CANTIERE DELLA BIODIVERSITÀ Le specie aliene invasive: la Caulerpa racemosa (Forssk_I) J. Agardh Caulerpa racemosa var. cylindracea è un’alga verde (Chlorophyta), originaria dell’Australia del sud, largamente diffusa nelle regioni tropicali. A partire dagli anni ‘90 ha cominciato a diffondersi in tutto Mediterraneo con una dinamica di espansione a carattere invasivo. Questa specie è in grado di colonizzare tutti i tipi di habitat (su fondali sabbiosi, rocciosi e anche nelle praterie di Posidonia oceanica), dalla superficie fino a oltre 60 m di profondità, anche in zone dove le acque sono relativamente fredde, come le coste francesi. Morfologia Caulerpa racemosa è facilmente riconoscibile; il tallo (il corpo vegetativo dell’alga) è formato da uno stolone strisciante dal quale si dipartono numerosi rizoidi ramificati, simili a radici, che consentono l’ancoraggio al substrato e l’assorbimento delle sostanze nutritive; le “fronde”, chiamate filloidi, presentano delle vescicole a forma di clava, di colore verde brillante. Nonostante l’aspetto, simile a una pianta con tante ramificazioni, l’alga è costituita da una sola grande cellula! Caulerpa racemosa su roccia Ecologia Caratteristiche morfologiche della Caulerpa racemosa (www.sardi.sa.gov.au/Aquatic/marine-environement: foto modificata) Studio e distribuzione di Caulerpa racemosa nell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara LAVORI SVOLTI NELL’AREA MARINA PROTETTA DI CAPO CARBONARA: - Monitoraggio della Caulerpa racemosa 2006 (F.P. Maggiani; N. Floris); - Monitoraggio della Caulerpa racemosa 2008 (R. Addis) - Monitoraggio della Caulerpa racemosa 2009 (R. Addis) Caulerpa racemosa è caratterizzata da una dinamica stagionale molto marcata: nel periodo di massima attività vegetativa (estate e autunno) l’alga crea un’intricata rete che spesso ricopre vaste aree; tra dicembre e aprile la crescita rallenta, i talli sono perlopiù isolati, i filloidi si riducono in dimensioni e numero, ma gli stoloni si mantengono aderenti al substrato, spesso ricoperti dal feltro algale. La crescita riprende rapida all’inizio della stagione calda successiva. Il suo potere competitivo nei confronti di altre biocenosi è in relazione a: - capacità di occupare tridimensionalmente lo spazio, rappresentando uno schermo alla luce per le altre specie algali; - produzione di metaboliti secondari (caulerpina, caulerpenina, caulerpicina) coinvolti nella competizione interspecifica e nella difesa chimica contro la pressione dagli erbivori. In generale, le invasioni di specie aliene sono considerate dalla comunità scientifica internazionale una delle principali cause di perdita della biodiversità su scala mondiale (Ministero dell’Ambiente - Istituto Nazionale Fauna Selvatica, 2007). Meinez, nel 2001, ha individuato 4 livelli gerarchici di impatto potenziale sulla biodiversità in funzione di: 1) vigore dell’invasore; 2) capacità competitiva e associativa; 3) velocità di espansione; 4) perennità della sua presenza. L’invasione di Caulerpa racemosa è una delle più rilevanti nella storia delle specie introdotte in Mediterraneo e corrisponde il quarto livello della scala di Meinez. L’AMP di Capo Carbonara non è immune al fenomeno Caulerpa racemosa. La presenza del porticciolo turistico e l’incremento del traffico nautico, soprattutto durante i mesi estivi, possono essere tra le cause della presenza di Caulerpa racemosa in AMP. Infatti i vettori di introduzione e dispersione di molte specie aliene sono rappresentate dalle acque di zavorra, dal fouling e dalle ancore di navi e imbarcazioni da diporto (Guala et al., 2006). Per questi motivi la problematica delle specie aliene, e in particolare della Caulerpa racemosa, è attualmente oggetto di particolare attenzione da parte dell’Ente Gestore dell’AMP di Capo Carbonara. Dal 2006 viene effettuato il monitoraggio della distribuzione di Caulerpa racemosa nell’ambito della tutela e della valorizzazione delle risorse biologiche dell’AMP. Monitoraggio: i campionamenti vengono effettuati in immersione - valutazione delle variabili strutturali della specie (presenza e ricoprimento della superficie del fondo marino colonizzata); - raccolta di campioni per le analisi in laboratorio delle variabili morfologiche. Risultati: - è stato registrato un incremento della distribuzione di Caulerpa racemosa in AMP; - sono state evidenziate differenze di abbondanza e delle variabili morfologiche tra le diverse stazioni di indagine e in relazione a fattori stagionali e annuali. Prospettive: il proseguimento delle attività di monitoraggio dovrà essere finalizzato a: - valutazione della distribuzione della specie in AMP; - valutazione della dinamica di crescita e dei fattori che ne regolano la diffusione; - identificazione degli impatti sulle comunità bentoniche; - identificazione di eventuali misure di gestione. A) Secca di Pescatelli - B) Isola dei Cavoli (Parete delle Gorgonie) - C) Isola di Serpentara (Zona A) Frau F., Cinti M.F., Paliaga B. Coordinamento generale - AMP Capo Carbonara