consiste nell’acquisto dei beni necessari all’attività di impresa. I principali modelli di gestione sono: • A scorta : Si utilizza quando il livello delle merci disponibili in magazzino è inferiore al “ livello di riordino “, condizione in cui è necessario che l’impresa ordini una certa quantità di merci tale da creare il lotto di approvvigionamento ossia la quantità di beni da ordinare ai fornitori per ridurre al minimo i costi fissi e le variabili di approvvigionamento. • A fabbisogno : Per stabilire il lotto di approvvigionamento si determina la domanda effettiva di prodotti finiti riferita ad un certo periodo di tempo. • Just in time : E’ un modello di gestione finalizzato a produrre solo quanto richiesto dal mercato riducendo le scorte di magazzino che tenderanno allo zero. Esso garantisce continuità al processo produttivo limitando gli sprechi, le inefficienze e gli oneri legati alla gestione delle scorte. L’impresa che vuole essere competitiva sul mercato deve operare in un’ottica di qualità totale, cioè il personale deve operare con un elevato grado di interazione ed integrazione (lavoro in team), orientando l’attività dell’impresa alla completa soddisfazione del cliente (customer satisfaction), venendo incontro alle sue aspettative: unico, vero ed effettivo obiettivo perseguibile. La qualità totale negli ultimi anni ha trovato applicazione nel modello organizzativo di fabbrica integrata detto anche “lean organization”. • • • • • Le sue principali caratteristiche sono: riduzione livelli gerarchici responsabilizzazione del personale , altamente qualificato e dotato di maggiore autonomia decisionale organizzazione del lavoro in squadra. riduzione dei costi e dei tempi di produzione incremento della capacità del sistema di reagire agli stimoli esterni e ai problemi interni L'ingegnere giapponese Eiji Toyoda, fondatore della Toyota Motor Company, abbandonò la produzione di auto tutte uguali (produzione di massa), preferendo una gran varietà di modelli diversi: ciò fu possibile con la produzione snella, incrementando il profitto; infatti nelle fabbriche Toyota la divisione del lavoro introdotta da Ford venne sostituita con il lavoro di squadra, che eliminava gli sprechi di fatica, di materiali e di tempo, affidando ad ogni squadra una parte della linea di montaggio. Tra il 1950 e il 1970, inoltre, cambiò completamente anche l'organizzazione della catena di approvvigionamento, affidando la costruzione di quasi tutti i pezzi e i componenti ad altre aziende, che diventarono sue fornitrici abituali. Sviluppò poi un nuovo modo di coordinare il flusso giornaliero dei pezzi nella fabbrica in cui avveniva l'assemblaggio, inventando il sistema del just-in-time, così eliminò i magazzini per lo stoccaggio dei pezzi, arrivando questi solo nel momento in cui servivano. Con il lavoro di squadra, la Toyota riuscì a progettare un’auto in un tempo molto inferiore a quello delle aziende americane e così riuscì a variare più velocemente la sua produzione.