La Juve soffre ma vince: battuto 2-1 il Lione raggiunta la semifinale Decidono il gol di Pirlo e la rete fortunosa di Marchisio. A pag. 10 Il nuovo eekend CANADA’S ITALIAN LANGUAGE DAILY w l e d e n o Edizi $1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 70 www.corriere.com Venerdi 11 Aprile 2014 No del Senato al giorno per Papa Wojtyla Il progetto di legge è stato presentato nel 2011, la maggioranza conservatrice non riesce ad approvarlo TORONTO - A circa tre anni dalla presentazione alla House of Commons, la legge che prevede di istituire a livello nazionale il 2 aprile come la giornata dedicata a Giovanni Paolo II è ferma al Senato. E se in Ontario il parlamento provinciale ha già approvato una norma simile, a Ottawa le spaccature tra i conservatori ne hanno bloccato la corsa. f ARTICOLO A PAGINA 3 Cocaina e minacce, arrestato Brazeau f ARTICOLO A PAG. 3 L’aula del Senato vuota a Parliament Hill IL LUTTO L'EDITORE Ottawa piange la scomparsa di Flaherty «Le condoglianze alla famiglia» L’ex ministro delle Finanze muore a 64 anni in seguito a un attacco cardiaco TORONTO - Jim Flaherty è morto ieri all’età di 64 anni. L’ex ministro si era dimesso da poco dopo essere stato in carica nel più importante ministero del governo Harper negli ultimi 8 anni. Secondo le prime notizie iltrate da Ottawa Flaherty sarebbe morto in seguito a un attacco cardiaco. Negli ultimi anni aveva sofferto di problemi di salute. f ARTICOLO A PAG. 2 L’Onorevole Joe Volpe, Editore S ono rimasto personalmente sorpreso e scioccato dalla notizia della scomparsa di un ex collega parlamentare, l’onorevole Jim Flaherty. Si sapeva che non stava bene, però chiaramente nessuno tranne i suoi familiari più vicini erano al corrente di quale fosse il suo stato di salute. f SEGUE A PAG. 2 Il figlio morì in un incidente, genitori fanno causa alla Gm f ARTICOLO A PAG. 4 VENERDI 11 APRILE 2014 • CORRIERE CANADESE 2 LA SCOMPARSA Addio Flaherty, “ministro serio e uomo onesto” La causa della sua morte non è stata resa nota: negli ultimi mesi aveva sofferto di problemi alla pelle. Un mese fa le dimissioni dal dicastero delle Finanze per ritornare nel settore privato: lascia la moglie Christine Elliott e tre figli OTTAWA - È morto ieri nella sua casa di Ottawa l’ex ministro alle Finanze Jim Flaherty. La notizia è poi rimbalzata subito negli ambienti governativi lasciando scosso tutto il mondo della politica canadese. La causa della sua morte non è stata resa nota anche se ieri erano parecchie le speculazioni, soprattutto alla luce del suo addio al dicastero di qualche settimana prima. A quanto pare Flaherty sarebbe morto per un arresto cardiaco. Nel comunicato redatto dalla famiglia è scritto che “se n’è andato in pace”. Flaherty lascia una moglie, l’mpp dei progressisti conservatori dell’Ontario Christine Elliott e tre igli, John, Galen e Quinn. “Ci ha fatto molto piacere il fatto che sia stato sostenuto così tanto nella sua attività pubblica dai canadesi da Nord a Sud, da Est a Ovest e persino dai suoi colleghi internazionali” ha continuato il comunicato. La morte di Flaherty ha scosso Sopra, il ministro Jim Flaherty; sotto, la moglie Christine Elliott anche il mondo della politica: il question period è stato sospeso e lo stesso è avvenuto per l’assemblea dell’Ontario. E tutti si sono stretti in cordoglio alla famiglia. Il leader dell’Ndp Thomas Mulcair ha detto che lui e sua moglie «sono molto dispiaciuti per la perdita di un grande canadese». Il leader ndippino, quasi in lacrime, ha poi definito il suo rivale politico “uno straordinario servitore dello Stato”. Le reazioni degli altri mp non sono mancate nemmeno su Twitter. “Sono davvero triste di sentire che Jim Flaherty è morto: era un tenace e un politico serio che ha sempre fatto più di quanto era dovuto” ha twittato Bob Rae. Anche l’ex premier dell’Ontario Mike Harris ha ricordato Flaherty come «un uomo onesto e sincero... Mi piaceva proprio per questo». L’ex ministro alle Finanze aveva fatto un passo indietro e si era ritirato dalla politica dando le dimissioni dal dicastero lo scorso mese. Tra le ragioni c’era il suo imminente ritorno al settore pubblico. Il ministro non aveva precisato però la sua eventuale rinuncia alla poltrona di mp da qui alle elezioni del 2015. Ma soprattutto aveva nega- to che dietro alle sue dimissioni ci fossero dei motivi di salute. Flaherty però soffriva di un fastidiosissimo problema alla pelle, il pemfigoide bolloso di Lever una malattia dermatologica che si manifesta con la comparsa di bolle sul corpo. Proprio a causa questa malattia, era stato necessario somministrargli dei farmaci che lo avevano indebolito alterando anche il suo aspetto esteriore. Nel comunicato delle sue dimissioni da ministro però aveva aggiunto di essere molto vicino alla completa guarigione. Jim Flaherty era nato a Lachine, in Québec, il 30 di- cembre del 1949: dopo essere cresciuto nella provincia francofona, si era trasferito all’Università di Princeton dove aveva ottenuto un BA e una laurea in legge alla York University’s Osgoode Hall Law School. Era stato uno dei fondatori dello studio legale Flaherty Dow Elliott prima di partecipare alle elezioni politiche provinciali del 1990. Dopo una prima sconfitta, riuscì ad entrare in parlamento vincendo nel riding di Whitby-Ajax nel 1995 occupando diverse posizioni di rilievo nei ministeri del Lavoro, delle Finanze oltre al ruolo di vice premier. Come ministero delle Finanze federale Flaherty fece dei tagli alle tasse il suo cavallo di battaglia, partendo dalla riduzione dell1 per cento della Gst a cui fece seguito un altro ribasso nel 2008. Nel 2007, presentò il Registered Disability Savings Plan per aiutare i canadesi con problemi di disabilità ad avere una pensione e l’anno successivo portò il Tax-Free Saving Account. Flaherty non fu solo il ministro dei tagli: nel 2009, in piena recessione, stanziò miliardi a sostegno dell’Economia attraverso l’Economic Action Plan. Al momento delle sue dimissioni da ministro, Flaherty ringraziò i colleghi parlamentari, sua moglie e i suoi figli. «Viviamo nel miglior Paese del mondo - furono le sue parole - Io voglio che i canadesi sappiano che è stato un onore e un privilegio per me servirli e rappresentarli». IL SINDACO FORD L’EMITTENTE «Sono distrutto» Cbc in crisi annuncia 657 licenziamenti TORONTO - Dal sindaco di Toronto Rob Ford, al primo ministro Stephen Harper il mondo della politica si stringe intorno alla famiglia Flaherty dopo la morte del loro caro. “Sono distrutto dopo aver sentito della morte del mio caro amico Jim Flaherty - ha detto il primo cittadino Ford - Le mie preghiere vanno a Christine Elliott e alla famiglia. La famiglia Ford è davvero triste”. Anche il presidente e Ceo del Canadian Council of Chief Executive John Manley ha parlato di una grave perdita per l’intero Paese: «Il Canada ha perso un grande servitore del Paese - ha aggiunto - Un uomo che era rispettato in tutto il Paese e in tutto il mondo». Anche il leader provinciale dell’Ndp Andrea Horwath ha voluto ricordare il rivale politico: «L’impegno di Jim nel suo lavoro, con i suoi elettori gli hanno fatto guadagnare il rispetto da parte di tutti i colleghi politici di tutto il Canada sia al parlamento dell’Ontario sia alla House of Commons. Era un pregevole servitore dello Stato un buon uomo. Il mio cuore e i miei pensieri vanno a Christine Elliott e ai suoi tre figli in questo difficile momento”. Anche la rivale di Rob Ford alle prossime elezioni municipali si è unita al cordoglio. «Sono molto rattristata e scioccata dalla notizia della morte di Flaherty. I miei pensieri e le mie preghiere vanno alla famiglia. Era un uomo onesto». Alison Redford, ex premier dell’Alberta: «Sono davvero scossa per la morte di un buon amico, Jim Flaherty. Una grande perdita per il Canada». OTTAWA - Meno finanziamenti e perdite nelle entrate sono la causa dei tagli da 130 milioni do dollari decisi da Cbc/Radio Canada nel budget di quest’anno. Una decisione che comporterà 657 licenziamenti nei prossimi due anni e che escluderà il network dalla gara per aggiudicarsi i diritti per la trasmissione dei programmi sportivi. «Sono scelte molto difficile e tormentate che dovevano essere fatte e che sono state fatte» - ha detto il presidente e Ceo della Cbc Hubert T. Lacroix durante un incontro con lo staff. Lacroix ha dichiarato che la la Cbc non potrà più competere contro le reti private che hanno canali sportivi specializzati e diverse piattaforme. Ciò porterà a una «sostanziale riduzione» del dipartimento sportivo e una riduzione degli eventi di rilevanza nazionale, come per esempio le Olimpiadi. Tra i tagli, i servizi in inglese vedranno una riduzione nel budget da $82 milioni per un totale di 334 posti di lavoro in meno. Lacroix ha detto che il canale sta cercando delle soluzioni per proteggere la programmazione in prime time e per salvaguardare le regioni dai tagli. «Non siamo in grado di proteggere questi servizi primari come avremmo voluto. E i canadesi ne risentiranno». Anche la Radio sarà costretta a ridurre alcune delle sue perfomance live e alcuni show locali verranno cancellati o ridotti a show regionali. La perdita dei diritti a trasmettere l’hockey in Canada a favore della Rogers è stata una perdita significativa ma non è stata l’unica causa dei tagli an- mi ha aiutato a sfruttare “ Anna quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.” - Nancy R. il fatto che Anna possa parlare “ Amo in italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ Finalmente e amichevole che comprenda me e le mie esigenze.” - Dante R. Uomo di grande valore al servizio del Canada (segue dalla prima) Ci dispiace, anche perché era relativamente giovane. Sì, dal punto di visto partitico, abbiamo avuto occasioni di presentare dei pareri spesso divergenti sulle problematiche del giorno. Questo non toglie niente al fatto che si dedicava con tutte le sue energie al servizio del pubblico. Un valore, quest’ultimo, che nutre il senso di appartenenza agli ideali collettivi. Lui si è distinto sia a livello provinciale nei governi di Harris e Eves, sia al livello federale nei governi di Harper. Noi del Corriere Canadese ci uniamo per esprimere le nostre più sincere condoglianze alla famiglia Flaherty. L’Onorevole Joe Volpe nunciati ieri. La Cbc deve fare i conti con una perdita di $115 milioni di fondi federali negli ultimi tre anni: una cifra che è stata annunciata nel budget federale del 2012. Nel frattempo, le minori entrate pubblicitarie e l’incapacità ad attirare la fascia compresa tra i 25 e i 54 anni nelle programmazioni di punta, hanno sensibilmente ridotto le entrate. Le vendite pubblicitarie per Radio 2 e Espace Musique hanno fatto registrare delle performance inferiori portando a una perdita di $13 milioni. Contemporaneamente, l’aumento dei costi fissi di $42 milioni e i $30 milioni di fondi congelati dal governo federale hanno ulteriormente indebolito i conti dell’emittente. Tra gli altri cambiamenti va aggiunto che la televisione avrà soltanto una serie tv originale, che verrà sostituita con Best of the World. Il George Stroumboulopoulos Tonight, che sta per concludere 10 anni di repliche, non verrà rimpiazzato. Verranno poi soppressi i telegiornali notturni nel Nord e saranno accantonati i servizi di espansione nel mercato di London. 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Le contraddizioni di fondo di questa vicenda sono testimoniate dal fatto che il progetto di legge privato venne presentato dall’mp conservatore di Mississauga East-Cooksville, Wladyslaw Lizon, e cofirmato dal tory Ted Opitz, deputati di origine polacca che con questa mossa intendevano celebrare una figura che poteva trovare un consenso bipartisan, al di là degli steccati partitici. Vale la pena ricostruire velocemente l’iter parlamentare della legge. Il percorso del provvedimento alla Camera è abbastanza lento: basta pensare che dalla prima lettura, la pura e semplice presentazione avvenuta il 19 settembre del 2011, alla seconda lettura - quando cioè il documento è stato affrontato per la prima volta e inviato alla commissione della House of Commons - passarono quasi due anni, visto che la legge arrivò in commissione il 30 aprile del 2013. E questo, vale la pena ricordarlo, in una Camera dove il Partito Conservatore - di cui Lizon faceva parte - poteva contare su una schiacciante maggioranza e avrebbe potuto, volendo, dare al provvedimento una corsia preferenziale per una veloce approvazione. Nel voto in aula, fatto ancora più singolare, la legge ricevette un supporto pressoché unanime anche dal Partito Liberale, dal Bloc Québecois e da circa la metà dei deputati dell’Ndp. Il no alla legge, abbastanza blando a dire la verità, arrivò da Thomas Mulcair e altri 41 deputati del centrosinistra: il documento venne quindi trasmesso al Senato il 12 giugno 2013. La situazione a questo punto assunse i contorni della farsa quando nel luglio dello stesso anno l’allora ministro dell’Immigrazione Jason Kenney pensò bene di lanciare una petizione popolare a supporto della legge all’esame del Senato. Coca, minacce e aggressione: arrestato Brazeau Una legge proposta da un deputato conservatore, rallentata alla Camera e poi approvata dallo stesso partito e ora davanti al Senato dove i conservatori potevano contare su una larghissima maggioranza. I senatori conservatori, alzando le spalle alle richieste di Kenney, non hanno sentito l’urgenza di affrontare la questione e la legge continua a giacere nella Camera alta del parlamento canadese. Nel frattempo è stata lanciata una seconda petizione popolare, sponsorizzata da alcune associazioni laiche, questa volta per opporsi all’approvazione della legge. Chris Korvin-Kuczynski, presidente della Toronto-Warsaw Friendship Committee, ha nelle scorse settimane inviato una lettera ai senatori chiedendo di approvare la legge al più presto. Ottawa intanto si è fatta bruciare sui tempi da Queen’s Park, dove va ricordato che chi aveva presentato la legge faceva parte di un partito che non aveva la maggioranza in parlamento. C’è chi vorrebbe che l’approvazione arrivasse prima del 27 aprile, giorno in cui Wojtyla verrà canonizzato. Ma i tempi sono stretti e i conservatori sembrano avere altre priorità. f OPINIONE A PAGINA 5 IL SUPER-BUG Heartbleed, al via test sulla sicurezza OTTAWA - «È una catastrofe. In una scala di gravità da uno a dieci, è classiicabile come 11. La vera domanda è se qualcuno deliberatamente abbia inserito questo bug e abbia avuto due anni di libero accesso a tutto». È uno scenario da “Grande Fratello” quello che adombra Bruce Schneier, esperto di sicurezza statunitense che dal suo blog rilancia l’allerta su Heartbleed. Il super-bug ha reso vulnerabile il software di sicurezza OpenSSL usato da circa due terzi di siti al mondo per criptare le comunicazioni più delicate, anche quelle bancarie. Mentre in rete si moltiplicano i siti che permettono di veriicare se le piattaforme stanno provvedendo a rinforzare le proprie difese ma anche quelli che consentono di fare un check-up sicurezza in tempo reale. Anche in Canada la preoccupazione è alle stelle. «Il bug Heartbleed ha compromesso le chiavi segrete usate per crittografare il traico, i nomi e le password degli utenti, ma anche il contenuto delle comunicazioni spiega Bruce Schneier - Un utente malintenzionato può prendere anche 64 KB di memoria da un server. L’attacco non lascia trac- cia e può essere ripetuto. Qualsiasi cosa nella memoria è vulnerabile. Si deve presumere che tutto è compromesso», spiega Schneier che lancia poi una rilessione inquietante, soprattutto alla luce del Datagate: «La vera domanda è se qualcuno deliberatamente abbia inserito questo bug nel software OpenSSL e abbia avuto due anni di libero accesso a tutto. Penso sia avvenuto accidentalmente, ma non ne ho le prove». In attesta che la situazione sia più chiara, il consiglio degli esperti agli utenti è quello di cam- biare le password dei propri account, purché i siti interessati si siano già aggiornati mettendosi al riparo dal pericoloso bug e non risultino più vulnerabili. In questo senso un aiuto lo dà il blog americano Mashable.com che ha stilato una lista dettagliata, in continuo aggiornamento, delle piattaforme web interessate. Si scopre, ad esempio, che è necessario cambiare la password su Facebook, Yahoo, Tumblr e Gmail di Google, aziende che hanno provveduto ad aggiornare la sicurezza. È possibile anche fare un checkup sicurezza immediato. C’è ad esempio, uno strumento messo a disposizione da Filippo Valsorda, un esperto di sicurezza informatica italiano: su http://filippo.io/Heartbleed/ basta inserire l’indirizzo web di qualsiasi sito per vedere se è a rischio o no. Come riferisce lo stesso Valsorda, al momento le richieste di test viaggiano sulle 12mila al minuto. Invece, LastPass che normalmente aiuta gli utenti a memorizzare le password, ha messo a disposizione uno strumento per veriicare se i siti siano stati afetti da Heartbleed e se sia il caso di aggiornare le password. Il senatore conservatore Brazeau TORONTO - Aggressione, possesso di cocaina, minacce e violazione delle libertà vigilata. Sono queste le accuse che hanno portato all’arresto nella notte tra mercoledì e giovedì di Patrick Brazeau, il senatore conservatore sospeso dopo essere stato rinviato a giudizio lo scorso anno per un episodio analogo a quello dell’altra sera, con l’aggravante dell’accusa di molestie sessuali. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, intorno alle 4 di mattina è arrivata una telefonata al 911 da un vicino di casa preoccupato per le grida che stavano giungendo dall’appartamento del senatore conservatore. La polizia ha quindi fatto irruzione nella casa dell’esponente tory e ha trovato Brazeau chiaramente sotto l’efetto di sostanze stupefacenti mentre stava litigando violentemente con una donna. «Si tratta chiaramente di un episodio di violenza domestica», ha confermato un portavoce della polizia. Paradossalmente, il senatore dovrà essere in tribunale oggi per la prima seduta del processo relativo ai fatti dello scorso anno. Brazeau venne nominato al Senato da Stephen Harper nel 2008, il più giovane di una lunga serie di nomine efettuate dal primo ministro. Brazeau è anche coinvolto nello scandalo del rimborso spese al senato insieme ai compagni di partito Mike Dufy e Pamela Wallin. VENERDI 11 APRILE 2014 • CORRIERE CANADESE 4 CANADA CORNWALL Fredericton, chiude la clinica del dottor Morgentaler Muore il figlio, fanno causa alla GM Canada TORONTO - Il dolore per la perdita del iglio Nick di 22 anni è stato enorme per due genitori di Cornwall, una cittadina dell’Ontario. Il ragazzo è deceduto nel 2012 in uno scontro frontale mentre era alla guida della sua Saturn Ion del 2006. La coppia, che lo scorso 31 marzo ha ricevuto dalla Gm un avviso di richiamo per il veicolo ha deciso ora di intentare una causa contro il colosso automobilistico. La causa è in realtà una action class, in quanto la Gm Canada ha recentemente richiamato in tutto il mondo 1.6 milioni di veicoli, 235mila venduti in Canada: le auto hanno dei difetti all’interruttore di accensione e al servosterzo. Ricevere la lettera dalla Gm, a 22 mesi dalla tragica morte del iglio, è stato come riaprire una ferita per i coniugi Baker. Nella causa intentata contro la casa automobilistica a nome della famiglia di Nick Baker, gli avvocati dello studio legale di Ottawa Delaney sostengono che gli airbag della Saturn Ion non si sono aperti nel violento scontro e la Gm è colpevole di non aver risolto il problema con tempestività dal momento che questo difetto era conosciuto dalla costruttri- ce di veicoli molto prima dei richiami per correggere i difetti in questione. Lo studio Delaney sta lavoran- do su questa importante causa assieme allo studio Rochon Genova LLP di Toronto che ha già avuto a che fare con numerose “class action”. La causa deve essere ancora riconosciuta come “class action”: la General Motors, d’altro canto, ha afermato di non voler ancora rilasciare alcun commento. Ma non sono solo i genitori di Nick Baker a ritenere responsabile la Gm, numerose persone hanno intentato causa dopo il richiamo di 1.6 milioni di veicoli. Quella dei coniugi Baker è la terza “class action” che ha preso il via in Canada dopo il recente richiamo dei veicoli che è stato anche oggetto di una inchiesta da parte del Congresso degli Stati Uniti che deve far luce sul modo in cui i richiami sono stati gestiti. Lo scorso mese il Merchant Law group LLp ha intentato cause contro la causa automobilistica di Detroit in Ontario, in Quebec e in Saskatchewan: la Gm, a parer loro, avrebbe fuorviato i clienti circa i problemi di sicurezza nascondendo la verità. Già lo scorso 3 aprile lo studio legale Sutts, Stroberg, che ha sede a Windsor, ha intentato una causa simile a nome di tutte le persone che possedevano uno dei sette tipi di veicoli costruiti dalla Gm negli anni che vanno dal 2004 al 2007, incluso il modello Saturn Ion . TORONTO - La clinica Morgentaler di Fredericton chiude dopo 20 anni. La causa della chiusura della struttura sarebbe imputata a problemi economici: le donne che si rivolgono alla clinica per abortire non sono in grado di pagare per la procedura e i bilanci della clinica sono in rosso: non è più possibile fornire servizi, si legge nel comunicato stampa, che non vengono inanziati dal denaro pubblico. In New Brunswick l’aborto non è coperto dal medicare a meno che il medico non certiichi per iscritto che è necessario dal punto di vista medico: in questo caso viene eseguito da uno specialista in una struttura pubblica. Un aborto presso la Morgentaler Clinic costa dai 700 agli 850 dollari. Il fondatore della clinica, il dottor Morgentaler, che a partire dal 1967 si è battuto per il diritto delle donne ad abortire nel caso in cui non desideravano portare avanti le gravidanze, è morto lo scorso maggio. CRONACA “PROJECT WHEELER” Tenta di spingere uno sconosciuto sui binari, arrestato Raid della polizia nella Gta, 20 arresti TORONTO - È stato arrestato dalla polizia di Toronto Leslie Perault, 64 anni, accusato di aggressione e di aver messo in pericolo la vita di una persona. La scorsa domenica Perault avrebbe spinto un uomo in attesa del treno sui binari della metropolitana alla stazione di Main Street. L’aggressore, mentre le persone che si trovavano nelle vicinanze aiutavano la vittima a rialzarsi, è salito su un vagone in direzione ovest. La polizia aveva chiesto aiuto ai cittadini rendendo pubbliche le immagini delle telecamere di sicurezza che riprendevano Perault. ¬ Una persona è stata trasportata in ospedale per ricevere le cure necessarie dopo aver inalato fu- mi tossici causati da un incendio che è divampato in un edificio di Emmett Avenue, nelle vicinanze di Jane Street ed Eglinton Avenue West. Le fiamme si sono sviluppate al quarto piano del palazzo ma ancora non si conosce la causa. ¬La polizia di Chatham-Kent ha arrestato un uomo di 24 anni con l’accusa di aver aggredito un agente. L’intervento dei poliziotti è stato richiesto su Dufferin Avenue a Wallaceburg dai presenti, preoccupati dal giovane che era visibilmente sconvolto: questo ha poi sferrato un pugno ad uno degli agenti che però è riuscito a schivare il colpo. ¬ Attila Podlovics, 34 anni, è stato tratto in arresto dalla polizia di St. Thomas, in Ontario, in relazione al furto di apparecchi elettronici, giochi e film per un valore di 15mila dollari. Il furto della merce è avvenuta in una abitazione sulla Fifith Avenue. ¬ La polizia di Toronto chiede la collaborazione dei cittadini per riuscire a localizzare un uomo sui 60 anni che mercoledì scorso ha avvicinato un bambino di 8 anni nel cortile della scuola Duke of Connaught Junior and Senior Public School che si trova al 70 Woodfiled Road. L’uomo ha afferrato il bambino per il polso ma questo è riuscito a liberarsi e a correre da una insegnante. Chiunque abbia informazioni può telefonare al 416-808-5500. TORONTO - Una serie di raid condotti ieri mattina dalla polizia di Toronto in tutta la Gta hanno portato all’arresto di Thanh Tung Phan, 27 anni: l’accusa della quale dovrà rispondere è quella di omicidio di primo grado. La vittima, Peter Nguyen, 26 anni, è stata uccisa a colpi di pistola lo scorso 4 febbraio su Yonge Street. I raid sono stati condotti con agenti armati di tutto punto e cani poliziotto anche a Durham. La polizia di Durham ha afermato che in questi raid, organizzati nell’ambito del “Project Wheeler”, una indagine su un giro di armi, denaro e droga, le persone arrestate sono state 20: sembra che tra questi sospettati vi sia anche un ra- gazzo di 12 anni. Gli agenti hanno sequestrato materiale importante per le indagini su Flemingdon Park, nei pressi di Don Mills Road e Overlea Boulevard. 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Le paghe dei CEO canadesi, in media 7,9 milioni annui, sono 171 volte piu’ alte della media degli impiegati (Negli Stati Uniti - 354, in Gran Bretagna- 131). Il Presidente degli Stati Uniti, che presiede una economia di $16 triliardi, se la cava con uno stipendio di $400mila, mentre Thorsen Heins, ex -CEO della Black Berry Inc, si è portato a casa 22 milioni di dollari in un anno nero per la corporazione. Secondo una ricerca di William Lazonick della University of Massachusetts Lowell, presentata questa settimana a Toronto, alla conferenza dell’Institute of New Economy Thinking, i 500 top executives americani sono stati pagati in media $22.4 milioni nel 2012. Per rendersi conto dell’assurdità della situazione basti pensare che negli anni 80 quanto Nortel inventò le fibre ottiche il rapporto tra paga del CEO e dipendenti era di 20 a uno, un rapporto che secondo il famoso finanziere Americano J. Pierpont Morgan non doveva essere superato. Ma mentre le retribuzioni degli executives sono salite stratosfericamente le paghe dei dipendenti, lavoratori ed impiegati hanno subito la parabola inversa. Dal 1948 al 1983, quando ancora vigevano le famose regulations che limitavano eccessive disparità, compensi orari e produttività tenevano il passo. Quando le regulations furono cancellate, dal 1983 fino al 2012 e nonostante l’aumento del 100% di produttività, le paghe sono aumentate solo del 60%. In parole povere, i salariati sono diventati più poveri, con calo del potere d’acquisto delle famiglie. Il Canada è diventato un paese più ricco, ma il grosso del malloppo è finito nelle tasche dei famosi 86. La situazione è talmente scandalosa che non solo Papa Francesco solleva il tema continuamente, ma persino il Presidente Obama visitando il Papa ha voluto parlare della disuguaglianza tra ricchi e poveri e l’Unione Europea, la più grande economia del mondo, obbligherà le 10 000 società quotate in borsa a rivelare il rapporto di paga tra CEO e dipendenti. We are returning to the theme of economic disparity begun yesterday I n 2013, the Canadian economy grew by an anemic 1.7%; payrolls by 2.5%, exports by 1.4%;even investors claimed only a modest 6% increase. It seems that contrary to the Harper government claims, the economy was not managed that well. Still, the payrolls of Canadian CEOs don’t appear to have suffered that much – quite the contrary. The highest paid Canadian CEOs in 2013 saw salary increases of 52%. The salaries of these CEOs, running at an average of $7.9 million are 171 times higher than the average of their respective employees (in the USA 354 times higher; in Britain – 131 times higher). Meanwhile, the President of the United States, who presides over an economy whose GDP is valued at $16 trillion, struggled along with a mere $400,000. By comparison, Thorsen Heins, exCEO of Blackberry Inc, was paid $22 million in a truly black year for his company . According to a research study by William Lazonick of the University of Massachusetts Lowell presented in Toronto, at the Conference sponsored by the Insti- La Germania è una anomalia perché i consigli di supervisione delle società sono formati da azionisti e rappresentanti degli operai per cui nel 2012 la Volkswagen, nonostante un profitto stellare, ha ridotto del 20% la retribuzione del CEO. Altre voci cominciano a levarsi anche dai più avvertiti economisti che si rendono conto dell’assurdità di una situazione senza sbocco che se, per ora ha solo creato movimenti effimere tipo Occupy Wall Street. L’economista francese Thomas Piketty nel Libro, Capital in the Twenty First Century, sostiene la necessità di aumentare le tasse per i ricchi, preoccupato di salvare il capitalismo da se stesso e dalla bramosia che acceca chi è al sommo della piramide, distaccato dalla realtà del resto di noi. L’uno per cento, secondo Piketty, non può continuare a sedere sulle ricchezze accumulate. Per il governo Harper, con la fissazione che lo sviluppo economico equivale a vendere le risorse naturali senza tener conto dei danni all’ambiente e allo sviluppo economico nel lungo termine,il problema della disuguaglianza tra ricchi e poveri non sembra aver udienza. Harper si diletta in insignificanti ENGLISH VERSION The Obscenity of Unrestrained Greed tute of New Economy Thinking, the top 500 American CEOs were paid an average of $22.4 million in 2012. To get a better grasp of the absurdity of the situation, one need only recall that in the 1980s, when Nortel invented iber optic technology, the diference in pay between a chief executive and employees was in the range of 20 to one - a range that J.P. Morgan, an icon of American inancial history declared should never be surpassed. But while pays for executives have risen stratospherically, those of their employees have sufered an inverse parabolic drop. From 1948 to 1983, when the regulations limiting excessive disparities were still in efect, hourly pay and productivity kept pace. With the regulations annulled, between 1983 and 2012, and notwithstanding 100% increase in productivity, hourly pay increased by only 60%. Crudely put, purchasing power capacity measured per family dropped. As a country, Canada grew in wealth but the greatest portion of the goodies went into the accounts of its famous 86 richest citizens. The situation has reached such scandalous proportions that Pope Francis is not the only one who continues to raise the problem continuously. Even such a one as President Obama, on visiting the Pope, chose to address the issue of inequality between rich and poor. The European Union, the world’s biggest economy, is demanding that the 10 000 companies listed on its various Stock Exchanges report the diferences between its CEOs and their employees. Germany is a little bit of an anomaly because its companies’ Boards represent both shareholders and “workers”, as a result, in 2012, Volkswagen, despite stellar proits, reduced their CEO’s salary by 20%, considering the pay excessive. Other respected voices among economists are being raised against an absurd situation that with no solution in sight (even if for now it has simply generated passing movement like Occupy Wall Street) could easily create long term uncertainty and social instability. The French economist, Thomas Piketty, in his book, “Capital in the twenty First Century” goes further. For him, it is necessary to raise taxes on the rich in or- misure populiste che non costano nulla, specialmente ai ”suoi”, come la cosiddetta Fairness in Business un pacchetto di chiacchiere che suona bene ad un certo elettorato. Harper, presente alla riunione dei G 7 non ha visitato Papa Francesco come Obama. Ha preferito Kiev, in Ucraina, perché in Canada ci sono un milione di ucraini che votano. Papa Francesco non vota e le sue parole non sembrano essere benvenute su questa sponda dell’Atlantico. Odoardo Di Santo è un opinionista del Corriere. In passato è stato mpp dell’Ndp der to save Capitalism from itself and from that avaricious greed that blinds those who sit atop the pyramid so distant from the reality the rest of us experience. Piketty does not believe that the One Percent can sit on its accumulated, idle wealth for much longer, especially that which is inherited. It must be invested to develop the economy. For the Harper government, ixated as it is on the idea that economic development means selling of Natural Resources at give away prices without factoring in long-term environmental damage and economic sustainability, the argument of social inequality falls on deaf ears. Harper meanders among populist initiatives that cost nothing, especially to “his base”, such as the socalled “Fairness in Business” rhetoric, an empty drum that sounds sweetly to his electorate and does little else. Like Obama, Harper was present at the G7. Unlike Obama, he chose not to visit Pope Francis. He preferred Kiev, in Ukraine, because there are one million citizens of Ukrainian origin in Canada. They vote. Pope Francis only uses words, and these don’t seem to be welcome on this side of the Atlantic. La legge su Giovanni Paolo II snobbata da Harper e Senato L’Onorevole Joe Volpe, Editore A chi vuole infastidire Stephen Harper questa volta? Uno dei suoi mp, quasi tre anni fa, ha presentato una legge (C-266) alla Camera per designare il aprile come Pope John Paul II day. L’onore era giustiicato. Un mp di origine polacca e un collega conservatore erano gli sponsor. Non dovevano esserci intoppi. La personalità e la presenza del Papa erano state presenti a livello mondiale per più di 20 anni. È stato un individuo unico capace di superare le differenze razziali, culturali e religiose. Più di 6 milioni di persone parteciparono al suo funerale a Roma. Certo, era particolarmente speciale per il suo Paese d’origine: in quell’occasione vennero milioni di polacchi. Roma, una città grande quanto Toronto, venne chiusa al traico. La gente si spostava a piedi, senza problemi, senza furti, senza danni alla proprietà. Tre ore dopo il funerale, le strade erano già totalmente sgombrate. Harper era lì e poté vedere in prima persona. Grazie all’allora primo ministro Paul Martin, ebbe anche un posto speciale nella parte alta dell’altare eretto per la cerimonia fuori da San Pietro: una messa semplice, con una bara senza pretese. Avrebbe visto migliaia di vip da tutto il mondo assemblati di sotto tre ore prima l’inizio della mes- sa. Senza preoccupazioni per la sicurezza. Si sarebbe meravigliato delle migliaia di persone in Piazza San Pietro quattro ore prima della messa, o dei milioni di persone nelle piazze adiacenti che assistevano su schermi giganti. Quanto meno, Harper avrebbe potuto accogliere o incoraggiare l’iniziativa legislativa del colle- ga. Eppure, uno si chiede come è possibile che la legge ci abbia messo quasi 2 anni - dal settembre 2011 al giungo 2013 - per essere approvata alla Camera. La legge giace ora abbandonata e ignorata al Senato. Una mpp di origine Hindu dell’Ontario ha fatto approvare una legge simile in Ontario. Giovanni Paolo II sarà canoniz- zato il 27 aprile 2014. Volendo anche assicurare che la legge venisse approvata prima del 2 aprile, la comunità cattolica polacca ha raccolto 50mila irme per spingere il governo e il Senato ad agire. Adesso c’è solo un partito uiciale al Senato, che può controllare il calendario. Si tratta di una legge privata, che non obbliga il governo e che non implica costi. C’è solo un ostacolo potenziale. Il Senato chiude le porte il 17 aprile, ma c’è ancora tempo per Harper per agire. Uno è tentato di dire che se no è in grado di gestire questa semplice cosa farà con le questioni più complesse? Forse non gli interessa più. ENGLISH VERSION Pope John II Day, Harper no longer cares The Honourable Joe Volpe, Publisher W hom does Stephen Harper want to poke in the eye this time? One of his MPs, almost three years ago, presented a Bill (C-266) in the House of Commons to designate April 2nd as Pope John Paul II day. The honour was earned. A backbench MP of Polish origin, a Conservative caucus colleague, was the sponsor. It should have been a proverbial “no brainer”. The Pope’s personality and presence was omni-present on the world stage for more than two decades. He was a unique individual capable of transcending racial, ethnic cultural and religious diferences. More than six million made the trek to Rome to attend his funeral as a testament to the regard and esteem in which he was, and is, held. Yes, he was also particularly special for his country of origin. An estimated two million came from Poland for the occasion. Rome, a city the size of Toronto, was closed to private vehicular traic. People made their way to designated areas on foot. No scules; no thefts; no violence; no property damage, graiti or gratuitous littering. Within three hours of the funeral, the streets were cleared of any temporary infrastructure and resulting debris. Harper was there to witness everything irst hand. Thanks to then Prime Minister Paul Martin, he even had special seating on the upper levels of the “altar” outside St. Peter’s Basilica erected for the ceremonies: a relatively simple Mass over an unpretentious casket. From his vantage point, he would have seen the thousands of VIPs from around the world who had assembled just below and held their places for three hours prior to the start of the Mass. No spe- cial security concerns. He would have marvelled at the million or so who had been fortunate enough to crowd into St Peter’s Square four hours preceding. Or indeed at the millions of others accommodated in nearby squares in central Rome who contented themselves with viewing everything on giant screens. To be kind, Harper may have welcomed, maybe even encouraged, his colleague’s legislative initiative. Politically it would have been “big gain for no pain”. Still, one wonders why the Bill took almost two years, from September 2011 to June 2013 to make its way through the House of Commons legislative process. The Bill now sits almost abandoned and ignored on the Senate order paper. A Hindu Canadian MPP from Ontario presented and secured recognition for a similar Bill in Ontario. John Paul II will be canonized on April 27, 2014. Driven in part by the desire to secure the national designation for April 2nd before then, Canada’s [Catholic] Polish community has submitted some 50 000 signatures through various writein campaigns to prompt the Government and Senate into action. There is now only one oicial party in the Senate and it has an absolute majority as well as control of the agenda. To review, the Bill is a Private Member’s Bill, so it imposes no burdens for the government. It’s a “feel good, at no cost” legislative item. There is one potential calendar obstacle though. The Senate is normally scheduled to recess by April 17. But there is still time for Harper to act…if he has the will. One is tempted to ask if he can’t manage this one simple thing how will he manage other more complex issues? Maybe he no longer cares. VENERDI 11 APRILE 2014 • CORRIERE CANADESE 6 ITALIA IL TRIBUNALE Berlusconi, entro due settimane la pena MILANO - Si saprà al massimo entro due settimane quale sarà il “destino” di Silvio Berlusconi e in che modo dovrà espiare quell’anno di pena che gli rimane dopo la condanna deinitiva a quattro anni di carcere, di cui tre condonati. Il giudice del tribunale di Sorveglianza Beatrice Crosti, al termine dell’udienza per discutere la richiesta di aidamento ai servizi sociali avanzata dal leader di Forza Italia e nella quale il pg ha dato parere favorevole alla proposta dell’uicio esecuzione penale esterna di un’eventuale attività di volontariato presso una struttura per anziani disabili, si è preso da un minimo di cinque giorni a un massimo di quindici per depositare il provvedimento. Non si era ancora vista un’udienza davanti al tribunale di Sorveglianza su una richiesta di misura alternativa alla detenzione che durasse circa un’ora e mezza. Eppure è quel che è accaduto nel pomeriggio quando, dopo aver trattato i casi di altri 58 “condannati”, tra cui quello di un boss della ‘ndrangheta, il tribunale di Sorveglianza ha afrontato il fascicolo intestato al leader di Forza Italia. Cominciata un poco prima dell’orario previsto, le 5 pm, in aula, oltre al presidente Nobile De Santis, al giudice Crosti e a Federica Brunelli e Silvia Guidali, i due esperti esterni, c’erano il sostituto procuratore generale Lamanna e i due legali dell’ex premier, il prof. Franco Coppi e l’avvocato Niccolò Ghedini i quali arrivati prima del tempo, alla ine della discussione, per dribblare i giornalisti, sono usciti da una porta secondaria. Il pg ha dato il parere favorevole - non è vincolante - all’afidamento in prova ma non nei Giornalisti e curiosi davanti al tribunale di Milano in attesa della ine della seduta termini proposti dall’ex Cavaliere, bensì con le modalità del progetto di riparazione che, su input dei magistrati di Sorveglianza, ha presentato nei giorni scorsi l’Uicio esecuzione penale esterna: assistere gli anziani, anche disabili, tata nei giorni scorsi con la quale, oltre ad assicurare che gli attacchi alla magistratura avrebbero solo motivazioni politiche, si sarebbe proposto come “motivatore” in un “centro terapeutico ospedalizzato” ancora da costruire nel mi- in una struttura dell’hinterland milanese, non molto lontano da Arcore, per mezza giornata una volta alla settimana. Un’attività, quindi, ben diversa da quella messa nero su bianco dall’ex capo del governo in una memoria deposi- lanese per disabili mentali e isici con lo scopo di aiutarli a sviluppare “nuovi stimoli”. Un piano riparatorio caldeggiato ieri dai suoi difensori assieme a prescrizioni non troppo rigide, per consentire al leader di Forza Italia di essere in prima linea nella campagna elettorale per le Europee. Certo è che, comunque vada, per Berlusconi è fondamentale ottenere l’aidamento ai servizi sociali: in questo modo si vedrebbe estinguere anche la pena accessoria dei due anni di interdizione dai pubblici uici. Cosa che non accadrebbe se la decisione fosse la detenzione domiciliare. Dunque ora, come ha detto a udienza conclusa Nobile De Santis, «la decisione verrà depositata tra un minimo di cinque giorni a un massimo di 15 giorni», il tempo tecnico ainché il giudice Crosti scriva il provvedimento. E, poi, dopo il deposito e la notiica alle parti della decisione, per la stampa, «verrà fatto un comunicato e lo farò io». CORRUZIONE Sequestrati a Formigoni beni per 49 milioni e una villa centesimi, sull’altro un passivo di 75mila euro. Non ho mai posseduto, né posseggo una casa in Sardegna». Il sequestro arriva dopo che lo stesso giudice, nelle scorse settimane, ha rinviato a giudizio il senatore, accusato di associazione per delinquere e corruzione, Perego, i presunti intermediari Daccò e Simone e altre persone imputate per il caso Maugeri, ossia un giro di presunte mazzette per favorire, attraverso delibere della Giunta all’epoca guidata dal “Celeste”, la Fondazione pavese con stanzia- condanna, è stato il gup di Milano Guidi, che ha accolto la richiesta dei pm Pedio, Pastore e Ruta, individuando precisamente in “49.883.208” euro il “prezzo” della corruzione contestata al “Celeste” e ad altri imputati, tra cui il faccendiere Daccò e l’ex assessore lombardo Simone. «Non ho mai posseduto nemmeno la centesima parte di 49 milioni di euro», ha commentato l’ex governatore. «Su uno dei miei due conti correnti - ha aggiunto - igura un attivo di 18 euro e 20 MILANO - Una villa in Sardegna, ad Arzachena, conti correnti e proprietà immobiliari a Lecco e Sanremo. Sono alcuni dei beni sequestrati all’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, senatore del Nuovo centrodestra, e al suo amico di vecchia data Alberto Perego nell’ambito del procedimento sul caso Maugeri-San Rafaele. A ordinare il sequestro preventivo per equivalente e per un valore di circa 49 milioni di euro, inalizzato alla conisca nel caso di una eventuale menti regionali. Già nei mesi scorsi erano stati eseguiti sequestri per un valore di circa 53 milioni di euro a carico di Daccò, dell’ex assessore Simone e dell’ex direttore amministrativo della struttura sanitaria, Costantino Passerino. Ieri, invece, sono arrivati i sequestri da 49 milioni di euro. In particolare, 39 milioni rappresenterebbero la presunta corruzione legata alla vicenda Maugeri e 7,6 milioni sarebbero, invece, le presunte mazzette per il caso San Rafaele. Grazie alla generosità di un nostro benefattore, ofriamo a tutti coloro che si abbonano per 1 Anno, un orologio (da uomo o da donna, valore di $50) 1 Anno a soli $ 199 +HST Chiamate subito. Oferta limitata. Edizioni dal lunedì al venerdì, con consegna gratuita a domicilio Chiamate oggi al 416-782-9222 2700 Duferin St. Unit 90, Toronto Editore - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. E M.T.E.C. Consultants Limited. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan Ont., Canada www.corriere.com Redazione: Corriere Canadese Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2700 Duferin St., Unit 90. Toronto, On, M6B 4J3 Amministrazione: L'On. Joe Volpe, Presidente Francesco Veronesi, Direttore Nicola Sparano, Vice-Direttore K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, On, M6A 1Z6 CORRIERE CANADESE • VENERDI 11 APRILE 2014 7 ITALIA IL CASO Yara, il dna conferma l’identità del killer Fabio Conti BERGAMO - La compatibilità è talmente elevata - si parla del 99,99999987% - da essere diventata una certezza: Giuseppe Guerinoni è il padre biologico dell’uomo che ha ucciso Yara Gambirasio, il cosiddetto Ignoto 1, che non è ancora stato trovato. Il confronto del Dna - messo nero su bianco nella relazione consegnata in procura dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo - ha infatti confermato un’indiscrezione trapelata lo scorso ottobre e che toglie ogni dubbio agli inquirenti che, da tre anni e mezzo, indagano sull’omicidio della tredicenne di Brembate Sopra rapita il 26 novembre 2010 e trovata senza vita tre mesi più tardi in un campo di Chignolo d’Isola. La certezza della paternità di Guerinoni si accompagna però all’impossibilità, per il momento, di stabilire l’identità dell’assassino di Yara: gli inquirenti continuano a non sapere chi possa essere, pur essendo in possesso del suo proilo genetico, quello che ha appunto consentito di accertare la relazione padre-iglio. Il Dna del killer era stato ritenuto da sempre “altamente indiziario”, visto che era stato ricavato da una traccia di sangue ritrovata sui vestiti di Yara: quasi certamente l’assassino si era ferito con un coltellino tentando di tagliare gli slip alla Yara Gambirasio, uccisa il 26 novembre 2010 tredicenne. La certezza scientiica che “Ignoto 1” sia iglio illegittimo di Guerinoni, l’autista di Gorno scomparso a 61 anni nel 1999 e la cui salma era stata riesumata nel marzo dell’anno scorso, è data dal fatto che due proili genetici non possono coincidere in maniera così ininitesimale tranne che nel caso ci si trovi di fronte a un rapporto di parentela stretto come quello tra padre e iglio. I tre igli legittimi di Guerinoni, due maschi e una femmina, erano già stati sottoposti al confronto del Dna, ma con esito negativo. L’unica ipotesi plausibile è che Guerinoni abbia avuto un iglio illegittimo, che è l’omicida ricercato da ormai oltre tre anni. Tra l’altro già un precedente confronto del Dna aveva confermato la paternità di Guerinoni: la traccia genetica trovata su Yara era stata infatti confrontata dalla polizia scientiica di Roma e dall’università di Tor Vergata con il Dna dell’autista di Gorno ricavato da un vecchio francobollo sulla patente di guida di Guerinoni. In quel caso la compatibilità era risultata pari al 99,9999927%. Il confronto con il proilo genetico estratto da un femore del bergamasco dall’antropologa forense Cattaneo ha dunque garantito lo 0,00000717% di compatibilità in più. Un ulteriore scrupolo disposto dalla procura di Bergamo per escludere la già remota eventualità che la saliva presente sul bollo della patente non appartenesse a Guerinoni. All’autista di Gorno gli inquirenti erano arrivati attraverso un suo nipote, un giovane che frequentava un locale situato vicino al campo dove venne trovato il corpo di Yara: gli inquirenti avevano deciso di prelevare il Dna a tutti i frequentatori per rafrontarli con “Ignoto 1”. Ricostruendo il suo albero genealogico si era arrivati a Guerinoni, il cui Dna era ancora più simile a quello di “Ignoto 1”. Per un’altra coincidenza la madre del giovane aveva tra l’altro lavorato per un certo periodo di tempo, in passato, come collaboratrice domestica proprio a casa Gambirasio. Finora i confronti del Dna sono stati 18 mila. Ma il killer non ha ancora un nome. L’ALLARME Immigrazione, continuano gli sbarchi sulle coste ROMA - Non si arresta l’ondata di sbarchi sulle coste italiane: oltre un migliaio quelli tratti in salvo ieri dalle unità della Marina e della Guardia costiera. Il totale delle persone soccorse dall’inizio dell’operazione Mare nostrum, a metà ottobre, sale così a quasi 20 mila. Nel dettaglio, 300 migranti sono giunti ieri all’alba nel porto di Catania dopo essere stati salvati da una petroliera. A Pozzallo (Ragusa) dopo i 261 migranti arrivati ieri pomeriggio e altri 199 nella notte, un’altra imbarcazione con oltre 200 migranti è entrata in ra- da nella tarda mattinata di ieri. La Marina militare, solo ieri, è stata impegnata in sei operazioni di salvataggio: tra l’altro, la fregata Euro ha soccorso un barcone con circa 450 migranti, la fregata Zefiro ne ha assistito uno con 150, il pattugliatore Foscari ne ha salvati circa 220 e la corvetta Urania un centinaio. E sono 361 i migranti sbarcati la notte scorsa al molo Colapesce di Messina. Una barca a vela con a bordo circa 50 immigrati è stata invece intercettata da due motovedette della Guardia costiera di Roccella Jonica al largo di Riace, nel Reggino. «Dal 18 ottobre, quando è cominciata Mare Nostrum, sono stati soccorsi 18.546 migranti, in 117 interventi», ha detto il capo di Stato maggiore della Marina militare, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, secondo il quale l’operazione Mare Nostrum «non è la causa dell’aumento del lusso di migranti verso l’Italia: quel lusso era aumentato già da molto prima, a causa di fenomeni sociali e geopolitici che sono noti». Durante l’operazione - che costa alla Difesa “9 milioni al mese”: per questo De Giorgi chiede all’Europa «non navi, ma fondi» - sono stati compiuti otto abbordaggi, 66 scaisti sono stati fermati e due navi madri catturate. E, a proposito di traicanti di esseri umani, altri ne sono stati bloccati ieri. Polizia e Gdf di Roccella Jonica hanno fermato due egiziani accusati di essere gli scaisti dell’imbarcazione soccorsa ieri al largo delle coste calabresi dalla guardia costiera con 236 immigrati egiziani e siriani, tra i quali 146 uomini, 18 donne e 72 minori. L’imbarcazione era salpata da Alessandria d’Egitto. Mafia, cambiano carcere 250 boss PALERMO - Nelle ultime settimane circa 250 maiosi al carcere duro - in tutto sono 700 - sono stati prelevati dagli istituti di pena in cui erano detenuti e trasferiti in altre carceri di massima sicurezza. Una “rivoluzione” rimasta top secret, progettata dal Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria nei mesi scorsi e comunicata al ministero della Giustizia, alla Direzione nazionale antimaia e alle Dda di tutta Italia. Imponenti le misure di sicurezza visto che in ballo c’erano personaggi di spicco di maia, ‘ndrangheta, camorra e sacra corona unita. Il provvedimento è stato adottato per evitare lunghe permanenze dei detenuti negli stessi istituti di pena: il trasferimento ha riguardato, infatti, i maiosi al 41 bis ristretti nello stesso carcere da oltre cinque anni. Lo spostamento dovrebbe evitare consolidamenti di rapporti tra i carcerati e il personale, amministrativo e sanitario, degli istituti di pena. Tra i nomi “eccellenti” toccati dalla decisione del Dap boss del calibro di Rafaele Cutolo, dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, di Leoluca Bagarella, Totò Riina e Bernardo Provenzano. Sia Bagarella che Riina hanno “inaugurato” ieri il collegamento in videoconferenza nelle loro nuove carceri all’udienza del processo sulla trattativa Stato-maia in corso a Palermo. Riina da Milano è stato portato a Parma (istituto di pena in cui era ristretto Bernardo Provenzano, mandato a Opera e poi in ospedale a Milano per accertamenti) e Bagarella dall’Aquila è inito a Tolmezzo. Sul banco dei testi al dibattimento, celebrato davanti alla corte d’assise, mentre i boss partecipano in videoconferenza, è salito il pentito Stefano Lo Verso, ex uomo d’onore di Ficarazzi che avrebbe ospitato Provenzano, nel 2003, durante la latitanza. Nel periodo in cui si sarebbe occupato di lui il padrino di Corleone avrebbe conidato a Lo Verso di godere della protezione di politici e alti funzionari dell’Arma e che Marcello Dell’Utri era diventato, dopo la morte di Salvo Lima, il nuovo referente politico di Cosa nostra. IL RICORDO Moby Prince, 23 anni dopo ancora nessuna verità LIVORNO - Sono passati 23 anni dalla tragedia del Moby Prince, da quella notte del 10 aprile del 1991 in cui dopo la collisione del traghetto con la petroliera Agip Abruzzo alla fonda nella rada di Livorno persero la vita 140 persone, ma la disperazione e le lacrime dei familiari delle vittime sono le stesse, come immutate rimangono le richieste di verità, dignità e giustizia. «Le istituzioni e la società civile hanno il dovere di rimanere al ianco dei familiari delle vit- v time, facendo chiarezza su quanto avvenuto», ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso in un messaggio inviato ai familiari delle vittime, augurandosi «che anche il parlamento sappia dare il proprio contributo, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per poter accertare tutta la verità su una strage che per molti aspetti resta avvolta nel mistero». Livorno non dimentica e ieri si sono susseguite in città una serie di iniziative “Per non dimen- ticare”. «Esigere che i colpevoli di quei 140 omicidi che sono scritti tra le righe, siano puniti, questo dobbiamo fare», scandisce Loris Rispoli presidente dell’Associazione ‘141’ che nella tragedia ha perso la sorella Liana e si batte dal 1991 insieme agli altri familiari per avere risposte. La giornata di commemorazioni è cominciata con la proiezione del ilm “Centoquaranta la strage dimenticata” di Manfredi Lucibello alla presenza dei familiari delle vittime, arriva- Pascale v Di Poce v Iadipaolo Barristers v Solicitors v Notaries Lawyers Practicing in Association v ti da tutta Italia. Il docuilm ripercorre la storia della tragedia, tramite immagini d’archivio, le registrazioni radio dei momenti concitati dei soccorsi. Dopo la messa in Cattedrale, nella sala consiliare del Palazzo Comunale, il sindaco Alessandro Cosimi ha salutato autorità e familiari delle vittime: «Dobbiamo chiedere che si parta con l’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare per evitare un vulnus della democrazia», ha detto. «Se la commissione viene instaurata ci sono buone possibilità di arrivare alla verità storica», ha aggiunto Angelo Chessa, iglio del comandante del Moby Prince, parlando in Comune alla cerimonia in ricordo delle vittime. Un corteo è inine arrivato ino al piazzale Moby Prince dove sono stati deposti il cuscino di rose del presidente della Repubblica ed una corona di alloro, per concludere con la lettura dei 141 nomi delle vittime e lancio di rose in mare. v Telephone: (905) 850-8550 v v Toronto Line: (416) 746-7420 v Telefax: (905) 850-9998 3800 Steeles Avenue West, Suite 300, Vaughan, Ontario, Canada L4L 4G9A v VENERDI 11 APRILE 2014 • CORRIERE CANADESE 8 ESTERI LA CRISI Ucraina, tensione a Est e accuse Mosca-Nato MOSCA - Sale la tensione a Donetsk e a Lugansk alla vigilia della scadenza dell’ultimatum di Kiev per sgomberare i palazzi del potere, nonostante il governo ucraino abbia teso la mano agli occupanti ilorussi promettendo un’amnistia a chi se ne andrà deponendo le armi. Ma sale anche la tensione tra Mosca e la Nato, con reciproci scambi di accuse sui rispettivi movimenti di truppe. E tra la Russia e l’Europa, dopo la minaccia di Putin di sospendere le forniture di gas a Kiev se non le paga anticipatamente, con il rischio di interruzioni anche per i consumatori del vecchio continente, come nelle “guerre del gas” del 2006 e del 2009. Nella russofona Ucraina orientale le trattative per lo sgombero del palazzo del governo di Donetsk e della sede dei servizi segreti a Lugansk sembrano in stallo e per ora non c’è alcun segno di resa. Anzi, intorno agli ediici sono state ulteriormente rinforzate le barricate con ogni sorta di materiale, mentre i manifestanti, tra cui anche donne e anziani, hanno cominciato a bruciare qualche pneumatico per scaldarsi e a montare qualche cucina da campo, cantando vecchie canzoni sovietiche e sventolando le bandiere russe. Una protesta tuttavia non sostenuta da massicce manifestazioni di piazza. Su Youtube intanto si moltiplicano i ilmati dell’avvicinarsi a Donetsk di colonne di camion militari, blindati e anche carri armati leggeri, con i vani tentativi degli abitanti locali di fermarli. Il fron- Le truppe russe sul territorio ucraino riprese dalla Nato te militare della crisi è stato arricchito dal Comando supremo della Nato, che ha difuso un pacchetto di cinque foto satellitari come prova della presenza di forze armate russe, stimate in “35-40.000 soldati”, ai conini con l’Ucraina. Il ge- nerale di brigata, Gary Deakin, direttore del Centro per le operazioni di crisi, ha spiegato che «i russi hanno una gamma di capacità che comprende aerei, elicotteri, forze speciali, artiglieria, veicoli da combattimento di fanteria». «Possono essere mobilizzati nel giro di ore» ha aggiunto, sostenendo che tali forze «hanno un efetto destabilizzante e comportano gravi conseguenze sulla stabilità della regione». Mosca, che rivendica la legitti- mità dei movimenti delle proprie truppe sul territorio nazionale, ha contrattaccato: l’Alleanza viola «i principi dell’atto base della dichiarazione di Vienna» raforzando la propria presenza ai conini con la Russia, ha accusato il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov. L’Alleanza, secondo Mosca, «sta tentando di usare la crisi in Ucraina per “consolidare i suoi ranghi” (in Europa orientale, ndr) di fronte a qualche minaccia esterna immaginaria». Ma a dare scacco, come sempre, è stato Putin, che ha scritto una lettera a 18 tra capi di Stato e di governo dei Paesi importatori del metano russo per proporre consultazioni immediate e su basi paritarie per salvare l’economia ucraina e le forniture di gas, minacciando di chiudere i rubinetti se Kiev non pagherà anticipatamente la bolletta: inevitabili le conseguenze anche sulle forniture europee, che per il 50% transitano in Ucraina. STATI UNITI Il “Vangelo della moglie di Gesù” non è un falso moderno Alessandra Baldini NEW YORK - Il “Vangelo della moglie di Gesù” non è un falso moderno. La conferma è arrivata ieri da test condotti nei laboratori di Columbia, Mit e Harvard sul piccolo frammento di papiro che riporta un brano in lingua copta con le parole “Gesù ha detto loro: “mia moglie ..”” e, poco sotto, “lei sarà in grado di essere mia discepola”. L’esistenza del frammento, annunciata due anni fa da una storica della Harvard Divinity School, fece grande scalpore, tra corriere.com A Real “Hit” on line VISITS / SITES PAGES / FILES / HITS 36213808 995735 49111 Usage summary for corriere.com That’s how many people visit us at corriere.com KBytes Dec Jan Feb Mar scetticismo, accuse di falso e polemiche teologiche. Ieri gli scienziati che ne hanno analizzato l’inchiostro hanno puntato a una datazione tra quarto e ottavo secolo dopo Cristo. «Non è la dimostrazione che Gesù ha avuto una moglie o che tra i discepoli ci fossero donne», ha detto Karen King, la storica della teologia che ha dato al papiro il suo nome: «Ma adesso si può concludere con qualche certezza che tra i primi cristiani c’erano discussioni attive su celibato, sesso, matrimonio e discepolato». L’esistenza del papiro era stata annunciata dalla King nel 2012 a Roma. La studiosa ha detto di aver iducia a questo punto sull’antichità del frammento che all’epoca un editoriale dell’Osservatore Romano deinì un falso. «Quando tutte le prove puntano in una direzione non hai la certezza al 100 per cento, ma la storia non è un posto per il 100 per cento», ha replicato ieri la studiosa, il cui lavoro è stato pubblicato online, dopo una serie di revisioni da parte di colleghi, dalla Harvard Theological Review. Le nuove informazioni potrebbero non convincere gli scettici. La stessa rivista accompagna il saggio della King con una replica di Leo Depuydt, egittologo della Brown University, secondo cui il frammento è così manifestamente falso da “sembrar pronto per uno sketch dei Monty Python”. Depuydt non ha analizzato il papiro e ha detto di “non sentire il bisogno di farlo”, convinto della sua tesi dai “grossolani errori grammaticali” e dal fatto che ogni parola coincide con quelle del Vangelo di Tommaso, un testo paleocristiano scoperto in Egitto nel 1945: “Non può essere una coincidenza”. Il frammento è stato analizzato da professori di ingegneria elettronica, chimica e biologia dei tre atenei americani che hanno usato diversi tipi di spettroscopia per arrivare alla datazione. Timothy Swager, chimico di Mit che ha impiegatola spettroscopia all’infrarosso per veriicare se l’inchiostro mostrava variazioni o inconsistenze, ha osservato che «non c’è prova che qualcuno abbia creato un falso. Sarebbe stato estremamente diicile, se non impossibile», mentre per James Yardley, ingegnere elettronico di Columbia, la spettroscopia a micro-Raman ha dimostrato che l’inchiostro è «perfettamente in linea con quello usato in altri 35-40 manoscritti datati tra 400 e 800 dopo Cristo». Summary by Month Monthly Totals Month Pages Files 38,305,962 52,222 552,131 643,678 1,079,569 Feb 2014 13,503,211 25,007 229,821 309,987 529,606 Totals 51,809,173 77,229 781,952 953,665 1,609,175 Mar 2014 KBytes Visits Hits Generated by Webalizer Version 2.21 Webalizer Version 2.21 reports smashing success for Corriere Canadese on line edition. In March, Corriere’s first complete month on the web, 52,222 visitors generated 1,079,569 hits! The site was down for one and a half days for repairs. Nevertheless, those visitors were responsible for 552,131 page views and opening 643,678 files. 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Tel: 416-782-9222 Email: [email protected] Renato e Marylou Stalteri augurano i migliori auguiri di Buona Pasqua · Finest quality of meat · Imported cheese · Specialty items La qualita’ e il servizio fa la diferenza BUONA PASQUA Per un gustosissimo pranzo pasquale abbiamo la migliore carne per voi • Agnelli e capretti locali • Quaglie fresche • Porchetta • Spieducci • Arrosti di vitella, pollo o tacchino ripieni e pronti per il forno • Grande assortimento di bistecche di prima scelta per il BBQ E per il dolce non può mancare “La Colomba” 2354 MajorMackenzie Dr., 8 Maple Tel:905-303-1600 CORRIERE CANADESE • VENERDI 11 APRILE 2014 9 COMUNITÀ Allegra “festa della pentolaccia” Quasi 500 persone alla serata organizzata dal Club Palazzo San Gervasio. Ospite l’on. Joe Volpe TORONTO - La festa della pentolaccia è una tradizione cara a tutti i palazzesi, che anche se vivono lontani da Palazzo San Gervasio, la organizzano anno dopo anno. E così lo scorso sabato al Terrace Banquet Centre di Vaughan quasi 500 persone si sono riunite per una serata di gala straordinaria caratterizzata da una squisita cena, il ballo e tantissimi giochi per grandi e piccini. Erano tantissimi i giovani presenti alla festa del club lucano che si prefigge proprio lo scopo di trasmettere loro le tradizioni del paese dal quale originano i nonni: ragazzi desiderosi di conoscere le loro origini, di divertirsi assieme. Ospite della serata, è stato l’editore e presidente del Corriere Canadese Joe Volpe, che ha ricevuto tante attestazioni di affetto dai presenti e che ha parlato del quotidiano, dell’impegno profuso per essere la voce della comunità, per dare spazio a tutte le tematiche che interessano gli italiani in Canada, piccole o grandi che siano. Non è mancata tanta musica che ha fatto ballare i presenti: a proporre canzoni intramontabili è stata la Spotlight Band. Pian piano la serata si è avviata verso la conclusione in una atmosfera di grande allegria e amicizia tra chiacchiere tra paesani, giochi per i bambini tra i quali quello caratteristico della pentolaccia. Nella foto a sinistra si riconoscono Ken Cancellara, ospite d’onore e presidente della sezione dell’Ontario del Congresso degli italocanadesi, mentre cerca di rompere a pignatta, e Sam Primucci Nella foto a sinistra e nelle foto sotto un gruppo di bambini impegnati con i giochi organizzati dal Club Palazzo San Gervasio per loro e Madeleine Montesano mentre prepara la pignatta Nella foto sopra da sinistra Rocco Di Serio, Mike Di Serio, Vito Ramundi, Madeleine Montesano, l’editore del Corriere Canadese Joe Volpe, Dan Montesano, Doreen Summa, Ken Cancellara, Tony Piarulli, Sam Primucci, Roberto Roberti e Pat Tremamurro L.A. LOMBARDI CHARTERED PROFESSIONAL ACCOUNTANT Len Lombardi, CPA, CA, LPA, BA Tutto pronto per la processione del Venerdì Santo di College TORONTO - I club, le associazioni, il parroco della chiesa San Francesco d’Assisi padre Jimmy Zammit, padre Conrad Ferdinandes, i componenti del comitato laico guidati dal Cav. uf. Giuseppe Simonetta hanno portato a termine i preparativi della 52esima processione del Venerdì Santo di College che si svolgerà il 18 aprile. Un evento che è diventato ormai parte della storia della comunità italocanadese oltre che una manifestazione religiosa molto attesa. «Nella riunione di martedì scorso abbiamo definito gli ultimi dettagli - dice con soddisfazione Simonetta - siamo felici di portare ancora una volta questa manifestazione di fede con la rappresentazione della Via Crucis per le vie di College Street». Una manifestazione nata quasi in sordina oltre mezzo secolo fa ma che con il tempo è diventata sempre più imponente. «La partecipazione della comunità tutta è stata fondamentale per il successo di questa Via Crucis durante la quale vengono rappresentate tutte le tappe del cammino di Gesù verso la sua crocifissione - aggiunge il presidente del Comitato laico - per i fedeli è il modo più bello e più intenso di vivere la Pasqua». E così venerdì 18 aprile dopo la messa che sarà celebrata all’1.30 pm nella chiesa di San Francesco d’Assisi che si trova al 72 Mansfield Avenue, i fedeli potranno assistere alla processione che prenderà il via alle 3 pm e sfilerà per le vie del quartiere. «Dall’1 pm alle 8 di sera la polizia chiuderà al traffico su College e non comminerà multe tranne che per le infrazioni gravi - continua Simonetta - ci auguriamo che come sempre tutto si svolgerà nel modo migliore e che il tempo sarà mite così tante persone anziane potranno partecipare. Per assistere a questa manifestazione ogni anno giungono persone da tutto l’Ontario e persino dai vicini Stati Uniti». Le statue da portare in processione sono state assegnate, i club conoscono già l’ordine in base al quale sfileranno, tutto è pronto per questa rappresentazione della passione di Gesù Cristo. «Siamo orgogliosi di riproporla a tutti i fedeli che vivevano questa profonda emozione nei loro paesi d’origine - conclude Simonetta - ci auguriamo che i giovani si impegnino a ripeterla negli anni futuri». La processione del Venerdì Santo si terrà il 18 aprile alle 3 pm: inizio dalla chiesa di San Francesco d’Assisi al 72 Mansfield Avenue. Per ulteriori informazioni telefonare alla parrocchia al 416-536-8195. 500 Highway 7 East, Suite 200 Richmond Hill, Ontario L4B 1J1 Tel: 416.924-9559 ext. 342 Fax: 905-707-1322 - Email: [email protected] VENERDI 11 APRILE 2014 • CORRIERE CANADESE 10 Juve, Pirlo e Marchisio domano il Lione I bianconeri vincono 2-1 e sono in semifinale di Europa League. Oggi si conoscerà il prossimo avversario TORINO - Missione compiuta, la Juventus è in semiinale di Europa League. Dopo sei anni riporta una squadra italiana tra le “inal four” di una coppa europea e ci ritorna 11 anni dopo la semiinale giocata con il Real nella Champions che poi avrebbe perso ai rigori contro il Milan. Non è stato facile l’approdo: la Juventus da tempo ha perso lo smalto migliore ed il Lione è stato da applausi, ha provato con umiltà ed impegno a capovolgere il pronostico. Ne è venuta fuori una partita che ha lasciato a lungo la qualiicazione in bilico, ed il pubblico di fede bianconera in ansia. È stato provvidenziale due volte Bufon a salvare il pareggio, facendosi perdonare l’incertezza sul gol di Briand. Altrettanto provvidenziale la deviazione di Umtiti sul tiro di Marchisio che ha fatto tirare a Conte e ai 40mila dello Juventus Stadium un bel sospirone di sollievo. La Juventus credeva forse di avere messo al sicuro il biglietto grazie ad un’altra punizione magistrale di Pirlo, la terza dell’ultimo periodo dopo quelle decisive per le vittorie con il Genoa e la Fiorentina (in Europa League). Così ha mollato un po’ la presa, mentre i francesi, quasi che lo svantaggio li avesse colpiti nell’onore, hanno rialzato la testa. Il Lione è cresciuto poco alla volta: il gran movimento, anche senza palla, dei JUVENTUS-LIONE 2-1 Llorente e Pirlo festeggiano Marchisio dopo il gol che regala alla Juve la qualiicazione alle semiinali suoi giocatori, ha confuso le idee ai bianconeri. Anche questa volta Malbranque riusciva a limitare Pirlo, mentre la prima punta Lacazette creava spazi per i compagnie le incursioni di Tolisso aprivano vuoti sulla fascia presidiata da Asamoah. Senza nessuno che riuscisse a rimettere ordine, il pareggio del Lione era nell’aria ed è arrivato al 18’ con Briand uomo-ovunque bravo a sorprendere Marchisio e Buffon su uno spiovente. La Juventus ha protestato per un fallo di Bedimo su Tevez lanciato in area, ma la migliore palla-gol è capitata ancora al Lione: la stailata di Gonalons respinta in tufo da Bufon è stata l’ennesima conferma che la partita si era fatta in salita. Lione da applausi, Vucinic da i- schi: tra una protesta e l’altra, un passaggio sbagliato e un aggancio fallito, Conte è stato costretto a far preparare Llorente. E quando il “Re Leone” ha cominciato a riscaldarsi lo Juventus Stadium ha caldeggiato un cambio rapido, ancora prima della ine del tempo. Che invece è inito con la Juve ancora contratta. Ma quando Conte si è deciso a fare il famoso cam- Juventus (3-5-2): Bufon 6.5, Caceres 6.5, Bonucci 6, Chiellini 6.5, Isla 6, Vidal 6 (30’ st Pogba sv), Pirlo 7, Marchisio 6, Asamoah 6.5, Tevez 6 (32’ st Giovinco sv), Vucinic 5 (15’ st Llorente). (30 Storari 5 Ogbonna 18 Osvaldo 26 Lichtsteiner). All.: Conte 6.5. Lione (4-3-1-2): Lopes 6, Tolisso 6, Konè 6, Umtiti 5.5, Bedimo 5.5, Ferri 6, Gonalons 6, Mvuemba 6, Malbranque 6 (31’ st Danic sv), Briand 6.5 (25’ st Njiè sv), Lacazette 6 (25’ st Gomis sv). (1 Vercoutre 2 Zeffane 5 Bisevac, 31 Fekir). All.: Garde 6.5. Arbitro: Undiano Mallenco (Spagna) 6. Reti: 4’ pt Pirlo, 18’ pt Briand; 23’ st Marchisio. Note: spettatori 40.710, incasso 1.809.454. bio gli applausi per lo spagnolo ed i ischi per il montenegrino si sono mischiati. Poco dopo Tevez avrebbe rotto il suo lungo digiuno europeo - cinque anni senza reti con uno splendido gol di testa in torsione, ma il guardalinee ha colto un fuorigioco. Il tiro di Marchisio sporcato da Umtiti ha tolto il pathos al inale. Juve avanti, Lione fuori a testa alta. LA GIORNATA Tanti scontri in chiave Europa League, Napoli-Lazio il clou TORONTO - La corsa scudetto questo ine settimana presenta due semitappe. La Roma, tornata a-8, anticipa sabato con l’Atalanta, mentre la Juve aspetta lunedì per andare nella tana della sempre pericolosa Udinese. Il turno, come al solito spezzettato in tre giorni, ofre molteplici intrecci per i posti in Europa League e un paio di scontri “mortali” sulla strada della salvezza.Match in ottica scudetto a parte, il big match della 33ª giornata va in scena al San Paolo dove il Napoli siderà la Lazio. La sconitta con il Parma è rimasta indigesta e ha ridimensionato le ambizioni del Napoli: la squadra di Benitez è troppo lontana dal secondo posto. L’unico obiettivo rimasto a portata di mano è la inale di Coppa Italia. La Lazio invece continua a sognare l’Europa dopo il successo di domenica anche grazie al momento diicile dell’Inter. Roma-Atalanta: Blindato il secondo posto con il successo di Cagliari, il prossimo avversario dei giallorossi - nell’anticipo di domani - è l’Atalanta, che dopo sei vittorie consecutive domenica si Il tecnico del Napoli Benitez è fatta battere in casa da un sorprendente Sassuolo. Grossa tegola per Rudi Garcia che oltre a Mattia Destro, squaliicato per quattro turni dopo il pugno ad Astori, dovrà rinunciare anche a Benatia, infortunato. Per il difensore marocchino si teme un lungo stop. Sassuolo-Cagliari: Il successo di Bergamo ha fatto tornare l’en- tusiasmo nell’ambiente del Sassuolo, al momento tra le squadre più in forma del campionato. Una vittoria importante, che fa sperare un’intera città. Domenico Berardi sta tornando su ottimi livelli e domani potrebbe risultare decisivo. Situazione opposta a Cagliari, dove si vivono settimane diicili. L’impressione è che, complici i 32 punti che dovrebbero consentire la salvezza, i rossoblù siano già demotivati. Il cammino recente dei sardi, con una sola vittoria nelle ultime sei gare, ha indotto il presidente Cellino a esonerare Diego Lopez: al suo posto ritorna Ivo Pulga. Sampdoria-Inter: Partita decisiva per l’Inter dopo l’ennesimo pareggio. Una pareggite cronica per la squadra di Walter Mazzarri, la cui popolarità è ai minimi storici, che potrebbe anche costare l’Europa. Di fronte si troveranno una Samp reduce da due brutte sconitte e vogliosa di riscatto. Sarà una partita speciale soprattutto per Mihajlovic, che afronterà la squadra in cui ha chiuso la carriera di calciatore e iniziato quella da allenatore come vice di Mancini. Milan-Catania: A San Siro, il Milan attende il Catania ultimo in classiica. I rossoneri devono sfruttare il turno casalingo per conquistare al quarta vittoria consecutiva e cercare di raggiungere un posto in Europa League, anche se l’impresa appare proibitiva. Totalmente opposta la situazione in casa Catania, ultimo in classiica e mai vittorioso in trasferta. La sconitta interna con il Torino di domenica scorsa ha indotto il club rossoblù a esonerare per la seconda volta il tecnico Rolando Maran: al suo posto è subentra Maurizio Pellegrino. Verona-Fiorentina: Al Bentegodi arriva la Fiorentina, reduce dalla vittoria per 2-1 sull’Udinese e in cerca di punti per rendere più solido il quarto posto. Che tipo di campionato avrebbero potuto fare i viola senza gli infortuni di Giuseppe Rossi e Mario Gomez? Di fornte a loro un Verona esaltato dal tecnico Mandorlini e da un Toni sempre più protagonista. Proprio l’ex viola potrebbe fare uno scherzetto agli ex compagni. Livorno-Chievo: Scontro diretto per la salvezza con i toscani in situazione di classiica drammatica che ospitano il Chievo nel match crocevia della stagione. Anche la squadra di Corini è coinvolta nella lotta per non retrocedere: i gialloblù si trovano a due sole lunghezze dalla zona rossa e non possono perdere. Bologna-Parma: I rossoblù rilanciati dal pari di San Siro cercano punti in chiave salvezza. Davanti a loro i ragazzi di Donadoni, la vera sorpresa della stagione, che sono ancora esaltati per la vittoria di domenica contro il Napoli e puntano decisi ad un posto in Europa. Torino-Genoa: Sarà lo scontro diretto tra due aspiranti al Mondiale: Immobile e Gilardino. Il granata si sta facendo spazio a forza di gol e vuole rubare al genoano il posto nella lista dei 23 per il Brasile. Udinese-Juventus: La Juventus capolista va al Friuli forte degli otto punti di vantaggio sulla Roma e dopo lo scontro europeo col Lione. I friulani cercheranno l’impresa contro Bufon e compagni pur senza i loro uomini migliori. In CO-OPERATION with CANADA’S ITALIAN LANGUAGE DAILY www.corriere.com CORRIERE CANADESE • VENERDI 11 APRILE 2014 11 SPORT Mou, Pep, Cholo e Carletto: è grande Champions In semifinale sfida tra i quattro tecnici migliori: così uguali e così diversi. Oggi a Nyon il sorteggio ROMA - Il bello (Guardiola), il buono (Ancelotti), il brutto (Simeone), il cattivo (Mourinho). Forse non c’è bisogno di scomodare Sergio Leone per celebrare i quattro tecnici che hanno portato Bayern, Real, Atletico e Chelsea in semiinale di Champions League, ma va da sé che mai come questa volta il rush inale della coppa più prestigiosa porta il timbro dei suoi quattro allenatori. Tre hanno già vinto e tanto, uno (Simeone) sta studiando come vincere, tanto diversi tra loro ma con qualcosa in comune: un po’ d’Italia. Uno per nascita e curriculum, gli altri per averci giocato o allenato. Tutti e quattro si sono già incontrati e incrociati più volte tra Serie A, Liga, Premier, anche se Pep Guardiola negli ultimi due anni ha limitato i suoi faccia-a-faccia solo in coppa, dopo l’anno sabbatico e la scelta della Bundesliga. Mourinho e Ancelotti i più itineranti con un punto in comune: il Real Madrid. Lo special One ci aveva scommesso su sperando di vincere portare a casa la “decima” che a Madrid sta diventando una sorta di incubo. L’anno scorso la siorò (semiinali), quest’an- no il testimone è passato ad Ancelotti che di Champions se ne intende. L’ha vinta per due volte col Milan, ci ha provato timidamente col Chelsea e il Psg. Quest’anno ha tutte le carte in regola (infortunio di Cristiano Ronaldo permettendo) per centrare uno storico tris. Intanto mette in cassaforte la sesta semiinale, due in meno dello Special One (otto tra Porto, Chelsea, Inter e Real) che zittisce i critici che non vedevano il suo Chelsea tra i “fab four” quest’anno. Polemico, accentratore, caustico, provocatore, ma anche grande motivatore, il tecnico portoghese viene considerato l’antitesi e il grande nemico di Guardiola. I loro duetti nei memorabili Real-Barça sono rimasti storici, anche per la loro idea del calcio, esattamente agli antipodi: fantasioso e spumeggiante l’uno, solido e coriaceo l’altro. FIGURINE Il tecnico catalano guida il suo Bayern come fosse una corazzata, unendo la tecnica sopraina (Robben, Ribery) ai muscoli e alla sostanza (Schweinsteiger). L’uno è approdato alle semiinali strapazzando il Manchester United mentre l’altro ha compiuto un’impresa superando il Psg anche grazie a un po’ di fortuna (parole sue). Per il portoghese, a prescindere dell’esito del sorteggio, le semiinali saranno comunque l’oc- casione per vendicarsi di qualcosa: del Real, dopo tre anni di odio e amore, del Bayern del suo nemico catalano, che con le sue vittorie in Liga ha avvelenato i suoi anni spagnoli, o dell’Atletico Madrid che l’anno scorso vinse la Coppa del Re proprio in inale contro il suo Real. In questo parterre de roi (16 scudetti e sei Champions per Mou, Guardiola e Ancelotti), la vera sorpresa è però Diego Pablo Simeone. Ha fatto fuori prima il Milan e poi il Barcellona e adesso nulla sembra essergli precluso. In Italia ha giocato col Pisa, l’Inter, la Lazio e passando dal campo alla panchina ha trasmesso le sue doti principali: grinta, determinazione, aggressività, soprattutto la personalità del leader. È riuscito a trasmettere la fame di vittoria ai suoi semisconosciuti giocatori, facendoli diventare delle star (l’anno scorso Falcao, quest’anno Diego Costa, su tutti). Poche squadre in Europa hanno il Dna del proprio allenatore come i “colchoneros”, plasmati a immagine del “Cholo”, classe 1970, da quest’anno tra i grandi tecnici europei, al pari dei Mourinho, Ancelotti e Guardiola a cui, guarda caso, con- DOPO L’ELIMINAZIONE Mondiali, Cassano fuori dall’album In Spagna è finita l’era del Barça ROMA - Rossi e Gilardino sì, Cassano e Destro no. Per sfortuna dei primi due - e soprattutto per fortuna dei secondi - la convocazione del Mondiale che fa le prime esclusioni è solo quella dell’album della igurine. E con soli 17 azzurri inclusi nella collezione Panini. Ma da oggi, con la maxi-lista di giocatori chiamati da Cesare Prandelli per i test isici in programma a Coverciano il 13 e 14 aprile, si fa sul serio. E Cassano davvero aspetta la sua chance azzurra. Le quotazioni di Fantantonio, che manca dalla Nazionale dal giorno della inale di Euro 2012 a Kiev, sono in netta risalita nel borsino del commissario tecnico: aveva già un piede dentro il gruppo di oggi nei giorni scorsi, ora Prandelli dovrebbe aver sciolto la riserva e prendere sul serio in considerazione la sua candidatura a due mesi dal Mondiale. Così il passaggio per i test, con la valutazione isica anche in simulazione di clima brasiliano, diventa un passaggio importante. D’altra parte, i riscontri che arrivano da Parma - dove tra l’altro lavora il iglio di Prandelli, Niccolò - parlano di un Cassano più in tiro di due anni fa, quando all’Europeo arrivò dopo aver recuperato dall’operazione al cuore. Ma il ct vuole riscontri scientiici precisi, e lega la decisione inale sull’attaccante del Parma anche alle scelte su Rossi. Che in Brasile servano “atleti” oltre che calciatori, Prandelli lo ha ribadito anche ieri durante la consegna del premio “Ceravolo” a Catanzaro, una indicazione più che altro rivolta all’assenza di Toni e Totti dallo stage di oggi. Quanto a Cassano, c’è però un piccolo intoppo: il giocatore è fermo dal match con la Lazio per una distorsione alla caviglia, anche ieri non si è allenato con i compagni del Parma ma a parte. La volontà di recuperare per domenica ha una doppia valenza. Diverso il discorso tecnico-disciplinare: a Cassano Prandelli non può garantire un ROMA - C’era una volta il Barcellona: con l’eliminazione di mercoledì per mano dell’Atletico Madrid, i blaugrana per la prima volta dopo sei stagioni di ila non sono tra le semiinaliste di Champions league. Una disfatta, quella contro i “colchoneros” di Simeone che sa quasi di passaggio del testimone con l’Atletico che guida la Liga avanti di un punto e ha conquistato la semiinale di Champions dopo 40 anni. “Adios” titolava ieri Mundo deportivo. L’eliminazione dalla Champions, nonostante i blaugrana siano ancora in corsa per campionato e Coppa del Re, ha infatti il sapore della ine di un’era. Segnali di declino, in realtà si erano già visti. Le prime diicoltà sono arrivate dopo la partenza di Guardiola, con la transizione aidata a Tito Vilanova e poi la scelta di aidare la squadra a Tata Martino. L’eliminazione in semiinale dell’anno posto da titolare, come fu a Euro 2012, e il primo obiettivo in caso di convocazione sarà “rinchiudere” il bizzoso talento dell’attaccante entro questo conine, per evitare ripercussioni dentro lo spogliatoio. Il capitolo Cassano si lega a quello Giuseppe Rossi. “Pepito” sarà da lunedì sotto i rilettori dello staf di Prandelli e del professor Enrico Castellacci: segnali positivi arrivavano ieri dalla Fiorentina, che conta di poter schierare in partita l’attaccante fermo da inizio anno già prima della inale di Coppa Italia del 3 maggio. Tre o quattro partite giocate sono quel che servono al ct azzurro per capire se Rossi davvero è arruolabile per Brasile 2014. Un altro dei nodi da sciogliere sarà quello del terzo portiere, dietro Bufon e Sirigu. «Ho lasciato la Nazionale un anno fa, e in buone mani», le parole di Morgan De Sanctis che sanno di chiusura all’oferta di partire come n.23. Per Prandelli il romanista è la prima scelta nel ruolo e proverà ino all’ultimo a convincerlo. scorso per mano del Bayern, era solo l’avvisaglia della ine di un ciclo. Una ine isiologica se si pensa che tanti dei giocatori che hanno contribuito a costruire la leggenda Barcellona, sono ormai a ine carriera, da Puyol a Xavi, tanto per fare un esempio. E altri stanno tirando il iato: Lionel Messi, ad esempio, non è più devastante come nelle passate stagioni ed è tentato dalle sirene del Psg con gli sceicchi proprietari del club parigini pronti a sborsare 300 milioni di euro per assicurarsi le giocate dell’argentino. Lo stesso Neymar, arrivato a suon di miliardi, non ha dato quel salto di qualità che si sperava. Il futuro del Barcellona ora è un’incognita: Martino ha un contratto ino al 2015 ma la sua riconferma non è certa e sulla testa del club catalano pende la scure della sanzione della Fifa che ha bloccato per un anno il mercato in entrata, rendendo più complicata una rifondazione. CALCIO IN TV Tutte le partite del campionato da seguire in diretta TORONTO - Tre giorni di calcio italiano con sette partite in diretta su Rai Italia, sei della 33ª giornata di Serie A e una della 35ª di B, oltre al consueto appuntamento della domenica con la Giostra del gol. Sabato 12 aprile - Ore 9 am, Trapani-Palermo; Ore 12 pm, Sassuolo-Cagliari; Ore 2.45 pm, Roma-Atalanta. Domenica 13 aprile - Ore 6.30 am, Bologna-Parma; Ore 9 am, Napoli-Lazio; Ore 2.45 pm, Milan-Catania. Lunedì 14 aprile - Ore 2.45 pm, Udinese-Juventus. Arbitri Serie A - Bologna-Parma (ore 6.30 am): Doveri di Roma 1; Livorno-Chievo: Damato di Barletta; Milan-Catania (o- re 2,45 pm): De Marco di Chiavari; Napoli-Lazio: Banti di Livorno; Roma-Atalanta (sabato ore 2.45 pm): Guida di Torre Annunziata; Sampdoria-Inter: Valeri di Roma 2; Sassuolo-Cagliari (sabato ore 12 pm): Russo di Nola; Torino-Genoa: Mariani di Aprilia; Udinese-Juventus (lunedì ore 2.45 pm): Rizzoli di Bologna; Verona-Fiorentina: Peruzzo di Schio. Serie B - Le partite di domani alle 9 am: Avellino-Brescia; Cesena-Spezia (oggi); Crotone-Carpi; Empoli-Ternana; Latina-Novara; Modena-Juve Stabia; Padova-Reggina (domenica); Pescara-Cittadella; Siena-Lanciano; Trapani-Palermo; Varese-Bari. VENERDI 11 APRILE 2014 • CORRIERE CANADESE 12 CLASSIFIED Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CERCASI AIUTO CERCASI AIUTO HOUSEKEEPERS CLEANING needed in apt. used for temporary stays. Hours are Mon. to Fri. approx. 8:00-4:00. Some weekends. Applicants must speak some English. Having own car would be an asset. Interested persons please call 905-889-4224 Fast growing food sourcing, marketing and importing company is looking for an office assistant part time or full time. Novita-Pastry chef (Italian & Portuguese Cuisine): Permanent F/T, $18.00/ hr 40hrs/wk, starts ASAP. 2-3 years experiencebake specialty Italian & Portuguese pastries. 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Employer: Caldense Bakery & Pastries III Inc. by Mail: 337 Symington Avenue, Toronto, ON M6P 3X1, or E-mail:[email protected] Brazilian Star-Cook (Portuguese Cuisine): Permanent F/T, $17/hr 40hrs/wk, starts ASAP. Cook with professional experience minimum 5 years in Portuguese cuisine. Must provide references. Employer: Brazilian Star Bar & Grill Inc. by Mail: 1242 Dundas St W, Toronto, ON, M6J 1X5, or E-mail: [email protected] TORO 22 APR - 21 MAG Mettetevi in cammino con un certo anticipo, oggi, in modo tale che se ci saranno dei contrattempi riuscirete comunque a rispettare un appuntamento. Ciò che avverrà a vostra insaputa potrebbe avere un forte impatto sulla vostra giornata. Siate pronti a reagire GEMELLI in modo adeguato. 22 MAG - 21 GIU Oggi vi chiederete come sia possibile prepararvi per un evento di cui non sapete nulla: potrebbe esservi d'aiuto osservare e imitare quello che fanno CANCRO gli altri. 22 GIU-21 LUG Non è proprio il caso di sprecare tempo ed energie per lamentarsi di ciò che non dipende dalla vostra volontà : LEONE piuttosto concentratevi su quelle cose 22 LUG-21 AGO che potete controllare e modiicare. Siete competenti su una quantità di cose ma non potete pretendere di sapere tutto. Abbiate la modestia di VERGINE imparare dagli altri. 22 AGO-21 SETT Il naturale interesse che provate per gli altri vi sarà molto utile, oggi, in particolare se avvierete un progetto BILANCIA che coinvolge altre persone. 22 SET-21 OTT Solo mettendovi nei panni di un altro e sforzandovi di vedere le cose in una prospettiva diferente riuscirete, oggi, SCORPIONE a dare una risposta alle domande più 22 OTT-21 NOV diicili. Potreste avventurarvi su un territorio piuttosto insidioso: potreste diminuire i rischi limitando la vostra sfera di SAGITTARIO responsabilità. 22 NOV-21 DIC DRG Group-Supervisor, drywall installers: Permanent F/T, $30.00/hr 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 Years’ experience installation & inishing supervise workers and projects, Coordinate and schedule activities. Employer: DRG Group by Mail: 4181 Sladeview Cres, suite 29, Mississauga, ON L5L 5R2, or by fax: (905) 608-9687 CAPRICORNO 22 DIC-21 GEN In genere non disdegnate i cambiamenti ma oggi preferirete non allontanarvi dai sentieri battuti: avrete bisogno di sentirvi al sicuro. Cambiare aria non può che giovarvi. Poter osservare scenari diferenti riaccenderà il vostro entusiasmo e sarà ACQUARIO fonte di ispirazione. 22 GEN-21 FEB PESCI 22 FEB-21 MAR Dovrete procedere coi piedi di piombo, oggi, dopo aver ofeso involontariamente una persona che può decidere del vostro destino lavorativo. La soluzione di ieri CORRIERE CANADESE • VENERDI 11 APRILE 2014 13 Chiesa 2000 A CURA DELLA COMMISSIONE PASTORALE ITALIANA DELL’ARCIDIOCESI DI TORONTO IN COLLABORAZIONE CON IL CORRIERE CANADESE RESPONSABILE: P. AMEDEO NARDONE O.F.M. Papa Francesco ci guida al Sacramento della Riconciliazione La grazia della vergogna e la confessione U no concreti, eh? Hanno quella semplicità della verità». Al contrario, noi «grandi» sempre cerchiamo una via di fuga, «tendiamo a nascondere la realtà delle nostre miserie». «Ma c’è una cosa bella» conclude il Papa: «Quando noi confessiamo i nostri peccati come sono alla presenza di Dio, sempre sentiamo quella grazia della vergogna». Pensiamo a san Pietro, che dopo il miracolo di Gesù nel lago, dice: «Signore, allontanati da me, io sono peccatore». «Si vergognava del suo peccato davanti alla santità di Gesù Cristo», e «vergognarsi davanti a Dio è una grazia». Quindi, poter dire «io mi vergogno» nel sacramento della riconciliazione, apre davvero il nostro cuore ad accogliere il perdono del Signore. n sacramento che per molti credenti adulti rappresenta uno sforzo insostenibile o un motivo di imbarazzo, tanto che il più delle volte viene evitato o afrontato supericialmente: è la confessione. Confessarsi, invece, è andare incontro all’amore di Gesù Cristo con «sincerità di cuore» e con la «trasparenza dei bambini», afferma papa Francesco, accogliendo quella «grazia della vergogna» che fa vivere la riconciliazione come un dono di Dio. Per ottenere questo, bisogna avere però il coraggio di non nascondere davanti al confessore i propri peccati, ma chiamarli con il loro nome. Come san Paolo che – ricorda il Santo Padre – nella Lettera ai Romani ammette pubblicamente che nella «sua carne non abita il bene», che si sente uno «schiavo» costretto a compiere il male che non vuole, invece del bene che vorrebbe. La schiavitù dell’Apostolo è la stessa che incatena quotidianamente ogni cristiano, osserva il Papa: «Quando voglio fare il bene, il male è accanto a me». «E questa è la lotta di cristiani – prosegue –, è la nostra lotta di tutti i giorni. E noi non sempre abbiamo il coraggio di parlare come parla Paolo su questa lotta. Sempre cerchiamo una via di giustiicazione». Se noi non riconosciamo la nostra debolezza e, come Paolo, afermiamo: «Ma sì, siamo tutti peccatori», mai possiamo avere il perdono di Dio. Perché «se l’essere peccatore è una parola, un modo di dire, una maniera di dire, non abbiamo bisogno del perdono di Dio». Se, invece, «è una realtà, che ci fa schiavi», allora abbiamo bisogno «di questa liberazione interiore del Signore». La Chiesa chiede a tutti noi di confessare i peccati con umiltà, aggiunge il Papa. Come esortava anche san Giacomo che di- EDITORIALE C Sii la nostra forza ceva: «Confessate tra voi i peccati», «non per fare pubblicità», ma «per dare gloria a Dio» e riconoscere che è «Lui che mi salva». E tutto questo va fatto con concretezza. Ecco perché per confessarsi si va dal «fratello prete». Spiega il papa: «Alcuni dicono: “Ah, io mi confesso con Dio”. Ma è facile, è come confessarti per email, no? Dio è là lontano, io dico le cose e non c’è una faccia a faccia, non c’è un quattrocchi». San Paolo confessa invece la sua debolezza «ai fratelli faccia a faccia». C’è poi un’altra fetta di cristiani che – riferisce il Papa – dice: «No, no, io vado a confessarmi», ma poi «si confessano di cose tanto eteree, tanto nell’aria, che non han- no nessuna concretezza. E quello è lo stesso che non farlo». «Confessare i nostri peccati – sottolinea Francesco – non è andare a una seduta di psichiatria, neppure andare in una sala di tortura: è dire al Signore “Signore sono peccatore”, ma dirlo tramite il fratello, perché questo dire sia anche concreto». L’esempio, secondo il Santo Padre, sono i bambini, che hanno una «saggezza» che batte di gran lunga quella vantata dagli adulti. «Quando un bambino viene a confessarsi mai dice una cosa generale – ammette – “Ma, padre ho fatto questo e ho fatto questo a mia zia, all’altro ho detto questa parola” e dicono la parola. Ma so- Signore, non permettere che in presenza della miseria e delle soferenze che ci attorniano nessuno di noi resti schiavo dell’egoismo e della mondanità. Sii la forza del debole, la ricchezza del povero, la consolazione dell’alitto, sii pure il vero tesoro di coloro ai quali tu accordi la prosperità sulla terra, custodisci il loro cuore da ogni idolatria, e fa’ che essi non mettano la loro iducia che in te. O Padre, abbi pietà dei peccatori che si perdono; apri i loro occhi, tocca il loro cuore. Vieni in aiuto a coloro che sono nell’angoscia e dirigi gli sguardi dei morenti verso il Salvatore che ha dato la sua vita per noi sulla croce. Amen. Entriamo nella Settimana Santa on la domenica delle Palme inizia la settimana deinita la più “autentica e grande”, la più santa dell’anno liturgico, perché introduce ai grandi misteri della fede, perché «in essa si sono veriicati per noi beni infallibili: si è conclusa la lunga guerra, è stata estinta la morte, cancellata la maledizione, rimossa ogni barriera, soppressa la schiavitù del peccato. In essa il Dio della pace ha paciicato ogni cosa, sia in cielo che in terra» (Giovanni Crisostomo). Questa è la settimana in cui gli occhi del credente e degli uomini di buona volontà devono issare Lui, il Signore che è l’unico ed assoluto protagonista degli avvenimenti pasquali: dall’ ingresso in Gerusalemme, alla cena del Cenacolo, alla passione, alla scena del Calvario ed al sepolcro vuoto. Guardando l’ingresso trionfante del Maestro in Gerusalemme, al suo cammino verso la morte e la risurrezione dobbiamo anche noi impegnarci a camminare, a seguire il Signore che per amore va a morire, per amore muove i passi verso il monte della salvezza. Con il Messia, osannato prima e crociisso dopo, percorriamo anche noi la via dell’amore, dell’oferta, del farci dono. Seguiamo quell’Uomo, quel Dio soferente solo e soltanto per amore, scrutiamo il suo volto, i suoi gesti, ascoltiamo i silenzi d’amore e di obbedienza, penetriamo la sua soferenza per vivere in pienezza il mistero pasquale. Il nostro cammino dietro l’Uomo della croce deve essere mosso dalla consapevolezza che l’entrata di Cristo nella Città Santa è l’inizio dell’ ora di Dio, il compimento dell’oggi del Signore, tempo di salvezza, di conforto e di speranza:«È venuta l’ora in cui sarà gloriicato il Figlio dell’uomo» (Gv 12,23). Chi è questo Gesù, che qualche giorno prima, in quel di Betania, aveva ridato la vita all’amico Lazzaro (cf Gv 11,1-45) ed ora è osannato ed accolto come un re, un potente? Sì, è vero Gesù è re non secondo l’uomo ma secondo Dio: è un re «giusto, vittorioso e umile» le cui armi sono la mitezza, il cui programma è la pace, la giustizia e la riconciliazione per tutta la terra ed ogni popolo (cf 9,9-IO). A Gerusalemme, dinanzi alle lodi e gloriicazioni, come si comporta Gesù? Non pronuncia parola, fa silenzio, monta su di un asino così come fecero Davide e Salomone, primi re d’Israele, perché volevano essere portatori di pace e di mitezza. Gesù non sale su un destriero o un cocchio usati dai re nei tempi di guerra ma su di un asino perché lui è il re della pace, della giustizia, della mitezza. — Spiega Papa Ratzinger:« [...J In Zaccaria Gesù non aveva trovato soltanto l’immagine del re della pace che arriva sull’asino, ma anche la visione del pastore ucciso che mediante la sua morte porta la salvezza, e ancora l’immagine del traitto al quale tutti avrebbero rivolto lo sguardo» (Gesù di Nazaret, Dall’ingresso in Gerusalemme ino alla risurrezione, LEV 2011, p. 26). E questo è l’inizio di una serie di gesti miti, nonviolenti, umili, di pazienza che Gesù farà durante i fatti della settimana santa. A Gerusalemme, Gesù compie ancora un gesto signiicativo: entra nella città, cioè nella vita dell’uomo, in ciascuno di noi. E lo fa in punta di piedi, con amore perché vuole donarci la felicità, l’amore, la mitezza, non intende condannarci ma consolarci e guarirci. Vivere la settimana santa signiica lasciare che il mistero del Figlio dell’uomo penetri nella mia vita, ferita dal peccato, dall’infedeltà, dal disorientamento ma desiderosa di guarigione, di salvezza, di incontrare il Signore che muore per me, per tutti. Entrare con Cristo a Gerusalemme dice anche la capacità di farci plasmare dai suoi stessi sentimenti di amicizia, umil- tà, mansuetudine, di amore per il Padre e per l’uomo. Accogliere Cristo nelle “nostre città”, nella nostra esistenza signiica fare entrare l’amore fraterno per l’altro, lo straniero, il pellegrino, il povero nella nostra quotidianità, far diventare l’amore stile esistenziale, di vita, contagiare i luoghi del potere economico, politico, inanziario di mitezza ed altruismo. Muovere i passi verso Gerusalemme vuol dire incontrare la Parola crociissa e risorta che ci dice:« Accoglietevi gli uni gli altri. [...] Il Dio della speranza, vi riempia di ogni gioia e pace nella fede perchè abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito santo»(Rm 15, 7.13). Il vescovo sant’Andrea di Creta in un discorso sulle Palme scrive:«Cerchiamo anche noi insieme a colui che si afretta verso la passione, e imitiamo coloro che gli andarono incontro. Non però per stendere davanti a lui lungo il suo cammino rami d’olivo o di palme, tappeti o altre cose del genere, ma come per stendere in umile prostrazione e in profonda adorazione dinanzi ai suoi piedi le nostre persone. […] Stendiamo noi stessi rivestiti della sua grazia e meglio di tutto lui stesso poiché quanti siamo stati battezzati in Cristo, ci siamo rivestiti di Cristo (Gal 3,27) e prostriamoci ai suoi piedi come tuniche distese» (Discorso 9 sulle Palme, PG 97, 990-994). Don Francesco Armenti VENERDI 11 APRILE 2014 • CORRIERE CANADESE 14 Chiesa 2000 A CURA DELLA COMMISSIONE PASTORALE ITALIANA DELL’ARCIDIOCESI DI TORONTO IN COLLABORAZIONE CON IL CORRIERE CANADESE COMMENTO «Benedetto colui che viene nel nome del Signore» La Domenica delle Palme ricorda l'ingresso solenne di Gesù in Gerusalemme, ma nella liturgia dominata dalla sua Passione, raccontata dall'evangelista Matteo. Raccogliamoci nel ricordo delle terribili sofferenze del nostro Salvatore e nella domanda di perdono per i dispiaceri che gli abbiamo arrecato nella nostra vita condizionata dal peccato. Chiunque desidera vivere il clima vero di questa settimana Santa, prenda il Vangelo e segua, versetto dopo versetto, la narrazione delle ultime ore di Gesù (tutti e quattro gli evangelisti le raccontano), fermandosi ad ogni frase che muove il suo cuore. Non si preoccupi di questi poveri spunti. Per noi credenti queste pagine sono la rivelazione: • del senso dell'uomo; • del disegno di salvezza di Dio; • della condizione per entrare nel mistero di Dio e della sua gloria. Senso dell'uomo. Per il credente e vivere e morire per amore! Che senso può avere una vita, cosi circoscritta nel tempo, continuamente logorata dalla sofferenza e dalla morte, che ci invade giorno dopo giorno? Non dobbiamo far finta che il mondo abbia senso, perche non pensiamo alla morte! Siamo sospesi sull'abisso sopra una passerella di ragnatele e tutto ciò che siamo, diciamo, pensiamo, tutto terminerà con la morte. Solo 1'amore da il senso alla vita. Amore per il Signore e per gli altri. Nessun'altra risposta ha pieno senso al di fuori di questa donazione di se. Chi lo fa, avrà aperte le porte della Risurrezione. Disegno di salvezza di Dio. Dio ha voluto che il mondo fosse salvato attraverso 1'amore, non attraverso il potere e la violenza oppressiva («Rimetti la tua Spada al suo posto» , Mt 26,52a) dei vari Caifa (potere religioso), Pilato (potere politico), Erode (potere d'intrallazzo). L'amore e quell'umile potere che oggi non ha un gran peso sulle bilance della società violenta, che non fa storia nei documenti ufficiali, che non abbatte per ora gli eserciti, ma che può abbattere le resistenze blindate dell'egoismo! Una volta cadute, prorompono nell'uomo ondate di energie nuove che eliminano eserciti, violenze, ingiustizie e cambiano direzione alla storia. Condizione per entrare nel mistero di Dio e della sua gloria. Chi ama davvero, dovrà passare attraverso la solitudine e il dolore del Venerdì Santo. Non e possibile oggi un vero amore dell'uomo, che non porti con se il rifiuto, la menzogna, la resistenza di chi non ama. Chi più ama, sente di più la falsità della « verità» costituita e proclamata dalla società ufficiale. Reagirà. Sara colpito! Si è crocifissi, perche si vive in un certo modo! Appena morto, Gesù è proclamato dal centurione romano «Figlio di Dio» (Mt 27,54). La prima confessione cristiana avviene davanti ad un morto, ad uno tragicamente sconfitto. Non era facile! Giuda, un prescelto, che ha vissuto tre anni con Gesù, lo tradisce. Pietro, un amico amato da Gesù, lo rinnega. Gli altri discepoli fuggono. Solo questo estraneo lo crede Dio. Pilato, alla fine del primo Venerdì Santo della storia, avrà scritto nei suoi registri: « Condannato un delinquente di nome Gesù» . Ma li comincia un'altra storia, quella che ancora noi viviamo, ma senza averne compreso il significato profondo, dirompente, alternativo. O la parola dell'amore sarà l'ultima e basilare parola della storia o è vero che la nostra vita sarà una tragica favola raccontata da un inutile idiota (F. M. Dostoevskij). Padre buono, il racconto della passione di tuo Figlio Gesù non è un racconto antico. È il nostro racconto. Da quell'ingiustizia perpetrata sotto i tuoi occhi sul Calvario, da quel tuo silenzio che non interviene davanti alle atroci sofferenze di tuo Figlio, aiutaci a superare tante incertezze e tanti dubbi che ci assalgono quando i1 dolore colpisce noi o si accanisce sui crocifissi della terra. Se un Padre, come te, non libera 1'amatissimo suo Figlio, vuol dire che le croci devono avere un grande significato, anche se noi non to comprendiamo. Aiutaci ad accettare l'apparente impotenza del tuo Amore per noi, o Padre Onnipotente in amore, che col Figlio e con to Spirito Santo vivi e regni per tutti i secoli dei secoli. Rolando Palazzeschi, sj RESPONSABILE: P. AMEDEO NARDONE O.F.M. Domenica delle Palme e della Passione del Signore ANNO A - Colore rosso - 13 aprile 2014 PRIMA LETTURA L’obbedienza a Dio consente al Servo di sostenere la dolorosa sottomissione agli uomini e alla loro violenza. Dal libro del profeta Isaia (50, 4-7) Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo siduciato. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli. Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso. Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio. SALMO RESPONSORIALE (21/22) Con le parole di questo salmo Gesù pregava sulla croce portando al Padre tutte le voci dell’umanità. Rit. Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato? Si fanno beffe di me quelli che mi vedono, / storcono le labbra, scuotono il capo: / «Si rivolga al Signore; lui lo liberi, / lo porti in salvo, se davvero lo ama!». Rit. Un branco di cani mi circonda, / mi accerchia una banda di malfattori; / hanno scavato le mie mani e i miei piedi. / Posso contare tutte le mie ossa. Rit. Si dividono le mie vesti, / sulla mia tunica gettano la sorte. / Ma tu, Signore, non stare lontano, / mia forza, vieni presto in mio aiuto. Rit. Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, / ti loderò in mezzo all’assemblea. / Lodate il Signore, voi suoi fedeli, / gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe, / lo tema tutta la discendenza d’Israele. Rit. SECONDA LETTURA L’obbedienza a Dio consente a Gesù di sostenere la dolorosa sottomissione agli uomini e alla loro violenza. La fede del servo Gesù appare così fedeltà radicale a Dio e solidarietà con gli uomini che riscatta il male con il bene. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi ( 2, 6-11 ) Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio. CANTO AL VANGELO (Eb 4,12) Rit. Lode e onore a te, Signore Gesù! Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome. Rit. Lode e onore a te, Signore Gesù! VANGELO Gesù sa ciò cui va incontro e lo dice. La signoria che Gesù mostra (in particolare con le azioni con cui interviene per dare il senso degli eventi, per ammonire e correggere) si accompagna alla sua obbedienza: egli è il Servo del Signore,il Giusto cioè colui che non persegue la propria volontà, ma compie quella del Padre. Gesù è il Figlio di Dio espressione che non indica un’identità di natura, ma una totale comunione di volere e di agire. Dal Vangelo secondo Matteo forma breve (27, 11-54) (26,14-27) A -Gloria a te, o Signore. Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici». E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla. Allora Pilato gli disse: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?». Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito. A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta. In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: «Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?». Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua». Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!». Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!». Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo. Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce. Giunti al luogo detto Golgota, che significa “Luogo del cranio”, gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei». Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d'Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: "Sono Figlio di Dio"!». Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo. A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!». Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: P «Davvero costui era Figlio di Dio!». Parola del Signore. A – Lode a te, o Cristo. CORRIERE CANADESE • VENERDI 11 APRILE 2014 15 Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Web: www.corriere.com CLASSIFIEDS CULTURA CERCASI AIUTO CERCASI AIUTO COMFORT KEEPERS è in cerca di persone che parlino l’italiano come badanti per anziani. La paga è competitiva, orario adattabile e continuo con l’opportunità di fare una differenza nella vita di un anziano. Rui GomesMaster Butcher - butcher shop (Sausage maker): Permanent F/T, $20.40/hr 40hrs/wk, 3 vacancies starts ASAP. 3-5 Years’ experience butchering and Portuguese sausage making. Must have references for multitasking ability. 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Un libro, questo presentato nella sede del Corriere Canadese di fronte a un folto pubblico, che per la Rappini ha un valore affettivo molto grande. «È la storia di mio padre, dall’infanzia a Bologna, agli anni durante la guerra fino alla sua vita in Canada dove è giunto in cerca di un futuro migliore - dice l’autrice che risiede ad Halifax - è stato l’arrivo di un pacco del tutto inaspettato mandato da mia zia Francesca da Bologna a far nascere in me un forte desiderio di NHL raccontare la vita di mio padre, le difficoltà ma anche le gioie. Il pacco conteneva le lettere scritte da mio padre durante la guerra». “Vittorio’s Journey” è molto più di una storia di vita: «Attraverso la storia personale di mio padre si può capire tanti aspetti del tempo, gli eventi storici che hanno cambiato il mondo ed anche il fenomeno dell’immigrazione - conclude la Rappini - l’inizio in Canada, come tutti gli emigrati hanno constatato, non è stato facile a causa della lingua, del freddo. Poi con il tempo le cose sono cambiate». Il libro è in vendita nelle maggiori librerie o sul sito www.vittoriosjourney.ca VERSO I PLAYOFFS EASTERN CONFERENCE WESTERN CONFERENCE GIOCATE PUNTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 x Boston 79 x Pittsburgh 80 x Montréal 80 x Tampa Bay 79 x Rangers 80 x Philadelphia 79 x Columbus 80 x Detroit 80 Washington 79 New Jersey 79 Toronto 80 Ottawa 79 Carolina 79 NY Islanders 79 Florida 80 Bufalo 79 114 107 98 95 93 91 91 91 85 84 84 82 79 73 64 51 GIOCATE PUNTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 x Anaheim 80 x St. Louis 79 x Colorado 79 x Chicago 80 x San Jose 80 x Los Angeles 80 x Minnesota 80 Dallas 80 Phoenix 79 Nashville 79 Vancouver 79 Winnipeg 80 Calgary 80 Edmonton 80 112 111 109 107 107 97 96 89 87 82 81 80 77 65 Vanno ai playoff le prime otto di ogni Conference. *Classiica - Due punti a chi vince anche in overtime o ai rigori, un punto a chi perde in overtime o ai rigori. *Sopra la classiica uniicata delle due Conference. Accedono al playof e prime otto classiicate di ogni Conference. RISULTATI Mercoledì: Chicago-Montreal 3-2 (Ot), Pittsburgh-Detroit 4-3 (rigori), Dallas-Columbus 1-3, Calgary-Los Angeles 4-3, Anaheim-San Jose 5-2. Martedì: Tampa Bay-Toronto 3-0; Columbus-Phoenix 4-3 0t; Islanders-Ottawa 1-4; Buffalo-Detroit 2-4; Rangers-Carolina 4-1, FloridaPhiladelphia 2-5; Minnesota-Boston 4-3 rigori, St. Louis-Washington 1-4, Dallas-Nashville 3-2 rigori, Edmonton-Colorado1-4. Lunedì: New Jersey-Calgary 0-1, Winnipeg-Minnesota 0-1, Vancouver-Anaheim 0-3. PROSSIME PARTITE Giovedì: Rangers-Buffalo, Carolina-Washington, Montreal-Islanders, Ottawa-New Jersey, Tampa Bay-Philadelphia, Florida-Toronto, Nashville-Phoenix,Minnesota-St. Louis, Winnipeg-Boston, Edmonton-Los Angeles, Vancouver-Colorado. Venerdì: Washington-Chicago, Detroit-Carolina, Tampa Bay-Columbus, New Jersey-Islanders, Dallas-St. Louis, Calgary-Winnipeg, San Jose-Colorado. Sabato: Boston-Buffalo, Pittsburgh-Philadeklphia, Montreal-Rangers, Ottawa-Toronto,Florida-Columbus, Nashville-Chicago, Phoenix-San Jose, Edmonton-Vancouver, Los Angeles-Anaheim. Domenica, ine regular season: St. Louis-Detroit, New Jersey-Boston, Philadelphia-Carolina, Washington-Tampa-Bay, Buffalo-Islanders, Pittsburgh-Ottawa, Minnesota-Nashville, Anaheim-Colorado, Vancouver-Calgary, Phoenix-Dallas. f TO PLACE YOUR AD HERE CALL 416782-9222 f f f f f 16 VENERDI 11 APRILE 2014 • CORRIERE CANADESE