CORSO SERALE DI ECONOMIA POLITICA - anno accademico 2005-06 Facoltà di Scienze Politiche - Università degli Studi di Milano ANTONIO FILIPPIN LEZIONE 19. • MINIMIZZAZIONE DEI COSTI: INTUIZIONE • MINIMIZZAZIONE DEI COSTI: RAPPRESENTAZIONE FORMALE • APPLICAZIONE: PERCHÉ LO STESSO BENE VIENE PRODOTTO CON TECNICHE DIVERSE IN DIVERSI PAESI • SENTIERO DI ESPANSIONE DELL’OUTPUT • CURVA DI COSTO TOTALE DI LUNGO PERIODO (LTC) • COSTO MEDIO E MARGINALE DI LUNGO PERIODO • RELAZIONE TRA COSTO MEDIO E MARGINALE DI LUNGO PERIODO • RELAZIONE TRA CURVE DI COSTO MEDIO DI BREVE E DI LUNGO PERIODO • RELAZIONE TRA CURVE DI COSTO MEDIO MARGINALE DI BREVE E DI LUNGO PERIODO • ESERCIZIO 2, CAPITOLO 10 E MINIMIZZAZIONE DEI COSTI: INTUIZIONE Minimizzare il costo di produrre Q0 equivale a massimizzare il profitto producendo Q0. Posso produrre Q0 utilizzando la combinazione di fattori A, che implica un costo C0, ma questa combinazione di K ed L non è efficiente: posso produrre Q0 ad un costo inferiore spostandomi in basso a destra lungo l’isoquanto (ovvero rinunciando a capitale in cambio di lavoro). Infatti nel punto B il costo di produrre Q0 è inferiore: C1 < C0 Solo nel punto E, dove l’isocosto è tangente all’isoquanto, non è possibile diminuire ulteriormente i costi. K C0 r C1 r C2 r In questa direzione aumentano i costi totali: C0 > C1 > C2 A B E C Q0 ! w r L MINIMIZZAZIONE DEI COSTI: RAPPRESENTAZIONE FORMALE Dove l’isocosto è tangente all’isoquanto vale l’equazione: w MRTS = r Il saggio marginale di sostituzione tecnica mi dice in che rapporto la tecnologia mi consente di sostituire capitale e lavoro. I prezzi relativi dei fattori mi dicono in che rapporto il mercato consente di scambiare capitale e lavoro. Quando questi rapporti non coincidono i costi non sono minimizzati: ad esempio in A in cambio di una data quantità di capitale posso ricevere sul mercato una quantità di lavoro superiore a quella di cui avrei bisogno per mantenere la produzione invariata. Quindi, non solo continuo a produrre Q0 ma diminuisco anche i costi totali. L’unico punto in cui i costi non possono essere diminuiti ulteriormente è dove vale la condizione: w MRTS = r APPLICAZIONE: PERCHÉ LO STESSO BENE VIENE PRODOTTO CON TECNICHE DIVERSE IN DIVERSI PAESI Se la stessa tecnologia (lo stesso isoquanto) è disponibile in Nepal e negli Stati Uniti, saranno usate diverse tecniche qualora i prezzi relativi dei fattori siano diversi. Ad esempio supponiamo che il costo del capitale r sia simile nei due paese, mentre i salari sono molto più bassi in Nepal: wNepal < wUSA Ne consegue che le rette di isocosto sono più pendenti negli USA e quindi la combinazione ottima di fattori avverrà in corrispondenza di un impiego di lavoro inferiore rispetto al Nepal. K KUSA KNepal Q* ! LUSA wUSA r ! LNepal w Nepal r L SENTIERO DI ESPANSIONE DELL’OUTPUT Se per ogni quantità di output da produrre troviamo la combinazione più efficiente di fattori produttivi, identifichiamo nel grafico il sentiero di espansione dell’output K Sentiero di espansione dell’output K 2* K 1* K 0* Q0 * L*0 L1 L*2 Q1 Q2 L CURVA DI COSTO TOTALE DI LUNGO PERIODO (LTC) Per produrre Q0 la combinazione ottimale di fattori (cioè quella che minimizza i costi) è K*0 ; L*0. Quindi il costo minimo di produrre Q0 nel lungo periodo sarà: C 0* = rK 0* + wL*0 Per produrre Q1 la combinazione ottimale di fattori (cioè quella che minimizza i costi) è K*1 ; L*1. Quindi il costo minimo di produrre Q1 nel lungo periodo sarà: C1* = rK1* + wL*1 Allo stesso modo, C*2 è il costo minimo di produrre Q2. La curva di costo totale di lungo periodo (LTC) indica, per tutte le possibili quantità, qual è il costo totale minimo per produrla, cioè il costo associato all’uso della combinazione di fattori ottimale. Costo totale LTC C 2* C1* C 0* Q0 Q1 Q2 Q COSTO MEDIO E MARGINALE DI LUNGO PERIODO Il costo marginale di lungo periodo (LMC) è l’incremento del costo minimo al crescere (al margine) della quantità. Graficamente è la pendenza della curva LTC: LMC = !LTC !Q Il costo medio di lungo periodo (LAC) è il costo totale di lungo periodo diviso per la quantità. Graficamente, è la pendenza della retta che congiunge ciascun punto lungo la curva all’origine. LAC = Costi (euro) LTC Q LTC LMC(Q0) LAC(Q0) Q0 Q RELAZIONE TRA COSTO MEDIO E MARGINALE DI LUNGO PERIODO In Q=Q* : 1) il costo medio di lungo periodo (LAC) è minimo; a destra il costo medio diminuisce, a sinistra aumenta. 2) costo medio e marginale di lungo periodo coincidono _ In Q= Q : 1) la curva LTC da concava diventa convessa 2) il costo marginale di lungo periodo (LMC) è minimo Costi (euro) LTC _ Q Q* Q Costi LMCQ LACQ _ Q Q* Q RELAZIONE TRA CURVE DI COSTO MEDIO DI BREVE E DI LUNGO PERIODO Nel lungo periodo per produrre Q0 la combinazione ottimale di fattori (cioè quella che minimizza i costi) è K*0 ; L*0. Quindi il costo minimo di produrre Q0 nel lungo periodo è: C 0* = rK 0* + wL*0 Nel breve periodo il capitale è dato e uguale a K0. * Se K 0 ! K 0 la quantità Q0 può essere prodotta, ma nel breve periodo ad un costo maggiore di quello minimo di lungo periodo. * Se K 0 = K 0 la quantità Q0 può essere prodotta nel breve periodo allo stesso costo del minimo di lungo periodo. Costi AC2: Costo medio di breve periodo dato K** LACQ C*0 AC0: Costo medio di breve periodo dato K*0 AC2: Costo medio di breve periodo dato K*2 Q0 Q* Q2 Q Se il capitale varia in modo continuo, la curva di costo medio di lungo periodo si ottiene dall’inviluppo delle infinite curve di costo medio di breve periodo. RELAZIONE TRA CURVE DI COSTO MEDIO E MARGINALE DI BREVE E DI LUNGO PERIODO * Se K 0 = K 0 la quantità Q0 può essere prodotta nel breve periodo allo stesso costo del minimo di lungo periodo. Variando la produzione in modo infinitesimale il costo marginale varierà in modo non troppo diverso sia che il capitale sia fisso a K*0 (breve periodo) che variabile (lungo periodo): il costo marginale di lungo periodo (LMC) e di breve (MC0) si intersecano in corrispondenza di Q0. Siccome le curve di costo marginale intersecano le curve di costo medio nel loro punto di minimo, e in corrispondenza di Q* vale anche che LAC=AC*, succede che coincidono tutti i costi marginali e medi, di breve e di lungo periodo. LMCQ Costi MC0 MC* AC0 AC* LACQ Q0 Q* Q ESERCIZIO 2, CAPITOLO 10 Q=3KL (rendimenti di scala crescenti) Dati: K=2; r=3; w=2 Nel breve periodo: Q=6L (produttività del lavoro costante) Costo totale: TC = 2L + 6 Costo variabile: VC = 2L Costo fisso: FC = 6 Costo medio totale: ATC = 6 + 2L 1 1 = + 6L L 3 Costo medio fisso: AFC = 6 1 = 6L L Costo medio variabile: AVC = 2L 1 = 6L 3 Per trovare il costo marginale devo derivare il costo totale rispetto a Q, ma Q non appare nella formulazione del costo totale. Tuttavia, sappiamo dalla funzione di produzione che Q=6L, quindi: 1 1 L = Q . Sostituendo, il costo totale può essere riscritto: TC = Q + 6 3 6 Quindi, il costo marginale: MC = !TC 1 = !Q 3 N.B. potevamo già capire che il costo marginale era 1/3 dal fatto che il costo medio variabile era costante e pari a 1/3. Infatti, affinché il costo medio sia sempre 1/3 allora ogni unità deve costare sempre 1/3. Il costo medio totale ATC può anche essere riscritto: ATC = 1 1 6 1 + = + 1 3 Q 3 Q 6