocardiography can be recommended in the follow-up of patients with heart failure only when there is an important change in the clinical status suggesting significant improvement or deterioration in cardiac function. Additional tests • Consider – Patients in whom resting Echo does not provide enough information – Patients with suspected coronary artery disease • Exams – Stress echocardiography – Nuclear cardiology – Magnetic resonance imaging – Pulmonary function tests – Exercise tests – Cardiac catheterization & coronary angiography Grazie per l’attenzione Stress echocardiography • Useful for the detection of: – Ischaemia reversible or persistent dysfunction – Viability of akinetic myocardium. • Responses to dobutamine infusion – Sustained contractile improvement – Appropriate flow reserve is, in the presence of stunning or non-transmural infarction. – Biphasic response – Blunted flow reserve is blunted – Suggests myocardial hibernation. • Indications – Although several non-controlled studies have shown that revascularisation can improve regional function, clinical status and survival in patients with a significant amount of hibernating myocardium, a systematic assessment of myocardial viability in patients with CAD and systolic HF cannot yet be recommended. Prognosis of LVD, with and without viable myocardium and/or revascularization after MI % with CV events 25 20% 20 20% 17% 15 10 6% 5 Sicari et al. EHJ 2001 307 pts, LV EF < 35%, FU 36 mts % with cardiac death Afridi et al. JACC 1998 318 pts, LV EF < 35%, FU 18 mts 19,3% 20 21% 17% 15 10 5 2,4% 0 0 Viability + Revascularization 25 Viability + Medical therapy Viability – Revascularization Viability – Medical therapy Nuclear cardiology • Accurate measurements of left and, to a lesser extent, right ventricular EF and cardiac volumes. • Reproducibility is better than with echocardiography. • Planar myocardial scintigraphy or single photon emission computed tomography (SPECT) can be performed at rest or during stress using infusion of different agents, such as thallium201 or 99m Tc sestamibi. • The presence and extent of ischaemia can be evaluated. • Although each of these imaging modalities may have certain diagnostic and prognostic value, the routine use of nuclear cardiology cannot be recommended. Cardiac Magnetic Resonance (CMR) • Highly accurate and reproducible imaging technique for the assessment of – Left and right ventricular volumes, – LV & RV global function – Regional wall motion – Myocardial thickness & thickening – Myocardial mass – Cardiac valves. • Well suited for detection of – Congenital defects, – Masses – Tumours – Valvular – Pericardial disease. Cardiac Magnetic Resonance (CMR) with paramagnetic contrast agents Study after bolus injection of a gadolinium-chelate • Myocardial perfusion at rest or during pharmacological stress • Delayed imaging (10-20 min after gadolinium injection) – Areas of delayed hyper-enhancement • Regions of acute infarction or chronic scar • Differentiation between full and partial-thickness scar – Differential diagnosis between contractile dysfunction due to loss of myocardium and stunning or hibernation. • Marked thinning of the myocardium is also likely to reflect extensive scar. Typical Contrast-Enhanced Images by MRI in a Short-Axis View (Upper Panels) and a Long-Axis View (Lower Panels) in 3 Patients Kim, R. J. et al. N Engl J Med 2000;343:1445-1453 Contrast-Enhanced Images Obtained by MRI in One Patient with Reversible Ventricular Dysfunction and One with Irreversible Ventricular Dysfunction No Hyper-enhancement Reversible dysfunction post-CABG Transmural Hyper-enhancement Irreversible dysfunction post-CABG Kim, R. J. et al. N Engl J Med 2000;343:1445-1453 CMR in patients with HF • Contraindications – Presence of metal in the eye or brain (clips or foreign bodies) – Cochlear implants – Most angioplasty stents are compatible – Pacemakers, defibrillators and other implanted medical devices • generally considered a contraindication to CMR but carefully selected cases have been imaged safely and effectively. – Major limitation: claustrophobia. • ‘Gold-standard’ of accuracy and reproducibility for the assessment of volumes, mass and wall motion • Less operator dependence compared to echocardiography • No radiation or and nephrotoxic contrast involved. • Expensive and relatively rare • In terms of practical management of most patients with heart failure, it has not been shown to be superior to echocardiography. Cardiopulmonary exercise test: Peak VO2 assessment • Of limited value for the diagnosis of heart failure. – A normal maximal exercise test in a patient not receiving treatment for HF excludes HF as a diagnosis. • Functional and treatment assessment • Prognostic stratification. – A peak VO2 < 10 ml/Kg/min high risk – Peak VO2 > 18 ml/Kg/min low risk – Values > 10 and < 18 mL/kg/min a "grey" zone of medium risk patients – Prognostic data for women are inadequate. Lack of prognostic value of Peak VO2 in pts with intermediate impairment of functional Capacity Corrà et al. Am Heart J 2002;143:418 Exercise test: Other measurements • Ventilatory response to exercise, VE/VCO2 slope – Independent prognostic value in chronic heart failure. – Superior to pVO2 in recent studies. • The 6-minute walk test – may provide useful prognostic information when walking distance is <300 meters. Unclear utility in the clinical setting. Invasive investigations • Invasive investigation is generally not required to establish the presence of chronic heart failure but may be important in elucidating the cause or to obtain prognostic information. • Three diagnostic tools may be helpful in different situations: coronary angiography, haemodynamic monitoring and endomyocardial biopsy. None of them is indicated as a routine procedure. Indications to coronary angiography • Acute or acutely decompensated chronic heart failure and in patients with severe heart failure who are not responding to initial treatment. • Angina pectoris or any other evidence of myocardial ischaemia not responding to appropriate anti-ischaemic treatment. – Revascularisation of hibernating or ischaemic myocardium in heart failure has not been shown to improve outcome in controlled trials. • Angiography can be used to exclude coronary artery disease when a diagnosis of idiopathic dilated cardiomyopathy is considered. • Refractory heart failure of unknown aetiology • Evidence of severe mitral regurgitation or aortic valve disease. Invasive investigations: Others • Hemodynamic monitoring – Patient hospitalized for cardiogenic shock or to direct treatment of patients with chronic heart failure not responding promptly to initial and appropriate treatment. – Routine right heart catheterisation should not be used to tailor chronic therapy. • Endomyocardial biopsy – May be useful in selected patients with unexplained (myocardial ischaemia excluded) heart failure. – May help to differentiate between constrictive and restrictive aetiologies. Other exams • Tests of neuroendocrine evaluations – Not recommended for diagnostic or prognostic purposes in individual patients • Holter monitoring – Of no value in the diagnosis of HF – It may detect and quantify the nature, frequency and duration of atrial and ventricular arrhythmias which could be causing or exacerbating symptoms of heart failure. – Holter recording should be restricted to patients with chronic heart failure and symptoms suggestive of an arrhythmia. Heart rate variability • Marker of autonomic balance – Increased sympathetic activation and reduced vagal stimulation in patients with heart failure. • The diagnostic and prognostic utility of this observation has been extensively investigated. • A correlation between time and frequency domain HRV measures and clinical and haemodynamic variables exists, and time domain variables can predict survival independently from clinical and haemodynamic data. • The value of this technology in clinical practice, however, still remains to be determined.