Scheda Rilevazione Buone Prassi Aziendali SCHEDA RILEVAZIONE BUONE PRASSI AZIENDALI A. ASPETTI ANAGRAFICI A 1 - U.O. coinvolte: Controllo di Gestione Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri Cup Servizio per l’Informatica A 2 -Ambito di appartenenza: (selezionare) Sanitario Sociale Socio-sanitario Tecnico ⌧ Amministrativo A 3 - Responsabile Buona Prassi: Cognome: Roberti Nome: Sara U.O. di appartenenza: Controllo di Gestione Ruolo Aziendale: Collaboratore tecnico statistico A 4 - Recapiti del responsabile: Telefono: 0424-885328 E-mail: [email protected] A 5 - Partecipanti gruppo di lavoro: Cognome Nome Qualifica Roberti Sara Favrin Michela Ceccon Antonella Scremin Luca Pozzobon Nadia Collab. Tecnico Collab. Sanitario Collab. Amm.vo Collab. Tecnico Collab. Amm.vo Unità Operativa Controllo di Gestione Direzione Medica P.O. Cup Servizio per l’Informatica Controllo di Gestione B. TITOLO E DESCRIZIONE ESPERIENZA B 1 - Titolo Prassi: Sistema di monitoraggio continuo sui tempi d’attesa B 2 - Durata della buona prassi Data inizio: Data conclusione prevista: Pag. 1 di 6 Scheda Rilevazione Buone Prassi Aziendali Data conclusione effettiva: B 3 - Aree Tematiche: (selezionare) Modelli di assistenza (Es.: Presa in carico - Continuità delle cure -Integrazione Socio-sanitaria - Integrazione Multiprofessionale; ecc…..) Appropriatezza e qualità delle cure (Es.:Sicurezza degli utenti – Percorsi diagnostici-terapeutici-assistenziali – Miglioramento qualità assistenziale – Implementazione linee guida – Lotta al dolore – ecc… ⌧ Efficienza gestionale (Es.: Progetti di riorganizzazione dei servizi o di processi – efficienza nei servizi tecnico-amministrativi – facilità di accesso ai Servizi ecc…) Innovazione tecnologica (Es.: Miglioramento dei processi di gestione delle tecnologie biomediche – Telemedicina e teleconsulto – Nuove tecnologie – ecc…) Comunicazione e promozione della salute (Es.: Relazione personale sanitario/paziente – Umanizzazione – Prevenzione primaria e secondaria – Stili di vita – ecc…) Altro B 4 - Descrizione sintetica della buona prassi Premessa: Il rispetto dei tempi d'attesa è tra gli obiettivi prioritari assegnati dalla Regione Veneto ai Direttori Generali di ogni Azienda Ulss. Questi sono stati monitorati fino al 2011 attraverso analisi ex post sulle prestazioni erogate e sulla rilevazione a campione delle prenotazioni nei 5 giorni indice al mese indicati dalla Regione. Si è ritenuto indispensabile quindi analizzare il totale delle prenotazioni estraendo i dati di dettaglio direttamente dal sistema CUP, in modo da avere un’informazione periodica, aggiornata e strutturata sull’attesa dal momento di contatto dell'utente al CUP. B 4.1 - Problemi e bisogni a cui si è voluto dare una risposta: Prima dell’implementazione del nuovo sistema il monitoraggio sui tempi d’attesa avveniva essenzialmente ex post sulle prestazioni già erogate: questo permetteva di avere indicazioni su come agire ma non dava un ritorno positivo immediato sulla riduzione dei tempi. La nostra Azienda infatti non riusciva a rispettare completamente gli standard definiti a livello regionale (10 giorni per la priorità B, 30 per le visite e 60 per gli esami strumentali in priorità D e 180 giorni per la priorità P). Con l’avvio del nuovo sistema e delle prassi conseguenti, Il monitoraggio dei tempi d'attesa avviene ora soprattutto ex ante, permettendo quindi azioni correttive prima dell'erogazione delle prestazioni stesse. B 4.2 - Finalità della buona prassi - Obiettivi specifici Obiettivo principale dell’attivazione di tale sistema era portare ad un miglioramento della programmazione e dell’utilizzo delle risorse aziendali, con conseguente miglioramento nel rispetto delle priorità di ogni prestazioni. Esso infatti, partendo proprio dal sistema di prenotazioni, permette di avere una finestra sul presente e sul futuro, di valutare le prestazioni più critiche e le classi di priorità più problematiche, consentire un focus per specialità e per prenotazione e valutare, ove possibile, eventuali azioni correttive. Un secondo obiettivo a cui si è potuto far fronte è stata l’analisi indiretta dell’appropriatezza delle prestazioni. Estraendo infatti le singole prestazioni fuori standard e analizzando la storia pregressa del paziente rispetto a quella prestazione si è potuto dedurre l’alta percentuale di controlli all’interno delle tre classi di priorità. Tutto questo passando per sotto-obiettivi quali: Pag. 2 di 6 Scheda Rilevazione Buone Prassi Aziendali la possibilità di analisi sia a livello macro che a livello di singola prenotazione la facilità d’accesso e d’uso del sistema la condivisione di informazioni l’integrazione con altri flussi: specialistica e rilevazione nei 5 giorni indice B 4.3 - Metodologia – strategia Per implementare il nuovo monitoraggio sulle prenotazioni a CUP è stato realizzato l’interfacciamento con il sistema di prenotazione aziendale e provveduto alla messa in opera di una procedura ETL (Extraction Trasform Load) che estrae i dati dal sistema sorgente e li processa allo scopo di consolidare i dati stessi e renderli aderenti alle logiche del sistema di analisi dei tempi d’attesa. Tale processo viene effettuato con cadenza settimanale in modo da rendere i dati fruibili in tempo pressoché reale. Le tabelle delle prenotazioni che originano il cruscotto vengono aggiornate dal Sistema Informatico durante il weekend, rielaborate dal Controllo di Gestione ogni lunedì e messe quindi a disposizione delle persone preposte al monitoraggio dei tempi d’attesa (Direzione Sanitaria, Direzione Medica, Cup). È stata quindi creata una piattaforma per la realizzazione di cruscotti di analisi basata sulla tecnologia QlikView, in grado sia di rendere facilmente fruibile il monitoraggio ricorrente dei tempi d’attesa sul prenotato, con simulazioni che facilitano la lettura e l’interpretazione di quanto risultante, sia di analizzare in dettaglio le singole prestazioni problematiche. B 4.4 - Fasi e tempi di sviluppo FASI Anno 2011 Anno 2012 G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D 1 Interfacciamento col Cup 2 Realizzazione procedura ETL 3 Realizzazione cruscotto Condivisione strumento con tutte le 4 persone incaricate del monitoraggio 5 Predisposizione di reportistica di sintesi Uno degli elementi positivi derivati dalla metodologia di costruzione del sistema è la sua non staticità. Il sistema può essere modificato, sia nelle informazioni estratte direttamente dal CUP (quindi alla base) sia nel cruscotto di analisi (la visione del sistema), permettendo un miglioramento continuo dovuto anche ad un uso sempre più frequente del programma che genera nuove esigenze. Miglioramento continuo del sistema di 6 monitoraggio B 5 - Destinatari I destinatari del sistema sono innanzitutto: - la Direzione Medica, la Direzione Sanitaria, il Cup e l’Assistenza Specialistica territoriale che attuano il monitoraggio attraverso il cruscotto, analizzando le prestazioni che non rispettano la percentuale attesa di rispetto dei tempi d’attesa e scendendo nel dettaglio della singola prestazione per valutarne sia l’appropriatezza prescrittiva rispetto alla classe di priorità, sia l’eventuale possibilità di riprogrammazione; - la Direzione strategica attraverso la reportistica mensile sull’analisi dei tempi d’attesa del prenotato nel mese che dettaglia per ogni prestazione e per ogni priorità l’indice di performance (% di rispetto della tempistica di erogazione), i tempi medi di attesa, il numero di prenotazioni, il confronto con la performance dell’anno corrente e dell’anno Pag. 3 di 6 Scheda Rilevazione Buone Prassi Aziendali - precedente. le singole Unità Operative attraverso la segnalazione mensile sul prenotato nel mese delle prestazioni critiche per sede di erogazione. Questo permette ai singoli responsabili di struttura di focalizzarsi sulle prestazioni fuori standard e di distribuire in modo adeguato l’attività sui vari ambulatori, ove possibile. B 6 - Indicatori di valutazione della buona prassi 12345- Uso del programma da parte delle persone preposte al monitoraggio Attuale diffusione e condivisione delle informazioni ricavabili dal sistema Ritorni da parte delle singole Unità Operative sulla valutazione dei propri dati Miglioramento dell’appropriatezza delle richieste Miglioramento nelle percentuali di rispetto dei tempi d’attesa (obiettivo principale) C. RISULTATI C 1 - Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi e agli indicatori di valutazione previsti dalla prassi, indicare in cosa i risultati raggiunti differiscono - se differiscono – da quelli attesi in fase di progettazione e riportare le eventuali criticità incontrate e i punti di forza della buona prassi) 1- Uso del programma da parte delle persone preposte al monitoraggio: questo, vista anche la facilità, viene utilizzato molto dalla Direzione sanitaria e dalla Direzione medica. Da poco il programma è stato diffuso anche all’Assistenza specialistica territoriale 2- Attuale diffusione e condivisione delle informazioni ricavabili dal sistema: la reportistica viene inviata mensilmente alla Direzione strategica e alla Direzione Medica. Contestualmente vengono fatte delle riunioni relativamente alle situazioni più critiche. Si sta pensando di diffondere la reportistica anche ai medici di medicina generale. 3- Ritorni da parte delle singole Unità Operative sulla valutazione dei propri dati: vi è stata una condivisione tra il Controllo di Gestione e i responsabili di Struttura sul dato inviato in modo che sia chiaro e definito a cosa si riferisce la segnalazione. In alcuni casi, particolarmente critici, si è reso utile l’invio dei singoli record fuori standard per permettere uno studio più approfondito. 4- Miglioramento dell’appropriatezza delle richieste: l’analisi delle singole prenotazioni fuori standard ha permesso di valutare indirettamente la dimensione del fenomeno rispetto ad ogni priorità. Sono state attuate iniziative per segnalare ai prescrittori esterni (mmg) e interni (specialisti aziendali) il corretto utilizzo delle priorità. A fronte di questo la % di controlli sul totale delle prenotazioni è aumentata nel tempo: Pag. 4 di 6 Scheda Rilevazione Buone Prassi Aziendali 5- Miglioramento nelle percentuali di rispetto dei tempi d’attesa: Rispetto tempi d'attesa 10 0,0 % Priorità B Priorità D Priorità P 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 20 09 20 10 20 11 Obie ttivo r egionale C 2 - L’esperienza realizzata in forma sperimentale è stata poi adottata in forma stabile dall’Azienda (messa a regime)? - segnare con una “X” SI × NO IN CORSO C 3 - Note (Altro) Il Responsabile della Prassi Aziendale lì, Bassano d/G, 30.06.2012 Il/i Responsabile/i della/e Unità Operativa Pag. 5 di 6 Scheda Rilevazione Buone Prassi Aziendali Pag. 6 di 6