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Encefalo
Protocollo d’esame RM
Cenni
Anatomici
Cenni
Anatomici
Cenni
Anatomici
Questionario tipico
• Interventi chirurgici al cranio, occhi o
cervicale?
• Qual‘e’ il motivo specifico per cui viene
eseguito l'esame?
• Ha dolori?
• Traumi
• Esame neurologico?
Situazioni e quesiti clinici più comuni
Tra le situazioni cliniche piu’ comuni
possiamo trovare:
- Cefalee
- Vertigini
- Perdite di coscienza
- Disturbi della vista
-
Disturbi della parola
-
Parestesie
-
Dolori faciali
-
Disturbi della memoria
-
Difficolta’ di concentrazione
-
acufeni
-
scotomi
-
scotomi
-
scotomi
-
Scotomi
scotomi
Preparazione del Paziente
Per effettuare la RM dell’encefalo il paziente deve essere
preparato secondo le misure di sicurezza standard, quindi
rimanere in calze mutande e maglietta, e o con camice monouso.
4-5 ore di digiuno per la possibilita’ di dover eseguire l’esame con
mezzo di contrasto
Importante rimuovere il trucco,
soprattutto a livello degli occhi
Rimuovere sempre le protesi dentarie
Posizionamento sul lettino
e bobine
Supino. Head first.
•
CENTRATURA poco sotto le orbite
L’esame rm dell’encefalo viene effettuato con bobine dedicate a questo
studio, che possono assumere forme differenti a seconda
dell’apparecchiatura. Solitamente seno a forma di gabbia, o di «sarcofago»
(che di solito sono piu’ utili nel caso l’acquisizione debba comprendere parti
anatomiche del collo).
Piani di scansione
Piano sagittale: 15-25 strati, da 4-6mm, in assiale
paralleli al piano sagittale mediano, e in coronale paralleli
al piano sagittale.
Solitamente si copre quasi tutta la scatola cranica.
Alcuni le eseguono a strato piu’ sottile solo nella parte
centrale
Piani di scansione
Piano assiale: 20-30 strati, da 4-6 mm
In sagittale devono essere perpendicolari al margine anteriore del
quarto ventricolo (alcuni preferiscono il piano bicommessurale), in
coronale perpendicolari al piano sagittale mediano
Deve essere coperta tutta la scatola cranica, con un minimo di
margine alla cerniera cranio cervicale.
Piani di scansione
Piano coronale: 20-30 strati, da 4-6mm, in assiale perpendicolari al piano
sagittale mediano, e in sagittale sostanzialmente paralleli al margine
anteriore del quarto ventricolo.
Si copre una zona generalmente panoramica (quasi tutto l’encefalo) ma che
puo’ essere variabile in caso di studio mirato, visto che gli strati potrebbero
essere piu’ sottili ed avere minor copertura
Quale piano per quale struttura
Piano assiale: quasi tutto, emisferi
cerebrali e cerebellari, ponte, bulbo,
talamo e nuclei della base, vene e
arterie, orbite, orecchio
Piano sagittale: molto utile per il
mesencefalo, regione ipofisaria e
pineale, forame occipitale e cerniera,
corpo calloso
Piano coronale: lobi temporali, chiasma,
nervi ottici, logge parasellari,
cervelletto
Strutture artefattanti
Sono quasi tutte in fossa posteriore, carotidi e
seni venosi trasversi. Maggiormente fastidiosi
nelle sequenze dopo contrasto. Il seno sagittale
mediano puo’ creare artefatti nel piano seagittale
mediano, e sempre in sagittale (soprattutto in T2)
gli occhi possono essere fastidiosi
Decodifica di fase
Le impostazioni classiche sono:
Sagittale: fase AP con eventuale presat inferiore
Coronale: fase RL con eventuale presat inferiore
Assiale: fase RL con prestat inferiore e superiore
Protocollo Encefalo standard:
-
AX FLAIR
AX TSE T2
AX T1 (meglio tse ma bene anche gre)
AX diffusione
SAG TSE T2
- Mezzo di contrasto
- Ax T1 Gd
- COR T1 fat sat Gd
Commento
Il protocollo standard e’ solamente indicativo e puo’
essere estremamente variabile.
Si puo’ vedere pero’ come si sia cercato di ottenere:
- Multiplanarieta’
- Multiparametricita’
- Saturazione del grasso
- Saturazione dei liquidi
L’unica informazione fondamentale che manca e’ eventualmente la
differenziazione di un iperintensita’ spontanea T1, che richiederebbe una
soppressione del grasso pre-mdc.
Partendo da questo protocollo si potrebbero creare decine di protocolli
diversificati per le diverse condizioni patologiche o cliniche.
Quale sequenza per quale
struttura
FLAIR: parenchima cerebrale e cerebellare
TSE T2: tronco encefalico, arterie e vene, globi oculari,
logge parasellari
SE o TSE T1: base cranica, orbite
Diffusione: parenchima cerebrale
GRE T2*: parenchima cerebrale
(calcificazioni, depositi di materiale
paramagnetico, sanguinamenti)
STIR: osso, orbite, tronco encefalico e
cervelletto
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Struttura dell`apparecchiatura RM