Crioconservazione Dr. F.M. Fusi Congresso Internazionale di Ginecologia Oncologica Tumori Germinali, Stromali e Forme Rare Stato dell’arte, Novità e Prospettive Fertilità dopo il cancro In circa 200000 donne tra i 20-45 anni ogni anno è diagnosticato un cancro Il 79% sopravvivono a 5 anni e il 74% a 10 anni ai tumori che compaiono in queste fasce di età, rendendo la preservazione della fertilità un argomento importante (SEER National Cancer Institute, Surveillance Research Program, 2008) Premessa Diverse classi di chemioterapici, come gli agenti alchilanti, tra cui la procarbazina e la ciclofosfamide, sono molto tossici per le ovaie (Lee et al 2006) Le terapie di preparazione ai trapianti di cellule staminali sono inoltre molto tossiche (Meirow et al 1999) Preservazione della fertilità Mantenimento della funzione uterina Mantenimento della funzione ovarica a) riduzione dei danni da chemioterapici b) conservazione di ovaie o parti di ovaio c) conservazione di ovociti maturi maturati in vitro Mantenimento della funzione uterina Nel caso di tumori ovarici in cui sia possibile mantenere intatto l’utero, così come in tutti i tumori non genitali, l’opzione più semplice è il ricorso alla ovodonazione. La ovodonazione rappresenta però una opzione gravata da problemi etici, psicologici e legali Protezione dai chemioterapici Studi nei ratti suggeriscono che l’uso di analoghi del GnRH può proteggere i gameti femminili dagli insulti dei chemioterapici (Ataya e Moghissi 1989) Il GnRHa nell’uomo agisce solo dopo il picco di LH, e non c’è legame ai follicoli preovulatori (Brus 1997) Protezione dai chemioterapici Gli studi clinici effettuati sull’uomo sono controversi, e non riescono a dimostrare un effetto dei GnRHa nella prevenzione della POF da chemioterapici (Waxman et al, 1987; Blumenfeld et al 1996, Revel et al 2002) Protezione dai chemioterapici Un recente studio italiano su donne sottoposte a chemioterapia dopo tumore alla mammella indica una percentuale di ripresa della funzione ovarica del 77% in donne che assumevano triptorelina contro il 58% di quelle che non la assumevano (Del Mastro 2010) Protezione dai chemioterapici Tra i supposti meccanismi di azione dei chemioterapici c’è la possibilità di indurre apoptosi. In particolare sembrerebbe che sia coinvolto il sistema Bax (promotore di apoptosi) e Bc12 (protettivo) (Basu e Haldar, 1988) L’uso di farmaci anti-apoptotici appare pertanto interessante (Revel et al 2002) Criopreservazione Tessuto ovarico o ovociti? Problematiche per il congelamento di ovociti - L’ovocita è una cellula in cui il rapporto tra superficie e volume è minimo. Pertanto le fratture della membrana o la formazione di cristalli intracellulari lo danneggiano facilmente - Il DNA, organizzato nello spindle, non è protetto dalla membrana nucleare, ma libero nel citoplasma Conservazione di tessuto ovarico La conservazione della corteccia ovarica presenta il vantaggio che la maggior parte dei follicoli primordiali sopravvive al congelamento (Tao 2008) Dopo il trapianto però la maggior parte dei follicoli è perduta durante il fenomeno della rivascolarizzazione (Liu et al 2002, Nisolle et al 2007) Conservazione di tessuto ovarico Il gruppo di Donnez nel 2004 ha presentato la nascita di un bambino da ovocita ovulato dopo un trapianto di corticale ovarica criopreservata (Lancet) Riposizionamento del tessuto ovarico - rene - sottocutaneo - parete addominale - ovaio residuo (previa decorticazione dell’ovaio e applicazione di colle di fibrina) Crioconservazione di follicoli I follicoli primordiali/preantrali isolati dalla corticale ovarica possono essere criopreservati con congelamento lento o vitrificazione. Allo scongelamento devono andare incontro a maturazione in vitro Il congelamento lento Con l’entrata in vigore della legge 40/2004 in Italia, primo paese al mondo, si prese in considerazione l’ipotesi di congelare ovociti invece che embrioni Il congelamento lento, mutuato dalla criopreservazione embrionaria, sembrava la strada più promettente Il congelamento lento Consiste nel proteggere l’ovocita con crioprotettanti zuccherini, che determinino la fuoriuscita graduale dell’acqua dalla cellula uovo, e la discesa della temperatura graduale e controllata, fino al -150, punto in cui gli ovociti possono essere immessi in azoto liquido Il congelamento lento - Poco efficiente (sopravvivenza degli ovociti nella percentuale del 40-60% - Embrioni poco vitali (implantation rate 5%) - Deludente e costoso (15% di gravidanze sui transfer effettuati) La Vitrificazione La '''vitrificazione''' basa il suo principio sul fatto che l'acqua non fa in tempo a formare cristalli di ghiaccio, grazie alla viscosità di agenti crioprotettivi ad alta concentrazione e portati a bassa temperatura con velocità altissima. vitrification of 3rd day embryo thawing of 3rd day embryo Modello ovodonazione (Cobo et al) Of 693 oocytes, 666 (96.1%) survived. A total of 487 (73.1%) were normally fertilized. Nº Embryo transfers Embryos transferred (mean ± SD) Pregnancy rate/transfer Implantation rate (Nºsacs/ Nº embryos transferred) Multiple pregnancy rate (twin) Miscarriage rate Biochemical pregnancy Ongoing pregnancy rate 57 117 (1,99 ± 3,7) 36 (63.2) 45 (38.5) 11 (30.5) 6 (16.6) 5 (13.9) 25 (69.4) Embryo Development of fresh versus vitrified metaphase II oocytes after ICSI Rienzi et al Patients included (N = 40) Number of warmed oocytes (mean ± SD) Number of embryos transferred (mean ± SD) Number of embryo transfer performed (%) Clinical pregnancy rate per cycle (%) Clinical pregnancy rate per transfer (%) Ongoing pregnancy rate per cycle (%) Ongoing pregnancy rate per transfer (%) Implantation rate (%) Ongoing implantation rate (%) 3.1 ± 0.30 2.3 ± 0.88 39/40 (97.5) 15/40 (37.5) 15/39 (38.5) 12/40 (30.0) 12/39 (30.8) 19/93 (20.4) 16/93 (17.2) Fresh ICSI Fertilization (2PN) per sibling 100/120 (83.3)b oocyte Fertilization (2PN) per injected 100/120 (83.3)b oocyte Normal 2PN morphology 96/100 (96.0)c Vitrified/Warmed ICSI (%) Absolute difference (%) (95% CI) OR (95% CI) 95/124 (76.6)a –6.73 (–16.6 to 3.39) –4.17 (–14.0 to 5.7) –5.47 (–13.4 to 1.84) 2.5 (–2.82 to 8.22) 0.83 (–3.09 to 5.1) 2.51 (–1.75 to 7.47) –2,11 (–7.3 to 1.9) –0.43 (–14.2 to 13.3) 5.16 (–8.49 to 18.6) –6.84 (–14.6 to 0.42) 0.65 (0.33 to 1.29) 0.76 (0.37 to 1.53) 0.39 (0.08 to 1.49) 2.05 (0.42 to 12.9) 2.01 (0.10 to 119.9) 4.08 (0.39 to 203.5) 0.0 (0.00 to 0.23) 0.98 (0.53 to 1.79) 1.24 (0.67 to 2.28) 0.29 (0.05 to 1.19) 95/120 (79.2)b 86/95 (90.5)c 1PN oocytes 3/120 (2.5)b 6/120 (5.0)b 3PN 1/120 (0.83)b 2/120 (1.66)b Degenerated oocytes post-ICSI 1/120 (0.83)b 4/120 (3.34)b Day 2 embryo development 100/100 (100)c 93/95 (97.9)c Excellent quality embryos 52/100 (52.0)d 49/95 (51.6)d Good quality embryos 38/100 (38.0)d 41/95 (43.2)d Fair/poor quality embryos 10/100 (10.0)d 3/95 (3.16)d a Percentages, expressed per warmed oocyte. Percentages, expressed per inseminated oocyte. c Percentages, expressed per 2PN fertilized oocyte b 0. 20 0. 50 0. 16 0. 50 1 0. 37 0. 24 0. 90 0. 47 0. 10 La vitrificazione -Comune pratica clinica della IVF - Preservazione delle fertilità in pazienti oncologiche - Preservazione della fertilità Crioconservazione di ovociti Il congelamento ovocitario di ovociti maturi è una procedura che può essere eseguita con congelamento lento o vitrificazione. Prevede però che ci sia il tempo di effettuare una stimolazione ovarica prima dell’inizio della chemioterapia (Yang et al 2007) Crioconservazione di ovociti La crioconservazione mediante vitrificazione può essere eseguita anche su ovociti da follicoli non stimolati, maturati a metafase II in vitro (Elizur et al 2007, Huang et al 2008) Crioconservazione di ovociti Gli ovociti allo stadio di vescicola germinale sopravvivono meglio al congelamento di quelli in metafase II (Boiso et al 2002) e sviluppano meno anomalie nello spindle meiotico (Baka et al, 2005) La loro maturazione in vitro è però molto poco efficiente, probabilmente per la perdita del cumulo, che è fondamentale per la maturazione (Oktay et al 2002) Fertility preservation in cancer IVM/EV Patients IVF/EV IVM/OV IVF/OV 44 45 20 70 Mean age (± SD) 32 ± 5.1 29.9 ± 5.0 28.2 ± 6.3 27.8 ± 6.1 GV retrieved 399 (6;0–27) 44 (4;1–13) 667 (7;1–39) 114 (3;0–17) Maturation % 63.1; ± 3.78 65.74; ± 11.55 67.38; ± 2.73 57.89; ± 7.21 MII retrieved 82 (2;0–7) 159 (10;4–20) 117 (1;0–12) 479 (7;0–32) Fertilization rate 79.9 ± 2.6 70.79 ± 4.59 – _ EF - 4;1–16 7;1–23 – – OV - – – 6;0-40 9;0–37 IVM, In vitro maturation; EV, embryo vitrification; IVF, In vitro fertilization; OV, oocyte vitrification;. (Ata et al, Reproduction and Fertility, 2010) Metodiche miste Nel 2010 è stato pubblicato un lavoro da Sanchez -Serrano et al (Fertil. Steril) in cui tessuto ovarico precedentemente criopreservato è stato trapiantato. Dopo 60 giorni si sono ripresentate le mestruazioni, per cui la donna è stata sottoposta ad induzione dell’ovulazione e prelievo ovocitario. Gli ovociti sono stati vitrificati e, dopo adeguata preparazione endometriale, scongelati , fertilizzati e tre embrioni trasferiti. E’ insorta una gravidanza gemellare Preparazione endometriale per scongelamento ovociti / embrioni