Presentazione realizzata da:
Eugenia Landolfo
Federica Turchi
Simona Gargiulo
Margherita Chavarria
3F A.S.2008-2009
Insegnante :Adriana Lanza
Il 12 Aprile del 1961 i Russi riuscirono a lanciare il primo uomo in
orbita: Yuri Gagarin.
La storia della conquista umana dello
spazio comincia nel 1927 quando Robert
Goddard riuscì a lanciare il primo razzo
alimentato da combustibile liquido.
Il 12 Aprile del 1961 i Russi
riuscirono a lanciare il primo uomo
in orbita: Yuri Gagarin.
Il passo successivo per la NASA fu il Progetto Apollo che aveva
come scopo l’atterraggio dell’uomo sulla Luna.
L’impresa riuscì con la missione Apollo 11: il 20 Luglio 1969
Neil Armstrong posò il primo piede umano sulla Luna.
Dopo il Progetto Apollo la NASA incominciò ad occuparsi della
possibilità di realizzare una Stazione Spaziale capace di ospitare
l’uomo per lunghi periodi in orbita.
Il laboratorio orbitale Skylab
ospitò 3 equipaggi che
condussero esperimenti sulle
fisiologia umana; studiarono
l’influenza della microgravità sui
fluidi e sulle proprietà della
materia e fecero osservazioni
astronomiche della Terra e del
Sole.
Venne dimostrato che la
permanenza dell’uomo nello
spazio era possibile per lunghi
periodi senza conseguenze
dannose per l’organismo.
LA FORZA DI gravità
La presenza della Terra crea un campo
gravitazionale che attrae gli oggetti verso di
essa con una forza inversamente proporzionale
al quadrato della distanza tra il centro
dell’oggetto e il centro della Terra.
A bordo delle navicelle spaziali e dei sistemi
spaziali ci si trova nelle condizioni definite di
“micro-gravità”. Questo stato deriva soprattutto
dal fatto che le navicelle orbitanti sono in realtà
sistemi in “caduta libera” al cui interno risulta
assente la forza d’accelerazione gravitazionale.
Peso effettivo e PESO APPARENTE
Il PESO, W, di un corpo sulla superficie terrestre è la forza
gravitazionale esercitata su di esso dalla Terra. Maggiore è la
massa dell’oggetto, maggiore è il suo peso. La gravità
imprime a tutti i corpi la medesima accelerazione. Questa
caratteristica la ritroviamo in assenza di attrito.
Il peso va, però, distinto dal PESO APPARENTE di un oggetto
che, invece, è la misura della forza complessiva applicata ad
un corpo che possiede un’altra accelerazione verticale, oltre
all’accelerazione di gravità <<g>>.
Per la seconda legge di Newton:
W = F = mg
Questa formula, però, vale solamente per i riferimenti
inerziali.
In un riferimento non inerziale come un ascensore che
accelera verso l’alto o verso il basso possiamo sperimentare il
peso apparente.
Accelerazioni verso il basso saranno positive:
Wa = m(a+g)
Accelerazioni verso l’alto saranno negative:
Wa = m(a−g)
Un caso particolare si ha quando a = g (direzione e verso uguali), in
questo caso il peso apparente è nullo.
Questo accade proprio nelle navicelle e nelle stazioni spaziali che sono
corpi in caduta libera.
In effetti si parla di microgravità in quanto esiste sempre un’attrazione
reciproca tra le masse presenti nella struttura. Inoltre anche l’attrito
viscoso dovuto all’atmosfera che, anche se rarefatta, provoca una
decelerazione che viene percepita come una sensazione di peso.
Il peso effettIvo è anch’esso un peso apparente?
Ricordando che la Terra è animata da un moto di
rotazione intorno al proprio asse, l’accelerazione di gravità
che noi misuriamo deriva dalla risultante tra l’attrazione
gravitazionale e la forza centrifuga.
Vivere insieme
Un equipaggio di due o più astronauti deve sopravvivere lontano da
casa per settimane o mesi e deve imparare a vivere e lavorare insieme
come una squadra. Gli astronauti dell’ESA provengono da diversi paesi
e partecipano a missioni con astronauti americani, russi e giapponesi.
Tutti questi viaggiatori spaziali hanno lingue, costumi e culture
differenti, oltre a modi diversi di valutare situazioni e problemi.
Fortunatamente ora gli
astronauti possono
inviare e-mail e
comunicare con i propri
familiari grazie a
videocollegamenti e
l’isolamento viene
interrotto da regolari
consegne di pacchi postali
e da equipaggi in visita.
Gli astronauti devono ancorarsi a degli
oggetti fissi per poter dormire in maniera
confortevole.
Normalmente, gli astronauti dormono in
speciali sacchi a pelo attaccati alle pareti
ed indossano delle maschere per il sonno
(che coprono gli occhi) dato che a bordo
dello Shuttle le luci sono sempre accese,
e lo stesso sole sorge ogni 45 minuti.
Generalmente sono previste 8 ore di
sonno, che rappresentano il minimo
necessario dopo una lunga (e quasi
ininterrotta) giornata di lavoro nello
spazio.
Bere e Mangiare
La dieta di ogni astronauta è seguita da
nutrizionisti, i quali verificano che i cibi
contengano la giusta quantità di vitamine e
proteine sulla base delle diverse esigenze di
ogni singolo membro dell’equipaggio.
Moltissimi alimenti arrivano disidratati per
conservarle e renderle più leggere durante
il trasporto. Gli astronauti devono
semplicemente reidratare i cibi prima di
mangiarli o di cucinarli.
E’ molto costoso inviare
materiale nello spazio, ciò rende
necessario riciclare tutto ciò che è
possibile incluso l’acqua.
Il sistema di rigenerazione
dell’acqua denominato “Water
Recycling System” ricicla tutti i
liquidi provenienti dall’igiene
orale e dal lavaggio delle mani,
nonché l’umidità raccolta
nella’aria e persino le urine.
Lavarsi
Alcune precedenti stazioni spaziali
erano dotate di docce, ma sugli
shuttle non sono previste. Al loro
posto, per lavarsi, gli astronauti
usano un panno umido e
insaponato.
Non si lavano neanche i piatti
sporchi e i contenitori di cibo usati
vengono schiacciati e gettati via.
La toilette utilizza uno scarico ad
aria invece che ad acqua per
l'eliminazione delle feci.
La stazione spaziale
Una stazione spaziale dalle altre navicelle, per la mancanza di propulsione e
l'impossibilità di atterraggio, questi compiti sono lasciati ai veicoli di trasporto
da e per la stazione.
La caratteristica principale
di una stazione spaziale è la
capacità di ospitare esseri
viventi in orbita per periodi
di settimane, mesi od anche
anni. Le stazioni spaziali
sono usate per studiare gli
effetti a lungo termine dei
voli spaziali sul corpo
umano, come pure per
fornire le piattaforme per gli
studi scientifici che
sarebbero impossibili su
altri veicoli spaziali.
Lo Space Shuttle
Lo Space Transportation System, spesso
abbreviato in Shuttle, è un modello di navicella
spaziale della NASA, l'ente governativo degli Stati
Uniti responsabile dei programmi spaziali.
Lo Space Shuttle è l'unico modello di navicella
spaziale degli Stati Uniti attualmente in attività e la
sua particolarità è la parziale riutilizzabilità; è stato
infatti progettato per effettuare in sicurezza circa
un centinaio di voli spaziali sostituendo solo alcune
parti ausiliarie.
Lo Space Shuttle è impiegato per il trasporto di
grandi carichi verso diverse orbite, per il
trasferimento dell'equipaggio della Stazione
Spaziale Internazionale e per effettuare missioni di
manutenzione come quelle sul telescopio spaziale
Hubble.
Una sua potenzialità prevista originariamente e
non ancora sfruttata è quella di riportare a terra
satelliti artificiali.
EXTERNAL TANK
SOLID ROCKET
BOOSTER
PROPULSORE
ORBITER
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L`uomo nello spazio