“ETANOLEMIA IN PRONTO SOCCORSO: ESPERIENZA GENOVESE” P.Cremonesi*, S.Vigna^, R.Tramalloni*, C.Costaguta*, F. Zanella*, M. Sartini° ° DISSAL Università degli Studi di Genova * E.O. Ospedali Galliera – Genova ^Regione Liguria- Genova INTRODUZIONE Il consumo di alcol è considerato il terzo fattore di rischio per la salute dopo tabacco e ipertensione arteriosa. I meccanismi lesivi solo molteplici: oltre alle patologie legate all'assunzione cronica (cirrosi epatica, cardiopatia dilatativa, gastrite cronica...), l'alcol è associato a gravi traumatismi, auto o etero lesività, dipendenza, disordini mentali e comportamentali, con pesanti implicazioni socio-sanitarie. Studi compiuti sul territorio nazionale dimostrano modifiche del modello di assunzione di alcol con la definizione di due gruppi a rischio: uno costituito da soggetti adulti e/o anziani caratterizzato da assunzione di bevande a ridotto contenuto alcolico (vino) abituale, a completamento dei pasti, non sempre in quantità moderata. L'altro gruppo è costituito in prevalenza da giovani e giovanissimi, con assunzione di superalcolici in quantità elevate, in momenti ricreazionali, al di fuori dei pasti o in sostituzione di essi. Va inoltre sottolineato l'aumento di assunzione di alcolici nella popolazione femminile e il contributo crescente degli stranieri residenti in Italia. La situazione varia sensibilmente da regione a regione, richiedendo monitoraggio capillare per impostare azioni di prevenzione mirate alla popolazione locale. MATERIALI E METODI Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2007 sono stati analizzate le schede di intervento di 1.298 soggetti, visitati presso il Pronto Soccorso dell'E.O. Ospedali Galliera, che sono stati sottoposti a dosaggio dell'etanolo per motivazioni cliniche o medico legali. Sono stati considerati solo i soggetti con età superiore ai 16 anni. I dati raccolti sono stati elaborati con STATA SE9™. RISULTATI La concentrazione media di etanolo nel sangue nei pazienti è risultata pari a 1.40±1.56 g/L con una concentrazione massima di 7.7 g/L. Il 70.88% dei soggetti sono di sesso maschile ed il 46.35% del campione ha un età compresa tra i 31 ed i 50 anni. La concentrazione di etanolo nel sangue è stata raggruppata per fasce, il 45.92% dei soggetti a cui è stata valutata la concentrazione di etanolo nel sangue sono risultati negativi, l’1.69% con una concentrarne tra 0.1 e 0.49 g/L, il 4.47 tra 0.5 g/L (valore limite per il codice della strada) e 1 g/L, il 10.17% tra 1 e 2 g/L , il 17.1% tra 2 e 3 g/L ed il 20.65% superiore a 3 g/L (fig. 1). Percentualmente le concentrazioni più alte si sono ritrovate nella fascia di età tra i 51 ed i 65 anni dove il 54.14% dei soggetti ha più di 0.5 g/L di etanolo nel sangue ed in particolare il 30.17% ne ha più di 3.0 g/L (fig. 2) . Nel campione in esame è stata anche valutata la provenienza dei soggetti, nel 75.65% dei casi erano soggetti residenti in Italia, l’8.94% erano comunitari ed il 15.42% extracomunitari (fig. 3) . Figura 1 Distribuzione percentuale del campione nelle varie fasce di concentrazione dell’etanolo Figura 2. Frequenza percentuale di concentrazione di etanolo divisa per le fasce di età (100% per fascia di età) Figura 3. Distribuzione percentuale del campione in base alla provenienza DISCUSSIONE Riteniamo che lo studio del fenomeno dell'assunzione di alcolici attraverso i dati di Pronto Soccorso possa contribuire alla definizione del quadro locale, contribuendo all'attivazione di piani di prevenzione adeguati alla popolazione ligure. SIMEU VI Congresso Nazionale, Rimini 12-16 novembre 2008