PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUTO
Direzione Didattica Statale Infanzia e Primaria
III CIRCOLO “SAN GIOVANNI BOSCO”
Via Amando Vescovo, 2 - 76011 Bisceglie (BT)
Codice Fiscale 83006560722 - Codice Meccanografico BAEE070004
www.terzocircolobisceglie.gov.it
PEO: [email protected]
PEC: [email protected]
RESPONSABILE DEL PIANO
Dirigente scolastico prof. Mauro Leonardo Visaggio
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:
Cognome e Nome
Ruolo nell’organizzazione
scolastica
Ruolo nel team di
miglioramento
Visaggio Mauro Leonardo
Dirigente scolastico
Responsabile del Piano
Ravalli Maria Rosa
D.S.G.A.
Responsabile amministrativo
Boccasile Antonia
Insegnante - Responsabile BES
Responsabile Monitoraggio
Percorsi formativi Italiano
Carito Marilena
Insegnante Scuola primaria
Responsabile Monitoraggio
Percorsi formativi Matematica
Di Pinto Annalisa Sergia
Insegnante - Collaboratrice DS
Coordinatore del Piano
Responsabile Pubblicizzazione
Di Pinto Teresa
Insegnante-Funzione strumentale
Referente Azioni Miglioramento
Progetto Formazione Docenti
Magarelli Angela
Insegnante - Collaboratrice DS
Responsabile Monitoraggio
Progetto Formazione Docenti
Rizzi Luigi
Insegnante Scuola primaria
Referente Azioni Miglioramento
Progetto 1 - 2
Valente Antonella
Insegnante-Funzione strumentale
Referente Processi Valutazione
Tarricone Maria Lina
Consulente per il miglioramento INDIRE
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PRIMA SEZIONE
SCENARIO DI RIFERIMENTO
Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento
Il 3° Circolo Didattico “San G. Bosco” di Bisceglie è
collocato a ponente rispetto al centro storico della città ed è
articolato in tre plessi ubicati nel quartiere “San Pietro”.
La sede principale di via A. Vescovo è dotata di palestra
coperta e scoperta, laboratori di informatica, scienze, musica,
arte e un laboratorio in via di allestimento per alunni
diversamente abili.
Il plesso “A. Di Bari” possiede un'area giochi, spazi verdi, un
laboratorio multidisciplinare ed un laboratorio per
diversamente abili. Sono presenti una palestra coperta, una
scoperta per attività sportive didattiche ed extra-didattiche ed
un piccolo anfiteatro.
Il contesto socioculturale in cui la
scuola è inserita
(Reti sul territorio,
caratteristiche sociali e
culturali dell’ambiente in cui la
scuola è inserita, modelli
educativi di riferimento, offerte
per la gestione del tempo
libero)
Il Plesso “Carrara Gioia” è dotato al piano terra di uno spazio,
utilizzato quotidianamente come refettorio. Le infrastrutture e
le aree a verde necessitano di interventi di manutenzione da
parte dell'ente locale.
L’Istituto opera in un contesto socio-culturale eterogeneo, che
si è modificato nel corso degli anni, originando bisogni
educativi diversificati. Accanto alle famiglie culturalmente ed
economicamente deprivate, vi sono nuclei più agiati che
vivono nella parte nuova del quartiere in fabbricati
condominiali o in ville uni/plurifamiliari.
La scuola mobilita il capitale sociale disponibile per poter
utilizzare sinergicamente le risorse e le competenze presenti
nella comunità.
Particolarmente significative sono le intese raggiunte e le
esperienze maturate con l’Ente locale; in particolar modo, con
l’Assessorato all’istruzione, con cui si condividono le scelte
generali sull’inclusione, sul sostegno alle famiglie in
condizioni disagiate socialmente ed economicamente,
sull’orientamento e sulla programmazione dell’offerta
formativa, anche riguardo al tempo scuola.
Positiva la collaborazione con le Associazioni che utilizzano le
strutture sportive della scuola e si sono rese disponibili per la
realizzazione di attività motorie pomeridiane, aventi come
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destinatari gli alunni.
Altre Associazioni offrono periodicamente la disponibilità per
intervenire nell’acquisto di suppellettili o di buoni mensa per
alunni le cui famiglie sono in condizioni di necessità, o ancora
per organizzare corsi di lingua inglese extra scuola e attività
ludiche per la scuola dell’infanzia.
Fondamentale è il coinvolgimento delle famiglie per la
realizzazione del progetto formativo. Un gruppo di genitori
della scuola si è recentemente costituito in associazione,
dichiarando la disponibilità a collaborare per iniziative culturali
e di supporto alle attività didattiche.
La Parrocchia “San Pietro” organizza momenti ludici nel parco
giochi ed attività di recupero e rinforzo degli apprendimenti
scolastici; una comunità di suore francescane con il patrocinio
del Comune offre un servizio di semiconvitto per minori
disagiati e problematici; l’associazione "Etnie" si occupa di
fornire mediazione culturale e sostegno giuridico agli
immigrati; la cooperativa PROMETEO in convenzione con il
Comune mette a disposizione personale educatore in favore
degli alunni diversamente abili.
La
popolazione
scolastica,
ad
oggi
ammonta
complessivamente a 905 alunni: 338 alunni scuola
dell’infanzia, di cui 8 diversamente abili e 567 alunni scuola
primaria, di cui 15 diversamente abili; gli alunni stranieri che
frequentano la scuola sono essenzialmente figli di immigrati,
oppure nuovi cittadini italiani in adozione o in affido.
L’organizzazione
scolastica
(Composizione popolazione
scolastica alunni, strategie
della scuola per il
coinvolgimento delle famiglie,
obiettivi del POF, modalità di
condivisione metodologica e
didattica tra insegnanti,
attenzione alle dinamiche tra
pari, gestione della scuola,
sistemi di comunicazione)
Nel corso degli ultimi sei anni si sono avvicendati 4 dirigenti
scolastici.
L’attuale Dirigente scolastico ha dimostrato di avere un
quadro chiaro dei traguardi da raggiungere e delle azioni da
intraprendere sia dal punto di vista
didattico
che
amministrativo/organizzativo; ha adottato uno stile di
leadership partecipativo che incoraggia il personale
all’assunzione e condivisione delle responsabilità.
La creazione di un management diffuso rappresenta una delle
priorità della scuola, così come la crescita professionale del
corpo docente ed il miglioramento del clima di lavoro.
Il corpo docente, con età mediana di 48 anni, è stabile da
oltre un decennio ed è composto da 93 unità.
La percentuale di insegnanti a tempo indeterminato è
superiore al 90%, il tasso di assenteismo è basso se
rapportato ai valori di riferimento provinciali, regionali e
nazionali.
Il personale ATA è composto da 16 unità oltre al Direttore dei
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Servizi Generali ed Amministrativi.
Il Piano dell’Offerta Formativa, non solo documenta l’azione
formativa della scuola, ma attesta il suo ruolo centrale rispetto
allo sviluppo socio-culturale del contesto territoriale. Esso
rappresenta una guida concreta nella realizzazione della
quotidiana attività didattica ed educativa che gli operatori
scolastici attuano e garantisce l’unitarietà, l’integrazione e la
coerenza degli interventi formativi.
Con il Piano dell’Offerta Formativa, l’Istituto si prefigge di:
a) soddisfare i bisogni d’ istruzione e formazione degli alunni,
valorizzando l’individualità personale, culturale, morale e
religiosa di ciascuno, nel rispetto dei diritti e delle libertà
fondamentali garantiti dalla Costituzione e puntualmente
tutelati nella comunità scolastica, attraverso una convivenza
democratica, solidale e rispettosa delle diversità;
b) assicurare la qualità, l’efficacia, l’efficienza e la produttività
del servizio, in modo da fare acquisire agli alunni le
conoscenze, le competenze e le capacità necessarie alla
conquista e all’esercizio dell’autonomia personale, anche
nella prospettiva delle scelte future;
c) realizzare un insegnamento qualificato, idoneo ad offrire
risposte concrete alle esigenze e ai bisogni formativi degli
alunni, in linea di continuità con lo sviluppo e la diversità di
ciascuno e in rapporto ai programmi nazionali, ai progetti
dell'Istituto e al contesto socio-culturale del territorio.
La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dalle
nuove Indicazioni per il Curricolo (2012) e tale curricolo
viene utilizzato come strumento di lavoro per la progettazione
delle attività didattiche. La riflessione interna sul curricolo
coinvolge l'intera comunità scolastica.
La progettazione didattica viene realizzata nell'ambito delle
interclassi per singoli ambiti disciplinari, a partire dal curricolo
individuato dalla scuola.
Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite
nel progetto educativo della scuola. In particolare i progetti
PON FSE costituiscono un'occasione di potenziamento delle
competenze degli studenti.
I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni
definiti a livello di scuola per la formulazione del giudizio
sintetico quadrimestrale e di fine anno.
In relazione alle attività svolte dalla scuola, i genitori
esprimono pareri positivi e soddisfazione.
Sistemi di comunicazione e condivisione
Il 3° Circolo di Bisceglie per la comunicazione utilizza il sito
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web http://www.terzocircolobisceglie.gov.it/ con un’ampia e
articolata documentazione dei processi e degli esiti delle
esperienze.
A questo canale si aggiungono le riunioni degli Organi
collegiali finalizzate a promuovere la partecipazione collettiva,
favorendo processi di condivisione di obiettivi, programmi e
modalità realizzative.
Sono stati attivati sistemi di condivisione e comunicazione
basati sulle ICT.
In particolare, la Scuola utilizza Google Apps for Education,
mettendo a disposizione di tutto il personale un indirizzo mail
nel dominio @terzocircolobisceglie.gov.it, uno spazio di
condivisione e tutte le applicazioni rese disponibili.
La scuola ha definito con le famiglie un patto educativo di
corresponsabilità.
Ogni classe realizza attività orientate alla conoscenza e
all'acquisizione delle regole di comportamento.
Il clima relazionale tra pari e tra docenti e alunni risulta essere
positivo e qualora insorgano situazioni problematiche, la
scuola interviene con tempestività e prevalentemente
attraverso azioni interlocutorie e costruttive.
La qualità della relazione educativa docente-alunni riveste
un ruolo di primaria importanza ed è caratterizzata da:
-
analisi dei bisogni formativi degli alunni, tramite
l’osservazione, l’ascolto, somministrazione di test;
-
progettazione e realizzazione di percorsi rispondenti
ai loro bisogni formativi ed al contesto socio-culturale
di appartenenza:
-
centralità dell’alunno nei processi di insegnamentoapprendimento;
-
ambienti che promuovono esperienze “significative” di
apprendimento;
-
utilizzo di metodologie e strategie didattiche atte a
perseguire gli obiettivi:
Il lavoro in aula
(attenzione alle relazioni
docenti-alunni, gli ambienti di
apprendimento, progetti di
recupero e potenziamento
degli apprendimenti, utilizzo di
nuove tecnologie per la
didattica)
 didattica laboratoriale;
 apprendimento cooperativo;
 integrazione delle ICT nella didattica;
L'ampliamento dell'offerta formativa è finalizzato, soprattutto,
al recupero e potenziamento delle competenze chiave in
italiano, matematica e alla realizzazione di interventi per gli
alunni in situazione di disagio e/o svantaggio.
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Oltre ai laboratori multimediali e linguistici, le LIM sono
presenti in molte aule e sono utilizzate quotidianamente.
Con l’attuazione di un progetto FESR, è stata resa disponibile
una LIM in ciascuna aula del plesso “A. Di Bari”, sono state
installate ulteriori LIM nelle classi della sede centrale e sono
disponibili per le varie classi numerosi notebook e video
proiettore.
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrizione dei
processi che
hanno portato
alla scelta degli
obiettivi di
miglioramento
Criticità individuate/piste di
miglioramento
Punti di forza della scuola/
risorse
Il Rapporto di valutazione
ha rilevato alcune criticità e nel
complesso ha confermato l'analisi
espressa dall' autovalutazione.
Le criticità individuate afferiscono
alle seguenti aree:
Dall'analisi del rapporto di
valutazione esterna emergono
punti di forza in varie aree
esaminate riferite sia ai processi
che agli esiti e risultano attribuiti
punteggi
medi
in
alcuni
indicatori.
RISULTATI
Competenze acquisite
(punto 5.1-giudizio: accettabile)
Risultati della
valutazione
esterna
(Prove Invalsi,
valutazione di equipe)
PROCESSI
Selezione dei saperi, scelte
curricolari e offerta formativa
(punto 4.1 giudizio: buono)
PROCESSI
Progettazione della didattica e
valutazione degli studenti
Relazione educativa e tra pari
(punto 4.2-giudizio: accettabile)
(punto 4.3 giudizio: buono)
Sviluppo
professionale
delle Capacità di governo del territorio
risorse (punto 4.8 - giudizio: e rapporti con le famiglie
accettabile)
(punto 4.9 giudizio: eccellente)
Continuità e orientamento
(punto 4.5-giudizio:accettabile)
Inclusione, integrazione,
differenziazione dei percorsi
(punto 4.4 – giudizio: buono)
Per quanto riguarda gli
alunni con bisogni educativi
speciali la scuola non ha svolto
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un’analisi puntuale e formalizzata
dei destinatari; la differenziazione
dei percorsi, va resa più’ chiara e
strutturata l’azione della scuola
anche
attraverso
un’analisi
accurata dei bisogni educativi
degli alunni e l’esplicitazione
delle procedure di selezione di
coloro
che
necessitano
di
recupero o potenziamento.
.
ESITI
I punteggi in italiano della
scuola alle prove INVALSI
evidenziano differenze negative
statisticamente
significative
rispetto ai valori di riferimento
regionali e nazionali, sia per le
classi seconde che per le quinte.
In matematica i punteggi
sono sempre inferiori alle medie
nazionali e, solo per le classi
seconde, sono nella media dei
valori regionali.
Le differenze si attenuano
se confrontate con le scuole con
background
socio-economicoculturale simile e perdono
significatività statistica.
I fenomeni di cheating sono molto
contenuti.
Si evidenzia una variabilità
tra le classi più accentuata nelle
quinte
rispetto
alle
medie
nazionali, in particolare nella
prova di italiano; la varianza tra le
classi seconde si mantiene
sempre inferiore alle medie
nazionali.
Le differenze di punteggio
tra le diverse classi non si
discostano molto dalla media
della scuola, soprattutto in
matematica; due classi di quinta
presentano invece differenze più
accentuate rispetto alla media
della scuola.
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La
distribuzione
degli
allievi tra le classi in base ai livelli
di
apprendimento
è
più
omogenea nelle classi seconde
rispetto alle classi quinte.
Le percentuali degli alunni con
livelli di apprendimento 1 e 2 in
italiano, in matematica e in
entrambe le discipline sono
abbastanza elevate.
Il rapporto di autovalutazione ha
evidenziato aspetti di criticità
nelle seguenti aree:
Area Esiti:
• Equità degli esiti
• Successo scolastico
Area dei Processi:
• Continuità e orientamento
• Integrazione e inclusione
Risultati dei
processi
autovalutazione
Punti di forza emersi nel
rapporto di autovalutazione
sono riferiti alle seguenti aree:
PROCESSI
Selezione dei saperi, scelte
curricolari e offerta formativa
(livello 3)
Sviluppo
della
educativa e tra pari
(livello 3)
relazione
Sviluppo
della
relazione
educativa tra pari
grazie alla
Relativamente alla area degli costruzione di un clima sociale
esiti la scuola non riesce ad positivo
assicurare
equità
in (livello 3)
considerazione anche del diverso
target di popolazione scolastica Gestione strategica delle risorse
nei plessi dell'Istituto.
per
la
pianificazione,
la
strutturazione, l'organizzazione,
Relativamente all' area dei gestione finanziaria e
processi
il
rapporto
di allocazione delle risorse umane
autovalutazione ha evidenziato la (livello 3)
mancanza
di
percorsi
individualizzati
volti
alla Attività di autovalutazione in
valorizzazione delle eccellenze e virtù della partecipazione a
delle potenzialità del singolo.
progetti specifici
Risulta, altresì, carente l'utilizzo
da parte dei docenti della Scuola
Primaria di attività e strategie
didattiche di differenziazione in
base alle diverse capacità degli
studenti.
Punto di forza è costituito dalla
stabilità del corpo docente che
garantisce
la
continuità
educativo-didattica
per
il
quinquennio favorendo una
relazionalità
empatica,
presupposto anche di buoni
risultati formativi.
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Il Team di Miglioramento, dopo
un’attenta analisi e confronto tra
RAV e RV ha cercato di
coniugare le istanze emerse nei
due Rapporti per avviare un
percorso di miglioramento basato
sull’individuazione delle aree
prioritarie su cui agire e delle
relative
iniziative
da
implementare.
La riflessione sulle criticità e sui
punti di forza emersi ha fornito
l’idea guida, che rappresenta il
filo conduttore del piano:
Migliorare con opportune
strategie didattiche gli esiti
formativi di quegli alunni che
evidenzino scarsa motivazione
e difficoltà negli apprendimenti
di Italiano e Matematica.
Linea strategica
del piano.
A tale scopo il piano prevede:
- n.4 moduli extracurriculari,
destinati agli allievi, il cui
obiettivo comune è quello
di favorire lo sviluppo delle
competenze
di
base
intervenendo in maniera
trasversale sull’ “imparare
ad imparare”;
-
n.1 modulo di formazione,
destinato ai docenti di
scuola dell’Infanzia e di
scuola primaria, finalizzato
a favorire la conoscenza e
la
sperimentazione
di
nuove metodologie, di
strategie di insegnamento
e di valutazione utili ad
attivare “apprendimenti
significativi” in continuità
e a sviluppare positivi
atteggiamenti
motivazionali e nuove
prospettive cognitive con
particolare attenzione agli
alunni
con
bisogni
educativi speciali.
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Il grado di priorità è stato
determinato dalla riflessione che
l'azione della scuola debba
prioritariamente essere rivolta a
ridurre l'incidenza numerica e il
gap formativo degli studenti con
livelli di apprendimento sotto una
determinata soglia.
Le riflessioni del team hanno
portato,
inoltre,
ad
una
conclusione
condivisa:
il
miglioramento degli esiti degli
alunni può essere favorito dalla
condivisione
di
processi,
percorsi e metodologie innovative
tra i docenti di scuola dell’infanzia
e di scuola primaria.
Definizione di
Obiettivi strategici
-
-
-
-
Migliorare i livelli di
conoscenza e competenza
degli alunni;
Favorire l'equità degli esiti
formativi all'interno del
sistema scolastico riducendo
la varianza interna nelle classi
e tra le classi, avviando
interventi compensativi nei
contesti scolastici
maggiormente svantaggiati;
Migliorare le competenze
metodologiche dei docenti;
Sperimentare metodologie
innovative e strategie
didattiche finalizzate alla
personalizzazione dei percorsi
formativi nella scuola
dell’Infanzia e nella scuola
primaria;
Accertamento dell’efficacia di
metodi e strategie funzionali
al conseguimento delle
competenze relative agli
obiettivi di apprendimento dei
-
-
-
-
-
Indicatori
Percentuale di alunni i cui
esiti formativi risultino
migliorati nel confronto tra i
risultati del primo e del
secondo quadrimestre;
Numero alunni coinvolti nei
percorsi formativi;
Numero attestati di
partecipazione rilasciati agli
alunni;
Indice di “varianza” tra le
classi;
Numero docenti coinvolti nel
percorso di formazione;
Percentuale di docenti che
sperimentano metodologie e
strategie innovative;
Misura del gradimento
espresso dai docenti in
ordine alle azioni formative
(questionario);
Numero attestati di
partecipazione rilasciati ai
docenti;
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-
diversi ambiti disciplinari e
campi di esperienza;
Conseguimento di relazioni
efficaci, empatiche e
sinergiche nella condivisione
della vision e della mission del
circolo.
ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
(secondo l’ordine di priorità)
Area da migliorare
ESITI:
Successo scolastico,
competenze di base,
equità degli esiti
Area da migliorare
PROCESSI:
Integrazione e inclusione
Necessità di miglioramento
Grado di priorità
L'area degli esiti necessita di
interventi da realizzare a breve
termine in quanto il
miglioramento deve avere un
immediato e diretto riscontro in
un'ottica di rendicontabilità
sociale nel confronto con altri
sistemi formativi.
Fattibilità x Impatto = 9
Necessità di miglioramento
Grado di priorità
Nella prospettiva del
miglioramento degli esiti formativi
di tutti gli alunni, l'area
dell'integrazione e inclusione
rappresenta uno dei processi che
maggiormente incide sul
funzionamento del sistema.
Area da migliorare
Necessità di miglioramento
PROCESSI:
Sviluppo professionale
delle risorse
Il miglioramento degli esiti degli
alunni può essere favorito dalla
condivisione di processi,
percorsi e metodologie innovative
tra docenti della comunità di
pratiche professionali, attraverso
opportune azioni di formazione
rispondenti agli effettivi bisogni
formativi.
Fattibilità x Impatto = 9
Grado di priorità
Fattibilità x Impatto = 9
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Area da migliorare
Necessità di miglioramento
PROCESSI:
Continuità e orientamento
Centrare la propria attività verso
la costruzione di un curricolo
verticale, oltre a consentire
coerenza e coesione all’intera
formazione di base, garantisce la
progressiva armonizzazione dei
metodi, cioè delle metodologie e
strategie didattiche, degli stili
educativi, delle concezioni e delle
pratiche di insegnamento ed
apprendimento.
Il curricolo verticale potrebbe
aiutare a rispondere ai bisogni
educativi e formativi, fornendo a
tutti gli allievi uguaglianza di
opportunità in una età decisiva
per la loro crescita. Risulta,
pertanto, utile avviare percorsi
che facilitino il passaggio verso
l'ordine di scuola successivo in
una prospettiva di didattica
orientativa.
Area da migliorare
Necessità di miglioramento
Progettazione della
didattica e valutazione
degli studenti
Le procedure finalizzate al
raggiungimento degli obiettivi
sono collegate alle attività
ordinarie piuttosto che ad una
pianificazione di base. Si rende
necessaria la progettazione di
una mappatura dei processi di
apprendimento, secondo una
pianificazione disciplinare
didattica e metodologica, che sia
condivisa in modo diffuso,
secondo il criterio della
circolazione delle buone
prassi.
Contestualmente, è necessario
istituire un gruppo di lavoro che
definisca criteri comuni di
valutazione e strumenti di
verifica idonei a realizzare una
valutazione autentica.
Grado di priorità
Fattibilità x Impatto = 6
Grado di priorità
Fattibilità x Impatto = 6
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Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:
ESITI: Successo scolastico, competenze di base, equità degli esiti
PROCESSI: Sviluppo professionale delle risorse
PROCESSI: Integrazione, inclusione, differenziazione dei percorsi
PROCESSI: Continuità e orientamento
PROCESSI: Progettazione della didattica e valutazione degli studenti
In base al grado di priorità (Fattibilità*Impatto), nello specifico, dunque, i progetti da
attuare nel corrente anno scolastico sono identificati come:
Area da migliorare 1 (Competenze acquisite)
Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani.
Azione 1: interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Progetto n. 1 “Matematica…mente facile” e “Parole in gioco” per migliorare!




Modulo 1 - Matematica…mente facile! (1) (Competenza in matematica)
Modulo 2 - Matematica…mente facile! (2) (Competenza in matematica)
Modulo 3 - Parole in…gioco (1) (Comunicazione in lingua madre)
Modulo 4 - Parole in…gioco (2) (Comunicazione in lingua madre)
Area da migliorare 2 (Sviluppo professionale delle risorse)
Obiettivo B: Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
Azione 4: Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata
e sulle strategie per il recupero del disagio
Progetto n. 2 “Didattica e innovazione…in continuità”
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SECONDA SEZIONE
Progetto 1
Indicazioni di
progetto
Titolo del
progetto
“Matematica…mente facile” e “Parole in gioco” per
migliorare”!
Responsabile
del progetto
RIZZI LUIGI
Data di inizio
e fine
Gennaio 2014-Maggio 2015
(n.30 h x 2 gruppi/classe 4^)
(n.50 h x 2 gruppi/classe 2^- 3^)
Obiettivi operativi
1- Migliorare il livello di
apprendimento degli
alunni in
matematica e
italiano;
2- Accrescere la
motivazione e
l’interesse per le
discipline;
La
Pianificazione
pianificazione
obiettivi
(Plan)
operativi
3- Imparare a saper
lavorare in gruppo;
4- Ridurre la varianza
interna tra le classi
e nelle classi
dell'istituto
Indicatori di valutazione
1- Comparazione esiti
valutazione in
Italiano e Matematica
degli alunni
partecipanti (I quadr.II quadr.);
2- Esiti verifiche
periodiche ed
osservazioni
sistematiche;
3- Numero partecipanti
ai percorsi formativi;
4- Grado di
soddisfazione –
gradimento;
5- Risultati prove lnvalsi
Italiano classi
seconde scuola
primaria anno
scolastico 2014/15
rispetto a:
- Media regionale,
sud e Isole e
nazionale
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-
background
socio-culturale
varianza interna
nelle classi e tra
le classi
dell'istituto;
Distribuzione
degli allievi per
livelli
di
apprendimento
Relazione tra
la linea
strategica del
Piano e il
progetto
In relazione alle criticità individuate, il progetto prevede
interventi mirati e differenziati finalizzati al
recupero/consolidamento delle competenze di base
(Italiano-Matematica)
Risorse
umane
necessarie
TpM, Esperto, tutor, Docenti Istituto, personale ATA,
Destinatari
del progetto
(diretti ed
indiretti)
Moduli Matematica…mente facile: n. 40 Alunni con
carenze in Matematica - classi 4^ di scuola primaria
Moduli Parole in gioco: n. 40 Alunni con carenze in
Italiano – classi 2^-3^ di scuola primaria
Docenti dell'Istituto
Budget
previsto
€. 6.409,32 x 2 = €. 12.818,64
€. 10.337,89 x 2 = €. 20.675,78
Totale €. 33.494,42
1- Individuazione degli alunni da parte dei Consigli di
Interclasse (seconde, terze e quarte);
La
realizzazione
(Do)
Descrizione
delle
principali fasi
di attuazione
2- Analisi dei bisogni formativi degli alunni ed
accertamento dei prerequisiti;
3- Attuazione degli interventi finalizzati allo sviluppo
delle
competenze
chiave
attraverso
la
realizzazione
di:
Moduli
formativi
di
recupero/consolidamento in matematica e italiano;
4- Monitoraggio intermedio, analisi dei dati emersi e
pianificazione delle eventuali azioni di correzione;
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5- Somministrazione di prove di verifica finale e
analisi comparativa dei risultati conseguiti dagli
alunni alla fine del processo;
6- Monitoraggio finale e somministrazione questionari
di gradimento ad alunni, genitori e docenti dei
Consigli di Interclasse coinvolti;
7- Raccolta dei dati emersi dal monitoraggio finale e
di quelli relativi agli altri indicatori;
8- Analisi e pubblicizzazione dei risultati
Il
monitoraggio
e i risultati
(Check)
Pubblicazione del progetto sul
sito web
dell'Istituto.
Descrizione
Pubblicazione manifesti, brochure sui percorsi formativi
delle attività
attivati.
per la
Lettera informativa ed incontro con i genitori.
diffusione del
Diffusione e pubblicizzazione dei percorsi formativi sul
progetto
sito scolastico e testate locali.
Disseminazione
esiti
alla
comunità
scolastica.
Manifestazione finale.
Il progetto prevede un sistema di monitoraggio strutturato
con modalità di controllo ed eventuali adattamenti delle
strategie, in relazione alle verifiche sugli esiti dell'attività a
breve, medio e lungo termine e quindi anche in
riferimento alla risposta degli stakeholders. Il confronto
fra i risultati ottenuti e i risultati attesi, permetterà di
tenere sotto controllo l'intero progetto di intervento, e, se
necessario, di riequilibrarlo e adattarlo.
Il monitoraggio sarà strutturato in modo da prevedere:
a) incontri periodici del TdM (mensili) per monitorare sulla
base dei dati raccolti lo stato di avanzamento del progetto
Descrizione stesso;
delle azioni di b) eventuali azioni di ritaratura delle azioni;
monitoraggio c) raccolta dei dati e delle informazioni necessarie a
misurare gli indicatori attinenti ai processi chiave e ai
processi di supporto all' intera organizzazione.
Monitoraggio iniziale
Rilevazione aspettative e bisogni formativi
Rilevazione voti in matematica e Italiano
l quadrimestre
allievi.
Strumenti utilizzati:
-Questionario su aspettative e bisogni.
-Tabella scrutinio finale l quadrimestre.
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Monitoraggio in itinere
-Verifica della stato di avanzamento del progetto
e sull'andamento dei percorsi formativi allievi e docenti a
cura del TPM e del referente per la Valutazione
Strumenti utilizzati:
Resoconto di valutazione in itinere a cura dei docenti
esperti formatori impegnati nei moduli formativi allievi
Resoconto di valutazione a cura dei Consigli di
interclasse finalizzato alla verifica della ricaduta
curriculare dei progetti e degli eventuali miglioramenti
nelle aree dell'attenzione, della motivazione e
dell'interesse verso le attività scolastiche .
Questionario di gradimento delle attività
Compilazione scheda di andamento delle attività a cura
del TPM
Monitoraggio e valutazione finale
-Rilevazione gradimento dei docenti e degli allievi
-Rilevazione voti in matematica e Italiano Il
Quadrimestre
-Rilevazione dei risultati lnvalsi 2015 (x le classi seconde)
Target
Strumenti utilizzati:
-Questionari
di
customer
satisfaction
volti
all'accertamento degli indici di produttività delle azioni
messe in atto dal progetto.
Questionari di valutazione finale
docenti esperti
formatori e Consigli di interclasse
Questionari di autovalutazione alunni
Tabella scrutinio finale delle classi coinvolte nel progetto
-Dati prove lnvalsi 2015
1- 90% di frequenza al corso
2- 80% di partecipazione e gradimento
3- Dispersione corsisti 0% – media voti > 6
4- Incremento risultati INVALSI del 2%
Note sul
monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di
revisione
delle azioni
Il riesame del progetto prevedrà degli incontri periodici
del Team di Miglioramento, al fine di:
-risolvere eventuali problematiche emerse (tipologie di
prove, funzionalità delle rubriche valutative)
-attuare una revisione/valutazione del progetto
-realizzare un'analisi dei punti di forza/criticità
-attuare un'eventuale revisione delle strategie operative
La fase più importante di riesame e miglioramento sarà
effettuata alla fine del mese di marzo/aprile, sentite
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Criteri di
miglioramento
Descrizione
delle attività
di diffusione
dei risultati
anche le proposte del Collegio Docenti, a cui seguirà un
report da condividere con i protagonisti delle azioni
messe in atto dal progetto.
Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno
potenziale. In particolare:
-se le azioni sono in linea con gli obiettivi
-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti
-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad
obiettivi, tempi e indicatori.
-Congruenza tra gli obiettivi operativi programmati, le
azioni attuate e i risultati attesi
-Grado di fattibilità
Comparazione degli esiti di apprendimento in ingresso e
in uscita
Presentazione del report di valutazione finale agli organi
collegiali
-Pubblicazione del report di valutazione sul sito web
dell'Istituto
-Pubblicazione dei risultati delle Prove lnvalsi 2015 sul
sito dell'istituto
Note sulle
possibilità di
implementazi
one del
progetto
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Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note
Situazione
(da compilare durante
l’attuazione del progetto)
Rosso = attuazione non in
linea con gli obiettivi
Giallo = non ancora avviata /
in corso e in linea con gli
obiettivi
Verde = attuata
Stesura PdM
Approvazione del Collegio
Docenti
Individuazione Esperti
esterni-Tutor-FacilitatoreReferente Valutazione
PON
Analisi dei bisogni
formativi dei docenti e
progettazione analitica
delle attività
Team per il
Miglioramento
Supporto
Consulente Vales
Indire
Collegio Docenti
N
D
x
x
G
F
A
M
G
Non ancora attuata
Team per il
Miglioramento
Percorso formativo:
realizzazione attività
Progetto 1
x
x
Monitoraggio iniziale
x
Consigli di
interclasse
Tutor-Esperto
x
x
x
x
x
x
Team per il
Miglioramento
Supporto
Consulente Vales
Indire
Monitoraggio finale e
somministrazione
questionari di gradimento
Team per il
Miglioramento
x
Raccolta e analisi dei dati
emersi dal monitoraggio
finale e di quelli relativi agli
altri indicatori di
valutazione
OOCC
Team per il
Miglioramento
x
Rendicontazione
A
x
DS-GOP
x
Diffusione/comunicazione
risultati
L
in corso e in linea con
gli obiettivi
x
Monitoraggio intermedio,
analisi dei risultati e
pianificazione delle
eventuali azioni di
correzione
M
DS
OOCC
Team per il
Miglioramento
DS-DSGA
x
x
x
x
x
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Titolo del progetto
Indicazioni di progetto
La pianificazione
(Plan)
Responsabile del
progetto
Data di inizio e fine
Pianificazione obiettivi
operativi
“Didattica e innovazione…in
continuità”
DI PINTO TERESA
Gennaio 2014-Giugno 2015
Indicatori di
Obiettivi operativi
valutazione
Migliorare le
Presenza docenti
competenze
ai gruppi di
metodologiche,
formazione/ricerca
attraverso un
percorso ricerca-Misura del
azione su
gradimento
metodologie e
espresso dai
strategie
docenti in ordine
didattiche
alle azioni
innovative.
formative e alla
ricaduta concreta
Progettare in
sulle proprie
gruppo azioni
pratiche di
didattiche in
insegnamento
verticale, da
(questionario)
realizzare e
valutare nelle
-Percentuale di
classi /sezione dei docenti che attua
docenti
le metodologie
partecipanti alle
proposte nella
attività formative.
fase di
formazione/
Realizzare
ricerca (da
percorsi di
verificare
sperimentazione
attraverso il
nelle
registro)
classi/sezioni sullo
stimolo della
-Percentuale dei
formazione
docenti che
ricevuta;
realizza
documentazioni di
Documentazione
azioni inerenti la
e riflessione
sperimentazione
sull’azione.
dei percorsi
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Relazione tra la linea
strategica del Piano
ed il progetto
Risorse umane
necessarie
Destinatari del
progetto (diretti e
indiretti)
Budget previsto
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle
attività per la
diffusione del progetto
Migliorare le competenze dei docenti in
merito a:
didattica per competenze, uso di
metodologie innovative quali
apprendimento cooperativo, didattica
laboratoriale, sperimentazioni di
metodologie innovative nelle
classi/sezioni dei docenti partecipanti
Esperto, Tutor, Team per il
Miglioramento, ATA, Docenti interni
per il coordinamento delle azioni
progettuali e di sperimentazione nelle
classi e per l’elaborazione dei micro
curricoli.
Diretti: docenti di scuola dell’infanzia e
di scuola (circa 30 docenti).
Indiretti: gli alunni di tutte le
classi/sezioni.
€ 5.892,86
Fase 1.
Formazione in presenza: incontri di
formazione sulla metodologia
dell’apprendimento cooperativo e sulla
didattica laboratoriale
Fase 2.
Attività di laboratorio
sull’apprendimento cooperativo e sulla
didattica laboratoriale
Fase 3.
Progettazione per gruppi di docenti di
azioni didattiche sullo stimolo della
formazione ricevuta
Sperimentazione nelle classi e
costruzione di micro curricoli in
verticale,
Elaborazione della documentazione
relativa.
Inserimento della documentazione
Esperto e materiali prodotti sul sito
della scuola.
Disseminazione/ condivisione dei
contenuti attraverso incontri negli
OOCC
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Descrizione delle
azioni di monitoraggio
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Target
Note sul monitoraggio
Modalità di revisione
delle azioni
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Criteri di
miglioramento
Occasioni di incontro con i docenti
dell’istituto e di altre scuole per la
circolazione delle buone pratiche
Incontri periodici del TpM anche alla
presenza del consulente per il
miglioramento Vales Indire
Confronti in itinere con l’esperto
Osservazioni in presenza
Scambi nell’ambiente di formazione
Vales Indire
Sarà effettuato un monitoraggio in
itinere e a fine progetto mediante
schede di rilevazione.
50% docenti di scuola dell’infanzia
50% docenti di scuola primaria
90% di frequenza al corso
80% di partecipazione e gradimento
60%sperimentazione-documentazione
attività con strategie innovative
Il monitoraggio dell'impatto delle
iniziative formative avrà cura di
verificare:
-gli aspetti organizzativi e gestionali
-la struttura e l'efficacia del modello
formativo
-la qualità didattica (contenuti e
metodologie)
-le competenze metodologiche
sviluppate dagli insegnanti
-la documentazione prodotta ed il
possibile riuso.
Analisi e revisione delle azioni
all’interno degli incontri periodici del
TpM con il consulente Indire per il
Vales.
Scambi e riflessioni dei docenti che
partecipano alle azioni attraverso la
piattaforma Indire
Si verificherà se il progetto viene svolto
nel suo pieno potenziale. In
particolare:
-se le azioni sono in linea con gli
obiettivi
-se le azioni vengono sviluppate nei
tempi previsti
-l’eventuale necessità di una nuova
taratura in ordine ad obiettivi, tempi e
indicatori.
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Descrizione delle
attività di diffusione
dei risultati
Note sulle possibilità
di implementazione
del progetto
Attività
Responsabile
Sito web della scuola, incontri con i
genitori e con docenti di altre scuole,
materiale pubblicitario, stampa locale
Lo sviluppo di un clima di apertura al
dialogo ed confronto con i colleghi
facilita la diffusione delle buone
pratiche, anche dopo la conclusione
delle azioni progettuali. Attraverso la
ricaduta sulle attività di insegnamento,
si ritiene ci siano buone possibilità di
implementazione, in considerazione
del fatto che molti docenti dell’istituto
partecipano alla formazione e possono
sperimentare i micro percorsi.
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note
Situazione
(da compilare durante
l’attuazione del progetto)
Rosso = attuazione non in
linea con gli obiettivi
Giallo = non ancora avviata /
in corso e in linea con gli
obiettivi
Verde = attuata
Stesura PdM
Approvazione del Collegio
Docenti
Individuazione Esperti
esterni-Tutor-FacilitatoreReferente Valutazione
PON
Analisi dei bisogni
formativi dei docenti e
progettazione analitica
delle attività
Team per il
Miglioramento
Supporto
Consulente Vales
Indire
Collegio Docenti
N
D
x
x
G
F
M
A
M
G
L
A
in corso e in linea con gli
obiettivi
Non ancora attuata
x
DS-GOP
Team per il
Miglioramento
x
x
Percorso formativo:
realizzazione attività
Progetto 2
x
x
Monitoraggio iniziale
x
Consigli di
interclasse
Tutor-Esperto
x
x
x
x
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Monitoraggio intermedio,
analisi dei risultati e
pianificazione delle
eventuali azioni di
correzione
Team per il
Miglioramento
Monitoraggio finale e
somministrazione
questionari di gradimento
Team per il
Miglioramento
Raccolta e analisi dei dati
emersi dal monitoraggio
finale e di quelli relativi agli
altri indicatori di
valutazione
OOCC
Team per il
Miglioramento
Diffusione/comunicazione
risultati
Rendicontazione
x
Supporto
Consulente Vales
Indire
x
x
x
DS
OOCC
Team per il
Miglioramento
x
x
x
x
DS-DSGA
x
Schema di andamento per le attività del progetto
TERZA SEZIONE
Progetto
Obiettivi
operativi
1-Migliorare il
livello di
apprendimento
degli alunni in
matematica e
italiano
Progetto n. 1
“Matematica
…mente
facile”
2-Accrescere
la motivazione
e l’interesse
per le
discipline
e
“Parole in
gioco” per
migliorare!
2.1-Imparare a
saper lavorare
in gruppo
3-Ridurre
la varianza
interna tra
le classi e
nelle classi
dell'istituto
1
Indicatori
Target
1Comparazione
esiti
valutazione in
Italiano e
Matematica
degli alunni
partecipanti
(I quadr.-II
quadr.)
1-Percentuale di
alunni che
migliorano dopo
gli interventi
(20%)
1.1-Esiti
verifiche
periodiche ed
osservazioni
sistematiche
2-N. Alunni
partecipanti
(90% iscritti)
Risultati
ottenuti1
Note
1-media voti > 6
2.1-Numero
partecipanti ai
percorsi
formativi
2.Percentuale
Alunni che
evidenzino
soddisfazione/grad
imento
(80%)
2.2-Grado di
Miglioramento
Da compilare a fine del Piano di Miglioramento
24 / 27
soddisfazione
–gradimento
3-Risultati
prove lnvalsi
Italiano classi
seconde
scuola
primaria anno
scolastico
2014/15
Presenza
docenti ai
gruppi di
formazione
ricerca
Progetto n. 2
“Didattica e
Innovazione
…in
continuità”
-Misura del
gradimento
espresso dai
docenti in
ordine alle
azioni
formative e
alla ricaduta
concreta sulle
proprie
pratiche di
insegnamento
(questionario)
-Percentuale
di docenti che
attua le
metodologie
proposte nella
fase di
formazione/
ricerca (da
verificare
attraverso il
registro)
risultati prove
INVALSI classe
seconda Italiano
del 2%
Numero docenti
coinvolti nel
percorso di
formazione
(50% n. totale
docenti)
•Percentuale di
docenti che
sperimentano
metodologie e
strategie
innovative
(70% partecipanti
formazione)
•Misura del
gradimento
espresso dai
docenti in ordine
alle azioni
formative
(questionario)
(80% partecipanti
formazione)
•Numero attestati
di partecipazione
rilasciati ai docenti
(90% iscritti)
-Percentuale
25 / 27
dei docenti
che realizza
documentazio
ni di azioni
inerenti la
sperimentazio
ne dei percorsi
-Numero di
documentazio
ni inserite nel
sito.
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QUARTA SEZIONE
Budget complessivo
Costi
Totale
Progetto n.1- Obiettivo C:
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei
giovani.
Azione 1: interventi per lo sviluppo delle competenze
chiave
“Matematica…mente facile” e “Parole in gioco” per
migliorare”!
“Matematica…mente facile” (1)
“Matematica…mente facile” (2)
“Parole in gioco” (1)
“Parole in gioco” (2)
€. 6.409,32
€. 6.409,32
€. 10.337,89
€. 10.337,89
€. 33.494,42
Progetto n. 2 Obiettivo B:
Migliorare le competenze del personale della scuola e
dei docenti
Azione 4: Interventi di formazione sulle metodologie
per la didattica individualizzata e sulle strategie per il
recupero del disagio
“Didattica e innovazione…in continuità”
Area Formativa
Area organizzativa e gestionale
Direzione e coordinamento
Pubblicità e sensibilizzazione
Referente alla valutazione interna ed esterna
Facilitatore piano integrato degli interventi
Coordinamento D.S.G.A.
€. 3.300,00
€. 1.414,29
€. 294,64
€. 176,79
€. 235,71
€. 235,71
€. 235,72
€. 5.892,86
Totale progetto
€. 39.387,28
27 / 27
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