Duplicazioni: • Raddoppiamento di un tratto di cromosoma • La dimensione del tratto può variare in modo considerevole • Le duplicazioni eterozigoti danno origine ad anse non appaiate durante la meiosi simili a quelle viste per le delezioni e per questo possono essere visualizzate citologicamente Duplicazioni: Le due regioni duplicate possono essere adiacenti oppure una delle due puo’ trovarsi nella localizzazione normale e l’altra in una regione diversa dello stesso cromosoma o persino su un cromosoma diverso. Un organismo diploide contiene tre copie della regione cromosomica in questione. Le duplicazioni adiacenti possono essere in tandem (ABCBCD) oppure invertito (ABCCBD). Le analisi delle sequenze di DNA genomico hanno rivelato un alto livello di duplicazioni nell’uomo. Nella classe delle duplicazioni segmentali, le unità duplicate vanno da 10 a 50 Kilobasi di lunghezza, contengono interi geni e le regioni comprese tra questi geni. La maggior parte delle duplicazioni è dispersa, ma vi sono anche casi di duplicazioni in tandem. Altra caratteristica è che la dispersione delle unità duplicate è soprattutto all’interno dello stesso cromosoma, non tra i cromosomi. Le duplicazioni segmentali sembrano avere un ruolo importante come substrati per la ricombinazione omologa non allelica. La conseguenza dei crossing-over tra le duplicazioni segmentali sono I vari riarrangiamenti cromosomici. Le duplicazioni di certe regioni genetiche possono produrre fenotipi specifici e comportarsi come mutazioni geniche. ES: la mutazione dominante Bar sul cromosoma X di Drosophila determina un occhio stretto a forma di barra anziche’ovale come di norma. L’effetto e’ dovuto alla riduzione del numero di ocelli. Studi citologici condotti sui cromosomi politenici hanno dimostrato che il fenotipo Bar e’ causato da una duplicazione in tandem della regione cromosomica 16A, duplicazione originata, probabilmente da un crossover asimmetrico durante la meiosi. Durante la meiosi le regioni duplicate possono appaiarsi e il crossing over asimmetrico di tali regioni puo’ dar luogo alla triplicazione in tandem della regionecromosomica. Le anomalie associate con le duplicazioni possono essere attribuite allo sbilanciamento genico prodotto dalla copia in più di una particolare regione cromosomica Studi condotti sulle femmine omozigoti per Bar hanno dimostrato che l’appaiamento e il crossing over asimmetrici possono dar luogo a eventi di duplicazione multipli. Talvolta queste femmine producono una progenie con occhi estremamente piccoli, un fenotipo chiamato doppio Bar. Si e’ trovato che ogni individuo doppio Bar porta tre dosi della regione Bar (tre copie in tandem). Le anomalie associate con le duplicazioni possono essere attribuite allo sbilanciamento genico prodotto dalla copia in più di una particolare regione cromosomica Durante la meiosi le regioni duplicate possono appaiarsi e il crossing over asimmetrico di tali regioni puo’ dar luogo alla triplicazione in tandem della regione cromosomica. I gameti contenenti la delezione hanno prodotto zigoti non vitali, invece i gameti con la duplicazione hanno prodotto gli individui Bar che compaiono nella progenie. I maschi portatori della duplicazione Bar in emizigosi hanno occhi fortemente ridotti, le femmine eterozigoti contenenti una duplicazione Bar e un cromosoma normale, hanno occhi solo leggermente ridotti (mutazione a dominanza incompleta). Duplicazioni: La copia in piu’ originata da una duplicazione e’ libera di subire mutazioni geniche, dato che le funzioni essenziali sono fornite dall’altra copia. Il verificarsi di mutazioni in questa regione rende possibili fenomeni di divergenza funzionale dei geni duplicati, il che potrebbe risultare vantaggioso nell’evoluzione dei genomi. Esempio: le globine derivate da eventi di duplicazioni geniche di un tratto di DNA che hanno dato origine a prodotti genici diversi ma con funzioni correlate. Se la duplicazione è mantenuta nel genoma, il gene originale e il duplicato sono copie esatte l’uno dell’altro e quindi ridondanti. Entrambe le copie possono subire nuove mutazioni. La mutazione puo’ inattivare uno dei geni duplicati, che diventerà uno pseudogene e la funzione sarà mantenuta dall’altro. La mutazione puo’ alterare l’attività di una delle due proteina e il gene mutato puo’ acquisire una nuova funzione Un’altra possibilità è che la mutazione inattivi o alteri un elemento regolativo in ciascun duplicato. La funzione del gene originale viene divisa tra i duplicati, che si complementano tra di loro. Esempio: le globine derivate da eventi di duplicazioni geniche di un tratto di DNA che hanno dato origine a prodotti genici diversi ma con funzioni correlate. Emoglobina Feto 2(α)2(γ) Emoglobina adulto 2(α)2(β) (in meno del 2% 2(α)2(δ) La molecola dell’emoglobina adulta è un tetramero (4 subunita’) formato da due catene polipeptidiche α e due catene β, ciascuna legata a un gruppo eme. Il gene per la catena adulta α fa parte di un gruppo di cinque geni molto simili e si trova sul cromosoma 16; il gene per la catena β fa parte di un gruppo di sei geni e si trova sul cromosoma 11. Interessanti sono i geni γ che codificano per l’emoglobina fetale prodotta negli ultimi sette mesi del periodo fetale. L’emoglobina fetale ha un’affinità per l’ossigeno superiore a quella dell’emoglobina dell’adulto; cio’permette al feto di estrarre ossigeno dal sangue della madre attraverso la placenta. Alla nascita l’espressione della catena adulta β rimpiazza la γ e viene prodotta anche una piccola quantità dell’emoglobina δ. Una stessa persona produce tipi diversi di emoglobina nelle diverse fasi del ciclo vitale e le differenze tra i tipi dipendono da differenze nelle subunita’ componenti. Emoglobina Feto 2(α)2(γ) Emoglobina adulto 2(α)2(β) (in meno del 2% 2(α)2(δ) La struttura delle diverse subunita’ e’ determinata da geni differenti alcuni dei quali sono associati sullo stesso cromosoma, altri no. d Emoglobina Feto 2(α)2(γ) Emoglobina adulto 2(α)2(β) (in meno del 2% 2(α)2(δ)