Biopsia dell’HCC: dal ruolo diagnostico a quello prognostico? Eugenio Caturelli Unità Operativa di Gastroenterologia Ospedale Belcolle Viterbo Dopo l’ampia diffusione negli anni ’90, soprattutto in Europa e in Estremo Oriente, la biopsia delle lesioni focali epatiche ha visto limitare il suo impiego in seguito al miglioramento delle tecniche d’immagine Esiste ancora un ruolo per la biopsia? Lencioni, J Hepatol 2010 HEPATOLOGY, 2011 Liver Cancer Working Group Report M.Kudo, K.H.Han, N.Kokudo, A.Cheng, B.I.Choi, J.Furuse, N.Izumi, J.W.Park, R.T.Poon and M.Sakamoto 2010 BIOPSY ? Il problema diagnostico Si ha l’impressione che gli estensori delle linee-guida internazionali tendano a considerare solo gli studi eseguiti nei propri centri secondo le loro convinzioni, trascurando completamente le evidenze di altri studi eseguiti in centri e nazioni differenti Una biopsia è necessaria per la diagnosi… • Nei noduli di HCC di 2-3 cm di diametro: – 16% dei casi (Bolondi 2005) •Nei – – – – noduli di HCC di diametro < 2 cm: 52% dei casi (Giorgio 2004) 56% dei casi (Bolondi 2005) 67% dei casi (Forner 2008) 21-25% dei casi (Sersté 2010) HEPATOLOGY, 2008 HEPATOLOGY, September 2011 Sono considerati maligni solo i noduli che crescono durante il follow up “Crescita” viene definita come aumento del 30% del diametro del nodulo, mentre sono stati considerati benigni i noduli “stabili” per un periodo di almeno 18 mesi, “irrespective of biopsy findings” È corretto considerare “stabile” un nodulo il cui diametro aumenta meno del 30%? È corretto considerare “benigna” una lesione con biopsia positiva per HCC perché non cresce del 30% entro 18 mesi? Un nodulo il cui diametro aumenta del 25% (passando da 15 a 18,75 mm) incrementa il suo volume da 1,77 a 3,45 ml Il tempo di raddoppiamento dell’HCC è estremamente variabile (segnalato fino a quasi tre anni). L’accrescimento, inoltre, non è quasi mai regolare e può “esplodere” da un momento all’altro PURPOSES OF THE STUDY To determine the nature of small lesions (diameter ≤ 1 cm) disclosed by us during surveillance of liver cirrhosis To evaluate the accuracy of US-guided FNB in the diagnosis of such nodules RESULTS • 68.7 % OF THE NODULES WITH A DIAMETER ≤ 10 mm RAISED DURING US SURVEILLANCE OF CIRRHOTIC PATIENTS CORRESPOND TO HCC • ACCURACY OF AIMED FNB IN THE DIAGNOSIS OF SUCH NODULES: 88.6% HEPATOLOGY, October 2011 RISULTATI RESA DELLE METODICHE DI IMAGING NELLA DIAGNOSI DI HCC O HGDN (comportamento “tipico” alla contrastografia): TC SENSIBILITÀ 75%, SPECIFICITÀ 100% RM SENSIBILITÀ 79%, SPECIFICITÀ 100% TC + RM SENSIBILITÀ 57%, SPECIFICITÀ 100% TC o RM SENSIBILITÀ 96%, SPECIFICITÀ 100% HEPATOLOGY, October 2011 CONCLUSIONI “La diagnosi non invasiva di HCC e HGDN può essere ottenuta nella maggioranza dei casi con una specificità del 100% con una singola tecnica d’immagine” “A causa dell’alto tasso di disaccordo tra TC e RM, non raccomandiamo l’imaging sequenziale ma suggeriamo di eseguire una biopsia quando la prima metodica è inconclusiva” “In mani esperte, la biopsia di un nodulo fornisce una diagnosi accurata, aiuta nelle scelte terapeutiche e indica rilevanti fattori prognostici” HEPATOLOGY, July 2010 La diagnosi precoce (noduli con Ø ≤ 2 cm) è importante • Il rischio di invasione vascolare microscopica aumenta significativamente quando il Ø > 2 cm, quando cioè inizia ad acquisire il caratteristico apporto ematico arterioso • Il “very early HCC”, che ha la più alta probabilità di cura radicale mediante resezione o ablazione, richiede quindi una diagnosi prima di avere sviluppato le caratteristiche che lo rendono identificabile dalle tecniche d’immagine Esiste ancora un ruolo per la biopsia? • Molti HCC vengono oggi diagnosticati usando le tecniche d’immagine • L’istologia ha un ruolo definito, ma diverso da quello che era solito avere • Tale ruolo è più impegnativo Il problema diagnostico IDEALE Chiaramente benigno Chiaramente maligno Il problema diagnostico REALE Chiaramente benigno Malignità incerta Chiaramente maligno Diagnosi differenziale istopatologica tra nodulo displastico di alto grado (HGDN) e HCC ben differenziato (WD-HCC) HGDN WD-HCC Clone-like changes Cell density Pseudoglands Unpaired arteries Capillarized sinusoids Nuclear Atypia Reticulin framework ± + (x1,5-2) + ± ± ± + ± + (x2) + + + ± ± Stromal invasion - ± ± : può essere presente ma non necessariamente rilevabile nella biopsia + : solitamente presente e rilevabile nella biopsia L’utilizzazione di biomarkers immunoistochimici può fornire un aiuto fondamentale nella diagnosi differenziale istopatologica tra nodulo displastico di alto grado (HGDN) e HCC ben differenziato (WD-HCC) BIOMARKERS GPC3: glypican3; HSP70: Heat Shock Protein 70; GS: Glutamyne Synthetase GPC3 HSP70 Hepatology, 2011 GS CHC Il problema prognostico Gli elementi legati al tumore che influiscono sulla prognosi sono: Numero e grandezza dei noduli di HCC Metastasi intraepatiche Staging della neoplasia Grading della neoplasia Invasione microvascolare Invasione macrovascolare Dalla biopsia si possono ottenere informazioni sul grado di differenziazione dell’HCC Rilevanza della biopsia per il grading dell’HCC • Significativa discordanza tra grading nella biopsia e nei campioni chirurgici per i noduli > 7 cm (Pawlik, Ann Surg 2007) • Eccellente concordanza tra biopsie pre-operatorie e campioni chirurgici nei noduli di 4 cm (Iavarone, Hepatology 2010) • Buona concordanza tra le biopsie percutanee e operatorie nei noduli piccoli (Colecchia, J Hepatol 2011) L’attendibilità della biopsia percutanea nel grading dell’HCC diminuisce con l’aumentare delle dimensioni del nodulo Uno degli obiettivi principali della ricerca attuale è quello di ottenere informazioni aggiuntive dal tessuto neoplastico ed extra-neoplastico per… • precisare la prognosi • stabilire il rischio di recidiva • indicare la terapia più opportuna (chirurgia, TACE, farmaci antineoangiogenetici, …) • predire la risposta al trattamento Predittori e marcatori surrogati per l’HCC suggeriti nel 2008 ASPM: invasione vascolare/metastasi. Clin Can Res 2008 IGFII-IGF-IR: invasione vascolare/motilità. Hepatology 2008 TGFb late genes: sopravvivenza/recidiva locale/metastasi nel fegato. Hepatology 2008 Rho pathway: invasione vascolare/metastasi. Cancer Sci 2008 Aurora kinase B: recidiva. Br J Surg 2008 LAMA4: invasione vascolare/metastasi. J Cancer Res Clin Oncol 2008 ANXA2: marker tumorale angiogenetico. Exp Mol Med 2008 XIAP: recidiva/metastasi. Hepatology 2008 Marcatori molecolari dell’HCC al 2011 Nessuno di questi biomarkers molecolari è stato confermato essere superiore ai fattori istopatologici nella prognosi di HCC I profili espressi nel tessuto epatico circostante l’HCC si correlano alla sopravvivenza (p=0.04) La perdita di espressione del gene CYP1A2 nel fegato non neoplastico è correlato a una minore sopravvivenza libera da malattia e a una prognosi peggiore Tanaka S, et al. Hepatology. 2011;54:1273-81.