• Freddezza e formalità nelle risposte
• Non raccontata la carnale esperienza di Chiesa delle
singole comunità
• Contraddizione tra i due tratti prima evidenziati e
l’esperienza di Chiesa che si condivide e che si
racconta nel quotidiano
•
Difficoltà a capire
le domande/poca
conoscenza dei
testi conciliari
•
• Difficoltà a coinvolgere
realtà non immediatamente
vicine alla vita parrocchiale
Partecipazione agli
incontri di riflessione
limitata allo
“zoccolo duro”
• Difficoltà a vivere la
Chiesa come
sacramento, in
Cristo, dell’intima
unione con Dio e
dell’unità di tutto il
genere umano/
“Dentro” e “Fuori”,
“Vicini” e “Lontani”
•Considerazione del laicato
esclusivamente dal punto di
vista funzionale e sua
importanza legata alla quantità
del tempo da poter dedicare e
non alla qualità
•Religiosità popolare e
paganesimo
•Rispetto alla riflessione
sulla DV le comunità
hanno lavorato evitando
la frammentarietà
derivante dalla presenza
di più carismi
•La riflessione è stata
in più comunità
preceduta da uno
studio e
approfondimento di
alcuni punti della LG
• Lo studio e la
riflessione hanno
generato domande e
desiderio di
approfondimento dei
temi affrontati dalla LG
•La religiosità popolare
è sentita come
possibilità per educare
ai valori del Vangelo
•
Desiderio di formazione
e approfondimento dei
temi presentati dalla LG
che hanno generato, in
quanti li hanno
“assaggiati”, stupore e
gioia.
• L’importanza di operare
per formare un laicato in
grado di vivere il Vangelo e
la Chiesa con responsabilità
di servizio, esercizio di
pensiero e in piena libertà
• Desiderio di maggiori
momenti e spazi per fare
memoria del fatto che la
comune chiamata
all’edificazione del
Regno di Dio è il vero
terreno di incontro tra
vescovo, religiosi,
presbiteri e laici
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