I Disturbi Specifici dell’Apprendimento Strategie e Modalità di Intervento a Scuola Dr.Marcelli Antonella - NPI CENTRO DI NEUROPSICOLOGIA CLINICA DELL'ETA' EVOLUTIVAEVOLUTIVA-ASUR ZONA 11-IST.IRIDEIST.IRIDE-UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI URBINO “CARLO BO” BO” I Disturbi dell’Apprendimento (12-16% della popolazione scolastica) Deficit sensoriali Disturbi affettivi Deficit cognitivi Svantaggio socioculturale Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) 3-4% LE DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO COSTITUISCONO: • Uno dei segnali di disagio più diffusi in età evolutiva • Una delle principali motivazioni di richiesta di consultazione presso i Servizi di Neuropsichiatria Infantile • Un elemento di rischio per il benessere del bambino DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Caratteristica principale di questa “categoria nosografica”: “specificità” Riguarda specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, intatto il funzionamento intellettivo generale. Consensus Conference promossa da Associazione Italiana Dislessia (2007) DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Criterio fondamentale per diagnosi di DSA “discrepanza” • Abilità nel dominio specifico interessato deficitaria in rapporto alle attese per età e/o classe frequentata • Intelligenza generale adeguata per età cronologica DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO “Discrepanza” • La compromissione dell'abilità specifica deve essere significativa, cioè inferiore a -2 d.s. dai valori normativi attesi per l'età o la classe frequentata • Il livello intellettivo deve essere nei limiti di norma, con un Q.I. non inferiore a -1 d.s. (QIT 85) rispetto ai valori medi attesi per l'età Raccomandazione Non fare diagnosi prima di due anni di regolare scolarizzazione per Dislessia e Disortografia e di tre anni per Discalculia. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Altri criteri utili per la definizione dei DSA: • Carattere “evolutivo” • Diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell'abilità in questione • Quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbilità), con conseguente marcata eterogeneità dei profili funzionali e di espressività dei DSA • Carattere neurobiologico delle anomalie • Il disturbo deve comportare un impatto significativo e negativo per l'adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana DSA: FUNZIONI COGNITIVE Possono essere associati a • Ritardo neuromotorio già nel 1° anno di vita Comuni problemi neuropsicologici DSA • Coordinamento visuo-motorio • Organizzazione spazio-temporale • Sviluppo del pensiero • Memoria e attenzione DSA: FUNZIONI COGNITIVE Possono prevedere disfunzioni in • • • • • • Funzioni esecutive Attenzione Memoria di lavoro Consapevolezza fonologica Metacognizione Velocità di elaborazione DISTURBI ASSOCIATI • Disturbi emotivi (ansia, insicurezza, labilità emotiva, depressione minore e disturbi del comportamento) • Tali disturbi psicopatologici possono essere internalizzati od esternalizzati ed assumono un significato reattivo DEFICIT COGNITIVI ASSOCIATI Deficit di Apprendimento Implicito Incapacità nell'automatizzare abilità elementari di natura motoria e cognitiva APPRENDIMENTO IMPLICITO Facilitazione, miglioramento nella prestazione in compiti percettivi, cognitivi e motori, senza un consapevole riferimento ad esperienze precedenti Avviene in modo accidentale • Non è consapevole • Non risente dell'allenamento • Non fa ricorso a conoscenze precedentemente acquisite • È preservato nei pazienti amnesici I Disturbi Specifici dell’Apprendimento si manifestano in soggetti normodotati (con normali capacità intellettive e sociali); derivano da una peculiare architettura neurobiologica, di natura congenita ed ereditabile; non sono guaribili, ma è possibile modificare le conseguenze funzionali del disturbo attraverso adeguate misure didattiche ed educative; provocano difficoltà nell’acquisizione e nella stabilizzazione di alcuni processi di identificazione e di scrittura delle parole e dei numeri I DSA sono dovuti a deficit nelle attività di transcodifica fonema-grafema tali da rendere impossibile la automatizzazione dei processi di letto-scrittura: • Processi automatici: attività eseguite in modo rapido e preciso, inconsciamente, senza bisogno di una programmazione consapevole e di controllo durante l’esecuzione; • Processi controllati: sono attentivi e consci, richiedono una programmazione specifica e controllo durante l’esecuzione, comportano alto dispendio di risorse; L’alunno con DSA può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e la sua energia, poiché non può farlo in maniera automatica Dislessia deficit di velocità e accuratezza nella lettura Disortografia deficit nell’apprendimento delle regole ortografiche DSA Disgrafia difficoltà esecutiva del tratto grafico Discalculia disturbo nell’area del numero e del calcolo La Dislessia Evolutiva La dislessia è un disturbo della lettura che si manifesta in individui in età evolutiva privi di deficit neurologici, cognitivi, sensoriali e relazionali e che hanno usufruito di normali opportunità educative e scolastiche Più precisamente la dislessia è la difficoltà del controllo del codice scritto, difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente Esempi di errori più frequenti in lettura: Perdita della riga e salto della parola in lettura; Inadeguata padronanza fonologica generale; Confusione e sostituzione di lettere visivamente simili (p/b; d/b; q/p; g/q…); Sostituzione di suoni simili (p/b; d/t; f/v; m/n..); Inversione della sequenza di lettere all’interno della parola (capra/carpa) La disortografia Difficoltà specifica nei processi di codifica che implicano la trasformazione di stringhe di fonemi in stringhe di grafemi Presenza di errori ortografici significativa sia in relazione al numero che alla tipologia Errori ortografici: • fonologici (volpe/folpe; pesce/pese); • non fonologici (scuola/squola; lascia/l’ascia); • omissioni o aggiunte di accenti e doppie La disgrafia Difficoltà nella realizzazione di pattern motori tanto che la scrittura risulta spesso indecifrabile anche per lo stesso autore: • pressione debole o eccessiva in scrittura; • macro o micrografia; • discontinuità nel gesto (interruzioni del tratto); • orientamento improprio del tracciato nel foglio; • inesatta legatura tra i segni; • distanza tra le parole eccessiva o ridotta La discalculia Disturbo nel sistema di elaborazione e processazione numerica e nel sistema del calcolo con compromissione delle abilità aritmetiche che implicano automatizzazione delle procedure di base: • scrittura e lettura dei numeri; • memorizzazione delle tabelline; • esecuzione delle procedure di calcolo Altre manifestazioni del disturbo: Disnomia (difficoltà di accesso lessicale); Distraibilità (difficoltà a selezionare gli stimoli); Problemi di elaborazione linguistica (manca l’automatismo nella decodifica di suoni in significati); Problemi di ordine sequenziale (azioni, alfabeto, giorni, mesi, conteggio numerico) e scarso senso del tempo; Secondo il DSM-IV* i Disturbi Specifici dell’Apprendimento vengono diagnosticati quando “ i risultati ottenuti dal bambino in test standardizzati, somministrati individualmente, su lettura, calcolo o espressione scritta risultano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all’età, all’istruzione e al livello di intelligenza. Essi interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, di calcolo o di scrittura " * 1996, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (IV Ed.) DSM-IV, MASSON- Milano Cosa fare in classe in presenza di un alunno con DSA: Riferimenti Legislativi e Strategie di Intervento Decidere insieme quali interventi adottare nel caso di verifiche ed interrogazioni Nel caso di trasferimento di scuola o passaggio di grado, comunicare tutte le informazioni ai nuovi insegnanti L’ambiente • • • • Cercare di organizzare lo spazio in modo intenzionale, con punti di riferimento precisi, avendo chiaro che anche lo spazio insegna e stimola l’apprendimento Lo spazio dovrebbe garantire sia l’attività individuale che l’attività di reciproco aiuto. La forte caratterizzazione degli spazi favorisce attività di rappresentazione e simbolizzazione Le pareti non sono neutre ma possono parlare, insegnare, rinforzare, suggerire……….. COME INSEGNARE LE ABILITA’ DI STUDIO: Predisporre periodicamente percorsi sulle abilità di studio, sulle tecniche del prendere appunti, sulla preparazione di mappe concettuali, di schemi, sulle sottolineature Programmare le interrogazioni perché ciò responsabilizza e dà fiducia in se stessi Far prendere appunti in classe, mostrare schemi e far preparare schemi con una certa costanza Fare in modo che i ragazzi si confrontino sui propri metodi di studio COME INSEGNARE LE ABILITA’ DI STUDIO: Predisporre periodicamente percorsi sulle abilità di studio, sulle tecniche del prendere appunti, sulla preparazione di mappe concettuali, di schemi, sulle sottolineature Programmare le interrogazioni perché ciò responsabilizza e dà fiducia in se stessi Far prendere appunti in classe, mostrare schemi e far preparare schemi con una certa costanza Fare in modo che i ragazzi si confrontino sui propri metodi di studio Avvisare 10 min. prima di interrogare per dare il tempo di prepararsi psicologicamente Usare materiale audiovisivo e tutti i sussidi possibili (cd, computer, registratore); OGNUNO HA UN DIVERSO STILE D’APPRENDIMENTO Richiedere tempi di attenzione contenuti facendo riposare 5 min. tra un’attività e l’altra Proporre spesso l’apprendimento cooperativo: oltre ad essere un ottimo strumento per lo sviluppo cognitivo, è estremamente motivante Fare in modo che ciò che deve essere studiato a casa sia stato prima compreso e chiarito in classe. Per gli alunni dislessici non si può prevedere la stessa “quantità” di esercizi e materiale di studio a casa e a scuola previsto per il resto della classe il ciclo medie e superiori • • Pareti attrezzate:spazi con riferimenti visivi per la lingua, la matematica, la storia, la geografia……. Qualsiasi età abbiano i tuoi alunni, munisci sempre la tua aula di un orologio grande e leggibile, di differenti calendari, datari e cartine geografiche molto chiare Nella quotidianità della vita scolastica………… 1.Assicurati che le cose scritte alla lavagna per essere copiate rimangano fino a che tutti gli alunni abbiano copiato 2.Scrivi sempre in stampato maiuscolo, ricordando che i dislessici, generalmente, non capiscono il corsivo degli altri e neanche il loro 3.Controlla, tutte le volte che puoi, passando tra i banchi, che ogni cosa sia stata copiata correttamente su quaderni e diari, anche se i ragazzi sono grandi! Non darlo per scontato e sappi che il tuo controllo sarà uno stimolo alla correttezza e precisione 4.Non umiliare i tuoi alunni disgrafici mettendo in rilievo la loro cattiva grafia, piuttosto adotta percorsi di lavoro che migliorino la loro coordinazione oculo-manuale e l’impostazione del segno grafico 5.Ricorda che i dislessici impareranno ad usare gli ausili per sopperire alle loro difficoltà, quindi incoraggiarli ad usare la tastiera e a scrivere al computer sia a casa che a scuola 6.Incoraggia l’uso del correttore ortografico 7.Incoraggia l’uso del registratore per sollecitare la verbalizzazione delle idee principali: la verbalizzazione è importantissima per la formazione del pensiero 8.Rispetta i tempi dell’apprendimento seleziona oculatamente i contenuti delle materie delle quali ti occupi, privilegiando i concetti alla quantità dei contenuti; i libri di testo, alle volte, sono troppo ampi! 9.Cerca di motivare costantemente i tuoi alunni senza creare un vizioso circuito spiegazione-studio-interrogazione-voto Non essere avaro di gratificazioni ed usa il rinforzo come strumento usuale 10.Favorisci occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle proprie difficoltà e delle proprie diversità L’apprendimento delle lingue straniere Un dislessico può imparare a parlare una lingua straniera con la stessa facilità di un non dislessico anche se comporta una maggiore difficoltà Il dislessico spende energie impegnandosi a collegare i suoni con le lettere della lingua italiana, che ha solo 21 lettere nell’alfabeto, due suoni per vocali e/o e i digrammi e trigrammi (ci, ce, ghi, ghe, gli, sce, sci, gn, schi, sche) In tutto sono 33 concordanze tra grafema/fonema+ consonanti doppie Nella lingua inglese, invece, ci sono 26 lettere dell’alfabeto, 45 suoni diversi nella pronuncia + 150 modi di scrivere tali suoni Dunque …… se un dislessico deve imparare una seconda lingua, meglio una con una base latina, perché la scrittura è più “trasparente” Se deve imparare l’inglese è opportuno puntare sulla lingua parlata Interventi dalla Scuola Primaria in poi CIÒ CHE NON È MODIFICABILE CON L’INSEGNAMENTO E L’APPRENDIMENTO VA “COMPENSATO”CON L’USO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE Proposta di un’antologia di Strumenti Compensativi (A CURA DEL Prof. Giacomo Stella) Normativa di riferimento D.P.R. 275/99 Legge 53/03 Nota MIUR 4099/A/4 del 5.10.04 Nota MIUR 26/A 4°° del 5.01.05 Nota MIUR 1787 del 1.03.05 Nota MIUR 4798/A4a del 27.07.05 O.M. n°° 22 del 20.02.2006 Strumenti compensativi: mezzi che consentono al ragazzo di ridurre gli effetti della sua disabilità Videoscrittura con correttore e predittore ortografico Formulari tabelle con formule e misure; schema dei tempi verbali Scanner trasferisce in video pagine di libro per poi ascoltarle in voce Sintesi vocale trasforma il parlato continuo in videoscrittura Enciclopedia multimediale Traduttore automatico software in grado di tradurre testi in lingue diverse Audioregistratore consente di registrare le lezioni anziché prendere appunti Calcolatrice Libro parlato ABILITARE Nel caso dei D.S.A si deve parlare di abilitazione in quanto il disordine è innato e non si può parlare di perdita quanto di assenza di determinate abilità .L'abilitazione passa attraverso l'educazione e risulta fondamentale tener presente che l'obiettivo dell' intervento non sarà la guarigione quanto la riduzione della disabilità nei suoi effetti pratici di acquisizione delle competenze di letto -scrittura -calcolo Come intervenire sulla Dislessia Si può procedere attraverso due tipi di training: L’impiego delle misure compensative così come previsto dalla Nota MIUR 4099/A/4 del 5.10.04 non solo permette all’alunno con disabilità di apprendimento di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo ma contribuisce alla costruzione di competenze più evolute, apportando un vantaggio cognitivo oltre che operativo tuttavia, non modifica alcune caratteristiche tipiche del soggetto con DSA, come ad esempio la lentezza operativa Misure dispensative: modificazioni nell’espletamento dell’attività scolastica Dispensare dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline; Prediligere prove orali invece che scritte o attribuire alle verifiche orali un peso maggiore in sede di valutazione finale; Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte o riduzione della lunghezza della prova (verifiche strutturate e chiare: brevi items a scelta multipla); Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma; Organizzazione di interrogazioni programmate; Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta; Perseguire l’apprendimento delle lingue straniere in forma orale, con la possibilità di utilizzare qualsiasi supporto per quella scritta Incentivare modalità di apprendimento visive (Visual Thinking): Favorire l’utilizzo dei dispositivi extratestuali: titolo, sommario, immagini, didascalie; Tradurre i concetti astratti in immagini concrete; Favorire la rappresentazione visiva del problema; Incentivare lo studio attraverso la realizzazione di schemi, mappe e scalette di parole-chiave, di cui avvalersi anche durante le interrogazioni; Apprendimento cooperativo: Favorire il lavoro di gruppo o in coppia per evitare che il peso del compito gravi sul singolo e consentire una suddivisione del lavoro idonea alle singole competenze; Il ragazzo con DSA potrà avvalersi della lettura da parte del compagno e concentrarsi sull’elaborazione delle informazioni; Il lavoro cooperativo favorisce l’impiego di strategie di controllo e monitoraggio della comprensione, così come il coinvolgimento emotivo attenua l’ansia dovuta alla prova e sviluppa la creatività Strategie utili a favorire l’apprendimento: Introdurre la spiegazione attraverso un’anticipazione dei punti che si svilupperanno (priming semantico); Creare aspettative rispetto all’argomento; Sollecitare le conoscenze precedenti: lessicali (inerenti all’argomento) e generali (riguardanti la conoscenza del mondo) per contestualizzare le informazioni; Favorire i collegamenti tra conoscenze; Operare semplificazioni testuali: alleggerire il carico informativo; Favorire il ragionamento metacognitivo, ovvero il controllo e la consapevolezza dei propri atti mentali, perché questi risultino finalizzati allo svolgimento del compito (analisi della domanda, scansione del problema in fasi, analisi degli errori..); Insegnare metodologie di studio che aiutino a focalizzare l’attenzione sui contenuti salienti (uso delle sottolineature e del colore); Organizzare momenti di ripasso in aula per sedimentare le conoscenze; Riconoscere la dislessia Significa riconoscere che: • quel ragazzo non è pigro, non è svogliato, non è poco intelligente • le difficoltà non dipendono da uno scarso impegno, ma da una disabilità specifica; Conoscere il disturbo e accettare che alcune caratteristiche non si modificheranno … ma anche impegnarsi per garantire al ragazzo pari opportunità formative ed evitare il disagio psicologico conseguente all’insuccesso scolastico Grazie per l’attenzione