Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene Classe Chondrichthyes Isurus paucus (Guitart Manday, 1966) Ordine Lamniformes Famiglia Lamnidae Isurus paucus Guitart, 1966 Isurus alatus Garrick, 1967 SINONIMI RILEVANTI By F. Hemida in Serena 2005 DESCRIZIONE COROLOGIA / AFFINITA’ Corpo esile e allungato, muso conico, occhi relativamente grandi. Denti anteriori leggermente sporgenti dalle mascelle e in linea con i laterali; cuspidi dei primi denti antero-superiori taglienti, cuspidi laterali assenti. Le pinne pettorali sono lunghe. Origine della prima pinna dorsale dietro la punta libera posteriore della pinna pettorale. Specie tropicale e subtropicale. COLORAZIONE Il dorso è blu scuro o grigio-nero, il ventre è bianco, ma il lato inferiore della testa è scuro. Le pinne pelviche sono completamente scure con la parte inferiore bianca e il margine scuro; pinna anale scura tranne il margine libero posteriore che è bianco. FORMULA MERISTICA - DISTRIBUZIONE ATTUALE Specie circumtropicale presente nella fascia oceanica dei 45°degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano. Molto rara in Mediterraneo PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO Due mako pinna lunga, una femmina e un maschio, furono registrati il 17 ottobre del 2001 al mercato del pesce di Algeri. Gli stessi pescatori che gli avevano catturati il giorno prima, fornirono le informazioni riferendo che la cattura era avvenuta lungo la costa ovest a circa 400 km da Algeri utilizzando un palamito ad una profondità compresa tra 30 e 80 metri. PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA TAGLIA MASSIMA - Massima lunghezza riportata 417 cm, di solito gli esemplari più grandi misurano circa 300 cm LT. ORIGINE Atlantico STADI LARVALI Alla nascita i giovani misurano 90-120 cm LT VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE Attraverso lo Stretto di Gibilterra Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene SPECIE SIMILI Isurus oxyrinchus Rafinesque, 1810. CARATTERI DISTINTIVI Margini delle pinne pettorali quasi diritte; molto lunghe e appuntite, costituiscono circa il23-31% delle lunghezza totale, sono uguali o maggiori alla lunghezza testa. Numero delle vertebre solitamente maggiore della specie consimile I. oxyrinchus, 195-197 anziché 182-195. VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE STATO DELL’INVASIONE Limitata alle coste algerine MOTIVI DEL SUCCESSO SPECIE IN COMPETIZIONE IMPATTI DANNI ECOLOGICI HABITAT Specie epipelagica di acque tropicali e temperatocalde. DANNI ECONOMICI IMPORTANZA PER L’UOMO PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI - BANCA DEI CAMPIONI BIOLOGIA La biologia del mako longfin è scarsamente conosciuta. Nell'Atlantico orientale questa specie è più rara rispetto a I. oxyrinchus. Il corpo affilato e le pinne pettorali più lunghe suggeriscono che i suoi movimenti sono più lenti e con minore attività rispetto al suo parente più noto. La sua morfologia suggerisce quindi abitudini epipelagiche di crociera lente simili a Carcharhinus longimanus e Prionace glauca. La specie è ovovivipara, con cannibalismo uterino; i feti sono più grandi di quelli di I. oxyrinchus, alla nascita misurano 92-120 cm di lunghezza totale. Le femmine al momento di partorire si avvicinano alla costa e producono di solito da 2-8 piccoli. L’alimentazione è costituita prevalentemente di pesci e cefalopodi pelagici. PRESENZA IN G-BANK PROVENIENZA DEL CAMPIONE TIPOLOGIA LUOGO DI CONSERVAZIONE CODICE CAMPIONE: NOTE: Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene BIBLIOGRAFIA Compagno L.J.V., 1984 Sharks of the world. An annotated an illustrated catalogue of shark species known to date. Part 2. Carcharhiniformes. FAO Fish Synopsis, 125 (4): 251-655. Hemida F. & Labidi N., 2001. Notes on the Carcharhinids of the Algerian Basin. In: Vacchi M., La Mesa G., Serena F., Séret B., 2002. Proc. 4th Europ. Elasm. Assoc. Meet., Livorno (Italy). ICRAM, ARPAT & SFI, 2002. Hemida F. & Capapé C. 2008. On the occurrence of the longfin mako, Isurus paucus (Chondrichthyes: Isuridae) off the Algerian coast (southwestern Mediterranean) Acta Adiat., 49(2): 185 – 189. Ferguson I.K. 1994. Check-list of shark species frequenting the Mediterranean sea. Proc. 2nd European Shark and Ray Workshop. In: Fowler S.L. & R.C. Earl (Editors). Joint Nature and Conservary Council (JNCC), Peterborough (England), pp 49-51. Moreno J.M. 1995. Guia de los tiburones de aguas ibèricas, Atlantico Nororiental y Mediterraneo (Guide of sharks from Iberian waters, northeastern Atlantic and Mediterranean). Piramide édit., Madrid, 310 pp. Serena F., 2005. Field identification guide to the sharks and rays of the Mediterranean and Black Sea. FAO Species Identification Guide for Fishery Purposes. Rome, FAO. 2005. 97p. 11 colour plates + egg cases.