Una nuova molecola per la
disinfezione del capezzolo
Irca Service Spa ha recentemente registrato
Advance G3, un nuovo prodotto contenente
acido glicolico. Efficace e sicuro…
Le infezioni mammarie sono la
diretta conseguenza della presenza di batteri sul capezzolo
e quindi della loro penetrazione in mammella attraverso il
canale del capezzolo. La possibilità che insorga una nuova
infezione è quindi in funzione
del numero di batteri presenti
sull’apice del capezzolo e, più
in generale, sulla superficie del
capezzolo stesso. La probabilità di infezione aumenta ulteriormente se sono presenti lesioni
alla cute o allo sfintere del capezzolo, lesioni che sono facilmente contaminate dai batteri.
La disinfezione ha proprio lo
scopo di eliminare i patogeni
dalla superficie del capezzolo
ed eventualmente dal canale
del capezzolo. Quest’ultimo
effetto è presente solo se l’applicazione del disinfettante è
fatta immediatamente dopo lo
stacco del gruppo di mungitura. Un aspetto tutt’altro che
trascurabile è rappresentato
dall’effetto condizionante svolto
solo da alcuni prodotti in commercio, effetto che ha lo scopo
di ridurre la possibilità che i batteri possano aderire alla cute
stessa e di contribuire al man-
4
tenimento delle difese naturali
(strato corneo, pH, sebo) ad
un livello ottimale. L’applicazione del disinfettante può essere
effettuata sia mediante spray
sia per immersione. La prima
tecnica comporta un maggiore consumo di prodotto (circa
il 50% in più), ma se effettuate
correttamente, ovvero se l’intero capezzolo viene coperto dal
disinfettante, hanno entrambe
eguale efficacia. Altrettanto
importante è che il disinfettante venga applicato in modo
regolare ad ogni mungitura.
L’applicazione del disinfettante
del capezzolo permette quindi
di ottenere un’efficace prevenzione delle infezioni mammarie
ad un costo molto contenuto,
consentendo così di ridurre le
cellule somatiche e avendo un
positivo effetto sull’efficienza
della mungitura grazie anche
ad una migliore interazione tra
macchina mungitrice e capezzolo. Si può infatti dimostrare
che il miglioramento dello stato
della cute e dell’apice del capezzolo da un lato riduce la frequenza di comparsa di nuove
infezioni, e dall’altro aumenta
la produzione del latte, mentre
il tempo di mungitura si stabilizza ai livelli considerati ottimali.
La disinfezione del capezzolo
e il corretto condizionamento
della cute può determinare,
quindi, un aumento della produzione di latte con conseguenti maggiori entrate che coprono
abbondantemente i costi della
disinfezione stessa.
Cosa utilizzare
La maggior parte dei prodotti
contengono iodio, clorexidina,
KL
n. 8 - 20 aprile 2011
cloro anche se i possibili principi attivi che possiamo utilizzare
per la disinfezione del capezzolo sono molti di più. In questo
quadro, la disponibilità di un
nuovo principio attivo è senz’altro un’interessante novità. Irca
Service Spa ha infatti recentemente registrato un nuovo prodotto (Advance G3) contenente
acido glicolico. Tale principio
attivo trova applicazione in numerosi settori industriali come
detergente e disinfettante, ma è
anche utilizzato per prodotti cosmetici per la cura della pelle.
Tuttavia, ad oggi, Advance G3
è l’unico prodotto al mondo che
utilizza tale principio attivo per
la disinfezione del capezzolo
post-mungitura.
Per verificare scientificamente
l’efficacia di un prodotto disinfettante è necessario seguire
una procedura di messa a punto dal NMC americano che
prevede la dimostrazione in
campo dell’efficacia del prodotto in esame nel prevenire
le infezioni mammarie rispetto
ad un prodotto di controllo.
Per verificare l’efficacia di Advance G3 è stato seguito tale
protocollo e la prova in campo
è stata svolta in un allevamento
di 150 bovine da latte di razza
Foto a fianco
La valutazione del teat score ha mostrato che lo stato dei capezzoli misurati
all’inizio e al termine della prova è
migliorata nel gruppo trattato con
Advance G3 rispetto al peggioramento
osservato nel gruppo di controllo
Frisona italiana a stabulazione
libera con cuccette. Tutti gli
animali oggetto dello studio,
condotto in collaborazione con
il Dipartimento di patologia ani-
male, igiene e sanità pubblica
dell’Università di Milano (prof.
Alfonso Zecconi), sono stati sottoposti per oltre 2 settimane ad
un trattamento disinfettante post-
KL
n. 8 - 20 aprile 2011
mungitura con il prodotto di
controllo (un noto e diffuso prodotto a base di iodio), prima
dell’inizio delle prove sperimentali, al fine di mettere i capezzoli tutti nelle stesse condizioni
prima di iniziare la prova vera
e propria.
Il latte dei quarti delle bovine
sono state campionate due
volte a distanza di 24 ore e le
bovine che presentavano quarti risultati batteriologicamente
negativi ad entrambi i campionamenti sono stati inclusi nella
5
prova. Le bovine sono state
assegnate in modo casuale ai
due gruppi di trattamento. Sulle
stesse bovine sono stati valutati
anche lo stato dell’apice del
capezzolo post-mungitura (teat
score) e dell’idratazione della
cute del capezzolo. Al termine
del periodo sperimentale (4 settimane) si sono ripetuti i prelievi
di campioni di latte per quarto
(2 a distanza di 24 ore) e i rilievi sullo stato del tessuto del
capezzolo (teat score e idratazione). Infine durante l’intero periodo sperimentale, i mungitori
hanno monitorato la comparsa
di mastiti cliniche, registrando il
numero aziendale delle bovine
colpite.
Effetti preventivi
Per la prova sono stati considerati 272 quarti (152 per il gruppo trattato e 120 per il gruppo controllo). Il tasso di nuove
infezioni ottenuto al termine
del periodo di osservazione è
risultato essere di 7,89% per il
gruppo trattato (Advance G3) e
di 12,50% per il gruppo controllo. Per quanto riguarda le
mastiti cliniche, questo sono risultate essere 4 nel gruppo controllo e 2 nel gruppo trattato,
evidenziando così i positivi effetti preventivi di Advance G3.
Il conteggio cellulare del latte
è risultato essere per entrambi
i gruppi di bovine ampiamente
sotto il livello di 100mila cellule/ml e non sono stati osservati
aumenti che possano in qualsiasi modo far pensare ad un
potenziale effetto irritante dei
due prodotti. Per verificare se
il diverso trattamento avesse un
effetto sul contenuto cellulare
6
Grafico 1
Risultati della valutazione dello stato del capezzolo mediante teat scoring
del latte, grazie alla riduzione
del numero di infezioni, è stata
calcolata la differenza del contenuto in cellule somatiche di
ciascun quarto tra i primi due
prelievi e quelli effettuati al termine della prova. Tale valutazione
ha mostrato come nel gruppo
disinfettato con Advance G3
si sia avuta una riduzione media pari a 27mila cellule/ml,
mentre nel gruppo controllo si
è osservato un aumento pari a
104mila cellule/ml, differenza
che è risultata essere statisticamente significativa.
Effetti condizionanti
La valutazione dello stato del
capezzolo mediante la tecnica
del teat scoring ha permesso
di ottenere i punteggi riportati
nel grafico 1. Ricordando che
al crescere dello score peggiora lo stato del capezzolo,
l’esame del grafico evidenzia
Perché Advance G3
La prova in campo sull’efficacia preventiva del prodotto
Advance G3 e del suo potere condizionante il tessuto del
capezzolo, effettuata secondo procedure validate a livello
internazionale, ha permesso di dimostrare che:
• Advance G3 ha un’attività preventiva che dal punto di
vista statistico è uguale a quella osservata per il prodotto di
controllo rappresentato da un market-leader a livello nazionale ed europeo;
• il contenuto cellulare del latte, a riprova dell’assenza di
effetti irritanti e dell’efficacia del prodotto, si è ridotta significativamente nel gruppo trattato rispetto a quanto osservato
per il gruppo di controllo;
• la valutazione del teat score ha mostrato che lo stato
dei capezzoli misurati all’inizio e al termine della prova è
migliorata rispetto al peggioramento osservato nel gruppo
di controllo. La valutazione dell’indice di idratazione del capezzolo ha mostrato come il trattamento con Advance G3
abbia aumentato significativamente il livello di idratazione
rispetto a quanto osservato per il prodotto di controllo.
KL
n. 8 - 20 aprile 2011
chiaramente come vi sia un
significativo aumento della frequenza degli score più bassi
(1 e 2) e una significativa riduzione del punteggio più alto
(4) nel gruppo Advance G3
rispetto a quello di controllo.
La valutazione dell’idratazione
della cute del capezzolo ha
evidenziato come questa sia
aumentata da prima a dopo
trattamento (da 23 a 30 U.I.)
nel gruppo Advance G3, mentre è decisamente diminuita nel
gruppo controllo (da 24 a 21
U.I.), differenza che risulta essere statisticamente significativa
(p<0,05).
…in conclusione
La disinfezione del capezzolo
dopo la mungitura è tutt’ora il
metodo di prevenzione per la
mastite con il miglior rapporto
costo/beneficio. Applicare tale
procedura e applicarla bene
utilizzando prodotti innovativi
di provata efficacia non può
che migliorare tale rapporto e
permettere all’allevatore di salvaguardare la sanità della propria mandria e di aumentare
l’efficienza produttiva.
pprofondimento
Irca Service Spa
Strada Statale Cremasca 591, n 10
24040 Fornovo S. Giovanni (Bg)
Tel 0363 337250
Fax 0363 337242
www.ircaservice.com
Scarica

Una nuova molecola per la disinfezione del capezzolo