Ambulatorio di Chirurgia Oculare “Santa Lucia”
Direttore Sanitario Dott. Giuseppe Eugenio Apuzzo
Via Mazzini. 60 – 58100 Grosseto
Tel. 0564-414775 Cell. Emergenze 320-0558171
Fax 0564-413023 e-mail: [email protected] sito web: www.studiosarnicola.it
C ONSENSO I NFORMATO P ER L’I NTERVENTO DI PTOSI
CONSEGNATO IL……………………………FIRMA……………………………………
Documento tratto dal testo “Consensi informati in chirurgia oftalmologica” SIFI EDITORE
D ESCRIZIONE DELLA PATOLOGIA DIAGNOSTICATA E DEI SINTOMI DA ESSA CAUSATI :
Lei presenta una ptosi, cioè un abbassamento della palpebra superiore per difetto funzionale più o meno
importante del muscolo elevatore della palpebra superiore. Le cause sono diverse:
- Lesione neurogena (di origine nervosa)
- Lesione miogena (di origine muscolare)
- Lesione aponeurotica (spesso legata all’età)
- Lesione meccanica (ad esempio un trauma).
La palpebra può abbassarsi solo lievemente o coprire interamente la pupilla. In alcuni casi la ptosi può
limitare o persino impedire la normale visione. Può presentarsi nei bambini come negli adulti e può essere:
- Mono- o bilaterale
- Ereditata
- Presente alla nascita (congenita: rappresenta il 75% delle forme di ptosi)
- Presentarsi più tardivamente.
PTOSI DEL BAMBINO: la ptosi presente alla nascita è spesso causata da uno scarso sviluppo dei muscoli
che alzano la palpebra (elevatori). Sebbene sia solitamente un problema isolato , talora un bambino con ptosi
congenita può anche presentare:
- Anomalie nei movimenti oculari
- Patologie muscolari
- Tumori palpebrali
- Disordini neurologici
- Vizi refrattivi.
La ptosi congenita solitamente non peggiora nel tempo. I bambini con la ptosi spesso inclinano la testa
all’indietro in una posizione con il mento sollevato per vedere al di sotto della loro palpebra, oppure
sollevano le sopracciglia per alzare le palpebre. Con il tempo questa posizione anomala della testa determina
deformazioni a livello della testa stessa e del collo. Il problema più grave associato alla ptosi nell’infanzia è
l’ambliopia (scarso sviluppa della vista), che si instaura quando l’abbassamento della palpebra è tale da
ostacolare la visione. La ptosi può causare difetti refrattivi (astigmatismo) e può nascondere un
disallineamento (strabismo) degli occhi. Se l’ambliopia non viene trattata nell’infanzia persisterà per tutta la
vita. Inoltre l’abbassamento della palpebra superiore determina un aspetto antiestetico del volto.
PTOSI DELL’ADULTO: la più comune causa di ptosi nell’adulto è il distacco del tendine del muscolo
elevatore della palpebra. Ciò può accadere per:
- Un processo legato all’età: tipicamente il tendine cui è attaccato il muscolo elevatore si rilassa e la
palpebra si abbassa eccessivamente
- Dopo un intervento di cataratta o altri tipi di chirurgia oculare
- Come conseguenza di un trauma
- Per la retrazione del muscolo elevatore, come può accadere in caso di tumore oculare
- Come complicanza di altre patologie, come il diabete, che interessano il muscolo elevatore o il suo
nervo.
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E VENTUALI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE IN RELAZIONE ALLA PATOLOGIA DIAGNOSTICATA :
Non esistono cure mediche tranne per un caso particolare, la ptosi miastenica. Nella maggior parte dei casi
della ptosi infantile il trattamento è chirurgico. Per scegliere il tipo di trattamento più opportuno per la ptosi
dell’adulto è necessario eseguire una seria di accertamenti (come radiografie, esami del sangue, ed altri test)
per determinare la causa della ptosi.
T RATTAMENTO MEDICO - CHIRURGICO CHE VERRÀ EFFETTUATO :
TRATTAMENTO: la ptosi è trattata con un intervento specifico a seconda della gravità della ptosi e della
forza del muscolo elevatore.
INDICAZIONI: lo scopo del trattamento chirurgico è duplice, estetico e funzionale. Ptosi nell’infanzia: la
ptosi lieve o moderata di solito non richiede un intervento precoce. Se la ptosi non è di grado severo
l’intervento è generalmente effettuato tra i 3 ed i 5 anni di età (età prescolare). Comunque quando la ptosi
interferisce con la visione la chirurgia viene anticipata ad un’ età più precoce per permettere uno sviluppo
visivo adeguato. Il momento più opportuno per l’intervento dipende da:
- Mono- o bilateralità della ptosi
- Misurazione della lunghezza palpebrale
- Funzione residua degli elevatori e prova del blocco del frontale
- Osservazione dei movimenti oculari.
BENEFICI/ASPETTATIVE: i risultati sono solitamente soddisfacenti, ma devono essere valutati a 6 mesi
dall’intervento, data in cui le cicatrici sono stabilizzate. I bambini con ptosi, anche se sottoposti
all’intervento, devono essere visitati annualmente da un oculista per valutare l’eventuale presenza di
ambliopia, vizi refrattivi e condizioni associate. Anche dopo l’intervento possono manifestarsi problemi di
refrazione dovuti allo sviluppo dell’occhio.
PROBABILITÀ DI SUCCESSO: si possono effettuare correzioni parziali del difetto per evitare complicanze
gravi. L’asimmetria palpebrale, particolarmente nello sguardo verso il basso, è più frequente quando
l’intervento è monolaterale. Infatti, sebbene venga di solito raggiunto un miglioramento della lunghezza della
palpebra, la palpebra può sembrare non perfettamente simmetrica. In rari casi non si ha il pieno recupero dei
movimenti palpebrali.
E VENTUALE TERAPIA DA EFFETTUARE PRIMA DEL TRATTAMENTO MEDICO - CHIRURGICO :
Solitamente non sono necessari né terapie specifiche né particolari accorgimenti prima dell’intervento.
M ODALITÀ DEL TRATTAMENTO :
OSPEDALIZZAZIONE: spesso è necessario un ricovero di 48 ore per il bambino. Nell’adulto l’intervento
può essere effettuato in day-surgery (chirurgia ambulatoriale).
ANESTESIA: l’anestesia generale si impone per il bambino. Per l’adolescente o l’adulto l’anestesia locale,
eventualmente associata ad una sedazione generale , è preferibile poiché facilita la regolazione della
correzione durante l’intervento.
TECNICA OPERATORIA: il trattamento chirurgico deve in primo luogo tener conto della funzione residua
del muscolo elevatore della palpebra superiore e della prova del blocco frontale, infatti ciò condiziona in
parte la scelta della tecnica chirurgica. Si distinguono essenzialmente 2 tipi di intervento:
- La chirurgia del muscolo elevatore della palpebra superiore
- La sospensione della palpebra al muscolo frontale.
Più frequentemente viene realizzata una resezione del muscolo elevatore della palpebra superiore con la quale
viene messo in tensione il muscolo stesso. La sospensione al muscolo frontale è utilizzata specialmente in
caso di ptosi severa, in cui l’elevatore è molto debole: la palpebra può essere attaccata o sospesa al di sotto
del sopracciglio in modo tale che i muscoli frontali effettuino il sollevamento. Ciò può essere realizzato sia
con l’aiuto di una striscia di materiale sintetico, sia con una striscia di tessuto prelevato in profondità dalla
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coscia o dal cuoio capelluto del bambino (perfetta tollerabilità). Le cicatrici sono situate nella plica della
palpebra a livello della fronte (3 piccole incisioni di qualche millimetro) ed eventualmente a livello della zona
del prelievo tessutale (coscia e cuoio capelluto). Nell’adulto, essendo la ptosi legata ad una disinserzione del
legamento muscolare, è sufficiente che questo sia reinserito mediante un’incisione mascherata dalla plica
palpebrale superiore. Più raramente, come nelle ptosi miopatiche, può essere indicata una sospensione al
frontale.
E VENTUALI INTERVENTI / TRATTAMENTI RESI NECESSARI OVVERO OPPORTUNI A SEGUITO
DELL ’ INTERVENTO PRINCIPALE :
Nel 10-15% dei casi è necessario un ritocco chirurgico precoce o tardivo a seconda del tipo di ptosi o a causa
di una correzione insufficiente. Re interventi possono essere realizzati precocemente in caso di
sovracorrezione, ma più spesso sono effettuati a distanza di diversi mesi per le ipocorrezioni.
C OMPLICANZE :
COMPLICANZE POST-OPERATORIE:
- Ipercorrezione
- Ipocorrezione
- Anomalie di correzione della palpebra
- Entropion
- Ectropion
- Malocclusione o lagoftalmo
- Abrasioni corneali
- Perdita di ciglia
- Infezioni
- Problemi di cicatrizzazione
- Problemi legati alla sospensione frontale
- Disturbi oculomotori
- Modificazioni della refrazione
- Calo visivo.
E FFETTI INDESIDERATI CHE POSSONO MANIFESTARSI DOPO IL TRATTAMENTO MEDICO CHIRURGICO :
I postumi immediati sono generalmente caratterizzati da un edema e da un possibile ematoma che si
risolvono spontaneamente e sono accompagnati da difficoltà nel chiudere gli occhi. In questa fase sono utili
colliri ed unguenti lubrificanti. Bisogna considerare 10-15 giorni per la ripresa della vita sociale o scolastica. I
postumi tardivi si limitano generalmente ad una malocclusione notturna senza particolari conseguenze.
E VENTUALE TERAPIA DA EFFETTUARE DOPO IL TRATTAMENTO MEDICO - CHIRURGICO :
Il trattamento post-operatorio comporta l’instillazione di colliri e l’applicazione di pomate sulla cicatrice,
associate all’assunzione di compresse in caso di edema importante.
N OTE : __________________________________________________________________________
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Se Lei ha qualche domanda riguardo i rischi o le complicanze dell’intervento proposto o
qualunque quesito inerente l’intervento, chieda ulteriori chiarimenti all’oftalmologo prima di
firmare questo modulo.
La firma di questo documento significa che lei ha pienamente compreso il significato e
l’importanza dell’intervento per ptosi e che è ben consapevole della possibilità di complicanze
anche gravi.
FIRMA del PAZIENTE ______________________________________
FIRMA del PADRE del paziente _______________________________
FIRMA della MADRE del paziente _____________________________
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ATTO DI CONSENSO:
Il sottoscritto _________________________________________________ dichiara di essere
pienamente cosciente.
Il sottoscritto ______________________________________________ (padre del paziente)
La sottoscritta _____________________________________________ (madre del paziente)
Dichiarano di essere pienamente coscienti.
Il/i sottoscritto/i dichiarano inoltre:
- Di essere stato/i informato/i dei rischi e delle complicazioni solitamente connessi
all’intervento
- Di aver pienamente compreso le informazioni che sono state fornite
- Di essere stato/i soddisfatto/i riguardo ogni ulteriore richiesta di informazione
- Di aver avuto il tempo necessario per riflettere
Il/i sottoscritto/i pertanto acconsente/ono ad essere sottoposto/a o a sottoporre il/la proprio/a
figlio/a all’INTERVENTO per PTOSI nell’occhio _________
DATA: _______________
FIRMA del PAZIENTE: _______________________
FIRMA del PADRE del paziente _______________________
FIRMA della MADRE del paziente_______________________
DICHIARAZIONE dell’OFTALMOLOGO : dichiaro di aver spiegato i contenuti di questo
documento, inclusi i rischi ed i benefici dell’intervento al paziente/ai genitori del paziente. Ho
risposto alle domande del paziente/dei genitori del paziente ed egli/essi è/sono stato/i informato/i al
meglio delle mie conoscenze. Il paziente/i genitori ha/hanno acconsentito.
DATA_______________ FIRMA DELL’OFTALMOLOGO: ___________________________
ISO 9001/2008
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AUT. COM. N° 43 DEL 29/07/2004
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Mod. 39 Consenso informato intervento di ptosi