Biol. Mar. Mediterr. (2014), 21 (1): 107-108
G. Bernardi, S. Caronni1, M.A. Delaria, A. Navone2,
A. Occhipinti Ambrogi1, P. Panzalis2, N. Sechi, G. Ceccherelli
Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Università di Sassari,
Via Piandanna, 4 - 07100 Sassari, Italia.
[email protected]
1
Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia, Pavia, Italia.
2
Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo, Olbia, Italia.
INVASIONE DI CAULERPA RACEMOSA AL MARGINE
DI POSIDONIA OCEANICA: LO SVILUPPO DELLA MACROALGA
PUÒ ESSERE MAGGIORE DOVE LA PRATERIA È BEN CONSERVATA?
INVASION OF CAULERPA RACEMOSA AT THE EDGE
OF POSIDONIA OCEANICA: CAN THE MACROALGA PERFOMANCES
BE HIGHER WHERE THE CANOPY IS BETTER CONSERVED?
Abstract - In the summer 2012 the invasive performances of the benthic allochthonous macroalga
Caulerpa racemosa (Forsskål) J. Agardh (Chlorophyta) at the edge of meadows of the seagrass
Posidonia oceanica (L.) Delile were investigated. To this purpose, a manipulative field experiment was
conducted in Tavolara Punta Coda Cavallo Marine Protected Area (NE Sardinia), testing for differences
in C. racemosa growth correlated to the meadow conservation status.
Key-words: introduced species, algae, experimental research, ecosystem disturbance, marine parks.
Introduzione - In Mediterraneo, la macroalga alloctona Caulerpa racemosa
(Forsskål) J. Agardh è stata oggetto di numerosi studi atti a valutarne la proliferazione
e a stimarne l’impatto sulle comunità autoctone (Klein e Verlaque, 2008). Si conosce
ancora relativamente poco, invece, sui meccanismi alla base della colonizzazione
delle praterie della fanerogama Posidonia oceanica (L.) Delile da parte di C. racemosa
(Ceccherelli et al., 2000). Obiettivo dello studio è stato indagare l’accrescimento della
macroalga in praterie soggette a diversa entità di disturbo. Al margine di una prateria
di P. oceanica è stato allestito un esperimento allo scopo di valutare l’insediamento
di C. racemosa in unità sperimentali in cui la densità dei fasci fogliari e la lunghezza
delle foglie sono state manipolate, simulando diversi livelli di disturbo.
Materiali e metodi - L’esperimento è stato condotto nei mesi estivi del 2012
nell’Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo, in una zona B (pesca
consentita solo ai pescatori professionisti), in prossimità dell’Isola di Molara
(40°51.808’ N; 9°43.348’ E). Al margine di una prateria di P. oceanica, sono state
allestite 18 unità sperimentali (40×40 cm), che differivano tra loro per densità e
lunghezza dei fasci della fanerogama (Ceccherelli e Cinelli, 1999). In ogni unità sono
stati trapiantati due frammenti di C. racemosa (~10 cm di lunghezza) prelevati in
immersione nelle vicinanze delle unità sperimentali e fissati al substrato per mezzo
di uncini (Ceccherelli et al., 2000). Il ricoprimento percentuale di C. racemosa è
stato stimato tramite campionamento visuale (Dethier et al., 1993) in ciascuna unità
sperimentale, alla fine del periodo di massimo sviluppo della specie (settembre)
(Ceccherelli et al., 2000). Eventuali differenze nel ricoprimento della macroalga tra
condizioni sono state testate per mezzo di un’ANOVA a due fattori (fissi e ortogonali):
lunghezza (fasci lunghi (L) vs ridotti di 1/3 (R) della lunghezza naturale) e densità
(20% vs 50% vs 100% della densità naturale); 3 repliche sono state considerate per
ogni trattamento. Il test SNK è stato effettuato in caso di risultati significativi.
Risultati - Al termine del periodo estivo, per entrambe le lunghezze dei fasci
naturale); 3 repliche sono state considerate per ogni trattamento. Il test SNK è stato
effettuato in caso di risultati significativi.
Risultati - Al termine del periodo estivo, per entrambe le lunghezze dei fasci fogliari,
le percentuali
di ricoprimento
di C. racemosa
maggiori sono
state
fogliari,
le percentuali
di ricoprimento
di C. significativamente
racemosa significativamente
maggiori
sono
state nelle
osservate
unità sperimentali
densità
(Fig. 1)F2,12
(ANOVA:
=3.93;
osservate
unità nelle
sperimentali
con densità con
elevate
(Fig. elevate
1) (ANOVA:
FP<0.05;
=3.93;
P<0.05;
SNK (SE:
0.2243) =20%<50%<100%).
SNK
(SE: 0.2243)
=20%<50%<100%).
2,12
108 G. Bernardi, S. Caronni, M.A. Delaria, A. Navone, A. Occhipinti Ambrogi, P. Panzalis, N. Sechi, G. Ceccherelli
Ricoprimento del substrato
Ricoprimento (%)
16
12
8
4
0
L
20%
R
L
50%
R
L
100%
R
Fig. 1 - Ricoprimento (%) medio (+ES, n=3) di C. racemosa nelle unità sperimentali caratterizzate
da diversa densità
(20%,(+ES,
50% en=3)
100%)
e lunghezza
(L e unità
R) dei
fasci di P. caratterizzate
oceanica.
Fig. 1 - Ricoprimento
(%) medio
di C.
racemosa nelle
sperimentali
da
Mean
(+SE,
n=3)(20%,
cover 50%
(%) eby100%)
C. racemosa
in the(Lexperimental
units
characterized
diversa
densità
e lunghezza
e R) dei fasci
di P.
oceanica. by different
densities
(20%, n=3)
50% and
100%)
(L andin
R)the
of P.
oceanica shoots.
Mean (+SE,
cover
(%) and
by lengths
C. racemosa
experimental
units characterized by
different densities (20%, 50% and 100%) and lengths (L and R) of P. oceanica shoots.
Conclusioni - Lo sviluppo di C. racemosa è risultato significativamente maggiore
dove
la prateria di
era ben
contrariamente
osservato in
Conclusioni
- P.Looceanica
sviluppo
di strutturata,
C. racemosa
è risultatoa quanto
significativamente
altri
studi,
che
hanno
evidenziato
come
la
macroalga
tenda
a
svilupparsi
maggiormente
maggiore dove la prateria di P. oceanica era ben strutturata, contrariamente a
in praterie
degradate
(Bulleri
et che
al., hanno
2011). evidenziato
Nell’area di come
studiolaè macroalga
stato recentemente
quanto
osservato
in altri
studi,
tenda a
osservato
un
notevole
incremento
della
densità
di
alcune
specie
ittiche
in relazione
svilupparsi maggiormente in praterie degradate (Bulleri et al., 2011).
Nell’areaalle
di
limitazioni
vigore sulla osservato
pesca (Sahyoun
et al.,
2013). I della
risultati
dello
studio
studio
è statoinrecentemente
un notevole
incremento
densità
di alcune
specie
ittiche in
in vigore
(Sahyoun et
suggeriscono
cherelazione
l’effetto alle
dellalimitazioni
struttura della
prateriasulla
sullapesca
colonizzazione
di al.,
C.
2013).
I risultati
dello
studio
suggeriscono
che l’effetto
della struttura
prateria
racemosa
potrebbe
essere
influenzato
dalla densità
degli erbivori,
anche indella
relazione
al
sulla
di ittiche
C. racemosa
potrebbe
essere
influenzato
dalla
densità
degli
fatto colonizzazione
che alcune specie
mediterranee
hanno
inserito
C. racemosa
nella
loro dieta
erbivori,
in relazione
fatto che invasive
alcune specie
ittiche mediterranee
hanno
(Klein e anche
Verlaque,
2008). Lealdinamiche
di C. racemosa
potrebbero essere
inserito C. racemosa nella loro dieta (Klein e Verlaque, 2008). Le dinamiche invasive
quindi regolate dalle interazioni tra la macroalga, le specie caratterizzanti gli habitat
di C. racemosa potrebbero essere quindi regolate dalle interazioni tra la macroalga,
e icaratterizzanti
predatori.
leinvasi
specie
gli habitat invasi e i predatori.
Bibliografia
Bibliografia
BULLERI F., BALESTRA T., CECCHERELLI G. (2011) - Determinants of Caulerpa racemosa
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PIAZZI L.,
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(2000) -- Response
Response of
of the
the non-indigenous
non-indigenous Caulerpa
Caulerpa
racemosa
(Forsskål)
J.
Agardh
to
the
native
seagrass
Posidonia
oceanica
(L.)
Delile:
density
racemosa (Forsskål) J. Agardh to the native seagrass Posidonia oceanica
(L.) effect
Delile:ofeffect
of
of density
shoots and
orientation
edges of meadows.
Mar. Biol.
Ecol.,
243:Biol.
227-240.
of shoots
and of
orientation
of edges J.
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(1993) - Visual versus random-point
DETHIER M.N.,
M.N., GRAHAM
GRAHAM E.S.,
random-point
percent
cover
estimations:
objective
not always
Mar. Prog.
Ecol. Ser.,
Prog.96:
Ser.,
96: 93-100.
percent
cover
estimations:
objective
is notis always
better.better.
Mar. Ecol.
93-100.
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The Caulerpa
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NAVONE A.,
PANZALIS P.,
P., GUIDETTI
GUIDETTI P.P.
SAHYOUN R.,
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BUSSOTTI S.,
S., DI
DI FRANCO
FRANCO A.,
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(2013)- - Protection
Protectioneffects
effects on
on Mediterranean
Mediterraneanfish
fish assemblages
assemblages associated
associated with
with different
different rocky
rocky
(2013)
habitats.
J.
Mar.
Biol.
Assoc.
U.K.,
93
(2):
425-435.
habitats. J. Mar. Biol. Assoc. U.K., 93 (2): 425-435.
Questo lavoro è dedicato al Dott. Giuseppe Bernardi, prematuramente scomparso, per l’impegno e la
passione dimostrata nella realizzazione del progetto di ricerca.
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invasione di caulerpa racemosa al margine di posidonia oceanica