Forlì – Giugno 2004 Ingegneria sismica: la progettazione basata sul metodo semiprobabilistico agli stati limite STATI LIMITE DI ESERCIZIO – FESSURAZIONE, DEFORMABILITA’ E TENSIONE Claudio Mazzotti DISTART - Tecnica delle costruzioni Università di Bologna 1 CM Sommario della lezione 1) Verifiche agli stati limite di esercizio 2) Verifiche SLE per strutture in c.a. 2.1) Stato limite di tensione 2.2) Fessurazione degli elementi in c.a. 2.3) Deformabilità delle travi in c.a. 3) Verifiche SLE per strutture in acciaio (cenni) 2 CM VERIFICHE AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO Per assicurare il buon funzionamento delle strutture soggette a valori dei carichi che si presentano frequentemente durante la loro vita utile. Sono previste tre possibili combinazioni di carico associate a valori crescenti di probabilità di presentarsi nella vita utile della struttura. n - Combinazione rara Gk + Pk + Qk 1 + ∑ψ 0i Qk ,i i =2 n - Combinazione frequente Gk + Pk + ψ1 Qk 1 + ∑ψ 2i Qk ,i i =2 - Combinazione quasi permanente n Gk + Pk + ∑ψ 2i Qk ,i i =1 Coefficienti ψi variano a seconda della destinazione d’uso del fabbricato e del tipo di azione (variabile, neve, vento): Analogia T.A. CM ψ0 = 0.70 . ψ1 = 0.70 – 0.20 ψ2 = 0.60 – 0.00 3 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO Classi di esposizione ambientale Norma Italiana: Ambiente poco, mediamente e molto aggressivo. EC2 prevede 5 classi di esposizione definite in modo più analitico: 4 CM STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO STATI LIMITE DI ESERCIZIO 5 CM VERIFICHE AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO Strutture in cemento armato 1) Limitazione dello stato tensionale (in esercizio) 2) Controllo di formazione e di ampiezza delle fessure 3) Verifiche di deformabilità …) Controllo delle vibrazioni, del comportamento in presenza di carichi ciclici, etc. (per applicazioni particolari) Rivestono particolare importanza in un calcolo agli stati limite, in quanto non sempre il superamento delle verifiche agli stati limite ultimi assicura il buon funzionamento sotto carichi di esercizio 6 CM 1) Limitazione dello stato tensionale E’ necessario assicurarsi che il dimensionamento effettuato agli stati limite ultimo non sia tale da avere valori troppo elevati delle tensioni in esercizio (nel calcestruzzo), in quanto: 1) Può causare, nel tempo, la formazione di (micro/macro) fessurazioni in direzione verticale (soprattutto nel copriferro che non è confinato) che può pregiudicare la durabilità Combinazione Rara 2) Può essere causa di deformazioni viscose anche ben superiori a quelle predette dalla teoria della viscoelasticità lineare; Combinazione quasi permanente - oltre questi livelli si deve tenere in conto un comportamento non lineare delle deformazioni viscose CM 7 1) Limitazione dello stato tensionale Per l’acciaio da armature ordinarie deve valere: σs < 0.70 fyk Norma Italiana σs < 0.80 fyk EC2 Per il calcestruzzo impiegato nelle strutture in c.a.p. si devono rispettare limiti analoghi a quelli del calcestruzzo per strutture convenzionali inoltre: resistenza a j giorni -All’atto della precompressione di maturazione: Compressione: σc < 0.60 fckj Trazione: σct < 0.10 fckj (obbligo di armatura lenta) IMPORTANTE – EC2 Se il dimensionamento della struttura agli s.l.u. è stato effettuato utilizzando un coefficiente di redistribuzione inferiore a δ = 0.85, in genere non è necessario fare la verifica di limitazione dello stato tensionale8 CM Criteri per il calcolo dello stato tensionale Il calcolo deve essere per quanto possibile rispondente all’effettivo comportamento della struttura: 1) Tenere in conto l’eventuale fessurazione (in esercizio), gli effetti di viscosità, ritiro, variazioni termiche; 2) Nelle sezioni non fessurate, si effettua un calcolo lineare; 3) Nelle sezioni fessurate si esclude il contributo del calcestruzzo in trazione (cioè il cosiddetto tension stiffening) - a favore di sicurezza 3) Gli effetti di lungo termine (sullo stato tensionale) vanno tenuti in conto se almeno il 50% della tensione è originata da carichi quasipermanenti, utilizzando n=15; 4) Particolare attenzione si deve porre alla limitazione delle tensioni quando ci siano incertezze sul modello di calcolo o alternanza del segno della sollecitazione. 9 CM Esempio applicativo – Trave inflessa Caso A: Sezione 30x50 As = 17.2 cm2, A’s = 9.4 cm2 (A’/A = 0.50) Combinazione rara Md = Mgk + Mqk = 185 kNm σc = 11.84 MPa ≤ 0.6 fck=12.45 MPa Dimensionata con MsdSLU=265 kNm σs = 265 MPaσs ≤ 0.7 fyk=301 MPa Caso B: Sezione 30x50 As = 12.5 cm2, A’s = 4.6 cm2 (A’/A = 0.30) Dimensionata con redistribuzione del 30% [265⋅0.70 kNm] Combinazione rara Md = Mgk + Mqk = 186 kNm σc = 14.6 MPa > 0.6 fck=12.45 MPa σs = 364 MPaσs > 0.7 fyk=301 MPa Osservazioni: Sezioni con forti armature compresse o calcolate con significative redistribuzioni possono fornire problemi di verifica. CM 10 2) Fessurazione degli elementi in c.a. Finalità: - Assicurare la funzionalità dell’opera - Garantire la durabilità dei manufatti Stati Limite di Fessurazione: 1) S. L. di Decompressione: fibra tesa ha tensione nulla 2) S. L. di Formazione delle fessure: fibra tesa ha σ ≤ fctk 3) S. L. di Apertura delle fessure: controllo che l’ampiezza delle fessure sia compatibile con le condizioni di esercizio previste. Sezione interamente reagente 1 CM 2 fctk 11 2) Fessurazione degli elementi in c.a. – segue Caso di sollecitazione composta M-N Sezione interamente reagente 12 CM Case study: Elemento teso di cls con barra di armatura Fessurazione del cls avviene quando: εcr = fct / Ec ≈ 0.1% Stadio 2 (fessurato) Stadio 1 (non fessurato) CM 13 Rigidezza: andamento forza assiale - allungamento Stadio 1 Stadio 1 Stadio 2 Stadio 2 Grande differenza di rigidezza tra Stadio 1 (cls ed acciaio) e Stadio 2 (solo acciaio) 14 CM Effetto della quantità di armatura (armatura minima) 15 CM Per passare da sezioni in Stadio 1 a Stadio 2 è necessario che vi sia scorrimento tra acciaio e calcestruzzo 16 CM Legge di aderenza acciaio-calcestruzzo Legame tra scorrimento acciaio-calcestruzzo e corrispondente tensione tangenziale Limite per carichi di servizio Crisi dell’interfaccia 17 CM Meccanismo di crisi dell’aderenza per barre ad aderenza migliorata τs τ s = τ s ,max ( ss s1 ) Meccanismo di crisi per “splitting”: importanza di un adeguato confinamento del calcestruzzo ai fini dell’aderenza (s1, τmax) α monotonic curve Legge di interfaccia (anche carichi ciclici) (s3, τf) τu (b) CM ss s τ( s ) = τ max smax α τ max = 1.0 ÷ 2.5 18f ck Scorrimento s = u s − uc Equil. Traslazione orizzontale Φ2 τ( z ) π Φ d z = d N s = As dσ s = π dσ s 4 τ( z ) = Φ dσ s 4 dz Per sostituzione d2 s d εs 1 d σs 4 = = = τ( z ) 2 d z Es d z Φ Es dz 4 τ max d2 s − sα = 0 2 α dz Φ Es smax 19 CM Lunghezza di trasferimento dell’aderenza acciaio-calcestruzzo 4 τ max d2 s α − s =0 2 α dz Φ Es smax ltr = 1 Φ k 4 ρeff k = f ct / τ media ρeff = As / Ac,eff ltr Percentuale di armatura rispetto all’area di calcestruzzo efficace ai fini dell’aderenza (si veda il seguito) 20 CM Lunghezza di trasferimento dell’aderenza acciaio-calcestruzzo Distanza tra le fessure (teorica) ltr < sr < 2 ltr Esempio (1Φ12 per 10x10 cm2): Rck = 30 MPa f ck = 0.83 ⋅ 30 = 24.9 MPa f ctm = 0.3 f ck2 / 3 = 2.55 ( MPa ) τ media = τ max / 2 = 1.5 f ck / 2 = 3.74 MPa ltr k = f ct / τ media = 0.68 2 ltr 180.6 < sr < 361.2 (mm) CM ρeff = As / Ac ,eff = Valore + attendibile 1.13 = 0.0113 100 sr = 1.3 ltr =235 mm 21 Distanza tra le fessure - valutazioni alternative (sulla base di risultanze sperimentali) EC2 (1999) s rm = 50 mm + k1 k 2 Φ 12 = 50 + 0.8 ⋅ 1⋅ = 262 mm 4 ⋅ 0.0113 4 ρ eff Si utilizza per il calcolo tecnico dell’apertura di fessura k1 = 0.8 se barre ad. migliorata, k2 =1 se trazione EC2 (2002) s r max = 3.4c + 0.425 k1 k 2 s rm = s r max = 300 mm 1.7 Parametri che definiscono il tipo di barra e il tipo di carico (trazione o flessione) Φ 12 = 3.4 ⋅ 44 + 0.425 ⋅ 0.8 ⋅ 1 ⋅ = 510 mm ρ eff 0.0113 srm = 1.3 ltr = 1.3 (50 mm + 1.5 k s ) = 1.3 (50 + 1.5 x100) = 260 mm Jaccoud (1987) Spazio tra le22 barre CM Distanza tra le fessure Valutazione Normativa Italiana Ricoprimento barre Interasse tra le barre Convenzionalità del calcolo D.M. ‘96 srm s 50 12 Φ = 124 mm = 2 ⋅ 44 + + 0.40 ⋅ 0.25 ⋅ = 2 ⋅ c + + k1 k2 10 10 0 . 0113 ρ eff Parametri che definiscono il tipo di barra e il tipo di diagramma di trazione k1 = 0.4 se barre ad. migliorata, k2 =0.125 – 0.25 - … ρ eff = As / Ac ,eff 23 CM Calcolo della deformabilità - tension stiffening L’allungamento del tirante si può ottenere per integrazione delle deformazioni dell’acciaio: Da un punto di vista tecnico, si valuta la deformazione media dell’acciaio (vedi poi), per cui: ∆L = ∫ ε s dx l ∆L = ε sm L 24 CM Deformazione media dell’acciaio εsm Viene valutata su una base di misura sufficientemente lunga in modo tale da poter essere descritta con una curva Snervamento dell’acciaio Inizio fessurazione stabilizzata Inizio fessurazione del cls 25 CM Deformazione media dell’acciaio εsm (segue) PRESCRIZIONE NORMATIVA Tutto il tirante in Stadio 1 Tutto il tirante in Stadio 2 ε sm = ε s 2 − ∆ε s Tension - Stiffening Contributo di irrigidimento dovuto al calcestruzzo teso 26 CM Deformazione media dell’acciaio εsm (segue) σsr = Tensione nell’acciaio quando avviene la fessurazione del cls ε sm = (1 − γ ) ε s1 + γ ε s 2 σ sr γ = 1 − σs 2 Tale espressione copre i due casi limite (Stadio I e Stadio II) ε sm = ε s 2 − ∆ε s Se si trascura la deformazione dell’acciaio in Stadio I ε sm σ = ε s 2 1 − sr σ s 2 σ = s Es σ 1 − sr σ s 2 ∆L = ε sm L 27 CM Deformazione media dell’acciaio εsm (segue) ε sm = (1 − γ ) ε s1 + γ ε s 2 σ γ = 1 − β1 β 2 sr σs 2 Differenza di deformazione tra acciaio e calcestruzzo β1 =1 Barre aderenza migliorata; β1 =0.5 β2 =1 Carichi istantanei; β2 =0.5 Carichi lunga durata o ciclici Barre lisce Formule DM ‘96 CALCOLO TECNICO DELL’APERTURA DI FESSURA Valore medio w m = srm ⋅ γ ε s 2 Differenza di deformaz. tra acciaio e cls wk ≤ wi Distanza tra le fessure CM Valore caratteristico wk = β wm = 1.7 wm Per fare le verifiche di 28 ampiezza di fessura INDIVIDUAZIONE DELLO STATO LIMITE DI CONFRONTO Formule DM ‘96 Il Decreto prevede tre livelli di ampiezza di apertura delle fessure da porre in relazione alla condizioni ambientali w1 = 0.1 mm w2 = 0.2 mm w3 = 0.4 mm wk ≤ wi 29 CM Calcolo tecnico dell’apertura di fessura (segue) σ s − kt ε sm − ε cm = kt = 0.6 C. istantaneo 0.4 C. permanente σs = tensione acciaio in sezione fessurata f ct ,eff ρ eff Es (1 + n ρeff ) Formule EC2-2002 wk = (ε sm − ε cm ) ⋅ sr max ≤ wi I limiti per l’ampiezza delle fessure dipendono dalle classi di esposizione secondo cui sono classificate le strutture n = Es / Ecm Confronto EC2-DM96 Deformazioni analoghe. Distanza tra le fessure maggiori. Limiti EC2 meno restrittivi CM 30 Calcolo tecnico dell’apertura di fessura (segue) Etc. CM Formula dell’EC2 31 Calcolo tecnico dell’apertura di fessura (segue) Secondo Favre (Norm. Svizzera) 32 CM Area di calcestruzzo teso efficace nel caso di flessione (sia ai fini del calcolo dell’apertura delle fessure che per valutare il contributo del tension stiffening nella valutazione della curvatura in condizioni fessurate) EC2-2002 Ac,eff E’ equivalente al tirante in cls descritto prima 33 CM Quando non è necessario calcolare l’apertura delle fessure (EC2) ? A) Se viene disposta una armatura superiore all’armatura minima; As ,min = (kc Act ) (k f ct ,ef ) σs2 • Act = Area tesa della sez. interamente reagente (per flessione bh/2); • kc = tipo si sollecitazione – 1= trazione; 0.4= flessione; • fct,eff = 3 MPa; Per travi di notevole altezza, è necessario utilizzare un’armatura “di pelle” longitudinale distribuita lungo l’altezza, disposta all’interno delle staffe Per evitare l’espulsione del copriferro o quando si impieghino barre di grande diametro è necessario, inoltre, utilizzare armatura di pelle esterna alle staffe CM • k = variabilità delle deformazioni impresse 1-0.5: • σs2 = 0.90 fyk Evitare lo snervamento dell’acciaio all’atto della fessurazione → As > 1.6‰ Ac 34 Quando non è necessario calcolare l’apertura delle fessure (EC2) ? B) 1) Per fessurazione dovuta a vincolamento (es. ritiro impedito) si soddisfano i requisiti della Tab. 7.3; 2) Per fessurazione dovuta principalmente ai carichi si soddisfano i requisiti della Tab. 7.3 o della Tab. 7.4; E’ possibile usare diametri diversi secondo l’espressione φ s = φ*s f ct ,eff hcr ≥ φ*s 2.5 10( h − d ) 2.5 f ct ,eff 1.33 h=80cm; d=77cm; hcr=40cm 35 CM Quando non è necessario calcolare l’apertura delle fessure (EC2) ? ESEMPIO Sezione rettangolare b= 30 cm ; h= 50 cm ; c= 4 cm ; d= 46 cm As= 12.5 cm2; As’= 7.8 cm2; Mes= 80.6 kNm As ≥ Indicazioni tabulate k c k fct,cls A ct 0.9 fyk con Act = bh/2, fct = 3 MPa, fyk = 374 MPa ottengo As,min= 2.60 cm2 << As Calcolo l’effettiva tensione nelle barre in condizione di carico semi-permanente. Dalle formule lineari x= 12.7 cm. ξ = x/d = 0.277, ζ = 0.908, z = 41.8 cm Calcolo della tensione nell’acciaio: M 80.6 ⋅ 103 σs = = = 154.3 MPa z As 41.8 ⋅ 12.5 Si impiegano 4φ20 (As=12.5 cm2) distanziati di 80 mm. Non è necessario procedere ad altre verifiche di apertura fessure. 36 CM FESSURAZIONE DOVUTA A CARICHI O A DEFORMAZIONE IMPEDITA 37 CM FESSURAZIONE DOVUTA A DEFORMAZIONE IMPEDITA NELLE PRIME FASI DI COSTRUZIONE 38 CM GETTO IN FASI SUCCESSIVE: NECESSITA’ DI UN’ARMATURA IN DIREZIONE LONGITUDINALE PER LIMITARE LA FESSURAZIONE ARMATURA MINIMA (EC2) As ,min = Nel caso di fessurazione dovuta a deformazione impedita (es. per ritiro o forti variazioni termiche), l’armatura minima è definita come l’armatura necessaria ad assorbire, all’atto della fessurazione e senza snervarsi, lo sforzo di trazione che precedentemente era assorbito dal calcestruzzo CM (kc Act ) (k f ct ,ef ) σs2 39 40 CM 3) Deformabilità degli elementi in c.a. La deformazione di un elemento strutturale deve essere tale da non alterare né il suo corretto funzionamento, né l’aspetto estetico; 1) Nel caso di soli problemi di tipo estetico (e di funzionalità), la freccia (rispetto agli spostamenti delle estremità) di una trave o di un solaio soggetto ai carichi quasi-permanenti deve essere: f / l < 1/250 2) Se possono essere causati danni a tramezzature e finiture, le frecce (a struttura e finiture ultimate) devono essere: f / l < 1/500 (a volte tale limite può essere rilassato) 41 CM 3) Deformabilità degli elementi in c.a. (segue) B) Il calcolo delle frecce può essere evitato se il rapporto luce/altezza utile non è superiore ai valori sotto riportati (valida per lunghezza < 7 metri): ρ < 0.5 % ρ = 1.5 % Indicazioni D.M. ‘96 (7) CM Travi in spessore di solaio sono più soggette a problemi di elevata deformabilità Deriva da una serie di studi di tipo parametrico (per strutture dimensionate con σs =310 MPa) ed è tuttora soggetta a revisione A) La freccia può essere calcolata secondo i criteri descritti nel seguito; 42 Calcolo della deformabilità delle travi in c.a. εc Ac,eff εsm CURVATURA MEDIA - a partire dalla deformazione del cls compresso e la def. media dell’acciaio (come se fosse un tirante in c.a.) ε c + ε sm 1 = rm d σ sr M cr ≅ M σs2 1 1 1 = (1 − γ ) + γ rm r1 r2 σ γ = 1 − β1 β 2 sr σs 43 CM 2 Curvatura media (EC2) Formulazione ACI Momenti di inerzia efficace 1 1 1 = (1 − γ ) + γ rm r1 r2 1 M = r1 Ec I1 Curvatura in Stadio I (Sezione completamente reagente) M γ = cr M I e = γ I g + (1 − γ ) I 2 Curvatura in Stadio II (Sezione parzializzata) 1 M = r2 Ec I 2 M γ = 1 − β1 β 2 cr M 2 0 ≤ γ ≤1 M Mcr Coefficienti definiti in funzione del tipo di barra e di carico 44 CM 4 CALCOLO DELLE FRECCE (STR. ISOSTATICHE) Cioè nei casi in cui è noto il diagramma dei momenti M(x) Sistema fittizio F=1 M(x) M’(x) 1 ⋅ f = ∫ M ′( x) ⋅ M l Mcr ∆φ 1 1 ( x) dx = ∑ M i′ ⋅ ⋅ ∆x rm i =1,.., N rm i Sistema reale f 1/rm(x) Curvatura media del concio CM 45 Calcolo delle frecce (segue) Dopo alcuni passaggi analitici: fc = ∫ l MM dz+∫ Ec I 1 l2 l : Lunghezza della trave l2 : Lunghezza della trave in Stadio II (cioè fessurata) 1 1 MM M M d z − ∫ − Fts d z Ec I 2 E c I 2 Ec I 1 l2 fc = f1 + ∆f2 − ∆ fts Freccia trave non fessurata Incremento come se tutta la porzione centrale fosse in Stadio II Irrigidimento dovuto al “tension stiffening” nel tratto centrale Altra forma: fc = f1 (1 − γ ) + f2 γ f1 : Freccia in Stadio I f2 : Freccia in Stadio II 0 ≤ γ ≤1 46 CM Calcolo delle frecce (segue) fc = f1 (1 − γ ) + f2 γ f1 : Freccia in Stadio I f2 : Freccia in Stadio II 0 ≤ γ ≤1 Funzione del rapporto tra Momento di prima fessurazione e Momento massimo Il diagramma dipende dal vincolamento e dal tipo di carico (es. carico uniforme) - è un calcolo esatto CM 47 Calcolo delle frecce (segue) Metodo approssimato (Proposta CEB) fc = f1 (1 − γ ) + f2 γ CEB: Altre proposte (da indagini parametriche) CM M γ CEB = 1 − β1 β 2 cr M max M = 1 − β1 β 2 cr Mmax γ appr β1 =1 Barre aderenza migliorata; β2 =1 Carichi istantanei; β2 =0.5 β1 =0.5 1.5 Barre lisce; Carichi di lunga durata o ciclici 48 Calcolo delle frecce (segue) Trave appoggiata L=6.00 m B = 25 cm – Rck 250 – FeB44k qes=40 kN/m Progetto: pongo ξ=0.35 da cui µ=0.80⋅ξ⋅ (1-0.40⋅ξ)=0.24 (campo 3) h= Mu 1.5 ⋅ 400 ⋅ 6002 / 8 = = 63.6 cm µ B fcd 0.24 ⋅ 25 ⋅ 11⋅ 100 Uso quindi h=64 cm + h’=3 cm Definisco anche l’armatura tesa: ρ m = 0.80 ⋅ ξ → As = 0.80 ⋅ ξ Bhfcd = 12.98 cm2 f yd Adotto 4φ20 (As = 12.57 cm2) Per i calcoli successivi si considerano: fctd=2.76 MPa – n = 7.37 CM ESEMPIO NUMERICO - 1 Calcolo deformata STADIO I (sez. non fessurata) Asse neutro x1=35.1 cm M. Inerzia I1=708252 cm4 Freccia in mezzeria: fI = 5 qes l 4 = 0.334 cm 384 Ec I1 STADIO II (sez. parzializzata) Asse neutro x2=18.4 cm M. Inerzia I2=244546 cm4 Freccia in mezzeria: 5 qes l 4 fII = = 0.968 cm 384 Ec I 2 Momento di fessurazione: M cr = fctd I1 = 61.3kNm H − x1 49 Calcolo delle frecce (segue) Calcolo esatto Tratto non fessurato: d= ( ) l 1 − 1 − M cr / Mmax = 56.4 cm 2 Calcolo le funzioni adimensionali F1 = 0.99 note anche F2 = 0.166 da abachi ESEMPIO NUMERICO - 2 Calcolo approssimato Valutazione del coefficiente CEB M γ CEB = 1 − β1 β 2 cr M max = 0.66 Calcolo della freccia approssimata: fc = f1 (1 − γ ) + f2 γ = 0.752cm → Err = 12% Valuto i contributi di freccia: I ∆f2 = f2 1 − 2 F1 = 0.628 cm I1 I ∆fts = f2β1β 2 1 − 2 F2 = 0.105 cm I1 Sommando ottengo il valore finale: Usando invece il coefficiente γ app M = 1 − β1 β 2 cr M max 1.5 = 0.801 fc = f1 (1 − γ ) + f2 γ = 0.842cm → Err = 2% f = f1 + ∆f2 − ∆fts = 0.857 cm 50 CM Influenza delle modalità di progettazione Freccia aumenta al crescere di ξ causa la diminuzione dell’altezza della sezione (h=f (ξ-1)). Contributo irrigidente della parte non fessurata è trascurabile tranne che per bassi valori di ξ Effetto del tension stiffening è sempre rilevante; Particolarmente per bassi livelli di ξ (diminuzione della freccia del 15−20%). 51 CM CALCOLO DELLE FRECCE (STR. IPERSTATICHE) Il calcolo delle frecce in strutture iperstatiche è reso più complesso dal fatto che l’andamento delle sollecitazioni dipende dalla deformabilità della struttura, la quale a sua volta si modifica quando alcuni tratti di trave sono fessurati. La soluzione richiede quindi l’uso di tecniche numeriche iterative. Valutato nei vari tratti della trave 52 CM Freccie in S. Iperstatiche – Segue Redistribuzione dei momenti a causa della fessurazione Progetto con ξ = 0.259 Fessure quasi contemporanee Fase con molta redistribuzione Redistribuzione limitata quando M+/M-≈ Mcr+/Mcr53 CM Influenza del Modulo Elastico e del Momento di Fessurazione Modulo Elastico Momento di fessurazione •Stadio I: Non altera significativamente il Momento di inerzia quindi la variazione di rigidezza è circa proporzionale alla propria variazione: •Non induce alcuna modifica delle frecce di stadio I e II. •Provoca una sensibile variazione negli effetti della fessurazione, del tension stiffening e della freccia effettiva. •Parametro significativo è il rapporto Mcr / Mmax •Per bassi valori c’è poca sensibilità alla variaizone di Mcr. •Per rapporti elevati la sensibilità cresce significativamente. E ±20% → EJ ±20% • Stadio II: Modifica n e quindi anche il Momento di inerzia in modo sensibile. La variazione di J e di E, però, vanno in senso opposto quindi: E ±20% → EJ ±5% •Variazione della freccia: ∆f = 15÷20% per carichi prossimi a quello di prima fessurazione. ∆f = 2÷5% per carichi elevati. CM ES: Mcr / Mmax = 0.34 → ∆f = 4÷5% Mcr / Mmax = 0.50 → ∆f = 9% Mcr / Mmax = 0.66 → ∆f = 15% 54 INCERTEZZE NEL CALCOLO DELLA DEFORMABILITA’ DELLE TRAVI IN C.A. Modulo Elastico 40000 Resistenza a trazione (rottura a flessione) 8 Ec (MPa) fctf (MPa) Norm. Italiana EC2 36000 EC2 6 ACI (USA) 32000 4 28000 CEB MC90 CEB MC90 2 Norm. Italiana 24000 ACI (USA) 0 20000 CM 20 30 fc (MPa) 40 50 20 30 fc (MPa) 40 55 50 CONFRONTO CON RISULTATI SPERIMENTALI Prove con Moduli E e Momenti di fessurazione Mcr noti Metodo approssimato Modulo Elastico Prove con Moduli E e Momenti di fessurazione Mcr valutati mediante indicazioni normative: Valore medio = 0.97 C. Variazione = 0.31 CM 56 CONFRONTO CON RISULTATI SPERIMENTALI Metodo rigoroso •Previsione del valore medio analoga al caso precedente. •Coefficiente di variazione molto più piccolo. •Superiore attendibilità del metodo rigoroso Modulo Elastico Metodo rigoroso Valore medio = 0.95 C. Variazione = 0.14 57 CM CALCOLO DELLE FRECCE DIFFERITE Il calcolo della deformazione flessionale si effettua, se del caso, tenendo conto degli effetti del ritiro e della viscosità. Ponte stradale demolito per eccesso di deformazione dopo 20 anni. 58 CM IL PROBLEMA DELLA VISCOSITA’ DEI CALCESTRUZZI Carico applicato costante nel tempo ε ( t1 , t0 ) = εist . ( t0 ) + ε v ( t1 , t0 ) εist . ( t0 ) = ε ( t1 , t0 ) = σc σc εv ( t1 , t0 ) = φ ( t1 , t0 ) Ec ( t0 ) Ec ( t0 ) σc 1 + φ ( t1 , t0 ) Ec ( t0 ) ε(t1 , t0 ) = σc Ec,eff (t0 ) Modulo efficace Ec ,eff (t0 ) = CM Ec (t0 ) 1 + φ(t , t0 ) 59 IL PROBLEMA DELLA VISCOSITA’ DEI CALCESTRUZZI Il calcolo tecnico delle deformazioni differite • La descrizione della redistribuzione nel tempo delle sollecitazioni in membrature in c.a. fessurate è estremamente complessa. • Ricorso a metodi semplificati validi per strutture ISOSTATICHE o IPERSTATICHE a vincoli fissi nel tempo (forte semplificazione). • Si valutano gli effetti della viscosità e del ritiro sulla curvatura del generico concio di trave. • Per il calcolo della freccia è, quindi, necessario usare il P.L.V. (come illustrato in precedenza per carichi istantanei). METODO DEL MODULO EFFICACE SEMPLIFICATO (EMs) – EC2 •Si considerano le sezioni in c.a. con le loro armature; •Si pensa indipendente il contributo della viscosità da quello del ritiro. •Si calcola la curvatura dovuta al ritiro e quella legata alla viscosità per la sezione fessurata e non fessurata secondo le espressioni: 1 Es S s = ε cs rcs Ec,eff J tot CM 1 M = rcv Ec ,eff J tot 1 1 1 = (1 − γ ) + γ rci rci 1 rci 2 60 IL PROBLEMA DELLA VISCOSITA’ DEI CALCESTRUZZI Ritiro – εcs Indicazioni Norma Italiana DM96 Coefficiente di viscosità – φ CONFRONTI SPERIMENTALI Variabilità risultati sperimentali dati sperimentali CEB ACI h(2) ACIh(1) B3 J(t,to) x 10 6 (1/Mpa) 150 100 50 0 10 CM 100 log(t) 61 1000 STRUTTURE IN ACCIAIO STATI LIMITE DI SERVIZIO 62 CM STATI LIMITE DI ESERCIZIO Limiti di deformabilità (norma italiana) • Si assumono la combinazione rara per gli stati limite di esercizio (simile alla combinazione adottata con il metodo delle tensioni ammissibili) • Le freccie degli elementi delle strutture edilizie devono essere contenute quanto è necessario quanto è necessario perché non ne derivino danni alle opere complementari in genere e in particolare alle murature di tamponamento e ai relativi intonaci. NOTA: Data la deformabilità delle strutture in acciaio, i limiti degli spostamenti sono spesso più gravosi dei limiti di resistenza Esempio per una trave appoggiata: diagramma del rapporto freccia/lunghezza in funzione del rapporto lunghezza/altezza della sezione (in genere tra 15 e 30) per un prefissato livello di tensione massima. 63 CM Limiti di deformabilità (norma italiana) Limiti agli spostamenti 1) Travi di solai fq < 1 L 400 2) Travi caricate direttamente da muri, pilastri o tramezzi fq = freccia dovuta al carico variabile f g +q < 1 L 500 Nota: per le travi a sostegno di tamponamenti in strutture intelaiate si può ridurre il peso del muro contando sul comportamento ad arco del muro 3) Sbalzi: come travi ma con luce pari al doppio della lunghezza dello sbalzo 4) Arcarecci e elementi secondari di copertura f g +q < 5) Spostamento massimo orizzontale di edifici multipiani alti dovuto al vento δw < 1 L 200 1 H 500 Scorrimento delle unioni CM Nelle unioni in cui lo sforzo è affidato all’attrito la massima sollecitazione non deve superare la massima forza trasmissibile 64 Stati limite di esercizio (Eurocodice 3) Stati limite di servizio da verificare: 1. deformazioni che possono compromettere l’uso della struttura; 2. 3. vibrazioni che possono dare fastidio o danno; danni agli elementi non strutturali. Controllo degli spostamenti •Ad eccezione dei casi in cui valori limite specifici siano concordati tra cliente, progettista e Autorità competenti, si considerano i limiti raccomandati. •Si applicano la combinazione di carico rara prevista allo SLE. •Nel calcolo degli spostamenti si deve tenere conto degli eventuali effetti del secondo ordine, della effettiva rigidezza rotazionale delle unioni semirigide, e della possibile presenza di deformazioni plastiche che intervengano allo SLE (qualora si adotti una analisi plastica globale allo SLU). 65 CM Spostamenti verticali δmax = spostamento dovuto ai carichi totali δ2 = spostamento dovuto ai carichi variabili 1) Solai in generale δ max < 1 L 250 δ2 < 1 L 300 2) Solai con tramezzi δ max < 1 L 250 δ2 < 1 L 350 3) Solai che sopportano colonne δ max < 1 L 400 δ2 < 1 L 500 66 CM Spostamenti verticali: osservazione Nel calcolo delle frecce occorre tenere conto delle deformazioni indotte da scorrimenti nei collegamenti bullonati. Ad esempio per una travatura reticolare si hanno ulteriori frecce dovuta agli scorrimenti nei correnti (δc) e nelle diagonali (δd) che possono essere valutate con le espressioni: δc = n L (d 0 − d ) 6 h δd = Ld L (d 0 − d ) p h Dove: n = numero di giunti nei correnti Ld = lunghezza delle aste diagonali p = passo delle aste diagonali d0-d = gioco foro-bullone Spostamenti orizzontali In ciascun piano Per l’intera struttura δ< 1 h 300 1 δδ00 <≤ 1 hh00 500 250 67 CM Controllo delle vibrazioni Persone che camminano inducono vibrazioni con frequenza di circa 2 cicli/s ⇒ la frequenza naturale del solaio deve essere maggiore di 3 cicli/s per evitare risonanza. In caso di solai sui quali si salta o si balla in modo ritmico, la frequenza naturale del solaio deve essere maggiore di 5 cicli/s. Relazione tra frequenza naturale e freccia (in cm) f = 5 δ Limitazione della freccia totale per la combinazione di carico frequente 68 CM 69 CM