PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUTO Direzione Didattica Statale Infanzia e Primaria III CIRCOLO “SAN GIOVANNI BOSCO” Via Amando Vescovo, 2 - 76011 Bisceglie (BT) Codice Fiscale 83006560722 - Codice Meccanografico BAEE070004 www.terzocircolobisceglie.gov.it PEO: [email protected] PEC: [email protected] RESPONSABILE DEL PIANO Dirigente scolastico prof. Mauro Leonardo Visaggio Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM: Cognome e Nome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento Visaggio Mauro Leonardo Dirigente scolastico Responsabile del Piano Ravalli Maria Rosa D.S.G.A. Responsabile amministrativo Boccasile Antonia Insegnante - Responsabile BES Responsabile Monitoraggio Percorsi formativi Italiano Carito Marilena Insegnante Scuola primaria Responsabile Monitoraggio Percorsi formativi Matematica Di Pinto Annalisa Sergia Insegnante - Collaboratrice DS Coordinatore del Piano Responsabile Pubblicizzazione Di Pinto Teresa Insegnante-Funzione strumentale Referente Azioni Miglioramento Progetto Formazione Docenti Magarelli Angela Insegnante - Collaboratrice DS Responsabile Monitoraggio Progetto Formazione Docenti Rizzi Luigi Insegnante Scuola primaria Referente Azioni Miglioramento Progetto 1 - 2 Valente Antonella Insegnante-Funzione strumentale Referente Processi Valutazione Tarricone Maria Lina Consulente per il miglioramento INDIRE 1 / 27 PRIMA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento Il 3° Circolo Didattico “San G. Bosco” di Bisceglie è collocato a ponente rispetto al centro storico della città ed è articolato in tre plessi ubicati nel quartiere “San Pietro”. La sede principale di via A. Vescovo è dotata di palestra coperta e scoperta, laboratori di informatica, scienze, musica, arte e un laboratorio in via di allestimento per alunni diversamente abili. Il plesso “A. Di Bari” possiede un'area giochi, spazi verdi, un laboratorio multidisciplinare ed un laboratorio per diversamente abili. Sono presenti una palestra coperta, una scoperta per attività sportive didattiche ed extra-didattiche ed un piccolo anfiteatro. Il contesto socioculturale in cui la scuola è inserita (Reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero) Il Plesso “Carrara Gioia” è dotato al piano terra di uno spazio, utilizzato quotidianamente come refettorio. Le infrastrutture e le aree a verde necessitano di interventi di manutenzione da parte dell'ente locale. L’Istituto opera in un contesto socio-culturale eterogeneo, che si è modificato nel corso degli anni, originando bisogni educativi diversificati. Accanto alle famiglie culturalmente ed economicamente deprivate, vi sono nuclei più agiati che vivono nella parte nuova del quartiere in fabbricati condominiali o in ville uni/plurifamiliari. La scuola mobilita il capitale sociale disponibile per poter utilizzare sinergicamente le risorse e le competenze presenti nella comunità. Particolarmente significative sono le intese raggiunte e le esperienze maturate con l’Ente locale; in particolar modo, con l’Assessorato all’istruzione, con cui si condividono le scelte generali sull’inclusione, sul sostegno alle famiglie in condizioni disagiate socialmente ed economicamente, sull’orientamento e sulla programmazione dell’offerta formativa, anche riguardo al tempo scuola. Positiva la collaborazione con le Associazioni che utilizzano le strutture sportive della scuola e si sono rese disponibili per la realizzazione di attività motorie pomeridiane, aventi come 2 / 27 destinatari gli alunni. Altre Associazioni offrono periodicamente la disponibilità per intervenire nell’acquisto di suppellettili o di buoni mensa per alunni le cui famiglie sono in condizioni di necessità, o ancora per organizzare corsi di lingua inglese extra scuola e attività ludiche per la scuola dell’infanzia. Fondamentale è il coinvolgimento delle famiglie per la realizzazione del progetto formativo. Un gruppo di genitori della scuola si è recentemente costituito in associazione, dichiarando la disponibilità a collaborare per iniziative culturali e di supporto alle attività didattiche. La Parrocchia “San Pietro” organizza momenti ludici nel parco giochi ed attività di recupero e rinforzo degli apprendimenti scolastici; una comunità di suore francescane con il patrocinio del Comune offre un servizio di semiconvitto per minori disagiati e problematici; l’associazione "Etnie" si occupa di fornire mediazione culturale e sostegno giuridico agli immigrati; la cooperativa PROMETEO in convenzione con il Comune mette a disposizione personale educatore in favore degli alunni diversamente abili. La popolazione scolastica, ad oggi ammonta complessivamente a 905 alunni: 338 alunni scuola dell’infanzia, di cui 8 diversamente abili e 567 alunni scuola primaria, di cui 15 diversamente abili; gli alunni stranieri che frequentano la scuola sono essenzialmente figli di immigrati, oppure nuovi cittadini italiani in adozione o in affido. L’organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione) Nel corso degli ultimi sei anni si sono avvicendati 4 dirigenti scolastici. L’attuale Dirigente scolastico ha dimostrato di avere un quadro chiaro dei traguardi da raggiungere e delle azioni da intraprendere sia dal punto di vista didattico che amministrativo/organizzativo; ha adottato uno stile di leadership partecipativo che incoraggia il personale all’assunzione e condivisione delle responsabilità. La creazione di un management diffuso rappresenta una delle priorità della scuola, così come la crescita professionale del corpo docente ed il miglioramento del clima di lavoro. Il corpo docente, con età mediana di 48 anni, è stabile da oltre un decennio ed è composto da 93 unità. La percentuale di insegnanti a tempo indeterminato è superiore al 90%, il tasso di assenteismo è basso se rapportato ai valori di riferimento provinciali, regionali e nazionali. Il personale ATA è composto da 16 unità oltre al Direttore dei 3 / 27 Servizi Generali ed Amministrativi. Il Piano dell’Offerta Formativa, non solo documenta l’azione formativa della scuola, ma attesta il suo ruolo centrale rispetto allo sviluppo socio-culturale del contesto territoriale. Esso rappresenta una guida concreta nella realizzazione della quotidiana attività didattica ed educativa che gli operatori scolastici attuano e garantisce l’unitarietà, l’integrazione e la coerenza degli interventi formativi. Con il Piano dell’Offerta Formativa, l’Istituto si prefigge di: a) soddisfare i bisogni d’ istruzione e formazione degli alunni, valorizzando l’individualità personale, culturale, morale e religiosa di ciascuno, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali garantiti dalla Costituzione e puntualmente tutelati nella comunità scolastica, attraverso una convivenza democratica, solidale e rispettosa delle diversità; b) assicurare la qualità, l’efficacia, l’efficienza e la produttività del servizio, in modo da fare acquisire agli alunni le conoscenze, le competenze e le capacità necessarie alla conquista e all’esercizio dell’autonomia personale, anche nella prospettiva delle scelte future; c) realizzare un insegnamento qualificato, idoneo ad offrire risposte concrete alle esigenze e ai bisogni formativi degli alunni, in linea di continuità con lo sviluppo e la diversità di ciascuno e in rapporto ai programmi nazionali, ai progetti dell'Istituto e al contesto socio-culturale del territorio. La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dalle nuove Indicazioni per il Curricolo (2012) e tale curricolo viene utilizzato come strumento di lavoro per la progettazione delle attività didattiche. La riflessione interna sul curricolo coinvolge l'intera comunità scolastica. La progettazione didattica viene realizzata nell'ambito delle interclassi per singoli ambiti disciplinari, a partire dal curricolo individuato dalla scuola. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo della scuola. In particolare i progetti PON FSE costituiscono un'occasione di potenziamento delle competenze degli studenti. I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola per la formulazione del giudizio sintetico quadrimestrale e di fine anno. In relazione alle attività svolte dalla scuola, i genitori esprimono pareri positivi e soddisfazione. Sistemi di comunicazione e condivisione Il 3° Circolo di Bisceglie per la comunicazione utilizza il sito 4 / 27 web http://www.terzocircolobisceglie.gov.it/ con un’ampia e articolata documentazione dei processi e degli esiti delle esperienze. A questo canale si aggiungono le riunioni degli Organi collegiali finalizzate a promuovere la partecipazione collettiva, favorendo processi di condivisione di obiettivi, programmi e modalità realizzative. Sono stati attivati sistemi di condivisione e comunicazione basati sulle ICT. In particolare, la Scuola utilizza Google Apps for Education, mettendo a disposizione di tutto il personale un indirizzo mail nel dominio @terzocircolobisceglie.gov.it, uno spazio di condivisione e tutte le applicazioni rese disponibili. La scuola ha definito con le famiglie un patto educativo di corresponsabilità. Ogni classe realizza attività orientate alla conoscenza e all'acquisizione delle regole di comportamento. Il clima relazionale tra pari e tra docenti e alunni risulta essere positivo e qualora insorgano situazioni problematiche, la scuola interviene con tempestività e prevalentemente attraverso azioni interlocutorie e costruttive. La qualità della relazione educativa docente-alunni riveste un ruolo di primaria importanza ed è caratterizzata da: - analisi dei bisogni formativi degli alunni, tramite l’osservazione, l’ascolto, somministrazione di test; - progettazione e realizzazione di percorsi rispondenti ai loro bisogni formativi ed al contesto socio-culturale di appartenenza: - centralità dell’alunno nei processi di insegnamentoapprendimento; - ambienti che promuovono esperienze “significative” di apprendimento; - utilizzo di metodologie e strategie didattiche atte a perseguire gli obiettivi: Il lavoro in aula (attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di apprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica) didattica laboratoriale; apprendimento cooperativo; integrazione delle ICT nella didattica; L'ampliamento dell'offerta formativa è finalizzato, soprattutto, al recupero e potenziamento delle competenze chiave in italiano, matematica e alla realizzazione di interventi per gli alunni in situazione di disagio e/o svantaggio. 5 / 27 Oltre ai laboratori multimediali e linguistici, le LIM sono presenti in molte aule e sono utilizzate quotidianamente. Con l’attuazione di un progetto FESR, è stata resa disponibile una LIM in ciascuna aula del plesso “A. Di Bari”, sono state installate ulteriori LIM nelle classi della sede centrale e sono disponibili per le varie classi numerosi notebook e video proiettore. IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli obiettivi di miglioramento Criticità individuate/piste di miglioramento Punti di forza della scuola/ risorse Il Rapporto di valutazione ha rilevato alcune criticità e nel complesso ha confermato l'analisi espressa dall' autovalutazione. Le criticità individuate afferiscono alle seguenti aree: Dall'analisi del rapporto di valutazione esterna emergono punti di forza in varie aree esaminate riferite sia ai processi che agli esiti e risultano attribuiti punteggi medi in alcuni indicatori. RISULTATI Competenze acquisite (punto 5.1-giudizio: accettabile) Risultati della valutazione esterna (Prove Invalsi, valutazione di equipe) PROCESSI Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa (punto 4.1 giudizio: buono) PROCESSI Progettazione della didattica e valutazione degli studenti Relazione educativa e tra pari (punto 4.2-giudizio: accettabile) (punto 4.3 giudizio: buono) Sviluppo professionale delle Capacità di governo del territorio risorse (punto 4.8 - giudizio: e rapporti con le famiglie accettabile) (punto 4.9 giudizio: eccellente) Continuità e orientamento (punto 4.5-giudizio:accettabile) Inclusione, integrazione, differenziazione dei percorsi (punto 4.4 – giudizio: buono) Per quanto riguarda gli alunni con bisogni educativi speciali la scuola non ha svolto 6 / 27 un’analisi puntuale e formalizzata dei destinatari; la differenziazione dei percorsi, va resa più’ chiara e strutturata l’azione della scuola anche attraverso un’analisi accurata dei bisogni educativi degli alunni e l’esplicitazione delle procedure di selezione di coloro che necessitano di recupero o potenziamento. . ESITI I punteggi in italiano della scuola alle prove INVALSI evidenziano differenze negative statisticamente significative rispetto ai valori di riferimento regionali e nazionali, sia per le classi seconde che per le quinte. In matematica i punteggi sono sempre inferiori alle medie nazionali e, solo per le classi seconde, sono nella media dei valori regionali. Le differenze si attenuano se confrontate con le scuole con background socio-economicoculturale simile e perdono significatività statistica. I fenomeni di cheating sono molto contenuti. Si evidenzia una variabilità tra le classi più accentuata nelle quinte rispetto alle medie nazionali, in particolare nella prova di italiano; la varianza tra le classi seconde si mantiene sempre inferiore alle medie nazionali. Le differenze di punteggio tra le diverse classi non si discostano molto dalla media della scuola, soprattutto in matematica; due classi di quinta presentano invece differenze più accentuate rispetto alla media della scuola. 7 / 27 La distribuzione degli allievi tra le classi in base ai livelli di apprendimento è più omogenea nelle classi seconde rispetto alle classi quinte. Le percentuali degli alunni con livelli di apprendimento 1 e 2 in italiano, in matematica e in entrambe le discipline sono abbastanza elevate. Il rapporto di autovalutazione ha evidenziato aspetti di criticità nelle seguenti aree: Area Esiti: • Equità degli esiti • Successo scolastico Area dei Processi: • Continuità e orientamento • Integrazione e inclusione Risultati dei processi autovalutazione Punti di forza emersi nel rapporto di autovalutazione sono riferiti alle seguenti aree: PROCESSI Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa (livello 3) Sviluppo della educativa e tra pari (livello 3) relazione Sviluppo della relazione educativa tra pari grazie alla Relativamente alla area degli costruzione di un clima sociale esiti la scuola non riesce ad positivo assicurare equità in (livello 3) considerazione anche del diverso target di popolazione scolastica Gestione strategica delle risorse nei plessi dell'Istituto. per la pianificazione, la strutturazione, l'organizzazione, Relativamente all' area dei gestione finanziaria e processi il rapporto di allocazione delle risorse umane autovalutazione ha evidenziato la (livello 3) mancanza di percorsi individualizzati volti alla Attività di autovalutazione in valorizzazione delle eccellenze e virtù della partecipazione a delle potenzialità del singolo. progetti specifici Risulta, altresì, carente l'utilizzo da parte dei docenti della Scuola Primaria di attività e strategie didattiche di differenziazione in base alle diverse capacità degli studenti. Punto di forza è costituito dalla stabilità del corpo docente che garantisce la continuità educativo-didattica per il quinquennio favorendo una relazionalità empatica, presupposto anche di buoni risultati formativi. 8 / 27 Il Team di Miglioramento, dopo un’attenta analisi e confronto tra RAV e RV ha cercato di coniugare le istanze emerse nei due Rapporti per avviare un percorso di miglioramento basato sull’individuazione delle aree prioritarie su cui agire e delle relative iniziative da implementare. La riflessione sulle criticità e sui punti di forza emersi ha fornito l’idea guida, che rappresenta il filo conduttore del piano: Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi di quegli alunni che evidenzino scarsa motivazione e difficoltà negli apprendimenti di Italiano e Matematica. Linea strategica del piano. A tale scopo il piano prevede: - n.4 moduli extracurriculari, destinati agli allievi, il cui obiettivo comune è quello di favorire lo sviluppo delle competenze di base intervenendo in maniera trasversale sull’ “imparare ad imparare”; - n.1 modulo di formazione, destinato ai docenti di scuola dell’Infanzia e di scuola primaria, finalizzato a favorire la conoscenza e la sperimentazione di nuove metodologie, di strategie di insegnamento e di valutazione utili ad attivare “apprendimenti significativi” in continuità e a sviluppare positivi atteggiamenti motivazionali e nuove prospettive cognitive con particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali. 9 / 27 Il grado di priorità è stato determinato dalla riflessione che l'azione della scuola debba prioritariamente essere rivolta a ridurre l'incidenza numerica e il gap formativo degli studenti con livelli di apprendimento sotto una determinata soglia. Le riflessioni del team hanno portato, inoltre, ad una conclusione condivisa: il miglioramento degli esiti degli alunni può essere favorito dalla condivisione di processi, percorsi e metodologie innovative tra i docenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria. Definizione di Obiettivi strategici - - - - Migliorare i livelli di conoscenza e competenza degli alunni; Favorire l'equità degli esiti formativi all'interno del sistema scolastico riducendo la varianza interna nelle classi e tra le classi, avviando interventi compensativi nei contesti scolastici maggiormente svantaggiati; Migliorare le competenze metodologiche dei docenti; Sperimentare metodologie innovative e strategie didattiche finalizzate alla personalizzazione dei percorsi formativi nella scuola dell’Infanzia e nella scuola primaria; Accertamento dell’efficacia di metodi e strategie funzionali al conseguimento delle competenze relative agli obiettivi di apprendimento dei - - - - - Indicatori Percentuale di alunni i cui esiti formativi risultino migliorati nel confronto tra i risultati del primo e del secondo quadrimestre; Numero alunni coinvolti nei percorsi formativi; Numero attestati di partecipazione rilasciati agli alunni; Indice di “varianza” tra le classi; Numero docenti coinvolti nel percorso di formazione; Percentuale di docenti che sperimentano metodologie e strategie innovative; Misura del gradimento espresso dai docenti in ordine alle azioni formative (questionario); Numero attestati di partecipazione rilasciati ai docenti; 10 / 27 - diversi ambiti disciplinari e campi di esperienza; Conseguimento di relazioni efficaci, empatiche e sinergiche nella condivisione della vision e della mission del circolo. ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO (secondo l’ordine di priorità) Area da migliorare ESITI: Successo scolastico, competenze di base, equità degli esiti Area da migliorare PROCESSI: Integrazione e inclusione Necessità di miglioramento Grado di priorità L'area degli esiti necessita di interventi da realizzare a breve termine in quanto il miglioramento deve avere un immediato e diretto riscontro in un'ottica di rendicontabilità sociale nel confronto con altri sistemi formativi. Fattibilità x Impatto = 9 Necessità di miglioramento Grado di priorità Nella prospettiva del miglioramento degli esiti formativi di tutti gli alunni, l'area dell'integrazione e inclusione rappresenta uno dei processi che maggiormente incide sul funzionamento del sistema. Area da migliorare Necessità di miglioramento PROCESSI: Sviluppo professionale delle risorse Il miglioramento degli esiti degli alunni può essere favorito dalla condivisione di processi, percorsi e metodologie innovative tra docenti della comunità di pratiche professionali, attraverso opportune azioni di formazione rispondenti agli effettivi bisogni formativi. Fattibilità x Impatto = 9 Grado di priorità Fattibilità x Impatto = 9 11 / 27 Area da migliorare Necessità di miglioramento PROCESSI: Continuità e orientamento Centrare la propria attività verso la costruzione di un curricolo verticale, oltre a consentire coerenza e coesione all’intera formazione di base, garantisce la progressiva armonizzazione dei metodi, cioè delle metodologie e strategie didattiche, degli stili educativi, delle concezioni e delle pratiche di insegnamento ed apprendimento. Il curricolo verticale potrebbe aiutare a rispondere ai bisogni educativi e formativi, fornendo a tutti gli allievi uguaglianza di opportunità in una età decisiva per la loro crescita. Risulta, pertanto, utile avviare percorsi che facilitino il passaggio verso l'ordine di scuola successivo in una prospettiva di didattica orientativa. Area da migliorare Necessità di miglioramento Progettazione della didattica e valutazione degli studenti Le procedure finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sono collegate alle attività ordinarie piuttosto che ad una pianificazione di base. Si rende necessaria la progettazione di una mappatura dei processi di apprendimento, secondo una pianificazione disciplinare didattica e metodologica, che sia condivisa in modo diffuso, secondo il criterio della circolazione delle buone prassi. Contestualmente, è necessario istituire un gruppo di lavoro che definisca criteri comuni di valutazione e strumenti di verifica idonei a realizzare una valutazione autentica. Grado di priorità Fattibilità x Impatto = 6 Grado di priorità Fattibilità x Impatto = 6 12 / 27 Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere: ESITI: Successo scolastico, competenze di base, equità degli esiti PROCESSI: Sviluppo professionale delle risorse PROCESSI: Integrazione, inclusione, differenziazione dei percorsi PROCESSI: Continuità e orientamento PROCESSI: Progettazione della didattica e valutazione degli studenti In base al grado di priorità (Fattibilità*Impatto), nello specifico, dunque, i progetti da attuare nel corrente anno scolastico sono identificati come: Area da migliorare 1 (Competenze acquisite) Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. Azione 1: interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Progetto n. 1 “Matematica…mente facile” e “Parole in gioco” per migliorare! Modulo 1 - Matematica…mente facile! (1) (Competenza in matematica) Modulo 2 - Matematica…mente facile! (2) (Competenza in matematica) Modulo 3 - Parole in…gioco (1) (Comunicazione in lingua madre) Modulo 4 - Parole in…gioco (2) (Comunicazione in lingua madre) Area da migliorare 2 (Sviluppo professionale delle risorse) Obiettivo B: Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti Azione 4: Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio Progetto n. 2 “Didattica e innovazione…in continuità” 13 / 27 SECONDA SEZIONE Progetto 1 Indicazioni di progetto Titolo del progetto “Matematica…mente facile” e “Parole in gioco” per migliorare”! Responsabile del progetto RIZZI LUIGI Data di inizio e fine Gennaio 2014-Maggio 2015 (n.30 h x 2 gruppi/classe 4^) (n.50 h x 2 gruppi/classe 2^- 3^) Obiettivi operativi 1- Migliorare il livello di apprendimento degli alunni in matematica e italiano; 2- Accrescere la motivazione e l’interesse per le discipline; La Pianificazione pianificazione obiettivi (Plan) operativi 3- Imparare a saper lavorare in gruppo; 4- Ridurre la varianza interna tra le classi e nelle classi dell'istituto Indicatori di valutazione 1- Comparazione esiti valutazione in Italiano e Matematica degli alunni partecipanti (I quadr.II quadr.); 2- Esiti verifiche periodiche ed osservazioni sistematiche; 3- Numero partecipanti ai percorsi formativi; 4- Grado di soddisfazione – gradimento; 5- Risultati prove lnvalsi Italiano classi seconde scuola primaria anno scolastico 2014/15 rispetto a: - Media regionale, sud e Isole e nazionale 14 / 27 - background socio-culturale varianza interna nelle classi e tra le classi dell'istituto; Distribuzione degli allievi per livelli di apprendimento Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto In relazione alle criticità individuate, il progetto prevede interventi mirati e differenziati finalizzati al recupero/consolidamento delle competenze di base (Italiano-Matematica) Risorse umane necessarie TpM, Esperto, tutor, Docenti Istituto, personale ATA, Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Moduli Matematica…mente facile: n. 40 Alunni con carenze in Matematica - classi 4^ di scuola primaria Moduli Parole in gioco: n. 40 Alunni con carenze in Italiano – classi 2^-3^ di scuola primaria Docenti dell'Istituto Budget previsto €. 6.409,32 x 2 = €. 12.818,64 €. 10.337,89 x 2 = €. 20.675,78 Totale €. 33.494,42 1- Individuazione degli alunni da parte dei Consigli di Interclasse (seconde, terze e quarte); La realizzazione (Do) Descrizione delle principali fasi di attuazione 2- Analisi dei bisogni formativi degli alunni ed accertamento dei prerequisiti; 3- Attuazione degli interventi finalizzati allo sviluppo delle competenze chiave attraverso la realizzazione di: Moduli formativi di recupero/consolidamento in matematica e italiano; 4- Monitoraggio intermedio, analisi dei dati emersi e pianificazione delle eventuali azioni di correzione; 15 / 27 5- Somministrazione di prove di verifica finale e analisi comparativa dei risultati conseguiti dagli alunni alla fine del processo; 6- Monitoraggio finale e somministrazione questionari di gradimento ad alunni, genitori e docenti dei Consigli di Interclasse coinvolti; 7- Raccolta dei dati emersi dal monitoraggio finale e di quelli relativi agli altri indicatori; 8- Analisi e pubblicizzazione dei risultati Il monitoraggio e i risultati (Check) Pubblicazione del progetto sul sito web dell'Istituto. Descrizione Pubblicazione manifesti, brochure sui percorsi formativi delle attività attivati. per la Lettera informativa ed incontro con i genitori. diffusione del Diffusione e pubblicizzazione dei percorsi formativi sul progetto sito scolastico e testate locali. Disseminazione esiti alla comunità scolastica. Manifestazione finale. Il progetto prevede un sistema di monitoraggio strutturato con modalità di controllo ed eventuali adattamenti delle strategie, in relazione alle verifiche sugli esiti dell'attività a breve, medio e lungo termine e quindi anche in riferimento alla risposta degli stakeholders. Il confronto fra i risultati ottenuti e i risultati attesi, permetterà di tenere sotto controllo l'intero progetto di intervento, e, se necessario, di riequilibrarlo e adattarlo. Il monitoraggio sarà strutturato in modo da prevedere: a) incontri periodici del TdM (mensili) per monitorare sulla base dei dati raccolti lo stato di avanzamento del progetto Descrizione stesso; delle azioni di b) eventuali azioni di ritaratura delle azioni; monitoraggio c) raccolta dei dati e delle informazioni necessarie a misurare gli indicatori attinenti ai processi chiave e ai processi di supporto all' intera organizzazione. Monitoraggio iniziale Rilevazione aspettative e bisogni formativi Rilevazione voti in matematica e Italiano l quadrimestre allievi. Strumenti utilizzati: -Questionario su aspettative e bisogni. -Tabella scrutinio finale l quadrimestre. 16 / 27 Monitoraggio in itinere -Verifica della stato di avanzamento del progetto e sull'andamento dei percorsi formativi allievi e docenti a cura del TPM e del referente per la Valutazione Strumenti utilizzati: Resoconto di valutazione in itinere a cura dei docenti esperti formatori impegnati nei moduli formativi allievi Resoconto di valutazione a cura dei Consigli di interclasse finalizzato alla verifica della ricaduta curriculare dei progetti e degli eventuali miglioramenti nelle aree dell'attenzione, della motivazione e dell'interesse verso le attività scolastiche . Questionario di gradimento delle attività Compilazione scheda di andamento delle attività a cura del TPM Monitoraggio e valutazione finale -Rilevazione gradimento dei docenti e degli allievi -Rilevazione voti in matematica e Italiano Il Quadrimestre -Rilevazione dei risultati lnvalsi 2015 (x le classi seconde) Target Strumenti utilizzati: -Questionari di customer satisfaction volti all'accertamento degli indici di produttività delle azioni messe in atto dal progetto. Questionari di valutazione finale docenti esperti formatori e Consigli di interclasse Questionari di autovalutazione alunni Tabella scrutinio finale delle classi coinvolte nel progetto -Dati prove lnvalsi 2015 1- 90% di frequenza al corso 2- 80% di partecipazione e gradimento 3- Dispersione corsisti 0% – media voti > 6 4- Incremento risultati INVALSI del 2% Note sul monitoraggio Il riesame e il miglioramento (Act) Modalità di revisione delle azioni Il riesame del progetto prevedrà degli incontri periodici del Team di Miglioramento, al fine di: -risolvere eventuali problematiche emerse (tipologie di prove, funzionalità delle rubriche valutative) -attuare una revisione/valutazione del progetto -realizzare un'analisi dei punti di forza/criticità -attuare un'eventuale revisione delle strategie operative La fase più importante di riesame e miglioramento sarà effettuata alla fine del mese di marzo/aprile, sentite 17 / 27 Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati anche le proposte del Collegio Docenti, a cui seguirà un report da condividere con i protagonisti delle azioni messe in atto dal progetto. Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale. In particolare: -se le azioni sono in linea con gli obiettivi -se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti -l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori. -Congruenza tra gli obiettivi operativi programmati, le azioni attuate e i risultati attesi -Grado di fattibilità Comparazione degli esiti di apprendimento in ingresso e in uscita Presentazione del report di valutazione finale agli organi collegiali -Pubblicazione del report di valutazione sul sito web dell'Istituto -Pubblicazione dei risultati delle Prove lnvalsi 2015 sul sito dell'istituto Note sulle possibilità di implementazi one del progetto 18 / 27 Schema di andamento per le attività del progetto Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Note Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto) Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata Stesura PdM Approvazione del Collegio Docenti Individuazione Esperti esterni-Tutor-FacilitatoreReferente Valutazione PON Analisi dei bisogni formativi dei docenti e progettazione analitica delle attività Team per il Miglioramento Supporto Consulente Vales Indire Collegio Docenti N D x x G F A M G Non ancora attuata Team per il Miglioramento Percorso formativo: realizzazione attività Progetto 1 x x Monitoraggio iniziale x Consigli di interclasse Tutor-Esperto x x x x x x Team per il Miglioramento Supporto Consulente Vales Indire Monitoraggio finale e somministrazione questionari di gradimento Team per il Miglioramento x Raccolta e analisi dei dati emersi dal monitoraggio finale e di quelli relativi agli altri indicatori di valutazione OOCC Team per il Miglioramento x Rendicontazione A x DS-GOP x Diffusione/comunicazione risultati L in corso e in linea con gli obiettivi x Monitoraggio intermedio, analisi dei risultati e pianificazione delle eventuali azioni di correzione M DS OOCC Team per il Miglioramento DS-DSGA x x x x x 19 / 27 Titolo del progetto Indicazioni di progetto La pianificazione (Plan) Responsabile del progetto Data di inizio e fine Pianificazione obiettivi operativi “Didattica e innovazione…in continuità” DI PINTO TERESA Gennaio 2014-Giugno 2015 Indicatori di Obiettivi operativi valutazione Migliorare le Presenza docenti competenze ai gruppi di metodologiche, formazione/ricerca attraverso un percorso ricerca-Misura del azione su gradimento metodologie e espresso dai strategie docenti in ordine didattiche alle azioni innovative. formative e alla ricaduta concreta Progettare in sulle proprie gruppo azioni pratiche di didattiche in insegnamento verticale, da (questionario) realizzare e valutare nelle -Percentuale di classi /sezione dei docenti che attua docenti le metodologie partecipanti alle proposte nella attività formative. fase di formazione/ Realizzare ricerca (da percorsi di verificare sperimentazione attraverso il nelle registro) classi/sezioni sullo stimolo della -Percentuale dei formazione docenti che ricevuta; realizza documentazioni di Documentazione azioni inerenti la e riflessione sperimentazione sull’azione. dei percorsi 20 / 27 Relazione tra la linea strategica del Piano ed il progetto Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti e indiretti) Budget previsto Descrizione delle principali fasi di attuazione La realizzazione (Do) Descrizione delle attività per la diffusione del progetto Migliorare le competenze dei docenti in merito a: didattica per competenze, uso di metodologie innovative quali apprendimento cooperativo, didattica laboratoriale, sperimentazioni di metodologie innovative nelle classi/sezioni dei docenti partecipanti Esperto, Tutor, Team per il Miglioramento, ATA, Docenti interni per il coordinamento delle azioni progettuali e di sperimentazione nelle classi e per l’elaborazione dei micro curricoli. Diretti: docenti di scuola dell’infanzia e di scuola (circa 30 docenti). Indiretti: gli alunni di tutte le classi/sezioni. € 5.892,86 Fase 1. Formazione in presenza: incontri di formazione sulla metodologia dell’apprendimento cooperativo e sulla didattica laboratoriale Fase 2. Attività di laboratorio sull’apprendimento cooperativo e sulla didattica laboratoriale Fase 3. Progettazione per gruppi di docenti di azioni didattiche sullo stimolo della formazione ricevuta Sperimentazione nelle classi e costruzione di micro curricoli in verticale, Elaborazione della documentazione relativa. Inserimento della documentazione Esperto e materiali prodotti sul sito della scuola. Disseminazione/ condivisione dei contenuti attraverso incontri negli OOCC 21 / 27 Descrizione delle azioni di monitoraggio Il monitoraggio e i risultati (Check) Target Note sul monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Il riesame e il miglioramento (Act) Criteri di miglioramento Occasioni di incontro con i docenti dell’istituto e di altre scuole per la circolazione delle buone pratiche Incontri periodici del TpM anche alla presenza del consulente per il miglioramento Vales Indire Confronti in itinere con l’esperto Osservazioni in presenza Scambi nell’ambiente di formazione Vales Indire Sarà effettuato un monitoraggio in itinere e a fine progetto mediante schede di rilevazione. 50% docenti di scuola dell’infanzia 50% docenti di scuola primaria 90% di frequenza al corso 80% di partecipazione e gradimento 60%sperimentazione-documentazione attività con strategie innovative Il monitoraggio dell'impatto delle iniziative formative avrà cura di verificare: -gli aspetti organizzativi e gestionali -la struttura e l'efficacia del modello formativo -la qualità didattica (contenuti e metodologie) -le competenze metodologiche sviluppate dagli insegnanti -la documentazione prodotta ed il possibile riuso. Analisi e revisione delle azioni all’interno degli incontri periodici del TpM con il consulente Indire per il Vales. Scambi e riflessioni dei docenti che partecipano alle azioni attraverso la piattaforma Indire Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale. In particolare: -se le azioni sono in linea con gli obiettivi -se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti -l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori. 22 / 27 Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità di implementazione del progetto Attività Responsabile Sito web della scuola, incontri con i genitori e con docenti di altre scuole, materiale pubblicitario, stampa locale Lo sviluppo di un clima di apertura al dialogo ed confronto con i colleghi facilita la diffusione delle buone pratiche, anche dopo la conclusione delle azioni progettuali. Attraverso la ricaduta sulle attività di insegnamento, si ritiene ci siano buone possibilità di implementazione, in considerazione del fatto che molti docenti dell’istituto partecipano alla formazione e possono sperimentare i micro percorsi. Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Note Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto) Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata Stesura PdM Approvazione del Collegio Docenti Individuazione Esperti esterni-Tutor-FacilitatoreReferente Valutazione PON Analisi dei bisogni formativi dei docenti e progettazione analitica delle attività Team per il Miglioramento Supporto Consulente Vales Indire Collegio Docenti N D x x G F M A M G L A in corso e in linea con gli obiettivi Non ancora attuata x DS-GOP Team per il Miglioramento x x Percorso formativo: realizzazione attività Progetto 2 x x Monitoraggio iniziale x Consigli di interclasse Tutor-Esperto x x x x 23 / 27 Monitoraggio intermedio, analisi dei risultati e pianificazione delle eventuali azioni di correzione Team per il Miglioramento Monitoraggio finale e somministrazione questionari di gradimento Team per il Miglioramento Raccolta e analisi dei dati emersi dal monitoraggio finale e di quelli relativi agli altri indicatori di valutazione OOCC Team per il Miglioramento Diffusione/comunicazione risultati Rendicontazione x Supporto Consulente Vales Indire x x x DS OOCC Team per il Miglioramento x x x x DS-DSGA x Schema di andamento per le attività del progetto TERZA SEZIONE Progetto Obiettivi operativi 1-Migliorare il livello di apprendimento degli alunni in matematica e italiano Progetto n. 1 “Matematica …mente facile” 2-Accrescere la motivazione e l’interesse per le discipline e “Parole in gioco” per migliorare! 2.1-Imparare a saper lavorare in gruppo 3-Ridurre la varianza interna tra le classi e nelle classi dell'istituto 1 Indicatori Target 1Comparazione esiti valutazione in Italiano e Matematica degli alunni partecipanti (I quadr.-II quadr.) 1-Percentuale di alunni che migliorano dopo gli interventi (20%) 1.1-Esiti verifiche periodiche ed osservazioni sistematiche 2-N. Alunni partecipanti (90% iscritti) Risultati ottenuti1 Note 1-media voti > 6 2.1-Numero partecipanti ai percorsi formativi 2.Percentuale Alunni che evidenzino soddisfazione/grad imento (80%) 2.2-Grado di Miglioramento Da compilare a fine del Piano di Miglioramento 24 / 27 soddisfazione –gradimento 3-Risultati prove lnvalsi Italiano classi seconde scuola primaria anno scolastico 2014/15 Presenza docenti ai gruppi di formazione ricerca Progetto n. 2 “Didattica e Innovazione …in continuità” -Misura del gradimento espresso dai docenti in ordine alle azioni formative e alla ricaduta concreta sulle proprie pratiche di insegnamento (questionario) -Percentuale di docenti che attua le metodologie proposte nella fase di formazione/ ricerca (da verificare attraverso il registro) risultati prove INVALSI classe seconda Italiano del 2% Numero docenti coinvolti nel percorso di formazione (50% n. totale docenti) •Percentuale di docenti che sperimentano metodologie e strategie innovative (70% partecipanti formazione) •Misura del gradimento espresso dai docenti in ordine alle azioni formative (questionario) (80% partecipanti formazione) •Numero attestati di partecipazione rilasciati ai docenti (90% iscritti) -Percentuale 25 / 27 dei docenti che realizza documentazio ni di azioni inerenti la sperimentazio ne dei percorsi -Numero di documentazio ni inserite nel sito. 26 / 27 QUARTA SEZIONE Budget complessivo Costi Totale Progetto n.1- Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. Azione 1: interventi per lo sviluppo delle competenze chiave “Matematica…mente facile” e “Parole in gioco” per migliorare”! “Matematica…mente facile” (1) “Matematica…mente facile” (2) “Parole in gioco” (1) “Parole in gioco” (2) €. 6.409,32 €. 6.409,32 €. 10.337,89 €. 10.337,89 €. 33.494,42 Progetto n. 2 Obiettivo B: Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti Azione 4: Interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata e sulle strategie per il recupero del disagio “Didattica e innovazione…in continuità” Area Formativa Area organizzativa e gestionale Direzione e coordinamento Pubblicità e sensibilizzazione Referente alla valutazione interna ed esterna Facilitatore piano integrato degli interventi Coordinamento D.S.G.A. €. 3.300,00 €. 1.414,29 €. 294,64 €. 176,79 €. 235,71 €. 235,71 €. 235,72 €. 5.892,86 Totale progetto €. 39.387,28 27 / 27