METODI E TECNICHE DI
MISURA DELLA
COMPOSIZIONE
CORPOREA
PRINCIPI GENERALI PER LA VALUTAZIONE
DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA
• Per una corretta valutazione nutrizionale e per
elaborare un programma di alimentazione
personalizzato è necessario conoscere:
Caratteristiche fisiche del soggetto
Composizione corporea
Tipo di sport
Intensità e volume di allenamento
Abitudini alimentari
Eventuali allergie e/o intolleranze alimentari
CARATTERISTICHE FISICHE
PESO: bilancia
STATURA: stadiometro
BMI: rapporto fra peso e statura
B.M.I.
(BODY MASS INDEX)
PESO (kg)
STATURA (m)2
B.M.I. < 18.5 = SOTTOPESO
B.M.I fra 18.5 e 24.9 = NORMOPESO
B.M.I. fra 25 e 29.9 = SOVRAPPESO
B.M.I. > 30 = OBESITA’
IL
BODY
ESSERE
UN
MASS
INDEX
INDICE
UTILE
PUO’
PER
UNA PRIMA CARATTERIZZAZIONE
DEL SOGGETTO, MA NON TIENE
CONTO
DELLA
LOCALIZZAZIONE
DEL GRASSO CORPOREO !
COMPOSIZIONE
CORPOREA
DI UN SOGGETTO
ADULTO MEDIO
A CHE SERVE IL GRASSO?
LOCALIZZAZIONE DEL GRASSO
DONNA:
UOMO:
MORFOTIPO GINOIDE
MORFOTIPO ANDROIDE
Fianchi, cosce, glutei,
addome inferiore
Collo, spalle, torace,
addome superiore
MORFOTIPO GINOIDE
MORFOTIPO ANDROIDE
A PERA
A MELA
METODI DI VALUTAZIONE DEL
GRASSO CORPOREO
• METODI DIRETTI:
Autopsia su cadavere
• METODI INDIRETTI:
RMN, TAC, ecografia, Densitometria per
pesata idrostatica, bioimpedenziometria,
plicometria.
DENSITOMETRIA PER
PESATA IDROSTATICA
• La metodica si basa sul principio di
Archimede che afferma che un corpo
immerso in un liquido subisce un’apparente
perdita di peso equivalente al peso del liquido
da esso spostato.
ρ=
peso dell’oggetto in aria
peso dell’oggetto in aria – peso dell’oggetto in acqua
DENSITOMETRIA PER PESATA IDROSTATICA
DENSITOMETRIA PER
PESATA IDROSTATICA
Dalla densità corporea è possibile ricavare la
percentuale di grasso corporeo attraverso alcune
formule:
1. Formula di Brozek:
% di grasso = (4.570 / ρc – 4.142) x 100
2. Formula di Siri
% di grasso = (4.95 / ρc – 4.50) x 100
BIOIMPEDENZIOMETRIA
Si basa sul principio della diversa
conduzione dei tessuti al passaggio di
una debolissima ed inavvertita corrente
elettrica alternata (800 microA a 50
Khz), in relazione al loro contenuto di
acqua ed elettroliti (sali minerali).
BIOIMPEDENZIOMETRIA
• I parametri valutati sono resistenza e reattanza
RESISTENZA:
Tessuti magri sono a bassa resistenza in
quanto ricchi di acqua ed elettroliti.
Tessuto adiposo è un cattivo conduttore
e quindi ad alta resistenza in quanto
povero di acqua ed elettroliti.
2. REATTANZA: o resistenza capacitiva è la forza
che si oppone al passaggio di una corrente elettrica
a causa di una capacità (condensatore).
Condensatore: 2 piastre conduttive separate tra
loro da uno strato non conduttivo o isolante.
Le cellule non adipose hanno una membrana
cellulare costituita da un doppio strato lipidico non
conduttivo, si comportano da condensatori e
quando sono attraversate da una corrente
oppongono una resistenza ed una reattanza.
Le cellule adipose essendo delle sfere di trigliceridi
non si comportano da condensatori cioè forniscono
una resistenza ma non una reattanza
BIOIMPEDENZIOMETRIA
E’ necessario che il soggetto sia a
digiuno da almeno 4 ore in equilibrio
idroelettrolitico e che durante la
misurazione rimanga immobile in
posizione supina e con gli arti
abdotti.
BIOIMPEDENZIOMETRIA
I valori di resistenza e reattanza ottenuti
dalla bioimpedenziometria devono essere
inseriti in alcune formule dalle quali è
possibile stimare l’acqua corporea e la
percentuale di massa magra. I valori
ottenuti dalla bioimpedenziometria sono
significativamente correlati con i valori
ottenuti con metodiche più sofisticate quali
TC e RMN.
PLICOMETRIA
Metodica che si basa sulla misura delle
pliche cutanee che comprendono cute e
tessuto adiposo sottocutaneo.
Lo strumento utilizzato è il plicometro
(calibro a molla che applica una
pressione sulla cute standardizzata 10
g/mm2).
PLICOMETRIA
1. Individuare il punto di repere
2. Sollevare la plica 1 cm al di sopra
del punto di repere secondo le linee
di Langer con pollice ed indice della
mano non dominante, ponendo molta
attenzione a non comprendere il
ventre muscolare sottostante.
3. Mantenendo sollevata la plica
applicare il plicometro e attendere 4
secondi e non oltre prima di leggere
la misura.
4. Ripetere la misura 3 volte e
assumere come valore indicativo il
valore medio delle 3 misure
PLICA BICIPITALE
Punto di repere: braccia rilassate con
palmo in avanti, linea mediana del bicipte,
punto a metà fra acromion e piega del
gomito.
PLICA TRICIPITALE
Punto di repere: braccia rilassate, linea
mediana del tricipte, punto a metà fra
acromion e gomito.
PLICA MEDIO ASCELLARE
Punto di repere: linea medio ascellare in
corrispondenza del processo xifoideo dello
sterno.
PLICA SOTTOSCAPOLARE
Punto di repere: margine inferiore della
scapola in senso diagonale con il margine
superiore diretto medialmente e quello
inferiore diretto lateralmente
PLICA PETTORALE
Punto di repere: linea ascellare anteriore al
di sopra della ghiandola mammaria.
PLICA ADDOMINALE
Punto di repere: 1 cm lateralmente
all’ombelico.
PLICA SOVRAILICA
Punto di repere: 1 cm al di sopra della
spina iliaca anteriore superiore, sulla linea
medio ascellare.
PLICA QUDRICIPITALE
Punto di repere: linea mediana del
quadricipite punto situato a metà fra la
piega inguinale e il margine superiore della
rotula
PLICA MEDIALE DEL POLPACCIO
Punto di repere: margine mediale del
polpaccio a livello della massima
circonferenza.
PLICOMETRIA
I valori delle pliche così ottenuti
vengono inseriti in alcune formule
proposte in letteratura che
estrapolano la percentuale di
grasso corporeo.
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metodi e tecniche di misura della composizione corporea