Università degli Studi di Palermo - Clinica Urologica
Direttore: Prof. D. Melloni
Autori: N. Dispensa, M. Capra, F. Camarda, D. Melloni
Controllo dell’emostasi
nella chirurgia renale conservativa
Introduzione:
Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una “downstage migration” dei tumori renali grazie all’impiego routinario di indagini come l’ecografia e la
TC. Questo ha determinato una crescente applicazione della chirurgia renale conservativa e particolare interesse hanno suscitato i presidi finalizzati
al controllo dell’emostasi. Di recente è stato pubblicato uno studio prospettico randomizzato multicentrico che ha documentato la superiorità di
“Tachosil®”, spugna di collagene medicata con fibrinogeno e trombina, rispetto alla sutura standard nel controllo dell’emostasi secondaria in corso
di chirurgia renale conservativa (1).
Presentiamo un caso di enucleoresezione di neoformazione renale in stadio T1a (TNM 2002).
Caso clinico:
Uomo di 69 anni, ex-fumatore, senza note anamnestiche di rilievo.
In seguito ad una ecografia eseguita per algia addominale diffusa è stata evidenziata una neoformazione a margini regolari di circa 2.5 cm al polo superiore del rene destro.
La TC senza e con md.c. ha confermato la presenza della neoformazione suddetta, a parziale sviluppo esofitico, con assunzione di mezzo di contrasto e assenza di linfoadenomegalie.
Intervento chirurgico:
Il paziente è stato sottoposto ad intervento chirurgico di enucleo resezione della neoformazione polare superiore destra per via lombotomica (Fig. 1).
Non è stato necessario il “clampaggio” del peduncolo renale. Si è proceduto alla sutura in Vicryl 0 di una soluzione di continuo caliceale e dei principali
vasi visibili (Fig. 2,3). Abbiamo perfezionato il controllo dell’emostasi applicando un “patch” di collagene medicato con fibrinogeno e trombina opportunamente ritagliato in relazione all’ampiezza del letto di resezione (Fig. 4). La spugna di collagene non è stata preventivamente inumidita con
soluzione fisiologica ma è stata direttamente applicata a contatto con il sangue esercitando una leggera compressione per circa 4 minuti. Si è successivamente provveduto a suturare il “patch” ai margini corticali del letto di resezione in Vicryl 2-0 (Fig. 5,6,7)
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Risultati:
Abbiamo ottenuto un rapido e completo controllo dell’emostasi secondaria grazie alla tenace
adesione della spugna di collagene alla superficie della ferita.
Il decorso post-operatorio è stato regolare. Non è stato necessario ricorrere ad emotrasfusioni. Il
drenaggio è stato rimosso in terza giornata post-operatoria. Il paziente è stato dimesso in quarta
giornata previo controllo ecografico che non ha documentato la presenza di ematomi o fistole
urinose.
Conclusioni:
Questo supporto biologico medicato con fibrinogeno e trombina si è dimostrato efficace e sicuro
nel controllo dell’emostasi in corso di chirurgia renale conservativa.
Grazie alle sue proprietà sigillanti rappresenta inoltre un valido supporto nella chiusura stagna di
eventuali brecce caliceali riducendo la probabilità di fistole urinose.
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Bibliografia essenziale:
1. Stefan Siemer et al. “Efficacy and Safety of TachoSil® as Haemostatic Treatment versus Standard Suturing in Kidney Tumour Resection: A Randomised Prospective Study” European Urology
52 (2007): 1156–1163.
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