5° Convegno Nazionale di Ufologia città di Roma del Centro Ufologico Nazionale in collaborazione con il CIFAS UFO : Avvistamenti, Realtà di un fenomeno (Roma, 25 novembre 2006) Gli UFO nella recente produzione normativo-documentaria dell’Unione Europea di Mauro Panzera Coordinatore Regionale del CUN Puglia Il progetto di Tullio Regge Il 20-02-1994 lo scienziato italiano Tullio Regge (europarlamentare per il gruppo PCI-PDS) si fa promotore di un progetto in seno al Parlamento Europeo. L’obiettivo è mirato alla costituzione di un centro per lo studio dei fenomeni atmosferici sconosciuti, nell’ambito del CERT (Commissione Energia, Ricerca e Tecnologia della CEE) Il progetto di Tullio Regge Più esattamente, si suggerisce di individuare un “interlocutore attendibile” a livello comunitario – in materia di fenomeni atmosferici sconosciuti – nel SEPRA di Tolosa, dipendente dal CNES francese . Il progetto di Tullio Regge L’iniziativa non va a buon fine, anche per il clamore sollevato dai mass-media, soprattutto in Gran Bretagna. Ciò nonostante : - nel 1991 lo stimolo fosse partito dal vicepremier belga pro tempore, il socialista Elio Di Rupo - il progetto di T.Regge avesse superato favorevolmente l’esame di una specifica commissione in ambito comunitario L’interrogazione Musumeci 10 ANNI dopo, a seguito di un invito del CUN, il parlamentare europeo Sebastiano Musumeci (eletto nelle file di AN) presenta il 20-01-2004 alla Commissione Europea l’interrogazione scritta P-0198/04, che domanda se sia opportuna la realizzazione di uno studio comunitario sui fenomeni atmosferici sconosciuti, sul modello del SEPRA francese. L’interrogazione Musumeci Il testo del documento è il seguente : “Premesso che da tempo vengono denunciati avvistamenti, in tutto il globo terrestre, di fenomeni atmosferici sconosciuti ; tenuto conto che alcuni di questi fenomeni sono classificati come “oggetti volanti non identificati” (UFO), il cui avvistamento suscita, da un lato, molte perplessità e, dall’altro, alimenta tesi – finora priva di ogni fondamento – sulla probabile esistenza di alieni ; considerato che lo studio serio dei fenomeni in questione, effettuato da vari centri spaziali e (segue)… L’interrogazione Musumeci …(segue) di ricerca europei, meriterebbe un’attenzione particolare da parte della Commissione Europea, trattandosi di fenomeni non riconducibili a competenze nazionali dei singoli Stati membri dell’Unione ; potrebbe la Commissione far sapere se non ritiene opportuno promuovere e coordinare le ricerche e le informazioni riguardanti i fenomeni atmosferici (segue)… L’interrogazione Musumeci …(segue) sconosciuti in tutta la Comunità Europea, delegando possibilmente tale compito ad un ente specializzato e forte d’una lunga esperienza come, ad esempio, il SEPRA (Service d’Expertise des Phénomènes Rares Aérospatiaux) di Tolosa o l’Agenzia Spaziale Europea”? La risposta di M.Busquin La risposta ufficiale della Commissione Europea è formulata il 01-03-2004 dal Sig. Busquin. Il testo è il seguente : “Dopo intense consultazioni finalizzate allo sviluppo di una politica spaziale europea (Libro Verde…), la Commissione ha adottato nel dicembre 2003 un Libro Bianco dal titolo SPAZIO : UNA NUOVA FRONTIERA EUROPEA PER UN’UNIONE IN ESPANSIONE – PIANO DI AZIONE PER ATTUARE UNA POLITICA SPAZIALE EUROPEA (segue)… La risposta di M.Busquin …(segue) Il Libro Bianco, elaborato in stretta collaborazione con la comunità scientifica e l’Agenzia Spaziale europea, ha definito un piano d’azione per attuare la futura politica europea dello spazio. Le azioni raccomandate dalla Commissione per incrementare l’eccellenza europea in campo spaziale sono presentate nella sezione 4.2 (segue)… La risposta di M.Busquin … (segue) Il 28 gennaio 2004 la Commissione ha avuto l’occasione di affrontare alcuni di questi aspetti nella sua risposta orale all’interrogazione 084/03 durante la sessione del Parlamento Europeo di gennaio 2004 dedicata alla discussione sul Libro Bianco (segue)… La risposta di M.Busquin …(segue) Un’azione specifica, che potrebbe rivestire particolare interesse per l’onorevole parlamentare interrogante, è stata avviata di recente nel contesto del VI Programma Quadro di Ricerca…. Essa ha l’obiettivo di promuovere la collaborazione tra gli enti di finanziamento della ricerca nazionale in Europa e gli istituti nazionali di ricerca e tra i suoi compiti uno in particolare riguarda la ricerca europea solareterrestre e atmosferica. (segue)… La risposta di M.Busquin …(segue) Questo filone di ricerca dovrebbe contribuire a migliorare il livello delle conoscenze dei fenomeni atmosferici e fornire servizi d’informazione sui fenomeni atmosferici dello spazio”. La risposta di M.Busquin (particolari rilevanti) Menzione esplicita della documentazione prodotta dalla UE (in particolare, il Libro Verde ed il Libro Bianco sulla politica spaziale europea) Inquadramento degli studi ufologici nell’ambito del più ampio filone di ricerca sui fenomeni atmosferici e spaziali in genere Doverosa sinergia tra gli attori istituzionali (UE, Stati membri, Agenzia Spaziale Europea, Agenzie nazionali, comunità scientifica) Libri Verdi e Libri Bianchi nella prassi documentaria della UE I “Libri Verdi” espongono i punti di vista su svariati argomenti (comprese le tematiche spaziali), in un’ottica mirata all’esigenza di promuovere un successivo dibattito pubblico I “Libri Bianchi” enunciano proposte ufficiali e concrete in ambiti specifici, al fine della conseguente elaborazione di politiche coerenti. Il Libro Verde sulla politica spaziale europea Presentato dalla Commissione il 21-01- 03, al fine di “aprire un dibattito sul futuro a medio e lungo termine dell’uso dello Spazio a vantaggio dell’Europa…” Esso enuncia in premessa alcuni concetti (tra cui la “scoperta dell’Universo e delle sue origini” e la “vita su altri pianeti”) Il Libro Verde sulla politica spaziale europea Esso sottolinea l’importanza che la UE acquisisca consapevolezza dell’importanza dello Spazio, con particolare riguardo a : Azioni per il posizionamento e la navigazione satellitari (Progetto “Galileo”) Azioni per la sorveglianza in materia di ambiente e sicurezza (“GMES”) Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Adottato dalla Commissione Europea nel 2003, a seguito di un proficuo processo di collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e la comunità scientifica Esso evidenzia la necessità di attuare un efficiente programma spaziale europeo, al fine di evitare il declino tecnologico e l’emarginazione economica del Vecchio Continente Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Esso sottolinea il peso strategico dei due nuovi programmi spaziali europei : 1) Galileo (per la navigazione satellitare, la sincronizzazione ed il posizionamento) 2) Gmes (sistema di osservazione in materia di ambiente e sicurezza) Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Finanziato dalla UE e dall’ESA, “Galileo” è proposto dalla Commissione Europea nel febbraio 1999, come soluzione innovativa alle esigenze di navigazione, sincronizzazione e posizionamento satellitari, attraverso varie applicazioni (energia, trasporto, finanza, pesca, ambiente, scienza, geologia ecc…) Partnership pubblico-privata Rete di 30 satelliti e stazioni associate a terra Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Nato nei tranquilli Anni Novanta, il sistema europeo “Galileo” non si poneva certo il problema di un suo eventuale utilizzo per finalità di sicurezza e/o difesa. Questa è una differenza fondamentale rispetto al Gps statunitense, che è in mano militare Dopo l’11 Settembre ed i successivi attentati di Madrid e Londra le cose sono cambiate Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Motivi di preoccupazione in ambienti USA : 1) Anche la Cina è uno dei realizzatori di “Galileo” e non si esclude un suo coinvolgimento nelle applicazioni militari di quest’ultimo 2) La radiofrequenza inizialmente impiegata da “Galileo” avrebbe creato interferenze con il canale del Gps che dal 2011 consentirebbe al Pentagono di intercettare le comunicazioni satellitari dei nemici Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Il Gmes (“Global Monitoring for the Environment and Security”) è nato dopo il Vertice di Goteborg del Consiglio Europeo del giugno 2001 Contributo congiunto della Commissione Europea e dell’ESA Obiettivo attuazione politica estera e di sicurezza comune e realizzazione allarme tempestivo e rapida valutazione del danno in caso di calamità naturali (osservazione nello spazio, al suolo, in aria o in mare ; monitoraggio dell’atmosfera) ; possibilità per la Commissione UE di proporre scenari per interfacciare usi civili e militari ; Gmes è il primo programma spaziale in cui la sicurezza venga evocata in modo esplicito e quasi preponderante rispetto alle tematiche ambientali Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Esso ha inquadrato lo Spazio in una cornice per integrare i servizi connessi alla Politica Europea Comune di Sicurezza e Difesa (PECSD) ed alla più ampia Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC), in una prospettiva che – secondo il Comitato Militare della UE riconosca le capacità spaziali come un valido strumento per gestire le operazioni di crisi Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Strumenti suggeriti dal Libro Bianco per l’avvio di un monitoraggio globale : 1) Satelliti di telecomunicazione e osservazione 2) Attività di Sigint (“Signal Intelligence”) , di ripo informativo “svolta mediante la captazione di segnali per via radioelettrica ed elettronica” 3) Tecnologie occorrenti per il posizionamento, la navigazione , la sincronizzazione e la comunicazione 4) Azioni inerenti le problematiche dell’allarme tempestivo e della sorveglianza spaziale Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Per lo svolgimento delle attività di “Sigint” (v.scheda precedente), il Libro Bianco afferma che l’Europa dovrebbe potenziare sistemi e servizi connessi a : 1) “signal Intelligence” per il monitoraggio delle attività elettromagnetiche 2) rilevamento tempestivo di attività concernenti la proliferazione di missili 3) “sorveglianza spaziale” al fine di dotare la UE di una capacità autonoma di rilevare e individuare oggetti spaziali Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Cosa sono gli “oggetti spaziali” di cui al punto 3) della scheda precedente? Il passo successivo del Libro Bianco dice testualmente : “Si dovrà anche consacrare uno sforzo particolare per garantire che l’Europa abbia la capacità di fornire ai diversi utenti informazioni critiche sulle eruzioni solari, sugli oggetti in prossimità della Terra (Near Earth Objects – NEO), sui rifiuti spaziali (space debris) e previsioni METEOSPAZIALI” Il Libro Bianco sulla politica spaziale europea Il fatto che, nel passo citato dal “Libro Bianco” nella scheda precedente, si sia utilizzata la parola “anche” lascia supporre che l’elenco di “oggetti spaziali” ivi menzionati (eruzioni solari, NEO,rifiuti spaziali) possa essere semplificativo e non tassativo ; seguendo questa interpretazione anche gli UFO potrebbero essere inclusi tra gli “oggetti spaziali” che la UE – secondo il medesimo “Libro Bianco” – dovrebbe saper rilevare e individuare autonomamente Il VI Programma Quadro (spazio) La UE , riconoscendo che il controllo dello Spazio è una componente chiave del mondo tecnologico contemporaneo, in cooperazione con l’ESA , ha istituito una strategia comune basata su tre linee d’azione : 1) Il sistema europeo di navigazione satellitare “Galileo” 2) Gmes 3) Telecomunicazioni via satellite (per integrare il segmento spaziale e quello terrestre nei settori delle comunicazioni) Conclusioni Oggi le Istituzioni pubbliche (quali che siano le forme di Governo) non possono prescindere dal giudizio della pubblica opinione (e/o dalle relative conseguenze elettorali) allorquando si apprestano a promuovere le varie politiche con i relativi impegni di spesa. Pertanto, è difficile che un’ Istituzione o Amministrazione, per quanto illuminata possa essere, sia disposta a giocarsi del tutto la propria credibilità avallando iniziative non supportate da un sufficiente margine di consenso dell’elettorato, dei mass-media , della comunità imprenditoriale o di quella scientifica. Conclusioni Appare molto più conveniente in certe situazioni inquadrare un argomento “scomodo” (come gli UFO per definizione) nell’ambito di un contenitore più ampio che formalmente faccia riferimento a tematiche decisamente convenzionali. Pensiamo ad esempio al SEPRA (prima GEPAN, ora GEIPAN) del Governo francese (organismo esplicitamente menzionato sia dall’interrogazione Regge che da quella Musumeci), che da tempo studia gli UFO pur occupandosi formalmente di tutti i fenomeni connessi al “rientro atmosferico” (come i bolidi, i satelliti artificiali, i rifiuti spaziali ed altre realtà di tipo decisamente convenzionale). Conclusioni E’ inoltre lecito presumere che un’Istituzione sovra-nazionale (come l’Unione Europea) debba essere per definizione ancora più obiettiva e prudente degli Stati nazionali. Conclusioni Pertanto, a chi scrive non apparirebbe del tutto inopportuno (dall’autorevole punto di vista di un’Istituzione nazionale o sovra-nazionale) inserire il problema dell’eventuale realizzazione di un Ente pubblico per lo studio dei fenomeni aerei anomali all’interno di un contesto più ampio che esamini la tematica in un’ottica che tenga conto anche delle ragioni inerenti la sicurezza in un mondo instabile come quello in cui viviamo dopo l’11 Settembre. Fonti “Oltre – Dal SETI agli UFO Viaggio tra i fenomeni non classificati alla ricerca del pensiero alieno” di Roberto Pinotti e Maurizio Blondet, Ed.Olimpia a.2002 “Interrogazione scritta P-0198/04 di Sebastiano Musumeci (UEN) alla Commissione (20 gennaio 2004) “Noi, l’Europa, il SEPRA e gli UFO” di Roberto Pinotti, su “UFO Notiziario” ed. MiltonSette n.55, febbraio/marzo 2005 “La Commissione Europea e gli UFO : un interesse non dichiarato” di Mauro Panzera, su “UFO Nptiziario” ed. MiltonSette n. 63, giugno/luglio 2006 “Sesto programma quadro : Aeronautica e spazio” (v. il sito Internet http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/i23016.htm )